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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 31 Marzo 2014
INFRASTRUTTURE DI TRASPORTO: VICEPRESIDENTE SIIM KALLAS ANNUNCIA IL RILASCIO DEI PRIMI € 12 MILIARDI PER I PROGETTI NEL SETTORE DEI TRASPORTI  
 
Bruxelles, 31 marzo 2014 - La Commissione ha adottato il 26 mar 2014 una decisione che la prima tranche di 12 miliardi di € disponibili per i progetti della rete transeuropea dei trasporti. Il bilancio aumenterà progetti chiave dei nove corridoi della rete centrale e contribuire a far progredire gli obiettivi della politica dei trasporti, quali il conseguimento dell´interoperabilità, la promozione della intermodalità e la stimolazione dell´innovazione. E ´di vitale importanza per colmare il divario tra l´Oriente e l´Occidente dell´Unione. Il vicepresidente Siim Kallas, commissario della Mobilità e dei trasporti, ha dichiarato : "Sono convinto che questo grande spinta finanziaria porterà i benefici attesi per migliorare i collegamenti di trasporto e che il valore aggiunto investendo in infrastrutture autenticamente europea diventerà chiaramente visibile per gli investitori, i trasporti utenti e cittadini ". Il "Connecting Europe Facility" (Cef), che disciplina i finanziamenti dell´Ue per i progetti infrastrutturali nei settori dei trasporti, delle telecomunicazioni e dell´energia nel periodo 2014-2020, prevede uno stanziamento di 26 miliardi di € per le infrastrutture di trasporto di cui 11,3 miliardi di € sono stanziati per progetti negli Stati membri che sono ammissibili al finanziamento del Fondo di coesione. Il finanziamento sarà concentrata sulle priorità che sono state stabilite negli orientamenti dell´Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti 1 e ulteriormente specificati nel regolamento Cef 2 . La Commissione ha adottato i primi programmi di lavoro all´interno di questo quadro: un programma di lavoro pluriennale che copre progetti di maggiori dimensioni e la durata più lunga comprendente un bilancio totale di 11 miliardi di € e un programma di lavoro annuale per il 2014 affrontando progetti di piccole dimensioni e la complessità con un bilancio di un miliardo di €. Le priorità di finanziamento di cui questi programmi includono: La chiusura dei collegamenti mancanti ai punti di frontiera tra gli Stati membri e l´eliminazione delle principali strozzature, in particolare lungo i nove corridoi della rete centrale Ten-t; La promozione dell´interoperabilità di superare le barriere tecnologiche alle frontiere nazionali, in particolare nel settore ferroviario; Il rafforzamento di multi-modalità al fine di agevolare le catene di trasporto senza soluzione di continuità per i passeggeri e di merci (compresi i servizi di trasporto merci), nonché la piena integrazione dei nodi urbani in rete e in particolare nei corridoi della rete centrale; La stimolazione di approcci innovativi in linea con le tendenze tecnologiche future (che coprono anche la "comunicazione" indispensabile tra infrastruttura e veicoli, tra hardware e software); Il forte accento sulla politica europea dei trasporti e della legislazione, in settori quali la politica ferroviaria o la politica marittima, applicazioni "energia pulita per il trasporto", mobilità urbana, sicurezza e telematica per tutti i modi di trasporto; L´apertura di possibilità di finanziamento per i paesi terzi, in particolare per i progetti e la partecipazione a grandi progetti europei come Sesar, Servizi di trasporto intelligenti, servizi di informazione fluviale o autostrade del mare transfrontalieri. Sulla base di questi programmi di lavoro, inviti a presentare proposte di progetto saranno pubblicati entro il 1 ° settembre 2014.  
   
   
ALITALIA. PISAPIA: ”ACCORDO CON ETIHAD SVILUPPI MALPENSA”  
 
Milano, 31 marzo 2014 - “L´eventuale accordo tra Alitalia e Etihad dovrà essere l’occasione di sviluppare Malpensa attraverso l’introduzione di nuove rotte intercontinentali.”. Lo afferma il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia. “Sarebbe infatti sbagliato prendere decisioni che cambino l’equilibrio tra Linate e Malpensa che finirebbero per penalizzare il principale aeroporto del Nord d’Italia proprio alla vigilia di appuntamenti decisivi per il Paese come il semestre di presidenza italiana dell’Unione Europea, il vertice Asem e soprattutto Expo 2015. La salvaguardia e lo sviluppo futuro di Linate e Malpensa devono essere tutelati a tutti i livelli istituzionali e il Comune di Milano, insieme naturalmente a Sea e alla Regione, è pronto ad dialogo costruttivo con chi, a partire dal Governo, deve impegnasi con noi in questa direzione. Confidiamo quindi che l’eventuale accordo tra Alitalia e Etihad sia l’occasione giusta per la crescita di Malpensa e non si trasformi invece in un’occasione perduta o addirittura comporti nuove difficoltà”.  
   
   
VENDOLA INAUGURA LA NUOVA SEDE DI ALIDAUNIA: "FOGGIA, POLO DI ATTRAZIONE"  
 
Foggia, 31 marzo 2014 - “Credo ci sia uno sviluppo impetuoso di attività che sono molto promettenti dal punto di vista anche economico. La rete degli eliporti, ad esempio, di cui si è dotata la Puglia è unica nel suo genere in tutta Italia e copre l’intero territorio regionale dal Gargano sino al Sud-salento”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo il 28 marzo a Foggia all’inaugurazione della nuova sede di Alidaunia, la società di navigazione aerea che, non solo da molti anni collega ogni giorno in elicottero Foggia con le Isole Tremiti, ma che ha progettato e realizzato anche nove tra eliporti ed elisuperfici in Puglia (compresa quella del Policlinico), gestendo i voli umanitari di emergenza/soccorso. “Oggi – ha proseguito Vendola – qui a Foggia accanto all’eliporto nasce un’officina di manutenzione con prospettive legate proprio alla cura di vettori che servono per i cargo, per il trasporto delle persone, per la Protezione Civile, per l’elisoccorso, quindi per una quantità di usi che sono davvero importanti”. Un elicottero che preleva un infartuato, ha spiegato il Presidente della Regione Puglia “in un paesino dell’Appennino dauno, in una percentuale molto elevata potrebbe salvare una vita, perché la tempestività dell’intervento è assolutamente fondamentale”. “Foggia – ha concluso Vendola – continua ad confermarsi uno dei poli di attrazione delle attività nei settori dell’aeronautica. Noi pensiamo che amare un luogo significhi esortarlo ad una grande ambizione. Per noi la grande ambizione deve essere quella di fare della Puglia intera il luogo più intelligente e più attrezzato a disposizione dell’Europa, un luogo che sappia guadagnare una relazione commerciale e culturale con il Mediterraneo”.  
   
   
BASILICATA, AVIOSUPERFICIE MATTEI; CSI: IN ESTATE SI VOLA  
 
Potenza, 31 marzo 2014 - Entrerà in esercizio entro l’estate 2014 l’aviosuperficie “Enrico Mattei” di Pisticci. Lo rende noto il Consorzio per lo Sviluppo industriale della provincia di Matera (Csi) che spiega di aver “aggiudicato in via provvisoria la gestione, dopo l’espletamento di una gara d’appalto, alla Winfly srl, la società che ha sede legale a Fisciano (Sa) e sede operativa e di rappresentanza nel terminal dell’aeroporto Cosa d’Amalfi di Salerno”. “Esperite le formalità di verifica dei requisiti dichiarati in sede di gara – si legge nella nota del Consorzio - il Csi provvederà all’aggiudicazione definitiva e quindi alla stipula del contratto di gestione che avrà una durata triennale con decorrenza dalla data di acquisizione dell’autorizzazione Enac all’attivazione dei voli”. “L’infrastruttura – prosegue la nota - fatta realizzare nei primi anni ’60 dal fondatore dell’Eni Enrico Mattei e ora di proprietà del Consorzio per lo sviluppo industriale, è stata di recente oggetto di rilevanti opere di ammodernamento e di adeguamento funzionale finalizzate ad ottenere il riconoscimento, dall’Ente nazionale aviazione civile, di aeroporto civile di categoria 2 strumentale. I lavori realizzati hanno interessato la costruzione di edifici a terra per ospitare passeggeri, personale di servizio e velivoli. Tra gli interventi più significativi figurano la costruzione dell’aerostazione passeggeri, la realizzazione dell’hangar per i velivoli e la predisposizione per gli impianti di rifornimento carburante. Sono state inoltre acquistate tutte le apparecchiature radar e per il volo notturno necessarie al funzionamento dell’infrastruttura e che saranno installate non appena l’aviosuperficie entrerà in esercizio. E’ inoltre stato parzialmente realizzato l’allungamento della pista di atterraggio e decollo da 1400 a 1600 metri. L’opera sarà completata dopo la definizione delle procedure legate alla bonifica di una parte dell’area di sedime dell’infrattruttura che rientra nell’area Sin (sito di interesse nazionale) Valbasento da caratterizzare e sottoporre a interventi di ripristino ambientale”. Il Consorzio fa anche sapere che “l’offerta gestionale prevede l’attivazione di voli su richiesta (aerotaxi con aeromobili jet/turbopropulsore di max 9 posti), di voli del segmento executive (con aeromobili di massimo 12 posti). In una seconda fase, che dovrebbe scattare entro il 2015, si lavorerà ad avviare l’offerta di voli di linea di collegamento tra bacini non serviti e le maggiori destinazioni nazionali (con aerei a turbopropulsione di 30-50 posti) oltre che di voli charter di natura prevalentemente turistica su richiesta o fitto da parte di un tour operator di un aereo con capacità di trasporto superiore a 12 passeggeri. Sarà inoltre istituita una scuola di volo, attivata la vendita di carburanti avio e l’avvio del servizio di ricovero e manutenzione degli aerei. L’iniziativa del Csi è stata finanziata dalla Regione Basilicata che ha deliberato un primo stanziamento di 600mila euro per il triennio 2014-2016”. “Si tratta di un investimento lungimirante - ha detto il commissario del Csi, Gaetano Santarsìa - che punta a rendere produttiva un’infrastruttura che può diventare volàno di sviluppo per il territorio lucano oltre a creare occasioni di lavoro. Possiamo affermare che è iniziato il conto alla rovescia per la realizzazione dell’aeroporto della Basilicata che avrà un bacino di utenza vasto comprendente le province di Potenza, Matera, Taranto e Cosenza e che ha i numeri in regola per poter funzionare trovandosi in posizione baricentrica rispetto agli scali aeroportuali attualmente esistenti e funzionanti”.  
   
   
TRASPORTI, LA REGIONE TOSCANA INVESTE 46 MILIONI SU INFOMOBILITÀ E MOBILITÀ CICLISTICA  
 
Firenze, 31 marzo 2014 – Investimenti regionali importanti, 46 milioni di euro, per le piste ciclabili e per rendere sempre più efficiente e sicura la mobilità di utenti e cittadini. L´assessore alle infrastrutture e trasporti ha presentato il 27 marzo, nell´ambito del convegno che ha chiuso il progetto 3i Plus (progetto europeo che nasce dalla necessità di sviluppare le conoscenze e le tecnologie sui cosiddetti sistemi di trasporto intelligente nelle quattro regioni partecipanti: Toscana, Liguria, Sardegna e Corsica), i nuovi bandi regionali per la mobilità ciclabile e alcuni progetti ai quali la Regione sta lavorando per migliorare gli spostamenti sul territorio, in particolare sul versante dell´infomobilità. Mobilità ciclistica - Per quanto riguarda il primo ambito, l´assessore ha sottolineato come la Regione si stia apprestando ad investire 22 milioni di euro per due interventi che, secondo le attese, dovrebbero dotare la Toscana di una rete ciclabile che cerca di avvicinarsi a quelle del nord Europa. I primi 18 milioni (6 l´anno per il triennio 2014-2016) serviranno per realizzare il Sistema Integrato Ciclopista dell´Arno, un percorso interamente ciclabile che andrà da Stia, in provincia di Arezzo, a Marina di Pisa, per un totale di 270 chilometri. Che diventano 375 attraverso la connessione con una serie di percorsi locali tra cui anche il Sentiero della Bonifica, che si snoda lungo il Canale Maestro della Chiana e che unisce Arezzo a Chiusi. Nell´ultima seduta la giunta ha approvato una delibera che prevede un avviso rivolto a Comuni, Unioni di Comuni e Province per la raccolta di proposte progettuali. Gli altri 4 milioni serviranno invece per finanziare la realizzazione di piste ciclabili in aree urbane ed extraurbane. Il relativo bando, varato in questi giorni, sarà pubblicato a breve sul Burt. I destinatari saranno ancora un volta Comuni ed Unioni di Comuni in forma singola e associata (oltre alle Province ma nel solo ruolo di capofila di aggregazioni di Comuni e/o Unioni di Comuni). Previsti tutta una serie di interventi per rendere più agevole l´utilizzo della bicicletta: realizzazione, adeguamento e completamento di piste ma anche opere accessorie (sovrappassi e sottopassi), messa in sicurezza di tratti già esistenti, parcheggi, opere per favorire l´integrazione con il trasporto pubblico, ed altro ancora. I 4 milioni iniziali potranno aumentare ed inoltre si punta ad ottenere percentuali elevate di cofinanziamento (fino all´80%). Importo massimo per progetto 500 mila euro. Dalla data di pubblicazione ci saranno a disposizione 90 giorni per la presentazione delle proposte progettuali. Infomobilità - L´assessore alle infrastrutture e trasporti ha ricordato poi l´importanza di questo tema per la Regione, pronta a raccogliere ed anticipare le sfide che pongono i territori e consapevole delle opportunità che derivano da un uso efficiente delle informazioni in tempo reale: riduzione dei tempi di spostamento, aumenti della capacità della rete, miglioramenti in termini di sicurezza. La Regione ha iniziato a lavorare su progetti di infomobilità a partire dal 2006 e due anni dopo ha approvato il ´Documento Regionale di Indirizzo per l´Infomobilità´ dal quale scaturiscono tutti i progetti per la cui realizzazione sono stati messi a disposizione 24 milioni di euro. I sistemi di trasporto intelligente (tecnologie Its) giocheranno un ruolo fondamentale per il rilancio del Tpl. La Regione infatti, oltre a lavorare sull´ammodernamento della flotta (recentemente sono stati assegnati fondi per acquistare 300 nuovi bus, ai quali se ne aggiungeranno altri 1000 con la gara unica che individuerà il gestore per i prossimi 9 anni), presto (entro il 2015) doterà tutti i mezzi di Avm, ovvero dispositivi di localizzazione satellitare per avere, in tempo reale, la posizione georeferenziata del mezzo. Prima di uscire di casa si potrà stimare il tempo necessario per raggiungere una determinata fermata e calcolare i tempi di attesa. In fase di studio una app per pendolari ed utenti. Altre novità in fase di avvio, la creazione di un portale regionale dell´infomobilità, che andrà a sostituire Muoversi in Toscana e che offrirà servizi di grande utilità; la sperimentazione di un vero e proprio ´Notiziario della Mobilità´, da mettere a disposizione per i cittadini attraverso i media tradizionali, web e social. Inoltre è allo studio anche una piattaforma innovativa per mettere a disposizione degli utenti del Tpl su rotaia una modalità efficace e immediata di dialogo e di informazione.  
   
   
MOLISE, ANAS: OGGI IN GAZZETTA UFFICIALE, DUE ESITI DI GARA RELATIVI A LAVORI DI MANUTENZIONE SULLE STRADE STATALI MOLISANE, PER UN IMPORTO COMPLESSIVO DI OLTRE 1,5 MILIONI DI EURO  
 

Campobasso, 31 marzo 2014 - L`anas ha pubblicato 28 marzo oggi sulla Gazzetta Ufficiale due esiti di gara per lavori di manutenzione sulle strade statali molisane, nelle province di Isernia e Campobasso. Il primo bando riguarda interventi di manutenzione ordinaria, quali il ripristino della pavimentazione stradale, le pertinenze, le pendici, le opere idrauliche e di pronto intervento delle strade statali 6 Dir `Via Casilina`, 17 `Dell`appennino Abruzzese ed Appulo Sannitico`, 17 Var `Isernia - Castel di Sangro`, 85 `Venafrana`, 85 Var `Variante di Venafro`, 87 `Sannitica`, 158 `Della Valle del Volturno`, 650 `Di Fondo Valle Trigno`, 652 `Di Fondo Valle Sangro`, 710 `Tangenziale Est di Campobasso`, 711 `Tangenziale Ovest di Campobasso`. L`appalto è stato aggiudicato alla società `Nordica Costruzioni Di Bortone Alfonso`, con sede a Cancello ed Arnone (Ce). Il secondo bando concerne i lavori di manutenzione straordinaria della pavimentazione sulle strade statali 158 `Della Valle del Volturno`, 650 `Fondo Valle Trigno` e 710 `Tangenziale Est di Campobasso`. L`appalto è stato aggiudicato all`impresa `Traffitek Srl`, con sede a Bologna. Per informazioni dettagliate su tutti i bandi e gli esiti di gara: www.Stradeanas.it

 

 
   
   
CAMPANIA, ANAS: LUNEDÌ IN GAZZETTA UFFICIALE UN BANDO DI GARA PER LA STRADA STATALE 268 `DEL VESUVIO`, IN PROVINCIA DI NAPOLI L`INTERVENTO RICHIEDE UN INVESTIMENTO DI QUASI 1 MILIONE DI EURO  
 

Napoli, 31 marzo 2014 - L`anas pubblica lunedì 31 marzo 2014 sulla Gazzetta Ufficiale, un bando di gara per la strada statale 268 `Del Vesuvio`, in provincia di Napoli, per un importo complessivo di quasi 1 milione di euro. Il bando riguarda i lavori di ripristino delle barriere stradali, la messa in opera dei pannelli fonoassorbenti e l`adeguamento dei relativi cordoli, in prossimità del viadotto `San Domenico`, ubicato al km 6,580 della statale. Il termine stabilito per l`esecuzione dei lavori è di 180 giorni a partire dal verbale di consegna. Le offerte dovranno pervenire, pena esclusione, presso l`Ufficio Gare e Contratti di Anas S.p.a. - Compartimento della Viabilità per la Campania - Viale Kennedy, 25 entro e non oltre le ore 12,00 del giorno 8 maggio 2014. Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara: www.Stradeanas.it

 

 
   
   
MALTEMPO, VIABILITA’, 1,8 MILIONI DI EURO PER RIPRISTINO STRADE IN LIGURIA  
 
Genova, 31 Marzo 2014 - Un milione 847.000 euro per il ripristino delle strade interrotte a seguito delle alluvioni che si sono succedute dall´ottobre 2013 al gennaio di quest´anno. Sono stati stanziati giovedì 27 marzo dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore alle infrastrutture, Raffaella Paita. I finanziamenti riguardano 36 interventi in altrettanti Comuni liguri dove non esistono alternative viarie. Le risorse provengono dalle accise sui carburanti 2014, stimate complessivamente intorno ai 5,5 milioni di euro e in parte già utilizzate per interventi simili. I Comuni beneficiari sono in Provincia di Genova: Borzonasca, Campo Ligure, Favale di Malvaro, Leivi, Mezzanego, S. Stefano d´Aveto, Serra Ricco´, Tribogna. In Provincia di Imperia: Bordighera, Camporosso, Ceriana, Cipressa, Imperia, Ospedaletti, Pompeiana, Ranzo, San Bartolomeo al Mare, Sanremo, Vasia. In Provincia di Savona: Andora, Giustenice, Osiglia, Savona, Zuccarello. In provincia della Spezia i Comuni interessati sono: Beverino, Bolano, Calice al Cornoviglio, Carrodano, La Spezia, Pignone, Ricco´ del Golfo, Rocchetta Vara, e la Provincia della Spezia. "Siamo ben lontani – ha chiarito l´assessore alle Infrastrutture, Paita – dall´aver esaurito tutte le richieste che ammontano a 36 milioni di euro. Con queste risorse abbiamo voluto dare la precedenza ai borghi isolati privi di viabilità alternativa e ai piccoli interventi distribuiti su tutta la regione. Contiamo in un´ulteriore tranche di finanziamenti provenienti dai fondi Fas 2007-2013 per effettuare interventi piu´ grandi e per dare risposte ad altri Comuni". I finanziamenti stanziati oggi che verranno immediatamente trasferiti, serviranno a coprire il 90% di ogni intervento per rispondere in questo modo al maggior numero di richieste. "Ci auguriamo comunque – ha concluso l´assessore Paita – che il Governo stanzi ulteriori risorse per il maltempo che si è abbattuto in Liguria da ottobre dell´anno scorso a gennaio di quest´anno, oltre ai 13 milioni di euro già stanziati che sono serviti per coprire le somme urgenze e che vengano ripartiti, come promesso, tra le regioni colpite dal maltempo i 20 milioni della legge di stabilità".  
   
   
PEDEMONTANA DEL GRAPPA. FIRMATO PROTOCOLLO SU COESIONE SOCIALE E SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA TRA ULSS N. 8, FONDAZIONE OPERA MONTE GRAPPA, ISTITUTI CAVANIS E FILIPPIN  
 
Fonte (Treviso), 31 marzo 2014 - E´ stato sottoscritto il 27 marzo a Fonte (Treviso), nella sede del locale centro di formazione professionale, un protocollo tra Ulss n.8 di Asolo, Opera Monte Grappa di Fonte, Istituto Cavanis di Possagno e Istituti Filippin di Paderno del Grappa che si pone l´obiettivo di accedere ai finanziamenti europei costruendo una rete territoriale per la coesione sociale e il sostegno della famiglia nel territorio della pedemontana del Grappa (comprensivo di 250 mila persone). La firma del documento e´ stata apposta dai responsabili delle strutture (don Roberto Trevisan per l´Opera Monte Grappa, fra´ Giuseppe Francescon Rettore dell´Istituto Cavanis, fra´ Carlo Contri direttore generale degli Istituti Fiippin), dal direttore dei servizi sociali dell´Azienda Ulss n. 8 Francesco Gallo e dall´Assessore regionale ai servizi sociali. Il protocollo, e´ stato detto, e´ uno strumento importante di partenariato tra privato sociale e pubblico per intraprendere azioni mirate di accesso alle opportunità economico-finanziarie che l’Europa offre in tema inclusione sociale (una percentuale specifica di risorse e´ stata per la prima volta destinata per il settennato 2014-2020), investimento nell’istruzione e formazione professionale, anche mediante la rete europea Elisan di cui la Regione Veneto ha avuto la presidenza negli ultimi anno. L´area omogenea della pedemontana del Grappa presenta una straordinaria offerta educativa, d´istruzione e formazione di ogni ordine e grado e di storica qualità - si è aggiunto - che rappresenta un´opportunità importante per pensare, in futuro, a un progetto di grande portata come il ´campus del Grappa´ che potrebbe diventare un riferimento di qualità per l´istruzione internazionale, calla didattica d´avanguardia uno scenario naturale di grande bellezza. Per quanto invece riguarda la situazione di crisi e difficoltà´ complessiva sociale e, in particolare, delle famiglie che tocca pesantemente anche quest´area, il protocollo intende mettere in rete le energie e le istituzioni e i soggetti pubblici e privati per ottimizzare i servizi educativi presenti e sostenerli nel compito di educazione e prevenzione del disagio sociale e familiare.  
   
   
AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE EUROPEA AVVIA UN’INDAGINE APPROFONDITA SUGLI INTERVENTI PUBBLICI A FAVORE DI TRENITALIA E DI ALTRE SOCIETÀ DEL GRUPPO FERROVIE DELLO STATO  
 
Bruxelles, 31 marzo 2014 - La Commissione europea ha avviato un’indagine approfondita per valutare se alcune compensazioni per obblighi di servizio pubblico e il trasferimento a titolo gratuito di asset nell´ambito del mercato italiano del trasporto ferroviario di merci sono compatibili con le norme Ue in materia di aiuti di Stato. Di tali misure beneficiano società appartenenti al gruppo Ferrovie dello Stato — l´operatore ferroviario storico in Italia — in particolare le sue controllate Trenitalia Spa e Fs Logistica Spa. La Commissione esaminerà se le misure in questione hanno conferito un vantaggio economico selettivo a Trenitalia o ad altre società del gruppo, a scapito dei concorrenti. L’avvio dell’indagine approfondita offre ai terzi interessati l’opportunità di presentare osservazioni, senza pregiudicare l’esito del procedimento. Nella sua indagine approfondita, la Commissione valuterà la veridicità delle asserzioni presentate in due denunce, riguardanti due misure distinte. • La prima misura consiste nel trasferimento a titolo gratuito di alcuni asset dell´infrastruttura ferroviaria, effettuato dal gestore dell’infrastruttura, Rete Ferroviaria Italiana Spa, a favore delle due società di trasporto merci Trenitalia e Fs Logistica. Le autorità italiane ritengono che tali operazioni rientrino nella redistribuzione di asset effettuata in occasione della riorganizzazione del gruppo ferroviario nei primi anni 2000. Tuttavia, i trasferimenti hanno avuto luogo tra il 2007 e il 2011 e a tutt´oggi l’Italia non ha fornito elementi di prova che dimostrino che essi erano stati decisi all´epoca della prima riorganizzazione. In ogni caso, una redistribuzione di questo tipo all’interno del gruppo senza un adeguato compenso può conferire al beneficiario un indebito vantaggio economico, in quanto ne migliora la posizione di mercato rispetto ai concorrenti. Considerato che i principali operatori sul mercato italiano del trasporto ferroviario di merci operano anche a livello internazionale, i trasferimenti di asset in oggetto potrebbero incidere anche sugli scambi tra Stati membri. • La seconda misura oggetto dell´indagine è rappresentata dalle compensazioni che Trenitalia riceve dal 2000 per l’adempimento di obblighi di servizio pubblico nel settore del trasporto merci. Le autorità italiane sostengono che l’obbligo di servizio pubblico sia necessario per garantire un servizio universale di trasporto merci da e verso l’Italia meridionale, al fine di mantenere e rafforzare la coesione regionale e l’equilibrio territoriale. La Commissione riconosce senz´altro che gli obblighi di servizio pubblico sono importanti per fornire ai cittadini servizi di trasporto di elevata qualità. Tuttavia, in questa fase, essa nutre dubbi sulla necessità di prevedere obblighi di servizio pubblico per il trasporto di merci in una parte sostanziale del territorio italiano, in particolare alla luce del fatto che le tratte verso il nord del paese e quelle internazionali sono già servite da compagnie ferroviarie concorrenti senza tali compensazioni. La Commissione si appresta ora ad esaminare entrambe le misure per verificare la fondatezza delle sue preoccupazioni. Contesto Nel periodo 2000-2001, l’Italia ha proceduto alla riorganizzazione del suo operatore ferroviario storico Ferrovie dello Stato Spa, creando società distinte incaricate della gestione dell’infrastruttura (Rfi) e delle attività di trasporto ferroviario (tra cui Trenitalia Spa, attiva nei servizi di trasporto sia passeggeri che merci, e Fs Logistica Spa, attiva nei servizi di logistica per il trasporto merci, ambedue controllate al 100 % dal gruppo Ferrovie dello Stato). Il mercato italiano del trasporto ferroviario merci si può considerare pienamente liberalizzato in Italia dal 2003 e a livello Ue dal 2007. Trenitalia e altri membri di Ferrovie dello Stato sono in concorrenza sul mercato del trasporto merci a livello nazionale e di Ue con imprese ferroviarie italiane e internazionali. Le misure in questione sono quindi di natura tale da poter falsare la concorrenza tra Stati membri. Una volta risolti eventuali problemi di riservatezza, la versione non riservata della decisione sarà disponibile sul sito internet della Dg Concorrenza, nel registro degli Aiuti di Stato, sotto i numeri Sa.32953 e Sa.32179. Le nuove decisioni in materia di aiuti di Stato pubblicate su internet e nella Gazzetta ufficiale figurano nel bollettino elettronico di informazione settimanale in materia di aiuti di Stato (State Aid Weekly e-News).  
   
   
DIRITTI DEI PASSEGGERI NEL TRASPORTO FERROVIARIO: LA COMMISSIONE DEFERISCE L’ITALIA ALLA CORTE DI GIUSTIZIA PER IL MANCATO RECEPIMENTO DELLE NORME UE  
 
 Bruxelles, 31 marzo 2014 - La Commissione europea deferisce l’Italia alla Corte di giustizia per non aver recepito la normativa dell’Ue in materia di diritti dei passeggeri nel trasporto ferroviario. Il regolamento (Ce) n. 1371/2007 relativo ai diritti dei passeggeri nel trasporto ferroviario stabilisce diversi obblighi giuridicamente vincolanti per gli Stati membri, che dovevano applicarli pienamente entro il 3 dicembre 2009. L’italia non ha ancora istituito un organismo ufficiale e autorizzato a vigilare sulla corretta applicazione del regolamento sul suo territorio, né ha stabilito norme volte a sanzionare le violazioni della legislazione pertinente. Senza queste due azioni necessarie, i passeggeri che viaggiano in treno in Italia o verso altri paesi dell’Ue non possono far rispettare i loro diritti in caso di problemi. Il Vicepresidente della Commissione Siim Kallas, responsabile per i Trasporti, ha dichiarato: “La protezione dei passeggeri che viaggiano in Europa è una delle pietre miliari della politica dei trasporti europea. Tutti gli Stati membri dell’Ue devono garantire la messa in atto di strutture cui i passeggeri possano rivolgersi per far rispettare i loro diritti e sanzionare le violazioni. Così si garantisce anche un clima di concorrenza equa per il settore ferroviario in tutta l’Ue”. A differenza di molti altri Stati membri, l’Italia non ha concesso deroghe all’applicazione del regolamento: i diritti dei passeggeri si applicano integralmente a tutti i servizi, nazionali e internazionali. È quindi tanto più importante per i passeggeri che incontrano problemi durante il viaggio poter presentare reclami a un’autorità di riferimento, dotata di tutte le competenze necessarie per assicurare l’applicazione e l’esecuzione del regolamento. Inoltre, tenuto conto dell’assenza di sanzioni efficaci, proporzionate e dissuasive in caso di violazioni del regolamento, l’industria ferroviaria non ha incentivi a rispettare gli obblighi. Attualmente, l’Italia ha istituito un organo temporaneo che non ha né la competenza né l’autorità per applicare pienamente le norme dell’Ue in materia di diritti dei passeggeri. Nel giugno 2013 la Commissione ha inviato al governo italiano una lettera di costituzione in mora riguardante la conformità al regolamento. Nel novembre 2013 ha fatto seguito un parere motivato. Nonostante queste misure, la regolamentazione italiana non è ancora pienamente conforme. L’azione di oggi persegue l’obiettivo della Commissione di assicurare che gli Stati membri si conformino pienamente alle norme in materia di diritti dei passeggeri. Contesto Il regolamento (Ce) n. 1371/2007 relativo ai diritti e agli obblighi dei passeggeri nel trasporto ferroviario è entrato in vigore il 3 dicembre 2009. Tutela i passeggeri che viaggiano in treno nell’Ue mediante l’applicazione di una serie di diritti di base: 1. Il diritto a parità di accesso al trasporto, e in particolare la protezione da discriminazioni basate su nazionalità, residenza o disabilità 2. Il diritto all’assistenza, senza costi aggiuntivi, per i passeggeri con disabilità o a mobilità ridotta 3. Il diritto di avere informazioni prima della partenza (per es. Sul prezzo del biglietto) e nelle varie fasi del viaggio (per es. Ritardi, coincidenze) 4. Il diritto al rimborso del prezzo del biglietto in caso di soppressione o ritardi prolungati 5. Il diritto a un servizio di trasporto alternativo (itinerario alternativo) o a una nuova prenotazione, a seconda delle preferenze del passeggero, in caso di ritardi prolungati o soppressione del servizio 6. Il diritto a un livello minimo di assistenza nelle stazioni e a bordo dei treni in attesa dell’inizio o del proseguimento di un servizio in ritardo 7. Il diritto a un rimborso in caso di ritardo prolungato o di soppressione del servizio, a determinate condizioni 8. Il diritto a un risarcimento danni in caso di decesso o lesioni (compresi i danni al bagaglio trasportato dal passeggero) e di incidenti riguardanti il bagaglio registrato (perdita, danneggiamento, ritardo nella consegna), a determinate condizioni 9. Il diritto di disporre di un sistema rapido e accessibile di trattamento dei reclami in caso di servizio insoddisfacente 10. Il diritto alla corretta applicazione della normativa Ue da parte dei vettori e a un’attuazione effettiva da parte delle autorità nazionali. In linea di principio, questi diritti si applicano a tutti i servizi ferroviari. Tuttavia, gli Stati membri possono decidere di adottare periodi transitori o applicare deroghe per determinati tipi di servizi, fra cui quelli urbani, suburbani e regionali, quelli nazionali di durata limitata (max. 15 anni) o quelli che sono effettuati in larga misura al di fuori dell’Ue (max. 10 anni). Solo un numero limitato di diritti di base si applicano a tutti i servizi. I servizi ferroviari internazionali all’interno dell’Ue non possono essere oggetto di deroghe. L’italia non ha chiesto deroghe.  
   
   
SICUREZZA FERROVIARIA : LA COMMISSIONE EUROPEA DEFERISCE L´AUSTRIA ALLA CORTE DI GIUSTIZIA  
 
Bruxelles, 31 marzo 2014 - La Commissione europea ha deciso di deferire l´Austria alla Corte europea, perché il paese non è riuscito a portare la propria normativa nazionale con la direttiva europea sulla sicurezza ferroviaria in linea . La direttiva 2004/49/Ce mira ad aumentare la sicurezza delle ferrovie nell´Unione europea e per migliorare l´accesso al mercato per i servizi di trasporto ferroviario. La direttiva prevede inoltre che un´autorità di sicurezza e un sito per la ricerca di incidenti e inconvenienti saranno istituiti in tutti gli Stati membri e principi comuni per la gestione e il controllo e la supervisione della sicurezza ferroviaria da stabilire. Omettendo di attuare e applicare la politica, l´autorità di sicurezza viene privato del potere di controllare i certificati di sicurezza o autorizzazioni a causa delle modifiche del quadro normativo. Inoltre, l´Austria è riuscita a garantire che incidenti e inconvenienti - in particolare quelli che avrebbe portato a gravi incidenti in altre circostanze - possono essere oggetto di indagini da parte dell´organo inquirente indipendente. Questo potrebbe portare ad una minaccia di passeggeri ferroviari e ostacola la creazione di una concorrenza leale sul mercato. Commentando la decisione Siim Kallas, vicepresidente della Commissione responsabile per i trasporti e il commissario europeo: "Uno dei compiti più importanti dell´Unione europea è quello di garantire gli interessi dei passeggeri del trasporto ferroviario in tutti gli Stati membri delle norme di sicurezza uniformi. Tali standard prevedono inoltre una concorrenza leale tra tutte le imprese ferroviarie nel mercato interno. " L´obiettivo delle norme comunitarie in materia di sicurezza ferroviaria è requisiti per il sistema ferroviario - che definiscono i ruoli e le responsabilità delle imprese ferroviarie ei gestori dell´infrastruttura, nonché di inchieste sugli incidenti - compresa la sicurezza della gestione dell´infrastruttura e operazioni di trasporto. Il termine per l´attuazione della direttiva è scaduto il 30 Aprile 2006. La Commissione aveva già chiesto nel mese di giugno 2013 per adottare misure per conformarsi alle disposizioni dell´Austria. L´azione di oggi dalla Commissione è coerente con l´obiettivo della Commissione di garantire che gli Stati membri rispettino le norme di sicurezza ferroviaria in pieno.  
   
   
TRASPORTO PUBBLICO LOCALE: LE PROPOSTE DEL GRUPPO FS ITALIANE  
 
Roma, 31 marzo 2014 - Risorse finanziarie adeguate, ulteriori sforzi per rendere le nostre imprese ancora più efficienti e produttive, certezza nei pagamenti dei servizi erogati, modelli di offerta coerenti con le reali e differenziate esigenze della domanda, evitando inutili duplicazioni di servizi ed esaltando le potenzialità dei singoli vettori, attraverso una loro razionale integrazione. Sono questi i principali nodi da sciogliere e le sfide future per innovare il trasporto locale e offrire a milioni di pendolari servizi più efficaci e più aderenti alle loro richieste. Per quanto riguarda l’efficienza dei processi industriali, le società del Gruppo Fs Italiane hanno intrapreso negli ultimi sette anni un percorso di risanamento e riorganizzazione importante. Un percorso che non è finito e prosegue, puntando al consolidamento dei risultati raggiunti come il miglioramento della puntualità e della pulizia e ai nuovi traguardi, contenuti nel Piano Industriale 2014–2017. Si sono comunque create le premesse per investimenti che, per consistenza e qualità, non hanno precedenti in epoche recenti. Altri nodi cruciali sono di diretta competenza di Stato, Regioni e Comuni quali: • le scelte normative e di indirizzo; • stabilire il mix tra corrispettivi e tariffe per coprire i costi dei servizi richiesti; • pianificare i servizi necessari ai loro territori (rotte, frequenze dei collegamenti, caratteristiche dei treni, fermate, servizi ancillari); • definire i modelli di offerta puntando all’integrazione tra le diverse modalità di trasporto a vantaggio dell’efficienza dell’intero sistema; • adottare politiche di disincentivazione del trasporto privato nelle grandi città e di sostegno a una mobilità dolce e a basso impatto ambientale. Per migliorare l’offerta del Tpl, le singole società del Gruppo Fs Italiane hanno programmato una serie di iniziative incluse nel Piano Industriale 2014–2017: • 3 miliardi di euro per ammodernare la flotta di Trenitalia e innovare le tecnologie a servizio del business e dei clienti; • 80 milioni di euro destinati all’acquisto di 496 nuovi bus per Busitalia che arricchendo l’offerta del Gruppo con il trasporto su gomma consente allo stesso di proporsi come operatore integrato, efficace interlocutore unico dei committenti pubblici. Rientrano sempre nelle iniziative di pertinenza del Gruppo Fs Italiane gli interventi di Rete Ferroviaria Italiana per garantire un uso ottimale dell’infrastruttura, in particolare nelle grandi aree metropolitane, con lavori di: • potenziamento della rete; • eliminazione dei “colli di bottiglia” e delle interferenze di traffico che penalizzano i treni locali; • definizione di tracce orarie adeguate a modelli di offerta differenziati tra servizi urbani/metropolitani e regionali; • miglioramento dell’accessibilità e della fruibilità di circa 500 stazioni, a traffico prevalentemente pendolare, distribuite su tutto il territorio nazionale; • creazione, di concerto con i Comuni, delle condizioni logistiche intorno alle stazioni per favorire l’integrazione treno/gomma, treno/bici. Fs Italiane ribadisce di essere favorevole al possibile affidamento dei servizi tramite gare. Auspica, però, che ciò avvenga con le medesime regole in tutta Europa, ovvero in condizioni di reciprocità. Condizioni necessarie per gare “contendibili” sono la chiarezza delle regole, bandi di gara che sappiano ben qualificare la richiesta della committenza, puntando ad una vera ed efficace integrazione modale, con corrispettivi adeguati, tali da remunerare il capitale investito dalle aziende e assicurare continuità e certezza dei pagamenti. L’esperienza maturata con Netinera nel trasporto locale in Germania e il confronto condotto con le realtà estere evidenzia come lo “spread” attuale che ci allontana dagli standard europei riguarda soprattutto: • le politiche di disincentivazione del trasporto privato nelle grandi città; • i livelli di tariffe e corrispettivi; • l’efficacia della committenza pubblica di programmare un’offerta adeguata e coerente alla domanda; • le modalità di attribuzione (per gara o affidamento diretto) certe e stabili nel tempo dei Contratti di Servizio; • i meccanismi di finanziamento, la certezza dei pagamenti e l’indicizzazione dei corrispettivi nell’intero periodo di valenza dei Contratti di Servizio.  
   
   
LE PROPOSTE DI TRENITALIA PER DARE CONTINUITÀ AGLI INVESTIMENTI  
 
Roma, 31 marzo 2014 - Tre miliardi di euro già investiti per acquistare 200 nuovi treni, rinnovarne completamente 235 e introdurre nuove tecnologie a beneficio dei clienti del trasporto regionale. E’ quanto Trenitalia ha potuto realizzare in completo autofinanziamento in virtù delle garanzie finanziarie dei Contratti di Servizio siglati con le Regioni, gran parte dei quali in scadenza il prossimo 31 dicembre 2014. Uno sforzo finanziario enorme nonostante, nell’arco contrattuale dei primi sei anni, si sia assistito ad una riduzione dell’ 8% dei servizi richiesti, contro una crescita prevista del 10%. In alcune Regioni la riduzione è stata addirittura del 20%, con la conseguente proporzionale diminuzione dei corrispettivi e dei ricavi da tariffe. A questo si aggiungano i gravi casi di tardati pagamenti da parte dei committenti che hanno portato l’azienda ad accumulare crediti complessivi per oltre 1.350 miliardi di euro, con un monte crediti scaduti che in tre anni si è più che raddoppiato. Nel frattempo Trenitalia non ha licenziato nessun dipendente e ha continuato a pagare regolarmente lavoratori e fornitori. Oggi Trenitalia, forte di un processo di riorganizzazione industriale che l’ha condotta ad essere benchmark europeo di riferimento per produttività ed efficienza, non teme la stagione delle gare europee che molte Regioni intendono bandire per affidare il servizio ferroviario. L’affidamento tramite gara presuppone un iter che, in ottemperanza alle disposizioni normative nazionali ed europee, necessita di almeno 5 anni, esclusi eventuali contenziosi, per completarsi e perché la Società che si è aggiudicata la gara possa avviare la sua nuova gestione. Cinque anni rappresentano un pericoloso stop all’ineludibile processo di ammodernamento della flotta appena avviato e che oggi può giovarsi di contratti di fornitura che prevedono opzioni di ampliamento della commessa e linee di produzione aperte e attive, in grado di consegnare a regime dai 3 ai 4 treni al mese. Per questo Trenitalia formulerà proposte contrattuali della durata coerente con i tempi di gara, capaci di creare le condizioni per proseguire questo rinnovamento. Per quanto riguarda l’attuale vigenza contrattuale, Trenitalia, in accordo con le Regioni che hanno colto questa opportunità, sta mettendo a punto nuovi modelli di offerta che le Regioni stesse, quali programmatrici del servizio, potranno attuare. I nuovi modelli puntano a realizzare un’offerta più adeguata alle specificità della domanda, in termini di capienza dei treni, frequenza delle corse, numero di fermate, sia per offrire servizi più efficaci sia per realizzare processi industriali più efficienti, con benefici anche sulla qualità del servizio in termini di maggiore affidabilità, puntualità, pulizia.  
   
   
LA FLOTTA REGIONALE DI TRENITALIA CRESCE E SI AMMODERNA TRENI E TECNOLOGIE ALL’AVANGUARDIA, A SERVIZIO DEI PENDOLARI, PER UN INVESTIMENTO IN AUTOFINANZIAMENTO DI CIRCA 3 MILIARDI  
 
Roma, 31 marzo 2014 - La flotta regionale di Trenitalia cresce e si ammoderna: arrivano nuovi e confortevoli treni con un look del tutto rinnovato che, d’ora in poi, connoterà tutta la flotta. Protagonista assoluto, al suo battesimo ufficiale, il nuovo elettrotreno Jazz, commissionato da Trenitalia ad Alstom Ferroviaria, progettato e fabbricato interamente in Italia, dotato di soluzioni tecnologiche all’avanguardia che ne fanno un campione di innovazione, velocità, comfort e versatilità. Saranno 70 gli elettrotreni Jazz che Trenitalia consegnerà nei prossimi mesi alle Regioni, iniziando da Marche e Umbria, per proseguire poi con Piemonte, Abruzzo, e Calabria, Lombardia* e Lazio, che avevano pianificato l’acquisto di questa tipologia di treni nel Contratto di Servizio 2009-2014. Insieme ai Jazz sono in consegna i nuovi Vivalto, in tutto 90 treni, 500 le nuove carrozze commissionate da Trenitalia, di cui 185 già consegnate, che diventeranno 350 a fine anno, in servizio nel Lazio, in Liguria, Piemonte, Toscana, Friuli, Veneto e Lombardia. Sono invece ben 569 le locomotive E464, in parte utilizzate in accoppiamento con le carrozze Vivalto, oggi in forza alla flotta Trenitalia, altre 29 ne sono state ordinate recentemente e porteranno il contingente a sfiorare le 600 unità. In arrivo, infine, a partire da fine 2014 - inizio 2015, 40 automotrici diesel che saranno consegnate ad Abruzzo, Basilicata, Calabria, Marche, Molise e Toscana. Rilevanti anche gli investimenti per l’ammodernamento e il completo revamping della flotta esistente che, a regime, produrranno 235 treni completamente ristrutturati: 200 con carrozze Media Distanza (Md) e 35 con carrozze a Piano Ribassato (Pr). Tutti i treni della flotta regionale, sia i nuovi sia quelli sottoposti a importanti interventi di ammodernamento strutturale, si contraddistingueranno d’ora in avanti per una carrozzeria esterna del tutto rinnovata e personalizzata con colori vivaci e accattivanti. Carrozze e locomotive aggiornano il loro look esibendo una livrea esterna vivace, accattivante e dinamica che verrà estesa all’intera flotta regionale - dalla Sicilia alla Val d’Aosta, tutta la flotta regionale di Trenitalia avrà nei prossimi mesi un’identica e ben riconoscibile fisionomia - e che si propone di simboleggiare, anche esteticamente, modernità e leggerezza, intesa come valore, unite all’eccezionale energia ed impegno profuse da Trenitalia in questo particolare settore. Non ha infatti precedenti, almeno in tempi recenti, lo sforzo finanziario messo in atto nel trasporto regionale dalla società di trasporto del Gruppo Fs Italiane, con investimenti in autofinanziamento per 3 miliardi di euro, destinati ad ammodernare la flotta e a rinnovare tutte le tecnologie al servizio dei pendolari. Gli investimenti in treni e tecnologie si aggiungono a specifiche iniziative per il Trasporto Pubblico Locale che connotano alcuni passaggi salienti del nuovo Piano Industriale 2014-2017 di Fs Italiane, e riguardano interventi di Rfi sulle infrastrutture, in particolare nei nodi urbani, e proposte tecniche sui modelli di offerta che, se condivisi dalle Regioni, potranno imprimere una positiva svolta a qualità ed efficacia del servizio ferroviario nelle aree metropolitane, suburbane e regionali.  
   
   
SI CHIAMERÀ "JAZZ" IL NUOVO TRENO PER I PENDOLARI NUOVA ANCHE LA LIVREA CHE CONNOTERÀ TUTTA LA FLOTTA REGIONALE  
 
Roma, 31 marzo 2014 - Si chiamerà il nuovo elettrotreno di Trenitalia prodotto da Alstom Ferroviaria. Il nome Jazz è stato scelto dopo un sondaggio promosso da Trenitalia sul web. Evoluzione del Coradia Meridian, modello Alstom già conosciuto e ampiamente collaudato, Jazz va a infoltire e potenziare la famiglia musicale di Trenitalia, composta fino ad oggi dai Vivalto e dai Minuetto. Il suo nome s’inserisce quindi nella stessa area semantica, ma con l’obiettivo di immettere, da subito, un’aria nuova nell’intero panorama del trasporto regionale. La musica che Jazz intende offrire non vuole essere niente affatto prevedibile e scontata, ma dotata di nuova energia ed entusiasmo: frizzante, vivace, versatile, moderna. Jazz è un nome beneaugurante ma, allo stesso tempo, costituisce qualcosa di più di un semplice auspicio. Richiamando l’ibridismo culturale che è all’origine del genere musicale e ne costituisce il tratto più originale e incisivo, il nome scelto per il nuovo treno pone questa peculiarità in stretta relazione proprio con il mondo del trasporto regionale e metropolitano sempre più contrassegnato dalla multiculturalità e dalla quotidiana convivenza di persone di diversa estrazione sociale, etnica e culturale che, insieme, ogni giorno, fanno girare il Paese. E chiedono, al Paese, servizi migliori, efficaci, moderni, sostenibili. Jazz guarda in quella direzione, dove guardano gli italiani che si spostano ogni giorno per lavoro, studio, necessità. L’intera flotta regionale si connoterà d’ora in avanti anche per una nuova livrea esterna. Un look del tutto rinnovato che contraddistinguerà la carrozzeria di tutti i treni regionali, dalla Sicilia alla Valle d’Aosta, caratterizzato da un forte contrasto tra lo sfondo antracite opaco e le marcate pennellate di colore. Colori giovani, freschi che intendono comunicare un senso e una cultura di modernità. Pennellate forti, che imprimono all’insieme vivacità, dinamicità e soprattutto leggerezza, una leggerezza come valore, in una delle accezioni più care a Italo Calvino: “precisione e determinazione”. Sono pennellate, infine, che vogliono in qualche modo simboleggiare l’energia, “la precisione e la determinazione” che Trenitalia sta profondendo nel settore del Trasporto Pubblico Locale.  
   
   
LOMBARDIA. TRENI, UN NUOVO VIVALTO SULLA LINEA MI-CR-MN L´ASSESSORE ALLE INFRASTRUTTURE AL ´BATTESIMO´ DEL CONVOGLIO  
 
Milano, 31 marzo 2014 - E´ partito puntualissimo il 27 marzo dalla stazione Centrale di Milano, alle 17.15, in direzione Mantova, via Cremona, il primo dei 63 nuovi treni che entreranno in funzione in Lombardia entro il 2016. Alla partenza del ´Vivalto´ era presente anche l´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità. Obiettivo: Svecchiare I Treni - Ha parlato di "inizio del cambiamento", di "grandi sacrifici, che oggi cominciano a prendere corpo" l´assessore regionale, che ha voluto verificare di persona il nuovo treno da oggi in servizio. "E´ un giorno molto importante, anche per i passeggeri - ha aggiunto: avevamo promesso che il primo dei nuovi convogli sarebbe entrato in servizio sulla Milano-cremona-mantova e così è stato". L´assessore ha poi spiegato che, a breve, verrà anche presentato un piano di sistema che riguarderà anche la linea e le stazioni. "I fatti contano più delle parole - ha sintetizzato - e questo è un grande fatto". Altri Treni Saranno Revampizzati - Sulla tratta Milano-cremona-mantova sono necessari treni grandi, che non sono in produzione in nessun Paese europeo. Per questo l´assessore ha spiegato che si stanno cercando fondi "che potrebbero arrivare con l´assestamento di bilancio di luglio", per rimettere completamente a nuovo quelli attualmente circolanti. Oltretutto questa è una soluzione che consente tempi di consegna decisamente inferiori rispetto al nuovo. "Il percorso è avviato - ha sottolineato l´assessore - e non ci fermiamo fino a quando non sarà ultimato". Il Raddoppio Della Linea - Ai giornalisti che gli chiedevano informazioni circa il raddoppio della tratta, l´assessore ha risposto che, se potesse, vorrebbe "raddoppiare tutta la linea". Ha poi aggiunto che il raddoppio cui si sta lavorando (5 chilometri) ha un costo di 30 milioni di euro. Si sta quindi studiando la possibilità di procedere a incroci dinamici, che permetterebbero un grande flusso di treni. 63 Nuovi Treni In 24 Mesi - L´intera commessa di 63 nuovi treni sarà completata nei prossimi 24 mesi, quando entreranno progressivamente in servizio 30 ´Coradia´, 19 ´Tsr´, 4 ´Flirt´, 5 diesel ´Gtw´ e 5 ´Vivalto´, grazie a un investimento di oltre 500 milioni di euro da parte di Regione Lombardia, Trenitalia, Gruppo Fnm e Trenord. Si tratta complessivamente di 302 carrozze per un totale di 21.600 nuovi posti a sedere. Con l´entrata in servizio dei nuovi treni nei prossimi due anni, il servizio ferroviario lombardo cambierà volto e la flotta avrà un´età media di 20 anni (era di 28 anni nel 2008). Treni Nuovi Su Tutte Le Tratte Lombarde - I 63 nuovi convogli saranno distribuiti sull´intero territorio regionale, venendo incontro alle rispettive richieste e tenendo conto delle esigenze delle diverse linee. Dopo la Mantova-cremona-milano, entro poche settimane, i ´Vivalto´ entreranno in servizio anche sulla Bergamo-milano via Treviglio e sulla Brescia-milano. Entro maggio 2015 saranno disponibili 39 nuovi treni; ulteriori 14 entro dicembre 2015; le consegne verranno ultimate nei primi mesi del 2016. Il Primo Vivalto - Il treno da oggi sui binari è composto da 6 carrozze doppio piano climatizzate, realizzate da Ansaldobreda, mosse da una locomotiva E464 Bombardier. E´ accessibile alle persone con disabilità ed è dotato di 724 posti a sedere, con poggiatesta, braccioli, tavolini ribaltabili, prese elettriche da 220 volt. La carrozza semipilota ospita un´area multifunzionale, predisposta per il trasporto di sci, biciclette, bagagli e piccoli colli e la toilette attrezzata per l´utilizzo da parte dei passeggeri a ridotta mobilità. La velocità massima è 160 chilometri orari.  
   
   
GUEST CARD TRENTINO: MUOVERSI IN LIBERTÀ PER VISITARE GRATIS I LUOGHI PIÙ BELLI DEL TERRITORIO  
 
Trento, 31 marzo 2014 - Muoversi liberamente in tutto il Trentino sul trasporto pubblico con un solo titolo di viaggio. Visitare gratis musei, parchi, castelli e tante altre attrattive locali. Sono i vantaggi della Guest Card Trentino, l’iniziativa promossa dalla Provincia Autonoma di Trento e valida dall’1 aprile al 2 novembre 2014. La Card consente di viaggiare nella seconda classe dei treni Regionali e Regionali Veloci di Trenitalia e non è rimborsabile. Guest Card Trentino può essere rilasciata gratuitamente agli ospiti delle strutture aderenti al progetto e, al prezzo di 40 euro, dalle Aziende Provinciali del Turismo.  
   
   
PISAPIA: “DA MILANO UN SEGNALE AL PAESE CON L’INVESTIMENTO PER I NUOVI TRENI DELLA METROPOLITANA”  
 
Milano, 31 marzo 2014 – “Treni moderni, innovati, sicuri e a basso impatto ambientale. L’operazione di acquisto di questi nuovi convogli della metropolitana rappresenta uno dei più importanti investimenti degli ultimi decenni in tema di mobilità e trasporto pubblico. Milano lancia, ancora una volta, un importante segnale per l’intero Paese. L’introduzione in servizio di nuovi modelli richiede ingenti investimenti e farlo oggi, in un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando, rappresenta, innanzitutto la solidità e la capacità gestionale e operativa di Atm, ma è anche la dimostrazione della grande attenzione che questa Amministrazione ha dedicato al tema della mobilità, sin dal suo insediamento”. Lo ha detto il 28 marzo il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia intervenendo, in Piazza Duomo, alla presentazione dei modelli dei nuovi treni della Metropolitana. “Dopo l’apertura delle due nuove stazioni della M5 – ha aggiunto il Sindaco Pisapia - dopo il forte potenziamento del bike sharing e del car sharing che ha avuto un vero e proprio boom, i nuovi treni che sostituiranno quelli più vecchi delle linee 1 e 2, rappresentano un passo importante che dimostra l’impegno della città al servizio dei suoi cittadini e dei milioni di visitatori attesi per Expo 2015. Un’offerta sempre più ampia per rispondere alle esigenze di tutti con maggiore efficienza”. “L’attenzione internazionale per Milano – ricordo che la metropolitana di Copenaghen è gestita Atm - è una conferma della bontà delle politiche adottate finora e uno stimolo a proseguire sulla strada intrapresa. Abbiamo cominciato ad agire, sin dai primi mesi, introducendo e promuovendo in città modelli di mobilità innovativa. Continueremo a innovare e a migliorare guardando oltre i confini della città verso la Città Metropolitana”, ha concluso il Sindaco.  
   
   
FERROVIE, IL PRESIDENTE DELLA TOSCANA: BASTA CON L´ITALIA A DOPPIA VELOCITÀ  
 
Roma, 31 marzo 2014 - I pendolari aumentano, ma il trasporto regionale in questi ultimi anni è peggiorato. Ci sono due Italie, una che viaggia ad alta velocità e un´altra invece a bassissima velocità. Da Lucca a Firenze, 80 km, servono un´ora e 45 minuti, mentre da Firenze a Roma, 254 km, si impiega un´ora e 31 minuti. Così non va bene. Questa situazione deve cambiare. Questo, in sintesi, il senso dell´intervento del presidente della Regione Toscana al Forum sul trasporto locale, che si è svolto oggi a Roma. Mauro Moretti, ha sostenuto il presidente, è un bravo manager, ha realizzato la metropolitana d´Italia, l´unica grande opera di ammodernamento del Paese di questi ultimi anni, ma ora deve mettere lo stesso impegno per adeguare il servizio di trasporto regionale, di cui ogni giorno si servono tre milioni di persone: questa è ormai una grande questione sociale e il Governo e il Parlamento devono dare risposte. Il presidente ha ricordato che dopo i tagli ai finanziamenti del Tpl operati da Tremonti e Monti, adesso si devono fare scelte coerenti per ammodernare le ferrovie locali. Sui treni e sulle linee ferroviarie bisogna investire di più per migliorare l´efficienza e per rispondere alla crescente domanda: in Toscana, per esempio, nell´ultimo anno in Toscana i pendolari sono aumentati del 12 per cento. Ciò dimostra che i cittadini hanno capito che viaggiando in treno si spende meno e si inquina meno e sono quindi disponibili ad abbandonare la macchina. Quello che chiedono, però, sono servizi efficienti, in grado di rispettare gli orari, treni con carrozze dignitose e confortevoli. Su questo, Governo e Parlamento, ha sottolineato il presidente toscano, devono impegnarsi e stanziare le risorse adeguate. E se lo faranno, le Regioni sono già pronte a fare la loro parte. La Toscana, ha ricordato ancora il presidente, farà la gara per la gestione. Ma affinché possa esser veramente competitiva occorre che l´Authority e il Governo facciano scelte chiare in materia di materiale rotabile, depositi, officine, in modo da determinare le condizioni che mettano su uno stesso piano i potenziali gestori. Per quanto riguarda l´ammodernamento infrastrutturale, gli obiettivi prioritari della Toscana, ha concluso il presidente, sono due: il raddoppio della Pistoia-lucca e della Empoli-granaiolo, oltre al rispetto dei tempi per la fornitura dei nuovi treni, cioè le 64 carrozze Vivalto ancora da consegnare delle 150 previste dal contratto di servizio, e i 12 treni diesel, di cui 2 a carico di Trenitalia e 10 acquistati con fondi regionali. Già in corso il lavoro per eliminare i passaggi a livello sulla Pistoia-viareggio con un investimento di 35 milioni, tutti a carico della Regione Toscana.  
   
   
MILANO:; METROPOLITANA M4. DA COMUNE E PREFETTURA PIÙ CONTROLLI PER LA LEGALITÀ NEI CANTIERI  
 
Milano, 31 marzo 2014 – Milano sempre più coesa nella lotta alla criminalità e al lavoro nero. E’ stato sottoscritto questa mattina, negli uffici della Prefettura, il nuovo Protocollo di Legalità tra Comune di Milano e società concessionaria per la realizzazione della metropolitana M4. A sottoscrivere l’intesa oltre al Prefetto di Milano Paolo Tronca e l’Assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo Economico Cristina Tajani i rappresentanti dell’Azienda Trasporti Milanese, dell’Agenzia Mobilità Ambiente e Territorio, di Assimpredil, di Assolombarda, della Direzione Territoriale del Lavoro e delle Organizzazioni Sindacali. “Il protocollo firmato oggi rappresenta un ulteriore passo nel contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle opere connesse ad Expo 2015” così l’Assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo Economico Cristina Tajani che prosegue: “Come Amministrazione siamo impegnati da tempo nel definire una strategia articolata, tesa a contrastare e sconfiggere la presenza delle mafie a partire dalla crescita della cultura della legalità e di tutela del lavoro e dei lavoratori nei cantieri soprattutto quelli interessati da appalti pubblici”. Obbiettivo del protocollo è l’estensione di speciali controlli da parte delle autorità volti a contrastare i tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nei lavori e negli appalti per la realizzazione della nuova metropolitana M4. Un’opera è considerata di fondamentale importanza per l’accesso al sito espositivo, in quanto la sua realizzazione consente il collegamento veloce e diretto tra l’aeroporto di Linate e il sito espositivo, evitando così l’utilizzo della viabilità ordinaria e il passaggio dal centro della città.  
   
   
AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE APPROVA UN AIUTO AGLI INVESTIMENTI DI 71 MILIONI DI EURO PER L´AMMODERNAMENTO DEL PORTO DI SALERNO  
 
Bruxelles, 31 marzo 2014 - La Commissione europea ha ritenuto conforme alle norme dell´Unione europea in materia di aiuti di Stato il finanziamento di un progetto di investimenti pari a 71,1 milioni di Eur provenienti dai fondi regionali europei da realizzare nel porto di Salerno. Il progetto promuoverà gli obiettivi di trasporto dell´Ue, come la salvaguardia di un´ampia gamma di collegamenti marittimi integrati in Europa, senza falsare indebitamente la concorrenza nel mercato interno. Nel febbraio 2014 l´Italia ha notificato, ai fini dell´approvazione nel quadro delle norme in materia di aiuti di Stato dell´Ue, la propria intenzione di finanziare un progetto dell´autorità portuale finalizzato al miglioramento delle strutture esistenti del porto di Salerno mediante la concessione di sovvenzioni provenienti dai fondi regionali dell´Ue. L´investimento permetterà all´autorità portuale di garantire l´ingresso in condizioni di sicurezza a navi di maggiori dimensioni ampliando l´imboccatura portuale, dragando il fondale marino e il canale di accesso al porto e prevede anche il consolidamento di parte di uno dei moli esistenti. La Commissione ha concluso che l´investimento contribuirà a preservare un´ampia gamma di collegamenti marittimi integrati nell´Ue. Il finanziamento pubblico è necessario per incentivare l´autorità portuale a realizzare il progetto. Il progetto non può infatti essere fattibile senza un aiuto pubblico, dal momento che le entrate nette previste non coprono i costi di investimento. L´importo del finanziamento è limitato al minimo necessario per rendere possibile l´investimento. Il progetto comporterà una distorsione della concorrenza limitata perché il porto di Salerno è un piccolo porto regionale che serve principalmente la regione Campania. Pertanto, la Commissione ha concluso che l´aiuto concesso all´autorità portuale è conforme all´articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del trattato sul funzionamento dell´Unione europea (Tfue) che autorizza gli aiuti di Stato per lo sviluppo di talune attività economiche. La Commissione ha inoltre valutato se i futuri operatori portuali riceveranno un indebito vantaggio economico. I contratti di concessione per l´utilizzazione delle strutture portuali saranno aggiudicati mediante procedure di appalto pubbliche, aperte e non discriminatorie, nel rispetto delle disposizioni previste dal diritto dell´Ue e dell´Italia in materia di appalti pubblici. Pertanto, la Commissione ritiene che i futuri operatori portuali non beneficeranno di alcun aiuto di Stato ai sensi delle norme dell´Ue. Lo stesso vale per gli utilizzatori finali del porto di Salerno, che pagheranno prezzi di mercato per i servizi offerti presso il porto.  
   
   
GIUSTIZIA EUROPEA: LA LIBERA PRESTAZIONE DEI SERVIZI DI CABOTAGGIO MARITTIMO APPLICABILE AGLI ARMATORI DELL’UNIONE CHE IMPIEGANO NAVI REGISTRATE IN UNO STATO MEMBRO DISCIPLINA I SERVIZI DI CROCIERA MARITTIMA  
 
Lussemburgo, 31 marzo 2014 - In forza del regolamento sul cabotaggio marittimo, la libera prestazione dei servizi di trasporto marittimo in uno Stato membro è applicabile, a decorrere dal 1° gennaio 1993, agli armatori dell’Unione che impiegano navi che sono registrate in uno Stato membro e che battono bandiera di tale Stato, sempre che tali navi soddisfino i requisiti del diritto nazionale in materia di cabotaggio. L’alpina River Cruises Gmbh (una società svizzera) e la Nicko Tours Gmbh (una società tedesca) sono, rispettivamente, la società armatrice e la società utilizzatrice della nave turistica svizzera «Bellissima». Tali società intendevano organizzare una crociera di circa una settimana con partenza da Venezia. Esse avevano previsto l’attraversamento della Laguna di Venezia fino a Chioggia, quindi l’attraversamento del mare territoriale tra Chioggia e Porto Levante, per poi risalire il fiume Po per circa 60 chilometri e rientrare a Venezia seguendo l’itinerario inverso. La richiesta di autorizzazione ad attraversare il tratto di mare è stata respinta dalla Capitaneria di Porto di Chioggia, dal momento che, ai sensi del diritto italiano, il cabotaggio marittimo è riservato alle navi battenti bandiera di uno Stato membro dell’Unione europea. L’alpina e la Nicko Tours hanno impugnato tale diniego dinanzi al Tribunale amministrativo regionale per il Veneto e, successivamente, dinanzi al Consiglio di Stato. Esse hanno sostenuto che, ai sensi del diritto dell’Unione, la nozione di «cabotaggio marittimo» si applica solo a servizi che comportino un vero e proprio trasporto via mare. Secondo l’Alpina e la Nicko Tours, la crociera non implicherebbe un siffatto trasporto, essendo effettuata in acque interne (ad eccezione del breve transito per il mare territoriale tra Chioggia e Porto Levante). Il Consiglio di Stato ha chiesto alla Corte di giustizia se una crociera che inizia e termina, con gli stessi passeggeri, in uno stesso porto di uno Stato membro rientri nell’ambito di applicazione del diritto dell’Unione. Nella sua odierna sentenza, la Corte sottolinea che il regolamento riguarda solo i servizi di trasporto in uno Stato membro (cabotaggio) che presentino un carattere marittimo. Di conseguenza, il trasporto per via navigabile in uno Stato membro non è disciplinato da tale regolamento qualora sia privo di carattere marittimo. La soluzione della controversia dipende dalla questione se la crociera di cui trattasi costituisca un cabotaggio marittimo. La Corte constata che, contrariamente a quanto sostenuto dall’Alpina e dalla Nicko Tours, non sembra che la crociera in esame presenti un carattere essenzialmente non marittimo. A tale riguardo, la Corte – fatta salva la verifica da parte del giudice nazionale – ritiene che, oltre al tratto tra Chioggia e Porto Levante, altre parti dell’itinerario, quali le zone di navigazione percorse nella laguna di Venezia e alla foce del fiume Po, facciano parte delle acque marittime interne italiane. La Corte sottolinea a tale proposito che la nozione di «mare» di cui al regolamento non si limita al mare territoriale ai sensi della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare , ma include altresì le acque marittime interne situate al di qua della linea di base del mare territoriale. Infine la Corte dichiara che ogni prestazione di servizio croceristico fornita contro remunerazione in acque marittime di uno Stato membro è soggetta al regolamento, indipendentemente dal fatto che essa inizi e termini, con gli stessi passeggeri, in uno stesso ed unico porto. Di conseguenza, un servizio di trasporto marittimo organizzato sotto forma di una crociera che inizia e termina, con gli stessi passeggeri, in uno stesso porto di uno Stato membro è soggetto all’applicazione del principio della libera prestazione dei servizi di trasporto marittimo negli Stati membri (cabotaggio marittimo).  
   
   
OK UE A GP PORTO SALERNO. CALDORO: UN GRANDE PROGETTO PER IL TERRITORIO E PER INTERA CAMPANIA  
 
Napoli, 31 marzo 2014 - 2014 - “Un grande progetto per il territorio di Salerno e per l’intera Campania. Questa giunta regionale ha investito nella portualità, un volano per lo sviluppo e la crescita. Abbiamo individuato le risorse e le abbiamo difese in Europa.” Così il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro commenta il via libera della Commissione europea al grande progetto sul porto di Salerno. “Atti concreti e non chiacchiere. Con l’autorità portuale, gli Uffici della Commissione europea e quanti hanno contribuito, un vincente gioco di squadra”, conclude il presidente Caldoro.