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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 27 Aprile 2015
SOCIAL WORLD FILM FESTIVAL 201 VICO EQUENSE (NAPOLI), 4 - 12 LUGLIO 2015  
 
Vico Equense (Napoli), 27 aprile 2015 - Il Social World Film Festival, mostra internazionale del cinema sociale, è una rassegna dedicata al cinema sociale che si svolge annualmente a Vico Equense, meravigliosa cittadina che apre alla Costiera Sorrentina. La prossima edizione, la numero cinque, patrocinata dalla rappresentanza in Italia della Commissione Europa, si terrà dal 4 al 12 luglio 2015. Il Social World Film Festival, mostra internazionale del cinema sociale, è organizzato da un team di professionisti dai 18 ai 35 anni e guidato da Giuseppe Alessio Nuzzo, 25 anni, il direttore artistico più giovane d’Italia. Insignito di importanti riconoscimenti come l’alto patrocinio del Presidente del Parlamento Europeo e le medaglie del Presidente della Repubblica Italiana, del Senato e della Camera dei Deputati, il Social World Film Festival realizza varie attività fra cui concorsi di fotografia, cinque workshop, giurie dedicate a giovani e studenti (300 giovani provenienti da tutta Italia e 20.000 studenti della Provincia di Napoli), mostre ed è stato presentato in appositi eventi nel mondo con tappe che in soli quattro anni hanno toccato i cinque continenti: Los Angeles, New York, Washington, Amsterdam, Berlino, Monte Carlo, Seoul, Busan, Tokyo, Sydney, Tunisi, Istanbul, Cannes, Barcellona, Palma di Maiorca, Hong Kong, Jakarta. I lungometraggi, documentari e cortometraggi in proiezione, suddivisi in sei categorie, vengono selezionati per via diretta della Direzione Artistica e tramite bandi di concorso. L’edizione 2014 ha visto la partecipazione di circa 100.000 spettatori in 65 giorni di attività, 86 opere in proiezione (23 della Selezione Ufficiale di cui 11 in anteprima), centinaia di ospiti tra cui il candidato al premio Oscar Giancarlo Giannini. Per maggiori informazioni www.Socialfestival.com    
   
   
L’IMPEGNO DELLA REGIONE LAZIO PER SOSTENERE IL CINEMA AL LAVORO IN TANTI MODI PER VALORIZZARE QUESTO SETTORE COSÌ IMPORTANTE  
 
Roma, 27 aprile 2015 - Il cinema e l´audiovisivo sono al centro del nuovo modello di sviluppo del Lazio. La Regione è al lavoro per valorizzare questo settore strategico in tanti modi, con risorse concrete e attraverso tante iniziative. Oggi si è svolto un incontro con tutti gli operatori e i protagonisti del comparto. Tante risorse per sostenere il cinema. La Regione può contare su 35 milioni di euro per la produzione dell´audiovisivo. A ottobre, tra l’altro, partirà il primo bando da 5 milioni di euro, in concomitanza con il Festival di Roma. Tra le altre sono stati trovate anche risorse per un totale di 650mila euro con l’obiettivo di sostenere il cinema d’essai, parrocchiale e le associazioni. Sono diverse le attività della Film Commission Roma Lazio. Tornano le grandi produzioni straniere. Negli ultimi mesi tante produzioni importanti hanno avuto luogo proprio nel Lazio: da Spectre – 007 a Ben Hur fino a Zoolander 2. È la dimostrazione che il Lazio è diventato di nuovo attrattivo anche grazie al lavoro e la professionalità degli operatori e dei produttori esecutivi. Tante iniziative e attività per la formazione. Dal ciclo di lezioni Cinecampus – Masterclass, che da anni dà ai giovani professionisti l’opportunità di incontrare maestri del cinema, fino alle azioni per favorire la crescita professionale dei giovani. La Regione lo sta facendo anche attraverso ‘Torno subito’, il progetto per dare ai giovani l’opportunità di vivere un’esperienza formativa all’estero e di tornare con competenze maggiori da spendere nel Lazio, in questo caso con particolare attenzione alle tecniche di postproduzione e ripresa. Sostegno alla produzione a livello internazionale. La Regione sostiene la coproduzione e l’internazionalizzazione attraverso numerosi incontri e per mezzo della “Crc Coproduction Meetings”, che si svolge dal 2007 in collaborazione con le film commission delle Regioni Capitali Europee. La Regione promuove in tanti modi i prodotti cinematografici italiani nei mercati esteri. Valorizzazione del patrimonio e del territorio regionale. La Film Commission Roma Lazio realizza una mappatura, in continuo aggiornamento, del territorio e del patrimonio di Roma e del Lazio sulle location pubbliche e private mettendole a disposizione degli operatori. Tra le altre cose parte anche un’iniziativa innovativa, “Casa tua diventa un set” una bella opportunità per i cittadini di mettere i propri ambienti a disposizione delle riprese cinematografiche e televisive. Le altre iniziative. Attraverso la Film Commission sostiene anche la promozione e comunicazione di rassegne, festival e eventi sul territorio offrendo un supporto per le esigenze logistiche. Un bell’esempio di collaborazione su un numero ampio di iniziative è Il Progetto Abc Arte Bellezza Cultura, che promuove e valorizza le migliori idee e i progetti culturali sul territorio. Incentivi ai set ecologici. La Film Commission Roma Lazio è attiva per realizzare protocolli ecologici per ridurre al minimo l’impatto delle produzioni sull’ambiente e abbattere allo stesso tempo i costi di produzione. "Quella di oggi è una giornata di svolta, da tempo non si riunivano tutti gli attori del mondo del cinema e dell´audiovisivo per discutere dello sviluppo di questo settore. Da parte nostra siamo convinti che l´audiovisivo sia la prima industria creativa del Lazio"- è il commento del presidente, Nicola Zingaretti  
   
   
GRANDE GUERRA: DOCU-FILM FVG "SIAMO PIETRE E OMBRA" SU PROGRAMMI RAI  
 
Trieste, 27 aprile 2015 - Domenica 26 aprile (e in replica giovedì 30/4) alle ore 20.55, la rete Rai 3/bis (canale 103 digitale) trasmetterà, nell´ambito della programmazione televisiva in lingua slovena della Sede Rai Fvg, il documentario "Siamo pietre e ombra - Mismo kamen in sence" che la Regione Friuli Venezia Giulia/redazione Produzioni televisive (Agenzia Regione Cronache-ufficio Stampa e Comunicazione), ha realizzato per il centenario della Prima Guerra Mondiale. Sempre domenica, alle 22.30, Tele Capodistria-tv Koper lo proporrà in italiano. Infine domenica 3 maggio, il documentario arriverà - ore 10.00 - nella programmazione della Rai regionale. Le parole di due grandi poeti, Odisseo Elitis ed Eugenio Montale, hanno dato spunto al titolo: le pietre come quelle dei versi di Elitis, con il "verrà giorno che ci seppelliranno e poi, dopo migliaia di anni, non saremo che pietre lucenti dove si rifrangerà l´indifferenza degli uomini", e l´ombra raccontata da Montale che sussurra al corpo che le appartiene di fermarsi: "t´ho accompagnato in guerra e in pace - dice - se ora mi stacco da te non avrai pena... Sarai lieve più delle foglie". Il conflitto che insanguinò l´Europa dal 1914 al 1918 fu definito, con drammatica semplicità, la Grande Guerra, Grosser Krieg, Great War, Grande Guerre. Divenne mondiale - World War - con la decisione degli Stati Uniti di schierarsi contro gli Imperi centrali. Mondiale che racchiude in se l´individuale di ognuno. Perché ognuno - militare o civile che fosse - perse un mondo: il suo. In queste terre di confini e microcosmi, le memorie di questi mondi scomparsi restano nei luoghi, nelle atmosfere, nei racconti che diventano parte della storia che il Friuli e la Venezia Giulia hanno vissuto. Da questi frammenti di memorie si sviluppa il documentario voluto dalla Regione Friuli Venezia Giulia per raccontare una Guerra che per Trieste e le altre terre, parti dell´Impero Austro Ungarico, inizia nel 1914. L´attore Massimo Somaglino, nei luoghi di oggi, racconta la normalità di una giornata d´estate, il 28 giugno, spezzata dall´annuncio dell´attentato a Sarajevo. Poi l´ultimatum alla Serbia, la guerra e le partenze dei reggimenti di fanteria: il 97°, il 5°, il 27° Landwehr, quasi tutti sudditi del Litorale: italiani, sloveni e croati. Nel 1915, secondo anno di guerra, l´Italia entra in guerra e l´Austria si rinforza sul Carso che diventa la prima linea del conflitto: enorme e martoriato campo di battaglia con l´Hermada chiave di volta dell´intero sistema difensivo austro-ungarico in questa parte del fronte. Con l´aiuto della realtà virtuale anche qui, come a Trieste per piazza Grande, è stato ricostruito uno dei bunker quasi alle spalle della piana di Monfalcone: in alto per avere in vista i cantieri dei Cosulich, fabbriche e officine. Dal Carso a Gorizia, maledetta e santa, ad Aquileia con le tombe dei primi caduti, a Grado dove, dal primo anno di guerra, la Regia Marina Italiana sistema la stazione degli idrovolanti. Dal mare a Udine con palazzo Belgrado, residenza di Cadorna, il Regio liceo ginnasio Jacopo Stellini, in Giardin Grande, sede del Comando Supremo, il piazzale del Castello con i cannoni sistemati là dopo il primo bombardamento dell´aviazione austro-ungarica, il 20 agosto del 1915, il primo di tanti. E poi Palmanova e Cividale del Friuli e da qui a Valbruna-val Saisera, Pontebba e il Lussari e gli alpini in Carnia. Il 1917 è Caporetto, con filmati d´epoca e testimonianze che parlano delle molte battaglie dimenticate, di una resistenza ostinata che blocca, per quanto e come può, una avanzata che sfonda le tre linee di difesa del Nord-est e che si ferma al Piave. Nel 1918, in tutto il Litorale austriaco, delicato mosaico dove convivono da sempre etnie diverse, le questioni nazionali diventano scontro. La sensazione del crollo del vecchio impero è ormai evidente. Un mondo sta franando mentre l´Audace, il 3 novembre, scortata da due idrovolanti, attracca per prima al molo Il filmato, che alla versione in italiano affianca quelle in inglese, tedesco e sloveno, ha visto la collaborazione di musei italiani ed esteri, di storici e di associazioni culturali italiane, slovene e austriache.  
   
   
NEROSUBIANCO: FOCUS SU EDITORIA E LETTORI IN PIEMONTE  
 
Torino, 27 aprile 2015 - A distanza di sei anni dalla prima edizione di questa ricerca, Unioncamere Piemonte e Regione Piemonte, in collaborazione con il Salone internazionale del Libro, hanno ripreso il progetto editoriale di Nerosubianco per tratteggiare il volto del settore dell’editoria e della stampa piemontesi. Un settore costituito da più di 2mila imprese che apportano un contributo importante alla creazione sia di occupazione che di ricchezza. La presentazione di Nerosubianco si terrà lunedì 4 maggio, alle ore 14.30 al Circolo dei Lettori (Sala del Gioco) in Via Bogino 9 a Torino. I lavori si apriranno con i saluti di Antonella Parigi, Assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte; Ferruccio Dardanello, Presidente Unioncamere Piemonte; Rolando Picchioni, Presidente della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura. A seguire, Sarah Bovini, Responsabile Ufficio Studi e Statistica di Unioncamere Piemonte, presenterà “L’offerta editoriale in Piemonte”; Eugenio Pintore, Responsabile Settore Biblioteche - Archivi ed Istituti Culturali della Regione Piemonte, parlerà di “Promozione del libro e dell’editoria in Piemonte”; Walter Martiny, Delegato per il Piemonte dell´Associazione Italiana Editori – Aie, interverrà infine sul tema “Editori in Piemonte tra resistenza e resa”.  
   
   
GIORNATA MONDIALE DEL LIBRO: READING A MATERA  
 
Matera, 27 aprile 2015 - Si è svolto nella città lucana il reading condiviso “Con il cuore in mano” organizzato da Altrimedia edizioni con la collaborazione dell’Associazione Matera Poesia 1995 e Crai Matera. Diverse le scelte letterarie presentate, da Alda Merini a Pablo Neruda, passando per Oscar Wilde, Giosuè Carducci, Kahlil Gibran, Nazim Hikmet, Konstantin Simonov, Rabindranarh Tagore, Jaques Prevert, Gabriele D´annunzio, Rainer Maria Rilke, Paul Eluoard, Remigio Zena. Tanti modi per elaborare conflitti e passioni, tensioni e speranze. Una lettura condivisa che ha messo in comune, che ha generato confronto per sentirsi parte di un mondo di emozioni. Oltre il tempo e le generazioni una grammatica comune: i libri. Numerosi i poeti dell’Associazione Matera Poesia 1995 che, “con il cuore in mano”, hanno contribuito al reading proponendo anche poesie di propria creazione.  
   
   
ACCADEMIA CARRARA: RICONSEGNATO A BERGAMO SUO PATRIMONIO  
 
Bergamo, 27 aprile 2015 - "È un giorno importantissimo, anzi direi storico per la comunità bergamasca, per tutti i Lombardi e non solo: la riapertura dell´Accademia Carrara rappresenta un esempio straordinario di investimento pubblico nel patrimonio culturale". Così l´assessore alle Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia Cristina Cappellini, durante la sua visita all´Accademia Carrara di Bergamo, che viene riaperta dopo sette anni. Bergamo Nei Fatti Capitale Della Cultura - "Ho sempre pensato - ha detto ancora l´assessore - che Bergamo sia nei fatti una ´Capitale della Cultura´, anche senza riconoscimenti ufficiali da parte delle Istituzioni europee: Città alta, il Teatro Donizetti e la ´nuova Accademia´ sono tra le perle principali, che rendono questa città particolarmente suggestiva e attrattiva". "Sono certa - ha continuato - che i tanti turisti che tra pochissimo verranno all´Expo non mancheranno di appezzare Bergamo in tutta la sua bellezza". Da Regione Lombardia 300.000 Euro - Regione Lombardia ha contribuito al riallestimento e alla riapertura della pinacoteca con un finanziamento di quasi 300.000 euro. "Il progetto - ha spiegato l´assessore - è complementare a quello più generale di riapertura dell´Accademia Carrara e prevede la realizzazione di uno spazio e l´acquisizione di attrezzature per i nuovi laboratori didattici, l´installazione di un sistema wi-fi dedicato, la realizzazione di un apposito software museale per la catalogazione e visualizzazione digitale del patrimonio e per la biglietteria, la creazione del nuovo sito web, che consente l´accesso on line al catalogo completo del Museo con immagini ad alta definizione e dei profili social media, la realizzazione di una videoguida, fruibile su smartphone e tablet, del progetto di immagine coordinata e della nuova segnaletica esterna".  
   
   
EXPO: CON LEONARDO TUTTA REGIONE LOMBARDIA TRASFORMATA IN SITO  
 
Milano, 27 aprile 2015 - "Leonardo sarà il personaggio che renderà tutto il territorio regionale, non solo quello identificato dai padiglioni delle Stelline, sito espositivo". L´ha detto l´assessore alle Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia Cristina Cappellini alla Fondazione Stelline di Milano, durante la conferenza stampa di presentazione del progetto dedicato a Leonardo da Vinci che si svilupperà durante Expo. Presenti Piercarla Delpiano, presidente Fondazione Stelline, e Sergio Urbani, segretario generale Fondazione Cariplo. Il Progetto - Un progetto, quello proposto dalla Fondazione Stelline e sostenuto da Regione Lombardia e Fondazione Cariplo, che prevede la riqualificazione del Chiostro della Magnolia, con nuovi padiglioni dedicati all´area caffè/ristoro, bookshop e merchandising, educational e il ´Leonardo Infopoint´ in piazza Santa Maria delle Grazie. Faremo Conoscere Leonardo - "Grazie a questo prezioso progetto, che, dall´hub creato nel cuore di Milano, si diramerà in tutta la regione, - ha sottolineato l´assessore Cappellini - faremo conoscere, con la Fondazione Stelline, tutte le tracce lasciate da Leonardo da Vinci a Milano e in tanti luoghi della Lombardia". "Per questo - ha aggiunto - abbiamo chiesto ai territori interessati dal Genio di Leonardo di segnalarci le tracce rimaste nei loro luoghi. Tanti Comuni hanno risposto, con progetti che fanno perno sulla multimedialità e molti altri saranno i soggetti coinvolti in questa avventura in itinere". Eroe Dell´esposizione Universale - "In questi due anni di inizio mandato - ha ricordato l´assessore - abbiamo investito e stiamo investendo molto sia sulla conservazione che sulla valorizzazione dello straordinario patrimonio culturale della nostra Regione, puntando molto sul Patrimonio Unesco. Il Cenacolo Vinciano è stato anche tra i protagonisti del video sui siti Unesco della Lombardia, realizzato dalla Regione con la collaborazione del Centro Sperimentale di Cinematografia di Milano, che presenteremo a inizio Expo in tutti i territori interessati". "Il Genio di Leonardo, che il ´New York Times´ ha definito l´eroe di Expo - ha concluso l´assessore Cappellini -, sarà al centro dell´offerta culturale nel semestre dell´Esposizione universale, ma anche nel dopo Expo. A Milano e in tutte le province lombarde dove ha lasciato tracce indelebili".  
   
   
AOSTA, ALESSANDRO MENDINI DONA UN SUO DIPINTO ALLA REGIONE IN OCCASIONE DELLA SUA MOSTRA PERSONALE  
 
 Aosta, 27 aprile 2015 - Ultimi giorni per visitare la mostra Alessandro Mendini. Empatie. Un viaggio da Proust a Cattelan che si chiude il 26 aprile al Centro Saint-bénin di Aosta. L´esposizione, organizzata dall´Assessorato dell’istruzione e cultura della Regione autonoma Valle d´Aosta e curata da Alberto Fiz, presenta oltre 80 tra dipinti, disegni, progetti, sculture, mobili, oggetti d’arredo creati dall’inizio degli anni settanta sino a oggi, in un percorso scandito da una serie di incontri e contaminazioni con grandi esponenti della letteratura, del design e dell’arte. Ne emerge un viaggio romanzesco quanto affascinante, in cui tra gli spazi del Centro Saint-bénin fanno la loro comparsa i dialoghi con Marcel Proust, Ettore Sottsass, Kazimir Malevich, Alberto Savinio, Frank Stella e Maurizio Cattelan. In occasione di questa rassegna, Alessandro Mendini ha voluto lasciare un segno tangibile della sua collaborazione donando alla Regione un suo importante dipinto del 1986 dove la pittura trova una perfetta sintesi con la decorazione in un´opera non priva d´ironia che strizza l´occhio ai Flowers di Andy Warhol. La composizione scelta da Mendini è Senza titolo, un dipinto in nitro su legno (75x90 cm) realizzato nel 1986 che contiene le sue riflessioni sul linguaggio e sul segno nomadico. Per il celebre architetto e designer, la pittura va intesa come continua verifica di alfabeti visivi, colori e immagini che hanno la capacità di svilupparsi con autonomia in spazi e luoghi differenti. Il dipinto in questione, come tutti quelli realizzati da Mendini, non ha un verso prestabilito e può essere tranquillamente capovolto senza che perda la sua funzione. Nel caso di Senza titolo i suoi stilemi vengono associati a elementi floreali di colore azzurro e nero su fondo rosso in un sofisticato gioco cromatico che ha la capacità di farci sorridere con il pensiero e con gli occhi. «Mi fa molto piacere - afferma l’artista - poter donare un´opera alla Regione autonoma Valle d´Aosta in occasione della mia personale al Centro Saint-bénin che ha permesso una lettura inedita del mio lavoro attraverso una serie di dialoghi con figure per me particolarmente rilevanti. Un dialogo che spero continui con i tanti amici che ho trovato in Valle.» La mostra è aperta dal martedì alla domenica 9,30-12,30 e 14,30-18,30. Il costo dell’ingresso € 6,00 intero, € 4,00 ridotto, gratuito per i minori di 18 anni.