Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


LUNEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E DIRITTO PER LE NUOVE TECNOLOGIE
Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Ottobre 2010
AIGOL: SITO UFFICIALE DELLA STAMPA ONLINE  
 
Debutta in rete www.Aigol.it , il sito ufficiale dell’Associazione Italiana Giornali Online. La struttura nazionale con sede in Roma ha come obiettivo primario il “riconoscimento giuridico dell’editoria web” e, quindi, le agevolazioni/provvidenze destinate attualmente solo alle testate cartacee e radiotelevisive. Nata dall’iniziativa di Marcel Vulpis (editore e direttore di www.Sporteconomy.it), che di Aigol e’ presidente e consigliere, muovera’ i primi passi nella direzione di un disegno di legge “per ottenere il riconoscimento della nostra attivita’, perche’ l’informazione giornalistica veicolata attraverso il web ha stessa dignita’ e valore di quella cartacea o televisiva”, ha spiegato Vulpis. “Le testate web attualmente presenti all’interno di Aigol parlano ogni giorno a piu’ di 1 milione di italiani”, ha sottolineato il presidente dell’Associazione. “Puntiamo ad arrivare a 40 testate associate entro il primo anno, per un totale di 8 milioni di lettori giornalieri. Ci concentreremo sulle politiche di tesseramento sull’intero territorio nazionale e sulle attivita’ di lobbying parlamentare, anche se la situazione politica del Paese rischia di rallentare alcune nostre azioni di sensibilizzazione in ambito istituzionale”. Sul sito di Aigol.it (realizzato da Ediwebroma e Nextmediaweb, entrambi soci) e’ possibile scaricare lo statuto associativo in formato pdf e consultare la sezione “News”, dove verranno inserite le notizie piu’ aggiornate sui temi del web e dell’informazione giornalistica veicolata attraverso la Rete. Possono associarsi all’Aigol solo testate giornalistiche registrate presso un Tribunale, con almeno un anno di vita e un direttore responsabile  
   
   
IL PARLAMENTO EUROPEO ADOTTA IL RAPPORTO GALLO SULLA TUTELA DEI DIRITTI DI PROPRIETÀ INTELLETTUALE  
 
Lo scorso 22 settembre il Parlamento europeo, in seduta plenaria, ha adottato con 328 voti a favore, 245 contro e 81 astensioni, la relazione della deputata francese Marielle Gallo del Ppe, sulla tutela dei diritti di proprietà intellettuale. Il documento diventa così un punto di riferimento per la futura legislazione comunitaria in materia in vista della creazione di un quadro normativo armonizzato ed efficace. I temi trattati dal rapporto sono i seguenti: Armonizzazione dei diritti di proprietà intellettuale e le licenze multi-territorio. La fornitura di una gamma completa e legale di prodotti tutelati potrebbe contribuire ad affrontare il problema, ma la mancanza di un buon funzionamento del mercato interno europeo digitale è un grave ostacolo. La Commissione è quindi invitata a proporre una strategia globale in materia di diritti di proprietà intellettuale che eliminerà gli ostacoli alla creazione di un mercato unico nel mondo on line e adeguare il quadro legislativo europeo in materia di diritti di proprietà intellettuale alle tendenze attuali nella società e agli sviluppi tecnologici. E ´anche chiesto di riflettere ampiamente sui metodi per facilitare l´accesso dell´industria per il mercato digitale senza confini geografici, affrontando con urgenza al rilascio delle licenze multi-territoriali e l´armonizzazione della legislazione sul diritto d´autore. Un sistema di licenze paneuropee dovrebbero fornire ai consumatori "l´accesso alla più ampia scelta possibile di contenuti e non a scapito delle autorità europee di repertorio locale", afferma la risoluzione. Il Parlamento non condivide l´opinione della Commissione secondo cui l´attuale quadro di applicazione civile dell´Ue è sufficientemente efficace e armonizzata. Il dialogo sui possibili soluzioni devono coinvolgere tutti i soggetti interessati, compresi i fornitori di servizi Internet, dicono i deputati. I deputati sostengono che, in termini culturali, la ´copia privata´ deve essere vista come eccezione ai diritti di proprietà intellettuale. Vogliono individui che copia originali per uso privato non dover dimostrare che le loro copie sono legittime. Anti-counterfeiting trade agreement (Acta): rispetto dei diritti fondamentali I deputati chiedono inoltre alla Commissione di proseguire i suoi sforzi per compiere progressi nei negoziati relativi all´accordo Acta, tenendo pienamente conto della posizione del Parlamento, di assicurare che le disposizioni del Acta siano pienamente conformi alle vigenti norme comunitarie in materia diritti di proprietà intellettuale e dei diritti fondamentali. Violazioni dei diritti di proprietà intellettuale al di fuori dell´Ue Il Parlamento auspica inoltre che la Commissione istituisca un helpdesk sulla proprietà intellettuale nei paesi terzi (in particolare in India e Russia), per aiutare gli imprenditori europei far valere i loro diritti di proprietà intellettuale, e per combattere più attivamente l´ingresso nel mercato interno dell´Unione europea di merci contraffatte provenienti da questi paesi. Uno studio indipendente prima di ogni nuova proposta di legge I deputati sostengono che non vi sono dati sufficienti sulle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale, pertanto richiedono studi indipendenti da effettuare prima di ogni nuova proposta normativa. Soddisfazione per l’approvazione del rapporto Gallo è stata espressa anche da Fimi. £Sicuramente il voto del Parlamento europeo costituisce un importante segnale affinché vi sia una maggiore incisività nella lotta anche alla pirateria digitale in Europa e negli Stati membri" ha dichiarato il Presidente di Fimi, Enzo Mazza, che proprio nei giorni scorsi aveva incontrato i parlamentari italiani a Bruxelles cercando di ottenere pieno sostegno al rapporto Gallo  
   
   
DENUNCIATO IL TITOLARE DI UNA SOCIETÀ CHE TRASMETTEVA MUSICA IN STREAMING AD ALBERGHI SENZA AUTORIZZAZIONE  
 
La Guardia di Finanza di Corsico nell´ambito di un controllo presso una società di Corsico (Mi), ha rilevato la violazione delle norme sul diritto d´autore per la mancata stipulazione delle necessarie licenze con Siae e con i titolari dei diritti dei produttori fonografici per l´utilizzazione di opere musicali e dei relativi fonogrammi. La società in questione infatti trasmetteva in streaming pacchetti musicali per la filodiffusione all´interno delle strutture alberghiere che avevano aderito a tale servizio. L´intervento, condotto grazie all´impulso e alla collaborazione della Fpm (Federazione contro la Pirateria Musicale) ha permesso di individuare il server dal quale venivano trasmessi ai clienti (le strutture alberghiere) brani musicali senza le licenze prescritte. Sono state scoperte 3105 opere musicali abusivamente duplicate in formato elettronico "mp3". Il servizio di diffusione via Internet è stato interrotto ed il server sequestrato. Sono state contestate violazioni alla normativa penale prevista dalla legge sul diritto d´autore, con la denuncia di un responsabile e la contestazione di altre violazioni amministrative per l´illecita diffusione dei file musicali tutelati. Le strutture alberghiere sono state sanzionate con ulteriori penalità amministrative e la segnalazione alla prefettura per l´adozione della sanzione accessoria della pubblicazione del provvedimento su un giornale quotidiano a diffusione nazionale  
   
   
I MERCATI DIGITALI NON CONOSCONO LA CRISI: CIRCA 11,5 MILIARDI DI EURO È IL VALORE 2010 DEI MERCATI DIGITALI CONSUMER IN ITALIA, CON UN +13% RISPETTO AL 2009. LE CRESCITE PIÙ SIGNIFICATIVE NELLA VENDITA DI CONTENUTI E SERVIZI DIGITALI SU INTERNET E NELLA PUBBLICITÀ SU PAY TV  
 
Lo scorso 29 settembre 2010, nell’ambito della conferenza stampa di presentazione di Smau, è stata illustrata la seconda edizione dell’Osservatorio Smau - School of Management Politecnico di Milano sui mercati digitali consumer. L’osservatorio analizza la dinamica dei mercati digitali consumer, intesi come tutti quei mercati rivolti al consumatore finale, basati su piattaforme digitali (Internet, Sofa-tv digitali, Mobile). “Gli Italiani sono sempre più digitali - ha premesso Raffaello Balocco, Responsabile scientifico di questo Osservatorio del Politecnico di Milano - Questa semplice osservazione è la conseguenza di una serie di fenomeni che - negli ultimi mesi - sono stati alla ribalta della cronaca. Sempre più italiani utilizzano molteplici terminali digitali, con funzionalità che fino a poco tempo fa, sembravano impensabili: cellulari e smartphone capaci di andare su Internet per fruire di contenuti e servizi in qualsiasi luogo ci si trovi, connected Tv in grado di navigare sul Web, tablet Pc con funzionalità e applicazioni sempre più numerose ed avanzate. La digitalizzazione è forse il fenomeno che – più di ogni altro – sta cambiando radicalmente il modo di vivere degli italiani: a livello di acquisti, di intrattenimento e di accesso ai media. Avere un quadro chiaro dei mercati digitali e delle loro interconnessioni sempre più spinte è una necessità per riuscire a cogliere con successo la sfida della digitalizzazione.” Nel 2010 i mercati digitali consumer crescono del 13% rispetto al 2010 e superano gli 11,5 mld di Euro. Quasi la metà del mercato – pari a circa 5,4 mld di Euro – deriva dalla vendita di prodotti e servizi non digitali su Internet (il cosiddetto ecommerce Business to consumer), in crescita del 15% rispetto al 2009. Nel corso del 2010, gli italiani hanno acquistato prevalentemente viaggi, elettronica di consumo, assicurazioni, editoria, musica e abbigliamento. Inizia a crescere – seppure ancora in modo marginale - la vendita di prodotti e servizi attraverso cellulari (mCommerce), con un valore che nel 2010 raggiunge qualche milione di Euro grazie, soprattutto, alla vendita di biglietti da parte di Trenitalia. “I canali digitali, - ha dichiarato Pierantonio Macola, Amministratore Delegato Smau – stanno diventando sempre più pervasivi nel mondo del business e ancor più in quello consumer, come dimostra la seconda edizione dell’Osservatorio Smau - School of Management Politecnico di Milano presentata oggi. Forte di questa consapevolezza, abbiamo potenziato gli eventi e le iniziative formative e informative in questo ambito. In particolare, oltre a numerosi interventi che si svolgeranno all’interno dei 300 workshop in programma, Smau proporrà un laboratorio di Marketing Digitale, curato dalla stessa School of Management del Politecnico di Milano, che focalizzerà l’attenzione sul ruolo dei social media come strumento a supporto di tutto il processo di marketing. Infine, un’arena dedicata al Marketing Digitale e all’eCommerce vedrà il susseguirsi, nei tre giorni di evento, di 50 tra i massimi esperti del settore, che parleranno delle potenzialità di Facebook, Youtube e Twitter per il business e degli strumenti di advertising online, sempre più diffusi ed efficaci.” Circa il 40% del mercato – pari ad oltre 4,5 mld di Euro – è rappresentato dai contenuti digitali e servizi a pagamento, in crescita del 7% rispetto al 2009, trainati dalle vendite di abbonamenti premium sulle Sofa-tv digitali (+ 6% nel 2010) e dal boom dei giochi e dello scommesse su Internet, cresciuti di oltre il 30% nel 2010. In calo del 10% le vendite di contenuti e servizi su cellulari (ad esempio, giochi, suonerie, musica, ecc.), in attesa che il nuovo paradigma del Mobile Internet e dell’Application Store dia i suoi frutti. Il restante 14% del mercato – quasi 1,6 mld di Euro – è rappresentato dalla pubblicità veicolata attraverso piattaforme digitali, cresciuta del 20% nel 2010. La crescita maggiore - + 30% - è fatta segnare dalla pubblicità su Sofa - Tv digitali, seguita dalle vendite pubblicitarie su Internet, con un + 18%. Stabile il valore della pubblicità su piattaforma Mobile. La Ricerca stima il valore di tutti i mercati digitali consumer in Italia, ovvero: • Vendite di prodotti e servizi non digitali (ad es. Libri e viaggi) tramite i canali digitali; • Vendite di contenuti e servizi digitali a pagamento (ad es. Musica, giochi, gambling, dating) tramite i canali digitali; • Advertising, che include qualsiasi forma di pubblicità (display, classified/directory, search, messaggi e-mail o sms, spot tv, ecc.) veicolata sui canali digitali. Nell’analisi, non sono stati considerati i ricavi derivanti dall’accesso e dal traffico dati (ad es. Canoni Adsl), i ricavi derivanti dalla vendita di device hardware (ad es. Smartphone, ecc.) ed i ricavi derivanti dalla vendita di contenuti digitali (ad es. Giochi) su supporti fisici. La ricerca considera tutte e tre le “macro-piattaforme” tecnologiche digitali (canali digitali): • Internet, che include non solo il Web ma anche le altre tipiche applicazioni Internet - email, instant messaging, ecc. (ci riferiamo a questo ambito di offerta con l’espressione mondo Pccentrico, perché si tratta di contenuti e servizi fruiti tramite il proprio Pc, da casa o da lavoro); • Sofa-tv digitali, che includono tutte le piattaforme televisive digitali che arrivano sullo schermo televisivo tradizionale - Sat Tv, Dtt e Iptv (mondo Televisore-centrico) • Mobile, che include tutto ciò che è fruibile tramite telefonino, attraverso sia la rete cellulare che la rete Dvb-h (mondo Cellulare-centrico). Per maggiori informazioni: Ufficio stampa School of Management del Politecnico di Milano - www.Osservatori.net    
   
   
SMAU 2010: IN MOSTRA IL MEGLIO DELLE SOLUZIONI TECNOLOGICHE PER IL BUSINESS  
 
Tra gli oltre 600 espositori nei padiglioni 3 e 4 di Fieramilanocity aumenta quest’anno l’offerta di prodotti hardware e software al servizio delle imprese con oltre 100 novità nell’ambito delle applicazioni mobile & wireless, del cloud computing, della convergenza digitale, delle unified communication e collaboration e molto altro Fervono i preparativi per Smau 2010, 47^ Esposizione di Information & Communications Technology, che aprirà le porte al pubblico di oltre 50.000 visitatori professionali da mercoledì 20 a venerdì 22 ottobre a Fieramilanocity (padiglioni 3 e 4, ingresso: 9.30-18.30) e accoglierà più di 600 fornitori di soluzioni Ict. L’edizione di quest’anno, che registra un +30% di espositori presenti (oltre 600) e un +35% di superficie espositiva netta occupata (oltre 20.000 mq), si arricchisce di nuove importanti presenze sul fronte del comparto Ict con novità espositive da non perdere e un articolato calendario di lanci ed eventi. Anche sul fronte dei prodotti hardware quest’anno è prevista un’ampia offerta di computer e notebook di ultima generazione, device per i nuovi media digitali, videoproiettori, scanner, sistemi di riproduzioni video, soluzioni di stampa digitale, soluzioni per la convergenza digitale e non solo, per supportare le imprese nelle sfide di domani. Smau accoglierà i suoi visitatori potenziando notevolmente, rispetto al 2009, le sue due anime portanti: Smau Business, che si rivolge alle imprese e pubbliche amministrazioni utilizzatrici delle moderne tecnologie, occuperà l’intera superficie espositiva del padiglione 4 e parte del padiglione 3 con i più grandi player nazionali e internazionali del comparto dell’Information Technology, i quali esporranno le proprie novità in tema di Applicazioni Gestionali, Architettute It, Fatturazione Elettronica e Gestione Documentale, Marketing Digitale e E-commerce, Information Security, Mobile&wireless, Unified Communication & Collaboration e Cloud Computing, ognuna delle quali prevedrà percorsi formativi specifici e personalizzati per ciascun visitatore, grazie ad un sistema di registrazione online su www.Smau.it che orienta l’utente nella scelta dei contenuti e degli stand da visitare più in linea con le sue esigenze. Smau Trade, al padiglione 3, rappresenta invece il più importante momento di incontro tra addetti ai lavori dedicato all’Ict community, pensato per facilitare il networking tra i primattori del comparto e tutto il mondo di rivenditori, Var, Isv, system integrator, software house, ecc. A questo pubblico, che rappresenta circa il 50% dei visitatori attesi, Smau offrirà un evento nell’evento fatto di anteprime espositive, eventi esclusivi, sessioni di training e certificazione a cura dei principali player Ict che approfitteranno degli oltre 20.000 addetti ai lavori presenti nei 3 giorni per sviluppare nuove collaborazioni commerciali e rafforzare la relazione con il proprio network di partner. Torna poi nuovamente l’area Innovazione per il Retail e Gdo realizzata in collaborazione con Comufficio. L’iniziativa prevede un’offerta espositiva di tecnologie per il punto vendita e di soluzioni di controllo e di sicurezza, abbinata ad un programma di convegni mirati di alto livello. Smau Milano sarà infine la vetrina del “genio made in Italy” grazie all’iniziativa "Percorsi dell´Innovazione. Dall´idea al Business" che ospiterà un centinaio di start up innovative e una delegazione delle Pubbliche Amministrazioni Italiane tra cui Regione Lombardia, Regione Valle d’Aosta, Regione Piemonte, Regione Veneto, Regione Campania, Regione Emilia Romagna e Provincia Autonoma di Bolzano, Comune di Milano tutte a raccolta per raccontare a Smau la loro ricetta per rispondere alla crisi economica attraverso piani di sostegno alle imprese sul tema dell’innovazione. Per dare alcune anticipazioni sulle novità presentate in Fiera: Adobe, che accoglierà il pubblico di Smau con un’esclusiva anteprima italiana, “New Dynamic Pdf Experience”, presso lo spazio espositivo e all’interno dei due workshop tematici dedicati alla gestione documentale, dematerializzazione e soluzioni di comunicazione avanzata farà toccare con mano le nuove soluzioni e conoscere vantaggi e opportunità che possono derivare dall’implementazione di un’innovativa strategia It in termini di competitività e riduzione dei costi. Allo stand di Cisco sarà possibile conoscere le ultime novità tecnologiche messe a punto in tema di Cloud Computing, Borderless Network e Sistemi di Comunicazione Avanzata, presentate insieme ai suoi partner Elmec e Alascom. Dell invece sarà presente con una gamma completa di soluzioni It semplici, performanti e dai costi contenuti per le aziende di ogni dimensione. Non più solo hardware quindi, ma anche e soprattutto soluzioni e servizi volti a supportare il potenziale umano e a sostenere le aziende a vincere le sfide di business. Allo stand Epson, tra i prodotti in mostra, sarà possibile scoprire i videoproioettori luminosi e di altissima qualità che trasformano ogni superficie in una lavagna interattiva e i videoproiettori Wxga piccoli, ultraleggeri, veloci da installare anche con connessione wireless che garantiscono visualizzazioni impeccabili; presenti anche le multifunzioni laser della serie Epson Stylus Office Bx625fwd, per documenti d’alta qualità a una velocità di stampa fronte/retro senza paragoni, e un costo copia a colori fino al 50% più basso e il nuovissimo Aculaser Mx20dn, multifunzione b/n per gruppi di lavoro con stampa, scansione e copia ad alta velocità anche in fronte-retro. Fastweb presenterà la nuova offerta Soluzione Impresa, il brand che identifica l’offerta di servizi di rete fissa, mobile e Ict dedicati al mondo delle aziende, dei professionisti e degli esercizi commerciali. Si parlerà di Fibra 100, l’offerta di Internet a 100 Mbps che è disponibile per la prima volta in Italia anche per le microimprese raggiunte dalla fibra ottica. Verranno poi presentate le soluzioni Office everywhere, la possibilità cioè di fare business anche in mobilità. Alle medie imprese verranno infine proposte le soluzioni di Unified Communication. Google Apps Premier è il prodotto chiave che verrà mostrato da Google al proprio stand: una suite di applicazioni web per il cloud computing sviluppata dalla divisione Enterprise di Google che permette modalità innovative di collaborazione online in tempo reale tra team basati in qualsiasi parte del mondo. La divisione Personal System Group di Hp presenterà all’interno dell’area tematica Mobile and Wireless di Smau i prodotti e le soluzioni per la mobility destinati alle piccole e medie imprese. Ibm, con i suoi partner presenterà una serie di soluzioni per il mercato delle piccole e medie imprese italiane: dagli ultimi sistemi Power7 agli ultimi modelli Bladecenter, alle soluzioni storage, dai software per la Business Intelligence a quelle per la collaborazione, dai servizi di manutenzione a quelli per il cloud computing. Microsoft sarà presente con tutte le novità e le soluzioni più innovative. Dai nuovi device con Windows Phone 7 alla beta del browser Internet Explorer 9, dall’offerta per la Cloud ai più innovativi Pc italiani, dal nuovo Crm Online fino alle soluzioni di Business Application di Microsoft Dynamics. Si parlerà anche dell´evoluzione del Microsoft Partner Network e nell´area Microsoft si potranno incontrare i partner che supportano l’azienda nel processo di adozione della Cloud da parte delle Pmi italiane. Per Oracle Smau quest’anno sarà l’occasione per presentare la propria strategia di mercato e la propria offerta in conseguenza dell’acquisizione di Sun Microsystems. Hardware, Software, Complete è il nuovo posizionamento e a Smau Oracle creerà tre aree di offerta: il software infrastrutturale (Database e Middleware), le rilevanti novità che riguardano le Oracle Applications e l’hardware con i server e lo storage Oracle/sun. Prodotti e soluzioni che verranno raccontati anche dai partner che saranno all’interno dell’ Oracle Village. Samsung Electronics, parteciperà con le divisioni Information Technology e Telecomunication Network presentando in Smau una vasta gamma di prodotti competitivi, soluzioni Ict complete e affidabili in grado di rispondere con accuratezza e velocità alle esigenze del mercato B2b. All’interno del Sap Village, invece, gli imprenditori, i manager e gli amministratori pubblici potranno seguire demo continuative focalizzate su Sistemi Gestionali e Business Intelligence e avranno la possibilità di assistere a una dimostrazione concreta delle possibilità di fruizione attraverso dispositivi mobile come iPhone e iPad, Infine Toshiba – in occasione del 25esimo anniversario del primo Notebook – dedicherà ampio spazio alle ultime novità di prodotto come il media tablet Folio, il notebook con funzionalità 3D, Satellite A665 3D, l’ultimo nato della famiglia degli ultraportatili business, il Portégé R700 e il primo notebook dual screen al mondo, il Libretto W100. Molte anche le sorprese riservate da espositori del calibro di: Apc, Canon, Fujitsu, Honeywell, Infor, Intel, Intesa Sanpaolo, Kodak, Olivetti, Paypal, Poste Italiane, Salesforce.com, Sony, Unicredit, Vodafone e Zucchetti, per citarne alcuni  
   
   
GIUSTIZIA EUROPEA (CORTE DI GIUSTIZIA): PERMESSO «PER ALLATTAMENTO», DIRITTO DEI PADRI LAVORATORI  
 
I padri lavoratori dipendenti hanno diritto a un permesso detto «per allattamento» indipendentemente dallo status professionale della madre del bambino. La normativa spagnola, secondo cui un padre lavoratore subordinato può beneficiare di tale permesso in luogo della madre del bambino solo qualora quest´ultima sia una lavoratrice subordinata, introduce una discriminazione ingiustificata fondata sul sesso. In Spagna, lo statuto dei lavoratori prevede che le madri aventi lo status di lavoratore subordinato possono beneficiare, durante i primi nove successivi alla nascita del figlio, di un permesso detto «per allattamento». Tale permesso consente di assentarsi dal luogo di lavoro per un´ora, frazionabile in due periodi, o di ridurre di mezz’ora l´orario di lavoro giornaliero. È espressamente previsto che il permesso può essere utilizzato indistintamente dal padre e dalla madre, qualora lavorino entrambi. Il sig. Pedro Manuel Roca Álvarez lavora alle dipendenze della società Sesa Start España Ett Sa. La sua domanda diretta a ottenere il permesso per allattamento è stata rifiutata in quanto la madre di suo figlio non era una lavoratrice subordinata bensì autonoma. Egli ha pertanto impugnato la decisione del suo datore di lavoro dinanzi ai giudici nazionali. Il Tribunal Superior de Justicia de Galicia (Corte di cassazione della comunità autonoma di Galizia, Spagna), adito in appello, ha rilevato che gli sviluppi normativi e giurisprudenziali nazionali hanno svincolato tale permesso dal fattore biologico dell’allattamento. Sebbene sia stato istituito nel 1900 per facilitare l’allattamento al seno da parte della madre, da qualche anno la sua fruizione è ammessa anche in caso di allattamento artificiale. Esso deve ormai essere semplicemente considerato come tempo dedicato alla cura di un figlio nonché come misura di conciliazione tra la vita familiare e la vita professionale a seguito del congedo di maternità. Tuttavia, ancora oggi, solo qualora la madre sia una lavoratrice subordinata, e in quanto tale abbia diritto al permesso per allattamento, il padre potrà beneficiarne in luogo della madre. In tale contesto si chiede alla Corte di giustizia se il permesso per allattamento non debba essere accordato tanto agli uomini che alle donne e se il fatto di riservarlo alle donne lavoratrici subordinate e ai padri dei loro figli non sia una disposizione discriminatoria, contraria al principio di parità di trattamento tra uomini e donne riconosciuto dalle direttive con le quali è stata data attuazione a tale principio in materia di materia di occupazione e di condizioni di lavoro (Direttiva del Consiglio 9 febbraio 1976, 76/207/Cee, relativa all’attuazione del principio della parità di trattamento fra gli uomini e le donne per quanto riguarda l’accesso al lavoro, alla formazione e alla promozione professionali e le condizioni di lavoro, modificata dalla direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio 23 settembre 2002, 2002/73/Ce e abrogata dalla direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio 5 luglio 2006, 2006/54/Ce, riguardante l’attuazione del principio delle pari opportunità e della parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego (rifusione). Nella sua sentenza odierna, la Corte dichiara che tali direttive ostano ad una misura nazionale la quale prevede che le madri lavoratrici subordinate possono beneficiare di un permesso per l’allattamento mentre i padri lavoratori subordinati possono beneficiarne solamente ove anche la madre del bambino sia una lavoratrice subordinata. Infatti, la Corte osserva in primis che tale permesso, avendo per effetto di modificare gli orari di lavoro, influisce sulle condizioni di lavoro disciplinate dalle direttive che vietano qualsivoglia discriminazione fondata sul sesso. La Corte constata inoltre che le situazioni di due lavoratori, rispettivamente, padre e madre di bambini in tenera età, sotto il profilo della necessità di ridurre l’orario di lavoro giornaliero per occuparsi dei figli sono equiparabili. Tuttavia, in base al regime previsto dallo statuto dei lavoratori spagnoli, il fatto di essere genitore non è sufficiente a consentire agli uomini lavoratori subordinati di beneficiare di tale permesso mentre lo è per le donne aventi lo stesso status. In questo modo, la normativa spagnola prevede una discriminazione di trattamento fondata sul sesso tra madri e padri aventi lo stesso status di lavoratore subordinato. Infine, la Corte considera che tale discriminazione non può essere giustificata da obiettivi di tutela della donna né dalla promozione delle pari opportunità tra uomini e donne. Da una parte, il permesso «per allattamento» non mira a garantire la tutela della condizione biologica della donna dopo la gravidanza o la protezione delle particolari relazioni tra la donna ed il proprio bambino. Il fatto che il permesso possa essere preso indifferentemente dal padre o dalla madre implica infatti che l’alimentazione ed la cura del bambino possano essere garantiti tanto dal padre che dalla madre, cosicché il permesso de quo è accordato ai lavoratori nella loro qualità di genitori del bambino. D´altra parte, una tale disciplina non è diretta ad eliminare o a ridurre diseguaglianze di fatto che possono sussistere, per le donne, nella realtà della vita sociale. Essa non mira neppure a prevenire o compensare gli svantaggi che possono emergere nel corso della loro carriera professionale. Indubbiamente, questa misura può avere l’effetto di favorire le donne permettendo alle madri lavoratrici subordinate di conservare l’impiego pur potendo dedicare tempo al proprio figlio. Tale effetto è altresì rafforzato dal fatto che il padre può avvalersi del permesso in sostituzione della madre, che non subirebbe conseguenze negative sul suo impiego a causa delle cure e delle attenzioni prestate al figlio. Invece, il fatto che solo la madre lavoratrice subordinata sia titolare del diritto a beneficiare del permesso, mentre il padre avente lo stesso status non può beneficiarne direttamente, è tale da perpetuare una distribuzione tradizionale dei ruoli, mantenendo gli uomini in un ruolo sussidiario per quanto riguarda l’esercizio della loro funzione genitoriale. Inoltre, ciò potrebbe comportare che una donna lavoratrice autonoma, come la madre del figlio del sig. Roca Álvarez, che non può beneficiare di tale permesso, si vedrebbe obbligata a limitare la propria attività professionale e a farsi carico da sola degli oneri conseguenti alla nascita del figlio, senza poter ricevere un aiuto dal padre di quest´ultimo. (Sentenza nella causa C-104/09, Roca Álvarez / Sesa Start España Ett)  
   
   
GIUSTIZIA EUROPEA ( TRIBUNALE) : ANNULLATO IL REGOLAMENTO CHE CONGELA I CAPITALI DI YASSIN ABDULLAH KADI, ASSOCIATO AD AL-QAIDA  
 
Il Tribunale annulla il regolamento che congela i capitali di Yassin Abdullah Kadi. Il regolamento è stato adottato in violazione dei diritti della difesa del sig. Kadi e rappresenta una restrizione ingiustificata al suo diritto di proprietà. Il signor Yassin Abdullah Kadi, cittadino saudita, è stato indicato dal Comitato per le sanzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite come associato a Osama Bin Laden, ad Al-qaida o ai Talebani. In conformità a un certo numero di risoluzioni del Consiglio di sicurezza, tutti gli Stati membri dell´Organizzazione delle Nazioni Unite devono congelare i capitali e gli altri attivi finanziari controllati direttamente o indirettamente da siffatte persone o entità. Per attuare tali risoluzioni nella Comunità europea, il Consiglio dell´Unione europea ha adottato un regolamento che disponeva il congelamento dei capitali e degli altri beni delle persone ed entità il cui nome figura in un elenco allegato. Detto elenco è modificato regolarmente per tener conto dei cambiamenti dell’elenco riassuntivo redatto dal Comitato per le sanzioni, organo del Consiglio di sicurezza. Così, il 17 ottobre 2001 il nome del sig. Kadi è stato aggiunto all´elenco riassuntivo e successivamente ripreso nell’elenco del regolamento comunitario. Il ricorso d´annullamento proposto dinanzi al Tribunale dal sig. Kadi è stato respinto il 21 settembre 2005. In tale contesto il Tribunale ha dichiarato, segnatamente, che i giudici comunitari non avevano, in linea di principio, alcuna competenza - fatta eccezione per taluni diritti fondamentali imperativi riconosciuti nel diritto internazionale come facenti parti dello jus cogens - a controllare la validità del regolamento, posto che gli Stati membri sono tenuti a conformarsi alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza secondo quanto previsto dalla Carta delle Nazioni Unite, trattato internazionale che prevale sul diritto comunitario. Nel settembre 2008 la Corte si è pronunciata sull´impugnazione interposta dal sig. Kadi contro la sentenza del Tribunale (sentenza Kadi della Corte). Essa ha stabilito che i giudici comunitari sono competenti a controllare le misure adottate dalla Comunità ai fini di attuazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ed ha pertanto annullato la sentenza del Tribunale. Pronunciandosi sulla controversia, la Corte ha inoltre annullato il regolamento di congelamento dei capitali, considerando che esso fosse stato adottato in violazione dei diritti fondamentali dell´interessato; ha peraltro mantenuto i suoi effetti per un periodo di tre mesi per consentire al Consiglio di rimediare alle violazioni constatate. Nell´ottobre 2008 la Commissione ha inviato al sig. Kadi una lettera informandolo che, per i motivi precisati nel sunto dei motivi forniti dal Comitato delle sanzioni dell´Onu su richiesta dell´Unione ed allegato alla lettera stessa, essa intendeva adottare un atto legislativo allo scopo di mantenere la sua iscrizione nell’elenco. La Commissione ha altresì invitato il sig. Kadi a presentare le proprie osservazioni sui motivi indicati. Il sig. Kadi ha risposto a tale lettera ed ha formulato le proprie osservazioni. Egli ha chiesto segnatamente alla Commissione di fornire le prove atte a corroborare le affermazioni e le asserzioni contenute nel sunto dei motivi ed ha chiesto di poter formulare osservazioni in merito a tali prove dopo averle ricevute. Egli ha inoltre tentato di smentire, sulla base di prove, le affermazioni contenute nel sunto dei motivi, nei limiti in cui si riteneva in grado di replicare ad accuse generiche. Il 28 novembre 2008 la Commissione ha adottato un nuovo regolamento che manteneva il congelamento dei capitali del sig. Kadi. Dopo l´adozione di tale regolamento, la Commissione ha risposto al sig. Kadi affermando di aver esaminato le sue osservazioni. Essa ha sottolineato, in particolare, che, nel trasmettergli il sunto dei motivi forniti dal Comitato per le sanzioni dell´Onu e nell´invitarlo a comunicare le sue osservazioni, essa si era conformata alla sentenza Kadi della Corte e che tale sentenza non le imponeva di comunicare le prove aggiuntive da lui richieste. Il sig. Kadi ha chiesto al Tribunale di annullare questo nuovo regolamento. In limine, il Tribunale dà atto di taluni dubbi espressi, negli ambienti giuridici, quanto alla piena conformità della sentenza Kadi della Corte, per un verso, al diritto internazionale e, per altro verso, ai Trattati Ce e Ue. Pur riconoscendo la serietà di tali critiche, il Tribunale considera inappropriato, nella fattispecie, mettere in discussione le questioni giuridiche risolte dalla sentenza Kadi della Corte, in quanto, se vi si dovesse rispondere, sarebbe opportuno che provvedesse in tal senso la Corte stessa nell´ambito delle future cause di cui essa potrebbe essere investita. Il Tribunale ritiene, alla luce della sentenza Kadi della Corte, di essere tenuto a garantire un controllo giurisdizionale completo e rigoroso della legittimità del regolamento, senza far beneficiare lo stesso di una qualsiasi immunità giurisdizionale per la ragione che esso mira ad attuare risoluzioni adottate dal Consiglio di sicurezza dell´Onu. Ciò deve valere, quanto meno, fin quando le procedure di riesame attuate dal Comitato per le sanzioni non offrano manifestamente le garanzie di una tutela giurisdizionale effettiva, come precisato dalla Corte nella sua sentenza Kadi. Tale controllo deve avere ad oggetto, indirettamente, le valutazioni di merito effettuate dal Comitato per le sanzioni stesso, nonché gli elementi di prova soggiacenti. Ciò risulta ancor più giustificato dal momento che le misure in questione incidono in maniera sensibile e duratura sui diritti fondamentali del sig. Kadi, che è assoggettato, da quasi 10 anni, ad un regime che congela a tempo indefinito l´integralità dei suoi capitali. Nell´ambito di tale controllo completo, il Tribunale ritiene che emerga con ogni evidenza dagli argomenti e dalle spiegazioni forniti dalla Commissione che i diritti della difesa del sig. Kadi sono stati «rispettati» solo in termini puramente formali ed apparenti. La Commissione non ha tenuto in debito conto l´opinione espressa dal sig. Kadi, sicché questi non è stato in grado di far valere utilmente il proprio punto di vista. Inoltre, la procedura seguita dalla Commissione, a seguito della domanda del sig. Kadi, non gli ha dato alcun accesso, ancorché minimo, agli elementi di prova accolti a suo carico. In realtà, tale accesso è stato negato nonostante la sua esplicita domanda, senza effettuare alcuna ponderazione tra i suoi interessi e la necessità di tutelare la riservatezza delle informazioni in questione. Di conseguenza, i pochi elementi di informazione e le vaghe affermazioni contenute nel sunto dei motivi risultano manifestamente insufficienti a consentire al sig. Kadi di replicare in maniera efficace alle accuse mossegli in relazione alla sua asserita partecipazione ad attività terroristiche. Oltre tutto, la Commissione non ha fatto alcuno sforzo serio per smentire gli elementi dedotti dal sig. Kadi a propria difesa, nei rari casi in cui le allegazioni a suo carico erano sufficientemente precise da consentirgli di comprendere ciò che gli veniva contestato. Ne consegue che il regolamento è stato adottato in violazione dei diritti della difesa del sig. Kadi. Inoltre, non avendo avuto il minimo accesso utile alle informazioni e agli elementi di prova a suo carico, il sig. Kadi non ha neppure potuto difendere i propri diritti con riferimento a tali elementi in condizioni soddisfacenti dinanzi al giudice dell´Unione, sicché deve essere rilevata altresì una violazione del diritto ad un ricorso giurisdizionale effettivo. Infine, il Tribunale rileva che, data la portata generale e la persistenza delle misure di congelamento dei capitali, il regolamento rappresenta del pari una restrizione ingiustificata del diritto di proprietà del sig. Kadi. Di conseguenza, il Tribunale annulla il regolamento nei limiti in cui esso riguarda il sig. Kadi. (Sentenza nella causa T-85/09, Yassin Abdullah Kadi /Commissione)  
   
   
CONVEGNO: LE NOVITÀ DELLA MANOVRA FINANZIARIA DEL 30 LUGLIO 2010 - RIVALUTAZIONE AGEVOLATA DELLE PARTECIPAZIONI  
 
Giovedì 7 ottobre 2010 alle ore 17:00 a San Donato Milanese presso la sala “Gardenia” del Rege Hotel (Via Milano n. 2) si terrà il convegno su “Le novità della manovra finanziaria del 30 luglio 2010 - Rivalutazione agevolata delle partecipazioni”. La partecipazione è gratuita. Destinatari di tali argomentazioni sono i Direttori/responsabili amministrativi che devono confrontarsi con le novità recentemente introdotte dalla “manovra estiva”, gli imprenditori detenenti partecipazioni societarie, poiché sono di prossima scadenza importanti agevolazioni in materia di tassazione del capital gains, in considerazione anche della modifiche inerenti la tassazione di alcune operazioni sul capitale; una riflessione in argomento pare opportuna. Il programma del Seminario sarà il seguente: Ore 17:00 Ricevimento dei partecipanti, Ore 17:15 Seminario, Ore 18:00 Coffee break, Ore 19:00 Fine dei lavori – Consulenze e risposte personalizzate sugli argomenti trattati. Il convegno è organizzato da Csa Consulting Srl, società composta da Dottori Commercialisti, che vanta esperienza ventennale nel campo della consulenza aziendale e societaria presso aziende di media e piccola dimensione. E’ specializzata in ristrutturazioni organizzative, rilanci aziendali, risanamenti finanziari, acquisizioni e cessioni di impresa. Opera in tutta la regione Lombardia, in particolare nella zona territoriale dell’Hinterland Milanese. L’approccio concreto, professionale e propositivo della Csa Consulting Srl è utile per supportare l’impresa nei suoi processi di sviluppo, consolidamento del business e superamento di crisi aziendali con soluzioni personalizzate e innovative che tengano conto dei contesti normativi, delle aspirazioni e delle attese dell’imprenditore. La Csa Consulting organizza periodicamente dei seminari gratuiti, cui partecipano aziende clienti e non, al fine di approfondire tematiche di particolare interesse nell’ambito fiscale, societario e aziendale e condurre delle opportune riflessioni che aiutino gli imprenditori nelle future scelte aziendali. Info: studio@csaconsulting.eu - www.csaconsulting.eu.  
   
   
PORDENONE: LA COOPERATIVA L´AGORÀ PRESENTA IL BILANCIO SOCIALE  
 
“Abbiamo scelto come focus del Bilancio sociale di mettere in evidenza e far conoscere la cultura che motiva le persone della nostra Cooperativa. Per questo – sostiene il presidente de L´agorà, Sergio Della Valle - abbiamo deciso di concentrare l’attenzione sui portatori di interesse interni a L’agorà, ossia le persone che con il loro lavoro quotidiano contribuiscono a realizzare la mission dell’inclusione e dell’attivazione di diritti di cittadinanza”. Sono alcuni dei temi che saranno in primo piano venerdì 1° ottobre alle 18.30 a Pordenone, nella saletta incontri in vicolo San Francesco, nel corso dell´incontro pubblico - che gode del patrocinio del Comune di Pordenone - per la presentazione del Bilancio sociale. “Voler essere territorio. Una cooperativa sociale pordenonese si racconta” è il titolo dell’appuntamento al quale è annunciata la presenza dell´assessore alle politiche sociali del Comune di Pordenone, Gianni Zanolin, del presidente di Legacoopsociali Fvg, Gian Luigi Bettoli, del dott. Alberto Grizzo, direttore sociale Ass6, del dott. Angelo Cassin, direttore del Dsm di Pordenone. Invitate anche le associazioni di volontariato e di familiari. La fotografia scattata al 31 dicembre 2009 vede 58 lavoratori complessivi, di cui 34 soci lavoratori e 24 lavoratori non soci. I lavoratori svantaggiati sono 17 di cui 13 soci (46,5%). Rispetto all’anno precedente si è visto un incremento dei soci lavoratori, un segnale positivo nonostante la difficile situazione di crisi del mercato del lavoro, 7 le persone assunte. La compagine sociale risulta composta da 40 soggetti, 11 maschi e 29 femmine, 32 sono di nazionalità italiana, 4 del Ghana, uno ciascuno provengono da Costa d’Avorio, Ucraina, Albania e Romania. L’agorà è una Cooperativa sociale di tipo “B” di produzione lavoro e inserimento lavorativo – che, come stabilito dalla legge 381/1991 e più recentemente dalla legge regionale 20/2006, reinserisce nel mondo del lavoro persone svantaggiate, disabili, in difficoltà o in situazioni di marginalità e fragilità. Nata nel 1998 da una costola della Cooperativa Itaca, L’agorà ha oggi sede nella Città sul Noncello ed opera in particolare nel territorio della provincia e nel comune di Pordenone, collaborando strettamente con i Servizi sociali e sanitari. I valori fondanti della Cooperazione sociale di tipo B si concretizzano quotidianamente, per L’agorà, nella gestione di attività e servizi diversi che sono il mezzo per realizzare l’inclusione lavorativa di persone svantaggiate, attraverso il loro inserimento in squadre di lavoro, attivando percorsi di crescita ed autonomia, condivisi con i Servizi socio sanitari invianti. “Il Bilancio sociale è il mezzo previsto, anche istituzionalmente, per dare evidenza alle attività che ogni giorno i nostri soci lavoratori svolgono nel territorio” – spiega il presidente Della Valle. Uno strumento che “desideriamo presentare alle istituzioni ma soprattutto ai cittadini, con l’obiettivo di consentire loro di integrare e condividere informazioni e conoscenze che riguardano la Cooperazione sociale”. Di qui il titolo scelto per la presentazione pubblica di venerdì: “Voler essere territorio. Una cooperativa sociale pordenonese si racconta”, l’inizio di un dialogo e di un confronto anche sullo stato dell’arte del mondo della Cooperazione sociale. Seguirà un brindisi conviviale e musicale presso il vicino Caffè letterario. Info: www.Itaca.coopsoc.it   
   
   
COCA-COLA HBC ITALIA: RAPPORTO SOCIO-AMBIENTALE 2009  
 
Lo scorso 28 settembre 2010, a Milano, Coca-cola Hbc Italia ha presentato il Rapporto Socio-ambientale 2009, un approfondito resoconto sulle principali attività svolte in ambito di sostenibilità nei luoghi di lavoro, nelle attività sul mercato e nelle comunità, giunto ormai alla sesta edizione. Particolare attenzione è stata dedicata all’ambiente e all’impegno posto dall’azienda per ridurre al minimo l’impatto delle proprie attività in termini di consumo energetico, idrico e di limitazione delle emissioni di gas-serra: - 21% il consumo idrico per l’imbottigliamento di un litro di acqua minerale; - 11% il consumo energetico per la produzione di un litro di bevanda, 98% il riciclo dei rifiuti generati dall’attività industriale e - 25% le emissioni di Co2 per litro di acqua minerale imbottigliata. “A sei anni dalla pubblicazione della prima edizione del Rapporto Socio-ambientale, siamo orgogliosi di poter affermare che le iniziative che abbiamo messo in campo hanno contribuito a diffondere in Italia la consapevolezza di quanto sia importante investire nella sostenibilità attraverso un più equilibrato rapporto tra impresa e società” – ha affermato Alessandro Magnoni, Public Affairs & Communication Director di Coca-cola Hbc Italia - “Tra il progresso generale e le piccole scelte quotidiane esiste una relazione molto stretta, una relazione a cui si ispira il modo di operare di Coca-cola Hbc Italia”. Proseguendo nell’attuazione del programma Water Saving, ideato per la salvaguardia della vitale risorsa, nel 2009 Coca-cola Hbc Italia ha realizzato molteplici interventi volti a ridurne il consumo all’interno dei processi produttivi: dalla ristrutturazione degli impianti di trasporto idrico al recupero dell’acqua utilizzata per il risciacquo delle bottiglie. In particolare, il Rapporto evidenzia come i consumi idrici necessari all’imbottigliamento di un litro d’acqua minerale siano diminuiti del 21% nel 2009. Anche per la produzione delle bevande si registra una diminuzione dei consumi d’acqua pari al 3%. L’installazione di nuovi macchinari ad alta efficienza, i continui interventi di automazione delle linee di produzione e l’utilizzo di tecnologie avanzate hanno comportato una netta diminuzione dei consumi energetici, calati dell’11% per ogni litro di bevanda prodotta e del 16% per ogni litro di acqua minerale imbottigliata rispetto al 2008, con un risparmio complessivo di 550.000 euro. Nel biennio 2009-2010 gli investimenti dell’azienda nel settore energetico ammontano a 1.600.000 euro. “Il nostro impegno quotidiano consiste nel ricercare soluzioni e interventi per ridurre al massimo i consumi energetici. Il cammino fino ad oggi percorso ha dato ottimi risultati” - ha dichiarato Roberto Pastore Operations Director di Coca-cola Hbc Italia - “Per il biennio 2010-2011, la nostra sfida sarà quella di investire in energie alternative, installando pannelli fotovoltaici negli otto stabilimenti aziendali; un’operazione che eviterà l’ emissione di 11.500 tonnellate annue di Co2, con un risparmio pari a circa 1 milione di euro. Oltre alle energie alternative, continueremo ad impegnarci nel campo della cogenerazione, un settore innovativo e in continua espansione”. Lo scorso giugno, Coca-cola Hbc Italia ha infatti inaugurato a Nogara (Vr) il suo primo impianto di cogenerazione, che consentirà all’azienda di ridurre le emissioni di Co2 del 66% e di incrementare l’efficienza energetica fino all’ 83%, rispetto ai sistemi tradizionali. Lo stabilimento utilizzerà circa due terzi dell’energia prodotta mentre la restante parte verrà immessa nella rete di distribuzione nazionale. Entro il 2011, Coca-cola Hbc Italia ha pianificato la realizzazione di due nuovi impianti di cogenerazione presso gli stabilimenti di Gaglianico (Bi) e Oricola (Aq). Le innovazioni riguardano anche gli imballaggi, sempre più eco-friendly: le modifiche apportate al packaging delle bottiglie da 2 litri di Acqua Lilia, più leggere dell’11%, permetteranno di utilizzare 300 tonnellate in meno di plastica ogni anno e diminuire la produzione dei rifiuti. Inoltre, l’azienda prosegue nell’importante progetto di riduzione dei materiali utilizzati per realizzare bottiglie e capsule per le bevande che porterà, entro il 2010, a un decremento della quantità di plastica impiegata, pari a circa 1.800 tonnellate, con un risparmio di 1 milione di euro. Il riciclo dei materiali di scarto generati nel ciclo produttivo ammonta al 98%, percentuale che raggiunge il 100% nei siti di imbottigliamento delle acque minerali. L’impegno dell’azienda nei confronti dell’impatto ambientale è sempre in prima linea: rispetto, al 2008 si registra una netta diminuzione delle emissioni inquinanti, pari al 25%, per ogni litro di acqua minerale imbottigliata (0.97 g di Co2/lpb). Oltre all’impegno nelle attività industriali, Coca-cola Hbc Italia ha da sempre rivolto grande attenzione al territorio in cui opera, promuovendo e organizzando numerose iniziative per incentivare un dialogo aperto e costruttivo con scuole, istituzioni, media e comunità locali: dal tour teatrale “Il mistero dell’acqua scomparsa”, al kit per ragazzi dedicato al risparmio idrico e distribuito in 3.500 scuole d’Italia. Nei prossimi mesi, l’azienda avvierà una serie di attività che avranno come filo conduttore il tema del riciclo: tra cui la distribuzione del libro “L’ispettore Closet e la tribù del riciclo”, patrocinato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio del Mare, Conai e Cittadinanzattiva onlus e la mostra educativa itinerante “missione ecoTribù” sul riutilizzo dei materiali da imballaggio. L’intero rapporto socio-ambientale è consultabile sul sito http://www.Coca-colahellenic.it/towardssustainabilit/rapportosocioambient