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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Ottobre 2010
IDEA ELETTRICA RACCOGLIE NUOVO SOSTEGNO NELL´INDUSTRIA EUROPEA DELLE TIC  
 
Bruxelles, 4 ottobre 2010 - Molte importanti aziende europee delle Tic (tecnologie dell´informazione e della comunicazione) si sono unite ai loro colleghi in un comune impegno volontario per promuovere il risparmio energetico nel settore delle Tic in Europa. La conferenza "Ict 2010: Digitally Driven", tenutasi recentemente a Bruxelles, ha fornito un´opportunità ideale ad altre aziende di aggiungere il proprio nome alla lunga lista di aziende Tic che hanno già firmato i relativi codici di condotta. Una cerimonia di firma ad alto livello ha celebrato il 28 settembre l´avvenimento. Questa approvazione ufficiale aggiunge ulteriore slancio all´attuazione dell´Agenda digitale per l´Europa. Adottata nel maggio 2010, l´Agenda digitale incoraggia in particolare il settore delle Tic europeo a giocare un ruolo di primo piano nella riduzione delle emissioni di gas serra. I codici di condotta volontari, che sono gestiti dal Centro comune di ricerca (Ccr) della Commissione europea, permettono alle parti interessati delle Tic europee di definire le azioni che possono contribuire a ridurre i consumi di energia legati alle Tic e migliorare l´efficienza energetica in tutto il settore. Ci sono in totale cinque codici di condotta, rispettivamente riferiti ad apparecchiature a banda larga, centri elaborazione dati, servizi Tv (televisione) digitale, efficienza degli alimentatori e gruppi statici di continuità in Ca (corrente alternata). La cerimonia di firma ha posto saldamente al centro dell´attenzione i primi due codici. Il codice di condotta sulle apparecchiature a banda larga, che è stato lanciato nel 2007 per un´attività che rappresenta circa il 15% del consumo totale di energia del settore, stabilisce dei limiti al consumo massimo di corrente per vari tipi di apparecchiature usate nelle case dei consumatori e nelle sottostazioni degli operatori delle telecomunicazioni. Nello specifico questi dispositivi sono modem, commutatori, router e home gateway. I risparmi qui sono principalmente ottenuti mediante l´utilizzo di idonei componenti a basso consumo di energia. Dieci nuovi firmatari hanno adottato il codice alla cerimonia: A1 Telekom Austria Ag, Belgacom (Belgio), British Telecom, Kpn (Paesi Bassi), France Telecom-orange, Ote (Grecia), Portugal Telecom, Telefonica (Spagna), Telenor (Norvegia) e Turk Telekom. Questo porta la copertura del codice a un totale di 65 milioni di linee a banda larga nell´Ue, che corrisponde al 72%, più 10 milioni di altre linee in Norvegia, Svizzera e Turchia. Il codice di condotta sui centri di calcolo si applica agli edifici e alle strutture che ospitano i server e le relative apparecchiature di comunicazione. Introdotto nell´ottobre del 2008, esso mira a ridurre il consumo di un´attività in rapida espansione che già rappresenta il 18% dell´energia usata nel settore delle Tic in Europa: approssimativamente 56 Twh (terawatt-ora) di elettricità all´anno. Belgacom, France Telecom-orange, Tdc Services, Telecom Italia, Telefonica e Turk Telekom hanno colto l´occasione per firmare il codice, che viene già applicato da 26 partecipanti e supportato da più di 100 firmatari. Máire Geoghegan-quinn, commissario europeo per la ricerca, l´innovazione e la scienza, ha detto: "Il successo di questi codici di condotta mostra il riconoscimento da parte dell´industria che l´innovazione come spinta verso l´efficienza energetica è una priorità commerciale, economica e ambientale. Questo è un buon esempio del lavoro svolto dal Ccr dietro le quinte per supportare la strategia Europa 2020." Con un totale di 16 nuove firme per i due codici combinati, l´iniziativa per ridurre il consumo energetico nel settore delle Tic sta prendendo velocità. I firmatari si impegnano a ridurre il consumo energetico in percentuali concordate in un lasso di tempo chiaramente definito, mediante l´adozione delle migliori pratiche. Le apparecchiature e i servizi delle Tic sono attualmente responsabili di oltre l´8% del consumo di energia elettrica e di circa il 4% della produzione di emissioni di Co2 nell´Ue. Commentando questa nuova pietra miliare, Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione europea per l´Agenda digitale, ha detto: "Implementare questi due codici di condotta ridurrà in modo significativo il consumo di elettricità dell´Ue e potrebbe far risparmiare 4,5 miliardi di euro ogni anno. Io do il benvenuto a questo impegno per un futuro più sostenibile." Per maggiori informazioni, visitare: Centro comune di ricerca (Ccr) della Commissione europea: http://ec.Europa.eu/dgs/jrc/index.cfm  Agenda digitale dell´Ue: http://ec.Europa.eu/information_society/digital-agenda/index_en.htm    
   
   
8ª CONFERENZA DEL PROGRAMMA DI COOPERAZIONE UNIVERSITARIA FINLANDESE-RUSSA NEL CAMPO DELLE TELECOMUNICAZIONI (FRUCT)  
 
 Lappeenranta, 4 ottobre 2010 - L´ottava conferenza del programma di cooperazione universitaria finlandese-russa nel campo delle telecomunicazioni (Fruct) si terrà a Lappeenranta (Finlandia) dal 9 al 12 novembre 2010. Una delle caratteristiche distintive dei moderni settori delle tecnologie dell´informazione e delle telecomunicazioni è un drastico accorciamento del periodo in cui la tecnologia rimane utilizzabile dal punto di vista commerciale. Questo è in parte dovuto al fatto che la concorrenza tra i principali operatori del mercato spinge i produttori ad accelerare l´innovazione. Dipende anche dalla maggiore rapidità dei progressi tecnologici causata dalla sempre più grande espansione delle risorse intellettuali investite in attività di R&s e di progettazione. Questa tendenza è un importante invito e una sfida per le maggiori istituzioni dell´istruzione e della ricerca in tutto il mondo. Il programma Fruct riunisce le forze di Ue e Russia per stare al passo con la concorrenza adattando l´istruzione universitaria alle nuove tendenze industriali. L´iniziativa costituisce un ponte tra i mondi accademici di Russia e Finlandia. Contribuirà ad aumentare la visibilità dei team di ricerca coinvolti e favorirà i contatti personali diretti tra accademici ed esperti industriali. Per ulteriori informazioni, visitare: http://fruct.Org/conference8    
   
   
VISMASTER PROMUOVE L´ANALISI VISUALE E LA TECNOLOGIA IN EUROPA  
 
Bruxelles, 4 ottobre 2010 - I progressi tecnologici guidano la ricerca europea e dipendiamo tutti sempre di più dalla tecnologia per rendere la nostra vita più efficiente. L´analisi visuale associa il ragionamento analitico a interfacce visuali interattive per risolvere problemi complessi. Il progetto finanziato dall´Ue Vismaster ("Visual analytics - Mastering the information age"), che ha ricevuto finanziamenti per oltre 530.000 euro nell´ambito del tema "Tecnologia dell´informazione e della comunicazione" (Tic) del Settimo programma quadro (7° Pq), è riuscito a mettere insieme la ricerca europea sull´analisi visuale e ha preparato il terreno per futuri progetti di ricerca e sviluppo (R&s) in questo campo. Vismaster ha riunito 26 esperti del mondo della ricerca e degli affari per far convergere l´eccellenza di R&s accademica e industriale di varie singole discipline. Secondo il coordinatore del progetto, il dott. Jörn Kohlhammer del Realtime Solution for Simulation and Visual Analytics presso l´Istituto Fraunhofer di grafica informatica (Igd) in Germania, riunire l´eccellenza di R&s di fonti diverse fa in modo che si stabilisca una solida comunità dell´analisi visuale. "Il consorzio ha organizzato una serie di gruppi di lavoro, che si occupano di far progredire il livello tecnico dell´analisi visuale," ha detto il dott. Kohlhammer al Notiziario Cordis. "Questi gruppi di lavoro hanno riunito l´eccellenza della ricerca nel campo della gestione dei dati, dell´analisi dei dati, dei dati spazio-temporali e della percezione visiva umana con la più ampia comunità della ricerca sulla visualizzazione. Il leader del progetto fa notare come Vismaster ha creato una "forte comunità europea dell´analisi visuale, ha definito le priorità della ricerca, ha esposto le parti interessate pubbliche e private alla tecnologia dell´analisi visuale e ha preparato il terreno per altre e più vaste iniziative di ricerca sull´analisi visuale". Nel corso di un periodo di due anni, il consorzio ha lavorato con diligenza per assicurare che il suo lavoro portasse buoni frutti. Il risultato più importante ottenuto dai partner del progetto è una mappa della ricerca intitolata "Mastering the Information Age - Solving Problems with Visual Analytics", introdotta in occasione dell´Ict 2010 a Bruxelles, Belgio dal 27 al 29 settembre. Il risultato finale del progetto è il programma della ricerca. Il dott. Kohlhammer sottolinea che esso "presenta un esame completo di tutti gli aspetti dell´analisi visuale, indicando aree aperte e strategie per la ricerca negli anni a venire." Spiega poi che le fonti principali per questo libro sono le relazioni finali dei gruppi di lavoro, le relazioni della comunità e le risorse costruite sulla piattaforma web del progetto. I partner di Vismaster credono che il programma di ricerca presentato in questo libro, e in particolare le raccomandazioni che si possono trovare nell´ultimo capitolo, saranno utili per assicurare una comunità dell´analisi visuale sostenibile dopo la conclusione del progetto. Il programma di ricerca sarà inoltre fondamentale per gli scienziati desiderosi di unirisi e di sostenere la comunità. In termini di chi trarrà maggiori benefici dal progetto Vismaster, il dott. Kohlhammer dice che serve come riferimento per i comitati dei programmi di ricerca e i ricercatori nel campo delle Tic e oltre. "La mappa della ricerca non copre solo questioni che corrispondono a sfide scientifiche, delinea anche le connessioni con le scienze, le tecnologie e le industrie per le quali l´analisi visuale può diventare una "tecnologia abilitante", commenta. Vimaster offre inoltre al settore industriale soluzioni chiave per la raccolta e la conservazione dei dati. "Le pubbliche amministrazioni, l´industria, gli istituti di ricerca e i privati raccolgono e conservano grandi quantità di dati che attualmente spesso non sono utilizzati al meglio per risolvere i problemi urgenti del mondo," spiega il dott. Kohlhammer al Notiziario Cordis. "Abbiamo bisogno di soluzioni migliori e più utilizzabili per estrarre informazioni e fondamentalmente sapere da queste ricche risorse di dati. Il nostro obiettivo finale in quanto comunità di ricerca è quello di fornire analisi visuale e metodologie, strumenti e infrastrutture che porteranno benefici alla società in generale, e all´industria e alle Pmi (piccole e medie imprese) in particolare." Qual´è il prossimo passo per Vismaster? Il dott. Kohlhammer dice che oltre a mantenere la comunità attraverso il sito web del progetto e partecipare alla nuova conferenza europea sull´analisi visuale Eurova in Norvegia nel 2011, i partner parteciperanno a progetti Tic più specifici nel campo dell´analisi visuale tra cui Vis-sense ("Visual analytic representation of large datasets for enhancing network security"), un progetto finanziato nell´ambito del tema Tic del 7° Pq. Sostenuto con 2,35 Mio Eur di finanziamenti, Vis-sense comprende anche partner con sede negli Stati Uniti, portando così la ricerca sull´analisi visuale a un livello mondiale. I partner di Vismaster credono inoltre che il futuro delle Tic "si trovi in una migliore distribuzione del lavoro tra esseri umani e computer". Parlando del futuro, il dott. Kohlhammer dice: "Un´osservazione interessante è che tutti i grandi problemi del 21° secolo, come i cambiamenti climatici, l´energia, la crisi economica, sanitaria o della sicurezza, richiedono l´esplorazione e l´analisi di insiemi di dati molto vasti e complessi che non può essere effettuata né da un computer né da un essere umano singolarmente." L´intelligenza e l´intuizione umana devono essere affiancate dal potere di conservazione e di elaborazione dei computer di oggi. "L´analisi visuale si svilupperà quindi in una scienza generale di soluzione di problemi e scoperta interattiva," commenta. "La mappa di ricerca sull´analisi visuale (di Vismaster) è progettata per fare in modo che l´analisi visuale diventi tale strumento di scoperta scientifica." Per maggiori informazioni, visitare: Vismaster: http://www.Vismaster.eu/  Tic nel 7° Pq: http://cordis.Europa.eu/fp7/ict/    
   
   
VENDITA AL DETTAGLIO NELL´UE: NON ANCORA GIUSTA E EUROPEA COME DOVREBBE ESSERE UNA RELAZIONE PROPONE DI INCORAGGIARE IL COMMERCIO ELETTRONICO  
 
 Bruxelles, 4 ottobre 2010 - Le grandi cattedrali del commercio -super e ipermercati - fanno la parte del leone quasi dappertutto in Europa, a discapito di negozi di vendita al dettaglio e vecchie botteghe. Al di là della nostalgia, il problema è quello dell´accessibilità di questi centri alle persone anziane, sprovviste di macchina, o gli abitanti delle zone rurali. La Commissione ha presentato una valutazione della situazione del mercato al dettaglio in Europa, a cui il Parlamento risponde con un rapporto. Il rapporto, curato dalla parlamentare di centro-destra (Ppe) svedese Anna Maria Corazza Bildt, evidenzia i problemi aperti nella vendita al dettaglio all´interno del mercato unico Ue. E-commerce, la soluzione? L´accessibilità dei centri commerciali e la necessità di garantire tutta una serie di beni a tutti i cittadini sono problemi che crescono con l´invecchiamento della popolazione. La relazione propone di incoraggiare il commercio elettronico, per rispondere alla sfida dell´accessibilità tenendo una pressione sui prezzi dei negozi. Condizioni di lavoro - La relazione constata che uno dei grandi problemi all´interno del mercato unico europeo è la condizione dei lavoratori impiegati nel commercio, troppo disomogenea da un paese all´altro, sia a livello giuridico che nella pratica. L´economia informale ha un impatto negativo sugli standard per il lavoro, e - mentre il settore assorbe spesso manodopera non qualificata - è difficile riorientare i lavoratori a nuove mansioni. La "giungla" della vendita al dettaglio - Non solo troppe poche garanzie per il consumatore, che ha scarsi strumenti per difendersi dalle pratiche commerciali sleali, ma anche una mancanza di leggi europee per combattere la concorrenza scorretta e garanzie inadeguate per tutelarsi nella catena di distribuzione: nella "giungla" del commercio al dettaglio, c´è anche una mancanza di trasparenza nei controlli di qualità e la difficoltà di trovare parametri comuni nel commercio oltre frontiera. Il commercio al dettaglio non è al verde - Infine, problemi legati alla sostenibilità della vendita al dettaglio: negozi, supermercati e centri commerciali, sono luoghi energivori, e spesso implicano spostamenti in macchina che non aiutano l´ambiente. Inoltre nella catena di distribuzione, i costi ambientali non sono tenuti sufficientemente in conto. Infine, mancano standard comuni europei per misurare il ciclo di vita dei prodotti, e quindi il loro vero impatto ambientale.  
   
   
PRIMO WORKSHOP INTERNAZIONALE SU SISTEMI E SERVIZI WEB INTELLIGENTI  
 
Hong Kong, 4 ottobre 2010 - Il 12 dicembre si svolgerà a Hong Kong un workshop internazionale su sistemi e servizi web intelligenti. Poiché molte attività commerciali si stanno spostando sul web, l´intelligenza in informatica richiede apporti da molte fonti, tra cui l´informatica, il management e l´ingegneria dei sistemi, oltre alla comprensione di culture diverse. Questo workshop riunirà scienziati, accademici e responsabili decisionali per cercare di comprendere le sfide che i sistemi e servizi web intelligenti dovranno affrontare. Tra gli argomenti da discutere ci saranno il cloud computing, la gestione della conoscenza basata sul web, la teoria dei giochi, i sistemi intelligenti basati sul web per le informazioni aziendali e le tecnologie e la logica basate su agenti. Il workshop si svolgerà in parallelo all´11ª Conferenza internazionale "Web Information System Engineering" (Wise 2010). Per ulteriori informazioni, visitare: http://appsrv.Cse.cuhk.edu.hk/~kwchiu/wiss2010.html    
   
   
CAMPANIA DIGITALE, STEFANO TORDA DESIGNATO AMMINISTRATORE UNICO  
 
 Napoli, 4 ottobre 2010 - La Regione Campania ha designato Stefano Torda nuovo amministratore unico dell’agenzia multimediale Campania Digitale. Commendatore al merito della Repubblica, Torda ha ricoperto numerosi incarichi nella Pubblica Amministrazione, dove è entrato nel 1981 dopo aver lasciato la dirigenza della Stet. E´ stato, tra l´altro, consigliere del ministro per l´Attuazione del Programma nel 2005-2006 (alla guida del Ministero c’era l´attuale presidente della Regione Stefano Caldoro), capo Dipartimento per l´Innovazione e le Tecnologie della Presidenza del Consiglio dei Ministri, consigliere dei ministri dell´Istruzione Letizia Moratti e della Funzione Pubblica Franco Frattini, direttore generale dei Ministeri del Lavoro e del Turismo e Spettacolo. Tra gli altri incarichi è stato revisore dei conti del Coni e presidente del collegio sindacale dell’Ente Nazionale di previdenza dei giornalisti italiani.  
   
   
POLIZIA LOCALE SCOPRE CENTRALE DELLA CONTRAFFAZIONE DI CD/DVD IN CASA DI PERUVIANO: SEQUESTRATI 16 MILA ARTICOLI PER UN VALORE DI 20 MILA EURO. NEI PRIMI 7 MESI DEL 2010 A MILANO RECUPERATI 7 MILIONI E 220 MILA ARTICOLI  
 
Milano, 4 ottobre 2010 - “Una vera e propria centrale della contraffazione di prodotti audiovisivi è stata scoperta dalla Polizia Locale a Romolo. Circa 16.000 cd e dvd non originali sono stati sequestrati dagli agenti, insieme a tutta l’apparecchiatura per la falsificazione, per un valore complessivo di 20mila. Un peruviano regolare di 45 anni è stato segnalato all’autorità giudiziaria per ricettazione e vendita di merce contraffatta. L’operazione è scaturita a seguito di controlli in borghese nel mezzanino della stazione metropolitana di Romolo. E si è conclusa con una perquisizione domiciliare dove nella casa del sudamericano sono stati trovati masterizzatori, 10 lettori dvd, e le copertine falsificate pronte per l’applicazione”. Lo comunica il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato. L’operazione ha coinvolto cinque agenti in borghese in servizio di controllo alla stazione metropolitana. I vigili si sono insospettiti nel vedere un peruviano con un trolley che si aggirava con fare sospetto nel mezzanino. Gli agenti hanno controllato il contenuto della valigia, al cui interno sono stati trovati 679 dvd e 62 cd falsi, pronti ad essere messi in vendita sul posto. Da lì è scattata la perquisizione domiciliare, dove è stata scoperto il resto della merce sequestrata. “Il 90% della merce sequestrata durante l’operazione – spiega De Corato – è costituita da video e cd di musica sudamericana che, venduti a connazionali, veniva utilizzata soprattutto durante i loro ritrovi nei parchi cittadini o in occasione di feste private. Contribuendo così a quel disturbo alla quiete pubblica, con schiamazzi e rumori molesti, che tanto infastidiscono i cittadini, come attestano le tante segnalazioni che mi sono pervenute. Visto poi l’enorme numero di articoli sequestrati si sospetta che il peruviano li smerciasse all’ingrosso, presumibilmente al circuito di discoteche e circoli privati sudamericani. Le indagini sono in corso”. “La Polizia Locale –ricorda De Corato – sta conducendo una dura battaglia contro la contraffazione. Basti pensare che a Milano i sequestri di merce hanno subito un’impennata: si è passati dagli oltre 200.000 articoli recuperati nel 2009 ai 7 milioni e 220 articoli dei primi 7 mesi di quest’anno. Quando complessivamente sono stati effettuati 8302 sequestri (6467 amministrativi e1835 penali) che hanno determinato 700 denunce. Un impegno, inoltre, che sul fronte del contrasto alla falsificazione di prodotti audiovisivi – sottolinea De Corato - è testimoniato anche da un protocollo che nel 2007 il Comune ha stipulato con la Siae, che ha così rafforzato la già proficua collaborazione tra Polizia Locale e la società degli autori ed editori”.  
   
   
I PROSSIMI 7 E 8 OTTOBRE PROLOGO DELLA MANIFESTAZIONE DEDICATO A INTERNET IL FESTIVAL DELLA CREATIVITÀ QUEST´ANNO PARTE DA PISA  
 
Firenze, 4 ottobre 2010 - Due giorni, 7 e 8 ottobre a Pisa, interamente dedicati ad internet, faranno da apripista al Festival della Creatività (in programma dal 21 al 24 ottobre). Pisa è stata infatti scelta per offrire un´anteprima della 5a edizione della manifestazione che quest´anno, per la prima volta, esce dalle mura della Fortezza da Basso a Firenze per coinvolgere tutta la città e l´intero territorio toscano. «Quest´anno – ha spiegato il presidente della Regione Enrico Rossi - il festival della creatività si apre a tutto il territorio toscano con l´obiettivo di raccogliere, valorizzare e promuovere tutte le realtà d´avanguardia, i punti di ricerca, le aziende più innovative presenti sul territorio. Pisa raccoglie pienamente questa sfida attraverso un´iniziativa che anticipa il festival centrando una delle tematiche portanti quando si parla di creatività e di innovazione: quella del web. Mi auguro – ha concluso - che la due giorni di Pisa rappresenti non solo un prezioso laboratorio di idee e di progetti, ma funzioni anche come stimolo per tanti giovani di questa generazione di "nativi digitali", perché possano cogliere tutte le opportunità offerte da Internet e trasformarle in occasioni di sviluppo e di lavoro, mettendosi così al servizio del presente e soprattutto del futuro di tutta la Toscana». A Pisa, il 7 e 8 ottobre, si attenderà anzitutto l´assegnazione del premio Nobel per la pace che vede tra i candidati internet. Il Festival della Creatività e la città di Pisa hanno aderito alla campagna mondiale organizzata e sostenuta da Wired e l´8 ottobre, alle Logge di Banchi dalle ore 11, sarà possibile seguire l’avvenimento in diretta da Oslo. Nelle due giornate si potrà inoltre assistere alla mostra di Wired ´Internet for peace´, il modo scelto da Wired per ringraziare tutti i sostenitori italiani. Il sindaco di Pisa, Marco Filippeschi, ha manifestato grande soddisfazione per l´evento pisano, «un appuntamento - ha detto - che Pisa non poteva mancare, anteprima di un più importante momento di riflessione che non può non venire dalla città del Cep (Calcolatore Elettronico Pisano) e dalla città che ha visto nascere la grande avventura dell’Informatica Italiana. Pisa - ha proseguito - guarda con grande interesse ai futuri sviluppi della rete e alle sue conseguenze sulla società, e sullo sviluppo delle città e delle comunità, e da sempre è un grande laboratorio di soluzioni innovative esportate poi in tutto il mondo». «Proprio in questi giorni a Pisa – ha aggiunto ancora Filippeschi - ci si sta interrogando su quale saranno i possibili benefici che il mondo della rete porterà alla vita quotidiana delle città e si studiano nuove soluzioni per quelle che oggi chiamiamo le Smart City». La due giorni si articolerà fra Logge di Banchi e Palazzo Gambacorti. Il 7 ottobre alle 11 i protagonisti saranno i bambini delle scuole Biaggi, che disegneranno la ´Pace sul Web´ nel laboratorio proposto da Trool. Il pomeriggio sarà dedicato alle tavole rotonde e agli incontri in Sala delle Baleari. Alle 15 si parlerà di ´Libertà della Rete´ e di ´Giornalismo di guerra´. Alle 17 confronto tra i molti protagonisti dell’avventura pisana nel web. In Logge proiezione del film-documentario ´Where is my vote´, sul caso Iran, e in serata, concerto dei Criminal Jokers. Venerdì 8 la diretta da Oslo per l’assegnazione del Nobel per la pace. Alle 15 visita guidata al Museo del Calcolo (ai vecchi macelli). Tre le mostre: oltre a quella curata da Wired, nell´atrio di Palazzo Gambacorti, all’aeroporto Galilei dal 7 fino al 24 ot tobre, ci sarà quella fotografica di Richard Baker ed in piazza Xx settembre, dal 9 al 14 ottobre, T-box, a cura dell’Associazione Cantiere San Bernardo.  
   
   
ISTRUZIONE: COSTITUITA LA FONDAZIONE "KENNEDY"  
 
 Pordenone, 4 ottobre 2010 - Pordenone ospiterà, nell´Istituto "Kennedy", il neo costituito "Istituto Tecnico Superiore per le tecnologie dell´informazione e della comunicazione", una delle novità del panorama scolastico italiano. Lo scorso 30 settembre - alla presenza del notaio Gerardi nel capoluogo del Friuli Occidentale - è stato firmato l´atto costitutivo della Fondazione da parte dei soci, pubblici e privati, che ne faranno parte. Alla firma ha presenziato l´assessore regionale all´Istruzione e cultura, Roberto Molinaro, che ha espresso vivo apprezzamento per l´ottenimento da parte del "Kennedy" dell´Istituto Superiore (Its) e per l´avvio della Fondazione. I soci della Fondazione - espressamente prevista dal decreto istitutivo degli Its - sono impegnati a rendere disponibili risorse finanziarie, logistiche, strumentali, umane. Finalità della Fondazione stessa è di promuovere la diffusione della cultura tecnica e scientifica, di sostenere le misure per lo sviluppo dell´economia e le politiche attive del lavoro. Soci sono Agemont, Comune e Provincia di Pordenone, Bcc Pordenonese, Consorzio Friuli Formazione, enti e organismi di formazione accreditati in regione, Iti Kennedy, Onda Communication, Polo Tecnologico, Santin e Associati, Spingfirm, Teorema Engineering, Unindustria Pordenone, Vda Elettronica. Per l´assessore Molinaro "questo tipo di istruzione superiore mette in relazione i giovani con il mondo del lavoro, attraverso corsi formativi altamente specializzati". Non solo: "l´Its di Pordenone, finalizzato alla specializzazione nelle tecnologie dell´informazione e della comunicazione, risponde alle più moderne richieste del mercato e alle stesse aspettative di tanti giovani diplomati". "Il fatto poi - ha concluso l´assessore - che a Pordenone sia attivo anche il corso di laurea dell´Università di Udine sulle Tecnologie multimediali rafforza la positività della presenza di questo tipo di corso superiore". All´atto della firma era presente anche il direttore scolastico regionale, Daniela Beltrame; per il Comune e la Provincia di Pordenone hanno firmato il sindaco, Sergio Bolzonello, e il presidente, Alessandro Ciriani.  
   
   
DIRITTO ALLO STUDIO G. R. DELL’ UMBRIA APPROVA PIANO 2010, 700MILA EURO A COMUNI  
 
Perugia, 4 ottobre 2010 - La Giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore all’istruzione Carla Casciari, ha approvato il “Programma annuale per il diritto allo studio 2010”, nell’ambito dell’applicazione della legge 28 del dicembre 2002. Si tratta, in massima parte, di contributi ai Comuni per l’organizzazione e lo svolgimento di servizi a supporto del diritto allo studio, alla qualificazione della didattica e per interventi di integrazione scolastica per alunni in condizioni di svantaggio, in particolare disabili e stranieri. “La ripartizione dei fondi – ha detto Casciari – tiene conto anche degli ostacoli che i Comuni più piccoli riscontrano nel garantire il diritto allo studio in una situazione di crescenti difficoltà dovute ai tagli di organico docente e di personale tecnico amministrativo, alla numerosità degli alunni per classe, alla alta percentuale di studenti di diverse etnie. Il sostegno ai Comuni più piccoli e alle zone ‘marginali’ – ha proseguito l’assessore – conferma, inoltre, la tradizionale scelta umbra di contrastare i fenomeni di spopolamento e mantenere i caratteri di sviluppo diffuso ed equilibrato di tutto il territorio, di cui la scuola è uno dei cardini”. I contributi ai Comuni assommano, nel complesso a 689.628euro. Per il 50% andranno ai Comuni con popolazione inferiore ai 6.500 abitanti (cui è attribuito un contributo fisso e nei cui confronti possono essere applicati eventuali parametri di riequilibrio in rapporto alla ampiezza e morfologia del territorio). Il restante 50% è riservato ai Comuni più grandi. Una quota di risorse del Piano di programmazione triennale, pari a 68.500euro, è destinata alla realizzazione dei progetti a valenza regionale che arricchiscano l’offerta formativa: Itinerari didattici dell’Umbria (Distretti Scolastici); Progetto Monte Cucco (Comune di Costacciaro); Progetto Etruschi (Orvieto); Scuola delle arti figurative (Narni);progetto 5F - Centro risorse didattico educative per l’incontro tra culture (Allerona, Montegabbione); L’officina della Memoria (Foligno). Inoltre, ai Centri territoriali permanenti (Cpt) saranno garantite risorse per il sostegno della formazione in età adulta in collaborazione con le scuole, i corsi serali si terranno nelle sedi dei Ctp di Città di Castello, Gualdo Tadino, Perugia, Foligno, Spoleto, Terni, Narni, Orvietano Alleronese.  
   
   
UNIVERSITÀ: REGIONE SARDEGNA STANZIA 2,5 MLN PER MOBILITÀ STUDENTESCA INTERNAZIONALE ASCOLTA LA NOTIZIA  
 
Cagliari, 4 ottobre 2010 - La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Pubblica Istruzione, Maria Lucia Baire, ha approvato lo stanziamento di 2,5 milioni di euro a favore delle Università di Cagliari e Sassari per il finanziamento dei programmi di mobilità studentesca internazionale, attivati sulla base dei programmi comunitari Llp/erasmus e Leonardo o di accordi bilaterali e per il miglioramento dei servizi agli studenti dei due atenei. "La Giunta Cappellacci - ha spiegato l’assessore Baire - sostiene con convinzione i programmi di educazione interculturale all’estero perché rappresentano un valore aggiunto per la formazione dei nostri studenti, in grado di assicurare non solo maggiori opportunità di apprendimento delle lingue straniere, ma soprattutto di agire da stimolo per l’interazione e il confronto con altre culture, in un’ottica di accrescimento di competenze e abilità". Ai due atenei, che gestiranno autonomamente le risorse assegnate, saranno destinati 500.000 euro per il miglioramento dei servizi agli studenti (65% all’Università di Cagliari e 35% all’Università di Sassari in rapporto al numero degli studenti iscritti) e 2 milioni di euro per i programmi di mobilità studentesca . Anche in questo caso, il finanziamento sarà ripartito proporzionalmente in base al numero degli studenti in mobilità nell’anno accademico 2009/10.  
   
   
UN PROGETTO PILOTA PER UNA SCUOLA CON PIÙ LINGUE LA NOVITÀ PER LA SCUOLA LADINA DI FASSA  
 
Trento, 4 ottobre 2010 - Presentato il 2 ottobre a Pozza di Fassa, il primo progetto pilota per una scuola plurilingue presso l’Istituto comprensivo di Fassa, con l’insegnamento veicolare in lingua ladina. Si parte con due classi della scuola primaria. Assieme alla Sorastant, Mirella Florian, ad alunni, genitori e insegnanti, c´erano anche le autorità locali e l’Assessore provinciale all’istruzione e allo sport, Marta Dalmaso. “La scuola trentina vuole puntare sempre di più a valorizzare e diffondere il plurilinguismo e l’efficacia dell’insegnamento veicolare – ha detto l’Assessore Marta Dalmaso nel suo saluto - anche per il ladino, così come già avviene con il tedesco e l’inglese. Non partiamo certo da zero – ha ribadito l’Assessore – la lingua ladina è già presente nelle scuole della Valle per studiare storia e cultura della comunità, ma con l’uso veicolare il ladino viene reso più dinamico e fruibile da parte delle giovani generazioni. Insomma, con questo progetto valorizziamo anche il patrimonio esistente e che in questo Istituto scolastico acquista un valore simbolico forte per l’uso e la salvaguardia della lingua delle minoranze”. E sul “riconoscimento del pluralismo linguistico a tutto tondo” ha anche insistito la Sorastant, Mirella Florian, “perché dobbiamo considerare le conoscenze famigliari della propria lingua come un valore aggiunto e non come un ostacolo”. Concetti ripresi anche negli interventi di Cristina Donei, Procuradora del Comun General de Fascia, Tullio Dellagiacoma, sindaco di Pozza. Presenti anche gli altri sindaci e assessori alla cultura della Valle, genitori, docenti e i bambini, che hanno salutato con una canzone in ladino. Il progetto ha un nome semplice quanto ambizioso: "Una comunità che apprende", ma si tratta del primo progetto pilota per una scuola con più lingue, che prevede anche l’utilizzo del ladino come lingua veicolare. Si parte con due classi di scuola “media”, ma l’intenzione è quella di estendere l’attenzione alle lingue straniere anche ad altre classi. La presentazione ufficiale, oggi pomeriggio presso l’Aula magna della Sorastanza in via Soraperra di Pozza di Fassa alla presenza dell’Assessore Marta Dalmaso. Un nuovo passo avanti importante per la scuola e per la lingua delle minoranze, il cui significato era già racchiuso nell’invito preparato dagli stessi ragazzi della scuola: due alunni nel prato fiorito con le montagne alle spalle e la scritta in ladino “Mea tera mie lenga”. Il progetto prevede di utilizzare la lingua ladina per l’insegnamento/apprendimento delle seguenti discipline: storia, geografia, scienze, informatica, musica, arte e immagine, movimento e sport, ladino per un totale di 10 interventi. Ci si avvale altresì del ladino come lingua abituale in tutti i momenti extradidattici (ricreazione, mensa, spostamenti all’interno e fuori dall’edificio, ecc.). Con i bambini non ladinofoni l’insegnante introdurrà la lingua di minoranza in maniera graduale, ripetendo eventualmente più volte il discorso e servendosi, solo se necessario, della traduzione italiana. L’insegnante inviterà anche i bambini ladinofoni a insegnare e usare il ladino nell’interazione fra compagni; anche l’interazione fra gli insegnanti dovrà avvenire possibilmente in ladino. Al fine di sensibilizzare i bambini all’importanza della lingua di minoranza vengono valorizzate la diversità culturale e linguistica dei ladini e l’identità. Ogni prima classe bilingue sperimentale è dotata settimanalmente di : 1 insegnante di lingua italiana per 8 interventi (lingua italiana); 1 insegnante di matematica per 8 interventi (lingua italiana); 1 insegnante di storia, geografia, scienze, informatica, motoria, musica, immagine per 8 interventi (lingua ladina); 1 insegnante di lingua e cultura ladina per 1 intervento (lingua ladina); 1 insegnante di tedesco per 2 interventi (lingua italiana-ladina-tedesca); 1 insegnante di religione per 2 interventi (lingua italiana). Dietro e accanto alle insegnanti, il supporto di: - l’Olfed - l’Istitut Cultural Ladin - il C11- Ofize per i Servijes Linguistics e Culturèi - esperti esterni: Fabio Caon, Università “Ca’ Foscari” di Venezia; Barbara D’annunzio, Università “Ca’ Foscari” di Venezia; Barbara Gramegna, Università Ca’ Foscari di Venezia. Naturalmente l’intero Progetto di sperimentazione viene monitorato, fase per fase, attraverso la somministrazione ai bambini di test specifici per verificarne gli apprendimenti.  
   
   
ISTITUZIONI E SCUOLA, NEL MOLISE GETTATE LE BASI PER IL CONSIGLIO REGIONALE DEGLI STUDENTI  
 
Campobasso, 4 ottobre 2010 - Il Presidente del Consiglio regionale, Michele Picciano, ha ricevuto il 30 settembre il Direttore dell´Ansas (Agenzia Nazionale Sviluppo Autonomia Scolastica), Prof. Antonio Dinallo. Il Presidente Picciano e il Prof. Dinallo si sono confronti su importanti tematiche riguardanti il mondo della scuola di oggi e sulle prospettive future degli studenti. "La scuola è e deve essere collegata con le Istituzioni", ha affermato Picciano rivolgendosi al Prof. Dinallo. "Già quando ricoprivo la carica di Assessore - ha aggiunto - ho portato avanti diversi progetti che coinvolgevano il mondo della Scuola. L´incontro con lei, oggi, quindi, è il punto di partenza per nuovi ed importanti progetti". "Il primo del quali potrebbe essere - ha suggerito Picciano - il Consiglio regionale degli Studenti, in modo da coinvolgere tutte le scuole presenti sul territorio molisano". "Sono contento - ha dichiarato il Prof. Dinallo - di trovare in lei questa grande disponibilità. Ritengo che questo sia un importante momento storico per avviare un serio confronto tra Scuola e Istituzioni anche in vista dei Festeggiamenti dei 150 anni dell´Unità d´Italia".  
   
   
IN PIEMONTE BORSE DI STUDIO STATALI 6,3 MILIONI DI EURO PER L´ANNO 2009/2010  
 
Torino, 4 ottobre 2010 - Via libera dalla Giunta Regionale ai 6.359.000 euro di fondi statali per l’assegnazione di borse di studio a 61.433 studenti piemontesi di famiglie a basso reddito, che hanno presentato richiesta nell’anno 2009/2010 . Lo rende noto l’assessore regionale all’Istruzione, Alberto Cirio. La quota prevista è di: 80 euro per la scuola primaria; 95 euro per la scuola secondaria di 1^ grado; 150 euro per la scuola secondaria di 2^ grado. I fondi saranno trasferiti ai Comuni sede di Ufficio di Presidenza di Autonomia Scolastica ed erogati alle famiglie beneficiarie.  
   
   
MILANO, INAUGURATA LA CASA DEL VOLONTARIATO: LUOGO DI INCONTRO E FORMAZIONE PER AIUTARE CHI HA PIÙ BISOGNO  
 
Milano, 4 ottobre 2010 - Taglio del nastro il 30 settembre in piazza Xxv Aprile: il Sindaco Letizia Moratti ha inaugurato, accompagnata dalle note intonate dal “Coro Europa” e da quelle del sestetto di ottoni del Conservatorio “Verdi”, la Casa del Volontariato e delle Associazioni. Nato da un progetto di collaborazione tra il Comune di Milano, il Pime e il Forum delle Associazioni Familiari, finanziato con fondi della legge 285/97 (destinati a progetti dedicati all’infanzia e all’adolescenza) oggi Milano può vantare un luogo aperto alla città dove incontrarsi, fare formazione: un laboratorio sperimentale di educazione al volontariato. “Oggi nasce la Casa del Volontariato, un luogo di incontro, di formazione alla cittadinanza fondato sul desiderio di donare sé agli altri e che abbia al centro i bisogni più veri della città – ha dichiarato il Sindaco –. Oggi realizziamo un sogno, un laboratorio educativo capace di riunire il mondo giovanile della scuola e dell’università, dell’associazionismo e dell’impresa, realtà chiamate a intercettare le difficoltà del territorio per sostenere, insieme con le istituzioni, chi ha più bisogno. L’obiettivo adesso è quello di lavorare insieme affinché si consolidino quelle realtà che, nella nostra città, sono già così straordinariamente presenti”. “Oltre 700 metri quadrati in pieno centro - ha detto Mariolina Moioli, assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali- restituiti alla città perché si faccia Scuola di Volontariato e perché in questi luoghi adulti e ragazzi si incontrino e l’esperienza di ciascuno possa trasformarsi in un valore per chi ne ha bisogno. All’interno di questo spazio i ragazzi danno vita alle potenzialità creative e relazionali, gli adulti (docenti, insegnanti ed educatori) svolgono il loro ruolo educativo di accompagnamento e di ascolto, e il mondo del volontariato si propone come luogo esperienziale di cittadinanza attiva e solidale”. Partner del progetto sono il Pime e Forum milanese delle Associazioni Familiari. “L’ufficio Educazione Mondialità della Fondazione Pime Onlus propone da anni percorsi di educazione alla cittadinanza, al dialogo, all’intercultura e all’economia responsabile – ha spiegato P. Piero Masolo, che ne è responsabile -. Da queste premesse appare chiaro quanto alla nostra realtà stia a cuore partecipare al progetto ‘A scuola di volontariato’ poiché la riteniamo una splendida occasione per coinvolgere i giovani e la città sui valori della solidarietà e della cittadinanza attiva”. “La prima scuola di volontariato per i giovani è la famiglia – ha detto il Presidente del Forum Milanese delle Associazioni Familiari, Claudio Aurelio Marcellino – Abbiamo deciso di aderire a questo progetto affinché le famiglie possano partecipare più attivamente e in modo responsabile alla vita culturale, sociale e politica della città e alle iniziative di promozione umana e dei servizi alla persona”. “Il volontariato – ha concluso il Sindaco – è una delle anime più caratteristiche e radicate di Milano, città dell’impegno verso gli altri e della generosità. Motivo per cui ho promosso la candidatura della nostra città a ospitare l’Agenzia Europea del Volontariato. Basti pensare che, negli ultimi quattro anni, le organizzazioni di volontariato sono aumentate del 16% e che in città sono state censite 371 organizzazioni del terzo settore, presso le quali operano oltre 33mila volontari. E la Casa del volontariato è il simbolo di questa Milano”.  
   
   
CASTELLANZA, INAUGURATA SEDE BANCO SOLIDARIETA´ LA REGIONE LOMBARDIA FAVORISCE REALTA´ CHE NASCONO DAL BASSO  
 
Castellanza/va, 4 ottobre 2010 - Una volta c´era la Montedison, il colosso della chimica che a Castellanza aveva uno dei suoi più grossi poli produttivi in Lombardia. Su quei 300.000 metri quadri sono ancora in funzione alcuni impianti della Chemisol, sarà realizzata una centrale per il teleriscaldamento e una serie di opere di riqualificazione. Nella zona in cui erano ospitati un tempo i locali del dopo-lavoro, il 30 settembre è stata inaugurata dall´assessore regionale alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale, Giulio Boscagli, la nuova sede dell´associazione onlus "La Luna - Banco di solidarietà" di Busto Arsizio (Va). Presenti, tra gli altri, i sindaci di Castellanza, Fabrizio Farisoglio, di Marnate, Celestino Cerana e di Olgiate Olona, Giorgio Volpi, oltre al presidente dell´associazione La Luna, Renzo Morelli, al presidente dei Banchi di Solidarietà, Andrea Franchi e al presidente del Banco di solidarietà di Varese, Andrea Benzoni. "Regione Lombardia - ha detto Boscagli - attua la politica della sussidiarietà favorendo le realtà nate dal basso come il Banco alimentare e i Banchi di solidarietà. Con la legge regionale 3/2008 abbiamo voluto chiamare queste iniziative ´unità di offerta´: ora stiamo cercando di mettere in rete queste realtà perche con loro vogliamo costruire le linee politiche del sociale. In questo senso la sussidiarietà è la nostra scelta perché è il metodo che valorizza le persone". L´associazione Onlus "La Luna - Banco di Solidarietà" di Busto Arsizio è stata costituita da 8 soci fondatori all´inizio dell´anno 2010 ed è iscritta alla Federazione Nazionale dei Banchi di Solidarietà. L´iniziativa è stata generata dal desiderio di alcuni amici di sperimentare un gesto di carità molto semplice: rispondere alla povertà nella forma prima del bisogno di cibo, portando generi alimentari a chi vive in situazioni di particolari difficoltà economiche. Nonostante si sia costituita da meno di un anno, l´associazione assiste con regolarità quaranta persone, con una ventina di volontari attualmente coinvolti nelle attività del banco. L´aiuto dato è per sua natura temporaneo e la sua durata dipende dall´evolversi della situazione della famiglia assistita. I generi alimentari raccolti affluiscono al deposito, presso la sede operativa dell´Associazione, qui vengono preparati i "pacchi", tenendo conto delle caratteristiche e della composizione di ciascuna delle famiglie assistite. Il "pacco" viene portato alle famiglie dai volontari, con una cadenza quindicinale o mensile.  
   
   
FORMIGONI A LIONS: DA VOLONTARIATO A BIG SOCIETY  
 
 Milano, 4 ottobre 2010 - "Le istituzioni non possono avere la pretesa di essere autosufficienti: è necessario integrare il loro compito con l´apporto fornito dalle persone della società civile". Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, si esprime così alla tavola rotonda sul volontariato organizzata il 2 ottobre dal Lions Club di Sesto San Giovanni e moderata dal giornalista Paolo Liguori: al tavolo, assieme a Formigoni, siedono il sottosegretario con delega alla Famiglia Carlo Giovanardi, il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà e il sindaco di Sesto San Giovanni Giorgio Oldrini. Inusuale, per un dibattito politico, il luogo dell´incontro: la Galleria Venere del Centro commerciale Il Vulcano di Sesto San Giovanni, gremitissima nella giornata di sabato. Molte sono le associazioni locali di volontariato presenti all´incontro con un proprio stand, dall´Avis agli alpini. "Non c´è nessuna persona - dice Formigoni - che non possa dedicare tempo alle persone bisognose: nella vita di ciascuno c´è spazio per la gratuità del volontariato. Il rapporto con gli altri è un arricchimento per se stessi perché è in questo rapporto che la natura della creatura umana realizza se stessa". Il plauso di Formigoni va alle associazioni di Sesto San Giovanni "la cui vivacità è un segnale importante che va colto in tutto il suo peso e in tutta la sua profondità": tutto ciò è lo specchio della Lombardia "in cui si registra il più alto numero di associazioni. Il terzo settore è oggi diventato importantissimo per il compito straordinario che esso svolge". "In Lombardia - spiega Formigoni ricollegandosi al dibattito inglese - siamo passati da un modello classico centrato sul pubblico a una moderna big society in cui tutti i soggetti presenti sul territorio, siano essi pubblici, privati o non-profit, partecipano alla costruzione della rete dei servizi per rispondere ai bisogni. Tutto ciò favorisce la coesione sociale e la possibilità di affrontare meglio anche periodi di difficoltà come quello che attuale".  
   
   
AMBIENTE: AL VIA PROGETTO CO.R.E.M. COOPERAZIONE DELLE RETI ECOLOGICHE NEL MEDITERRANEO  
 
 Cagliari, 4 ottobre 2010 – Oggi ,alle 10, all’hotel Regina Margherita a Cagliari, si tiene il convegno di lancio del progetto “Cooperazione delle reti ecologiche nel Mediterraneo - Co.r.e.m.”, organizzato dall’assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente e finanziato dal primo bando dei “Progetti strategici del programma operativo Italia-francia “Marittimo”, dedicato al tema della cooperazione all’interno della Rete ecologica dei territori di Corsica, Liguria, Sardegna e Toscana. L’assessorato della Difesa dell’Ambiente della Regione Sardegna è capofila di un ampio partenariato transfrontaliero, composto dalle principali amministrazioni pubbliche locali, da primarie agenzie di protezione ambientale, importanti parchi nazionali e regionali ed aree marine protette, unitamente a prestigiose università e centri di ricerca. Co.r.e.m. Si propone di tutelare e valorizzare il patrimonio naturalistico e la biodiversità della rete ecologica, mirando a ridurre la pressione e le minacce sulle risorse ambientali e a favorire un adeguato utilizzo sociale, economico e sostenibile delle stesse, grazie al coinvolgimento ed alla sensibilizzazione dei cittadini e delle imprese. Per questo si è deciso di sfruttare la creazione di reti di cooperazione transfrontaliera, per la condivisione e lo scambio di metodologie di lavoro e buone prassi gestionali che consentano ai partner di progetto di migliorare la propria capacità di pianificazione integrata delle politiche e degli strumenti di gestione della Rete Ecologica. Il progetto avrà una durata di 36 mesi, con un budget complessivo di 6.000.000 euro.  
   
   
REGIONE BASILICATA -ENI/SHELL, OK OSSERVATORIO AMBIENTE E FONDI FORESTE “OLTRE 5 MILIONI DI EURO SUBITO DISPONIBILI PER LE ATTIVITÀ FORESTALI. ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO SU IDROCARBURI E NON SOLO MISURANDO LE VARIAZIONI”  
 
Potenza, 4 ottobre 2010 - Recupero dei fondi destinati a misure non attuate nelle passate annualità per impiegarli già nel piano di forestazione 2010 e avvio dell’osservatorio ambientale sulla Basilicata con l’inizio del 2011, per integrarlo nel sistema di monitoraggio ambientale sulle estrazioni. Sono queste i due positivi risultati a cui è giunto il Comitato paritetico sull’accordo sulle estrazioni in Val d’Agri tra Regione Basilicata ed Eni/shell, presieduto da Angelo Raffaele Rinaldi, capo di gabinetto del Presidente della Giunta Regionale Vito De Filippo. La Basilicata ha infatti chiesto e ottenuto che oltre 5 milioni di euro che, negli anni passati, in virtù dell’accordo, dovevano essere destinati ad alcuni interventi che ancora non sono partiti fossero spostati sulle attività di forestazione. In questo modo, non solo sarà possibile procedere ad una compensazione ambientale tutta “verde”, con un incremento di superficie boscata, ma si darà anche continuità lavorativa ai circa 5mila addetti del settore. Il trasferimento, infatti, sarà reso immediatamente operativo (e in questo gli esponenti delle compagnie presenti al tavolo hanno assunto un impegno vincolante), anche in attesa che si perfezionino i passaggi formali, consentendo l’impegno delle somme già sul programma di forestazione dell’anno in corso. Partono da subito anche le operazioni per far avviare, già da gennaio del 2011, l’attività dell’osservatorio ambientale che si inserirà nell’ambito delle attività di monitoraggio sulle estrazioni per poi poter fruire di apposite fonti di finanziamento (previste sempre nell’accordo) che ne renderanno più stabile l’attività consentendo una programmazione di lungo termine delle attività. L’osservatorio, che dovrà nel tempo estendere le proprie competenze anche oltre le sole questioni legate alle estrazioni di idrocarburi, partirà proprio dall’esame della situazione esistente, raccogliendo i dati già disponibili e provvedendo a rilevarne di nuovi, con particolare attenzione alle zone di “bianco”, vale a dire quelle in cui non ci sono attività estrattive in corso ma saranno avviate a breve, al fine di poter poi rilevare le eventuali variazioni. Il progetto, messo a punto dal direttore generale del Dipartimento Ambiente della Regione, Donato Viggiano, prevede investimenti tanto in infrastrutture tecnologiche, con un forte potenziamento della rete di rilevamento dei dati, quanto sulle professionalità, con il coinvolgimento di un numero di ricercatori che nel tempo potrà essere incrementato.  
   
   
SODDISFAZIONE DELL’ASSESSORE PUGLIANO DOPO L’INCONTRO CON SYNDIAL SULLA BONIFICA DEI SITI INQUINATI A CROTONE  
 
Reggio Calabria, 4 ottobre 2010 - L’assessore regionale all’Ambiente Francesco Pugliano si è detto particolarmente soddisfatto dell’incontro avuto con Sergio Polito, amministratore delegato della Syndial, società del gruppo Eni che si occupa della bonifica dei terreni inquinati di Crotone. “L’incontro – ha detto Pugliano - che ha registrato la partecipazione del Prefetto di Crotone e delle Istituzioni locali, segna oggettivamente un punto di svolta positiva nell’annosa questione della bonifica dell’intera area industriale, portuale e dei 22 siti con presenza di Cic (Conglomerato Idraulico Catalizzato), ricadenti nella città di Crotone”. “L’incontro – ha sottolineato l’assessore - è stato innanzitutto di grande utilità per accelerare i tempi di avvio della stessa bonifica. Come dire che, finalmente, dopo anni di inadempienze e di ritardi, si è convenuto di far presto e soprattutto di far bene. In secondo luogo è stato importante affinché, un’operazione di così vasta portata, possa coinvolgere da protagonisti e non da comprimari, e nemmeno in modo residuale, il sistema delle imprese locali,le quali insieme ai lavoratori, ai cittadini e al territorio sono state le vittime del degrado ambientale e dei conseguenti processi di deindustrializzazione che dolorosamente si sono verificati in questi anni”. “In particolar modo – ha aggiunto Pugliano - in tutte le attività previste, dovranno essere coinvolti i lavoratori a partire da quelli già impegnati nelle fabbriche dismesse. Su questi aspetti, unitamente al Presidente Scopelliti ed alla Vicepresidente Stasi, abbiamo sottolineato che servono accordi precisi, dettagliati e verificabili riguardo al coinvolgimento attivo delle imprese locali, dei lavoratori e ai tempi, che assicurino risposte certe ad un territorio e ad una comunità che si trova in una drammatica condizione di crisi economica, sociale ed occupazionale. Una realtà che dopo aver subito la beffa della chiusura degli impianti industriali si trova da troppo tempo in attesa di un adeguato, corposo e radicale progetto di bonifica che deve anche rappresentare una nuova occasione di ripresa economica ed occupazionale. Insomma, il tempo delle attese infruttuose deve essere considerato concluso. Non c’è più tempo da perdere. Bisogna passare ai fatti. E’ questo l’impegno prioritario della Giunta Regionale che intende sempre più manifestare la propria vicinanza ed il proprio impegno verso la città di Crotone e la sua provincia”. “ L’incontro poi, successivo, con il Ministero dell’Ambiente – ha concluso Pugliano - ha rafforzato questa prospettiva avendo lo stesso dicastero assicurato la disponibilità di 10 milioni di euro ai quali la Regione assicurerà un ulteriore sostegno finanziario da inserire in un accordo di programma con il Ministero per intervenire in modo risolutivo nella messa in sicurezza e bonifica dei siti C.i.c. , per la riduzione dei rischi rinvenienti dalla presenza di tali materiali nocivi, con particolare priorità alle scuole e per garantire alla comunità crotonese la certezza del diritto alla salute.  
   
   
SICUREZZA DELLA COSTA IN EMILIA ROMAGNA: SERVONO RISORSE NAZIONALI CERTE  
 
Bologna, 4 ottobre 2010 – "Per rispondere ai bisogni dei cittadini e all´esigenza di mettere in sicurezza il territorio, ci vogliono risorse certe e ognuno deve fare la propria parte. Come sta facendo la Regione". Lo ha detto l´assessore regionale alla Difesa del suolo e della costa Paola Gazzolo intervenendo l’ 1 ottobre a Cesenatico alla presentazione del volume “500 anni dopo Leonardo - La messa in sicurezza del bacino idrografico di Cervia e Cesenatico”, a cui ha partecipato anche il capo della Protezione civile nazionale Guido Bertolaso. “Sicurezza vuol dire prima di tutto prevenzione. Per questo stiamo costruendo un piano pluriennale regionale, che non può non essere accompagnato da risorse statali, coerenti e adeguate” ha insistito l´assessore, apprezzando "le parole di Bertolaso che ha riconosciuto nella Regione un esempio nazionale di buongoverno nella gestione integrata delle emergenze e nell´azione di prevenzione. Ci attendiamo che alle lodi segua un impegno concreto da parte del governo". “L’esempio di Cesenatico e Cervia – ha aggiunto Paola Gazzolo che ha fatto il punto sull’avanzata fase di realizzazione degli interventi per la messa in sicurezza del nodo idraulico – rappresenta la modalità con cui la Regione Emilia-romagna vuole continuare a lavorare. Per questo ribadisco la necessità di finanziamenti nazionali mirati alla sicurezza del territorio; finanziamenti che a tutt’oggi risultano azzerati, sia sul versante del Fondo regionale di Protezione civile, sia per gli interventi collegati alle ordinanze nazionali di Protezione civile”. Gli interventi di messa in sicurezza di Cervia e Cesenatico - Il territorio compreso tra i Comuni di Cesena, Cervia e Cesenatico è stato pesantemente colpito da eventi meteorologici di notevole intensità e ha subito negli ultimi anni numerose esondazioni: la più pesante nel 1996 con l’alluvione delle zone costiere di Forlì-cesena, Rimini, Ravenna e Ferrara (48 Comuni colpiti, 40mila persone e 12mila edifici coinvolti), per danni all’epoca stimati complessivamente intorno ai 700 miliardi di lire. La vulnerabilità del territorio era causata, oltre che dalle piogge molto intense, dalle violente mareggiate e dal contemporaneo innalzamento del livello del mare, aggravati dalla subsidenza della costa. A partire dai primi anni 2000, con l’emanazione di specifiche ordinanze nazionali di Protezione civile, è stato predisposto un piano complessivo di opere (realizzato in più stralci) che già oggi è in grado di costituire un efficace sistema di messa in sicurezza di Cervia, Cesenatico e dei territori circostanti. Il complesso degli interventi a tutt’oggi finanziati ammonta a circa 30 milioni di euro, di cui circa 21 provenienti da ordinanze nazionali di Protezione civile e 9 dal bilancio della Regione Emilia-romagna e del Comune di Cesenatico. Un primo e importante intervento realizzato a Cesenatico, dove l’originario progetto del porto canale fu ideato da Leonardo da Vinci nel 1502, riguarda le Porte Vinciane, già in funzione dal 2005. Si tratta di un sistema di sbarramento mobile che permette di chiudere l’ingresso del porto quando, a causa di condizioni avverse, c’è il rischio che il mare superi il livello delle banchine. Accanto alle Porte Vinciane è stato realizzato un impianto di sollevamento con pompe a portata elevata, in grado di trasferire le acque piovane accumulate a monte delle porte, evitando possibili allagamenti del centro storico. E’ in fase di realizzazione un ulteriore impianto per aumentare la funzionalità delle porte: un sistema meccanico di rimozione dell’accumulo di sabbia trasportata dalle mareggiate che può ostacolarne il funzionamento. Queste opere, inserite in un contesto di pregio, sono state completate con interventi di arredo urbano che le valorizzano, favorendo anche la fruizione da parte dei cittadini. Gli interventi hanno rinnovato il profilo del porto canale e della darsena di Cesenatico, con percorsi pedonali, la ricostruzione delle banchine, la sistemazione degli slarghi, la creazione di una piazza direttamente sul mare (la nuova piazza Spose dei Marinai). Oltre ai lavori di messa in sicurezza del porto canale, sono stati realizzati altri interventi fondamentali: il grande by-pass idraulico che convoglia le acque in eccesso sul canale Tagliata; l’adeguamento dei canali di collegamento delle acque raccolte a monte che vengono trasferite nello stesso canale Tagliata; l’adeguamento dell’uscita a mare per lo scarico delle acque raccolte. Sono inoltre in fase di realizzazione altri interventi che riguardano l’opera di regolazione meccanica prevista sul canal Vena e la predisposizione di un impianto di sollevamento delle acque provenienti dal reticolo idraulico del territorio cervese per il successivo trasferimento nel canale Tagliata.  
   
   
UE: EMERGENZA RIFIUTI IN CAMPANIA: É TEMPO PER LA RIDUZIONE, IL REIMPIEGO E IL RICICLAGGIO  
 
 Bruxelles, 4 ottobre 2010 - Un sistema integrato di gestione dei rifiuti che dia priorità alla riduzione, al reimpiego e al riciclaggio dovrebbe essere predisposto al fine di evitare il ripetersi in futuro di un´emergenza nella raccolta dei rifiuti in Campania, secondo quanto afferma il testo adottato giovedì dalla commissione petizioni. La relazione segue una missione d´inchiesta effettuata nell´aprile scorso e propone inoltre sanzioni più severe e maggior dialogo con la cittadinanza. La relazione approvata afferma che "governi nazionali di ogni colore politico che si sono succeduti e i diversi commissari non sono stati in grado, nonostante gli ingenti fondi pubblici spesi, di risolvere questo annoso problema". I deputati della commissione petizioni ricordano che l´emergenza in Campania non é finita, ma "è attualmente dormiente e vi è un serio rischio che possa scoppiare nuovamente". Un piano integrato di gestione - Per evitare il ripetersi della situazione di due anni fa, i deputati in commissione chiedono la predisposizione di un piano di gestione integrato che dia priorità alla prevenzione dei rifiuti, attraverso riduzione, reimpiego e riciclo e la raccolta differenziata. Tali azioni dovrebbero includere anche la bonifica delle aree contaminate, sottolineando che "per troppo tempo la Campania è stata beneficiario netto di rifiuti industriali e domestici provenienti da altre regioni". Ruolo della criminalità organizzata - "Vi sono prove che per decenni la Camorra ha importato rifiuti tossici dalle industrie del nord scaricandoli in centinaia di discariche abusive o, addirittura, in mare. Se le affermazioni circa la portata di questa attività illegale si avvicinano al vero, è inconcepibile che le autorità, o quantomeno alcune di esse, non fossero al corrente della situazione", conclude il testo approvato. Supervisione militare controproducente - Fra le altre raccomandazioni contenute nella relazione, c´é quella di "ricostruire il dialogo tra i cittadini e le autorità e tra i diversi livelli di governo": i deputati affermano infatti che: "La supervisione militare è controproducente rispetto alla trasparenza e a ogni ragionevole percezione di normalità". Erogazione dei fondi sospesa più volte - "Le infrastrutture richieste sono importanti e costose; comprendono impianti di riciclaggio e un´adeguata rete di discariche", notano i deputati della commissione petizioni. Nel 2007, la Commissione europea decise di sospendere i pagamenti di €135 milioni in contributi comunitari relativi all´esercizio finanziario 2006-2013 per i progetti di raccolta e smaltimento di rifiuti in Campania e €10.5 milioni per il periodo 2000-2006. "I finanziamenti sospesi, tuttavia, dovranno essere impiegati per aiutare a innescare il processo di attuazione, sempre che l´Italia sia in grado di dimostrare un impegno concreto e l´ambizione di conformarsi al diritto Ue", afferma la relazione. Sanzioni più severe - È necessario affrontare anche il tema dello smaltimento delle ecoballe "mummificate" con la tecnologia adeguata e utilizzando esclusivamente i siti ufficialmente accreditati e compatibili con la direttiva discariche dell´Ue, secondo quanto affermano i deputati, che aggiungono: "Le sanzioni per lo scarico incontrollato di rifiuti vanno progressivamente inasprite come deterrente". L´italia é stata condannata dalla Corte di Giustizia dell´Unione per violazione della legislazione comunitaria sullo smaltimento e raccolta dei rifiuti due volte, nel 2007 e nel 2010. Missione d´inchiesta in Campania - Una delegazione della commissione petizioni, guidata da Judith A. Merkies (S&d, Nl) é stata in Campania fra il 28 e il 30 aprile per verificare led accuse e proteste contenute in 15 diverse petizioni presentate da cittadini. I deputati hanno cosi potuto incontrare gli autori delle petizioni, le aziende che amministrano le strutture per i rifiuti, le autorità responsabili locali, regionali e nazionali e esperti indipendenti.  
   
   
PETIZIONE NO IMPIANTO SMALTIMENTO RIFIUTI A TAVAGNACCO (UD)  
 
Trieste, 4 ottobre 2010 - Il pericolo è già stato scongiurato perché il Consiglio comunale ha votato no, ma il Comitato contro la realizzazione di un impianto di smaltimento dei rifiuti in comune di Tavagnacco (Ud), e precisamente nella zona residenziale di Feletto Umberto, mette le mani avanti e consegna comunque al presidente del Consiglio regionale, Maurizio Franz, la petizione che 574 cittadini hanno firmato per bloccare quel progetto. Tra i promotori e ora garante delle firme, il consigliere regionale Roberto Asquini, che con il presidente del Comitato, Guerrino Grosso, ha rimarcato come sia importante che anche in futuro resti l´evidenza del dissenso degli abitanti della zona non alla costruzione di un dissociatore molecolare, ma al farlo sorgere a poche decine di metri da condomini, un parco giochi, un albergo e una piscina. I cittadini chiedono vi sia certezza sulla sicurezza di questi impianti, a cominciare dalla scelta del sito idoneo - hanno sottolineato i depositari della petizione. Il presidente Franz ha, quindi, preannunciato la consegna del documento alla Iv Commissione consiliare, competente in materia di ambiente e territorio.  
   
   
BASILICATA, ATO: IN AUMENTO RACCOLTA DIFFERENZIATA CARTA E CARTONE  
 
Potenza, 4 ottobre 2010 - “La crescita della raccolta differenziata di carta e cartone in Basilicata, ci dice chiaramente che anche la nostra regione si sta avviando, con passi decisi e incoraggianti, verso forme e modalità di gestione dei rifiuti urbani che privilegiano l’aspetto del recupero e riciclo dei materiali.” E’ il commento di Sabino Altobello, Commissario unico Ato rifiuti di Potenza e Matera, ai dati del Xv Rapporto di Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica) sulla raccolta differenziata di carta e cartone. In Basilicata, nel 2009, sono state raccolte circa 13.000 tonnellate di materiali cellulosici (+ 5,8% rispetto al 2008), con una media procapite di 22,3 Kg/ab. Notevoli i vantaggi economici: nel 2009, sono stati trasferiti ai comuni lucani oltre 530 mila euro di corrispettivi per i servizi sulla raccolta differenziata di carta e cartone. Negli ultimi 11 anni, questo tipo di raccolta ha portato benefici per oltre 15 milioni di euro. “Si può fare molto di più – conclude Altobello – dando un respiro più lungo al lavoro sin qui svolto, che oggi inizia a dare buoni frutti. Rafforzare la raccolta differenziata, come nel caso di alcuni comuni che possiamo indicare come “virtuosi” (Potenza, Matera, Rionero in V., Venosa, Montalbano, Montescaglioso, Muro Lucano, S. Arcangelo, …), è un modo non solo concreto di tutelare all’ambiente (meno emissioni dannose in aria), ma vuol dire anche più benefici economici (riduzione costi per la discarica) ed anche posti di lavoro legati al recupero, trattamento e riciclo dei materiali.  
   
   
DA REGIONE UMBRIA 9OOMILA EURO PER INCREMENTO RACCOLTA DIFFERENZIATA “PORTA A PORTA”  
 
 Perugia, 4 ottobre 2010 – Estendere la raccolta differenziata “porta a porta” che, in attuazione del Piano regionale di gestione dei rifiuti, entro il 2012 dovrà raggiungere l’80 per cento degli abitanti dell’Umbria. Con questo obiettivo la Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Ambiente Silvano Rometti, ha assegnato 900mila euro ai quattro “Ati” (Ambiti territoriali integrati) che nel 2010 hanno iniziato a conferire i rifiuti prodotti nel territorio di competenza con la nuova modalità di raccolta. “Il sistema ‘porta a porta’ - ha sottolineato Rometti - come dimostrano i risultati delle esperienze già in atto, determina un forte incremento della percentuale di raccolta differenziata nelle aree raggiunte dal servizio. Un modello che si sta sviluppando su tutto il territorio regionale e che vogliamo incrementare, sostenendo l’impegno degli enti e dei cittadini. La raccolta differenziata – ha aggiunto - ha immediati benefici per la comunità dal punto di vista ambientale ed economico. Si riduce, infatti, la quantità di materiali che confluiscono in discarica e si risparmiano materia prima ed energia”. A sostegno della riorganizzazione dei servizi di raccolta differenziata domiciliare, con il Programma triennale 2009 – 2011, la Regione ha destinato a favore degli “Ati” la cifra complessiva di 2 milioni e 780mila euro. Nel ripartire la somma di 900mila euro per l’annualità 2010, la Giunta regionale ha tenuto conto non solo del numero degli abitanti nel territorio di competenza, ma anche della “copertura” del servizio di raccolta domiciliare che si intende realizzare. Nell’ati 1 la riorganizzazione ha già portato ad alcuni risultati significativi nel corso del 2009: su base annuale l’intero comune di Gubbio ha superato il 50% (raggiungendo, con un anno di anticipo, l’obbiettivo della normativa statale e regionale previsto per il 2010) mentre il comune di Città di Castello ha praticamente raddoppiato il proprio livello di raccolta differenziata, sebbene la riorganizzazione sia stata operativa solo nella seconda metà dell’anno e non abbia, per ora, riguardato l’intero territorio comunale. L’intero “Ati” ha registrato, nel 2009, un incremento superiore al 4 per cento, oltre tutto in presenza di una significativa riduzione (-4,5%) della quantità di rifiuti complessivamente prodotti. Già al termine del 2009 la riorganizzazione del servizio era attiva su circa la metà della popolazione residente e l’estensione prevista nel 2010 riguarda un ulteriore 15% della popolazione. Nell’ati 2, al termine del 2009, il servizio domiciliare era attivo nell’intero comune di Marsciano, su buona parte del comune di Corciano e dell’area del Trasimeno, oltre che in altre zone demograficamente meno significative (tra cui alcune frazioni nell’area nord del comune di Perugia), per un totale di circa 82.000 abitanti (circa il 20% del totale). Nel 2010 è prevista l’estensione del servizio fino a raggiungere circa il 40% della popolazione complessiva dell’Ati. Nell’ati 3, il Programma prevede l’estensione del servizio domiciliare su una copertura molto vicina all’obiettivo del 79% della popolazione residente previsto dal Piano regionale. Buona parte dell’estensione è prevista nel 2011. Attualmente il servizio domiciliare è attivo per circa il 30% della popolazione residente nei comuni di Foligno e Spoleto. Nell’ati 4, il servizio domiciliare è, allo stato attuale, attivo solo sul 15% della popolazione e nel 2010 è stata programmata l’estensione in soli due comuni, per un totale di 3500 abitanti residenti. Complessivamente, nel corso del 2010, saranno oltre 116mila gli umbri a cui verrà esteso il servizio di raccolta differenziata “porta a porta”, oltre 70mila dei quali nel territorio di competenza dell’Ati 2. Le risorse stanziate dalla Regione saranno, pertanto, così ripartite: 185371 euro all’Ati 1; 550116 euro all’Ati 2; 137352 euro all’Ati 3 e 27160 euro all’Ati 4.