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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Gennaio 2014
SANITÀ NEL LAZIO: UN NUOVO PIANO OPERATIVO PER RIDURRE I TEMPI D’ATTESA NEI PRONTO SOCCORSO  
 
 Roma, 20 gennaio 2014 - La Regione adotta un piano operativo per ridurre i tempi di attesa e eliminare inefficienze e disfunzioni nei pronto soccorso. Cosa prevede il piano? Più posti letto di medicina d’urgenza. Verranno recuperati attraverso i posti letto di chirurgia, non sempre utilizzati. Meno trasferimenti nelle cliniche accreditate. In questo modo saranno soprattutto gli ospedali più piccoli a trasferire i pazienti in queste strutture. Più soluzioni per i casi meno gravi. Nel caso in cui gli ospedali abbiano pochi posti letto disponibili, i casi meno gravi potranno essere trattati dalle case di cura accreditate. Ambulatori aperti anche il sabato e la domenica. Ce ne saranno in ogni municipio di Roma, e verrà adottata anche un’unica carta dei servizi. Verifiche immediate sull’utilizzo delle ambulanze. In questo modo si potrà capire come vengono usate quelle private e quante restano utilizzate solo parzialmente. Il piano, che è stato realizzato insieme ai direttori di Asl e pronto soccorso, rappresenta un altro passo per la costruzione di un nuovo modello di sanità che offra cure efficienti e di qualità a tutti i cittadini del Lazio.  
   
   
OSPEDALE DELLE SCOTTE: UNA COMMISSIONE DI ESPERTI INDICHERÀ LA SOLUZIONE MIGLIORE  
 
Firenze, 20 gennaio 2014 – Sarà una commissione di esperti in rappresentanza della Regione, dell´Azienda sanitaria, dell´Università e del Comune a indicare la strada da percorrere per l´ospedale di Santa Maria delle Scotte a Siena. A istituire la commissione sarà l´assessorato alla sanità della Regione Toscana, in accordo con il rettore dell´Università e il sindaco di Siena. Questo, in estrema sintesi, il percorso indicato dall´assessore alla sanità della Regione Toscana, Luigi Marroni, sul futuro strutturale del nosocomio senese. "La qualità e l´eccellenza di un ospedale – sottolinea Marroni – è data da un insieme di cose: la competenza delle persone che vi lavorano, le dotazioni tecnologiche, i processi clinici e assistenziali, ma anche la struttura che ospita il nosocomio. Alle Scotte – continua Marroni - sia la direzione, che l´università, sono impegnate da tempo nella valorizzazione dei processi e delle competenze e nel potenziamento delle eccellenze e sono stati sostenuti investimenti per le tecnologie, mentre altri sono stati pianificati, sempre con l´obiettivo di migliorare l´assistenza. La collaborazione con l´Università è fondamentale nell´assistenza, nello sviluppo di nuovi processi e nella ricerca, che come Regione sosteniamo moltissimo. La struttura invece, in gran parte – fa notare Marroni – è stata realizzata negli anni ´70, si rivela ormai datata dal punto di vista funzionale e necessita di una ristrutturazione, anche se diverse parti sono state già ristrutturate o costruite ex novo. Per questo la direzione dell´azienda sta predisponendo un piano di ristrutturazione radicale per le parti che lo necessitano (sie per la parte funzionale, che per l´impiantistica e la parte strutturale) ma quando si affronta un progetto del genere è dovere dell´amministrazione – sottolinea Marroni – valutare tutte le possibili alternative e selezionare quella migliore." Due in sostanza le alternative. "Una profonda ristrutturazione o la ricostruzione parziale dell´ospedale – spiega Marroni – salvaguardando naturalmente le parti costruite da poco, come ad esempio il nuovo pronto soccorso." Sarà questo in sostanza il nodo da sciogliere attraverso la futura commissione. "Dovrà esaminare la situazione e valutare – spiega ancora l´assessore regionale- i costi e i benefici delle soluzioni alternative, sia dal punto di vista sanitario, sia da quello urbanistico, economico e finanziario. Naturalmente nella discussione saranno coinvolti ampiamente tutti gli interessati: i cittadini, i dipendenti, le istituzioni locali. L´obiettivo sarà quello di avere il massimo della qualità, della fruibilità, della modernità con l´ottimizzazione dei costi di gestione e dell´investimento, in modo da avere la garanzia della salvaguardia assoluta dei soldi spesi. In questo contesto – sottolinea ancora Marroni – un tema cruciale sarà la forma di finanziamento e la valorizzazione dei beni esistenti." L´operazione andrà ad inquadrarsi nella politica di ammodernamento e miglioramento dell´efficienza che la Regione ha portato avanti in Toscana. "La Regione – conclude Marroni – ha gestito molte operazioni di rinnovamento strutturale nella sanità toscana e anche a Siena è giunto il momento di fare una riflessione, alla quale si era già cominciato a pensare da qualche tempo, insieme alla città e all´ateneo. Daltronde Regione e Università sono "socie" alle Scotte e con il Comune abbiamo un rapporto di grande collaborazione e dialogo. Tutti insieme saremo chiamati a trovare la soluzione migliore per garantire l´assistenza ai cittadini e lo sviluppo scientifico che sono sempre stati di casa a Siena e che intendiamo potenziare."  
   
   
CALABRIA: IL PRESIDENTE SCOPELLITI HA INAUGURATO ALLA CASA DELLA SALUTE DI SCILLA IL PRIMO CENTRO REGIONALE DI FECONDAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA DI PRIMO E SECONDO LIVELLO  
 
Catanzaro, 20 gennaio 2014 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha inaugurato alla casa della salute di Scilla il primo centro regionale di fecondazione medicalmente assistita di primo e secondo livello. All’inaugurazione erano presenti, tra gli altri, l’assessore regionale Luigi Fedele, il direttore sanitario dell’Asp Franco Sarica, il direttore amministrativo Enzo Scali ed il direttore sanitario del presidio territoriale scillese Candido Francica, oltre a vari amministratori locali. Si tratta di un nuovo servizio sanitario che intende perseguire l´obiettivo di salvaguardare la funzione riproduttiva, con l´impiego di tutte le metodiche mediche, chirurgiche e tecnologiche oggi esistenti, per pervenire alla diagnosi, e alla terapia, dell’infertilità/sterilità del singolo e della coppia attraverso realizzazione delle tecniche e delle procedure, di Procreazione Medicalmente Assistita. E´ noto, infatti, che le tecniche di procreazione medicalmente assistita (P.m.a.) sono finalizzate al trattamento dell´infertilità, e può essere fatto loro ricorso solo quando sia accertata l´impossibilità di rimuovere altrimenti le cause impeditive della procreazione, o nei casi di sterilità o di infertilità inspiegate. Con il decreto n.129 del 14 dicembre del 2011 del Presidente Scopelliti, si è avviata la procedura per la realizzazione di centri pubblici per la soluzione dei problemi riproduttivi. Attualmente sono presenti in Calabria un centro pubblico di primo livello a Rossano ed otto centri privati autorizzati che erogano prestazioni di primo e secondo livello. Il decreto prevede inoltre la realizzazione di un altro centro pubblico di primo, secondo e terzo livello presso l’azienda Ospedaliera “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro ed un centro pubblico di secondo livello presso l’Azienda Ospedaliera di Cosenza. “E’ il primo centro pubblico di primo e secondo livello che nasce in Calabria, una risposta importante per Scilla – ha dichiarato il Presidente Scopelliti. Mi preme ringraziare l’amministrazione locale ed il suo primo cittadino poiché ci hanno supportato nel processo di riconversione del nosocomio. Questo centro, sono convinto, diventerà una struttura all’avanguardia. A Scilla abbiamo potenziato alcuni servizi tra cui l’allergologia, l’oncologia medica, la riabilitazione cardiorespiratoria, è presente anche ambulatori di pediatria, dermatologia e chirurgia ambulatoriale e da qualche mese facciamo attività di prevenzione delle malformazioni cardiache fetali, oltre già esistente ambulatorio di endocrinologia, oculistica e ortopedia ed analisi cliniche, endoscopia oltre un punto di primo intervento h 24”. Scopelliti ha anche parlato del servizio di dialisi: “Abbiamo aumentato i posti letto, il nostro obiettivo è quello di consentire a tutti i malati dell’area di curarsi sul territorio, per questo ho invitato l’Asp di Reggio ad accelerare le procedure”.  
   
   
VENETO: NON ESISTE PROBLEMA DI SORTA, GLI STIPENDI AI DIPENDENTI DEL SERVIZIO SANITARIO SARANNO REGOLARMENTE PAGATI  
 
Venezia, 20 gennaio 2014 - “Non c’è alcun pericolo che non venga erogato lo stipendio di gennaio ai dipendenti della sanità”. L’assessore alla Sanità della Regione Veneto, Luca Coletto, respinge seccamente alcune ipotesi riportate oggi dalla stampa secondo le quali, a causa di ostacoli burocratici, sarebbero a rischio le spettanze per oltre 60 mila dipendenti del servizio sanitario regionale. “Non esiste alcun problema reale, tenuto conto del ritardo con cui è stato effettuato fra novembre e dicembre il riparto del fondo nazionale e della riorganizzazione degli uffici della Regione – riprende Coletto – a gennaio gli stipendi saranno comunque regolarmente pagati senza altre problematiche”.  
   
   
NEONATO SALVATO ALLE SCOTTE DI SIENA GRAZIE A UN GRANDE LAVORO DI SQUADRA  
 
 Firenze, 20 gennaio 2014 - Neonato salvato all´ospedale Santa Maria alle Scotte di Siena grazie a un grande lavoro di squadra. Il bel risultato è stato raggiunto dal Dipartimento Materno Infantile, diretto dal professor Felice Petraglia, su un piccolo paziente venuto alla luce in gravissime condizioni a causa di una malformazione molto rara, un´ernia diaframmatica destra, individuata grazie alla diagnosi prenatale effettuata dai ginecologi Filiberto Severi e Caterina Bocchia. Il piccolo, nato con parto programmato alla 37esima settimana, è stato subito intubato e stabilizzato dall´équipe della Terapia Intensiva Neonatale, diretta da Barbara Tomasini, ma a causa delle gravi condizioni è stato operato dopo tre giorni per permettere ai suoi parametri vitali di essere stabilizzati dall´èquipe neonatologica. E´ stato quindi operato dall´équipe di Chirurgia Pediatrica, diretta da Mario Messina, direttamente in Terapia Intensiva, perché il neonato non poteva essere spostato, con il fondamentale supporto dell´équipe anestesiologica di Pasquale D´onofrio, con Laura Giuntini, dopo approfonditi controlli radiologici effettuati dallo staff di Luca Volterrani. "Ho ripetuto in più occasioni che nella nostra sanità il vero valore aggiunto sono gli operatori, e ne sono sempre più convinto - dice l´assessore al diritto alla salute Luigi Marroni, commentando l´intervento - La storia di questo intervento ne è una conferma. Certo, sono importanti le strutture, le apparecchiature, le terapie, ma solo se tutto questo è in mano a persone competenti, preparate, motivate. Persone che si dedicano ai pazienti con generosità e professionalità. Insomma, in sanità il fattore umano è fondamentale. Un sentito grazie a tutti gli operatori che alle Scotte hanno consentito il salvataggio di questo neonato". "Questa malformazione – spiega Messina – è stata causata dalla mancata chiusura del diaframma, che ha portato a uno spostamento dall´addome al torace di colon, ileo e fegato. Abbiamo rimesso tutti gli organi al loro posto e chiuso la cavità, con un intervento molto complesso. Questo tipo di malformazione, infatti, nel 90-95% dei casi è localizzata a sinistra mentre, in questo caso, era a destra dove la presenza del fegato ha reso tutto più difficile". L´intervento, realizzato poco prima di Natale, è andato bene e dopo circa 20 giorni passati in terapia intensiva il piccolo paziente è stato affidato alle cure della Pediatria neonatale, diretta da Giuseppe Buonocore. "Ora il piccolo mangia – conclude Messina – e digerisce normalmente ed è cresciuto. Un bellissimo risultato, possibile soltanto grazie alla presenza di tanti ottimi professionisti e di un centro avanzato di terzo livello, qual è quello delle Scotte. Il caso è stato infatti discusso collegialmente tra tutti e, insieme, abbiamo deciso i vari passi necessari a strappare alla morte questa meravigliosa creatura che ora potrà tornare a casa con la sua famiglia".  
   
   
SALUTE FVG: RIDETERMINATI PARAMETRI DI RIFERIMENTO ENTI SERV. SANITARIO...  
 
Trieste, 20 gennaio 2014 - L´azienda ospedaliera di Pordenone entra in fascia A, assieme alle due Aziende ospedaliero-universitarie di Trieste e Udine, e con l´Azienda territoriale 4 "Medio Friuli". Tutti gli altri enti del Servizio sanitario regionale in fascia B. Lo stabilisce una delibera ´tecnica´ approvata oggi dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore alla salute, Maria Sandra Telesca. Un provvedimento che quindi, partendo da parametri oggettivi di riferimento per definire la complessità di gestione delle diverse aziende, basato su posti letto, numero di assistiti e numero di dipendenti, di fatto individua due ´fasce´. "Questa delibera, che persegue l´omogeneità nella complessità gestionale - evidenzia l´assessore Telesca -, presenta un importante elemento di novità, in quanto colloca per la prima volta in fascia A l´Azienda ospedaliera di Pordenone, testimoniando l´eccellenza già alta dei servizi nel Pordenonese e sancendone il ruolo di ´hub´ della rete ospedaliera regionale, insieme a Udine e Trieste".  
   
   
SANITÀ, A VILLA UMBRA CONVEGNO SU TUTELA SALUTE MENTALE E RESPONSABILITÀ PENALE OPERATORI DOPO LA CHIUSURA DEGLI OSPEDALI PSICHIATRICI GIUDIZIARI  
 
Perugia, 20 gennaio 2014 - La tutela della salute mentale e la responsabilità penale degli operatori dopo la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari: sono stati questi i temi al centro del convegno che si è svolto il 17 gennaio a Villa Umbra, sede della Scuola umbra di amministrazione pubblica, nell´ambito del Piano formativo della Regione Umbria per la Sanità 2013-2015 organizzato in collaborazione con l´Università degli studi di Perugia. Obiettivo del seminario di studio, che ha registrato 150 partecipanti, è stato quello di esplorare e tentare di comprendere, attraverso il contributo di studiosi ed operatori del diritto e della salute mentale, il senso delle trasformazioni in atto e i risvolti sul lavoro di chi è chiamato ad affrontarle. In apertura dei lavori, l´amministratore unico della Scuola Alberto Naticchioni ha sottolineato la volontà di proseguire ed accrescere la proficua collaborazione con l´Università di Perugia, tra i soci fondatori del Consorzio, e attivare dei Master Universitari su materie di competenza della Scuola. Sulla stessa linea il prorettore dell´Università di Perugia, Fabrizio Figorilli, che ha sottolineato come il convegno di oggi vada in direzione di questa importante integrazione tra Università, strutture pubbliche di formazione ed operatori del settore sanitario e come la salute mentale sia uno degli elementi che va affrontato con estrema urgenza e delicatezza. La presenza a Villa Umbra di un così elevato numero di giuristi, medici ed amministratori che si occupano di questo particolare settore della salute, ha rilevato il prorettore, è un ottimo segnale per sottolineare la progressiva e necessaria collaborazione tra queste realtà in grado di dare un contributo per l´individuazione delle migliori soluzioni. Emilio Duca, direttore alla Salute e coesione sociale della Regione Umbria, ha ricordato le novità legislative che sanciscono la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, prevista per il primo aprile 2014. La Regione Umbria, in vista di queste novità ha sottoscritto un protocollo d´intesa con le Regioni Toscana, Liguria e Sardegna per garantire l´assistenza necessaria a tutti i pazienti che oggi sono ospiti di queste strutture. "L´incontro di oggi - ha spiegato Duca - ha una doppia valenza: informare e formare gli operatori sul settore della responsabilità degli operatori sanitari, ed avere un´occasione per mettere a confronto tutti gli operatori dei servizi legati alla salute mentale per poter pianificare insieme scelte organizzative e tecnico-scientifiche in modo da creare percorsi di assistenza ai malati psichiatrici che siano omogenei su tutto il territorio regionale". Come introdotto dal direttore regionale Duca, la ormai imminente chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari così come prevista da recenti normative e le sue conseguenze legali ed operative, che coinvolgono a vario titolo e livello le diverse categorie professionali (giuridiche, cliniche e sociali) che si occupano della materia, aprono il campo ad una serie di rilevanti questioni. Alcune affrontano nuovi ambiti di intervento, come ad esempio quello derivante dal fatto che la misura di sicurezza detentiva del ricovero in ospedali psichiatrici giudiziari dalla data del 1 aprile 2014 verrà eseguita all´interno di nuove strutture di carattere psichiatrico, denominate "Rems" (Residenza per l´Esecuzione delle Misure di Sicurezza), gestite direttamente dalle Regioni ed a carattere esclusivamente sanitario, con la previsione di "eventuale" attività perimetrale di sicurezza e vigilanza. Altre, invece, colgono le contraddizioni della persistenza, in tale quadro, di elementi sostanziali risalenti all´impostazione giuridica degli anni Trenta del secolo scorso: sotto questo profilo, ci si interroga su quale sia il significato odierno del concetto di pericolosità sociale in senso psichiatrico come previsto nei codici vigenti, alla luce sia dei molti interventi giurisprudenziali in materia, sia degli orientamenti della psichiatria assertiva e di comunità. Altre questioni, infine, riportano a problematiche apparentemente già note e dibattute, ma forse mai risolte, e recentemente rianimate da cambiamenti nelle sensibilità sociali e negli orientamenti giurisprudenziali: tra queste, spicca quella relativa al complesso percorso terapeutico e trattamentale del "folle reo", nella misura in cui esso viene, da un lato, scandito dal dovere di cura dell´operatore e dal diritto alla cura del paziente; dall´altro, dalla cosiddetta posizione di garanzia dello psichiatra e dalla responsabilità penale ricollegata ad una stringente prevedibilità degli eventi connessi al suo operare, ove le istanze di tutela della collettività rispetto ad eventuali condotte etero-aggressive del paziente tendono ad esondare nell´attribuzione (esplicita o implicita) di compiti di controllo disciplinare, antitetici a quelli che si realizzano sul piano terapeutico. Il convegno si è sviluppato con l´intervento di numerosi operatori, ricercatori ed esperti sulle varie tematiche e sui progetti attivati in diverse regioni.  
   
   
ALLARME AVIS PER DONAZIONI SANGUE IN BRUSCO CALO. ZAIA: VENETI, FACCIAMOCI AVANTI, DIMOSTRIAMO IL NOSTRO ALTRUISMO  
 
Venezia, 20 gennaio 2014 - “Veneti facciamoci avanti, dimostriamo il nostro altruismo!”. Con queste parole il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, rilancia l’appello dell’Avis per trovare nuovi donatori. Il 2014, infatti, non pare essere iniziatoo sotto i migliori auspici: dai dati raccolti dall’Avis, aggiornati alle prime due settimane del mese corrente, raffrontati allo stesso periodo dello scorso anno, emerge un piccolo calo del trasfuso, pari a un meno 3,2 per cento. Preoccupa però la contrazione significativa della raccolta di sangue, che si è ridotta di oltre il 14 per cento. “Donare sangue – prosegue Zaia - è fondamentale. Ogni giorno migliaia di persone necessitano di trasfusioni. Le donazioni non sono mai troppe, non bastano mai. E’ importante donare con continuità ed è altrettanto importante arruolare nuove leve. Tutti possono verificare se possono diventare donatori grazie a controlli veloci e indolori. E donare sangue – conclude Zaia – è un gesto d’amore unico e universale”.  
   
   
VALLE D’AOSTA: SI RIUNISCE SABATO 25 GENNAIO LA CONSULTA REGIONALE DEL VOLONTARIATO  
 
Aosta, 20 gennaio 2014 - La Struttura politiche sociali dell’Assessorato della sanità, salute e politiche sociali informa che, è convocata per il giorno 25 gennaio 2014, alle ore 9.00, nella sala conferenze della Biblioteca regionale, la riunione della Consulta regionale del volontariato e dell’associazionismo di promozione sociale. La Consulta, oltre a rappresentare per il mondo del volontariato uno strumento di partecipazione consultiva agli interventi della Regione nei settori di suo interesse, vuole proporre occasioni di crescita per le associazioni che si trovano a fronteggiare quotidianamente problemi gestionali e organizzativi sempre più complessi affrontando temi di interesse comune tra tutte le realtà aderenti. Tema della mattinata sarà Enti pubblici e volontariato: nuovi ruoli, nuovi equilibri in tempi di crisi. Nell’ambito della Consulta si procederà, tra l’altro, alla designazione dei rappresentanti delle organizzazioni di volontariato e delle associazioni di promozione sociale in seno al Comitato tecnico di cui all’art. 10 della legge regionale 22 luglio 2005, n. 16 e alla Consulta regionale per il servizio civile di cui all’art. 10 della legge regionale 16 novembre 2007, n. 30. Alla riunione della Consulta, presieduta dall’Assessore regionale alla sanità, salute e politiche sociali Antonio Fosson, partecipano i legali rappresentanti delle organizzazioni iscritte nel registro regionale delle organizzazioni di volontariato e delle associazioni di promozione sociale, o loro delegati. Possono intervenire, inoltre, senza diritto di voto, le organizzazioni aventi sede legale nel territorio regionale non iscritte nel registro e i cittadini interessati a partecipare.  
   
   
DEFIBRILLATORI SUI CAMPI DI CALCIO: ALTRO PASSO AVANTI IN PERCORSO GIÀ AVVIATO  
 
 Firenze, 20 gennaio 2014 – Colonnine di pronto soccorso presso tutti i campi di calcio e corsi per abilitare il numero maggiore possibile, tra dirigenti, tecnici e addetti ai lavori in generale, all´utilizzo del defibrillatore. Sono i punti chiave del progetto ´Mi stai a cuore´, iniziativa, promossa dal Comitato Regionale della Lega Nazionale Dilettanti, dal Settore Giovanile e Scolastico toscano e dalle Misericordie della Toscana con il sostegno della Regione, presentata stamattina nell´Aula Magna del Centro Tecnico Federale di Coverciano. É intervenuto anche l´assessore al diritto alla salute Luigi Marroni. "Due grandi mondi, quello del volontariato e quello del calcio dilettantistico, – ha detto l´assessore - collaborano per potenziare la tutela della salute dei calciatori ed aumentare la sicurezza negli impianti sportivi. É un altro importante passo in avanti che si compie in questa direzione, al quale anche la Regione ha deciso di collaborare". Il progetto fa parte di un percorso che, nel 2009, vide la Regione fornire alle società toscane 140 defibrillatori, grazie alla collaborazione con il Comitato regionale toscano della Lega Nazionale Dilettanti presieduto da Fabio Bresci. Un percorso che prevedeva corsi di abilitazione in collaborazione con le strutture del 118 della Toscana. Già nel 2006, fra Regione e Comitato regionale toscano, era in atto un accordo per intervenire con immediatezza e competenza in caso di infortuni accaduti in campo. Furono così istituiti corsi di formazione di primo intervento, rivolti a dirigenti e tecnici, i cosiddetti ´soccorritori sportivi´, con lezioni tenute da personale medico del 118. Successivamente la Regione seguì la dotazione, a tutte le società, di un kit di primo soccorso che comprendeva anche il pallone Ambu o pallone autoespandibile. "Le società – ha aggiunto Marroni - furono dotate anche delle stecco-bende, ma rimaneva da affrontare il problema più spinoso: quello dei malori legati a problemi cardiaci. Partirono perciò i corsi per abilitare i volontari del calcio dilettanti all´utilizzo del defibrillatore e, con l´obiettivo di creare un numero sempre maggiore e territorialmente radicato di persone preparate e autorizzate a usare il Bls-d (Basic Life Support and Defibrillation), vennero abilitati anche dirigenti e tecnici di società". Il 118 di Arezzo, diretto dal dottor Massimo Mandò, ha rappresentato il punto cardine di tutto il processo. "Adesso – ha concluso Marroni - un ulteriore step, ma non quello finale, è l´accordo con le Misericordie della Toscana con il progetto che è stato presentato oggi, per posizionare sui campi di calcio colonnine di pronto soccorso collegate con le centrali operative di pronto intervento e con l´istituzione di ulteriori corsi di formazione Bls –D".  
   
   
SANITÀ IN ABRUZZO: SABATO CAMPAGNA VACCINAZIONE MENINGOCOCCO  
 
Pescara, 20 gennaio 2014 - Sono ancora i bambini i protagonisti della campagna di sensibilizzazione alle vaccinazioni che la Regione Abruzzo ha fatto partire sabato 18 gennaio. La terza fase di una campagna di comunicazione e sensibilizzazione che nei mesi precedenti ha visto concentrare l´attenzione su influenza, morbillo, parotite e rosolia, riguarda in questa fase le vaccinazioni per meningococco e pneumococco. La comunicazione diretta ai cittadini è già partita da qualche giorno sui muri delle quattro città capoluogo di provincia e sui retro dei bus urbani e extraurbani. La scelta comunicativa è incentrata sui bambini perchè le vaccinazioni antimeningococcica e antipneumococcica sono fortemente raccomandate, e per questo gratuite, per i neonati, i bambini fino ai 3 anni e gli adolescenti dagli 11 ai 18 anni, oltre che per tutte le categorie a rischio di contrarre la malattia per la presenza di patologie o particolari condizioni. Per rispondere alle domande degli utenti e fugare ogni tipo di dubbio, i medici tornano, sabato 18 gennaio, per la terza volta nei centri commerciali d´Abruzzo. Per l´intera giornata di sabato chi vorrà potrà porre domande, avere materiale informativo e ricevere in omaggio gadgets nei centri commerciali Val Vibrata di Colonnella (Teramo), l´Arca di Spoltore (Pescara), Megalo´ di Chieti e l´Aquilone dell´Aquila. Ogni informazione potrà poi essere reperibile sul sito www.Iomivaccino.it dove, oltre a tutta la documentazione da leggere o scaricare, è possibile fare domande direttamente ai medici dei Centri Vaccinali abruzzesi attraverso una chat anonima o il forum. Le quattro campagne promosse dalla Regione, l´ultima è prevista a febbraio per le donne in età fertile contro la rosolia, hanno lo scopo di sensibilizzare la collettività alla prevenzione e di favorire un´adesione informata e consapevole da parte dei cittadini a vaccinazioni raccomandate.  
   
   
SPORT: GRANDE DISPONIBILITÀ DA PARTE DEL MINISTRO DELRIO. PRESTO RIPARTIZIONE DI NUOVI FONDI TRA LE REGIONI.CCIRCA 1 MILIONE DI EURO PER LA LIGURIA  
 
Genova, 20 Gennaio 2014 - Ammontano a circa 1 milione di euro le risorse per l’impiantistica sportiva che verranno destinate in Liguria ad un progetto innovativo di rilevanza regionale. Lo ha comunicato l’assessore allo sport della Regione Liguria, Matteo Rossi oggi al termine dell’incontro avuto con il Ministro degli Affari regionali e dello sport, Graziano Delrio. “Siamo molto soddisfatti – ha detto Rossi – della disponibilità manifestata dal Ministro di ripartire, quanto prima tra le regioni, i 18 milioni di euro derivanti dal bando nazionale dichiarato incostituzionale dalla Consulta,destinato all’impiantistica sportiva. Se venisse confermata l’impostazione scaturita dalla commissione sport della Conferenza delle Regioni del 18 dicembre scorso, alla Liguria arriverebbe circa 1 milione di euro da utilizzare per un progetto pilota avente caratteristiche di interesse nazionale”. L’iniziativa che riceverà il finanziamento, su cui al momento l’assessore Rossi non si vuole esprimere, in attesa di conoscere l’esatto ammontare delle risorse, sarà collegata comunque ad un progetto innovativo su cui sta già lavorando la Giunta regionale. “Siamo certi che il Ministro Delrio – conclude Rossi – ci comunicherà la sua disponibilità quanto prima,per effettuare l’incontro in sede di Conferenza delle Regioni, procedere al riparto per poi partire con il progetto”.  
   
   
SOCHI, LOMBARDIA: CONTA LO SPORT, NON LA STRUMENTALIZZAZIONE CON LA POLITICA  
 
Milano, 20 gennaio 2014 - "I Giochi olimpici sono un momento di grande sport, soprattutto per coloro che sono in gara e per coloro che tifano. Non è giusto entrare in polemiche che possano accendere discriminazioni nei confronti di alcuni atleti per qualsiasi loro orientamento personale". Lo dice Antonio Rossi, assessore allo Sport e Politiche per i giovani di Regione Lombardia e tre volte campione olimpico, commentando la polemica innescata dalle parole dell´ex presidente del Coni Mario Pescante per la presenza di atlete americane ai Giochi olimpici invernali di Sochi. "E´ giusto porre temi che riguardano la società civile, ma altrettanto corretto dare spazio preponderante all´evento sportivo" ha proseguito l´assessore lombardo. "In molte competizioni olimpiche del passato a cui ho partecipato - conclude Rossi - sono stati evidenziati temi come l´inquinamento globale o la questione del Tibet; problematiche che, una volta terminate le gare, sono finite, ben presto, nel dimenticatoio".