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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Gennaio 2014
RIFORMA URGENTE DEL QUADRO DI PROTEZIONE DEI DATI DELL´UE È ESSENZIALE PER UN CONTINENTE COLLEGATO  
 
 Bruxelles, 20 gennaio 2014 - Il governo tedesco è stato invitato a prendere la testa nel portare avanti la riforma della Ue norme in materia di protezione dei dati Peter Hustinx, nell´ultimo discorso del suo mandato europeo della protezione dei dati (Gepd), a Bonn, in Germania. Peter Hustinx, Gepd, ha detto: "La Germania sostiene una speciale responsabilità e il ruolo in materia di protezione dei dati Il nuovo governo tedesco può affrontare questo argomento con l´unità e l´energia necessaria e, quindi, ottenere l´accettazione della posizione tedesca a livello europeo e portare l´Europa. Ad un livello più elevato di protezione dei dati . Tuttavia, ciò richiederà un costruttivo e propositivo approccio nel dibattito europeo ". Le norme Ue riforma sulla protezione dei dati saranno previste più chiare le responsabilità delle organizzazioni e più coerenza e uniformità in materia di protezione dei dati in tutta Europa on-line e tradizionali mercati . E ´quindi essenziale che il progresso è fatto rapidamente per contrastare i tentativi che servono interessi politici ed economici per limitare l´ i diritti fondamentali alla privacy e alla protezione dei dati. Nel suo discorso sulla neutralità della rete nel settore delle comunicazioni elettroniche, il signor Hustinx ha detto che era giusto e necessario disporre di un quadro per esso a livello europeo perché Internet è uno dei mezzi più importanti economica transfrontaliera e scambio sociale . Tuttavia, la proposta di regolamento della Commissione sulle comunicazioni elettroniche si indebitamente limitare la libertà di Internet a causa della pressoché illimitata diritto delle eccezioni nella proposta di dare ai fornitori di gestire il traffico internet . La grande scala il monitoraggio e la restrizione delle comunicazioni via Internet degli utenti reso possibile dalla proposta sono contrarie alla legislazione sulla protezione dei dati dell´Ue e la Carta dei diritti fondamentali dell´Ue. In una società democratica, u Sers dovrebbe essere certi che i loro diritti alla privacy , la riservatezza delle loro comunicazioni e la tutela dei loro dati personali siano rispettati. È essenziale che tali diritti non siano ceduti per motivi di convenienza o per negligenza. Il processo legislativo relativo al mercato delle comunicazioni elettroniche e la riforma della protezione dei dati, riguardano i principali componenti del sistema di valori europeo e la nostra comprensione di libertà e di democrazia . L´europa deve continuare a servire come un esempio al resto del mondo e la Germania può svolgere un ruolo chiave nel raggiungimento di questo.  
   
   
NO AL FAR WEST NEL MERCATO DEL LAVORO SU INTERNET INTERVENTO A TUTELA DI MIGLIAIA DI ASPIRANTI LAVORATORI ISCRITTI AD UN SITO WEB  
 
Roma, 20 gennaio 2013 - Maggiore trasparenza e correttezza nel mercato del lavoro via Internet. E’ quanto chiede il Garante privacy che ha vietato ad una società l’uso dei dati personali di oltre 400 mila aspiranti lavoratori raccolti e gestiti in modo illecito. La società che svolgeva attività di intermediazione attraverso il proprio sito web senza la prescritta autorizzazione ministeriale, non aveva neppure conferito, come necessario, i dati dei candidati a Cliclavoro, il portale del Ministero del lavoro che costituisce la Borsa continua nazionale del lavoro. L’azienda raggiunta dal divieto del Garante non si limitava a mettere a disposizione una mera “bacheca digitale” in cui rendere pubbliche le offerte di lavoro e le candidature, ma offriva veri e propri servizi di intermediazione (consultazione di un database con centinaia di migliaia di curricula, comunicazione di informazioni sui candidati, invio di offerte di lavoro “su misura”, ecc.). Un’attività effettuata, peraltro, senza fornire agli utenti che si registravano al sito una informativa trasparente con l’indicazione di tutte le operazioni realmente svolte. La grave situazione è emersa nel corso di verifiche ispettive disposte dall’Autorità a seguito di alcune segnalazioni in cui si lamentavano irregolarità nel trattamento dei dati personali. I candidati denunciavano il fatto che per poter completare la procedura di registrazione al sito e concorrere così alle offerte di lavoro erano obbligati a dare il consenso, tramite un’opzione preselezionata, alla ricezione di informazioni promozionali per posta, telefono, email, sms. Alla luce delle verifiche svolte il Garante, oltre ad inibire l’uso dei dati raccolti senza autorizzazione, ha dichiarato illeciti e ha vietato anche questi trattamenti perché effettuati in violazione della norma del Codice privacy che garantisce a chiunque la possibilità di esprimere un consenso libero e informato per ogni tipo di operazione che la società intende svolgere. Dopo l’intervento del Garante la società non potrà più utilizzare le informazioni raccolte né per attività di intermediazione né per attività promozionali. I dati potranno essere solo conservati in vista di un’eventuale acquisizione da parte dell’autorità giudiziaria o per la tutela dei diritti in sede giudiziaria. L’autorità si è riservata l’applicazione di una sanzione amministrativa per l’inidonea informativa agli utenti. Il provvedimento è stato inviato al Ministero del lavoro per le valutazioni di competenza.  
   
   
UNA SVOLTA IN MINIATURA NEL CONSUMO ENERGETICO ULTRA BASSO  
 
Bruxelles, 20 gennaio 2014 - Un microprocessore premiato, in grado di essere alimentato esclusivamente da fonti energetiche circostanti quali la luce, le vibrazioni e persino le variazioni di temperatura, è stato sviluppato dai ricercatori dell´Università pubblica di Navarra (Nup/upna). L´innovazione ha il potenziale di trasformare i nostri modelli di consumo energetico in quanto richiede una quantità di energia 50 milioni di volte inferiore rispetto alle lampadine tradizionali. Il chip è esattamente il tipo di innovazione che l´Ue intende incoraggiare al fine di raggiungere il suo obiettivo di tagliare del 20 % il consumo annuale di energia entro il 2020 e aumentare le capacità di ricerca europee. Sono state proposte una serie di misure politiche volte ad aumentare l´efficienza in tutte le fasi della catena energetica. Promuovere la ricerca europea commercialmente sostenibile è anche fondamentale per gli obiettivi ambientali dell´Ue. L´innovazione è basata sulle reti di sensori wireless (Wsn), che sono reti di sensori autonomi distribuiti nello spazio e in grado di monitorare le condizioni fisiche o ambientali, come la temperatura, il suono e la pressione. Le reti sono costituite da due elementi essenziali: nodi sensori capaci di rilevare e attuatori che eseguono azioni come l´alimentazione di un particolare dispositivo (come ad esempio una lampadina). Il microprocessore funziona grazie all´inserimento di un nuovo tipo di convertitore analogico, che gli permette di essere alimentato con una quantità di energia significativamente ridotta raccolta dall´ambiente. In questo modo, non avendo bisogno di batterie per funzionare, è autonomo dal punto di vista energetico. Nelle reti Wsn, i sensori e gli attuatori possono comunicare tra loro - e con altre reti come Internet - in modalità wireless mediante onde radio. Il lavoro svolto dai ricercatori dell´Università di Navarra illustra l´impressionante potenziale di questa tecnologia, ancora relativamente poco sfruttata. La ricerca Nup/upna non è passata inosservata. Questa innovazione ha vinto il premio per il miglior studio in occasione della Conferenza internazionale sulla tecnologia di rilevamento (Icst), tenutasi lo scorso dicembre a Wellington (Nuova Zelanda). La conferenza Icst è uno dei principali eventi internazionali dedicati alla tecnologia dei sensori. Non è la prima volta che è stato premiato l´impegno Nup/upna in questo particolare settore. Il gruppo Comunicazioni, segnale e microonde dell´Università aveva già ricevuto un riconoscimento nel 2012, al 12° Premio Talgo per l´innovazione tecnologica. Dal 1999, il Premio Talgo ha promosso l´idea di motivare e ottimizzare le tecnologie, principalmente per applicazioni ferroviarie. In quell´occasione, il progetto premiato Nup/upna mirava a creare reti ferroviarie intelligenti alimentate da reti Wsn a consumo ultra basso. Come per il microprocessore delle lampadine, la rete era alimentata dall´energia disponibile nelle stesse carrozze ferroviarie. Per maggiori informazioni, visitare: Università pubblica di Navarra http://www.Unavarra.es/?languageid=1    
   
   
VENDOLA FIRMA DECALOGO "CARTA SPRECO ZERO"  
 
Roma, 20 gennaio 2014 - Il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha firmato il 16 gennaio a Roma il decalogo Carta Spreco Zero insieme con Andrea Segrè, promotore dell’iniziativa, presidente di Last Minute Market e coordinatore della task force Modelli per la riduzione dello spreco alimentare del Ministero dell’Ambiente. “Lo spreco è uno dei problemi, quasi paradossale dei nostri tempi – ha detto il Presidente Vendola - perché è l’altra faccia della medaglia, e cioè della penuria. Lo spreco e la penuria. E’ come se vivessimo in una società bulimica e anoressica contemporaneamente. In una società in cui la carenza di risposte a determinati bisogni fondamentali si confronta con un attitudine allo spreco che è quasi insultante nei confronti di un contesto di penuria e di povertà. Per questo noi oggi siamo veramente felici di entrare dentro questo campo di battaglia, dentro la lotta contro lo spreco alimentare con la consapevolezza che dalla crisi si può uscire migliorando gli stili di convivenza, di produzione, di consumo. Ecco questo è il punto di vista politico principale della sperimentazione che sta compiendo Andrea Segrè”. Vendola ha sottolineato come lo spreco riguardi tutto, il territorio, l’acqua, l’energia, il cibo. “La lotta contro lo spreco - ha aggiunto Vendola - è una lotta positiva verso un altro modello di tutela, organizzazione e valorizzazione di beni fondamentali. Lo spreco del cibo stride in modo particolare con le immagini delle mense dei poveri che di anno in anno si triplicano come lunghezza e che hanno visto cambiata profondamente la tipologia di chi si mette in coda. Oggi le mense dei poveri si occupano anche di una parte rilevante di ceto medio. La lotta contro lo spreco, mentre ci avviamo a Expo 2015, l’evento mondiale legato al tema politico culturale economico sociale dell’alimentazione, è un modo intelligente di fare un percorso di riconversione dei nostri modelli di organizzazione sociale, di produzione e di distribuzione, di consumo”. Nel corso della conferenza stampa, il Presidente Vendola ha voluto ricordare il principio del “Chi spreca paga”, cuore di un parere sulla governance dell’acqua affidatogli dal Comitato delle Regioni e approvato alla unanimità da tutte le istituzioni locali europee. “Lo spreco - ha concluso Vendola - è una diseconomia globale che va sanzionata e penalizzata. Questa è stata la logica che mi ha guidato. Vorrei sottolineare infine che tutti gli interventi di riqualificazione urbana sperimentati in Puglia hanno al centro il tema del recupero energetico, dell’efficientamento energetico, della lotta contro lo spreco di energia. Questo significa inquinare di meno e risparmiare sulla bolletta”. Secondo il prof. Andrea Segrè, “lo spreco alimentare non è un problema dell’Italia, bensì dell’Europa e del mondo e i dati sono inquietanti. Oggi ad esempio, nel mondo si getta via, lungo la filiera agroalimentare, un terzo del cibo, di ciò che viene prodotto, trasformato, distribuito e non consumato. Un rifiuto che va smaltito e che costa. Negli ultimi sei mesi però - ha sottolineato il presidente di Last Minute Market - la sensibilità degli italiani intorno al tema degli sprechi è aumentata e questo viene certificato dall’ultimo sondaggio realizzato dall’Osservatorio sugli sprechi alimentari delle famiglie italiane Waste Watcher promosso da Last Minute Market, Swg e il Dipartimento di Scienze e tecnologie agroalimentari dell’Università di Bologna. Le rilevazioni effettuate nel 2013 registravano che il 45% degli italiani aveva sensibilmente diminuito lo spreco del cibo acquistato e poi sprecato rispetto al 2012. Oggi quel dato è salito al 52%, sette punti percentuali che testimoniano una maggiore attenzione nella politica familiare nella spesa alimentare”. Alla conferenza stampa ha partecipato anche l’assessore regionale all’Agricoltura Fabrizio Nardoni che ha raccontato l’esperienza pugliese del progetto pilota contro gli sprechi alimentari. “Nell’ambito della tematica della lotta allo spreco alimentare – ha detto Nardoni - abbiamo realizzato, tra marzo e novembre dello scorso anno, il Progetto Pilota “Io mangio tutto, No al cibo nella spazzatura” in collaborazione con la rete delle Masserie didattiche di Puglia. Sono state coinvolte dodici classi della scuola elementare della provincia di Bari, che sono state adeguatamente sensibilizzate, insieme alle famiglie, a non sprecare il cibo, ad una corretta ed equilibrata alimentazione e all’utilizzo dei residui di cibo. Infatti – ha proseguito Nardoni - con gli operatori delle Masserie didattiche hanno imparato a creare, con gli avanzi di cibo, il compost, quale importante fertilizzante e la classe, che è riuscita ad accumulare, in un determinato periodo, la maggiore quantità di compost, ha ricevuto in premio una giornata nel Parco Avventura, immerso nel Parco Nazionale del Gargano, presso la Masseria didattica Falcare. Inoltre, con l’ausilio dei genitori, ogni alunno ha predisposto “Il Menù che fa bene” in una sorta di gara a realizzare il menù più economico ma, contestualmente, più apprezzato, esclusivamente con prodotti tipici locali, di stagione, attraverso acquisti direttamente dai produttori o solidali”. Con la sottoscrizione ufficiale dunque la Regione Puglia è stata la terza regione italiana, dopo Veneto e Friuli Venezia Giulia, a sottoscrivere Carta Spreco Zero, aderendo da oggi al decalogo di buone pratiche contro gli sprechi alimentari, idrici, energetici che raggruppa un migliaio circa di Comuni italiani, fra i quali Milano, Torino, Bologna, Venezia, Trieste e i 64 Comuni virtuosi. Promossa dal presidente di Last Minute Market Andrea Segrè, coordinatore della Task Force Modelli per la riduzione dello spreco alimentare del Ministero dell’Ambiente, nell’ambito della campagna europea “Un anno contro lo spreco” con il festival Trieste Next, la Carta impegna i pubblici amministratori che la sottoscrivono a sostenere tutte le iniziative che recuperano, a livello locale, i prodotti rimasti invenduti e scartati lungo la filiera agroalimentare per redistribuirli gratuitamente a categorie di cittadini al di sotto del reddito minimo. Impegna inoltre gli amministratori ad is tituire programmi e corsi di educazione alimentare, di economia ed ecologia domestica per rendere il consumatore consapevole degli sprechi di cibo, acqua ed energia. In questo modo Carta Spreco Zero permette di attuare concretamente le indicazioni contenute nella Risoluzione del Parlamento europeo approvata nel gennaio 2012, con l’obiettivo di abbattere del 50% lo spreco alimentare entro il 2025 e di istituire l’Anno europeo contro lo spreco. Dati aggiornati sullo spreco alimentare in Puglia e in Italia. (Le rilevazioni sono state effettuate dall’Osservatorio Waste Watcher di Last Minute Market/swg – Università di Bologna) Lo spreco domestico settimanale procapite, in Puglia, è di € 2,46, di poco al di sotto della media nazionale (€ 2,71). Tra le cause principali “ho cucinato troppo cibo” e “calcolo male le cose che servono”, con incidenza più alta rispetto alla media italiana (22.4% vs 13.3 e 18.6 vs 13.2 rispettivamente). Ma in Puglia è rilevante lo spreco a monte della filiera: nel 2012 sono rimaste in campo 70.609.350 quintali di coltivazioni, pari al 4,14% della produzione (quasi il doppio della media nazionale in termini percentuali), mentre lo spreco 2012 nella grande distribuzione si è attestato su 25.516 tonnellate, ripartito fra 11.900 t nei negozi al dettaglio, 11.169 t nei supermercati, 2070 t negli ipermercati e 377 t nei cash&carry. E confrontando la distribuzione delle tipologie di provvedimenti suggeriti dagli intervistati, per ridurre lo spreco domestico, emerge - rispetto al dato nazionale - un travaso da una tipologia molto interventista, in favore della tassazione e del rincaro del cibo (che in Puglia si attesta al 6.4% vs il 11.7% nazionale) ad una invece molto pragmatica che individua soluzioni allo spreco alimentare aumentando la libertà di scelta del consumatore di fronte allo scaffale (17.5% in Puglia vs 10.4% in Italia). Contestualmente alla sottoscrizione della Regione Puglia prende il via questi giorni Sprecozero.net, la rete dei pubblici amministratori che hanno aderito a Carta Spreco Zero, coordinata dal Comune di Sasso Marconi, esempio eccellente di buone pratiche. Si tratta di una rete nazionale che intende mettere in contatto gli amministratori locali più sensibili al tema dello spreco, con l´obiettivo di diffondere le iniziative più efficaci per creare una cultura rispettose dell´ambiente e delle risorse.  
   
   
INNOVAZIONE: REGIONE SARDEGNA, PIANO SERVIZI E-GOVERNMENT A ENTI LOCALI, CITTADINI E IMPRESE  
 
Cagliari, 20 gennaio 2014 - Via libera dalla Giunta regionale alla realizzazione di un´unica rete della pubblica amministrazione sarda per dare piena e concreta attuazione al sistema informativo integrato degli Enti locali. Ciascun Comune - anche quelli meno popolosi ai quali viene così offerta l’occasione di usufruire delle stesse opportunità e servizi al pari dei centri più grandi - potrà manifestare l’interesse a connettersi al network regionale che punta a realizzare un processo coordinato e condiviso di digitalizzazione dell’azione amministrativa, veicolando servizi in via telematica ai cittadini e alle imprese dell’isola. Il Piano dei servizi di e-government - i cui criteri e modalità di erogazione dei servizi sono stati definiti stamane con una delibera proposta dall’assessore degli Affari generali, personale e riforma della Regione, Mario Floris, di concerto con il presidente Ugo Cappellacci - è strettamente legato al progetto Comunas che, già da tempo, funziona come strumento di supporto agli Enti locali nell’ambito dell’innovazione tecnologica della macchina amministrativa regionale tanto da essersi qualificato, due anni fa, come uno dei migliori a livello nazionale. "Gli importanti investimenti realizzati in questi anni dalla Regione nel settore delle infrastrutture telematiche quali Banda larga, Grande progetto banda ultra larga, Data center regionale e Sistemi informativi regionali – ha sottolineato l’assessore Floris – hanno consentito di raggiungere un livello di sviluppo tecnico tale da permettere alla Rete telematica regionale (Rtr) di poter essere interconnessa a tutti gli enti locali del territorio, in linea con le indicazioni dell’Agenda Digitale. I primi beneficiari saranno sicuramente i cittadini e le imprese perché potranno fruire, in tempi brevissimi, di servizi tecnologicamente più avanzati ed evoluti, diventando protagonisti dei processi che accompagnano l’evoluzione tecnologica allo scopo di snellire i tempi della burocrazia e abbattere il divario digitale, trasformandosi in uno strumento di sviluppo e di crescita economica". Gli enti richiedenti potranno usufruire da subito dei servizi Comunas, ma anche implementarne di nuovi come web conference, accesso wifi, sistemi di comunicazione multimediale, conservazione a norma e archiviazione documentale, e-learning, timbro digitale, backup e sistema documentale.  
   
   
DUE ECCELLENZE DALLA RICERCA TOSCANA: ROBOT SOTTOMARINI PER RECUPERARE TESORI; PITTURE IN 3D PER CHI NON VEDE.  
 
Firenze, 20 gennaio 2014 - "Due progetti all´apparenza lontani ma in realtà ispirati allo stesso obbiettivo: aumentare e migliorare la conoscenza". Così Stella Targetti, vicepresidente di Regione Toscana con delega a istruzione e ricerca - su un convegno svoltosi a Firenze (Aula Magna Rettorato Università, in piazza San Marco 4. Fra i saluti quelli del rettore Alberto Tesi) nella mattina di venerdì 17 gennaio per presentare i risultati di due progetti di ricerca scientifica portati avanti dal sistema toscano e co-finanziati dalla Regione nell´ambito del programma Par-fas: uno (il "T-vedo") per aiutare non vedenti e ipovedenti a godersi un´opera d´arte; l´altro (il "Thesaurus") per individuare, censire e documentare manufatti e relitti subacquei di valore archeologico, storico artistico ed etnoantropologico. Con "Theraurus" si intende un acronimo ("Tecniche per l´esplorazione sottomarina archeologica mediante l´utilizzo di robot autonomi in sciami") che rinvia alla progettazione e alla sperimentazione di robot subacquei autonomi (Auv) per la ricognizione di fondali di interesse archeologico con strumenti ottici, acustici e magnetici. Sotto la direzione della Soprintendenza per i beni archeologici della Toscana, l´area di applicazione del progetto è costituita dalle acque marine della provincia di Livorno: acque ricche di testimonianze archeologiche e storiche che i piccoli robot potranno indagare, scendendo fino a una profondità di 250 metri, per capire cosa ancora si può trovare su quei fondali. L´altro progetto di ricerca ("T-vedo") ha lo scopo di sviluppare un sistema integrato di modellazione virtuale e prototipale in grado di trasformare opere d´arte pittoriche (dunque bidimensionali) in modelli 3D sia virtuali che fisici permettendo così la fruizione alle persone affette da disturbi alla vista. Obiettivo fondamentale del progetto è colmare le lacune ancora oggi presenti, in particolare nel caso dei musei di arte pittorica: qui, infatti, mancano tecnologie avanzate per creare oggetti in tre dimensioni partendo da immagini in due. Dopo la presentazione dei due progetti, una tavola rotonda fra i relatori in programma Cristina Acidini e Salvatore Settis su "risultati e sfide" nel rapporto fra beni culturali e nuove tecnologie.  
   
   
BANDA LARGA: C´È IN TUTTA LA PEDEMONTANA PORDENONENESE  
 
Trieste, 20 gennaio 2014 - "La banda larga è presente in tutta la pedemontana pordenonese ed è proprio grazie all´attuale giunta regionale se è stata resa attiva e funzionante, dopo un´impasse che durava da almeno due anni. Lo precisa l´assessore regionale Paolo Panontin in risposta ad una interpellanza del consigliere e vice presidente dell´Assemblea legislativa Paride Cargnelutti. In particolare, evidenzia l´assessore, "le connessioni della rete in fibra ottica "Ermes" sono state innestate, collaudate ed attivate sullo snodo telefonico del Comune di Arba il 20 dicembre scorso. Nello stesso mese sono stati raggiunti ed attivati sulla rete "Ermes" numerosi municipi della Pedemontana pordenonese, tra cui Maniago, Vivaro, Vajont e Montereale. Altre sedi municipali sono state raggiunte e sono in una fase di testing/attivazione proprio in questi giorni, come Tramonti di Sopra e di Sotto, Meduno, Cavasso Nuovo". "Vale la pena di chiarire - aggiunge - un concetto che forse sfugge a quei consiglieri regionali che lamentano l´assenza della banda larga nella pedemontana pordenonese con grave danno per le attività imprenditoriali e commerciali: il progetto Ermes che la Regione sta portando avanti, e che si chiuderà nel 2015, prevede di collegare con fibre ottiche tutte le sedi municipali e le sedi pubbliche o di pubblico interesse primario sul cosiddetto Pop (Point Of Presence), costituito dallo snodo/armadio telefonico più prossimo alla relativa sede pubblica locale, di solito la sede municipale. Qui finisce il nostro lavoro. Lo sviluppo e la diffusione della rete viene portata avanti dagli operatori privati del settore a cui compete, in base alle norme europee sulla concorrenza, la titolarità delle gestioni verso le utenze di soggetti privati".  
   
   
FORLI´- CESENA: WEBCO, NUOVO SERVIZIO CERTIFICATI ONLINE  
 
Forli´- Cesena, 20 gennaio 2014 - Si chiama Webco ed è un nuovo servizio che la Camera di Commercio di Forlì-cesena mette a disposizione per la gestione via internet delle richieste di rilascio dei certificati di origine. Dopo la sperimentazione, avviata da un anno con un gruppo di aziende produttrici, ora tutte le imprese di Forlì-cesena possono inviare in via telematica all’ufficio Internazionalizzazione della Camera (sia a Forlì, sia alla sede distaccata di Cesena) la richiesta dei certificati d’origine utilizzando gratuitamente il programma Webco. Il nuovo servizio, a cui si accede dal sito della Camera di Commercio on-line tramite password, permette di compilare i Certificati di Origine attraverso modelli informatici predefiniti, con possibilità di correzione e successiva integrazione di dati. Una volta inoltrato i dati per via telematica, l’ufficio internazionalizzazione ha il compito di controllarli e stampare il Certificato di Origine. I requisiti per compilare ed inviare la richiesta di certificazione comprendono la registrazione al servizio Webco, il possesso di un software per la creazione di file in pdf e di una firma digitale. Il servizio on-line è gratuito, mentre i costi per il rilascio del certificato sono gli stessi della procedura tradizionale. La consegna dei documenti avviene entro due giorni lavorativi, secondo l’ordine di arrivo e tenuto conto degli orari di apertura degli uffici.  
   
   
SMART SPECIALISATION, UN PERCORSO PER LA STRATEGIA TOSCANA: IL 24 UN CONVEGNO  
 
Firenze, 20 gennaio 2014 – Al via il percorso che dovrà portare all´elaborazione della strategia regionale di Smart specialisation, la declinazione in chiave toscana di uno dei pilastri della Strategia Europa 2020 della Commissione europea. Il processo partecipativo si svolge nell´ambito della programmazione regionale dei Fondi strutturali 2014-2020. Europa 2020 è una sorta di ombrello programmatico sotto cui rientrano le politiche comunitarie del prossimo decennio in vista di una crescita intelligente, verde e inclusiva. L´obiettivo generale è quello di di valorizzare le eccellenze e si traduce, a livello operativo, nella valorizzazione dei settori in cui i territori dispongono di chiari vantaggi competitivi o di determinate potenzialità di sviluppo imprenditoriale. A Firenze, venerdì 24 gennaio, si svolgerà il primo appuntamento del percorso, con il coinvolgimento pubblico nella costruzione dei programmi operativi regionali: il laboratorio n. 32 "Verso una Strategia regionale sulla Smart Specialisation", presso l´Auditorium di Sant´apollonia in via San Gallo 25a, con inizio alle ore 9,30 - scarica L´incontro intende fare il punto sul lavoro di analisi preliminare, (Programmazione Por Fesr 2014-2020: consulta i documenti), le valutazioni e la proposta di impianto strategico e avviare, quindi, il confronto con tutti gli attori del partenariato. Per iscriversi: comunicare i propri dati (nome, cognome, ente di appartenenza e indirizzo e-mail) all´indirizzo comunicazionecreo@regione.Toscana.it  entro le ore 13.00 di mercoledì 22 gennaio.  
   
   
IL PARCO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO IN LINEA DIRETTA CON L’EUROPA NEL 2013 ATTIVATI 15 PROGETTI PER UN VALORE DI OLTRE 2 MILIONI DI EURO IN DIECI ANNI ATTRATTE RISORSE SUL TERRITORIO PER CIRCA 20 MILIONI DI EURO AVENTI PER DESTINATARI IMPRESE, UNIVERSITÀ ED ENTI.  
 
Salerno, 20 gennaio 2014 - Lunedì 20 e martedì 21 gennaio a Salerno due giornate di confronto con i responsabili della comunicazione della Commissione Europea. Il bilancio delle attività del “Centro Europe Direct” gestito dal Parco Scientifico e Tecnologico di Salerno e delle Aree Interne della Campania evidenzia che è possibile attivare risorse comunitarie sul territorio salernitano e campano attraverso interventi di supporto qualificato e specializzato ai soggetti che si propongono di entrare in contatto con gli organismi dell’Unione Europea. In cinque anni - negli oltre 150 eventi pubblici realizzati dal “Centro Europe Direct”/pst - sono stati resi operativi oltre 5mila contatti, coinvolgendo imprenditori, ricercatori, docenti universitari, insegnanti di Istituti Superiori, studenti, liberi professionisti, dirigenti pubblici, manager privati. Grazie a questa rete di relazioni nel 2013, nonostante il momento congiunturale critico, sono entrati nella fase esecutiva 15 progetti del valore di oltre 2 milioni di euro. Dato che diventa ancora più significativo se sommato ai 61 progetti seguiti dal Pst negli ultimi 10 anni per un valore di risorse attratte sul territorio pari a oltre 20milioni di euro. “Essere stati individuati dalla Commissione Europea e dal Dipartimento delle Politiche Comunitarie della Presidenza del Consiglio dei Ministri come punto di riferimento locale per l’organizzazione di eventi strategici sul tema dei fondi Ue - sottolinea l’Amministratore delegato del Parco Scientifico e Tecnologico, Remo Russo - premia i nostri sforzi profusi nel tempo. Del resto i dati relativi alle attività del Centro Europe Direct gestito dal Pst confermano le potenzialità insite nella capacità di creare valore aggiunto da parte di una tecnostruttura come la nostra che si pone l’obiettivo di attrarre investimenti puntando sulla qualità della progettazione e sulla valorizzazione degli asset strategici per la crescita dei sistemi di sviluppo locale provinciali e regionali”. In questo contesto di riferimento prenderà il via lunedì 20 gennaio - organizzata dal Centro Europe Direct di Salerno del Parco Scientifico e Tecnologico di Salerno e promossa insieme alla Rappresentanza in Italia della Commissione europea ed al Dipartimento delle Politiche Comunitarie della Presidenza del Consiglio dei Ministri - una due giorni di tavole rotonde e dibattiti per parlare di Europa, del futuro dell’Unione e delle nuove opportunità che offre, di istruzione e cultura, di ricerca, di progresso, di integrazione, Le due giornate - Lunedì 20 gennaio, con inizio alle 10:30, si partirà con il convegno “l’Europa a Salerno, l’Europa in Campania”. Presso il Salone dei Marmi del Comune di Salerno interverranno Alessandro Giordani Capo della Comunicazione della Commissione europea in Italia con un focus su “Stato dell’Unione e sfide dell’Ue per il 2014”, Ewelina Jelenkowska Capo dell’Ufficio Stampa della Commissione europea in Italia con un intervento su “La nuova programmazione 2014-2020 e la sua proiezione sul territorio” e Mauro Maccauro Presidente di Confindustria Salerno che farà il punto su “La programmazione 2014-2020 per le Imprese del territorio campano”. Concluderanno la mattinata le testimonianze dei responsabili dei quattro Centri Europe Direct operanti in Campania. Massima attenzione ai servizi offerti dalle strutture ai cittadini e alle imprese. Sempre Lunedì 20 gennaio, subito dopo il Convegno la delegazione della Commissione europea, accompagnata dal team del Parco Scientifico e Tecnologico, farà tappa presso la Camera di Commercio di Salerno in Via Roma per visitare lo Sportello del Centro Europe Direct del Parco Scientifico e Tecnologico operativo da gennaio di quest’anno presso la sede camerale. Un front-office dove poter leggere riviste e pubblicazioni europee, consultare le fonti ufficiali on-line di informazione europea per trovare risposte a quesiti su strategie ed opportunità europee. L’apertura dello spazio Europe Direct nei locali dell’ente camerale salernitano è il frutto della convenzione stipulata nel 2012 tra il Parco Scientifico e Tecnologico e l’Azienda Speciale Camerale Polaris che ha portato anche all’ideazione del Premio “Giovani Europei” in partnership con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania. Iniziativa attualmente in corso d’opera e rivolta ai giovani delle ultime Classi delle Scuole Medie Superiori campane. Martedì 21 gennaio, si terrà a Salerno il quarto appuntamento del nuovo ciclo di incontri dedicato agli insegnanti della scuola secondaria sui temi della cittadinanza europea, sui diritti e le opportunità che gli studenti dovrebbero conoscere per diventare cittadini europei consapevoli.L´iniziativa è promossa da Parlamento europeo, Commissione europea e Dipartimento Politiche Europee della Presidenza del Consiglio, in collaborazione con il Ministero dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca (Miur) e con il Centro Europe Direct Salerno del Parco Scientifico e Tecnologico. Saranno presentati la piattaforma digitale "Europa=noi" e gli strumenti didattici in essa contenuti. Il progetto, lanciato nel 2010, è stato presentato con notevole successo in 40 città italiane, con una partecipazione di oltre 4000 insegnanti e ha ricevuto il riconoscimento di "best practice" in ambito Ue. Il seminario si concluderà con l’intervento dell’Agenzia Llp (Lifelonglearning) sul nuovo Programma europeo integrato a supporto dell’istruzione, formazione, gioventù e sport, Erasmus +, che sosterrà le attività di mobilità e cooperazione per oltre 4 milioni di persone nel periodo 2014-2020. L´incontro si terrà a partire dalle ore 10.00 presso la Camera di Commercio di Salerno, in via Roma 29.  
   
   
LA FABBRICA DIGITALE, OLTRE L’AUTOMAZIONE  
 
 Milano, 20 gennaio 2014 – La Fabbrica Digitale – oltre l’automazione, cuore mostra dell’edizione 2014 di Mecspe (Fiere di Parma, 27-29 marzo), è un progetto di integrazione digitale di tutti i sistemi e sottosistemi che compongono una moderna fabbrica, volto alla realizzazione, nello specifico, di parti della Xam 2.0, concept city car elettrica progettata e prodotta dal Politecnico di Torino con il supporto di una serie di partner industriali e non. Tutto ciò che concorre alla realizzazione di alcune parti significative della Xam 2.0, dalla progettazione, alla produzione, al controlling, al testing, verrà monitorato durante l’intero processo produttivo nella logica del Product Lifecycle Management e tutto il flusso di dati delle varie isole di lavoro sarà convogliato attraverso una “Rete Fabbrica” Wifi. Per questo, il progetto di Fabbrica Digitale presentato in questa edizione, si svilupperà su diverse aree tematiche integrate tra loro che rappresentano uno specifico processo produttivo: progettazione, produzione con diverse macchine in lavorazione e celle di automazione, controllo e misura. Al centro della Fabbrica Digitale sarà presente il prodotto finito, la Xam 2.0. La Fabbrica Digitale - oltre l’automazione non sarà un’area puramente dimostrativa, ma un’area dove le tecnologie e le soluzioni sono già implementabili in qualsiasi azienda, per analogia. L’obiettivo della Fabbrica Digitale è fornire a chi visita Mecspe 2014 nuove idee su come migliorare i propri processi produttivi e i propri prodotti, in un’ottica di contenimento costi, riduzione tempi ed eliminazione errori attraverso soluzioni innovative. La realizzazione di una rete fabbrica Wifi ha, inoltre, lo scopo di connettere tutto senza stendere cablaggi, garantendo piena efficienza e affidabilità e acquistando la versatilità che una rete totalmente cablata non permetterebbe mai. Si potrà, ad esempio, verificare il funzionamento delle macchine o controllare il processo attraverso oggetti ‘smart’, come Tablet o Smart Phone. I dati che circoleranno su questa rete saranno totalmente “Digitali” in un’ottica “Paperless”. In una fabbrica moderna che rispetta l’ambiente, la carta deve essere ridotta al minimo indispensabile. Ulteriore obiettivo della “Fabbrica Digitale” è proprio quello di mostrare come qualsiasi dato riferito al singolo prodotto possa essere gestito, modificato e archiviato senza la necessità di utilizzare l’antiecologico “pezzo di carta”. Accanto alle aree interconnesse della Fabbrica Digitale, saranno presenti una serie di unità dimostrative Wip Work in Progress di Xam 3.0, evoluzione della Xam 2.0 che rappresenteranno, all’interno del progetto complessivo, unità produttive dislocate e non ancora integrate dove verranno mostrate le innovazioni tecnologiche implementate sulla Xam 3.0, attualmente in fase avanzata di sviluppo. Scopo ultimo della suddivisione del progetto in filiere Xam 2.0 e Xam 3.0, sarà dimostrare la connettibilità delle Unità Dimostrative di filiera su un progetto a medio lungo termine (nel 2015 sarà ultimata l´implementazione Xam 3.0). Tra le filiere destinate a Xam 3.0 saranno presenti anche lavorazioni di materia plastiche, compositi e rapid manufacturing per offrire al visitatore uno scenario il più completo e approfondito delle tecnologie rivolte al settore automotive. Accanto al momento dimostrativo dell’intero percorso saranno presenti momenti di approfondimento sulle tecnologie coinvolte.  
   
   
PARTE ERASMUS +. PIÙ QUALIFICHE PER I GIOVANI, PIÙ APERTURA PER L´EUROPA.  
 
 Bruxelles, 20 gennaio 2014 - Parte Erasmus +. Più qualifiche per i giovani, più apertura per l´Europa. Il programma Erasmus + è stato lanciato il 16 gennaio ad Atene dalla Commissaria Vassiliou, in presenza di Costantino Arvanitopoulos, Ministro dell´Istruzione, e Panos Panayiotopoulos , Ministro della Cultura e dello Sport, in rappresentanza della Presidenza greca dell´Unione europea. "In un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo, credo che l´educazione possa ridare speranza alla nostra capacità di scegliere e modellare la società in cui vogliamo vivere. L´istruzione è uno dei più potenti strumenti per plasmare il futuro della nostra società. Erasmus ha aperto le menti e cambiato la vita di milioni di persone. Il nuovo programma che lanciamo oggi, coinvolgerà quattro milioni di persone in più, dando loro maggiori opportunità e la possibilità di studiare, lavorare e fare volontariato in un altro paese, scoprire una nuova cultura, imparare una nuova lingua" ha dichiarato la Commissaria Vassiliou presentando il nuovo programma Erasmus + ad Atene. Sono oltre quattro milioni i giovani che beneficeranno di sovvenzioni dell´Unione europea per agevolare il loro percorso di studi. Potranno così acquisire esperienze di lavoro e svolgere tirocini o periodi di volontariato all´estero. Erasmus + sarà dotato di un budget complessivo di € 14.700.000.000 per i prossimi sette anni, il 40% in più rispetto ai precedenti programmi. La Commissione negli ultimi anni ha incoraggiato i governi nazionali a investire nell´istruzione, motore della crescita e dell´occupazione. Erasmus + segna una nuova collaborazione tra tutti gli attori a tutti i livelli, da quello locale a quello europeo, a quello globale. Erasmus + sosterrà un uso migliore delle tecnologie per studenti e insegnanti, fornirà una nuova garanzia di prestito agli studenti che vogliono ottenere un diploma di master all´estero, finanzierà nuove alleanze tra enti di formazione e imprese e migliorerà la qualità dei tirocini in tutta Europa. Per la prima volta nel bilancio dell´Ue, Erasmus + comprende anche una sezione dedicata allo sport, il cui fulcro rimane comunque la mobilità per l´apprendimento. La novità più rilevante è comunque l’apertura ai paesi non membri dell’Ue: si offre infatti agli studenti di tutto il mondo la possibilità di trascorrere un periodo di studi in un paese dell´Unione europea e viceversa. "Stiamo subendo un´ondata di cinismo, populismo e xenofobia. In condizioni come queste, la speranza non è sufficiente, dobbiamo agire. L´europa può fare la differenza." Queste le parole con cui la Commissaria Vassiliou ha concluso la presentazione del progetto.  
   
   
UE: TAJANI INAUGURA L´ANNO ACCADEMICO AL COLLEGIO EUROPEO DI PARMA  
 
Parma, 20 giugno 2014 - Oggi alle ore 10.30, il Vicepresidente della Commissione europea, responsabile per l´Industria e l´imprenditorialità, Antonio Tajani, terrà una lectio inauguralis in occasione dell´apertura dell´anno accademico 2013/2014 del “Diploma e Master Universitario in Alti Studi Europei” presso la Fondazione Collegio Europeo di Parma. Nella stessa occasione, verranno consegnati i diplomi dell’anno accademico 2012/2013. Il vicepresidente Tajani affronterà i temi dell´attualità europea e sottolineerà gli sforzi compiuti dall´Unione europea per uscire dalla crisi e per avviare un processo di reindustrializzazione. Alla vigilia dell´evento Tajani ha dichiarato: "solo rilanciando l´industria potremmo creare nuova crescita a e lavoro. Per questo stiamo lavorando a una strategia per reindustrializzare l´Europa mettendo al centro dell´agenda europea e nazionale la competitività industriale. Un sistema educativo di eccellenza vicino all´impresa e al mercato è il cuore pulsante di questa strategia. Dobbiamo anche utilizzare più e meglio i nuovi fondi strutturali per la ricerca e la competitività dell´Ue per fare da volano agli investimenti d´innovazione industriale. Tajani ha anche sottolineato: "l´importanza del modello del cluster per favorire la collaborazione tra imprese, centri di ricerca e università e facilitare l´entrata nel mondo del lavoro dei giovani ricercatori e laureati"." Tajani ha concluso rilevando che "il principale freno alla crescita e all´industria è l´eccesso di tassazione e di burocrazia. Serve dunque una rivoluzione culturale dove l´imprenditore sia visto come risorsa da non penalizzare".  
   
   
L’EUROPA SPIEGATA AGLI INSEGNANTI  
 
Salerno, 20 gennaio 2014 - Si tiene il prossimo 21 gennaio, il quarto appuntamento del nuovo ciclo di incontri dedicato agli insegnanti della scuola secondaria sui temi della cittadinanza europea. L´iniziativa è promossa da Parlamento europeo, Commissione europea e Dipartimento Politiche Europee della Presidenza del Consiglio, in collaborazione con il Ministero dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca (Miur) e con il Centro Europe Direct Salerno e Aic. Dopo i saluti introduttivi di rappresentanti della Camera di Commercio di Salerno e dell’Ufficio Scolastico Regionale, seguiranno gli interventi di esponenti di istituzioni italiane e europee su temi relativi alla cittadinanza europea e, in particolare, i diritti e le opportunità che gli studenti dovrebbero conoscere per diventare cittadini europei consapevoli. Nel corso dell´incontro sarà affrontato anche il tema della dimensione europea nella educazione alla cittadinanza nel nostro sistema scolastico grazie alla collaborazione della Direzione Miur per ordinamenti e autonomia scolastici. Saranno presentati la piattaforma digitale "Europa=noi" e gli strumenti didattici in essa contenuti. Il progetto, lanciato nel 2010, è stato presentato con notevole successo in 40 città italiane, con una partecipazione di oltre 4000 insegnanti e ha ricevuto il riconoscimento di "best practice" in ambito Ue. Il seminario si concluderà con l’intervento dell’Agenzia Llp (Lifelonglearning) sul nuovo Programma europeo integrato a supporto dell’istruzione, formazione, gioventù e sport, Erasmus +, che sosterrà le attività di mobilità e cooperazione per oltre 4 milioni di persone nel periodo 2014-2020. L´incontro si terrà dalle 10.00 presso la Camera di Commercio di Salerno, in via Roma 29.  
   
   
LOMBARDIA: SCUOLA E LAVORO SEMPRE PIÙ CONNESSI  
 
Milano, 20 gennaio 2014 - "La Lombardia deve diventare sempre più un modello di riferimento a livello nazionale per il suo sistema di formazione che consente di studiare in azienda e trovare lavoro a scuola". Lo ha detto l´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia Valentina Aprea intervenendo al convegno ´Non spin-off, ma start up: i giovani, il futuro, la scuola e l´impresa´, organizzato dalla neonata Associazione Libera Idee Sistema Educativo Italiano. Ai lavori ha partecipato anche Francesco de Sanctis, direttore generale Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia. Investire Su Giovani A Scuola Per Aiutarli A Trovare Lavoro -"Siamo l´unica Regione in Italia - ha spiegato Aprea - che ha investito 20 milioni di euro nel prossimo triennio sugli Its, Istituti Tecnici Superiori ad alta specializzazione tecnologica, ed oggi disponiamo di 17 percorsi; abbiamo 45 Ifts (Istituti di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore) che sono frequentati da 1.500 studenti di cui 1.000 diplomati e il 60% dei quali già inseriti in azienda". "Se guardiamo invece alle filiere orizzontali - ha proseguito l´assessore - l´obiettivo raggiunto è la creazione di 56 Poli Tecnico Professionali con il coinvolgimento di 400 imprese, più di 200 istituti scolastici, 70 enti di formazione, 5 università e 15 associazioni di categoria. I Poli consentono di spostare parte dell´attività didattica nelle imprese e di avvicinare gli studenti al mondo del lavoro". Uffici Di Placement Nelle Scuole Superiori - Rientrano in questo ambito le iniziative di alternanza scuola-lavoro, i tirocini, l´apprendistato, gli uffici di placement che le scuole superiori stanno realizzando dopo aver aderito al progetto Fixo: 58 reti di scuole, 128 istituti, 234 tirocini attivati oltre alla creazione di una banca dati nelle scuole che consente alle aziende di incrociare interessi, competenze e professionalità richieste. Garanzia Giovani Lombardia Modello Per Ministero Lavoro - "Accompagnare i giovani verso il mercato del lavoro mentre stanno ancora studiando - ha aggiunto Aprea - è qualcosa che in Lombardia è già realtà e la straordinaria esperienza degli Istituti di Formazione Professionale ne è una testimonianza. Con Generazione web abbiamo fatto un passo avanti verso la scuola digitale, formando anche gli insegnanti ad un nuovo modo di fare didattica; con la Garanzia Giovani, prevista dall´Unione Europea per la transizione dal mondo della scuola a quello del lavoro, abbiamo messo a punto un modello che è stato preso come riferimento dal Ministero del Lavoro che lo ha considerato come esempio di buona prassi". Avanti Con Nuove Tencologie E Dote Unica Lavoro - "Dobbiamo migliorare ancora - ha concluso l´assessore - rendendo più diffuse queste pratiche incentivando ulteriormente l´utilizzo delle nuove tecnologie a scuola e facendo sfruttare al meglio le opportunità della Dote Unica Lavoro".  
   
   
MILANO: “NON SPIN-OFF, MA START-UP”, INCONTRO TRA GIOVANI, SCUOLA E IMPRESA LA SCUOLA OFFRA STRUMENTI PER PREPARARE I GIOVANI AL MONDO DEL LAVORO  
 
Milano, 20 gennaio 2014 – Come valorizzare l’esperienza scolastica e i percorsi formativi dei giovani in vista del lavoro? Come creare un rapporto efficace tra mondo della scuola e imprese, valorizzando le buone prassi e nuove metodologie in un dialogo con le istituzioni? Questi i temi al centro dell’incontro “Non spin-off, ma start-up: i giovani, il futuro, la scuola e l´impresa”, organizzato dall’associazione A.l.i.s.e.i. All’istituto ‘Cavalieri’ di Milano. “Il tema della formazione e della preparazione al mondo del lavoro in una società complessa e globalizzata come questa, deve essere centrale nei percorsi di formazione scolastica: è importante che i ragazzi abbiano fin da subito le conoscenze e gli strumenti per poter affrontare al meglio le sfide del futuro” ha detto Francesco Cappelli, assessore all’Educazione e Istruzione. La realizzazione di impresa simulata, nell´ottica di una preparazione universitaria che sia sempre più vicino al mondo del lavoro, è stata al centro del lavoro svolto dagli studenti che hanno discusso insieme ai relatori di nuove competenze e della necessità di rapporto tra la scuola, fin dai primi gradi, l’Università e mondo del lavoro. Tra i vari temi toccati oggi anche l’utilizzo del tablet e delle nuove tecnologie alla luce delle difficoltà degli studenti con Dsa, ai quali il mondo della formazione e poi del lavoro deve garantire pari opportunità e l´alternanza scuola - lavoro, dalla Riforma Moratti al riordino dei cicli del 2010, con particolare riferimento al tema dell’incentivazione dei rapporti scuola-lavoro prevista nell’attuale Decreto Carrozza. Insieme all’assessore Cappelli, hanno partecipato all’incontro Federico Frattini e Luisa Rossi Costa del Politecnico di Milano, Marco Iannacone, esperto informatico, Barbara Nebuloni, docente di scuola secondaria superiore e Mariella Enoc di Fondazione Cariplo.  
   
   
TOSCANA: LEGALITÀ, BANDO DI CONCORSO PER 3 PREMI DI LAUREA. DOMANDE ENTRO IL 14 FEBBRAIO  
 
Firenze, 20 gennaio 2014 – Un concorso pubblico per laureati in atenei toscani che abbiano discusso, entro lo scorso 30 novembre 2013, una tesi su criminalità organizzata, violenza politica, stragismo, terrorismo e poteri occulti in Italia. Lo bandisce la Regione, mettendo a disposizione 3 premi di laurea: uno da 500 euro per le lauree triennali e due da 1.000 euro ciascuno per quelle magistrali. Il termine ultimo per presentare domanda è il 14 febbraio 2014. Il bando si rivolge ai laureati che abbiano discusso una tesi in una delle materie indicate nel periodo di tempo che va dal 1 gennaio 2010 al 30 novembre 2013 con voto finale non inferiore a 100/110. Testo integrale del bando e modulo per fare domanda sono stati pubblicati sul Burt del 31 dicembre scorso. Alla domanda di ammissione vanno allegati una copia della tesi di laurea, il certificato di laurea con il voto e una breve relazione (massimo 3 pagine) che riassume obiettivi, passaggi logici e metodologici, principali risultati e caratteristiche di originalità del lavoro presentato. Domanda e allegati potranno essere spediti tramite raccomandata A.r. A: Regione Toscana – Settore Politiche di welfare regionale e cultura della legalità - Via di Novoli, 26 – 50127, oppure consegnati a mano allo stesso indirizzo, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13. Tutte le tesi inviate per il concorso saranno acquisite dal Centro di documentazione "Cultura della Legalità Democratica" della Regione ed entreranno a far parte integrante del patrimonio documentale del Centro stesso. Per qualsiasi informazione contattare il Centro che si trova in Piazza del Duomo 10 a Firenze (055-4382818, cld@regione.Toscana.it ).  
   
   
ISTRUZIONE: FVG PIANO DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO VA BENE COSÌ  
 
Trieste, 20 gennaio 2014 - L´assessore regionale all´Istruzione, Loredana Panariti, interviene in merito al mancato accorpamento dell´Istituto d´istruzione superiore statale Marchesini di Sacile (Pn), ribadendo qualità ed equità del Piano di dimensionamento scolastico approvato e, spiega, "frutto di incontri e condivisioni comuni con gli assessori provinciali competenti, i sindacati regionali, l´ufficio scolastico regionale e le autonomie locali". Nel caso specifico, Panariti esprime soddisfazione per avere intrapreso un percorso trasparente in quanto non appartiene alla visione comune del dimensionamento scolastico l´accomunare un comprensivo (infanzia, elementare e media) e una parte di istituto professionale (l´Ipsia Carniello) al pari di verticalizzare a Brugnera l´istituto Marchesini con l´Ipsia Della Valentina. "Gli interessi e la mission di un comprensivo - evidenzia l´assessore - sono diversi da quelli di un istituto professionale, così come la realtà che si andrebbe a creare a Brugnera sarebbe di poco superiore alle 600 unità, con evidenti difficoltà a fornire garanzie di mantenimento dell´autonomia per il futuro". "Inoltre - sostiene Panariti - se l´operazione di accorpamento del Marchesini fosse stata effettuata, avrebbe comportato la riduzione di un potenziale posto di dirigente scolastico che, al contrario, potrebbe essere guadagnato per effetto della futura sottoscrizione dell´accordo Stato-regioni e Province autonome sul riparto nazionale dei posti di organico". "Gli istituti professionali interessati - aggiunge - costituiscono già una realtà scolastica consolidata, costituita dall´aggregazione dell´Ipsia Carniello di Brugnera con l´Ipsia Della Valentina sulla base di omogeneità di intenti e di interazione comune con il mondo del lavoro". "Un accorpamento degli istituti professionali - sottolinea ancora l´assessore - avrebbe quindi un suo senso, non solo per la condivisione dei laboratori ma anche per l´omogeneità delle materie trattate, ma questo in definitiva non è mai stato richiesto come, del resto, la Provincia di Pordenone, da quando era stata invitata a farlo, non ha mai presentato alcuna proposta in merito alla futura sede del Cpia da attivare nell´ambito provinciale". Ad ogni buon conto, conclude Panariti, "saranno accolte le richieste coerenti con gli intenti previsti in chiave di aggiornamento del piano". Garantire qualità e diritto allo studio agli studenti nei prossimi anni è l´obiettivo voluto e applicato al piano di dimensionamento e chiaramente esplicato nelle linee guida condivise e approvate, dove si evince che entro l´anno scolastico 2016-17 tutte le autonomie scolastiche di ogni ordine e grado dovranno essere strutturate con un numero di alunni non inferiore a 600 unità, anche al fine dell´assegnazione del dirigente scolastico (ds) e del direttore dei servizi generali ed amministrativi (dsga), tenendo conto del trend demografico degli ultimi anni e delle iscrizioni nel triennio precedente. Pertanto, i Piani provinciali 2014-15 dovranno indicare le tempistiche e le modalità che si intendono utilizzare per conseguire nell´anno scolastico 2016-17 il suddetto risultato. Eventuali variazioni del numero complessivo delle autonomie scolastiche presenti in ogni provincia - si legge nelle linee guida - sono ammesse purché non comportino l´ingresso di autonomie prive di sede di dirigenza scolastica e di direttore dei servizi generali e amministrativi. L´unificazione degli istituti di secondo grado, infine, si realizza tra istituti omogenei, ovvero quelli che sviluppano indirizzi di studio di uguale ordine di scuole oppure che, pur appartenendo a indirizzi ordinamentali diversi, presentano materie di studio similari o richiedono la presenza di strutture laboratoriali e didattiche analoghe.  
   
   
SERVIZI EDUCATIVI INFANZIA: PRATO AL TOP IN TOSCANA PER INTEGRAZIONE PUBBLICO-PRIVATO  
 
Firenze, 20 gennaio 2014 - "Prato è uno dei migliori esempi del sistema integrato pubblico-privato dei servizi educativi per l´infanzia che abbiamo costruito in Toscana. Non è un´opinione, sono i numeri a dirlo". Così la vicepresidente con delega all´istruzione Stella Targetti, intervenendo oggi a conclusione del seminario ´I servizi educativi per l´infanzia. Il sistema integrato pubblico-privato nell´esperienza di Prato´, organizzato da Comune di Prato e Confartigianato Imprese Prato. "In Toscana – ha aggiunto la vicepresidente - il tasso di ricettività, cioè il rapporto tra la disponibilità di posti e i bambini di età tra i 3 e 36 mesi, è vicino al 32%: molto più alto della media italiana, che è circa il 19%, e superiore anche alla media delle regioni del centro-nord che è tra il 22 e il 25%. E in Toscana il risultato migliore è quello dell´area pratese, dove il tasso di ricettività è al 38,3%. Da notare – ha quindi concluso - che la provincia di Prato è anche quella dove c´è la più alta percentuale di posti in convenzione con i privati (il 30%), a dimostrazione che un buon sistema di servizi per l´infanzia sta in piedi solo se si integra l´offerta pubblica con quella privata". All´incontro, oltre a rappresentanti dell´amministrazione comunale pratese e della Confartigianato, sono intervenuti anche il Garante per l´infanzia e l´adolescenza della Toscana Grazia Sestini ed il direttore dell´Area Educativa dell´Istituto degli Innocenti Aldo Fortunati.  
   
   
LAZIO: "CINEMA E STORIA" E LE ALTRE INIZIATIVE PER RACCONTARE IL MONDO AI RAGAZZI  
 
 Roma, 20 gennaio 2014 - Cinque nuovi progetti nell’ambito dell’iniziativa ‘Fuoriclasse’. L’obiettivo è quello di avvicinare i ragazzi alla cultura, ai suoi luoghi e ai suoi personaggi spaziando dal cinema, alla letteratura, al teatro e alla storia contemporanea. Ecco le iniziative: Cinema&storia. Per approfondire la storia e i fatti del secondo dopoguerra italiano attraverso i personaggi, le musiche e le immagini del nostro miglior cinema e dei film che lo hanno reso famoso e grande nel mondo. Cinema&società. Per raccontare attraverso una selezione di film il mondo in cui viviamo tutti giorni: dai conflitti internazionali alla crisi del lavoro, dai cambiamenti della società ai problemi generazionali e dell’adolescenza. Un’occasione utile anche per favorire il confronto tra studenti e docenti, registi, attori e giornalisti su problemi che influenzano le nostre vite e i rapporti con gli altri. Nei luoghi di Moravia. Per riscoprire la bellezze e la ricchezza di Roma, le sue evoluzioni e suoi cambiamenti con l’aiuto del grande scrittore Alberto Moravia, attraverso le sue pagine e con i film tratti dai suoi romanzi. Il terrorismo raccontato ai ragazzi. Per affrontare insieme ai ragazzi un tema difficile come quello del terrorismo politico in Italia tra la fine degli anni Sessanta e gli anni Ottanta. Saranno proprio i familiari delle vittime degli “anni di piombo” a parlare con i ragazzi, attraverso un ciclo d’incontri e di lezioni. Voci nel deserto. Per rileggere nella loro straordinaria attualità una serie di frammenti e testi dai filosofi greci fino ai letterati moderni. A recitare questi estratti la compagnia di attori teatrali ‘Voci nel deserto’. Gli attori saranno accompagnati da un dj, e sullo sfondo scorreranno immagini e documenti. “Neanche in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo- ha detto il presidente, Nicola Zingaretti- possiamo togliere alle nuove generazioni il diritto ad essere persone libere e in grado di comprendere quello che accade intorno a loro. Non faremo mai un passo indietro su questi lavori – ha aggiunto Zingaretti.”  
   
   
VALLE D’AOSTA: REDDITO E MERITO QUALI CRITERI PER GLI UNIVERSITARI PER ACCEDERE ALLE AGEVOLAZIONI REGIONALI  
 
Aosta, 20 gennaio 2014 - L’assessorato del turismo, sport, commercio e trasporti e l’assessorato dell’istruzione e cultura informano che la Giunta ha approvato nella seduta di , venerdì 17 gennaio, l’adeguamento, a decorrere dal 1° febbraio 2014, dei criteri e delle modalità per garantire il diritto allo studio, in particolare rispetto alle borse di studio e alle agevolazioni per i trasporti, a favore degli studenti universitari residenti in Valle d’Aosta e per quelli iscritti alla sede di Verrès del Politecnico di Torino, introducendo nella determinazione criteri quali il requisito reddituale e patrimoniale, nonché la meritocrazia scolastica. È stata quindi subordinata all’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee), la concessione delle agevolazioni per l´attribuzione, nell´anno accademico 2013/2014, di assegni di studio e contributi alloggio a favore di studenti universitari, ed è stata rimodulata la percentuale di sconto sulle tariffe dei mezzi di trasporto pubblico e i quantitativi annui di corse agevolate previsti per ogni studente, anche sulla base del merito scolastico. Http://appweb.regione.vda.it/dbweb/comunicati.nsf/(sezioni)/d1fd3948b95e5e20c1257c63003fe76c/$file/contributo%20alloggio%202013%202014%20%20%20%20isee.pdf?openelement    
   
   
LA GIUNTA DELLA CALABRIA HA APPROVATO IL PIANO IL PIANO DI DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO 2014-2015  
 
Catanzaro, 20 gennaio 2014 - La Giunta regionale si è riunita sotto la presidenza dell’Assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Gentile,con l’assistenza del Dirigente generale Francesco Zoccali. Su proposta della presidenza è stato approvato il programma triennale per la trasparenza e l’integrità 2014-2016. Su proposta dell’Assessore all’Agricoltura Michele Trematerra sono state approvate le Disposizioni regionali di attuazione delle misure applicative dei regolamenti europei sull’organizzazione comune del mercato vitivinicolo “programma regionale di sostegno del vino “2014/2018”. Su proposta dell’Assessore alla Cultura Mario Caligiuri, è stato approvato il Piano di riorganizzazione di razionalizzazione della rete scolastica e della programmazione dell’offerta formativa della regione per l’anno 2014-2015. Esso prevede l’istituzione di cinque licei musicali, uno per provincia, e la riduzione delle reggenze scolastiche a trentotto dalle 88 previste nel precedente anno scolastico. E’ stato anche adottato il piano regionale del diritto allo studio, che prevede una serie d’interventi per migliorare la qualità dell’istruzione e una serie di misure, tra le quali, l’aumento delle abilità di base, del multiculturalismo, dell’uso delle nuove tecnologie, del rapporto col mondo del lavoro, della storia dell’arte, dell’educazione musicale, della promozione della lettura e delle biblioteche scolastiche, dell’aumento delle cultura scientifica, dell’ educazione alla legalità, dell’aercheologia e della storia della Calabria.  
   
   
ITALIAN MODEL UNITED NATIONS: GLI STUDENTI DEL LAZIO AMBASCIATORI PER TRE GIORNI  
 
Roma, 20 gennaio 2014 - Il presidente, Nicola Zingaretti, ha incontrato il 16 gennaio gli studenti che hanno partecipato a ‘Model United Nation’, la simulazione dei lavori delle Nazioni Unite che ha trasformato per tre giorni i ragazzi in ambasciatori e diplomatici. 1.500 gli studenti coinvolti, provenienti dalle scuole di tutto il Lazio. I ragazzi si sono impegnati a preparare discorsi, negoziazioni, bozze di risoluzione di conflitti. Ognuno di loro ha rappresentato un Paese membro o una organizzazione non governativa. Questa esperienza, di grande valore formativo per coloro che saranno i cittadini di domani, si concluderà a New York, dove gli studenti andranno visitare il palazzo di vetro. Grande soddisfazione per il presidente, Nicola Zingaretti, che ha espresso così il suo entusiasmo per aver sostenuto il progetto: “ Model United Nations è un progetto utile anche per il Paese perché ci aiuta ad avere meno paura del futuro- ha detto Zingaretti. La scuola che forma davvero non insegna solo le nozioni, ma aiuta le ragazze e i ragazzi a diventare cittadini e a capire cosa ci accade intorno, e a conoscere e capire l’altro senza temerlo, perché la conoscenza è la base della libertà".  
   
   
ATTIVITá ESU PADOVA: “OTTIMA GESTIONE, MENO COSTI E MAGGIORI SERVIZI PER GLI STUDENTI”  
 
Venezia, 20 gennaio 2014 - L’assessore regionale all’istruzione, Elena Donazzan, ha partecipato a Padova a un incontro finalizzato all’illustrazione della gestione dei servizi dell’Esu di Padova. Il commissario e il direttore dell’Ente, Rocco Bordin e Stefano Ferrarese, hanno parlato di una gestione complessa dovuta al gran numero di studenti che usufruiscono dei servizi, che ha dato comunque risultati soddisfacenti sul piano degli investimenti, realizzati grazie alle risorse regionali e nazionali, consentendo di potenziare la residenzialità. “L’esu di Padova – ha sottolineato Donazzan – riesce a dare ottimi servizi con minimi costi, tanto da essere punto di riferimento per il diritto allo studio a livello nazionale ed internazionale. Basti pensare che è possibile consumare un buon pranzo completo spendendo solo 5,70 euro: come un panino in autostrada”. Gli Esu veneti aderiranno a breve alla rete Andisu degli Enti per il diritto allo studio per accedere alla rete europea per la loro caratteristica di approccio innovativo nei servizi e nella concezione di diritto allo studio. “I 200 studenti europei ed extra europei che nel 2012 avevano chiesto servizi all’Esu – rileva l’assessore regionale – nel 2013 sono diventati 900, segno di una qualità attrattiva dell’offerta patavina. Tanti parlano di fuga di cervelli italiani, noi qui dimostriamo di saper attrarre con i nostri servizi gli studenti stranieri”. “Lo studente universitario deve trovare organizzazione e spazi per una buona vita di relazione, che influenza la stessa formazione personale e professionale – chiude Donazzan – e in questo contesto, dove è in corso il potenziamento dei sistemi informatici, degli applicativi come servizi e delle reti di relazioni internazionali, trova concretezza un nuovo modo di intendere il diritto allo studio”.  
   
   
REGGIO CALABRIA: UN PONTE TRA MONDO ACCADEMICO E IMPRESE  
 
Reggio Calabria, 20 gennaio 2014 - Dalla ricerca universitaria all’impresa, la Camera di Commercio e l’Università Mediterranea impegnate nella sfida più concreta: creare un ponte tra mondo accademico e realtà produttiva, una risposta alle esigenze di innovazione del sistema imprenditoriale locale ed alle potenzialità di impiego dei giovani laureati più talentuosi. La Camera di Commercio di Reggio Calabria e l’Università Mediterranea hanno presentato i risultati del corso “Formazione E Affiancamento Sulla Valorizzazione Dei Risultati Della Ricerca E Creazione D’impresa”, un percorso di un anno che ha visto i dottorandi dell’Università Mediterranea impegnati dapprima in un corso di valorizzazione e creazione d’impresa finalizzato a tradurre i risultati della loro esperienza di ricerca in business e, successivamente, in un percorso di affiancamento che ha consentito la selezione di quattro idee imprenditoriali promosse da altrettanti gruppi di dottorandi e il loro accompagnamento fino alla stesura del business plan ed all’avvio dell’attività imprenditoriale. Durante l’incontro, introdotto dai saluti del Presidente della Camera di Commercio, Lucio Dattola, e nel quale sono intervenuti il Segretario Generale della Camera di Commercio, Natina Crea, ed il Prorettore delegato per il trasferimento tecnologico dell’Università Mediterranea, Felice Arena, sono state presentate, dal team leader di ciascun gruppo, le seguenti iniziative: - Smarts, una start up che opererà nel Settore delle Telecomunicazioni con prodotti e servizi di diagnostica delle infrastrutture per le Telecomunicazioni e nel Settore Turistico; - Tour Experience che promuove una nuova idea di turismo legata alla diffusione della cultura dei luoghi ed esperienze turistiche basate sul coinvolgimento emozionale dei viaggiatori con i contesti dei luoghi di visita; - Leaf, società di servizi per gli operatori pubblici e privati del settore agro-forestale legati ai principi della gestione forestale sostenibile; - Dynamica-mente che opera nell´ambito della formazione pre e adolescenziale e offre percorsi extra-curriculari innovativi dalla forte componente sociale. “Il progetto rientra nel quadro più ampio degli interventi di collaborazione tra Camera di Commercio ed Università Mediterranea” sottolinea il Presidente della Camera di Commercio Lucio Dattola “una collaborazione improntata alla massima concretezza e determinata a creare le premesse per lo sviluppo di una nuova generazione di imprese che, oltre a valorizzare i risultati della Ricerca scientifica, rappresentino per il territorio un modello di innovazione di prodotto e di processo e diano valore alla qualità ed alla competenza delle risorse umane che vi operano. Le nuove quattro iniziative imprenditoriali presentate vanno infatti ad aggiungersi ai positivi risultati dei più recenti progetti promossi dai due Enti nel corso degli ultimi anni, tra i quali il Progetto pilota di Scouting di Idee innovative ed il finanziamento di due Bandi per Borse di studio Post Doc finalizzate a sperimentare in impresa i risultati delle tesi di dottorato di ricerca. Un impegno importante e significativo che vuol dimostrare al sistema economico locale come la crescita possa passare per la valorizzazione della creatività dei nostri giovani e come l’imprenditorialità del futuro debba essere necessariamente alimentata dai nuovi orizzonti della ricerca scientifica e dall’interscambio continuo tra mondo accademico ed impresa, anche con il supporto della Camera di Commercio.”  
   
   
EDILIZIA SCOLASTICA: REGIONE FVG CON PREFETTO TRIESTE E ASSESSORE PROVINCIA  
 
Trieste, 20 gennaio 2014 - Assicurare un sistema di edilizia scolastica adeguato alle esigenze del territorio provinciale di Trieste e caratterizzato da adeguati standard di sicurezza. Su questo tema si è tenuto un incontro tra l´assessore regionale Mariagrazia Santoro, il prefetto di Trieste Francesca Adelaide Garufi e l´assessore provinciale Mariella Magistri De Francesco. A disposizione vi sono già 1,8 milioni di euro del Fondo di Trieste, da ripartire tra Comune e Provincia, oltre a fondi recentemente stanziati dalla Regione, che complessivamente ammontano, come ricordato dall´assessore Santoro, a 2.5 milioni di euro per l´intero Friuli Venezia Giulia, da incrementare auspicabilmente in sede di assestamento di bilancio. Inoltre "va dato atto al Governo nazionale - ha indicato l´assessore Santoro - che con la legge 14/2013, grazie a fondi Inal ci sarà un ulteriore finanziamento per la messa in sicurezza degli edifici scolastici. Al Friuli Venezia Giulia dovrebbero spettare tra i 3 e i 3,5 milioni di euro, cui si aggiungerà la possibilità si stipulare mutui per altri interventi sulle scuole". Nel corso dell´incontro, assicurato dunque che su questi aspetti le istituzioni stanno facendo tutto il possibile, si è in ogni caso concordato sul fatto che per rendere possibili e cantierabili gli interventi, definirne le priorità, non lasciare inutilizzate risorse già disponibili e poter spendere con tempestività i fondi di nuova assegnazione, tenendo conto dei vincoli del patto di stabilità, sarà opportuno partire da un´anagrafe unica, allineata con quella nazionale. In proposito il prefetto ha ipotizzato di fornire un contributo anche attraverso l´opera di monitoraggio dei Vigili del Fuoco. Una proposta di collaborazione che "accogliamo con favore e che potrà concretizzarsi anche in suggerimenti tecnici e linee guida", ha detto Santoro. Con questa prospettiva verrà convocato a breve un incontro allargato al Comando dei Vigili del Fuoco, alla Direzione Scolastica Regionale e all´Azienda Sanitaria. Complessivamente in tutto il Friuli Venezia Giulia sono state presentate richieste di interventi immediatamente cantierabili per un totale di 80 milioni di euro. Le necessità comprendono la rimozione amianto, la certificazione prevenzione incendi, oltre che adeguamenti strutturali, igienico-sanitari, energetici. "Appena avremo evidenza delle risorse complessivamente a disposizione con l´assestamento di bilancio potremo individuare lo stanziamento totale per investimenti nell´edilizia scolastica e procedere allo scorrimento della graduatoria", ha precisato l´assessore Santoro, evidenziando come la Giunta abbia recentemente deciso di unificare il servizio edilizia scolastica nella direzione dell´edilizia e lavori pubblici "in modo da dare valore, priorità e competenze al lato infrastrutturale del tema scuola".  
   
   
LA CONCEZIONE E L´ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA LIFE DEVONO ESSERE MIGLIORATE - AFFERMA LA CORTE DEI CONTI EUROPEA  
 
Lussemburgo, 20 gennaio 2014 - Una relazione appena pubblicata dalla Corte dei conti europea invita la Commissione Ue a migliorare l’efficacia del programma Life incentivando la diffusione e la replica dei progetti ambientali di successo. ‟La diffusione e la replica dei progetti Life sono chiaramente insufficienti, e ciò riduce notevolmente la capacità del programma di fungere da catalizzatore dei cambiamenti ambientali, che è il suo obiettivo principale” ha dichiarato Jan Kinšt, Membro della Corte responsabile della relazione. La politica ambientale dell’Ue è presente in modo integrato in tutte gli strumenti finanziari a sostegno delle principali politiche dell’Ue, come i fondi strutturali e la politica agricola comune. Life (L’instrument Financier pour l’Environnement), ed in particolare la sua componente ‟Ambiente”, è uno strumento finanziario specifico concepito per operare da piattaforma per lo sviluppo e lo scambio di buone pratiche, nonché per fungere da catalizzatore ed accelerare gli sviluppi della politica dell’Ue in materia di ambiente. La sua efficacia varia quindi considerevolmente a seconda che i progetti finanziati servano o meno come catalizzatori del cambiamento in materia di ambiente. Life è gestito direttamente dalla Commissione. Il più recente programma Life riguardava il periodo 2007 - 2013 e disponeva di una dotazione finanziaria annua media di 239 milioni di euro per il finanziamento di progetti – ossia meno dell’1.5 % della spesa stimata totale dell’Ue per l’ambiente. La Corte ha constatato che la mancanza di un meccanismo che indirizzasse le risorse scarse verso obiettivi preselezionati ha avuto come risultato l’assenza di una massa critica di buoni progetti che promuovessero sviluppi significativi nella politica ambientale dell’Ue. Inoltre, le ripartizioni nazionali indicative hanno ostacolato la selezione dei migliori progetti, poiché i progetti non venivano selezionati unicamente sulla base del loro merito, ma anche in base al loro Stato di origine. La Corte ha rilevato che la Commissione non ha giustificato in modo sufficiente la selezione dei progetti e che, sebbene alcuni progetti finanziati abbiano ottenuto risultati positivi, il programma non ha svolto il proprio compito fondamentale di assicurarne una diffusione e ed una replica efficaci.  
   
   
"UN SIMPOSIO DEDICATO ALLE POLITICHE PER LA SCIENZA DELLA VITA IN ACQUA DOLCE"  
 
Bruxelles, 20 gennaio 2014 - Il 29 e 30 gennaio 2014 si terrà a Bruxelles, in Belgio, "Un simposio dedicato alle politiche per la scienza della vita in acqua dolce" (A Science Policy Symposium for Freshwater Life). Si concentrerà sul tema "Vite acquatiche: nuovi orizzonti scientifici per la biodiversità e la politica delle acque". Numerose politiche dell´Ue in materia di biodiversità e acqua sono state concepite per proteggere gli ecosistemi d´acqua dolce e per assicurare il loro uso sostenibile. Tuttavia, occorre ancora affrontare importanti sfide nell´attuazione di queste politiche. L´evento mira a spianare la strada verso un uso ottimale delle risorse idriche nell´ambito di applicazione della strategia 2020 dell´Ue per la biodiversità e della direttiva quadro sulle acque. Riunirà i responsabili politici e le parti interessate dei settori dell´acqua, dell´energia e della conservazione per discutere le raccomandazioni per le politiche e i settori chiave della ricerca futura. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Waterlives.eu/  
   
   
TOSCANA: IL BOSCO NON È UN MONUMENTO IMMOBILE, DEVE VIVERE. GARANTIRE LAVORO E REDDITO  
 
 Firenze, 20 gennaio 2014 - "Il bosco non può più essere considerato un bene monumentale e immobile. Sicuramente è un bene paesaggistico, ma deve vivere." Così l´assessore all´agricoltura e foreste, Gianni Salvadori, intervenuto al convegno "Politiche forestali e sviluppo rurale per la programmazione 2014-2020" in svolgimento al Rettorato dell´ateneo fiorentino. Salvadori ha poi aggiunto: "Dobbiamo cambiare le normative che oggi rendono troppo difficile, se non impossibile questo obiettivo e dobbiamo cambiare cultura. Dobbiamo tutelare l´ambiente, il paesaggio ma anche i cittadini – ha continuato Salvadori – e per questo dobbiamo abbandonare le fonti energetiche fossili e incentivare le rinnovabili. All´interno di questa categoria – ha sottolineato – c´è sicuramente la filiera bosco-legno- energia." Salvadori ha poi ribadito la necessità di abbandonare la visione "verticale" degli interventi per passare ad "una unicità di strumenti di governo del territorio". "Il dissesto idrogeologico – ha detto – mostra con evidenza come sia necessaria una progettazione integrata degli interventi". Passando poi al tema della "coltivazione del bosco", Salvadori ha sottolineato come si debba "uscire da una visione bucolica che ha caratterizzato il passato, per ritornare a produrre reddito e riprendere a coltivare anche in montagna." Per far questo l´assessore ha indicato come prioritaria la necessità di snellire la burocrazia e agevolare l´avvio di imprese. "Come Regione stiamo agevolando in ogni modo l´avvio di queste attività, è indispensabile fare questo se vogliamo fare ripartire il Paese." "Dobbiamo – ha concluso – garantire lavoro, reddito e servizi in montagna, se vogliamo mantenere la vita in questi posti. E poiché non abbiamo più la forza di sostenere il vecchio welfare, dovremo ripensare in modo innovativo gli interventi da fare."  
   
   
PUGLIA: SOTTOSCRIZIONE INTESA PARCO DUNE COSTIERE E CONSORZI ROSA MARINA  
 
 Bari, 20 gennaio 2014 - La vicepresidente e assessore all’Assetto del Territorio, Angela Barbanente, ha partecipato alla sottoscrizione il 16 gennaio in presidenza del protocollo d’intesa con il parco naturale regionale delle Dune costiere, i comuni di Fasano e Ostuni e i consorzi di gestione dei complessi di edilizia turistica di Rosa Marina e Cala di Rosa Marina (Br). Il protocollo – primo firmato in Puglia del genere – prevede una collaborazione ad ampio raggio sulla tutela ambientale e sulla promozione turistica tra due storici complessi residenziali, quelli di “Rosa Marina” e il parco naturale che gestisce la zona tra Torre Canne e Torre San Leonardo. Migliaia sono i cittadini, in gran parte baresi, che affollano i complessi residenziali ogni estate e complessi sono stati finora i rapporti con gli enti locali e gli enti preposti alla tutela dell’ambiente. “Questa di oggi – ha spiegato la vicepresidente – è un’opportunità per la cura e la tutela del territorio: accanto alla conservazione della biodiversità, i due consorzi hanno colto, anche grazie all’impegno del parco regionale delle dune costiere, la possibilità di coniugare la promozione e la conservazione dell’ambiente con la valorizzazione turistica. Questo protocollo non si chiude qui, ma è un progetto pilota che vogliano esportare in altri luoghi della Regione, penso soprattutto al Leccese. Con atti come quelli firmati oggi diamo linfa a documenti come la Carta del turismo sostenibile, per darne attuazione”. Secondo la Barbanente “molto spesso gli insediamenti turistici sono visti solo come fattore di pressione antropica e spesso è vero. Eppure si possono garantire la cura e la protezione degli habitat naturali con il coinvolgimento attivo di chi lavora e opera nei parchi. I parchi infatti sono delle opportunità e non solo dei portatori di vincoli”. Per il Parco delle Dune Costiere è intervenuta la presidente Giulia Anglani, per i comuni di Fasano e Ostuni il sindaco Lello Di Bari e l’assessore Giuseppe Santoro, per i consorzi di Rosa Marina e Cala i presidenti Marina Calamo Specchia e l’avv. Giuseppe Chiaia Noya. Nell’occasione è stata presentata anche la Guida al parco regionale delle dune costiere (passeggiate, ciclovie, acque, flora, fauna, arte, storia, centri visita, aziende), pubblicata a cura della Stilo editrice.  
   
   
MARCHE: DICHIARAZIONE DELLO STATO DI EMERGENZA PER L’ALLUVIONE DI FINE NOVEMBRE-PRIMI DI DICEMBRE, ULTERIORI RISORSE PER LA SOMMA URGENZA.  
 
Ancona, 20 gennaio 2014 - “Un’ottima notizia che fa seguito a quella di appena una settimana fa, quando il Consiglio dei Ministri aveva riconosciuto lo stato di emergenza per l’alluvione delle Marche del 10 e 11 novembre. Grazie alla dichiarazione anche per gli eventi di fine novembre e dei primi di dicembre, sarà possibile gestire la fase emergenziale per l’intero periodo e, soprattutto, per la totalità del territorio regionale. Un ringraziamento al Governo per la velocità con cui ha fatto seguito alla richiesta della Regione”. Così il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, commenta la notizia della dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Consiglio dei Ministri per le eccezionali avversità atmosferiche dei giorni dal 25 al 27 novembre e il 2 dicembre. Grazie al provvedimento assunto oggi vengono messi a disposizione delle Marche, accanto ai 15 già stanziati per la prima tranche dell’emergenza, ulteriori 5 milioni di euro destinati prevalentemente agli interventi di somma urgenza necessari per ripristinare le principali infrastrutture danneggiate e per rimborsare a Comuni e Province le risorse spese per tali interventi. “Ora – dice Spacca - è completa la copertura dell’emergenza per tutto il territorio regionale, dal momento che alcune aree, in particolare del sud, non avevano subito danni dalla prima ondata di maltempo, ma erano state pesantemente colpite dalla seconda, quella di dicembre”. I 20 milioni per questa calamità si sommano a quelli già erogati nelle ultime settimane dello scorso anno: 20 milioni per l’alluvione del 2011 e la neve del 2012 e 10 milioni per l’alluvione 2012. Il Governo regionale si era attivato nell’immediatezza degli eventi per espletare tutte le azioni necessarie all’ottenimento dello stato di emergenza. Per l’operatività delle due dichiarazioni, nei prossimi giorni sarà emanata una specifica ordinanza da parte del Capo del Dipartimento della Protezione civile nazionale, Franco Gabrielli, con cui verrà nominato il commissario e saranno disciplinati gli interventi ammissibili.  
   
   
RISCHI NATURALI, WORKSHOP AUTORITÀ DI BACINO CAMPANIA SUD SUL NUOVO SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE  
 
 Napoli, 20 gennaio 2014 – Viene presentato oggi, presso l´Auditorium della Regione Campania, all´Isola C3 del Centro Direzionale di Napoli, il Portale informativo di monitoraggio integrato dell´Autorità di Bacino Campania Sud. Il workshop, organizzato dall´Autorità di Bacino Regionale Campania Sud e Interregionale Sele, si aprirà alle 9,30 e si concluderà alle 17. Nel corso dei lavori si discuterà di prevenzione del rischio idrogeologico ed idraulico e di sicurezza dei cittadini. Moderato dal presidente dell´Ordine dei Giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli, al dibattito, che sarà introdotto dalla relazione del commissario straordinario della stessa Autorità di Bacino Stefano Sorvino, prenderanno parte il vicepresidente della Giunta di Palazzo Santa Lucia Guido Trombetti e gli assessori regionali Edoardo Cosenza (Lavori pubblici e Protezione civile), Giovanni Romano (Ambiente), Ermanno Russo (Urbanistica e Governo del territorio) e Pasquale Sommese (Rapporti con gli enti locali), il commissario dell´Autorità di Bacino Campania Centrale Pasquale Marrazzo, i capi Dipartimento Politiche territoriali Maria Mautone e Istruzione Stefano Torda.  
   
   
CONSEGNATO ALLA REGIONE MARCHE IL PREMIO NAZIONALE LEGAMBIENTE E FEDERAMBIENTE PER LE ATTIVITÀ SVOLTE SULLA RIDUZIONE DEI RIFIUTI.  
 
Ancona, 20 gennaio 2014 - Progetti europei di cui è stata capofila, politiche strutturate di riutilizzo, iniziative di informazione e sensibilizzazione, politiche di sostegno ai Comuni. Sono queste le attività che hanno permesso alla Regione Marche di ricevere il Premio Nazionale sulla prevenzione dei rifiuti, promosso da Legambiente e Federambiente con il patrocinio del Ministero dell´Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Le Marche, unica Regione premiata alla categoria pubbliche amministrazioni, ha presentato sei iniziative strutturate di prevenzione, sostenute attraverso strumenti normativi, atti di indirizzo, strumenti volontari e attraverso l’importante leva economica. Il premio è stato ritirato questa mattina, a Roma, dall´assessore all´Ambiente della Regione Marche, Maura Malaspina. “Non posso che essere orgogliosa dei marchigiani e del governo regionale che già dal 1999, ancora prima degli obblighi europei sulla prevenzione dei rifiuti, ha dimostrato una sensibilità tale che ci vede oggi ricevere questo prestigioso premio. La Regione, coordinandosi con le associazioni ambientaliste che voglio ringraziare per il loro contributo, è intervenuta non solo a livello normativo ma anche economico e fiscale, prevedendo la non applicazione dell’addizionale del 20% (ecotassa) per i comuni che fanno prevenzione riducendo il rifiuto pro-capite e destinando il 2% del gettito dell’ecotassa per sostenere questi comuni virtuosi. Questo dimostra come il mio assessorato non si ferma alle enunciazioni di principio, ma a queste fa seguire fatti concreti a supporto della prevenzione”. “Ancora un importante riconoscimento alla Regione Marche per i propri comportamenti virtuosi – sottolinea il presidente Gian Mario Spacca – Il Premio Nazionale Prevenzione Rifiuti alla nostra Regione, unica per la categoria pubbliche amministrazioni ad averlo ricevuto, è un indicatore di civiltà che ci rende orgogliosi e che riconosce le numerose buone pratiche poste in essere negli anni. La collaborazione con le associazioni, gli enti locali e le comunità territoriali ha avuto un positivo effetto moltiplicatore sugli atti e le azioni avviate dalla Regione in materia di rifiuti. Quarta regione in Italia e prima del Centro Italia per raccolta differenziata, le Marche possono ora vantare una nuova, prestigiosa certificazione. L’obiettivo che la Regione si pone è diminuire sempre di più la quantità di rifiuti prodotti, passando anche attraverso una nuova cultura del consumo. È una delle nostre priorità, nella consapevolezza che l’ambiente è un asset di straordinario valore per una regione che vuole fare del paesaggio, del turismo, dell’agricoltura e della cultura un nuovo motore di crescita”. “La Regione Marche ha lavorato molto in questi ultimi anni sul tema della prevenzione dei rifiuti – commentano Luigino Quarchioni e Francesca Pulcini, presidente e vice presidente di Legambiente Marche - Dopo aver raggiunto buoni risultati nella raccolta differenziata, diventando la migliore Regione del Centro Italia, le Marche hanno iniziato a puntare alla riduzione dei rifiuti anche grazie all´importante protocollo d´intesa firmato con Legambiente Marche, Unioncamere Marche, Upi Marche, Anci Marche e Federambiente proprio per raggiungere questo obiettivo e che ha generato consapevolezza e cultura sul tema della riduzione dei rifiuti. Grazie a questa intesa, negli ultimi anni abbiamo incontrato e premiato moltissime esperienze marchigiane, promosse da enti pubblici, privati cittadini, imprese e associazioni, che si stanno già realizzando nella nostra Regione. Questa nuova sfida non solo ha un grande valore ambientale con la riduzione dei materiali conferiti in discarica, ma ha uno straordinario senso sociale ed economico, che in questo momento così delicato, rappresenta un´opportunità di coesione per l´intera comunità”. Le iniziative segnalate dalla Regione Marche: Prewaste Progetto europeo triennale portato avanti da una partnership internazionale di 10 soggetti con l’obiettivo di fornire strumenti tecnici e metodologici per supportare le autorità regionali e locali nella programmazione e valutazione delle proprie politiche di prevenzione e riduzione dei rifiuti. In particolare sono state individuate 27 best practices europee su cui è stato fatto uno studio di fattibilità circa la loro trasferibilità in altro territorio. Sono stati realizzati un sito internet e un web tool in grado di aiutare la P.a. A orientare le politiche di prevenzione, progettare le misure da intraprendere, indicarne i possibili risultati e fornire un sistema di monitoraggio mediante l’individuazione di specifici indicatori. Comune libero da rifiuti - waste free Proposta di legge 334/2013 (poi approvata il 19 novembre 2013) attraverso cui la Regione propone di istituire un marchio di qualità ambientale “Comune libero da rifiuti - waste free” che certifica annualmente gli sforzi e i risultati ottenuti dai Comuni in materia di prevenzione e riduzione dei rifiuti. La proposta prevede anche un disciplinare tecnico che regolamenta attraverso appositi criteri l’attribuzione (e il mantenimento) del marchio. La Regione ha introdotto nella proposta anche un capitolo finanziario per cui i Comuni assegnatari del marchio riceveranno contributi a sostegno delle loro azioni di prevenzione e riduzione. I fondi necessari saranno garantiti dalla destinazione del 2% del tributo regionale di smaltimento in discarica dei Ru. Rete regionale centri del riuso Organizzazione di una rete regionale di centri del riuso articolata e interconnessa con i centri di raccolta dei rifiuti urbani e per la quale la Regione ha emanato negli anni più bandi a cofinanziamento dei Comuni nei cui territori sorgeranno le strutture ed elaborato Linee guida alla costruzione, organizzazione e gestione dei centri del riuso. Riduzione della fiscalità generale (L.r. 29 luglio 2013 n. 21) L’articolo 4 della Legge Regionale del 29 luglio 2013 n. 21 modifica le disposizioni regionali che disciplinano il tributo regionale di smaltimento in discarica dei rifiuti (L.r. 15/1997), prevedendo che l’addizionale a carico dei Comuni che non hanno raggiunto gli obiettivi di raccolta differenziata non venga applicata se il Comune ha registrato (in seguito a documentate azioni di prevenzione) una produzione pro capite di rifiuti inferiore del 30% alla media del rispettivo Ato. Obiettivo è non gravare sui Comuni che limitano la produzione di rifiuti ma poi si vedono penalizzare dalla normativa esistente per il non raggiungimento degli obiettivi di Rd.  
   
   
RIFIUTI: AL VIA L´ATTIVITÀ DI RIMOZIONE DELLE "ECOBALLE" DAL SITO FORMISANO A ERCOLANO. DOPO 11 ANNI LIBERATO DAI RIFIUTI IL PARCO NAZIONALE DEL VESUVIO  
 
Napoli, 20 gennaio 2014 - "Finalmente, dopo circa 11 anni, il Parco Nazionale del Vesuvio sarà liberato dai rifiuti." E´ quanto sostiene l´assessore all´ambiente della Regione Campania Giovanni Romano in relazione all´attività di rimozione dei rifiuti stoccati in balle da oltre dieci anni dal sito ´Formisano´ di Ercolano. "L´iniziativa - sottolinea l´assessore Romano – prevista per la sola Ercolano è il frutto della positiva interazione tra Regione Campania, Unità tecnica Amministrativa della Protezione Civile, che ha messo a disposizione i fondi necessari per lo smaltimento dei rifiuti, e Comune di Ercolano che sta effettuando l´intervento." "Entro 10 giorni il sito sarà completamente svuotato e i rifiuti, pari a circa 500 tonnellate, verranno conferiti presso il termovalorizzatore di Acerra. Si tratta di rifiuti provenienti dalla lavorazione degli Stir di Giugliano e Tufino stoccati ad Ercolano dalla Fibe nel maggio 2003, in piena emergenza rifiuti. La composizione di tali rifiuti imballati è perfettamente compatibile con il termovalorizzatore di Acerra e non comporta, pertanto, alcuna ripercussione neppure in termini quantitativi sul funzionamento dell´impianto." L´assessore Romano rassicura anche rispetto all´attività degli Stir e del termovalorizzatore. "Ad oggi - ha ricordato Romano - tutti gli impianti Stir stanno lavorando regolarmente e non vi sono code al termovalorizzatore che funziona regolarmente, garantendo la lavorazione di 2mila tonnellate al giorno: nel 2013 ha bruciato oltre 670mila tonnellate, 70mila in più rispetto al quantitativo programmato. "L´attività dell´assessorato - ha garantito Giovanni Romano - va avanti in questa direzione. Il programma degli interventi prevede già la rimozione di parte dei rifiuti sul sito di Fragneto Monforte (Toppa infuocata), lo svuotamento del sito di Cantariello a Casoria, quello denominato Eurowaste a Caivano, e sito Pellini nel Comune di Acerra. "Ulteriori interventi riguarderanno poi lo svuotamento di una piazzola di rifiuti solidi urbani in località Pantano di Acerra, l´avvio dello smaltimento di parte dei rifiuti della Igica a Caivano, del sito di Persano nel Comune di Serre, di Coda di Volpe nel comune di Eboli e di Pianodardine (Av)", ha concluso Romano.  
   
   
LA REGIONE LIGURIA PRESENTA IL PIANO RIFIUTI: SÌ AL RIUTILIZZO E AL RICICLAGGIO, ALL´INCENERITORE, SÌ A IMPIANTI DI COMPOSTAGGIO E DI CSS  
 
Genova, 20 Gennaio 2014 - La Giunta regionale ha adottato il nuovo Piano di gestione dei rifiuti per la Liguria che, dal 22 gennaio, sarà sottoposto alla fase di consultazione pubblica, prima della approvazione finale prevista nel 2014. Il Piano contiene gli indirizzi e le strategie che le attività di gestione dei rifiuti urbani, di rifiuti speciali e le operazioni di bonifica dovranno rispettare nell’arco dei prossimi sei anni, indicando agli enti locali e agli operatori del settore le modalità per una evoluzione complessiva del sistema ligure verso gli obiettivi previsti a livello comunitario e nazionale. "L´adozione del Piano - ha spiegato l´assessore all´ambiente, Renata Briano - è il primo passaggio verso l´approvazione per acquisire osservazioni, proposte e istanze da parte di tutti i soggetti interessati. La regione Liguria conta molto sul contributo di tutti per costruire un documento che rifletta la complessità di un settore in cui convivono diversi aspetti, e possa trovare una composizione omogenea di tutti i punti di vista e le esigenze". "Il fatto di partire da una condizione caratterizzata da alcune carenze, ci consente in qualche modo un vantaggio rispetto ad altre regioni che stanno mettendo in discussione scelte gestionali fatte a suo tempo e oggi non più rispondenti al contesto attuale. Il nostro Piano punta a valorizzare il rifiuto come risorsa, attraverso processi di trattamento che consentano di ottenere materiali da utilizzare in altri cicli produttivi: in questo modo viene superata anche l´ipotesi di realizzare un impianto finale di incenerimento come soluzione terminale. Il documento, di Regione Liguria, con la collaborazione del Consorzio Ticass, gestore del Polo tecnologico regionale energia ambiente, è improntato al rispetto della gerarchia comunitaria di gestione dei rifiuti: produrne di meno, con azioni di prevenzione quali ad esempio il compostaggio domestico o l´uso dell´acqua del rubinetto, incrementare il riciclaggio attraverso azioni più efficaci di intercettazione dei rifiuti differenziati e sostituire le discariche con sistemi di trattamento che consentano in primo luogo il recupero di materia, come il compost della frazione umida differenziata, e quindi quello di energia, tramite la produzione del combustibile solido secondario, che può essere veicolato ed utilizzato in conformità alla specifica normativa nazionale". Il Piano, per quanto riguarda la gestione dei rifiuti urbani indica obiettivi quantificati per la riduzione, che al 2020 dovrà diminuire del 6% rispetto al dato 2012, e per la raccolta differenziata, oggi al 32%, che dovrà raggiungere il 50% al 2016 ed il 65% al 2020. "Ma è importante il passaggio che considera la raccolta differenziata uno strumento per un effettivo riciclaggio e recupero, ovvero l´obiettivo che l´Unione europea ci richiede - continua l´Assessore Briano - per questo ci siamo concentrati a esaminare le filiere del recupero dei singoli materiali per verificare rese e destinazioni della differenziata, e individuare anche possibili percorsi di sviluppo produttivo basati sul riciclaggio nell´ottica della green economy". Il sistema di impianti viene articolato su poli provinciali che dovranno comprendere sia impianti di trattamento anaerobico della frazione umida per ricavare biogas da valorizzare energeticamente e quindi stabilizzare il prodotto per ottenere compost di qualità, sia trattamenti per il rifiuto indifferenziato, che subirà una selezione e raffinazione per ottenere il combustibile solido secondario da collocare sul mercato industriale. In discarica dovrà andare solo la frazione inerte del ciclo, con un salto cruciale dalle attuali circa 500.000 tonnellate a poco più di 100.000 della situazione a regime.