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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Gennaio 2015
PROTOCOLLI UMBRIA-LAZIO: MARINI E ZINGARETTI "FEDERALISMO SOLIDALE PER MIGLIORARE I SERVIZI. UN ESEMPIO PER LE RIFORME"  
 
Terni, 12 gennaio 2015 – "Con la firma di questi due protocolli d´intesa tra le Regioni Umbria e Lazio vogliamo perseguire innanzitutto l´obiettivo di realizzare un ‘federalismo solidale´ che promuova una maggiore integrazione tra territori al fine di migliorare i servizi per i cittadini, ed al tempo stesso produrre significative economie di spesa". E´ quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, a margine della firma a Terni dei due protocolli d´intesa sulla mobilità sanitaria e la promozione turistica, sottoscritti con il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. La presidente Marni ha sottolineato come sia in campo sanitario che turistico "è possibile realizzare con i vicini territori del Lazio importati sinergie e integrazioni, a vantaggio prima di tutto della qualità dei servizi per i cittadini". "Questi due accordi – ha proseguito Marini – rivestono un significato che va al di là della pur importante cooperazione istituzionale tra Regioni. Essi, infatti, offrono l´occasione per riflettere sulla necessità che le riforme, soprattutto del sistema delle Regioni, possono e devono partire dal basso, favorendo e privilegiano l´integrazione tra territori limitrofi, nel rispetto delle loro naturali e storiche connessioni. Che qui a Terni sono con le province laziali di Rieti e Viterbo, mentre per altre aree dell´Umbria sono con la Toscana a nord e con le Marche sul versante appenninico". Riferendosi poi all´attuale dibattito relativo al tema dell´accorpamento delle Regioni, la presidente Marini ha detto che "l´Umbria non ci sta a finire in una sorta di tentativo di spezzettamento che ne mortifichi la sua identità. Vogliamo, al contrario, essere protagonisti di questo dibattito, portando un nostro positivo contributo. E non ci piace – ha ribadito Marini - che qualcuno, nelle chiuse stanze, ridisegni la nuova carta geografica delle Regioni italiane".Di "esempio italiano" di come si possono riformare le Regioni ed il loro ruolo, ha parlato invece il presidente Zingaretti, riferendosi ai due protocolli d´intesa sottoscritti tra Umbria e Lazio: "questo – ha affermato - è un inizio concreto di una sperimentazione della collaborazione interregionale che ha anche come obiettivo il superamento dei limiti che ha oggi il regionalismo italiano. Persone, merci, imprese, tutto in questo tempo si muove a prescindere dai confini regionali, mentre le istituzioni regionali restano ingabbiate in una rigido schema amministrativo". "Con questi atti – ha aggiunto Zingaretti - vogliamo anche dimostrare come, sia per ciò che riguarda la sanità che il turismo, è possibile spendere meno ed al tempo stesso migliorare i servizi offerti ai cittadini".  
   
   
LAZIO, LISTE D’ATTESA: CHIEDI AL TUO MEDICO DI INDICARE LA PRIORITÀ DELL’ESAME PER CONTRIBUIRE A RIDURRE I TEMPI  
 
Roma, 12 gennaio 2015 - C’è una nuova gestione delle liste d’attesa. L’obiettivo è garantire ai cittadini di svolgere gli esami in tempi più brevi, soprattutto nei casi più urgenti e gravi. I medici di medicina generale avranno la possibilità di indicare nella ricetta che priorità ha la prescrizione: urgente, breve, differibile o senza priorità, secondo questo schema: Urgente, da eseguire nel più breve tempo possibile e, comunque, entro 72 ore Urgenza breve, da eseguire entro 10 giorni Differibile, da eseguire entro 30 giorni per quanto riguarda le visite e 60 per le prestazioni ambulatoriali Senza priorità, quando si tratta di una prestazione programmata per i pazienti cronici. È un servizio nuovo e utile, chiedi al tuo medico di indicare sempre la priorità nella prescrizione dell’esame.  
   
   
TUTTE LE ASL TOSCANE ATTREZZATE PER IL TRATTAMENTO PRECOCE DELL´INFARTO  
 
 Firenze, 12 gennaio 2015 - In Toscana tutte le Aziende sanitarie, coordinate dalla Regione, hanno strutturato un sistema in rete per la diagnosi e il trattamento precoce dell´infarto, che rende possibile ridurre in maniera molto significativa il tempo che intercorre tra l´episodio acuto e il trattamento in ospedale. Lo rende noto la Regione, dopo le polemiche seguite alla morte di Pino Daniele. Questo, si precisa ancora, considerando che i tempi di intervento fanno la differenza, dato che per ogni 30 minuti di ritardo dall´inizio dei sintomi al trattamento, si calcola un incremento della mortalità di circa l´1 per cento. Il risultato di questa attività in rete, che comprende i 118, i Pronto soccorso, le Emodinamiche, le Unita coronariche, le Cardiologie e le Rianimazioni per i casi più gravi, sono i numeri: secondo i dati del Programma nazionale esiti redatto dall´Agenas, nel 2013 in Toscana, la mortalità media a 30 giorni dal ricovero dopo infarto è del 7.3, contro il 9.3 della media nazionale. Nella Asl 9 di Grosseto è del 6.8 per cento.  
   
   
FARMACI PER MALATI CRONICI, SERVIZIO MIGLIORE E RISPARMIO PER REGIONE SARDEGNA E CITTADINI GRAZIE AL NUOVO ACCORDO CON FEDERFARMA  
 
Cagliari, 12 Gennaio 2015 - Servizio più capillare per i malati cronici e risparmio per le casse della Regione: d´ora in poi i cittadini sardi potranno ritirare nelle farmacie territoriali vicine alle proprie abitazioni, 580 in tutta la Sardegna, medicinali molto importanti per la cura di malattie croniche, pagandole a prezzi contenuti, invece che essere costretti a ritirarle in orari definiti nelle farmacie ospedaliere o pagarle a prezzo pieno in farmacia. Acquistati dal Servizio Sanitario Regionale (Ssr) a prezzi particolarmente contenuti, i medicinali inseriti nel Prontuario della Continuità Ospedale-territorio (Pht) saranno distribuiti in nome e per conto (Dpc, Distribuzione per conto) del Ssr: i medicinali Pht sono quelli prescritti da specialisti ospedalieri (nel corso di un ricovero o di una visita ambulatoriale) che devono continuare a essere utilizzati dagli assistiti in base a piani di cura personalizzati che si prolungano nel tempo (dal cancro alle cure psichiatriche). I medicinali sono acquistati dalla Asl 1 di Sassari, capofila per la gara di acquisizione, in Unione d’acquisto tra le Aziende Sanitarie della Regione. Il rinnovo dell´accordo tra la Regione e Federfarma è stato approvato dalla Giunta Regionale a fine anno e conferma altre forme di collaborazione con le farmacie convenzionate, già avviate negli anni precedenti, riconoscendo alle stesse il ruolo informativo nelle campagne di prevenzione, per esempio il supporto per lo screening del colon retto. "Con questo accordo raggiungiamo tre obiettivi strategici cioè semplificare, includere nuovi farmaci e ridurre la spesa complessiva - dice l´assessore della Sanità Luigi Arru - Non solo: nelle prossime settimane attiveremo i cip delle tessere sanitarie in modo che ognuno potrà per esempio scegliere il medico senza fare file o doversi spostare, e un importante tassello sarà la ricetta dematerializzata che sostituirà completamente quella rossa cartacea". Altro importante vantaggio della collaborazione è il contenimento della spesa sanitaria, anche alla luce del quadro normativo nazionale di settore e delle disposizioni di Spending Rewiew che hanno fissato un tetto di spesa a carico del Ssn per l´assistenza farmaceutica territoriale fissandolo all´ 11,35% del Fondo Sanitario Nazionale (Fsn). "Il potenziamento della Dpc ha abbattuto la spesa in Sardegna di 17 milioni di euro nel 2013 e di 10 milioni nel primo semestre 2014, assicurando allo stesso tempo un servizio capillare a beneficio del cittadino", ha sottolineato il presidente di Federfarma Sardegna Giorgio Congiu. Nel rinnovo dell’Accordo del 29 dicembre sono stati inseriti nuovi elementi: - Riduzione da 4 a 3 delle fasce di prezzo con contestuale riduzione del costo del servizio di distribuzione per confezione: l´importo minimo di 5 euro è stato esteso ai farmaci con prezzo al pubblico fino a 50 euro, mentre in precedenza riguardava i farmaci fino a 30 euro, con un risparmio previsto per gli utenti nel 2015 di 400mila euro. - Inclusione di nuovi farmaci, attualmente dispensati in convenzione, e dei nuovi anticoagulanti orali (Nao) fino a oggi forniti direttamente dai Servizi farmaceutici delle Aziende sanitarie: nel 2015 ne saranno distribuite 1 milione e 400mila confezioni. - Abbattimento dal 2,2% allo 0,5% dei farmaci del Pht dispensati in convenzione (a costo maggiore), con l´obiettivo di raggiungere quest´anno un risparmio di 900mila euro. - Sperimentazione di forme innovative di collaborazione con le Farmacie e loro coinvolgimento nel monitoraggio on line dei piani terapeutici e dell’appropriatezza delle prescrizioni mediche. - Un sistema informatizzato a carico di Federfarma Sardegna per la gestione dell’assistenza integrativa (Sistema Web Care) che, sulla base delle esperienze di altre regioni, potrà permettere risparmi superiori al 10% di quanto finora erogato dalle farmacie. - Riduzione del prezzo di rimborso delle strisce per autocontrollo glicemico, tanto utilizzate dai diabetici, da € 0,513 a € 0,478 (Iva compresa). Le strisce assorbono il 70% del valore dell’intera assistenza integrativa per diabetici, la riduzione del prezzo di rimborso produrrà, a parità di assistenza a favore dei malati aventi diritto, un risparmio di circa 1 milione e 200mila euro annui. L’accordo ha una validità triennale e il monitoraggio dei risultati sarà condotta da una specifica Commissione paritetica.  
   
   
LAZIO: INSIEME ALL’UMBRIA PER MIGLIORARE LA SANITÀ E RILANCIARE IL TURISMO  
 
 Roma, 12 gennaio 2015 - La collaborazione tra le Regioni è importante perché consente di ottimizzare le risorse, produrre uno sforzo comune su obiettivi chiari e precisi, e anche di mettere in comune le funzioni per fornire servizi di qualità ai cittadini e alle imprese e rendere più competitivi i territori. Firmato un protocollo con la Regione Umbria sulla sanità e il turismo. È bell’esempio di come è già possibile attivare forme di collaborazione tra le Regioni, condividere strategie e risorse e sviluppare vocazioni comuni. Per la sanità. L’accordo fa parte della più grande operazione di riequilibrio dell’offerta sanitaria sul territorio mai fatta nella nostra regione. L’obiettivo è dare più servizi ai cittadini che in questi anni sono stati penalizzati dalle politiche sanitarie di questi anni. Tutto questo avverrà con nuovi strumenti e nuove strutture e attraverso il riconoscimento dello stato degli ospedali in zone disagiate di Amatrice e Acquapendente. Servizi migliori, impiego efficiente delle strutture. L’accordo permette di raggiungere obiettivi importanti come il pieno utilizzo delle reti dei servizi. L’obiettivo è sempre lo stesso: garantire un’assistenza sanitaria efficiente, basata su standard di qualità elevati, e aumentare la quantità di prestazioni a disposizione. Un questo modo per rispondere anche in tempi ancora più rapidi alle emergenze. Benefici importanti per tutti i cittadini. Non solo per tutto il territorio dell’Alto Lazio verso il polo Terni/viterbo, ma anche per tutta l’area del lago di Bolsena e Acquapendente confinante con Orvieto. Per il turismo. Con l’accordo le due Regioni intendono mettere a sistema due realtà importanti superando i confini regionali e valorizzando i tesori, le vocazioni e le eccellenze comuni. In particolare: Più valore agli antichi collegamenti viari, agli itinerari religiosi e a tanto altro. Dalla Flaminia ai percorsi legati a figure straordinarie come i santi Francesco e Benedetto, che con la via di Francesco - Cammino di Francesco e la Via Benedicti attraversano alcuni dei luoghi più belli d’Europa (abbazie di Fossanova e Cassino, Leonessa e Valle Santa). Più valore ai paesaggi, alla storia e alle tipicità dei territori. Dalle bellezze naturali agli antichi borghi e ai prodotti tipici, le due Regioni promuovono insieme un luogo di eccezionale bellezza come quello della Valle del Tevere, con gioielli come Civita di Bagnoregio e Orvieto. Un sostegno alla crescita di questi territori nel mondo. Tutto questo avverrà anche per mezzo di un utilizzando migliore della grande forza attrattiva di Roma, che può contare anche sul più importante hub aeroportuale italiano e sul polo crocieristico di Civitavecchia. Tra le altre cose l’accordo intende anche favorire la partecipazione a eventi fieristici nazionali e internazionali; con particolare attenzione ai nuovi mercati, soprattutto Cina e Russia e Sudamerica. Un nuovo modello di interazione da estendere anche ad altre regioni confinanti con il Lazio, con cui sarà possibile condividere progetti e strategie non solo nella sanità e nel turismo, ma anche in altri settori fondamentali quali le infrastrutture, i trasporti, il dissesto idrogeologico e il demanio idrico. Non si tratta quindi di una collaborazione episodica, ma è l’inizio di un percorso per favorire la continua collaborazione tra le Regioni anche in vista dell’Expo 2015. "Troppo spesso si lavora a canne d´organo invece ci sono comunità che necessitano di uno scambio di collaborazione regionale come quello che abbiamo sulla sanità e sul turismo – lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: rompiamo queste barriere e lavoriamo insieme per migliorare la qualità della vita e delle persone". “C´è esigenza che queste Regioni possano autoriformarsi ma lo facciano con una integrazione naturale che può venire dal basso e che non fa disegnare delle carte geografiche anomale, ma mette insieme territori che per dinamiche economiche, industriali e del lavoro sono naturalmente collegate e connesse”- è il commento della presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini.  
   
   
LAZIO: CORSO DI FORMAZIONE MANAGERIALE PER IL PERSONALE SANITARIO: SCOPRI COME PARTECIPARE UN BANDO PER 30 PARTECIPANTI. ECCO TUTTE LE INFORMAZIONI  
 
Roma, 12 gennaio 2015 - Sviluppare le competenze ei top management delle Aziende Sanitarie della Regione Lazio, sia dal punto di vista tecnico-professionale che da quello gestionale-relazionale, contribuendo in tal modo al miglioramento della qualità del sistema sanitario regionale. Il bando riguarda l’ammissione al Corso di formazione manageriale per Direttori Generali, Sanitari ed Amministrativi del Sistema sanitario. Il corso della durata di 138 ore sarà articolato in 2 giornate di formazione settimanali di 4 e di 8 ore e in 3 workshop tematici di 6 ore ciascuno, avrà inizio il 5 febbraio 2015 presso la sede dell’Istituto “A.c. Jemolo” a Roma, Viale Giulio Cesare 31. Le domande di partecipazione dovranno essere inviate all’Istituto Jemolo entro le ore 12.00 del 19 gennaio 2015 ai seguenti recapiti: e-mail: segreteria@jemolo.It fax: 06.32650019 Alla domanda di partecipazione al bando devono essere allegati: - copia documento di identità - un curriculum vitae in formato europeo Scopri il bando e tutte le informazioni, clicca qui https://www.Regione.lazio.it/binary/rl_sanita/tbl_contenuti/
bando_corso_formazione_manageriale.pdf
 
   
   
BIOMEDICALE, INAUGURATO IL TECNOPOLO DI MIRANDOLA OSPITERÀ TRE DIVERSI LABORATORI PER UN INVESTIMENTO DI OLTRE 3,8 MILIONI DELLA REGIONE NELL’AREA DEL SISMA  
 
Bologna, 12 gennaio 2015 - Presentazione nuovo Tecnopolo di Mirandola (Mo)competenze, tecnologie, idee, start up e reti di relazioni per l’innovazione e la ricerca nel settore del biomedicale. È questo il Tecnopolo di Mirandola che sarà il luogo dove imprese e competenze scientifiche lavorano e crescono insieme, un modello di acceleratore e moltiplicatore di opportunità. Il Parco scientifico e tecnologico per i materiali innovativi e ricerca applicata per il biomedicale di Mirandola è un progetto che la Regione Emilia-romagna ha sostenuto investendo 3 milioni e 850 mila euro, risorse addizionali ricevute sul Por Fesr 2007-2013 a seguito degli eventi sismici. Il Tecnopolo - parte strategica del Parco scientifico e tecnologico - completa il Campus del biomedicale mirandolese, costituito da Istituti scientifici e tecnici, dalla Fondazione Its (formazione post-diploma) per il Biomedicale, dal laboratorio a supporto di Istituti scolastici e Its e dall’incubatore di impresa; quindi palestra, biblioteca e auditorium, ai quali si andrà ad affiancare anche un centro per l´accoglienza di giovani ricercatori. Sempre sul biomedicale è stato attivato anche un master dell´Università di Modena e Reggio Emilia. Il Tecnopolo, gestito dalla Fondazione Democenter, sarà un luogo di ricerca e innovazione, uno strumento di sviluppo delle imprese e del territorio, dedicato alla crescita competitiva e allo sviluppo dell´attrattività nei confronti di giovani talenti e di competenze scientifiche. Ospita tre laboratori organizzati e gestiti con la collaborazione dell’Università di Modena e Reggio Emilia: Tossicologia e proteomica (Top); Microscopia applicata e biologia cellulare (Mab) e Materiali, sensori e sistemi (Ms2). Il Tecnopolo - organizzato su un modello integrato fatto di ricerca, formazione, incubazione d’impresa e servizi avanzati - è, inoltre, la porta di accesso a tutte le competenze espresse dalla Rete alta tecnologia della Regione. L’indirizzo strategico del Tecnopolo viene assicurato dallo Steering Committee presieduto da Giuliana Gavioli, mentre responsabile scientifico è il professor Aldo Tomasi, dell’università di Modena e Reggio. La struttura, coordinata dal team leader ing. Antonio Bosetto, è costituita da 18 persone, 13 delle quali impegnate direttamente nei laboratori. Il tecnopolo di Mirandola è l’anello che consente al settore biomedicale di avere accesso a tutte le competenze espresse dall’Università di Modena e Reggio e alle relazioni offerte dall’intera Rete alta tecnologia. Questo significa poter contare sul potenziale espresso da 35 tra laboratori di ricerca industriale e centri per l’innovazione, organizzati in sei piattaforme tematiche e 11 tecnopoli, che vedono al lavoro oltre 1600 ricercatori. Una rete, coordinata da Aster, che collega la regione ai maggiori centri di ricerca internazionali. Un sistema che nella sua articolazione locale si completerà con l’imminente attivazione, nella stessa area, dell’Incubatore d’impresa.  
   
   
SANITÀ: LA REGIONE LAZIO POTENZIA LA RETE PER ALZHEIMER  
 
Roma, 12 gennaio 2015 - Nel Lazio sono circa 86mila le persone affette da demenze, la metà da malattia di Alzheimer. L’incidenza aumenta con l’età e tende ad aumentare ogni anno, in relazione al progressivo invecchiamento della popolazione. Nella nostra Regione si stimano circa 14.200 nuovi casi l’anno. La Regione potenzia la rete per Alzheimer. Le Unità valutative Alzheimer, Uva, saranno trasformate in Centri diagnostico specialistici e Centri esperti territoriali. L’obiettivo è quello di garantire strutture più adeguate ad affrontare il problema delle demenze attraverso il consolidamento della rete socio-sanitaria territoriale. Un esempio di forte integrazione sociosanitaria, poichè le diverse fasi della malattia richiedono interventi personalizzati e diversificati, sia sul versante strettamente sanitario, con la terapia farmacologica e non farmacologica, la riattivazione cognitiva e la riabilitazione motoria, sia sociale, con i Centri diurni Alzheimer, l’assistenza domiciliare e un sostegno maggiore alle famiglie. “Con la riorganizzazione dei centri per le demenze si punta a far crescere l’integrazione e il coordinamento delle diverse strutture assistenziali, dei diversi operatori sociosanitari e dei medici di medicina generale, nonché dei familiari”- lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti.  
   
   
DOPO IL TERREMOTO IN EMILIA-ROMAGNA STANZIATI OLTRE 946 MILA EURO PER INTERVENTI SOCIO-SANITARIÌ LE MISURE RIGUARDANO PERSONE ANZIANE E DISABILI.  
 
Bologna, 12 gennaio 2015 - Varata la prima ordinanza del Commissario delegato alla ricostruzione, Stefano Bonaccini: stanziati oltre 946 mila euro per proseguire interventi socio-sanitari di accoglienza di persone anziane e disabili non autosufficienti presso strutture residenziali. Le risorse copriranno i costi fino al prossimo 30 giugno e autorizzano gli enti a proseguire nell´attività. Il commissario Bonaccini: "Un altro passo in avanti nella direzione di sostenere le popolazioni colpite dal sisma, in particolare le persone più deboli. Entro la fine di gennaio faremo una Giunta nell´area del sisma" Le risorse e l’autorizzazione agli enti a proseguire nell’attività sono contenute nell’ordinanza (la n°1 del 7 gennaio 2015), la prima firmata da Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-romagna e Commissario delegato alla Ricostruzione. «Queste azioni - ha sottolineato il Commissario delegato Bonaccini - si affiancano al percorso di ricostruzione: fino a che non avremo sistemato l’ultimo mattone, l’ultima famiglia e l’ultima impresa il nostro lavoro proseguirà senza sosta. Entro la fine del mese di gennaio, la Giunta si riunirà nelle zone colpite dal sisma del 20 e 29 maggio 2012. Non sarà solo un appuntamento simbolico, ma anche l’occasione per incontrare tutti i sindaci». Il provvedimento riguarda la previsione (dal 1 gennaio al 30 giugno 2015) degli oneri di natura socio-sanitaria - esattamente 946 mila e 090 euro - correlati all’accoglienza di persone anziane e disabili non autosufficienti o fragili presso strutture residenziali e l’autorizzazione agli enti attuatori ad operare la prosecuzione degli interventi realizzati in strutture dei Comuni di Carpi, Novi di Modena Sant’agostino e Cento (Fe) e l’Unione dei comuni modenesi area nord.  
   
   
LAZIO: GRUPPO TECNICO PER DEFINIRE RETE ASSISTENZIALE PER L’AUTISMO  
 
Roma, 12 gennaio 2015 - Nell’ultimo decennio si è verificato un significativo aumento dei casi di autismo, dovuto anche ad una migliore definizione dei criteri diagnostici ed a una maggiore attenzione alle patologie neuropsichiatriche dell’età evolutiva. Secondo alcuni studi la prevalenza stimata all’età di 6 anni è di circa 3,5 casi per 1000 abitanti. Una rete assistenziale per l’autismo con maggiore omogeneità ed efficacia su tutto il territorio regionale. La Regione punta a definire e riqualificare una rete assistenziale per l’autismo, per garantire appropriatezza, incisività e sinergia degli interventi per le persone con disturbi pervasivi dello sviluppo, Dps, e per le loro famiglie. L’obiettivo è quello di coinvolgere i servizi sanitari, sociali ed educativo-formativi, la famiglia e le associazioni. Un gruppo tecnico per realizzare questa rete costituito da esperti del settore, fornirà indicazioni omogenee per la programmazione, l’attuazione e la verifica dell’attività per minori e adulti affetti da Dps. Inoltre con il miglioramento delle prestazioni, favorendo il raccordo e il coordinamento tra tutte le aree operative coinvolte, si consoliderà la rete dei servizi. I disturbi pervasivi dello sviluppo, ed in particolare i disturbi dello spettro autistico, rappresentano una condizione patologica cronica e invalidante e il decorso dipende, in gran parte, dalla tempestività e dalla specificità degli interventi abilitativi attivati in età evolutiva. La patologia può manifestarsi con diversi livelli di gravità e quindi richiede risposte articolate e modelli di intervento dinamici, che si devono adattare ai vari bisogni che si modificano nel tempo.  
   
   
LIGURIA: WELFARE DI SECONDA GENERAZIONE, I NUOVI MODELLI  
 
Genova, 12 Gennaio 2015 – La ricomposizione tra pubblico e privato del sistema di welfare per la tutela degli anziani e delle persone fragili. E’ questo il tema del convegno, organizzato dalla Regione Liguria, in programma lunedì 12 gennaio dalle 9 alle 14 e lunedì 19 gennaio dalle 9 alle 17, nel Salone Blu dell’Acquario di Genova. Una due giorni dedicata al welfare di seconda generazione per il benessere e la salute degli over 65enni per presentare nuovi modelli di assistenza, alla luce delle politiche nazionali e dei nuovi Lea, rendendo note le opportunità di intervento dal punto di vista degli enti locali. Il convegno si articolerà in due giorni, la prima giornata in programma lunedì 12 gennaio dalle 9 alle 14 con gli interventi dell’assessore regionale alle politiche sociali Lorena Rambaudi e dell’assessore alla salute Claudio Montaldo per fare il punto sul futuro delle politiche socio-sanitarie integrate e la giornata di lunedì 19 gennaio dalle 9 alle 17 dedicata a chi opera sul campo.