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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 30 Marzo 2015
L’INNOVAZIONE PER UN INVECCHIAMENTO SANO E ATTIVO – LEZIONI DAL GIAPPONE  
 
Bruxelles, 30 marzo 2015 - Durante il Summit europeo sull’innovazione per un invecchiamento sano e attivo, il prof. Toshio Obi ha parlato della cooperazione Ue-giappone sull’innovazione per un invecchiamento sano. Molti paesi registrano attualmente assetti della popolazione in termini di età mai visti prima. Un’aspettativa di vita in continuo aumento, combinata con livelli di fertilità in discesa, stanno trasformando il profilo dell’età. In diversi Stati membri dell’Ue e in Giappone si osserva una piramide quasi rovesciata, dove i gruppi più numerosi sono quelli degli anziani. Nel 2012 in Europa il 16 % della popolazione aveva un’età pari o superiore a 65 anni, mentre in Giappone questa fascia d’età raggiungeva il 22,9%. Secondo la relazione sull’invecchiamento del 2015 della Commissione europea, entro il 2060 si prevede che l’indice demografico di dipendenza degli anziani (persone con un’età pari o superiore a 65 anni rispetto a quelle con un’età compresa tra 15 e 64 anni) aumenti dal 27,8 % al 50,1 % nell’Ue. Il tasso di invecchiamento del Giappone è già il più alto tra le economie avanzate e continua ad aumentare costantemente. Secondo l’Istituto nazionale di ricerca sulla popolazione e la sicurezza sociale in Giappone, si prevede che la sua popolazione in età lavorativa diminuisca di 13 milioni nel periodo tra il 2010 e il 2030 e di oltre 30 milioni entro il 2050. In che modo il Giappone intende affrontare questa profonda trasformazione? Al recente Summit europeo sull’innovazione per un invecchiamento sano e attivo, tenutosi a Bruxelles, il prof. Toshio Obi, presidente del progetto Apec e-Ageing, ha parlato del modo in cui il paese sta guardando a una migliore ricerca e all’innovazione per affrontare il problema del profilo dell’età della popolazione che sta cambiando. Secondo il prof. Obi, in generale, un migliore accesso alla tecnologia dell’informazione e della comunicazione, e una migliore fornitura dei servizi ad essa legati, saranno fondamentali per una società che sia prospera mentre la popolazione invecchia e aumenta la pressione su una forza lavoro e degli stanziamenti in calo. Il prof. Obi sottolinea l’importanza della cooperazione tra Giappone ed Europa, poiché i profili di entrambe le popolazioni stanno facendo i conti con lo stesso fenomeno. Inoltre, visto che i robot svolgeranno un ruolo importante quando si parla di domotica per categorie deboli, egli ha indicato in particolare la cooperazione nei progetti di robotica. Infatti, i ricercatori giapponesi e quelli dell’Ue hanno già usufruito di proficue iniziative di cooperazione in quest’area mediante progetti finanziati dal 7° Pq quali Robot@cwe, Robosom e Biomot. Il prof. Obi insiste nel dire che rendere le Tic più accessibili a un numero maggiore di persone, inclusi gli anziani e i soggetti con disabilità, e potenziare l’uso di dati pubblici e privati, può fare molto per creare ambienti informatizzati e per ridurre i costi operativi per aziende ed economie. Tutta l’innovazione collegata allo sviluppo di sistemi Gps, sistemi di sensori, sanità in rete, attrezzature mediche Tic e telemedicina, sarà fondamentale per affrontare le sfide di una popolazione che invecchia in futuro. La motivazione di investire nell’innovazione in questo settore non è solo di carattere sociale, ha senso farlo anche da un punto di vista economico. Secondo Bcc Research, il mercato globale degli ospedali/cliniche e case in rete ha raggiunto un valore di oltre 17 miliardi di euro nel 2014. Anche il consumo generale tra le persone più anziane sta aumentando e - secondo il prof. Obi - dobbiamo stabilire uno standard globale per la cosiddetta “economia d’argento”, che si prevede crescerà fino a un valore di 22 trilioni di euro entro il 2050. Occorre inoltre considerare il supporto ai cittadini anziani in tutte le eventualità e non solo nelle situazioni di ogni giorno. La recente esperienza del Giappone, che ha dovuto far fronte allo tsunami, ha sottolineato l’importanza di una struttura e una tecnologia che sostengano le persone più anziane in caso di calamità. In conclusione, il prof. Obi ha richiesto una collaborazione Ue-giappone in particolare in materia di robotica, telefonia mobile 5G, 8K Tv, automobili che si guidano da sole e telemedicina attraverso Orizzonte 2020. Con l’Europa e il Giappone in prima linea in termini di popolazioni che invecchiano, egli ha fatto notare: “Potremmo formare una coalizione per stabilire un nuovo programma per affrontare le sfide. Insieme possiamo aiutare il resto del mondo”. Per ulteriori informazioni, visitare: http://ec.Europa.eu/research/innovation-union/index_en.cfm?section=active-healthy-ageing&pg=2015-summit    
   
   
BASILICATA PRIMA NEL SUPERAMENTO OSPEDALI PSICHIATRICI GIUDIZIARI LA REGIONE DÀ CONCRETA ATTUAZIONE AD UNA DELLE MAGGIORI RIFORME CIVILI DEL NOSTRO PAESE  
 
Potenza, 30 marzo 2015 - La Regione Basilicata inaugurerà lunedì 30 marzo 2015, alle ore 10 in Via Nilde Iotti a Pisticci la prima R.e.m.s. D’italia, una nuova struttura che darà corso al superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari. La “Residenza per l’esecuzione della misura di sicurezza” ospiterà dieci persone. La struttura è la parte residenziale di una rete regionale che sarà formata anche da nuovi centri a ciclo diurno e che sarà integrata con l’intera rete sanitaria. Nel 2012 la legge ha disposto il definitivo superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari e la realizzazione di moderne strutture di presa in carico e cura delle persone, stabilendo l’eccezionalità e, ancor più, la transitorietà del ricovero. Le Residenze per l’esecuzione della misura di sicurezza hanno caratteristiche di piccole comunità. Saranno diffuse sul territorio e integrate con tutta la rete dei servizi, destinate a ricoveri e non a reclusioni, alla cura e non alla custodia, all’esecuzione, di temporanee misure di sicurezza, volte al recupero ed alla deospedalizzazione. Con le nuove norme e con gli accordi operativi frutto delle intese tra Stato e Regioni si consegue l’obiettivo di prendersi cura di chi vive una condizione di malattia mentale o di grave disagio attraverso la presa in carico da parte dei Dipartimenti di Salute Mentale delle Regioni che potranno utilizzare a questi fini i nuovi servizi, sia a ciclo diurno che residenziale. Il processo di revisione del sistema ha avuto inizio nell’aprile del 2008 quando, per la prima volta, venne avviato il processo di regionalizzazione delle funzioni sanitarie dei sei Ospedali psichiatrici giudiziari allora esistenti. Con questo accordo tra Stato e Regioni è stato definito il percorso per la dimissione di almeno 300 internati tra i mille allora presenti nelle strutture. Gli ospedali psichiatrici giudiziari furono oggetto anche della relazione del Consiglio d’Europa dell’aprile del 2010 che giudicò scadenti sia le condizioni strutturali, sia quelle degli internati. Lo scorso anno una ulteriore norma in ordine di tempo ha fissato al 31 marzo di quest’anno la definitiva chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari ed il passaggio ai nuovi servizi. Da allora, Governo e Regioni hanno lavorato insieme per rispettare la scadenza e dare attuazione alle leggi. La cerimonia d’inaugurazione di lunedì a Pisticci prevede i saluti del Sindaco, Vito Di Trani e del Direttore Generale dell’Asm, Pietro Quinto. Dopo l’introduzione dell’Assessore regionale Politiche della Persona Flavia Franconi sono previsti gli interventi di Piero Lacorazza (Presidente Consiglio regionale della Basilicata), Gabriele Donatiello (Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Potenza), Vito De Filippo (Sottosegretario di Stato del Ministero della Salute) e del Vice Ministro agli Interni Filippo Bubbico. Le conclusioni sono affidate al Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella.  
   
   
NETAGE, DAI RISULTATI DEL PROGETTO L´IMPEGNO PER FUTURE COLLABORAZIONI .  
 
 Ancona, 30 marzo 2015 - Partecipazione e interesse per la presentazione di progetti innovativi sulla longevità attiva hanno segnato la tre giorni intitolata "Networking for quality ageing", che si è conclusa all´Ego Hotel di Ancona, con decine di partecipanti di provenienza internazionale. Il meeting è stato infatti l´evento finale del progetto europeo Netage, finanziato con oltre 1 milione 780 mila euro dal Programma di cooperazione territoriale Ipa Transfrontaliero Adriatico, promosso dalla Regione Marche - Servizio Politiche Sociali P.f. Programmazione Sociale, ente capofila, in collaborazione con Svim – Sviluppo Marche Spa, e con una rete di ben 13 partner - pubblici e privati - tra cui il Csv Marche (Centro servizi per il volontariato), appartenenti a 6 paesi dell´area adriatica (Italia, Croazia, Albania, Serbia, Slovenia e Montenegro). La terza e ultima sessione di lavori, quella odierna, è stata dedicata al consolidamento delle reti e a prospettive di ulteriori future collaborazioni. In apertura infatti, il momento culminante del progetto Netage, con la cerimonia per la firma del Mou (Memorandum of Understanding) da parte di tutti i rappresentanti degli enti partner (Municipalità di Spalato e Associazione “Mi” - Croazia; Consiglio regionale di Lezhe e Caritas Albania; l’Istituto per la Salute Pubblica e Associazione per la prosperità democratica “Zid” - Montenegro; Dipartimento Provinciale per il Welfare e Centro Umanitario Novi Sad - Serbia; Municipalità di Canal d’Isonzo e Federazione delle Associazioni Pensionati - Slovenia): un protocollo d´intesa nel quale, oltre a condividere i risultati del progetto, si sono impegnati a continuare nel futuro tale collaborazione, ricorrendo anche ai nuovi strumenti finanziari offerti dalla nuova programmazione europea 2014 - 2020. Non a caso, proprio su quest´ultima si sono incentrati gli interventi dei successivi relatori, tra i quali Mauro Terzoni, Dirigente Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione Fesr e Fse della Regione Marche, che ha relazionato sui nuovi programmi europei di cooperazione territoriale Interreg Europe, Med, Adrion e Italia - Croazia. Particolare attenzione è stata dedicata anche alla Strategia della Macroregione Adriatico - Ionica e alle relative nuove sfide, per i paesi di quest´area, in riferimento ai fondi strutturali europei 2014 -2020, come illustrato nel suo intervento da Marco Bellardi, responsabile per la Regione Marche della strategia macroregionale.  
   
   
LOMBARDIA: INNOVAZIONE NELLA SALUTE, STRATEGIA PER IL FUTURO  
 
Milano, 30 marzo 2015 - "È stato un Tavolo positivo, molto soddisfacente, dove sono state espresse tante proposte per una sanità che possa diventare ancor più efficiente ed innovativa nell´interesse dei cittadini lombardi. Ricerca, cronicità, risorse umane e riforma del sistema sanitario: questi sono i punti chiave sui quali lavorare insieme perché Regione Lombardia si confermi motore d´Italia e d´Europa". Così ha commentato il vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia Mario Mantovani il Tavolo tematico sulla sanità da lui presieduto, organizzato nell´ambito dell´iniziativa ´Dillo alla Lombardia´. Sondaggio Eupolis - "Secondo un sondaggio realizzato da Eupolis per l´ appuntamento di oggi -ha detto il vice presidente- il 68% dei lombardi si dichiarano soddisfatti dell´iniziativa ambulatori aperti; il 57% per la riduzione dei ticket; il 51% per l´aumento dei soldi alla ricerca". No All´autoreferenzialità, Si Al Confronto - "A noi comunque -ha sottolineato Mantovani- non interessa l´autoreferenzialità, scegliamo il confronto. Guardiamo infatti alla salute secondo un modello circolare dove tante realtà collaborano in modo costruttivo e propositivo nell´interesse dei Lombardi". L´innovazione È Fattore Di Sviluppo - "Guardare al futuro -ha rimarcato- è sempre la nostra stella polare. Per questo nell´assise di oggi, fra i tanti aspetti che possono caratterizzare il sistema sanitario regionale, ci riconosciamo nell´innovazione. L´innovazione è il motore che tiene vivo il sistema e che ci permette di considerare la sanità come fattore di crescita". Riforma - "Stiamo già realizzando la riforma che darà fondamenta normative ad un mutamento che stiamo regolando attraverso gli strumenti di governo. Creg, Presidi territoriali, programmi di prevenzione ed empowerment dei pazienti sono già realtà e si rivolgono a un numero sempre crescente di pazienti cronici". Investimenti - "Regione Lombardia - ha concluso il vice governatore - ha investito tanto sulla sanità. Lo abbiamo fatto per la riqualificazione dei nostri ospedali (870 milioni per investimenti in edilizia e ammodernamento tecnologico); per l´assunzione di nuovo personale (3.501 nuovi posti di lavoro a fronte di 2.926 pensionamenti e 630 lavoratori stabilizzati); per una maggiore appropriatezza (nel 2014 la riduzione di 20.000 ricoveri inappropriati ha permesso di finanziare l´operazione ambulatori aperti e aumentare l´erogazione di risonanze magnetiche, Tac, ecografie e ridurre il ticket sui farmaci). Nei primi tre mesi del 2015 abbiamo già erogato il nuovo farmaco per l´epatite C per quasi 20 milioni di euro e finanziato il programma di potenziamento per Expo con quasi 4 milioni di euro. Infine per quanto riguarda ricerca e formazione applicata alle cure, abbiamo erogato quasi 300 milioni di finanziamenti aggiuntivi per gli Irccs e circa 150 specializzandi stanno completando i loro corsi con borse finanziate da Regione, per mantenere il nostro sistema eccellente".  
   
   
LOMBARDIA: TEMA CRUCIALE WELFARE E SOSTENIBILITÀ  
 
Milano, 30 marzo 2015 - "Un grosso accento che è stato posto questa mattina e che io ritengo particolarmente significativo riguarda l´evoluzione del sistema socio-sanitario. Noi abbiamo inteso dedicare un momento di approfondimento, oltre ai temi ´tipici´ delle politiche socio-sanitarie, agli elementi caratterizzanti la costruzione di un nuovo sistema di welfare in chiave universalistica, per il quale il tema cruciale è la sostenibilità". Lo ha detto l´assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Volontariato e Pari opportunità Maria Cristina Cantù, commentando l´esito del tavolo tematico sul welfare svolto, nell´ambito della seconda edizione di ´Dillo alla Lombardia´. Molte risorse consolidate di spesa sanitaria storica non sono più spendibili, ha spiegato Cantù, e inoltre "c´è un trend progressivo che registrerà, entro il 2030, 3 milioni di anziani over 65 in Lombardia, di cui 1 milione di ultraottantenni". Per questo, secondo l´assessore, serve "lo spostamento dell´asse di cura dall´ospedale al territorio, la presa in carico continuativa e tempestiva del paziente fragile, attraverso la valorizzazione e la responsabilizzazione dei medici di medicina generale, che sono una risorsa importantissima e possono diventare la vera cinghia di trasmissione dell´intera rete socio-sanitaria lombarda".  
   
   
SANITA’: DAL 1 APRILE IL VENETO ELIMINA LA RICETTA ROSSA. VENETO, MOLTI VANTAGGI, ANCHE SULLE LISTE D’ATTESA  
 
Venezia, 30 marzo 2015 - Dal 1 aprile 2015 in Veneto anche le prescrizioni di esami e visite specialistiche diventano digitali. Si chiude così il percorso di dematerializzazione del ciclo prescrittivo avviato all’interno del Fascicolo Sanitario Elettronico regionale il 1 settembre 2014, quando un promemoria bianco ha sostituito la ricetta rossa farmaceutica. La nuova procedura garantisce di avere a disposizione in tempo reale in un sistema unico regionale dati verificati delle prestazioni prescritte e prenotate dai cittadini. Il Veneto è la prima regione in Italia che procede a digitalizzare il ciclo prescrittivo attraverso l’attivazione di un sistema di accoglienza regionale oltre a quello previsto per legge a livello di Ministero dell’Economia e delle Finanze. “In sanità – sottolinea l’Assessore Luca Coletto – digitalizzazione significa procedure più veloci e sicure, più comodità per la gente, più possibilità di monitorare l’andamento delle prescrizioni e delle cure, minori costi, gestione efficace delle liste d’attesa. Si chiama modernizzazione e il Veneto è fiero di essere la prima Regione d’Italia a raggiungere il traguardo. Sull’informatizzazione dell’intero sistema – ricorda Coletto - abbiamo investito somme ingenti partendo praticamente da zero ed ora, grazie anche al lavoro del Consorzio Arsenàl.it, se ne vedono i risultati. Altri se ne vedranno a breve – conclude – con la sparizione di ogni elemento cartaceo nelle procedure”. Cosa cambia? Dal 1 aprile tutti i veneti che necessitano di una prescrizione di visite specialistiche, esami diagnostici e di laboratorio al posto della consueta ricetta rossa riceveranno dal medico un promemoria stampato su carta bianca. Una precauzione che il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha deciso di adottare per evitare disservizi. In un prossimo futuro anche il promemoria scomparirà e all’utente, molto probabilmente, basterà rivolgersi agli sportelli, avendo con sé la tessera sanitaria. La vera novità sta nel fatto che questo permetterà di digitalizzare via via tutti i dati sanitari del cittadino collegati alla prescrizione e, quindi, al suo percorso di cura. Dati disponibili ovunque e in qualsiasi momento on line: questo l’obiettivo del Fascicolo Sanitario Elettronico regionale, chiave di volta per l’accesso ai propri dati da parte dell’assistito, ma soprattutto occasione per garantire migliori processi di cura da parte dei professionisti della sanità. Uno dei vantaggi offerti dal nuovo sistema è che garantisce alla Regione di conoscere in tempo reale l’effettivo numero e genere di prestazioni prescritte e prenotate dall’utenza. Questo perché i dati digitali sono raccolti e verificati sulla base di un sistema unico regionale. Tutto ciò permette di eliminare le doppie prenotazioni e gli errori, con positive ricadute sulle liste di attesa. Dal 1 aprile, infatti, il cittadino una volta prenotata una prestazione in una delle aziende ospedaliere o sociosanitarie del Veneto non potrà più utilizzare il promemoria per una seconda prenotazione in altra struttura come avviene oggi. Per procedere ad un cambio di data o sede è necessario chiedere l’annullamento della prima prenotazione. Il cittadino sarà informato attraverso una campagna di comunicazione su base regionale dal titolo “Cambia il colore, aumenta il valore” che illustra attraverso materiali cartacei, video e siti web come la ricetta digitale sia una tappa essenziale verso il Fascicolo Sanitario Elettronico regionale (Fser). Iniziativa coordinata da Arsenàl.it, Centro Veneto Ricerca e Innovazione per la Sanità Digitale, il Fser, attraverso una complessiva riorganizzazione dei sistemi informativi sanitari di ogni azienda, rivoluziona i servizi di cura al fine di garantire una assistenza sociosanitaria più puntuale, efficiente e sostenibile.  
   
   
BOLZANO: NON AUTOSUFFICIENZA, ASSICURATA LA FINANZIABILITÀ  
 
Bolzano, 30 marzo 2015 - L´assessora Martha Stocker interviene sul tema del fondo per la non autosufficienza, ribadendo che "la finanziabilità del progetto è assicurata". Per il 2015 lo stanziamento, già previsto a bilancio, sarà di 199 milioni di euro, "e la discussione - aggiunge la Stocker - ruota solamente attorno all´assegnazione dei capitoli di spesa". Rispondendo ad alcune prese di posizione emerse negli ultimi giorni, che mettevano in dubbio la finanziabilità del fondo per la non autosufficienza, l´assessora Martha Stocker sottolinea che "alla luce dei dati attuali e delle previsioni per i prossimi anni, si tratta di ipotesi irrealistiche e infondate". Il fabbisogno per il 2015, infatti, ammonta a circa 199 milioni di euro, un budget che era già stato calcolato e previsto. "Era già deciso - aggiunge la Stocker - che la maggior parte dei mezzi finanziari provenisse dal bilancio provinciale, una parte dal fondo di riserva e una parte dalla Regione. Si tratta dunque semplicemente di assegnare le cifre ai diversi capitoli di spesa". Anche l´andamento temporale del fondo, secondo l´assessora provinciale alla sanità e alle politiche sociali, non desta preoccupazioni: rispetto al 2014, infatti, l´aumento è nell´ordine del milione e mezzo di euro (0.7%) e rispetta in pieno le previsioni. "Lo sviluppo demografico - aggiunge Martha Stocker - ci fa ritenere che gli effetti dello stesso avranno un impatto solamente a partire dal quinquennio 2035-2040, quindi alla luce dei dati a disposizione, posso affermare che le preoccupazioni relative alla finanziabilità del fondo per la non autosufficienza sono immotivate. Tanto più che lo scorso mese di ottobre il Consiglio provinciale si era espresso all´unanimità per il mantenimento di un sistema sostenuto dalla mano pubblica".  
   
   
SOLIDARIETÀ: SORRIDI E AIUTA “UN DENTISTA PER AMICO”. CURATI 4 MILA BAMBINI E RAGAZZI IN DIFFICOLTÀ  
 
Genova, 30 Marzo 2015 - Appuntamento con Associazione Arkè Onlus giovedì 26 marzo, in mattinata, nella sala conferenze "Bellini" dell´Hotel Bristol, di Genova, per la presentazione delle attività di solidarietà di "Un dentista per amico", il progetto dell´associazione che con il sostegno della Regione Liguria cura e assicura in modo gratuito e solidale il "sorriso" ai bambini e ai ragazzi in condizioni di disagio. In Liguria il progetto, unico in Italia, coinvolge quasi 700 professionisti e in questi anni ha permesso di curare fino ad oggi 4 mila minori appartenenti a famiglie fragili e strutture protette segnalate dai servizi sociali. Alla conferenza stampa hanno partecipato Alessandra Crovetto, presidente dell´associazione Onlus Arkè, la vicepresidente Antonella Riboldi, odontoiatra e Paola Gavoglio, presidente Aidi- Liguria, l´associazione degli igienisti dentali italiani. Arkè è una Onlus dedicata alle cure odontoiatriche di minori provenienti da famiglie fragili e strutture protette segnalate dai Servizi Sociali. Tutto cominciò nel 2000, con una decina di dentisti in una comunità educativo assistenziale di Rapallo con una ventina di bambini disagiati curati. Nel 2007 venne creata l´associazione Onlus diventata oggi una vera e propria macro -organizzazione socio-sanitaria, che finalizza il volontariato, la professionalità e l´altruismo a favore degli ultimi. "Un dentista per amico" è un "progetto pilota", unico in Italia che sta attirando l´attenzione di altre regioni italiane, Toscana e Piemonte verso le quali Arkè sta esportando il modello già operativo in Veneto. Insieme con il progetto "Un dentista per amico" nel 2007 nasce "A scuola di salute orale", un progetto di educazione igienico sanitaria che fornisce lezioni guida di igiene orale e che insegna l´importanza della prevenzione, al fine di migliorare la sensibilità verso la profilassi e le cure dentistiche. Una campagna portata avanti dagli igienisti di Aidi nelle scuole e nelle nostre strutture protette per diffondere la cultura della prevenzione dell´igiene orale ed è sostenuta anche dall´azienda amica Latte Tigullio. Spiegano i responsabili di Onlus Arkè:"per rendere ottimali questi servizi servono persone che si occupino di programmazione, gestione, amministrazione, contatti. Il nostro lavoro consiste soprattutto nel ricercare costantemente nuovi dentisti e fidelizzare i dentisti già Arkè, tenere costantemente i rapporti con i Distretti Sociosanitari e i loro assistenti sociali, così come con le famiglie e gli educatori delle strutture protette, fare match tra dentista e paziente e monitorare l´andamento delle cure dei nostri piccoli pazienti". E poi la campagna del 5x1000 , molto altro ancora per cofinanziare l´indispensabile finanziamento regionale assicurato anche quest´anno dall´assessore al Welfare Lorena Rambaudi e l´attività di fund raising, l´organizzazione degli eventi. E a proposito di eventi benefici il primo appuntamento è per sabato 9 maggio a Villa Spinola Grimaldi di Lavagna dove è in programma un aperitivo benefico a base di pane, olio extravergine di oliva rigorosamente "Lavagnina" e la focaccia con il formaggio d´autore di Recco offerta dall´azienda Picasso.  
   
   
MENINGOCOCCO C, LA REGIONE TOSCANA INTRODUCE UNA SECONDA DOSE NELL´ADOLESCENZA DA FARE TRA L´11° E IL 18° ANNO DI ETÀ  
 
Firenze, 30 marzo 2015 - La Commissione regionale per gli indirizzi e le strategie vaccinali, che si è riunita in seguito ai casi di meningite verificatisi in Toscana in questi mesi, ha proposto - su richiesta dell´assessore al diritto alla salute Luigi Marroni - di introdurre una seconda dose di vaccino contro il meningococco C (la prima viene fatta nel secondo anno di vita), da fare tra l´11° e il 18° anno di età, meglio se ai 12 anni in associazione con le altre vaccinazioni dell´adolescenza. Attualmente viene effettuata una sola dose nel secondo anno di vita e nel caso questa non sia stata eseguita, i ragazzi vengono richiamati al dodicesimo anno. L´indicazione della Commissione vaccini verrà presto recepita con un´apposita delibera regionale. Questo, in considerazione della situazione epidemica. "Anche se la seconda dose contro il meningococco C non è prevista dal Calendario vaccinale nazionale - dice l´assessore al diritto alla salute Luigi Marroni - al fine di incidere maggiormente sulla diffusione delle malattie invasive da meningococco C e garantire una maggior protezione nella fascia dei giovani adulti, viene introdotta una dose di richiamo per gli adolescenti". Nella stessa riunione, la Commissione ha stabilito l´introduzione della vaccinazione contro la pneumococco per i 65enni: dall´anno prossimo sarà offerta in concomitanza con la vaccinazione antinfluenzale. Meningite meningococcica, i dati toscani I casi registrati ad oggi in Toscana sono 14: 10 da meningococco C, 2 da meningococco B e 2 da ceppo non noto. Nel 2014 sono stati 16; nel 2013, 12; nel 2012, 18; nel 2011, 12; nel 2010, 16. E molti di più negli anni ancora precedenti: hanno toccato i 36 nel 2005, i 27 nel 2004, i 22 nel 2002 (tutti i dati derivano dal sistema di sorveglianza delle malattie batteriche invasive gestito dell´Istituto Superiore di Sanità: http://www.Iss.it/mabi/). La prevenzione Strumento di prevenzione è la vaccinazione. In Toscana la vaccinazione contro il meningococco C è gratuita per tutti fino a 18 anni. E una delibera dell´ottobre 2014 ha introdotto la vaccinazione gratuita contro il meningococco B a partire dai bambini nati nel 2014. La vaccinazione contro il meningococco è comunque sempre offerta gratuitamente ai soggetti a rischio. Si ricorda che il Piano regionale delle vaccinazioni prevede l´offerta attiva e gratuita contro una serie di malattie infettive, divenute rare proprio grazie alla vaccinazione, ma comunque in grado di provocare gravi conseguenze. E quindi si raccomanda di aderire agli inviti a fare le vaccinazioni secondo le indicazioni del calendario vaccinale, rivolgendosi ai servizi di vaccinazione delle Asl o al proprio pediatra di famiglia per avere informazioni. Altre informazioni Il meningococco si localizza nel naso e nella gola spesso di portatori sani e asintomatici, fino ad interessare dal 2 a ben il 30% della popolazione. Questa condizione non è correlata a un aumento del rischio di meningite o di altre malattie gravi. L´infezione si trasmette da persona a persona attraverso le secrezioni respiratorie. Il meningococco è un batterio che, fuori dell´organismo, sopravvive solo per pochi minuti. La principale causa di contagio è rappresentata dai portatori sani del batterio, tant´è che solo nello 0,5% dei casi la malattia è trasmessa da persone affette. La sorveglianza dei contatti è importante per identificare chi dovesse presentare febbre, in modo da intercettare eventuali ulteriori casi. Questa sorveglianza è prevista per 10 giorni dall´esordio dei sintomi del paziente. Il periodo di incubazione è generalmente 3-4 giorni (da 2 fino a 10 giorni).  
   
   
SARDEGNA, UNA CASA DELLA SALUTE A ITTIRI: LA DECISIONE DOPO IL SOPRALLUOGO DEL TAVOLO TECNICO  
 
Cagliari, 30 Marzo 2015 - Una Casa della Salute a Ittiri per iniziare a dare corpo a una delle parti fondamentali della legge di riforma sanitaria. L´assessore della Sanità Luigi Arru ha visitato l´ospedale della cittadina sassarese insieme al sindaco Tonino Orani per verificare che la struttura possa essere adatta al progetto. "Una parte dello stabile potrebbe essere adibita a Casa della salute, che è una delle grandi novità contenuta nella legge di riforma approvata a dicembre dal Consiglio regionale - dice l´assessore Arru - Vista la imminente riorganizzazione dei servizi sanitari in un´ottica di sviluppo delle cure primarie, ho preso l´impegno di ritornare a visitare il territorio con i professionisti del Tavolo regionale per la riqualificazione e il rafforzamento delle cure primarie per incontrare i medici di base e valutare la possibilità di aprire una Casa della salute a Ittiri". Lo stabile è composto da un´area vecchia che al piano terra ospita uffici amministrativi della Asl, il Consultorio e l´ufficio di piano del Plus e al primo piano servizi veterinari e l´igiene pubblica. Nell´altra area, quella più nuova, al piano terra si trova la lungodegenza (se ne occupano sei medici) e al piano superiore una parte è adibita a poliambulatorio e una parte è ancora vuota. Il territorio ha 6 medici di medicina generale, 2 pediatri e un´associazione del 118.  
   
   
A LATISANA, NON CHIUDE IL PRONTO SOCCORSO SUL PUNTO NASCITA DECISIONE DA PRENDERE, VALUTANDO TUTTI GLI ASPETTI  
 
 Latisana, 30 marzo 2015 - Nessuna chiusura del pronto soccorso di Latisana e nessuna decisione sul punto nascita, non prima di avere tutti gli elementi necessari per fare scelte ponderate e serene. Ma soprattutto nessun ridimensionamento dei servizi di urgenza ed emergenza a supporto del pronto soccorso. Lo ha riferito l´assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca, intervenendo alla seduta aperta del consiglio comunale di Latisana, dedicata al futuro dell´ospedale cittadino, al reparto materno infantile e all´integrazione socio-sanitaria alla luce della riforma del sistema sanitario regionale. L´assessore Telesca ha risposto, punto per punto, alle osservazioni del primo cittadino di Latisana, Salvatore Benigno, e dei rappresentanti istituzionali intervenuti, fra i quali, solo per citarne alcuni, il sindaco di Lignano Sabbiadoro, Luca Fanotto, l´assessore provinciale Carlo Teghil, Diego Cicuttin della lista "Verso il Partito della Nazione" e gli altri consiglieri comunali. Telesca ha sottolineato che le valutazioni per decidere sul punto nascita di Latisana andranno prese in considerazione non solo guardando ai numeri dei parti all´anno (che, comunque, sono meno di 500; ma va anche considerato che le donne residenti nel distretto di Latisana non sempre scelgono di partorire nel locale ospedale, preferendo altri punti nascita) ma andranno valutate anche la distribuzione geografica dell´offerta sanitaria, le distanze, i confini, la rivisitazione dei flussi, la situazione organizzativa complessiva. "Mi impegno - ha sottolineato Telesca - a prendere una decisione sul punto nascita quando avrò tutti gli elementi necessari e tenuto conto di tutte le valutazioni del caso. Ogni scelta sarà fatta sempre nell´interesse della comunità". Sul tema dell´integrazione sociosanitaria, richiamato dal sindaco, Telesca ha indicato come sarà approvata a breve la riclassificazione delle case di rispose e la delibera sui fabbisogni dove verranno considerati anche la richiesta manifestata dal primo cittadino di ulteriori 24 posti letto che si affiancano agli attuali 56 della casa di risposo. Telesca ha rimarcato che le case di risposo fanno parte della riforma che guarda tutte le problematiche ma come si stia lavorando sul potenziamento della domiciliarietà. "Questa riforma - ha ribadito l´assessore Telesca - guarda ai bisogni diversi, quelli della cronicità, degli anziani e sarebbe stato certamente più semplice mantenere tutto com´è. Decidere di cambiare è scomodo ma confidiamo che si possano cogliere i frutti di questo nostro lavoro perchè questa riforma cerca di dare risposte al mondo che cambia". Telesca ha evidenziato, inoltre, come si sia lavorato molto per dotarci di strumenti gestionali e di governo che aiutino ad eliminare gli sprechi e questo con l´introduzione di nuovi sistemi gestionali che tengano conto ad esempio di criteri quali quello dei costi standard che danno la possibilità di misurare e di premiare chi lavora meglio.  
   
   
SANITA´: PARCO DELLA SALUTE, DELLA RICERCA E DELL´INNOVAZIONE DI TORINO FIRMATO IL PROTOCOLLO D´INTESA, IN DUE SETTIMANE SI ENTRA NEL VIVO  
 
 Torino, 30 marzo 2015 - Firmato il 26 marzo il protocollo d’intesa per il “Parco della salute, della ricerca e dell’innovazione di Torino”. Entro le prossime due settimane inizierà dunque nel concreto il lavoro della cabina di regia presieduta dalla Regione Piemonte che, insieme alla segreteria tecnica e avvalendosi dei propri enti strumentali e agenzie -su tutte Finpiemonte e Ires- ha il compito - garantendo il massimo livello di coordinamento e di condivisione delle scelte - di definire il cronoprogramma dell’intero processo per individuare le procedure più idonee alla realizzazione del progetto, a partire dalla definizione del quadro economico e tenendo conto dei contenuti della programmazione sanitaria. Alla cerimonia perla firma del protocollo oggi erano presenti i cinque soggetti protagonisti del progetto: la Regione Piemonte rappresentata dal presidente Sergio Chiamparino , la Città di Torino con il sindaco Piero Fassino , l’Università degli Studi di Torino con il rettore Gianmaria Ajani , l’Azienda Ospedaliera universitaria con il direttore generale Gianpaolo Zanetta e la società Sistemi Urbani srl di Ferrovie dello Stato con l’amministratore delegato Carlo De Vito . “ La firma di oggi - ha dichiarato il Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino - segna una ripartenza effettiva rispetto a quanto facemmo nel 2002, avviando un progetto che poi si bloccò per cause note a tutti. Con oggi si apre una fase nuova, ed è lo stesso Ministero del Tesoro a chiederci, in considerazione dell’elevato livello di credibilità della squadra che gestisce la sanità piemontese, a partire da Saitta e Moirano, di presentare progetti di edilizia sanitaria. E’ una situazione irripetibile e noi siamo intenzionati a concludere in fretta questa fase preliminare per dare finalmente il via ai lavori. Il Parco della salute si propone come intreccio fra esigenza di ricerca, di innovazione, formazione e qualità dei processi produttivi e sorgerà in un’area altamente capiente e fortemente collegata da un punto di vista infrastrutturale con il resto della città e con l’esterno. E’ un vero e proprio polo terziario avanzato, che mette il capoluogo piemontese sullo stesso livello di altre città italiane ed europee che su questo aspetto hanno investito già da tempo. Un nostro preciso impegno che stiamo onorando .” “ Oggi i quattro grandi ospedali Molinette, Sant’anna, Regina Margherita e Cto sono già per il Piemonte una realtà di grande importanza sul piano clinico e medico ma anche sociale ed occupazionale: il nostro obiettivo - aggiunge l’assessore alla sanità Antonio Saitta - è rafforzare questo ruolo di riferimento per le più rilevanti patologie partendo dalla tradizione acquisita negli anni, ma per dare vita ad un polo di eccellenza in grado di attrarre pazienti in arrivo dall’Italia e dall’Europa. Per fare questo, è indispensabile la sinergia delle istituzioni con l’Università, i centri di ricerca, le imprese ”. “ Il Piemonte ha un sistema sanitario di eccellenza - commenta il Sindaco di Torino Piero Fassino - e questo protocollo ci consente di svilupparlo: il nuovo insediamento consolida uno dei tre poli direzionali della città: il centro, Porta Susa e l’area Lingotto sulla dorsale di via Nizza. Si tratta inoltre di investimento che rafforza la riorganizzazione dei campus universitari. E´ infine la dimostrazione che la cooperazione interistituzionale e´ il modo giusto per realizzare grandi progetti, lavorando insieme. ” Il nuovo Parco costituisce dunque un progetto prioritario delle politiche regionali per la salute e un sistema unitario di attività volte alla cura, alla ricerca, alla formazione superiore e ai servizi alle persone. Sarà costituito da un polo ospedaliero per l’alta complessità, con una potenzialità di 700 posti letto, un polo didattico, uno per la ricerca clinica e un per la ricerca di base, un bioincubatore; a completamento sono anche previste funzioni di servizio legate alla cura, alla formazione e alla ricerca, funzioni ricettive e per la residenzialità universitaria. Il nuovo Parco della salute, della ricerca e dell’innovazione, compresi i servizi e le funzioni collegate, sorgerà nella zona Avio-oval, dove la Fs sistemi urbani srl mette a disposizione anche le proprie aree per tutte le attività necessarie agli approfondimenti tecnico progettuali: la scelta di quest’area consente di evitare consumo di suolo non urbanizzato ed è prioritaria in quanto collegata con la rete di trasporto pubblico ferroviario con un ruolo strategico della stazione Lingotto e metropolitano ed accessibile alla rete viaria attraverso la tangenziale e i grandi corsi cittadini.  
   
   
SALUTE IN LIGURIA: TAVOLO DI MONITORAGGIO NAZIONALE APPROVA BILANCIO 2014  
 
Genova, 30 Marzo 2015 - Il tavolo di monitoraggio nazionale riunito presso il Mef, il Ministero dell´economia e delle finanze, ha validato i dati del conto economico relativi al quarto trimestre 2014 della sanità ligure. Lo ha reso noto giovedì 26 marzo mattina l´assessore regionale alla salute Claudio Montaldo. "A conclusione di un decennio della sanità ligure – ha detto Montaldo – possiamo dire di aver messo in sicurezza il servizio sanitario regionale, riportando in equilibrio i conti, mantenendo i servizi e non aumentando la tassazione che ad oggi interessa meno del 20% dei contribuenti". "Validando i dati del 2014 – ha continuato l´assessore alla salute - il tavolo di monitoraggio ha confermato l´andamento positivo che ha visto progressivamente migliorare sia il trend economico che il rispetto dei livelli essenziali di assistenza". Le risorse complessive a disposizione del servizio sanitario regionale per il 2014 sono state pari a 3.387 milioni di euro, con costi complessivi di 3.459 milioni di euro. Pertanto il disavanzo è pari a 72 milioni e comprende circa 30 milioni di investimenti per l´abbattimento della mobilità passiva e la copertura dei residui pregressi della stessa, quindi il disavanzo dell´anno è di circa 42 milioni di euro pari all´1,2%. I costi hanno seguito una curva in discesa che, negli anni dal 2011 al 2014 ha visto i costi delle aziende ridursi di oltre 200 milioni. Va ricordato inoltre che nel 2013 nella valutazione dei Lea la Liguria è risultata al sesto posto, dopo Toscana, Emilia Romagna, Piemonte, Marche e Veneto, a pari punteggio con la Lombardia. "L´attuale disavanzo – ha concluso Montaldo – troverà copertura nell´attuale livello delle addizionali Irap e Ire con le quali si contribuisce anche a far fronte agli interventi per la grave disabilità e il fondo per la non autosufficienza".  
   
   
SPORT: FVG, DEFINITI MUTI A TASSO AGEVOLATO PER IMPIANTI  
 
Trieste, 30 marzo 2015 - Un "pacchetto" di 75 milioni da destinare a mutui a tasso agevolato del Credito sportivo per impianti e attrezzature. L´iniziativa è stata messa a punto a Roma nella Commissione Sport della Conferenza della Regioni, alla quale ha preso parte l´assessore regionale allo Sport del Friuli Venezia Giulia, Gianni Torrenti. La Commissione, ha riferito Torrenti, ha approfondito le linee guida del regolamento per l´accesso ai mutui del Credito sportivo, che saranno a tasso zero fino a 150 mila euro e a tasso particolarmente favorevole per quelli da 150 mila euro a un milione.  
   
   
MONDIALI ARCO TIRO DI CAMPAGNA 2017, LA PRIMA VOLTA DELLA TOSCANA  
 
Firenze 30 marzo 2015 – Toscana ancora una volta palcoscenico per manifestazioni sportive di livello internazionale. Torna un campionato mondiale a distanza di 4 anni da quelli di ciclismo: tra due anni, nel 2017, sarà la volta dell´arco tiro di campagna, evento che Firenze ospiterà dal 17 al 24 giugno. La Fiarc, la Federazione Italiana Arcieri Tiro di Campagna, dopo aver ottenuto l´assegnazione dell´edizione 2017 dall´Ifaa (International Field Archery Association), ha deciso di scegliere la candidatura di Firenze, che ha battuto in volata quelle di Bolzano, Bergamo e Trento. "Un altro Mondiale – ha detto Stefania Saccardi in conferenza stampa – a breve distanza da quello di ciclismo. Un altro appuntamento sportivo di livello internazionale per una disciplina considerata di nicchia ma che riesce, per la sua spettacolarità e per il suo valore rievocativo, ad attirare tanti appassionati e sportivi. Tanti gli atleti previsti in arrivo tra due anni, ma anche tante famiglie ed accompagnatori che ci daranno, se ce ne fosse ancora bisogno, l´opportunità di proiettare nel mondo l´immagine di una regione fatta di ricchezze turistiche, paesaggistiche e culturali. Siamo molto soddisfatti – ha concluso Saccardi - perché proseguiamo nella direzione di fare della Toscana un polo attrattivo per lo sport di livello e per far conoscere, specie ai più giovani, altre discipline oltre al calcio". "Due gli aspetti fondamentali – ha spiegato Alessandro Salvanti presidente Fiarc - che ci hanno convinto ad assegnare il Mondiale alla Toscana: la capacità attrattiva di Firenze e della Toscana ed il coinvolgimento delle istituzioni che hanno appoggiato fin dai primi passi questa candidatura. Vedendo le esperienze delle edizioni più recenti, spesso svolte in località anche molto lontane e di montagna, la media di arcieri partecipanti si è aggirata sulle 1000 unità. Considerate le caratteristiche di Firenze contiamo di averne molti di più: nelle 5 giornate di competizioni stimiamo una presenza di circa 1400 arcieri e di oltre 2500 persone in totale compresi accompagnatori e famiglie". I World Bowhunter Championships (in sigla Wbhc), dei quali quest´anno si terrà la 14a edizione in Ungheria a Godollo, sono già stati ospitati dall´Italia due volte, entrambe in Lombardia: nel 1989 a Bormio (quell´anno fu la prima edizione dei Mondiali di questa specialità) in provincia di Sondrio e nel 2003 a Castione della Presolana, in provincia di Bergamo. In Italia i tesserati della Fiarc sono oltre 7000, iscritti a più di 250 associazioni; in Toscana ce ne sono circa 1000 (prima regione per numero di tesserati è la Lombardia) affiliati a 35 compagnie sparse un po´ ovunque. A livello mondiale si contano circa 50 mila arcieri nei 46 paesi membri dell´Ifaa. L´organizzazione del Wbhc 2017, che si articolerà su tre tipologie di gara su sagome di animali tridimensionali, è stata assegnata alla Compaginia Arcieri della Concordia che ha la sua sede a Firenze e della quale fanno parte un centinaio di arcieri. Otto saranno i campi di tiro: 3 nel Parco Mediceo di Pratolino (a Vaglia) e 5 sulle colline di Doccia (vicino Pontassieve). La cerimonia di aperturà si svolgerà nel centro storico di Firenze, con sfilata di di figuranti in abiti medievali e le delegazioni degli arcieri dei vari paesi partecipanti mentre quella di chiusura è prevista all´Obihall.  
   
   
SPORT CANOTTAGGIO, ECCO IL PALIO DELLA LIGURIA DI ROWING  
 
Genova, 30 Marzo 2015 - Organizzatori al lavoro per il Palio della Liguria, una regata di canottaggio a tappe,(" non troppo competitiva"), che su imbarcazioni a remi si snoderà lungo 350 chilometri di costa da Ventimiglia a Varazze e che dal 1 al 16 agosto 2015 coinvolgerà praticamente tutti i centri balneari della Riviera di Ponente. Un evento turistico e sportivo promosso da Rowactivity in collaborazione con Elpis Società canottieri Genovesi e il Sindacato italiano balneari Liguria, una manifestazione aperta a tutte le città di Europa, che potranno competere con i loro atleti, 45 in tutto, lungo 9 tappe e nelle regate finali. Le imbarcazioni da rowing , lunghezza 4 metri e 70 , peso 50 chilogrammi, sono messe a disposizione dell´organizzazione negli stabilimenti balneari. Obiettivo della manifestazione, hanno spiegato in una conferenza stampa gli organizzatori, giovedì 26 marzo in mattinata, nella sede della Regione Liguria, con l´assessore allo Sport Matteo Rossi, diffondere la cultura della vela e del coastal rowing, favorire la collaborazione tra pubblico e privato per destagionalizzare le vacanze in Liguria e il turismo sportivo.  
   
   
SPORT, LOMBARDIA: SOSTENIAMO ATTIVITÀ PARALIMPICHE  
 
Milano, 30 marzo 2015 - "Regione Lombardia crede fermamente che nello sport non ci siano limiti e che l´attività motoria sia davvero per tutti e alla portata di tutti". Così l´assessore allo Sport e Politiche per i giovani di Regione Lombardia Antonio Rossi commenta la delibera approvata dalla Giunta, su sua proposta, a sostegno del progetto del Cip (Comitato italiano paralimpico) della Lombardia denominato ´In Lombardia c´è sport… export´ per cui sono stati stanziati 50.000 euro. In Linea Con L´expo - "Si tratta di un progetto - spiega l´assessore Rossi - che scaturisce dall´idea del Cip di far proprio il tema di Expo, ovvero ´Nutrire il pianeta, energia per la vita´, in linea con la mission del mondo paralimpico che mira a valorizzare i concetti chiave dell´Esposizione Universale quali tradizione, creatività, innovazione e legacy". "Obiettivo del progetto - continua - è creare una rete di iniziative che coinvolgano le realtà del mondo sportivo lombardo valorizzandone le attività e promuovendone le peculiarità affinché, tramite l´evento mondiale, si possa lasciare una traccia importante nella quotidianità, nelle abitudini e negli stili di vita davvero di tutti". L´obiettivo - Il progetto, in corso di svolgimento e che terminerà a ottobre, coinvolgerà direttamente le realtà di Milano dove il 17 e 18 ottobre si svolgerà l´evento finale in piazza Città di Lombardia. Le altre realtà coinvolte saranno Angera (Varese), Mantova, Salò (Brescia), Como, Lovere (Bergamo) e Varese. "L´obiettivo - afferma l´assessore Rossi - è far diventare Expo la leva per la crescita della cultura sportiva nella nostra regione e far nascere una rete significativa di informazione e scambio tra tutte le entità sportive lombarde, come per altro previsto nell´Accordo di Programma Quadro per lo sviluppo e il rilancio dello sport in Lombardia che vede anche il Cip tra i firmatari". I Numeri - Nel progetto sono coinvolti 500 atleti, tecnici e volontari impegnati nelle cittadelle dello sport e negli eventi promozionali cui si aggiungono volontari per il coordinamento (5), per la gestione della parte web (10), curatori delle app (5), addetti ai video (5) e relatori dei seminari (15). Sport Davvero Per Tutti - "La due giorni finale di ottobre in piazza Città di Lombardia - conclude l´assessore Rossi - sottolinea la centralità della proposta nella programmazione delle attività sportive durante il semestre Expo e l´attenzione di questa Giunta per il mondo dello sport a tutti i livelli pensando a ogni fascia di età e a ogni disciplina praticabile, perché lo sport aiuta a vivere e a integrarsi nella società superando qualsiasi barriera fisica o mentale si possa immaginare".