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Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Maggio 2011
LETTERA DI ZAIA A BERLUSCONI: “PORTO TOLLE QUESTIONE NAZIONALE. IL GOVERNO METTA IN CAMPO MEZZI E RISORSE PROPRI A FAVORE DEI VENETI”  
 
Venezia, 23 maggio 2011 - Il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ha inviato il 19 maggio una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi in relazione alla vicenda della Centrale Enel di Porto Tolle. Questo il testo: “Caro Presidente, sono in attesa di conoscere le motivazioni del Consiglio di Stato che spiegheranno il merito di una sentenza sulla centrale Enel di Porto Tolle che, in ogni caso, andrà compresa e rispettata. Non posso, però, non condividere con il Governo Nazionale la grande preoccupazione di tutto il territorio per tre aspetti che mi sembrano centrali in questa vicenda”. “Innanzitutto – scrive Zaia – il tema del lavoro. Il Veneto ha perso, in questo periodo di crisi economica, quasi 150 mila posti di lavoro. Il mancato investimento dell’Enel, che sta realizzando un’opera per quasi 2 miliardi di euro, avrebbe effetti diretti e di indotto davvero devastanti. In secondo luogo, verrebbe meno a questo territorio, che rappresenta ancora uno dei motori accesi dell’economia industriale nazionale, quella fonte energetica che, in breve tempo, ci avrebbe portati a un sostanziale pareggio tra fabbisogno e consumi. Tale mancanza comporterebbe esiti imprevedibili per il tessuto industriale che attende con ansia, invece, la messa a regime di un’opera che tutti consideriamo irrinunciabile. Infine – prosegue Zaia – la mancata trasformazione della Centrale comprometterebbe il compimento del processo di compatibilità tra sviluppo economico e tutela ambientale, compimento che sarebbe garantito dalla trasformazione dell’impianto, come tutti gli studi compiuti in questi anni confermano”. “Credo dunque – aggiunge Zaia rivolgendosi a Berlusconi – che, fatte salve la sentenza e le sue motivazioni, sarà necessario sostenere il progetto di riconversione della Centrale di Porto Tolle, facendo anche ricorso ai mezzi e alle risorse propri del Governo nazionale”. Zaia conclude la sua lettera al Premier dicendosi “certo di avere Te ed il Governo al fianco dei veneti”.  
   
   
TRENTO: CENTRALI IDROELETTRICHE E CATASTO, "PATTO DI COLLABORAZIONE"  
 
Trento, 23 maggio 2011 - Un accordo tecnico di collaborazione che getta le basi per la soluzione al problema dell´attribuzione della rendita catastale per le centrali idroelettriche presenti sul territorio della provincia di Trento. E´ questo il senso della firma apposta il 18 maggio presso la sede dell´Assessorato all´urbanistica e agli enti locali, al "patto di collaborazione" fra il Servizio catasto della Provincia autonoma di Trento e i rappresentanti delle grandi società concessionarie di impianti per la produzione di energia idroelettrica. A sottoscriverlo il dirigente del Servizio Catasto, Roberto Revolti e i rappresentanti di Hydro Dolomiti Enel (Lorenzo Cattani), Dolomiti Edison Energy (Marco Merler), Dolomiti Energia (Rudi Oss), Primiero Energia e Acsm - Azienda Consorziale Servizi Municipalizzati del Primiero (Francesco Colaone). A sottolineare l´importanza di un accordo - unico nel suo genere in Italia - che punta a criteri di equità nell´accelerazione della definizione delle modalità di dichiarazione e dei criteri di classamento di queste particolari unità immobiliari, la presenza dell´assessore Mauro Gilmozzi e del presidente del Consorzio dei Comuni, Marino Simoni. Adesso l´obiettivo è di arrivare entro quattro mesi all´attribuzione di una rendita catastale per ogni Comune amministrativo posto sul percorso dell´impianto idroelettrico ed infine, entro 18 mesi, arrivare alla completa definizione cartografica (Catasto fondiario) e fiscale (Catasto fabbricati) delle centrali idroelettriche. "Una tappa importante - sottolinea l´assessore Gilmozzi - cui si è arrivati grazie alla volontà di collaborazione di tutti, autonomamente, sapendo che quel che si vuole è evitare contenziosi e garantire flussi economici immediati ai Comuni nel segno di una storia, quella delle centrali idroelettriche trentine, che ha segnato la vicenda stessa della nostra autonomia". E´ infatti per risolvere l’annoso problema che riguarda l’attribuzione della rendita catastale degli impianti per la produzione di energia idroelettrica, che presenta come noto una molteplicità di casi e di tipologie di accatastamento, che il Servizio Catasto e le Società concessionarie concordano sulla necessità di un accordo che riguardi le modalità di dichiarazione e di classamento. Questi i criteri che trovano la condivisione: 1. La rendita catastale dell’impianto idroelettrico dovrà essere assegnata per ciascun Comune Amministrativo posto sul suo percorso seguendo i criteri e le modalità previste per le dichiarazioni catastali; per questo sarà necessario individuare almeno un numero di particella edificiale per Comune Amministrativo posizionato su proprietà della concessionaria o almeno su proprietà comunale; nel caso in cui non sia possibile assegnare una particella edificiale, secondo il precedente criterio, in quel Comune non sarà calcolata nessuna rendita catastale; 2. Per gli edifici o impianti privi di identificativo mappale (particella edificiale) il Catasto provvederà, se indispensabile, ad individuarne la loro posizione nella cartografia catastale; la loro esatta conformazione, posizione e numero verrà definita successivamente con tipi di frazionamento presentati a cura delle società proprietarie o concessionarie; 3. In attesa della presentazione delle definitive pratiche di accatastamento o variazione, entro 120 giorni il Catasto attribuirà ad ogni unità immobiliare una rendita catastale sulla base dei dati forniti dalle Società; 4. Entro 18 mesi le Società, firmatarie, presenteranno, agli Uffici del Catasto competenti territorialmente i frazionamenti necessari alla corretta individuazione di tutti i fabbricati e delle aree individuanti l’impianto e le conseguenti dichiarazioni Docfa comprensive tutti i dati tecnici necessari al classamento. Se a livello nazionale interverranno nuovi e diversi criteri o modalità di classamento e di calcolo della rendita catastale, su istanza di parte in cui si rilevi una sostanziale differente impostazione della stima o su iniziativa del Servizio Catasto, si potrà intervenire, secondo le norme di legge, a rideterminare la rendita catastale.  
   
   
INVESTIMENTI PER LA SOSTENIBILITÀ ENERGETICA DEL TERRITORIOUN PERCORSO INNOVATIVO VEDE I PRIMI SUCCESSI DELLA REGIONE BASILICATA, TRAMITE LA SUA CONTROLLATA SOCIETÀ ENERGETICA LUCANA  
 
Potenza, 23 maggio 2011 - Si intensificano a livello locale gli per la Valorizzare al meglio le risorse disponibili nel territorio, attraverso il supporto alle pubbliche amministrazioni e l’educazione delle giovani generazioni a nuovi stili di vita, per perseguire il cammino europeo verso la sostenibilità ambientale ed energetica. Un percorso innovativo che vede i primi successi della Regione Basilicata, tramite la sua controllata Società Energetica Lucana impegnata direttamente nella costruzione di un nuovo modello energetico ambientale che il coinvolgimento da protagoniste di numerose amministrazioni del territorio regionale in azioni e interventi diversificati. In questi giorni la Società Energetica Lucana ha partecipato ad una iniziativa del Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (  https://www.Acquistinretepa.it/  ) per la realizzazione di un impianto fotovoltaico di 9.12 kWp che sarà collocato su un edificio della sede degli Uffici del Comune di Corleto Perticara (Pz). L’iniziativa poggia sul bando “Beni e Servizi per la produzione di energia da Fonti Rinnovabili”, che è lo strumento utilizzato per avviare una Richiesta d’Offerta (Rdo) per la progettazione e l’esecuzione di impianti fotovoltaici. Per la richiesta pubblicata a maggio sono state invitate ad effettuare un’offerta 42 aziende su tutto il territorio nazionale. Sempre nell’ambito del supporto dei Comuni, entro maggio a Calvello verrà approvato il primo il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile (Paes) della Basilicata realizzato con il supporto della Società Energetica Lucana, d’intesa con la Provincia di Potenza e la Regione Basilicata. Il Paes è una delle azioni realizzate all’interno del Patto dei Sindaci, progetto europeo al quale hanno aderito 699 Comuni d’Italia. Il Piano di Calvello prevede una serie di interventi mirati a ridurre le emissioni di Co2 al 2020 del 169 % (circa 13mila t), rispetto a quelle attuali, ben oltre gli obiettivi europei del 20% di riduzione. Oltre ad interventi di efficientamento degli edifici pubblici e privati, dell’illuminazione pubblica, la realizzazione di impianti di microgenerazione alimentati da fonti rinnovabili, è stata prevista la realizzazione di un impianto eolico panoramico da 12 Mw che oltre a fornire energia sarà un forte attrattore turistico. Gli interventi realizzati saranno in parte finanziati dai proventi delle royalties derivanti dalla vendita del gas estratto nelle concessioni della Val D’agri. In riferimento al solo anno 2009 le royalties, pari a 39,31 milioni di metri cubi di gas, hanno fatto incassare alla Regione Basilicata un corrispettivo pari a 10.383.706 euro, versato per il 54% da Eni e per la restante parte dalla Shell. L’ammontare prodotto è stato determinato dal quadro regolatore attuale che impone alle società titolari delle concessioni, Eni e Shell, la vendita delle quote di gas sul mercato regolamentato gestito dal Gme (Gestore Mercati Energetici). La Società Energetica Lucana è presente in questi giorni a Trend Expo, salone dell’orientamento e della formazione, in corso di svolgimento a Potenza, nel Campus di Macchia Romana.  
   
   
REFERENDUM NUCLEARE SARDEGNA: CONCLUSE VERIFICHE COMUNI, I SI AL 97,13%  
 
Cagliari, 23 maggio 2011 - Si sono concluse le operazioni di verifica per il referendum consultivo regionale sul nucleare in Sardegna che, con i Si al 97,13%, attestano la netta contrarietà dei sardi all’installazione di centrali atomiche nell’isola. All’appello mancava ancora qualche sezione dell’Ogliastra che, stamane, ha comunicato i risultati al Servizio elettorale della Direzione generale della Presidenza della Regione. In attesa che il dato venga formalizzato dagli uffici territorialmente competenti, i voti contrari al nucleare sono 848.691 a fronte delle 25.026 preferenze a favore, pari al 2,86% degli elettori, e da una percentuale minima dello 0,01% rappresentata dal totale delle schede bianche e nulle. Nel Cagliaritano i Si hanno raggiunto il 96,66% (287.952 voti), mentre la percentuale dei No si è fermata al 3,33% (9.925 voti). Nella provincia di Carbonia-iglesias i Si sono il 95,89% (75.364) contro il 4,10% dei No (3.228). Nel Medio Campidano i Si raggiungono il 97,77% (55.304) a fronte del 2,22 % dei No (1.261). In provincia di Nuoro i Si sono il 97,70% (83.110 voti), mentre i No si fermano al 2,29% (1.948). Nell’ogliastra i Si sono il 97,53% (30.141) e i No il 2,46% (763). In Gallura i Si sono pari al 96,39% (72.936 voti) contro il 3,60% dei No (2.729). Nell’oristanese - provincia dove si è registrata la più alta percentuale di voti contrari alla presenza di centrali - i Si salgono al 98,17% (86.307) e i No si fermano all’1,82% (1.608), mentre in provincia di Sassari i Si si attestano sul 97,78% (157.577 voti) a fronte del 2,21% dei No espressi da 3.564 votanti.  
   
   
MACEDONIA, OPINIONE PUBBLICA CONTRARIA AL NUCLEARE  
 
Skopje, 23 maggio 2011 - La maggior parte dei cittadini macedoni è contraria all´uso dell´energia nucleare per la produzione di elettricità: è quanto emerge da un recente sondaggio condotto da Brima Gallup International. Il 71 per cento degli interpellati si è detto contrario al nucleare, il 19 per cento favorevole, il restante 10 non ha espresso opinione. La contrarietà dell´opinione pubblica macedone all´uso del nucleare è comunque in larga misura indipendente da quanto avvenuto in Giappone: prima dello scorso marzo infatti la percentuale dei favorevoli era solo di poco superiore - 21 per cento - e quella dei contrari non di molto inferiore, 67 per cento. Il sondaggio macedone fa parte di un più ampio studio condotto da Brima Gallup in 47 Paesi: a livello globale i favorevoli al nucleare superano i contrari anche dopo il disastro giapponese, anche se la forbice è meno marcata: 49 per cento contro il 43.  
   
   
CROAZIA, AMPLIAMENTO RETE DISTRIBUZIONE GAS  
 
Zagabria, 23 maggio 2011 - Grazie al contratto firmato ieri tra la città di Fiume in Croazia, la Erste bank e la Banca per la ricostruzione e lo sviluppo (Hbor), del valore di 20 milioni di kune (circa 2,73 milioni di euro), sul territorio fiumano si proseguirà con l´ampliamento della rete di distribuzione del gas. Entro la fine del 2012 verranno costruite una trentina di diramazioni del gasdotto nei rioni cittadini di Zamet superiore, Srdoci e Pehlin, nonché nella zona industriale di Kukuljanovo (complessivamente circa 5.800 metri di tubazioni).  
   
   
IL DECRETO RINNOVABILI E L’IMPATTO SU MERCATO E FINANZA GIORNATA DI APPROFONDIMENTO APER IN COLLABORAZIONE CON IL GME PREVISTO PER IL PROSSIMO 16 GIUGNO A MILANO LA GIORNATA DI APPROFONDIMENTO DEDICATA ALLE NOVITÀ INTRODOTTE DAL NUOVO DECRETO IN MATERIA DI AUTORIZZAZIONE E INCENTIVI.  
 
Milano, 23 maggio 2011 – Quale influenza avrà il dlgs 28/11 sul settore delle rinnovabili? Quali sono le principali novità in materia di autorizzazioni e incentivi? Come dovranno comportarsi gli operatori sul mercato? E come cambia la finanza dopo il decreto? A queste e altre domande risponderà la giornata di aggiornamento professionale organizzata da Aper in collaborazione con il Gme. Il programma, dopo una prima analisi del nuovo regime autorizzativo introdotto dal decreto, prevede l’illustrazione delle disposizioni in materia di incentivi e in particolare i nuovi meccanismi previsti per i Certificati Verdi e il loro regime transitorio e le prime ipotesi circa il possibile funzionamento delle aste, ma anche i riflessi del quarto conto energia sul settore fotovoltaico. Il Gme contribuirà alla giornata presentando una propria analisi circa i risultati raggiunti attraverso il sistema dei Certificati Verdi e le prospettive derivanti dall’adozione del nuovo decreto. Inoltre, a chiusura dell’incontro, Westlb e Sace porteranno il loro contributo alla discussione presentando le loro esperienze e novità in materia di finanziamento degli impianti ancora una volta alla luce dell’applicazione della nuova normativa. Formazione@aper.it    
   
   
ABITARE IL MONDO: “OTTIMO STRUMENTO PER RIDURRE IL DISAGIO ABITATIVO  
 
Firenze, 23 maggio 2011 - Tre milioni e mezzo di euro per dare sostegno a oltre mille famiglie straniere in condizioni di marginalità e alla ricerca di una soluzione abitativa. É questo il risultato principale del progetto ‘Abitare il mondo’ che il 19 maggio è stato analizzato in profondità nel corso di un convegno che si è tenuto a Palazzo Strozzi Sacrati organizzato dalla Regione in collaborazione con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Realizzazione e ristrutturazione di alloggi, accompagnamento abitativo, assistenza e informazione e ruolo centrale attribuito alle Agenzie Sociali per la casa (per le quali è stata avanzata la proposta di omogeneizzazione e di accreditamento regionale). Sono queste le linee di azione del progetto, partito nel 2008 con la sua presentazione da parte della Regione nell’ambito di un bando del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali (Direzione Generale dell’Immigrazione) avente per oggetto il finanziamento di progetti finalizzati a favorire l’inclusione abitativa degli immigrati extracomunitari. ‘Abitare il mondo’ è stato realizzato in partenariato con 34 enti locali e molte associazioni del terzo settore. Una volta approvato, ha ottenuto un finanziamento di 3 milioni e mezzo di euro così suddivisi: 1 milione e mezzo dal Ministero, 1 milione e 830 mila dagli enti locali e 170 mila euro dalla Regione. ‘Abitare il mondo’ ha come obiettivo il potenziamento e la messa in rete delle azioni locali dirette all’accoglienza e all’inserimento abitativo degli immigrati, le Agenzie Sociali per la casa, nate a metà degli anni ’90 per sperimentare nuove modalità di reperimento di alloggi per le fasce deboli. A partire dal 2008 sono state attivate le tre azioni previste dal progetto: intermediazione, accompagnamento e supporto alle famiglie immigrate nell’accesso all’abitazione; acquisizione, recupero e riuso di strutture e appartamenti per l’accoglienza e l’alloggio temporaneo; accompagnamento per aiutare persone e famiglie immigrate a uscire da gravi situazioni di alloggio precario e irregolare. Un’ulteriore azione è stata quella di informazione, con la stampa e la distribuzione di 30 mila opuscoli redatti in sette lingue con gli indirizzi, i numeri e le informazioni sugli sportelli dove rivolgersi. “Uno strumento che ha dato ottimi risultati – ha detto l’assessore al welfare e alle politiche per la casa Salvatore Allocca – ma che, difronte all’evoluzione sociale, dimostra l’insufficienza complessiva degli interventi sullo stato sociale. La fila degli ‘esclusi’ infatti, nonostante progetti che hanno funzionato come questo, si allunga in modo inesorabile”. Allocca ha sottolineato, durante la sessione del pomeriggio, il ruolo decisivo svolto delle Agenzie Sociali per la casa per le quali ha presentato una proposta di messa a sistema come passo successivo del progetto. “La Agenzie – ha detto – hanno un compito fondamentale: contenere l’eccessivo rialzo del costo degli affitti. É in questo ambito che devono intervenire per cercare di conciliare le esigenze di remunerazione del capitale investito da parte del proprietario con quella dell’inquilino che deve avere la possibilità di pagare la cifra richiesta. Questo è un ruolo importantissimo e per il quale le Agenzie meritano di essere valorizzate con una proposta di accreditamento regionale che permetta loro di rafforzarsi. Vorremmo creare un modello toscano capace di affiancare e non sostituire le misure tradizionali”. Alcuni dati - Realizzate 16 unità abitative con 60 posti letto, per un totale di 1.100 mq destinate prevalentemente a forme di accoglienza di ‘tipo comunitario’. Recuperati 13 alloggi e acquistati ulteriori 2 per un totale di 1.250 mq da gestire come alloggi per i cosiddetti ‘affitti volano’, cioè per periodi brevi e temporanei per famiglie o gruppi sotto sfratto o uscite da situazioni precarie, come fase di passaggio in attesa di sistemazioni più stabili o definitive. Inserita una linea di azione inizialmente non prevista che ha permesso di reperire 86 alloggi gestiti in parternariato pubblico-privato. Con l’azione di accompagnamento sono stati aiutati all’inserimento abitativo e sociale 81 famiglie. Oltre 600 le persone che hanno potuto contare sull’attività di mediazione linguistico–culturale e altre 600 quelle che hanno avuto assistenza di tipo legale-amministrativo. Più di 1000 i percorsi di accompagnamento per ovviare alle difficoltà di avvicinamento al mercato immobiliare e 306 i contratti stipulati. Infine, riguardo all’assistenza di tipo economico, 220 mila euro di sussidi erogati (in favore di circa 90 famiglie) per consentire di permettersi un alloggio in affitto a prezzi di mercato, e oltre 270 mila euro messi a disposizione di circa 160 famiglie a titolo di fondo di garanzia (microcredito per le famiglie con problemi temporanei legati al costo degli alloggi o come garanzia per le caparre di ingresso o per i proprietari locatori).  
   
   
CASA A ROMA: CONCLUSO ITER DI ACQUISTO PER 150 ALLOGGI “PUNTI 10”  
 
Roma, 23 maggio 2011 - «Con l’approvazione in Giunta si avvia a conclusione l’iter per l’acquisto di 150 appartamenti da destinare ai punti 10 della graduatoria generale del 2000». Lo afferma Alfredo Antoniozzi, assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative di Roma Capitale dopo l’approvazione, avvenuta il 18 maggio, da parte della Giunta Capitolina, presieduta dal sindaco Alemanno, della delibera che autorizza il Campidoglio ad acquistare 150 case a Rocca Cencia. «Adesso il provvedimento passa all’esame dell’Aula Consiliare. Non appena approvato, procederemo all’acquisto di queste case che saranno assegnate ai punti 10 della graduatoria generale. Si tratta di un passaggio fondamentale per l’abbattimento di questa graduatoria, un passaggio che era atteso in città da decenni». A fine dicembre 2009, il Campidoglio aveva pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il bando di gara per l’acquisto degli alloggi, scaduto a fine aprile 2010. Terminati gli iter procedurali necessari, la gara è stata vinta dalla Tam Sas che, al prezzo di 2.598 euro a metro quadro, venderà al Campidoglio 150 alloggi in via Rocca Cencia, sulla Prenestina. Gli alloggi fanno tutti parte di un unico complesso edilizio, costituito da cinque fabbricati uguali. Ogni edificio ha trenta alloggi, su tre piani, serviti da due scale e relativi ascensori. In più, in ciascun palazzo, sono compresi nel piano interrato un posto auto e una cantina per ciascun appartamento e un sottotetto per i servizi comuni. La spesa totale, per le casse capitoline, sarà di poco superiore ai 30 milioni di euro. «Questi 150 alloggi – conclude l’assessore Antoniozzi – si aggiungo ad una ulteriore delibera, per l’acquisto di altri 100, che nelle prossime settimane verrà discussa in Aula Giulio Cesare. L’approvazione definitiva di questi due provvedimenti ci darà modo di dare finalmente una casa a 250 famiglie in grave stato di necessità. A fine giugno, poi, verrà pubblicato il nuovo bando per le case popolari».  
   
   
QUANDO LO SVILUPPO INDUSTRIALE SPOSA LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE E LA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO ENTI LOCALI, AZIENDE E OPERATORI DELLO SVILUPPO APPROFONDISCONO I VANTAGGI ECONOMICI E SOCIALI DELLE “AREE PRODUTTIVE ECOLOGICAMENTE ATTREZZATE” (APEA)  
 
Milano, 23 maggio 2011 - Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo chiama a raccolta, per la prima volta a Milano, rappresentati degli enti locali, delle associazioni imprenditoriali, singole imprese e operatori dello sviluppo per approfondire i vantaggi economici e sociali e le opportunità collegate alla realizzazione di Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate (Apea). Si tratta di cluster di imprese - contigue territorialmente - in cui si individuano e si sviluppano nuove tecnologie ambientali, capaci di rendere le imprese più sostenibili e più competitive. L’aggregazione di piccole e medie imprese facilita, attraverso economie di scala, investimenti che sarebbero troppo complessi o costosi per una singola impresa. Le Apea sono organizzate attraverso un Sistema unico di Gestione Ambientale che ottimizza le risorse umane, tecniche, finanziarie ed economiche disponibili, crea valore aggiunto. Lavorano sui temi dell’acqua, dell’energia, dell’aria, della mobilità, della gestione dei rifiuti, della minimizzazione dell’inquinamento acustico e del suolo. “Grazie al loro approccio cooperativo nella gestione di servizi, infrastrutture e tecnologie ambientali, le Apea consentono alle piccole imprese di abbattere i costi di gestione e l’impatto ambientale della loro attività. Sono inoltre un’occasione per creare un contesto più favorevole per l’intero sistema produttivo e le comunità locali, come dimostrano gli esempi di Friuli Venezia Giulia, Toscana ed Emilia Romagna che saranno presentati durante il seminario”,spiega Carlo Lio, Amministratore Delegato di Milano Metropoli . Le Apea non solo garantiscono alle aziende l’abbassamento dei costi legati alla gestione degli aspetti energetici ed ambientali della loro attività, alla semplificazione amministrativa o un aumento della competitività anche attraverso l’introduzione di tecnologie e processi innovativi; possono anche diventare un’occasione per creare nuove funzioni, servizi pubblici, aree verdi, lavoro e altre opportunità per le comunità locali. L’incontro, organizzato da Milano Metropoli nell’ambito della settima edizione del Salone della Responsabilità d’Impresa “Dal Dire al Fare”, è stato promosso dal progetto Life Eta Beta ( www.Progettoetabeta.eu ) in collaborazione con al Rete Cartesio per offrire un momento di confronto fra gli operatori delle politiche e i principali attori dello sviluppo territoriale, al fine di tracciare le possibili linee evolutive del fenomeno Apea in Lombardia e in Italia. Temi e relatori: Gli obiettivi del seminario saranno illustrati da Andrea Mascaretti, Direttore generale di Milano Metropoli. Dario Domante parlerà del progetto Life Eta Beta, che promuove in Europa lo sviluppo di Apea e di cui è capofila Milano Metropoli. Saranno presentati due esempi italiani di buone pratiche: Conser - Consorzio Servizi del 1° Macrolotto Industriale di Prato (Toscana), che sarà illustrato da Pierpaolo Dettor di Servizi alle Imprese srl, e la Zona Industriale Ponte Rosso a San Vito al Tagliamento (Friuli Venezia Giulia), che sarà presentata da Paolo Gini, Direttore generale del Consorzio. Fabio Iraldo, dell’Università Bocconi e del Cts della Rete Cartesio, approfondirà la questione Apea dal punto di vista dell’efficienza economica degli investimenti ambientali e dei vantaggi per le imprese insediate e per i sistemi produttivi locali. “Tecnologie ambientali e semplificazioni amministrative nelle Apea: le politiche e gli strumenti degli enti locali e regionali per la qualità territoriale delle aree produttive e la riduzione dei costi delle imprese”, sarà invece il tema di discussione della tavola rotonda, coordinata da Roberto Cariani di Ambiente Italia, a cui hanno confermato la loro partecipazione Fabio Altitonante, Assessore alla Pianificazione del territorio e alla Programmazione delle infrastrutture della Provincia di Milano; Mauro Brolis,resp. Business Unit Energia & Ambiente di Cestec; Alessandro Di Stefano, Resp.servizio valutazione impatto e promozione sostenibilità ambientale della Regione Emilia Romagna, e Vittorio Biondi, Direttore Settore Territorio, Ambiente ed Energia di Assolombarda. Carlo Lio, Amministratore Delegato di Milano Metropoli, concluderà infine l’incontro. Giovedì 26 maggio 2011 - Ore: 9.30 - 11.00, Università Bocconi di Milano (Via Roentgen) Aula As05, Nell’ambito del Salone della Responsabilità d’Impresa “Dal Dire al Fare”.  
   
   
IMPRESE LOMBARDE: L´ATTRATTIVITÀ E´ LA SFIDA DELLE SFIDE  
 
Uboldo/va, 23 maggio 2011 - "L´attrattività del territorio lombardo è la vera sfida delle sfide, su questo si deve lavorare". E´ cominciata con questa dichiarazione la ventottesima tappa dell´´Assessorato itinerante´ del vice presidente di Regione Lombardia e assessore all´Industria e all´Artigianato Andrea Gibelli. L´iniziativa istituzionale è tornata, dopo alcuni mesi, nella provincia di Varese e ha avuto come meta l´azienda Sidac, che opera nel campo della chimica e che produce nastri. Il vice presidente è tornato a sottolineare l´importanza dei "patti territoriali, laddove le istituzioni e le imprese fanno sistema e questo è un tema fondamentale". Altro tema che è stato evidenziato è stato quello della sburocratizzazione: un capitolo che Regione Lombardia "sta affrontando in maniera forte per venire incontro alle imprese nel difficile compito di rimanere sul mercato". Gibelli ha sottolineato anche quanto sia complesso il tema urbanistico "che, spesso, non facilita l´allargamento e l´ampliamento delle produzioni. E su questo serve mettere mano proprio in materia di burocrazia". "Da un lato - ha proseguito il vice presidente regionale - l´imprenditore chiede di allargare le sue disponibilità di spazio, ma, contestualmente, aumentano le aree dismesse ed è per questo che serve una regia comune per arrivare a un accompagnamento più esteso. Bisogna aiutare gli industriali a capire quali siano le loro esigenze e quindi indirizzarli nelle aree che non sono utilizzate e che sono state abbandonate". All´incontro con i vertici dell´azienda era presente anche Luciana Ruffinelli presidente della Commissione Cultura del Consiglio regionale lombardo. Seconda meta della 28esima tappa dell´´Assessorato itinerante´ del vice presidente della Regione Lombardia e assessore all´Industria e Artigianato Andrea Gibelli è stata l´impresa Ovs Villella di Sesto Calende (Va), dove Gibelli ha parlato della fondamentale importanza del "binomio territorio-sistema produttivo, che è la garanzia di qualità non solo per i temi legati alla tecnologia, ma anche per quanto riguarda la qualità del capitale umano, che fa sempre la differenza nel confronto con i concorrenti". "Serve creare in Regione - ha detto ancora Gibelli, visitando questa impresa che si dedica all´aerospazio - una mappa empirica di questi grandi distretti del territorio partendo proprio dal distretto aerospaziale che va da Varese a Milano, come quello del legno della Brianza o quello dell´agroalimentare nelle province di Lodi e Cremona". Gibelli ha spiegato che bisogna arrivare al punto in cui "il grande imprenditore, che ha la capacità di programmare su lungo termine, possa aiutare il piccolo artigiano a fare gli investimenti oculati e funzionali alla produzione". "Questa squadra - ha detto ancora il vice presidente - può rappresentare un elemento decisivo per sfidare i mercati". L´assessore è tornato anche sul tema della rete. "Questa - ha detto - aiuta a non delocalizzare; gli imprenditori spiegano non si può ricreare all´estero un indotto che è difficilmente ripetibile a migliaia di chilometri di distanza". "Questo - ha concluso Gibelli - è un elemento di riconoscibilità nei confronti di mercati internazionali: non solo come singola azienda ma soprattutto come sistema integrato  
   
   
PISA - CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO PER L’AVVIO DI IMPRESA  
 
Pisa, 23 maggio 2011 - Anche per il 2011 la Camera di Commercio di Pisa ha deciso di supportare la creazione di nuove imprese e l´avvio di nuovi investimenti in provincia di Pisa attraverso l´erogazione di contributi a fondo perduto, così come avvenuto nel 2010. Lo scorso anno il bando della Camera di Commercio ha permesso di realizzare nuovi investimenti per tredici milioni di euro. Le imprese beneficiate sono state oltre duecento e trasversali rispetto ai settori economici. Si è trattato insomma di un vero e proprio toccasana per l´economia del territorio che vale decisamente una replica. Dal 9 maggio scorso e fino al 31 agosto (salvo esaurimento risorse) sarà dunque possibile presentare le nuove richieste di contributo per investimenti effettuati nel 2011, o ancora da realizzare. Il contributo previsto sugli investimenti è del 10%, fino ad un massimo di 10.000 per impresa. Per le nuove imprese, avviate da meno di 6 mesi, il contributo massimo è invece di 15.000 euro. Un sostegno maggiore è riservato alle imprese giovanili o femminili, per le quali la percentuale di contributo è del 15%. Le domande saranno ammesse in graduatoria secondo l´ordine cronologico di arrivo. E´ dunque fondamentale la data di spedizione della domanda, che potrà essere inoltrata a mezzo posta raccomandata ad Assefi, Via B. Croce 62 56125 Pisa, oppure per posta elettronica certificata ad assefi@legalmail.It. Il Bando e la modulistica per presentare la richiesta sono disponibili sul sito internet della Camera di Commercio alla voce "Sostegno alla Imprese"  
   
   
BOLZANO: LE PRINCIPALI NOVITÀ IN MATERIA DI GARE D’APPALTO PER LAVORI PUBBLICI  
 
Bolzano, 23 maggio 2011 - Riportiamo di seguito le indicazioni fornite dall’Ufficio appalti della Provincia in merito alle principali novità introdotte dal Decreto legge 13 maggio 2011 n. 70 in materia di appalti pubblici. Con il recente Decreto legge 13 maggio 2011 n. 70 sono state introdotte una serie di modifiche per quanto riguarda l’assegnazione delle opere pubbliche per mezzo di gare d’appalto. L’ufficio appalti della Provincia pone in evidenza una serie di novità introdotte con il recente Decreto legge che riportiamo di seguito nel dettaglio. Procedura negoziata per gara andata deserta - Per i lavori pubblici qualora, in esito all´esperimento di una procedura aperta o ristretta, non sia stata presentata nessuna offerta, o nessuna offerta appropriata, o nessuna candidatura le stazioni appaltanti possono aggiudicare contratti pubblici mediante procedura negoziata anche di importo superiore al milione di Euro senza previa pubblicazione di un bando di gara. (art. 57, comma 1, lett. A) - codice contratti). Procedura negoziata fino ad 1.000.000 Euro - È possibile affidare a procedura negoziata lavori di importo inferiore ad 1.000.000 di Euro secondo i principi di cui all’art. 57, comma 6 del codice dei contratti. Fino a 500.000 Euro devono essere invitati almeno 5 soggetti, mentre per lavori di importo pari o superiore a 500.000 Euro l’invito deve essere rivolto ad almeno 10 soggetti. (art. 122, comma 7 - codice contratti). Varianti - L’importo in aumento relativo a varianti, finalizzate al miglioramento dell´opera e alla sua funzionalità, non può superare il 5 per cento dell´importo originario del contratto e deve trovare copertura nella somma stanziata per l´esecuzione dell´opera al netto del 50% dei ribassi d’asta conseguiti. (art. 132, comma 3 - codice contratti). Adeguamento prezzi - Qualora il prezzo di singoli materiali da costruzione, per effetto di circostanze eccezionali, subisca variazioni in aumento o in diminuzione, superiori al 10 per cento rispetto al prezzo rilevato dal Ministero delle infrastrutture nell´anno di presentazione dell´offerta con il decreto di cui al comma 6, si fa luogo a compensazioni, in aumento o in diminuzione, per la metà della percentuale eccedente il 10 per cento e nel limite delle risorse di cui al comma 7. (art. 133, comma 4 - codice contratti). Tali disposizioni possono applicarsi dall’emanazione del Dm ed ai lavori eseguiti e contabilizzati a decorrere dal 01/01/2011. Restano ferme la precedente disciplina per il calcolo delle variazioni percentuali riferite agli anni precedenti al 2011 e le rilevazioni effettuate con i precedenti decreti ministeriali. Procedure di affidamento in caso di risoluzione contratto - È possibile scorrere la graduatoria, fino al quinto miglior offerente, in caso di fallimento dell´appaltatore o di risoluzione del contratto ai sensi degli articoli 135 e 136 del Codice dei contratti, anche se non previsto nel bando di gara. (art. 140, comma 1 - codice contratti). Finanza di progetto - È stato estesa la possibilità di avvalersi di un istituto di credito o società di servizi costituite dall´istituto di credito stesso ed iscritte nell´elenco generale degli intermediari finanziari, ai sensi dell´articolo 106 del decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385, o società di revisione ai sensi dell´articolo 1 della legge 23 novembre 1939, n. 1966 per l’asseverazione del piano economico-finanziario che fa parte dell’offerta. (art. 153, comma 9 - codice contratti). Accordo bonario - Per gli appalti e le concessioni di importo pari o superiore a dieci milioni di euro, il responsabile del procedimento entro 30 giorni dalla comunicazione del direttore dei lavori dell’iscrizione di riserve pari al 10%, promuove la costituzione di apposita commissione. (art. 240, comma 5 - codice contratti). Tali disposizioni si applicano ai procedimenti di accordo bonario avviati successivamente alla data di entrata in vigore del presente decreto-legge. Indipendentemente dall’importo delle riserve nel termine di 30 giorni dal ricevimento del certificato di collaudo, il responsabile del procedimento, promuove la costituzione di apposita commissione, che deve formulare una proposta sulle stesse entro 90 giorni dalla nomina della Commissione stessa. (art. 240, comma 6 - codice contratti). Tali disposizioni si applicano ai procedimenti di accordo bonario avviati successivamente alla data di entrata in vigore del presente decreto-legge. Il compenso della Commissione non può superare l’importo di 65 mila euro. (art. 240, comma 10 - codice contratti). Tali disposizione si applicano alle commissioni costituite successivamente alla data di entrata in vigore del presente decreto-legge. Per gli appalti e le concessioni di importo inferiore a dieci milioni di euro, il responsabile del procedimento può promuovere la costituzione della commissione al momento del ricevimento del certificato di collaudo o del certificato di regolare esecuzione. (art. 240, comma 14 - codice contratti). Definizione delle riserve - L’importo complessivo delle riserve non può in ogni caso essere superiore al venti per cento dell’importo contrattuale. Non possono essere oggetto di riserva gli aspetti progettuali che, ai sensi dell’articolo 112 e del regolamento, sono stati oggetto di verifica. Questo vale solo per i progetti appaltati successivamente alla data di entrata in vigore del presente decreto-legge. (art. 240-bis, comma 1 - codice contratti). Responsabilità per lite temeraria - Nei giudizi in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, il giudice, nel pronunciare sulle spese, condanna d’ufficio la parte soccombente al pagamento di una sanzione pecuniaria in misura non inferiore al doppio del contributo unificato dovuto per il ricorso introduttivo del giudizio quando la decisione è fondata su ragioni manifeste od orientamenti giurisprudenziali consolidati. (art. 246-bis - codice contratti). Affidamento degli incarichi professionali - Per le procedure di affidamento degli incarichi professionali è prorogata fino al 31/12/2013 la dimostrazione dei requisiti di capacità tecnico-professionale ed economico-finanziaria (migliori tre anni del quinquennio precedente o ai migliori cinque anni del decennio precedente). (art. 253, comma 15-bis - codice contratti). Esclusione automatica - Per i contratti fino alle soglie europee, fino al 31 dicembre 2013, le stazioni appaltanti possono applicare le disposizioni di cui all’articolo 122, comma 9, e 124, comma 8. (art. 253, comma 20-bis - codice contratti) Lavori relativi a infrastrutture strategiche e insediamenti produttivi - Nel quadro economico del progetto definitivo sono previsti accantonamenti in misura non superiore al 8 % per imprevisti e per eventuali lavori in economia. (Allegato Xxi art. 16, comma 4, lettera d) - codice contratti) Bandi Dpr 34/2000 - Dall’entrata in vigore del regolamento le amministrazioni applicano i contenuti del Dpr 34/2000 per ulteriori 360 giorni. (art. 357, comma 16 - regolamento). Attestazioni categorie Soa - Le attestazioni di certe categorie Soa possono essere utilizzate per ulteriori 360 giorni dall’entrata in vigore del regolamento. (art. 357, comma 17 - regolamento).  
   
   
ARTIGIANATO ABRUZZESE: IL "MAGGIOFORMATIVO" ORIENTA IMPRESE E PRIVATI GIA´ AVVIATO IL MESE DELLA FORMAZIONE ORGANIZZATO DA ECIPA  
 
 Pescara, 23 maggio 2011 - Monitorare i fabbisogni formativi delle imprese e dei privati cittadini attraverso percorsi di formazione e di informazione sotto forma di seminari in tutti i settori dell´artigianato. E´ quanto si prefigge il "maggio formativo", il mese della formazione che è partito lo scorso lunedì 2 e si concluderà martedì 31. L´iniziativa, organizzata dall´Ecipa, ente di formazione della Confederazione nazionale dell´Artigianato d´Abruzzo e della piccola e media impresa, con il supporto della Regione, è stata presentata, questa mattina, a Pescara, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato la dirigente del settore sviluppo dell´artigianato dell´assessorato regionale allo Sviluppo Economico, Rita Panzone, in rappresentanza dell´assesosre Alfredo Castiglione, la responsabile dell´Ecipa Abruzzo, Lorenza Di Giulio, il presidente regionale della Cna, Italo Lupo, il presidente dell´Ente Mostra artigianato di Guardiagrele, Gianfranco Marsibilio, ed il consigliere delegato dello stesso ente, Tina Di Prinzio. Ecipa intende migliorare la qualità della formazione professionale rendendola più accessibile e rispondente alle esigenze del mercato del lavoro. Non a caso sono stati interessati alcuni dei più dinamici comparti produttivi: dall´agroalimentare alle costruzioni, dall´artigianato artistico all´impiantistica, dall´estetica al marketing. Oltre quattrocento sono i partecipanti ai corsi per un totale di tremila ore di formazione. In particolare, nel settore dell´artigianato artistico, anche alla luce del coinvolgimento diretto dell´Ente Mostra di Guardiagrele, si punta a creare una scuola di oreficeria sul modello di quella esistente a Valenza per favorire nuovi sbocchi occupazionali.  
   
   
BANCA INTESA; DA PRESIDENTE UMBRIA MARINI E SINDACI RICHIESTA INCONTRO A VERTICI GRUPPO BANCARIO  
 
Perugia, 23 maggio 2011 - La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ha incontrato a Palazzo Donini i sindaci di Foligno, Nando Mismetti, Spoleto, Daniele Benedetti, Terni, Leopoldo Di Girolamo e Città di Castello, Luciano Bacchetta, per affrontare la questione relativa alla proposta di riassetto di Banca Intesa per l´Umbria e valutare una iniziativa istituzionale congiunta, tra la Regione e i quattro Comuni interessati, finalizzata ad un confronto con i vertici della Banca sul futuro della Casse di risparmio umbre e sulle rispettive trasformazioni. In particolare il confronto servirà ad approfondire le questioni legate alle politiche del credito nel territorio regionale e nella aree di maggiore presenza di Banca Intesa, anche in relazione alle crescenti preoccupazioni espresse delle piccole e medie imprese e dalle famiglie umbre per la distanza sempre più marcata tra centri decisionali e servizi al credito rivolti alle realtà locali. La Presidente Marini si farà promotrice della richiesta di incontro con i vertici di Banca Intesa per avere maggiori dettagli sul piano industriale e sui tempi e modalità della sua attuazione.  
   
   
MARCHE: APPROVATA LA RIPARTIZIONE DEL FONDO UNICO PER IL COMMERCIO.  
 
Ancona, 23 maggio 2011 - Su proposta dell´assessore Antonio Canzian la giunta regionale ha approvato le modalita` di suddivisione del Fondo unico 2011 per il commercio. I criteri per la ripartizione delle disponibilita` del Fondo sono contenute nella delibera 717 del 16 maggio 2011 consultabile sul sito della Regione Marche. In tutto le risorse destinate al finanziamento risultano essere circa 2,5 milioni di euro. In particolare, 900mila euro sono stati previsti per i progetti di riqualificazione e valorizzazione delle imprese commerciali e piu` di 229mila euro sono riservati agli stessi progetti nei Comuni al di sotto dei 5mila abitanti. Tra i vari interventi anche uno stanziamento di 445mila euro a favore dei centri commerciali naturali e 42mila euro per promuovere e sostenere iniziative divulgative e di sensibilizzazione mirate a diffondere l´importante realta` del commercio equo solidale. Per quanto riguarda, invece, i contributi ai consorzi fidi e per le cooperative di garanzia tra operatori commerciali, sono stati stanziati 300mila euro, mentre 100mila euro verranno assegnati ai Centri di assistenza tecnica (Cat). Inoltre, piu` di 326mila euro sono stati previsti per la realizzazione di progetti aventi carattere innovativo e 97mila euro per le azioni di intervento a favore dei giovani consumatori. Infine, sono stati stanziati 20mila euro destinati alle imprese organizzatrici di manifestazioni fieristiche e di promozione del settore commerciale in ambito regionale.  
   
   
CAMERE DI COMMERCIO: VENTURI, VERIFICHE SU SERVIZIO VIGILANZA ENTI  
 
Palermo, 23 maggio 2011 - In merito all´insediamento del consiglio generale della Camera di Commercio di Agrigento e in particolare riguardo alla presunta incompatibilita´ di un consigliere camerale, l´assessore regionale alle Attivita´ Produttive, Marco Venturi, ha chiesto di disporre delle verifiche sull´operato del servizio 5, l´ufficio che si occupa della vigilanza sugli enti controllati dalla Regione, di competenza dell´assessorato alle Attivita´ Produttive. "Il servizio 5 - afferma l´assessore Venturi - era a conoscenza del procedimento penale pendente nei confronti del consigliere camerale fin dal giugno del 2009. Appare del tutto inaccettabile che su un argomento cosi´ delicato, cioe´ la ricandidatura di un soggetto con carichi penali pendenti, il servizio non sia intervenuto per quanto di sua competenza, ne´ abbia informato il sottoscritto". Per questa ragione Venturi - che sabato aveva partecipato ai lavori di insediamento ad Agrigento, raccogliendo la segnalazione di un consigliere comunale della Citta´ dei Templi - ha scritto chiedendo "chiarimenti" al direttore generale del dipartimento Attivita´ Produttive, da cui dipende il servizio 5.  
   
   
BV-TECH (EX BAT), INCONTRO IN REGIONE EMILIA ROMAGNA TRA LE PARTI: LE PROPOSTE DELL´AZIENDA  
 
 Bologna, 23 maggio 2011 - Venticinque dei 58 lavoratori Bv Tech da assumere a tempo indeterminato, dall’inizio di giugno, nella società “Sinergia d’Imprese”, con una composizione azionaria di Bv Tech al 60% e del gruppo Omnicoop al 40%. Assunzione dei rimanenti 33 lavoratori, in Sinergie d’Imprese o in altre società del gruppo Omnicoop, dal 1 ottobre al 31 dicembre, con una completa riallocazione di tutti e 58 i lavoratori entro l’anno. Questa è quanto proposto dalla proprietà Bv Tech (ex Manifattura Tabacchi), confermata e formalizzata oggi nel tavolo regionale al quale hanno preso parte le organizzazioni sindacali, che dovranno avviare un confronto diretto con la proprietà per costruire un eventuale accordo nero su bianco. L’assessore regionale alle Attività produttive, Gian Carlo Muzzarelli - che ha convocato il tavolo oggi a distanza di un mese dalla precedente riunione, come stabilito lo scorso 22 aprile in accordo con sindacati e proprietà per monitorare periodicamente la vertenza - ha sottolineato che: «la Regione prende atto dell’impegno della proprietà, sul quale continueremo a vigilare, consapevoli che il punto principale è l’accordo tra la proprietà ed il sindacato, che dovrà assicurare – come tutti riteniamo indispensabile – garanzie occupazionali a tempo indeterminato per tutti i 58 lavoratori dell’ex Manifattura Tabacchi. Il percorso deve rispettare i tempi previsti, e il nuovo impiego, oltre che concreto, deve assicurare la dignità e la formazione dei lavoratori, evitando il rischio di nuova precarietà». Il tavolo sarà nuovamente convocato per verificare l’accordo generale sottoscritto a suo tempo e gli eventuali passi in avanti della trattativa proprietà/sindacati.  
   
   
THYSSEN KRUPP: DA INCONTRO IN REGIONE RICHIESTA DI APERTURA TAVOLO NAZIONALE E IMPEGNO FORTE PRESIDENZA “CDM”  
 
Perugia, 23 maggio 2011 - Un percorso comune di istituzioni e sindacati che consenta di affrontare in maniera condivisa e tempestiva l´esito delle diverse opzioni presentate da Thyssen per il settore acciaio inossidabile e per l´impatto che potranno avere sul sito di Terni. Ciò avendo consapevolezza che allo stato dei fatti si è in presenza di ipotesi che riguardano la continuità produttiva e quindi non una dismissione di assets strategici. E´ quanto deciso nel corso dell´incontro, convocato dalla Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini alla presenza dell´assessore regionale allo sviluppo economico Gianluca Rossi, con la Provincia di Terni, i Comuni di Terni e Narni e i rappresentanti di tutte le organizzazioni sindacali di categoria e confederali. Durante la riunione è stata evidenziata la necessità di aprire un tavolo nazionale, indispensabile per un impegno forte e sostanziale da parte del Governo ed in particolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri a significare la valenza strategica che assumeranno gli sviluppi connessi alla presentazione del programma industriale da parte della multinazionale anche a livello europeo. "Le opzioni presentate dal management di Thyssen Krupp prevedono infatti tre diversi scenari - ha ricordato la presidente Marini - la quotazione sui mercati borsistici, la ricerca di un partner internazionale ovvero la vendita degli impianti, con impatti diversi sul territorio, anche in funzione di possibili integrazioni operative tra le tre ipotesi. La rilevanza della questione - ha proseguito Marini - richiede quindi l´apertura di una interlocuzione strutturata con Thyssen Krupp ai massimi livelli manageriali e decisionali, nella consapevolezza della portata europea delle determinazioni che verranno assunte nei prossimi quattro mesi". Concordemente tutti i soggetti hanno riaffermato il valore del Patto di territorio "che - ha detto l´assessore Rossi - costituisce la cornice istituzionale programmatica e finanziaria necessaria a sostanziare in maniera inequivocabile l´attenzione del Governo e delle istituzioni locali per la costruzione di condizioni sostenibili di consolidamento e sviluppo dell´industria siderurgica e di base nell´area dei comuni di Terni e Narni". La presidente ha quindi assunto l´impegno di istituzionalizzare il tavolo di confronto tra Regione, enti locali e sindacati per mantenere alto il livello di attenzione e di informazione sugli sviluppi della vicenda.