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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Maggio 2015
CHOICE PRODUCE RISULTATI STIMOLANTI SULLA COOPERAZIONE DI RICERCA UE‒CINA IN MATERIA DI TIC  
 
Bruxelles, 4 maggio 2015 - Vi è senza dubbio un enorme potenziale per la cooperazione tra Cina ed Europa nel campo della ricerca Tic, tuttavia trovare partner, informazioni e supporto in un mercato sconosciuto può essere un compito scoraggiante. Nel corso degli ultimi 16 mesi, il team del progetto Choice ha sviluppato strumenti e servizi e ha organizzato eventi in grado di agevolare le organizzazioni in questo processo. Il team sta già riportando dei risultati positivi, che comprendono la creazione di partenariati Ue-cina e di accordi di cooperazione. Un centro online e una comunità attiva - Una rapida occhiata al sito web di Choice rivela quanto sia stato impegnato il team. Il sito web Choice si è sviluppato come un centro di informazioni, offrendo un servizio di assistenza, notizie sulle attività oltre ad ampi servizi alle organizzazioni europee interessate a progetti congiunti di R&s. E il servizio funziona in entrambe le direzioni: un sito web speculare in cinese è al servizio delle organizzazioni cinesi allo stesso modo. Finora, il sito web dell’Ue ha raccolto 22 000 visite della pagina da parte delle parti interessate provenienti da Europa, Asia orientale (principalmente Cina, Corea del Sud, Giappone e Hong Kong) e dagli Stati Uniti. Choice sta anche sviluppando una vivace comunità online con una chiara attenzione concentrata sulla collaborazione con altri progetti dell’Ue. Invece di iniziare da zero, gli utenti sui social media di Choice incorporano utenti provenienti da un precedente progetto dell’Ue correlato, chiamato Openchina-ict. Per consentire un’ulteriore sovrapposizione, gli utenti di questi social media sono stati anche sincronizzati con quelli del progetto Eu-china Fire. Come spiega il dott. Thomas Owens della Brunel University nel Regno Unito, il coordinatore del progetto, “Questa cooperazione garantisce la massima visibilità ma anche il massimo impatto per la cooperazione R&s Tic tra Ue e Cina nel suo complesso.” Una grande quantità di strumenti online - Tra la grande quantità di strumenti ora disponibili sul sito web di Choice, c’è la banca dati online che presenta 60 progetti in corso e conclusi Cina-ue e paesi associati. Lo strumento “Chiedi a un esperto” offre ai ricercatori europei che hanno bisogno di orientamento o supporto nello sviluppo dei programmi congiunti di ricerca, l’opportunità di ricevere un parere dagli esperti di Choice. Essi possono anche consultare il pacchetto informativo sui programmi cinesi di finanziamento della ricerca su R&s Tic e su altre iniziative/progetti, o consultare il manuale che presenta i meccanismi e le strutture in Cina per supportare lo sviluppo di norme e standard cinesi per le emergenti tecnologie Tic. Collaborazione e partenariati concreti - Il lavoro del team del progetto sta già dando i suoi frutti in termini di concreti partenariati. Il dott. Owens fa notare che “Dieci casi di collaborazione Ue-cina in materia di ricerca, sviluppo e innovazione (R&s&i) sono stati il risultato di un Viaggio Europeo 2014, che è stato in parte supportato da Choice. Essi abbracciano dei collegamenti esclusivamente commerciali, ma anche la cooperazione nella ricerca fondamentale e includono partner provenienti da Francia, Belgio, Polonia, Ungheria, Repubblica ceca e Germania.” Inoltre, come risultato di un evento per la creazione di incontri tra aziende organizzato da Choice, nel mese di ottobre del 2014 a Chengdu in Cina, sono già stati raggiunti degli accordi di cooperazione in aree che vanno dalle soluzioni informatiche alla progettazione di software multimodali per sistemi medici. La strada in avanti - Oltre a lavorare con organizzazioni dell’Ue e cinesi, il team di Choice mira anche a raggiungere i responsabili del processo decisionale allo scopo di contribuire a promuovere nuove iniziative e a migliorare le politiche future. Aspettando impazientemente gli otto mesi finali del progetto, il team sarà concentrato sul completamento della sua roadmap verso una rafforzata strategia di cooperazione Ue-cina R&s Tic per la cooperazione nel campo della ricerca tra Ue e Cina oltre il 7° Pq. La tabella di marcai sarà accompagnata da un piano d’azione. Il dott. Owens conclude: “La tabella di marcia e il suo relativo piano d’azione sono ora completi all’80 %, e sono indirizzati alle parti interessate dell’Ue coinvolte nella R&s Tic Ue-cina, tra cui industria, istituti di ricerca e università e la Commissione europea.” Sul campo, il team di Choice promuoverà attivamente il dialogo tra Ue e Cina sulla cooperazione nella R&s Tic, attraverso tre workshop concepiti per promuovere la collaborazione, uno in Cina e due in Europa. Il prossimo workshop del progetto si svolgerà a Pechino nel luglio del 2015 e verterà sull’Internet delle cose, precisamente Industry 4.0. Per ulteriori informazioni, visitare: Choice http://euchina-ict.Eu/  Source: Sulla base di un’intervista con il team del progetto Choice (richiesta dal progetto).  
   
   
PRESENTATO A VENEZIA IL PRIMO RAPPORTO ANNUALE SUL DIRITTO ALLO STUDIO IN VENETO  
 
Venezia, 4 maggio 2015 - È stato presentato il 29 aprile a Venezia, presso la Scuola Grande San Giovanni Evangelista, il primo Rapporto Annuale sul Diritto allo Studio in Veneto, realizzato dalla Regione del Veneto in collaborazione con gli Esu di Padova, Venezia e Verona e la Fondazione Endisu – Ente Nazionale per il Diritto allo Studio e per i Servizi agli Studenti. La Regione del Veneto tutela il diritto costituzionale allo studio attraverso contributi destinati agli studenti ordinari e agli studenti universitari. Per questi ultimi, in particolare, sono erogate borse di studio universitarie e borse per la mobilità internazionale, entrambe gestite dalle Università e dagli Esu. Agli Esu, inoltre, sono destinati contributi per la copertura delle spese di funzionamento e per le spese di investimento e di realizzazione di opere necessarie a garantire la prestazione dei servizi agli studenti. Il Rapporto Annuale sul Diritto allo Studio analizza il contesto europeo, nazionale e veneto, le caratteristiche degli studenti interessati, i servizi loro erogati e il quadro normativo di riferimento, e presenta i risultati di un’indagine qualitativa che, per la prima volta, raccoglie, attraverso specifici questionari, le opinioni degli studenti sui bisogni ritenuti più importanti e sul grado di soddisfazione dei servizi erogati, in modo da poter orientare le strategie future di policy regionale. Secondo i primi dati relativi a un campione di 3.148 questionari elaborati, si è registrato un livello di soddisfazione elevato per ogni tipologia di servizio offerto: finanziario, abitativo, di crescita personale, ristorativo, sportivo e sanitario. In particolare, in relazione ai bisogni ritenuti più importanti dagli studenti (sostegno finanziario, bisogno abitativo e sostegno alla crescita personale), i servizi maggiormente apprezzati risultano essere quelli di tipo finanziario. Oltre il 73% degli studenti utilizza servizi di ristorazione, per i quali vengono richiesti principalmente menu genuini e con ampia scelta e la presenza di prodotti freschi e locali, mentre tra quanti si servono dei servizi abitativi (il 5%) la priorità è quella di avere un alloggio sicuro e confortevole. Nell’occasione, alla presenza del Presidente di Ecsta – European Council for Student Affairs, Stefano Ferrarese, sono state illustrate anche le attività svolte e gli interventi realizzati negli ultimi anni, anche grazie ai finanziamenti regionali, dagli Esu di Padova, Venezia e Verona. A Padova sono stati effettuati interventi di manutenzione straordinaria e ristrutturazione su 6 residenze universitarie, per un importo complessivo di 14 milioni di euro (di cui 4.600.000 euro di contributo regionale), sono stati implementati i servizi di ristorazione secondo le esigenze degli studenti e, nel solo anno accademico 2014/2015, attraverso il Servizio Alloggio Studenti Stranieri e Altri (Sassa), è stato fornito un servizio di accoglienza, supporto e orientamento a 1.444 studenti provenienti da 263 Università di tutto il mondo. A Venezia, gli interventi di maggior pregio hanno riguardato l’ex Convento dei Crociferi, un imponente complesso cinquecentesco recuperato come residenza universitaria da 174 posti letto, e la residenza Abazia, il cui restauro ha portato alla luce pavimentazioni risalenti al Xii secolo. L’esu di Verona ha presentato, infine, gli interventi di ristrutturazione e restauro ad uso residenziale universitario del complesso denominato “Corte Maddalene”, comprendente oggi aule studio e altri spazi polifunzionali, alloggi per studenti e un’area foresteria. Un’opera finanziata in gran parte da Regione del Veneto e Miur, con un contributo di circa 6 milioni di euro ciascuno.  
   
   
LOMBARDIA: PREMIATI ISTITUTI AUTORI PROGETTI ´OPENCOESIONE´  
 
Milano, 4 maggio 2015 - "Abbiamo investito 3 milioni di euro del nostro Programma Operativo Regionale (Por) per rendere l´Europa più vicina ai cittadini e l´evento di oggi ci dimostra che sono risorse investite bene". Lo ha detto l´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia Valentina Aprea, intervenendo all´iniziativa di didattica sperimentale ´A Scuola di Opencoesione´, che ha chiuso l´anno scolastico 2014-2015. Organizzato a Palazzo Pirelli, all´incontro hanno partecipato oltre 60 ragazzi di tre scuole secondarie superiori lombarde, che hanno presentato i risultati delle proprie indagini su tre progetti regionali finanziati dalle Politiche di Coesione. Istituti Premiati - Le tre scuole che passeranno alla fase conclusiva del progetto sono il Liceo Scienze Umane ´Veronica Gambara´ di Brescia, l´Istituto di Istruzione Superiore Bertarelli-ferraris-pacinotti di Milano e l´Istituto Mosé Bianchi (indirizzo Sia-sistemi Informativi Aziendali) di Monza. Studenti Blogger E Reporter - "Vi siete improvvisati blogger, social reporter, analisti - ha commentato l´assessore, rivolgendosi agli studenti -, per leggere il territorio evidenziandone le caratteristiche e fornendoci un esempio di cosa significa cittadinanza attiva". Cittadini Attivi - Con questa iniziativa la politica di coesione è entrata nelle scuole e i ragazzi si sono improvvisati infatti data journalists e storytellers, oltre che grafici e reporter, indagando su come i finanziamenti nazionali ed europei vengono impiegati dalle Amministrazioni Pubbliche, vestendo i panni di veri e propri cittadini attivi, elaborando interviste e promuovendo la cultura degli Opendata, individuando punti di forza e di debolezza dei progetti e contribuendo a perfezionarli. Fattori Di Competitività - "In base a una recente indagine Ue - ha poi aggiunto l´assessore Aprea - si rileva che proprio la cittadinanza partecipativa, la coesione economica e la competitività sono fattori correlati. Voi lo avete sperimentato in prima persona". Progetto Miur - ´A Scuola di Opencoesione´ (Asoc) è un progetto del Dipartimento Politiche allo Sviluppo del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con il Miur (Ministero dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca). Sono state ammesse al progetto 86 scuole italiane, di cui 49 nel Mezzogiorno e 37 nel Centro-nord. Il Ruolo Degli Europe Direct - Oltre alle scuole, sono attori del progetto anche 29 centri Europe Direct italiani con attività di supporto alla didattica e tutoring a livello locale.  
   
   
SCUOLA. PRESIDENTE PIGLIARU INCONTRA AD ALGHERO SINDACI E DIRIGENTI SCOLASTICI: "ECCO ISCOL@ IL NOSTRO PROGETTO PER MIGLIORARE LA QUALITÀ E COMBATTERE LA DISPERSIONE"  
 
Alghero, 4 maggio 2015 - E´ stato dedicato all’incontro con dirigenti scolastici e sindaci del territorio il pomeriggio algherese del Presidente della Regione Francesco Pigliaru nella sala dell’istituto alberghiero. Dopo aver visitato le cucine della scuola, che vanta tra i suoi ex studenti alcuni dei migliori chef sardi, il Presidente Pigliaru ha presentato la strategia della sua Giunta sui temi della scuola, il progetto Iscol@. "Cominciamo dai trasporti”, ha spiegato il Presidente, precisando che si tratta di una proposta, portata alla discussione pubblica. “Finanziamo i Comuni per organizzare in autonomia il servizio di trasporto per gli studenti, compriamo gli scuola-bus e li trasferiamo ai Comuni interessati dal dimensionamento scolastico, supportiamo i disabili sia nel tragitto che in classe. Poi l’edilizia – ha proseguito Francesco Pigliaru – edifici riqualificati, più sicuri, nuove scuole per le Unioni dei Comuni, banda larga disponibile ovunque”. Il Presidente della Regione ha poi illustrato le azioni nella sfera dell’apprendimento, troppo spesso insufficiente. “Le classi dovranno poter avere il registro elettronico e i ragazzi seguire almeno una materia in lingua inglese e, in casi difficili, avere un altro insegnante in aula; in più si potrà studiare con contenuti multimediali e avere la possibilità di esercitarsi on-line. Ancora, vogliamo dare alle scuole nuovi insegnanti che potranno essere impiegati per recuperare competenze di base. Per i docenti, poi, serve costruire un contenitore di materiali didattici, a disposizione anche di studenti e famiglie: abbiamo bisogno di far sentire i ragazzi e le ragazze all’interno di una vera e propria comunità digitale”. Francesco Pigliaru ha proseguito evidenziando l’idea di valorizzare la lingua inglese incoraggiandone l’utilizzo per l’insegnamento di altre materie. “Sul fronte delle nuove tecnologie - ha aggiunto - è fondamentale far sì che nessuno sia escluso e che possano esserci strumenti da fornire, magari in comodato d’uso, a tutti i ragazzi”. Sull’orientamento il Presidente ha rilevato l’importanza di guidare gli studenti verso la consapevolezza e la valorizzazione dei propri talenti, così come quella di fare della scuola un laboratorio aperto anche su materie extracurriculari, a partire dalla programmazione informatica. "Sperimentare buone pratiche, sino ad accompagnare gli studenti verso l’Università è un altro tassello”, ha concluso il Presidente della Regione. "Le risorse ci sono, le stiamo mettendo a disposizione e, attraverso il dialogo con tutti voi, vogliamo arrivare al risultato migliore, che ci permetta di combattere con determinazione il grave problema della dispersione scolastica, puntare sull’integrazione culturale e inclusione sociale, e portare i nostri ragazzi al livello dei migliori".  
   
   
LAZIO: UN PROGETTO PER AVVICINARE ALLA LETTURA 1180 STUDENTI AI RAGAZZI VERRANNO PROPOSTI TRE LIBRI FONDAMENTALI ATTRAVERSO LE QUALI PASSANO TAPPE FONDAMENTALI DELLA VITA STESSA: I MECCANISMI DEL DIVENTARE ADULTI, LA PIENA REALIZZAZIONE DI SÉ, LA LOTTA PER LA LEGALITÀ.  
 
 Roma, 4 maggio 2015 - Un progetto per avvicinare i ragazzi ai libri e alla lettura attraverso tre grandi autori delle letteratura del Novecento: Alberto Moravia, Italo Calvino e Leonardo Sciascia, tre scrittori che con la loro prolifica produzione letteraria e il loro ruolo pubblico ci hanno lasciato un patrimonio insostituibile per capire da dove veniamo. Il Bene e il Male. Moravia, Calvino, Sciascia coinvolge 39 scuole, 64 classi e 1.180 studenti provenienti da Roma e dal Lazio. In particolare al centro del progetto ci sono tre libri: Agostino(1945) per Moravia, Il Visconte dimezzato (1952) per Calvino e Il giorno della civetta (1961) per Sciascia. Si tratta di opere attraverso le quali passano tappe fondamentali della vita stessa: i meccanismi del diventare adulti, la piena realizzazione di sé, la lotta per la legalità. All’incontro di mercoledì 29 aprile alla Sala Umberto in via della Mercede a Roma hanno partecipato la scrittrice e Assessore alla Cultura della Regione Lazio Lidia Ravera e Lorenzo Pavolini, autore radiofonico e scrittore. A leggere i passi dai tre autori sarà l’attrice Michela Cescon. L’iniziativa è promossa dalla Regione attraverso il Progetto Abc Arte Bellezza Cultura, nell’ambito di “Fuoriclasse” – Idee e Progetti per una scuola protagonista, in collaborazione con Assessorato alla Formazione, Ricerca, Scuola e Università della Regione, Roma Capitale e Associazione Fondo Alberto Moravia. “Gli anni della scuola sono quelli in cui si costruisce la coscienza critica degli individui e rappresentano, insieme, il momento decisivo per sviluppare un’identità collettiva. I racconti, scritti o per immagini, sono allora strumenti eccezionali per favorire questo processo di formazione”- è il commento del presidente, Nicola Zingaretti.  
   
   
ISTITUTO JEMOLO: PARTE LA NUOVA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA.  
 
Roma, 4 maggio 2015 - Ecco alcuni dei corsi attivi e in programmazione per il primo semestre 2015: Corso Xxiv Jemolo • Il processo telematico civile, amministrativo e tributario • Le nuove direttive sui contratti pubblici • Corso di formazione manageriale per Direttori sanitari delle Asl • I corso aggiornamento mediatori 2015 • L’attuazione della legge Delrio • Iii e Iv Corso di formazione per mediatori medici • Corso di alta specializzazione in C.t.u. Medica • Corso aggiornamento formatori mediatori • Corsi sulla prevenzione della corruzione per le Asl del Lazio • Ii Corso sulla tutela europea dei diritti umani e fondamentali – Nelson Mandela • Vittima e aggressore: approccio multidisciplinare alla violenza di genere tra crimine ed emergenza sociosanitaria • La riforma dell’ordinamento sportivo – La giustizia nel pallone? Per approfondimenti vai qui http://www.Jemolo.it/jemolo/?vw=contenuto&id=3    
   
   
BASILICATA: ONLINE L´ANAGRAFE REGIONALE SULL´EDILIZIA SCOLASTICA  
 
Potenza, 4 maggio 2015 - La Regione Basilicata è stata fra le prime regioni d’Italia a completare la raccolta dei dati richiesti dal Ministero e ad inserirli nel sistema nazionale. Fin dal marzo del 2008 ha operato uno sforzo organizzativo e finanziario importante, con il coinvolgimento di circa 130 tecnici degli enti locali e la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale e investendo cospicue risorse finanziarie per attivare il sistema. Quello sull´Anagrafe Nazionale dell´Edilizia Scolastica (Aes) è un progetto del Miur previsto dall’ art. 7 della Legge n. 23/99 che rappresenta uno strumento a regìa statale di indirizzo, pianificazione e controllo del patrimonio edilizio scolastico, sulla base della conoscenza e della condivisione dei dati e delle informazioni tra le singole regioni ed il Ministero medesimo. L´aes è nato nel 2004 quando il Miur si è dotato di un piattaforma informatica e di un apposito software per la raccolta dei dati. Le scelte tecnologiche ed architetturali del sistema informatico operate nella progettazione Aes, dovevano garantire l’integrazione tra il Sistema informativo centrale (allocato presso il C.e.d. Del Miur) e i nodi regionali; e fra questi ultimi e tutte le reti locali interessate. In tal modo si doveva permettere fra tutti i soggetti istituzionali coinvolti: Stato, Regioni, Province e Comuni, la condivisione e lo scambio di informazioni aggiornate sulla situazione degli edifici scolastici, in funzione di una migliore ripartizione delle risorse sulla base delle effettive criticità del territorio. Recentemente, in adempimento all’Accordo sottoscritto il 06/02/2014 tra Governo, Regioni ed Enti locali, la Regione Basilicata ha avviato con D.g.r. N. 998 del 08/08/2014, le attività necessarie alla definizione del nuovo sistema nazionale delle anagrafi dell’edilizia scolastica, avendo deciso di adottare la soluzione tecnologica implementata dalla Regione Toscana. A tal fine questa sta operando per diverse regioni italiane, mediante una specifica convenzione sottoscritta il 14/11/2014 in cui, tra le altre cose, prevede il trasferimento al Miur dei dati dell’anagrafe già in possesso della Regione, secondo i report con lo stesso concordati. Il termine originariamente stabilito per tale adempimento, fissato inizialmente al 31/12/2014, è stato in seguito prorogato al 30/06/2015 con specifico Accordo in Conferenza Unificata del 27 Novembre 2014. Entro tale data, la Regione Basilicata e la Regione Toscana provvederanno, secondo quanto stabilito nella convenzione tra le parti, a riversare i dati e le informazioni da condividere con il Miur.  
   
   
ISCOL@, GIUNTA SARDA VERIFICA IL FABBISOGNO E APPROVA IL PROGRAMMA OPERATIVO PER IL 2015: INTERVENTI PER CIRCA 70 MILIONI DI EURO  
 
 Cagliari, 4 maggio 2015 - Importante passo in avanti sul Programma straordinario di edilizia scolastica, in coerenza con le priorità enunciate, con l’approvazione, da parte della Giunta regionale, della presa d´atto dei fabbisogni dei comuni sardi e del programma operativo per il 2015. Dopo i 242 interventi dei primi quattro mesi di Iscol@, che ha speso il totale delle somme programmate e occupato 900 persone nei cantieri, il percorso di programmazione strategica, proseguito con le attività di messa in sicurezza e manutenzione, ha coinvolto tutti gli attori istituzionali interessati per l’avvio all’Asse I, "Scuole del nuovo millennio", che prevede la creazione di nuovi edifici di qualità. Il complesso delle proposte ricevute (oltre 300 delibere da enti locali, a seguito di incontri con tutti gli amministratori titolari di edifici scolastici) ha consentito di costruire l’anagrafe del fabbisogno da qui al 2017. Le priorità stabilite dalla Giunta sono legate alla cooperazione fra i comuni per la realizzazione di poli territoriali scolastici e accorpamenti di edifici, in coerenza con le Linee del piano di dimensionamento scolastico e, per le scuole secondarie di secondo grado, a interventi per offerte formative corrispondenti alle specificità territoriali. Il fabbisogno pluriennale delle scuole sarde è relativo a 1022 edifici. Grazie al grande lavoro degli uffici e alla programmazione unitaria delle risorse regionali, nazionali ed europee, la Giunta ha reperito già 133 milioni di euro ed è pronta ad investire, per il solo 2015, oltre 70 milioni di euro, premiando i Comuni che cooperano tra loro per la realizzazione di poli territoriali. Già da quest’anno, sarà favorito il via ai concorsi di progettazione per i nuovi istituti. Novità assoluta, inoltre, la possibilità di poter integrare le risorse pubbliche con risorse che arrivano da accordi con privati. Nel corso della medesima seduta, la Giunta ha inoltre approvato, a favore delle Università, il programma di interventi di edilizia universitaria di 5 milioni per il 2015, destinando 3milioni 250mila all’Università di Cagliari e 1milione 750mila per Sassari. Inoltre, sempre su proposta dell’assessore Claudia Firino, è stata data approvazione definitiva allo stanziamento aggiuntivo straordinario di 120 mila euro a favore della Provincia di Sassari per il servizio di supporto organizzativo del servizio di istruzione per gli alunni con disabilità frequentanti la scuola secondaria.  
   
   
L’ATLANTICO – COOPERAZIONE DI RICERCA INTERNAZIONALE PER UNA RISORSA DA CONDIVIDERE  
 
Bruxelles, 4 maggio 2015 - Parlando alla conferenza L’atlantico - La nostra risorsa da condividere: dalla visione alla realtà a Bruxelles, Carlos Moedas, commissario per la ricerca, la scienza e l’innovazione, ha sottolineato l’importanza dell’Atlantico e di altri oceani come risorse che sostengono la vita e della nostra responsabilità di proteggerli e di raccogliere la loro abbondanza. Ha inoltre menzionato l’impegno internazionale per la ricerca sull’Atlantico che è stato formalizzato due anni fa con la sottoscrizione della dichiarazione di Galway sulla cooperazione riguardante l’Oceano Atlantico. Per assicurare che le generazioni attuali e future possano trarre beneficio dalla ricchezza degli oceani, dovremo fare importanti passi avanti in termini di ricerca – per esempio migliorare la nostra capacità di osservazione dell’oceano e previsione, la nostra conoscenza delle dinamiche dell’oceano e la nostra capacità di divulgare le conoscenze sugli oceani al pubblico. Secondo il Commissario, la Dichiarazione di Galway, che ha lanciato un’alleanza di ricerca sull’Atlantico tra Ue, Usa e Canada, costituirà un potente strumento verso questi progressi. Come ha tuttavia osservato il commissario, l’alleanza attuale è pronta a essere estesa ai paesi dell’Atlantico del sud come Brasile, Sudafrica e Capo Verde. Egli ha dichiarato: “Proprio come l’oceano, la comunità della ricerca oceanica non ha confini… Una vera cooperazione transatlantica sull’Oceano Atlantico non può essere limitata alle sue coste settentrionali. Il successo di questa iniziativa è intrinsecamente legato alla sua espansione dall’Artico all’Antartico – solo allora potremo cominciare a capire i rischi, le sfide e le opportunità che abbiamo di fronte. Per questi motivi, ritengo che l’ampliamento dell’Alleanza di ricerca sull’Oceano Atlantico all’Atlantico meridionale sia una priorità per i prossimi cinque anni.” Basandosi sul successo dell’attuale alleanza, il Commissario prevede che potremo raggiungere obiettivi di ricerca specifici come lo sviluppo di una nuova capacità di previsione dei principali rischi e cambiamenti dell’Oceano Atlantico settentrionale e del Sistema di circolazione e la mappatura delle aree critiche del fondale marino dell’Atlantico per rendere più precisi in nostri modelli di previsione. Questo progresso della ricerca e altro ancora saranno essenziali non solo per proteggere le popolazioni e il pianeta ma anche per assicurare una fiorente “economia blu” in futuro. L’economia blu attualmente rappresenta circa 5,4 milioni di posti di lavoro e ha un valore aggiunto lordo di quasi 500 miliardi di euro l’anno. Entro il 2020 ‒ prevede il commissario ‒ questo potrebbe aumentare di 1,6 milioni di posti di lavoro con un valore aggiunto di circa 600 miliardi di euro. I settori trainanti vanno dalla biotecnologia e l’energia rinnovabile, all’acquacoltura e le risorse minerali. Il programma Orizzonte 2020 sostiene la ricerca blu per la crescita blu stanziando 145 milioni di euro per questo settore nel periodo 2014-2015. Il programma di lavoro della Commissione per il periodo compreso tra il 2016 e il 2017 investirà ancora di più, in particolare per avvicinare la ricerca marina al mercato. Una serie di progetti di Orizzonte 2020 recentemente lanciati sono stati presentati durante i due giorni della conferenza. Come ha concluso il commissario Moedas, la questione non è più cosa c’è al di là dell’orizzonte o chi può arrivarci prima. Adesso la questione è: come possiamo collaborare meglio per proteggere la nostra più grande risorsa naturale, godendo allo stesso tempo delle meraviglie che ha da offrire? Per ulteriori informazioni, visitare: Orizzonte 2020: Sicurezza alimentare, agricoltura e silvicoltura sostenibili, ricerca marina e marittima e sulle acque interne e la bioeconomia http://ec.Europa.eu/programmes/horizon2020/en/h2020-section/food-security-sustainable-agriculture-and-forestry-marine-maritime-and-inland-water  Source: Basato sulla copertura dell’evento “The Atlantic – Our Shared Resource: Making the Vision Reality”.  
   
   
AMBIENTE: VERSO PIANO CAMBIAMENTI CLIMATICI ABRUZZO REGIONE RESILIENTE: GIUNTA APPROVA ATTO DI INDIRIZZO  
 
 L´aquila, 4 maggio 2015 - La Giunta Regionale, su iniziativa dell´assessore all´ambiente Mario Mazzocca, ha adottato un atto di indirizzo con cui si intraprende con forza il cammino dell´adattamento ai cambiamenti climatici. L´intento è quello di proseguire il percorso avviato con la partecipazione della Regione Abruzzo a Lima, in Perù, alla Conferenza Internazionale sul Clima nell´ambito della quale lo stesso assessore Mazzocca ha presentato alla comunità internazionale le importanti attività che la Regione ha in corso per contrastare i cambiamenti climatici, e per le quali ha ricevuto attestati di stima e considerazione da parte del Presidente di Fedarene, la Federazione Europea delle Agenzie Regionali per l´Energia. Il percorso stabilito consiste nel recepire le indicazioni europee e nazionali per un adeguamento a livello locale delle indicazioni emanate al fine di proseguire con più forza politiche e azioni in chiave di adattamento sul nostro territorio e avviare un percorso verso la costruzione di una "comunità resiliente" che si completerà con la redazione di un Piano di adattamento ai cambiamenti climatici (Pacc) in linea con quanto previsto dalla Strategia Nazionale di Adattamento (Sna) di recente definite dal Governo Nazionale. La necessità di dotarsi di un Paac deriva dal fatto che l´Abruzzo, a causa della sua singolare posizione geografica e delle sue caratteristiche orografiche, territoriali e socio-economiche, presenta, purtroppo, un´elevata vulnerabilità agli impatti del cambiamento climatico e poiché gli impatti e le vulnerabilità sono specifici per ogni territorio, le strategie di adattamento si mostrano tanto più efficienti quanto più specifica è la scala spaziale di applicazione. Predisporre un piano di adattamento significa mettere in rete competenze e know-how: la Regione realizzerà il piano partendo dall? obiettivo di coinvolgere i Comuni e, per loro tramite, i cittadini e le imprese, avvicinandoli al tema del cambiamento climatico con un particolare sguardo sulle vulnerabilità ed emergenze territoriali, attraverso un processo di tipo bottom-up. Ed è proprio dall´intento di fare rete che gli Enti locali, con la supervisione ed il coordinamento dell´Ente regionale, si incontreranno per ragionare sui temi dell´adattamento e per realizzare un network che permetta una condivisione di know-how e competenze multidisciplinari.  
   
   
VENETO: FISSATI CANONI DEMANIALI 2016 PER DERIVAZIONI D’ACQUA. AGEVOLAZIONI PER INNEVAMENTO ARTIFICIALE IN MONTAGNA  
 
 Venezia, 4 maggio 2015 - La giunta regionale, su proposta dell’assessore all’ambiente e al ciclo dell’acqua, ha provveduto ad aggiornare l´entità dei canoni per il 2016 dovuti per l´utilizzo dei beni del demanio idrico, che saranno aumentati dello 0,23% in base al valore medio delle variazioni dell´indice dei prezzi al consumo rilevate nell´anno precedente. Si tratta dei canoni per l´uso dell´acqua e l´occupazione a qualsiasi titolo delle pertinenze dei corsi d´acqua e di specchi acquei fatta da soggetti privati o pubblici. Nelle disposizioni è stato deciso, tra l’altro, che il canone annuo di derivazione d’acqua da applicare all’innevamento artificiale sia ridotto al 25% dell’importo. Un altro caso di riduzione dei canoni è l’esistenza di titoli concessori per l’occupazione del suolo appartenente al demanio idrico con corresponsione di canoni agevolati in considerazione delle migliorie apportate alla gestione del corso d´acqua dalle opere eseguite dal richiedente. La giunta veneta ha quindi stabilito che per l’occupazione permanente del suolo demaniale ad uso residenziale il canone minimo annuale (pari a € 210,96 per l’anno in corso) sia ridotto al 25% se era stato rilasciato dall’autorità competente il titolo concessorio con canone ragguagliato alle migliorie conseguibili nella gestione del corso d’acqua interessato. Per quanto riguarda le derivazioni d’acqua usate per l’innevamento artificiale – fa presente l’assessore - si è tenuto conto che il Veneto è una delle regioni più importanti in termini di offerta di piste per lo sci alpino ma che il turismo invernale attraversa da anni una situazione di difficoltà, dovuta anche alla riduzione delle precipitazioni e dell’innevamento naturale dei territori montani. Ciò comporta un aumento dei costi che il comparto del turismo veneto deve sostenere causa le maggiori quantità di acqua da utilizzare per l’innevamento, sulle quali viene applicato il canone annuo di derivazione d’acqua che risulta pari a €/modulo 31.952,75 per l’annualità in corso. Per favorire la ripresa del turismo montano, il canone da applicare all’innevamento artificiale per il 2016 viene ridotto al 25% dell’importo.  
   
   
RIFIUTI, GIOVEDÌ 30 APRILE IN REGIONE LIGURIA SIGLATO ACCORDO CON COMUNE DI GENOVA, CITTÀ METROPOLITANA E ORGANIZZAZIONI SINDACALI SUL FUTURO DELL’AMIU  
 
 Genova, 4 maggio 2015 - "L´intesa firmata oggi in Regione è un bene per l´azienda e per la città, perché in questo modo viene revocato anche lo sciopero previsto la prossima settimana. Grazie all´accordo risultano inoltre molto chiari i tempi entro cui gli enti si sono impegnati a effettuare tutta una serie di iniziative in grado di dare un futuro ad Amiu, sia dal punto di vista occupazionale che industriale. Per quanto ci riguarda, come Regione, ci siamo impegnati a ricercare finanziamenti per la discarica di Scarpino e in particolare per la sua messa in sicurezza". Lo ha detto l´assessore regionale al ciclo dei rifiuti a margine della firma, oggi, giovedì 30 aprile, in Regione, dell´intesa per dare un futuro all´Amiu, l´azienda di igiene urbana di Genova, confermando il mantenimento dei livelli occupazionali e la salvaguardia delle condizioni contrattuali di lavoro. Alla riunione erano presenti, oltre all´assessore regionale al ciclo dei rifiuti, il Sindaco del Comune di Genova e della città Metropolitana Marco Doria, il consigliere all´ambiente della città metropolitana Enrico Pignone, l´assessore all´ambiente del Comune di Genova Italo Porcile, il presidente di Amiu Marco Castagna, le organizzazioni sindacali, di categoria e la rsu. Dopo l´incontro di ieri in Comune oggi in Regione tutti i soggetti coinvolti hanno concordato sulla data del giugno di quest´anno, come termine per individuare l´area dove Amiu dovrà collocare l´impianto di biodigestione, che la stessa azienda dovrà progettare entro la fine del 2015. Inoltre è stata individuata la data del prossimo luglio per l´approvazione, da parte della Città Metropolitana e d´intesa con la Regione, del piano sull´impiantistica del ciclo dei rifiuti. L´intesa ha stabilito, tra i vari punti, che Amiu dovrà aumentare la percentuale della raccolta differenziata per raggiungere il 42% alla fine del 2015 e il 50% alla fine del 2016. Nel frattempo, in attesa di realizzare tutti gli adempimenti per la riapertura della discarica di Scarpino, oggi la Giunta regionale ha approvato un nuovo accordo con la Regione Piemonte per conferire, fino a fine anno, 149.000 tonnellate di rifiuti della provincia di Genova . ´Quello approvato in Giunta – conclude l´assessore regionale al ciclo dei rifiuti- è un accordo che dovrebbe garantirci fino alla fine di quest´anno. Ora il mio obiettivo è dare una mano alla società , attraverso i passi già individuati, per uscire dalle difficoltà nell´interesse della città e dei lavoratori di Amiu"  
   
   
VENETO: PIANO RIFIUTI APPROVATO IN CONSIGLIO  
 
 Venezia, 4 maggio 2015 - “Non ci speravo, ma è un grande risultato giunto a fine legislatura che dà soddisfazione a chi ci ha lavorato per tanto tempo e a tutto il consiglio regionale che lo ha approvato trovando l’unanimità”. Lo ha detto l’assessore regionale all’ambiente al termine dell’esame del nuovo piano di gestione dei rifiuti, adottato dalla giunta regionale il 4 aprile del 2014 e giunto oggi all’approvazione finale dell’aula consiliare. L’assessore ha sottolineato che il piano è lo strumento che mette le basi per un ulteriore rilancio di un servizio delicato e importante per i cittadini, in cui il Veneto si è sempre mostrato ai primi posti a livello nazionale, soprattutto per quanto riguarda la raccolta differenziata. Un settore – ha aggiunto – in cui la Regione vuole essere autosufficiente e all’interno del quale siano fissate tariffe adeguate, coerentemente anche con la riforma dei bacini territoriali per l’organizzazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani”. “E’ stato compiuto un grande lavoro - ha concluso - sia in sede tecnica, che in commissione consiliare, per il quale ringrazio il consiglio regionale. Sicuramente questo nuovo piano contribuirà a far migliorare ancora il Veneto, adeguando la normativa regionale a quella europea. Questo ha evitato anche il rischio di incorrere nella procedura di infrazione da parte della Commissione Europea che aveva già fatto presente che il vecchio piano, finora in vigore, non era più conforme alla direttiva in materia, e la conseguente applicazione di pesanti sanzioni economiche”.  
   
   
FVG, RIDATA CENTRALITÀ AL TEMA DELL´AMIANTO  
 
Monfalcone, 4 maggio 2015 - Un Archivio unico regionale con i dati sui materiali con amianto individuati sul territorio del Friuli Venezia Giulia, un aggiornamento della mappatura degli edifici pubblici, un monitoraggio ambientale dell´aria per valutare la eventuale presenza di fibre. Sono questi gli obiettivi che l´Amministrazione regionale ha assegnato all´Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell´ambiente) nel suo Piano operativo 2014-2016 sul tema dell´amianto. Lo ha sottolineato l´assessore regionale all´Ambiente, Sara Vito, intervenendo a Monfalcone (Go) al convegno "Liberi dall´amianto: il Piano regionale, le bonifiche, i processi senza giustizia", promosso da Legambiente in collaborazione con il Comune di Monfalcone e con l´Associazione esposti amianto. "Questa Amministrazione regionale - ha detto l´assessore Vito - ha voluto ridare da subito, all´atto del suo insediamento, centralità al tema amianto, individuando una precisa e coordinata strategia di intervento". Al convegno di Monfalcone - una città che assume un valore simbolico, perché tra i più colpiti da patologie amianto-correlate sono stati proprio i lavoratori del cantiere navale - l´assessore ha avuto modo di richiamare l´attenzione sulle numerose iniziative promosse dall´Amministrazione regionale in questa legislatura, a partire dalla ricostituzione della Commissione regionale amianto. Compiti fondamentali, su questa materia, sono stati assegnati proprio all´Arpa, che è stata inserita all´interno della ricostituita Commissione regionale "a presidio della componente ambientale", come ha sottolineato l´assessore L´archivio Unico Amianto sarà realizzato attraverso lo sviluppo del software "Me.la" messo a punto da Insiel, società informatica della Regione. L´obiettivo è coordinare le informazioni in possesso delle singole Aziende per l´Assistenza Sanitaria (Ass) in un´unica banca dati, all´interno della quale saranno inseriti anche i risultati delle mappature dei materiali con amianto presenti sul territorio regionale, condotte negli anni 2006 e 2007. È inoltre previsto, come ha ricordato l´assessore, un aggiornamento della mappatura degli edifici pubblici, aperti al pubblico o di utilizzazione pubblica. La Regione ha anche investito in questi ultimi anni oltre 4,8 milioni di euro per la rimozione dell´amianto da edifici scolastici, un programma che ha permesso di bonificare diverse scuole in tutte quattro le province del Friuli Venezia Giulia. L´arpa, su indicazione della Regione, ha infine stipulato con il Comando generale delle Capitanerie di Porto-guardia Costiera una convenzione per effettuare voli mirati di telerilevamento delle coperture in cemento-amianto in un´area pilota del territorio regionale, da individuare in modo condiviso con i portatori di interesse. Il telerilevamento aereo, come ha spiegato l´assessore, sarà condotto utilizzando un aero Atr 42, dotato di una sofisticata strumentazione di tipo "multispettrale".  
   
   
CASO SOLTER (CASOREZZO): DISCARICA AMIANTO? ARCHIVIATA  
 
Milano, 4 maggio 2015 - Il caso Solter può essere definito come la prima ´vittima´ del nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti (Prgr) e "in generale della scelta di introdurre standard qualitativi sempre più elevati e criteri localizzativi sempre più stringenti per la progettazione, la realizzazione e l´esercizio di nuove discariche". Così Claudia Maria Terzi, assessore regionale all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, sull´archiviazione del progetto di discarica di amianto presentato dalla ditta Solter a Casorezzo (Milano). Il Lavoro Degli Uffici Tecnici - "La vicenda ci insegna anche - sottolinea l´assessore Terzi - come gli uffici tecnici regionali valutino le questioni con competenza, trasparenza ed equità". "In merito al progetto di discarica presentato - continua -, in pieno Plis del Roccolo, tra gli abitati di Busto Garolfo e Casorezzo, già nel corso della prima Conferenza di Servizi istruttoria Via-aia (gennaio 2015) sulla distanza tra il perimetro dell´impianto e i confini dei centri abitati, si era rilevato il mancato rispetto della distanza di 500 metri imposta dal nuovo Programma regionale Gestione Rifiuti (Prgr), approvato nel giugno 2014; la ditta si è vista perciò notificare, direttamente in Conferenza, un preavviso di rigetto dell´istanza, con tempo 10 giorni per formulare controdeduzioni". "Entro tale termine - spiega ancora l´assessore - la Ditta ha in realtà chiesto una proroga necessaria a una revisione del progetto e tale proroga, come da prassi, è stata concessa. Il progetto revisionato, tuttavia, non rispettava ancora i criteri del Prgr in quanto, sebbene le aree effettivamente destinate allo smaltimento dell´amianto fossero state localizzate a oltre 500 metri dagli abitati, il perimetro Ippc del complesso continuava a porsi a distanza inferiore, motivo per cui gli uffici, con decreto del dirigente competente, hanno definitivamente rigettato l´istanza, dando mandato al dirigente della Struttura Via di archiviare anche la contestuale istanza di Via".