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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 25 Maggio 2015
UMBRIA, PIANO TELEMATICO REGIONALE: SANITÀ E SCUOLA PRIORITARIE PER I COLLEGAMENTI  
 
Perugia, 25 maggio 2015 - Sanità e scuola: sono queste le due reti tematiche di riferimento per il Piano telematico regionale, di cui la Giunta regionale ha approvato il programma per l´anno 2015. Per quanto concerne la sanità, tutte le strutture ospedaliere e delle aziende sanitarie sono sempre state ricomprese anche nelle precedenti edizioni del Piano Telematico e dunque tutte le sedi sono collegate perché inserite nei tracciati progettuali delle dorsali principali o cittadine. Per quanto attiene invece il comparto scuola, l´accordo con il Ministero prevede che l´utilizzo delle risorse finanziarie regionali sia circoscritto ad una graduatoria stilata dall´ufficio Scolastico Regionale, anche se alla valutazione delle domande pervenute ha contribuito anche l´amministrazione regionale. Ciò ha portato a finanziare i primi 9 istituti della citata graduatoria per un totale di 23 sedi utilizzando le somme disponibili nel finanziamento dedicato all´Accordo di Programma, mentre nell´indagine condotta sugli istituti scolastici è risultato che altri 100 istituti sono potenzialmente collegabili alle dorsali cittadine esistenti con interventi minimali o che saranno eseguiti in occasione della realizzazione di tali reti Man, laddove non ancora ultimate. La Giunta regionale ha anche considerato le nuove forme di aggregazione istituzionale, che spesso assumono la veste di vere e proprie partnership pubblico/privato da testare anche sotto il profilo giuridico, finalizzate allo sviluppo di particolari strumenti di programmazione territoriale negoziata (quali, ad esempio, i contratti di fiume, i contratti di paesaggio, ecc.) che hanno bisogno di infrastrutture telematiche per dispiegare tutti i loro potenziali effetti positivi sul territorio di riferimento. Oltre alle reti tematiche di natura pubblica o semi pubblica, come quelle sopra citate ad esempio, vi sono una pluralità di esigenze e richieste di carattere privato la cui sostenibilità sarà valutata attentamente, anche sotto il profilo giuridico, poiché i cluster bisognosi di queste infrastrutture compongono il quadro delle principali attività produttive nel territorio regionale, a partire dai compendi industriali fino a giungere alle attività legate all´agricoltura (prodotti tipici, allevamenti zootecnici, ecc.), al turismo sia culturale (città d´arte, borghi antichi, residenze d´epoca, musei, biblioteche, ecc.) che enogastronomico (agriturismi, country-house, bed-&-breakfast, ecc.) e specialistico (reti delle cantine e dei frantoi, lavorazione e commercializzazione dei prodotti da norcineria, ecc.). Per la vastità dei territori interessati, la loro natura spesso periferica ed i diversi ambiti settoriali, la Giunta regionale ha ritenuto utile che per la realizzazione di questi tematismi possano essere utilizzate sia le risorse del Por-fesr 2014-2020, al momento già disponibili, che i fondi del Piano di Sviluppo Rurale, la cui determinazione però non è ancora certa visto che si è in attesa dell´approvazione della proposta avanzata alla Commissione europea.  
   
   
ALCATEL:FVG, APERTURE POSITIVE MA RESTANO ELEMENTI DA CHIARIRE  
 
Trieste, 22 maggio 2015 - Si è tenuta a Roma, al Ministero dello Sviluppo economico, una riunione nell´ambito della procedura di cessione del ramo di azienda dello stabilimento triestino di Alcatel-lucent agli americani di Flextronics. A rappresentare la Regione Friuli Venezia Giulia è stata l´assessore al Lavoro, Loredana Panariti, secondo cui "si è trattato di un incontro interlocutorio, ma con aperture positive, nel quale si sono ribadite le preoccupazioni per il futuro industriale del sito e per tutte i lavoratori e le lavoratrici. Il management di Alcatel Italia con Flextronics ha riaffermato l´intento di sviluppo e continuità produttiva e la volontà di mantenere i livelli occupazionali di dipendenti diretti e indiretti e indotto". Il vicepresidente di Flextronics, Eric Sislian, nell´illustrare la strategia del gruppo americano rispetto al partenariato con Alcatel, ha ribadito come il sito di Trieste rivesta grande interesse e possa diventare un centro di eccellenza capace di sviluppare anche altre tecnologie e prodotti. "L´ambizioso progetto presentato - ha commentato Panariti - se da una lato rappresenta un´importante opportunità, dall´altro comporta pure, come evidenziato anche dalle organizzazioni sindacali, alcuni elementi di rischio che l´azienda si è impegnata a chiarire in appositi tavoli tecnici". Forte da tutti i soggetti presenti al tavolo la richiesta di coinvolgere il sistema della conoscenza di Trieste nel percorso che si sta delineando per lo stabilimento giuliano. La Regione Friuli Venezia Giulia approfondirà le questioni sollevate nel prossimo incontro del 26 maggio ed è pronta a collaborare alla definizione di percorsi capaci di migliorare la qualità dell´occupazione e l´importanza strategica dell´azienda.  
   
   
L’ ACCADEMIA DELL’EUREGIO IN VISITA AL PARLAMENTO EUROPEO  
 
Bolzano, 25 maggio 2015 - 50 partecipanti all’Accademia dell’Euregio, provenienti da Alto Adige, Tirolo e Trentino, hanno seguito per due giorni a Strasburgo i lavori del Parlamento europeo e del Consiglio d’Europa nonché della Corte europea dei diritti umani. Il Gect Euregio Tirolo-alto Adige-trentino e la Fondazione Trentina Alcide De Gasperi hanno organizzato il progetto "Accademia dell‘Euregio": per tre fine settimana tra dicembre e aprile scorsi 45 studenti e giovani interessati hanno avuto la possibilità di partecipare a seminari qualificati, acquisendo nozioni di base e discutendo sugli argomenti centrali dell‘Euregio. Il percorso ha previsto anche un viaggio a Strasburgo per conoscere da vicino il funzionamento delle istituzioni Ue e il contesto in cui è nata e si svluppa la nuova Europa. Il ciclo delle visite ha compreso il Memoriale dell´Alsazia-mosella, con focus la Seconda guerra mondiale e la successiva riconciliazione franco-tedesca, la Corte europea dei diritti dell´uomo, che si occupa di salvaguardare i diritti delle persone e le loro libertà fondamentali. I partecipanti hanno seguito anche i lavori del plenum del Parlamento europeo a Strasburgo, dove sono stati accolti dall´europarlamentare altoatesino Herbert Dorfmann, che ha illustrato il funzionamento dell´istituzione e ha approfondito le principali tematiche con cui attualmente si confronta, a cominciare dalla questione immigrazione.  
   
   
AREZZO: PROGETTO “SCUOLA-LAVORO”, ECCO LE CLASSI VINCITRICI  
 
Arezzo, 25 maggio 2015 - Sono stati premiati all´Auditorium di Arezzo Fiere e Congressi, in Via Spallanzani, le classi vincitrici della 23ª edizione del Progetto “Scuola-lavoro” alle quali sono state consegnate le borse di studio in ricordo di “Giuseppe Paffetti”. Una edizione che ha visto la presenza di 12 istituti secondari superiori con 32 classi, 440 studenti e 28 insegnanti che si sono impegnati per tutta la durata dell’anno scolastico nella redazione di progetti in diretta collaborazione con 34 aziende o enti committenti. L´istituto Vittoria Colonna di Arezzo con il progetto “Senza padrone” committente la Cooperativa Koinè si è aggiudicato il primo premio con la seguente motivazione: “Valenza sociale e di esperienza didattica vissuta sintetizzata in un video che riesce a riassumere l´impegno, le sensazioni ,la partecipazione e a trasmettere emozioni.” Al secondo posto l´Istituto G.galilei di Arezzo con il progetto “Il nostro territorio a volo d´angelo” committenti Teletruria-telesandomenico, con la motivazione: “Esperienza di progettazione costruzione del drone) ed esperienza televisia, il prodotto è veramente un volo radente sul territorio per vedere dall´alto bellezze naturali, architetture, orizzonti. Un volo d´angelo che diventa documentario.” Al terzo posto l´Istituto Varchi-magiotti di Montevarchi per il progetto “I riflessi del cuore”committenti Sez. Soci Unicoop Firenze di Montevarchi, azienda Riflessi d´arte di Serena Bertini con la motivazione “Fantasia, tecnica , arte e cuore: così possiamo riassumere questo progetto la cui valenza è aumentata dal fatto che i proventi della vendita degli oggetti sono serviti per l´adozione a distanza di tre bambini peruviani.” L´ Istituto Giovanni da San Giovanni con il progetto Comunità civile, politiche sociali, mondo del lavoro (Committenti le Rsa Terranuova B., Montevarchi, S.giov. Valdarno e Csp Montevarchi.) e l´Istituto Giovagnoli di Sansepolcro con il Progetto Aboca, (committente Aboca Museum) hanno ottenuto rispettivamente il quarto e quinto premio. Il premio speciale dei Maestri del Lavoro è stato assegnato al Liceo Artistico Coreutico Scientifico Piero della Francesca di Arezzo e Anghiari per il progetto “Realizzazione di un t appeto-parquet”, committenti: Ebanisti Toscani, Expoline di Regi come Esempio straordinario di abilità progettuale e manuale nella cui realizzazione rivive l´abilità dei maestri ebanisti della tradizione italiana. Obiettivo dell´ormai colladauto progetto della Camera di Commercio di Arezzo è quello di costruire un “ponte” di collegamento tra mondo scolastico e mondo del lavoro attraverso il coinvolgimento diretto degli studenti con le problematiche aziendali. L´esperienza aretina é stata riconosciuta, da Unioncamere Nazionale, fin dal 2012 come “Buona Pratica” del sistema camerale.  
   
   
UNIVERSITÀ: SERRACCHIANI, PROGETTO INTERNAZIONALE EX OSPEDALE GORIZIA  
 
Trieste, 25 maggio 2015 - Un tavolo tecnico per affrontare le questioni strutturali e urbanistiche sarà il primo passaggio per il progetto di riutilizzo dell´ex ospedale di Gorizia. La presidente della Regione, Debora Serracchiani, e l´assessore alla Salute, Maria Sandra Telesca, hanno incontrato i sindaci di Gorizia Ettore Romoli, di Nova Gorica Matej Arcon e di Sempeter - Vrtojba Milan Turk, il direttore generale dell´Azienda per l´assistenza sanitaria Bassa Friulana-isontina Giovanni Pilati e i funzionari delle Università di Nova Gorica, Trieste e Udine. L´ateneo sloveno ha ribadito il proprio interesse per la struttura, che verrebbe utilizzata come campus universitario, confermando la disponibilità a intervenire per la ristrutturazione dell´edificio, attualmente in stato di abbandono. Da qui la necessità di aprire un tavolo tecnico per valutare gli interventi da effettuare e gli spazi più rapidamente utilizzabili. Il coinvolgimento delle Università di Trieste e Udine darebbe il carattere di internazionalità al progetto, utile per il reperimento di fondi, anche a livello europeo. "Si tratta di una prospettiva interessante che coinvolge le amministrazioni di Gorizia, Nova Gorica e Sempeter - Vrtojba e le Università di Nova Gorica, Trieste e Udine" ha spiegato la presidente della Regione. "In particolare l´ateneo di Nova Gorica è alla ricerca di nuovi spazi - ha aggiunto Serracchiani - e con un progetto internazionale come questo potrebbe utilizzare proprio la struttura dell´ex ospedale di Gorizia, attualmente in disuso, per collocare una propria sede coinvolgendo gli altri atenei".  
   
   
EXPO: 2.500 BAMBINI ´AGRICOLTORI´ NEGLI ORTI DI 62 SCUOLE MILANESI UN´INIZIATIVA IMPORTANTE PERCHÉ AVVICINA TANTI BIMBI E RAGAZZI ALLA TERRA E ALLA COLTIVAZIONE DELLE PIANTE, UN RISULTATO DAVVERO SODDISFACENTE NELL´ANNO DI EXPO 2015  
 
 Milano, 25 marzo 2015 - Orzo, frumento, insalata, pomodori, piselli, cipolle, carote, aglio e anche alberi di mele e ciliegie. C´è di tutto negli orti delle scuole dell´infanzia, primarie e secondarie di primo grado di Milano. Sono 62 le scuole che hanno un orto grazie al progetto ´Orti nelle scuole - Seminiamo insieme per formare futuri cittadini´ promosso dal Rotary Distretto 2041 con la collaborazione dell´Amministrazione. Tra queste, 40 sono nidi e scuole dell´infanzia comunali. Il progetto ha l´obiettivo di promuovere l´educazione alla salute dal punto di vista alimentare, fisico e anche degli stili di vita e dei consumi. Inoltre, intende promuovere nelle nuove generazioni i temi della sostenibilità ambientale che può essere raggiunta grazie alle scelte individuali, del lavoro costante e quotidiano, dell´inclusione sociale, dell´interculturalità e del lavoro di squadra. Il progetto si è diffuso su tutto il territorio milanese arrivando a coinvolgere 62 scuole (erano 4 nel 2011) di cui circa 40 nidi e scuole dell´infanzia del Comune. Oggi sono quasi 4.300 i bambini e i ragazzi coinvolti nella coltivazione degli orti (erano 100 nel 2011) e 8.000 i genitori e i nonni ´agricoltori´. "Si tratta di un progetto davvero importante - ha dichiarato l´assessore all´Educazione Francesco Cappelli - perché ha dato un contributo innovativo alla didattica nelle scuole milanesi, avvicinando tanti ragazzi alla terra, rendendoli protagonisti nella coltivazione diretta delle piante. Purtroppo sono molti i bambini milanesi che non hanno la possibilità di conoscere da vicino come si coltiva un orto. Il progetto dà la possibilità a migliaia di ragazzini di imparare a seminare e a occuparsi della cura e della raccolta di ortaggi e frutta. Nell´anno di Expo Milano 2015 ´Nutrire il Pianeta - Energia per la vita´ è davvero un gran bel risultato: 62 scuole coinvolte nel progetto in 5 anni. L´obiettivo è diffondere ´Orti nelle scuole´ in tutte le scuole della città". I risultati del progetto sono stati presentati questa mattina alla scuola secondaria di primo grado Rinascita alla presenza anche di una delegazione di cittadini degli Stati Uniti (Carolina del Sud) del Rotary Friendship Exchange.  
   
   
LA FINALE DEL TORNEO DI DIBATTITO "A SUON DI PAROLE"  
 
Trento, 25 marzo 2015 - Venerdì 22 maggio la Facoltà di Giurisprudenza si è tenuta la finale della quinta edizione del torneo di dibattito “A suon di parole”. Gli studenti e le studentesse della Iv Liceo classico dell’Arcivescovile si sono confrontati con la classe Iii del Liceo Scientifico della Montagna L. Guetti. Le due squadre sono arrivate in finale alla conclusione di circa 50 gare, disputate nel corso dell’anno scolastico 2014/15 dapprima all’interno di 10 Istituti scolastici e poi tra Istituti cittadini ed extracittadini. Le tesi del contendere sono state: Nella scelta di un alimento vanno considerate con maggiore attenzione le proprietà organolettiche e chimico-fisico/Nella scelta di un alimento vanno considerate con maggiore attenzione le proprietà legate alla cultura locale e alla tipicità del territorio. L’argomento della finale, così come quelli delle gare precedenti, è stato scelto con riferimento al tema di Expo 2015 "Nutrire il pianeta. Energie per la vita". Infatti, grazie alla partnership tra il torneo trentino e l’organizzazione no-profit Weworld, che con il patrocinio di Expo Milano ha organizzato il concorso "Exponi le tue Idee!", la squadra che vincente l’edizione 2015 di "A suon di parole" potrà partecipare di diritto alla finale della gara che si terrà a Milano all’interno di Expo il 22, 23 e 24 ottobre. "A suon di parole" è l’unico progetto in Trentino che promuove su larga scala le capacità comunicative e linguistiche nell’ambito della produzione orale, assieme alle competenze argomentative e di cittadinanza: tutte abilità ritenute essenziali nei documenti educativi e scolastici a livello europeo, nazionale e provinciale e nel piano “Trentino Trilingue”. L’attività è nata da una ricerca finalizzata ad innovare la didattica, mettendo al centro le capacità e la creatività dei giovani, promossa da Iprase assieme alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento e all’Assessorato alla Cultura, Giovani e Turismo del Comune di Trento; l’iniziativa ha anche il patrocinio della Società Filosofica del Trentino-alto Adige. Il torneo è giunto alla quinta edizione ed ha avuto un crescente successo: in cinque anni sono stati coinvolti circa 3000 studenti delle classi Iii e Iv del ciclo secondario di secondo grado che si sono esercitati nell’arte della dialettica e della controversia, apprendendo metodi e principi che, ci si augura, faranno parte del loro patrimonio di cittadini. In un fascicolo messo a punto per la conclusione del torneo, sono raccolte le testimonianze di molti docenti e studenti che confermano il valore formativo del progetto e invitano a riproporlo nel prossimi anni. Una delle novità di “A suon di parole” 2015 è stata la messa a punto di una sperimentazione di un torneo in lingua inglese, "Word Games", finalizzato a potenziare le capacità di argomentare in lingua straniera degli studenti, nella prospettiva, oltre che di migliorare la comunicazione verbale e interattiva, anche di promuovere la partecipazione di squadre trentine alle gare di dibattito che si diffondono sempre più nel resto di Europa. La sperimentazione ha funzionato e l’ulteriore sfida è quella di promuovere dibattiti in lingua tedesca. Il 22 maggio si potrà assistere anche alle finali del torneo in inglese. Informazioni e programma: http://www.Iprase.tn.it/ricerca/a-suon-di-parole/    
   
   
VENETO: GRANDE GUERRA. FIRMATA INTESA CON ASSOCIAZIONE BERSAGLIERI PER ATTIVITA’ NELLE SCUOLE  
 
Venezia, 25 maggio 2015 - Un protocollo d’intesa tra la Regione del Veneto, l’Ufficio Scolastico Regionale e l’Associazione Nazionale Bersaglieri, è stato firmato oggi in municipio a San Donà di Piave (Venezia) per la realizzazione di un progetto finalizzato alla più ampia e proficua collaborazione al fine di promuovere la conoscenza della storia locale legata alla specialità dei bersaglieri nelle scuole del Veneto. Il documento è stato sottoscritto per la Regione dall’assessore all’istruzione e alla formazione. Con questa intesa – ha detto l’assessore - la Regione, nell’ambito degli interventi di promozione, sostegno e valorizzazione della scuola veneta, intende favorire tra i giovani la diffusione della cultura locale, con riferimento al corpo dei bersaglieri che assume un significato internazionale particolare proprio con la ricorrenza del centenario della Grande Guerra 1915-1918. L’associazione Nazionale Bersaglieri, avvalendosi anche della collaborazione di istituzioni ed enti locali e d’intesa con le scuole, si impegna a realizzare attività rivolte agli studenti in occasione di raduni e manifestazioni che si svolgeranno nel territorio veneto a carattere locale, provinciale e regionale, per terminare, a conclusione del percorso di commemorazione della Grande Guerra, con il Raduno Nazionale dei Bersaglieri che si terrà a San Donà di Piave nella primavera del 2018. Nell’ambito di queste attività saranno realizzati, tra l’altro, corsi sulla storia e la funzione dei bersaglieri in particolar modo legati ai fatti avvenuti nel Veneto, approfondimenti culturali su temi storici correlati al territorio veneto e visite guidate ai siti storici della Grande Guerra.  
   
   
BOLZANO: PREMIAZIONE DEL CONCORSO "EDUCAZIONE ALLA MOBILITÀ ED ALLA CONVIVENZA"  
 
Bolzano, 25 maggio 2015 - Si è svolta il 22 maggio a Palazzo Widmann, alla presenza dell’intendente scolastica, Nicoletta Minnei, la premiazione del concorso “Educazione alla mobilitá e alla convivenza” un Progetto di educazione civica e stradale giunto alla sua quarta edizione. Il "Progetto di educazione civica e stradale" promosso dal Dipartimento Istruzione e formazione in lingua italiana e realizzato dal Comitato Alto Adige della Federazione Motociclistica Italiana, in collaborazione con la Polizia di Stato e la Croce Rossa, è giunto alla quarta edizione. Il Progetto di educazione civica e stradale è tra le iniziative sostenute dal vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini, nell´ambito della formazione di una cittadinanza attiva nelle nuove generazioni. Quest´anno vi hanno preso parte oltre 1000 alunni di 53 classi di 9 scuole secondarie di Ii grado in lingua taliana della Provincia. L´obiettivo principale del concorso è quello di sensibilizzare gli studenti nell´ambito della convivenza civile e, in particolare, nei momenti di utilizzo del bene comune. Nel corso del suo intervento l´intendente scolastica Nicoletta Minnei ha sottolineato l´importanza del progetto che mira a sensibilizzare I giovani sulle tematiche dell´educazione civica e stradale, nonché ad una mobilità responsabile. Hanno quindi preso la parola Marco Bolzonello in rappresentanza della Federazione Motociclistica Italiana, Renzo Roncat, responsabile dell´area Formazione professionale e Carlo Pomaro, direttore di Ripartizione I quali hanno ribadito l´importanza del progetto che mira ad un´educazione complessiva degli allievi ed a responsabilizzarli nei confronti delle responsabilità legate alla mobilità ed alla convivenza. Presente anche il dott. Agostini della Polizia di Stato. Alle classi seconde e terze delle scuole superiori di Ii grado sono stati riservati gli interventi dei docenti e tecnici qualificati, che hanno portato temi ed esperienze professionali all´attenzione dei giovani per un totale di 185 ore di lezione. Hanno aderito al Progetto i seguenti Istituti e Scuole altoatesine: Liceo Classico "G. Carducci" (Bz), Ite "C. Battisti" (Bz), Ipsct "Cl. Dè Medici" (Bz), Istituto Sup. "Cantore" (Brunico), Itc Walther (Bz), Ist. Prof. Alberghiero "Ritz" (Merano), Liceo Linguistico "Marcelline" (Bz), Scuole Prof. Art. Ind. Comm. "G. Marconi" (Merano), Istituto tecnico "Falcone e Borsellino" (Bressanone), Il Progetto per le seconde classi era suddiviso in tre moduli svolti da un insegnante di diritto e da insegnanti di scuola guida. Per le classi terze invece i moduli sono stati quattro: due svolti da un operatore di Polizia della Strada della Sezione Compartimentale di Bolzano ed i due successivi da un paramedico della Sezione di Bolzano della Croce Rossa Italiana. E´ stato implementato il software usato a supporto alle lezioni, rivisitato con inserimento di filmati recenti e slides aggiornate alle norme più recenti del Codice della Strada. Classi Seconde Obiettivi: Acquisire competenze specifiche di cittadinanza attiva e responsabilità civica necessarie alla promozione della partecipazione attiva dei giovani alla vita pubblica della propria città-provincia etc., per contribuire al benessere della propria comunità come cittadini consapevoli del proprio ruolo; Acquisire competenze mediante l´educazione, promuovendo la consapevolezza della strada come ambiente di vita; rispetto delle regole sociali, giuridiche e morali; Miglioramento del dialogo con le Istituzioni, anche sulla strada, educazione alla legalità, coinvolgimento e partecipazione attiva; Acquisire la capacità di un consapevole discernimento tra comportamenti responsabili ed irresponsabili, loro effetti sulla società, sulla famiglia, sulla persona; Saper mettere in atto interventi opportuni in caso di incidenti; danni alle persone ed all´ambiente derivanti dal traffico assordante ed inquinante. I contenuti del 1° modulo hanno riguardato principalmente il concetto di cittadinanza responsabile; I moduli 2 e 3 l´i Incidenza delle condizioni psico-fisiche, il traffico e l´ambiente, il comportamento in caso di incidente e l´incidente stradale. Classi Terze Obiettivi: Dimostrare di aver assimilato gli elementi essenziali della formazione giuridica di base per l´interiorizzazione delle norme di condotta che rendono possibile la convivenza civile e democratica Apprendere conoscenze mirate alla gestione e tutela del proprio patrimonio fisico ed economico Consapevolezza sull´attribuzione di un valore individuale e sociale ai mezzi di locomozione Rapporto diverso, maturo, completo, con le Istituzioni, in particolare con quelle che disciplinano il muoversi quotidiano prove con strumenti atti a simulare condizioni psicofisiche alterate; simulazione interventi con manichini. Il primo modulo ha riguardato nozioni e disposizioni generali sulla circolazione, l´incidente stradale e le sue conseguenze giuridiche, le responsabilità penali, la responsabilità amministrativa, I moduli 2 e 3 le azioni in caso di sinistro e le nozioni di primo intervento. Il progetto è iniziato il 5 novembre 2014, con l´ Istituto Superiore"falcone e Borsellino" di Bressanone e si è concluso il 10 aprile con gli interventi presso la Scuola Provinciale Professionale "C. Ritz" di Merano. Il Concorso d´idee, ,momento conclusivo del progetto e rivolto agli allievi delle classi coinvolte, ha avuto come oggetto un tema di estrema attualità e cioè l´inserimento nell´ordinamento giuridico del reato di omicidio stradale. Attraverso opere ed elaborati si chiedeva la realizzazione di un messaggio nel quadro del titolo dato: "Valuta, anche alla luce delle tue conoscenze, di quanto appreso nell´ambito del diritto e, secondo il tuo personale punto di vista, quanto è in itinere, a livello legislativo, in riferimento all´introduzione del reato di omicidio "stradale" o, più in generale, tue considerazioni sulle norme vigenti, con analisi ed eventuali proposte innovative.". Nel corso della cerimonia sono stati quindi premiati: 1) Belen De Bacco - Liceo "Marcelline" Bolzano - opera: depliant "Hai fra le mani un´arma...Non uccidere". 2) Federico Ambrosi e Simone Silvestro - Istituto Alberghiero "Ritz" Merano - opera: plastico. 3 ad ex aequo) Asghar Daneyl - Ii.ss. "De Medici" Bolzano - opera: video "Se fossi io". 3 ad ex aequo) Cerracchio Michelangelo, Lanthaler Federico, Iagrossi Sasa, Milesi Barbara, Valente Mario, Ramella Gianluca - Istit. Pluric. Brunico - opera: video "La strage degli innocenti".  
   
   
EXPO. OPPORTUNITÀ PER 4.500 STUDENTI DELLE SCUOLE DELL´EMILIA-ROMAGNA DI VISITARE L´ESPOSIZIONE UNIVERSALE, IN PARTICOLARE ALLE SCUOLE AD INDIRIZZO AGRARIO ED ENOGASTRONOMICO.  
 
Bologna, 25 maggio 2015 – Dare l’opportunità a 4.500 studenti delle scuole dell’Emilia-romagna di visitare l’Expo, per confrontarsi con i progetti innovativi dell’esposizione universale e per dare visibilità alle eccellenze del sistema educativo regionale. La Regione Emilia-romagna ha definito con una delibera i primi interventi per sostenere la partecipazione ad Expo 2015 delle scuole e degli studenti emiliano-romagnoli. Attenzione e sostegno specifici sono rivolti alle 26 istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado ad indirizzo agrario ad indirizzo agrario ed enogastronomico, per il valore educativo che può avere un’esperienza ad Expo per i ragazzi e le ragazze che frequentano questa tipologia di scuole. “L’expo è il più grande evento educativo degli ultimi anni – spiega l’assessore regionale alla Scuola Patrizio Bianchi - Consentire agli studenti delle scuole enogastronomiche e di agraria di visitare l’Expo come parte del proprio percorso educativo, favorendo la presentazione delle loro attività e dei loro progetti, è una grande opportunità. Tutto il sistema educativo dell’Emilia-romagna ne potrà usufruire, e non si tratta di una semplice gita ma di una opportunità di comprensione del nuovo contesto internazionale”. La Regione ha previsto contributi per la copertura dei costi connessi alla partecipazione ad Expo 2015 (viaggio, accesso, vitto, pernottamento) per un valore medio di circa 3 mila euro per ogni Istituzione scolastica, per la visita alla manifestazione di almeno due classi. Nell’ambito della settimana dal 19 al 24 settembre in cui sarà protagonista la Regione Emilia-romagna all’esposizione universale, nella giornata del 19 settembre è stata prevista la possibilità di animare lo spazio “Piazzetta” con l’esposizione di progetti che siano in grado, da un lato di manifestare le modalità didattiche innovative adottate dalle scuole della regione e dall’altro di valorizzare i prodotti del nostro territorio, con progetti dedicati alle diverse produzioni di qualità dell´Emilia-romagna e ai processi di produzione e trasformazione dalla terra alla tavola, che permettano di valorizzare i diversi indirizzi di studio. Il contributo regionale, che potrà comprendere i costi connessi alla progettazione e alla realizzazione dei materiali e alle spese legate alla presenza degli studenti, è stimato in un valore medio di circa 5 mila euro a progetto. Entrambe le azioni saranno definite insieme all’Ufficio scolastico regionale per l’Emilia-romagna e alle 26 Istituzioni scolastiche interessate nell’ambito di una Conferenza di servizi che si terrà il 28 maggio. La Regione ha inoltre stanziato 30 mila euro per sostenere il costo di ingresso a Expo di circa 3.000 studenti delle scuole di ogni ordine e grado della regione, premiando il lavoro che le nostre scuole in questo anno scolastico hanno realizzato insieme agli studenti sui temi al centro di Expo. Altre iniziative per valorizzare l’infrastruttura educativa regionale e permettere alle scuole dell’Emilia-romagna di esser protagoniste dell’evento sono in fase di definizione.  
   
   
TRENTO: BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI, ENTRO IL 31 MAGGIO LE DOMANDE  
 
Trento, 25 maggio 2015 - Gli enti che intendono erogare servizi a favore degli studenti con bisogni educativi speciali dovranno presentare domanda per l’accreditamento entro domenica 31 maggio 2015. Lo ricorda il Servizio Infanzia e istruzione del primo grado del Dipartimento della Conoscenza. L’iscrizione nel registro dei soggetti accreditati costituisce presupposto necessario ai fini dell’affidamento, in via ordinaria, dei servizi e interventi a favore degli studenti con Bes.tutti gli enti interessati ad ottenere l’accreditamento dovranno pertanto presentare domanda entro il 31 maggio 2015, al Servizio Infanzia e Istruzione del primo grado, Via Gilli 3, 38121 Trento, con le seguenti modalità: - posta elettronica certificata all’indirizzo: serv.Istruzione@pec.provincia.tn.it   (modalità - di consegna obbligatoria per gli Enti pubblici) - consegna diretta con contestuale rilascio della ricevuta; - consegna agli sportelli decentrati di assistenza e di informazione della Provincia Autonoma di Trento, che rilasciano ricevuta attestante la data di consegna; - con lettera raccomandata con avviso di ricevimento. E’ importante ricordare che i soggetti già iscritti nell’apposito registro Bes che intendono accreditarsi anche per altre tipologie di servizi Bes, dovranno anch’essi presentare l’apposita domanda entro la scadenza del 31 maggio 2015. Inoltre, tutti i soggetti accreditati negli anni che vanno dal 2011 al 2014, dovranno presentare l’apposito modello di conferma della permanenza dei requisiti, compilato e sottoscritto dal legale rappresentante, sempre entro la scadenza del 31 maggio 2015. I modelli di domanda e la relativa modulistica allegata sono disponibili sul portale della Provincia Autonoma di Trento nella sezione modulistica – all’indirizzo www.Modulistica.provincia.tn.it  Eventuali informazioni e chiarimenti nel merito possono essere forniti dal Servizio Infanzia e istruzione del primo grado – Settore coordinamento Bes, rivolgendosi al dott. Daniele Bonfante (tel. 0461 497245 e mail: daniele.Bonfante@provincia.tn.it  
   
   
DONAZIONE SANGUE, CONCORSO PER LE SCUOLE "SALI SULLA NUVOLA ROSSA": PREMIATI I MIGLIORI VIDEO E OPERE GRAFICHE. CRESCONO IN EMILIA-ROMAGNA I DONATORI NELLA FASCIA 18-25 ANNI. MIGLIORA L´USO DEL SANGUE, CONFERMATA L´AUTOSUFFICIENZA REGIONALE. IL MIGLIOR VIDEO È DI REGGIO EMILIA, LA MIGLIORE OPERA GRAFICA DI FORLÌ. PREMIATO IL LICEO SCIENTIFICO FERMI DI BOLOGNA PER LA PARTECIPAZIONE  
 
Bologna, 25 maggio 2015 - Trentotto istituti scolastici protagonisti e 206 opere realizzate (191 messaggi grafici e 15 video). Si è svolta oggi la premiazione del concorso “Sali sulla nuvola rossa”, promosso dalla Regione (assessorati Politiche per la salute e Scuola), in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale e le associazioni Avis e Fidas. Un’iniziativa rivolta ai giovani (ragazze e i ragazzi delle classi Iv e V delle scuole secondarie di secondo grado) per invitarli a diventare donatori di sangue e a promuovere loro stessi nuovi donatori, attraverso i loro linguaggi e la loro creatività. “E’ bello vedere tanti giovani insieme per una missione così importante – ha commentato Sergio Venturi, assessore regionale alle Politiche per la salute – , in un quadro generale che vede una riduzione delle donazioni, anche se la nostra regione è autosufficiente. Oggi è una festa, perché – ha aggiunto l’assessore rivolgendosi agli studenti presenti – avete deciso di impegnarvi con molta creatività e passione nell’elaborare opere in grado di veicolare un messaggio prezioso, che diffonde e rafforza il senso della comunità. Sono sicuro – ha concluso Venturi – che saremo in grado di utilizzare molte delle vostre creazioni”. Il concorso 2014-2015 - Giunto alla seconda edizione, “Sali sulla nuvola rossa” ha premiato con un Ipad mini il messaggio e il video migliori in assoluto. Sono stati assegnati inoltre premi provinciali: per le opere realizzate da gruppi, una borsa di studio del valore di 400 euro all’istituto scolastico di appartenenza; per le opere realizzate da singoli, cuffie hi fi all’autore/autrice e una borsa di studio del valore di 300 euro all’istituto scolastico di appartenenza. Infine, una borsa di studio da 500 euro è stata consegnata alla classe e all’istituto con più partecipanti. Alla premiazione sono intervenuti, oltre a Venturi, Claudio Velati (direttore Centro regionale sangue), Antonella Agostinis (Ufficio scolastico regionale Emilia-romagna), Andrea Tieghi (presidente Avis Emilia-romagna) e Michele Di Foggia (segretario organizzativo Fidas Emilia-romagna). Il concorso si è svolto attraverso un’applicazione web che ha guidato i partecipanti nella creazione del messaggio o nel caricamento del filmato. I lavori sono stati condivisi sui social network (facebook, twitter) e nell’area “Nuvola rossa” del sito della rete regionale www.Donaresangue.it, dove è stato possibile votare i video e le opere grafiche preferite. Una giuria di esperti, che ha tenuto conto anche dei voti espressi sul web, ha scelto i lavori ritenuti più efficaci nel promuovere la donazione di sangue. I vincitori assoluti - Il miglior video a livello regionale è risultato “Colora una vita” di Ravi Nijan, classe 4F dell’Istituto d’arte Chierici di Reggio Emilia; migliore opera grafica “Imagine all the people having blood in peace” di Lucrezia Carboni, classe 5I del Liceo scientifico Paulucci di Forlì. La classe che ha partecipato con più contributi è la 4E del Liceo scientifico Fermi di Bologna (con 31 opere). L’istituto premiato per la più ampia partecipazione è il Liceo scientifico Fermi di Bologna. I dati 2014: aumentano i giovani donatori, migliora l’appropriatezza nell’uso - Al 31 dicembre 2014 in Emilia-romagna i donatori tra i 18 e i 25 anni erano 17.023, in lieve aumento rispetto al 2013 (16.784) e al 2012 (16.635). L’anno scorso i nuovi donatori “giovani” sono stati il 34,5% del totale dei nuovi donatori (il 33,4% nel 2013). Complessivamente, i donatori totali nella fascia 18-25 anni sono il 12,1% del totale (11,7% nel 2013). I giovani che donano sangue sono particolarmente importanti a fronte del lieve calo dei donatori totali, su cui incide l’aumento di chi non può più donare sangue per l’età (per legge non è possibile oltre i 65 anni, in alcuni fino a 67) o per motivi di salute. I donatori totali nel 2014 erano 140.493 (143.535 nel 2013). Pienamente raggiunta nel 2014 l’autosufficienza del “sistemasangue”regionale: sono state inviate 2.413 unità di sangue alle regioni che non riescono a soddisfare le esigenze dei loro servizi. In Emilia-romagna è migliorata l’appropriatezza nell’uso del sangue, e la raccolta è pianificata in base all’effettivo fabbisogno del sistema (secondo l’obiettivo del Piano sangue e plasma regionale 2013-2015). Inoltre la raccolta è più oculata: meno necessità di sangue intero e più attenzione alla raccolta di emocomponenti (in particolare di plasma, da cui vengono ricavati farmaci salvavita). E’ diminuita la raccolta di sangue intero (- 5% nel 2014 rispetto al 2013, 221.839 unità di sangue raccolte contro le 234.459 dell’anno precedente) ed è diminuito il numero delle unità trasfuse (- 3,6%, 214.930 unità di sangue utilizzate contro le 222.861 dell’anno precedente ) mentre è aumentata l’attività di aferesi (+1%, 64.644 unità di plasma e piastrine raccolte nel 2014 contro le 63.826 dell’anno precedente). Il messaggio oggi non è “Più donazioni”, ma “più donatori” e “programmazione”: i donatori non vanno più a donare in qualsiasi momento, ma solo con appuntamenti concordati sulla base della richiesta del sistema regionale.  
   
   
CAMPANIA: EDILIZIA SCOLASTICA, 27 MILIONI PER ZONE AD ALTA DISPERSIONE  
 
Napoli, 25 maggio 2015 -La Regione Campania ha approvato i piani presentati dalle Province per opere di edilizia scolastica in zone ad alta dispersione. La spesa prevista in totale, a copertura delle richieste dei 5 Enti, è pari a 27 milioni. I fondi, a valere sulle risorse provenienti dagli Ods (obiettivi di servizio), sono stati assegnati dall’Unione Europea alla Regione Campania sotto forma di premialità, in considerazione dell’impegno profuso in materia di dispersione scolastica.  
   
   
TOSCANA: AL VIA A LUGLIO IL NUOVO SISTEMA DI ALLERTAMENTO REGIONALE  
 
Firenze, 25 maggio 2015 - Quattro colori per identificare i diversi livelli di allerta. Aree di allerta più coerenti con le caratteristiche del territorio regionale. Bollettini semplificati e di più facile comprensione. Estensione del presidio H24 delle strutture operative regionali per la sorveglianza dei fenomeni durante le allerte. Sono alcune delle modifiche più importanti, approvate dalla Giunta regionale, per il sistema regionale di allerta che rende operativi i criteri stabiliti dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile in accordo con le Regioni. Le nuove disposizioni entreranno in vigore a Luglio 2015, dopo alcuni incontri informativi con gli Enti coinvolti. Ma vediamo nel dettaglio il nuovo sistema. Per comunicare i messaggi di allerta è stato introdotto un sistema basato su codici di colore diverso a seconda dei livelli di allertamento in una scala, condivisa a livello nazionale ed europeo, che va dal verde, nessuna criticità, al giallo, all´arancione e al rosso. Vengono dunque superati gli attuali termini che potevano risultare fuorvianti come criticità "ordinaria", "moderata", "elevata". Questa tabella di colori è stata approvata formalmente in sede di coordinamento delle Regioni insieme alla Protezione Civile nazionale, e la Toscana è tra la prime regioni a renderla operativa. Sono state riviste e affinate le soglie di riferimento per tutti i fenomeni meteo, in base all´analisi degli eventi calamitosi verificatisi in passato e al loro conseguente impatto sul territorio. Un esempio: per il vento d´ora in poi verrà considerata la raffica massima del vento, grandezza che riesce a descrivere con più precisione i possibili effetti sul territorio, e non più la velocità media. E´ stato introdotto il rischio "Temporali Forti", prima incluso nel rischio idraulico, per segnalare più efficacemente le situazioni di potenziale pericolo a causa di questa tipologia di fenomeni violenti e improvvisi, in linea con quanto stato deciso a livello nazionale dal Dipartimento della Protezione Civile. Sono state ridefinite le zone di allerta a livello di territorio regionale in un´ottica di allertamento "multirischio" e secondo scenari di riferimento più accurati. Le precedenti zone in cui era articolato il territorio si basavano esclusivamente su una suddivisione per bacini idrografici. Tale articolazione, che comunque viene mantenuta, prenderà in considerazione anche gli specifici ambiti territoriali, quali zone montane, di fondovalle o di costa, indispensabili per caratterizzare tutto il complesso dei rischi. Sono state introdotte fasi operative standard con un´attivazione progressiva del sistema di protezione civile (vigilanza, attenzione, pre-allarme, allarme) in funzione del livello di allerta in fase di previsione e in funzione dell´effettiva evoluzione dei fenomeni in fase di evento in corso. A tali fasi sono state associate in modo preciso indicazioni per adempimenti minimi a cui gli Enti dovranno far riferimento per ogni tipo di rischio. Un´altra novità è la forma semplificata dei documenti trasmessi dalla Sala operativa regionale (Soup) quali Bollettini/avvisi/aggiornamenti in corso di evento, al fine di migliorare la completezza delle informazioni e la facilità e comprensibilità di lettura. Sono state poi ridefinite in maniera puntuale le competenze interne del Centro Funzionale tra la sezione "Meteo", di cui è responsabile il Lamma (il Consorzio tra Consiglio Nazionale delle Ricerche-cnr e Regione Toscana), e la sezione "Idro" la cui responsabilità è affidata al Servizio Idrologico Regionale relativamente al rischio idrogeologico e idraulico. A ciò si è accompagnata una ridefinizione dell´organizzazione sia in condizioni ordinarie che straordinarie. In base alle decisioni della Giunta è stato in pratica formalizzato il presidio H24 da parte del Centro Funzionale durante tutto il periodo delle allerte di livello arancione e rosso con presidio in Sala operativa da parte del Lamma, per tutti i fenomeni, e del Servizio Idrologico in caso di rischio idrogeologico e idraulico. Prevista la pubblicazione ogni 3 ore di Bollettini di aggiornamento destinati agli Enti che fanno parte del sistema di protezione civile. Occorre sottolineare che è sempre garantito un sistema di reperibilità del Centro Funzionale a prescindere dal livello di allerta in modo da permettere il rientro in servizio e la copertura dell´H24 in qualsiasi situazione. Inoltre è previsto l´utilizzo di un sistema di allarmi su tutti i sensori della rete regionale dei fenomeni meteo in atto che segnala immediatamente alla Sala operativa regionale, sempre presidiata H24, una qualsiasi anomalia che possa indicare un fenomeno significativo in atto, sia che questo sia stato previsto oppure no. Quindi anche durante i codici verde o giallo, qualora si manifestassero fenomeni intensi segnalati dalla rete di monitoraggio o dal territorio, la Soup in presidio permanente H24 attiverà immediatamente il Centro Funzionale, che si porterà in attività straordinaria per seguire l´evoluzione dell´evento secondo le procedure previste.  
   
   
STELVIO, APPROVATO PROTOCOLLO VALORIZZAZIONE CON PROVINCIA DI BOLZANO  
 
 Milano, 25 maggio 2015 - "Ritengo importante la collaborazione con la Provincia autonoma di Bolzano, perché i nostri territori montani hanno le stesse esigenze e solo lavorando insieme possiamo dare risposte concrete per la soluzione dei problemi". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, commentando il formale via libera dato, dalla Giunta regionale alla stipula di uno schema di protocollo con la Provincia autonoma di Bolzano per la valorizzazione del Parco dello Stelvio. Collegamento Sotto Il Passo - L´iter per il Protocollo, ufficialmente avviato da entrambi gli Enti attraverso atti assunti dalle rispettive Giunte, prevede uno studio di fattibilità tecnica ed economica, per la realizzazione di un collegamento aperto tutto l´anno sotto il Passo dello Stelvio. Volontà Comune Di Rafforzare Rapporto - "Lo Stelvio - ha proseguito il presidente Maroni - è una delle montagne più famose della Lombardia e il Passo, confine tra Lombardia e Provincia di Bolzano, dall´alto dei suoi 2757 metri sul livello del mare, rappresenta un confine fisico oltre che amministrativo. Oggi abbiamo suggellato la volontà comune di lavorare concretamente per abbattere questa barriera, con l´obiettivo di rafforzare il già forte rapporto di collaborazione fra le popolazioni della Valtellina e della Val Venosta e, più in generale, di tutte le vallate alpine". Firma A Luglio - "Per la firma del protocollo - ha fatto sapere il presidente lombardo -, con il presidente Arno Kompatcher ci siamo dati appuntamento a luglio proprio sul Passo dello Stelvio per suggellare simbolicamente la nostra fattiva collaborazione, affinché il Parco Nazionale dello Stelvio, nella nuova gestione affidata ai territori, possa diventare effettivamente volano di promozione e sviluppo compatibile con le importantissime peculiarità ambientali e paesaggistiche". Primo Atto Formale Dopo Anni Di Aspettative - "Questo - ha fatto eco Ugo Parolo, sottosegretario alla presidenza di Regione Lombardia con delega alla Montagna - è il primo atto formale e concreto dopo tanti anni di aspettative, discussioni e promesse: il Protocollo deliberato da Regione Lombardia e dalla Provincia autonoma di Bolzano ha un valore anche simbolico, perché afferma chiaramente la volontà condivisa di iniziare a lavorare insieme nell´interesse dei nostri territori". Verso Un Futuro Per Le Zone Di Confine - "Lo Stelvio, oltre a essere un emblema per tutte le Alpi, - ha concluso Parolo - è purtroppo anche una barriera, che, ancora oggi, divide per tanti mesi invernali i territori della Valtellina e della Val Venosta. Questo è quindi un ulteriore passo nella direzione voluta da Regione Lombardia e dalle Province Autonome, e condivisa dal sottosegretario agli Affari regionali Bressa, di costruire, in accordo fra i diversi livelli di governo, il futuro delle zone di confine, concentrando gli sforzi su progetti strategici". Il Protocollo - Il Protocollo verrà finanziato per circa 2 milioni di euro sul Fondo Comuni Confinanti. L´attività verrà svolta in piena collaborazione con le Amministrazioni interessate e consentirà di definire, fra le varie soluzioni possibili, quella più adatta alle esigenze del territorio, in particolar modo per l´aspetto ambientale. Sulla soluzione prescelta si svilupperanno poi i livelli successivi di progettazione.  
   
   
EMILIA ROMAGNA: NEVICATE FEBBRAIO 2015 - GLI ENTI GESTORI HANNO DEFINITO IL NUMERO DI CLIENTI E L´ENTITÀ DEI RIMBORSI DA CORRISPONDERE A CITTADINI E IMPRESE PER L´INTERRUZIONE DELL´ENERGIA ELETTRICA. OLTRE 147 MILA RIMBORSI, PER UN IMPORTO DI 26 MILIONI E 857 MILA EURO.  
 
Bologna, 25 maggio 2015 - Gli enti gestori Enel, Iren ed Hera hanno definito il numero di clienti e l’entità dei rimborsi da corrispondere a cittadini e imprese dell’Emilia-romagna interessati dall’interruzione dell’energia elettrica durante le nevicate di inizio febbraio. In totale saranno rimborsati 147.222 clienti, per un importo di 26.857.468 euro. I rimborsi sono stati in parte già corrisposti, i rimanenti lo saranno nella prossima bolletta. “Si tratta di un primo, doveroso passo per il riconoscimento del disagio che hanno subito i cittadini e le imprese colpiti dalle eccezionali nevicate di febbraio - commenta l’assessore regionale alla Protezione civile Paola Gazzolo -. Siamo in contatto con l’Authority, che sta effettuando un’indagine ricognitiva che si concluderà a dicembre 2015, per valutare possibili, ulteriori iniziative a garanzia dell’equità dei rimborsi. Un tema che continua ad essere al centro degli incontri che stiamo svolgendo nel tavolo istituzionale con gli enti gestori”. Nel dettaglio, per Enel i clienti domestici e produttivi che saranno rimborsati sono 142.629, per un importo complessivo di 26.047.933 euro. Per Iren 887 clienti, per un importo di 83.995 euro. Per Hera 3.706 clienti, per un importo di 725.540 euro. I criteri in base ai quali sono stati definiti i rimborsi sono quelli previsti dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico con la delibera 198 del 2011, che stabilisce appunto le condizioni di accesso ai rimborsi per interruzioni prolungate ed estese. Nel caso di interruzioni senza preavviso - come quelle verificatesi durante le nevicate di febbraio - l’interruzione minima per i comuni definiti ad “alta concentrazione territoriale”, quindi con più di 50.000 abitanti, deve essere di 8 ore per la bassa tensione (utenze domestiche) e di 4 per l’alta tensione (attività produttive); per i comuni a “media concentrazione”, con un numero di abitanti compreso tra 5.000 e 50.000, le ore minime di interruzione sono 12 per l’uso domestico e 6 per le attività produttive; infine, per i comuni a “bassa concentrazione”, quindi con meno di 5.000 abitanti, le ore di interruzione salgono rispettivamente a 16 e a 8. La suddivisione dei rimborsi per province - Per Enel la ripartizione dei rimborsi alle province interessate è la seguente. Bologna: 52.435 clienti, con un rimborso di 11.711.831; Ferrara: clienti 675, rimborso 90.173; Forlì-cesena: clienti 4.090, rimborso 731.803; Modena: clienti 14.696, rimborso 2.318.226; Parma: clienti 12.603, rimborso 2.270.688; Piacenza: clienti 1.126, rimborso 130.720; Ravenna: clienti 5.758, rimborso 597.282; Reggio Emilia: clienti 50.399, rimborso 8.103.852; Rimini: clienti 847, rimborso 93.360. Per Iren si tratta del territorio del comune di Parma. Per Hera dei territori della provincia di Modena.  
   
   
AOSTA, RIORGANIZZAZIONE RACCOLTA RIFIUTI IN UN OPUSCOLO INVIATO A TUTTE LE FAMIGLIE  
 
Aosta, 25 maggio 2015 - Nell’obiettivo di fornire ai cittadini tutte le informazioni necessarie per la gestione dei rifiuti urbani secondo le modalità introdotte dalla riorganizzazione dei flussi di raccolta, che prenderà avvio il 1° giugno in tutta la regione, l’Assessorato del territorio e ambiente ha realizzato un opuscolo esplicativo che, nel corso della prossima settimana, sarà recapitato per posta a tutte le famiglie valdostane. Il percorso di riorganizzazione della raccolta dei rifiuti – che coinvolge quindi ogni cittadino - è stato intrapreso dalla Regione, in accordo con il Conai, i consorzi di filiera e le Autorità di Subato, per ottenere una qualità dei rifiuti raccolti in forma differenziata che ne consenta un effettivo avvio al recupero e alla valorizzazione. Si apre quindi una nuova fase di gestione che richiede, anche dal punto di vista culturale, l’adozione di comportamenti corretti sia nella produzione dei rifiuti sia nell’assicurarne, in via prioritaria, il riciclo e il recupero. «Come anticipato durante gli incontri avvenuti sul territorio, in ogni autorità di Subato, nel mese di marzo, l’Assessorato ha predisposto una sintetica brochure al fine di fornire informazioni semplici e schematiche sulla destinazione che ogni tipologia di rifiuto dovrà avere a partire dal 1° giugno prossimo – dichiara l’Assessore Luca Bianchi. – Proprio tenendo conto delle importanti novità che saranno introdotte, abbiamo programmato un’informazione capillare sul territorio, che possa raggiungere ogni nucleo famigliare». Maggiori informazioni sulla riorganizzazione della raccolta così come il testo dell’opuscolo sono consultabili nella homepage del sito regionale www.Regione.vda.it e nella sezione dell’Assessorato del territorio e ambiente all’indirizzo: http://www.Regione.vda.it/territorio/ambiente/rifiuti/
riorganizzazione_raccolta_rifiuti/default_i.aspx
 
 
   
   
RACCOLTA LAMPADINE ESAUSTE, LOMBARDIA: NEL 2015 AUSPICO PIÙ 10%  
 
 Milano, 25 maggio 2015 - "Gli ottimi risultati di raccolta in Lombardia del Consorzio Ecolamp nel 2014 ci fanno ottimamente sperare per l´anno in corso, visto che, anche in questo settore, la Lombardia si è confermata la Regione più virtuosa, con circa 588 tonnellate. Per il 2015 il sogno sarebbe un incremento del 10 per cento, un obiettivo molto alto, motivato dal fatto che il trend in questi primi sei mesi sul fronte Raee è stato già confermato a +5 per cento. Una sfida che mi sento di cogliere e di vincere". Così l´assessore all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia Claudia Maria Terzi, che aggiunge: "Tutto questo fa il paio con la raccolta Raee, dove siamo a un +5,42 per cento rispetto all´anno scorso. Il dato è positivo per quasi tutti i raggruppamenti, superiore rispetto alle previsioni di raccolta". Ecologia Ambientale - "Un ulteriore sogno - continua la titolare lombarda dell´Ambiente - sarebbe quello di introdurre nelle scuole l´ora di Ecologia ambientale, anche se è doveroso fare questo tipo di formazione nell´ambito dell´ora di Educazione civica". "Sulla scuola - aggiunge -, a settembre delle scorso anno, abbiamo già dato il via al Tavolo permanente di Educazione ambientale, perché siamo conviti che è dai ragazzi che si deve partire a discutere di ambiente sotto tutti i profili e le declinazioni del concetto Ambiente". Protocollo Di Lavoro - "Poche settimane fa, inoltre, abbiamo firmato e dato il via a un protocollo di lavoro con il Dipartimento dell´Ufficio scolastico regionale - ricorda Terzi -, con cui abbiamo stretto una forte collaborazione su tutti i gradi delle scuole. Questo significa che potremo parlare di ambiente nelle scuole e implementare quei comportamenti virtuosi che sono già in qualche modo parte della cultura lombarda, ma che vogliamo rafforzare". Combattere Le Eco Mafie - "Quanto alle eco mafie - sottolinea ancora Terzi - più c´è legalità, più ci sono controlli, trasparenza e chiarezza dei processi, meno terreno c´è per la malavita. Come Regione Lombardia abbiamo un dialogo forte e continuativo con la sezione Ambiente ed ecologia dei Carabinieri che hanno sede a Milano e l´indicazione che diamo ai nostri funzionari è di procedere subito, quando hanno anche solo il dubbio che qualcosa non torni, con le verifiche del caso". "Da qualche tempo, inoltre, abbiamo deciso anche in sede di Giunta di costituirci parte civile in caso di reati ambientali che vengono perseguiti a livello penale: un segno importante - ha concluso l´assessore - anche dell´attenzione che non è solo quella delle parole, ma anche dei  
   
   
DEPURATORE: D´ALFONSO, CAM E ARAP TROVINO SUBITO L´INTESA INCONTRO PER STABILIRE CHI GESTIRA´ IL SERVIZIO AD AVEZZANO  
 
L´aquila, 25 maggio 2015 - La Regione propone una mediazione tra i due enti coinvolti per arrivare a garantire un servizio efficiente al cittadino. Chiede ad ognuno di formulare una proposta per la gestione del servizio idrico integrato che possa ragionevolmente portare ad una soluzione definitiva del problema, eviti contrapposizioni sterili e garantisca interscambiabilità delle risorse necessarie. Gli enti preposti sono il Cam e l´Arap chiamati in causa in seguito ai ripetuti sversamenti di liquami fognari con allagamento di campi coltivati, aree private e pertinenze artigianali, verificatisi nei mesi scorsi. I rappresentanti dei due enti sono stati convocati oggi, a Palazzo Silone, all´Aquila dal Presidente della Regione, Luciano D´alfonso alla presenza dell´assessore all´Ambiente , Crescenzo Presutti. Spetterà al segretario Claudio Ruffini per conto della Presidenza gestire nelle prossime settimane i rapporti e le soluzioni prospettate dai due enti per una definizione rapida della controversia. Il Comune chiede alla Regione di intervenire sollecitamente per attribuire all´´Ato 2 marsicano´ tutto il servizio idrico integrato offrendo così la possibilità di una gestione corretta, razionale, efficiente ed oculata della risorsa idrica . In questo modo secondo l? amministrazione comunale si eviterebbe di assistere ad un continuo e fastidioso rimpallo di responsabilità con la garanzia di adeguati livelli di qualità. "La Regione - ha detto D´alfonso - ha a cuore l´adeguamento, il miglioramento e la razionalizzazione del servizio di depurazione al fine di conseguire il migliore utilizzo delle strutture esistenti. Per questo è necessario giungere ad una intesa comune di cui la Regione si fa garante per la tutela dell´ambiente e la salvaguardia dei cittadini".  
   
   
PROGETTO EUROPEO HAZADR: A FALCONARA MARITTIMA IL PRIMO CORSO PER VOLONTARI CONTRO L’INQUINAMENTO DELLA COSTA DA IDROCARBURI.  
 
Ancona, 25 maggio 2015 - Falconara Marittima ha ospitato il primo corso per formare i volontari nella lotta all’inquinamento della costa da idrocarburi. Si è tenuto nelle giornate di venerdì 22 e sabato 23 maggio, presso l’area didattico-sperimentale realizzata in località Villanova. Partecipano operatori della protezione civile di Falconara Marittima, dell’Emilia Romagna e funzionari della Regione Puglia. L’iniziativa si colloca nell’ambito del progetto europeo Hazadr che mira a creare una rete transfrontaliera per la prevenzione dei rischi e la gestione delle emergenze dell’Adriatico, a seguito di naufragi e collisioni, con sversamento di petrolio o materiale tossico in mare. Il corso è stato tenuto da funzionari della Regione Marche (P.f. Tutela del mare), in collaborazione con il Centro di addestramento di Rijeka (Croazia). La struttura croata, avviata con il progetto Hazadr, si candida a divenire punto di riferimento della Macro Regione Adriatico-ionica, per le emergenze dovute allo sversamento in mare e sulla costa di idrocarburi o altre sostanze inquinanti.