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Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Ottobre 2011
INAUGURATA LA SALA CRISI DELL’ENAC ALLA PRESENZA DEL MINISTRO MATTEOLI E DEL CAPO DIPARTIMENTO PROTEZIONE CIVILE GABRIELLI  
 
Roma, 26 ottobre 2011 - Nella mattinata di ieri , alla presenza del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli, del Capo Dipartimento della Protezione Civile Franco Gabrielli e di rappresentanti istituzionali, del settore del trasporto aereo e dei media, il Presidente dell’Enac Vito Riggio e il Direttore Generale Alessio Quaranta hanno inaugurato la Sala Crisi e Gestione Eventi dell’Ente. Questa struttura, istituita nell’aprile del 2010 a seguito dell’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3841 del gennaio 2010, garantisce la copertura e il coordinamento 24 ore su 24 di situazioni che impattano sul settore aereo. Tra i propri compiti principali vi sono quelli di: porsi come punto di riferimento in situazioni d’emergenza curando gli aspetti gestionali e organizzativi in presenza di circostanze di particolare rilevanza e/o gravità nell’ambito del trasporto aereo; garantire il coordinamento tra gli Organismi esterni coinvolti negli eventi e le strutture interne dell’Ente; fornire un’informazione univoca e coerente, attraverso le proprie strutture, sia al cittadino/passeggero, sia ai media, in presenza di eventi aeronautici significativi. Inoltre, alla luce degli aspetti di riservatezza e di sicurezza che tale struttura garantisce in occasione di manifestazioni internazionali, ad essa è affidata anche la gestione del Cerimoniale di Stato che opera presso l’aeroporto di Roma Fiumicino. L’ufficio Sala Crisi, oltre a tutte le direzioni interne dell’Enac, ha come interlocutori diretti Istituzioni e Enti tra cui: Dipartimento Protezione Civile - Sala Italia – Contact Center/comitato Operativo • Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti • Mit - Capitaneria di Porto • Ministero degli Affari Esteri – Unità di Crisi • Ministero dell’Interno – Ps - Sala Situazione Viminale • Ministero dell’Interno - Vvf - Centro operativo Viminale • Ministero dell’Interno - Prefetture • Aeronautica Militare - Sala situazioni Sma – Coa • Enav - Scm – Sala Acc • Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo La Sala Crisi è costituita da due sale, una denominata ‘Sala Situazioni’ con quattro postazioni per gli operatori e una ‘Sala Decisionale’ con dodici postazioni per i vertici e i Direttori dell’Ente competenti per materia, oltre che per eventuali interlocutori istituzionali esterni. Gli eventi della Sala Crisi sono distinti in programmabili e non programmabili. Tra i programmabili vi sono, ad esempio, meeting G8, vertici internazionali, manifestazioni aeree, esercitazioni, visite istituzionali, etc… Gli eventi non programmabili, invece, sono a loro volta divisi in due tipologie che riguardano la safety e la security. Per ‘Eventi Safety’ si intendono, ad esempio, incidenti e inconvenienti aerei gravi; attività vulcanica e presenza ceneri; eventi meteo; danneggiamenti alle infrastrutture; supporto a calamità internazionali. Per ‘Eventi Security’ ci si riferisce, tra l’altro, a dirottamenti aerei; ordigni esplosivi; attentati terroristici. Nei casi non programmabili a elevata priorità, il personale addetto alla Sala Crisi ha il compito di contattare tempestivamente, attraverso il responsabile della struttura, i vertici dell’Ente, affinché questi ultimi possano fornire le indicazioni necessarie sul caso. In base alla natura dell’evento, le direzioni Enac competenti in materia comunicheranno i dati in loro possesso alla Sala Crisi al fine di garantire un’efficace azione operativa e un corretto flusso delle informazioni sia all’interno che verso l’esterno. Tra gli eventi di cui si è già occupata la Sala Crisi Enac dalla sua recentissima costituzione, si ricordano la gestione della nube vulcanica islandese (aprile-maggio 2010); il coordinamento con il Ministero della Salute per il supporto nella gestione emergenza nucleare in occasione del terremoto in Giappone (marzo 2011); il coordinamento con la Protezione Civile nella fase del rientro incontrollato del satellite Uars (settembre 2011). La Sala Crisi si avvale di un sistema informativo integrato per la raccolta, la gestione e l’analisi di tutti i dati riguardanti gli eventi aeronautici e di un sistema informativo territoriale per la gestione dell’informazione geografica e alfanumerica legata agli eventi aeronautici. La ‘Sala Situazioni’ e la ‘Sala Decisionale’ sono entrambe dotate di sistemi audiovisivi che permettono una gestione multicanale delle informazioni da visualizzare. È attivo anche un sistema di videoconferenza. Il Presidente Riggio ha evidenziato: “L’enac, nella propria funzione di unica Autorità di regolazione tecnica, certificazione, vigilanza e controllo del settore dell’aviazione civile, con la Sala Crisi intende porsi come punto di raccordo tra l’Ente stesso e gli organismi esterni coinvolti in eventi che impattano sul settore del trasporto aereo civile, fermo restando gli interventi garantiti dai servizi pubblici e di emergenza e dalle altre istituzioni eventualmente interessate”. “Gestire le informazioni complesse che ruotano intorno a eventi del trasporto aereo e poterle trasmettere in modo uniforme ed efficace - ha commentato il Direttore Generale Quaranta – è uno degli obiettivi principali della Sala Crisi dell’Enac. In tal modo si pone un ulteriore tassello nella costruzione di un sistema dell´aviazione civile nazionale perfettamente integrato, sia in Italia che all´estero".  
   
   
AEROPORTO DI MARINA DI CAMPO, PASSEGGERI AUMENTATI DEL 20%  
 
Piombino, 26 ottobre 2011 – Passeggeri in aumento del 20% (15.450 nel 2011 contro i 12.779 del 2010), ma questo dato positivo non basta, l”aereoporto di Marina di Campo deve tornare ad essere una porta d’accesso privilegiata per l’Arcipelago toscano. Per questo la Regione non soltanto ha partecipato con 350.000 euro alla ricapitalizzazione di Alatoscana (la società che lo gestisce e della quale la Toscana detiene il 70,79% delle quote) ed ha contribuito con 2,5 milioni ai lavori sulla pista, ma sta portando avanti una serie di misure mirate per rilanciare lo scalo elbano e migliorarne la funzionalità sia per quanto riguarda il turismo che per la continuità territoriale tra la terraferma e le isole. La decisione di rimpinguare il capitale sociale di Alatoscana (per un totale di 494.000, di cui 350.000 della Regione, una percentuale proporzionale al peso delle sue quote) e di nominare l’ingegner Claudio Boccardo come nuovo amministratore, sono state prese nell’agosto scorso ed hanno iniziato a dare i loro frutti. Si è anzitutto pensato all’apertura a nuovi soci, rivolgendosi in primo luogo ai Comuni elbani, alla Provincia e alla Camera di commercio di Livorno, ma nel frattempo è stato proposto che la Regione, attraverso la nuova legge finanziaria, destini all’aerostazione di Marina di Campo un contributo per le annualità 2012,2013 e 2014 per le attività di sicurezza, antincendio, controllo del traffico aereo, di polizia e di dogana. “Con queste risorse – ha detto Ceccoabo – sosteniamo la funzionalità dell’aeroporto, ma vogliamo aprire l’aeroporto ai Comuni ed agli altri enti rappresentativi del territorio che avranno la possibilità di diventare soci. Quello di Marina di Campo è un piccolo aeroporto, ma di grande importanza per l’economia turistica e per la continuità territoriale per i cittadini”. E’ inoltre in fase di predisposizione da parte della società, su richiesta della Regione, un dettagliato piano di marketing che prevede il consolidamento dei rapporti con importanti operatori dell’aria e l’organizzazione di un meeting dell’Aopa (Aircraft Owners and Pilot Association) a Marina di Campo nel 2012. Si ricorda, inoltre, che è stata bandita la nuova gara per l’assegnazione del servizio aereo di linea tra l’Arcipelago e gli scali toscani di Firenze e Pisa, servizio che tutela il diritto dei cittadini elbani alla continuità territoriale e per il quale il Ministero ha messo a bando circa un milione e mezzo di euro. La nuova gara dovrebbe concludersi nel marzo 2012.  
   
   
LA PUGLIA DELL’AEROSPAZIO A TORINO PER AEROSPACE & DEFENCE MEETINGS OTTIME LE ESPORTAZIONI, MA INTENDIAMO RAFFORZARLE ANCORA  
 
Bari, 26 ottobre 2011 - La Regione Puglia vola a Torino con il Distretto Aerospaziale Pugliese e nove imprese dell’aerospazio per partecipare all’Aerospace & Defence Meetings, in programma dal 26 al 27 ottobre negli spazi dell’Oval Lingotto Fiere. Si tratta della più importante borsa d’affari in Italia, nella quale è possibile incontrare fornitori e committenti provenienti da tutto il mondo per rafforzare le opportunità di collaborazione già avviate ed esplorare nuovi mercati e nuovi prodotti in campo aeronautico, civile e militare. L’evento, giunto alla terza edizione, si svolge ogni due anni a Torino. Qui riunisce le più importanti imprese del settore aeronautico e spaziale. Possono partecipare aziende di ogni dimensione, dalle piccole alle grandi, che operano nei comparti della componentistica elettronica-meccanica, del design, dei materiali compositi, dei tessili tecnici, delle tecnologie laser, delle telecomunicazioni, oltre che dei trattamenti superficiali e della manutenzione. La Regione Puglia, forte del successo dell’edizione di due anni fa che registrò la presenza di oltre 400 imprese di 24 Paesi, e di più di 7mila incontri d’affari, partecipa anche quest’anno con uno spazio espositivo istituzionale che viene messo a disposizione delle imprese per gli incontri con gli operatori internazionali. E non solo: ogni azienda infatti potrà usufruire di uno spazio di lavoro personalizzato e dei servizi di interpretariato. Il tutto organizzato grazie al supporto operativo dello Sprint Puglia, lo Sportello regionale per l’internazionalizzazione delle imprese, che offre alle aziende anche assistenza tecnica in loco. L’obiettivo è sostenere l’apertura internazionale delle imprese pugliesi in settori strategici come l’aerospazio, un comparto per il quale il “Programma di promozione dell’internazionalizzazione dei sistemi produttivi locali” prevede per quest’anno un articolato piano promozionale fatto di ben nove appuntamenti. A sottolinearlo è la vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone: “L’aerospazio è uno dei settori che la Regione sostiene da anni con grande impegno perché è tra i più strategici per la Puglia. Le nostre politiche di accompagnamento alle imprese e al Distretto Aerospaziale pugliese ci hanno portato a grandi risultati sul fronte delle esportazioni. Nei primi sei mesi del 2011 mentre in Italia l’export è cresciuto dell’8,6%, in Puglia l’aumento è stato del 32,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Così la nostra regione contribuisce per il 7% al risultato esportativo nazionale, un dato che intendiamo rafforzare ulteriormente”. Le imprese e il Distretto Aerospaziale Pugliese si presenteranno dunque agli operatori esteri come partner specializzati, affidabili e competitivi. Lo faranno nel corso di numerosi incontri b-to-b sia domani nelle ore della mattina e del primo pomeriggio, sia giovedì, 27 ottobre, giornata nella quale è prevista anche la conferenza internazionale dal titolo “The Future of Aerospace – Unmanned vehicles & systems, in programma dalle ore 9,00 alle 17,00. Oltre alla borsa, infatti, l’evento torinese offre un ricco calendario di conferenze e workshop e soprattutto la possibilità per le imprese di partecipare a sessioni organizzate dai grandi gruppi internazionali in cui vengono spiegate le politiche e le strategie adottate dagli stessi gruppi per la subfornitura. Partecipano all’Aerospace & Defence Meetings, oltre al Distretto Aerospaziale Pugliese, le imprese T.r.e. D Srl di Molfetta (Bari); Sitael Aerospace di Modugno (Bari), Giannuzzi srl di Cavallino (Lecce); Processi Speciali Srl di Brindisi; Sistemi Software Integrati di Taranto; Age di Brindisi; Karborek Spa di Martignano (Lecce); Oma di Mesagne (Brindisi) e Salver Spa di Brindisi.  
   
   
IN ITALIA 3 MILIONI E MEZZO DI AUTO SENZA ASSICURAZIONE  
 
Riva del Garda, 26 ottobre 2011 - In Italia circolano 3,5 milioni di auto senza assicurazione - 7 veicoli su 100 -, il mercato delle polizze false è sempre più florido e proliferano compagnie fantasma nonché società prive di titoli a stipulare polizze rc-auto. Nell´ultimo anno sono stati multati 100.000 automobilisti sprovvisti di copertura rc-auto e nelle città, dove avvengono il 76% degli incidenti, le polizie locali scontano carenze strutturali e formative nella prevenzione del fenomeno. I dati, risultato di una ricerca della Fondazione Caracciolo, sono stati presentati ieri dal presidente di Aci Enrico Gelpi, durante il quarto Forum internazionale delle Polizie Locali, promosso da Aci in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento e patrocinato dal Ministero dell´Interno. “Le infrazioni rilevate dalle Polizie Locali e dalle altre Forze dell’Ordine per mancanza di copertura rc-auto sono 100.000 nell’ultimo anno – ha dichiarato il presidente dell’Aci, Enrico Gelpi – e le frodi in questo settore rappresentano il 3% del totale delle frodi assicurative accertate. In Inghilterra sono il quadruplo e in Francia il doppio, non perché lì ci sia più propensione all’illecito ma perché quei Paesi trovano conveniente svolgere una adeguata attività di controllo sui sinistri. In Italia gli indennizzi del Fondo di garanzia per incidenti causati da veicoli senza rc-auto sono stati 22.000 nel 2010, in aumento del 10% negli ultimi tre anni”. “Dobbiamo superare la logica passiva basata sui controlli a posteriori – ha affermato Gelpi – adottando un sistema attivo capace di rilevare le irregolarità prima della messa su strada dei veicoli. Serve una norma che introduca l’obbligo di comunicazione della copertura rc-auto per il rilascio e l´aggiornamento dei documenti di proprietà e di circolazione dei veicoli. L’aci auspica che nel testo antifrodi in discussione alla Commissione Industria del Senato siano inserite idonee misure come questa. Tale sistema di prevenzione attiva, introdotto con successo in Gran Bretagna, Svizzera, Austria, Finlandia e molti altri Paesi europei, consentirebbe una maggiore sicurezza sulle strade e risparmi agli automobilisti italiani che già pagano 16,9 miliardi di euro la polizza rc-auto”. Soprattutto in città, dove si registrano il 76% degli incidenti stradali, le Polizie Locali stentano a contrastare gli illeciti: il Comando di Milano - il più attivo in Italia su questo fronte - ha individuato appena 160 polizze rc-auto false in un anno; seguono Bologna e Napoli con 26 e 20 casi accertati. Ciò è imputabile prevalentemente a carenze strutturali e formative dei Comandi che impediscono agli operatori di riconoscere nei controlli su strada un contrassegno falso. L’attività delle Polizie Locali riscuote maggiore successo verso altre tipologie di contraffazioni, più facilmente individuabili: il 48% dei reati di falsità accertati riguardano la patente e il 22% i permessi per gli invalidi. Solo il 21% le assicurazioni, il 5% le carte di circolazione, il 3% i permessi di accesso ai centri urbani e l’1% le targhe. I dati sono contenuti nello studio della Fondazione Aci “Filippo Caracciolo”, intitolato “Il falso documentale negli illeciti stradali” e presentato oggi nella seconda giornata del Forum Internazionale delle Polizie Locali organizzato dall’Automobile Club d’Italia a Riva del Garda (Tn) in collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento e l’Automobile Club di Trento. Come evidenziato nella ricerca della Fondazione Caracciolo, la falsificazione dei permessi Ztl è marginale perché i controlli automatizzati sempre più diffusi ai varchi urbani verificano in tempo reale la validità delle autorizzazioni. Discorso diverso per i contrassegni per gli invalidi, per i quali l’Automobile Club d’Italia sollecita il recepimento nel nostro Paese del “blue badge”, il modello unico di contrassegno raccomandato dal Consiglio Europeo, che consente il beneficio delle facilitazioni non solo nello Stato dove viene rilasciato ma in tutti i Paesi dell’Unione. L’aci raccomanda infine l’armonizzazione a livello europeo dei criteri di assegnazione dei permessi. Sintesi studio Fondazione Aci Filippo Caracciolo: "Il falso documentale negli illeciti stradali" - La Fondazione Aci “Filippo Caracciolo” ha condotto un’indagine campionaria presso i Corpi di Polizia Locale delle città capoluogo di Regione, per valutare i risultati d’attività di contrasto ai reati di falso documentale negli illeciti stradali. L´indagine ha riguardato, in particolare, patenti, carte di circolazione, contrassegni assicurativi, targhe, permessi di transito nelle aree a circolazione limitata (Ztl - Apu) e permessi speciali per i portatori di handicap. L’impressione che si ricava dal grafico è quella di una particolare incidenza delle patenti false (48% del totale degli illeciti). Il dato, però, non esprime tanto la grandezza del fenomeno, quanto la sempre maggiore capacità dei i nuclei specializzati dei Corpi di Polizia di contrastarlo. Patenti false - Sono i Comandi di Polizia Locale di Milano e Torino i più efficaci nel contrasto al fenomeno patenti false con, rispettivamente, più di 300 e più di 150 patenti ritirate. Seguono, seppure a notevole distanza, Venezia (78 patenti ritirate), Firenze (35) e Bologna (22). Nessuna patente falsa, invece, è stata ritirata dai Comandi di Trieste, Aosta, Potenza, Bari, Palermo e Napoli. Questo non significa, però, che a Torino il problema patenti false sia più rilevante che a Roma, Napoli o Palermo, ma che addestramento diffuso e specializzazione rendono sempre più efficace individuazione e contrasto degli illeciti. Carte di circolazione false - Milano risulta leader anche nel contrasto al fenomeno delle false carte di circolazione (più di 30 carte ritirate). Merita, però, di essere segnalato il lavoro del Corpo di Polizia Locale di Venezia che, con 10 carte di circolazione ritirate, ottiene risultati migliori degli altri capoluoghi di Regione. Dopo Venezia va evidenziato il lavoro di Bologna e Torino (4 carte di circolazione ritirate) e di Napoli (3 carte ritirate). Certificati e contrassegni assicurativi falsi Se si esclude la particolare performance del Comando di Polizia Locale di Milano (più di 160 certificati/contrassegni assicurativi falsi individuati), sono le polizie locali di Bologna e Napoli quelle che hanno fatto registrare i risultati migliori nella lotta alle contraffazioni assicurative con, rispettivamente, 26 e 20 falsi individuati. Positivi anche i risultati dei Comandi di L’aquila (12), Cagliari (11), Venezia (10) e Trento (9). Targhe false - Particolarmente contenuti, invece, i numeri relativi al fenomeno targhe false. Tra i risultati da segnalare quelli dei Corpi di Polizia Locale di Torino, Firenze, Venezia, Perugia, Napoli, Bari e Palermo. Sorprende il dato del Comando di Milano che dichiara di non aver accertato alcuna falsità nelle targhe circolanti in città. Permessi falsi di accesso alle Zone a Traffico Limitato Piuttosto limitati anche i dati relativi ai falsi permessi di accesso alle Zone a Traffico Limitato. Occorre, però, osservare che i varchi di accesso sono presidiati da telecamere le quali, rilevando il numero di targa, verificano automaticamente la validità dell’autorizzazione. La falsificazione di una autorizzazione cartacea diviene, quindi, sostanzialmente priva di interesse e ciò spiega i 17 permessi falsi rilevati a Palermo, i 16 di Torino, i 12 di Milano e i 10 de L’aquila. Permessi falsi di circolazione e sosta per invalidi La migliore prestazione, in questo caso, si è rivelata quella del Comando di Palermo, che ha rilevato ben 165 permessi falsi. Dopo Palermo, il Comando più attivo è risultato quello di Firenze (49 permessi falsi), seguito da Milano (26), Bologna (18), Cagliari e L’aquila (entrambi a quota 8), Venezia (7), Torino (5).  
   
   
UNGHERIA, RIPRESA DEL MERCATO AUTO  
 
Budapest, 26 ottobre 2011 - Dopo un aumento del 19,8 per cento (rispetto allo stesso mese dello scorso anno) delle auto vendute ad agosto in Ungheria, anche il dato di settembre con un aumento del 5 per cento conferma una ripresa del settore. I dati sono stati resi noti dalla società di ricerche Datahouse. Tra gennaio e settembre il numero delle auto vendute è aumentato dell´8,5 per cento rispetto allo stesso periodo del 2010.  
   
   
A BREVE ACCORDO 150 MILIONI PER TERMINI  
 
Palermo, 26 ottobre 2011 - "Sara´ firmato entro pochi giorni l´Accordo di programma per il rilancio produttivo e lo sviluppo per l´area industriale di Termini Imerese. La Regione Siciliana ha gia´ reso disponibili 150 milioni di euro per la realizzazione di infrastrutture necessarie a riqualificare il polo industriale di Termini Imerese rendendolo funzionale, competitivo e soddisfacente per tutte le imprese che esistono o che intendano avviare la loro attivita´". Lo ha dichiarato ieri mattina l´assessore regionale alle Attivita´ Produttive, Marco Venturi, incontrando i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil che avevano richiesto con una certa urgenza ragguagli sulla vicenda. Venturi ha chiarito che le risorse finanziarie ci sono, "sono disponibili. Cosi´ come abbiamo acquisito la disponibilita´ degli Enti sottoscrittori dell´Accordo di programma: Comune di Termini Imerese, Provincia Regionale di Palermo, Consorzio Asi Palermo, Anas, Autorita´ portuale Palermo, Rete Ferroviaria Italiana, Societa´ Interporti Siciliana, Consorzio Imera Sviluppo 2010, Sosvima spa". Diverse le infrastrutture da realizzare e inserite, nell´ambito dell´Accordo di programma, in una lista di 14 progetti, tra cui a esempio: completamento del porto (molo foraneo e molo sottoflutto), la realizzazione dell´ interporto, il completamento dell´impianto di distribuzione del gas metano nell´ agglomerato di Termini Imerese, opere di urbanizzazione primaria, impianti di illuminazione pubblica dell´area industriale, installazione del sistema di fibre ottiche. "Si tratta di una accordo fondamentale e che prevede la realizzazione di infrastrutture - prosegue Venturi - fondamentali per il territorio e per il polo industriale di Termini Imerese. Opere che devono essere realizzate per avere un vero sito industriale in grado di attrarre nuove aziende, nuovi investimenti da parte di chi ritiene di potere installare una realta´ produttiva a Termini Imerese. Ma si tratta di opere e infrastrutture necessarie a servire quelle imprese che a Termini Imerese, sia nell´area industriale sia nel territorio circostante, gia´ esistono, sopravvivono e operano e che vedranno diminuire il gap con le altre imprese italiane, legato alla mancanza di infrastrutture fondamentali. Iniziative che produrranno occupazione sia nell´immediato sia - ha concluso - nel futuro grazie ai servizi che renderanno alle imprese". Per alcuni esiste il progetto esecutivo, per altri ancora no. Tuttavia al fine di concordare al meglio i tempi l´assessore, accogliendo le richieste provenienti dai sindacati, chiedera´ ai soggetti sottoscrittori dell´Accordo di potere realizzare un cronoprogramma relativo alle opere da realizzare. Per questa ragione - dopo la firma dell´Accordo - l´assessore convochera´ una apposita riunione con i sottoscrittori ed i sindacati.  
   
   
TERMINI IMERESE: LOMBARDO, NUOVA LEGGE CONTRIBUIRA´ A RILANCIO  
 
 Palermo, 26 ottobre 2011 - "Il voto di questa sera con cui e´ stato approvato il disegno di legge per il rilancio dell´area industriale di Termini Imerese e´ la dimostrazione della validita´ di un metodo che ho sempre ritenuto vincente: intorno agli interessi della Sicilia e agli strumenti per favorirne il rilancio, e´ possibile trovare una convergenza tra le forze parlamentari, per giungere a risultati concreti e validi. Al Parlamento siciliano va, percio´, il ringraziamento del governo". Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, dopo l´approvazione in Assemblea regionale del disegno di legge "Misure urgenti e straordinarie per il rilancio e per il superamento della crisi dell´area industriale di Termini Imerese". "La nuova legge - ha aggiunto Lombardo - contribuira´ a rendere possibile il rilancio dell´area industriale di Termini. Un risultato per il quale il governo della Regione ha lavorato con energia e convinzione, con l´obiettivo di fermare e, anzi, invertire un destino di declino che sembrava inarrestabile, individuando e impegnando risorse, aprendo un´interlocuzione con il governo nazionale. Un´altra buona notizia per il futuro industriale di Termini Imerese, dopo l´annuncio che, a giorni, sara´ firmato l´Accordo di programma per il rilancio produttivo e lo sviluppo per l´area industriale, per cui la Regione ha gia´ reso disponibili 150 milioni".  
   
   
BANDO DELLA REGIONE CALABRIA PER L’ACQUISTO DI NUOVI SCUOLABUS  
 
Catanzaro, 26 ottobre 2011 - L’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in merito a un bando promosso dalla Regione che prevede l’acquisto di nuovi scuolabus: “Per sostenere lo sforzo dei comuni che vedono chiusi i plessi scolastici, abbiamo promosso un bando per l’acquisto di nuovi scuolabus. A tale riguardo abbiamo stanziato 1 mln e 400 mila euro, somma che si aggiunge alle risorse ordinarie già destinate al trasporto scolastico e gestite dalle Province. Si tratta di un sostegno ulteriore a favore dei comuni, delle scuole, degli studenti e delle loro famiglie. L’obiettivo infatti è quello di ampliare le opportunità di trasporto per gli studenti calabresi, ridurre la dispersione scolastica, garantire l’effettivo esercizio del diritto allo studio”. Il decreto sarà pubblicato il 28 ottobre sul prossimo numero del Bur Calabria. I comuni in cui sono stati chiusi i plessi scolastici potranno presentare domanda entro il 17 novembre. “Per effetto del decremento demografico che caratterizza la nostra regione e del contenimento della spesa pubblica – ha aggiunto Caligiuri - la scuola rischia di indebolirsi soprattutto nelle aree interne dove rappresenta un presidio di cultura e democrazia. Il bando regionale intende dare una risposta concreta ai disagi che amministrazioni comunali e famiglie dovranno affrontare per garantire il trasporto”. All´acquisto degli scuolabus si provvederà attraverso la Stazione Unica Appaltante della Regione Calabria che con unica gara acquisirà i mezzi di trasporto che saranno poi assegnati ai Comuni.  
   
   
NIGHTLINER: NUOVO PROGETTO PER L´OLTRADIGE  
 
Bolzano, 26 ottobre 2011 - I Nightliner, come sottolinea l´assessore provinciale alla mobilità Thomas Widmann, costituiscono un investimento per maggiore sicurezza sulle strade soprattutto nei mesi invernali. Dopo il successo registrato dai progetti pilota avviati in varie parti dell´Alto Adige al Dipartimento mobilità pervengono richieste di prosecuzione o di attivazione di servizi di collegamenti bus notturni in altre zone. L´assessore provinciale alla mobilità Thomas Widmann, esprimendo soddisfazione per i risultati ottenuti sottolinea come il succeso dei nightliner sia sovuto in gran parte ai giovani dei comprensori interessati che in qualità di utenti contribuiscono a meglio definire i percorsi e gli orari. Il servizio di nightliner, viste le richieste pervenute, sarà prorogato di un anno per cui sia per il Burgraviato che per le valli Pusteria-isarco dal 17 dicembre 2011 fino all´8 dicembre 2012. Per quanto riguarda la linea della val Passiria dal 17 dicembre 2011 il nightliner non fermerà più direttamente a Tirolo; per raggiungere la località è previsto un bus shuttle di collegamento in partenza da Merano. Per quanto riguarda il nightliner val Pusteria-val d´Isarco, da metà dicembre 2011 sono previste modifiche degli orari ed un nuovo collegamento per Scaleres, Prato alla Drava, Riva e Acereto. In fase di discussione è anche un nuovo servizio nightliner per l´Oltradige tra Caldaro e Bolzano e collegamenti con bus shuttle per Cornaiano, Missiano/riva di Sotto e Ganda di Sopra/pianizza di Sopra. Resta da chiarire ancora la questione del finanziamento.  
   
   
VALICO DI CHIUNZI E STRADA PROVINCIALE: APPROVATI I PROGETTI DEFINITIVI  
 
Napoli, 26 ottobre 2011 - "Sono stati approvati oggi, dalla Conferenza dei servizi che ho convocato in qualità di Commissario per l´emergenza idrogeologica in provincia di Salerno, i progetti definitivi, redatti dalla Provincia di Salerno (che ringrazio per l´eccellente lavoro svolto), degli interventi di messa in sicurezza per la Strada provinciale 2 - Valico di Chiunzi e per la Strada provinciale 11, nel tratto del comune di Piaggine." Ne ha dato notizia l´assessore ai Lavori pubblici della Regione Campania Edoardo Cosenza al termine delle due riunioni. "In particolare - ha detto Cosenza - per quanto riguarda il Valico di Chiunzi, si procederà all´installazione di una rete paramassi. L´intervento approvato oggi per un valore di 290mila euro, sarà a cura della Provincia di Salerno e segue i due interventi già eseguiti (il primo operato dal Genio civile di Salerno, il secondo dai tecnici di Palazzo Sant´agostino) relativi alla rimozione massi. Nei prossimi giorni, al termine delle operazioni di chiodatura e disgaggio dei massi ancora instabili insieme con la Provincia, valuteremo se vi sia la possibilità di riaprire la strada provinciale con un senso unico alternato. "Per quanto riguarda il comune di Piaggine, la Conferenza dei servizi - ha aggiunto Edoardo Cosenza - ha approvato il progetto definitivo, per un valore di 990mila euro, per la creazione di una viabilità sostitutiva alla strada provinciale 11. "Per il 3 novembre - ha concluso Cosenza - è poi stata convocata una Conferenza dei servizi per i progetti relativi alla strada provinciale Roscigno-bellosguardo". Soddisfazione è stata espressa dall´assessore ai Lavori pubblici della Provincia di Salerno Marcello Feola: "L´approvazione definitiva dei due progetti e l´utilizzo dei poteri commissariali rappresentano un passo importante verso la soluzione delle problematiche relative alla viabilità nella provincia di Salerno. Premeremo ora sull´acceleratore per alleviare quanto più possibile i disagi ai cittadini delle zone raggiunte da queste importanti strade provinciali. L´avvio dei lavori è previsto per il mese di novembre. Un ringraziamento all’assessore Cosenza per la vicinanza dimostrata al territorio e il grande impegno che sta profondendo."  
   
   
BOLZANO: CIRCONVALLAZIONE DI FORESTA, DECISIONE ENTRO LA FINE DELL´ANNO  
 
Bolzano, 26 ottobre 2011 - Verrà presa entro la fine di quest´anno la decisione relativa all´adeguamento della statale della Val Venosta tra gli abitati di Lagundo e Tel. Nelle prossime settimane la Giunta provinciale si esprimerà sulle caratteristiche tecniche della circonvallazione di Foresta, che avrà come obiettivo quello di sgravare il centro abitato dal traffico di transito. Il primo tratto della statale della Val Venosta, tra Lagundo e Tel, negli ultimi anni è già stato al centro di alcuni importanti interventi che hanno notevolmente migliorato la situazione. "Se prima code e disagi erano all´ordine del giorno a causa della strada particolarmente tortuosa - sottolinea l´assessore provinciale Florian Mussner - oggi il traffico scorre in maniera molto più regolare grazie al nuovo tunnel. Cionostante, il passaggio attraverso l´abitato di Foresta rappresenta ancora un problema da risolvere". Una tappa fondamentale, da questo punto di vista, sarà portata a termine già entro la fine di quest´anno, con la Giunta provinciale chiamata ad esprimersi sulle caratteristiche tecniche della circonvallazione in fase di elaborazione da parte dei tecnici del Dipartimento lavori pubblici. In futuro, la statale della Val Venosta dovrebbe iniziare con la nuova rotatoria prevista presso l´uscita di Lagundo della superstrada Merano-bolzano, per poi proseguire verso sud-est con un ponte lungo 70 metri che porterà all´ingresso di una galleria della lunghezza di 955 metri. Grazie a questo tunnel si potrebbe by-passare l´abitato di Foresta, e i veicoli si ricollegherebbero all´attuale percorso all´altezza dell´uscita di Monte Benedetto. Il nuovo tracciato, già inserito nel piano urbanistico di Lagundo, è attualmente al vaglio dei tecnici provinciali, i quali sono chiamati da un lato a valutare l´adeguatezza del progetto alle norme in vigore, e dall´altro ad elaborare una stima dettagliata dei costi. Solo una volta completata questa fase il progetto verrà portato all´attenzione della Giunta provinciale, per poi essere messo a concorso allo scopo di ottimizzare le soluzioni dal punto di vista sia tecnico che finanziario. "Siamo già più avanti - conclude l´assessore Mussner - per ciò che riguarda la circonvallazione di Castelbello: il concorso per la progettazione è stato portato a termine, ora si tratta di concludere la fase relativa al progetto esecutivo".  
   
   
FIRMATA L’INTESA CON IL COMUNE DI JOVENçAN PER INTERVENTI SULLA STRADA REGIONALE DI GRESSAN-AYMAVILLES  
 
 Aosta, 26 ottobre 2011 - L’assessorato delle opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica informa che martedì 25 ottobre, l’Assessore Marco Viérin e il Sindaco di Jovençan, Sandro Pepellin, hanno siglato l’accordo ai fini urbanistici, per gli interventi di allargamento e rettifica della Strada regionale n. 20 di Gressan-aymavilles, nel tratto tra il Torrente di Gressan e la frazione La Fornaise. I lavori prevedono, oltre all’allargamento della sede stradale, la realizzazione di marciapiedi per la sicurezza dei pedoni e interventi di riqualificazione e di abbellimento dei tratti urbanizzati. L’adeguamento previsto in progetto manterrà le caratteristiche del tracciato attuale, con particolare attenzione alla sicurezza stradale. Dove è possibile, poi, saranno modificati i raggi di curvatura, contenendo le velocità di percorrenza tra i 30 e i 50 km/h. La rettifica del tracciato interesserà i tratti che presentano carreggiata ridotta e raggi di curvatura insufficienti, andando ad ampliare la sede stradale dove risulta realmente necessario per poter garantire una buona viabilità. Questo intervento costituisce il secondo lotto, della lunghezza di circa mille metri, di un più ampio progetto che prevede l’ammodernamento della strada regionale n. 20. Il primo lotto, ricompreso tra il municipio di Gressan e il confine del Comune, è già stato appaltato. «Con l’intesa firmata oggi – ha commentato l’Assessore Marco Viérin – si completa l’iter per la realizzazione di interventi importanti su un tratto di strada che, negli anni, ha visto un forte aumento di passaggi e che, quindi, non aveva più le dovute caratteristiche per sostenere in sicurezza questi volumi di traffico. Un intervento mirato, direi quasi costruito ad hoc, per risolvere definitivamente una situazione che da tempo richiedeva di essere affrontata.» «Non posso che esprimere grande soddisfazione – ha aggiunto il Sindaco Sandro Pepellin – per essere finalmente giunti alla sistemazione di questa strada, in modo da migliorare la sicurezza e risolvere un problema molto sentito dalla popolazione.» A seguito della sottoscrizione dell’intesa, a breve si procederà all’approvazione del progetto esecutivo, alla quale seguirà la fase di appalto dei lavori.  
   
   
ARCISATE-STABIO,DA OGGI LAVORI A PIENO REGIME FIRMATO ACCORDO TRA LE PARTI  
 
Milano, 26 ottobre 2011 I cantieri della ferrovia Arcisate-stabio riprenderanno a pieno regime già da oggi. È questo il risultato dell´incontro convocato oggi in Regione dall´assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Raffaele Cattaneo, concluso con la firma di un accordo per il superamento delle criticità emerse sulla ferrovia Arcisate-stabio e l´immediato riavvio dei lavori. "La riunione di oggi - ha detto l´assessore - ha permesso di risolvere i problemi che abbiamo dovuto affrontare in questi giorni. Grazie alla collaborazione di tutti abbiamo ottenuto un risultato fondamentale per il nostro territorio". L´accordo è stato firmato ieri sulla base di due condizioni: la prima è che l´impresa Salini si impegni a riaprire i cantieri a pieno regime già da domani. La seconda è che l´istanza di rescissione del contratto presentata dalla stessa Salini al tribunale di Roma venga sospesa e resa inefficace nei suoi effetti e sia definitivamente revocata non appena saranno verificati gli esiti dell´accordo odierno. Terre E Rocce Da Scavo - Arpa ha confermato che l´arsenico contenuto nelle rocce è di origine naturale ed è dovuto ai fenomeni risalenti alla prima e seconda glaciazione. Su 1,3 milioni di metri cubi di materiale di scavo previsto, 500mila potranno dunque essere utilizzati senza difficoltà alcuna nel cantiere per la realizzazione delle opere in rilevato. I rimanenti 800mila - ha spiegato Cattaneo - "verranno utilizzati per progetti di recupero e ripristino ambientale di cave esistenti nel territorio. In particolare è stata individuata la cava Rainer di Arcisate, come quella più prossima al cantiere e che ha le caratteristiche naturali più simili al materiale che verrà estratto dal cantiere stesso". "Alla luce dell´Accordo odierno - ha concluso l´assessore - possiamo confermare che l´opera verrà completata nel rispetto dei tempi fissati ovvero per la fine del 2013. Prendiamo in mano le difficoltà e le risolviamo grazie alla trasparenza, alla collaborazione tra le parti e alla buona politica. Altro che ´italietta in fallimento´ come qualcuno si è affrettato a dire oltre confine". All´incontro erano presenti Michele Marzano, direttore investimenti direttrice est ovest di Rfi, l´ingegner Claudio Salini, presidente della società costruttrice, l´assessore al Territorio e Grandi opere della Provincia di Varese, Piero Galparoli, il vice sindaco di Varese, Carlo Baroni, i sindaci di Arcisate, Angelo Pierobon, di Induno Olona, Mariangela Bianchi, di Viggiù, Sandy Cane, il presidente della Comunità montana Valli del Piambello, Maria Sole De Medio, i rappresentanti di Arpa, delle direzioni generali Ambiente e Territorio di Regione Lombardia, di Cgil, Cisl e Uil Terenzio Crespi, Flavio Nossa e Antonio Massafra, del consorzio Comense Inerti e il proprietario della Cava, Luigi Rainer.  
   
   
PRIVATIZZAZIONE TOREMAR, PRESTO LA FIRMA DEL CONTRATTO  
 
Piombino (Li), 26 ottobre 2011 – Entro la fine del 2011 Regione Toscana e Moby spa firmeranno il contratto per la cessione della società di navigazione Toremar spa e l’assegnazione del servizio di cabotaggio per la continuità territoriale tra le isole dell’Arcipelago toscano e la terraferma per i prossimi 12 anni. Lo scorso 29 settembre è stato certificato e pubblicato il decreto per l’assegnazione definitiva a Moby di Toremar. E’ dunque prossimo lo scadere dei 30 giorni di tempo a disposizione per presentare ricorsi contro l’assegnazione. Se non saranno sollevate eccezioni, entro breve Regione Toscana e Moby procederanno alla firma del contratto e dal prossimo anno Toremar, non più pubblica ma affidataria di un pubblico servizio, avrà una nuova guida. Il contratto di servizio tra la Regione Toscana e Toremar durerà 12 anni. Tra i requisiti richiesti nella gara un aumento dei collegamenti tra terraferma e isole, tariffe agevolate per residenti e pendolari, l’abbattimento dell’età media della flotta e garanzie occupazionali per i 198 lavoratori a tempo indeterminato. Il marchio Toremar resterà in vita. Il nuovo gestore garantirà i posti di lavoro dei dipendenti Toremar ed aumenterà le rotte, diminuirà le tariffe nel periodo estivo e abbatterà l’età di almeno 5 navi della flotta. Tra le principali novità previste dall’offerta Moby anche l’istituzione di un nuovo collegamento tra Porto Santo Stefano e l’isola di Giannutri (con due coppie di corse due volte a settimana per tutto l’anno). La gara. La Toscana è stata la prima Regione (per ora l’unica), ad aver eseguito quanto richiesto dall’Unione Europea e portato a termine la gara per l’affidamento dei servizi e la privatizzazione di una delle società marittime ex Tirrenia, ricevuta dal Governo nel 2009. Lo scorso 26 aprile la società Moby Spa si è aggiudicata provvisoriamente la doppia gara per la privatizzazione di Toremar spa e l’affidamento dei servizi di cabotaggio marittimo. Dalla gara è stata esclusa la società Toscana di Navigazione Srl, che successivamente (3 giugno) invierà alla Regione notifica di ricorso, chiedendo l’annullamento del provvedimento di esclusione dalla gara e la sospensione, in via cautelare, dell’assegnazione a Moby. Il 14 luglio (con ordinanza n. 774) il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana ha respinto l’istanza di sospensiva. Una decisione confermata anche dal Consiglio di Stato (con decreto n. 3239/2011 e con successiva ordinanza n. 3666/2011) cui Toscana di Navigazione Srl si era rivolta in appello. Il 29 settembre (con decreto n.4098) la Regione prende atto dell’aggiudicazione definitiva alla Moby Spa. La tutela della concorrenza: Il rispetto delle leggi sul libero mercato è stato da subito all’attenzione della Regione, che per prima ha sollecitato l’attenzione dell’Autorità garante della concorrenza sulla gara per la privatizzazione di Toremar e l’affidamento dei servizi di collegamento con la terraferma, poi l’ha costantemente tenuta aggiornata sugli sviluppi. La Regione non avrebbe mai voluto, né potuto a termini di legge, porre paletti per l’accesso alla gara per esercitare una sorta di filtro tra gli armatori interessati. A sgombro di ogni equivoco, l’Antitrust si è espressa favorevolmente in merito all’acquisto della Toremar da parte di Moby, lo scorso 19 luglio 2011. L’autorizzazione all’operazione è subordinata al rispetto di una serie di misure volte a favorire lo sviluppo della concorrenza nei trasporti per l’Isola d’Elba. In particolare Moby dovrà rilasciare 6 slot sulla rotta Piombino-portoferraio. La Regione Toscana rimarrà comunque garante del servizio per i 12 anni di durata del contratto, tutelando il diritto alla mobilità ed il rispetto della continuità territoriale per tutti i cittadini dell’Arcipelago toscano.  
   
   
ARCIPELAGO, NASCE L’OSSERVATORIO TARIFFE  
 
Piombino (Li), 26 ottobre 2011 – Una firma a garanzia della continuità territoriale tra le isole dell’Arcipelago toscano e la terraferma. Una firma che istituisce un tavolo locale di coordinamento che avrà il compito di vigilare sia sulla qualità dei collegamenti che sulle tariffe applicate, con particolare attenzione a quelli di Toremar, regolati da un contratto di servizio pubblico. Sarà un vero e proprio Ossevatorio sulle tariffe, con sede a Portoferraio. A siglare il protocollo d’intesa sono stati, questo pomeriggio, nella sede dell’Autorità portuale di Piombino, l’assessore regionale alla mobilità Luca Ceccobao, in rappresentanza della Regione Toscana, le Autorità portuali marittime di Livorno e Piombino, l’Ufficio circondariale marittimo di Porto Santo Stefano, le Province di Livorno e Grosseto, i Comuni dell’Isola d’Elba, dell’Isola del Giglio, di Capraia, di Piombino, Livorno, Monte Argentario, le Camere di commercio di Livorno e Grosseto, Cgil, Cisl, Uil e le associazioni di categoria dei territori interessati. “Nell’ambito della privatizzazione di Toremar e dell’affidamento contestuale dei servizi – ha detto l’assessore Ceccobao – questo tavolo avrà la possibilità di incidere e garantire trasparenza. Sarà un vero e proprio Osservtorio permanente di vigilanza sulle tariffe e sulla qualità dei servizi. Ringrazio tutte la autorità, gli enti locali, le associazioni sindacali, dei consumatori e di categoria che hanno aderito”. “Con la gara a doppio oggetto per la privatizzazione di Toremar e l’affido del contratto di servizio per 12 anni – precisa Ceccobao – abbiamo fatto una cosa positiva per l’Elba, perché in questo modo abbiamo un vero contratto che tutela gli utenti: i residenti avranno uno sconto del 50% delle tariffe mentre i turisti beneficeranno del mantenimento delle tariffe attuali, con un ulteriore sconto di 5,20 euro per il trasporto dell’auto in alta stagione. La gara ha inoltre garantito la salvaguardia dei posti di lavoro del personale Toremar e l’abbassamento dell’età della flotta”.