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Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Ottobre 2011
SARDEGNA: ASSEGNAZIONE AI GIORNALI DI SPAZI DI COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE  
 
Cagliari, 26 ottobre 2011 - La Presidenza della Regione intende ripartire messaggi di comunicazione istituzionale a carattere pubblicitario tra i periodici a diffusione regionale. Le domande di partecipazione dovranno pervenire entro le ore 13 di mercoledì 9 novembre al seguente indirizzo: Regione Autonoma della Sardegna, Direzione generale della Presidenza, Servizio Trasparenza e comunicazione, viale Trento 69 - 09123 Cagliari. Eventuali chiarimenti potranno essere richiesti entro le ore 13 dell´8 novembre all´indirizzo e-mail pres.Comunicazione@regione.sardegna.it  http://www.Regione.sardegna.it/j/v/28?s=1&v=9&c=88&c1=88&id=27101  
   
   
LUCCI NOMINATO VERTICE CORECOM PRESIDENTE DEL COORDINAMENTO NAZIONALE  
 
L´aquila, 26 ottobre 2011 - Il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, esprime le più vive congratulazioni a Filippo Lucci, già al vertice del Corecom Abruzzo, nominato ieri presidente del Coordinamento nazionale dei Corecom, organi di consulenza e gestione delle Regioni in materia di comunicazione. "E´ un incarico prestigioso e di grande responsabilità - riconosce il Governatore - ma Filippo ha già dimostrato dinamismo, lucidità e competenza nel dirimere le questioni sorte nella nostra regione. Un risultato ancor più importante se si tiene conto che è la prima volta che un abruzzese è chiamato a ricoprire tale ruolo". "A Lucci - conclude il presidente Chiodi - un sincero ´buon lavoro´. Certo che ne avrà bisogno, considerato quanto sia controverso il settore delle comunicazioni in Italia".  
   
   
IN DECENTRAMENTO SELEZIONE FILM DELLA MOSTRA DI VENEZIA  
 
Venezia, 26 ottobre 2011 - Si rinnova quest’anno l’iniziativa, promossa dalla Regione del Veneto in collaborazione con la Fondazione La Biennale di Venezia e la Fice-tre Venezie, di proporre una selezione di film presenti nelle sezioni Orizzonti e Retrospettiva della 68.Ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, in decentramento sul territorio regionale. Il calendario prevede proiezioni dal 27 ottobre al 16 novembre in sale cinematografiche di Treviso, Belluno, Verona, Vicenza e Padova. “La programmazione di sei film provenienti dalle due sezioni della Mostra di Venezia – sottolinea il vicepresidente della giunta regionale e assessore alla cultura Marino Zorzato - ha il pregio da un lato di ampliare la fruizione di film di qualità coinvolgendo sale di tutta la regione, dall’altro di stimolare nello spettatore un momento di confronto e riflessione su differenti momenti storici del cinema italiano ed internazionale L’iniziativa si colloca all’interno del programma di iniziative della Regione per la promozione della cultura cinematografica”. Orizzonti è la sezione della Mostra veneziana che mette a confronto stili e linguaggi tra i più diversi, colti in opere innovative e sperimentali. A questa panoramica sul contemporaneo si è contrapposto un recupero del passato. Ingresso a 2 euro. L’altra sezione, Retrospettiva, è dedicata al cinema italiano di ricerca anni ’60-’70 come contributo alla ricostruzione storica dello sguardo contemporaneo, coniugandosi così idealmente ai contenuti e agli obiettivi della sezione Orizzonti, alla ricerca di nuove intersezioni tra vecchio e nuovo. L’ingresso è gratuito.  
   
   
SEI FILM PROVENIENTI DALL’ULTIMA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA IN TOURNÉE NELLE SALE DEL VENETO NUOVE OCCASIONI IMPERDIBILI PER IL PUBBLICO D’ESSAI, ALL’INSEGNA DEL GRANDE CINEMA  
 
Venezia, 26 ottobre 2011 - Torna anche quest’anno, da giovedì 27 ottobre a mercoledì 16 novembre nelle sale cinematografiche del Veneto, la rassegna Orizzonti e Retrospettiva promossa dalla Regione del Veneto in collaborazione con la Fondazione La Biennale di Venezia, la Fice - Tre Venezie , la Csc - Cineteca Nazionale - Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma per la concessione dei materiali di Retrospettiva, e con il sostegno della Fondazione Antonveneta: una selezione di film presenti nelle sezioni Orizzonti e Retrospettiva della 68a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, in decentramento nelle sale del territorio regionale. Giunta alla sua settima edizione, l’iniziativa nasce col duplice obiettivo di offrire opere cinematografiche d’autore e di promuovere le sale cinematografiche come luoghi di cultura. Con positivo riscontro del pubblico, soprattutto giovanile, che negli anni continua a seguire la rassegna con interesse. «La programmazione di film provenienti dalle due sezioni festivaliere ha il doppio pregio – spiega l’onorevole Marino Zorzato, Vice Presidente e Assessore alla Cultura Regione del Veneto - da un lato quello di ampliare la fruizione di film di qualità coinvolgendo sale di tutta la Regione dall’altro di stimolare nello spettatore un momento di confronto e riflessione su differenti momenti storici del cinema italiano ed internazionale». Da giovedì 27 ottobre a mercoledì 16 novembre nelle sale di Rovigo, Treviso, Belluno, Vicenza, Padova, Verona, a poche settimane dalla fine della Mostra del Cinema di Venezia, vengono offerti due programmi di proiezioni che promuovono le forme più innovative del linguaggio cinematografico contemporaneo e valorizzano l’esperienza di alcuni tra i più importanti maestri del cinema italiano. «È motivo di grande soddisfazione per la Fice (Federazione Italiana Cinema d’Essai) - spiega Filippo Nalon, Presidente Fice tre Venezie - poter consolidare e ampliare con questa nuova iniziativa la collaborazione pluriennale con la Regione del Veneto. Ecco quindi “Retrospettiva” e “Orizzonti”, come a dire il cinema del passato (per capire meglio il cinema del presente) e le sperimentazioni che aprono lo sguardo sul cinema del futuro». Tre le pellicole scelte per la sezione Orizzonti. Whores’ Glory, conclusivo e controverso capitolo dell´indagine comparata del regista Michael Glawogger sulle miserie urbane contemporanee. Un trittico cinematografico sul tema della prostituzione tra Thailandia, Bangladesh e Messico: tre paesi, tre lingue, tre religioni. Cisne (Swan nel titolo internazionale), il nuovo lungometraggio di Teresa Villaverde. Prodotto dalla regista portoghese e girato nei luoghi più importanti e simbolici di Lisbona. Una sorta di visione generale della città che parte da un punto di vista posto sull’altra sponda del fiume Tejo e che farà da sfondo ad una storia d’amore, giustizia e musica. Infine il racconto di una città brasiliana: Girimunho (Turbinare) di Helvecio Marins Jr e Clarissa Campolina. Partendo da una città vera con i suoi abitanti, il film ne esplora l’universo fortemente immaginario, magico e poetico per raccontare le relazioni umane, sottolineando la coesistenza di tradizione e contemporaneità, realtà e sogno, vita e morte, e annullando il confine che li separa. Nella sezione Retrospettiva troviamo l’opera borderline Sul davanti fioriva una magnolia (1968) di Paolo Breccia, saggio di diploma del regista al Centro Sperimentale di Cinematografia, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1968 e mai distribuito. Un film che unisce a uno sguardo sociologico una rapsodica analisi della situazione politica e sociale, sotto la spinta del cinema di Godard e del Bertolucci di Prima della rivoluzione. Il potere (1971) di Augusto Tretti: un surreale racconto sull’acquisizione di potere nelle varie epoche storiche, dall’antica Roma, agli stermini perpetrati a danno dei pellerossa, fino ad arrivare al fascismo. Sono i ricchi e i potenti a tener banco e per simboleggiare il loro perenne imperio, Tretti usa l’allegoria di tre belve che incarnano il potere militare, commerciale e agrario. Il cinema-verità di Alberto Grifi e Massimo Sarchielli con Anna (1972-1975) cult movie del mondo alternativo post ‘68. Risultato di 11 ore di videoregistrazioni magnetiche, il film è costruito inizialmente sulla base di fatti ed esperienze vissuti dai suoi protagonisti, una ragazza sedicenne drogata e incinta, incontrata da Sarchielli a Piazza Navona, ma ben presto la sceneggiatura viene abbandonata per una totale immersione nel flusso degli eventi. I film saranno presentati da studiosi e docenti universitari di cinema e al pubblico in sala sarà offerta una degustazione di vini a cura delle sale coinvolte e di cantine del territorio. Assolutamente vantaggioso il prezzo d’ingresso: due euro per la rassegna Orizzonti, mentre sarà gratuito per Retrospettiva. Www.spettacoloveneto.it    
   
   
CINEMA: FILM FAMILY FESTIVAL , DA FIUGGI NEL 2012 LOCATION IN TUTTA ITALIA LA PRESIDENTE BEVERE ASTREI, DI FAMIGLIA NON SI PUO’ PARLARE IN UN SOLO LUOGO  
 
 Fiuggi, 26 ottobre 2011 – “Di Famiglia non si può parlare solo in un posto e una volta all’anno. Bisogna essere presenti con eventi Family Festival in tutta Italia e durante tutto l’anno per unire le famiglie in modo continuativo sia nel tempo che nello spazio”. La presidente della tradizionale kermesse, Antonella Bevere Astrei, nell’annunciare sostanziali anticipazioni della prossima quinta edizione dell’Fff, spiega che “dal 2012 le attività del Festival si moltiplicheranno in eventi satelliti nei luoghi dove verremo chiamati a realizzare momenti di festa e di incontro per famiglie all’insegna dell’arte audiovisiva. Stiamo vagliando, con soddisfazione, molte richieste che ci gratificano e già sono in corso trattative con diversi comuni e provincie, tra cui anche l Umbria, regione da sempre particolarmente attiva nell’entertainment culturale di livello. Già in programma invece un evento collaterale che si svolgerà a Bergamo”. La prossima edizione 2012 del Film Family Fest ha già anche un titolo: Il Bello della Famiglia. “Lo abbiamo scelto – dice Bevere Astrei - perché rispecchia il nostro stile e richiama alla positività che dovrebbe caratterizzare sempre la famiglia anche nelle difficoltà”. Tra le altre anticipazioni annunciate in occasione dell’evento conclusivo dell’edizione Fff 2011 svoltosi il 22 ottobre scorso a Fiuggi con il supporto della locale Bcc, Banca di Credito Cooperativo, anche l’istituzione di un bollino di garanzia dell’Fff, il Family Approved: “ Un nostro giudizio, da Festival, dei film in uscita nelle sale sui contenuti che riterremo maggiormente validi”. Presente alla serata – conclusasi con un esclusivo concerto live delle White Nymphs, quintetto vocale rivelazione del 2011 - anche Mussi Bollini, vice direttrice di Rai Ragazzi, riconfermata nel ruolo di direttore artistico della kermesse che, sottolineando “il rinnovato appoggio e condivisione del Direttore Generale Rai, Lorenza Lei”, rafforza ulteriormente le aspettative dell’Fff 2012: “Quella di oggi è una chiusura ma anche una ripartenza. Stiamo già lavorando e cercando nuovi film per essere all’altezza del Festival passato”. Madrina dell’edizione 2012 Elsa Di Gati, conduttrice del programma Rai Apprescindere. Inoltre, chiunque avrà la possibilità di esprimere il proprio ideale di Family Festival partecipando, dal 10 gennaio al 10 marzo, ad un concorso on line sul sito dell’Fff. In palio accredito gratuito e vacanza per due persone in albergo a 4 stelle in occasione di uno degli eventi Fff in Italia a scelta del candidato. Ma non è tutto, l’Fff sta ideando la costituzione di un Centro di Formazione al Turismo e allo Spettacolo, rivolto prima di tutto ai ragazzi del suo ‘Stafff’, i 35 ragazzi volontari che da 4 anni seguono il Festival e le sue attività, aperto naturalmente a tutti i giovani che vorranno partecipare. Nell’ambito della serata anche la presentazione del nuovo spot dedicato al Progetto Vita Gianni Astrei, che, nato in memoria del compianto fondatore del Festival e fondato dal figlio Angelo in collaborazione con Semi di Pace International, si propone di sostenere ed aiutare i bambini disabili della zona amazzonica del Perù. L’evento, ospitato nello storico Teatro comunale di Fiuggi è stato sede del convegno Donne e Lavoro: un cuore per l’economia, un tema suggerito dalla trama del film A Simple Life di Ann Hui, vincitore alla recente Mostra del Cinema di Venezia del Premio Gianni Astrei Pro-life: “Nella storia narrata da Hui, come nella realtà – spiega la presidente dell’Fff - la donna sa meglio testimoniare la capacità di unire i due momenti della vita, l’armonia del Lebenswert con la quotidiana frenesia della vita ‘agita’, portando ritmo e attenzione al singolo anche nel lavoro”. A brevissimo verrà comunicata la località prescelta per la sede 2012 del concorso internazionale e date e luoghi di tutte le attività annuali che caratterizzeranno la quinta edizione del Film Family Festival, manifestazione nata e cresciuta a Fiuggi, località che resterà comunque legata di merito allo sviluppo futuro del Festival, nonché sede nel 2012 di uno dei principali eventi in programma.  
   
   
I FINALISTI DEL PREMIO LETTERARIO "SETTEMBRINI-MESTRE" 2011  
 
 Venezia, 26 ottobre 2010 - E’ stata scelta dalla giuria tecnica tra le 37 opere partecipanti la cinquina di finalisti del Premio “Regione del Veneto – Leonilde e Arnaldo Settembrini – Mestre,” dedicato al genere letterario del racconto e giunto alla sua 49.Ma edizione. Si tratta di Armando Balduino con “Ladro di racconti” (ed. Manni, 2010), Marino Magliani–vincenzo Pardini con “Non rimpiango, non lacrimo, non chiamo” (ed. Transeuropa, 2010), Giulio Mozzi con “Sono l’ultimo a scendere (e altre storie credibili)” ( ed. Mondadori, 2009), Lionello Puppi con “Il re delle Isole Fortunate e altre storie vere tra le ‘meraviglie dell’arte’” (ed. Angelo Colla, 2010), Ugo Riccarelli con “Diletto” (ed. Voland. 2009). Tra questi sarà proclamato il vincitore del premio di 8.500 euro. E’ in palio anche un premio di 2.500 euro assegnato da una Giuria Giovani composta da studenti di alcune scuole superiori di Mestre. La cerimonia di premiazione è fissata per sabato 29 ottobre alle ore 21.00 a Mestre, al Teatro Toniolo. Il premio Settembrini è nato nel 1959 per promuovere il genere letterario del racconto-novella. La manifestazione è ripresa nel 1991, dopo un´interruzione durata un quinquennio, per iniziativa della Regione del Veneto che ne ha assunto l´organizzazione.  
   
   
PREMIO LETTERARIO LETIZIA ISAIA 9° EDIZIONE ANNO 2011  
 
Napoli, 26 ottobre 2011 - La sinistra diserta per il Principe - Tutti gli ospiti della sinistra hanno disertato la Cerimonia per il Premio dato a Iovino per il suo libro “Il Ritratto di un Principe”, un Premio dato ad un libro scritto bene senza favoritismi né provenienze politiche. “…Iovino ha voluto dare corpo ad un ritratto equilibrato di Berlusconi….una lucida analisi di Berlusconi e del Berlusconismo…” , sono alcune righe tratte dalla Prefazione di Franco Frattini al Saggio di Alessandro Iovino che è Vincitore per la Sez. Saggistica della 9^ edizione del Premio Letterario Letizia Isaia. La simpatia e la libertà di idee del Conduttore della Cerimonia, Stefano Campagna del Tg1 che racconta alla platea l’amarezza per l’assenza dei colleghi che con una telefonata giunta di buon’ora annunciano la loro assenza a causa della vittoria del libro di Iovino sul Berlusconismo. La desolante parentesi però è stata subito superata dalla verve dello stesso Stefano Campagna che ha continuato a condurre e ad attirare l’interesse del numeroso pubblico proveniente da tutt’Italia e delle autorità presenti. Hanno ricevuto a Roma il premio "Prestigio professionale" conferito a personalita´ che si distinguono ´per la professionalita´ dimostrata nei campi in cui sono impegnati´. Il riconoscimento e´ stato conferito a sette personalità nell´ambito del Premio letterario ´Letizia Isaia´, concorso nazionale di narrativa, saggistica e poesia giunto alla sua nona edizione, che ha il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri. La cerimonia di premiazione si e´ svolta nella “Sala Benedetto Croce” sede della Regione Campania e ha visto protagonisti giornalisti e scrittori del panorama nazionale". Ecco i nomi delle Personalità che hanno ricevuto il “Premio Prestigio Professionale” iniziando dal Dott. Piero Angela che abbraccia la platea e si fa fotografare, mentre l’On.le Gabriella Giammanco racconta quanto le manca la professione di giornalista che da parlamentare ha dovuto abbandonare. Marina Nalesso che è stata premiata per il “Per il modo coraggioso e scrupoloso di affrontare la professione di Giornalista” a seguire un’altra donna, Anna Maria Boniello, premiata perché racconta su “Il Mattino” tutti gli aspetti della vita culturale e sociale dell’Isola di Capri, Premio Prestigio Professionale anche al Notaio Elio Casalino, a Vittorio Emiliani e al Pianista Aldo Tramma. Entusiasta Valentina Bisti di ricevere una Targa nella sua funzione di “Madrina del Premio”, una Targa a Stefano Campagna che oltre ad essere componente della giuria è stato l’animatore del Premio, una targa anche agli altri componenti, tra cui l’Avv.angelo Centola e, orgogliosamente una targa al “Presidente Onorario del Premio” Prof. Gennaro Sangiulano, Vice-direttore del Tg1. Hanno ricevuto il Premio per le varie sezioni del Concorso: Maurizio Pagano per la Narrativa, con il libro “A quei tempi” Loffredo Editore; per la Saggistica Alessandro Iovino con il libro “Il Ritratto di un Principe” Edizioni scientifiche Italiane; un premio della Giuria per la Narrativa a Rosanna Rivas con il libro “La luce del deserto” Edizioni Albus. Sono stati altresì premiati gli elaborati : per la Poesia Italiana ex aequo Marco Borruto Caracciolo con “Il rumore dei sogni” e Vincenzo Aruta con “Napoli è”; per la Poesia Napoletana Maria Maddalena Buonocore con “Eduardo sta durmenno?”; per la Sezione Alda Merini ha vinto Federica Marengo con la poesia “Silenzio”; Vince per la sezione Risorgimento Piero Gai di Feltre Belluno con “Cacciatore di Nuvole”, la sezione Narrativa è vinta da Alba Coglitore di Palermo con “Il Canto del mare”. Brani delle opere premiate sono state lette da Fanny Marino, intervalli di canzoni e melodie napoletana eseguite da Luciano Greco. La serata si è conclusa in allegria in uno storico Ristorante di Roma a cui ha preso parte il Direttore del Tg1 Augusto Minzolini . Stefano Campagna, durante la Cerimonia, ha simpaticamente letto al pubblico una parte della prefazione di Domenico Rea ad un libro di Letizia Isaia alla quale ha chiesto com’è nato il premio: “ Il Premio è nato nel 2001 quando l’allora Presidente della Regione Campania incaricò l’Associazione Culturale Centro Storico” di Napoli di intestarmelo. Almeno due i motivi, l’aver dato vita nel 1981 con il mio libro edito dalla Sen, “Napoli dentro e fuori” al Nuovo Linguaggio Italiano/napoletano, molto adottato e seguito e la nascita nel 1983 del Nuovo Genere Letterario Narrativa/saggistica con il mio libro “La Nuova Cultura del Mezzogiorno” ediz.V.pironti. Molti giovani che partecipano al Premio mi chiedono “chi era” Letizia Isaia, ed allora perché i giovani non rimangano ignoranti, si rende necessario fare chiarezza e luce su una pagina della storia culturale italiana.”  
   
   
AL VIA IL PROGETTO JHEP IN SUPPORTO ALL’IMPLEMENTAZIONE DELL’ INIZIATIVA DI PROGRAMMAZIONE CONGIUNTA “PATRIMONIO CULTURALE E CAMBIAMENTI GLOBALI: UNA NUOVA SFIDA PER L’EUROPA” COORDINATO DALL’ITALIA  
 
 Roma, 26 ottobre 2011 - Il prossimo 28 ottobre a Roma prende l’avvio il progetto di azione coordinata in supporto all’implementazione dell’Iniziativa di Programmazione Congiunta (Joint Programming Initiative - Jpi) per la ricerca “Patrimonio culturale e cambiamenti globali: una nuova sfida per l’Europa”, finanziato dalla Commissione Europea e denominato con l’acronimo Jhep - Joint Heritage European Programme. La Jpi Patrimonio Culturale proposta dall’Italia nel 2009 - in particolare dai due ministeri: Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e Ministero per i Beni e le Attività Culturali - che ne ha poi assunto il coordinamento, dimostra altresì il ruolo leader dell’Italia nella creazione dello Spazio Europeo della Ricerca. Le Jpi hanno l’obiettivo di coordinare gli investimenti nazionali sulla ricerca e raccordarli con i programmi comunitari, al fine di rendere competitiva l’area dell’Unione Europea nei confronti degli Usa e dei paesi Bric (Brasile, Russia, India e Cina) in forte crescita economica. Molte saranno le ricadute positive dell’Iniziativa nel settore imprenditoriale e in particolare nei settori dell’industria delle costruzioni e del turismo. Alla Jpi Patrimonio Culturale, proposta italiana, hanno aderito 18 Paesi (Italia, Belgio, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Irlanda, Lituania, Olanda, Norvegia, Polonia, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Turchia, Regno Unito), tra Stati membri e Paesi associati, che pongono la ricerca sul patrimonio culturale tra le priorità dei rispettivi programmi nazionali. Altri 8 Paesi, in qualità di Osservatori, hanno inoltre espresso il loro interesse in vista di una futura partecipazione (Austria, Bulgaria, Estonia, Germania, Grecia, Israele, Lettonia, Portogallo).  
   
   
DOLOMITI IN RETE, DI NOME E ...DI FATTO RIUSCITA LA PRIMA SERATA CON IL COLLEGAMENTO IN STREAMING TRA IL PRIMIERO  
 
 Trento, 26 ottobre 2011 - Al via la prima edizione di “Dolomiti in Rete. Incontri tra Comunità” con tavole rotonde, incontri e proiezioni di film. Rete di nome e ...Di fatto quello tra Primiero, Fiemme e Fassa, visto che grazie ad Informatica Trentina e a Trentino Network la tavola rotonda del 24 ottobre sera sul tema del paesaggio - ma succederà anche con le altre due in programma, domani a Cavalese sulla storia e venerdì a Pozza di Fassa su identità e territorio - è stata trasmessa in diretta streaming internet sui siti delle tre Comunità e su quello della Provincia autonoma di Trento. Esordio più che positivo dunque per Comun General de Fascia, Comunità territoriale della Val di Fiemme e Comunità di Primiero che rappresentano insieme una parte importante del Trentino nord orientale e sono realtà che hanno avviato un processo "costituente" e stanno raggiungendo gradualmente obiettivi significativi. Con la Rete Dolomitica queste tre Comunità vogliono sperimentare una nuova modalità di lavoro, di partecipazione e di progettazione. Lo ha sottolineato con soddisfazione ieri sera, nella sala della Comunità di Primiero - accanto al presidente Cristiano Trotter - anche l´assessore provinciale all´urbanistica, enti locali e personale, Mauro Gilmozzi, in dialogo non solo con gli ospiti della tavola rotonda ma anche con il Comun General de Fascia con la Procuradora Cristina Donei e con la Comunità territoriale della Val di Fiemme con il presidente Raffaele Zancanella. "Questi incontri sono importanti - ha detto Gilmozzi - perché ci aiutano a tracciare una strada capace, senza ideologie, di indicare che il nostro modo di vivere e di essere - fatto di volontariato, scuola, ricerca, formazione, innovazione, mobilità sostenibile, cori, bande, cultura - diventa elemento distintivo. Il nostro futuro è sempre più legato alla capacità di fare rete, anche e soprattutto nelle realtà decentrate. Il paesaggio non è la cartolina che sempre ci si aspetta, il paesaggio siamo noi, è l´interazione tra l´uomo e un certo territorio. Per questo è importante dire la nostra idea di Trentino, per garantire il futuro ai nostri figli e garantire nuove opportunità. Il Trentino non è più solo territorio da attraversare, ma punto di interesse per chi lo visita. Punto di eccellenza che ha qualità uniche - dalle Dolomiti al Garda, dalla cultura alla ricerca - da offrire in un mondo sempre più globalizzato". Alla tavola rotonda sul tema "Paesaggio”, dopo gli interventi introduttivi di Mauro Gilmozzi e Cristiano Trotter, hanno dato il loro apporto - coordinati da Bruno Zanon, docente di Tecnica e Pianificazione Urbanistica presso la Facoltà di Ingegneria di Trento), tutte e tre le realtà dolomitiche. Fassa con “Fra paesaggio e linguaggio. Pratiche di relazione” di Loredana Ponticelli, architetto che, insieme a Cesare Micheletti, ha curato il progetto di riqualificazione ambientale dell´area Ciadenac- Catinaccio- Rosengarten. Poi Fiemme con "Le scritte dei pastori della valle di Fiemme" di Giovanni Kezich e Marta Bazzanella, rispettivamente direttore e conservatrice del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina. Infine i "padroni di casa" del Primiero con “Le baite documento o monumento? Più di 4.000 edifici di mezza montagna, prodotto di cinque secoli di edilizia corale” di Gianfranco Bettega, collaboratore del Settore Tecnico della Comunità di Primiero. La tavola rotonda ha dunque confermato la bontà di un impianto che dal punto di vista organizzativo e culturale vuole rappresentare un significativo passaggio verso la costituzione e l´effettivo funzionamento della Rete trentina della Storia, realtà che ha nella Fondazione Museo storico del Trentino il soggetto istituzionale capofila grazie all´attività dei suoi Portali e delle Reti locali. E´ per inaugurare questa nuova rete di collaborazione che è stata progettata la prima edizione di “Dolomiti in Rete. Incontri tra Comunità”. Stasera, sempre presso la Sala Negrelli della Comunità di Primiero, a Tonadico, alle 20.30 ci sarà una serata dedicata alla proiezione di film. In programma: Fassa: "Via Battisti-weiss sun Spiz da le Roe de Ciampié", regia di Ivan Vian, co-prodotto da Ivan Vian ed il Comun Genaral de Fascia (30 minuti); Fiemme: “Transumanza: una libertà condizionata”, regia di Claudio Frari, sceneggiatura di Francesco Carrer (22 minuti) e Primiero: “En pizech de sal. Alimentazione, memorie e ricette a Primiero”, regia di Michele Corona, ricerca storica e interviste di Angelo Longo (30 minuti). Domani seconda tavola rotonda, ancora una volta in videoconferenza tra le Comunità e in diretta streaming. Appuntamento a Cavalese, mercoledì 26 ottobre, alla Domus Consiliorum di piazzetta Rizzoli, 7. Il tema affrontato sarà “Storie Comparate”. Intervento introduttivo di Franco Panizza (assessore provinciale alla cultura, rapporti europei e cooperazione) e Raffaele Zancanella (presidente della Comunità Territoriale della Val di Fiemme). Quindi le relazioni: Fassa: “Alpinismo: una scelta di vita” degli alpinisti Sergio Valentini e Rina Chiocchetti del Moro. Fiemme: "Fili della memoria femminile: la scuola di tessitura di Tesero e la scuola di merletto a fuselli di Predazzo" di Franca Vanzetta (maestra della Scuola di tessitura) e Dolores Antoniazzi (esperta della Scuola di merletto a fuselli). Primiero: “Madonna della luce: acqua, energia, paesaggio e architettura a Primiero” di Andrea Sarno e Luigi Oliva (architetti che hanno curato il progetto di recupero del sito di archeologia industriale idroelettrica in località "Madonna della luce” nel Comune di Tonadico). Il moderatore sarà Giuseppe Ferrandi (direttore generale della Fondazione Museo storico del Trentino).  
   
   
CULTURA, REGIONE VERSO LA RICHIESTA DI RICONOSCIMENTO DELLA LINGUA LIGURE CONTRO IL RISCHIO DI UNA SCOMPARSA QUASI CERTA  
 
Genova, 26 Ottobre 2011 - Dare un riconoscimento giuridico, attraverso una legge nazionale, alla sessantina di parlate di Liguria che l´attraversano, dal mare all´entroterra. Far nascere la lingua ligure. Dopo una prima valorizzazione, negli anni scorsi, di questo “patrimonio immateriale” attraverso la creazione del Centro per i dialetti e le tradizioni popolari che raccoglie oltre duemila volumi sulla cultura popolare, la Regione Liguria punta a dare ufficialità a questo tesoretto culturale. Lo ha anticipato l´assessore alla Cultura Angelo Berlangieri incontrando il presidente della Consulta Ligure della associazioni per la cultura Elmo Bazzano con il vice Franco Bampi. La lingua ligure affonda le radici in secoli di letteratura, a cominciare dalle rime dell´Anonimo Genovese del 1291 fino alla straordinaria poesia di Creuze de ma, il disco-capolavoro di Fabrizio De Andrè del 1984. "Stiamo lavorando per arrivare a una proposta di legge, in contatto con il Ministero dell´Istruzione, Università e Ricerca, oltre che con la Consulta Ligure", ha spiegato Berlangieri. "La lingua ligure rischia di scomparire, insieme con i dialetti locali, credo che un almeno un tentativo di conservare e rimettere in circolo la memoria popolare del nostro territorio vada fatto, vedremo con quali risultati e con quali contributi", ha aggiunto l´assessore ligure.  
   
   
"UNA CITTÀ PER TUTTI": LA COMUNITÀ ALBANESE ALTOATESINA ALLA SCOPERTA DI BOLZANO  
 
Bolzano, 26 ottobre 2011 - Sono state una trentina le persone che hanno partecipato nel pomeriggio di domenica 23 ottobre 2011 alla prima delle tre visite guidate in lingua albanese alla città di Bolzano, proposte con il titolo “Una città per tutti” dal Fai Fondo Ambiente Italiano – Delegazione di Bolzano, dall’Associazione Panalbanese Arberia e dalla Società Dante Alighieri – Comitato di Bolzano nell’ambito del progetto “Con nuove culture”, promosso dal Vicepresidente della Provincia e Assessore alla Cultura Italiana Christian Tommasini. In questo primo incontro i partecipanti, guidati dal presidente di Arberia Tritan Myftiu, hanno percorso strade e piazze del centro storico scoprendone la storia e le caratteristiche artistiche e visitando alcuni luoghi significativi. La visita era aperta a tutte le persone che conoscono la lingua albanese; tra i presenti infatti anche persone di origine kosovara e macedone. Al termine della passeggiata i partecipanti hanno ricevuto un glossario in lingua italiana dei termini architettonici ed artistici illustrato da foto esplicative con particolari di monumenti e di edifici bolzanini, appositamente realizzato dalla Società Dante Alighieri. Lo scopo dell’iniziativa, nello spirito che anima il progetto “Con nuove culture” e le proposte di enti, istituzioni e associazioni che ad esso aderiscono, è di avvicinare i nuovi cittadini alla cultura locale anche attraverso la conoscenza del territorio, cosa che il Fai sta portando avanti già da qualche anno, sia a livello nazionale che locale, con azioni volte all’integrazione culturale, come le visite in varie lingue in occasione della Giornata Fai di Primavera. Dalla collaborazione con il comitato locale della Società Dante Alighieri per la parte linguistica italiana è nata “Una città per tutti”, progettata per questo primo ciclo con l’Associazione Arberia per la popolazione di lingua albanese, ma che in futuro verrà proposta anche per altri “nuovi cittadini”, in collaborazione con altre associazioni di stranieri. I prossimi appuntamenti di “Una città per tutti” sono per il 20 novembre 2011 Visita a Gries: la città di incontri e di turismo e per il 4 marzo Bolzano da fine Ottocento al dopoguerra. Info: Associazione Arberia 347 7916224. Per informazioni sulle iniziative di “Con nuove culture” è possibile contattare la dott.Ssa Laura Kob (Ufficio cultura 0471 411236/30; e-mail: laura.Kob@provincia.bz.it ) e consultare il sito www.Provincia.bz.it/connuoveculture    
   
   
LA PAROLA SCENICA: LEO NUCCI IN RECITAL AL FESTIVAL VERDI 2011 ROMANZE DA CAMERA E CELEBRI ARIE D’OPERA INTERPRETATE DAL GRANDE BARITONO  
 
 Parma, 26 ottobre 2011 - Sarà il grande Leo Nucci a chiudere l’intenso calendario del Festival Verdi 2011 venerdì 28 ottobre, alle ore 20.30, al Teatro Regio di Parma, con un eccezionale appuntamento dal suggestivo titolo La parola scenica. Concepito come un nuovo, vero spettacolo, col susseguirsi di romanze da camera e arie d’opera col ritmo incalzante delle azioni di un dramma verdiano, l’imperdibile appuntamento avrà protagonista assoluto l’amatissimo baritono, accompagnato da Paolo Marcarini, autore degli arrangiamenti, al pianoforte, Anna Loro all’arpa e Massimo Repellini al violoncello. Era stato proprio Verdi a coniare l’espressione “parola scenica” come una dichiarazione di poetica, di estetica e di vita: «Per parole sceniche intendo quelle che scolpiscono una situazione od un carattere, le quali sono sempre anche potentissime sul pubblico. So bene che talvolta è difficile darle forma eletta e poetica. Ma…(perdonate la bestemmia) tanto il poeta che il maestro devono avere il talento e il coraggio di non fare né poesia né musica». Questo spettacolo, che Leo Nucci, universalmente riconosciuto interprete verdiano di riferimento, dedica a Verdi e al Festival Verdi, nasce da quel continuo bisogno di stimoli nuovi che è comune ai grandi artisti: bisogno di creare e di dare luce nuova a ciò che esiste già. Ecco come il grande baritono e l’amico d’antica data Paolo Marcarini hanno inteso rigenerare il modo di fare opera dal suo interno, volgendosi alle radici del recitar cantando, così da creare uno spettacolo in cui anche la parte strumentale affidata al pianoforte non è interludio, ma è parte fondamentale dell’azione musicale. Nato a Castiglione dei Pepoli, in provincia di Bologna, Leo Nucci, ha studiato canto con Giuseppe Marchesi e si è perfezionato poi con Ottavio Bizzarri e Mario Bigazzi. Il suo debutto sulla scena lirica risale al 1967, al Teatro Sperimentale “A. Belli” di Spoleto come Figaro ne Il Barbiere di Siviglia di Rossini, lo stesso ruolo col quale debutta dieci anni dopo al Teatro alla Scala. Nel 1978 è chiamato alla Royal Opera House Covent Garden di Londra per cantare in Luisa Miller. Oggi è considerato il maggior baritono in carriera e le sue interpretazioni, in particolare nel repertorio verdiano, come confermano le sue tante apparizioni sul palco del Teatro Regio di Parma ed al Festival Verdi, sono considerate imprescindibile punto di riferimento per l’arte del belcanto. L’artista, di casa al Teatro Regio e amatissimo dal suo pubblico, offrirà per la prima volta la sua interpretazione di alcune romanze da camera - fra cui una scritta sulle parole di un coro dell’Adelchi di Alessandro Manzoni - oltre a riproporre memorabili pagine tratte da Macbeth, Vespri siciliani, Otello e Falstaff. Ancora una volta una festa, che Leo Nucci ha voluto dedicare al Circolo Culturale Parma Lirica nel suo Quarantennale.  
   
   
CONVEGNO PERSONE E CULTURE: NUOVE ROTTE PER UNA SOCIETÀ PLURALE PER UN CONFRONTO SULLE DINAMICHE MIGRATORIE  
 
Aosta, 26 ottobre 2011 - Avviare un dialogo e un confronto fra i soggetti coinvolti a vario titolo in Valle d’Aosta nella gestione delle dinamiche migratorie per individuare, insieme, nuove rotte e nuove strategie è l’obiettivo del Convegno interistituzionale Persone e culture: nuove rotte per una società plurale, in programma mercoledì 26 ottobre alla Cittadella dei Giovani di Aosta. L’incontro è organizzato dalla Regione, dall’Università della Valle d’Aosta e dall’Azienda Usl della Valle d’Aosta. A fronte di un fenomeno che trasformerà nei prossimi anni la Valle d’Aosta, si ritiene quanto mai essenziale non solo consolidare modelli e protocolli per gestire la fase emergenziale, ma anche sviluppare, in parallelo, una prospettiva interculturale nella sua dimensione di promozione del dialogo e del confronto, che assuma la diversità come paradigma di una società plurale aperta a tutte le differenze (di provenienza, di genere,di livello sociale, etc.). Il convegno prenderà avvio con gli interventi del Presidente della Regione Augusto Rollandin, dell´Assessore alla sanità, salute e politiche sociali Albert Lanièce, del Direttore generale dell’Azienda Usl della Valle d’Aosta Carla Stefania Riccardi e del Rettore dell’Università della Valle d’Aosta Pietro Passerin d’Entrèves. Si terrà poi una prima sessione accademica, che traccerà le linee conoscitive del fenomeno migratorio, alla quale si alternerà, nel pomeriggio, una sessione seminariale, coordinata dall’Assessorato dell’istruzione e cultura. A partire dalle ore 14.45 verranno presentate le attività di ricerca e formazione, promosse nell’Anno scolastico 2010/2011 dall’Assessorato stesso di concerto con le associazioni, gli enti e quanti operano sul territorio nell’ambito della tematica “intercultura, stranieri, migrazione”. Il convegno è aperto al pubblico. Per maggiori informazioni, è possibile contattare la Segreteria organizzativa preso l’Ufficio progetti innovativi e pari opportunità dell’Azienda Usl ai numeri di telefono 0165/544592 e 544628.  
   
   
LUCI CINESI 1981/2011. REPORTAGE DI ENRICO RONDONI CHIOSTRO DEL MUSEO NAZIONALE ROMANO DELLE TERME DI DIOCLEZIANOROMA 28 OTTOBRE / 26 FEBBRAIO 2012  
 
 Roma, 26 ottobre 2011 - Un reportage in oltre 100 fotografie a colori e bianco e nero per raccontare il grande balzo in avanti compiuto dalla Repubblica Popolare Cinese in questi ultimi 30 anni. Dal primo viaggio nel 1981 all’ultimo in Tibet nel 2011, l’autore ha documentato i complessi cambiamenti del paese, colti nella vita quotidiana. La mostra “Luci cinesi 1981/2011. Reportage di Enrico Rondoni”, al Chiostro del Museo Nazionale Romano delle Terme di Diocleziano dal 28 ottobre 2011 al 26 febbraio 2012 nell’ambito della Biennale Internazionale di Cultura Vie della Seta, è realizzata e curata da Enrico Rondoni, con l’allestimento dell’architetto Donata Tchou e con il contributo di Gioco del Lotto, Bologna Fiere, Yamamay, Carpisa, Cruciani. Il catalgo della mostra è edito da Peliti Associati. «Tornare nella Repubblica Popolare Cinese dopo 30 anni è stata la fonte ispiratrice di questa mostra.» spiega Enrico Rondoni, giornalista e autore del reportage «Il paese che avevo visto e fotografato nel 1981 e nel 1983 si rivelava, nel 2010, un altro mondo. Erano passati solo tre decenni, ma sembrava fosse trascorso un secolo». La Cina dei primi reportage fotografici e giornalistici di Rondoni usciva da un periodo politico non semplice: Mao Tse-tung era morto 5 anni prima, il paese era appena uscito dalla lotta per il potere tra la cosiddetta Banda dei Quattro e i riformatori di Deng Xiao Ping che avevano avuto la meglio; era iniziata la grande corsa modernizzatrice, il libero mercato controllato dal partito unico, che ha portato la Cina ai risultati di oggi. Un grande balzo, questa volta economico, ha mostrato al mondo tutte le potenzialità della Cina nella spettacolare organizzazione dell’Expò Universale di Shanghai nel 2010. Il paese dei primi anni ‘80 (da Pechino a Shanghai, da Xian a Canton, da Chendu a Kunming, da Hangzhou a Nanchino) era ancora immerso in una civiltà contadina dove le comuni del popolo, nonostante le 4 modernizzazioni volute da Deng, erano una realtà e uno dei luoghi che venivano fatti visitare con fierezza. L’unica differenza rispetto al passato della rivoluzione culturale con le sue tragedie era la possibilità di coltivare e vendere privatamente una parte di quanto prodotto. Colpiva l’assenza di macchine agricole e il timore che il lavoro meccanizzato abbassasse la soglia dell’occupazione. Anche le industrie erano arretrate di almeno cinquant’anni rispetto a quelle occidentali. Il turismo straniero era quasi inesistente. I cinesi stessi non potevano viaggiare all’interno del loro paese. «Quando sono arrivato a Shanghai nel 2010 per l’Expò Universale, con in mente le giunche dalle vele rosse nel porto e i palazzi sul Bund che ricordavano una New York degli anni ’30» racconta Enrico Rondoni «lo stupore è stato superiore alle aspettative». Mentre Rondoni era impegnato a girare un reportage per il Tg5, ha ripreso a fotografare - con la stessa macchina usata allora, in pellicola - gli stessi luoghi di trent’anni prima. Così è nata l’idea della mostra “Luci cinesi 1981/2011”, un percorso all’indietro nel tempo. Si parte da come era la Cina di allora: gli sguardi dei bambini nella scuola elementare della comune; gli anziani sorridenti nelle case di riposo delle comuni del popolo; la novità dei negozi che espongono vestiti dai colori sgargianti e jeans, in contrasto con le giacche blu tutte uguali; il faticoso lavoro nei campi; le fabbriche per lavorare la seta; le vecchie case in legno; le centinaia di migliaia di biciclette. Il Paese, che nel 1981 contava circa 900 milioni di abitanti (il censimento verrà fatto solo l’anno dopo), oggi sta per superare il miliardo e quattrocento milioni, con metropoli da oltre 20 milioni di abitanti, in cui le targhe per le macchine vengono messe all’asta. Dai treni veloci alle dighe, è tutto un record. Il reportage fotografico di “Luci cinesi 1981/2011” si gioca tutto sul confronto con un’epoca molto più lontana di quanto sembri, con ancora vivo il ricordo dell’accoglienza di un tempo e la serenità nella modestia. Ma ovunque il ritmo frenetico cambia anche le espressioni nei volti. Non a caso le ultime foto del reportage sono state scattate nel 2011 in Tibet. “Luci cinesi 1981/2011. Reportage di Enrico Rondoni” rientra nel calendario degli appuntamenti della Biennale Internazionale di Cultura Vie della Seta, realizzata grazie alla sinergia tra il Ministero degli Affari Esteri, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Roma Capitale. La Biennale ha in programma fino a febbraio 2012, dieci mostre - che spaziano dalla storia all’archeologia, dall’arte contemporanea all’attualità - e un ricco calendario di conferenze ed eventi. Www.viedellaseta.roma.it    
   
   
TRIESTE, ACCORDEON RECITAL: MARGHERITA BERLANDA IN CONCERTO  
 
 Trieste, 26 ottobre 2011 – L’accordeon recital della fisarmonicista Margherita Berlanda, in concerto su pagine musicali di Conrado del Rosario, Johann Sebastian Bach, Dimitri Šostakovic, Joseph Haydn e Jukka Tiensuu, è la terza proposta in cartellone per i “Mercoledì del Conservatorio” 2011 – 2012, nella serata di mercoledì 26 ottobre, alle 20.30, nella sede centrale del Conservatorio Tartimi di Trieste (via Ghega 12). Il programma di questa tranche di concerti, a cura del direttore del Conservatorio Massimo Parovel e del docente Roberto Turrin, si articola fino all’8 febbraio 2012 ed è proposto con ingresso libero previa prenotazione: info: tel. 040.6724911, www.Conservatorio.trieste.it  Margherita Berlanda inizia lo studio della fisarmonica classica sotto la guida di Attilio Amitrano presso la Scuola Musicale “C. Moser” di Pergine Valsugana (Trentino). Dal 2006 studia con Corrado Rojac prima presso il Conservatorio “L. Campiani” di Mantova, poi presso il Conservatorio “G.tartini” di Trieste, dove si diploma col massimo dei voti nel 2009. Frequenta attualmente il biennio specialistico ad indirizzo interpretativo presso il medesimo istituto. Ha seguito i corsi di interpretazione musicale tenuti da Corrado Rojac, Roman Pechmann, Janne Rättyä , Frederic Deshamps, Mika Vayriynen e Olivier Douyez. Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali ed internazionali ottenendo il I premio al Concorso “Giovani talenti” Val Tidone 2009, il Iii posto al Concorso Internazionale “Strumenti e Musica” Spoleto 2009 ed il I premio assoluto al “Premio europeo di fisarmonica” San Gemini 2009. Ha suonato in Italia ed all’estero (Melbourne, Mirtelford - Australia, Klagenfurt - Austria, Celje, Ljubiana - Slovenia, Vilnius - Lituania) da solista, con l’Ensemble di fisarmoniche classiche “Victoria”, in duo con Attilio Amitrano ed in duo col chitarrista François Stride. Ha effettuato una registrazione per Radio Vaticana. Grazie alla borsa di studio Erasmus, è stata allieva di Stefan Hussong presso la Musikhochschule di Wuerzburg (Germania) nel corso del corrente anno accademico. È stata membro di giuria del Concorso Ars Nova di Trieste nell’anno 2010.  
   
   
VITTORIO SGARBI AFFASCINATO DA CASTEL THUN  
 
Trento, 26 ottobre 2011 - Al termine della inaugurazione a Trento del Padiglione Italia della Biennale di Venezia, che apre Palazzo Trentini alle opere di 14 artisti trentini, il noto critico d´arte Vittorio Sgarbi, che del Padiglione Italia è il curatore, è stato condotto dall´assessore Panizza in visita alle bellezze "notturne" di Castel Thun. "Abbiamo voluto rispondere prontamente a una precisa richiesta di Sgarbi – ci ha detto l´assessore Panizza, – che, avendo saputo dell´apertura del celebre maniero noneso, era stato incuriosito sia dalla notevole affluenza di pubblico registrata nel biennio 2010-2011, ma anche dalle illustrazioni ricevute e lette di un restauro fatto a regola d´arte". Vittorio Sgarbi, che al castello è stato accolto dal sindaco di Vigo di Ton Sandra Webber e dall´allegra brigata dei cacciatori dell´Euregio raccolti nel Cantinone per la loro cena, ha potuto visitare tutte le sale dello stupendo maniero, complimentandosi sia per l´accuratezza degli interventi di restauro, sia per la ricchezza degli arredi e la magica atmosfera che Castel Thun ancora conserva. La serata di visita alla valle è continuata – in compagnia sempre dell´assessore Panizza, di Andrea Paternoster, direttore dell´Apt della Val di Non, e di Laura Cretti, assessore alla cultura della Comunità di Valle, – con una puntata a casa de Gentili a Sanzeno. Accolto dal sindaco e da alcuni rappresentanti dell´amministrazione comunale, ha visitato la mostra di Paolo Vallorz e Luciano Zanoni. E se Sgarbi conosce e apprezza da tempo l´opera dell´artista Vallorz ("Un istintivo, un genuino, un semplice che racconta la Natura con una profonda personalità e un´originalità straordinaria" ha commentato il critico), a Sanzeno ha avuto modo di conoscere anche le opere in ferro di Luciano Zanoni, il fabbro-artista con il quale Sgarbi si è complimentato sinceramente, tanto da raggiungerlo, a fine giro, nella sua bottega-fucina per vedere da vicino le sculture alle quali sta lavorando in questo periodo. È toccato poi a Casa Campia di Revò, che il critico ha visitato accompagnato dal sindaco Yvette Maccani. E qui Sgarbi s´è complimentato con tutto il paese, con tutte le famiglie di Revò che, privandosi di mobili d´epoca, hanno consentito il riarredo storico dell´edificio, restituendolo all´antico splendore. Un esempio di come, lavorando assieme e rinunciando ciascuno a qualcosa, è possibile far rivivere il passato e la cultura, è stato il commento unanime.  
   
   
A VOLTERRA PARTE IL PROGETTO 2011 DEL TEATRO DI NASCOSTO  
 
Firenze, 26 ottobre 2011 – Attori, scrittori, artisti, giornalisti, registi e musicisti dalla Palestina, dalla Giordania, dall’Egitto, dall’Iraq, dalla Turchia, dal Kurdistan, dall’Iran, dall’Afganistan, dalla Spagna, dall’Olanda e dall’Inghilterra porteranno a Volterra, dal 27 al 30 ottobre prossimi, le loro voci e tutte le voci di coloro che non hanno più voce, le voci di chi ha dovuto imparare a convivere con la guerra, l’oppressione, la prigionìa e la povertà. Quattro giorni di incontri, scambi, spettacoli, performances, conferenze e concerti in un meraviglioso mosaico culturale nella cornice della suggestiva cittá toscana, base del lavoro del Teatro di Nascosto, creato e diretto da Anne Henneman,. Il progetto degli incontri sarà presentato, nel corso di una conferenza stampa…… a sorpresa, giovedì 27 ottobre, ore 11, a Palazzo Strozzi Sacrati in Piazza del Duomo 10 a Firenze. Saranno presenti l’assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti, Anne Henneman e …………… tanti altri!