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Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Ottobre 2011
ENERGIA, ROMANI: “ALLEANZA STRATEGICA CON LA SERBIA SULLE RINNOVABILI” FIRMATO ACCORDO CHE AGGIORNA INTESA DEL 2009 PER IMPORTARE ENERGIA VERDE - ITALIA SEMPRE PIÙ VICINA ALL’OBIETTIVO EUROPEO DEL 17% DA FONTI RINNOVABILI ENTRO IL 2020  
 
 Roma, 26 ottobre 2011 - Sviluppo delle fonti rinnovabili, cooperazione industriale tra investitori italiani e serbi per la costruzione di centrali idroelettriche in Serbia, nonché tra gli operatori di trasmissione del sistema elettrico della Serbia, Ems e dell’Italia, Terna. Sono questi i contenuti dell’accordo siglato tra il Ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani e il Ministro delle Infrastrutture e dell’Energia serbo, Milutin Mrkonjic, alla presenza del Vice Ministro dell’Industria, dell’Energia e delle Miniere della Repubblica Srpska, Milan Bastinac. In particolare l’accordo di oggi aggiorna quelli firmati nel marzo e nel novembre 2009, stabilendo le condizioni, anche tariffarie, in base alle quali saranno costruiti gli impianti idroelettrici allora individuati la cui realizzazione, dopo il recepimento della Direttiva europea sulle fonti rinnovabili, viene ora compiutamente inquadrata nell’ambito di un “progetto comune” tra Italia e Serbia. Sulla base dell’accordo, l’energia che sarà prodotta dalle centrali idroelettriche realizzate da investitori italiani e serbi sarà destinata al consumo nel mercato italiano, verso il quale sarà convogliata garantendone il transito a lungo termine sull’interconnessione elettrica tra Serbia e Montenegro e, da questa, verso l’Italia attraverso l’elettrodotto già programmato. Si tratta del primo dei “progetti comuni” previsti dalla Direttiva europea sulle fonti rinnovabili e costituisce quindi un segno tangibile dell’avvicinamento costante della Serbia all’Europa. Si ricorda che questa Direttiva, recepita dall’Italia nel marzo scorso, consente di stabilire accordi con Paesi non europei per importare l’energia rinnovabile prodotta conteggiandola nell’obiettivo nazionale. Nel Piano di Azione Nazionale presentato dall’Italia alla Commissione Europea nel luglio 2010 è previsto che dall’area dei Balcani siano importati 6 Twh/anno, attraverso il cavo con la rete montenegrina. Gli investimenti che saranno attivati a fronte dell’accordo sono di circa 800 milioni di Euro per la costruzione delle centrali sui fiumi Ibar e Drina, oltre a quelli già previsti di 775 milioni per l’interconnessione Italia – Montenegro che sarà realizzata da Terna. Si sottolinea, infine che gli effetti di questo accordo potranno estendersi anche a progetti nel territorio della Republika Srspka, mediante una adesione formale del Governo Srspko al memorandum. “Sono molto soddisfatto dell’intesa finalizzata oggi, frutto di un lungo lavoro e di una partnership sempre più forte tra Italia e Serbia” ha spiegato il Ministro Romani “Un aspetto fondamentale di questa cooperazione è la realizzazione congiunta dei progetti di produzione di energia da fonti rinnovabili presenti già negli accordi che firmammo nel 2009. Questi progetti convergono a due interessi reciproci: quello italiano di investire sullo sviluppo di progetti congiunti per contribuire al raggiungimento al 2020 dell’obiettivo del 17% di fonti rinnovabili fissato in ambito europeo, e quello dei Paesi dell’area balcanica di sviluppare le loro fonti interne, rafforzando al contempo la cooperazione industriale e la loro integrazione nel sistema europeo”.  
   
   
RAFFINAZIONE: SAGLIA, TAVOLO ESTESO ANCHE A SINDACATI  
 
Roma, 26 ottobre 2011. “Oggi è iniziato un percorso per discutere a tutti i livelli e capire quali strumenti mettere in campo in tempi brevi per affrontare la crisi del settore della raffinazione che investe non solo l’Italia ma tutta l’Europa”. È quanto dichiara Stefano Saglia, sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico con delega all’energia, al termine del Tavolo tecnico sulla raffinazione in cui si è fatto il punto sui problemi strutturali del settore. Al tavolo ha preso parte l’Unione Petrolifera e le società che operano nell’ambito della raffinazione. “Bisogna avere consapevolezza della gravità del problema – continua il sottosegretario – e per questo abbiamo deciso di estendere il tavolo anche ai sindacati dei lavoratori del settore della raffineria”. Il tavolo esteso ai sindacati è convocato per martedì 8 novembre.  
   
   
SLOVENIA, CRESCE LA DIPENDENZA ENERGETICA DEL PAESE  
 
Lubiana, 26 ottobre 2011 - La dipendenza energetica della Slovenia è cresciuta di 0,8 punti percentuali durante il 2010, arrivando a quota 48 per cento. L´incremento della dipendenza energetica dalle risorse esterne è così cresciuto a causa dell´importazione massiva di prodotti petroliferi e del gas naturale. I consumi complessivi di elettricità sono incrementati di 3 punti percentuali su base annua, mentre la fornitura di energia accresciuta di 2 punti percentuali.  
   
   
BOLZANO: OK AL PARCO EOLICO RIDIMENSIONATO  
 
Bolzano, 26 ottobre 2011 - È arrivato il 24 ottobre il via libera della Giunta provinciale al parco eolico al Brennero, dopo che il progetto è stato ripresentato e ridimensionato: si costruirà solo sul territorio del Comune di Brennero e non più su quello di Fleres, le pale eoliche saranno 19 e non 22, previsti impianto radar, unico accesso e monitoraggio ambientale. Alla base del nuovo progetto del parco eolico nella zona del Brennero, che oggi ha avuto l´approvazione della Giunta provinciale, c’è un accordo tra le parti interessate: la cooperativa centrale elettrica di Fleres infatti ritira il suo progetto che prevedeva 9 pale eoliche in cambio di una partecipazione all´interno della Wpp 1, la joint-venture tra Leitwind (51%) e Azienda Energetica (49%) che ha progettato il parco eolico sul Sattelberg. "Beneficiando quindi dell’energia prodotta da 4 delle pale eoliche sul Sattelberg, la cooperativa non presenta un proprio progetto", ha spiegato il presidente Durnwalder. Tra le modifiche sostanziali del progetto ridimensionato, le più importanti riguardano l´interramento della linea elettrica, la riduzione da 22 a 19 delle pale del parco (eliminate le 3 più prossime alla zona di confine), un monitoraggio ambientale costante. Inoltre sarà utilizzato un unico accesso (la strada militare che già porta in quota), mentre per il trasporto verrà impiegata una funivia che dovra essere demolita a conclusione dei lavori. Prevista anche l´installazione di impianti radar per monitorare il flusso degli uccelli e determinare quindi lo spegnimento delle pale nella fase di passaggio dei volatili. Il Sattelberg è uno dei siti più ventosi di tutta Europa: "La capacità di produzione è stimata in 100 milioni di kwh l´anno - ha detto Durnwalder - pari al fabbisogno energetico di tutta l´Alto val d´Isarco." Se si aggiugono i 200 milioni di kwh prodotti annualmente con il fotovoltaico, "queste due forme di energia alternativa consentiranno di coprire già il 10% del fabbisogno dell´intero Alto Adige", ha sottolineato il Presidente.  
   
   
AOSTA: L´ENERGIA NUCLEARE: ORIGINI, RISCHI, PROSPETTIVE  
 
Aosta, 26 ottobre 2011 - L’assessorato dell’istruzione e cultura, nell’ambito della Saison Culturelle 2011/2012, presenta, venerdì 4 novembre 2011, alle ore 21, presso la Sala conferenze della Biblioteca regionale di Aosta, la conferenza sul tema L’energia nucleare: origine, rischi, prospettive. La conferenza affronterà l’argomento dell’energia nucleare sotto il duplice aspetto dell’energia da fissione e da fusione. In particolare, dopo una breve descrizione della situazione energetica mondiale e italiana – con un excursus sugli impianti nucleari oggi attivi nel mondo - sarà esaminata l’origine fisica dell’energia da fissione nucleare e delle connesse radiazioni ionizzanti (raggi alfa, beta e gamma), saranno fornite alcune indicazioni circa la loro natura e pericolosità, saranno esaminati i principi generali di funzionamento di una centrale nucleare convenzionale per la produzione di energia elettrica, con un sommario esame dei due più gravi incidenti avvenuti, Chernobyl e Fukushima, e saranno infine prese in esame le novità oggi allo studio, con particolare riferimento allo stato delle ricerche per un’energia nucleare abbondante e pulita, come quella che si potrà ottenere con la fusione nucleare. Giorgio Roncolini si è laureato in Fisica all’Università di Torino col massimo dei voti e ha successivamente ricoperto l’incarico di assistente presso il Politecnico di Torino, dove si è occupato di didattica e ricerca. Ha poi svolto attività di ricerca nel settore della System Analysis al Centro Ricerche Fiat, per passare poi ad occuparsi di Information & Communication Technology, ricoprendo varie responsabilità manageriali. Dal 2005 è docente all’Università della Terza Età (Unitre) di Torino, dove tiene corsi sulle principali teorie della fisica contemporanea, quali la relatività, la meccanica quantistica, la fisica delle particelle elementari, la cosmologia, coniugando contenuti fisici e riflessioni filosofiche. Sulle materie dei suoi corsi sta per essere pubblicato un volume dal titolo Fisica e Filosofia, un viaggio nell’affascinate e incerto mondo della fisica. Tiene spesso conferenze di aggiornamento e approfondimento per studenti delle classi terminali dei licei di Torino e Pinerolo. Per ulteriori informazioni rivolgersi all’Assessorato dell’istruzione e cultura Direzione sostegno e sviluppo attività culturale, musicale, teatrale ed artistica tel : 0165 273185/273277. Sito Internet: www.Regione.vda.it  E-mail: saison@regione.Vda.it    
   
   
ZAIA: A PALAZZO CHIGI INCONTRO POSITIVO TRA ISTITUZIONI SIDACATI ED ENI. PREZIOSA LA GARANZIA DEL GOVERNO  
 
Venezia, 26 ottobre 2011 - “L’incontro di stamane al tavolo del Governo tra Istituzioni, sindacati ed Eni ha dato buoni risultati. Il Governo si è fatto garante di punti essenziali che riguardano Porto Marghera, la sua vocazione industriale e i posti di lavoro”. Lo dichiara il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, al termine di un incontro, tenutosi a Roma, sul futuro della raffineria Eni di Porto Marghera “In particolare – aggiunge Zaia - abbiamo preso atto della volontà dichiarata di procedere a una cassa integrazione a stipendio pieno; di riaprire al termine di questo periodo gli impianti, e di garantire anche dopo il 2014 investimenti strategici dell’Eni a Porto Marghera”. “Credo – prosegue il presidente - che siano stati preziosi la sintonia tra le Istituzioni e il lavoro del sottosegretario Gianni Letta. Voglio ringraziare anche l’amministratore delegato dell’Eni Paolo Scaroni; e in particolare voglio sottolineare quanto sia stata di buon augurio la sua dichiarazione assolutamente positiva in favore di Porto Marghera”.  
   
   
ITGI: SODDISFAZIONE PER ACCORDO TURCHIA-AZERBAIJAN SUL TRANSITO GAS  
 
Milano, 26 ottobre 2011 – Edison, promotrice del progetto Itgi (Interconnector Turkey-greece-italy), accoglie con soddisfazione l’accordo di oggi tra la Turchia e l’Azerbaijan sul transito di gas tra i due paesi che rappresenta un passo avanti verso l’apertura del Corridoio Sud per importare gas dall’Azerbaijan verso l’Europa. L’accordo completa il quadro legislativo necessario per lo sviluppo del gasdotto Itgi (Interconnector Turkey-greece-italy). L’itgi, insieme alla bretella Igb verso la Bulgaria, rappresenta l’opzione più avanzata e competitiva per aprire il Corridoio Sud per portare gas dal Caspio e dal Medio Oriente. Il gasdotto aumenterà in questo modo la diversificazione delle rotte di import gas verso l’Europa a beneficio della sicurezza energetica specie nell’area di maggior necessità, il sud est europeo. L’itgi è il progetto più maturo per aprire il Corridoio Sud avendo completato tutti i principali procedimenti regolatori, tecnici ed ambientali: la costruzione del gasdotto può partire subito dopo l’allocazione del gas dal giacimento di Shah Deniz 2 (Azerbaijan) nell’abito della gara in corso. Inoltre, la tempestiva realizzazione di Itgi e Igb può stimolare lo sviluppo di altri progetti regionali, collegando così le risorse di gas addizionali che saranno rese disponibili all’Europa. Il gasdotto sarà costruito sulla base della quantità di gas disponibile da Shah Deniz 2 (10 miliardi cubi di gas all’anno) con una capacità ulteriormente ampliabile per garantire il trasporto di ulteriori quantità di gas nel futuro. Il corridoio di transito Itgi utilizza le infrastrutture gas esistenti dall’Azerbaijan fino alla Grecia via Turchia. Dalla Grecia all’Italia è in via di sviluppo il gasdotto Igi che comprende: -Igi Onshore (600 km onshore, da realizzare in territorio greco a cura di Desfa, società controllata da Depa e proprietaria delle rete di trasporto in Grecia) -Igi Poseidon (200 km offshore, nel tratto marino tra la costa greca e quella pugliese, sarà costruito da Igi Poseidon Sa, joint venture tra Edison e la società greca Depa) L’itgi comprenderà inoltre un collegamento con la Bulgaria, attraverso il gasdotto Igb (Interconnector Greece-bulgary) che avrà una capacità di trasporto dai 3 ai 5 miliardi di metri cubi di gas all’anno (sarà sviluppato da Igi Poseidon insieme alla società bulgara Beh) L’unione Europea ha riconosciuto la rilevanza strategica di Itgi come Progetto d’Interesse Europeo inserendolo nei progetti per lo sviluppo del Corridoio Sud dell’European Recovery Plan con una proposta di finanziamento di 100 milioni di euro. L’igb è stato candidato al finanziamento di circa 45 milioni di euro nell’ambito dello stesso piano europeo.  
   
   
PIANO CASA, ALEMANNO: «ROMA CAPITALE AL FIANCO DELLA REGIONE LAZIO»  
 
 Roma, 26 ottobre 2011 - «Siamo al fianco della presidente Polverini in questa incomprensibile vicenda dell’impugnatura da parte del Governo del Piano Casa del Lazio. La Giunta regionale deve sapere che può contare sul nostro pieno appoggio per ogni battaglia finalizzata ad una necessaria spinta all’economia e alla difesa di un diritto fondamentale come quello della casa. Roma Capitale e la Regione Lazio faranno sentire insieme la loro voce». È quanto dichiarato ieri dal sindaco, Gianni Alemanno.  
   
   
BOLZANO: EDILIZIA ABITATIVA, EDILIZIA SANITARIA, INCLUSIONE SOCIALE  
 
 Bolzano, 26 ottobre 2011 - La Giunta provinciale ha assunto il 24 ottobre tre decisioni di rilievo: in materia di edilizia sanitaria, l´ammodernamento degli ospedali di San Candido e Bressanone; in tema di edilizia abitativa, l´accorpamento in un unico servizio del contributo al canne di affitto e del sussidio casa. Dopo l´ok alla legge sull´inclusione sociale, saranno avviate attività di sensibilizzazione e informazione sul territorio. Due progetti di edilizia sanitaria - che riguardano la necessaria ristrutturazione di una parte degli ospedali di Bressanone e di San Candido - sono stati approfonditi dalla Giunta provinciale. A Bressanone l´intervento riguarda il risanamento e adeguamento del blocco degenze (un progetto per complessivi 38,4 milioni di euro, suddiviso in più lotti), mentre a San Candido i lavori di ristrutturazione riguardano tra l´altro il corpo centrale, l´ingresso, l´accettazione, diversi ambulatori. La spesa complessiva è stimata in circa 13 milioni di euro. Non si tratta di ampliamenti, ha precisato il presidente Durnwalder, "perchè i nosocomi periferici sono già oggi sufficientemente attrezzati per assolvere alle funzioni previste dal sistema sanitario provinciale." Dopo l´approvazione della legge sull´inclusione dei cittadini stranieri, la Giunta avvia ora l´attività di informazione e sensibilizzazione sui contenuti della nuova normativa e sui prossimi passi da adottare. Allo scopo si punta al coinvolgimento del territorio e di tutta la popolazione: sono previste tra l´altro conferenze, incontri e coordinamento con i Comuni, enti e associazioni, informazione delle persone direttamente interessate, in particolare sulle modalitá legate a prestazioni sociali, lavoro, casa, istruzione, ricongiungimenti. Per semplificare le procedure, risparmiare costi, garantire maggiori controlli e in definitiva un sistema più snello, la Giunta provinciale ha deciso di accorpare in un unico servizio di riferimento le erogazioni del contributo al canone d´affitto (finora gestito dalla Ripartizione provinciale edilizia agevolata) e del sussidio casa (gestito oggi dalle Comunità comprensoriali). "Non più due enti ma un´unica centrale che potrà corodinare meglio i servizi e i controlli", ha concluso Durnwalder.  
   
   
MILANO: DA GENNAIO RIDOTTI DEL 20% I CANONI DEGLI ALLOGGI ERP UN ACCORDO CHE LA CITTÀ ASPETTAVA DA 5 ANNI.  
 
Milano, 26 ottobre 2011 - Canoni di edilizia residenziale pubblica ridotti del 20% per gli inquilini delle case popolari Erp con redditi Isee inferiori ai 35 mila euro e taglio del 15% della bolletta per i servizi resi dall’Aler. Sono i due provvedimenti più importanti scaturiti dall’accordo tra il Comune di Milano e i sindacati (Cgil, Cisl, Uil, Sunia, Sicet, Unione Inquilini, Federcasa, Conia, Ugl, Asia-usb, Uniat) che rimodula in via provvisoria le spese di chi alloggia nelle case comunali: l’accordo, infatti, ha effetto dal 1° gennaio al 31 marzo 2012. Entro questa data sarà stipulata una nuova intesa di carattere definitivo, la cui decorrenza verrà stabilita tra le parti nell’accordo stesso. “In soli quattro 4 mesi – afferma l’assessore alla Casa e ai Lavori pubblici Lucia Castellano – siamo riusciti a realizzare un accordo che la città aspettava da 5 anni. È un segnale concreto della buona volontà dell’Amministrazione comunale che, in un momento di difficoltà economica e sociale per molti cittadini, rinuncia a una quota di entrata per venire incontro alle esigenze degli inquilini delle case popolari: riduciamo il canone, mantenendo la quantità e qualità dei servizi offerti. Il mio auspicio è che adesso si riduca la morosità: per l’arretrato il Comune offrirà forme di rateizzazione. Ringrazio i sindacati, con cui continueremo a lavorare nei prossimi mesi per la definizione dell’accordo definitivo e dell’anagrafe degli inquilini”. A beneficiare delle nuove misure relative ai canoni calcolati sulla base della legge regionale 27 del 2009 sono circa 12mila utenti su 23mila complessivi che abitano nella case del Comune. La riduzione del 20% sarà applicata a chi ha denunciato un reddito Isee inferiore ai 35 mila euro. Sono esclusi coloro che in base alla legge 27 pagano già i canoni minimi e coloro che non hanno subito incrementi di canone. Riguarderà tutti gli inquilini, invece, il taglio della bolletta per i servizi dell’Aler (pulizia degli immobili, taglio del verde ad eccezione delle spese non comprimibili come lo stipendio del portiere). I contenuti dell’accordo saranno vigenti per i primi tre mesi del 2012. Nel frattempo l’Amministrazione comunale di concerto con i sindacati eseguirà un’indagine sulle condizioni delle case Erp. Qualora il valore degli immobili risultasse diverso da quello stimato, saranno rivisti anche i canoni, riducendoli o elevandoli sulla base quindi di criteri oggettivi. L’accordo definitivo determinerà le regole per conguagliare la riduzione transitoria, rispetto ai risultati dell’indagine. Un’altra misura stabilita nell’accordo a favore delle fasce meno abbienti è il contributo del Comune per le spese di riscaldamento che viene esteso a coloro che hanno un reddito fino a 9mila euro calcolati col metodo Isee. A beneficiarne saranno 7.000 inquilini contro gli attuali 4.500. Per quanto riguarda i costi di questa operazione, il taglio dei canoni comporta una riduzione nelle casse comunali di 1.240.000 euro che saranno compensati con i miglioramenti di gestione e il recupero delle morosità. I contributi per il riscaldamento passano dagli attuali 1.150.000 a 1.850.000 euro: la differenza sarà coperta grazie al fondo di solidarietà di 3 milioni di euro che ogni anno è vincolato per le spese di sostegno sociale agli inquilini meno abbienti degli alloggi Erp.  
   
   
FONDAZIONE SODALITAS PRESENTA I MIGLIORI PROGETTI SOCIALI SU CUI INVESTIRE NEL 2012 LE 13 MIGLIORI INIZIATIVE NONPROFIT SELEZIONATE NELL´AMBITO DI SODALITAS SOCIAL INNOVATION DA PROPORRE ALLE IMPRESE PER LO SVILUPPO DI PARTNERSHIP INNOVATIVE  
 
Milano, 26 ottobre 2011 – Si è conclusa ieri, con un evento ospitato da Assolombarda, la prima edizione di Sodalitas Social Innovation, il programma avviato quest’anno da Fondazione Sodalitas per migliorare la capacità progettuale delle organizzazioni del Terzo Settore e favorire nuove partnership fra profit e nonprofit. 231 i progetti sociali presentati da ben 202 Onp (Organizzazioni Non Profit); 13 le iniziative selezionate, grazie al lavoro di autorevoli rappresentanti delle imprese, delle Fondazioni erogatrici, delle Istituzioni e dell’Istituto Italiano della Donazione. A presiedere la giuria Pier Mario Vello, segretario generale di Fondazione Cariplo, che ha dichiarato: “L’attuale quadro economico-finanziario ha costretto tutti i soggetti finanziatori - del settore privato e del privato sociale - a rivedere i propri budget. In un contesto di risorse scarse è più che mai necessario allocare le risorse disponibili in modo ottimale ovvero verso i progetti più innovativi e attenti alla sostenibilità. Ed è proprio in questa direzione che si è mossa Sodalitas, offrendo alle organizzazioni nonprofit uno strumento operativo e concreto, che riassume tutti i principi che dovrebbero sempre guidare una progettazione di qualità”. "Quando in aprile abbiamo lanciato Sodalitas Social Innovation non potevamo immaginare che la necessità di costruire nuove partnership tra profit e nonprofit fosse così stringente e sentita nel Terzo settore – ha aggiunto Ugo Castellano, Responsabile di Sodalitas Social Innovation per Fondazione Sodalitas - Le 202 Onp che hanno deciso di partecipare al progetto dimostrano infatti che con questa iniziativa abbiamo intercettato un bisogno - la relazione con il mondo delle imprese - che è diventato oggi una ragione di sopravvivenza per chi opera nel sociale, e che va ascoltato. L’evento di oggi è stata l’occasione per mettere realmente in contatto questi due mondi, favorendo l’innescarsi di collaborazioni che portino beneficio a tutti gli attori coinvolti, e quindi alla comunità nel suo complesso”. I 13 progetti selezionati sono stati presentati oggi in Assolombarda ad un gruppo qualificato di imprese e organizzazioni, per dare visibilità alle Onp selezionate e promuovere partnership con imprese interessate a contribuire con il proprio know-how allo sviluppo delle iniziative sociali. Per favorire la comprensione reciproca fra Terzo Settore ed imprese, Fondazione Sodalitas ha elaborato una ‘Griglia di compilazione’ che ha guidato le Onp nella messa a punto dei progetti presentati a Sodalitas Social Innovation. Un metodo che ha aiutato le Onp a esprimere con un linguaggio condiviso dalle imprese sia il valore sociale sia la sostenibilità finanziaria delle proprie iniziative, nonché la capacità organizzativa a supporto del progetto e il ritorno atteso per l’impresa potenziale partner. Questi i 10 criteri messi a punto per far emergere gli aspetti qualificanti dei progetti: Significatività e Valutazione dell’Impatto Sociale; Sviluppo delle capacità; Scalabilità; Capacità di Innovazione Sociale; Replicabilità; Competitività Costo-risultato; Sostenibilità Economica e Finanziaria; Approccio di Sistema; Partnership con il Mondo Profit; Esperienze e capacità organizzativa. “La convinzione che sta alla base di questa idea è semplice – ha dichiarato Antonio Maria Colombo, Direttore Generale Assolombarda - se il nonprofit riesce ad acquisire le competenze e a dotarsi degli strumenti necessari per presentare al meglio i propri social business plan, aumenta le probabilità di costruire partnership e ottenere finanziamenti. E, nello stesso tempo, riesce a far crescere la visibilità di progetti e servizi di qualità che possono risultare interessanti o utili anche per le imprese profit. Pur senza entrare nel merito del progetto, mi sembra importante sottolineare come, ancora una volta, Fondazione Sodalitas abbia saputo farsi portatrice di una proposta innovativa”. “Sono convinto - ha concluso Antonio Maria Colombo - che vi siano tutte le premesse perché molti dei progetti e dei servizi presentati possano catalizzare, da parte delle imprese profit, un’attenzione che vada al di là di un generico interesse per sfociare in veri e propri rapporti di partnership”. Sodalitas Social Innovation ha già ottenuto l’adesione di 4 fondazioni – Fondazione Cariplo, Fondazione Enel Cuore Onlus, Fondazione Vodafone Italia ed Unicredit Foundation - 4 Organizzazioni rappresentative del Terzo Settore – Ciessevi, Colomba, Forum Nazionale Terzo Settore, Istituto Italiano della Donazione – e 24 imprese: Abb, Accenture, Artsana, Banca Prossima, Banca Popolare di Milano, Coca Cola Hbc Italia, Dnv Business Assurance, Edison, Gruppo Filo Diretto, Holcim (Italia), Indesit Company, Italcementi, Linklaters, L’oreal Italia, Leroy Merlin, Mellin, Monte dei Paschi di Siena, Roche, Snam Rete Gas, Stmicroelectronics, Terna, Tnt, Ubs, Vodafone Italia. Sodalitas Social Innovation è un progetto realizzato da Fondazione Sodalitas con il contributo di Ubi Banca e con il patrocinio di Fondazione Cariplo, Comune di Milano, Provincia di Milano e Regione Lombardia – Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale. L’iniziativa ha già ottenuto l’adesione di 4 fondazioni – Fondazione Cariplo, Fondazione Enel Cuore Onlus, Fondazione Vodafone Italia ed Unicredit Foundation - 4 Organizzazioni rappresentative del Terzo Settore – Ciessevi, Colomba, Forum Nazionale Terzo Settore, Istituto Italiano della Donazione – e 24 imprese: Abb, Accenture, Artsana, Banca Prossima, Banca Popolare di Milano, Coca Cola Hbc Italia, Dnv Business Assurance, Edison, Gruppo Filo Diretto, Holcim (Italia), Indesit Company, Italcementi, Linklaters, L’oreal Italia, Leroy Merlin, Mellin, Monte dei Paschi di Siena, Roche, Snam Rete Gas, Stmicroelectronics, Terna, Tnt, Ubs, Vodafone Italia. Sodalitas Social Innovation conferma l’impegno di Fondazione Sodalitas a sostenere le organizzazioni del Terzo settore nel rafforzamento della loro capacità organizzativa e progettuale, e a proporsi come punto di riferimento delle imprese interessate a sviluppare partnership con il mondo nonprofit. Nel 2012 Sodalitas Social Innovation coinvolgerà un gruppo ancora più ampio di imprese e organizzazioni nonprofit, attraverso workshop dedicati alla condivisione dei presupposti per sviluppare efficaci programmi di partnership. I Progetti Più Meritevoli Di Sodalitas Social Innovation - Categoria 1 - Enti start up Area di intervento Italia - Progetto: Impara l’arte e … non metterla da parte! - Ente: Associazione F.o.c.u.s. Sociale – formazione e orientamento per la comunicazione di utilità sociale - L’iniziativa prevede il coinvolgimento di 30 giovani residenti nella provincia di Napoli e 10 anziani “maestri di bottega” che - grazie anche all’implementazione di laboratori interattivi di web-marketing e la messa a disposizione di nuove attrezzature – potranno trasferire alle nuove generazioni le proprie competenze, vedendo così recuperate delle professionalità altrimenti a rischio di “estinzione”. Menzione Speciale Progetto: Audiofarm - Ente: Associazione Controluce Onlus - L’iniziativa si propone di collocare al di fuori delle farmacie una sorta di Mp3 da esterno che – su richiesta – comunichi in forma audio la turnistica notturna e/o festiva delle farmacie, semplificando così – soprattutto per persone con disabilità visive o con una scarsa conoscenza della lingua italiana scritta - l’acquisizione di informazioni che rappresentano una necessità in particolari situazioni di emergenza. Categoria 2 - Enti start up Area di intervento Estero Progetto:i Na Nye Iri - Ente: Twunge Ubumwe Onlus - Il progetto prevede la realizzazione di un centro di accoglienza per bambini orfani e ragazzi di strada del Burundi garantendo nutrizione, vestiario e formazione, l’attivazione di attività produttive di tipo agro-pastorali con le tecnologie adatte al contesto, la formazione di figure professionali con competenze diverse atte a formare e informare le popolazioni autoctone. Categoria 3 - Ente già in essere Area di intervento Italia Sottocommissione A: Immigrazione e Territorio Progetto: “La Terra e il Germoglio”. Filiera Agroalimentare - Ospitalità Rurale - Passaggio generazionale - Ente: Cooperativa Sociale Libera-mente - Con questo progetto la cooperativa, che ha acquistato un’azienda agricola produttiva e ottenuto in gestione un bene confiscato alla mafia nel territorio partinicense, intende realizzare una unità produttiva per la trasformazione dei prodotti provenienti dalle cooperative siciliane di Libera che operano sui beni confiscati. L’obiettivo è lo sviluppo in loco di una filiera bio-agroalimentare integrata con i servizi e il turismo, per sconfiggere la precarietà e la stagionalità e garantire un “cumulo” reddituale sufficiente a progettare il futuro dei giovani residenti. Sottocommissione B: Salute, Sanità e Disabilità Progetto: “A casa lontano da casa” Ente: Associazione Prometeo Onlus - L’associazione Prometeo in alleanza con altre quattro associazioni: Lega Tumori sezione di Milano, Avo Milano, Casamica, Casa Marta Nurizzo, che vantano sul territorio milanese una ampia esperienza sul tema dell’accoglienza ai malati e ai familiari, si pone l’obiettivo di costruire una rete di collegamento tra i servizi di accoglienza attualmente presenti, le strutture sanitarie cittadine e le associazioni impegnate a vario titolo nella gestione delle problematiche dei malati e loro parenti provenienti da altre regioni. Obiettivo: l’attivazione di un Centro Unico di Riferimento collegato agli ospedali milanesi che aiuti i malati ad avere informazioni chiare sulle strutture di accoglienza presenti sul territorio. Menzione Speciale: Progetto: “La certificazione della qualità delle pediatrie” Ente: Fondazione Abio Italia Onlus - Abio ha sviluppato insieme con Società Italiana di Pediatria ed altri enti del settore il Manuale per la certificazione della Carta dei diritti dei Bambini e degli Adolescenti in Ospedale. Il progetto prevede di sottoporre il reparto pediatria di 20 ospedali (1 per regione) a verifica oggettiva della qualità, intraprendendo un percorso di miglioramento al termine del quale, raggiunto un punteggio adeguato per ogni parametro del Manuale, l’ospedale riceverà il bollino “Ospedale all’altezza dei bambini”, permettendo ai genitori di riconoscere i centri di eccellenza e di stimolare un processo emulativo nelle altre strutture della regione. Sottocommissione C: Disagio ed Emarginazione sociale Progetto: “Sala d’attesa: sportello per familiari a colloquio” Ente: Centro di Servizio per il Volontariato di Piacenza - Il Centro di Servizio per il Volontariato di Piacenza intende costituire uno sportello di servizio ed accoglienza che tra l’istituzione carceraria e le persone in visita ai circa 2200 detenuti delle carceri di Piacenza, Modena, Bologna e Forlì, offrendo informazioni sulla città sede del carcere e sulle regole per confezionare i pacchi cibo e vestiario che se non corrispondono a precise norme di sicurezza devono essere riportati indietro. Lo sportello di accoglienza sarà a disposizione di tutti i familiari in attesa di colloquio, e consentirà loro di poter attendere con un certo livello di comfort e di tranquillità un incontro spesso carico di stress e di forti emozioni. Menzione Speciale: Progetto: “Com-munitas: traiettorie di andata e (non) ritorno” Ente: Consorzio Cascina Nibai - Per i giovani detenuti trovare e conservare un’occupazione che costituisca un’alternativa all’illegalità può essere molto difficile senza un supporto esterno. Il Consorzio Cascina Nibai in collaborazione con Fondazione Enaip lombardia intende perciò sperimentare un percorso formativo ispirato al modello dell’apprendistato, che inizia dentro il carcere, attraverso un’attività produttiva su commessa collegata ad entità imprenditoriali/artigianali esterne, per poi proseguire fuori, al fine di completare la professionalizzazione dei giovani. Sottocommissione D: Infanzia e Giovani Progetto: “Non profit e profit insieme ai nastri di partenza” Ente: Cam, Centro Ausiliario Per I Problemi Minorili - Il progetto “Non profit e profit insieme ai nastri di partenza” è stato promosso per consentire la completa integrazione sociale e culturale dei giovani già avviata dal servizio di ospitalità familiare per giovani italiani e stranieri dai 17 ai 20 anni, denominato Bed and Breakfast, attraverso l’offerta di borse di studio e di borse lavoro per attività artigianali e Pmi. Gli aspetti innovativi del progetto riguardano innanzitutto il fatto di inserirsi in un’area di bisogni che il servizio pubblico non è in grado di coprire, cioè la fascia di giovani dai 17 ai 21 anni che le comunità sono obbligate a dimettere indipendentemente dal raggiungimento di una concreta autonomia. Menzione Speciale: Progetto: “La casa dei bambini condivisi” Ente: Associazione Onlus "L´arca Di Noè" - L’associazione L’arca di Noè intende rispondere alle necessità dei sempre più numerosi padri non affidatari e con scarse possibilità economiche mettendo loro a disposizione dei bilocali dotati di tutti i comfort in cui incontrare i figli e trascorrere del tempo di qualità con loro. Questi spazi saranno concessi a prezzi proporzionali alle disponibilità economiche di ciascuno, se non gratuitamente. A richiesta potranno essere presenti anche una psicologa o una puericultrice a supporto dei padri alle prime armi nella cura di bimbi da 0 a 3 anni. Categoria 4 - Ente già in essere Area di intervento Estero Sottocommissione A: Salute, Sanità e Ambiente Progetto: Acqua, sorgente di vita! Ente: Fondazione Avsi Il progetto prevede la riabilitazione dell’acquedotto di Rutare (Rwanda del Nord), coinvolgendo la popolazione come manodopera non qualificata e fornendo veicoli e attrezzature tecniche. L´obiettivo è quello di migliorare gli standard di vita della popolazione locale nonché – nello specifico - l´accesso ad un sistema di gestione dell’acqua potabile sicuro realizzato attraverso una partnership pubblico-privato ed attività di sensibilizzazione all’utilizzo della risorsa acqua. Beneficiari dell’intervento saranno oltre 10.000 persone. Menzione Speciale: Progetto: Farmers Club Quirimbas per la biodiversità Ente: Humana People To People Italia Onlus Un progetto ideato per proteggere la biodiversità del Parco Nazionale di Quirimbas (Mozambico) formando gli agricoltori locali ad un’agricoltura sostenibile e all’uso di energie rinnovabili. L’organizzazione ha creato 36 campi per l’apprendimento delle tecniche agricole, ha costruito 6 piccole dighe e 36 impianti di irrigazione, ha costituito 36 comitati vendita per migliorare la commercializzazione dei prodotti. I beneficiari diretti del progetto saranno 1800 agricoltori e le loro famiglie per un totale di circa 9000 persone. Sottocommissione B: Giovani e Territorio Progetto: Feira Das Possibilidades – Guinea Bissau Ente: Fondazione Pime Fondazione Pime intende migliorare la capacità di sostentamento delle popolazioni dei villaggi di Guinea Bissau offrendo loro la possibilità di scegliere quali attività lavorative sviluppare. La Fondazione organizza a questo scopo dei corsi di formazione per favorire la crescita economica e sociale della comunità. La formazione è rivolt: alla promozione di un’economia rurale sostenibile con tecnologia appropriata e poco costosa, all’attività di frutticoltura in maniera professionale con una pianificazione che riduca lo spreco, alla trasformazione della frutta in prodotto conservabile e vendibile. A proposito di Fondazione Sodalitas Fondazione Sodalitas, nata nel 1995 su iniziativa di Assolombarda e un primo gruppo di aziende, aggrega oltre 80 imprese leader del mercato italiano per l’impegno in Responsabilità Sociale e Sostenibilità. Le imprese aderenti a Fondazione Sodalitas – che danno lavoro a 800.000 persone e rappresentano per giro d’affari il 25% del Pil nazionale – sono le protagoniste dei programmi di Sostenibilità sviluppati dalla Fondazione a favore di Ambiente, Lavoro, Comunità e Mercato. Fondazione Sodalitas promuove inoltre lo sviluppo manageriale delle organizzazioni nonprofit, e lavora a fianco della scuola formando ogni anno 1.500 giovani al mondo del lavoro. Negli anni Fondazione Sodalitas è diventata il punto di riferimento in Italia per la Sostenibilità e Responsabilità Sociale d’Impresa e per lo sviluppo di partnership innovative tra impresa, nonprofit, scuola. Fondazione Sodalitas è partner per l’Italia di Csr Europe, il network promosso dalla Commissione Europea per diffondere la Responsabilità Sociale d’Impresa nel continente. Per maggiori informazioni: www.Sodalitas.it    
   
   
AUSTRIA, BILANCIO PARTITE CORRENTI  
 
Vienna, 26 ottobre 2011 - Nel primo semestre del 2011 il bilancio delle partite correnti in Austria si è chiuso con un attivo di 4,4 miliardi di euro (4,7 miliardi nel 2010) a seguito dell´ottimo andamento delle esportazioni. L´export nei primi sei mesi dell´anno ha raggiunto il livello record registrato nel medesimo periodo del 2008.  
   
   
LA CRISI ADELCHI È VERTENZA NAZIONALE.PER QUESTO NECESSARIA LA COLLABORAZIONE DELL’IMPRENDITORE E DEL GOVERNO”  
 
 Bari, 26 ottobre 2011 - Di seguito, la nota della Vice Presidente Loredana Capone: “La minaccia di licenziamento di oltre 700 lavoratori da parte del gruppo Adelchi rischia di diventare sempre più inquietante. Per questo sento, anzitutto, il dovere di chiedere un atto di responsabilità importante al Sig. Sergio Adelchi. Un atto che scongiuri il licenziamento e che salvaguardi la permanenza del Gruppo Adelchi sul territorio o piuttosto impegni l’intero gruppo a cercare soluzioni alternative per i lavoratori. Si tratta di un atto di responsabilità economica e sociale, indispensabile per un gruppo che deve fare i conti con il “fardello” dei 700 lavoratori in crisi. “Un atto al quale abbiamo invitato tutte le società in crisi e che tutti gli altri gruppi imprenditoriali presenti in Puglia stanno mettendo in campo. Si pensi a Bosch e Getrag nella meccanica: la crisi dell’automotiv aveva determinato una triste prospettiva per la permanenza in Puglia dei due gruppi industriali con il rischio di licenziamento di migliaia di lavoratori; si pensi al caso Teleperformance, nel settore dei servizi: per alcune centinaia di lavoratori o, ancora al caso Bat, nella produzione di sigarette, o infine al caso Miroglio nello stesso settore tessile. Nessuna ha lasciato irrisolto il problema. Ciascuna ha ripristinato, sia pure in parte, i rapporti di lavoro e investito per crescere anche con l’aiuto di fondi regionali, o ha avviato attività di scouting con l’ausilio di altre società per trovare investitori che assumessero i lavoratori. È il caso della Miroglio, per esempio, a Castellaneta e Ginosa, o della Bat, nel territorio leccese, i cui lavoratori potranno cominciare i corsi di formazione per la riconversione il 28 ottobre p.V., in modo da essere tutti assunti in altre aziende. “ In tutti questi casi la ricerca di nuove opportunità di investimento ovvero di nuovi investitori anche utilizzando gli incentivi regionali è anzituttoopera dell’azienda che “intende lasciare”. Senza la fondamentale collaborazione degli A.d. Di Getrag o Bosch quelle aziende avrebbero delocalizzato in Messico nel 2009 quando si era all’apice della crisi dell’automotiv e oggi non sarebbero qui a realizzare nuovi investimenti e contratti di programma in Regione, mantenendo gli occupati per i quali avevano avviato le procedure di mobilità e, addirittura, generando nuova occupazione. Senza la proficua attività di scouting commissionata da Miroglio oggi non si sarebbe trovata una soluzione a Castellaneta e Ginosa. E così in tutti gli altri casi. Ecco perché la collaborazione di Sergio Adelchi è fondamentale. Fondamentale è altresì il ruolo del Governo: quella di Adelchi è una crisi di rilievo nazionale, con 700 lavoratori coinvolti. Né più né meno di Termini Imerese o di Irisbus. E ha ragione il sindaco di Miggiano a dire che il Governo deve farsene carico. L’attrazione di investimenti, specie per crisi così importanti non può che essere compito del Governo come del resto la legge dispone testualmente, anche da ultimo con il D.l. 25/6/2008 n. 112. Ecco perché il Ministero dello Sviluppo Economico deve occuparsi con serietà e senza indugio della Vertenza Adelchi e non può farlo solo interpretando passivamente e burocraticamente l’accordo di programma del 2007. Sono necessari interventi di politica industriale complessi per situazioni di crisi così rilevanti, come da tempo chiediamo in conferenza Stato/regioni noi assessori regionali allo sviluppo economico di tutte le parti d’Italia, uniti al di là del colore politico, come chiedono Confindustria, la Bce e il presidente Napolitano. Non si può più attendere.”  
   
   
LAIKA, FIRMATO IL PROTOCOLLO DI INTESA  
 
 Firenze, 26 ottobre 2011 – Firmato ieri il protocollo di intesa per la tutela e la valorizzazione delle strutture di epoca etrusca e romana rinvenute a Ponterotto, nel Comune di San Casciano, attraverso un progetto di ricollocazione, restauro dei reperti e allestimento dell’area archeologica. Hanno firmato il documento, con il presidente Enrico Rossi, Maddalena Ragni per il Ministero per i beni e le attività culturali, Maria Rosa Barbera della Soprintendenza per i beni archeologici della Toscana, il sindaco del Comune di San Casciano, Massimiliano Pescini, e l’Ad della Laika Caravans spa, Jan Gerrit De Haas. Questi ultimi due soggetti si impegnano a farsi carico dei costi dell’intervento, che dovrà essere ultimato entro il 30 giugno 2013. Con questo atto viene data soluzione positiva al problema della tutela e della fruizione dei beni ritrovati, considerati una importante testimonianza del popolamento antico del territorio. La Laika potrà dal canto suo riprendere la realizzazione del nuovo stabilimento, assicurando lavoro a 249 persone (più le 800 dell’indotto). Sul progetto, come ricorda la delibera adottata ieri della giunta regionale, si sono nel tempo pronunciati positivamente gli enti statali al massimo livello: la Soprintendenza per i beni archeologici della Toscana, il Comitato tecnico scientifico per i beni archeologici del Ministero per i beni e le attività culturali, la Direzione generale per le antichità dello stesso Ministero. La Regione dal canto suo esercita i compiti specifici che attengono alla valorizzazione dei beni storici e artistici presenti sul territorio. Le opere rimosse verranno ricollocate in un’aerea già individuata, adiacente all’area naturalistico-sportiva “La botte”, in posizione limitrofa al percorso ciclabile che costeggia la Pesa, mantenendo ognuna il proprio orientamento in modo da riprodurne la disposizione rispetto all’esposizione al sole e alla direzione dei venti. Le strutture saranno circondate da una recinzione che ne permetta la visione dall’esterno. La vicenda - Nel 2004 il Comune di S.casciano ha approvato una variante del Piano regolatore che consentiva a Laika l’utilizzo di un terreno di sua proprietà ai fini della realizzazione del suo nuovo stabilimento. La nuova struttura nasce su terreni acquistati a prezzo industriale e vincolati a questo uso per 40 anni. Dopo la conclusione dell’iter autorizzativo, nel corso dei lavori, in diversi periodi del 2010, sono state rinvenute testimonianze archeologiche riferite ad epoche distinte, in particolare etrusca e romana. Fra gli altri, si sono identificati due siti di significativo interesse, ubicati lungo la pianura fluviale del Pesa o arroccati sulle alture che la difendevano naturalmente: i resti di un edificio residenziale di età etrusco-ellenistica e della pars rustica di una villa romana di prima e media età imperiale (Iv-iii sec. A.c.). Il mantenimento in situ di tali testimonianze è risultato da subito incompatibile con le opere da realizzare e per questo motivo è stata richiesta subito l’autorizzazione alla rimozione. La Soprintendenza ha espresso parere favorevole in quanto è stato ritenuto che l’intervento di rimozione e di ricollocazione garantisse la conservazione dei beni rinvenuti permettendone la loro fruizione e valorizzazione. L’autorizzazione definitiva alla rimozione è arrivata dalla Direzione generale del ministero nel 2011  
   
   
COME VALORIZZARE I GIOVANI IN AZIENDA, SEMINARIO DI TRENTINO SVILUPPO  
 
Trento, 26 ottobre 2011 - Generazione Y, Millenials, Net Generation, solo alcune delle “etichette” con le quali vengono definiti i giovani nati dopo il 1980. Persone che, entrando nel mercato del lavoro in questi anni, stanno introducendo valori e modalità operative molto diverse rispetto alle generazioni precedenti. Una sfida per le imprese, che devono riuscire a rinnovarsi continuamente per attrarre nuovi talenti, trovare le giuste chiavi per trattenerli, riuscendo al contempo ad integrare al meglio tali risorse con le altre generazioni presenti in azienda. Su questo tema Trentino Sviluppo organizza il seminario dal titolo: "Giovani talenti. Come attrarli, motivarli e trattenerli in azienda, integrando le diverse generazioni", nella giornata di mercoledì 26 ottobre alle 17.30, presso il Polo Tecnologico di Rovereto, in Sala Piave. Programma 17.15 Registrazione dei partecipanti; 17.30 Apertura lavori - Patrizia Ballardini (Trentino Sviluppo); 17.40 Giovani talenti. Come attrarli, motivarli e trattenerli in azienda, integrando le diverse generazioni – Serenella Panaro; 18.30 Confronto e dibattito; Relatore: Serenella Panaro, Associate Certified Coach (Acc)- International Coach Federation, si occupa di Career Coaching Iscrizioni: info@trentinosviluppo.It - tel. 0464 443111 Maggiori informazioni e scheda di adesione su: www.Trentinosviluppo.it    
   
   
RETI D’IMPRESA UN CONVEGNO ORGANIZZATO DA CONFINDUSTRIA COMO  
 
Como, 26 ottobre 2011 - Confindustria Como organizza per oggi alle ore 17.00, presso la propria sede, un incontro dal titolo “Reti d’Impresa: una opportunità per crescere insieme”, con l’obiettivo di approfondire le caratteristiche di questo nuovo strumento che permette alle imprese di collaborare mantenendo l’autonomia e le proprie specificità. La capacità di competitività e innovazione delle piccole e medie imprese si scontra spesso con i limiti derivanti dalla dimensione e dalla scarsa propensione alla collaborazione fra aziende. Con il “contratto di rete” il legislatore ha voluto prevedere uno specifico strumento che consenta alle imprese, nella loro autonomia, di collaborare alla realizzazione di progetti ed obiettivi comuni con lo scopo di accrescere, individualmente e collettivamente, la propria capacità innovativa e la propria competitività sul mercato. Nel corso dell’incontro saranno illustrate le opportunità derivanti dal contratto di rete, le sue potenzialità e gli aspetti civilistici e fiscali che lo regolano, con particolare riferimento alle agevolazioni previste dalla normativa. Di seguito il programma del convegno: Ore 17.00 Apertura e saluti: Francesco Verga, Presidente Confindustria Como; Bianca Corti, Presidente Piccola Industria Confindustria Como. Ore 17.10 Perché un nuovo strumento: opportunità per le Pmi; Fulvio D’alvia, Confindustria - Direttore Retimpresa. Ore 17.40 Il contratto di rete: aspetti civilistici e procedurali; Mario Mele, notaio. Ore 18.10 Gli aspetti fiscali del contratto di rete e le agevolazioni pubbliche; Giovanni Casartelli, commercialista - Studio dr. Ramiro Tettamanti e Associati - Rete Studi Integrati Acb Group; Ore 18.40 Testimonianza di un imprenditore; Ore 19.10 Dibattito. Partecipazione gratuita. Per informazioni ed iscrizioni: tel. 031.234111  
   
   
TAS PARMA, INCONTRO IN REGIONE: QUATTRO IMPEGNI PER GIUNGERE A UN ACCORDO  
 
Bologna, 26 ottobre 2011 – Quattro impegni per raggiungere un accordo per la Tas di Parma (ex Data System). Sono queste le richieste – che saranno al centro del confronto che si è tenuto ieri pomeriggio tra sindacati e dirigenza - avanzate dalla Regione Emilia-romagna, Provincia di Bologna, Provincia di Parma, durante il tavolo di crisi tenutosi ieri mattina in viale Aldo Moro, al quale hanno preso parte anche la direzione aziendale, Unindustria, sindacati, rappresentanti dei lavoratori. Nessun licenziamento reale, conferma della sede Tas di Parma per un reparto operativo, ricerca di un accordo che l’azienda deve costruire con i sindacati per il trasferimento di lavoratori a Bologna e Milano, ipotesi dell’utilizzo di telelavoro. «Su queste basi - ha sottolineato l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli - si può costruire un accordo. Per noi, in un momento di difficoltà dell’economia del paese con le incertezze che tutti conosciamo, è fondamentale che venga mantenuta l’occupazione. Il Presidente della Repubblica ha detto oggi che ‘siamo tutti nella stessa barca in tempesta’: ogni possibilità di mantenere i posti di lavoro va colta sino in fondo, per salvaguardare la tenuta sociale». Entro il 30 novembre, si dovranno verificare tutte le azioni in corso, con un eventuale nuovo incontro in Regione.  
   
   
CREDITO COOPERATIVO: DALL´IDEALITÀ ORIGINARIA ALL´INNOVAZIONE IN TRE REALTÀ TRENTINE  
 
Trento, 26 ottobre 2011 - Appuntamento mercoledì 26 Ottobre, ore 11.00, nella Sala Belli della Provincia, in Piazza Dante, 15, per la presentazione della pubblicazione riguardante il lavoro di ricerca condotto dalla Scuola di Preparazione sociale di Trento con il contributo del Servizio Commercio e cooperazione della Provincia. Negli ultimi anni le Casse rurali trentine, al fine di migliorare e rilanciare il loro ruolo a livello locale, hanno avviato un percorso di ridefinizione delle proprie strutture dando vita ad alcuni enti satellite con l’obiettivo specifico di rafforzare ulteriormente la loro funzione sociale, coerentemente con la loro appartenenza al movimento della cooperazione trentina. Si è deciso di analizzare tre di questi enti: a) Asset Bassa Vallagarina, un’associazione nata nel 2007 dalla Cassa Rurale Bassa Vallagarina; b) Cooperazione Reciproca Pergine, un’associazione nata nel 2008 dalla Cassa Rurale di Pergine; c) Fondazione Cassa Rurale di Trento, fondata sempre nel 2008. La ricerca mostra come queste tre realtà studiate si configurino come delle vere e proprie sfide, che impegnano su vari livelli, da quello organizzativo a quello economico-finanziario, le tre Casse rurali coinvolte. Nel sistema del credito cooperativo questi tre enti rappresentano degli strumenti innovativi per la gestione delle risorse che le Casse destinano alla comunità, proponendosi come modelli virtuosi che potrebbero essere ispiratori per altre Casse Rurali. La loro presenza sul territorio si traduce in molti progetti e servizi offerti alla cittadinanza e funge da volano per lo sviluppo dell´intera comunità, riuscendo allo stesso modo a formare un atteggiamento cooperativo e collaborativo. Mercoledì 26 ottobre a presentare la ricerca ci saranno gli autori Francesco Gabbi ed Andreas Fernandez. Per l´occasione interverranno: Franco Panizza, assessore alla Cultura, Rapporti Europei e Cooperazione della Provincia autonoma di Trento Diego Schelfi, presidente Federazione trentina della cooperazione; Alberto Zanutto, presidente della Scuola di Preparazione Sociale; Claudio Barbacovi, dirigente del Servizio Commercio e Cooperazione della Provincia Autonoma di Trento.  
   
   
SIGLATO IN REGIONE UN ACCORDO PER LA MAGLI: CASSA INTEGRAZIONE PER OLTRE 2 ANNI  
 
Bologna, 26 ottobre 2011 – Cassa integrazione fino al dicembre 2013 ed eventuali ammortizzatori sociali alla fine di tale periodo: la Magli resta viva e il tavolo istituzionale con essa, per trovare nel periodo le necessarie soluzioni alla crisi. «Un primo passo in avanti, prendendoci ancora tempo per lavorare tutti insieme con responsabilità, al fine di garantire l’occupazione e per progettare un rilancio. Ma soprattutto per assicurare la sopravvivenza di una storica azienda come la Magli. Con il cuore a Bologna». Così l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli al termine dell’incontro sull’azienda di calzature bolognese, che si è concluso questa sera con la sottoscrizione di un accordo tra le parti. All’incontro – che si è svolto in Regione - hanno partecipato, oltre all’assessore Muzzarelli, i dirigenti della Bruno Magli Spa, i rappresentanti della Provincia e del Comune di Bologna, di Confindustria, dei sindacati di categoria e dei lavoratori. L’accordo prevede che a partire dal 1 novembre la Bruno Magli Spa richiederà un periodo di cassa integrazione in deroga, così come previsto dall’accordo raggiunto in Unindustria lo scorso 17 ottobre. Dal 1 dicembre verrà richiesto successivamente l’intervento della cassa integrazione guadagni straordinaria, per un periodo di 24 mesi. Laddove necessario, esaurita tale fase verrà richiesto l’intervento degli eventuali ammortizzatori sociali.