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Notiziario Marketpress di Mercoledì 01 Febbraio 2012
TRASPORTI: SCADE IL 13 APRILE IL BANDO ANNUALE TEN-T 2012  
 
Bruxelles, 1 febbraio 2012 - Scade il 13 aprile il bando annuale 2012 che permette di finanziare progetti e opere collegati alla rete europea dei trasporti. Per questo motivo, la Commissione europea ha organizzato a Bruxelles un "info day" a cui hanno partecipato ministeri, regioni, aziende e operatori del settore dei trasporti di tutta Europa. Il bando 2012 del Ten-t prevede una spesa di 200 milioni di euro che saranno utilizzati per il co-finanziamento europeo. Le spese di progetto potranno essere finanziate fino al 50 per cento, mentre le spese per la realizzazione delle opere possono ottenere una partecipazione finanziaria europea generalmente del 10 per cento. Al palazzo "Charlemagne", a un passo dal "Berlyamont", sede della Commissione europea, c´erano oltre 500 operatori giunti da tutta Europa. Solo 49 gli italiani accreditati: unico operatore siciliano, l´autorita´ portuale di Augusta, che affiancava quelle di Ancona, Bari, Civitavecchia, Livorno, Ravenna, La Spezia, Genova e Genova Levante, Venezia; gli aeroporti di Milano e Genova; l´interporto di Bologna e le autovie venete. Insieme alla Sicilia, solo tre le regioni italiane ufficialmente rappresentate, Emilia Romagna, Veneto e Liguria, insieme alla provincia di Mantova e a Unioncamere del Veneto. Folta la pattuglia degli operatori istituzionali: dal Ministero delle infrastrutture all´Enac, dall´Anas a Rfi e Ferrovie dello Stato, da Rina a Finmeccanica, a cui si deve aggiungere un osservatore di Confindustria. Il bando prevede cinque differenti priorita´. Venticinque milioni sono destinati dalla priorita´ uno allo sviluppo della intermodalita´, per incrementare l´uso di trasporti a bassa emissione di anidride carbonica e a sviluppare l´efficienza del trasporto intermodale delle merci. Gli interventi sono destinati alle piattaforme logistiche localizzate nei porti che assorbono almeno lo 0,1 per cento dei traffici marittimi europei. Trentacinque milioni di euro sono destinati dalla priorita´ due al finanziamento dell´introduzione di tecnologie innovative. Le risorse saranno destinate solo alla applicazione di tecnologie "mature", gia´ sperimentate, non alla ricerca. Cento milioni di euro sono destinati dalla priorita´ tre alla produzione di progetti che riguardino la rete Ten-t. E´ stato specificato che in questa fase le nuove linee guida proposte dalla Commissione non sono ancora state adottate e che la rete che si prevede di implementare e´ quella attualmente in vigore, che non distingue tra la rete principale (core) e la secondaria (comprehensive). La priorita´ quattro impegnera´ 15 milioni per sollecitare la progettazione e il varo di strumenti finanziari innovativi: gli euro bond che permetteranno il finanziamento dei progetti Ten-t da parte dei privati. Venticinque milioni, infine, saranno utilizzati, nell´ambito della priorita´ cinque, per supportare la progettazione e la realizzazione di interventi di lungo periodo sulla futura rete Ten-t: in particolare aspetti multimodali e potenziamento dei corridoi. Il Ten-t in vigore, e´ stato specificato, prevede un´unica rete, con i vecchi "corridoi" stradali, ferroviari, aerei e marittimi. Il bando 2012 arriva in un momento di grande cambiamento e proprio in previsione delle modifiche in discussione, prevede la realizzazione di una "piattaforma" di progetti che - a partire dal 2014 - possano poi essere finanziati dal nuovo Ten-t. La giornata informativa di oggi segue, di una settimana, l´incontro di studio organizzato al Parlamento europeo dalla fondazione Meseuro: i temi della mobilita´ di merci e passeggeri sono diventati di grande attualita´ nelle prolitiche europee. Attorno agli assi di collegamento si muovono i flussi commerciali, turistici ed economici che rappresentano le sole chiavi di volta dello sviluppo reale. L´approvazione del nuovo Ten-t con i suoi nuovi corridoi che attraversano l´intero territorio dell´Europa a 27, sara´ preceduta da un lungo lavoro, dei partiti e delle lobby, all´interno del Parlamento europeo, della Commissione e del Consiglio dei ministri. La mobilitazione di questi giorni dimostra proprio come i partiti e le istituzioni, gli operatori economici, le regioni e i governi stiano lavorando alacremente per affinare strategie e predisporre progetti pronti a ricevere i finanziamenti europei. "Basta scorrere la lista degli accrediti italiani - afferma Francesco Attaguile, dirigente generale del dipartimento affari extraregionali della Regione Siciliana - per verificare quanta differenza ci sia tra i livelli di attenzione tecnico-istituzionale delle diverse regioni italiane". "La presenza a questo appuntamento strategico del solo dipartimento affari extraregionali della Sicilia e dell´autorita´ portuale di Augusta, conferma che la questione dei trasporti in Italia non e´ vissuta con sufficiente consapevolezza da nessuna delle istituzioni regionali e locali di tutto il centro sud." "Le manifestazioni che nella scorsa settimana hanno paralizzato prima la Sicilia e poi buona parte del paese hanno evidenziato, con drammatica urgenza, la vulnerabilita´ di un sistema fondato solo sul trasporto su gomma in un paese lungo quanto tutto il resto d´Europa." "Le nostre scelte nazionali sono in controtendenza. Mentre a Bruxelles si lavora per costruire sistemi intermodali che alleggeriscano il traffico stradale, in Italia la vulnerabilita´ del sistema e´ accentuata - continua Attaguile - dall´atteggiamento delle ferrovie, che hanno cancellato i treni a lunga percorrenza eliminando cosi´ il presupposto principale della realizzazione del ponte sullo stretto." "L´europa ci chiede - conclude - un programma del tutto opposto: che ricominci da sud a costruire un sistema di trasporti moderno e proiettato verso le nuove frontiere della globalizzazione, partendo da Malta e dal cuore del Mediterraneo." "Non c´e´ da andare troppo lontano per individuare modelli che hanno attuato con successo questa politica: basta guardare alla Spagna, che ha realizzato una efficiente rete di alta velocita´ partendo dal sud, recuperando allo sviluppo la grande regione dell´Andalusia."  
   
   
NUOVI PROGETTI DI PRODUZIONE ECOSOSTENIBILE PER FORD: RIDUZIONE DEL 70% DEI RIFIUTI, E DEL 30% DELL’ACQUA UTILIZZATA  
 
 Roma, 1 febbraio 2012 – Ford Motor Company continua il suo impegno nel ridurre la propria impronta ambientale, riducendo la produzione di rifiuti e l’utilizzo dell’acqua nei suoi impianti. L’azienda ha dichiarato che, grazie al miglioramento dei processi produttivi, e a un sensibile incremento del riciclaggio dei materiali di risulta, la quantità di rifiuti sarà ridotta, entro cinque anni, del 70%. In numeri ciò si traduce nel passaggio dagli attuali 5kg di rifiuti per veicolo, a soli 1,5kg entro il 2016. Inoltre, su una produzione annuale di 1,2 milioni di veicoli, Ford ridurrà l’utilizzo dell’acqua del 30%, risparmiando 2,3 milioni euro e 1,3 miliardi di litri d’acqua ogni anno. Per ogni veicolo prodotto, ciò si traduce in 1.100 litri d’acqua risparmiati. “Questa strategia dimostra il nostro impegno nel ridurre l’impronta ambientale di Ford, un impegno che inizia con la produzione e continua con la creazione di veicoli caratterizzati da emissioni sempre più ridotte,” ha dichiarato Stephen Odell, chairman e Ceo di Ford Europa. “La sostenibilità, che per i nostri clienti vuol dire anche veicoli sempre più efficienti, è per Ford un impegno che va a vantaggio sia dell’ambiente che della crescita economica.” La strategia per i prossimi cinque anni segue le precedenti misure che hanno permesso a Ford Europa di diventare l’azienda globale più efficiente nel campo della produzione sostenibile. Dal 2007, Ford ha già ridotto del 40% la produzione di rifiuti, e del 37% quella dell’acqua. Il nuovo impegno riguarda gli impianti di produzione di Genk, in Belgio, di Valencia, in Spagna, Saarlouis e Colonia, in Germania, nonché Southampton, Bridgend e Dagenham, nel Regno Unito. A Genk, Saarlouis e Colonia, Ford ha già implementato in precedenza misure sostanziali per ridurre l’impronta ambientale: presso queste strutture, infatti, la produzione di rifiuti è stata completamente azzerata. Ford raggiungerà i nuovi obiettivi applicando nuove procedure sia internamente, sia lavorando con i suoi partner per ridurre le risorse superflue e rendere la produzione più efficiente, riciclando i materiali di risulta anche per produrre energia. Un esempio di questa filosofia è la realizzazione, a Colonia, di una linea di produzione, dedicata al nuovo motore Ecoboost 1.0, che grazie a speciali soluzioni di alta ingegneria riduce mediamente del 37% l’utilizzo dell’acqua. In alcuni casi tale riduzione raggiunge livelli di efficienza particolarmente importanti: per la produzione dei componenti d’alluminio del motore, per esempio, si è passati dai due litri precedentemente necessari, a soli 5 millilitri. “La sostenibilità, legata a importanti miglioramenti dei processi produttivi, ci permette anche di ridurre i costi. E’ una strategia che va a vantaggio di tutti: è giusta per l’ambiente, e migliora la nostra efficienza,” ha spiegato Dirk Heller, Responsabile della Produzione di Ford Europa.  
   
   
ALPE DI SIUSI: IN ELABORAZIONE NUOVO CONCETTO DI MOBILITÀ  
 
 Bolzano, 1 febbraio 2012 - La regolamentazione del traffico sull´Alpe di Siusi è al centro di ulteriori approfondimenti. L´assessore provinciale all´ambiente Michl Laimer ha dato incarico di predisporre un concetto complessivo di mobilità per il più ampio altopiano d´Europa. La situazione della mobilità sull´Alpe di Siusi è oggetto di analisi. Come spiega l´ass. Laimer "Ho incaricato la Ripartizione natura e paesaggio della Provincia di elaborare un concetto complessivo di mobilità per l´Alpe di Siusi". Lo studio avverrà in stretta collaborazione con i Comuni interessati e terrà presenti le varie istanze della mobilità sull´alpe: da un lato gli aspetti legati all´unicità paesaggistica dell´area ed alle esigenze della tutela del paesaggio, e dall´altro delle esigenze economiche dell´area. "Sulla base di questo conceto complessivo di dovrà decidere - così l´ass. Laimer - in quale direzione dovrà svilupparsi il territorio protetto dell´Alpe di Siusi".  
   
   
BANDO SULLA SICUREZZA STRADALE. REGIONE UMBRIA INCONTRA PROVINCE E COMUNI  
 
Perugia, 1 febbraio 2012 - Giovedì prossimo, 2 febbraio, nella sede regionale del "Broletto", in Via Mario Angeloni, a Perugia, si terrà un incontro promosso dall´Assessorato alla Sicurezza Stradale della Regione dell´Umbria, al quale sono stati invitati gli Assessori delle Province di Perugia e Terni e dei Comuni della regione. All´ordine del giorno dell´incontro, che è stato promosso dall´Assessore regionale Stefano Vinti, ci sarà il Bando regionale per la Sicurezza Stradale. Il 28 dicembre scorso, nel Bollettino ufficiale della Regione Umbria, è stato pubblicato il Bando regionale per l´assegnazione a Province e Comuni delle risorse previste nel 3°, 4° e 5° programma di attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale, la cui somma ammonta complessivamente a 3.451.713 euro. Lo stesso Bando, prevede la disponibilità della Regione ad assicurare, attraverso l´organizzazione di seminari, un´adeguata informazione sulle finalità e sui contenuti anche in relazione agli strumenti di pianificazione e programmazione. Durante l´incontro, verranno presentati i campi di intervento ammessi a finanziamento, che prevedono il rafforzamento della capacità di governo della sicurezza stradale; la formazione di una nuova cultura della sicurezza stradale ed interventi su componenti di incidentalità prioritarie.  
   
   
FERROVIE, DA DOMENICA 5 FEBBRAIO RIPRISTINATA LA FERMATA DI MILANO ROGOREDO PER IL TRENO "FRECCIABIANCA" 9802 ANCONA - MILANO CENTRALE  
 
Bologna, 1 febbraio 2012 - Da domenica 5 febbraio verrà assegnata la fermata di Milano Rogoredo al treno “Frecciabianca” 9802 (Ancona - Milano Centrale), in partenza da Rimini alle 5.50, da Cesena alle 6.07, da Forlì alle 6.19, da Faenza alle 6.29, da Bologna alle 6.58 e con arrivo a Milano Centrale alle 9.10. E’ quanto ha confermato Trenitalia alla Regione Emilia-romagna. La fermata era stata soppressa dallo scorso 11 dicembre, con l’entrata in vigore del nuovo orario ferroviario, provocando le proteste dei viaggiatori e l’immediata richiesta da parte della Regione del ripristino. Al momento i sistemi di informazione e vendita di Trenitalia non sono ancora aggiornati sul cambiamento, ma con tutta probabilità la fermata di Milano Rogoredo sarà alle 8.59/9.00. Il treno 9802 “Frecciabianca” ferma anche a Modena (7.23), Reggio Emilia (7.36), Parma (7.51) e Piacenza (8.22) ed è molto utilizzato dai pendolari diretti a Milano.  
   
   
TRENI, VERTICE IN REGIONE TOSCANA PER FARE IL PUNTO SUL PIANO NEVE  
 
Firenze, 1 febbraio 2012 – Vertice ieri mattina tra Regione Toscana, Trenitalia e Rete ferroviaria italiana per fare il punto sul Piano neve per il trasporto ferroviario in vista delle precipitazioni nevose e del gelo previsto per i prossimi giorni. Si è trattato di una riunione operativa, che prosegue un lavoro già avviato nei giorni scorsi per organizzare il servizio ferroviario nel caso di abbondanti nevicate. Nelle settimane scorse l’assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao aveva richiesto a Rete ferroviaria e Trenitalia di delineare il quadro completo delle azioni che sarebbero state portate avanti in caso di precipitazioni nevose. Ferrovie dello Stato italiane aveva presentato un piano d’azione che oggi è stato nuovamente esaminato nel dettaglio. Il ‘Piano neve’ predisposto da Ferrovie dello Stato italiane è stato articolato per i vari livelli di criticità, per affrontare in modo dinamico e rapido ogni genere di situazione. Le stazioni ferrovierie strategiche e i nodi più importanti saranno presidiati da squadre per il pronto intervento in caso di emergenza. In previsione delle precipitazioni nevose sono stati predisposti i mezzi “raschiaghiaccio”, è stata anticipata di un’ora la fase di riscaldamento dei locomotori ed è attivo un filo diretto con la protezione civile per la consultazione dei bollettini meteo e degli aggiornamenti sulla situazione. Nelle stazioni anche il personale delle biglietterie si occuperà dell’informazione e dell’assistenza ai viaggiatori. Inoltre la centrale operativa delle ferrovie toscane sarà presidiata da ulteriore personale, per seguire con maggiore attenzione l’evolversi della situazione. Il ‘Piano neve’ delle ferrovie prevede inoltre in Toscana, così come nelle altre parti d’Italia interessate da precipitazioni nevose consistenti (es. Piemonte), una progressiva riduzione dei servizi a seconda del livello di allerta o di emergenza rilevato. Dunque più saranno intense le precipitazioni, minore sarà il numero dei convogli autorizzati a partire. Questo per evitare situazioni di criticità anche in condizioni atmosferiche avverse.