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Notiziario Marketpress di Mercoledì 01 Febbraio 2012
INCONTRO STAMPA SULLA TRANSAZIONE ENI-REGIONE CALABRIA  
 
Catanzaro, 1 febbraio 2012 - La Vicepresidente della Regione Antonella Stasi ha coordinato ieri, nella sede della giunta provinciale di Crotone, un incontro interistituzionale sulla transazione proposta dal Gruppo Eni alla Regione finalizzata alla cessazione della vertenza pendente presso il tribunale Civile di Milano per danni di immagine e alla salute. All´incontro, a cui ha fatto seguito una conferenza stampa, hanno preso parte oltre alla Vicepresidente Stasi, l´Assessore regionale all´Ambiente Franco Pugliano, il presidente della Provincia Stanislao Zurlo, il sindaco Peppino Vallone e i consiglieri regionali del crotonese Alfonso Dattolo, Emilio De Masi, Salvatore Pacenza e Francesco Sulla. "Nei giorni scorsi - ha dichiarato la Vicepresidente della Regione – i legali dell´Eni hanno avanzato ai legali della Regione Calabria una proposta di transazione, in vista di un imminente conclusione dell´iter giudiziario. I rappresentanti regionali del crotonese, su delega del Presidente Scopelliti, hanno coinvolto anche il Sindaco della città ed il Presidente della Provincia, concordando in un precedente incontro di non formulare una controproposta economica bensì richiedere a risarcimento dei danni subiti dalla Regione, la realizzazione di un´opera, non legata alle operazioni di bonifica, da realizzare in tempi celeri. Si era pensato - ha aggiunto – di chiedere un opera importante per il territorio, un simbolo, che andasse a risarcire anche moralmente i crotonesi; una struttura straordinaria, senza dare importanza al fatto che si trattasse di un nuovo ospedale, di una strada o di un´altra infrastruttura. Ma la proposta fatta dalla Regione condivisa da tutte le istituzioni del territorio non è stata accolta. Eni resta ferma sulla sua prima proposta ritenuta dalle istituzioni regionali del territorio "irricevibile" per Crotone e i crotonesi. E´ per questo motivo che ho inteso incontrare le istituzioni locali in armonia con il Presidente Scopelliti, che ricordo ha deciso di delegare i rappresentanti territoriali alla decisione. La decisione della Regione è un secco no. Riteniamo di rappresentare il sentimento dei cittadini crotonesi, che avrebbero voluto dare ad Eni un´occasione di riscatto sul territorio. Naturalmente teniamo aperto il dialogo, convinti che Eni possa ricredersi ed aprire finalmente un interlocuzione seria con il territorio. L´esito del giudizio sicuramente non sarà quello che il territorio aspetta, ma oggi c´è una classe dirigente regionale nuova, coesa, capace di confrontarsi a tutti i livelli, dialogare, ma anche battere i pugni sul tavolo, interagire con tutte le forze politiche ed alzare le barricate se dovesse essere necessario, a difesa del proprio territorio. Tutto questo - ha concluso la Vicepresidente - a voce alta e guardando negli occhi la propria gente sicura di interpretare i loro cuori". Secondo l’Assessore regionale all’Ambiente Franco Pugliano “E’ sicuramente apprezzabile e positiva l’iniziativa del Presidente Scopelliti di demandare a tutte le rappresentanze istituzionali del territorio crotonese la valutazione della proposta transattiva presentata da Syndial Eni alla Regione Calabria per il giudizio pendente presso il Tribunale di Milano. La condivisione unanime dei rappresentanti istituzionali crotonesi di ritenere inadeguato ed inaccettabile tale offerta transattiva rafforza l’orientamento negativo già avuto dal governo regionale che ritiene molto elevato il credito del territorio crotonese nei confronti dell’Eni, dal punto di vista ambientale, sanitario e morale. Auspico ancora – ha concluso Pugliano - che Eni possa recuperare un atteggiamento più responsabile e più sensibile nei confronti della comunità crotonese che tanto ha dato e continua a dare senza ricevere alcun riscontro utile al territorio e ai cittadini”.  
   
   
TORINO - CONTRIBUTI PER LE IMPRESE DEL SETTORE EDILE  
 
 Torino, 1 febbraio 2012 - Viene pubblicato oggi primo febbraio 2012, il nuovo bando della Camera di Commercio di Torino per sostenere le imprese torinesi del settore edile con crediti nei confronti della Provincia di Torino che nel 2011 hanno fatto ricorso alla soluzione della cessione pro-soluto per far fronte alle difficoltà legate anche ai mancati pagamenti. Lo stanziamento a disposizione è pari a 100mila euro. La cessione del credito “pro soluto”, è una formula per cui il cedente (l’impresa creditrice) non deve rispondere dell´eventuale inadempienza (solvibilità) del debitore (in questo caso la Provincia di Torino), ma garantisce solamente l´esistenza del credito. La formula presenta rischi minimi rispetto alla solvibilità del debitore ed è stata individuata nei mesi passati dalla Provincia per adempiere gli obblighi giuridici assunti verso i fornitori di beni, lavori e servizi relativi a “spese di investimento” colpite dai vincoli del Patto di Stabilità Interno. La Provincia ha dunque siglato convenzioni a condizioni privilegiate con i principali istituti di credito del territorio a vantaggio delle sue imprese creditrici. Se da un lato ciò ha consentito alle imprese di ottenere liquidità in tempi più brevi, l’operazione non è stata tuttavia priva di spese. Infatti, seppur a tassi concordati, le imprese hanno dovuto sostenere il costo bancario dell’operazione e il costo della pratica notarile obbligatoria per finalizzarla. La Camera di Commercio di Torino interviene, dunque, oggi con un ulteriore sostegno finalizzato a coprire le spese notarili sostenute nel 2011 e legate appunto al ricorso al pro-soluto per crediti vantati dalle imprese edili torinesi nei confronti della sola Provincia di Torino. Il contributo massimo di spesa previsto è di 1.200 euro per ogni impresa. Nel 2011 le imprese che hanno richiesto la certificazione per la cessione di credito pro-soluto alla data del 31 dicembre sono state 55, per un totale certificato di quasi 24 milioni di euro. Il bando, che scade il 30 giugno 2012, è scaricabile dall’home page del sito camerale.  
   
   
TOSCANA, SU PATRIMONIO IMMOBILIARE PUBBLICO: PUNTARE AL RIUTILIZZO DELL’ESISTENTE  
 
Firenze, 1 febbraio 2012 – “Una legge fatta per tutta la Toscana, non per singoli casi, evitando la distruzione del sistema di governo pubblico del territorio e il blocco procedurale. Una legge che coniuga snellimento dei tempi e procedure di pianificazione pubblica necessarie a garantire che la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico dei diversi enti, anche attraverso modifiche alle destinazioni d’uso vigenti, consenta una valutazione efficace delle diverse opportunità, in relazione alla natura degli immobili. La finalità è quella di attuare velocemente interventi di sviluppo locale, ma anche di incrementare le dotazioni di servizi pubblici locali e dell’abitare”. Così l’assessore Marson presenta la legge per la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico proposta dalla Giunta e approvata ieri dal Consiglio regionale che attua l’art.27 del decreto legge Monti convertito con modifiche nella legge 214 del 22 dicembre 2011. Due sono i contenuti che hanno costituito un riferimento per il lavoro svolto congiuntamente con le rappresentanze degli enti locali, con tempi serrati vista la scadenza del 4 febbraio imposta all’intervento legislativo regionale. Da un lato c’è la disciplina delle procedure urbanistiche semplificate per dare attuazione ai diversi piani delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari degli enti pubblici. E dall’altro la disciplina della formazione dei programmi unitari di valorizzazione territoriale, i cosiddetti “Puv” per il riutilizzo funzionale e la rigenerazione degli immobili di proprietà dei diversi enti. Il discrimine tra ciò che rientra o non rientra nei Puv è stato individuato con una serie di parametri, formulati all’art.3 della legge, che dovrebbero garantire un minimo di flessibilità nell’applicazione di queste norme. “La legge – spiega l’assessore Marson – punta al riutilizzo degli immobili esistenti di proprietà degli enti pubblici anche attraverso una modifica delle destinazioni d’uso vigenti. Un riutilizzo che può comportare anche un superamento del dimensionamento previsto dai Piani strutturali per ogni singola Utoe (Unità territoriali organiche elementari), ma entro limiti che garantiscano che non ci siano effetti di carattere sovracomunale in termini di carico urbanistico e di aggravio sul sistema infrastrutturale e della mobilità. In tal caso riteniamo opportuno che le trasformazioni delle destinazioni d’uso rientrino nei Puv al fine di valutare nel loro insieme gli effetti che attraverso tali mutamenti si produrrebbero a livello territoriale”.  
   
   
REGIONE PUGLIA FIRMA PROTOCOLLO CON COMUNE DI CAPURSO (BA) SU ABITARE SOSTENIBILE  
 
Bari, 1 febbraio 2012 - Il complesso “Solaria” sta sorgendo in zona San Carlo a Capurso, comune dell’hinterland barese, al posto di un vecchio edificio demolito in un’area di completamento. Ha una particolarità: è tra i primi edifici ad uso abitativo a rispettare gli standard previsti dalla legge 13/2008 “Norme sull’abitare sostenibile”. Oggi in Presidenza l’assessore all’assetto del Territorio, Angela Barbanente e il sindaco di Capurso, Francesco Crudele, hanno sottoscritto il protocollo d’intesa per la sperimentazione del progetto pilota. “Se non si punta sulla sostenibilità energetica – ha spiegato l’assessore – ormai è difficile collocare alloggi nuovi sul mercato. Ricerche recenti come quella del Cremse ci dicono che gli elementi per la scelta delle nuove case sono cambiati: dieci anni fa erano le rifiniture a fare da riferimento, oggi la sicurezza e il risparmio energetico, i consumi. Sono molto contenta che a Capurso si stia sperimentando il protocollo Itaca 2011. E che ci siano giovani professionisti che hanno puntato su soluzioni innovative per consentire il risparmio energetico nelle nuove case”. La Regione – con il protocollo di oggi - si è impegnata a divulgare i risultati della sperimentazione e della buona pratica, mentre il Comune ha rimodulato gli oneri di urbanizzazione previsti dalla legge per favorire il nuovo insediamento a “consumo zero”.  
   
   
ADOC, CITTADINANZATTIVA, FEDERCONSUMATORI, MOVIMENTO CONSUMATORI SU PROROGA SOSPENSIONE MUTUI: APPREZZAMENTO PER DECISIONE DOVEROSA, ORA DAL GOVERNO RAPIDE MISURE ANTICRISI  
 
Roma, 1 febbraio 2012 - Un gesto di grande responsabilità che speriamo possa essere accompagnato al più presto da immediati interventi del Governo a supporto delle famiglie. In una nota congiunta Adoc, Cittadinanzattiva, Federconsumatori e Movimento Consumatori esprimono apprezzamento per la decisione di prorogare fino al 31 luglio il termine di presentazione delle domande per la sospensione delle rate dei mutui. La terza proroga è un inequivocabile segnale del perdurare della crisi, ma anche segno di attenzione da parte di un settore, quello bancario, che ha ancora molto da farsi perdonare. Sicuramente, il “piano famiglie”, siglato tra Abi e Associazioni dei Consumatori in prima battuta il 18 dicembre 2009, è ad oggi il principale strumento di sostegno delle famiglie nel mercato del credito ipotecario, dato che finora ha garantito alle famiglie interessate una liquidità complessiva di oltre 420 milioni di euro, un dato considerevole in un periodo di grave crisi come quello che stiamo vivendo. In attesa di esaminare al più presto misure strutturali di sostegno alle famiglie e di valutare proposte concrete provenienti dal Governo, Adoc, Cittadinanzattiva, Federconsumatori e Movimento Consumatori riconfermano la volontà di sostenere il dialogo tra banche ed associazioni, lavorando, in questa fase, su efficacia, flessibilità e rapidità degli interventi. Le parti firmatarie dell’odierno accordo hanno concordato che l´arco temporale entro il quale si devono verificare gli eventi che determinano l´avvio della sospensione sia prorogato al 30 giugno 2012; che le domande possono essere presentate entro il 31 luglio 2012; che l´arco temporale per la definizione di ritardo nel pagamento delle rate è rimodulato a 90 giorni; che alla sospensione delle rate dei mutui potranno essere ammesse soltanto le operazioni che non ne abbiano già fruito.  
   
   
NUOVI ALLOGGI POPOLARI A BARI S.ANNA  
 
 Bari, 1 febbraio 2012 - “Oggi la Giunta regionale ha varato il più importante intervento di edilizia residenziale pubblica a Bari degli ultimi vent’anni”. Lo comunica l’assessore all’Assetto del territorio, Angela Barbanente, commentando la delibera che prevede la costruzione di 112 alloggi popolari in zona Sant’anna, a Japigia, sulla direttrice sud tra la tangenziale e il mare. “La Regione – ha spiegato ieri la Barbanente – ha stanziato un totale di 17 milioni di euro e 1 milione è stato già speso per l’acquisizione delle aree” 12 milioni sono provenienti da economie Iacp e 5 da finanziamento integrativo. “In zona Sant’anna – continua - le imprese private e le cooperative stanno già costruendo numerosi complessi a cui si aggiungeranno, nella logica del mix pubblico-privato, le nuove realizzazioni dello Iacp di Bari. E’ un intervento importantissimo: dagli anni Ottanta non si costruivano così tanti alloggi pubblici. E’ il risultato della ritrovata capacità realizzatrice degli enti e della buona gestione che prosegue”. Complessivamente, a Bari i più recenti interventi dello Iacp per le nuove costruzioni finanziati dalla Regione assommano a circa 44 milioni di euro. 12 palazzine sorgeranno a Sant’anna, ma sono in corso o sono stati finiti i lavori per 36 alloggi in via Bruno Buozzi, 42 a Carbonara al lotto 67, 8 a San Pio, ancora 16 più 16 sempre a San Pio, 48 a Ceglie oltre ai 100 alloggi per studenti a Mungivacca.  
   
   
A FOLGARIA "ABITARE SOSTENIBILE" CON L´ITEA  
 
Trento, 1 febbraio 2012 - È stata assegnata ad Itea Spa l’organizzazione della decima edizione 2012 del campionato di sci di Federcasa, l’associazione che rappresenta tutti gli enti che operano nella sfera dell’edilizia abitativa pubblica a livello nazionale. La tre giorni di eventi sarà aperta dal convegno "Abitare sostenibile. Esperienze a confronto" per dibattere sulle nuove soluzioni per l’edilizia abitativa, dal canone moderato all’edilizia green, dal fondo immobiliare alle costruzioni in legno, per concludersi con il campionato di sci per le aziende casa associate a Federcasa. Ad Itea Spa l’incarico di organizzare la 10° edizione del Campionato nazionale di sci di Federcasa. Aperta a tutte le aziende casa aderenti, la manifestazione sportiva offrirà anche l’opportunità di seguire meeting tematici aperti al pubblico, ad ingresso gratuito, e relativi ai temi maggiormente dibattuti nell’ultimo anno. Per questa edizione Itea ha organizzato il seminario di lavoro dal titolo “Abitare sostenibile. Esperienze a confronto”, che si terrà venerdì 3 febbraio 2012, dalle ore 9.30 alle 13, presso la Sala congressi del Palafolgaria (via Nazioni Unite, 21 - Folgaria). Il consueto convegno inaugurale del campionato sciistico, che vede ogni anno la partecipazione di amministratori e dipendenti degli enti associati, sarà occasione per spaziare su temi di grande attualità nel campo dell’edilizia sociale: dalle “nuove soluzioni per l’abitare”, come il canone moderato, che rispondono sempre più ai bisogni di una società in continua trasformazione, al “costruire sostenibile” e quindi edilizia in legno e utilizzo di fonti energetiche alternative per le nuove realizzazioni e piani di riqualificazione energetica per il patrimonio esistente. Questi temi saranno illustrati attraverso il confronto di esperienze concrete di progettazione e gestione dell’edilizia pubblica, che definiscono e tracciano un nuovo modello dell’abitare basato sulla sostenibilità sociale ed ambientale. Il convegno sarà aperto dai saluti della presidente Aida Ruffini con il vicepresidente Paolo Toniolli, dell’assessore alla Salute e Politiche sociali Ugo Rossi e del sindaco di Folgaria Maurizio Toller, e tra i vari ospiti presenti, vi saranno il neoeletto presidente di Federcasa Emidio Ettore Isacchini, gli esponenti di enti di settore, quali il presidente dell’Ater di Roma Bruno Prestagiovanni, il vice direttore generale dell’Ipes di Bolzano Gianfranco Minotti, Danilo Scaramella e Roberto Scarsi dell’Aler di Brescia, il coordinatore tecnico di Arca Stefano Menapace, e il dirigente del Servizio provinciale alle Politiche sociali e abitative Luca Comper. La partecipazione al seminario sarà anche occasione per aderire alla manifestazione sciistica: entrambi gli eventi offriranno opportunità di conoscenza e aggiornamento su tematiche di forte attualità e saranno altresì appuntamenti di incontro per favorire i rapporti interpersonali e la coesione fra le diverse realtà aziendali di settore. (an) Scheda Tecnica Associazione Federcasa-roma - Federcasa nasce nel 1996 come trasformazione dell’Associazione nazionale istituti autonomi per le case popolari (Aniacap) costituita nel 1950. La Federazione associa 114 enti che, in tutta Italia, da quasi un secolo costruiscono e gestiscono abitazioni sociali realizzate con fondi pubblici, ma anche con fondi propri e con prestiti agevolati. Si tratta di Istituti autonomi per le case popolari, enti in via di trasformazione e aziende che gestiscono un patrimonio di oltre 850 mila alloggi destinato ad una utenza con reddito basso o medio. Federcasa partecipa alla definizione degli obiettivi e degli strumenti della politica abitativa, promuove lo sviluppo di nuovi canali di intervento nel campo dell’edilizia residenziale pubblica, mirando a favorire la qualità dell’abitare e della vita sociale, lavora per migliorare l’efficacia della gestione del patrimonio immobiliare pubblico, rappresenta gli associati nelle organizzazioni nazionali e internazionali. In questa prospettiva aderisce a varie associazioni e istituti di ricerca nel settore dell’edilizia e dell’urbanistica; in particolare: collabora con Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Cnel, Cnr, Enea e varie amministrazioni comunali; è associata ad Ancsa, Cresme, Inu, In/arch, Rur e ad altri organismi nazionali; è tra i soci fondatori del Cecodhas, Comité européen de coordination de l’habitat social, che rappresenta gli interessi degli associati di 22 paesi presso le istituzioni e gli organi dell’Unione europea, e di Europan, concorsi europei per nuove architetture.  
   
   
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE VENETA, QUASI SUFFICIENZA DALLE IMPRESE “IMPRESE E BUROCRAZIA”: OGNI PICCOLA E MICRO IMPRESA VANTA CREDITI PER 9.700 EURO, L’INEFFICIENZA DEL SISTEMA GIUDIZIARIO NE COSTA 3.300. DATI MIGLIORI DEL LIVELLO NAZIONALE, NON PER I TEMPI DI PAGAMENTO  
 
Venezia, 1 febbraio 2012 - Le piccole e micro imprese del Veneto giudicano nel complesso positivamente la Pubblica Amministrazione regionale, ma i costi per l’apparato burocratico e i crediti verso la Pa rappresentano note dolenti. Pur con dati migliori rispetto alle altre regioni, ogni azienda veneta vanta in media crediti per 9.700 euro con un ritardo nei tempi di pagamento di 168 giorni, quest’ultimo però dato superiore alla media nazionale. Il quadro emerge da Imprese e burocrazia in Veneto, ricerca realizzata da Promo P.a. Fondazione, col contributo di Unioncamere del Veneto, quale approfondimento regionale del sesto rapporto nazionale. Scopo dell’indagine, che contiene un focus sulle Camere di Commercio, è verificare come il Veneto si collochi nel contesto nazionale sui temi del rapporto tra piccole e micro imprese e burocrazia e sulla semplificazione amministrativa e sburocratizzazione. Alla presentazione, tenutasi questo pomeriggio presso Unioncamere del Veneto, hanno partecipato Alessandro Bianchi, presidente Unioncamere del Veneto, Daniele Stival, assessore alla Semplificazione amministrativa Regione Veneto, Gaetano Scognamiglio, presidente Promo Pa Fondazione, Andrea Montagnani, ad Grafiche Vianello, Annalisa Giachi, responsabile ricerca Promo Pa Fondazione, e Gian Angelo Bellati, segretario generale Unioncamere del Veneto. «In Italia la metà della spesa pubblica è assorbita dalla Pubblica Amministrazione, ma i divari territoriali sono molto elevati – spiega Alessandro Bianchi, presidente Unioncamere del Veneto –. In Veneto, a causa dell’alto residuo fiscale, il costo della Pa, al netto degli interessi passivi sul debito pubblico, corrisponde a solo il 33% del Pil rispetto a una media nazionale del 43%. Ciò porta per la nostra regione un minor apporto di servizi pubblici. Ridurre il carico fiscale, utilizzando gli introiti della lotta all’evasione, e semplificare le procedure amministrative permette di creare un ambiente favorevole allo sviluppo delle imprese, che è il primo obiettivo delle Camere di Commercio. In una situazione di difficoltà economica, il sistema camerale si conferma l’interlocutore privilegiato per le imprese e il soggetto in grado di affiancarle nel dialogo con la Pa. In questo contesto appare evidente la necessità di avviare una nuova fase di autoriforma mirata a una sempre maggiore efficienza e qualità dei servizi offerti e al rafforzamento delle attività che qualificano e rendono distintive funzioni e competenze delle Camere di Commercio». “Imprese e burocrazia” è diviso in aree (Pa come costo, erogatore di servizi, motore per l’innovazione, opportunità di mercato) e si conclude con una mappa della competitività regionale. Pa Fonte Di Costo: Il costo interno che ogni piccola e micro impresa veneta dedica all’espletamento degli adempimenti amministrativi è in media di 20 giornate/uomo all’anno contro le 28 nazionali e le 30 del resto del Nordest. Per quanto riguarda i costi esterni, legati all’utilizzo di professionisti e consulenti, si spendono 5.372 euro all’anno contro i 5.776 nazionali. Con un costo medio aziendale per giornata/uomo di 250 euro, la somma di costi interni ed esterni è di 10.478 euro l’anno contro i 12.351 del Nordest e gli 11.841 della Lombardia. L’onere da Pa è avvertito incidere sul fatturato per il 6,5% contro il 7,2% del Nordest e il 7,4% dell’Italia. Ne deriva una percezione di minor fastidio verso adempimenti che in Veneto pesano e costano meno che altrove. Le aree di maggior pesantezza a livello nazionale sono lavoro/previdenza, fisco e ambiente, mentre a livello regionale risultano l’installazione di impianti ad energia rinnovabile, le pratiche in materia edilizia e l’accesso al credito. Il 20,8% degli imprenditori ha dichiarato di aver rinunciato, negli ultimi 12 mesi, alla riscossione dei crediti “per sfiducia nei modi e nei tempi delle procedure giudiziali di recupero”. Quantificando, il costo che ciascuna piccola e micro impresa veneta paga all’inefficienza del sistema giudiziario italiano è di 3.300 euro. Pa Erogatore Di Servizi: L’indice sintetico di gradimento per i servizi erogati dalla Pa raggiunge in Veneto i 4,7 punti, prossimo alla sufficienza, 0,2 punti in più del valore nazionale e 0,5 del Nordest. Fra gli enti più apprezzati le Camere di Commercio, ma giudizi positivi anche per gli uffici di Province e Regioni, mentre minor gradimento riscontra l’Agenzia delle Entrate. La Camera di Commercio risulta il primo e più riconosciuto interlocutore per le piccole e micro imprese sia in Veneto che nel resto d’Italia. Tuttavia, dei servizi del sistema camerale veneto posti sotto osservazione (garanzia del credito tramite Consorzi Fidi; conciliazione; comunicazione unica), la maggioranza (87%) non ne conosce l’esistenza e solo il 7% dice di fruirne. Fra gli interventi di semplificazione, anche in Veneto, come in Italia, il più conosciuto è il Libro unico del lavoro, ma solo dal 36,7%. Ancora più ridotta (20,9%) la percentuale di imprese che conosce la Scia, mentre solo il 20,7% conosce lo sportello unico per le attività produttive. La Pa Come Fonte Di Business: Il valore medio dei crediti vantati dalle imprese venete nei confronti della Pa è di circa 54mila euro che, spalmato sull’intero gruppo di aziende che lavorano con la Pa, risulta di circa 27.700 euro l’anno, poco meno della Lombardia (31mila) ma molto più dell’Italia (39mila) e delle altre regioni nordestine (58mila). Si stima che i crediti complessivi dell’intero sistema delle piccole e micro imprese venete verso la Pa siano superiori ai 900 milioni di euro l’anno che, ripartiti su ciascuna impresa indipendentemente dalla sua partecipazione o meno al mercato della Pa, corrisponde a un balzello di quasi 9.700 euro ciascuna. Per quanto riguarda il ritardo nei tempi di pagamento, in Veneto sono necessari in media 168 giorni contro i 160 nazionali e i 143 e 149 del Nordovest e Nordest. Nella mappa regionale della competitività, costruita su 16 indici sintetici che mettono in relazione qualità dei servizi erogati dalla Pa e costi sostenuti dalle imprese per beneficiarne, il Veneto è una delle poche regioni, assieme a Umbria e Marche, che associa qualità elevata della Pa a costi relativamente contenuti. «Nella comparazione con il dato nazionale e con altre realtà regionali importanti, come la Lombardia, il Veneto presenta un buon posizionamento per quanto attiene al rapporto tra micro e piccole imprese e burocrazia – sottolinea Gaetano Scognamiglio, presidente Promo Pa Fondazione –. Purtroppo, dinanzi alla situazione economica attuale, i dati positivi sui costi dell’apparato burocratico non si sono trasformati in risparmi effettivi per le imprese, anche per il pesante “fardello” delle inadempienze della Pa, che hanno subito rispetto al 2010 una brusca impennata e che costituiscono un ostacolo ad una maggiore partecipazione delle imprese al mercato pubblico. Nel complesso l’“onere da Pa” rimane elevato e le aspettative delle imprese stagnanti, a conferma della necessità, da parte delle istituzioni centrali e periferiche, ad andare avanti con la stagione della semplificazione, basata sul cambiamento dell’approccio culturale con cui la Pa guarda alle imprese».  
   
   
ROMA, START IT UP: UN PROGETTO PER LA CREAZIONE DI NUOVE IMPRESE  
 
 Roma, 1 febbraio 2012 - Aiutare 400 cittadini extracomunitari a fare impresa. Come? Grazie a “Start It Up”, un progetto gratuito di respiro nazionale promosso da Unioncamere e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, realizzato, su Roma e provincia, in collaborazione con la Camera di Commercio capitolina, attraverso la sua Azienda speciale Asset Camera. L´iniziativa è rivolta a 400 cittadini extracomunitari maggiorenni, occupati o disoccupati, con regolare permesso di soggiorno valido per almeno sei mesi. L’obiettivo principale è quello di fornire le competenze basilari per lo start-up d’impresa e di lavoro autonomo mediante un percorso strutturato di orientamento, informazione, formazione e affiancamento, fornendo poi assistenza nella redazione del business plan. La Camera di Commercio di Roma, con il supporto organizzativo di Asset Camera, mette a disposizione dei cittadini stranieri alcuni servizi di supporto alla creazione d’impresa e all’avvio di attività di lavoro autonomo attraverso: un colloquio orientativo per la verifica dei requisiti di ammissibilità dell’aspirante imprenditore e per la valutazione delle attitudini imprenditoriale del candidato e della proposta di idea imprenditoriale; seminari di informativi e di formazione imprenditoriale; assistenza all’elaborazione del business plan. Il progetto coinvolge anche i territori di Ancona, Bari, Bergamo, Catania, Milano, Torino, Udine, Verona e Vicenza. La domanda di partecipazione va inviata entro il 15 marzo 2012. Per ulteriori informazioni e per scaricare il modulo di partecipazione è possibile consultare il portale della Cdc di Roma.  
   
   
REGIONE INCONTRA I LAVORATORI DELLA “SIMMI” DI REGGIO CALABRIA  
 
Catanzaro, 1 febbraio 2012 - L’assessore regionale alle Attività produttive Antonio Caridi, in rappresentanza anche del Presidente Scopelliti, ha incontrato ieri , a Catanzaro nella sede del Dipartimento, una delegazione di lavoratori della ditta “Simmi” di Reggio Calabria, accompagnati dal segretario provinciale del sindacato di categoria Fim Cisl, Giuseppe Chiarolla. I lavoratori hanno espresso forte preoccupazione per la situazione di grave crisi che si è determinata relativamente all’attività da svolgere per l’Ansaldo Breda di Reggio Calabria. In particolare le maestranze hanno evidenziato che, dopo dodici anni di lavoro prestato sia nel sito di Reggio Calabria che nei siti di Pistoia, si è ventilata l’ipotesi concreta di un totale ridimensionamento del personale, in virtù di un piano industriale che prevede il rientro dei lavori incentrati. Al termine le parti hanno concordato che i livelli occupazionali oggi esistenti vanno mantenuti, al fine di evitare l’insorgere di ulteriori elementi di tensione che potrebbero aggravare la già fragile situazione dell’ordine pubblico in città ed in provincia. L’assessore Caridi ha recepito l’allarme lanciato dai dipendenti della “Simmi” “che si inserisce – ha detto - in un contesto di grande difficoltà a livello nazionale, ma che a Reggio assume connotati ancora più forti sul piano sociale”. Allo stesso tempo ha assunto l’impegno di portare la questione all’attenzione dei vertici dell’Ansaldo Breda, chiedendo, nell’immediato, un incontro urgente con l’Amministratore delegato “per affrontare nel dettaglio – ha sottolineato l’assessore Caridi - la questione della salvaguardia del lavoro, che riguarda centinaia di famiglie reggine oggi seriamente preoccupate per il proprio futuro”.  
   
   
SOLVAY, REGIONE TOSCANA VEDE IL SINDACO PELLEGRINI: “INCONTRO COSTRUTTIVO”  
 
Firenze, 1 febbraio 2012 – “Un incontro costruttivo in cui abbiamo confermato la condivisione degli obiettivi e la comune volontà a definire in modo celere e compiuto la diverse questioni che riguardano la presenza di Solvay sul territorio”. E’ il commento dell’assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini al termine dell’incontro che ha avuto ieri in Regione con il sindaco di Montescudaio Aurelio Pellegrini. In questa occasione il sindaco ha ribadito che da parte sua non c’è alcun “no” pregiudiziale al progetto Hydro-s, cioè la realizzazione di un invaso da circa 2,2 milioni di metri cubi nei cavi dei gorili della Steccaia per stoccare acqua proveniente dalle piene del fiume Cecina e riutilizzarla ai fini industriali, riducendo così il prelievo dalle falde. Tutto questo a patto che l’opera sia fatta nel rispetto delle esigenze locali e sia data soluzione alle più evidenti problematiche del territorio. Proprio in questo quadro, il sindaco Pellegrini ha fatto presente la necessità che Solvay ceda di nuovo all’uso pubblico il pozzo 21 che si trova nella zona di Casegiusti così che questo possa essere messo a servizio del gestore del servizio idrico integrato per integrare l’approvvigionamento idrico dei comuni della valle del Cecina. Durante l’incontro si è sottolineata anche la necessità che Solvay completi lo studio ed elabori un progetto che inserisca il piano Hidro-s sul territorio nel pieno rispetto dell’ambiente circostante. “Questi sono alcuni dei punti – ha concluso Bramerini – su cui verterà l’incontro del Tavolo Istituzionale previsto nei prossimi giorni che ha tra i suoi obiettivi la rivisitazione del Protocollo 2001, che potrebbe costituire il documento che contiene gli indirizzi per le azioni e gli impegni di tutte le parti coinvolte per dare soluzione alle diverse esigenze in campo, contemperando le attività della Solvay con il rispetto del territorio e delle sue risorse ambientali.”  
   
   
BASILICATA: DUE NUOVI BANDI PER IL PROGRAMMA SPECIALE SENISESE  
 
Potenza, 1 febbraio 2012 - Scorreranno le graduatorie del bando a favore del tessuto delle piccole e medie imprese per la rivitalizzazione dei centri storici del Senisese. E’ quanto emerso ieri mattina dalla riunione del Comitato di coordinamento e monitoraggio del Programma speciale Senisese, a cui ha partecipato anche il Gal “La Cittadella del sapere”, per discutere della definizione di una nuova attività di governance progettuale. Il bando per i centri storici è diretto alle piccole e medie imprese dei Comuni di Calvera, San Costantino Albanese, Carbone, San Paolo Albanese, Castronuovo Sant’andrea, San Severino Albanese, Cersosimo, Senise, Chiaromonte, Teana, Fardella, Terranova del Pollino, Francavilla in Sinni, Viggianello e Noepoli. Finanziato con due milioni di euro provenienti dalle royalties sull’acqua, il bando sostiene l’attivazione, da parte delle piccole e medie imprese, di piani di investimento per le innovazioni, l’ammodernamento e la riqualificazione produttiva nei centri storici dei Comuni del comprensorio. Alla scadenza dei termini, sono state 83 le domande pervenute. La maggior parte delle domande sono state presentate a Senise (21), San Severino Lucano (18) e Viggianello (11). Si tratta di micro imprese che si distribuiscono tra vari settori quale quello dei servizi, delle attività manifatturiere, del commercio e della ristorazione. I progetti in graduatoria scorreranno fino alla copertura di tutte le domande ammissibili. Il Comitato di coordinamento e di monitoraggio ha dato il via libera anche a nuove azioni di sostegno al sistema industriale e artigianale del Senisese. La prima punta alla delocalizzazione delle attività industriali e di servizi delle micro, piccole e medie imprese in aree artigianali e industriali attrezzate o in aree urbane compatibili, per promuoverne la crescita e lo sviluppo. Una necessità che nasce anche dal completamento di alcune aree industriali del territorio, come quelle di Teana e Noepoli. Un’altra iniziativa, invece, si prefigge di incentivare e sostenere l’imprenditorialità giovanile attraverso la creazione di nuove imprese o la delocalizzazione nel territorio interessato dal Programma Speciale Senisese di microimprese a prevalente partecipazione di giovani di origine lucana. Il Coordinamento, infine, ha concordato sul finanziamento degli eventi culturali dei 15 Comuni del Senisese, riconfermando il capitolo di spesa pari a 100 mila euro. “Nonostante la crisi economica – ha commentato il presidente della Regione Vito De Filippo - il tessuto imprenditoriale dell’area del Senisese ha risposto positivamente alle opportunità offerte dal Programma speciale, dimostrando voglia e capacità di investire e mettersi in gioco. Nel Senisese saranno presto realizzati due grandi attrattori turistici: il volo dell’Aquila a San Costantino Albanese e lo sbarco dei Greci nella diga di Senise. Due iniziative che non mancheranno di aumentare l’attrattività del territorio da un punto di vista turistico. Si tratta di interventi che nel loro insieme contribuiranno a creare un indotto in grado di portare sviluppo nell’intera area”.  
   
   
IMPRESE, POLVERINI VISITA ´FONDERIE CARNEVALE´  
 
Roma, 1 febbraio 2012 - "Oggi abbiamo visitato una fabbrica storica, dove c´è un artigianato straordinario che speriamo continui a tramandarsi da padre in figlio. E´ un lavoro faticoso, ma che da´ tante soddisfazioni. Abbiamo assistito alla fusione di una fontanella che la Regione Lazio donerà alla comunità francescana di Betlemme, Casa Nova". Lo ha detto la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, che ieri mattina, insieme all´assessore agli Enti Locali, Giuseppe Cangemi, ha visitato la Fonderia ´Fratelli Carnevale´, azienda a conduzione familiare specializzata nella produzione artistica in ghisa, unica fonderia del Lazio e riferimento del centro Italia del settore. La ditta produce arredi urbani per la Capitale tra cui le fontanelle e i cestoni portarifiuti che arredano il centro storico e i lampioni d´arredo che illuminano il lungotevere e piazza San Pietro. Nel corso della visita, è stata effettuata la fusione della fontanella romana, anche detta ´nasone´, personalizzata con la scritta ´Regione Lazio´ che sarà donata alla comunità francescana di Betlemme. Alla delegazione è stata inoltre presentata la bozza in polistirolo dell´opera commemorativa delle Torri Gemelle di New York, contenente due ´putrelle´ in acciaio originali dei grattacieli. La scultura, come annunciato dalla presidente Polverini in occasione del decimo anniversario dell´11 settembre, rappresenterà un ricordo permanente della tragedia delle Twin Towers e sarà collocata all´interno dell´aeroporto Leonardo da Vinci.  
   
   
INDUSTRIA: INCONTRO A PALAZZO DONINI TRA REGIONI UMBRIA E MARCHE E “FABER”  
 
Perugia, 1 febbraio 2012 - Si è svolto ieri a Palazzo Donini l´incontro tra le Regioni Umbria e Marche, rappresentate dagli assessori allo Sviluppo economico Vincenzo Riommi e Marco Luchetti, e i vertici della "Faber" spa, società facente parte della multinazionale svizzera Franke, accompagnati dal direttore e dal responsabile delle Relazioni sindacali di Confindustria Perugia. Durante l´incontro, le due Regioni hanno rappresentato la necessità del mantenimento delle produzioni negli attuali siti industriali, mettendo a disposizione dell´azienda la strumentazione di sostegno alle imprese delle due Regioni. Successivamente all´incontro con le istituzioni, l´azienda e le organizzazioni sindacali hanno proseguito il tavolo di confronto nella sede di Confindustria Perugia.  
   
   
TKAST; DA REGIONE UMBRIA, PROVINCIA E COMUNE TERNI VALUTAZIONE “POSITIVA” ACCORDO VENDITA INOXUM  
 
Perugia, 1 febbraio 2012 - "Regione Umbria, Provincia e Comune di Terni valutano positivamente l´esito della cessione di Inoxum al gruppo industriale Outokumpu comunicata ieri dalla Thyssenkrupp". È quanto affermano l´assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Riommi, il presidente della Provincia di Terni, Feliciano Polli, e il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, sottolineando che questa operazione porta alla creazione del primo gruppo mondiale del settore. Nel quadro che si è delineato con l´acquisizione da parte del gruppo finlandese, "si conferma da un lato la valenza del sito industriale di Terni che mantiene la sua unitarietà produttiva, anche in ragione della validità delle professionalità che operano nello stabilimento e del valore tecnologico degli impianti". "Positiva" è anche la valutazione in ordine al profilo dell´investitore, "primario gruppo industriale di livello mondiale che, auspicabilmente, configura un´operazione di rafforzamento nell´ambito della quale la struttura dello stabilimento di Terni dovrà svolgere una funzione essenziale non solo in relazione alle logiche di mercato, ma anche nel contesto di una politica industriale nazionale e regionale orientata a rafforzare settori di base del manifatturiero". "Resta comunque necessaria - concludono Riommi, Polli e Di Girolamo - la convocazione urgente del tavolo nazionale già richiesto dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, al presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti".