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Notiziario Marketpress di Mercoledì 04 Giugno 2014
MALPENSA, PRESIDENTE LOMBARDIA: FOLLE PENSARE DI RIDURLO A SOLO CARGO  
 
Milano, 4 giugno 2014 - "Malpensa già oggi è il primo aeroporto cargo d´Italia, ma la sua vocazione è di essere un hub, un grande aeroporto per il traffico cargo e per il traffico di persone. Se ci fosse l´idea di ridurre Malpensa, di ridurne i voli e le capacità, danneggiando così l´aeroporto e il sistema aeroportuale lombardo, se così fosse, allora chi pensa questo avrà l´ostilità della Regione Lombardia, e non solo: perché pensare di salvare Alitalia e danneggiare Malpensa e il sistema aeroportuale lombardo e, quindi, la Lombardia, è la cosa peggiore che si possa pensare". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Lombardia, rispondendo ai giornalisti sull´ipotesi che nel nuovo piano Alitalia-etihad l´aeroporto di Malpensa possa essere convertito solo per il traffico cargo. Rischio Aumento - "In più - ha fatto notare il presidente della Giunta regionale lombarda -, se davvero ci fosse una riduzione di Malpensa allora i 2400 esuberi già annunciati per Alitalia raddoppierebbero, perché l´indotto di Malpensa, che ha una capacità di movimento pari alla somma di Linate più Orio al Serio, verrebbe fortemente penalizzato. Essendo fortemente preoccupato da queste voci, nei prossimi giorni incontrerò il ministro per le Infrastrutture, per avere da lui chiarimenti e rassicurazioni, altrimenti scenderemo sul piede di guerra e decideremo quali azioni prendere per salvaguardare il nostro sistema aeroportuale". Penalizzazione Anche Per Expo 2015 - "Ridurre Malpensa è una follia anche in vista di Expo - ha concluso il presidente -, perché Malpensa è la porta di accesso dell´Expo, perché i voli intercontinentali arrivano lì, con la conseguenza che, a quel punto, i voli intercontinentali arriverebbero a Parigi invece che a Malpensa e, quindi, subirebbe un danno anche Expo".  
   
   
MALPENSA, PRESIDENTE LOMBARDIA: 2.500 ESUBERI BRUTTA NOTIZIA  
 
Milano, 4 giugno 2014 - "Gli esuberi sono già stati annunciati, 2500, e non è certo una bella notizia". Così il presidente di Regione Lombardia ha commentato le notizie sulle conseguenze possibili dell´accordo tra Alitalia ed Etihad. Voglio Vedere Piano, Sono Preoccupato - "Se poi l´accordo - ha continuato il presidente - prevede anche una penalizzazione di Malpensa allora le brutte notizie sono due". "Non avendo ancora i dettagli - ha aggiunto - posso solo esprimere la mia preoccupazione. Nei prossimi giorni vedrò il ministro per le Infrastrutture e capirò se le intenzioni sono queste e, quindi, le mie preoccupazioni fondate".  
   
   
PRESIDENTE LOMBARDIA: PIANO ETIHAD NON PENALIZZI NOSTRO SISTEMA AEROPORTUALE  
 
Busto A./va, 4 giugno 2014 - "Ho incontrato il presidente di Sea Pietro Modiano e abbiamo condiviso la preoccupazione che questo ingresso di Etihad, che va bene per Alitalia, possa penalizzare il sistema aeroportuale lombardo e, in particolare, Malpensa. Non conosco ancora i dettagli della lettera di Etihad, ma, ovviamente, noi siamo pronti a fare tutto ciò che occorre per salvaguardare il futuro di Malpensa e del sistema aeroportuale lombardo". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia, incontrando i giornalisti al suo arrivo al Centro congressi Malpensafiere, per partecipare all´Assemblea generale dell´Unione degli Industriali della Provincia di Varese. Malpensa Fulcro Sistema Aeroportuale Lombardo - "Nei prossimi giorni - ha aggiunto il governatore - incontrerò il ministro delle Infrastrutture, per avere maggiori informazioni sul piano di Etihad ed esprimergli la nostra preoccupazione. Non avendo ancora dettagli sul Piano, non esprimo giudizi, prima voglio vedere il Piano, ma ribadisco la necessità che esso non penalizzi Malpensa e non riduca la capacità del sistema aeroportuale lombardo, di cui Malpensa è fulcro, come lo stesso Governo ha riconosciuto, mettendola come uno dei due hub del Nord insieme a Venezia".  
   
   
AEROPORTO FVG: 1 MILIONE E 50 MILA EURO PER ROTATORIA POLO INTERMODALE  
 
 Udine, 4 giugno 2014 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Infrastrutture Mariagrazia Santoro, ha approvato la delibera con cui viene inserita nel programma 2014 delle opere di Friuli Venezia Giulia Strade Spa, la realizzazione della rotatoria nella zona dell´aeroporto di Ronchi dei Legionari. L´intervento comporterà una spesa di 1 milione e 50 mila euro finanziata con fondi propri di Fvgstrade Spa derivati da economie di spesa su altre opere precedentemente realizzate dalla medesima società. "L´opera è funzionale alla realizzazione del polo intermodale di Ronchi dei Legionari - spiega Santoro - inserito tra i sette scali intermodali di interesse nazionale e per il quale sono già disponibili 10,3 milioni di euro, derivati da fondi comunitari e nazionali, fondi regionali e parte da mutuo della società aeroportuale. La priorità data a quest´opera conferma la volontà della Regione di proseguire rapidamente nella realizzazione del nuovo scalo, andando così a definire il quadro del sistema delle infrastrutture regionali di trasporto". Il progetto del polo intermodale consentirà di mettere in connessione il trasporto aereo dei passeggeri con quello ferroviario e via gomma grazie alla realizzazione di una fermata ferroviaria, un´autostazione per i bus, nuovi parcheggi, una passerella pedonale sulla Ss 14 e percorsi meccanizzati, opere di viabilità interna ed esterna e opere di servizio.  
   
   
MERCATO AUTO MAGGIO 2014: -3,83% A DISPETTO DI CHI VORREBBE L´OTTIMISMO AD OGNI COSTO UNA CRISI PROFONDA STRITOLA L´AUTO NEL NOSTRO PAESE  
 
Roma, 4 Giugno 2014 - Secondo i dati diffusi dal Ministero dei Trasporti il mese di maggio si è chiuso con 131.602 immatricolazioni di autovetture nuove, segnando un -3,83% rispetto a maggio 2013. "La cautela con cui abbiamo commentato i modesti rimbalzi positivi dei primi mesi del 2014 trova purtroppo conferma nel dato negativo di maggio che, a nostro avviso, non va letto come un segnale di rallentamento ma come espressione di un mercato in sostanziale stagnazione, nonostante la spinta del noleggio e dei kilometri zero. Quindi, nessuna ripresa o, che dir si voglia, ripresina”. Questo il commento a caldo del presidente di Federauto, Filippo Pavan Bernacchi. Federauto evidenzia che la situazione del mercato auto è dolorosamente coerente con la situazione economica del Paese, certificata dai dati ufficiali sulla flessione del Pil nel primo trimestre dell’anno, dal generalizzato calo dei consumi di tutti i beni, dal consolidamento della crescita dei disoccupati - record negativo dal 1977 - a cui si aggiungono gli effetti perversi della leva fiscale. Questo spiegherebbe perché gli acquisti di autovetture da parte delle famiglie si mantengono su livelli storicamente minimali e perché quelli delle aziende non si esprimono a livelli comparabili con gli altri paesi europei. Aggiunge Angelo Di Martino, presidente dei concessionari Mercedes-smart: “E’ indispensabile un significativo intervento di riforma dell’imposizione tributaria sui veicoli. Per questo valutiamo positivamente la recentissima proposta di legge presentata dal presidente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati, Daniele Capezzone”. Federauto ritiene che la "proposta Capezzone" ponga sul tavolo, con equilibrio, alcuni nodi da sciogliere fra i quali quello del rinnovamento della mobilità privata in senso ecologicamente compatibile, dell’approccio da seguire per commisurare la tassazione ai livelli di inquinamento dei veicoli, dell’alleggerimento della fiscalità sulle auto aziendali. Conclude Pavan Bernacchi: “Dopo essere stati vittime di una autentica aggressione fiscale da parte dei precedenti Governi, ci chiediamo se quello attualmente in carica avrà la volontà di restituire all’automotive parte delle risorse drenate in questi anni, dando al settore una opportunità di crescita vera e, nello stesso tempo, di sviluppo per il Paese".  
   
   
IL PRESIDENTE LOMBARDIA: AVANTI CON LE INFRASTRUTTURE  
 
Milano, 4 giugno 2014 - "Noi andiamo avanti sulle infrastrutture, superando anche le resistenze dei territori, e non vedo gravi difficoltà, anzi. Sulla Pedemontana non ci sono preoccupazioni, c´è stata un´infelice uscita del sindaco di Milano, ma la Pedemontana si farà tutta e si metteranno in esercizio entro fine anno la tratta A, dalla A8 alla A9, e le due tangenziali". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia, incontrando i giornalisti al centro congressi ´Malpensafiere´, al termine dei lavori dell´Assemblea generale dell´Unione degli industriali della Provincia di Varese. Brebemi - "Ricordo poi - ha proseguito il presidente - che il prossimo 22 luglio metteremo in esercizio la Brebemi, opera finita prima dei tempi previsti dal cronoprogramma, un´altra eccellenza lombarda. Mentre sull´Arcisate-stabio ci sono delle criticità, che riguardano il rapporto tra Ferrovie dello Stato e la società che ha vinto l´appalto, noi come Regione stiamo facendo mediazione, non essendo un´opera di nostra competenza".  
   
   
CONCORDIA, ROSSI: "PER DEMOLIZIONE SI VALUTI ANCHE PIOMBINO O TOSCANA SI METTE DI TRAVERSO"  
 
Firenze, 4 giugno 2014 - "Per la Costa Concordia siamo al secondo avviso ai naviganti, dopo quello dei giorni scorsi: per la demolizione del relitto o si prende in considerazione anche Piombino o tutta la Toscana si metterà di traverso". Sono le prime parole di Enrico Rossi dopo le indiscrezioni uscite sulla stampa. "In questi giorni – continua il presidente della Regione Toscana – sono stati molti i commenti festosi e le descrizioni preventive sulla sorta di spettacolo che dovrebbe svolgersi a Genova con il relitto della Costa Concordia, dimenticando persino che si è trattato di una tragedia. Noi in Toscana non possiamo dimenticarlo, e prima di tutto non possono il volontariato e la gente del Giglio che ha prestato i primi soccorsi ai naufraghi in quella notte del 13 gennaio 2012. Quanto al fatto poi che la destinazione debba essere per forza Genova, allo stato delle cose appare solo un desiderio: deve essere chiaro che noi non consentiremo a nessuno di mettere a rischio l´ambiente marino con operazioni che non garantiscano il massimo della sicurezza". "La valutazione delle cose spetta prima di tutto ai tecnici e in particolare all´Osservatorio presieduto dalla Regione Toscana: questo ha il compito di valutare le proposte in sede tecnica che Costa Crociere avanza per la rimozione del relitto. L´ultima parola non spetta quindi a un privato, come sembra dalla lettura dei giornali, e non spetta alla Compagnia, che è responsabile del disastro e che, in un primo momento, ha avuto persino l´ardire di avanzare la proposta oscena di far demolire la nave trasportandola fuori d´Italia, in Turchia; grazie ad alcuni filmati apparsi su tutte le tv si è capito finalmente a che tipo di demolizione si puntasse, in quale quadro sociale e con quali conseguenze ambientali". "Poi l´ipotesi Turchia è stata affondata insieme al Vanguard che fin lì avrebbe dovuto portare il relitto. In ogni caso allo stato delle cose le uniche carte che sono arrivate all´Osservatorio sono quelle relative al completamento del montaggio dei cassoni, previsto intorno alla fine di luglio. L´osservatorio non ha al momento documentazione sufficiente relativa al rigalleggiamento della nave che deve essere fatto di fronte al Giglio e tantomeno relativa al trasporto con traino che, presuntivamente come si legge in alcune cronache, dovrebbe avere come obiettivo il porto di Genova". "Io non sono un tecnico - prosegue Enrico Rossi - ma mi permetto di avanzare un´obiezione intuitiva, basata sul senso comune: andare a Genova implica un viaggio lungo diversi giorni; la nave dovrà passare per tutto il Mar Tirreno e attraversare il Santuario dei cetacei rimanendo al largo senza possibilità di riparo in alcun porto, qualora dovessero cambiare le condizioni meteorologiche. Leggo inoltre, sempre dalle cronache, che la nave verrebbe attraccata ad una banchina a Voltri con il fondale intorno a 20 metri, dove verrebbero eseguite buona parte delle opere di smantellamento. Se questo fosse vero, ma non abbiamo ancora le carte, mi domando per quale pregiudizio o per quali interessi non si voglia prendere in considerazione l´ipotesi di Piombino". "Secondo il presidente dell´Autorità Portuale di Piombino - conclude il presidente Rossi - a settembre Piombino sarà pronta, potrà essere in condizioni migliori di Genova Voltri e avrà una banchina a cui attraccare la nave con un fondale di 20 metri, dove potranno essere eseguite le stesse opere di demolizione. Ma la differenza tra Genova e Piombino è sostanziale: Piombino è molto più vicina al Giglio di circa un quarto e i rischi ambientali verrebbero ridotti di altrettanto. A queste obiezioni dovrà essere data una risposta seria. Per questo noi chiediamo che venga presa in considerazione l´ipotesi di Piombino e che la si valuti attentamente, senza pregiudizi e soluzioni prestabilite. Per noi - conclude Rossi - al primo posto stanno le ragioni dell´ambiente sulle quali è lo Stato che deve farsi sentire e deve farsi valere".  
   
   
VIA A ITER DEL PIANO REGOLATORE PORTUALE DI MONFALCONE  
 
Udine, 4 giugno 2014 - Il gruppo di lavoro per la redazione del Piano regolatore portuale del Porto di Monfalcone, costituito ad inizio aprile 2014, ha presentato alla Giunta regionale il cronoprogramma che porterà all´approvazione definitiva dello strumento pianificatorio, atteso da più di trent´anni. I risultati del lavoro finora svolto e i successivi step per la formazione degli atti di Piano sono stati illustrati dall´assessore regionale alle Infrastrutture Mariagrazia Santoro: "Finalmente dopo anni abbiamo un programma di lavoro definito elaborato ascoltando i diversi enti interessati che ci consente di avere certezze sui tempi e sull´iter da seguire. Proprio la concertazione con l´amministrazione comunale ci permetterà di definire in anticipo ogni aspetto del piano, che si coordina perfettamente con lo strumento urbanistico comunale in fase di variante". "Comprendo - aggiunge Santoro - che per chi aspetta da decenni anche questi tempi imposti dalla necessaria concertazione con il Ministero sono lunghi, ma qui stiamo parlando di uno strumento necessario che per la prima volta vede passi reali e concreti per la sua approvazione. Si tratta - spiega l´assessore - di uno strumento programmatorio e pianificatorio di ampio respiro che non preclude, già nella redazione delle linee di indirizzo di fine giugno, di stabilire una strategia a breve termine per il porto. Su questo voglio essere chiara con gli operatori: la redazione del Piano Regolatore del porto non vuol dire che finché il lavoro non sarà finito rimane tutto "fermo" e che nuovi interventi o investimenti non potranno trovare spazio".Ù "Questa Giunta regionale - conclude l´assessore - si era impegnata a realizzare lo strumento pianificatorio e programmatorio e i primi risultati di stanno già vedendo, l´impegno sarà quello di comprimere, rispetto al cronoprogramma attuale, tutte le fasi che possiamo governare direttamente noi a livello territoriale rispetto a quelle che si svolgeranno a livello ministeriale". Il gruppo di lavoro interno alla Regione ha presentato quattro elaborati che individuano puntualmente l´attività da sviluppare, di cui il più significativo è quello inerente il cronoprogramma delle varie fasi correlate alla redazione ed approvazione del Piano: le fasi preliminari si sono già concluse, l´elaborazione e la redazione del piano vero e proprio e dei documenti di Valutazione ambientale strategica si svilupperanno tra il secondo semestre di quest´anno e il 2015, per giungere entro al metà del 2016 all´approvazione definitiva, dopo aver acquisito tutti i pareri delle autorità.