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Notiziario Marketpress di Mercoledì 04 Giugno 2014
UE LANCIA IL PIÙ GRANDE PROGRAMMA DI ROBOTICA CIVILE DEL MONDO - 240.000 NUOVI POSTI DI LAVORO PREVISTI  
 
Bruxelles, 4 giugno 2014 - La Commissione europea e 180 aziende e organizzazioni di ricerca (sotto l´ombrello di Eurobotics ) hanno lanciato ieri il più grande programma di ricerca e innovazione civile al mondo della robotica. Coprire la produzione, l´agricoltura, la sanità, i trasporti, la sicurezza civile e le famiglie, l´iniziativa - denominata Sparc - è lo sforzo politica industriale dell´Unione europea di rafforzare la posizione dell´Europa nel mercato globale della robotica (€ 60 miliardi all´anno entro il 2020). Questa iniziativa si prevede di creare oltre 240.000 posti di lavoro in Europa, e aumentare la quota europea del mercato globale al 42% (un incremento di € 4, miliardi di euro all´anno). La Commissione europea investirà € 700.000.000 e Eurobotics € 2,1 miliardi. Vicepresidente della Commissione europea @ Neeliekroeseu , dice: . "L´europa ha bisogno di essere un produttore e non solo consumatore di robot Robot fare molto di più che sostituire gli esseri umani - che spesso fanno cose gli esseri umani non possono o non vogliono fare e che migliora tutto da la nostra qualità della vita per la nostra sicurezza. Integrazione robot nell´industria europea ci aiuta a creare e mantenere posti di lavoro in Europa . "( Speech/14/421 ) Presidente della Eurobotics Bernd Liepert dice: " Sparc garantirà la competitività delle industrie europee robotica soluzioni di automazione basate su Robot sono essenziali per superare le sfide sociali più pressanti di oggi - dal cambiamento demografico alla mobilità per una produzione sostenibile. ». Robotics consente alle aziende di continuare la produzione in Europa, dove potrebbero altrimenti passare operazioni per abbassare costo paesi. Ma il potenziale della robotica va ben oltre la fabbrica: da aiutare gli infermieri negli ospedali per ispezionare le centrali pericolose e lavori agricoli noioso. Automobili autonome e droni sono altri esempi di robot. (Vedi: Cosa robot possono fare per voi ). Sfondo Il progetto è lanciato alla Automatica 2014 conferenza a Monaco di Baviera. Sparc è aperta a tutte le imprese europee e istituti di ricerca. La partnership lanciata oggi si basa su un contratto firmato con Eurobotics aisbl il 17 Dicembre 2013. Il primo invito a presentare proposte relative a Sparc vengono eseguiti nell´ambito del pilastro Leit - Leadership nelle tecnologie abilitanti e industriali del nuovo programma di ricerca e innovazione dell´Ue Orizzonte 2020 # H2020 . Il prossimo invito finanziamento sarà pubblicato in ottobre 2014 con scadenza aprile 2015. Restate sintonizzati via @ Roboticseu - per saperne di più su sostegno dell´Ue alla robotica ed esempi di progetti finanziati . Http://www.eu-robotics.net/    
   
   
COSA PUÒ FARE IL ROBOT PER VOI  
 
 Bruxelles, 4 giugno 2014 - Sanità: la chirurgia meno invasiva e più precisa In chirurgia, la robotica può rendere la chirurgia meno invasiva e più precisa, aumentando così esito la sopravvivenza del paziente e ridurre il tempo di recupero. Come risultato, le tecnologie robotica può ridurre il costo complessivo di interventi medici. In riabilitazione, tecnologie robotiche offrono il potenziale per ulteriori terapie intensive a costi ridotti, di nuovo aumentando il potenziale di recupero. Piccoli robot per la chirurgia meno invasiva. Dr Robot, chirurgo del cervello. Assistenza domiciliare: aiutare le persone anziane e disabili. Assistenza semplici compiti fisici può aiutare le persone anziane rimanere nelle proprie case più a lungo, migliorare la loro qualità di vita e rinviare le spese di cura gestita. Miglioramenti nella robotica, in particolare la percezione, manipolazione e attaccamento, consentirà ai robot di svolgere compiti molto più complessi e di assistere gli esseri umani con deficit fisici e cognitivi. Anche nel contesto di cura gestita, uso appropriato dei sistemi robotici consentirà un più alto livello di cura, assistenza infermieri che hanno per sollevare pazienti o materiale pesante. Robin il robot aiuta a prendersi cura di 94 anni, italiano Nonna Lea. Un compagno robot per anziani - bilanciamento autonomia ed etica. Mente controllata esoscheletro per aiutare le persone con disabilità camminare di nuovo. Robotic Carrozzine aiutare gli utenti in auto in modo sicuro. Sicurezza: i robot per il salvataggio. Dopo terremoti, incidenti, valanghe o esplosioni, robot possono prendere il posto dei loro compagni di squadra umani, tagliando rischio per la vita umana e aiutare aumentare le possibilità di salvare le vittime. I robot che si stanno sviluppando avranno potenti abilità di manipolazione. Essi saranno in grado di sollevare in muratura crollata, camminare e strisciare oltre gli ostacoli e attraverso spazi ingombra, ed essere robusto abbastanza per far funzionare strumenti come trapani o frese. Essi saranno in grado di lavorare autonomamente o con comando a distanza, se le comunicazioni sono limitati o inaffidabili. Lo sapevate che i robot telecomandati europei hanno aiutato a ripulire e riparare terremoto e danni dello tsunami alla centrale nucleare di Fukushima? I robot possono essere gli occhi e le mani di umana nei luoghi pericolosi o inaccessibili. Drones - o Uav per Unmanned Aerial Vehicle - sono sempre più utilizzati in operazioni di ricerca e soccorso. Agricoltura: fare i compiti ardui nelle aziende agricole e l´aumento della produttività - Partendo presso l´azienda agricola, la robotica è al centro di agricoltura di precisione, fornendo un incremento delle rese in modo sostenibile. Applicazione di robotica e automazione per la catena alimentare, dalla fattoria alla tavola, consentono di raggiungere livelli molto più alti di tracciabilità che porta a una maggiore fiducia dei consumatori. E allo stesso tempo, la robotica in agricoltura possono migliorare la qualità della vita dei lavoratori, facendo i compiti più difficili. Anche l´applicazione della robotica e automazione all´interno di produzione alimentare rende la produzione locale più competitiva, rendendo le linee di rifornimento di cibo locali brevi economicamente valida per molti prodotti alimentari. Un robot per monitorare i vigneti. Ambiente: pulizia rifiuti, acqua e aria - Robot verdi sono una realtà. Pesci robotici in grado di analizzare le acque in cui nuotano attraverso, individuando inquinanti chimici o perdite di oleodotti nei porti europei. Droni sono utilizzati dagli scienziati per monitorare la fauna selvatica, da popolazioni di mammiferi marini nel Artic di oranghi nel nord di Sumatra. Insetti robotizzati possono essere il futuro di controllo dell´inquinamento atmosferico. Questi piccoli pattugliatori potrebbero purificare materiali dispersi nell´aria come il fumo di sigaretta. Il riciclaggio è un settore molto promettente per la robotica. Robot raccolta e selezione dei rifiuti sarà presto nelle nostre strade. Trasporti: migliorare la sicurezza e l´efficienza - Il passaggio a veicoli personali più intelligenti e più sicuri derivanti dalla implementazione di sistemi di assistenza alla guida vi aiuterà a diminuire incidenti, infortuni e morti. Automobili autonome non solo permettere agli automobilisti di navigare in internet in movimento, essi sono tenuti a fare un uso migliore dello spazio stradale e migliorare i flussi di traffico.  
   
   
ACCENDERE UNA SPARC SOTTO LA NOSTRA ECONOMIA COMPETITIVA  
 
Bruxelles, 4 giugno 2014 – Di seguito l’intervento di ieri di Neelie Kroes Vice-presidente della Commissione europea responsabile per l´Agenda digitale alla 6 ° Fiera Internazionale di Automazione e Meccatronica - Automatica, Monaco di Baviera, Germania: “ Benvenuti, tutti voi. E ´un piacere per aprire Automatica 2014 di oggi. Questo è il posto ideale per l´ultima di robotica innovazione. Gli usi di robot sono molteplici e in crescita. In agricoltura, possono fare ciò che le persone sono sempre più disposti a fare-da mungitura delle mucche al raccogliere le colture. Nel settore industriale, possono aumentare la nostra competitività. E ricordate che la produzione è ancora un quinto della nostra produzione - e di quattro quinti della spesa privata per la ricerca. Impiega 34 milioni di persone in Europa - ma affrontare una dura concorrenza: in altre parti del mondo, in grado di offrire manodopera a basso costo e prodotti meno costosi. Dobbiamo rimanere competitivi. E non è più solo di robot industriali. Questo evento inoltre si concentra giustamente sulla robotica di servizio - Servizi di pulizia domestica, alla logistica aziendale. Eseguire un intervento chirurgico, o aiutare gli anziani rimanere attiva, indipendente, potere. Ad esempio, 94 anni, scrittore italiano Lea Ralli, "Nonna Lea", ha vissuto con un robot per diversi mesi come parte di un progetto di ricerca. Il robot, e il link per aiutanti che fornisce, la fa sentire più sicuro e più fiducioso. Questo è un ottimo esempio di come i robot possono aiutarci a mantenere la nostra dignità e autonomia con l´avanzare dell´età. E oltre a questo: si tratta di circa tutti i tipi di sistemi automatizzati e autonomi che svolgono tutti i tipi di funzioni. Dalle auto senza conducente - alla consegna senza equipaggio. Qui oggi ci sono molti ottimi esempi di ciò che i robot possono fare per noi. Sono veloci, precisa, potente. Fare i compiti che gli esseri umani trovano troppo difficile, troppo pericoloso, o semplicemente troppo noioso. Fanno il mio robot aspirapolvere sembra positivamente primitivo! E so che questo è solo un esempio di quello che c´è là fuori. E ´un mercato mondiale in crescita, del valore di oltre 20 miliardi di euro nel 2011 e l´Europa detiene il 35% di quello -. Una grande figura! In alcuni settori, come i robot di servizio professionali, è alto come il 63%. Leadership europea qui è letteralmente pena miliardi per la nostra economia. Altre parti del mondo stanno prendendo sul serio. Gli Stati Uniti hanno appena lanciato la loro Robotics Iniziativa Nazionale; Corea del Sud e Giappone sono entrambi investendo pesantemente. Così ho tre cose da chiedere a voi oggi. In primo luogo, quando la gente pensa di robot, si preoccupano per l´impatto. Che cosa significa per noi come esseri umani, e per noi come società. Non si tratta più solo di macchine che sono migliori, più veloci, più economici. C´è la prospettiva di ogni maggiore integrazione. Robot che aiutano con tutto ciò che facciamo; dispositivi che si indossano; anche gli impianti all´interno del corpo. Naturalmente quelli sollevano questioni - sull´etica, sulla privacy, sulla nostra umanità e l´interazione. Nel frattempo, il 70% dei cittadini europei ritiene che i robot rubano il lavoro delle persone. Nessuna di queste preoccupazioni significa che dobbiamo voltare le spalle all´innovazione. Ma ugualmente - non possiamo liquidare queste preoccupazioni; dobbiamo prenderli sul serio. Essi sono legittime. So che i robot possono aiutare le persone, rafforzare la nostra competitività e creare posti di lavoro. E molti studi concordano con me. Per esempio - mostra che ogni robot industriale in realtà supporta 3,6 posti di lavoro. Che i robot saranno direttamente e indirettamente creare 2 milioni di posti di lavoro nei prossimi 8 anni. E così via. Eppure, anche con un impatto complessivo positivo sui posti di lavoro, ci saranno diverse implicazioni di breve e lungo termine, e gli impatti diversi in diverse aree. Con 25 milioni senza lavoro, che è una causa legittima di preoccupazione. Abbiamo bisogno di una solida base di conoscenze per dimostrare il caso, affrontare questi temi, chiarire l´incertezza e sfiducia. Cerchiamo di capire le preoccupazioni, e li affrontano. Possiamo anche aumentare la consapevolezza dei benefici. Basandosi su idee come European Robotics settimana - ma andare oltre. Se non lo facciamo - che renderà la vostra vita molto più difficile - e la nostra crescita economica troppo. Ecco la mia seconda richiesta per voi oggi. Come robot creano posti di lavoro - abbiamo bisogno di gente per riempire loro. Eppure l´Europa non ha abbastanza quasi le persone con le giuste competenze in materia di Tic. Presto potremmo affrontare una carenza di quasi un milione di lavoratori qualificati. Questo è un problema per i politici. E ´un problema per voi, un settore in cerca di colleghi di qualità. Si tratta di un problema per la nostra competitività. Ma soprattutto: è una vera delusione per la nostra gente, molti dei quali sono in cerca di lavoro, ma non sono in grado di ottenere le giuste competenze. Se noi tutti soffriamo di questo problema - possiamo anche tutti fornire la soluzione. Agendo da solo, nessuno di noi può risolvere il problema. Ma lavorando insieme, possiamo fare la differenza. Sotto il nostro grande coalizione per i lavori digitali, decine di organizzazioni hanno fatto promesse - industria, mondo accademico, organizzazioni di formazione, il settore pubblico, il settore del volontariato, e altro ancora. Per ciò che possono fare: nuovi programmi, nuove piattaforme, nuove partnership, che ci aiutino a collegare il gap di competenze. Spero che molti di voi saranno impegnandosi troppo. Accanto a che il capitale umano - il nostro continente ha urgente bisogno di capitale fisico troppo: reti a banda larga. Innovazioni dipendono sempre più dalla connettività - la nostra competitività dipende troppo. Servizi come l´Internet degli oggetti richiederanno di prima classe, ad alta velocità, senza soluzione di continuità a banda larga ovunque. Macchina alle comunicazioni della macchina non decollerà in un mondo dove devono pagare tariffe di roaming, o soffrire sistemi spettro separati in ogni paese. Ecco perché sto lottando per un mercato unico delle telecomunicazioni per il nostro continente collegato - Spero che tu possa combattere con me. Mostriamo i governi nazionali che l´innovazione europea si basa su reti di qualità. La mia terza domanda è questa: come possiamo lavorare insieme? Come possiamo investire nel futuro? Per molti anni l´Ue ha dimostrato il suo impegno per la robotica. E il nostro investimento sta dando. Ad esempio, il nostro progetto "Smerobotics" sta fornendo la prossima generazione di robot industriali - più flessibile, più intuitiva da programmare, più sicuro lavorare. E si può vedere che in mostra oggi. In tanti settori, lavoriamo meglio quando lavoriamo insieme. Lavorare insieme come in Europa. Lavorare insieme tra settore pubblico e privato. Robotics non fa eccezione. E per molti anni abbiamo lavorato in modo produttivo con l´industria robotica. Oggi, con il lancio di un nuovo partenariato pubblico-privato, si formalizzare questo e portarlo avanti. Siamo in grado di allineare il sostegno e il finanziamento, condividere idee, cantare da un foglio inno comune. Con l´industria che lavora con il mondo accademico. Con coloro che utilizzano i robot coinvolti fin dall´inizio, contribuendo definire le priorità per la ricerca. E ´il modo migliore per salvaguardare la leadership continua per il nostro continente. L´unione europea ha già stanziato € 700.000.000 per la ricerca robotica nel nostro prossimo programma di finanziamento. E l´industria si è impegnata a corrispondere a quello 3-1. Con oltre 200 membri dovrebbero, insieme impiegando oltre 12.000 ricercatori e sviluppatori. Ciò renderebbe il più grande robotica civili programma di ricerca e sviluppo nel mondo. Qualcosa che tutti insieme creare 75.000 nuovi posti di lavoro qualificati in robotica di servizio, e 140.000 nuovi posti di lavoro nel settore dei servizi più ampi, e una spinta di € 80 miliardi di euro per il Pil. E ´la pena di avere! Quindi la mia richiesta finale per voi è - diciamo consegnare questa promessa. Facciamo questo lavoro. Impegniamoci insieme e attuare insieme. Lo scorso dicembre, sono stato felice di firmare il contratto che ha messo questa partnership in movimento. Oggi abbiamo ufficialmente lanciarlo. Si chiama Sparc - e questo è un nome molto appropriato. Una scintilla accende una fiamma - e oggi siamo in grado di accendere una fiamma per mantenere la nostra economia bruciore e pieno di energia. Ora ho intenzione di chiedere al mio piccolo aiutante di svelare il logo.  
   
   
PROROGATA LA SCADENZA PER L’ACCESSO INTERNET NELLE PIAZZE DEI COMUNI MARCHIGIANI.  
 

Ancona, 4 giugno 2014 - Su proposta dell’assessore regionale alle reti tecnologiche Paola Giorgi è stato prorogato al 30 giugno 2014 il termine ultimo per la presentazione delle domande per partecipare alla procedura di selezione per realizzare i servizi di accesso Internet nelle piazze dei Comuni marchigiani. “Abbiamo effettuato la proroga dei termini – ha dichiarato la Giorgi – perché alcuni Comuni marchigiani hanno manifestato l’esigenza di una proroga del termine di scadenza del bando perché coinvolti nelle recenti elezioni amministrative. Considerati i tempi necessari alla costituzione degli organi delle nuove Amministrazioni comunali le stesse, attraverso il termine del 30 giugno, possono definire in tempi utili l’elaborazione e la presentazione del progetto tecnico. E’ nostra intenzione volere una Regione Smart in tutti i territori e soprattutto intendiamo fornire uno strumento di socializzazione, comunicazione e sviluppo gratuito per le piazze delle piccole comunità. Ricordo che l’intervento, condotto con le risorse residue che il Fesr 2007/13, è complemento del Piano telematico regionale grazie al quale nei primi mesi del 2015 tutta la Regione Marche sarà coperta dal servizio internet veloce. Nelle Marche è stata già realizzata una dorsale in fibra ottica di 750 chilometri e la scelta della valorizzazione del policentrismo della nostra regione, della ricchezza e bellezza dei nostri territori necessita interventi specifici che la Regione sta mettendo in campo con una grande attenzione allo sviluppo, alla competitività e attrattività dei nostri territori”. L’obiettivo dell’intervento è di creare le condizioni per offrire l’accesso gratuito a internet nelle piazze dei comuni marchigiani attraverso un sistema di hot spot wireless, che favorisca l’inclusione e l’animazione digitale dei cittadini e dei visitatori. Il contributo pubblico è pari all’80% della spesa ammissibile. Sono ammissibili i progetti che prevedono la realizzazione di un’infrastruttura di rete Wi-fi, progettata per offrire a ciascun utente connesso un quantitativo giornaliero per la navigazione ed è garantito l’accesso illimitato per i servizi comunali/provinciali/regionali. Le Marche hanno raggiunto il 98 per cento della capacità di banda larga e si pone tra le regioni maggiormente infrastrutturate dal punto di vista telematico. Una scelta strategica di fondamentale importanza per la Macroregione Adriatico Ionica che la Regione intende contribuire a realizzare, supportando la sua costruzione con tutte le dotazioni necessarie. Nella fase della nuova programmazione 2014/2020 dei Fondi strutturali europei, grande rilevanza viene data al tema dell’agenda digitale, per accrescere ulteriormente la capacità di connessione di tutti i territori. Per info sulla nuova scadenza del bando è possibile consultare: www.Regione.marche.it  oppure http://www.Ecommunity.marche.it/pianotelematico/bandieavvisi

 

 
   
   
RINNOVATO IL SITO OSMER METEO.FVG.IT  
 
Trieste, 4 giugno 2014 - La rapida evoluzione delle tecnologie digitali obbliga anche le pubbliche amministrazioni a compiere continue innovazioni al fine di fornire al pubblico informazioni sempre più complete e di facile accesso. Seguendo questo principio, l´Osservatorio meteorologico regionale (Osmer) dell´Agenzia regionale per la Protezione dell´Ambiente/arpa Fvg ha completamente rinnovato il sito internet regionale www.Meteo.fvg.it  che si presenta ora come una vera e propria vetrina di informazioni sulla meteorologia e la climatologia del Friuli Venezia Giulia. Alla conferenza stampa di presentazione del nuovo sito, oggi nel Palazzo della Regione a Trieste, ha partecipato l´assessore regionale all´Ambiente e Energia, Sara Vito, che nel suo intervento ha spiegato le motivazioni dell´iniziativa. "Abbiamo voluto fare un importante restyling al sito www.Meteo.fvg.it e rinnovarlo dopo 10 anni di attività, per renderlo più completo, più piacevole, di semplice accesso e al passo con i tempi. L´informazione tramite il web è di grande importanza per i cittadini e le imprese. Vogliamo divulgare le previsioni del tempo e gli altri dati meteo del Friuli Venezia Giulia offrendo informazioni scientificamente affidabili e chiare sia ai cittadini che agli operatori di settori strategici per la nostra crescita economica, come l´agricoltura ed il turismo". Il sito www.Meteo.fvg.it nel 2013 è stato visitato da più di 13 milioni di utenti, in pratica 1 milione di utenti al mese; le pagine consultate sono tate quasi 33 milioni, a cui vanno aggiunti gli accessi tramite dispositivi mobili per un totale di 67.000 utenti e 118.000 pagine consultate. Numeri importanti ed in continua crescita, che richiedono quindi una grande attenzione, sia per quanto riguarda la struttura informatica che per i contenuti, costantemente aggiornati e migliorati. L´assessore Vito ha quindi specificato che "analisi delle esigenze dell´utenza, chiarezza e semplicità sono state le linee guida che hanno ispirato il lavoro di rinnovamento del sito". Il nuovo sito, realizzato interamente dagli informatici dell´Arpa-osmer, senza ricorrere quindi a società o consulenze esterne, utilizza tecnologie open source. "In questo modo - ha osservato l´assessore Vito - abbiamo praticamente azzerato i costi, valorizzando il personale interno di Osmer, che ha in pratica costruito un ´vestito su misura´, realizzando un prodotto di qualità. L´osservatorio meteo dispone ora di uno strumento avanzato, che consente di comunicare in modo semplice e diretto sia con il privato cittadino, più attento alle informazioni meteo per il fine settimana, sia con gli utenti più evoluti che richiedono informazioni di dettaglio". Oltre al completo rinnovamento dell´architettura del sito, con la presentazione dei dati in forma georeferita, il raggruppamento delle informazioni in box e schede, la presentazione compatta senza più la necessità di far scorrere la pagina in alto e in basso, sono tre le principale novità, illustrate dal direttore dell´Osmer, Stefano Micheletti. "La principale novità è l´estensione delle previsioni meteorologiche al terzo e quarto giorno. Di assoluto rilievo è la realizzazione di pagine tematiche, in cui sono riunite informazioni ed approfondimenti per specifici argomenti e settori. Infine, la completa accessibilità dei dati d´archivio, consultabili ora in modo rapido senza più necessità di registrazione ad un´area riservata. Ciò è reso possibile anche per la recente realizzazione di un data-base, Omnia, che consente di integrare tra loro le informazioni provenienti da diverse reti di misura presenti sul territorio regionale". Per quanto riguarda la qualità dell´informazione presente nel sito Micheletti ha sottolineato che "Osmer lavora in un´ottica di qualità per realizzare previsioni meteorologiche sempre più precise ed attendibili, raggiungendo, ad esempio, un livello di attendibilità delle previsioni di pioggia dell´80%, o con la validazione dei dati delle stazioni meteo". "Il nuovo sito Osmer rappresenta un importante step nel processo di rinnovamento di Arpa Fvg. Intendiamo rendere presente l´Agenzia sui diversi media e su internet con le informazioni di interesse ambientale di alta qualità scientifica", ha concluso l´assessore Vito.  
   
   
BANCA DELLA MEMORIA: ONLINE I VIDEO DEGLI STUDENTI DELLE SCUOLE SU INTERNET 587 VIDEO REALIZZATE DA 500 STUDENTI DI 20 SCUOLE DEL LAZIO  
 
Roma, 4 giugno 2014 - Banca della Memoria: sono venti le scuole che hanno partecipato al progetto e che hanno prodotto587 video, coinvolgendo più di 500 studenti. Ma cos’è la ‘Banca della Memoria’? Molti di noi probabilmente ricordano con piacere se stessi da bambini, accoccolati sulle gambe di un nonno, attenti a non perdere una parola delle storie che ci venivano raccontate. La Banca della Memoria serve a questo, a raccogliere le esperienze e i racconti di vita delle persone nate prima del 1940. A intervistarli i ragazzi delle scuole, che prima di realizzare i video hanno svolto incontri di formazione durante i quali hanno acquisito competenze su tecniche di ripresa, tecniche di intervista, uso dei software di montaggio. In queste pagine ci sono i video tratti dalle interviste dove ci sono racconti e ricordi della guerra, dei giochi che si facevano, della vita che si faceva in famiglia quando i tempi erano tanto diversi dai nostri. Buona visione e buon viaggio nella memoria. Se vuoi vedere i video dei ragazzi clicca qui http://www.Regione.lazio.it/bancadellamemoria/    
   
   
APRONO OGGI SMAU BOLOGNA E R2B – RESEARCH TO BUSINESS. L’INNOVAZIONE PROVENIENTE DA STARTUP E CENTRI DI RICERCA SI PREPARA AD INCONTRARE IL MERCATO  
 
 Bologna, 4 giugno 2014 - Apre oggi la sesta edizione di Smau Bologna, che, fino a giovedì giugno, attende oltre 5.000 imprese provenienti da tutta l’Emilia Romagna con oltre 200 innovazioni realizzate dalle startup e centri di ricerca presenti in fiera e dai partner dei grandi fornitori di tecnologie digitali come Aruba, Dell, Microsoft, Sap, Telecom e Vodafone. L’innovazione, la ricerca industriale, le start up e la nuova manifattura, la bio-economia, i progetti europei e i trend industriali del futuro saranno i temi centrali di questi due giorni. All’interno di R2b – Research to business, il Salone internazionale della Ricerca Industriale e dell’innovazione promosso da Regione Emilia-romagna, Bolognafiere e organizzato da Aster, consorzio regionale per l’innovazione e la ricerca industriale, assieme a Smau, si potrà discutere di idee, progetti e opportunità concrete per le imprese della regione ma anche due giorni di incontri aperti al pubblico con convegni e workshop sui temi centrali delle politiche industriali, le linee strategiche della nuova programmazione europea, la finanza per l’innovazione e l’internazionalizzazione delle imprese. 13 le aree tematiche dell’area R2b –Research to Business che ospiteranno oltre 150 laboratori di ricerca, università, startup, imprese, istituzioni nazionali e internazionali che sostengono l’innovazione e favoriscono lo scambio di competenze con i settori produttivi: costruzioni sostenibili e riqualificazione urbana, materiali avanzati, tecnologie innovative per la filiera agroalimentare, alimentazione benessere e stili di vita, energia, salute su misura, aerospazio, creatività e cultura, nuovi sistemi digitali e big data, tecnologie per la riduzione degli impatti ambientali, connecting people e social media challenges, manufacturing 2.0, sistemi di mobilità intelligenti. Un focus particolare sarà dedicato quest’anno alla Manifattura digitale, tema affrontato all’interno del convegno di apertura, in programma domani, alle ore 10.00, che ospiterà esperti del settore come Stefano Micelli e rappresentanti della politica e delle associazioni industriali. Riflettori accesi anche sulle smart city e smart communities, con la terza edizione del Premio Smart City, in programma domani alle ore 12.00 e con la prima edizione del Premio eGovernment: i campioni del Riuso: due eventi che puntano l’attenzione sui progetti in chiave smart city e eGovernment volti a migliorare i servizi ai cittadini, messi in atto da città e comuni della Regione. Numerosi inoltre gli appuntamenti volti a favorire i contatti tra startup, acceleratori di innovazione e imprese: nell’arco dei due giorni si terranno otto momenti di pitching in cui startup, laboratori e imprese presenteranno la propria idea di business, in soli 90 secondi al pubblico in sala e oltre 1000 incontri che si svolgeranno nell’ambito dell’iniziativa Innovat&match, organizzata da Simpler e promossi dall´Enterprise Europe Network, per aiutare imprese e ricercatori a trovare e concludere partnership internazionali e accordi di ricerca e tecnologici. Il programma prosegue, giovedì alle ore 12.00 con il Premio Innovazione Ict Emilia - Romagna, dedicato alle esperienze di successo di adozione delle tecnologie digitali da parte delle imprese mature e del Premio Lamarck. Il riconoscimento, che prende il nome dal naturalista Jean Baptiste Lamarck ed è realizzato in collaborazione con il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria, è un tributo alle migliori startup, volto valorizzare le idee di business già pronte a supportare l’innovazione delle imprese mature. A consegnare il premio interverrà Claudio Bighinati, Presidente Giovani Imprenditori Confindustria Emilia-romagna. A seguire Gianluca Dettori, Presidente di Dpixel, moderato da Federico Pedrocchi, giornalista di Radio24 e triwu.It interverrà sul tema “Innovare le imprese attraverso le startup: incubatori e startup come reparto ricerca e sviluppo esterno all’azienda” . L’evento sarà anche l’occasione per presentare la prossima edizione di Startcup Emilia-romagna: una competizione regionale in collaborazione con il consorzio Spinner per favorire la nascita di nuove imprese ad alto contenuto innovativo. La “gara”, che premierà il miglior business plan, si svolgerà da giugno a novembre. I vincitori rappresenteranno poi la regione durante il Premio Nazionale per l’Innovazione 2014. A raccontare tutte le novità della prossima edizione interverrà Paolo Bonaretti, Direttore Generale Aster. Si passerà poi alla presentazione delle opportunità offerte da Adottup, il programma per “l’adozione delle startup”, realizzato in collaborazione con l’Area Politiche Territoriali, Innovazione e Education di Confindustria, i Giovani imprenditori e gli esperti delle Associazioni del Sistema con l’obiettivo di supportare lo sviluppo di idee ad alto potenziale di crescita e accrescere l’innovazione delle Pmi. Nell’ottica di creare un nuovo modello di aggregazione di imprese, non più secondo criteri di prossimità geografica, ma su base di competenze settoriali, interregionali, così come indicato dalla Comunità Europea, in base alla programmazione Horizon 2020, in fiera saranno presenti anche una selezione di startup e acceleratori provenienti da diverse regioni. Dalla Toscana, Polis, il Polo delle tecnologie per la città sostenibile sarà presente con le startup Funghi Espresso, startup che ha inventato un originale metodo per la coltivazione domestica di funghi, partendo dai fondi del caffè, e Jaewa, uno spin-off dell´Università di Firenze, che si occupa di progettazione e sviluppo di architetture software complesse, focalizzate su applicazioni web di tipo Enterprise e di soluzioni di integrazione e di applicazioni di Knowledge Management. Del Polo Pierre, Polo Innovazione Energie Rinnovabili Risparmio Energetico, sarà presente Generplus, startup che si occupa di fonti energetiche rinnovabili e che, tra i suoi prodotti e servizi presenta anche un modello di bici elettrica e Co.svi.g, il Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche. Dalla Regione Piemonte sarà presente l’incubatore I3p, con le startup Menopercento, Bringme, Trampoline e Regalister. Presente anche l’incubatore Lombardo Comonext con la startup Centro Sviluppo Realtà Virtuale, nata con l’obiettivo di mettere a disposizione delle aziende e della comunità scientifica la tecnologia della Realtà Virtuale, utilizzata da anni da grandi gruppi. Provengono da tutta Italia le cinque startup presentate da Startupbusiness: Re2n, Progetto Veicoli, Ioota, Digital Health Experience, Be-com. In fiera sarà infine presente anche una startup proveniente dalla Cina: Toning International Expo. Nell’ambito di R2b 2014 si terrà inoltre il primo - appuntamento con il Barcamper Scouting tour, la prima fase della Startcup Emilia-romagna 2014, la business plan competition regionale affiliata al Pni- Premio Nazionale per l’Innovazione. La competizione consiste in una gara tra progetti imprenditoriali innovativi per la creazione di start-up attive sul territorio regionale. Il Barcamper Scouting tour è presente in fiera per selezionare idee imprenditoriali, secondo la metodologia Barcamper che prevede colloqui individuali con i singoli proponenti, all’interno di un ufficio mobile che si sposterà sul territorio regionale. Le startup che vogliono prenotare un colloquio a R2b2014 possono farlo attraverso il sito http://startcup.Spinner.it. Le Novita’ In Mostra Molte sono le innovazioni presenti nell’area, ecco una prima anticipazione sulle curiosità in mostra: Aroundyou, startup di Bologna che fornisce servizi per raccolta e gestione di informazioni e dati provenienti dagli utenti, da dispositivi elettronici e da sensori ed apparecchi pubblici; Neuron Guard, presenta invece un’innovativa idea in campo medico: la startup modenese ha infatti realizzato un collare refrigerante integrato con un sistema d’infusione e con relative unità di controllo esterne che si basa su un sistema elettrico che consente di raffreddare il collo e conseguentemente il sangue che scorre nelle arterie, riducendo così la temperatura del cervello. Il collare si pone l’obiettivo di ridurre le conseguenze di ictus, arresti cardiaci e traumi.24Bottles è una startup di Bologna che realizza le Stainless Steel Urban Bottles, bottiglie urbane, ecologiche e leggerissime da 0,50L e 1L. Sono realizzate in acciaio 18/8, materiale altamente resistente ed igienico, prestante anche dal punto di vista termico e semplicissimo da pulire; Smart Domotics, startup di Ravenna che ha ideato Smart-dom, un sistema domotico per il monitoraggio e gestione dei carichi. Si installa all’interno del quadro elettrico generale e permette risparmio energetico in tutti gli ambiti contemporaneamente (elettricità, riscaldamento, illuminazione, fonti rinnovabili); Typical Tv è un “contenitore” di eccellenze e tipicità , che racconta il territorio, per mezzo di video Hd e mappe interattive nato dall’idea di un team di giovani bolognesi.  
   
   
ISTRUZIONE: CELLULARI, COMPUTER E VIDEOGIOCHI: 8 BAMBINI SU 10 NE FANNO USO DA SOLI  
 
Torino, 4 giugno 2014 - L´indagine 2014 del progetto Steadycam: cresce del 10% il consumo di nuovi media senza la presenza di un adulto Più del 65% dei bambini tra i 9 e gli 11 anni possiede un cellulare, il 69% usa il computer, oltre il 79% possiede videogiochi e praticamente tutti guardano la tv con una media di 1-2 ore al giorno: nell’80% dei casi, però, l’uso di questi strumenti tecnologici non avviene in presenza di un adulto. Un dato in crescita del 10%, rispetto allo scorso anno, che emerge dalla nuova indagine del progetto “Steadycam”, il corso di formazione sull’uso e le potenzialità dei nuovi media nella scuola primaria, organizzato dal Centro di Documentazione Steadycam dell’Asl Cn2 e promosso e finanziato dall’Assessorato all’Istruzione della Regione Piemonte nell’ambito del Tavolo Regionale per l´educazione alla salute nelle scuole, di cui fanno parte anche l’Assessorato regionale alla Sanità e l’Usr. Il corso, rivolto gratuitamente agli insegnanti delle quarte/quinte elementari e prime medie, ha coinvolto complessivamente oltre 120 docenti di cinque province piemontesi (Cuneo, Asti, Alessandria, Torino e Verbano-cusio-ossola) e 25 operatori sanitari delle Asl piemontesi. "Nell´arco dell´anno sono stati coinvolti nel progetto quasi 2000 giovanissimi studenti - sottolinea Giuseppe Masengo, formatore del progetto Steadycam - Il percorso ha prodotto in tutti loro un atteggiamento più critico rispetto all’utilizzo dei nuovi media e questo è proprio l´obiettivo del nostro lavoro". “Un’importante novità di quest’anno è stato il coinvolgimento attivo dei genitori - sottolinea Valentino Merlo, educatore professionale dell´Asl Cn2 – Nel corso del progetto abbiamo incontrato circa 600 genitori con cui abbiamo ragionato dell’importanza dei nuovi media e delle responsabilità educative delle famiglie. Abbiamo sottolineato l’importanza di valorizzare le competenze che le nuove tecnologie sviluppano e abbiamo discusso insieme sulle regole necessarie per evitare distorsioni e rischi”. Il progetto Steadycam ha offerto agli insegnanti tre giornate di formazione con un inquadramento teorico sui nuovi media (cellulari, videogiochi e social network), sull’uso che i giovani ne fanno già dalla più tenera età e sul loro impatto sulla salute. Gli insegnanti hanno avuto un paio di mesi per testare con le proprie classi quanto appreso durante il corso, con la supervisione a distanza dei propri formatori e interagendo sul blog del corso (liveatme2.Wordpress.com). Per l’anno scolastico 2014-2015 è in programma una nuova edizione del progetto: link preiscrizione 2014/2015.  
   
   
LA REGIONE LAZIO HA APPROVATO IL NUOVO CALENDARIO SCOLASTICO PLURIENNALE DEFINITIVO IN VIGORE DAL 2014/2015.  
 
Roma, 4 giugno 2014 - Il nuovo calendario scolastico approvato per le scuole primarie e le scuole secondarie di I e Ii grado della Regione Lazio, stabilisce che ogni anno a partire dall’ a.S. 2014/2015 le lezioni: Inizieranno il giorno 15 Settembre (che slitterà al primo giorno lavorativo successivo qualora il 15 settembre sia un sabato o un giorno festivo) termineranno l’8 Giugno (anticipato al primo giorno lavorativo precedente nel caso in cui l’8 giugno cada in giorno festivo o posticipato, se necessario, per garantire i 206 giorni di lezioni). Il calendario prevede 206 giorni di lezione ma i singoli Istituti, così come previsto dall’autonomia scolastica, hanno la facoltà di procedere ad adeguamenti, in relazione alle esigenze specifiche derivanti dal Piano dell’offerta formativa, nel rispetto dell’obbligo di non scendere sotto i 200 giorni di lezione. La sospensione delle lezioni è stabilita, oltre che nei giorni delle festività nazionali: 1 Novembre, 2 Novembre (commemorazione dei defunti), 8 Dicembre, 25 Dicembre, 26 Dicembre, 1 Gennaio, 6 Gennaio, Lunedì dell’Angelo, 25 Aprile, 1 Maggio, 2 Giugno, Festa del Santo Patrono dal 23 Dicembre al 6 Gennaio (vacanze natalizie) per i 3 giorni precedenti la domenica di Pasqua, il martedì successivo al Lunedì dell’Angelo. Le scuole dell’infanzia hanno la facoltà di anticipare la data di apertura e di posticipare il termine delle attività didattiche, comunque entro il 30 giugno di ciascun anno scolastico, qualora ciò sia rispondente alle finalità del P.o.f. (Piano dell´offerta formativa). “L’importante novità che introduciamo è quella di un calendario scolastico che sarà vigente dal prossimo anno scolastico in poi, permettendo a: Istituti, personale docente e famiglie, oltre che ai ragazzi, di programmare le attività con largo anticipo e con scadenze pluriennali. Puntiamo così anche ad agevolare l’organizzazione dei servizi connessi, come ad esempio mensa e trasporto. Molta flessibilità è stata prevista per quanto riguarda la scuola dell’infanzia con l’obiettivo di andare incontro alle esigenze dei genitori e conciliare tempi di lavoro e di vita” dichiara il vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio.  
   
   
GIOVEDI’ PROSSIMO A CIVITANOVA MARCHE AL VIA “INNOV-ATTORI”: NUOVE SFIDE E OPPORTUNITÀ DALL’EUROPA.  
 
Ancona, 4 giugno 2014 - Dal cinque al sette giugno prossimi presso il Polo di Istruzione superiore Leonardo da Vinci di Civitanova Marche, la Regione, con la collaborazione dell’Agenzia sviluppo Marche, ha organizzato “Innov-attori”: Nuove sfide e opportunità dall’Europa. Una tre giorni dedicata alle politiche per la ricerca e l’innovazione da attuare con i fondi europei fino al 2020. All’appuntamento è prevista, tra gli altri, la partecipazione del ministro dell’Istruzione Università e Ricerca, Stefania Giannini, del presidente Gian Mario Spacca, dell’assessore alle Attività produttive, Sara Giannini, di rappresentanti della Commissione europea, dell’Agenzia per la promozione della ricerca europea (Apre), dei Ministeri dello Sviluppo economico e dell’Istruzione, Università e Ricerca, delle Regioni Emilia Romagna, Toscana, Lombardia, Puglia, delle quattro Università delle Marche e di numerosi operatori internazionali. Oltre a workshop, tavole rotonde, incontri bilaterali, verrà allestita anche un’area espositiva in cui le imprese presenteranno i risultati dell’attività di ricerca e sviluppo. L’evento è interamente finanziato con risorse Ue nell’ambito dei progetti Wider, See_innova, Innovage, Netage e Next.  
   
   
OMOFOBIA: NEL LAZIO IL PIU’ GRANDE PIANO NELLE SCUOLE CON GLI STUDENTI  
 
Roma, 4 giugno 2014 - Ieri alla Regione la premiazione di ‘Laboratorio rainbow’, il progetto anti-omofobia promosso dal Gay Center a cui hanno partecipato oltre 400 studenti delle scuole medie e superiori del Lazio. I ragazzi e le ragazze hanno realizzato dei video contro omofobia e transfobia. Sono in tutto 16 i corti che hanno partecipato al concorso. Il primo posto è andato a "Mai Mai", il corto realizzato dai ragazzi del liceo Rousseau. Il secondo, invece, a "Stop Bulling", che è stato realizzato dagli studenti della scuola media Moscati. Il terzo posto, infine, è andato ai ragazzi dell´istituto tecnico industriale Armellini, per "Talking Walls". La votazione online e la giuria. I corti sono stati votati on line da oltre 5 mila persone e visualizzati da oltre 40 mila https://www.Facebook.com/laboratoriorainbow  Oltre che attraverso il voto online, i corti sono stati valutati anche da una giuria qualificata, composta da: Andrea Occhipinti, produttore, Ivan Cotroneo, scrittore e sceneggiatore, dalle star del web "The Pills",dalla cantante Baby K, da Pier Ferrantini, cantante dei Velvet, dall’attrice Nina Torresi e da Teresa Manes, la madre di Andrea, il ragazzo che si tolse la vita nel novembre del 2011 al liceo Cavour proprio a causa degli attacchi omofobi dei suoi compagni di scuola. Il più grande progetto in Italia contro l´omofobia nelle scuole. La Regione lo lancerà l’anno prossimo, il bando uscirà nei prossimi giorni. L’obiettivo è quello di coinvolgere gli studenti di oltre 40 scuole in tutto il Lazio. "Oggi la Regione è stata invasa da ragazzi e ragazze delle scuole sia contro l´omofobia sia della Banca della Memoria: sono bellissimi segnali di un´istituzione che ritorna ad essere di chi deve essere, cioè delle persone e dei cittadini – lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che riferendosi al progetto contro l’omofobia nelle scuole previsto per l’anno prossimo, ha aggiunto: la nostra idea è quella di coinvolgere oltre 40 scuole in progetti come quello di questa edizione, che è andata benissimo perché ci sono dei video straordinari e un lavoro fatto da ragazzi e ragazze che secondo me ha cambiato le cose. È stato un successo anche perché sicuramente dietro ogni video c´è stata una discussione, un confronto” – ha detto ancora Zingaretti.  
   
   
SARDEGNA, ISTRUZIONE: IL PUNTO SUL PROGETTO ISCOL@, 93 MILIONI PER ISTRUZIONE E RILANCIO ECONOMIA  
 
Cagliari, 4 Giugno 2014 – E’ iniziata ieri l’apertura dei plichi che contengono i progetti di ristrutturazione degli edifici scolastici inviati dai sindaci di tutta l’isola alla Regione. E’ il vero avvio, dopo la delibera di giunta del 28 marzo, del Progetto Iscol@, uno dei punti di forza del programma elettorale del presidente Francesco Pigliaru, che continua a sostenere che "l’uguaglianza delle opportunità si può raggiungere solo con l’istruzione di qualità senza condizionamenti legati al luogo in cui si è nati, al reddito della famiglia, al livello di istruzione dei propri genitori o al tipo di scuola che si frequenta" e che tema centrale è la lotta contro la dispersione scolastica per “aumentare in modo significativo il numero di giovani sardi che raggiungono la laurea". Non solo. Una politica di intervento pubblico, di investimento strutturale, potrà avere anche un forte impatto sull’economia dell’isola e sull’occupazione. Quali priorità. La struttura di missione insediata dalla Regione già dalla fine di aprile in seguito alla delibera approvata dalla giunta regionale dovrà ora valutare i progetti e decidere le priorità di intervento in base a vari parametri, come l’anno di costruzione, le condizioni di sicurezza, l’ipotesi di realizzare nuovi edifici più adatti ai tempi, a nuove didattiche legate alle nuove tecnologie. Ad esempio in certi casi, per edifici che hanno più di un secolo e sono in pessime condizioni, soprattutto rispetto alla sicurezza, potrebbe essere giusto scegliere di costruire un nuovo edificio, progettato in base alle reali esigenze di didattica contemporanea. Non a caso le linee di intervento sono due: gli interventi di manutenzione programmata e la realizzazione di scuole del nuovo millennio. Particolare attenzione sarà posta ai progetti che nascono da una visione sovra comunale e che interessano territori particolarmente colpiti dalla dispersione scolastica. I progetti presentati dai Comuni, richiesti con una lettera del presidente Pigliaru inviata il 7 maggio, sono arrivati tutti negli ultimi giorni utili, cioè intorno al 30 maggio. Quindi non è stato possibile attivare prima il processo di verifica e di attribuzione a ciascuno del livello di priorità. Che resta l’unico modo per evitare una distribuzione a pioggia, di tipo clientelare, dei finanziamenti. Finanziamenti. I soldi a disposizione per il Progetto Iscol@ nel 2014 sono complessivamente 93 milioni di euro. Come ha spiegato l’assessore alla Cultura e Pubblica istruzione Claudia Firino nel corso dell’audizione in commissione Cultura giovedì scorso, 30 milioni sono stati stanziati dalla giunta sul Fondo di competitività e sviluppo della Regione. Ora il disegno di legge varato in giunta dil 28 marzo è in discussione nella terza Commissione del consiglio che, come ha affermato il presidente della stessa commissione Gavino Manca, esprimerà il suo parere entro questa settimana. Poi sarà necessario attivare un percorso rapido per arrivare in tempi brevi al voto in Consiglio. Altri 28 milioni di risorse del Fondo sviluppo e coesione sono stati riconosciuti alla Regione sardegna per il settore istruzione nell’ambito del progetto nazionale "Obiettivi di servizio" assegnate con la delibera Cipe n. 79 del 2012. Infine sono in fase di ridefinizione programmatica e strategica gli interventi di edilizia scolastica finanziati con 35 milioni di euro sul Fondo di sviluppo e coesione 2007-2013. Patto di stabilità. Quando si parla di soldi viene subito in mente il patto di stabilità. L’accordo recentemente raggiunto a Roma per il superamento del patto di stabilità a partire dal 2015 mette al sicuro la possibilità di gestione dei nuovi finanziamenti che potrebbero rendersi necessari l’anno prossimo. Le aperture ancora da definire per il 2014 potrebbero rendere più agevoli gli interventi. Ma intanto per i 93 milioni previsti per quest’anno il presidente Pigliaru ha già proposto alla Conferenza delle Regioni la presentazione di un emendamento al decreto legge n. 66 che escluda anche le risorse destinate all’edilizia scolastica dalle Regioni, oltre a quelle dei Comuni, dai vincoli di spesa imposti dal patto di stabilità. La conferenza ha approvato la proposta e l’emendamento sarà presentato alla Camera. I tempi. In base alle priorità che saranno definite nella prima metà del mese di giugno i lavori più urgenti potranno essere effettuati nel corso della chiusura estiva delle scuole. La struttura di missione messa in piedi dalla Regione supporterà i Comuni anche nelle pratiche amministrative in modo da accelerarle. Intanto la stessa Regione sta definendo accordi con le associazioni dei costruttori per semplificare tutti i percorsi burocratici senza abolire nessuna norma, senza usare le pericolose e fallimentari procedure di emergenza. Tagliando di controllo. Per i progetti di manutenzione programmata l’obiettivo è instaurare una prasi di controllo e manutenzione, una sorta di tagliando di controllo, da effettuare ogni anno in coincidenza con la chiusura estiva delle scuole. Una azione di manutenzione programmata degli edifici permetterebbe di mettere in sicurezza in maniera definitiva l’intero patrimonio edilizio della Sardegna. Nuovo millennio. Per quanto riguarda il progetto "Edifici scolastici per il nuovo millennio", "l’obiettivo – spiega l’assessore Claudia Firino - è realizzare architetture incentrate su un ambiente scolastico flessibile, in grado di adattarsi alle esigenze cognitive delle nuove generazioni, in cui sia possibile un’efficace integrazione tra innovazione metodologica disciplinare e sperimentazione di laboratorio, in cui le tecnologie dell’informazione e della comunicazione siano compagne di scuola di tutti gli ospiti, alunni, docenti, cittadini". Si punta alla creazione di scuole aperte, adattabili a un’organizzazione della didattica che mette al centro lo studente. Lo spazio scolastico è concepito come parte essenziale del setting educativo, incentrato su una forte correlazione fra progetto architettonico e progetto didattico in cui le scuole sono un punto di riferimento non solo per le attività di apprendimento, ma anche per le attività formative, ricreative e culturali da svilupparsi in una struttura aperta l’intera giornata. L’obiettivo è creare una scuola che faccia sistema, faccia rete e che favorisca i processi d’integrazione e che facciano della qualità architettonica e della sostenibilità ambientale e sociale il loro punto di forza.  
   
   
AMBIENTE: ABBIAMO BISOGNO DI UNA NUOVA RIVOLUZIONE  
 
 Bruxelles, 4 giugno 2014 – Di seguito l’intervento di ieri di Janez Potočnik Commissario europeo per l´Ambiente Al Nuovo vertice Ambientalismo; “ Buon pomeriggio a tutti, vi ringrazio James. Spero che tutti d´accordo è stata una giornata affascinante davvero eccellenti oratori. Recentemente ho tenuto una conferenza Ted, che aveva il titolo ´Nuovo Ambientalismo e l´economia circolare´. Alcuni di voi potrebbero aver visto su Youtube quindi cercherò di non ripetere troppo di quello che ho detto prima, ma alcuni dei punti che ho fatto in quel discorso sono molto importanti per questo e devono essere ripetuti. Prima, però: Come ho fatto a diventare interessato a questioni ambientali? Sono nato e cresciuto in Slovenia, un paese ricco di natura e biodiversità. Io sono figlio di un agricoltore e ho trascorso la mia infanzia a stretto contatto con la natura. Siamo orgogliosi della natura nel nostro paese e abbiamo posto enorme valore alle nostre foreste, laghi, montagne e coste. Infatti oltre il 37% della Slovenia è coperto da Natura 2000, la percentuale più alta in Europa. Anche se il mio background è in economia e politica, sono anche un cittadino del mondo e padre di 2 figli. Sono sempre stato consapevole delle problematiche ambientali, sia quelli globali come l´energia nucleare, le piogge acide, inquinamento, deforestazione, estinzione di specie e così via, o questioni più locali come sviluppo immobiliare o autostradali percorsi. Tuttavia, devo ammettere che non è stato fino sono diventato Commissario per l´Ambiente, che ho cominciato a realizzare pienamente la portata di alcune delle sfide che dobbiamo affrontare nel 21 ° secolo. Ogni alieno che cade sulla Terra ai nostri tempi sarebbe colpito dalla convergenza di una serie di crisi ambientali, per i quali noi esseri umani sembrano prendere un tempo straordinariamente lungo per rispondere adeguatamente: Il nostro mondo si sta riscaldando in modo che, se non controllato, rischia di portare la catastrofe globale Il nostro consumo di risorse limitate è alle stelle Gli ecosistemi dai quali dipendiamo vengono degradati Specie emblematiche sono minacciate di estinzione Non è come se non siamo a conoscenza di queste cose. Non è come se non interessa a nessuno o nessuno è stato attivamente una campagna. Abbiamo sentito abbastanza avvertimenti, letto abbastanza carte, visto abbastanza documentari e proteste, e l´opinione pubblica concorda ampiamente che qualcosa deve essere fatto. Eppure ci sembra di essere bloccato in una sorta di paralisi che ci impedisce di fare progressi sulle cose su cui alieno che dovremmo facilmente d´accordo, poiché abbiamo bisogno di fare progressi molto urgente. Perché? Per le risposte Penso che dobbiamo guardare a due elementi in particolare: il comportamento individuale e di governance. C´è una buona citazione da esploratore polare, Robert Swan. Ha detto: "La più grande minaccia per il nostro pianeta è la convinzione che qualcun altro la salverà". Ed ha ragione. Sì, alcune persone credono che le loro azioni possono cambiare il mondo, e sappiamo tutti che se 7 miliardi di noi ha preso l´azione collettiva si potrebbe certamente cambiare, ma credo che tutti noi sappiamo che non accadrà senza qualche forza esterna regia, o addirittura ci obbliga. La stragrande maggioranza degli individui fare delle scelte in base a quello che sembra essere meglio per loro. Le aziende sono simili - se lasciati a se stessi la stragrande maggioranza, naturalmente, cercare di rendere quanto più profitto possibile. Questo è normale comportamento umano. Non importa quanto consapevoli possano essere circa l´impatto ambientale, un individuo sarà comunque tenderà a comprare una casa, auto, lavatrice, smartphone, Tv e altri comfort moderni se sentono che possono permetterselo. Finché ogni elemento genera un profitto, un business cercherà di produrre il più possibile. Ogni scelta individuale è motivata da ciò che renderà la vita migliore per loro personalmente (e io sono altrettanto colpevole come la prossima persona che tra l´altro). Se ci sono 7 miliardi di persone sul pianeta che tutti pensano allo stesso modo, allora le implicazioni per l´uso delle risorse, i cambiamenti climatici e la biodiversità sono impressionanti. E non dimenticate che entro il 2045 saremo 9 miliardi. Facciamo soffermarsi su questo per un secondo: La popolazione mondiale aumenta di oltre 200.000 ogni giorno. Questa è una città delle dimensioni di Bruxelles ogni 6 giorni. O una nuova Germania ogni anno. Con tutta la domanda che pone sulla terra, acqua, cibo, mangimi, fibre, materie prime ed energia. Per non parlare delle emissioni, inquinamento e rifiuti prodotti. Se continuiamo con il business as usual, entro il 2050 avremo bisogno di tre volte più risorse di quello che attualmente utilizziamo. E la domanda di cibo, mangimi e fibre aumenterà del 70 per cento. Eppure, più della metà degli ecosistemi tali risorse dipendono sono già degradati, o sono stati utilizzati oltre i loro limiti naturali. E non ho nemmeno menzionato il riscaldamento globale. Possiamo parlare tutto ci piace circa l´importanza dell´istruzione; su individui assumono responsabilità per le conseguenze ambientali delle proprie azioni; sulla responsabilità aziendale. Tuttavia, è difficile da superare natura umana e non credo che 9 miliardi di persone stanno per cambiare il loro comportamento volontariamente. Il che mi porta alla governance (e regolamentazione). Abbiamo bisogno di politiche e gli accordi che limitano gli individui ´e delle imprese di comportamenti nazionali e internazionali. Senza di essa, l´ambiente sarà sempre soffrire. E qui veniamo a ciò che è così frustrante per gli ambientalisti: Come otteniamo i governi di tutto il mondo ad adottare le misure necessarie? Qui devo confessare che sono molto familiare con questo particolare problema. Non vi sto lasciando in su eventuali segreti se vi dico che all´interno della Commissione europea si è rivelato molto difficile da far passare misure ambientali in questi tempi di crisi economica. Si è dimostrato difficile da integrare le considerazioni ambientali nelle altre politiche. E ho il sospetto che quasi ogni ministro dell´Ambiente nel mondo vi dirà la stessa cosa. Affrontiamo sempre lo stesso ritornello: i tempi sono duri, la disoccupazione è alta, la creazione di posti di lavoro e crescita deve essere la priorità, non l´ambiente. I governi sono in grado di eliminare le sovvenzioni dannose per l´ambiente. Essi sono in grado di reindirizzare le tasse dal lavoro all´uso delle risorse o l´inquinamento. Ma per una serie di motivi che non lo fanno. Nel frattempo, a livello internazionale, la fede nel sistema di negoziazione multilaterale delle Nazioni Unite ha preso una avariato, in particolare dopo la conferenza sul clima di Copenaghen. So bene per esperienza personale quanto sia difficile, in termini di tempo e addirittura noioso alcuni di questi negoziati. Sono fin troppo consapevole del ´non mi muoverò a meno che non si fa´, o ´Io non agirò a meno che non si paga ne´ tattiche negoziali. E nel frattempo, Roma brucia. Finora, così male. Possiamo farlo! Era Confucio che ha detto "quando è evidente che gli obiettivi non possono essere raggiunti, non regolare i gol, regolare i punti di azione". Finora forse ho suonato come uno dei Quattro Cavalieri dell´Apocalisse. Questo è spesso il caso per gli ambientalisti. Ma io non sono qui per parlare della fine dei tempi. Il mio messaggio oggi è - sì possiamo, se posso prendere in prestito questa espressione dal l´attuale presidente degli Stati Uniti. Ma per farlo, dobbiamo andare oltre "è l´economia, stupido", nelle parole di un precedente presidente degli Stati Uniti. Come una "nuova ambientalista" Credo che ci sia motivo di speranza, perché in fondo il percorso di benessere economico e sostenibilità ambientale sono gli stessi. Perché io sono fiducioso? A causa della nostra capacità di creatività e innovazione, e perché così molte delle inefficienze che vediamo intorno a noi oggi può così evidentemente essere affrontata con canalizzazione che la creatività e l´innovazione. Per esempio: trasformare il carbone in luce è ancora efficiente solo il 3%, solo il 15% dell´energia mettete nel vostro serbatoio della benzina viene utilizzato per spostare effettivamente l´auto lungo la strada, 80% di quello che produciamo viene usato una sola volta e scartato, Solo l´1% delle terre rare preziose che usiamo in prodotti sono riciclati alla fine della vita prodotti. Senza contare il fatto che il sole produce energia sufficiente in un giorno per alimentare il mondo per un anno. Proprio come a fronte di aumento dei prezzi del lavoro che abbiamo fatto aumenti miracolosi della produttività del lavoro credo che a fronte di scarsità di risorse e l´aumento dei prezzi saremo in grado di compiere miracoli ad aumentare la produttività delle risorse. Per fare questo dovremo uscire delle nostre abitudini. Siamo Locked-in per i nostri modi di risorse intensive, ai nostri vecchi modelli industriali di produzione e consumo. Tutto, dalla nostra infrastruttura per i nostri sistemi finanziari, dalle nostre abitudini di consumo ai nostri modelli di business sono ereditati dalla rivoluzione industriale. Oggi abbiamo bisogno di una nuova rivoluzione. Sfida del genere umano è quello di trasformare la creatività e l´innovazione che ha sfruttato con successo le risorse naturali a fornirci salute e prosperità, di stendere quei benefici a miliardi più persone, in modo che sfruttano meno risorse e causano pressione e meno danni ambientali. Per arrivarci non avremo bisogno solo lo sviluppo tecnologico e l´innovazione; avremo anche bisogno di nuovi modelli di business che riducono l´impatto lungo tutto il ciclo di vita dei prodotti. Dobbiamo condividere, riutilizzo, l´aggiornamento, la riparazione e riciclo. Dobbiamo passare da un modello economico lineare, dove si estrae, produciamo, usiamo e buttiamo via, per un modello di economia circolare, in cui i rifiuti da un flusso diventa la materia prima per un altro Per fare questo, abbiamo bisogno di governi, imprese e investitori a bordo. Utilizzando i mercati Per alcuni ambientalisti le parole "imprese" e ´investitori´ sono parole sporche, simbolo di avidità, la corruzione, la disuguaglianza e l´ingiustizia. Tuttavia, piaccia o no, viviamo in economie di mercato e sono fermamente convinti che il ruolo del mercato sarà essenziale per risolvere i nostri problemi ambientali. E ´il mezzo migliore che abbiamo, ma è chiaro che solo un libero mercato non è sufficiente a portare sul tipo di cambiamenti che dobbiamo vedere. Il mercato non può garantire l´efficienza nella allocazione e utilizzo delle risorse se: i prezzi non riflettono il vero valore e costi delle risorse. E oggi non lo fanno. Se premi al capitale sono sproporzionati rispetto ai altri ingressi. E oggi lo sono. Se i manager sui contratti annuali sono indotti a prendere decisioni di investimento a breve termine. E oggi lo sono. Se le decisioni aziendali amministratori sono troppo influenzati da bonus basati sul prezzo delle azioni a breve termine. E oggi lo sono. Poiché la situazione è oggi, le forze di mercato sono troppo lento e imperfetto; il mondo finanziario, commerciale ed economica ha una visione troppo a breve termine; ei politici tendono a lavorare troppo stretto solo circa cicli elettorali. Dobbiamo affrontare la logica di breve termine prevalente che è integrato in tutti i nostri sistemi, sia esso politico o economico: Sapete di un politico che è stato rieletto perché lei o lui stava difendendo interessi a lungo termine rispetto a quelli a breve termine? Sapete un manager che è stato premiato perché i profitti della sua azienda erano più bassi di quell´anno, ma più sostenibile nel lungo termine? E ´imperativo che abbiamo costruito una logica più lungo termine per la nostra raccolta di dati, sistemi, meccanismi di premialità, i processi decisionali di reporting. Non possiamo gestire il mondo del 21 ° secolo senza prendere in considerazione il quadro più lungo termine e le conseguenze. Conclusione Il mio amico Achim Steiner, che avete sentito prima, ha detto dopo il Vertice di Rio +20 il seguente: "Non siamo riusciti a cambiare le cose intorno negli ultimi 20 anni, ma sotto che il fallimento c´è una straordinaria serie di attività e innovazione" .... "Venti anni fa, abbiamo concordato che cosa fare, ora abbiamo gli strumenti per farlo. Se non andiamo al cuore della politica economica, ci ritroveremo qui a Rio +40 ancora più colpevole. Mercati sono costruzioni sociali. Esse non sono una forza come la gravità. Possono essere governati ". Sono d´accordo con lui. Ma lasciatemi essere molto chiaro su una cosa: Abbiamo assolutamente bisogno di lobbying ambientale. Abbiamo bisogno di organizzazioni non governative e individui che porteranno l´azione diretta per le strade e nel deserto. Abbiamo bisogno di campagne di sensibilizzazione, petizioni e proteste. Il ´vecchio´ ambientalismo non è certamente morto. Non è nemmeno lontanamente ridondante. Ma per avere successo, deve essere accompagnata da un ambientalismo ´nuovo´, che mira a sfruttare la potenza delle imprese e del governo e trasformandoli nella giusta direzione. Vecchio e Nuovo Ambientalismo devono andare mano nella mano nello stesso modo in cui l´economia e l´ambiente devono andare di pari passo. Insieme dobbiamo rendere i nostri governi-e sì, l´Ue ha inoltre - si rendono conto che non è solo l´economia, stupido. Se riusciamo in questo, allora forse l´osservatore straniero sarà meno sorpresi dal nostro comportamento umano. Grazie.”  
   
   
SPIAGGE, DELEGAZIONE CROATA VISITA LIGURIA PER PROTEZIONE E RIPASCIMENTO OSPITE DELLA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE DELLA REGIONE  
 
Genova, 4 Giugno 2014 - Una delegazione di tecnici e amministratori della Contea di Spalato-dalmazia in visita da oggi a giovedì agli uffici della Regione Liguria. I croati sono interessati a conoscere le tecniche di progettazione, esecuzione e monitoraggio degli interventi di protezione e ripascimento delle spiagge attuati in Liguria negli ultimi decenni. La visita comprende anche una serie di sopralluoghi in località della costa genovese e del ponente dove sono state realizzate opere di ripascimento e difesa della costa. La delegazione sarà ricevuta dall´assessore all´Urbanistica Gabriele Cascino e dai tecnici del Dipartimento Pianificazione Territoriale. La Contea fa parte dello stato della Croazia, entrata ufficialmente nell´Ue lo scorso anno. La gestione della fascia costiera, territorio su cui gravita la gran parte della popolazione, è un tema di comune interesse di Liguria e Dalmazia. In Dalmazia i Comuni spendono grandi cifre ogni anno per "ricaricare", prima della stagione estiva, le sottili spiagge del litorale. Si tratta di interventi non coordinati e non basati su adeguati studi di geologia marina e ingegneria costiera. La Liguria può fornire in questo campo molte indicazioni, sia sotto l´aspetto della ricerca scientifica condotta dell´Università di Genova, sia per le esperienze promosse dalla Regione e attuate in molti comuni costieri. L´incontro si svolge nell´ambito del progetto Coastgap, finanziato dall´Unione Europea, con capofila la Regione Lazio e partner di diversi paesi del Mediterraneo. Domani la prima riunione è in programma nella sede della Regione Liguria negli Uffici del Dipartimento pianificazione territoriale, Urbanistica e Dipartimento Ambiente (Ecosistema Costiero). Nel pomeriggio ci sarà un sopralluogo a Vernazzola e a Vesima Giovedì 5 giugno la visita proseguirà nel Ponente ligure.  
   
   
AMBIENTE: FVG, GUARDIE ECOLOGICHE SENTINELLE A DIFESA DEL TERRITORIO  
 
Fogliano Redipuglia (Go), 4 giugno 2014 - Istruire i giovani, diffondere le informazioni e vigilare, in coordinamento con le forze dell´ordine, il territorio per contrastare il fenomeno dell´abbandono dei rifiuti, soprattutto di quelli nocivi, nell´ambiente e quindi salvaguardare la natura e migliorare la salute dei cittadini: è questa l´attività, esercitata dalle guardie ecologiche ambientali volontarie (Gev) che, oltre a svolgere un lavoro socialmente molto utile, permettono agli enti locali anche di risparmiare le risorse. Per sensibilizzare e coinvolgere i cittadini e gli amministratori locali sulle tematiche ambientali è stato presentato ieri pomeriggio nel parco rurale "Alture di Polazzo" (Go) il lavoro del Corpo Nazionale Guardie Ecologiche Ambientali Volontarie (Congeav), che è attivo in 8 regioni italiane; nel Friuli Venezia Giulia principalmente nella Provincia di Pordenone. Le Gev operano nell´ambito di programmi concordati con le Amministrazioni comunali, Province e Regioni; hanno funzioni di vigilanza sugli illeciti in materia di protezione dell´ambiente e degli animali; segnalano le violazioni anche di carattere penale e collaborano con le autorità per le emergenze di carattere ambientale e di protezione civile. I cittadini si rivolgono alle Gev, che sono pubblici ufficiali, anche per consigli in caso di maltrattamento degli animali d´affezione. Complimentandosi e ringraziando le Gev per il lavoro svolto, l´assessore regionale all´Ambiente Sara Vito ha sottolineato all´incontro come l´impegno dei volontari per la tutela ambientale contribuisca a far capire che "il territorio è un bene di tutti". Ricordando come ci sia molta partecipazione nella società per le tematiche ambientali, l´assessore ha osservato che comunque "tante cose possono essere migliorate" per ottenere un paesaggio pulito "che rappresenta un valore aggiunto per il territorio". La vicepresidente della Provincia isontina Mara Cernic si è soffermata sull´attività educativa, e quindi preventiva delle Gev. Le poche risorse umane e finanziarie a disposizione costringono le Province a collaborare con le Gev. In Carso c´è ancora un grande abbandono di rifiuti e quindi "è necessario creare un presidio di controllo", ha spiegato. Il vicecomandante nazionale del Congeav Aldo Dinallo ha illustrato la variegata attività del Corpo, sottolineando come le Gev siano alle dipendenze delle polizie municipali. "I Comuni del Friuli Venezia Giulia, nei quali le Gev sono attive, hanno risparmiato in dieci anni quasi 500 mila euro, e quindi, non hanno dovuto alzare le tasse" ha messo in evidenza il vicecomandante. L´attività delle Gev in coordinamento con le altre forze dell´ordine è stata presentata come encomiabile anche dal prefetto di Gorizia Vittorio Zappalorto, che ha portato la propria testimonianza diretta dalla Terra dei fuochi dove per fortuna è cresciuta una nuova coscienza ambientale. Il medico Gustavo Mazzi ha parlato dei danni irreversibili dovuti alla contaminazione delle acque e degli alimenti: in base ad una ricerca dell´Università di Udine sulle cause della morte della popolazione del Friuli Venezia Giulia incide per il 20 per il cento la contaminazione dell´ambiente. A suo avviso è necessario armonizzare a livello regionale i regolamenti comunali per l´utilizzo dei pesticidi nell´agricoltura e supportare il lavoro di vigilanza dell´ambiente attraverso l´attuazione di norme "più semplici". L´assessore regionale Vito ha dimostrato l´interesse per l´iniziativa delle Gev concernente l´istituzione di una scuola didattica per l´ambiente nel Friuli Venezia Giulia.  
   
   
GREEN SOCIETY,IL PARCO DELL’APPENNINO LUCANO A MILANO  
 
Potenza, 4 giugno 2014 - Il presidente del Parco dell’Appennino Lucano ha partecipato ieri pomeriggio, al workshop sul tema "Parchi e sviluppo. I parchi come luogo di intreccio tra green economy e green society". Lo rende noto l’ufficio stampa del Parco dell’Appennino Lucano. La conferenza, che si svolge a Milano, è organizzata da Federparchi Europarc Italia, Fondazione Eni Enrico Mattei, Symbola-fondazione per le qualità italiane e consorzio Aaster – Agenti di sviluppo del territorio. Al centro dell’attenzione la promozione dei Parchi come motori di sviluppo economico dei territori: la logica – continua la nota - è quella del superamento della logica secondo la quale le aree protette sono come enti portatori di soli vincoli e, guardando al futuro, anche del superamento della considerazione dei parchi quali attivatori di flussi turistici o certificatori della qualità delle produzioni agroalimentari del territorio, per approdare a una visione che li consideri luoghi privilegiati per lo sviluppo di attività compatibili, innovative e sperimentali.  
   
   
GRANDE PROGETTO REGI LAGNI, AL VIA GARA DA 40 MILIONI PER DEPURATORE DI MARCIANISE  
 
Napoli, 4 giugno 2014 - "È stato pubblicato il 31 maggio sulla Gazzetta Ufficiale europea (Guce) il bando di gara per la rifunzionalizzazione e l´adeguamento del depuratore di Marcianise, uno degli impianti ex Hydrogest, attualmente sottoposti a gestione commissariale." Lo rendono noto gli assessori Edoardo Cosenza, delegato del presidente Caldoro al coordinamento dei Grandi progetti e Giovanni Romano, responsabile dell´Ambiente. "Il quadro economico dell´intervento a valere sui fondi del Grande progetto Regi Lagni è pari a 40 milioni 745mila euro. Il bando complessivo è invece pari a 75 milioni e prevede anche gli oneri per la sicurezza, i costi per la progettazione definitiva ed esecutiva, nonché ulteriori 31 milioni di euro per la gestione dell´impianto. "L´importante risultato - aggiungono Cosenza e Romano - è stato raggiunto grazie alla sinergia tra Regione Campania, il custode giudiziario dell´impianto di depurazione Paolo Massarotti, nominato dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere e il Provveditorato alle Opere pubbliche." "Si tratta - dichiara l´assessore Cosenza - di un evento storico: è il primo lotto di lavori che parte per l´adeguamento dei 5 impianti di depurazione, ossia il depuratore di Cuma e i 4 (tra cui Marcianise) che insistono sui Regi Lagni. Questi grandi impianti di depurazione attendono una doverosa rifunzionalizzazione: grazie agli interventi previsti dal Grande progetto Regi Lagni, che vale complessivamente 230 milioni di euro, con il quale si integrano anche le opere previste dai Grandi progetti ´Bandiera blu Litorale Domitio´ (che vale 80 milioni di euro), ´Risanamento corpi idrici aree interne´ (che ha un quadro economico di 100 milioni di euro) e ´Risanamento ambientale e valorizzazione laghi flegrei´ (che ne vale 65), riusciremo a garantire un netto miglioramento alla risorsa mare con benefici effetti sulla qualità delle acque costiere." "I lavori a gara - dice l´assessore Romano - sono interventi strutturali che rimediano ai guasti dell´ex gestione Hydrogest ereditata da questa Giunta con pesanti criticità finanziarie ed ambientali. L´importo dell´investimento complessivo testimonia la grande attenzione dell´Amministrazione Caldoro verso la tutela ambientale e rappresenta una significativa opportunità di rilancio economico per l´intera regione." “E’ una giornata storica”, sottolinea il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. “Questa Giunta mantiene gli impegni, lo dimostriamo ogni giorno con atti concreti”, conclude il presidente.