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Notiziario Marketpress di Mercoledì 04 Giugno 2014
STUDIO SUL MESOTELIOMA UNICO AL MONDO, EFFETTUATO A SIENA  
 
Firenze 4 giugno 2014 - Presentati a Chicago, durante il convegno internazionale di oncologia dell´Asco, i risultati di uno studio clinico sul mesotelioma, unico al mondo, effettuato a Siena, dall´Immunoterapia Oncologica dell´Aou Senese, diretta dal dottor Michele Maio. Si tratta del secondo studio condotto con un particolare agente terapeutico, il tremelimumab, somministrato a uno specifico gruppo di pazienti con dosi differenti rispetto al primo studio clinico, già pubblicato dal gruppo del dottor Maio su Lancet Oncology nel 2013. "Mi congratulo con il dottor Maio e tutta la sua équipe - è il commento dell´assessore al diritto alla salute Luigi Marroni - per un risultato che ancora una volta pone la sanità toscana, e la ricerca in campo sanitario, ai vertici internazionali". "I risultati sono più che positivi – spiega Maio – perchè il controllo e la stabilità della malattia sono passati dal 30% del primo studio, che abbiamo condotto tra il 2009 e il 2011, a circa il 50% dello studio effettuato tra il 2012 e il 2013". Anche in questo secondo studio i pazienti su cui è stata condotta la sperimentazione sono 29 e tutti con mesotelioma già trattato, con fallimento della chemioterapia. "L´arruolamento dei pazienti – aggiunge l´oncologa Luana Calabrò che ha coordinato lo studio – si è concluso a luglio del 2013 e, grazie agli ottimi risultati ottenuti, si è già aperto un terzo studio, di tipo registrativo ed internazionale". Lo studio è stato condotto a Siena su pazienti provenienti da tutta Italia ed è stato reso possibile anche grazie al supporto dell´Airc – Associazione Italiana Ricerca sul Cancro e dell´Itt – Istituto Toscano Tumori della Regione Toscana. "Grazie ai risultati ottenuti a Siena – conclude Maio – l´azienda proprietaria di questo nuovo agente terapeutico ha investito ingenti risorse per sperimentare il nuovo farmaco su 580 pazienti che saranno trattati in circa 180 centri in tutto il mondo. Un bel risultato per la nostra oncologia, per la sanità toscana e per le associazioni che continuano a investire nella ricerca sui tumori e, in particolare, sul mesotelioma, malattia causata dall´esposizione all´amianto e che ha colpito e continua a interessare molti lavoratori".  
   
   
PET ALL’OSPEDALE DI ASCOLI, IL PRESIDENTE SPACCA: “CONFERMATA LA SERIETÀ DEL PERCORSO DELLA REGIONE VERSO IL PICENO”.  
 
Ancona, 4 giugno 2014 - “L’arrivo della Pet all’ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno, ieri mattina, è la conferma della serietà del percorso che la Regione sta attivando verso il Piceno e in particolare verso i bisogni di salute dei cittadini. Avevo personalmente annunciato, due settimane fa nel corso degli Stati generali della Sanità del Piceno a Castel di Lama, che la Pet sarebbe arrivata all’ospedale di Ascoli, seguendo la programmazione stabilita, e così è stato. La Pet rappresenta un requisito essenziale nei percorsi oncologici ed è stata resa possibile grazie a risorse della Regione Marche per 3,5 milioni di euro. Il governo regionale è impegnato nella sua azione di governo perché ogni cittadino, in qualunque territorio sia, abbia la medesima attenzione e livello di assistenza. Quanto sta facendo per la sanità picena lo dimostra”. Così il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, commenta la notizia dell’arrivo della Pet, oggi, al Mazzoni di Ascoli Piceno.  
   
   
SALUTE: FVG, SOTTOSCRIVIAMO CARTA DIRITTI PER PERSONE  
 
Udine, 4 giugno 2014 - Con l´ufficiale sottoscrizione da parte dell´assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca, è iniziata la raccolta territoriale di firme per la "Carta dei diritti delle persone con sclerosi multipla". Ogni quattro ore, in Italia, una persona riceve una diagnosi di Sm, grave malattia del sistema nervoso centrale, cronica, imprevedibile e invalidante, che colpisce per lo più i giovani e le donne tra i 20 e i 40 anni. Sono 72 mila le persone colpite in Italia. In Friuli Venezia Giulia non esiste un registro, ma le stime ufficiose calcolano circa 1000, 1400 casi. "La Regione è a fianco di Aism e considera la Carta dei diritti un passo per iniziare a vincere la grande sfida che permetterà alle persone a cui è stata diagnosticata la sclerosi multipla di vivere una vita serena e attiva. Per questo considero il punto della Carta che fa riferimento al "diritto alla ricerca" quello più decisivo: c´è bisogno di una ricerca scientifica rigorosa per scoprire le cause, comprendere i meccanismi di progressione e le potenzialità di riparazione del danno", ha affermato Telesca introducendo il convegno scientifico e informativo "Aggiornamenti sulla ricerca nella sclerosi multipla" che si è tenuto nella sede della Regione a Udine. Il convegno, patrocinato dalla Regione, è stato organizzato dal coordinamento regionale Fvg dell´Aism-associazione Italia Sclerosi Multipla, in occasione della "Settimana nazionale" dedicata alla promozione dell´accessibilità ai diritti e alle cure. "Allo stato attuale - ha spiegato Barbara Furlan, presidente Aism della provincia di Udine - non esistono terapie risolutive ma solo trattamenti in grado di rallentare il decorso e lo stadio della disabilità. Molti farmaci sono ora allo studio e alcuni saranno immessi a breve sul mercato: la ricerca resta fondamentale per individuare trattamenti specifici con ricadute concrete per una vita di qualità in ogni fase della malattia". Dopo i saluti del sindaco di Udine Furio Honsell e dell´assessore provinciale Elisa Battaglia, sono intervenuti il presidente del coordinamento regionale Aism Fvg, Primo Fassetta, la delegata Stefania Griggio, la responsabile del Centro Clinico Sclerosi Multipla Daniela Cargnelutti (Soc di Neurologia dell´Azienda ospedaliero universitaria di Udine), la ricercatrice dell´Istituto di Neurologia Sperimentale (Inspe) dell´Irccs Ospedale "San Raffaele" di Milano Cecilia Laterza e Paola Zaratin, direttore ricerca scientifica Fism.  
   
   
MILANO AVRÀ UNA CASA DEI DIRITTI DEL MALATO  
 
Milano 4 giugno 2014 – Milano avrà una Casa dei Diritti del Malato dove i cittadini troveranno un aiuto per orientarsi nella scelta delle cure più appropriate. Anche di questo se ne parlerà da mercoledì 4 a sabato 7 giugno in occasione delle “Giornate della Salute”, quattro momenti interamente dedicati alla salute, con incontri, dibattiti e visite a padiglioni ospedalieri vecchi e nuovi, organizzate dall’Assessorato alle Politiche sociali e Cultura della Salute per riportare al centro della discussione i diritti del malato, adulto o bambino, milanese o proveniente da un’altra città o da un altro Paese che ha bisogno di farsi curare nella nostra città. Si inizia il 4 giugno allo Spazio Oberdan in viale Vittorio Veneto, con una mattinata dedicata al disagio mentale e alla riabilitazione sociale dei pazienti nel decimo anno dalla introduzione del Piano urbano e una visita all´ospedale Niguarda. A Palazzo Marino l’assessore alle Politiche sociali e Cultura della salute Pierfrancesco Majorino, insieme a numerosi relatori ospiti ha presentato l’iniziativa: “A Milano torniamo a parlare di diritto alla salute e buona sanità con nuovi progetti come la realizzazione della Casa dei Diritti del Malato, per la quale stiamo cercando una sede, oltre all´auspicabile trasferimento all’area metropolitana di competenze in materia di sanità, un’operazione che consentirebbe ai comuni e, in questo caso, alla nostra città un maggiore e diretto coinvolgimento nelle politiche per la salute e nelle scelte dei cittadini. Durante le Giornate della Salute ci occuperemo della cura dei più piccoli, del delicato ambito del disagio mentale, della presenza di un sempre più efficiente sistema di intervento di emergenza grazie al 118 e della necessità di rendere Milano ancora più accogliente nei confronti delle migliaia di persone che ogni anno arrivano da noi con la speranza di una cura e hanno bisogno, insieme ai propri cari, di essere sostenuti e accompagnati anche in lunghi mesi di attesa”. Il programma delle Giornate prosegue giovedì 5 giugno con un pomeriggio presso il Museo del Bambino alla Rotonda della Besana per parlare della Carta dei diritti della salute del bambino, un documento in fase di realizzazione che, sulla falsariga della Carta degli adulti, ha l’obiettivo di difendere i bambini proprio nel difficile contesto della malattia. Nella stessa giornata l’Assessore Majorino visiterà il Padiglione Malattie Rare dell’Ospedale Maggiore Policlinico. Venerdì 6 giugno (Sala Alessi a Palazzo Marino) la giornata sarà dedicata al grande tema della donazione del sangue con l’intervento di Avis e di altre realtà cittadini. Saranno toccati svariati aspetti rispetto alla donazione: dalla nutrizione, al reclutamento, all’età e alla fidelizzazione dei donatori; dalla promozione della donazione tra i giovani a quella nelle aziende. In questa giornata l´assessore Majorino sarà al centro transfuzionale dell´Ospedale San Paolo. La Giornate della Salute termineranno sabato 7 giugno con due momenti: dalle 9.30 alle 12.30 presso la Sala Appiani Arena Civica “G.brera” si parlerà di reti informali e auto mutuo aiuto e nel pomeriggio, dalle 14.30 alle 16, in Piazza del Cannone al Castello Sforzesco Areu e volontari del soccorso simuleranno un intervento sanitario di emergenza su un arresto cardiaco con l’uso di defibrillatori, illustrando ai presenti le manovre da svolgere in casi simili.  
   
   
FVG, IL CRO SARA´ VALORIZZATO DALLA RIFORMA  
 
Aviano (Pn), 4 giugno 2014 - "All´interno della riforma della sanità in Friuli Venezia Giulia il Centro di riferimento oncologico rimane una delle eccellenze ed anzi dovrà diventare struttura di ulteriore attrazione rispetto ai territori vicini, in Italia così come nei Paesi confinanti". Anche il vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, ha fornito chiare rassicurazioni sul futuro del Cro nell´incontro ieri, nella sede dell´Istituto ad Aviano (Pn), con la dirigenza e il personale. "Valorizzeremo al massimo il Centro e le sue competenze, che sono quelle di un istituto di ricerca e cura a carattere scientifico di valenza nazionale e internazionale - ha aggiunto - naturalmente nell´ambito del progetto di riforma sanitaria che stiamo disegnando".  
   
   
NON AUTOSUFFICIENZA, DALLA REGIONE TOSCANA 63 MILIONI DI EURO PER IL 2014  
 
Firenze, 4 giugno 2014 – Sono in tutto 63 i milioni di euro che la Regione mette a disposizione per dare assistenza alle persone non autosufficienti in Toscana. Questo in attesa di arrivare allo stanziamento complessivo, pari a circa 80 milioni, con le risorse statali. Lo ha deliberato la giunta regionale nel corso della seduta di giunta che si è tenuta questa mattina. Due le delibere presentate dalla vicepresidente Stefania Saccardi. La prima stanzia più di 38 milioni di euro ed ha come obiettivi estendere i servizi domiciliari e dare sostegno al sistema integrato in favore delle persone non autosufficienti con meno di 65 anni. Con la seconda delibera vengono resi disponibili altri 25 milioni di euro circa che serviranno per finanziare 1.305 quote aggiuntive e dare un´ulteriore risposta al problema delle liste di attesa. Le somme vengono ripartite alle 34 zone distretto secondo i seguenti criteri: demografici; incidenza della popolazione in condizioni di disabilità e di non autosufficienza; persone non autosufficienti, disabili e anziane accolte nelle strutture residenziali e semi-residenziali. "La Regione – ha spiegato Stefania Saccardi - prosegue nel suo impegno in favore delle persone che non sono più in grado di vivere in maniera autonoma. Un impegno importante che, soprattutto nella parte dello stanziamento relativo alle quote aggiuntive, sta diventando una costante. A tal proposito vorrei sottolineare di essermi messa al lavoro affinchè questo stanziamento aggiuntivo diventi una parte organica del fondo complessivo ed in questo modo dare un elemento di certezza e stimolare anche la programmazione a livello territoriale. Mi preme infine evidenziare come – ha concluso – dopo anni in cui a livello nazionale il fondo fosse stato pressochè azzerato il governo abbia invece deciso di ristabilirlo". La Toscana (dato 2013) è tra le regioni con la più alta percentuale di ultra 64enni (892.803) sulla popolazione totale (3.692.828), il 24,2%. Al primo posto in Italia c´è la Liguria (27,7%), seguita da dal Friuli V.g. (24,3%). In Toscana sono 324 le strutture residenziali per anziani. L´85% di queste (quelle mappate dal Mes a fine 2013) mettono a disposizione quasi 13 mila posti letto. Lo scorso anno la Regione ha impiegato complessivamente quasi 88 milioni di euro (compresi i progetti Vita Indipendente e quelli per persone non autosufficienti con età inferiore a 65 anni). Le ammissioni in Rsa sono passate da 4066 nel 2010 a 6188 nel 2013 mentre le prestazioni di assistenza domiciliare sono passate nello stesso arco temporale da circa 848 mila a 1 milione e 861 mila. Sempre nel 2013 le segnalazioni ai Punti Insieme sono state oltre 114 mila (il dato mensile è di circa 9500 segnalazioni). Da tali segnalazioni sono derivate più di 92 mila prese in carico.  
   
   
SALUTE FVG: CON LA RIFORMA TRASPARENZA E INFORMAZIONE  
 
Aviano (Pn), 4 giugno 2014 - Trasparenza e informazione quale diretta conseguenza della volontà di porre il cittadino al centro dell´organizzazione dei servizi sanitari e quindi del Sistema Salute in Friuli Venezia Giulia. Lo hanno ribadito ieri ad Aviano (Pn) la presidente della Regione, Debora Serracchiani, e l´assessore alla Salute, Maria Sandra Telesca, in un incontro al Centro di riferimento oncologico (Cro). "Un cittadino che sta al centro deve avere tutte le informazioni corrette, per sapere qual è la migliore struttura in grado di prendersi cura dei suoi bisogni, e deve anche avere la possibilità di scegliere a chi rivolgersi - ha precisato l´assessore Telesca - spiegando che ciò si traduce nel ragionare in termini di sicurezza e di qualità e, parallelamente, di mettere in rete, e alla portata di tutti, le informazioni su come lavorano i diversi reparti, sulle loro dotazioni tecnologiche, sulle eccellenze, sugli esiti delle cure". Aspetti sui quali oggi si è trovata una perfetta sintonia con gli operatori del Cro, che hanno anche fatto emergere talune criticità, prime fra tutte il tema del ricambio generazionale. In particolare in strutture come questa dove si fa molta ricerca i giovani non mancano, ma operano in situazioni contrattuali di forte precarietà (contratti a termine, borse di studio) che necessitano di maggiore stabilizzazione. "Stiamo studiando formule alternative: credo di poter dare presto una risposta su questo aspetto, dobbiamo cercare di trattenere i giovani perché rappresentano la scienza del futuro", ha aggiunto Telesca. Nel corso del dibattito si è anche parlato di costo dei farmaci, posto che quelli oncologici assorbono risorse sempre crescenti. Per Serracchiani e Telesca è, questo, un problema nazionale, che va affrontato insieme ad Aifa e con il contributo dei professionisti. Un tema che è prima di tutto di appropriatezza nell´utilizzo e che è anche di rapporto con le grandi industrie farmaceutiche. "Puntando alla sostenibilità economica del sistema sanitario regionale non possiamo non impegnarci anche sul costo dei farmaci", ha sottolineato l´assessore alla Salute. Ma oggi è stato anche chiesto di spingere l´acceleratore sull´informatizzazione. Devono girare i dati e non i pazienti. "Stiamo lavorando sull´innovazione tecnologica e sulla messa a disposizione in rete delle informazioni cliniche", ha assicurato.  
   
   
LA SFIDA DELLA SID AL ‘FUTURO’ DEL DIABETE  
 
 Bologna, 4 giugno 2014 – Si è chiuso il 31 maggio a Bologna il 25° Congresso nazionale della Società Italiana di Diabetologia (Sid), in concomitanza con i 50 anni della società scientifica. Il professor Enzo Bonora, ordinario di Endocrinologia dell’Università di Verona è il presidente della Sid per il biennio 2014-2016. In occasione del congresso è stato anche rinnovato metà del Consiglio Direttivo della società scientifica, composta da 13 membri: Membri del Consiglio Direttivo in carica (6): Enzo Bonora Presidente, Antonio Bossi, Daniela Bruttomesso, Gabriella Gruden, Davide Lauro, Roberto Miccoli. Membri neo-eletti nel Consiglio Direttivo (7): Giorgio Sesti Presidente eletto Sid, Geremia Bolli, Raffaella Buzzetti, Rosalba Giacco, Francesco Giorgino, Livio Luzi, Laura Sciacca. “I secondi 50 anni della storia della Società Italiana di Diabetologia sono cominciati – ha detto il neo presidente della Sid Enzo Bonora in chiusura del congresso – I primi 50 sono stati un crescendo di successi, decretati da altri e conseguiti grazie all’idea dei padri fondatori e all’operato di migliaia di persone che li hanno seguiti. Il mandato ricevuto per i prossimi 2 anni è netto: fare ancora di più. Non perché si sia fatto poco, anzi, ma la sfida che il diabete ha lanciato all’umanità richiede che noi si faccia ancora di più. In Italia ci sono almeno 3,7 milioni di diabetici noti e in cura ma ci sono almeno 1,3 milioni di persone con la malattia che non sanno di averla”. “In Italia ci sono molte centinaia di migliaia di professionisti della salute, medici specialisti in diabetologia e in altre discipline, medici di famiglia, infermieri, dietisti, farmacisti che partecipano alla cura di questi milioni di diabetici – ha concluso Bonora – In Italia ci sono molte migliaia di amministratori della salute e politici che a livello nazionale, regionale e locale, prendono decisioni che, direttamente o indirettamente, riguardano il diabete. Tutte queste persone hanno bisogno che la Società Italiana di Diabetologia produca scienza e trasmetta conoscenza e che i diabetologi italiani esprimano in tutti gli ambiti la propria professionalità, partecipando alla battaglia contro il diabete con i propri sapere, saper fare e saper essere. Vincere questa battaglia era il sogno dei 7 padri fondatori nel 1964. I 2000 membri della Società Italiana di Diabetologia condividono questo sogno nel 2014 e vogliono con determinazione partecipare alla sua realizzazione, nei laboratori, nelle aule, nelle corsie, negli ambulatori e ovunque sia necessario essere presenti. Noi ci siamo”.  
   
   
RALLY SARDEGNA: UN´OCCASIONE DI VISIBILITÀ E DI IMPATTO ECONOMICO PER LA SARDEGNA  
 
Cagliari, 4 giugno 2014 - Emozioni in natura, vivile con noi. È il claim ideato da Regione, convinta sostenitrice dell’evento, e Automobile Club d’Italia, che lo organizza, per identificare l’undicesima edizione del Rally d’Italia Sardegna, appuntamento sportivo internazionale dell’anno per la Sardegna. Un’edizione 2014 "regionale" come mai lo era stata in precedenza: partirà, infatti, da Cagliari giovedì 5 giugno con una breve e spettacolare prova nel porto e arriverà sino al nord dell’Isola (premiazione domenica 8 ad Alghero), con un programma di tre intense giornate di corse. Lo slogan è un tributo all’unicità di "una terra – ha affermato ieri l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Francesco Morandi durante la conferenza di presentazione – che si candida come destinazione ideale dove disputare eventi sportivi internazionali in contesti naturalistici senza pari". Il Rally 2014, inoltre, è sintesi di competizione di alto valore tecnico, "appeal" per piloti e pubblico, rispetto dell’ambiente, servizi efficienti e macchina organizzativa senza intoppi. "L’evento - ha aggiunto Morandi - è l’emblema del diretto coinvolgimento dei territori, veri protagonisti dell’evento, e della capacità di fare sistema dimostrata da Regione ed enti locali. Grazie alla collaborazione con l’Aci e alla regia di Sardegna Promozione, intendiamo lasciare un segno indelebile di efficienza organizzativa e ottimizzare al meglio l’investimento, che "promette" ritorni economici rilevanti. L’edizione 2014 – prosegue l’esponente della Giunta - sarà anche un test: valuteremo scientificamente l’impatto dell’evento nell’ottica di una programmazione almeno triennale”. “Investire sui grandi eventi sportivi paga – ha spiegato il direttore di Sardegna Promozione Mariano Mariani, presente alla conferenza - Nel 2013 su 900 mila presenze nelle strutture ricettive sarde in più rispetto all’anno prima, 100 mila sono state registrate nei periodi "di spalla", indotte in gran parte da eventi sportivi (Rally, Enduro e Fed Cup). Proseguiamo sulla stessa linea d’azione con una prospettiva di medio – lungo periodo. Per i territori coinvolti – aggiunge - c’è un duplice ritorno, in termini di visibilità e di impatto economico: l’anno passato quello "diretto", senza considerare l’indotto, ha superato gli 11 milioni". Info utili: La Corsa. Il vero e proprio avvio ufficiale del Rally d’Italia Sardegna avverrà nella mattinata di giovedì 5 giugno da Putifigari (Ss) con uno "shakedown" di 3,5 chilometri; in serata (alle 21) uno degli appuntamenti più attesi: uno "special stage" nel porto di Cagliari (1,3 km). Il 6, 7 e 8 giugno tre intense giornate: 365 chilometri totali di percorso, con 17 prove speciali, tutti su fondo sterrato, nel Monte Acuto, nel Sassarese, in Anglona e nella Nurra. Gran Domenica 8, nel primo pomeriggio, la premiazione ad Alghero, quartier generale e cuore pulsante della corsa. Parteciperanno in tutto (tra concorrenti Wrc e Wrc2) 57 equipaggi di 28 nazionalità differenti, presenti le maggiori case automobilistiche da sempre protagoniste nel mondo rally. Il pubblico potrà assistere gratuitamente a tutte le prove, compresa quella di Cagliari (via Roma lato portici). Copertura Mediatica. Visibilità mondiale e "copertura" capillare dell’evento: 356 giornalisti accreditati e 192 tv internazionali coinvolte in diretta (tra cui Fox Sports); le differite di Raisport2: giovedì 5 da Cagliari alle 22.30 e ogni giorno di gare, alla stessa ora, magazine speciale (di 48 minuti) sul Rally; inoltre, le principali testate giornalistiche sportive (Gazzetta dello Sport, Corriere dello Sport e Tuttosport) "copriranno" l’evento con box speciali ogni giorno; garantita, infine, la presenza di tutte le riviste periodiche specializzate. In tutti i centri coinvolti dalla competizione si svolgeranno manifestazioni culturali, musicali, di spettacolo ed enogastronomiche legate all’evento. Precedenti Edizioni. Soltanto due giorni di corse avevano caratterizzato l’edizione 2013 (meno rispetto al consueto e la metà rispetto a quest’anno), nel quale si erano disputate 16 prove speciali (le stesse del 2012). Il quartier generale si sposta quest’anno da Olbia ad Alghero, ma già l’anno scorso la cerimonia di partenza si era svolta a Sassari. Lo scorso anno la vittoria era andata al francese Sébastien Ogier su Volkswagen, mentre nell’albo d’oro assoluto delle undici edizioni sarde del Rally d’Italia figura per ben tre volte un altro celebre francese, Sébastien Loeb (2004, 2005 e 2011), unico a centrare il successo per più di una volta nell’Isola. Impatto Economico. In occasione dell’edizione 2013, si sono registrati in Sardegna circa 15 mila arrivi (di addetti ai lavori, team, equipaggi, media e spettatori) che hanno dato luogo a 57 mila presenze nelle strutture ricettive delle aree interessate dalle corse. La spesa complessiva generata è stata di 11 milioni e 400 mila euro (analisi effettuata su costi di trasporto, ossia arrivi in nave e aereo e collegamenti ‘interni’, e spesa media giornaliera nel settore alberghiero e in quello ristorativo). In generale l’evento ha riscontrato numeri decisamente crescenti: per quanto riguarda le presenze di visitatori si è passati progressivamente dalle 33 mila del 2004 sino a più del doppio, 69 mila, nel 2011, poi una lieve flessione negli ultimi due anni; per quanto riguarda l’impatto economico dai 7 milioni e 200 mila euro del 2005 si è arrivati sino alla cifra record di poco più di 15 milioni nel 2012 (edizione svoltasi in ottobre).