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MERCOLEDI

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Notiziario Marketpress di Mercoledì 04 Giugno 2014
A TARANTO IL PRIMO APPUNTAMENTO DEGLI STATI GENERALI DEL MARE  
 
“Intendo riportare il tema mare al centro delle politiche che riguardano il governo nazionale facendo riguadagnare all’Italia, ma soprattutto a regioni come la Puglia a forte tradizione alieutica, il giusto ruolo di stimolo verso un comparto che dovrà riorganizzarsi nei prossimi anni in termini di innovazione, ma anche eco-sostenibilità e diversificazione. Per questa ragione, approfittando della seconda edizione della Festa del Mare e della Mitilicoltura tarantina che si svolgerà il 6, 7 e 8 giugno lungo l’affaccio a mare della città vecchia di Taranto, ho inteso come coordinatore della Commissione Politiche Agricole, riunire proprio a Taranto i primi Stati Generali del Mare e invitare nella città che più di altre simboleggia la difficile sfida che il comparto è chiamato a compiere, tutti gli Assessori delle altre regioni italiane.”(...) Così l’Assessore Fabrizio Nardoni che in vista dei prossimi confronti Stato-regioni e facendo seguito ad un intendimento più volte espresso anche nell´ambito della Commissione Politiche Agricole da altri colleghi, e nella logica di ricevere sul tema il maggior coinvolgimento possibile da parte dei territori, chiede al sistema delle regioni di partire dalle istanze provenienti dal basso. “Il fondo Europeo per gli affari marittimi e la pesca (Feamp) è lo strumento di finanziamento che fornirà sostegno all’attuazione della riforma della Politica Comune della pesca e aiuterà a sviluppare quella che chiamiamo Economia Blu – spiega Nardoni – ora si tratta di capire come il Feamp impatterà sui territori e come contribuirà nel cambio di passo che pescatori, mitilicoltori e industrie ittiche dovranno tentare di compiere. Per questo credo si debba partire dall’ascolto della categoria e condividere con loro le istanze che dovranno raggiungere il Ministero a cui chiediamo come sistema delle Regioni di poter condividere linea politica e attuativa di questo Fondo. “C’è un potenziale enorme da sviluppare e partire da Taranto significa mostrare attenzione verso un territorio che ha già ampiamente pagato per scelte compiute in spregio a questo settore – sottolinea Nardoni – Ecco perché l’idea di convocare i primi Stati Generali nella città dei due mari il prossimo 7 giugno. Un percorso di relazione con i territori che svilupperò in seguito anche in una località del Centro Italia e del Nord che individueremo con gli altri assessori regionali.” Nel corso della Festa del Mare e della Mitilicoltura tarantina l’Assessore Nardoni presenterà, inoltre, le linee guida della nuova Legge sul Pescaturismo e Itti turismo, nonché le importanti novità connesse alla formazione, alla didattica, e al recupero delle abitazioni dei pescatori legate a queste nuove importanti disposizioni regionali. Il primo appuntamento con gli Stati Generali del Mare si svolgerà il sabato 7 giugno alle ore 17.00 nella sede storica gentilmente concessa dal Comune di Taranto, di Palazzo Pantaleo nel cuore della Città Vecchia. All’incontro sono invitate anche tutte le associazioni di categoria, il mondo delle cooperative di pesca e mitilicoltura, i rappresentanti del mondo della ricerca e dell’università.  
   
   
RAPPORTO AGROALIMENTARE 2013 - IN AUMENTO DEL 5,4% LE ESPORTAZIONI. PRIMA REGIONE PER EXPORT, CON UNA QUOTA DEL 16% DEL DATO NAZIONALE.  
 
Bologna - Cresce l’export dei prodotti agroalimentari emiliano-romagnoli che nel 2013 hanno raggiunto un valore complessivo di 5 miliardi 471 milioni, mettendo a segno rispetto all’anno precedente un + 5,4% , a fronte di un aumento, su scala nazionale del 4,9% . Un dato tanto più importante se confrontato con il calo dei consumi interni in atto da alcuni anni. Il dato è stato fornito oggi a Bologna in occasione della presentazione del Rapporto agroalimentare dell’Emilia-romagna, promosso da Regione e Unioncamere, che fotografa l’andamento dell’agricoltura e dell’industria alimentare regionale. “Siamo la prima regione per export agroalimentare in Italia, con una percentuale del 16%, dato che ci pone davanti anche alla Lombardia – ha spiegato oggi l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni – ma vogliamo crescere ancora, perché siamo la terra della Food Valley, abbiamo la più alta quota di prodotti Dop e Igp e grandi marchi famosi nel mondo”. Per Rabboni la ricetta per competere sui mercati sta in un rafforzato gioco di squadra a livello nazionale. “Dobbiamo muoverci in sintonia con i recenti provvedimenti assunti dal Governo, per contrastare le barriere non tariffarie e per garantire anche fuori dall’Europa la tutela dalle contraffazioni delle nostre più importanti Dop Igp. Per questo è indispensabile che anche l’accordo di libero scambio che si sta predisponendo tra Ue e Usa sia sulla falsariga di quello con il Canada che introdotto anche in quel Paese il riconoscimento dei prodotti a denominazione d’origine europei” - ha sottolineato l’Assessore, ricordando l’accordo in corso con lo Stato del Delaware per l’esportazione di Pere Abate e delle altre Dop e Igp dell’Emilia-romagna. Tra i recenti provvedimenti del Governo richiamati da Rabboni anche la decisione per il prossimo anno di triplicare i fondi per la commercializzazione e promozione delle Dop e Igp in Usa e Canada attraverso la grande distribuzione organizzata. Proprio per concorrere al gioco di squadra nazionale l’assessore ha indicato la necessità che Regione e Unioncamere “indirizzino su Canada, Stati Uniti e Cina le proprie iniziative di accompagnamento all’estero delle piccole imprese agroalimentari, integrando tale azione con la formazione di reti di impresa e aggregazioni commerciali che possano agire autonomamente”. Dal canto suo la Regione aiuterà le imprese agroalimentari dell’Emilia-romagna ad andare sui mercati esteri, sia grazie alle risorse dell’Ocm vino (circa 9 milioni di euro all’anno per la promozione extra Ue), sia attraverso le risorse del nuovo Psr espressamente destinate alla promozione e alle reti di impresa per la commercializzazione sui paesi esteri. Molto potrà venire anche da Expo 2015. In vista di questo importante appuntamento già ora si sta lavorando a una serie di eventi commerciali incardinati sulle fiere Cibus, Cibus Tech e Sana oltre a un bando che finanzierà iniziative di incoming di buyer stranieri. Anche per Maurizio Torreggiani presidente di Uniocamere, “il primato dell’Emilia-romagna nell’ export di prodotti agroalimentari va considerato un punto di partenza. Sta a noi, come sistema territoriale, lavorare d’iniziativa per aumentare il numero delle imprese esportatrici aiutandole a cogliere le opportunità. Le Camere di commercio sono impegnate a sostenere il riposizionamento delle aziende nello scenario internazionale, agendo in sinergia con i principali soggetti, a cominciare dalla Regione. Raccogliere la sfida di Expo 2015 significa puntare a ottenere ricadute permanenti sullo sviluppo del territorio regionale”. Proprio sull’internazionalizzazione dei mercati ha centrato l’attenzione il Rapporto 2013, con una tavola rotonda alla quale hanno partecipato Giovanni Anania, professore di politica economica esperto in commercio e relazioni internazionali dell’Università della Calabria, John Pastor, direttore dell’International Trade and Development dello Stato del Delaware (Usa), Helmuth Senfter consigliere di Grandi salumifici italianie Li Shaofeng, primo segretario dell’ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia. L’andamento delle esportazioni Le esportazioni agroalimentari emiliano-romagnole crescono e crescono di più delle importazioni (+5,4% contro +1,8%), con effetti positivi sul saldo commerciale che tra 2012 e 2013 migliora di 164 milioni di euro. Disaggregando il dato complessivo, tra le voci più significative dell’export emiliano-romagnolo vi sono i salumi con un valore di 608 milioni di euro e un aumento sul 2012 del 9%, i formaggi e i prodotti lattiero-caseari con 604 milioni e un +6% , pasta e derivati dai cereali (600 milioni, +3,6%), il vino (392 milioni, +9,8%). Tra i prodotti agricoli regina incontrastata è la frutta fresca ( che rappresenta da sola il 55,9% delle esportazioni agricole regionali ) con un valore di 469 milioni di euro, ma una flessione rispetto al 2013 del 3,4%. L’ annata agraria 2013 Per quanto riguarda l’annata agraria 2013, il Rapporto, curato dal professor Roberto Fanfani dell’Università di Bologna, ha evidenziato, confermando le prime anticipazioni, una riduzione del 3 % della produzione lorda vendibile. Un arretramento dovuto essenzialmente al forte maltempo primaverile, con diffusi fenomeni di dissesto specialmente nelle aree appenniniche, e la tromba d’aria che a maggio ha colpito le province di Bologna e di Modena. Tale flessione tuttavia non ha impedito all’agricoltura emiliano-romagnola di confermare un valore di 4,35 miliardi di euro di Plv, consolidando i buoni risultati degli ultimi anni. In aumento, dell’1,5% netto il valore aggiunto, ma a causa dell’aumento dei costi fissi, la redditività delle aziende scende dell’1,3%.  
   
   
AGRICOLTURA. OGGI IL TAVOLO VERDE DEL VENETO SU PSR 2014-2020  
 
Venezia - Il Programma di Sviluppo Rurale del Veneto 2014 – 2020, recentemente vagliato dal tavolo di partenariato composto da oltre 80 tra enti e organizzazioni, sarà il 5 giugno, all’esame del Tavolo Verde, convocato nella sede regionale di via Torino 110 a Mestre. L’inizio della seduta, presieduta dall’assessore regionale all’agricoltura Franco Manzato, è prevista per le ore 15. Del Tavolo Verde fanno parte il presidente della Iv Commissione consiliare e le associazioni di categoria: Coldiretti Veneto,. Confagricoltura Veneto, Cia Veneto e Copagri Veneto. Dopo il vaglio del Tavolo Verde, il Psr sarà portato all’esame della Giunta Regionale per l’adozione e il successivo passaggio in Consiglio prima dell’approvazione definitiva.  
   
   
BASILICATA: PIANO DI ACCOGLIENZA LAVORATORI STAGIONALI, ISTITUITA TASK FORCE  
 
Disporre in tempi brevi un piano operativo per garantire un’accoglienza dignitosa ed un lavoro regolare ai lavoratori stagionali, soprattutto in vista dell’imminente campagna di raccolta dei pomodori e, più in generale, dei prodotti ortofrutticoli. Il governo regionale, nelle more dell’approvazione di una legge organica sull’immigrazione, ha istituito una Task force operativa con il compito di definire un quadro di interventi immediati volti a garantire condizioni di vita dignitose ai lavoratori immigranti che saranno impegnati nelle attività agricole in varie aree della Basilicata. La Task force è composta dal presidente della Giunta regionale o suo delegato nella veste di coordinatore, dai dirigenti generali dei Dipartimenti regionali e dal dirigente dell’Ufficio Protezione Civile o loro delegati. Ai componenti della Task Force, costituita a titolo gratuito, non è dovuto alcun compenso per le attività svolte. La Task force può avvalersi, nell’ambito delle sue attività, di altri soggetti istituzionali interessati al tema dell’emigrazione, delle parti sociali e dei rappresentanti dell’associazionismo di volontariato civile e religioso che si occupano dell’integrazione degli immigrati.  
   
   
AL VIA LA RICERCA DI AZIENDE PARTNER PER IL PADIGLIONE SOCIETÀ CIVILE EXPO 2015  
 
Dopo il successo della 1° Call Internazionale di Idee per il Programma Culturale - che ha visto la partecipazione di 105 organizzazioni del Terzo Settore interessate a sviluppare 133 progetti culturali nel Padiglione Società Civile - Fondazione Triulza avvia un percorso per individuare e selezionare le aziende nazionali e internazionali, con un alto profilo di responsabilità sociale, interessate a diventare sponsor ufficiali, tecnici e tematici di Cascina Triulza. Per la categoria di Official Sponsor saranno selezionate non più di cinque aziende che parteciperanno, prima e durante Expo Milano 2015, a tutte le attività del Padiglione Società Civile. I Technical Sponsor contribuiranno al progetto del Padiglione Società Civile attraverso la fornitura di prodotti e servizi, mentre gli Sponsor Tematici potranno valorizzare la propria identità e attività sviluppando i diversi spazi previsti in Cascina (Bambini 0-4 anni, Orti, Palco spettacoli, Pic nic, Co-working, Ristorazione), aree-prodotto (Caffè, Gelato o Birra), o particolari iniziative (Call giovani designer). Le specifiche tecniche sono pubblicate in questo link: http://www.Fondazionetriulza.org/imprese/ “Fondazione Triulza vuole coinvolgere nel Padiglione Società Civile imprese e organizzazioni con un alto profilo di responsabilità sociale per costruire insieme un progetto condiviso che valorizzi il lavoro, le buone pratiche di tutti gli attori coinvolti e i valori che contraddistinguono le realtà della Società Civile: trasparenza, eticità, solidarietà e responsabilità sociale”, spiega Sabina Siniscalchi, Presidente del Comitato di Gestione del Padiglione e responsabile della Commissione Etica di Fondazione Triulza che vigila su tutte le attività della Cascina. Cascina Triulza è l’unico edificio già esistente all’interno del sito espositivo. È un’antica e tradizionale costruzione, tipica della campagna milanese e parte del patrimonio storico lombardo, che Expo 2015 S.p.a. Sta ristrutturando e che sarà parte della legacy di Expo. Cascina Triulza resterà anche dopo il 2015 per accogliere e proseguire alcune delle attività, proposte e progetti delle organizzazioni della Società Civile partecipanti a Expo e non solo. Con una superficie complessiva di 7.900 mq, il Padiglione della Società Civile è uno degli spazi espositivi più grandi di Expo Milano 2015, collocato in una posizione privilegiata: a circa 700 metri dall’accesso ovest, l’ingresso principale del sito espositivo. Gli spazi, i servizi e il programma culturale del Padiglione sono stati concepiti per coinvolgere i visitatori sui temi Expo in modo consapevole ed esperienziale e per favorire la partecipazione, le relazioni e lo sviluppo di nuove progettualità tra il Terzo Settore, le Istituzioni e il mondo delle Imprese. Le aziende sponsor del Padiglione Società Civile avranno, inoltre, il vantaggio di essere inseriti in uno dei contesti e dei progetti più internazionali e partecipati di Expo Milano 2015 dove confluiranno le grandi reti internazionali della Società Civile, i delegati dell´Aga Meeting 2015 - l´Assemblea Annuale dell´European Foundation Centre (Efc), grazie alla partnership con Fondazione Cariplo, alcune delle attività previste dal Ministero degli Affari Esteri e dal sistema della cooperazione italiana. “Il Padiglione della Società Civile Expo Milano 2015 sarà un laboratorio di idee, di proposte e di progettualità che intende valorizzare e rafforzare il ruolo strategico che le realtà della Società Civile e del Terzo Settore svolgono in tutto il mondo, lavorano e cercano di influenzare le scelte politiche ed economiche sui temi dell’alimentazione e della sostenibilità ambientale e sociale. Un settore, quello del non profit e dell’economia sostenibile, sempre più rilevante nella nostra società che continua a crescere, ad innovare e a creare nuova occupazione, come dimostrato i dati emersi dall’ultimo Censimento Istat. Ed è per questo che diventa sempre più necessaria e importante la collaborazione tra Terzo Settore e mondo profit”, sottolinea Sabina Siniscalchi.  
   
   
CONCORSO ROSATI DI ITALIA:  
 
Si è tenuto nella splendida cornice del castello Aragonese di Otranto (Le) il convegno internazionale ‘I mercati del Rosato: identità, gradimento e prospettive´ in occasione della premiazione della terza edizione del Concorso enologico nazionale dei vini Rosati promosso dall´assessorato alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, in partenariato con Assoenologi, Accademia Italiana della Vite e del Vino e Unioncamere Puglia e autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole. Dopo i saluti del sindaco di Otranto Luciano Cariddi, è intervenuto il presidente dell´Accademia Italiana della Vite e del Vino Antonio Calò che ha confermato la conquista, per il vino Rosato, di significative quote di mercato nei confronti degli altri vini. «A seguito di una attenta riflessione sull´attuale tendenza dei consumi - ha spiegato Calò - l´Accademia Italiana della Vite e del Vino ha individuato nei vini Rosati un mercato certamente in crescita. I consumatori, infatti, hanno iniziato a prediligere vini facili da bere, più leggeri, equilibrati ed eleganti. E c´è da sottolineare che questa tendenza ha radici lontane; infatti, leggendo attentamente gli autori antichi già si percepisce una certa predilezione per questi vini». «La quota dell’export di questa qualità di vino - ha spiegato l´assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni – dice che nel settore dei Rosati ci sono margini di crescita e di sviluppo ampi e concreti e in questo senso sia il Concorso che, ancora di più, le politiche di sostegno al marketing, alla promozione, all’ammodernamento e alla internazionalizzazione delle cantine pugliesi messe in atto dalla nostra amministrazione, provano a dare forza a un indirizzo di mercato che può essere di grande successo per i produttori di Rosato. L’appeal di questi vini cresce e con esso la propensione delle cantine italiane a fare meglio e bene. Lo dimostra l’alta qualità registrata nelle selezioni baresi del Concorso che ha assegnato a quasi il 70% dei vini ammessi una valutazione minima di 80/100. I vini sono ottimi e il Concorso ha la capacità di essere il luogo in cui l’eccellenza si fa sintesi, ci si confronta e, perché no, si compete e si migliora. Siamo felici che la Puglia possa in tal senso indirizzare e dare buoni consigli al mercato». Federico Castellucci, già direttore generale O.i.v., ha poi esaminato, con uno sguardo internazionale, il mercato dei vini rosati, decisamente in crescita, nel quale l´Italia sta affermando sempre più la sua quota di export grazie a una qualità e a un rapporto qualità/prezzo ormai riconosciuti in tutto il mondo. «I vini Rosati - ha specificato Castellucci - rappresentano più del 9% della produzione mondiale di vino. Il principale paese produttore è la Francia, seguita da Italia, Stati Uniti, Spagna e Germania. La Francia è anche il principale paese consumatore (34% della produzione mondiale) seguita da Stati Uniti, Germania, Gran Bretagna e Italia, solo quinta (5%) nonostante sia il secondo paese produttore. L´italia in 10 anni ha aumentato la sua quota di export passando dal 26% al 40%. Secondo uno studio francese il rosato subisce una forte stagionalità: tra primavera ed estate si consuma quasi il 70% del rosato; sempre in Francia, il consumo di Rosato tra il gentil sesso è passato dal 22% al 31%». Sono poi seguite alcune relazioni di esperti internazionali, come Gilles Masson, direttore del Centro di ricerca e sperimentazione sul vino Rosè dell´Istituto francese della vigna e del vino, che ha raccontato evoluzioni passate, presenti e future del mondo dei Rosati. Masson ha sottolineato che «rare sono le fonti di informazione sui vini rosati; solo dal 2004 è stato possibile dar vita a un osservatorio, grazie ad una collezione di oltre 100 campioni di Rosati - provenienti da 30 Paesi, di cui la Francia è la nazione più rappresentata - messe a disposizione del Centro di ricerca dall´Unione degli enologi di Francia; questa banca dati conferma che il mondo del Rosato è molto vasto e copre un ventaglio di possibilità in termini di gusto, equilibrio e quindi di adattamento al mercato molto importante». Secondo Rudolf Nickening, segretario generale dell´Associazione viticoltori tedeschi «i Rosati non devono rappresentare un compromesso per chi non sa scegliere un vino Bianco o Rosso; i consumatori dovrebbero imparare ad ampliare la loro richiesta: Bianco, Rosso o Rosato? Personalmente ritengo che il rosato non sia un compromesso ma una prima scelta, un vino capace di accompagnare un buon pasto, che si sposa perfettamente con numerosi piatti di carne o di pesce. La sua popolarità sul mercato è cresciuta negli ultimi 10 anni, offrendo oggi numerose opportunità nella produzione e nel marketing; in Germania non possiamo parlare di boom dei Rosati, tuttavia il suo potenziale non sembra essersi esaurito». Infine Sandro Sartor, amministratore delegato di Ruffino Srl, ha ripercorso i 50 anni del Rosatello Ruffino - il rosè italiano in auge negli anni ´60 e rilanciato nel 2013 - oltre che l´evoluzione del vino rosato in Italia. «Erano gli anni ´60 - ha raccontato Sartor - quando Ruffino introdusse fra le sue referenze il Rosatello, prodotto da uve pugliesi, associando ad esso una bottiglia speciale; un legame indissolubile fra contenitore e contenuto che ha dato vita a un vino in grado di segnare la storia dei vini Rosati. Il principale mercato del Rosatello è senza dubbio l´Italia, ma è anche esportato in alcuni paesi come Germania e Nord Europa. In Italia il mercato dei rosati ha segnato il passo negli anni ´80 e ´90 ma negli ultimi cinque anni si è iniziato a registrare un interesse crescente da parte dei consumatori». «Il quinto posto italiano nella classifica dei consumi – ha dichiarato nelle conclusioni il senatore Dario Stefàno, ideatore del concorso - ci conferma che quello del Vino Rosato è un mercato in espansione, tutto da occupare per i nostri produttori. Tanto più che la qualità, l’autoctonia e il legame con i luoghi di produzione sono i tratti identitari con cui competiamo sullo scenario globale ed un mix formidabile in grado di regalarci etichette uniche al mondo. Siamo sul podio per la produzione di rosati ma non ci accontentiamo: abbiamo avviato orgogliosamente un nuovo processo di riscoperta delle nostre radici produttive, qual è appunto il vino rosato, che sono certo ci farà fare ulteriori passi da gigante nel panorama enologico internazionale».  
   
   
"PSR" 2014-2020, OGGI A TRESTINA INCONTRO SUL FUTURO DELLA ZOOTECNIA IN UMBRIA  
 
Perugia – Quali prospettive si aprono per il futuro della zootecnia in Umbria con la nuova programmazione comunitaria per il periodo 2014-2020 e con il Piano regionale zootecnico che a breve verrà definitivamente approvato? A far luce su obiettivi e opportunità sarà l´incontro organizzato dall´Assessorato regionale all´Agricoltura che si terrà domani mercoledì 4 giugno, alle ore 18.30, in piazza Garinei, a Trestina (Città di Castello). L´incontro sarà introdotto dai saluti del presidente dell´associazione "Pro Trestina", Valerio Rosadoni, e del rappresentante del Comune di Città di Castello. Seguiranno gli interventi di Paolo Papa, responsabile del settore Sistemi naturalistici e zootecnia della Regione Umbria, su "Programma di sviluppo rurale 2014-2020: obiettivi e prospettive per la zootecnia in Umbria"; di Luca Panichi, presidente dell´Associazione regionale Allevatori, su "prospettive e problematiche del settore zootecnico"; di Stefano Mengoli, presidente del Consorzio di tutela del Vitellone bianco dell´Appennino centrale sul "ruolo dei Consorzi di Tutela"; dell´allevatore Francesco Fedeli che fornirà "esperienze e valutazioni". Concluderà la rappresentante dell´Assessorato regionale all´Agricoltura. All´iniziativa sono invitati a partecipare allevatori, rappresentanti delle organizzazioni del settore e cittadini.  
   
   
COOPERAZIONE IN AMBITO FORESTALE: A BRUXELLES SEMINARIO COORDINATO DALLA TOSCANA  
 
Firenze - Innovazione in ambito forestale e cooperazione tra Regioni europee.È stato questo il tema al centro del seminario "Inform-prioritize-collaborate: cooperation of regions on innovation in forest management, use of wood and forest-related service" che si è tenuto pochi giorni fa a Bruxelles presso la sede della Baviera. L´iniziativa, che nasce nell´ambito della Rete di Regioni Europee Eriaff (Baviera, Castilla y Léon, Catalogna, Extremadura, Nord Karelia, Paesi Baschi, Veneto), è stata coordinata dalla Regione Toscana in stretta collaborazione con altri 11 soggetti: insieme alle 6 Regioni Eriaff, le principali organizzazioni europee del settore forestale (European Forest Institute, Eustafor, Cepf), la Rete Euromontana, oltre alla sponsorizzazione dell´Università Inglese di Harper Adams. L´evento si è caratterizzato per la sua formula estremamente aperta all´interazione: i quasi 200 soggetti partecipanti, tra i quali un nutrito gruppo di esperti provenienti dalla Toscana, hanno potuto scegliere, durante la registrazione, le 4 sfide tematiche di maggior interesse fra le 10 proposte iniziali fornite dagli organizzatori. Quindi, nella sessione conclusiva, si sono svolti 16 tavoli tematici nei quali i partecipanti hanno potuto indicare le proprie idee e presentare proposte progettuali in vista di possibili collaborazioni per i bandi e programmi comunitari più rilevanti (Horizon 2020, Life+, Interreg, Sviluppo Rurale). Queste le sfide selezionate: gestione degli impatti correlati ai cambiamenti climatici; politiche per il supporto alla produzione di legname; supporto alla fornitura di servizi ecosistemici; strumenti e approcci per migliorare la gestione forestale sostenibile. Gli esperti della Commissione Europea, provenienti dalla Direzione generale per l´agricoltura e da quella per la ricerca, il Service Point dell´Eip Agri e le amministrazioni organizzatrici hanno potuto presentare le informazioni più aggiornate per quanto riguarda i programmi a sostegno dell´innovazione in ambito forestale e le azioni più promettenti per fronteggiare le 4 sfide. Tutta la documentazione del seminario, compresi i rapporti conclusivi a cura dei vari esperti che hanno animato e supportato il dibattito sono disponibili sul website della Rete Eriaff. Il risultato raggiunto, che costituisce una base di partenza per le Regioni Eriaff, è da considerarsi come un incoraggiamento ad un ulteriore approfondimento delle collaborazioni interregionali e di progetti transfrontalieri su interessi convergenti. La Regione Toscana, impegnata nel coordinamento della Rete Eriaff, continuerà a stimolare il dibattito e la collaborazione tra Regioni europee sui temi dell´innovazione in ambito rurale.