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Notiziario Marketpress di Mercoledì 13 Aprile 2011
PESCA: SI INASPRISCE LA CAMPAGNA DI "TOLLERANZA ZERO" DELL´UE CONTRO LA PESCA ILLEGALE  
 
Il nuovo sistema di controllo della pesca istituito dall´Ue, ora pienamente operativo, renderà molto più difficile per i pescatori continuare a praticare impunemente attività di pesca illegali. Grazie all´adozione di modalità di applicazione relative allo svolgimento dei controlli lungo tutta la catena di commercializzazione, "dalla rete al piatto", l´Ue dispone infine di mezzi adeguati per rompere col passato e istituire una vera cultura della legalità, con l´obiettivo di porre fine al sovrasfruttamento e contribuire a rendere davvero sostenibile il settore alieutico europeo. Il nuovo sistema garantisce la tracciabilità del pesce lungo l´intera catena, dal momento della cattura all´acquisto da parte del consumatore. Le autorità degli Stati membri sono in grado di individuare irregolarità in ogni fase della catena di commercializzazione e possono risalire ai colpevoli. Le ispezioni verranno svolte secondo modalità analoghe in tutto il territorio europeo. I dati saranno raccolti e sottoposti a controlli incrociati per via elettronica. In tal modo, quando il prodotto giunge ai punti di vendita, il consumatore avrà la certezza che è stato pescato legalmente. A tutti i trasgressori saranno imposte le stesse severe sanzioni, indipendentemente dal luogo in cui si trovano e dalla loro nazionalità e, in caso di infrazione ripetuta, grazie a un sistema di punti essi finiranno per perdere la propria licenza. "Il fatto di non riuscire ad imporre il rispetto delle nostre norme compromette la credibilità dell´intera politica comune della pesca, indipendentemente dalla validità dei suoi principi. Disponiamo ora di un sistema completo di controllo ed esecuzione che mi auguro consenta di migliorare il rispetto delle norme di pesca dell´Ue. Non possiamo più accettare che una minoranza sia pur ridotta di pescatori eluda le norme senza conseguenze. Questa situazione, oltre ad essere ingiusta, incide negativamente sugli sforzi di conservazione, perturba il funzionamento dei mercati creando distorsioni della concorrenza, penalizza i pescatori che rispettano le regole, spezza il circolo della legalità e, cosa più importante, distrugge gli stock ittici", ha dichiarato Maria Damanaki, commissaria per gli Affari marittimi e la Pesca. L´adozione di modalità di applicazione era necessaria per rendere pienamente operativo il regolamento sul controllo del 2010. Le nuove norme: rendono possibile un controllo "dalla rete al piatto", che include tutte le fasi della catena di approvvigionamento: il sistema di tracciabilità consente agli ispettori di rilevare le irregolarità in ogni punto della catena; offrono meccanismi concreti per garantire eque condizioni di concorrenza ai pescatori, agli altri operatori e agli Stati membri; le sanzioni sono state armonizzate e, grazie all´introduzione di un nuovo sistema di punti, le infrazioni gravi comportano conseguenze analoghe in tutti gli Stati membri; introducono un´importante semplificazione, poiché tutte le norme applicabili nel settore del controllo della pesca dell´Ue, precedentemente disperse nell´ambito di vari strumenti, sono ora riunite in un unico testo; generalizzano l´uso di nuove tecnologie che, da un lato, riducono i costi amministrativi per gli operatori e le autorità e, dall´altro, rendono molto più agevole il controllo dei dati, aumentando in tal modo l´efficienza. Il nuovo regolamento illustra inoltre nel dettaglio i meccanismi a cui la Commissione può far ricorso per garantire il rispetto delle norme da parte degli Stati membri: maggiori poteri di controllo, ispezioni e audit indipendenti, indagini amministrative, sospensione o revoca di fondi dell´Ue e riduzione dei contingenti e dello sforzo di pesca ogniqualvolta il sistema di controllo di uno Stato membro dia prova di inefficienza. Per favorire l´attuazione di tali norme, la Commissione concede un sostegno finanziario agli Stati membri cofinanziando alcuni tipi di progetti, in particolare quelli incentrati sulle nuove tecnologie.  
   
   
AGRICOLTURA IN VALLE D’AOSTA: CONTRIBUTI PER IMPIANTI PER ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI  
 
L’assessore all’agricoltura e risorse naturali Giuseppe Isabellon comunica che da, martedì 12 aprile, sino a giovedì 30 giugno prossimo è possibile presentare domanda di aiuto in applicazione della Misura 311 Diversificazione in attività non agricole del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013, azione d) Impianti per energia da fonti alternative mediante l’utilizzo di biomasse agricole e/o forestali. La deliberazione della giunta n. 681/2011, che ha approvato il relativo Avviso pubblico, è stata pubblicata in data odierna sul Bollettino Ufficiale della Regione. L’avviso persegue principalmente obiettivi di natura ambientale, tra i quali la riduzione dell’uso di carburanti di origine fossile a favore di energie da fonti rinnovabili, l’utilizzo di biomasse locali forestali o zootecniche e la riduzione dei costi energetici per le attività di trasformazione e commercializzazione. Tra le finalità della misura vi sono anche, più in generale, la promozione di attività complementari a quella agricola nel settore della bioenergia, la diversificazione delle attività aziendali, il potenziamento dell’economia nelle zone rurali e la creazione di nuove opportunità occupazionali. Sono ammissibili a contributo gli investimenti relativi allo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili, quali impianti termici di cogenerazione alimentati a biomasse vegetali, impianti per la produzione e l’utilizzo di biogas, strutture per lo stoccaggio delle biomasse utilizzate e/o prodotte e l’acquisto, fino a un massimo del 10% dell’investimento globale, di attrezzature e macchinari. I progetti finanziabili sono soggetti alle limitazioni previste dal regime “de minimis”. Possono presentare domanda le imprese agricole, individuali o associate, le società cooperative agricole e i componenti della famiglia agricola. Le domande dovranno essere presentate alla Direzione politiche comunitarie e miglioramenti fondiari dell’Assessorato, in località Grande Charrière 66 a Saint-christophe. Se le domande pervenute e accolte non dovessero esaurire le risorse finanziarie disponibili, l’Avviso sarà prorogato sino al 30 dicembre 2011. Per ogni ulteriore informazione si invitano gli interessati a consultare l’indirizzo internet www.Regione.vda.it/agricoltura  dove è pubblicata la necessaria modulistica, o a chiamare i numeri 0165.275367/0165.275280.  
   
   
PRODOTTI TIPICI DELLA LOMBARDIA, 1.423.000 EURO PER PROMOZIONE NUOVO BANDO PER CONSORZI TUTELA VINI,BIOLOGICO E PRODOTTI DOC  
 
 Milano - Un milione e 423 mila euro a disposizione per la promozione dei prodotti agroalimentari di qualità. E´ quanto prevede il bando 2011, approvato con decreto della direzione generale Agricoltura, e destinato a promuovere le produzioni tutelate da sistemi di qualità. Obiettivo, far conoscere questi prodotti presso i consumatori, gli operatori del settore, in Italia e all´estero. Possono beneficiare dello stanziamento, oltre a tutti i consorzi di tutela dei vini, i consorzi di tutela (o organismi ufficiali di riferimento) dei prodotti a denominazione riconosciuta e i consorzi o associazioni di produttori biologici. Saranno finanziabili progetti di informazione su qualità e proprietà dei prodotti tipici, iniziative a sostegno della commercializzazione e azioni promozionali rivolte al consumatore finale, anche presso i punti vendita. La richiesta di contributo deve essere presentata tramite il Siarl (Sistema Informativo Agricoltura Regione Lombardia) entro 45 giorni dal giorno in cui il bando è stato approvato (6 aprile 2011), per attività da realizzare entro il 30 aprile 2012.  
   
   
PAC: AGRICOLTURA, AMBIENTE E SOCIETÀ - POSITIVI I RISULTATI RAGGIUNTI DALLA REGIONE CAMPANIA  
 
Mercoledì 13 aprile, alle ore 16, 30 presso la sede del Parlamento Europeo a Bruxelles, vengono presentati i risultati del progetto "Politica Agricola Comune: Agricoltura, Ambiente e Società", realizzato dall´Assessorato all´Agricoltura della Regione Campania e cofinanziato dalla Commissione Europea. All´incontro, nel corso del quale si rifletterà sul futuro delle zone rurali e sulle prospettive della Politica Agricola Comune, interverranno i rappresentanti della Commissione Europea, del Parlamento Europeo e della Regione Campania. Prima della manifestazione, sarà presentata una Mostra Creativa, che esporrà i lavori realizzati dagli studenti di alcuni Istituti Scolastici della Campania nell´ambito del progetto. Nell´iniziativa sono stati coinvolti 50.000 adolescenti, 5.000 insegnanti, 145 Istituti Scolastici, 50.000 nuclei familiari, 200 aziende dell´agroalimentare, che hanno partecipato alle seguenti attività: Laboratori interattivi presso le Scuole; Spettacoli e animazioni teatrali; Cartoon didattici; Visite presso fattorie didattiche; Seminari tematici per insegnanti; Spot radiofonici e televisivi per il grande pubblico; Concorso tematico "Inventa il Tuo Spot". "L´azione - sottolinea Vito Amendolara, assessore all´Agricoltura della Regione Campania - è stata destinata in primis al mondo scolastico, con effetti moltiplicatori nei confronti delle famiglie, utilizzando un approccio basato sulla esperienza diretta. Aprire le scuole all´agricoltura, condurre i ragazzi nelle fattorie didattiche, infatti, ha rappresentato un´occasione unica e, ne siamo certi non irripetibile, per far scoprire il valore dei nostri territori, l´origine delle eccellenze agroalimentari, il complesso e indispensabile sistema delle zone rurali. Tutto ciò, può influire positivamente sul miglioramento degli stili di vita e, segnatamente, dei consumi alimentari, contribuire alla nascita di uno spirito critico, soprattutto nei bambini e negli adolescenti, che spesso si lasciano sedurre dalle mode di consumo alimentare dettate dalla globalizzazione", ha concluso Amendolara.  
   
   
SARDEGNA: AL VIA GLI AIUTI AGLI AGRICOLTORI PER I "PAGAMENTI AGRO AMBIENTALI"  
 
L´assessorato regionale dell´Agricoltura informa gli imprenditori agricoli che sono aperti i termini per la presentazione delle domande di aiuto/pagamento relative alla misura 214 del Programma di sviluppo rurale "Pagamenti agroambientali". Le domande di aiuto per nuovi impegni per il periodo 2011-2016 riguardano: L´azione 1 Agricoltura biologica che si pone come obiettivo la conservazione della diversità delle specie e degli habitat, la riduzione dei carichi inquinanti per l´acqua, la tutela del paesaggio, la riduzione delle emissioni gas a effetto serra, la tutela della risorsa suolo. Inoltre, l´azione favorisce la diffusione dei prodotti biologici certificati, sia per soddisfare le crescenti richieste dei consumatori, che per garantire una valorizzazione dei prodotti e quindi una permanenza autonoma delle aziende sul mercato. L´azione 3.2 Colture per l´alimentazione della fauna selvatica che prevede l´utilizzo di superfici agricole classificate come seminativi, per la realizzazione di colture destinate all´alimentazione della fauna selvatica. L´azione 6 Produzione integrata che prevede un aiuto per la realizzazione di un sistema di produzione agroalimentare che utilizzi tutti i metodi e mezzi produttivi e di difesa dalle avversità delle produzioni agricole, rivolti a ridurre al minimo l´uso delle sostanze chimiche di sintesi e a razionalizzare la fertilizzazione, nel rispetto dei principi ecologici, economici e tossicologici. Le domande di pagamento per conferma impegni assunti per i periodi 2008-2014 e 2010-2016 riguardano: L´azione 1 Agricoltura biologica; L´azione 2 Difesa del suolo che ha la finalità di promuovere l´introduzione e il successivo mantenimento, nei terreni agricoli, di tecniche colturali e di gestione del suolo di tipo sostenibile, per favorire il ripristino della fertilità naturale del suolo; L´azione 4 Razze minacciate di abbandono che contribuisce alla difesa della biodiversità salvaguardando il patrimonio genetico regionale attraverso il recupero e la conservazione di razze in via di estinzione; L´azione 6 Produzione integrata; L´azione 7 Tutela habitat gallina prataiola, che coerente con il progetto Life +, destinato alla salvaguardia della gallina prataiola e del suo habitat, consiste nell´applicazione di specifiche misure agroambientali da attuare negli ambienti steppici e ha l´obiettivo di creare o ripristinare le condizioni favorevoli all´incremento degli esemplari di gallina prataiola nelle aree agricole nelle quali è presente. Tale azione favorisce contemporaneamente anche la tutela di altre specie di uccelli delle "aree steppiche". Queste le scadenze delle presentazioni online sul portale Sian (www.Sian.it): - 16 maggio 2011 per l´agricoltura biologica, la difesa del suolo, le colture per l´alimentazione della fauna selvatica, la produzione integrata, la tutela dell´habitat della gallina prataiola; - 10 giugno 2011 per le razze minacciate di abbandono. La copia cartacea delle domande e la relativa documentazione devono essere presentate ai Servizi territoriali di Argea entro il 30 settembre 2011. Eventuali chiarimenti potranno essere richiesti all´Ufficio relazioni con il pubblico di Argea al numero telefonico 070/60262022.  
   
   
CRISI SUINICOLTURA, DA BOLOGNA LE RICHIESTE DEL "TAVOLO REGIONALE" AL MINISTRO ROMANO. RABBONI: DI FRONTE ALL´INERZIA NAZIONALE POTREMMO PROPORRE ALLE REGIONI DEL NORD LA COSTITUZIONE DI ACCORDO QUADRO INTERREGIONALE CHE COINVOLGA L´INTERA FILIERA, COSÌ COME STA ACCADENDO PER IL POMODORO DA INDUSTRIA  
 
 Bologna -Un accordo quadro nazionale tra allevatori e trasformatori con l’obiettivo di dare certezze per quanto riguarda le quantità produttive, le caratteristiche qualitative del suino, i meccanismi di formazione dei prezzi e la gestione dei nuovi sistemi di classificazione delle carcasse. Ma anche la messa a punto entro l’estate di un Piano nazionale di settore con risorse adeguate su base pluriennale per sostenere il comparto nella gestione di alcune particolari criticità: ristrutturazione del debito, promozioni sui mercati esteri, ricerca e innovazione, misure di accompagnamento al decollo della etichettatura europea e del Sistema Qualità Nazionale delle carni. Alla vigilia dell’apertura a Reggio Emilia della Rassegna suinicola internazionale sono queste le richieste che arrivano dal tavolo regionale della filiera suinicola che si è riunito ieri a Bologna presso la sede della Regione, per esaminare le azioni di contrasto alla crisi della suinicoltura pesante. Al termine dell’incontro, cui è intervenuta anche la neo presidente nazionale dell’Associazione industriali delle carni, Lisa Ferrarini, i rappresentanti delle Associazione professionali agricole, cooperative e dei sindacati dei dipendenti hanno condiviso le proposte dell’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni che ora verranno sottoposte al ministro delle politiche agricole Saverio Romano, alle altre Regioni del nord, al sistema bancario. In particolare Rabboni ha annunciato che chiederà al Ministro la convocazione di un incontro nazionale. Non solo. “Il settore è alle prese con una perdurante crisi dovuta al divario tra la stagnazione dei prezzi della carne e l’aumento dei costi di produzione a partire da quelli dei mangimi - ha spiegato Rabboni - qualora si incontrassero difficoltà a dare corso a queste due iniziative, di fronte all’inerzia nazionale proporremo alle Regioni del nord Italia di promuovere congiuntamente un accordo quadro interregionale, dal momento che in questi territori si concentra la maggior quota di allevamenti e di industrie di trasformazione. Come sta avvenendo per il pomodoro da industria, potrebbe dunque essere costituito uno specifico Organismo Interprofessionale interregionale della filiera suinicola.” Le iniziative in corso in Emilia-romagna per il comparto suinicolo A sostegno della ristrutturazione del debito è già disponibile in Emilia-romagna una convenzione tra Regione, Ismea e Agrifidi regionali che nelle prossime settimane verrà riproposta agli allevatori e alle banche. Inoltre per l’ammodernamento del comparto la Regione ha concesso contributi nell’ultimo biennio per complessivi 25 milioni di euro tra misure a investimento, progetti di filiera e miglioramento del benessere animale. La Regione infine sta lavorando ad una riduzione dei carichi amministrativi per gli allevamenti. L’occasione è l’aggiornamento del piano d’azione regionale in attuazione della direttiva nitrati dove si prevede di eliminare l’obbligo della comunicazione degli spandimenti per le aziende prive di allevamenti e una imminente proposta di legge della Giunta regionale per dare vita ad un Registro Unico dei Controlli da svolgere presso le aziende agricole./  
   
   
AGRICOLTURA, PRODUZIONI KIWI: L´ASSESSORE REGIONALE ALL´AGRICOLTURA TIBERIO RABBONI RIBATTE ALLE DICHIARAZIONI LEGA NORD PROVINCIALE DI RAVENNA.  
 
Bologna - «A proposito di una delirante dichiarazione dei leghisti di Ravenna sulla Batteriosi del Kiwi, desidero ricordare che la Regione Emilia-romagna è stata la prima in Italia ad attivarsi nel contrasto fitosanitario alla diffusione della malattia, attraverso una apposita legge regionale e una attività di ricerca sui metodi di difesa cofinanziata per oltre 150 mila euro». Lo ha sottolineato l’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni rispondendo alle dichiarazioni della Lega Nord provinciale di Ravenna sul problema kiwi. «Tra il 2010 e il 2011 abbiamo destinato 1 milione di euro all’indennizzo dei frutteti colpiti da malattie, esattamente la stessa cifra del Piemonte, con la differenza che da noi i focolai di Batteriosi ad oggi individuati sono 35 mentre in Piemonte sono oltre 200. Chiunque può capire che indennizzare 200 focolai richiede più denaro di quanto ne occorra per indennizzarne 35. Per questo, una parte del nostro milione di euro indennizza anche i frutticoltori colpiti da Sharka, cosa che non avviene altrove. In questi giorni, tra l´altro, sono già in liquidazione circa 600 mila euro agli agricoltori colpiti».  
   
   
MARCHE: CONTRIBUTI AL SETTORE APISTICO: LA GIUNTA APPROVA I NUOVI CRITERI DI AMMISSIBILITA  
 
 La Giunta regionale ha approvato i nuovi criteri di ammissibilita` agli aiuti al settore apistico. Beneficiari del contributo sono gli imprenditori agricoli, singoli o associati, e gli apicoltori professionisti. Hanno priorita` di accesso le aziende apistiche aderenti al marchio regionale Qm-qualita` garantita dalla Regione Marche per il miele, gli apicoltori di eta` inferiori a 40 anni, le cooperative agricole tra apicoltori. La dotazione finanziaria complessiva e` di 164 mila euro. Il contributo concedibile e` pari al 50% della spesa ammissibile nelle zone svantaggiate e al 40% nelle altre zone, elevabili fino al 55% e al 45% per i giovani apicoltori, a condizione che gli investimenti siano effettuati entro cinque anni dall´insediamento. ´Per incentivare la pratica e la diffusione dell´allevamento apistico moderno e rendere piu` competitive le aziende apistiche sul mercato - ha detto Paolo Petrini, vicepresidente e assessore all´Agricoltura - occorrono interventi di sostegno sul territorio rivolti alle aziende. Il settore si trova ad affrontare un costante aumento dei costi di produzione, mentre le differenti rese annuali per alveare non sempre consentono agli apicoltori di ottenere un reddito sufficiente, anche a causa dell´offerta concorrenziale proveniente dai Paesi extracomunitari. La Regione interviene con questi contributi per favorire un´attivita` che vanta antiche tradizioni nelle Marche e che e` sinonimo di elevata qualita` ambientale´. L´importo massimo dell´investimento, nel caso degli investimenti fissi, non puo` superare il limite di 20 mila euro per le aziende singole e di 40 mila euro per quelle associate, mentre nel caso degli investimenti mobili il limite e` di 10 mila euro per le aziende singole e di 20 mila per quelle associate. Rientrano nelle spese ammissibili l´acquisto di nuove macchine e attrezzature per la lavorazione e la commercializzazione dei prodotti dell´apicoltura, compresi i programmi informatici. Sul territorio regionale sono presenti 34.118 alveari appartenenti a 1.355 apicoltori (censimento 2009), con un produzione stimata di oltre mille tonnellate annue di miele. Gli apicoltori professionisti (con almeno 150-200 alveari e che ricavano l´intero reddito dall´apicoltura) sono l´1% del totale, ma producono il 40% del miele marchigiano. Il gruppo piu` consistente, tra gli apicoltori marchigiani, e` rappresentato da ´semi-professionisti´ che vedono nell´apicoltura un´interessante fonte di integrazione del reddito e rappresentano il 16% del totale. Il rimanete 83% e` costituito da hobbisti.  
   
   
VINO: RAPPORTO CENSIS ENOTURISMO, MENFI META DI ´TENDENZA´  
 
Menfi e´ meta di tendenza per il turismo enogastronomico italiano. E´ quanto emerge dal nono rapporto annuale ´´Osservatorio sul turismo del vino in Italia. I nuovi dinamismi di un turismo di tendenza´´, promosso dall´Associazione nazionale citta´ del vino e realizzato dal Censis servizi. Menfi e la zona della provincia di Agrigento sono le uniche localita´ siciliane considerate dal rapporto ´´mete di tendenza´´ che puntano sull´offerta enogastronomica del territorio circostante per attirare turismo di nicchia. Nel territorio di Menfi, quasi 7mila ettari di terreno vitato, da sedici anni si svolge ´´Inycon´´, la rassegna dedicata al vino siciliano di qualita´, quest´anno in programma dal 24 al 26 giugno. Quattro le Doc del territorio che vanta anche il 40 per cento dell´export di tutta la produzione vinicola siciliana e una ´´Strada del vino´´, quella delle Terre Sicane che coinvolge un´area tra le piu´ interessanti dell´isola dal punto di vista vitivinicolo e comprende i comuni di Santa Margherita Belice, Contessa Entellina, Menfi, Montevago e Sambuca. Tra le case history segnalate dal rapporto nell´ambito della promozione del turismo enogastronomico compare il Cous Cous Fest, festival internazionale dell´integrazione culturale di San Vito Lo Capo, segnalato come esempio di operazione innovativa di co-marketing  
   
   
CEREALI INTEGRALI: UN NUOVO INDICATORE PER UN CORRETTO STILE DI VITA. INDAGINE DI NUTRITION FOUNDATION OF ITALY TRA GLI OPINION LEADER SCIENTIFICI E DI NESTLÉ TRA I CONSUMATORI  
 
Che i cereali integrali ‘facciano bene’ è un dato ormai acquisito non solo dagli addetti ai lavori ma anche dai comuni cittadini. E che sempre più italiani consumino il cereale nella sua interezza è confermato proprio dalla ricerca di Nestlé: un terzo delle donne italiane infatti mangia abitualmente cereali a colazione. Un’ottima abitudine, come confermano i 60 addetti ai lavori tra nutrizionisti, dietologi, gastroenterologi e medici di medicina generale coinvolti. Ma sui benefici serve chiarezza. I Cittadini L’indagine sulle donne commissionata da Nestlé all’Istituto di ricerca Ales ha dimostrato che i cereali integrali possono essere considerati una cartina tornasole per indicare un corretto stile di vita: le donne che si alimentano abitualmente con i cereali non raffinati hanno infatti, più delle altre, l’abitudine dei 5 pasti al giorno (lo spuntino prima di pranzo: 55% contro 40% e la merenda 79% contro 56%) e di una colazione più varia. Chi consuma abitualmente cereali integrali rispetto agli altri intervistati, inoltre, associa preferibilmente latte (38% contro 23%), yogurt (43% e 20% rispettivamente), spremute (25% contro 11%), miele (21% contro 9%). "Incentivare il consumo di cereali integrali è utile per seguire una dieta più equilibrata e favorire il proprio benessere” ha affermato Michela Barichella, Responsabile Medico Uoss Dietetica e Nutrizione Clinica Icp Milano. Tra i consumatori però resta ancora molto da fare in termini di informazione corretta: la metà della popolazione ignora infatti la differenza tra cereali integrali e cerali raffinati - è migliorata la qualità del prodotto e quindi viene meno la tradizionale visione del cereale integrale quale sinonimo di crusca – e sui benefici non ci si discosta dal binomio crusca-miglioramento del transito intestinale. Nei cereali integrali, infatti, oltre alla fibra c’è di più, come dimostrano i numerosi effetti positivi che si associano ad una dieta ricca di cereali integrali: la riduzione del rischio di patologie cardiovascolari , la diminuzione della probabilità di aumentare di peso nel tempo e il miglioramento della sensibilità insulinica, fattore importante per la prevenzione del diabete . La letteratura scientifica è quindi concorde nel definire i benefici dei cereali integrali e anche la comunità medica italiana pare uniformarsi, anche se in termini molto generali. Gli Esperti Gli opinion leader scientifici sono attori chiave nell’opera di divulgazione dei benefici dell’integrale. L’indagine di Nfi Nutrition Foundation of Italy ha evidenziato come l’importanza dei cereali integrali in una dieta corretta sia ormai opinione condivisa. ‘Ci sono però almeno due fattori che impediscono alla comunità scientifica di arrivare ad avere linee guida precise, per lo meno in Italia: la mancanza di una definizione univoca di cereale integrale con la conseguente difficoltà nel consigliare una quantità ideale da consumarsi giornalmente’ ha dichiarato Andrea Poli, direttore scientifico Nfi. Nestlé, da parte sua, contribuisce a risolvere il problema proponendo una semplice interpretazione operativa: cereale integrale è quello a chicco intero, che conserva intatte tutte le proprietà che vanno perdute con la raffinazione. Ai benefici dei cereali integrali contribuiscono tutti i loro principi nutritivi, che comprendono vitamine (gruppo B e vitamina E), sali minerali (ferro, magnesio, zinco, potassio, selenio), acidi grassi essenziali e vari fitocomposti (sostanze di origine vegetale che recano benefici funzionali per l’organismo). Molte delle sostanze “preziose” si trovano nel germe e nella crusca, come gli amidi resistenti, gli oligosaccaridi, l’inulina, i lignani, i fitosteroli, l’acido fitico, i tannini, alcuni lipidi e antiossidanti, come gli acidi fenolici e i flavonoidi. Questi nutrienti hanno sicuramente un effetto additivo e sinergico sulla salute . Nonostante queste informazioni è per ora difficile definire i consumi ottimali di cereali integrali sia per la popolazione generale che per le diverse fasce di età. Al momento attuale non è certo semplice fornire indicazioni utili agli italiani che non sempre sono consapevoli dell’importanza per la salute di un apporto adeguato di cereali integrali mentre conoscono bene il valore di altre abitudini salutari come 30 minuti di attività fisica al giorno (prima regola da seguire per il 78% delle donne italiane intervistate), bere quotidianamente 8 bicchieri d’acqua (importanti per il 69%), il consumo regolare di pesce (riconosciuto dal 67% del campione) e le 5 porzioni di frutta e verdura (63%). “Uno dei momenti più indicati per incrementare l’assunzione di cereali integrali nel corso della giornata è rappresentato dalla prima colazione - commenta Bianca Maria Vecchio, Market Nutritionist Nestlé. Tutti sanno quanto sia importante consumare una colazione equilibrata al mattino: è una sana abitudine che può favorire l’adozione di una corretta alimentazione, il mantenimento del peso ideale e aiuta ad affrontare al meglio la giornata”. Fin dal 2006 i Cereali Nestlé sono prodotti con cereali integrali e, in particolare, frumento integrale, per aggiungerne i benefici alla colazione quotidiana. I Cereali Nestlé hanno sviluppato una tecnologia esclusiva che consente di utilizzare il chicco intero come ingrediente, in un percorso di rinnovamento continuo dei propri prodotti per aumentare progressivamente la percentuale di cereali integrali e diminuire la presenza di zucchero  
   
   
LA PRIMAVERA GASTRONOMICA ALL’HASSLER ROMA TRADIZIONE ITALIANA E OMAGGIO AL GIAPPONE PER IL NUOVO MENU DEL RISTORANTE IMÀGO  
 
Il nuovo menu di primavera al ristorante Imàgo, simbolo della ristorazione dell’albergo diretto da Roberto Wirth: da un’idea dell’Executive Chef Francesco Apreda propone una selezione gastronomica che rende omaggio alla cultura giapponese e alla riscoperta di alcuni piatti storici della tradizione culinaria italiana. Apreda, profondo conoscitore ed estimatore della gastronomia nipponica grazie alla sua importante esperienza professionale in Giappone, ha voluto rendergli omaggio nella selezione primaverile per gli ospiti dell’Imàgo. Tra i primi piatti proposti i “Cappellotti di parmigiano in brodo freddo di tonno, doppio malto e 7spezie” è la rivisitazione di un classico piatto italiano reinterpretato in chiave orientale con l’aggiunta del malto che richiama la birra. I cappellotti, ripieni di parmigiano caldo sono serviti con un brodo di tonno freddo, impreziosito dalla miscela delle sette spezie, in uso nella regione di Kyoto, il cui ingrediente principale è un peperoncino rosso al quale sono aggiunti: scorza di mandarino , semi di sesamo, semi di papavero, semi di canapa, alga nori tritata, pepe bianco. Si continua con la reinterpretazione di altri piatti molto famosi della gastronomia italiana: la “milanese a Roma” preparata con dei medaglioni di lombatina di vitello guarniti con fiore di zucca fritto, fave e pecorino a crudo e battuto di carciofi, tre verdure della tradizione romana di stagione, il Risotto mantecato agli asparagi selvatici e bollicine rosate, impepata di cozze rende invece omaggio alla cultura culinaria partenopea, rivisitando il famoso antipasto di pesce in un primo piatto ricercato, che include gli asparagi ed inoltre, una straordinaria interpretazione della “vignarola”: antica zuppa laziale, le cui verdure della ricetta vengono passate e servito con briciole di segale e sardine all’aceto di vino rosso. Il ristorante Imàgo propone anche: la sezione “classici in degustazione” in cui presenta in un menu unico le portate più importanti che sono state servite nel corso dei 5 anni dall’apertura del ristorante, riproposte nel corso delle stagioni e il menu gourmet in cui lo Chef Apreda, consulente per importanti risoranti italiani in India, rende omaggio agli amanti della cucina vegetariana. In più un “Menù di Ispirazione” con creazioni sempre diverse che possono variare ogni sera. Con l’arrivo della stagione più mite e il protarsi delle ore di luce, Imàgo apre al pubblico alle 19.30 offrendo ai suoi ospiti la possibilità di godere di una vista unica del tramonto sulla capitale. Il ristorante Imàgo si trova al sesto piano dell’Hassler Roma ed è il primo ristorante panoramico della capitale e nel 2008 è stato premiato con una stella Michelin: con una delle viste più belle del mondo offre ai suoi ospiti la possibilità di assaporare una cucina italiana moderna di alto livello e di grande creatività a cura dell’ Executive Chef Francesco Apreda. Per Informazioni e prenotazioni: email: imago@hotelhassler.It  
   
   
“LAGHIDIVINI” È UNA MANIFESTAZIONE PRESTIGIOSA E DI ALTA QUALITÀ IN CAMPO PRODUTTIVO-IMPRENDITORIALE ED ENO-GASTRONOMICO  
 
Si tratta di un rinomato festival di scoperta e confronto dei migliori vini prodotti sulle sponde dei laghi italiani che si svolge da tre anni, con grande successo, nell’ameno territorio di Bracciano, nel Lazio. Quest’anno si terrà la quarta edizione di “Laghidivini”: dal 16 al 19 giugno 2011, sempre sulle sponde suggestive del Lago di Bracciano. Dal 2011 il Festival diviene un evento di rilievo nazionale perché anche sostenuto da Cepi-uci, (Confederazione Europea Piccole Imprese-unione Coltivatori Italiani), ente associato di rappresentanza delle piccole e medie imprese del made in Italy in vari settori: dall’artigianato all’agricoltura, passando per le produzioni enogastronomiche di qualità. Per promuovere ed organizzare la manifestazione a livello nazionale è nata la sigla “L.a.g.o.”, acronimo di “Lago, Ambiente, Gusto..e..oltre”, associazione che gestirà, in tutta Italia, il festival “Laghidivini”. “L.a.g.o.” sta già lavorando in prima linea per dare vita a diversi gemellaggi socio-culturali-imprenditoriali tra Lazio, Basilicata, Campania, Lombardia e Veneto con l’organizzazione di varie tappe di “Laghidivini” 2012 in tutta la penisola e non solo a Bracciano. Il progetto nazionale “Laghidivini” farà incontrare diversi territori italiani, dal nord al sud, passando per il centro, per favorire un’azione concreta e costruttiva di marketing territoriale turistico, oltre che socio-culturale. “Laghidivini” è una kermesse dinamica ed innovativa, nata nel 2008 grazie alla lungimiranza ed al duro ed entusiasmante lavoro di alcune associazioni del territorio sabatino. Sandra Ianni, esperta in cultura e tradizioni enogastronomiche, è l’ideatrice e project manager del festival. Arturo Vitale, segretario nazionale Cepi-uci è il presidente di L.a.g.o., Mariangela Petruzzelli, giornalista ed autrice di programmi per la Rai, ne è il vice-presidente. Il festival “Laghidivini” ha come obiettivo primario quello di valorizzare e mettere a confronto le realtà vitivinicole presenti sui laghi italiani radunandole intorno ad un unico lago noto ed importante quale quello di Bracciano. Nell’edizione 2011, cui parteciperanno i vini prodotti da oltre 60 aziende situate sui territori prospicienti 35 laghi italiani, si svolgeranno numerosi appuntamenti: non solo degustazioni dei migliori vini prodotti sui laghi di tutta la penisola e delle eccellenze gastronomiche del Lazio e di altre località italiane, ma anche convegni tematici, mostre, spettacoli musicali e teatrali con artisti di fama nazionale. Si evidenzia che il progetto “L.a.g.o.” è molto ambizioso, volendo nel tempo, acquisire partner non solo in tutte le regioni d’Italia ma anche nel bacino del Mediterraneo per diventare di rilievo internazionale. Dopo Bracciano, “Laghidivini” si svolgerà in Basilicata, presso l’ameno sito dei Laghi di Monticchio. Si sta anche lavorando per dare vita ad una tappa di “Laghidivini” sul Lago di Telese (Bn) con un primo evento da organizzare già a settembre 2011 e ad una tappa sul Lago di Garda (sponda lombarda e sponda veneta) prevista tra circa un anno. Si rende noto che possono aderire a L.a.g.o. Ed a “Laghidivini 2011” tutti gli enti pubblici e privati, le aziende enogastronomiche, i territori italiani ed euro-mediterranei che hanno attinenza e volontà di favorire e determinare la divulgazione e la promozione delle risorse ambientali, storico-turistico-artistiche, imprenditoriali-artigianali inerenti la realtà lacustre e/o ad essa similare e vicina. Ed è per questa sua nuova valenza nazionale e internazionale che, nel 2011, il progetto “Laghidivini” viene presentato nella cornice importante e prestigiosa di “Vinitaly”, a Verona  
   
   
ZURIGO, ALTA QUALITÀ DELLA VITA ANCHE A TAVOLA IL MENÙ DELLE OFFERTE TURISTICHE DI ZURIGO E DELLA SUA REGIONE SI ARRICCHISCE DI UNA TEMATICA PIACEVOLMENTE SORPRENDENTE E INCONSUETA PER QUESTA DESTINAZIONE: LA GASTRONOMIA.  
 
Anche in questo campo la prima città elvetica si dimostra all’avanguardia proponendo chicche culinarie che ben si amalgamano con gli ingredienti tipici di Zurigo: arte, cultura, design, natura, eco-sostenibilità, internazionalità, divertimento ed eventi. Il risultato? Un mix irresistibile, per tutti i palati. Lo hanno testato a Milano, giornalisti di settore e food blogger durante un cooking show che ha visto protagonista lo chef stellato del ristorante Rigiblick di Zurigo, Christian Nickel. Zurigo continua lo sviluppo della propria offerta turistica accettando la sfida di un mercato così importante come quello italiano su un tema molto sentito: la gastronomia. Si parte da Milano, con un cooking show condotto dallo chef stellato Christian Nickel per giornalisti e food blogger, per arrivare direttamente a Zurigo dove la gastronomia si fonde piacevolmente con i luoghi, le atmosfere, la cultura, il design, l’internazionalità, la natura e l’innovazione tipiche della città elvetica. Il panorama gastronomico zurighese è vario e sorprendente: è possibile assaporare le specialità classiche della cucina, come il rinomato sminuzzato alla zurighese con Rösti, nel centro storico della città in antiche sale di corporazioni d’arte e mestieri, oppure perdersi nel design district di Zurichwest dove in vecchie fabbriche, cantieri navali, fonderie e cartiere, sono sorti ristoranti all’avanguardia e dalla spiccata creatività culinaria. Zurigo trasferisce l’alta qualità della vita direttamente alla tavola proponendo ingredienti genuini e locali. Si può assaporare un fresco menu estivo a base di pesce sia sulle rive del fiume Limmat, all’ombra dei monumenti storici, sia direttamente in battello sul lago. La città invita a rilassarsi gustando piatti tipici svizzeri a base di gustosi formaggi in piccoli ristoranti con terrazze affacciate sulle Alpi o ancora in romantici cortili nascosti tra i vicoli della vecchia Zurigo sorseggiando un buon bicchiere di birra o vino prodotto dai vigneti autoctoni. Un tour della città non può prescindere da una visita nelle pasticcerie, nei caffè e nei bistrot zurighesi dove dolci leccornie vi coccoleranno i sensi. L’offerta culinaria zurighese soddisfa ogni palato, dal più classico grazie ai tipici locali dove si assapora la tradizione storica, ai più moderni dove le culture e i sapori si fondono armoniosamente attraverso la sapiente interpretazione di rinomati chef di ristoranti insigniti di punti Gault Millau (più di 40) e di stelle Michelin (4). «Zurigo è sempre stata all’avanguardia anche dal punto di vista gastronomico – commenta Isabella Ignacchiti, Responsabile per il mercato Italia di Zurigo Turismo – basti pensare a due chicche dei secoli scorsi ancora attuali ed apprezzate: la pasticceria Sprüngli che quest’anno festeggia i 175 anni e il primo ristorante vegetariano d’Europa, l’Hiltl, aperto nel 1898. La gastronomia va ad arricchire la nostra offerta turistica cercando di intercettare i visitatori italiani, stuzzicandoli con golose chicche ». Zurigo Al centro dell’Europa e della Svizzera, affacciata sull’omonimo lago, attraversata dal fiume Limmat e attorniata dalle Alpi, Zurigo propone un’offerta unica che coniuga più di 50 musei, oltre 100 gallerie d’arte, boutique di prestigio di stilisti internazionali e zurighesi, numerosi ristoranti e locali trendy in particolare nei vecchi quartieri industriali riconvertiti, intensa vita notturna, avvenimenti per adulti e bambini. Una delle città con la miglior qualità della vita al mondo, Zurigo si raggiunge da Milano in poco più di tre ore di treno e un’ora d’aereo  
   
   
ALEMAGNA FIRMA LA FESTA DI PRIMAVERA CON IL GUSTO INCONFONDIBILE E RASSICURANTE DELLA TRADIZIONE  
 
. Una lavorazione lenta ed accurata: per la Pasqua firmata Alemagna la fretta non è prevista. Lo storico brand della pasticceria artigianale milanese, ritornato in una veste totalmente rinnovata, ripropone due tipici prodotti pasquali mantenendo il sapore e la qualità di sempre. Semplice, gustosa e fragrante, la Colomba Alemagna è buona e soffice come appena sfornata. Un impasto di uova fresche, burro e farina, nel rispetto della tradizione per un sapore ricco ed equilibrato. I giusti tempi, le giuste pause: tre impasti, trenta ore di lievitazione e alcune lavorazioni ancora manuali, il tutto utilizzando solo lievito madre naturale. Per rendere la Colomba particolarmente sfiziosa, sono stati aggiunti squisiti scorzoni di arancia candita, sempre polposi e saporiti, insieme a una ricca glassa ricoperta di mandorle croccanti e granella di zucchero. Il prodotto è disponibile anche nella versione con uvetta, senza canditi. Oltre ad essere sempre soffici, le Colombe Alemagna vengono tutte realizzate pochi giorni prima del periodo di consegna, così da mantenersi fresche e morbide per le feste. La cura nella preparazione della confezione trasforma la Colomba Alemagna in un dono prezioso ed elegante. Il prodotto è proposto in quattro originali versioni: la particolare cappelliera, l’esclusivo prisma, il sacchetto regalo e l’incartata a mano. Anche gli ovetti di Pasqua conservano il loro gusto goloso, pur adeguandosi alle nuove tendenze: dimensione, colore e confezione diventano più essenziali, lineari, delicati e naturali. La Pasqua Alemagna guarda alla sostanza. Ovetti cavi di puro cioccolato extra fondente ricoperti da un velo di zucchero colorato, racchiusi nelle nuove confezioni più allegre e accattivanti: l’originale “torre” con 6 ovetti e il vivace astuccio regalo con 9 ovetti. Golosi e irresistibili, gli ovetti sono una vera prelibatezza al sapor di cioccolato, adatti a tutti i palati. Gustosi e raffinati, tutti i dolci Alemagna portano in tavola specialità di alta pasticceria per una Pasqua all’insegna della bontà e dell’inconfondibile sapore della tradizione  
   
   
MAYONNAISE E MATO MATO KRAFT: PER I GIOVANI CHE AMANO LA LEGGEREZZA  
 
Mayonnaise e Mato Mato Kraft confermano anche quest’anno il loro impegno nei confronti dello sport, in particolare del basket. Per fare ciò il brand ha messo in atto per il 2011 un vero e proprio piano di comunicazione a 360° che coinvolgerà web, punto vendita e le location che ospiteranno i diversi eventi. Kraft Foods si è legata al mondo del basket in particolare dal 2010 a Nba e Harlem Globetrotter perché ne condivide i valori, è attenta ai giovani e sostiene il dinamismo, il gioco di squadra e l’innovazione, propri del mondo dello sport. Pensando ai giovani è nata Mayonnaise Leggera...e gustosa, lo squeeze con tanto gusto e meno grassi che unisce il divertimento e la praticità del formato, amato dai ragazzi, all’alimentazione più equilibrata, grazie alla sua ricetta con oltre il 60% di grassi in meno rispetto a Mayonnaise Kraft. “L’affinità del target e la condivisione dei valori forti del mondo del basket ci ha convinti a sponsorizzare gli eventi Nba e l’Harlem Globetrotter Tour " afferma Michela Secondi, brand manager Mayonnaise e Mato Mato, Kraft Foods Italia. Mayonnaise Kraft e Mato Mato Kraft sono tra i principali sponsor italiani di queste importanti manifestazioni e renderanno ancora più piacevoli le giornate all’insegna del divertimento e della passione sportiva. Grande protagonista Kraft Foods in tutti gli eventi con simpatiche mascotte di Mayonnaise e Mato Mato che interagiranno con il pubblico. Numerose hostess vestite da cheerleader distribuiranno gadget e assaggi di prodotto. "Siamo felici di continuare la nostra collaborazione con Kraft Foods Italia con i suoi brand Mayonnaise e Mato Mato ha detto Katia Bassi, Vice President Nba Italia "Il loro entusiasmo per il mondo del basket è fantastico per contribuire al continuo sviluppo di questo sport in Italia e non vediamo l’ora che arrivino i tanti eventi in programma nei mesi a venire.” Mayonnaise Kraft cremosa e delicata, è versatile e adatta per tutte le tue ricette come ingrediente, guarnizione e condimento. Mayonnaise è perfetta per esaltare i sapori senza coprirli, regalando un tocco di appetitosa allegria a tutti i piatti. Fanno parte della gamma completa delle salse Kraft: Mayonnaise in vaso (250 ml e 500 ml) e in tubo da 150 ml, Legeresse in vaso da 250 ml e in tubo da 150 ml, 0,0002% Colesterolo in vaso da 250 ml, Mayonnaise Leggera...e gustosa in squeeze da 285 ml. Mato Mato Kraft, Ketchup dal gusto sfizioso, in due varianti classica e piccante, preparato con soli pomodori italiani. Ideali per esaltare i tuoi piatti sfiziosi con gusto e divertimento, nel pratico formato squeeze. Mato Mato è disponibile nel formato squeeze da 390 g nel gusto classico e piccante  
   
   
E´ USCITA LA GUIDA CANTINE D´ITALIA 2011 GO WINE EDITORE  
 
Al Vinitaly Go Wine presenta la nuova edizione della Guida dopo l´evento di grande successo dello scorso 31 marzo al Devero Hotel di Cavenago Brianza 650 cantine che valgono il viaggio con 210 “Impronte d´eccellenza” per l´Enoturismo 6 premi speciali a Resort e Tavole aziendali, vini “storici” e “autoctoni”, Enoarchitetture e Musei del Vino La Guida di Go Wine per percorrere i luoghi del vino italiano 650 cantine selezionate, 210 “Impronte d’eccellenza” per l’enoturismo, oltre 2.500 vini segnalati, 1.500 indirizzi utili per mangiare e dormire. Sono questi alcuni numeri di Cantine d’Italia 2011, la guida edita da Go Wine che arriva alle soglie della stagione primaverile ed invita enoappassionati e curiosi a percorrere i territori del vino italiano. Un volume che racconta luoghi e storie e conduce al vino attraverso la cantina come sito da visitare e di fatto come elemento che concorre alla promozione del turismo del vino. La presentazione ufficiale si è svolta giovedì 31 marzo 2011, presso il Devero Hotel**** di Cavenago Brianza, dove sono state assegnate le 210 “impronte d’eccellenza” per l’enoturismo: una sorta di segno ideale che Go Wine assegna alle cantina che hanno conseguito un alto punteggio nella valutazione complessiva su sito, accoglienza e profilo produttivo. L´evento ha riscosso un grande successo: molti i produttori direttamente presenti per ritirare il riconoscimento e per l´esclusiva degustazione degli oltre 200 "Vini Top" delle aziende premiate. Presenti alla conferenza, oltre agli autori, anche il giornalista Allan Bay e lo chef "stellato" Enrico Bartolini, che opera nell´omonimo ristorante all´interno del complesso del Devero. Numerosi anche gli appassionati che hanno partecipato al banco d´assaggio, per un importante appuntamento tutto firmato Go Wine che lancia la Guida con il migliore degli auspici. L’opera è curata dal presidente dell’Associazione Go Wine Massimo Corrado e dal giornalista Massimo Zanichelli, in collaborazione con Giampaolo Gravina, Francesco Falcone e altri giornalisti di settore. Il riconoscimento de “L’impronta”, assegnato a quasi 210 cantine all’interno della Guida, è una sorta di segno ideale che Go Wine assegna alle cantina che hanno conseguito un alto punteggio nella valutazione complessiva su sito, accoglienza e profilo produttivo. Confermata anche per quest’anno la classificazione delle Impronte in scala da 1 a 3; al Devero sono state premiate anche le 17 Cantine (sulle 210 complessive che hanno ottenuto l’Impronta) delle “Tre Impronte Go Wine”: Badia a Coltibuono (Toscana); Bellavista (Lombardia); Ca’ del Bosco (Lombardia); Capezzana (Toscana); Castello di Modanella (Toscana); Castello di Verduno (Piemonte); Ceretto (Piemonte); Emo Capodilista - La Montecchia (Veneto); Ferrari (Trentino); Florio (Sicilia); Fontanafredda (Piemonte); Lungarotti (Umbria); Malvirà (Piemonte); Mastroberardino (Campania); Planeta (Sicilia); Tenuta Vicchiomaggio (Toscana); Villa Sparina (Piemonte). Le Impronte, che rappresentano l´ "eccellenza" nel campo dell´Enoturismo nazionale, sono così suddivise: 2 in Valle d´Aosta, 42 in Piemonte, 2 in Liguria, 15 in Lombardia, 35 in Veneto, 6 in Trentino, 5 in Alto Adige, 11 in Friuli Venezia Giulia, 7 in Emilia Romagna, 43 in Toscana, 8 nelle Marche, 6 in Umbria, 2 in Abruzzo, 7 in Campania, 3 in Puglia, 2 in Basilicata, 3 in Calabria, 8 in Sicilia e 2 in Sardegna. Novità di questa edizione è legata all’istituzione di alcuni “Premi Speciali”: si tratta di sei riconoscimenti che si rivolgono a Resort e Tavole aziendali d’eccellenza, vini “storici” e “autoctoni”, Enoarchitetture e Musei del Vino. Ecco i protagonisti: Premio Rastal “Alto Confort” per il Relais aziendale dell’anno a La Foresteria - Planeta (Menfi, Sicilia); Premio Sibona “Cantine Golose” per la Tavola aziendale dell’anno a Dattilo - Roberto Ceraudo (Strongoli, Calabria); Premio Vallechiara “Cantine Meravigliose” per l’Enoarchitettura dell’anno a Emo Capodilista – La Montecchia (Selvazzano Dentro, Veneto); Premio “Enocultura” per il Luogo Permanente del Vino dell’anno al Wimu – Museo del Vino (Barolo, Piemonte); Premio “Autoctono si nasce” al Kurni di Oasi degli Angeli (Cupramontana, Marche); Premio “Vini Storici d’Italia” al Barbacarlo di Lino e Giuseppe Maga (Broni, Lombardia). Le 650 cantine presenti nel volume sono state scelte in base all´esperienza diretta e in rapporto a due requisiti: disponibilità alle visite e la vendita diretta in cantina. Per ogni cantina una pagina ricca di notizie: dall’anagrafica aziendale con tanto di ettari vitati e bottiglie prodotte ai referenti interni da contattare; dai giorni e gli orari di visita alle informazioni stradali; dal racconto delle suggestioni che la cantina e il suo contesto offrono al visitatore a una serie di utili appunti sui vini aziendali con indicazione del vino top, del miglior rapporto qualità-prezzo e degli altri vini da conoscere, con la menzione dei vitigni per i vini che non appartengono alle denominazioni di origine. Le stelle (su scala 5) qualificano invece i tre aspetti fondamentali di ogni cantina: il sito, l´accoglienza e i vini. Inalterato è sempre lo spirito dell´opera: spingere l´appassionato a viaggiare per conoscere il fascino del territorio del vino italiano attraverso il racconto di molti suoi interpreti d´elezione. Www.gowinet.it