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Notiziario Marketpress di Mercoledì 13 Aprile 2011
PRIMO CONGRESSO ANNUALE DELLA ALLEANZA EUROPEA PER LA RICERCA NEL SETTORE ENERGETICO (EERA) - 1.000 RICERCATORI DI TUTTA EUROPA IMPEGNATI NELLO SVILUPPO DELLA PROSSIMA GENERAZIONE DI TECNOLOGIE PER L’ENERGIA  
 
Bruxelles, 13 aprile 2011 - Più di 1000 ricercatori da più di 70 dei maggiori centri di ricerca in materia energetica europei sono coinvolti ieri nei Programmi congiunti dell’ Eera con l’impegno di accelerare la consegna all’industria della nuova generazione di tecnologie di produzione energetica, al fine di contribuire al conseguimento degli obiettivi 20-20-20. Per l’Europa, l’iniziativa rappresenta una cooperazione senza precedenti in materia di ricerca energetica, contribuendo allo sviluppo di tecnologie dell’energia, grazie ad un migliore accesso alla conoscenza per i gruppi di ricerca garantito dalla programmazione europea delle attività e da una efficace condivisione delle infrastrutture di ricerca distribuite in tutti gli stati membri. Questa impressionante collaborazione, destinata a incrementare nel corso dei prossimi anni, è resa possibile dalla European Energy Research Alliance (Eera), uno degli strumenti indicati dalla Commissione Europea nel quadro dello Strategic Technology Energy Plan – Set Plan considerato fondamentale per raggiungere gli obiettivi energetici e climatici previsti per il 2020. Due anni dopo la sua creazione, l’Eera può essere considerata una importante realtà. Ha ad oggi creato programmi europei congiunti di ricerca in cui molti tra i più rilevanti stakeholders europei collaborano mettendo insieme conoscenza e risorse. Grazie a ciò è possibile, oggi la deframmentazione delle attività a livello europeo, evitando la duplicazione degli sforzi, garantendo al contempo un’accelerazione nel conseguimento dei risultati. I programmi congiunti di ricerca fin qui lanciati, riguardano i settori delle Smarts Grids, del Geotermico, del Fotovoltaico, dell’ Eolico, della Carbon Capture and Storage, dei Materiali per il Nucleare di nuova generazione e dei Biocarburanti. Ulteriori Programmi Congiunti di ricerca Europea, relativi ad altre importanti tecnologie come quelle del Solare a Concentrazione, l’ Energia Marina, le Smart Cities sono attualmente in fase di definizione e verranno lanciati nel prossimo futuro. Tutti i programmi di ricerca fin qui citati sono aperti a nuovi partecipanti per arrivare a creare una concreta ed attiva area di ricerca europea inl campo energetico. Si punta anche al coinvolgimento attivo delle Università, per le quali la Eua (Associazione delle Università Europee) ha lanciato una specifica piattaforma Europea denominata Epue (la Piattaforma Europea delle Università impegnate nella Ricerca Energetica, Epue) Quanto fin qui raggiunto a livello Europeo viene presentato in occasione del primo congresso annuale dell’Eera, svoltosi l’ 11 e 12 aprile a Bruxelles, nel corso dell’Eusew, European Union Sustainable Energy Week.   Il Presidente del Parlamento Europeo, Buzek e il Commissario europeo per l’Energia, Ottinger, hanno aperto il dibattito politico che ha avuto luogo presso il Parlamento Europeo, in chiusura dell’evento, a cui hanno partecipato altri membri del Parlamento Europeo, tra i quali l’On.antonio Cancian (membro del Partito Popolare Europeo) e l’On. Edit Herczog (membro dell’Alleanza dei Socialisti e Democratici Europei). Henrik Bindslev (direttore presso il Dtu e attuale Presidente dell’Eera), Giovanni Lelli (Commissario dell’Enea) ed Hervé Bernard, (Vice presidente del Cea) hanno evidenziato la crescente importanza della ricerca nel settore energetico nell’attuale contesto politico. Nel suo intervento, il Commissario dell´Enea, Ing. Giovanni Lelli, ha presentato l´Airen - Alleanza Italiana per la Ricerca nel settore Energetico - che verrà lanciata dall´Enea in collaborazione con il Cnr e i Politecnici di Bari, Milano e Torino, su indicazione del Ministero della Ricerca. "L´airen fornirà un ambito nazionale nel quale coordinare il contributo degli attori Italiani alle attività Europee della Eera.” - ha affermato l´Ing Lelli – “Mi aspetto che l´Alleanza Italiana per la Ricerca sull´Energia possa permettere di creare il contesto dove concepire strategie nazionali avendo come riferimento lo scenario Europeo e permettendo di investire i fondi nazionali in attività di impatto a livello Europeo". Alla Tavola rotonda finale hanno partecipato Rudolph Strohmeier, (Vice Direttore generale della Commissione Europea alla ricerca) , Knut Kubler, (membro del Set Plan Steering Group per la Germania) e Stephane Andrieux, (Direttore scientifico – Edf Ricerca e Sviluppo), e la chiusura dei lavori è affidata al Commissario Europeo per l’industria e l’imprenditoria, Antonio Tajani.  
   
   
PREMI EUROPEI ALL’EFFICIENZA ENERGETICA GREENLIGHT, GREENBUILDING E MOTOR CHALLENGE: 25 VINCITORI PROVENIENTI DA 14 PAESI  
 
Bruxelles, 13 aprile 2011 - L’edizione di quest’anno dei premi all’efficienza energetica gestiti dal Centro comune di ricerca (il centro scientifico della Commissione europea) ha visto, per le tre categorie interessate, 25 vincitori provenienti da 14 paesi. Si tratta di premi assegnati nel quadro di tre programmi del Ccr intesi ad incoraggiare le organizzazioni pubbliche e private a ridurre i consumi energetici utilizzando tecnologie innovative e ad elevata efficienza energetica. Per il programma Greenlight, tra i vincitori figura la catena di supermercati Delhaize (Belgio), che ha ridotto il proprio consumo annuale di energia destinata all’illuminazione in oltre 130 supermercati per un totale di oltre 20 000 Mwh, ossia del 60% (generalmente una famiglia consuma 4Mwh l’anno). Per il programma Greenbuilding, Alfred Arnold Verladesysteme (Germania), con uno dei migliori progetti di rinnovamento edilizio, ha realizzato un risparmio energetico superiore al 78% nei propri uffici e officine, mentre il nuovo edificio per uffici Vasakronan Ab Riga 2 (Svezia) ha consumato solo il 40% dell’energia consentita dalla legge. Per il programma Motor Challenge, la Sata (gruppo Fiat, Italia) ha realizzato risparmi energetici di circa 15 000 Mwh nei propri stabilimenti di produzione (verniciatura di automobili). In totale, grazie ai tre programmi si risparmiano oltre 837 000 Mwh di elettricità ogni anno – all’incirca equivalenti al consumo totale di tutte le famiglie in Lussemburgo. Máire Geoghegan-quinn, commissaria europea per la ricerca, l’innovazione e la scienza, ha dichiarato: “Mi congratulo con i vincitori, che, applicando tecnologie innovative per migliorare l’efficienza energetica, recano benefici non solo a se stessi, ma anche alla società in generale. L’efficienza energetica è essenziale per affrontare i cambiamenti climatici, ma è anche un presupposto per promuovere posti di lavoro e crescita sostenibile, ridurre la dipendenza dalle importazioni di gas e di petrolio e passare verso le energie rinnovabili. Per questo motivo l’efficienza energetica è una delle nostre massime priorità per i programmi Ue di ricerca sia presenti che futuri. Sono orgogliosa del lavoro sull’efficienza energetica che il Ccr sta svolgendo, non soltanto con questi premi, ma anche con l’ampia gamma di iniziative intese ad offrire all’industria e ai consumatori orientamenti sulle migliori tecnologie disponibili in questo campo, nonché con la valutazione delle politiche di efficienza energetica, un contributo preziosissimo alla definizione delle politiche Ue.” A questi tre programmi hanno volontariamente preso parte oltre 1 000 partecipanti in tutta l’Europa. I criteri di assegnazione dei premi si basano sia sull’innovazione che sull’efficienza energetica (ossia le tecnologie di risparmio energetico applicate e il settore al quale appartengono: edifici pubblici, locali commerciali, uffici ecc.). Greenlight incoraggia i suoi partner ad utilizzare tecnologie e sistemi di illuminazione efficienti dal punto di vista energetico, mentre l’iniziativa Greenbuilding promuove l’efficienza energetica degli edifici attraverso diverse misure quali l’isolamento termico, sistemi efficienti di riscaldamento e raffreddamento, sistemi di controllo intelligenti, pannelli fotovoltaici ecc. Il programma Motor Challenge mira a risparmiare energia rendendo più efficienti i sistemi a motore elettrico (quali pompe, compressori, ventole e variatori di velocità), che attualmente rappresentano circa il 60% del consumo di elettricità industriale. La cerimonia di premiazione si svolgerà oggi a Bruxelles nell’area espositiva riservata alla Settimana europea dell’energia sostenibile (stand Ccr) nell’edificio Charlemagne, Rue de la Loi 170, a partire dalle ore15.45. La giuria era composta di Barbara Cuniberti, architetto specializzato in efficienza energetica degli edifici, Marion Elle, esperta di efficienza energetica, e Paolo Bertoldi, responsabile del programma del Ccr.
Organizzazione Paese Risparmio reale di energia per l’illuminazione (all’anno) Riduzione del consumo
Città di Tilburg Paesi Bassi 303 Mwh 44%
Città di Zaprešić Croazia 1 712 Mwh 57%
Delhaize Belgium (supermercati) Belgio 20 694 Mwh più del 59%
Comune di St. Georgen Germania 38 Mwh più del 67%
Ing Luxembourg (banca) Lussemburgo 79 Mwh 85%
M.b.z. Nv (autorità portuale Brugge- Zeebrugge) Belgio 19 Mwh 76%
Nestlé France Francia 520 Mwh 86%
Prokind Scholengroep (scuola) Paesi Bassi 26,5 Mwh 80%
Unibail-rodamco (centri commerciali) Spagna 5 228 Mwh n.P.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Premio Greenlight – Vincitori 2011 Premio Greenbuilding – Vincitori 2011 Categoria edifici nuovi

Organizzazione Paese Tipo di edificio Riduzione del consumo di energia Risparmio annuo di energia (rispetto alle norme edilizie)
Bayer Real Estate Gmbh Kindertagesstätte „Die Sprösslinge“ Germania Asilo infantile 66,7% 96 Mwh
C&so Medical Properties Ltd, American Heart Institute Cipro Complesso ospedaliero 55% 350 Mwh
Dr.-ing. W. Götzelmann & Partner Gmbh Germania Edificio uso uffici più del 90% 22,6 Mwh
Komunaprojekt Večnamenski objekt Slovenia Centro commerciale con uffici 64% n.P.
Msf-tur.im Sgps S.a. Portogallo Edificio uso uffici 54,5% 579 Mwh
Vasakronan Ab Riga 2 Svezia Edificio uso uffici 60% 1 786 Mwh
Categoria rinnovamento edilizio
Organizzazione Paese Tipo di edificio Riduzione del consumo di energia Risparmio annuo di energia (rispetto a prima del rinnovamento)
Alfred Arnold Verladesysteme, Büro- und Werkstattgebäude Germania Edificio uso uffici e officine 78% 429 Mwh
Ferrocarrils de Catalunya Spagna Complesso di edifici storici Vall de Nuria (Sant Josep) 75,3% 323 Mwh
Kf Fastigheter, Rösunda 5:2 Svezia Centro conferenze 70% 1 400 Mwh
Königstein im Taunus Germania Centro comunitario 82,5% 1 759 Mwh
Landratsamt Main-spessart, Secondary School Germania Scuola secondaria 87% 181 Mwh
Marktgemeinde Langenzersdorf, Hauptschule Langenzersdorf Austria Scuola secondaria 77,5% 422 Mwh
Siemens Transmission et Distribution Francia Edificio uso uffici 70,5% 1 047 Mwh
Premio Motor Challenge – Vincitori 2011
Organizzazione Paese Tipo di società Risparmio sul consumo energetico (all’anno) Metodo
Águas do Noroeste, S.a. Portogallo Trattamento dell’acqua potabile 1 019 Mwh Uso di pompe e variatori di velocità più efficienti
Sata (gruppo Fiat) Italia Industria automobilistica 14 817 Mwh Uso di variatori di velocità negli stabilimenti di produzione (verniciatura di automobili)
Tenaris Silcotub Romania Industria dell’acciaio e dei metalli 7 600 Mwh Applicazione di misure di efficienza per pompe, ventole e aria compressa
Ulteriori informazioni Sito internet dei programmi Greenlight, Greenbuilding e Motor Challenge: http://re.Jrc.ec.europa.eu/energyefficiency  
The European Greenlight Programme - Efficient Lighting Project Implementation - Catalogue 2005-2009 (in inglese, pubblicato nel 2011): http://publications.Jrc.ec.europa.eu/repository/handle/111111111/16039  
The European Greenbuilding Projects Catalogue - January 2006-June 2010 (in inglese, pubblicato nel 2011): http://publications.Jrc.ec.europa.eu/repository/handle/111111111/16122  
Vincitori dell’edizione 2010 dei programmi Greenlight e Greenbuilding: Ip/10/424
 
   
   
CONFERENZA FINALE DEL PROGETTO “ATLETE” – ETICHETTA ENERGETICA -I RISULTATI DIMOSTRANO CHE IL CONTROLLO DEI PRODOTTI IMMESSI SUL MERCATO È NECESSARIO E FATTIBILE  
 
 Bruxelles, 13 aprile 2011 - Utilizzando una metodologia comprovata il progetto Atlete ha dimostrato che la sorveglianza del mercato in Europa è realizzabile ed economicamente sostenibile. E’ un grande successo. Questo progetto, il primo del suo genere, ha dimostrato che la realizzazione di azioni pan-europee di controllo del mercato è non solo essenziale, ma anche praticamente fattibile e non presenta difficoltà insormontabili. Ciò che abbiamo imparato con Atlete, pur limitato agli apparecchi domestici, sarà utile per ogni altro progetto simile in futuro. Questo in breve il risultato principale del Progetto Atlete, la cui conferenza finale si è tenuta ieri 12/04/2011) a Bruxelles nell’ambito dell’Eusew, la European Union’s Sustainable Energy Week. Il Progetto, partito nel giugno del 2009 per concludersi nel maggio 2011, ha riunito cinque partner europei interessati alle tematiche dell’uso razionale dell’energia e del risparmio energetico: Ademe, Ceced, Enea, Isis e Seven. Il progetto ha ricevuto il 75% di supporto finanziario dal Programma “Intelligent Energy Europe” della Commissione Europea. Il costo totale del progetto è di 1 milione di Euro. Secondo Andrea Ricci, coordinatore del Progetto Atlete: “Attualmente il livello di sorveglianza del mercato nella maggior parte degli Stati Membri dell’Unione Europea è troppo basso. Noi speriamo che la positiva esperienza di questo progetto possa accrescere gli sforzi per una più incisiva azione da parte della Autorità nazionali di sorveglianza del mercato. Il controllo è essenziale. I risultati del progetto Atlete indicano che in assenza di controlli il livello di conformità dei prodotti si deteriora. Il progetto Atlete in breve: 80 modelli di 40 produttori, presenti sull’intero mercato dell’Unione Europea, sono stati provati per verificare la loro conformità all’etichetta energetica comunitaria in quattro laboratori selezionati mediante una specifica procedura. I test di laboratorio sono stati condotti su cinque parametri per ogni apparecchio, due dei quali (la capacità di congelamento e il tempo di risalita della temperatura) sono stati raramente esaminati da quando l’etichetta energetica è stata introdotta nel 1995. La procedura di verifica prevede che un prodotto venga inizialmente acquistato sul mercato e provato. Se i valori dichiarati dal produttore rispettano le tolleranze permesse il prodotto è considerato conforme. In caso contrario tre ulteriori apparecchi dello stesso modello sono acquistati sul mercato e provati nella Fase 2 della procedura, che prevede delle tolleranze inferiori . Degli 80 modelli provati in laboratorio, 54 appartengono a produttori che hanno deciso di collaborare al progetto firmando un “protocollo volontario”, che permetteva loro, in caso di sospetta non-conformità del prodotto nella Fase 1 della verifica, di accettare i risultati dei test e di proporre adeguate “azioni di rettifica” delle dichiarazioni non conformi prima della conclusione dell’intera procedura. La possibilità di aderire a questo protocollo è stata data a tutti i produttori prima di realizzare la selezione dei modelli da avviare alla verifica in laboratorio. I risultati delle prove (disponibili sul sito: www.Atlete.eu) suggeriscono la necessità di una maggiore azione di sorveglianza del mercato per garantire un più alto livello di conformità dei prodotti all’etichettatura energetica. Se l’84% dei prodotti sottoposti alla verifica, e per i quali i test sono stati completati, sono risultati conformi per la classe di efficienza energetica dichiarata e i due parametri collegati: consumo di energia e volume netto, quando si considerano tutti e cinque i parametri verificati d Atlete la percentuale di conformità scende al 47%. Secondo Luigi Meli, Direttore Generale del Ceced: “il livello di conformità ai requisiti dell’etichetta energetica deve migliorare. Questi risultati sono deludenti ma non devono distogliere l’attenzione dalla posizione dell’industria su questo tema. L’industria chiede costantemente una maggiore sorveglianza del mercato in Europa. Una azione di controllo più incisiva è la strada migliore per assicurare una competizione corretta ed equilibrata per i costruttori di apparecchi domestici che operano nel Mercato Unico e un elevato livello di protezione del consumatore. E’ essenziale che i Governi mettano a disposizione risorse adeguate per permettere la sorveglianza del mercato. Per ulteriori informazioni consultate il sito del progetto: www.Atlete.eu/     
   
   
4TH INTERNATIONAL CONFERENCE WIND TURBINE NOISE 2011 ROME, 11-14 APRIL 2011  
 
Roma, 13 aprile 2011 - La Wind Turbine Noise Conference è alla sua quarta edizione e sarà ancora una volta un’occasione per offrire un riferimento a coloro che hanno interesse nel progettare e realizzare generatori eolici volendo minimizzare il rumore generato dalle turbine, riducendone gli effetti sull’ambiente e sulle persone, problematiche che spesso limitano l’installazione di questi impianti di energia alternativa ed ecosostenibile. Dalla prima edizione della Conferenza, svoltasi a Berlino nel 2005 con circa 130 delegati provenienti da 22 paesi, molta strada è stata percorsa. Infatti, alla seconda Conferenza, tenuta a Lione nel 2007 con oltre 150 delegati di 24 paesi, è seguita la terza edizione, svoltasi ad Ålborg con più di 160 delegati di 25 paesi, che ha confermato la Conferenza come leader a livello internazionale per lo studio delle origini del rumore prodotto dagli impianti eolici, della sua propagazione e degli effetti indotti sull’ambiente. La Conferenza di Roma, in programma dal 11 al 14 Aprile nell’Aula Convegni del Consiglio Nazionale delle Ricerche, conferma la crescita dell’interesse della comunità scientifica su questo argomento (180 partecipanti registrati finora). Il programma comprende la presentazione orale di 72 comunicazioni di autori provenienti da vari Paesi, anche non europei (ad es. Australia, Giappone, Usa), e un ampio spazio è dedicato alla discussione sui vari temi trattati tra i quali le legislazioni vigenti e i criteri di valutazione del rumore emesso e delle sue particolari caratteristiche (modulazione di ampiezza e bassa frequenza).  
   
   
ENERGIA, CAPPELLACCI FIRMA IL PATTO DELLE ISOLE: "SARDEGNA PROTAGONISTA POLITICA UE PER SVILUPPO SOSTENIBILE E RIDUZIONE DELLA CO2"  
 
 Bruxelles, 13 Aprile 2011 - "ll patto delle isole rappresenta una svolta per le Istituzioni comunitarie perché crea le condizioni per un´ampia attenzione delle Istituzioni comunitarie al riconoscimento della specificità della condizione insulare in relazione al tema dell´energia." Lo ha dichiarato ieri il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, durante la cerimonia per la firma del Patto delle Isole a Bruxelles, presso il Comitato delle Regioni dell´Unione Europea. Il Patto é un progetto pilota sostenuto dalla Commissione Europea con finanziamento diretto tramite una linea di bilancio per la definizione di un approccio innovativo con cui affrontare le criticità delle isole europee in materia di politica energetica. "La Sardegna - ha aggiunto il presidente, che è anche vicepresidente della Commissione Enve del Comitato delle Regioni Ue -, unica regione italiana a partecipare attivamente all´iniziativa, intende essere protagonista delle politiche dell´Unione Europea per l´energia, la riduzione delle emissioni di anidride carbonica e lo sviluppo sostenibile". "I territori insulari - ha evidenziato Cappellacci - proprio per le loro caratteristiche possono portare avanti con maggiori possibilità di successo le politiche per raggiungere entro il 2020 gli obiettivi comunitari per la riduzione delle emissioni di Co2 di oltre il 20% e l´aumento del risparmio energetico, che potrebbe andare anche oltre tale quota." Il progetto rappresenta uno strumento di sensibilizzazione della Commissione Ue per accedere a linee di finanziamento dedicate al tema energetico associato all´insularità, per inserire pienamente la politica regionale negli indirizzi programmatici comunitari, vista anche la complementarietà con altre iniziative, come il progetto Sardegna Co2.0." Alla firma seguirà la predisposizione di un Piano d´azione per l´energia sostenibile insulare, finalizzato alla riduzione della Co2 e l´individuazione di progetti bancabili nel settore delle energie rinnovabili. "Il tema dell´energia - ha concluso il presidente - richiede un´azione di governo che vada oltre la dimensione locale, ma allo stesso tempo deve trovare in quest´ultima la propria applicazione e attuazione concreta sul territorio".  
   
   
PATTO DELLE ISOLE: LA SICILIA FIRMA PIANO PER ENERGIA SOSTENIBILE  
 
Bruxelles, 13 aprile 2011 - La Sicilia ha aderito ieri a Bruxelles al patto per l´abbattimento nelle isole europee delle emissioni di Co2. Al tavolo della cerimonia ufficiale della firma del "Patto delle Isole", promosso dalle isole Ebridi, a Bruxelles, e´ giunta sul filo la dichiarazione di interesse del governo regionale, accompagnata dalla formale adesione delle otto municipalita´ delle isole minori siciliane. "La Regione Siciliana, - che amministra la piu´ grande e popolosa isola del Mediterraneo - ha affermato Francesco Attaguile, direttore generale degli affari extraregionali della Regione Siciliana - ha gia´ dato vita con Cipro e le isole Baleari a un "Gect", un gruppo di collaborazione territoriale, non poteva non aderire a un progetto che guarda al futuro sostenibile". Insieme alla dichiarazione d´interesse del Governo regionale siciliano, il coordinamento del Patto ha "preso formalmente atto" oggi, anche dell´adesione formale dei sindaci di Lampedusa e Linosa, Favignana, Ustica, Pantelleria, Lipari e le isole Eolie, Santa Maria, Leni e Malfa dell´isola di Salina. Grazie al sostegno della Commissione europea, le isole che aderiscono al "Patto" sottoscritto oggi a Bruxelles potranno elaborare progetti per alimentare son energia sostenibile l´illuminazione dei palazzi pubblici, del tessuto urbano, delle aree artigianali. I progetti, che entreranno in un piu´ generale piano d´azione per l´energia sostenibile, saranno valutati e co-finanziati con fondi europei. L´obiettivo e´ quello di abbattere entro il 2020, le emissioni di Co2 del 20 per cento. Il coordinatore per il Mediterraneo del Patto, il Presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, ha espresso la propria soddisfazione per l´adesione della Sicilia e ha dichiarato la propria disponibilita´ ad attivare subito un tavolo tecnico per l´accelerazione della progettazione tecnica.  
   
   
A NAPOLI IL WORLD URBAN FORUM 2012  
 
Napoli, 13 aprile 2011 - Si terrà nel settembre 2012 a Napoli la sesta edizione del World Urban Forum. La decisione è stata presa ieri a Nairobi. Il tema scelto sarà la prosperità delle città. Anche in vista del Forum Universale delle Culture, uno degli argomenti sviluppati riguarderà il tema della conoscenza e della cultura come motore di sviluppo sostenibile. Il World Urban Forum è un evento delle Nazioni Unite dedicato alla qualità urbana e si tiene ogni due anni dal 2002; prevede la partecipazione di delegazioni provenienti da centocinquanta paesi del mondo e circa dieci mila partecipanti che Napoli ospiterà alla Mostra d´Oltremare. "La scelta dell´Onu di tenere a Napoli la sesta edizione del World Urban Forum è per noi motivo di grande soddisfazione". Così commenta l’assessore regionale alla Cultura Caterina Miraglia. "La notizia è la conferma che l’intesa istituzionale realizzata per il Forum delle Culture, fortemente voluta dal presidente Caldoro e da tutta la Giunta regionale, sta dando frutti importanti. Siamo pronti a realizzare un importantissimo evento internazionale per promuovere l´immagine di Napoli e della Campania in tutto il mondo", conclude Miraglia. "E´ un onore - aggiunge il presidente della Fondazione Forum Nicola Oddati - essere stati scelti ancora una volta dall’Onu per un evento di portata mondiale. Il Wuf si svolgerà sei mesi prima del Forum delle Culture e sarà non solo una grande vetrina internazionale per Napoli ma, soprattutto, un’occasione vera per discutere la qualità dello sviluppo urbano, dell’inclusione e dell’equità sociale, della crescita culturale come elemento della crescita dei diritti di cittadinanza. Questo risultato è stato reso possibile dall’intesa e dalla sinergia tra Comune di Napoli, Regione Campania, Fondazione Forum delle Culture e Ministero degli Affari Esteri". "Il ministero degli Esteri - conclude il sottosegretario Vincenzo Scotti, che ha seguito per conto del ministro Frattini tutto il percorso della designazione, impegnando fattivamente l’ambasciatrice italiana a Nairobi Paola Imperiale - ha accolto positivamente la richiesta del direttore esecutivo di Un-habitat Joan Clos, del Comune di Napoli e della Regione Campania di poter ospitare il Wuf a Napoli nell’ambito del percorso che condurrà al Forum delle Culture del 2013, ed ha apprezzato molto che l’Onu abbia scelto l’Italia come sede di un appuntamento politico così prestigioso e denso di significati ed obiettivi".  
   
   
EDILIZIA FVG: TRA DUE MESI EMANAZIONE REGOLAMENTO DEL CODICE REGIONALE  
 
 Udine, 13 aprile 2011 - Mancano due mesi circa all´emanazione del regolamento della legge regionale 19/2009 "Codice regionale dell´edilizia" che è stato illustrato ieri nell´auditorium della Regione Friuli Venezia Giulia a Udine alla presenza dell´assessore regionale alla Pianificazione territoriale e Lavori pubblici, Riccardo Riccardi. Il testo, ha garantito l´assessore alla platea di professionisti e operatori degli enti locali, verrà esaminato in una delle prossime sedute della Giunta regionale e successivamente trasmesso alla Iv Commissione e al Consiglio delle Autonomie locali per il parere finale prima della definitiva approvazione da parte della Giunta e della successiva emanazione con Decreto del Presidente della Regione. Il regolamento, particolarmente importante perchè fissa e aggiorna i criteri per il calcolo degli oneri di urbanizzazione, del costo di costruzione e delle superfici imponibili nonché il calcolo dei parametri edilizi per la determinazione della superficie, dell´altezza, del volume utili, della superficie accessoria e di quella coperta, pone il Friuli Venezia Giulia all´avanguardia nella legislazione di settore. Uno dei punti per il quale è stata richiesta da parte dei professionisti l´intervento chiarificatore da parte dell´Amministrazione regionale riguarda i parametri concessi per l´attività edilizia libera per gli immobili già esistenti. "Centro metri cubi ci sembrano una maglia troppo larga - ha spiegato Lucio Barbiero, segretario del Collegio dei Geometri della provincia di Udine - perchè a ben vedere viene permesso di costruire un´unità immobiliare aggiuntiva senza vincolo alcuno. Questa discrezionalità, che è stata forse causa di una interpretazione errata della norma che è correttamente scritta, non ci sembra opportuna anche perchè a questo tema sono connesse problematiche di responsabilità civile del proprietario del fabbricato che è tenuto a conservare una situazione storica. Senza contare che la legge statale in vigore dal luglio 2010 - aggiunge Barbiero - impone che in caso di vendita di immobile sia dimostrata la conformità tra la situazione di fatto e il titolo abilitativo riportato in Comune e la conformazione catastale". Riccardi ha assicurato che l´Amministrazione regionale preciserà con apposito provvedimento le condizioni di applicazione di una norma sostanzialmente già condivisa tra Regione e Anci, federazione regionale ingegneri, architetti, agronomi-forestali, comitato regionale dei geometri, dei periti, Ance Fvg. La Regione, dunque, farà ulteriore chiarezza sulle modalità applicazione, continuando ad essere attenta interprete degli interessi e dei suggerimenti che emergono dal mondo della professione e dai tecnici degli enti locali che hanno il compito di interpretare le norme regionali, per continuare a lavorare insieme sui tanti temi aperti che riguardano l´edilizia, i lavori pubblici e soprattutto la pianificazione territoriale.  
   
   
TOSCANA: 75 MILIONI PER AIUTARE PIÙ DI TRENTAMILA GIOVANI A METTERE SU CASA  
 
 Firenze, 13 aprile 2011 – Si parte dunque con la casa, la prima delle misure varate dalla giunta per i giovani e quella anche con il maggior stanziamento: 75 milioni in tutto, tra aiuti per gli affitti e contributi all’acquisto. 45 milioni per gli affitti - “Il 35 per cento dei giovani tra 30 e 34 anni vive con i genitori – ricorda il presidente Enrico Rossi -, 30 mila giovani ogni anno”. Lo fanno non per loro scelta, ma perchè, senza autonomia economica e con contratti precari, non possono fare altrimenti. La Regione ha deciso di stanziare 45 milioni in tre anni con cui aiutare, ogni anno, almeno a 10 mila giovani. Una delle ipotesi dei mesi scorsi era quella di destinari i contributi anche ai venticinquenni. “Abbiamo preferito concentrarla sui giovani tra 30 e 34 anni per essere più incisivi – chiarisce ai giornalisti Rossi – Almeno all’inizio”. La famiglia da cui i giovani provengono dovrà non avere, l’anno precedente alla domanda, un Isee superiore a 40 mila euro, ovvero l’indicatore della situazione economica. Il reddito personale non dovrà superare i 35 mila euro, nè i giovani dovranno avere chiaramente case di proprietà o quote più grandi di un 30 per cento su tutto il territorio nazionale. Se la coppia ha figli, avrà priorità nella graduatoria. I contributi varieranno tra 1800 a 3.000 euro l’anno, a seconda del reddito, per salire fino a 4.200 euro nel caso di figli. 30 milioni per acquistare casa - Altri 30 milioni la giunta li ha invece stanziati per dare una mano ai giovani che, una casa, la vogliano proprio comprare. “Una misura – spiega il presidente Rossi – con cui pensiamo di aiutare un migliaio di giovani”. Il meccanismo è semplice: se i giovani si impegnano all’acquisto, per i primi tre anni potranno contare su un affitto calmierato, ma avranno anche un prezzo di favore sull’immobile da spuntare alla fine. E un contributo, pari circa al 25 per cento del valore, andrà anche al costruttore che l’immobile lo venderà, a condizioni agevolate. Tecnicamente è una locazione con patto di futura vendita. I requisiti per accedere al contributo non variano rispetto al sostegno sull’affitto: Isee al massimo di 40 mila euro della famiglia di origine, non più di 35 mila euro l’anno di reddito personale, nessuna casa di proprietà o quote superiori a 30 per cento su tutto il territorio nazionale. Gli immobili, messi a disposizione dai privati attraverso un bando regionale, non dovranno poi essere ville o case di lusso (quelli catastalmente ricomprese nelle categorie A1, A8 e A9); non dovranno avere una superficie netta superiore a 95 metri quadri e il prezzo di futura vendita non dovrà superare quello medio rilevato dall’osservatorio dell’agenzia del territorio. Avere figli costituisce anche in questo caso un criterio di priorità. I giovani riceveranno un contributo di 10 mila euro come sostegno al pagamento dell’acconto sul prezzo di futuro vendita. Il costruttore o l’operatore che comunque mette a disposizione la casa riceverà un contributo pari al 25 per cento suo valore, da computarsi in riduzione del prezzo stesso . L’affitto a condizioni agevolate potrà durare al massimo cinque anni. Se al termine il giovane ci avesse ripensato o fosse in difficoltà per procedere all’acquisto, potrà richiedere il rinnovo del contratto per altri cinque anni. Chi acquisterà la casa non potrà rivenderla per almeno cinque anni.  
   
   
MILANO, CASA. UN NUOVO BANDO DEL COMUNE PER L’ASSEGNAZIONE DEGLI ALLOGGI ERP  
 
Milano, 13 aprile 2011- Il Comune ha aperto un nuovo bando per la formazione della graduatoria valevole ai fini dell’assegnazione in locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Le domande potranno essere presentate fino a lunedì 30 maggio direttamente agli sportelli abilitati attraverso una procedura informatica. Sul sito del Comune è possibile consultare l’elenco dei Caf convenzionati presso le cui sedi gli interessati potranno chiedere informazioni e presentare la domanda (www.Comune.milano.it – Bandi - Avvisi). Le domande potranno essere inserite anche sul sito del Comune, accedendo al servizio online all’indirizzo internet http://sepaweb.Comune.milano.it/, entrando nella sezione Compilazione on-line, Domanda Erp. La domanda inserita con la modalità online dovrà essere successivamente validata dal richiedente, il quale dovrà confermare la volontà di partecipazione seguendo le istruzioni contenute nel messaggio di posta elettronica che, terminata la procedura, riceverà dal Comune. Il concorrente sarà, quindi, invitato a presentarsi su appuntamento presso gli uffici comunali di via Pirelli 39 (primo piano, corpo basso) per la validazione definitiva della domanda e la consegna del punteggio Isbarc/r conseguito. In mancanza di conferma, la domanda inserita online non sarà considerata ai fini dell’inserimento in graduatoria. Al momento della presentazione della domanda, all’utente viene comunicato immediatamente il punteggio raggiunto. A bando chiuso, il punteggio assegna una posizione in graduatoria. Le assegnazioni ordinarie avvengono per scorrimento della graduatoria. Gli appartamenti liberi vengono consegnati a chi ne ha diritto giorno dopo giorno. Prima di assegnare l’alloggio il Comune effettua alcune verifiche: nel caso in cui l’autocertificazione non risulti corretta, si procede a un riposizionamento nella lista. L’utente può fare ricorso al Tar. Le domande hanno una validità di sei semestri, decorso tale termine l’istanza decade e il concorrente deve presentarne una nuova. Il meccanismo è trasparente e la graduatoria ha un accesso pubblico. Da gennaio 2009 il processo di formazione della graduatoria erp è certificato Iso. Con l’Amministrazione in carica, l’aggiornamento delle graduatorie erp avviene ogni sei mesi, dal primo bando aperto nel luglio 2006. In questo modo ai richiedenti viene offerta la possibilità di integrare una domanda presentata in precedenza segnalando fatti o eventi nuovi che possono modificare il punteggio e, di conseguenza, la posizione in graduatoria. L’aggiornamento semestrale consente di avere una fotografia sempre attuale delle domande di edilizia sociale.  
   
   
ROMA CAPITALE: OGGI INCONTRO CON MINISTRO MATTEOLI SU PROBLEMA CASA  
 
Roma, 13 aprile 2011 –Oggi alle ore 10, presso il Ministero delle Infrastrutture, il sindaco di Roma Capitale, Gianni Alemanno, l’assessore al Patrimonio e politiche abitative, Alfredo Antoniozzi, l’assessore all’Urbanistica, Marco Corsini, e Renata Polverini, presidente della Regione Lazio, incontreranno il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli. Sarà presente il delegato del Sindaco alla Casa, Maurizio Berruti. Tema dell’incontro sarà l’esame approfondito della questione alloggiativa nella Capitale. “La città – dichiara l’assessore Antoniozzi - vive un’emergenza straordinaria rispetto a tutto il Paese derivante da una massiccia sottovalutazione del tema nel passato. La carenza di programma per l’edilizia residenziale pubblica, l’impoverimento del ceto medio, le dismissioni del patrimonio immobiliare da parte degli enti, accelerano e sovrappongono emergenza ad emergenza; c’è bisogno di un piano speciale che tenga conto delle fasce più disagiate di Roma. Roma Capitale si attende di coordinare con Regione e Governo una forte attenzione su questo delicatissimo tema che coinvolge sempre più segmenti sociali ed economici fino ad oggi estranei al problema”.  
   
   
SCUOLA - EDILIZIA SCOLASTICA: OLTRE 5,4 MILIONI DI EURO DALLA REGIONE PER L´EDILIZIA SCOLASTICA. APPROVATO IL PIANO ANNUALE 2010.  
 
Bologna, 13 aprile 2011 – Superano i 5,4 milioni di euro le risorse che la Regione Emilia-romagna assegna agli interventi per l’edilizia scolastica, approvando così il Piano di attuazione 2010. E’ quanto ha deliberato la giunta, in seguito all’istruttoria svolta sui singoli Piani provinciali. La programmazione, finanziata in base alla legge 39/80 (“Norme per l’affidamento e l’esecuzione di opere urgenti di edilizia scolastica”) destina complessivamente a Province e Comuni 5.482.934 euro, di cui circa 2.550.000 euro per interventi di messa in sicurezza e adeguamento e 2.930.000 euro per altri tipi di intervento. Sulla somma complessiva, 900 mila euro vengono assegnati e impegnati per la Provincia di Rimini, in modo da consentire il completamento della nuova sede dell’Ipsia Benelli di Novafeltria. Le risorse regionali contribuiscono a coprire dal 30 al 50% dei costi dei singoli interventi, attivando – se si considera anche la quota degli enti locali proprietari degli edifici scolastici – un finanziamento complessivo di oltre 12,5 milioni di euro. All’interno di questa programmazione non sono previsti interventi di miglioramento e adeguamento per far fronte al rischio sismico, a cui la Regione ha già destinato risorse apposite (1,6 milioni di euro), gestite dal Servizio regionale geologico sismico e dei suoli. Per quanto riguarda la quota assegnata alle Province, per ottenere il finanziamento i soggetti attuatori degli interventi dovranno, entro 120 giorni dalla data di pubblicazione della delibera sul Bollettino ufficiale regionale telematico, procedere all’approvazione dei progetti esecutivi e inoltrarli successivamente al servizio regionale competente. Di seguito, la ripartizione delle risorse per Province. Il totale riportato in tabella non comprende la somma di 900 mila euro assegnata alla Provincia di Rimini per l’intervento straordinario all’Ipsia di Novafeltria.
Provincia %
Bologna 21,05% 964.836,20
Ferrara 7,83% 359.075,52
Forli´ 10,00% 458.480,78
Modena 16,67% 764.137,24
Parma 9,95% 455.872,34
Piacenza 7,43% 340.553,84
Ravenna 7,88% 361.229,34
Reggio Emilia 12,21% 559.789,01
Rimini 6,97% 319.515,72
Totale Rer 100,00% 4.583.489,99
 
   
   
REGIONE. GIUNTA PROPONE PROROGA DEL PIANO CASA: NEL VENETO HA SOSTENUTO L’ EDILIZIA  
 
 Venezia, 13 aprile 2011 - Su proposta del vicepresidente Marino Zorzato, la giunta del Veneto ha approvato ieri alcune modifiche alla legge regionale n. 14/2009, meglio conosciuta come “piano casa”, tra cui la proroga per altri due anni della sua applicazione, fino a luglio 2013. Nel darne notizia il vicepresidente e assessore al territorio Marino Zorzato fa rilevare che la scadenza prevista dalla normativa sarebbe stata il prossimo mese di luglio e “visti i positivi risultati ottenuti nel Veneto – aggiunge – l’esecutivo ha ritenuto che fosse anzitutto opportuna una proroga”. La proposta della giunta veneta prevede anche altre modifiche, come la possibilità di operare ampliamenti a seguito di demolizione anche parziale di edifici, di realizzare ampliamenti nelle zone agricole a prescindere dai requisiti soggettivi del richiedente, di recuperare i sottotetti dei centri storici che spesso sono veri e propri volumi non utilizzati la cui incuria provoca danni irreversibili al fabbricato. “In tutte le modifiche proposte – prosegue Zorzato - rimane sempre valido il principio ispiratore secondo cui la legge va a incentivare gli interventi finalizzati al miglioramento complessivo della qualità del fabbricato”. A seguito di un apposito monitoraggio eseguito dagli uffici della Regione si è potuto verificare che dal luglio 2009 alla fine di gennaio 2011 i progetti approvati ammontano a circa 22.000, rispetto ad una situazione che nel resto del paese non ha dato risultati paragonabili. Dopo il Veneto c´è la Sardegna con soli 5 mila permessi comunque riconducibili al piano casa, mentre la Lombardia è ferma a poche centinaia di richieste. Altre regioni hanno situazioni neppure confrontabili con il Veneto che è la prima regione d’Italia per un giro d’affari che si può valutare in oltre un miliardo di euro. Le previsioni inoltre dicono che nel 2011 - data in cui attualmente il piano casa verrebbe a scadenza - le pratiche aumenteranno ancora e conseguentemente anche il giro d’affari. “Queste cifre – conclude Zorzato - attestano che il piano casa nel Veneto ha sostenuto il settore edilizio, evitando nel 2010 la paralisi assoluta. I suoi effetti positivi si sentiranno almeno fino al 2014”. Il provvedimento approvato oggi dalla giunta sarà trasmesso al Consiglio Regionale come proposta di modifiche alla legge su cui poter lavorare, in termini di integrazioni e ulteriori miglioramenti, per arrivare all’approvazione prima dell’attuale scadenza di luglio.  
   
   
ZAIA INCONTRA OPERAI VINYLS. REGIONE AL VOSTRO FIANCO, O DOMANI RISPOSTA, O CAMBIARE STRATEGIA  
 
Venezia, 12 aprile 2011 “Per il pagamento degli stipendi degli operai della Vinyls non ci sono più “settimane”. O domani la vicenda si chiarisce, oppure salta l’operazione Gita e occorrerà pensare ad un’altra strategia per dare certezze alla situazione”. Lo ha ribadito oggi a Palazzo Balbi di Venezia il presidente della Regione Luca Zaia, che ha incontrato assieme all’assessore al lavoro Elena Donazzan lavoratori e sindacati dell’azienda di Porto Marghera, dove le maestranze stanno operando da tre mesi senza stipendio e senza chiarezza di prospettive, tranne promesse costantemente non mantenute. E’ una situazione dai contorni strani, quella dell’azienda veneziana con stabilimenti a Porto Marghera, Porto Torres e Ravenna, per la quale è stata intavolata una trattativa di cessione ad un potenziale acquirente svizzero – tedesco, il fondo Gita, definito come affidabile dai Commissari dell’Azienda e dagli esponenti del Governo che seguono la vicenda, ma che finora non ha prodotto atti concreti se non rinvii rispetto ad una chiusura positiva della vicenda che sembrava a portata di mano ogni giorno delle ultime otto settimane. “Per prima cosa niente sindrome da abbandono – ha affermato Zaia – perché il Veneto, la Regione, le istituzioni sono al vostro fianco. Per quanto mi riguarda è la prima volta che vedo affrontare con tanta dignità una situazione del genere. L’atteggiamento di disponibilità dell’Eni è da verificare. La situazione in cui si trovano ad operare i lavoratori è raccapricciante. Il polo chimico è importante per il Veneto e abbiamo ben chiare le condizioni per dare futuro ad una azienda che produce a costi competitivi e a condizioni di sicurezza al più alto livello mondiale una materia prima della quale l’Italia è deficitaria. Dobbiamo anche, insieme, dire e spiegare a tutti che voi state lavorando gratis e che non potete non farlo per ragioni di sicurezza collettiva, con un credito maturato di circa 1,2 milioni di euro”. Per i lavoratori, ma anche per le istituzioni, è una vicenda umiliante, per la quale non si trovano risposte univoche e concrete e nemmeno interlocutori che sappiano dare risposte certe di qualche tipo: una trattativa nella nebbia. “Oggi cercherò tutte le parti coinvolte e questa sera chiamerò il ministro, che ho già sentito stamani. Riaggiorniamoci in via breve a domani – ha concluso Zaia – per vedere se ci sarà o no una decisione chiarificatrice”.  
   
   
A MARZO INFLAZIONE IN RIALZO NELLA DISTRIBUZIONE MODERNA* 2.4% PER IL LARGO CONSUMO CONFEZIONATO E 3.0% PER L’ALIMENTARE  
 
Milano, 13 aprile 2011 - Dalle osservazioni dei prezzi al consumo nella distribuzione moderna nel mese di marzo arrivano conferme sulle ipotesi di rialzo per effetto dei rincari di diverse materie prime. Questo quanto emerge dall’Osservatorio Mensile sull’Inflazione pubblicato da Nielsen. A marzo l’inflazione raggiunge il 2.4% (su base tendenziale vs marzo 2010) per i beni di largo consumo confezionato e l’indice raggiunge il 3.0% se si considerano i soli mercati del food e bevande. Già nei primi due mesi dell’anno si erano intravisti i primi segnali di una ripresa dei prezzi: il mese di marzo, oltre a confermare le evidenze precedenti, fornisce alcune tendenze significative sulle evoluzioni attese nei prossimi mesi. Da un’analisi più approfondita emerge infatti come sia l’area dei prodotti freschi da banco (peso fisso) a trainare la crescita con un tasso in rialzo del 4.6% (3.7% nella precedente osservazione di febbraio) . All’interno dell’area dei prodotti freschi le categorie con i rincari più elevati sono: Frutta e Verdura Iv Gamma (pre-lavate e pre-tagliate) per le quali si registra un +9.1%, Formaggi Confezionati con un +5.6%, Salumi Confezionati con un +4.1% e Uova con un +4.0%. Nel comparto del Latte e dei suoi derivati si osserva un’inflazione media del 2.4% ma spiccano le crescite dei prezzi del Burro (+11.7%), della Panna Uht e della Besciamella (rispettivamente +7.2% e +5.4%) e del Latte Fresco (+4.7% ). Per gli alimentari confezionati (inflazione media del +2.2%) si segnalano le forti crescite dei prezzi per lo Zucchero (+10.1%), il Caffè (+9.1%), la Carne in Scatola (+5.9%) e le Farine (+4.9%). Il rialzo dei prezzi dell’Olio è invece conseguenza dell’elevato livello di inflazione per l’Olio di Semi (punte del +18% per Soja e Girasole) Per le Bevande l’inflazione risulta più contenuta (+1.9%) seppure si notino dinamiche diverse a livello di categorie, con il prezzo dei Vini che cresce del 4.3%, quello delle Bevande Alcoliche in rialzo del 2.3% e delle Bevande Analcoliche con un andamento contenuto nell’ordine dello +0.7%. Moderato il tasso di inflazione per il comparto dei Prodotti per la Cura della Casa (+0.6%) e deflazione per il Cura Persona (-0.5%). I segnali registrati sull’indicatore dell’inflazione a marzo stanno producendo effetti sul comportamento di acquisto delle famiglie che, per far fronte alla crescita dei prezzi, continuano a modificare la composizione del proprio carrello preferendo prodotti meno cari o in promozione (le vendite di prodotti con il marchio del distributore crescono a marzo di oltre il 10%). Nell’ultimo mese i comportamenti di risparmio adottati dai consumatori hanno già consentito di assorbire circa la metà degli aumenti registrati. Le tensioni sui prezzi potranno inoltre determinare importanti effetti sullo scenario competitivo fra le insegne dal momento che nelle rilevazioni di marzo il differenziale di inflazione tra le principali catene della distribuzione moderna è ampio con una forbice che sfiora i 5 punti in percentuale.  
   
   
´MULTISTAKEHOLDER´ IMPRESE & ETICA, IN EMILIA-ROMAGNA P.A. E AZIENDE A CONFRONTO PER VALORIZZARE LA RESPONSABILITÀ SOCIALE D´IMPRESA.  
 
Bologna, 13 aprile 2011- Avviare un percorso condiviso per diffondere la cultura della sostenibilità sociale presso Pubbliche amministrazioni e imprese ed anche per creare insieme valore per il territorio attraverso il social procurement. È questo l’obiettivo di un evento-laboratorio, promosso dalla Regione Emilia-romagna e dall’Agenzia regionale Intercent-er, che si terrà a Bologna giovedì 14 aprile, presso la Sala Polivalente di Viale Aldo Moro 50, a partire dalle ore 9. La prima parte della mattinata, che prevede lo svolgimento delle attività dei tavoli di lavoro a carattere seminariale. I risultati saranno illustrati a partire dalle ore 12 nel corso di una sessione plenaria, con la presentazione di esperienze di eccellenza: i lavori saranno chiusi da Gian Carlo Muzzarelli, assessore regionale alle Attività produttive. Il benessere sociale della comunità è oggi un fattore chiave anche per la competitività dell’impresa e la P.a. , attraverso i propri acquisti, può incidere profondamente sulla sostenibilità del mercato e dei processi produttivi. «Il tema della sostenibilità – evidenzia l’assessore Muzzarelli – è una priorità per la Regione Emilia-romagna, che ha già attuato numerose politiche per lo sviluppo della green economy. Con quest’iniziativa intendiamo estendere il nostro impegno in materia di sostenibilità, affiancando alle tematiche ambientali anche gli aspetti etici e sociali. Avviare una riflessione su queste tematiche con tutti gli attori del territorio è un’ulteriore sfida, che ci consentirà di accrescere la coesione sociale e al contempo di valorizzare quelle aziende che hanno scelto l’etica quale fattore di competitività». Durante l’iniziativa il confronto in tavoli di lavoro a partecipazione mista tra operatori pubblici e privati aprirà un dialogo concreto tra mondo pubblico e mondo privato sui principali temi della Responsabilità Sociale d’Impresa. Uno spazio in cui sarà possibile manifestare i reciproci punti di vista, far emergere le diverse esigenze, delineare i possibili percorsi applicativi per valorizzare mediante gli acquisti pubblici la dimensione “etica” delle aziende.  
   
   
LEGGE ANTI USURA, DE FILIPPO: BASILICATA UNITA  
 
Potenza, 13 aprile 2011 - “La Basilicata unitariamente dice no all’usura. Il fatto che il Consiglio regionale abbia approvato all’unanimità il disegno di legge presentato dalla Giunta è estremamente significativo proprio perché dimostra come la lotta a questo fenomeno che attanaglia le nostre attività economiche e le nostre famiglie non abbia colore”. E’ palpabile la soddisfazione del presidente della Regione Vito De Filippo dopo il varo della legge di cui è stato promotore. “La Basilicata – ha ricordato il presidente – è stata la prima Regione in Italia a dotarsi nel 2004 di una legge di appoggio e di integrazione a quella dello Stato e oggi è pronta a rilanciare mettendo in campo strumenti ancor più efficaci grazie alle indicazioni che ci vengono dalle associazioni antiusura. Abbiamo messo su uno strumento in grado di rispondere alle esigenze delle vittime e di contrastare l’attività dei carnefici”.  
   
   
FVG: AL VIA CENSIMENTO SU RICERCA E SVILUPPO NELLE IMPRESE  
 
Udine, 13 aprile 2011 - Ai blocchi di partenza la terza indagine statistica "Ricerca e sviluppo nelle imprese" a cura del Servizio statistica e affari generali della Direzione centrale finanze, patrimonio e programmazione. La rilevazione, disposta annualmente su scala nazionale dall´Istituto Nazionale di Statistica (Istat), mira alla collezione di informazioni circa lo svolgimento di attività di ricerca e sviluppo da parte delle imprese con sede in regione Friuli Venezia Giulia. Tali imprese sono state individuate utilizzando sia fonti statistiche sia fonti amministrative (imprese che hanno partecipato o partecipano a progetti di ricerca finanziati dall´Unione Europea, imprese che hanno richiesto sgravi fiscali in relazione alla propria attività di ricerca e sviluppo, ecc.). Come nelle precedenti due edizioni, la Regione ha assunto la funzione di organo intermedio di rilevazione, e d´ora in avanti sarà responsabile per il coordinamento, l´assistenza alla compilazione, il monitoraggio ed infine il controllo dei questionari pervenuti. Il peso della crisi economica, che in un primo momento sembrava colpire più duramente le medie e grandi imprese, si è fatto sentire nel corso dello scorso biennio soprattutto tra le Piccole e Medie Imprese (Pmi), dando luogo agli svariati interventi pubblici (cfr. In primis ai piani anticrisi) volti - più che alla creazione di nuovo impiego - principalmente alla preservazione dei posti di lavoro pre-esistenti. In tale ottica, si segnala come la strategia Europa 2020 denominata "Ricerca, innovazione e sviluppo" consideri come imprescindibili gli investimenti effettuati in uno o più di questi settori (meglio se congiuntamente), come chiave di uscita dalla recessione. In linea con l´approccio comunitario, il Friuli Venezia Giulia ha fatto registrare, a fronte di una spesa per attività di Ricerca e sviluppo di oltre 236 milioni di euro nel 2008 (dato consuntivo), incrementi prospettici rispettivamente dello 0,8 p.C. (proiezione 2009 pari a ca. 238,5 milioni di euro) e del 4 p.C.(proiezione 2010 pari a ca. 248,6 milioni di euro). Per avere una visione numerica dell´impatto di ricerca e sviluppo si segnala come gli interventi del settore abbiano riguardato finora circa 3.300 Unità-lavorative-anno (dati 2008).  
   
   
FINCUOGHI, INCONTRO IN REGIONE: C´È UNA PROPOSTA PER RILEVARE L´AZIENDA  
 
Bologna, 13 aprile 2011 – Fincuoghi, è in campo una proposta concreta per rilevare l’azienda. Ciò è emerso nella riunione di ieri in Regione, convocata dall’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli, tra istituzione, parti sociali e liquidatore. La proposta che è già in campo, avanzata dalla Abk Group Industrie Ceramiche Spa, prevede un´offerta di acquisto attraverso un preventivo periodo di affitto. Questa proposta lascia, però, scoperto lo stabilimento di Bedonia. La Fincuoghi è azienda del settore ceramico, in cui, a causa di una forte crisi, sono in pericolo 419 lavoratori tra gli stabilimenti di Borgotaro e Bedonia, in provincia di Parma, e quelli di Sassuolo e Fiorano, in provincia di Modena. L’assessore regionale Muzzarelli ha evidenziato che «l’incontro è stato opportuno poiché ha garantito a tutte le parti una corretta informazione a partire dalla ufficializzazione della nomina del liquidatore. E’ un atto necessario, che consente di riaprire le trattative per rilanciare l´azienda del settore ceramico. In questa fase occorre accogliere e ascoltare gli imprenditori interessati a proporre piani e proposte volte a modificare i siti produttivi e confermare i livelli occupazionali. L´obiettivo è di assicurare che le proposte riguardino tutti gli stabilimenti del gruppo. Ad oggi l´unica proposta in campo va verificata tra il liquidatore e le forze sindacali per assicurare una nuova fase di confronto nel merito» Il presidente della Provincia di Parma Vincenzo Bernazzoli ha sottolineato che «Bisogna lavorare ancora molto e in tempi stretti. Occorre essere tutti più responsabili. Oggi si fatto un nuovo passo in avanti ma siamo ancora preoccupati perché lo stabilimento di Bedonia è escluso dalla proposta di rilevazione. Lavoreremo perché tutti i lavoratori trovino futuro occupazionale».  
   
   
MILANO: LOMBARDIA MOBILIFICIO D’EUROPA  
 
Milano, 13 aprile 2011- Con oltre 6 mila imprese nel settore della fabbricazione di mobili, 1 su 6 a Milano, la Lombardia è la prima regione in Europa. Una importanza che va oltre il livello regionale: se considerassimo anche i singoli stati, la Lombardia risulterebbe superata solo da 6 nazioni, risultando al settimo posto in assoluto, con il 5% del numero complessivo di imprese attive nel settore nell’intera Europa. Il peso dell’Italia sale a ben il 22% (1 impresa ogni 5: oltre 26 mila), seguita dalla Spagna (con 17 mila imprese) e dalla Francia (ferma a quasi 16 mila). Al quarto posto la Polonia. Seguono Regno Unito e Portogallo. A Milano sono 1.032 le imprese del settore. Ma oltre ad essere tante, sono anche innovative: la Lombardia è al terzo posto tra le regioni europee per numero assoluto di brevetti Epo nel settore dei mobili, preceduta solo dai due Land tedeschi Nordrhein Westfalen e Baden-württemberg, mentre è al quarto posto se pesiamo il numero di brevetti europei per il totale della forza lavoro, preceduta solo dal Land austriaco del Vorarlberg, dal Veneto e dalle Marche. Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati Eurostat 2010 su oltre 200 regioni europee. “Il salone del Mobile - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano – rappresenta un importante appuntamento per la città e un momento di attrattività internazionale, con un indotto turistico di 450 milioni per Milano secondo una stima della Camera di commercio. Moda e design sono elementi legati alla qualità, al buon gusto, con radici nella tradizione ma capaci di guardare al futuro con l’innovazione, elementi alla base della competitività milanese”.  
   
   
LA CENTRALITÀ DEL LAVORO PER USCIRE DALLA CRISI: L’ESEMPIO DELLA COOPERAZIONE ECONOMICA CONFCOOPERATIVE FIRENZE-PRATO ORGANIZZA DUE INCONTRI SUL TEMA DELL’ECONOMIA REALE CHE SI SVOLGERANNO IL 15 E 16 APRILE A FIRENZE  
 
Firenze, 13 aprile 2011 - Si svolgeranno venerdì 15 e sabato 16 aprile i due incontri dal titolo "La centralità del lavoro per uscire dalla crisi: l´esempio della cooperazione economica" organizzati da Confcooperative Firenze-prato, la Banca del Chianti fiorentino e Monteriggioni, l´Associazione internazionale Fioretta Mazzei, il Collegamento Sociale Cristiano e il Gruppo Dottrina Sociale della Chiesa "Don Carlo Zaccaro". L´iniziativa segue l´incontro dell´anno scorso sull´Enciclica "Caritas in veritate" e mira ad approfondire alcuni temi di stretta attualità che riguardano l´impegno dei laici cattolici nella società a partire dal territorio. L´appuntamento del 15 aprile si svolgerà alle 21,15 al Convitto della Calza, Sala Pitti, in Piazza della Calza 6 di Firenze e si articolerà in quattro interventi dei promotori dell´iniziativa a cui seguirà un dibiattito degli intervenuti. Il giorno dopo, il sabato, alle 9,30, nella Sala Collegio Eugeniano, in via dello Studio 1 di Firenze, al 1° piano, si terrà il seminario "Uscire dalla crisi: cosa fare in Toscana", moderato dal professor Leonardo Bianchi dell´Università di Firenze. Fra gli interventi ci saranno quello del presidente di Confcooperative Firenze-prato Stefano Meli, del direttore della Banca del Chianti Fiorentino e Monteriggioni Don Giovanni Momigli e di Monsignor Adriano Vincenzi.  
   
   
LECCE - RETI D´IMPRESA, PROGETTO DI AGGREGAZIONE DELLE PMI  
 
Lecce, 13 aprile 2011 - Il tessuto imprenditoriale della provincia di Lecce è costituito prevalentemente da piccole e micro aziende che, nel contesto produttivo globalizzato, possono incorrere in problemi di competitività a causa delle loro ridotte dimensioni. A livello locale, autorità pubbliche, associazioni di categoria e datoriali ed imprese operano spesso con iniziative congiunte, utili a fronteggiare le difficoltà derivanti dal gap dimensionale, favorendo in particolare quegli interventi che si prefiggono di facilitare l’aggregazione fra piccole e micro imprese quale risposta per sostenerne la crescita e la competitività. In quest’ambito il presidente della Camera di Commercio di Lecce, Alfredo Prete, ed il presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per la realizzazione dell’iniziativa sperimentale sulle reti d’impresa. L’idea di fondo è il superamento del concetto fisico di distretto, consentendo alle aziende minori di aggregarsi, ma senza perdere la propria identità, grazie ad agevolazioni fiscali, finanziarie ed amministrative, affermando la “cultura della rete”, e dimostrando i vantaggi, per le aziende, derivanti dalla scelta di aggregarsi. Il protocollo rappresenta uno strumento nuovo per favorire l’aggregazione delle Pmi ed una leva per aiutare le imprese minori a superare meglio l’attuale situazione di crisi economica. La funzione principale del contratto di rete, infatti, è la definizione di regole attraverso cui le imprese, rimanendo indipendenti, possono realizzare progetti comuni, diretti in particolare accrescere la capacità innovativa e la competitività. Uno strumento che purtroppo a quasi due anni dalla sua introduzione non è ancora molto conosciuto dalle aziende. Basti pensare che a livello nazionale, nonostante le ingenti risorse finanziarie a copertura dei contratti di rete d’impresa (20milioni di euro di finanziamento per il 2010 e 30milioni di euro per il 2011), ne sono stati sottoscritti appena 39 su 50 province con il coinvolgimento di 226 imprese. In provincia di Lecce, finora, è stata “avviata” 1 sola rete di impresa. Il presidente della Camera di Commercio di Lecce crede fermamente nel progetto e nell’accordo siglato con la Provincia: “Quello sottoscritto oggi è uno dei tanti protocolli di intesa che vedono protagonisti Ente camerale e Provincia di Lecce, una sinergia istituzionale che ha finora aiutato concretamente il territorio ad affrontare la crisi economica. Lo strumento delle Reti di impresa purtroppo non è ancora molto conosciuto, eppure consente alle aziende di ottenere tantissimi vantaggi a partire dagli sgravi fiscali. Rispetto ad altre forme di unione tra imprese, come le fusioni o i consorzi, consente alle imprese di conservare identità ed autonomia”.  
   
   
PER LA C-GLOBAL SOLUZIONE POSITIVA IN DIRITTURA D’ARRIVO  
 
Firenze, 13 aprile 2011 – Sono stati definiti gli accordi che, nel giro di poche settimane, potrebbero portare al passaggio delle attività delle sedi pisana e fiorentina di C-global a Bassilichi Spa. E’ quanto emerso dall’incontro che si è svolto ieri in Regione Toscana e al quale hanno partecipato, con l’assessore al lavoro Gianfranco Simoncini, i rappresentanti delle aziende, delle Amministrazioni provinciali di Pisa e Firenze e delle organizzazioni sindacali e di categoria. “Oggi – commenta l’assessore Simoncini – è stato compiuto un passo avanti importante, che pone le basi per la soluzione di una vicenda che ha suscitato grande preoccupazione tra lavoratori, sindacati, istituzioni. Si profila concretamente – prosegue – la possibilità di mantenere in Toscana un’attività qualificata a sostegno del sistema bancario regionale e per questa prospettiva – conclude Simoncini – la Regione assicura il suo pieno impegno”. Il percorso delineato dall’ipotesi di accordo tra C-global e Bassilichi prevede il coinvolgimento dei 74 dipendenti di C-global e di lavoratori dell’indotto, da realizzarsi attraverso la modifica del contratto nazionale di lavoro, con il passaggio dal comparto bancario a quello metalmeccanico. In particolare per quanto riguarda l’indotto, Bassilichi ha fatto presente che l’utilizzazione di lavoratori potrà riguardare soltanto le aziende che saranno in regola con gli oneri contrattuali, fermo restando l’impegno verso i lavoratori. Per verificare la possibilità dell’accordo in questo senso, è stata concordata l’apertura di un tavolo tra aziende e sindacati. La vertenza C-global si era aperta nel settembre scorso, quando l’azienda annunciò l0intenzione di spostare le sue attività a Collecchio, in provincia di Parma. Da allora il lavoro che ha portato all’incontro di oggi.  
   
   
FERROSUD MATERA, NUOVO INCONTRO IL 21 APRILE  
 
Potenza, 13 aprile 2011- Il rilancio della Ferrosud di Matera dovrà necessariamente rispettare i tempi ristretti imposti dal Concordato preventivo, approvato dai creditori dell’Azienda e recentemente omologato dal Tribunale di Matera. Condizione di base perché le previsioni del Concordato possano tradursi in un vantaggio per la ripresa produttiva è la rapida definizione ed esecuzione di un Piano industriale condiviso che preveda, tra l’altro, la piena occupazione dei lavoratori in cassa integrazione. E’ quanto è emerso oggi al termine di una riunione presso il Dipartimento Attività Produttive alla quale hanno partecipato, oltre ai rappresentanti sindacali e dei lavoratori, l’assessore Erminio Restaino, il presidente del Gruppo, il cavaliere Mancini, il consulente della proprietà Sergio Lucherini, il commissario liquidatore Emanuele Loperfido e il commissario giudiziale Giovanni Acito. Molto dura la posizione della Regione Basilicata espressa dall’assessore Restaino al termine dell’incontro. La Regione è costretta a cedere alle richieste dell’azienda di riconvocare il tavolo nelle prossime settimane. Tale condizione viene accettata nella speranza che il Gruppo Mancini possa, in questo lasso di tempo, elaborare un Piano Industriale concreto che, tenendo conto delle previsioni imposte nel del Concordato preventivo appena omologato, possa offrire elementi di certezza per i lavoratori e per lo sviluppo in Basilicata di un settore industriale per il quale, negli ultimi mesi, si sono anche registrati segnali di ripresa. Per questi motivi il tavolo è stato riconvocato il prossimo giovedì 21 aprile, alle ore 10, presso il Dipartimento Attività Produttive.