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Notiziario Marketpress di Mercoledì 14 Dicembre 2011
IL PARLAMENTO EUROPEO SOSTIENE LE MISURE DI FINANZIAMENTO SPECIALE PER LO SVILUPPO RURALE NEI PAESI IN CRISI  
 
L´ue dovrebbe pagare fino al 95% dei costi dei progetti di sviluppo rurale in Grecia, Irlanda, Portogallo, Lettonia e Romania per contribuire a stimolare la ripresa economica, accelerando gli investimenti e dare impulso alla competitività. Questi maggiori tassi di cofinanziamento per gli Stati in difficoltà finanziarie sarebbe stato applicato a titolo temporaneo, fino alla fine del 2013. I deputati hanno sostenuto questo aumento del tasso di cofinanziamento del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr) per garantire che questi paesi, che si trovano ad affrontare problemi di liquidità causata dalla corrente, senza precedenti, crisi finanziaria che stanno colpendo le loro prospettive di crescita e di essiccazione il finanziamento pubblico, può continuare ad attuare i loro progetti sul campo. Le nuove regole si applicano solo fino alla fine del 2013, e sarà limitato al periodo per il quale gli Stati membri in questione sono ammissibili per l´assistenza dell´Unione europea nell´ambito del meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria (per gli stati euro) o la bilancia dei pagamenti meccanismo (per non appartenenti all´area dell´euro stati). L´importo complessivo dei fondi comunitari destinati allo sviluppo rurale non cambierà e le misure temporanee non avranno alcun impatto sul periodo di programmazione dopo il 2013. La risoluzione è stata approvata con 622 voti a favore, 60 contrari e 17 astensioni. I prossimi passi - Il Consiglio dovrebbe accettare formalmente la proposta nei prossimi giorni, spianando la strada per la regolazione essere firmato entro la fine della sessione corrente plenaria a Strasburgo. Le nuove regole entreranno in vigore non appena vengono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell´Unione europea. Accordi analoghi per i progetti di sviluppo regionale finanziati con fondi strutturali dell´Ue sono stati approvati dal Parlamento il 1 ° dicembre e dovrebbero essere discusse dal Consiglio e firmato in legge questa settimana.  
   
   
PESCA. NEL VENETO PASSO AVANTI VERSO LA REALIZZAZIONE DEI PUNTI DI SBARCO  
 
Venezia - Prosegue il programma di collaborazione tra la Regione e i Comuni di Venezia, Chioggia e Cavallino Treporti, insieme a Provincia di Venezia e Gral, per la realizzazione dei punti di sbarco previsti dalla normativa europea in tema di sicurezza e tracciabilità della filiera ittica. Questa impone di realizzare punti di sbarco del pescato anche nella laguna veneta per far transitare prodotti ittici con più immediatezza e maggiori controlli. Tali strutture dovranno rispondere a precisi standard per tipologia, ampiezza e dimensionamento interno. “Sono soddisfatto nel vedere l’interesse delle amministrazioni locali coinvolte in questa iniziativa per cercare di trovare insieme le modalità per rendere operativo questo progetto”, ha dichiarato l´assessore alla pesca Franco Manzato in occasione dell´incontro convocato oggi a Palazzo Balbi, al quale hanno partecipato gli assessori alla pesca Giuseppe Canali della Provincia di Venezia, Maurizio Salvagno del Comune di Chioggia e Mirko Bodi del Comune di Cavallino Treporti, mentre per il Comune di Venezia è intervento Dennis Wellington. “E’ un´operazione conveniente – ha aggiunto Manzato - che ci consentirebbe di controllare maggiormente i prodotti immessi nei nostri mercati, oltre ad agevolare il lavoro dei pescatori, migliorandone le condizioni di operatività. Non sfruttare questa opportunità interamente finanziata dal Fondo Europeo della Pesca significherebbe perdere una possibilità per dare maggiore qualità ai cibi sulle nostre tavole, a vantaggio delle circa 700 imprese coinvolte”. Si tratta di strutture che possono essere realizzate dalle amministrazioni comunali con i finanziamenti messi a disposizione dal Fep tramite i bandi regionali, già pubblicati, che coprono fino al 100 per cento della spesa ammissibile. Questo significa un anticipo di spesa da parte dei Comuni che verrebbero poi rimborsati. “L’incontro ha permesso di avvicinarsi ad un accordo sulla fattibilità tecnica del progetto, per la cui realizzazione - ha concluso Manzato - è indispensabile confrontarci e lavorare assieme, con l’obiettivo di dare garanzia di controllo dei prodotti ai cittadini e maggiore efficienza al comparto peschereccio”.  
   
   
AGRICOLTURA IN ABRUZZO: SOSTEGNO FORMAZIONE SETTORE PRIMARIO  
 
) Pescara - Nell´ambito del P.s.r. 2007-2013 la Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo, ha approvato la Misura 1.1.1. Il provvedimento nello specifico finanzia, per l´annualità 2012, le attività di formazione, informazione e diffusione delle conoscenze, quali supporti indispensabili agli operatori del settore agricolo-forestale. La Regione Abruzzo con la Misura 111 prevede di attuare interventi articolati e differenziati all´interno del proprio territorio per quanto riguarda i fabbisogni formativi del settore agro-forestale ed alimentare regionale. "Infatti ? spiega l´assessore Febbo - gli obiettivi specifici perseguiti della Formazione sono essenzialmente il sostegno alle attività di formazione e di aggiornamento costante delle conoscenze e delle competenze professionali rivolte agli imprenditori, coadiuvanti e dipendenti di aziende agricole e forestali, nonché ai giovani che intendono insediarsi per la prima volta in un´azienda agricola e forestale. In sostanza ? continua Febbo ? si punta a sostenere il potenziamento del capitale umano impiegato nelle attività agricole e forestali, sia per supportare e/o fornire agli operatori le conoscenze necessarie per gestire un´azienda agricola, sia per consentire processi di riorientamento tecnico e qualitativo e sia per indirizzare alla gestione dell´impresa agricola". Lo stesso bando prevede anche le modalità da parte Enti di Formazione di accreditarsi per la presentazione di proposte si servizi e attività formativi attività rivolti agli operatori che sono chiamati a rispondere al bando scegliendo percorso formativo più idoneo. "La formazione e la crescita professionale nel mondo agricolo - ha aggiunto l´Assessore - oggi richiede un adeguato e sostanziale supporto economico poiché l´imprenditore agricole oggi è chiamato a sfide importanti ad un confronto con tutte le altre realtà imprenditoriali". La Regione Abruzzo ha investito nella misura 1.1.1. 5 milioni e 400 mila euro che in questi anni la Direzione Politiche agricole sta sostenendo, attraverso gli Enti accreditati e di formazione, per le nuove sfide che l´agricoltura richiede. La formazione è sinonimo di qualità ed eccellenza come lo è il lavoro quotidiamo che stiamo portando avanti nel comparto primario".  
   
   
AGRICOLTURA, MANZATO: MANOVRA SALVA ITALIA È DA SCERIFFO DI NOTTHINGAM  
 
Venezia - “Le misure della manovra salva Italia riguardanti l’agricoltura hanno il sapore della beffa per un settore produttivo strategico ma oberato non da oggi dal peso della crisi. A me pare che la predicata ‘equità’ della manovra del governo Monti abbia caratteristiche molto simili al sistema di prelievo fiscale dello Sceriffo di Nottingham”. Franco Manzato, assessore all’agricoltura del Veneto, non ci sta a considerare terreno, abitazioni e fabbricati rurali un bene da tassare e non lo strumento “di un lavoro che serve a tutti e che già soffre della competitività di un mercato mondiale spietato. L’esistenza di un’azienda agricola è in ogni caso motivo di sviluppo per il territorio, anche quando non produce reddito per l’imprenditore come è successo spesso in tutti questi anni di crisi, senza che le imprese agricole potessero usufruire di alcun ammortizzatore sociale, mentre si sono viste decurtare i prezzi pagati e aumentare i costi”. La manovra, prevede tra l’altro, in fatto di imposta municipale unica (tradizionalmente chiamata Ici) l’applicazione di un’aliquota dello 0,2 per cento di base dell’imposta per i fabbricati rurali ad uso strumentale e dello 0,4 per cento per le prime abitazioni rurali dei coltivatori diretti. Per i terreni agricoli il valore è ottenuto applicando un moltiplicatore pari a 120 di quello preesistente. Viene peraltro prorogato al 31 marzo 2012 la scadenza dell’obbligo di accatastamento per i fabbricati rurali. Dal gennaio prossimo sono state rideterminate al rialzo le aliquote contributive pensionistiche di finanziamento e di computo: da un minimo di +1,70% (maggiori di 21 anni nelle zone normali) ad un massimo di +7,20% (minori di 21 anni delle zone svantaggiate). “A fronte di questo aumento di uscite aggiuntivo, come se non bastassero gli aumentati costi di produzione e le relative imposte indirette – ha rimarcato Manzato – è stato previsto l’ulteriore stanziamento di 40 milioni di euro a favore dell’Agea, organismo che andrebbe soppresso in quanto è stata prevista l’istituzione di organismi pagatori regionali, che noi abbiamo attivato e che paghiamo, ma alle quali in molte regioni, soprattutto quelle del Sud, nessuno pensa di dare vita, nonostante ciò che dice la relazione speciale della Corte dei Conti”.  
   
   
LA MECCANICA AGRICOLA DELL´EMILIA-ROMAGNA IN INDIA.  
 
Bologna - Si è conclusa la missione della Regione Emilia-romagna in India guidata dall’assessore all’agricoltura Tiberio Rabboni in accompagnamento a circa 60 aziende regionali espositrici alla fiera Eima-agrimach 2011, tenutasi a New Delhi dall’8 al 10 dicembre. La rassegna fieristica internazionale, organizzata da Unacoma e Ficci e supportata dalla Regione, ha chiuso la sua seconda edizione con un bilancio nettamente positivo. Oltre 25.700 visitatori hanno partecipato alla kermesse indiana, con un incremento del 30% rispetto all’edizione 2009, confermando il grande interesse del Paese per la meccanizzazione agricola. " La nostra meccanica agricola è cresciuta al servizio di piccole e medie imprese e per questo sa coniugare qualità e flessibilità – ha spiegato Rabboni - Questo ci rende i partner ideali per l’agricoltura indiana, anch’essa caratterizzata da aziende agricole di piccole dimensioni, che necessitano di macchine agricole capaci di coniugare elevato contenuto tecnologico a soluzioni di tipo quasi artigianale. Con questa missione siamo riusciti a valorizzare a livello internazionale due importanti marchi fieristici regionali quali Eima e Macfrut e abbiamo avuto l’occasione di dare seguito ai rapporti di collaborazione con lo Stato indiano del Punjab. Il bilancio è dunque positivo e potrebbe diventarlo ancora di più se riusciremo a dare seguito alla richiesta di macchinari che ci è stata fatta dal Ministero dell’Agricoltura Indiano e che diffonderemo sul territorio". “L´india offre enormi opportunità per la nostra regione, in settori strategici come l´agroalimentare o le infrastrutture. Dobbiamo proseguire nell´azione sistematica di approfondimento dei rapporti economici e degli scambi bilaterali che abbiamo avviato. Su questo, la Regione Emilia-romagna potrà sempre contare sul sostegno del Parlamento" ha dichiarato l´on Sandro Gozi, cesenate, presidente della delegazione parlamentare per l´india,”. Piena soddisfazione è stata espressa anche dal Presidente di Unacoma Massimo Goldoni, il quale ha dichiarato: “Lavoriamo sin d’ora per la prossima edizione di Eima-agrimach, che si terrà nel dicembre 2013 ma stiamo mettendo in cantiere anche altre iniziative finalizzate ad alimentare questa importante partnership italo-indiana, in particolare realizzeremo giornate di studio e di scambio tecnico in occasione della prossima Eima International, che si svolgerà a Bologna nel novembre 2012, mentre stiamo ipotizzando di realizzare in India, già dall’anno prossimo, giornate dimostrative di meccanizzazione agricola in campo, come eventi preparatori di Agrimach 2013”. “Ancora una volta - ha detto Gino Cocchi, presidente della Commissione Internazionalizzazione di Confindustria Emilia-romagna - così come già successo in Cina ed in Turchia, l’Emilia-romagna si è presentata su un grande mercato internazionale come sistema. Regione, Associazioni imprenditoriali, sistema camerale, imprese hanno creato sinergie operative importanti per dare maggiore peso specifico alla presenza regionale in India”. “Il Progetto India promosso dal sistema camerale regionale e dalla Regione – ha spiegato Andrea Zanlari presidente della Camera di commercio di Parma, che ha guidato una missione imprenditoriale di circa venti imprese a Mumbai, Bangalore, Chandigarh e New Delhi nei giorni immediatamente precedenti ad Eima Agrimach– prevede nel 2012 due missioni incoming di buyer indiani nei mesi di marzo e giugno, ed altrettante iniziative imprenditoriali in India per i settori della meccanica agroalimentare, energie a ambiente e per la filiera arredamento e abitare-costruire. Inoltre – ha aggiunto Zanlari - il memorandum di collaborazione con la Camera di commercio Italo-indiana e la Phd Chamber of Commerce del Nord India, ci permetterà di sviluppare collaborazioni con la Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari di Parma e portare avanti l’ambizioso progetto di insediare una “Italian Zone” con le imprese eccellenti dell’Emilia-romagna in Rajasthan”.  
   
   
A ROVERÉ DELLA LUNA LA PRODUZIONE DELLO "YOGURT TRENTO" SALVAGUARDANDO I DIPENDENTI  
 
"La ricollocazione dei dipendenti del caseificio di Villa Lagarina addetti alla produzione di yogurt rimane un impegno prioritario, nessuno di loro deve essere licenziato". E´ quanto ha assicurato stamane, incontrando i sindacati ed i vertici di Latte Trento, l´assessore all´agricoltura Tiziano Mellarini. A buon punto le trattative tra Latte Trento e Trentina Latte per la cessione alla svizzera Emmi della produzione di yogurt da latte solo trentino con un nuovo marchio commerciale. L´incontro di questa mattina, convocato dallo stesso assessore per analizzare la situazione che si è venuta a creare nello stabilimento di Villa Lagarina dopo l´annuncio della cessione a Trentina Latte di Roveré della Luna, di proprietà della svizzera Emmi, del ramo d´azienda dello yogurt, ha portato qualche elemento di chiarezza sul futuro. Innanzitutto per quanto riguarda la stessa produzione dello yogurt trentino: l´ipotesi di accordo tra Latte Trento e Trentina Latte prevede infatti il mantenimento presso lo stabilimento di Roveré della Luna di una distinta linea di produzione dello yogurt, con un nuovo marchio - "Yogurt Trento" - prodotto esclusivamente con latte trentino. "Un´ipotesi - fa notare Mellarini - che salvaguarda la specificità e la qualità della produzione di yogurt locale". Quanto al futuro dei dipendenti ora addetti alla linea yogurt e che cesserebbero di lavorare presso lo stabilimento di Villa Lagarina, dove naturalmente rimarrebbe in ogni caso la produzione di grana, l´ipotesi sulla quale le parti stanno lavorando con la mediazione dell´assessore, è quella che vedrebbe la collocazione di una parte di loro presso lo stesso stabilimento di Roverè della Luna, alcuni troverebbero nuova collocazione presso lo stabilimento di Latte Trento a Spini di Gardolo, mentre per alcuni altri l´assessore Mellarini si è impegnato a verificare direttamente con la Federazione della cooperazione la possibilità di ricollocazione presso strutture cooperative non troppo distanti dai luoghi di residenza dei lavoratori interessati, al fine di non penalizzarli troppo imponendo spostamenti che potrebbero risultare troppo gravosi.  
   
   
È STATA PRESENTATA A MORETTA (CN), PRESSO LO STABILIMENTO DELLA IN.AL.PI., L’INIZIATIVA PORTE APERTE AI CONSUMATORI  
 
L’azienda ha espresso l’intenzione di dare vita a un “tavolo di lavoro comune” insieme ai Consumatori sulla base dei concetti di qualità e trasparenza applicati lungo tutto il processo produttivo, dagli allevatori ai produttori fino al consumatore finale. In.al.pi. Vuole realizzare il concetto win win anche con gli interlocutori più importanti, i consumatori: “Se il consumatore vince perché ha un prodotto di qualità al giusto prezzo, vinco anche io che lo produco”. È questo il pensiero di Ambrogio Invernizzi, Presidente di In.al.pi., che ha illustrato la sua positiva e attivissima filosofia aziendale e i motivi che lo hanno spinto a intraprendere questo percorso: “Proprio come abbiamo fatto con gli agricoltori, vogliamo costruire anche con i consumatori un nuovo modo di relazionarsi: non esiste più, per noi, il rapporto classico fornitore/produttore/consumatore. Stiamo creando insieme un progetto comune che si regge sulla qualità della materia e sulla trasparenza delle fasi produttive”. “Solo con una buona materia prima, lavorata adeguatamente – ha proseguito – si può fare eccellenza e svilupparsi in una economia sempre più globale. Ogni nostro sforzo deve essere rivolto ad una modalità operativa all’insegna della qualità, trasparenza e sicurezza: verso questi elementi e non sul prezzo deve essere rivolto ogni nostro sforzo”. Citiamo solo alcune delle iniziative che sono state proposte durante l’incontro: - coinvolgere i consumatori nei test per la produzione dei prodotti In.al.pi. - illustrare la filiera - determinare con i Consumatori gli iter di intervento in caso di problemi produttivi, esaminando le attuali procedure dell’azienda - attivare un confronto costante sui diversi aspetti del rapporto produttore/consumatore All’incontro hanno partecipato anche: - l’Assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte Claudio Sacchetto, che ha presentato il nuovo marchio istituito dalla Regione per premiare le aziende piemontesi virtuose; sul logo è riportato “Questo prodotto rispetta l’agricoltore e il consumatore”; - il Prof. Bartolomeo Biolatti, Preside della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Torino, con il quale è stato istituito il Master sul Latte per formare persone altamente competenti per soddisfare le diverse esigenze di tante aziende che operano nel settore; - il Dott. Bartolomeo Bovetti, Direttore di Compral-latte, istituzione con la quale vige l’accordo di acquisto del latte da produttori “a km 0” e di fornitura di latte certificato Italialleva; il Dott. Bovetti ha anche illustrato l’accordo, che verrà siglato nei prossimi giorni, che vede l’affido da parte di In.al.pi. Ad un laboratorio esterno, gestito dall’Apa di cui Bovetti è Direttore, delle analisi di controllo sul latte e sulla filiera produttiva. La qualità è una filosofia produttiva che In.al.pi. Segue tutti i giorni in tutti gli ambiti, dalla scelta delle materie prime fino all’ultimo dei servizi, passando ovviamente attraverso una delle fasi più importanti e delicate: la produzione. Per questo motivo In.al.pi. Ha stretto un importante accordo con Compral-latte per la fornitura di latte certificato Italialleva come ingrediente base per le fettine e per i formaggini che produce (140 g per 100 g di prodotto finito). Altro elemento caratterizzante dell’azienda di Moretta è la trasparenza: un esempio è l’istituzione, con la collaborazione dell’Università di Piacenza e la sinergia con le principali associazioni agricole, del prezzo indicizzato del latte, che garantisce il pagamento di una cifra equa ai produttori di latte e che è stato adottato in primavera dalla Regione Piemonte ed è in fase di valutazione anche in altre regioni  
   
   
CULTURA E CIBO RAPPRESENTANO DA SEMPRE UN BINOMIO INSCINDIBILE NELLA TRADIZIONE GASTRONOMICA ITALIANA - REGIONE LOMBARDIA HA SCELTO UNA LOCATION DEL TUTTO UNICA PER OSPITARE I MERCATINI DI NATALE DEDICATI AI PRODOTTI TIPICI DELLE TERRE LOMBARDE: LE SALE DEL MUSEO DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA LEONARDO DA VINCI DI MILANO.  
 
Dopo l’inaugurazione dello scorso 20 ottobre della mostra "La faccia giovane dell´agricoltura lombarda" presso lo spazio del Museo in via Olona, continua l’impegno della Regione Lombardia volto a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della tradizione agricola lombarda: le protagoniste saranno questa volta le tipicità gastronomiche del nostro territorio. Nella giornata di domenica 18 dicembre I visitatori potranno, dopo una piacevole visita alla mostra gratuita, assaporare l’atmosfera di un vero mercatino di Natale all’insegna delle produzioni enogastronomiche lombarde. Il mercato agricolo è organizzato da Confagricoltura Lombardia, Coldiretti e Cia, con la collaborazione di Regione Lombardia, e sarà aperto dalle 9.30 alle 18.00, con ingresso libero. La fiera ospiterà circa 40 aziende agricole del territorio lombardo, produttrici delle migliori eccellenze della nostra regione: dai salumi tipici, ai formaggi Dop e Igp, agli oli dei frantoi del Garda e dei Laghi Lombardi, per non parlare poi di vini, conserve di miele e marmellate, ortaggi di stagione e prodotti alla base della dieta mediterranea (pasta, riso, cereali). La visita della mostra mercato sarà inoltre accompagnata da degustazioni agli stand ed interessanti spiegazioni sull’origine dei prodotti fornite proprio dai produttori che esporranno le loro tipicità. L’iniziativa è senza dubbio molto interessante sia per coloro che non vogliono perdere l’occasione di personalizzare la tavola di Natale all’insegna dei sapori del territorio lombardo, sia per coloro che hanno desiderio di regalare ai propri cari un assaggio della tradizione culinaria della Lombarda  
   
   
LEAF ITALIA PRESENTA LA NUOVA FRONTIERA DELLA DOLCIFICAZIONE: DIETOR CUORE NATURALE DOLCIFICANTE IPOCALORICO E NATURALE A BASE DI STEVIA, PER LA PRIMA VOLTA SUL MERCATO ITALIANO  
 
Leaf Italia, gruppo leader nel mercato dolciario italiano e sinonimo dell’intera categoria “dolcificanti” grazie a Dietor, presenta Dietor Cuore Naturale, il primo dolcificante naturale a basso contenuto calorico a base di estratti di foglie di stevia, pianta di origini sudamericane che dolcifica fino a 300 volte più dello zucchero. Pensato per un target di adulti interessati a mantenere un’alimentazione sana ed equilibrata in modo naturale, Dietor Cuore Naturale è un nuovo gesto di benessere, espressione di uno stile di vita attento, evoluto e consapevole delle proprie scelte. Sulla base degli ottimi risultati ottenuti sul mercato americano e francese, Leaf Italia fornisce una soluzione mirata anche per gli oltre 10 milioni di italiani che si dichiarano attratti dalla possibilità di controllare l’apporto calorico evitando i rimedi artificiali. Il nuovo Dietor Cuore Naturale rappresenta quindi una concreta opportunità per incrementare il valore della categoria dolcificanti del 50% in soli tre anni, grazie anche alla forza del brand Dietor, unico in grado di guidare i consumi verso una nuova fase evolutiva. Con Dietor Cuore Naturale, Leaf offre oggi una nuova gamma, risultato di studi e formule sviluppate dal centro di eccellenza Leaf Italia e specificatamente pensata per attrarre e favorire la prova da parte del consumatore italiano: - Pack da 30 Bustine: prodotto in polvere che, grazie al suo formato, conserva tutta la ritualità dello zucchero. - Pack da 90 Compresse: prodotto particolarmente pratico per il fuori casa. Dietor Cuore Naturale è la nuova frontiera della dolcificazione, che arriva in Gdo con un inconfondibile packaging verde natura e completa una gamma senza eguali, studiata appositamente per soddisfare tutte le esigenze dei consumatori, composta da: Dietor Blu – che dolcifica come un cucchiaino di zucchero, ma con zero calorie - e Dietor Vantaggio – che offre tutto il gusto dello zucchero con il 75% delle calorie in meno. Prezzo consigliato al pubblico: 2,50 € bustine – 2,75 € compresse Dietor è il marchio leader nel mercato dei dolcificanti con una gamma completa di prodotti che coprono le differenti destinazioni d’uso: bustine, sfuso, compresse e liquido. Dietor è adatto per tutti coloro che vogliono limitare l’assunzione di zuccheri o seguire programmi alimentari a ridotto apporto calorico senza rinunciare al piacere della dolcezza. Dietor è un marchio del Gruppo Leaf Italia, leader nel mercato dolciario italiano, con un portafoglio prodotti che, oltre ai dolcificanti, comprende caramelle, chewing-gum e prodotti da ricorrenza www.Dietor.it  
   
   
IN TUTTI I CINQUE STELLE DELLA CATENA BOSCOLO HOTELS MENU ESCLUSIVI PER LE FESTIVITÀ ALL’INSEGNA DEL LUSSO E DEL GOURMET  
 
Per accompagnare i suoi ospiti al Nuovo Anno, Boscolo Hotels ha organizzato una serie di appuntamenti all’insegna del gusto in eleganti atmosfere dove trascorrere in armonia le Festività e gustare menu ricercati e raffinati. In esclusiva per il periodo del Natale e del Capodanno, i cinque stelle Boscolo hanno pensato a una serie di appuntamenti speciali per far trascorrere ai propri ospiti le Festività con armonia e raffinatezza. In ambienti originali ed eleganti, dove la cura dei particolari e l’attento servizio sono di casa, gli ospiti potranno gustare i menu appositamente pensati da rinomati chef. Venerdì 23, sabato 24 e domenica 25 dicembre nei Lobby Bar, dalle 16.00 alle 18.00, i Boscolo riscaldano i propri ospiti con un tradizionale tè all’inglese accompagnato da un assortimento di tramezzini e piccola pasticceria. Ad accompagnare il tè un coro di bambini che intonerà Canti di Natale e, a seguire, tradizionali melodie natalizie. Il pomeriggio della Vigilia e del giorno di Natale, Babbo Natale consegnerà un piccolo dono a ogni bambino. In occasione della Vigilia di Natale Boscolo Hotels ha pensato a un menu esclusivo per la cena della Vigilia. Durante la cena verrà servito un ricco menu che comprende gamberoni su purea di ceci, ravioli ripieni alla polpa di granchio, branzino con carciofi vanigliati, mousse al pistacchio con salsa cioccolato al Grand Marnier e panettone con salsa alla vaniglia e all’arancia. Le pietanze saranno accompagnati da vini selezionati dai Sommelier Boscolo. Per il giorno di Natale Boscolo ha organizzato esclusivi Christmas Brunch, che si terranno dalle 12.00 alle 15.00, completi di aperitivo, canapè, buffet freddo e caldo, arrosti e dolci. Un animatore intratterrà i bambini con gare di disegno e letture e preparerà gustosi biscotti da portare ai propri cari. Durante il pranzo Babbo Natale consegnerà un piccolo dono per ogni bambino. Per festeggiare l’arrivo del Nuovo Anno, i Boscolo cinque stelle organizzano per la sera del 31 dicembre una serata esclusiva, con una cena dai cibi raffinati, dj e musica dal vivo, dalle 20.30 fino all’alba. Nel menu flûte di Champagne, carpaccio tortelli di patate ripieni di funghi porcini, rombo sorbetto all’ananas e rosmarino, petto d’anatra mousse al cioccolato fondente con cuore di gianduia e salsa vaniglia, il tutto accompagnato da vini selezionati dai sommelier Boscolo. Domenica 1 gennaio un brunch a cinque stelle aprirà il Nuovo Anno degli ospiti Boscolo. Boscolo Hotels Boscolo Hotels opera nell’industria alberghiera attraverso hotel di prestigio in importanti città d’arte italiane ed europee e centri d’affari: Roma, Milano, Venezia, Firenze, Verona, Vicenza, Bologna, Padova, Treviso, Varese, Nizza, Praga, Budapest e Lione. Ad oggi gli hotel gestiti sono 22, 4 e 5 stelle, attraverso due società controllate, rispettivamente Bh4 S.p.a. E Bh5 S.p.a., costituite per guidare le due diverse linee di prodotto. Tutti gli hotel della catena sono destinati ad una clientela di alto profilo ed ispirati allo stile tipicamente italiano nell’eleganza e nella cortesia e possono considerarsi ambasciatori del life-style italiano nel mondo. Contraddistinto fin dagli inizi da una mentalità e da un´ottica internazionale, negli ultimi anni Boscolo Hotels ha ulteriormente accelerato il processo di crescita sui mercati esteri, acquisendo strutture di prestigio in diversi paesi europei  
   
   
RISTORANTE VEGETARIANO E CONSULENZE ALIMENTARI: “IL MONDO BIO” DI SORRENTO CRESCE E SI RINNOVA  
 
Nel nuovo negozio in Via degli Aranci dall´8 dicembre i clienti, oltre a fare una spesa al 100% biologica, potranno godersi una pausa pranzo veg (in Italia sono ancora pochissimi i locali che danno questa opportunità) e consultare un esperto di nutrizione. Riapre a pochi metri di distanza dal precedente negozio (aperto nel 1999) Il Mondo Bio, affiliato alla rete Cuorebio: quasi 200 metri quadrati di spazio calpestabile, suddiviso in una zona acquisti e nella nuova area ristorante, che comprende sei tavoli - per un totale di 24 posti a sedere - ed offre un menù vegetariano ricco di ricette gustose ed equilibrate per tutte le esigenze. “La cucina è mediterranea, con piatti appetitosi ideati per le persone intolleranti, celiache e vegane”, precisa Attilio Spiezia, biologo nutrizionista che collabora con il negozio sorrentino affiancando le titolari Andreina e Annamaria. Una soluzione salutare e leggera per chi fa la pausa pranzo fuori casa e una proposta alternativa per una cena in compagnia (il ristorante rimarrà aperto anche oltre l’orario di chiusura del negozio). In Italia, dove i vegetariani sono circa 6 milioni, non esistono o quasi locali in cui fare dei pasti veloci che prevedano menu appositi per i vegetariani. I più colpiti in assoluto sono i vegani, gli “integralisti” della cultura vegetariana, che non mangiano alcun alimento di derivazione animale, escludendo dalla loro alimentazione anche latte, formaggi e uova, oltre che pesce e carne (dati Ansa Salute). Per loro, mangiare fuori casa e´ davvero un´impresa, ma a Sorrento ora saranno accontentati. Spiezia, in più, ha scelto di mettere a disposizione le proprie conoscenze in campo alimentare offrendo anche un servizio di consulenza sui prodotti presenti in negozio e sarà possibile effettuare il test per verificare possibili intolleranze alimentari. Avere a disposizione un esperto di nutrizione direttamente in negozio – le consulenze saranno gratuite – è dunque un servizio in più offerto da Il Mondo Bio ai clienti sempre più numerosi. “In questi dodici anni di attività abbiamo affrontato la diffidenza di molte persone non informate sul significato di mangiare biologico, - spiega Spiezia - per questo, in passato ho organizzato incontri con gruppi di famiglie, durante i quali spiegavo come ciò che mangiamo influenzi il nostro stile di vita e la nostra salute”. Sforzi poi ripagati: oggi, infatti, Il Mondo Bio è in ascesa, e questo spiega la necessità di trasferirsi in una sede più grande. Negli scaffali si troveranno tutti i confezionati, un´ampia selezione di frutta e verdura fresca, un fornito reparto gastronomia, il latte e tutti i suoi derivati. Un´attenzione particolare è riservata al reparto erboristico, con una completa linea di integratori alimentari e prodotti fitoterapici. L´8 dicembre, giorno dell´inaugurazione, lo staff de Il mondo bio offrirà a tutti i clienti una degustazione dei piatti presenti nel menù del ristorante e la possibilità di richiedere una consulenza gratuita ad Attilio Spiezia. A caratterizzare Il Mondo Bio saranno anche una serie di soluzioni ecologiche che guardano al “negozio ad impatto zero”, secondo il format Cuorebio: frigoriferi ad ante chiuse, vernici naturali alle pareti, arredi in legno certificato Fsc (marchio che identifica i prodotti contenenti legno che proviene da foreste gestite in maniera corretta e responsabile, secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici), ma anche l’uso esclusivo di carta riciclata, di borse della spesa in materiale biodegradabile e riciclabile, divise degli addetti in cotone biologico. L’obiettivo è dunque offrire una risposta alla domanda di prodotti bio, all’insegna della sostenibilità. Mondobiosorrento@libero.it  
   
   
DAL THANKSGIVING AL NATALE, IL TACCHINO PROTAGONISTA DELLA TAVOLA DELLE FESTE  
 
E’ il re della cucina delle feste e della tradizione, dal Thanksgiving al Natale, ma in realtà, il tacchino, andrebbe consumato tutto l’anno, poiché la sua carne - ricca di proteine e povera di grassi e calorie – risulta perfetta per tutti coloro che scelgono di seguire una alimentazione sana, e nutriente, con occhio al risparmio. Inoltre, grazie alla varietà dei suoi tagli, questa pregiata carne bianca si adatta in cucina a mille gustosissime ricette e come valida alternativa alla carne di vitello. Tacchino, cappone e tacchinella saranno, come da tradizione, protagonisti sulle tavole di oltre 10 milioni di italiani dal giorno del Thanksgiving fino alle festività natalizie. Queste le previsioni di consumo di carni bianche per le prossime settimane (fonte Una - Unione Nazionale dell’Avicoltura). In proposito, il tacchino farcito più famoso al mondo è senza dubbio quello che trionfa in occasione del Thanksgiving, l’amatissima Festa del Ringraziamento che ricorre, ogni anno negli States, il quarto giovedì di novembre (quest’anno il 24 novembre): in questa occasione la farcitura viene – come da tradizione – realizzata con pane, castagne, uvetta, prezzemolo, burro, cipolla e sedano ed il piatto viene accompagnato da mais, zucche e salsa di mirtilli. Anche durante le festività natalizie, nonostante la crisi, i nostri connazionali non rinunceranno ai piatti della tradizione: dal brodo di tacchino abruzzese alla tacchinella siciliana ripiena di pasta “busiata”, dal celebre tacchino alla canzanese al classico tacchino ripieno (o farcito), specialità natalizia in grado di conquistare i palati di diverse regioni italiane, e non solo. Ancora oggi, infatti, nei giorni di festa in molte nazioni perdura la tradizione di preparare il tacchino farcito, ovvero ripieno dei più disparati impasti: si passa da quello “classico” a base di pane e aromi, ad impasti “più gustosi” come quello con cipolle e salvia o con castagne e salsiccia, per finire a ripieni davvero ricercati come quello realizzato con passata di mele e patate dolci. Il tacchino: economico, versatile e nutriente, una valida alternativa al vitello Ma c’è di più. Con il perdurare della crisi economica nel nostro Paese, il consumatore è sempre più attento a scegliere prodotti di qualità con un occhio al risparmio. E la carne di tacchino risulta essere una delle più economiche presenti sul mercato, nonostante il suo importante valore nutritivo: 100 gr. Di fesa di tacchino, infatti, arrivano a costare al consumatore fino a circa il 50% in meno rispetto, ad esempio, ai vari tagli del vitello. Inoltre, la carne di tacchino è così versatile che i suoi tagli, in particolare la fesa, si prestano a tante preparazioni pregiate tipiche proprio del vitello: dall’arrosto al filetto, dalla tagliata agli straccetti, dallo spezzatino fino al ragù. Per questo Aia – leader di mercato nel comparto delle carni avicole in Europa – ha realizzato un sito, www.Oggiscelgotacchino.it che raccoglie tutte le ricette, i tagli innovativi e tradizionali, i tempi e i consigli degli chef con i metodi di cottura più adatti, le informazioni nutrizionali, ecc. Nel 2011 il fatturato di questa pregiata carne si attesterà sui 900 milioni di euro a fronte di una produzione di 279.300 tonnellate. L’italia, oltre ad essere uno dei Paesi con i più alti standard qualitativi rispetto alla media europea ed internazionale, è anche il terzo produttore in Europa - dopo Francia e Germania - pari a circa il 16% della quota di mercato. Delle tonnellate prodotte, circa 76% viene prodotto e consumato in parti sezionate (fesa, cosca, sovracoscia, ecc.); il 22% sotto forma di prodotti elaborati e trasformati (fesa arrosto, wurstel, ecc.), mentre solo il restante 2% viene consumato intero soprattutto in occasione delle festività natalizie. (fonte: Una) Ma il tacchino, non è solo gustoso ed economico: è anche una carne dall’ottimo profilo nutrizionale che risulta essere adatta a tutti grazie alle sue caratteristiche che ne fanno una carne ricca di proteine e povera di grassi. In particolare la fesa con i suoi 24 grammi di proteine risulta essere la carne più ricca di proteine sia rispetto ad altre carni bianche, sia rispetto alle stesse carni rosse più frequentemente consumate. Volendo, infatti, paragonare la fesa di tacchino con altri tagli magri di vitello (es. Filetto), il tacchino risulta avere il 16% in più di apporto proteico rispetto al vitello (24 gr. % di proteine tacchino vs 20,7 gr. % vitello). Nel tacchino, inoltre, la quota lipidica è molto bassa, pari al 1,2% per la fesa o pari al 2,4% per il tacchino intero senza pelle: i pochi grassi presenti in questa carne bianca determinano così anche un ridotto apporto calorico. “Le proteine – spiega il dott. Michele Sculati, nutrizionista e dietologo – hanno da sempre ricoperto un ruolo rilevante all’interno di un’alimentazione bilanciata, poiché 8 dei 20 aminoacidi che le compongono sono “essenziali”, ovvero il nostro corpo non è in grado di sintetizzarli da solo ma deve necessariamente assumerli con l’alimentazione. Ecco perché la carne di tacchino, così ricca di proteine, rappresenta una scelta perfetta per l’alimentazione quotidiana di grandi e bambini”. A fronte di una schiera di nutrizionisti, chef e gastronomi pronti, dunque, a “schierarsi” a favore del tacchino, delle sue qualità nutritive, della sua versatilità nelle preparazioni, della sua leggerezza e digeribilità e, anche, della sua economicità; gli italiani sembrano ancora non “sfruttare” appieno le potenzialità di questa pregiata carne bianca che potrebbe divenire, soprattutto in un periodo di crisi economica, una valida alternativa alle classiche preparazioni italiane con il vitello. Se durante il periodo natalizio, infatti, il tacchino rappresenta il “re della tavola” degli italiani, durante l’anno, in effetti, i nostri connazionali sembrano preferire – nel consumo – quotidiano – altre tipologie di carni. Secondo una recente indagine Aia/demoskopea sui comportamenti di acquisto, di uso e consumo degli italiani in riferimento alla carne di tacchino, emerge, infatti, che su un consumo pro capite annuo di 18,6 kg di carni avicole, solo il 21% sono di carne di tacchino a fronte di un consumo di pollo pari a circa il 64%. Quanto poi alle motivazioni che spingono all’acquisto, la carne di tacchino viene scelta soprattutto perché “è una carne sicuramente italiana” (50.5%), “perché dà chiare garanzie di qualità” (39.7%), “per il prezzo ridotto” (21%) e per “la percentuale di calorie e grassi contenuta” (14.6%). A questo punto viene proprio da domandarsi come mai gli italiani quando si trovano a preparare un arrosto, uno spezzatino o un ragù non “pensano” a realizzarlo con la carne di tacchino, ricca di nutrienti, povera di grassi e con un costo decisamente più basso rispetto ai vari tagli del “concorrente” vitello  
   
   
CAMBIO DELLA GUARDIA AL RISTORANTE QB DI ROMA IN CUCINA E’ DI SCENA LO CHEF GIUSEPPE DE ROSA SAPORE GENUINO ED ESTROSA CREATIVITA’  
 
Cambio della guardia nella direzione della cucina del ristorante Qb di Roma, nuovo chef è il giovane Giuseppe De Rosa. Nato a Stigliano nel 1981, si lascia ispirare dalla cucina genuina di mamma Caterina e sceglie così di non seguire le orme del padre nel settore dell’edilizia. Prova allora da subito a inseguire il suo sogno d’arte culinaria diplomandosi all’istituto alberghiero e cominciando un percorso professionale nei ristoranti di tutta Italia. A Roma diventa il braccio destro di quello che diventerà col tempo il suo mentore, Fabio Baldassarre, allora chef del Ristorante L’altro Mastai. Seguono diverse esperienze all’estero, in Germania e in Francia, e la collaborazione con Heinz Beck in qualità di chef de partie al Ristorante La Pergola dell’Hotel Rome Cavalieri. Ormai forte degli insegnamenti dei suoi maestri e dell’esperienza acquisita ai fornelli, con determinazione e con il desiderio di spiccare un volo solitario nel 2009 ottiene dapprima il ruolo di sous chef presso l’Hotel Sofitel, e in seguito di chef presso il ristorante Ducati Caffè di Roma. La grande svolta arriva l’anno successivo quando nel 2010 afferra le redini della cucina del Ristorante Brò Porta Portese ottenendo dal Gambero Rosso il punteggio di 75 (una forchetta) e l’apprezzamento per la “mano sicura e creatività giudiziosa” che ha nel proporre piatti della tradizione romana ripensati con estro creativo. Dai complimenti del Gambero Rosso alla cucina del Qb è solo questione di tempo: da novembre Giuseppe De Rosa è ufficialmente il nuovo chef del ristorante capitolino Qb. Passione per i sapori genuini e attenzione alla scelta delle materie prime sono i tratti distintivi della sua cucina, entrambi arricchiti dalla creatività accorta con cui firma ogni suo piatto. Tradizione condita con fantasia: la ricetta perfetta. Quanto Basta, questo il nome per esteso del ristorante, è sinonimo di passione, materie prime di altissima qualità e un locale che risponde in pieno alle esigenze di una clientela sempre più esigente e raffinata come quella capitolina. Qb è il sogno diventato realtà di Guido Marini, sommelier, giovane imprenditore e proprietario di alcuni banchi più rinomati del mercato di piazza Crati a Roma, che offre, dal 1967, alla sua clientela frutta e verdura di stagione locale sempre fresca, genuina e dalle migliori caratteristiche organolettiche. Guido è conoscitore esperto e “ossessivo” dei prodotti della terra. Già in tenera età andava per i campi agricoli di proprietà della famiglia a seguire con amore il ciclo della natura e la produzione. Per i suoi clienti seleziona solo il meglio che la terra può offrire. Per la carne, il pesce e i formaggi si rivolge esclusivamente a produttori locali e di nicchia. La carta dei vini annovera 200 interessanti etichette italiane con particolare riguardo per i prodotti dall´ottimo rapporto qualità/prezzo. Non manca un´esigua ma attenta selezione di champagne francesi. Il ristorante si sviluppa su due livelli ed è arredato con materiali pregiatissimi secondo uno stile ultra moderno. Si accede nel locale da una porta alta quattro metri, realizzata in cristallo e intersecata da listelle di legno Iroko, il pregiatissimo legno africano color miele, quasi a formare delle forme geometriche concentriche. Di fronte all’ingresso la cucina, completamente a vista, permette di ospitare qualche postazione per mangiare davanti ai fornelli. Per le pareti sono stati installati dei pannelli originalissimi fatti artigianalmente in legno Iroko e che formano delle onde scavate. Per i pavimenti si è utilizzato parquet di Iroko e ardesia. Una scala in marmo nero assoluto porta al piano superiore dove c’è la sala con 45 coperti. All’insegna dell’eccellenza Guido ha prestato una particolare attenzione alla mise en place e al tovagliato realizzato con tessuti raffinati che esaltano l’eleganza dell’ambiente. La proposta gastronomica è ampia e diversificata. All’ora di pranzo accanto al menu a la carte un menu del giorno leggero e veloce a partire da 20 euro; alle 18.30 un aperitivo a tema che cambia tutti i giorni a partire da 7 euro che include un calice di vino in abbinamento a finger food; all’ora di cena l’atmosfera cambia e luci soffuse e musica lounge di sottofondo fanno da contorno ad un’esperienza culinaria che vuole stupire i palati. Nella bella stagione un dehors con 25 coperti offre la possibilità di mangiare anche all’aperto. Aperto tutti i giorni. Prezzo medio 45 euro a persona escluse le bevande. Qb Via A. Scarlatti 11/13 00198 Roma Tel. 06 85352010 www.Qbroma.it info@qbroma.It  
   
   
QUALE FUTURO PER GLI SPUMANTI METODO ITALIANO? A VALDOBBIADENE PRESENTAZIONE DELL’ATLANTE DEGLI SPUMANTI D’ITALIA - EDITORE CARLO CAMBI  
 
L’italia ha finalmente una opera completa dedicata ai produttori e territori di vini spumanti. Dopo l’uscita nel 2009 dei primi due volumi dedicati al metodo classico, ha preso forma anche l’opera rivolta al metodo italiano. Una opera letteraria che fosse la “summa” dei vini spumanti e delle bollicine, ma che chiarisse le grandi differenze fra vini, tipologie, metodi, territori, vitigni, Docg e Doc. Proprio anche fra Docg e Doc. Una “pietra miliare” letteraria che sicuramente nel tempo necessiterà di ammodernamenti, inserimenti, ma da qui si deve partire per comprendere la espressione territoriale e quella non geografica di questo vino, perché tale è. Quindi in linea con le tendenze innovative e moderne della cultura e della civiltà della tavola, nel rispetto della grande arte culinaria tradizionale italiana e europea, l’opera letteraria voluta dall’editore Carlo Cambi e scritta da andrea Zanfi si rivolge ad un palcoscenico di gusti, sapori, abbinamenti che è orientato verso una cucina internazionale, se si vuole crescere, sviluppare, portare nel mondo un brand di successo. La scelta della presentazione della prima nazionale è caduta su Valdobbiadene non a caso, è una delle capitali Docg dei vini spumanti italiani, ottenuti con un metodo che deve essere condiviso come un vanto e un merito nazionale, da chiamare proprio “italiano”, cancellando altri nomi. Già i Romani furono i primi a godere delle bollicine rifermentate in piccoli recipienti e producevano vini con il metodo classico, un altro italiano Federico Martinotti, e poi un veneto come Antonio Carpenè, contribuirono per primi a brevettare e a migliorare la tecnica della fermentazione dei vini in grandi recipienti per ottenere una presa di spuma omogenea, rispettosa dell’uva, fresca, moderna, seducente…abbinabile con tutto e, oggi, ancor più interessante per un rapporto “valore/identità”, non più un rapporto qualità/prezzo che ha per anni bloccato in prima fascia i vini italiani. Valore e identità sono un binomio di crescita, di valore aggiunto, di innovazione. Oggi la migliore tecnologia di cantina all’avanguardia consente anche alle piccole cantine di produrre elevata qualità con il metodo delle autoclavi. Ora la “duologia” è composta in 3 volumi, in italiano e inglese, ricca di informazioni e di interviste. L’atlante Degli Spumanti D’italia – metodo italiano è dedicati alle bollicine Docg e Doc e a quelle ottenute dal vitigno, dal Moscato al Glera, dallo Chardonnay al Riesling, dal Muller Thurgau alla Malvasia, dall’Ortrugo al Lambrusco. La penna di Andrea Zanfi racconta 66 storie di vita e di produttori eccellenti che presentano la loro migliore produzione di cui 26 case spumantistiche con sede nei comuni dell’Altamarca Trevigiana, definita oramai dai più “la patria delle eccellenti bollicine metodo italiano”, ma anche le Colline del Prosecco, ovvero la autentica, autoctona, unica, inconfondibile, esclusiva risposta italiana ad altre aree di grande vocazione europea spumantistica. Finalmente anche l’Italia ha una pubblicazione editoriale di grande prestigio dedicata alla bollicine italiane. Settore e comparto economico, oggi fra i più positivi della bilancia agroalimentare italiana nel mondo. Ovse ( Osservatorio Economico Nazionale delle bollicine Italiane www.Ovse.org) stima in circa 400 milioni le bottiglie stappate nel 2011 (+10% circa rispetto al 2010). Una tipologia di vino che non sente la crisi soprattutto all’estero, ha sottolineato Giampietro Comolli, nella serata di prima presentazione del volume a villa dei Cedri a Valdobbiadene. Comolli ha sottolineato inoltre che il volume contribuisce a fornire chiarezza e ulteriore promozione al movimento produttivo delle bollicine italiane. Un libro da leggere, consultare, tenere in biblioteca, ma anche semplicemente da sfogliare e da gustare con gli occhi grazie anche alle splendide fotografie inedite di Giò Martorana. Il tassello conclusivo che mancava e che consentirà adesso a tutti i lettori, siano essi semplici appassionati o professionisti del mondo del vino, di avere una fotografia dettagliata del movimento spumantistico italiano e dei suoi protagonisti. In occasione della presentazione ufficiale di Valdobbiadene, sono stati di grande interesse e prospettiva gli interventi di Innocente Nardi e Fulvio Brunetta, rispettivamente presidente del Consorzio Docg Conegliano e Valdobbiadene e Consorzio Prosecco Doc, che hanno sottolineato le differenze fra le tipologie, ma anche la necessità di attivare sinergie e sintonie per offrire al consumatore informazioni chiare e utili. Due tipologie che hanno in comune un vitigno e una storia, ma con territori, produttività, caratteristiche sensoriali assai diverse e con mercati e canali di consumo differenziati e diversificati. Ii Prosecco doc sempre più orientato ad essere il portabandiera della spumantizzazione italiana nel mondo, oggi vicino a 200 milioni di bottiglie che fra qualche anno arriveranno a 400 milioni. Oggi ancora in credito verso la domanda, ma con un incremento dell’offerta che sarà da governare con grande tutela e strategia. Questi i temi affrontati dai relatori e nel dibattito. Importanti i contributi letterari e storici offerti da tecnici e esperti come Attilio Scienza che ha si è soffermato sulla cultura dell’innovazione come punto di partenza della produzione degli spumanti elaborati in grandi recipienti. Le conclusioni della presentazione a Villa dei Cedri sono state tenute da Giuseppe Cattarin direttore dell’ufficio vitivinicolo della Regione Veneto che ha sottolineato come la Regione abbia contribuito a individuare una soluzione normativa e legale per tutelare un grande vino italiano che sarebbe stato imitato da tutti e come oggi la Regione sia attenta a fornire un contributo al governo della produzione per sostenere il lavoro dei viticoltori e per garantire i consumatori. Atlante degli Spumanti d´Italia - Metodo Italiano di Andrea Zanfi fotografie Giò Martorana Pagine 376, formato 24x30 cm prezzo € 70,00 www.Carlocambieditore.it