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Notiziario Marketpress di Mercoledì 22 Gennaio 2014
CUNEO - L´EUROREGIONE DE “LE ALPI DEL MARE" SU RAI 1  
 
L´euroregione de “Le Alpi del Mare/les Alpes de la Mer” è stata ospite giovedì 16 gennaio della trasmissione Verde Uno Mattina negli studi di Saxa Rubra di Roma. Elisa Isoardi e Massimiliano Ossini, affiancati da ospiti d´eccezione, hanno accompagnato i telespettatori in un viaggio attraverso i profumi, i sapori e le tradizioni millenarie dell´area che si snoda tra Piemonte, Liguria e Provence Alpes Côte d´Azur. La trasmissione si è aperta con un filmato, girato tra Imperia e i Giardini botanici Hambury con le montagne del Cuneese a fare da quinta scenografica, per testimoniare l´importanza della via di comunicazione per eccellenza all´epoca Sabauda: l´Antica Via del Sale che collegava Piemonte, Ponente Ligure e Costa Azzurra, utilizzata dai commercianti per trasportare con carri trainati da cavalli, muli e asini il prezioso oro bianco. A presentare l´Euroregione de Le Alpi del Mare, il presidente Ferruccio Dardanello che ha sottolineato: “Il punto di forza della nostra vasta area sta nella diversità e complementarietà di paesaggi e prodotti in grado di soddisfare un´offerta turistica a 360 gradi, con un patrimonio naturalistico che funge da valore aggiunto, da carta vincente per sviluppare quella cultura transfrontaliera necessaria per affrancarsi dalle cosiddette barriere territoriali ”. Alcuni dei piatti tipici delle Alpi del Mare - acciughe fritte e al verde, battuta di fassone al coltello e filetto flambato al Barbaresco - sono stati preparati dai cuochi Mauro Prato e Silvio Pellegrino, dell´istituto alberghiero di Dronero e Mondovì. E ancora dalla provincia Granda, un tagliere di formaggi con Castelmagno, Toma piemontese, Raschera, Bra tenero e Bra duro e i salumi di Alessandro Chiapella di Carrù, illustrati nel dettaglio con i rispettivi valori nutrizionali dal professore Giorgio Calabrese. La controparte ligure ha presentato il suo prodotto principe, ovvero l´olio accompagnato da limoni, erbe officinali e aromatiche surrogati naturali di antinfiammatori e antivirali e base della moderna fitoterapia. Il presidente di Promoimperia Enrico Lupi ha parlato di Olioliva, manifestazione imperiese giunta alla Xiii edizione con oltre 100 mila presenze e volano del turismo culturale per il territorio, quest´anno in sinergia con Peccati di Gola, iniziativa enogastronomica del capoluogo monregalese. Ad accompagnarlo nell´assaggio dell´olio, il vice presidente Capo Panel Onaoo Marcello Scoccia. Presenti altresì il presidente del comitato Expo Scuola del Miur Riccardo Garosci, che ha illustrato il progetto Scuola e Cibo, Giovanna Gerbaudo di “Arte dolciaria “ di Imperia che ha preparato i biscotti all´olio di oliva del Marinaio e Aurelio Rezoagli, maestro intagliatore del legno.  
   
   
PAC. IN PUGLIA CIRCA 20MILIONI DI EURO IN PIÙ  
 
 Con l’accordo tra il Ministero delle politiche agricole e le Regioni sull’applicazione della nuova Pac 2014-2020, si apre la stagione dei nuovi interventi sullo sviluppo anche per la Puglia chiamata a dare attuazione all’intesa attraverso il Piano di Sviluppo Rurale che per il prossimo settennio punterà molto su aggregazione, internazionalizzazione e ricambio generazionale. “Siamo pronti alla sfida che dovrà rappresentare gli anni della maturità e dell’approccio a nuovi mercati per l’agricoltura pugliese” – spiega l’Assessore Fabrizio Nardoni, in qualità di responsabile delle politiche sulle risorse agroalimentari della Giunta Vendola e coordinatore nazionale degli assessori regionali al ramo – “Un orizzonte programmatico che costruiremo con il dovuto coinvolgimento di tutti i protagonisti del comparto, ma che sin dalle sue linee generali si preannuncia con l’ambizione di rendere il settore primario una delle voci preponderanti del Pil pugliesi. “Per quanto riguarda il primo pilastro della Politica Agricola Comune (Pagamenti diretti) l’intesa tra le Regioni ha consentito di definire un percorso di possibile attuazione dei nuovi regolamenti comunitari che deve consentire di attuare le politiche di convergenza tenendo conto della situazione attuale e riducendone gli impatti.”(...) “Gli elementi portanti dei prossimi pagamenti diretti – spiega Gabriele Pagliardini, direttore d’Area del settore politiche per lo sviluppo rurale – saranno basati sulla regionalizzazione degli interventi che superano i confini amministrativi per identificarsi in quelli più ampi nazionali, e un intervento sul greening commisurato ai pagamenti di base per singolo beneficiario. “ Il metodo di convergenza – precisa ancora Pagliardini – sarà quello del cosiddetto metodo irlandese che consente di attenuare le possibili perdite derivanti dall’attuazione dei regolamenti comunitari. Con un ulteriore elemento di cautela rappresentato dalla previsione di una percentuale massima di perdita di risorse del 10% rispetto a quanto sarebbe attribuibile alle regioni sulla base del metodo storico. “Ma oltre al primo pilastro, in ogni regione italiana, Puglia compresa, vi è grande attesa per gli strumenti che dovranno essere in atto per il Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 che malgrado il taglio di quasi 100 miliardi al Bilancio europeo lascia per l’Italia invariate le risorse di massima. “Per la Regione Puglia in verità si tratta di cifre tutte in crescita. “Sale, rispetto alla programmazione 2007/2013, la quota di contribuzione comunitaria di 140 milioni di euro, con una conseguente facilitazione della rendicontazione della spesa, in relazione agli obiettivi periodici di attuazione del programma, mentre la spesa pubblica complessiva si incrementa di 20 milioni di euro. “Il dato definitivo che la Puglia potrà impegnare in termini di quota pubblica è di 1 miliardo e 637 milioni (nel 2007-2013 erano un miliardo e 617 – ndr). Una dotazione coperta in quota del 60,5 dal Fondo Feasr e per le risorse residue (39,95%) dallo Stato (70%) e dalla Regione Puglia (30%).” “Abbiamo maggiori risorse – sottolinea Nardoni – sia pure in termini nominali, ma dobbiamo mettere in campo una politica di settore che sappia tradursi sul territorio in dinamiche di sviluppo che consentano al nostro apparato produttivo, nella difficoltà del mercato interno, di accaparrarsi quote di mercato internazionale. “Un salto di qualità che la Puglia intende compiere anche attingendo alle risorse dei programmi nazionali con linee di credito accese nel capitolo dedicato alla gestione del rischio (un miliardo e 640milioni di euro) “Sul programma dedicato alla copertura assicurativa sulle produzione la regione Puglia è chiamata ad una sfida di futuro. “Tutti gli anni siamo costretti a gestire le complicate se non addirittura drammatiche conseguenze di eventi come alluvioni, gelate o grandinate – afferma l’Assessore regionale – Calamità spesso non risarcibili con altre forme di finanziamento se non le coperture assicurative che in altre regioni come ad esempio l’Emilia Romagna, raggiungono il 60% della produzione complessiva, mentre in Puglia si fermano a quota 10%. Contiamo di attingere a quelle risorse per attivare nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale della Regione incentivi per coloro che intendono assicurare le loro produzioni. Ma il cambio di passo del prossimo Psr – secondo il Direttore Pagliardini – sta tutto nella matrice dello sviluppo, a cominciare dalla risoluzione del problema rappresentato dalle filiere troppo frazionate. “Una risposta ai problemi strutturali dell’agricoltura mediterranea e pugliese in particolare – spiega Nardoni – arriva dall’aggregazione delle imprese, e dai nuovi strumenti di sviluppo messi a disposizione delle aziende agricole per l’incentivazione di nuove strategie orientate alla competitività. “Competizione che le imprese agricole pugliesi dovranno affrontare parlando inglese o giapponese, utilizzando tutti gli strumenti messi a disposizione dall’innovation technology e studiando l’approdo in altri mercati – conclude Nardoni.”  
   
   
L´ACCORDO SUL PREZZO DEL LATTE IN LOMBARDIA STIMOLI UNA RIFLESSIONE OPERATIVA ANCHE IN PIEMONTE  
 
 Nei giorni scorsi la Lombardia ha sottoscritto l’accordo per il prezzo del latte per il periodo febbraio – giugno 2014 a 44,5 centesimi al litro. Assessore Regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto: “Accolgo con favore e interesse l’accordo sancito in Lombardia, Regione che produce il 40% del latte italiano. Questa intesa rappresenta un’occasione fondamentale per generare ragionamenti anche nelle altre Regioni, tra le quali il Piemonte. Prendo atto delle richieste di convocazione di un tavolo regionale utile a riflettere sinergicamente con le parti coinvolte sulle strategie da adottare in Piemonte. Credo non sia un caso che l’indice impiegato nella campagna 2011/2012, che ha rappresentato il prezzo ufficiale nella nostra Regione dal 1 aprile 2011 al 31 marzo 2012, nel mese di dicembre 2013 abbia registrato un dato pari a 0,43851 euro al litro, confermando un trend in crescita nel corso degli ultimi mesi e mantenendo dunque tutta la sua attualità e correttezza rispetto a specifici momenti del mercato del latte. Le evoluzioni del suddetto mercato a livello mondiale e la fine del regime delle quote fra poco più di un anno devono stimolare riflessioni approfondite finalizzate all’individuazione di prospettive operative. Sarà mia cura nei prossimi giorni contattare le parti agricola e industriale per valutare la disponibilità a discutere insieme”.  
   
   
FONDI EUROPEI: ALL’AGRICOLTURA VALDOSTANA 138 MILIONI DI EURO PER LA PROGRAMMAZIONE 2014-2020  
 
 La ripartizione definitiva delle risorse per l’agricoltura assegnate all’Italia dall’Unione Europea, approvata nel corso dell’ultima seduta della Commissione Politiche Agricole della Conferenza delle Regioni e Province autonome, porta alla Valle d’Aosta oltre 138 milioni di euro per la programmazione 2014-2020. Al netto delle risorse aggiuntive regionali, la quota complessiva di cui disporrà con certezza l’agricoltura valdostana rispetto al settennio precedente 2007-2013, crescerà di oltre 14 milioni di euro. L’assessore all’Agricoltura e Risorse naturali Renzo Testolin valuta positivamente il risultato ottenuto: «La ripartizione dei fondi europei è il frutto di un lungo percorso di confronto tra le Regioni, che ho intrapreso fin dalle prime settimane del mio mandato. Si tratta senza dubbio di un risultato significativo e, tenuto conto del difficile momento che il mondo rurale si trova ad affrontare, la consistente dotazione finanziaria del nuovo piano potrà garantire risposte importanti al settore. Inoltre, l’attuazione di programmi nazionali, quali i piani di gestione del rischio, quello della biodiversità animale e il piano irriguo, per i quali è previsto per l’Italia un valore complessivo di 2,2 miliardi di euro, potrebbe portare ulteriori importanti risorse alla nostra Regione».  
   
   
LOMBARDIA, SUINI, FAVA: BENE TAVOLO FILIERA IL 30 GENNAIO  
 
 "Sono soddisfatto perché, finalmente, il Ministero delle Politiche agricole ha convocato il tavolo della filiera suinicola per il prossimo 30 gennaio alla sede dello stesso Ministero. È stata finalmente accolta la richiesta della Lombardia e delle regioni del Nord, che producono oltre l´80 per cento dei suini nazionali, di risolvere i problemi che stanno mettendo in difficoltà il comparto". Lo dice l´assessore all´Agricoltura della Lombardia Gianni Fava, alla luce della riunione interprofessionale fissata dal Mipaaf fra rappresentanze degli allevatori e dei macellatori. Al tavolo parteciperanno per la prima volta, anche le cinque Regioni del Nord, che avevano chiesto al Ministero delle Politiche agricole di fissare l´incontro. Fra i temi all´ordine del giorno lo stato di avanzamento del protocollo di intesa firmata dagli operatori e dalle più importanti Regioni del Nord produttrici di suini (Lombardia, Emilia-romagna, Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia) lo scorso 8 luglio e i problemi della Commissione unica nazionale, dallo scorso ottobre disertata dalla parte industriale acquirente.  
   
   
INCONTRA VERTICI GRANAROLO E LATTERIE FRIULANE  
 
Trieste - L´assessore regionale alle Attività produttive e alle Risorse agricole Sergio Bolzonello ha incontrato i vertici aziendali di Granarolo e Latterie Friulane, a seguito della vertenza che insiste sulla realtà cooperativa friulana. L´incontro è servito ad illustrare alla Regione Friuli Venezia Giulia lo stato della trattative in atto per la possibile fusione tra le due cooperative. L´assessore Bolzonello, al termine della riunione, ha rimarcato come "elementi positivi" il fatto che il progetto preveda il mantenimento in Friuli Venezia Giulia non solo di uno stabilimento, ma di una struttura industriale, commerciale e distributiva, oltre alla conservazione degli storici marchi. Bolzonello ha chiesto assicurazioni rispetto al mantenimento della fiscalità in regione e, in particolare, sul rispetto dell´accordo sindacale già siglato circa un anno fa in materia di personale, ottenendo in cambio già oggi alcune risposte positive proprio in tema di fiscalità e di "non chiusura" per quanto riguarda il personale. A margine del tavolo, rivolgendosi ai responsabili di Latterie Friulane, l´assessore Bolzonello ha auspicato, pur nel massimo rispetto dell´autonomia della cooperativa, che venga anche valutata la manifestazione d´interesse presentata in questi giorni dal Consorzio agrario del Friuli Venezia Giulia.  
   
   
PESCA:160 ML DA DESTINARE AL CO.GE.VO FRENTANO  
 
Pescara - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alla Pesca Mauro Febbo, ha approvato l´avviso pubblico a favore delle imprese di pesca che esercitano la pesca dei molluschi nel compartimento marittimo di Ortona. "Nella seduta odierna - spiega Mauro Febbo - il Governo regionale ha deliberato un finanziamento pari a euro 160 mila euro in regime "de minimis" a favore degli imprenditori ittici abruzzesi e, nello specifico, del Co.ge.vo. Frentano colpito dalla grave moria di vongole. Questa è una risposta concreta per far fronte ad una situazione che ha messo in serie difficoltà un intero comparto, come quello dei vongolari. L´aiuto è corrisposto in relazione a ciascuna unità da pesca abilitata al prelievo dei molluschi bivalchi. Questo provvedimento - continua Mauro Febbo - è conseguenziale alla variazione di Bilancio approvata in Consiglio regionale dove, su mia proposta, abbiamo stanziato euro 160.000 da destinare immediatamente agli imprenditori ittici del comparto di Ortona trovatosi in difficoltà sia per la moria delle vongole sia per il fermo biologico. Con l´atto odierno - ha aggiunto l´assessore - possiamo rassicurare la categoria in quanto la Regione Abruzzo e l´assessorato alla Pesca hanno mantenuto fede agli impegni presi e, pertanto, nei prossimi giorni gli imprenditori del Co.ge.vo. Frentano possono reperire il modello presso l´indirizzo www.Regione.abruzzo.it/pesca e inoltrare la domanda di aiuto presso gli uffici competenti".  
   
   
LA REGIONE CALABRIA PRENDERÀ PARTE A DUE IMPORTANTI MANIFESTAZIONI INTERNAZIONALI DEDICATE ALL’OLIO: “OLIO CAPITALE” E “SOL”  
 
L’assessore regionale all’Agricoltura, Foreste e Forestazione Michele Trematerra ha reso noto che la Regione Calabria prenderà parte a due importanti manifestazioni internazionali dedicate all’olio. Si tratta di “Olio Capitale”, rassegna internazionale dedicata agli oli extra vergine tipici e di qualità, che si terrà a Trieste dal 7 al 10 marzo, e di “Sol”, altra kermesse internazionale dedicata all’olio di qualità, in programma dal 6 al 9 aprile a Verona. L’assessore Trematerra ha anche informato che il Dipartimento Agricoltura, in collaborazione con l’Elaioteca regionale “Casa degli oli extravergine di oliva di Calabria”, ha indetto due manifestazioni d’interesse per selezionare le aziende calabresi che intendono prendere parte alle due kermesse. L’ottava edizione di “Olio Capitale”, che per il secondo anno consecutivo si svolgerà nella prestigiosa sede della Stazione Marittima di Trieste, costituisce un momento di primaria importanza per la crescita del settore olivicolo e un’opportunità di incontro unica per gli addetti ai lavori, in grado di favorire lo scambio e la divulgazione su larga scala delle conoscenze inerenti la filiera. Caratteristica principale dell’evento, che presenta le migliori produzione nazionali ed estere, è quella di presentare, a differenza di altri, l’olio in esclusiva, senza abbinarlo ad altri prodotti alimentari. Tutta l’esposizione, la promozione, la pubblicità, gli eventi collaterali, sono focalizzati in sostanza sul prodotto olio d’oliva di qualità. Nell’edizione 2013 al salone erano presenti visitatori provenienti da 26 Paesi e oltre 200 produttori di olio extra vergine d’oliva dall’intero territorio nazionale. Rinnovato nella formula e negli spazi espositivi, per meglio rispondere alle esigenze dei partecipanti, “Sol”, che si terrà nei saloni di Veronafiere, è la rassegna internazionale dell´olio di qualità, prestigiosa vetrina che promuove l´eccellenza olivicola sul mercato nazionale ed internazionale. Compiaciuto l’Assessore Trematerra. “Continuiamo – ha detto - a portare avanti la nostra opera di valorizzazione e promozione dei nostri oli extra vergine di qualità che meritano un posto di rilievo sia nel panorama nazionale che internazionale. Per questo non mancheremo a manifestazioni di tale rilievo, che offrono agli addetti ai lavori calabresi la possibilità di confrontarsi con colleghi provenienti da tutte le parti del mondo, su tecniche di produzione e di commercializzazione”.  
   
   
IL VENETO PER IL CREDITO DI ESERCIZIO ALLE AZIENDE AGRICOLE  
 
Venezia - La Giunta veneta ha impegnato circa 2,6 milioni complessivi per finanziare il credito di esercizio a favore delle imprese agricole. “Il provvedimento è finalizzato ad assicurare alle aziende del primario – ha spiegato l’assessore Franco Manzato – la necessaria liquidità per poter affrontare questo periodo di crisi economica e finanziaria, che si fa sentire ancora pesantemente e pesa di più in un settore dove il guadagno derivante dalla vendita del prodotto è spesso posticipato nel tempo o concentrato in brevi periodi, mentre le spese di funzionamento e di produzione sono necessarie lungo l’intero arco dell’anno. Riusciamo ad attivare questo tipo di iniziativa perché il Veneto si è dato una specifica legge anticrisi ancora nel 2009, alle prime avvisaglie del tracollo finanziario che ha investito le economie mondiali”. L’intervento regionale consiste in un contributo fino al cento per cento degli interessi corrisposti dall’impresa alla banca, fino ad un massimo di 2.500 euro. Spetta ad Avepa la gestione tecnica, finanziaria ed amministrativa della partita, compresa la predisposizione della modulistica e la definizione delle procedure di istruttoria e di liquidazione dei benefici. Tra gli effetti più evidenti e preoccupanti determinati dalla crisi economico finanziaria è da registrare la consistente contrazione dei volumi di capitale liquido disponibile per gli investimenti e le anticipazioni alle imprese, che hanno portato ad una stretta negli impieghi creditizi e ad una contestuale richiesta di maggiori garanzie per l’erogazione da parte degli Istituti erogatori. I meccanismi che contraddistinguono il mercato del credito creano inoltre una oggettiva situazione di svantaggio alle imprese agricole rispetto a quelle attive negli altri settori che quindi scontano maggiori difficoltà nell´accesso e costi più alti per la provvista del danaro. Il sostegno all’esercizio serve ad agevolare la gestione delle imprese agricole sulle operazioni di credito a breve effettuate dalle banche.  
   
   
REGGIO EMILIA - INDIA: PROGETTO "EIMA SHOW PUNJAB 2014"  
 
Ultimi giorni per aderire al Campo Prova macchine agricole e incontri b2b che si svolgerà a Ludhiana, nello stato indiano del Punjab, dal 13 al 15 marzo prossimi. Nell’ambito delle iniziative che da anni la Cdc di Reggio Emilia promuove a favore del mercato indiano, viene riproposto un progetto volto a divulgare, presso operatori indiani provenienti dallo Stato del Punjab e da altri limitrofi, macchine ed attrezzature per l’agricoltura e relativa componentistica e macchine per l’agroindustria ed il food processing italiane. Il Progetto “Eima Show Punjab India 2014” si articolerà nelle seguenti attività: 1. Prove in campo di macchine agricole - Tale attività verrà attivata presso la Punjab Agricultural University di Ludhiana (www.Pau.edu), una delle più importanti Università agrarie non solo dello Stato del Punjab ma dell’intero Paese, nelle stesse date in cui avrà luogo “Kisan Kela”, fiera dedicata agli agricoltori, in grado di attrarre oltre 250mila visitatori dal Nord dell’India, ovvero il 14 e 15 marzo 2014. 2. Incontri b2b - Verranno organizzati incontri b2b tra le aziende partecipanti alle prove in campo e le potenziali controparti indiane (importatori, distributori, produttori di macchinari e componentistica), che si terranno il 13 marzo 2014, il giorno immediatamente precedente a quello in cui avranno luogo le prove in campo. Le aziende che parteciperanno al Progetto avranno poi a disposizione uno spazio alla prossima edizione di “Eima International”, che si terrà a Bologna dal 12 al 16 novembre 2014, in un’area appositamente dedicata al Progetto “Eima Show Punjab India 2014” e di primissima rilevanza, entro cui esporre un modello simile a quello inviato in India per le prove. Sul sito camerale sono disponibili maggiori informazioni ed è possibile scaricare la scheda di adesione. Il termine ultimo per l’adesione è mercoledì 22 gennaio 2014.  
   
   
REFLUI, LOMBARDIA: VALUTIAMO LO STOP DEL DIVIETO DI SPANDIMENTO  
 
Milano - "Desidero rassicurare le rappresentanze regionali di Confagricoltura, Coldiretti e Cia, che sollecitano la questione legata al divieto di spandimento dei reflui azotati, in vigore fino al 28 febbraio prossimo e relativamente al quale la Regione, a determinate condizioni e comunque nel rispetto dei complessivi 90 giorni di divieto, ha la facoltà di sospendere in via temporanea tale blocco. Se, come anche le organizzazioni sindacali degli agricoltori ben sanno, sussisteranno le condizioni meteo, la Regione Lombardia valuterà la possibilità di sospendere il divieto". Lo specifica l´assessore all´Agricoltura della Lombardia Gianni Fava, in merito al problema del divieto di spandimento dei materiali azotati dal 1° dicembre al 28 febbraio prossimo. Possibili Ulteriori Slittamenti - "Così come la Lombardia ha già tenuto in considerazione le esigenze dell´agricoltura, a seguito di un´annata particolarmente sfavorevole dal punto di vista climatico, prevedendo lo slittamento del blocco invernale relativo allo spandimento dei reflui zootecnici al 1° dicembre e consentendo così agli imprenditori agricoli e agromeccanici di ultimare le operazioni di raccolta in campo delle colture - ricorda Fava - allo stesso modo, ove le condizioni meteorologiche fossero favorevoli, ritengo che la Regione possa valutare ulteriori misure a supporto delle particolari esigenze dell´agricoltura, come già previsto nel provvedimento regionale". Direttiva Nitrati - Allo stesso tempo l´assessore Fava pone l´accento sul tema più ampio della Direttiva nitrati e del divieto di spandimento dei reflui azotati nelle campagne nel periodo invernale. "Devono essere ridiscussi sia i parametri che la normativa a livello nazionale - incalza Fava -. Ma mentre il Ministero delle Politiche agricole, dietro mio sollecito, ha mostrato una seppur timida apertura al dialogo, con il Ministero dell´Ambiente il dialogo appare più complicato".  
   
   
CALABRIA: APPROVATO IL BANDO PER L’ACCESSO AI FINANZIAMENTI DEL PROGRAMMA APISTICO 2013/2014  
 
L’assessore regionale all’agricoltura, foreste e forestazione Michele Trematerra rende noto che è stato approvato il bando di accesso ai benefici previsti dal finanziamento del Programma apistico 2013/2014. La finalità del bando, scaricabile dal sito www.Calabriapsr.it  è quella di supportare interventi che mirino al miglioramento della produzione e commercializzazione dei prodotti dell´apicoltura ai sensi del Reg. Ce 1234/07. Nello specifico saranno cinque le azioni finanziabili: assistenza tecnica e formazione professionale degli apicoltori, lotta alla varroasi, razionalizzazione della transumanza, misure di sostegno per il ripopolamento del patrimonio apistico comunitario, collaborazione con organismi specializzati per la realizzazione dei programmi di ricerca. “Particolare importanza – ha dichiarato Trematerra - sarà data alla caratterizzazione dei mieli mediante studi di tipizzazione, al ripopolamento degli alveari, all’acquisto di attrezzature per il nomadismo, nonché a una serie di importanti attività di qualificazione e formazione per gli apicoltori della regione. Il settore apistico – ha evidenziato l’esponente della Giunta – è in grande sviluppo e merita la giusta visibilità e l’opportuno sostegno. Mi preme lodare l’ottimo lavoro svolto fino a questo momento dagli apicoltori calabresi, dalla riconosciuta professionalità, e sottolineare che abbiamo lavorato per rendere fruibile il pano ad apicoltori che ad oggi non hanno fruito dei benefici previsti. Ci tengo a precisare - ha evidenziato infine l’assessore Trematerra - che il settore apistico avrà un ruolo centrale nella prossima programmazione”. Le domande di contributo dovranno essere presentate entro e non oltre 20 giorni dalla data di pubblicazione del bando sul sito www.Calabriapsr.it  avvenuta giorno 20 gennaio 2014.  
   
   
FRAGOLA E PICCOLI FRUTTI, GIOVEDI INCONTRO TECNICO A VIGALZANO  
 
Trento - Giovedì 23 gennaio, dalle 9 alle 12, presso la sede di Vigalzano, la Fondazione Edmund Mach organizza una giornata tecnica su fragola e piccoli frutti. L’incontro si propone di offrire agli agricoltori un momento di riflessione e di aggiornamento sulle problematiche individuate con il mondo produttivo. “La giornata –spiega il dirigente del Centro Trasferimento Tecnologico, Michele Pontalti- vuole essere un primo passo nel trovare dei punti di incontro fra tutti gli attori che operano nel settore dei piccoli frutti per poter orientare le attività verso obiettivi chiari e condivisi”. Giovedì dunque, nella sede periferica di Vigalzano, dove si concentrano le attività di ricerca, sperimentazione e consulenza svolte dalla Fondazione Edmund Mach nel comparto dei piccoli frutti, si tratteranno diversi temi. In primis, la difesa fitosanitaria della fragola, nell’ottica della riduzione dei prodotti fitosanitari di sintesi e degli eventuali residui, attraverso il confronto di diverse strategie di protezione delle piante, compresi i prodotti fitosanitari a basso impatto ambientale e di origine naturale. Si illustreranno gli effetti di differenti concimazioni del lampone fuori-suolo per migliorare le conoscenze relative a questa tecnica di coltivazione, ma si affronterà anche il problema Drosophila Suzukii, analizzando il comportamento dell’insetto nel corso del 2013, annata particolarmente difficile per la difesa da questa avversità, per fare il punto sulle possibili strategie di contenimento attraverso le esperienze di controllo attuate presso le aziende di alcuni produttori. (sc) Giornata tecnica piccoli frutti Giovedì, 23 Gennaio 2014 - ore 08:45 Fondazione E. Mach - Via della Val 2, Loc. Costa di Casalino – Vigalzano - Pergine Valsugana (Tn) Programma 08.45 Registrazione dei partecipanti 09.00 Apertura lavori - Michele Pontalti 09.15 Protezione della fragola con riduzione dell´apporto chimico - Sandro Conci, Davide Profaizer 09.45 Concimazione del lampone fuorisuolo: effetto della conducibilità elettrica - Paolo Zucchi 10.15 Pausa caffè 10.30 Evoluzione e comportamento di Drosophila suzukii in Trentino nel 2013 - Alberto Grassi 11.00 Strategie di contenimento delle infestazioni di Drosophila suzukii - Gianpiero Ganarin 11.30 Discussione 12.00 Chiusura Moderatore: Tommaso Pantezzi  
   
   
“PSR” 2014-2020: COSTRUIAMO INSIEME STRATEGIA PER COMPETITIVITÀ E SVILUPPO UMBRIA  
 
 "Il nuovo Programma di sviluppo rurale metterà in atto un sistema di interventi e investimenti a sostegno dello sviluppo e della competitività non solo delle imprese agricole e agroalimentari, ma di tutto il territorio umbro. È questa la scommessa che ci attende nei prossimi sette anni". Lo ha sottolineato l´assessore regionale all´Agricoltura, Fernanda Cecchini, che stamani nella sede dell´Assessorato regionale ha presieduto un incontro preparatorio del "Psr" 2014-2020, alla quale sono intervenuti rappresentanti degli ordini e categorie professionali (agronomi, ingegneri, architetti, periti agrari e agrotecnici, geometri) operanti in Umbria, della Facoltà di Agraria dell´Università degli studi di Perugia e del Parco tecnologico agroalimentare dell´Umbria. "È in questa direzione che procede speditamente il nostro lavoro di preparazione, in cui abbiamo voluto coinvolgere una platea ancora maggiore di soggetti che hanno manifestato interesse - ha detto l´assessore -. Grazie alla ´virtuosità´ con cui abbiamo gestito la programmazione appena conclusa, dimostrando di saper impegnare e spendere le risorse disponibili, per la nuova programmazione - ha rilevato - una piccola regione come l´Umbria può contare su un pacchetto di risorse consistente: 876 milioni di euro. Un risultato molto positivo, poiché abbiamo confermato il precedente finanziamento, aggiudicandoci anche 84 milioni di euro in più". "Sono risorse certe - ha aggiunto - che avremo a disposizione per migliorare la competitività delle imprese agricole umbre, per il loro ammodernamento, la ricerca, l´innovazione. Allo stesso tempo ci permetteranno di continuare a rafforzare il sistema di servizi del territorio rurale umbro, anche con la diffusione della banda larga, di garantire posti di lavoro soprattutto per i giovani e l´inclusione sociale. La sfida dei prossimi anni, facendo tesoro della capacità che abbiamo dimostrato di utilizzare meccanismi e procedure della programmazione comunitaria - ha detto ancora - è quella di mettere a frutto al meglio queste risorse per favorire una nuova fase di sviluppo dell´intera regione". "La Regione - ha sottolineato a questo riguardo l´assessore - investirà 149 milioni di euro, la quota stabilita del 30 per cento, per cofinanziare il nuovo Programma di sviluppo rurale. C´è, dunque la certezza delle risorse e la voglia di utilizzarle ancora meglio che nel passato; ora sta a noi, sulla base della strategia che abbiamo delineato, costruire insieme il programma che poi declineremo in assi, obiettivi e misure". Tre le "eccellenze" che si vogliono conquistare, come ha ricordato il coordinatore dell´Area Agricoltura della Regione Umbria, Ciro Becchetti: agroalimentare, ambientale e sociale. E, grazie alle risorse cospicue ottenute dall´Umbria nel riparto dei fondi per lo sviluppo agricolo, la sfida non sarà impossibile. Il lavoro preparatorio della nuova programmazione, avviato già dal luglio scorso, va avanti nel rispetto degli adempimenti fissati dalla Commissione Europea. Entro marzo, ha detto Becchetti, dovrà essere portata a termine la Vas, valutazione ambientale strategica, una delle tre valutazioni richieste. Per ottenere l´approvazione del "Psr" regionale dalla Commissione Europea entro l´anno, l´ipotesi di Programma dovrebbe essere presentato dalla fine di aprile (in cui è prevista la stipula dell´accordo di partenariato tra l´Italia e Bruxelles) al massimo entro giugno. Oggi, intanto, si è chiusa la "fase di ascolto" propedeutica alla redazione del "Psr" che la Regione ha svolto con specifici focus coinvolgendo il partenariato istituzionale, economico e sociale per analizzare i fabbisogni di sviluppo delle aree rurali dell´Umbria. Nel corso dell´incontro, sono stati illustrati contenuti e risultati dell´analisi di contesto, swot analysis e analisi dei fabbisogni realizzate dall´Agenzia Umbria Ricerche, su incarico dell´Assessorato regionale all´Agricoltura. Il nuovo Programma di sviluppo rurale sarà tra i temi all´ordine del giorno della prossima riunione del "Tavolo Verde", convocato dall´assessore Fernanda Cecchini per martedì 28 gennaio, e verrà inoltre esaminato in assemblee pubbliche, per proseguire nella partecipazione e nella condivisione della strategia e degli interventi.  
   
   
AGROBIOS: PRIORITÀ NELL’AGENDA DI GOVERNO  
 
“Agrobios è una delle priorità della mia agenda che sarà oggetto di attenzione nei primi cento giorni di governo”. A precisarlo, in riferimento a notizie apparse oggi sulla stampa, è l’assessore regionale all’Agricoltura, Sviluppo rurale ed economia montana, Michele Ottati. “Da quando sono stato chiamato a guidare il Dipartimento agricoltura – spiega – ho lasciato il Belgio e risiedo a Satriano di Lucania. Chi vuol fare dell’ironia – ha detto – dovrebbe recarsi a Satriano e farsi raccontare dai paesani la mia storia lucana. Desidero, inoltre chiarire a tutti i miei interlocutori che non intendo lavorare ed affrontare le varie tematiche di grande serietà attraverso la stampa. Come mio metodo di lavoro, invece, intendo procedere ascoltando le istanze del mondo agricolo e cercando di dare risposte immediate. Non mi sottraggo al confronto tanto che dai primi giorni di gennaio le porte del mio ufficio sono aperte a tutti coloro che hanno l’esigenza di rappresentarmi le varie questioni”. Per quanto riguarda Agrobios, l’Assessore precisa che non ha avuto l’onore di essere chiamato né di ricevere un qualsivoglia documento, memorandum o riflessione da parte di Agrobios. “Se la dirigenza di Agrobios in liquidazione – continua Ottati – nel corso del 2013 ha realizzato uno ‘screening’, rispetto a quanto già noto all’epoca di cessione dei rami d’azienda, sarebbe opportuno farmelo recapitare in modo da valutare nel merito i problemi. Ciò permetterebbe un dialogo più costruttivo tra le parti interessate e si eviterebbe di fare dell’inutile protagonismo. Dal prossimo 3 febbraio – ha annunciato – la nuova Pac 2014-2020 sarà oggetto di una consultazione on line ed Agrobios per la parte integrata in Alsia avrà l’opportunità di inserirsi nella programmazione europea”. Nell’ottica di una riforma della governance del comparto agricolo, l’assessore ha affidato a partire dalla settimana prossima, a Kpmg (un network di società di servizi professionali) un audit della durata di 45 giorni sui tre Consorzi di bonifica per valutare la situazione e fare una proposta alla Giunta in maniera oggettiva. A breve, visiterà le cinque sedi dell’Alsia per rimodulare obiettivi e funzioni dell’Agenzia.  
   
   
CONVEGNO INNOVAZIONE NELL’AGROALIMENTARE, RICERCA E IMPRESE VERSO EXPO 2015  
 
Milano - Il Comitato Scientifico Internazionale per Expo del Comune di Milano, istituito dal Sindaco sulla base di un accordo con i rettori delle sette Università milanesi, ha organizzato un convegno su Innovazione Nell’agroalimentare - Ricerca E Imprese Verso Expo 2015 che si terrà nella giornata del 23 gennaio 2014 presso la Sala Convegni di Palazzo Reale, piazza del Duomo 14, a partire dalle ore 9.30. L’iniziativa rientra nel programma che il Comitato Scientifico sta realizzando in preparazione dell’ Esposizione Universale. Parteciperanno autorità coinvolte al massimo livello nel progetto Expo: il sottosegretario Maurizio Martina, il Presidente della Lombardia Roberto Maroni, il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia, il vice commissario europeo all’Expo Giancarlo Caratti. L’on. Paolo De Castro, presidente della U.o. Agricoltura del Parlamento europeo, e Antonio Di Giulio Direttore Biotecnologie e Agroalimentare - Dg Ricerca Commissione Europea, terranno le relazioni introduttive. A seguire tre tavole rotonde su temi di grande portata, quali innovazione e trasferimento tecnologico, specificità delle filiere agro-alimentari e contraffazione. Si confronteranno i rappresentanti delle più importanti istituzioni e centri di ricerca scientifica e tecnologica italiane (Università, Cnr, Cra, Enea, Accademia dei Georgofili, Associazione Italiana Società Scientifiche Agrarie, Conferenza Nazionale dei Presidi e Presidenti di corsi di laurea dell’area agro-alimentare), del mondo delle imprese agrarie e dell’industria del settore (Confagricoltura, Coldiretti, Confederazione Italiana Agricoltori, Federbio, Confindustria, Federchimica), insieme con l’ordine degli avvocati di Milano, altri esperti nel campo del diritto e pubblici amministratori (vicesindaco Ada Lucia De Cesaris e assessore Cristina Tajani). Scopo del convegno è fare emergere insieme con i problemi che investono il settore agro-alimentare oggi e nel prossimo futuro, anche le possibili soluzioni attraverso idee, proposte, esempi che possano fungere da stimolo e modello su scala nazionale e internazionale. Proposte da offrire quindi al dibattito anche durante il semestre di Expo Milano 2015. Www.comitatoscientifico-expo2015.org    
   
   
VIGNETI IN TOSCANA: DALLA GIUNTA 17 MILIONI DI EURO PER RICONVERSIONE E RISTRUTTURAZIONE  
 
 Firenze - Quasi 17 milioni di euro: questa la somma destinata alla ristrutturazione e riconversione dei vigneti in Toscana. Lo stabilisce una delibera della giunta regionale, portata ieri in approvazione su iniziativa dell´assessore all´agricoltura Gianni Salvadori, che rientra nella organizzazione comune del mercato del settore vitivinicolo per la campagna 2013/2014. Oltre alle disposizioni attuative della misura la delibera adotta anche il prezzario analitico relativo ai costi per realizzare le opere di ristrutturazione e riconversione dei vigneti. "Questa misura – rileva l´assessore Salvadori - si è dimostrata strategica per la Toscana fin dalla sua prima applicazione a partire dagli anni 2000, perchè la necessità di ristrutturare i vigneti e migliorare ulteriormente il già elevato livello di qualità dei vini è molto sentita. L´interesse dei viticoltori toscani – rposegue Salvadori - è sempre stato molto forte. Nel periodo compreso tra la campagna 2000/2001 e la campagna 2012/2013 sono stati finanziati complessivamente più di 9.200 beneficiari, per un importo complessivo di oltre 155 milioni di euro, che hanno consentito di ristrutturare e/o riconvertire più di 20.000 ettari di vigneto, corrispondenti a circa un terzo della superficie vitata toscana." E da quest´anno c´è una novità. "E´ stato possibile aumentare il contributo del sostegno massimo per ettaro – spiega Salvadori - che può arrivare fino a 16 mila euro ad ettaro in presenza di reimpianto preceduto da estirpazione effettuata in attuazione di questa misura L´ importo inoltre è elevato fino a 22mila euro ad ettaro nelle zone di particolare valenza ambientale e paesaggistica, che la Regione Toscana ha individuato nei territori ricadenti nelle zone di produzione dei vini a denominazione di origine protetta Candia dei Colli Apuani, Colli di Luni, Ansonica Costa dell´Argentario (limitatamente al comune di Monte Argentario) ed Elba, nonché nel territorio delle isole toscane. Viene inoltre riconosciuto un sostegno fino ad un massimo di 3 mila euro ad ettaro come compensazione per le perdite di reddito." La delibera individua i soggetti autorizzati alla presentazione delle domande, le azioni ammissibili, le condizioni e l´area di intervento, le modalità tecniche per l´attuazione della misura e le modalità di predisposizione della graduatoria dei beneficiari ammissibili, confermando, in buona sostanza le disposizioni adottate nelle precedenti campagne. Le domande dovranno essere presentate ad Artea, l´ente regionale per l´erogazione degli aiuti, che emanerà un atto con i tempi e le modalità di presentazione e le successive fasi procedurali.  
   
   
L´EXPORT AGROALIMENTARE VENETO (4,8 MILIARDI) PUNTA AL MERCATO CINESE. SISTEMA IMPRENDITORIALE A CONFRONTO CON REGIONE  
 
L´agroalimentare veneto, il cui export vale 4 miliardi 821 milioni di euro (dati 2012), guarda alla Cina, la seconda potenza economica mondiale, dove attualmente il valore delle proprie esportazioni non arriva a 11,6 milioni, dei quali oltre 11 milioni di vini e soprattutto spumanti. Quello cinese si prospetta infatti come il più promettente e grande mercato di consumo del mondo, dove l´export agroalimentare italiano è cresciuto nel suo complesso nel 2013 del 17 per cento, primeggiando a livello mondiale nella pasta e nel cioccolato, ma con quote ancora sostanzialmente basse. Per mettere a punto la più efficace azione di promozione e valorizzazione delle sue produzioni nel grande Paese orientale, il sistema agroindustriale del Veneto si è confrontato ieri, a Palazzo Bonin Longare di Vicenza, sul programma di “preparazione alla Cina” messo a punto dalla Regione in collaborazione con la Fondazione Italia – Cina, che su questa iniziativa ha messo a disposizione un primo importo di oltre 365 mila euro. “Vogliamo andare su quel mercato – ha ribadito l´assessore regionale all´agricoltura – e lo vogliamo approcciare con umiltà, come incontro di culture che si trasforma in incontro di interessi. Per questo dobbiamo e vogliamo andare preparati: dal punto di vista della conoscenza del mercato, della cultura cinese, delle norme di quel Paese, tenendo anche conto che sullo sfondo c´è il prossimo Expo 2015 dedicato ai problemi di alimentazione del pianeta, dove la Cina sarà presente con 3 interi padiglioni”. All´incontro, presenti i rappresentanti di un´ottantina di aziende, sono intervenuti, tra gli altri, il console commerciale della Repubblica Popolare Cinese a Milano Li Bin, il presidente della sezione agroalimentare di Confindustria Vicenza Marco Zuccato, Thomas Albert Rosenthal della Fondazione Italia Cina, Tiziana Lippiello e Hu Chunshuang dell´Università di Ca´ Foscari, l´avvocato Enrico Toti dello Studio Legale Nctm e responsabile del China Desk di Milano, Mattia Pedon del gruppo Pedon in collegamento dalla Cina dove lavora da 10 anni, il dirigente regionale Andrea Comacchio che ha illustrato il programma finanziato dalla Regione. Quest´ultimo prevede, in estrema sintesi, un´azione di formazione imprenditoriale, di traineeship con presenza in Cina degli operatori veneti e di aziende cinesi in Italia, attuato in collaborazione le Provincie cinesi con le quali la Regione ha sottoscritto “Protocolli d´intesa” istituzionali (Hebei, Jiangsu e Guangdong). Parallelamente verrà svolta un´azione di incoming, tramite la società Veneto Promozione in collaborazione Fondazione Italia Cina, che coinvolgerà il sistema del vini veneti a denominazione (U.vi.ve), i Consorzi tutela, le Organizzazioni di Produttori, le associazioni di settore e i Consorzi promozione turistica. Destinatari dell´iniziativa saranno: opinion leader, stampa specializzata (anche web), buyers e referenti di categorie professionali specifiche che operano nelle provincie target. Verrà infine organizzata, tramite l´Università di Ca’ Foscari, un´attività di formazione socio culturale, propedeutica a “capire la Cina”, destinata alle strutture di rappresentanza e di filiera e a quanti hanno partecipato al corso “Business China”. I posti previsti sono una quarantina per l´attività di tipo culturale e una ventina per la partecipazione vera e propria alle missioni economiche. Ma la nutrita presenza di imprenditori fa pensare che occorrerà allargare gli spazi. “In ogni caso – ha fatto presente Manzato – questa è una prima iniziativa, alla quale vogliamo dare seguito anche nei prossimi anni anche allargandola al resto d’Italia, consapevoli che entrare in quel mercato può offrire grandi opportunità reciproche per la crescita delle nostre comunità”.