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MERCOLEDI

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Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Giugno 2015
MARONI: MONACO HA COLTO APPIENO SPIRITO EXPO  
 
Milano - "Le relazioni bilaterali tra i nostri Paesi sono eccellenti e possono migliorare ulteriormente, sia in termini politici che economici. Anche gli ottimi rapporti stabiliti fra Lombardia e Principato, sono la dimostrazione del comune intento di voler continuare a lavorare bene insieme". Lo afferma il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, che ha partecipato al ´National Day´ del Principato di Monaco a Expo Milano 2015 alla presenza di Sua Altezza Serenissima il Principe Alberto Ii. "Con la sua partecipazione sotto il tema ´L´eccellenza solidale, nutrire il mondo in modo diverso´ - ha aggiunto il Governatore - il Principato di Monaco, ha colto pienamente lo spirito dell´Esposizione universale".  
   
   
ITALIA-CINA: ACCORDO COOPERAZIONE PRIMO PASSO PER MERCATO STRATEGICO  
 
Milano - "Un primo passo, una tappa fondamentale per un mercato strategico come quello cinese, nella speranza che si vada oltre gli auspici verso qualcosa di concreto". E´ quanto ha detto l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava, commentando la firma dell´Accordo di cooperazione fra Ice, Agenzia per la promozione e l´internazionalizzazione delle imprese italiane, e Ccipt (China Council for the Promotion of International Trade), avvenuto a Milano al ´Forum Italo Cinese per la Cooperazione Agroalimentare´, alla presenza del vice primo ministro della Repubblica Popolare Cinese, Wang Yang, del ministro dell´Agricoltura della Repubblica Popolare Cinese, Han Changfu, e del ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina. Export Essenziale Per Nostro Agroalimentare - "Da troppo tempo alcuni nostri settori sono penalizzati da forme improprie di protezione del mercato cinese, - ha osservato Fava - che da anni accampa ragioni di tipi igienico-sanitario per tenere ferme produzioni come gli insaccati e delle carni lavorate. Per noi questo ha significato un forte danno in termini di capacità di espansione in un mercato molto appetibile". "Se questo accordo non si limita alla formalità ma si entra nella sostanza delle cose, - ha concluso l´assessore - potrebbe rappresentare un primo passo verso una prospettiva nuova sul tema dell´export, che sappiamo quanto pesi e valga rispetto alle prospettive di crescita e sviluppo economico della nostra filiera agroalimentare e lombarda in particolare".  
   
   
OBESITÀ: GLI ESPERTI EUROPEI CONSEGNANO ALL’EXPO2015 IL PROPRIO CONTRIBUTO PER LA CARTA DI MILANO  
 
Milano - Presentata al Padiglione dell’Unione Europea a Expo Milano, da European Association for the Study of Obesity (Easo), Società Italiana dell’Obesità (Sio) e Centro per lo Studio e la Ricerca sull’Obesità (Csro) dell’Università degli Studi di Milano l’Easo Milan Declaration, un invito all’azione per riconoscere e trattare l’obesità, vera e propria epidemia in tutte le nazioni europee. Il quadro delineato al recente congresso europeo sull’obesità (Eco) è preoccupante: se il trend attuale non dovesse mutare, entro il 2030 in quasi tutti i Paesi europei si assisterà a un sostanziale aumento dell’incidenza di obesità. “Anche l’Organizzazione mondiale della sanità ha recentemente lanciato un preoccupante allarme riguardo l’epidemia dell’obesità” dichiara Paolo Sbraccia, Presidente Sio. “Solo nel nostro paese il 10 per cento della popolazione è obeso e il 40 per cento in sovrappeso, ma basta guardare oltreoceano per rendersi conto di che cosa ci può attendere. Ad esempio, la stessa Oms prevede che in Italia, entro 15 anni, le donne sovrappeso saranno una su due e gli uomini il 70%, mentre l’obesità raggiungerà il 15% tra le donne e il 20% tra gli uomini”, conclude. “È chiaro che la gestione del peso deve giocare un ruolo di primo piano nella riduzione delle malattie e della mortalità delle popolazioni in Europa e in tutto il mondo”, afferma Gema Frühbeck del Ciberobn dell’Università di Navarra, Spagna, e past president Easo. “L’easo è determinata a fornire guida e supporto ai governi allo scopo di promuovere e sostenere azioni che riducano l’impatto del sovrappeso patologico in Europa attraverso la prevenzione e la sua gestione. Occorre però uno sforzo più intenso ed efficace”. La Milan Declaration presentata oggi segue le orme di quella messa a punto al Congresso europeo sull’obesità tenutosi a Milano nel 1999, che spingeva per il riconoscimento dell’obesità come malattia e per un’azione concertata per combatterla. “Il documento di oggi - spiega Michele Carruba, past president Sio e Direttore Csro - vanta un’importante e fondamentale novità rispetto alla dichiarazione che avevamo redatto nel 1999 ossia l’adesione della società civile e delle associazioni di persone malate di obesità, un grande passo avanti verso una maggiore consapevolezza che il problema esiste e deve essere affrontato”. “L’obesità è causa delle maggiori patologie cronico-degenerative” prosegue l’esperto. “È stato stimato che ridurre di 1 punto percentuale il numero di persone obese può evitare da 1 a 3 milioni di casi di tumore, malattie cardiovascolari, diabete e ipertensione tra i cittadini europei; se questa riduzione fosse del 5 per cento, i casi evitati sarebbero tra i 2 e i 9 milioni. Come è evidente, la riduzione della prevalenza dell’obesità in Italia può comportare enormi risparmi in termini di sostenibilità il sistema sanitario. Questa operazione sicuramente comporterà una spesa ma i risparmi previsti superano di 3 volte l’investimento effettuato”. “La Easo Milan Declaration 2015 costituisce il lascito della comunità medico-scientifica internazionale all’Expo2015 e alla Carta di Milano,” conclude Carruba. Firmata dai massimi esponenti delle società scientifiche per l’obesità delle 32 nazioni che formano l’Easo, la Milan Declaration spinge all’azione in svariate aree: Riconoscere che gli individui e le comunità colpite da obesità richiedono comprensione, rispetto e supporto Riconoscere che il sovrappeso e l’obesità rappresentano le principali cause di malattie che affliggono dal punto di vista sociale ed economico gli stati europei Riconoscere che l’obesità, oltre a essere in alcuni casi una malattia altamente disabilitante e fatale di per sé, rappresenta un importante fattore di rischio per lo sviluppo di malattie non trasmissibili (Ncds) Riconoscere che dando la priorità alla prevenzione e cura dell’obesità, i sistemi sanitari possono efficacemente ridurre i costi causati dalle malattie non trasmissibili, in particolar modo se l’intervento sulla malattia avviene precocemente Adottare e promuovere un approccio multidisciplinare per identificare e migliorare le soluzioni pratiche per bloccare l’obesità Rendere l’obesità una priorità nazionale tramite lo sviluppo, il supporto e il miglioramento delle strategie per combatterla. Queste strategie devono dare la precedenza all’educazione scientifica a studenti e professionisti, e alle campagne di informazione pubblica Rendere prioritaria l’identificazione di bisogni non soddisfatti nella ricerca sull’obesità, nella cura e nell’educazione Supportare la ricerca nazionale ed europea volta allo sviluppo di nuove ed efficaci strategie di prevenzione e gestione della malattia. Il documento contiene anche una presa di posizione del Patient Council dell’Easo, il comitato che riunisce le associazioni di pazienti europee costituito allo scopo di analizzare le sfide sociali poste dall’epidemia di obesità. Il Council dichiara: “L’obesità è un problema multidisciplinare in una società in rapida evoluzione. Gli individui sono vulnerabili ai cambiamenti che avvengono nella produzione alimentare, nella preparazione dei cibi, nel marketing e negli stili di vita. Molti di questi cambiamenti sono collegati all’obesità. Ci si deve seriamente chiedere se l’obesità in quanto tale sia una malattia o non piuttosto il sintomo di una società malata. Per questo dovremmo cercare di agire per cambiare la società e non solo gli individui”. Conclude poi: “oggi le colpe ricadono prevalentemente sulla persona obesa. È necessario far comprendere che la responsabilità deve coinvolgere anche scienziati, medici, manager e legislatori. Perseguire il successo richiede uno sforzo congiunto”. Per scaricare il documento 2015 Milan declaration: http://easo.Org/wp-content/uploads/2015/06/easomilandeclaration2015.pdf    
   
   
AOSTA: LA MONTAGNA CHE CRESCE  
 
Le opportunità che i nuovi programmi a cofinanziamento europeo e statale sono pronti a offrire alla Valle d´Aosta nel settennio 2014/20 sono state presentate lunedì 8 giugno. La montagna che cresce è lo slogan scelto per riassumere le finalità di una politica di sviluppo che vede coinvolti dieci programmi, sei dei quali di cooperazione territoriale. Enrico Mattei - Dipartimento politiche strutturali e affari europei - È l´Europa che ha deciso le linee di indirizzo generali. Però non le abbiamo recepite banalmente e replicate a livello regionale ma abbiamo cercato di interpretarle e di adattarle ai bisogni del territorio. Parliamo di competitività delle imprese, innovazione e ricerca, come in passato, parliamo di promozione delle fonti energetiche rinnovabili, dell´efficienza energetica, di mobilità sostenibile. Ma anche di promozione dell´occupazione e dell´inclusione sociale e di livelli più alti di educazione e di formazione. Competitività regionale e occupazione sono i programmi la cui regia è affidata all´Assessorato regionale delle attività produttive, energia e politiche del lavoro. Pierluigi Marquis - Assessore alle attività produttive, energia e politiche del lavoro - Per quanto concerne la programmazione Fesr, abbiamo dei finanziamenti per l´energia, per la ricerca e l´innovazione e a favore dello sviluppo del sistema imprenditoriale. Per ciò che concerne invece l´aspetto del programma del Fondo sociale europeo, abbiamo misure atte a favorire l´adattabilità, l´occupabilità dei lavoratori anche più svantaggiati e per la lotta alla dispersione scolastica. Grandi attese si hanno per la partenza del nuovo Piano di Sviluppo rurale, che vuole utilizzare le risorse dando delle risposte sul territorio in continuità con la programmazione precedente. Renzo Testolin - Assessore all´agricoltura e risorse naturali - Le risorse saranno utilizzate ancora e in maniera importante per mantenere viva l´agricoltura sul territorio, per compensare i disagi della montagna, per cercare di far crescere le nostre aziende con investimenti innovativi e che permettano una produttività redditizia dei prodotti, che dovranno essere di qualità. Si lavorerà anche in questo senso, oltre evidentemente a tenere in buon conto quelle che sono le attività svolte dai giovani e la loro possibilità di entrare sul mercato in maniera confacente ai tempi e a quelle che sono le prospettive della Valle d´Aosta, che vuole essere una Valle d´Aosta pienamente inserita nell´ambiente che ci circonda e che ci caratterizza per le sue peculiarità e per la sua unicità.  
   
   
“NUTRIRE IL PIANETA” CON LA PROPOSTA PIANESIANA. A MILANO IL CONVEGNO DELLA REGIONE MARCHE SU AMBIENTE, AGRICOLTURA, ALIMENTAZIONE E SALUTE.  
 
Le filiere agroalimentari pianesiane riducono di oltre il 90 per cento il consumo di risorse ambientali e manifestano efficacia terapeutica contro molte patologie croniche, come attestano diversi studi clinici. Il tema è stato discusso, all’Expo di Milano, nell’ambito delle giornate dedicate alle Marche. All’evento hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni, scienziati, medici, ricercatori universitari e associazioni di consumatori che, da tempo, hanno verificato i vantaggi della proposta di sviluppo sostenibile Pianesiano per la salvaguardia dell’ambiente, della salute e dei diritti umani. Un modello ideato, a partire dagli anni ’70, dal scienziato autodidatta marchigiano Mario Pianesi che coniuga ambiente, agricoltura, alimentazione e salute. Una strategia che parte dal recupero degli ecosistemi, dalla certificazione dei prodotti, da u’ etichettatura trasparente e qualità. “Ingredienti semplici”, naturali, sostenibili e, soprattutto, efficaci. Il sistema di etichettatura, in particolare, garantisce una corretta informazione su origine, qualità e tracciabilità dei prodotti, riconosciuta a livello scientifico. A Milano hanno aderito a questo sistema di etichettatura la Provincia di Pesaro e Urbino, insieme ai 11 Comuni marchigiani: Pesaro, Fano, Mondavio, Fermignano, Borgo Pace, Urbania, Peglio, Cagli, Frontone, Lunano, Montecalvo in Foglia. Nel corso dell’incontro si sono messi a confronto i sistemi agricoli convenzionale, biologico e pianesiano. Sono state evidenziate le esperienze colturali con le specie vegetali antiche e selvatiche. Si è parlato delle diete pianesiane, con approfondimenti successivi sui crimini e sulle manipolazioni alimentari, sui cambiamenti climatici.  
   
   
AGRICOLTURA IN SARDEGNA: DISPONIBILITÀ A VALUTARE PRATICHE REFRESH CON ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA E A SBLOCCARE RITARDI NEI PAGAMENTI  
 
Cagliari - "Il lavoro tra gli uffici dell’assessorato, l’agenzia regionale Argea e l’ente pagatore nazionale Agea, per la valutazione delle anomalie nelle pratiche agricole derivanti dal refresh, è stato costante nei mesi scorsi e lo è ancora in queste settimane. Un confronto che ci ha visto coinvolgere anche le strutture competenti dell’Unione europea". Lo ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, nel commentare le dichiarazioni rilanciate sulle agenzie di stampa dalla Coldiretti. "Dagli impegni presi nell´ultimo incontro, avvenuto a metà maggio con Coldiretti e alla presenza del presidente Pigliaru, - ha spiegato la titolare dell’Agricoltura - mi sono recata negli uffici di Agea a Roma dove abbiamo recuperato gli ultimi dati disponibili: sono 622 le Domande uniche in anomalia, per un totale di circa 1 milione e 124mila euro, riguardanti 377 imprese agricole su quasi 41 mila richiedenti, nelle annualità 2011, 2012 e 2013. Al fine di valutare al meglio ogni singola pratica confermiamo la nostra disponibilità a un confronto con le associazioni di categoria e con i dati in loro possesso". Su tali anomalie l’assessore ha dato massima disponibilità alle associazioni agricole per collaborare e trovare una soluzione condivisa che venga incontro alle esigenze delle aziende sulle domande in criticità dovute al refresh, anche attraverso consulenze legali. Sui ritardi nei pagamenti del Psr in corso, Falchi ha aggiunto: "Stiamo ragionando con le strutture dell’assessorato, le agenzie agricole regionali e la Giunta stessa su possibili interventi, da parte della Regione, che ci permettano di mitigare i ritardi nei pagamenti". " "Il presidente Pigliaru - ha concluso Elisabetta Falchi - ha confermato l’impegno della Giunta a farsi portavoce con il governo per accelerare la chiusura delle pratiche da parte di Agea e per valutare la possibilità che le strutture di Argea possano mettersi a disposizione dell’ente pagatore nazionale per sbloccare il prima possibile le domande presentate dalle aziende agricole sarde".  
   
   
MONTAGNA: ASSESSORI FVG INCONTRANO SINDACI VALLI DEL NATISONE  
 
Trieste - Il vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, e l´assessore regionale alle Risorse agricole e forestali, Cristiano Shaurli, hanno incontrato ieri pomeriggio nel municipio di San Leonardo i sindaci dei Comuni delle valli del Natisone. Erano presenti, oltre al sindaco che ha ospitato l´incontro, i primi cittadini di Prepotto, San Pietro al Natisone, Pulfero, Stregna, Savogna, Grimacco, Torreano e Drenchia. Da parte degli amministratori locali è stata indicata la necessità di un progetto pluriennale per il recupero delle aree degradate delle valli, nell´ottica del ripristino ambientale, della messa in sicurezza della viabilità, della riqualificazione dei borghi abbandonati e della valorizzazione delle aree boschive. Una serie di interventi, hanno convenuto i sindaci presenti, utili per la popolazione del territorio, per rilanciare l´occupazione ma anche per favorire il turismo. Secondo Shaurli "è opportuno agire secondo scelte condivise di ambito territoriale, non è più tempo di finanziamenti a pioggia che si sono dimostrati non funzionali. La strada delle aggregazioni fondiarie e le opportunità rappresentate dal Piano di sviluppo rurale, dagli Interreg, dai Gruppi di azione locale e dal programma Spazio alpino possono garantire interventi più efficaci". Sul piano turistico, Bolzonello ha sottolineato come "queste zone abbiano delle potenzialità, in particolare per settori come il trekking, il ciclismo e la mountain bike. Ma per sviluppare queste opportunità servono strutture ricettive e di piccolo commercio che rendano il territorio appetibile". Secondo il vicepresidente della Regione, "le valli del Natisone scontano un ritardo, comunque colmabile, rispetto ad altre aree che stanno predisponendo progetti d´area strutturati che prevedono la possibilità di accedere a fonti di finanziamento comunitario, in particolare nell´ambito della viabilità e della tutela del territorio, con l´opportunità di occupare persone in difficoltà lavorativa". Anche sul fronte dell´agroalimentare esistono, per il vicepresidente della Regione, delle possibilità di sviluppo: "Pur trattandosi di piccole produzioni, ci sono spazi per inserirsi nella grande distribuzione che cerca prodotti di nicchia che rappresentano un valore aggiunto". Bolzonello ha infine sottolineato la necessità "di agire congiuntamente e non secondo logiche di piccoli interventi nei singoli Comuni, tenendo presente le necessità di tutti".  
   
   
CIA: AGRICOLTURA STABILE IN BASILICATA IN I TRIMESTRE 2015  
 
 Se il trend positivo del dato sul lavoro a livello nazionale è proprio l´agricoltura, che nei primi tre mesi dell´anno cresce, a livello nazionale, di oltre 6 punti percentuali, in Basilicata il dato è stabile. Lo riferisce la Cia-confederazione italiana agricoltori, commentando il rapporto dell´Istat. In Basilicata cambia però la caratteristica degli occupati con un incremento delle assunzioni: al primo trimestre 2015 in totale sono 13mila di cui 6 mila dipendenti e 7 mila indipendenti; al primo trimestre 2014 invece i 13 mila occupati si dividevano in 4 mila dipendenti e 9 mila indipendenti. Non si deve comunque trascurare – aggiunge la nota – che al primo trimestre 2015 le aziende agricole cancellate dagli albi delle Cciaa di Potenza e di Matera sono state 407 (277 a Potenza e 180 a Matera) contro 132 nuove iscrizioni (72 a Potenza e 60 a Matera) per un totale di 17.525 imprese attive. I dati dell´Istat sull´occupazione - sottolinea il presidente nazionale della Cia, Dino Scanavino - dimostrano ancora una volta che l´agricoltura è uno dei settori più importanti e strategici su cui puntare per avviare una ripresa consolidata del sistema economico nazionale. Quella agricola, è infatti un´attività unica in termini di virtuose relazioni economiche e sociali con i territori di riferimento. Non solo -continua il presidente della Cia-, sempre di più oggi gli agricoltori sono tra i principali protagonisti dei processi di cambiamento e delle sfide globali della società moderna: assicurano il cibo, contribuiscono all´educazione alimentare con effetti positivi sulla salute e in termini di lotta agli sprechi, gestiscono capillarmente le risorse naturali come suolo e acqua, forniscono un contributo importante alla salvaguardia ambientale e al mantenimento della biodiversità. Per tutte queste ragioni - continua Scanavino - è urgente che oggi le imprese agricole siano messe al centro dell´agenda economica nazionale. Nonostante mille difficoltà, dopo un anno non facile che ha visto crollare i redditi agricoli italiani e ridursi il valore aggiunto, i dati odierni dimostrano che il settore è vitale e pronto a raccogliere la sfida della ripresa. Ecco perché ora va valorizzato con un progetto organico di rilancio. Secondo il presidente regionale della Cia Nicola Serio restano di attualità tutte le questioni sollevate nel primo incontro che abbiamo avuto con l’assessore Braia a partire dall´esigenza del ripristino operativo del Tavolo Verde, finalizzato ad attivare una concertazione programmatica e progettuale, tesa ad affrontare problemi, criticità oltre che effettuare scelte e individuare adeguate ed efficaci soluzioni, coerenti con i bisogni e le esigenze del settore, in modo da recuperare gli oggettivi ritardi sia sul versante della spesa in corso 2007/2013 che sul nuovo Psr 2014/2020. Auspichiamo pertanto un nuovo metodo di relazioni che ha come obiettivi prioritari: affrontare e rimuovere problematiche contingenti che riguardano la semplificazione amministrativa e burocratica; favorire il ricambio generazionale; l´istituzione del sistema dei controlli unici; il tema dei danni da fauna selvatica; l´accelerazione dei pagamenti Ueca; affrontare le emergenze legate alla patologie che oggi minano il nostro patrimonio arboreo e forestale, (cinipide castagno, xylella oliveti e sharka per le drupacee); approvare la legge regionale sulla bonifica delle strutture in amianto; la nuova regolamentazione sulla macellazione aziendale. Contestualmente si tratta di definire questioni di prospettiva in particolare per ciò che riguarda il nuovo ciclo di programmazione 2014/2020, fissando criteri nuovi per gli investimenti, in particolare bandi a sportello con precise griglie di valutazioni, misure finanziarie di accompagnamento agli investimenti, la creazione dello sportello unico delle autorizzazioni in agricoltura, le misure consulenza e l´innovazione.  
   
   
AGRICOLTURA IN SARDEGNA, VICENDA ARAS. IN ARRIVO PROVVEDIMENTI PER INDIVIDUARE SOLUZIONE  
 
Cagliari - La Regione sta affrontando la situazione che riguarda gli agronomi e i veterinari dell´Aras. Come assicurato ieri mattina a una delegazione di lavoratori ricevuta in viale Trento dal capo di gabinetto della presidenza Filippo Spanu, nei prossimi giorni saranno esaminati i percorsi per trovare una soluzione, percorsi che in ogni caso dovranno tenere conto dei limiti imposti dalla legislazione vigente. È stato assicurato che entro una settimana verranno fornite tutte le informazioni relative alle iniziative che l´assessorato dell´Agricoltura sta mettendo in campo. In particolare, in attesa di definire una soluzione complessiva, nell´immediato si sta lavorando a nuove disposizioni che consentano di adeguare al mutato quadro normativo europeo gli aiuti in base ai quali attualmente vengono erogate le risorse all´Aras, in scadenza al 31 dicembre 2015. Intanto, proprio oggi, la Giunta, su proposta dell´assessore dell´Agricoltura Elisabetta Falchi, ha approvato una delibera - già prevista dall´ordine del giorno - che trasferisce all´Agenzia Laore 13 milioni e 600 mila euro, somma che andrà quasi interamente (13 milioni e 400 mila euro) a favore dell´Associazione Regionale Allevatori della Sardegna. Le risorse finanziarie saranno utilizzate, tra l´altro, per l´attuazione del Programma Operativo Annuale 2015, per il coordinamento e l´assistenza alle attività svolte dall´Associazione Provinciali Allevatori, per il miglioramento delle produzioni zootecniche e per le attività di gestione del laboratorio regionale di analisi del latte e dei derivati con sede a Oristano. Il resto del trasferimento finanziario (200 mila euro) andrà a favore delle Associazioni provinciali Allevatori per la tenuta dei libri genealogici degli animali.  
   
   
SARDEGNA: AL VIA LE DOMANDE DI PAGAMENTO PER IL BENESSERE DEGLI ANIMALI PER L´ANNUALITÀ 2015  
 
Cagliari - L´assessorato dell´Agricoltura e riforma agro-pastorale informa che sono aperti i termini per la presentazione delle domande di pagamento, per l´annualità 2015, della misura 215 "Pagamenti per il benessere degli animali" del Programma di sviluppo rurale (Psr) 2007/2013. Ricordiamo che la misura è finalizzata a migliorare le condizioni di salute degli ovini e caprini da latte e che prima di presentare la domanda l´imprenditore interessato dovrà compilare o aggiornare il fascicolo aziendale. La domanda dovrà essere inviata on line entro il 15 giugno 2015 utilizzando le funzionalità messe a disposizione da Argea sul portale Sian, presso un Centro autorizzato di assistenza agricola (Caa) autorizzato da Agea. Copia della domanda trasmessa per via telematica dovrà essere presentata entro il 15 settembre 2015 al Servizio territoriale competente per territorio di Argea.