Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MERCOLEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E BEAUTY FLASH ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Marzo 2010
TOSSINE VEGETALI PER COMBATTERE LE LEUCEMIE PRODOTTE CON METODOLOGIE INNOVATIVE - OGGETTO DI UNA RICHIESTA DI BREVETTO EUROPEO - MOLECOLE IBRIDE IN GRADO DI UCCIDERE CELLULE TUMORALI SENZA DANNEGGIARE QUELLE SANE.  
 
Roma, 17 marzo 2010 - È una speranza concreta per la terapia dei tumori. Studiosi del gruppo di ricerca anglo-italiano Ricg, Recombinant Immunotoxin Collaborative Group, di cui fa parte anche l’Istituto di biologia e biotecnologia agraria del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibba-cnr) di Milano, utilizzando le tecniche del Dna ricombinante hanno ottenuto l’espressione di molecole ibride che veicolano selettivamente l’attività tossica di saporina contro le cellule tumorali, uccidendole. I risultati sono stati illustrati su Faseb Journal, la rivista della Federazione americana di scienze sperimentali. “Le molecole ibride”, spiega Aldo Ceriotti, dell’Ibba-cnr di Milano, “sono state create unendo saporina, una tossina vegetale identificata in origine nei semi di Saponaria officinalis, a un frammento proteico che serve ad indirizzare la tossina verso le cellule tumorali. Quando la molecola ibrida entra nella cellula bersaglio, la sintesi delle proteine si arresta e la cellula viene così eliminata”. Il network Ricg, con i suoi laboratori del Cnr di Milano, delle Università di Verona e dell’Aquila e del Southampton General Hospital, collabora dal 2005 - grazie al finanziamento dalla fondazione no profit inglese ‘Leukaemia Buster’ di David e Bee Flavell - per sviluppare farmaci antileucemici basati su anticorpi ricombinanti, in grado di indirizzare le tossine contro le cellule leucemiche senza danneggiare quelle sane. “Un approccio molto diverso dalla chemioterapia convenzionale”, prosegue Ceriotti, “che il gruppo sta sviluppando contro particolari tipi di leucemie e linfomi, diffusi in età sia adulta sia pediatrica. Analoghe ricerche negli Usa hanno già portato alla registrazione, da parte della Food and Drug Administration, di una molecola ibrida contenente la tossina difterica per il trattamento di T-linfomi”. Già una decina d’anni fa alcuni ricercatori Ricg avevano espresso una molecola di fusione tra saporina e il dominio di legame Atf, in grado di legare recettori dell’urochinasi umana coinvolti nella metastasi di diversi tumori. “Purtroppo le proteine produttrici di tossine veicolate verso cellule tumorali erano in grado di uccidere anche le cellule eucariotiche usate per produrle”, aggiunge Serena Fabbrini (ibba-Cnr). “Oggi invece le nuove fusioni sono state prodotte con successo in cellule di lievito, utilizzando metodologie innovative: il microrganismo eucariote utilizzato, Pichia pastoris, è un lievito che è stato già usato per esprimere numerose proteine con attività terapeutica e che si presta a processi di fermentazione in larga scala con costi contenuti”. Lo sviluppo di un sistema di espressione in Pichia pastoris adatto per produrre proteine di fusione in cui saporina è indirizzata verso specifiche popolazioni cellulari, quali le tumorali, è oggetto di una richiesta di brevetto europeo. “Questa tecnologia”, conclude Ceriotti, “apre la possibilità di utilizzare i lieviti come bioreattori in larga scala per la produzione di questo tipo di molecole e permetterà di dare inizio a studi pre-clinici per confermarne l’efficacia terapeutica”.  
   
   
SETTIMANA NAZIONALE PER LA PREVENZIONE ONCOLOGICA  
 
Roma, 17 marzo 2010 - Si è svolta a Palazzo Chigi la conferenza stampa di presentazione della “Settimana nazionale per la prevenzione oncologica”. Presenti i ministri Ferruccio Fazio, Mara Carfagna, i sottosegretari Gianni Letta e Paolo Bonaiuti, il presidente della Commissione cultura della Camera, Valentina Aprea, e il presidente della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori , Francesco Schittulli. L’oncologia costituisce una delle priorità del Ministero della Salute. Tale priorità appare evidente se si considera non solo l´incidenza (oltre 250.000 nuovi casi/anno) ma anche la prevalenza (nel 2010 sono previsti oltre 2 milioni di casi) dei tumori in Italia. Per tali motivi è stato dato alla prevenzione ampio risvolto. Obiettivo della “Settimana nazionale per la prevenzione oncologica” è quindi informare correttamente, sensibilizzare, rendere tutti consapevoli che la prevenzione rappresenta l’arma migliore per vincere la malattia. Dal 14 al 21 marzo 2010 le principali piazze italiane tornano quindi ad ospitare la Settimana nazionale per la prevenzione oncologica, uno dei principali appuntamenti della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (Lilt). Dalla Prevenzione primaria, primo passo per difendere la salute (educazione alla corretta alimentazione, attività fisica, consumo limitato di alcol, lotta al tabagismo), alla Prevenzione secondaria (visite mediche ed esami strumentali per la diagnosi precoce dei tumori). La Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori investe lo stesso impegno nella Prevenzione terziaria, facendosi carico delle problematiche del percorso di vita di chi ha sviluppato un cancro. Prevenzione: un insieme di semplici regole quotidiane che ci permettono di vivere bene e più a lungo. A cominciare dalla tavola: una errata alimentazione è, infatti, responsabile di oltre il 35% dei tumori. Seguire un salutare regime alimentare è semplice e piacevole. Basta rilanciare e valorizzare la dieta mediterranea. Frutta fresca e verdure non devono mai mancare nel nostro menù quotidiano, così come pesce e legumi e, naturalmente, l’olio extra vergine di oliva, principe della dieta mediterranea, alimento importantissimo per il nostro organismo, vero e proprio difensore della buona salute. Testimonial storico della Ix edizione è, come sempre, l’olio extra vergine di oliva, alleato del nostro benessere per le sue qualità protettive, non solo nei confronti delle malattie cardiovascolari e metaboliche, ma anche per vari tipi di tumore. Per questo dal 14 al 21 marzo migliaia di volontari Lilt saranno presenti nelle piazze del nostro Paese per offrire una bottiglia d’olio extra vergine d’oliva ed un utile opuscolo ricco di informazioni, indicazioni e consigli, in cambio di un piccolo contributo per sostenere le molteplici attività della Lilt. Le porte degli oltre 390 punti prevenzione Lilt resteranno aperte a tutta la popolazione. Medici, operatori sanitari e volontari saranno a disposizione per offrire quei servizi che fanno della Lilt un punto di riferimento e una protagonista nella lotta contro i tumori. Anche il mondo dello sport testimonierà l’importanza di un corretto stile di vita. Il 23, 24, 25 marzo 2010, le squadre di calcio di serie A e B porteranno, in tutti gli stadi, il messaggio a favore di una corretta prevenzione per sconfiggere i tumori. Le atlete della Lega pallavolo serie A femminile domenica 14 marzo scenderanno in campo con i simboli della Lilt per sostenere gli obiettivi della Settimana nazionale per la prevenzione oncologica.  
   
   
SCIENZIATI ALLARGANO LE SCALE QUANTISTICHE PER IDENTIFICARE ANCHE LE PROPRIETÀ DEI VIRUS DELL´INFLUENZA.  
 
 Bruxelles, 17 marzo 2010 - Un team di scienziati tedeschi e spagnoli si propone di usare la meccanica quantistica (lo studio di piccoli oggetti inanimati come singoli atomi) per identificare proprietà quantistiche in oggetti più grandi e più complessi composti da decine di milioni di atomi, tra cui i virus dell´influenza. I dettagli di questo loro approccio pioneristico sono stati pubblicati sul New Journal of Physics. Questo studio è sostenuto dal progetto Scala ("Scalable quantum computing with light and atoms"), che ha ricevuto 9,36 milioni di euro nell´ambito dell´area tematica "Tecnologie della società dell´informazione" (Tic) del Sesto programma quadro (6? Pq) dell´Ue. "La caratteristica più sorprendente della meccanica quantistica è l´esistenza di stati di sovrapposizione, nei quali un oggetto sembra essere in situazioni diverse nello stesso momento", scrivono gli autori. L´esistenza di questi stati, aggiungono, è stata testata in passato con piccoli oggetti come atomi, ioni, elettroni e fotoni. Recenti progressi nel campo hanno però mostrato che è possibile creare sovrapposizioni di insiemi di fotoni e atomi. Questi progressi hanno ispirato gli scienziati dell´Istituto Max Planck di ottica quantistica in Germania e dell´Istituto di scienze fotoniche in Spagna per comporre un esperimento che testasse i fenomeni meccanici quantistici su più ampia scala. Questi fenomeni comprendono stati di sovrapposizione e correlazione, nella quale la materia è fisicamente connessa a forme sub-atomiche separate spazialmente. Il team ha basato il proprio lavoro sui principi del paradosso del gatto di Schrödinger, un esperimento mentale di meccanica quantistica. Ideato nel 1935 dal fisico austriaco Erwin Shrödinger, questo esperimento illustra la teoria quantistica della sovrapposizione attraverso un gatto che potrebbe essere sia vivo che morto in conseguenza di un evento precedente. I ricercatori intendono usare la precisione del laser sia per catturare oggetti più grandi in uno spazio molto piccolo detto cavità ottica, sia per rallentare l´oggetto fino a uno stato terra. Intendono in seguito aggiungere un fotone al laser per provocare una sovrapposizione. Credono che questa nuova tecnica, se si rivelerà valida, possa creare il terreno per testare virus e altri oggetti grandi. Dicono i ricercatori: "Speriamo che questo sistema, oltre a fornire una nuova tecnologia quantistica, ci permetterà di testare la meccanica quantistica su scala più ampia preparando sovrapposizioni macroscopiche di oggetti su nano e micro scala. Ciò potrebbe permetterci di usare microrganismi più complessi, e quindi testare il principio della sovrapposizione quantica con organismi viventi conducendo esperimenti di ottica quantica su di essi. "Pensiamo che il nostro articolo sarà un punto di partenza per un approccio sperimentale di questioni fondamentali, come il ruolo della vita e della coscienza nella meccanica quantica", concludono gli autori. Per maggiori informazioni, visitare: New Journal of Physics: http://www.Njp.org/  Progetto Scala: http://www.Mpq.mpg.de/cms/mpq/en/projects/scala/index.html    
   
   
SALUTE: SIGLATO ACCORDO QUADRO TRA MINISTERO E REGIONE FVG  
 
 Trieste, 17 marzo 2010 - Il ministro della salute Ferruccio Fazio e l´assessore regionale del Friuli Venezia Giulia Vladimir Kosic hanno sottoscritto ieri a Trieste un accordo quadro in base al quale la Regione si impegna per il triennio 2010-2012 a fornire al Ministero supporto alle attività relative al settore dei dispositivi medici e a quello delle classificazioni internazionali. I dispositivi medici sono strumenti, apparecchiature, prodotti - compresi i software informatici - destinati ad essere impiegati a scopo di diagnosi, prevenzione, controllo, terapia o attenuazione di una malattia. La classificazione internazionale è uno strumento innovativo, elaborato nel 2001 dall´Oms, Organizzazione Mondiale della Sanità, per descrivere lo stato di salute delle persone in relazione ai loro ambiti esistenziali (sociale, familiare, lavorativo) al fine di cogliere le difficoltà che nel contesto socio-culturale di riferimento possono causare disabilità. In entrambi i settori Ministero e Regione hanno attive delle collaborazioni, rispettivamente dal 2006 per quanto riguarda i dispositivi medici, e dal 2009 per le classificazioni internazionali, in questo caso attraverso il centro collaboratore dell´Oms che faceva capo all´Agenzia regionale della Sanità ed ora opera in seno alla Direzione centrale salute, integrazione sociosanitaria e politiche sociali. In base all´accordo siglato oggi, il Friuli Venezia Giulia supporterà il Ministero in particolare per le attività di revisione annuale della classificazione dei dispositivi medici e per lo sviluppo e utilizzo delle classificazioni internazionali e delle terminologie all´interno del Servizio sanitario nazionale. Prevista anche la realizzazione di un portale nazionale delle classificazioni.  
   
   
SANITÀ E FONDI FAS, SCAJOLA REPLICA A BASSOLINO  
 
Roma, 17 marzo 2009 - “Le Regioni hanno l’obbligo di non sfondare la spesa sanitaria ed è paradossale che chi ha creato il deficit accusi oggi il Governo di voler costringere le regioni a ripianarlo con i fondi Fas”. È quanto ha precisato il Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, a seguito delle odierne dichiarazioni del Presidente Antonio Bassolino sull’utilizzo dei fondi Fas da parte della Regione Campania. -  
   
   
ASL MILANO,PUBBLICATA LA NUOVA GUIDA AI SERVIZI DA OGGI IL FASCICOLO VIENE SPEDITO A 832.000 FAMIGLIE ATTENZIONE AD ALIMENTAZIONE E SCREENING  
 
Milano, 17 marzo 2010 - Dalla "a" di "adozioni" alla "v" di "visita fiscale". Tutti i servizi elencati in ordine alfabetico con i numeri di telefono e gli indirizzi a cui rivolgersi per le varie necessità. E´ la nuova Guida ai Servizi dell´Asl di Milano, che comprende anche una sezione dedicata agli "Stili corretti di vita", una alle "Aziende sanitarie accreditate" e un´ultima alla Carta regionale dei servizi. Il fascicolo - 64 pagine a colori, intitolato "Chi si prende cura di voi" - da domani sarà spedito a 832.000 famiglie milanesi. "E´ uno strumento importante - ha detto l´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani, presentando il volumetto insieme al direttore generale dell´Asl Walter Locatelli - ricco di elementi di consultazione e molto utile ai cittadini per conoscere quello che accadde sul proprio territorio". Sui contenuti della Guida, Bresciani ha sottolineato l´importanza della sezione sugli stili di vita corretti e in particolare sulle abitudini alimentari ("bisogna recuperare la dieta mediterranea") e la pagina dedicata agli screening oncologici. "Non siamo ancora soddisfatti - ha ribadito l´assessore - della risposta al nostro invito ai cittadini a sottoporsi agli esami di screening". A livello regionale l´adesione alla campagna di screening mammografico è del 62% mentre rispondono positivamente all´invito a effettuare esami per la prevenzione del tumore al colon retto il 48% dei lombardi. "Per questo - ha aggiunto Bresciani - stiamo studiando un nuovo modo per coinvolgere il maggior numero di persone possibile, con la creazione di una sorta di Dote di screening, un piccolo budget a disposizione di ogni cittadino da spendere per i controlli". Bresciani ha infine sottolineato le grandi potenzialità della Carta Regionale dei Servizi, invitando i cittadini a fornire il consenso informato per il trattamento dei dati sanitari, così da poter usufruire appieno di tutti i servizi che la tessera offre.  
   
   
«TOSCANA E SERVIZI SANITARI SONO IN BUONA SALUTE» MORTALITÀ INFANTILE AI MINIMI, BENE LA PREVENZIONE E LA FARMACEUTICA  
 
Firenze, 17 marzo 2010 - La Toscana ed il suo sistema sanitario sono “in buona salute”, come confermato anche dai principali macroindicatori quali la mortalità complessiva (110,44 per 10000 abitanti contro i 113,91 nazionali), la speranza di vita (in particolare per i maschi 79,3 anni contro 78,7 nazionali) e la mortalità infantile (2,9 casi per mille nati vivi contro i 3,4 nazionali). Di conseguenza, i toscani sono abbastanza ottimisti sul futuro del Ssn: il 39% ha dato un giudizio molto positivo sul Servizio Sanitario e il 13,4% pensa che il Servizio pubblico stia migliorando, contro i corrispettivi valori medi italiani di 34% e 11,6%. Sono alcuni dei dati che emergono dalla settima edizione del Rapporto Osservasalute (2009), un´approfondita analisi dello stato di salute della popolazione e della qualità dell´assistenza sanitaria nelle Regioni italiane presentata oggi all´Università Cattolica di Roma. Il Rapporto analizza numerosi dati relativi alla salute della popolazione toscana, gli stili di vita e propone alcune valutazioni su importanti servizi. Rispetto alle edizioni precedenti del Rapporto, la Toscana conferma i suoi punti di forza: prima anche quest’anno sul fronte dell’organizzazione dell’assistenza ospedaliera, presenta nel 2007 il tasso standardizzato di dimissioni ospedaliere in regime ordinario più basso d’Italia, pari a 103,2 per 1.000, contro una media italiana di 133,1; il tasso standardizzato di dimissioni ospedaliere in regime di Day Hospital è pari a 50,6 per 1.000, mentre la media italiana è di 59,9. Il tasso standardizzato di dimissioni ospedaliere complessivo (ovvero in regime ordinario e in day hospital), pari a 153,8 per mille contro una media italiana di 193. La Toscana anche nel 2008 presenta il maggior consumo di farmaci generici (a brevetto scaduto) sul totale delle dosi giornaliere prescritte, pari al 48,4% del totale dei consumi, contro una media italiana del 43,2%. La spesa pro capite per questi farmaci è pari al 32,9% della spesa totale, contro il valore medio nazionale di 27,1%. Nel periodo 2002-2008 la Toscana è la Regione che ha presentato i maggiori incrementi sia nell’uso (+39,4% dal 2002) che nella spesa di farmaci a brevetto scaduto, (+27,2% dal 2002). Per quanto riguarda la copertura vaccinale per i bambini di età inferiore ai 24 mesi (anno 2008) in Toscana si registrano i seguenti valori: il 96,9% di copertura per Poliomielite, il 97,2% per anti-Difterite e Tetano (Dt) o Dt e Pertosse (Dtp), il 96,8% per Epatite B, il 92,4% per una dose di vaccino anti-Morbillo, Rosolia e Parotite (Mpr) e il 96,4% per Haemophilus influenzae di tipo b (Hib), tutti valori superiori alla media nazionale. Buona in Toscana la copertura vaccinale antinfluenzale per la stagione 2008-2009 per gli over-65enni, la fascia d’età più a rischio per le complicanze influenzali: si è vaccinato il 69,5% delle persone in questa fascia d’età contro una quota media in Italia del 66,2%. “Sviluppate – prosegue il rapporto - sono le offerte in ambito di prevenzione secondaria oncologica: la Regione, infatti, ha un’adesione ai programmi di screening mammografico non indifferente. Nella fascia di età 50-69 anni l’estensione effettiva del programma (proporzione di donne effettivamente invitate rispetto a quelle previste dalla popolazione obiettivo annuale) è pari all’87,8% contro il 62,3% medio nazionale nel 2007.” Secondo Osservasalute l´organizzazione dei punti nascita in Toscana è ottima; infatti su questo fronte il traguardo cui si deve mirare è raggiungere un’alta percentuale di parti in punti nascita che gestiscono annualmente un ampio numero di parti. Nel 2006 in Toscana il 8,33% dei parti è avvenuto in punti nascita con un volume di attività inferiore a 500 casi annui, contro una media nazionale del 10,47%; il 8,3% dei parti è avvenuto in punti nascita con un volume di attività compreso tra 500 e 799 casi annui (14,80% il valore medio nazionale) e il 5,83% contro il 10% italiano dei parti è avvenuto in punti nascita con un volume di attività compreso tra 800 e 999 casi annui. Il 77,55% dei parti è avvenuto in punti nascita con un volume di attività superiore a 1.000 (64,73% il valore medio nazionale). La Toscana presenta una proporzione molto bassa (la minore d’Italia dopo la Provincia autonoma di Bolzano) dei parti con taglio cesareo (Tc), pari al 26,17% (totale Tc sul totale dei parti - anno 2006), contro la media nazionale di 39,30%. La Toscana nel 2006 presenta un tasso di mortalità neonatale di 2,2 casi per mille nati vivi), contro un valore medio italiano di 2,5; un tasso di la mortalità infantile di 2,9 casi per mille nati vivi contro una media italiana di 3,4 casi. Per quanto riguarda il sistema di donazioni e trapianti la Toscana negli ultimi anni ha sempre raggiunto il maggior numero di donatori segnalati (71,2 Pmp per l’anno 2008), ha una quota di donatori utilizzati (donatore dal quale almeno un organo solido è stato prelevato e trapiantato) pari a 30,9 per milione di popolazione – Pmp - (contro il 18,3 Pmp italiano) e una percentuale di opposizioni alla donazione pari al 31,9% (contro un valore medio italiano di 32,6%). La spesa sanitaria pro capite in Toscana è di poco inferiore alla spesa media italiana e pari a 1816 euro, a fronte di una spesa media italiana di 1787 euro nel 2008. La Toscana non è in disavanzo: l’avanzo pro capite del 2008 ammonta a 11 €. Per quanto riguarda la spesa pro capite per consumo di farmaci a carico del Ssn in Toscana è pari a 175,2 euro nel 2008, tra i più bassi d’Italia, (contro la media nazionale di 213,4 euro).  
   
   
CURE PALLIATIVE, HOSPICE DI MARZANA (VR): VENETO GIA´ AVANTI IN APPLICAZIONE LEGGE NAZIONALE DELLA SCORSA SETTIMANA. QUI UN ESEMPIO EMBLEMATICO  
 
 Marzana (Verona), 17 marzo 2010 - Con i suoi 18 Hospices per malati terminali già realizzati e con 144 posti letto a disposizione, il Veneto può essere considerato tra i precursori di quanto prevede la legge nazionale sulle cure palliative approvata dal Parlamento la scorsa settimana. Il dato è emerso oggi a Marzana, alle porte di Verona, dove l´Assessore regionale alla Sanità, accompagnato dal direttore Generale dell´Ulss 20 di Verona Giusy Bonavina, ha visitato l´hospice “San Giuseppe”, inserito all´interno del parco del locale complesso ospedaliero che, con i suoi 14 posti letto, 5 medici specialisti, 14 infermieri e 14 operatori, è il più grande della Regione. “Questa struttura – ha sottolineato l´Assessore – è attiva sin dal luglio del 2006 e costituisce un grande esempio di come si possa realizzare, organizzare e gestire un servizio sanitario difficile e delicato, come l´assistenza nel fine vita, con i suoi moltissimi risvolti umani e psicologici oltre che clinici, dando al paziente ed ai suoi familiari tutto quanto possibile per garantire tutta la dignità possibile. Marzana – ha aggiunto l´Assessore – nel 2009 ha assistito più di 100 pazienti e più di ogni parola valgono gli attestati di riconoscenza che i parenti hanno lasciato o inviato dopo il decesso del loro congiunto e che oggi, non senza un po´ di commozione, ho avuto modo di vedere. Ai medici e agli infermieri che qui riversano non solo una grande professionalità, ma anche altrettanta umanità, va tutta la stima della Regione del Veneto e mia personale”. L´assessore ha anche tenuto a sottolineare che “il Veneto, con la sua specifica legge regionale approvata all´unanimità nel 2009, ha di fatto anticipato il legislatore nazionale mettendo in campo uno strumento legislativo che ci è stato chiesto per essere preso ad esempio”. L´hospice di Marzana è stato realizzato utilizzando professionalità tecniche interne all´Ulss 20. E´ dotato di ampi spazi comuni, di ambulatori specialistici e di rilevanti apparecchiature informatiche. Le stanze, tutte ad un letto, sono arredate in maniera confortevole e dispongono di un cucinotto e di un grande divano trasformabile in letto, il che consente anche ad un familiare di soggiornare con il proprio congiunto ricoverato. Operativo anche un ambulatorio per la terapia antidolore anche in day hospital. L´intera organizzazione assistenziale è operativa 24 ore su 24 per 365 giorni all´anno. Nell´ulss 20 è già attivo anche un secondo Hospice a Cologna Veneta che, sin dal 1999 (il primo nel Veneto), ha assistito più di 1000 pazienti. Nel 2009, nei due Hospices veronesi, i pazienti assistiti sono stati 370. Le altre strutture similari realizzate in Veneto si trovano a Belluno, Feltre, Bassano, Thiene, Vicenza, Treviso, Portogruaro, Venezia (2 Hospices), Camposampiero, Cittadella, Padova (3 Hospices dei quali uno dedicato al bambino), Montagnana, Lendinara.  
   
   
MILANO, PALAZZO REALE. APRE LA MOSTRA “GOYA E IL MONDO MODERNO” ESPOSTE OLTRE 180 OPERE CHE HANNO SEGNATO L’ARTE DEGLI ULTIMI DUE SECOLI  
 
Milano, 17 marzo 2010 - Apre oggi a Palazzo Reale la mostra “Goya e il mondo moderno”, una grande rassegna sull’influenza esercitata dal pittore spagnolo, anticipatore e fonte d’ispirazione dei principali artisti e movimenti degli ultimi due secoli. L’esposizione, che rimarrà aperta fino al 27 giugno, è promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune e dalla Sociedad Estatal para la Acción Cultural Exterior di Spagna, in occasione del Semestre spagnolo di Presidenza dell’Unione Europea. Attraverso più di 180 opere, tra dipinti, incisioni e disegni, la rassegna ricostruisce la relazione tra Goya e altri celebri artisti che hanno segnato il percorso dell’arte degli ultimi due secoli: da Delacroix a Klee, da David a Kokoschka, da Victor Hugo a Mirò, da Klinger a Picasso, da Nolde a Bacon, da Kirchner a Pollock, da Guttuso a de Kooning. “Con questa grande mostra dedicata a Goya e alla sua concezione di modernità, abbiamo la possibilità, di più, la necessità, di sentirci fieramente europei e di riconoscere nell’arte la base e l’altezza della nostra irrequieta identità - spiega l’assessore Massimiliano Finazzer Flory -. Infatti, al centro di questo imponente progetto espositivo albergano l’amicizia e la cooperazione fra le istituzioni e gli uomini. Del resto, i ‘numeri’ della mostra sono di per sé decisamente esplicativi: 184 preziose opere, 45 altri celebri artisti oltre a Goya, 62 enti prestatori e 15 Paesi differenti coinvolti nell’iniziativa per raccontare il mondo moderno nella sua evoluzione, estetica, sensibilità, nei suoi valori e contraddizioni lungo due secoli cruciali per la storia del nostro Occidente”. Partendo dall’analisi delle tematiche care al pittore aragonese, l’immagine della nuova società, l’espressione della soggettività, la reazione gestuale, la violenza, la rassegna propone un inedito e stimolante confronto tra Goya e il mondo moderno, di cui il pittore è stato anticipatore e testimone, come uomo e artista. L’esposizione, curata da Valeriano Bozal e Concepción Lomba, due fra i massimi studiosi spagnoli di Goya e di arte contemporanea, sostenuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, nasce dalla collaborazione tra Sociedad Estatal para la Acción Cultural Exterior (Seacex), il Ministerio de Asuntos Exteriores y de Cooperación e il Ministerio de Cultura di Spagna, la Fundación Goya en Aragón e Palazzo Reale. Un’iniziativa prodotta e organizzata da Seacex, in collaborazione con la società Mondomostre, Palazzo Reale e l’Ambasciata di Spagna a Roma, che vede coinvolte numerose istituzioni italiane e spagnole, in coincidenza con il semestre spagnolo di Presidenza dell’Unione Europea e a testimonianza degli ottimi rapporti esistenti tra i due Paesi. Goya, “pittore della vita moderna”. L’influenza di Goya sull’arte e la cultura contemporanea è confermata dalla storiografia tradizionale che definisce l’opera dell’artista come un punto di riferimento per i movimenti stilistici che hanno contribuito a definire l’arte del Xix e del Xx secolo: impressionismo, simbolismo, espressionismo, surrealismo. La presenza dell’irrazionalità, l’importanza del corpo, il terrore, la costanza della paura, sono solo alcuni degli aspetti della nuova società su cui quadri, disegni e incisioni di Goya proiettano una luce intensa e riconoscibile. Non sono pochi gli artisti che, direttamente e non, hanno trasformato la pittura di Goya in un punto di riferimento concettuale ed estetico. Il percorso espositivo. Si articola in tre filoni tematici che presentano le opere di Goya accanto a quelle di alcuni fra i più influenti artisti del secolo moderno. In primo luogo viene proposta un’analisi dell’immagine della nuova società, muovendo dal fallimento della struttura politica dell’Antico Regime, per arrivare allo sviluppo industriale e alla nascita di nuovi collettivi sociali in cui l’individuo afferma la propria soggettività. In seconda istanza, la mostra vuole dar conto della reazione dell’individuo al nuovo stile di vita, attraverso la riproduzione di espressioni forti e contrastanti con gli stereotipi comportamentali tradizionali. La rassegna infine presenta una visione della violenza e del terrore come i tratti più negativi della nuova società, che prendono vita sulle tele con colori e rappresentazioni cupe e intense. La mostra è organizzata in cinque sezioni: 1. Il lavoro del tempo. I ritratti, dove ritratti e autoritratti danno conto della rinnovata analisi della soggettività, come portato della società moderna (Goya qui si confronta con David, Delacroix, Soutine); 2. La vita di tutti i giorni, con opere che mostrano le conseguenze e le derivazioni di questa nuova società nella vita di tutti i giorni (qui le opere di Goya dialogano con quelle di Daumier, Grosz, Kirchner, Victor Hugo); 3. Comico e grottesco, che intende illustrare il mondo moderno mostrandone gli aspetti più assurdi, seguendo una delle chiavi di lettura preferite dal grande pittore spagnolo (le incisioni di Goya qui anticipano le opere di Miró, Picasso, Klee); 4. La violenza, in cui le rappresentazioni della guerra e delle sue drammatiche conseguenze intendono esplorare l’aspetto più nero e terribile della trasformazione della società (le crude immagini di Goya qui si accompagnano a Music, Dalì, Guttuso, Picasso); 5. Il grido, chiude il cerchio, restituendo i volti di quella soggettività ammirata nella prima sezione della mostra, ormai deformati dal terrore, ridotti a una lontana parvenza di quel che furono (Pollock, Kiefer, Bacon, Saura qui mostrano di aver raccolto l’eredità del pittore spagnolo). La mostra. La rassegna di Palazzo Reale rappresenta un’operazione imponente, che coinvolge 62 enti prestatori di 15 Paesi diversi, tra privati e musei internazionali. Oltre a quelle di Goya, saranno esposte opere di altri 45 artisti per un totale di 184 pezzi. La mostra offrirà al pubblico una grande varietà di capolavori: l’Autoritratto di Goya dal Museo del Prado e quello di Delacroix dagli Uffizi, lo splendido ritratto di Asensio Julià dal Museo Thyssen Bornemisza, le raffigurazione del Re Carlo Iv e quello della Regina Maria Luisa di Parma dall’Archivio Generale delle Indie di Siviglia, realizzati da Goya grazie al suo incarico di ritrattista di corte in dialogo con la splendida Donna con mantella di Pablo Picasso dal Museu Picasso di Barcellona. Accanto ai ritratti, suggestive rappresentazioni di vita quotidiana come i Goya L’arrotino dal Museo di Belle Arti di Budapest o La lattaia di Bordeaux dal Museo del Prado, ma anche le famosissime incisioni dell’artista spagnolo provenienti dalla Biblioteca Nazionale di Madrid che anticipano le atmosfere grottesche di Circus Trio di Georges Rouault dalla Phillips Collection di Washington, Lampo nero di Paul Klee dalla collezione Surroca di Barcellona e Donna e uccelli nella notte di Joan Miró dalla Fundació Joan Miró. I toni cupi di Goya si potranno ammirare nelle opere Decollazione e Il rogo, accanto ai violenti Madre con bambino morto di Picasso dal Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid e Trionfo della morte di Renato Guttuso dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. La mostra chiude con opere di forte impatto emotivo. Tra di esse Cristo nell’orto degli ulivi di Goya, il gigantesco La grande moltitudine 1963 di Antonio Saura, dipinto di oltre cinque metri dal Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Pittura A di Jackson Pollock dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Tre studi per un ritratto di Peter Bear di Francis Bacon della Collezione Juan Abelló e Uomo rosso con baffi di Willem de Kooning, dal Museo Thyssen Bornemisza.