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Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Gennaio 2013
COME RIDURRE LE SOSTANTE PERICOLOSE PER IL SISTEMA ENDOCRINO I NOSTRI GENI NON SONO CAMBIATI COSÌ TANTO IN UN PERIODO TANTO BREVE UNO DEI CAPISALDI DELLA POLITICA DELL´UE IN MATERIA DI SOSTANZE CHIMICHE È IL PRINCIPIO DI PRECAUZIONE  
 
 Strasburgo, 23 gennaio 2013 - Negli ultimi 20 anni i disordini legati al sistema endocrino - quello che regola la produzione degli ormoni - sono aumentati. Gli interferenti endocrini, ovvero quelle sostanze che alterano il normale funzionamento del sistema endocrino, si trovano ovunque nel nostro quotidiano: negli imballaggi alimentari, nei cosmetici, nei materiali per l´edilizia, nelle apparecchiature elettroniche... La relazione della deputata svedese Åsa Westlund richiede la riduzione dell´uso di queste sostanze. "L´obiettivo della proposta del Parlamento europeo è quello di trovare un nuovo modo di utilizzare gli interferenti endocrini. È venuto il tempo di un´azione politica chiara. Anche se non abbiamo tutte le risposte, ne sappiamo abbastanza per poter regolare queste sostanze seguendo le giuste misure cautelari" ha dichiarato la deputata socialista svedese Åsa Westlund, relatrice della proposta al Pe. Quali sono le possibili conseguenze riconducibili agli interferenti endocrini? La lista è lunga e le patologie sono in aumento: l´incremento dei potenziali disturbi riproduttivi, sotto forma di peggiore qualità dello sperma, cancro ai testicoli, pubertà precoce e malformazione degli organi genitali, ad esempio il criptorchidismo, ossia la mancata discesa dei testicoli nel sacco scrotale durante lo sviluppo del feto, e l´ipospadiasi, ossia l´apertura dell´uretra nella parte inferiore del pene. Si assiste anche a un incremento delle malformazioni fetali, dei tumori e dei casi di diabete, e anche l´incidenza dei disturbi dello sviluppo neurologico, quali l´autismo e la sindrome da deficit di attenzione e iperattività (Adhd). Cosa propone il Pe? Bisogna adottare rapidamente alcune misure per rafforzare la protezione dei gruppi maggiormente vulnerabili e limitare l´uso di interferenti endocrini in prodotti per la cura della pelle, prodotti tessili e giocattoli. È inoltre fondamentale prevedere nella vigente legislazione europea test adeguati che consentano di individuare gli interferenti endocrini.  
   
   
BOLZANO: "OTTIMI I RISULTATI DELLA RICERCA MEDICA IN ALTO ADIGE 2006 - 2012"  
 
Bolzano, 23 gennaio 2013 - L’assessore alla sanità, Richard Theiner, ha presentato ieri mattina presso la sede dell’Assessorato i lusinghieri risultati ottenuti a livello nazionale ed internazionale dalle ricerche biomediche e clinico-assistenziali realizzate in Alto Adige nel periodo compreso tra il 2006 ed il 2012. Presenti alla conferenza stampa anche Veronika Rabensteiner, direttrice dell´Ufficio formazione del personale sanitario, l´incaricato del settore ricerca, Karl Kob, ed i direttori di alcuni progetti altoatesini realizzati nel campo della ricerca scientifica. Dagli anni novanta, vengono banditi annualmente, per la ricerca sanitaria concorsi del Ministero della Salute, a cui possono partecipare le regioni, le provice autonome, gli Istituti di ricoverero e cura a carattere scientifico (Irccs) nonché i centri di ricerca sanitaria nazionali. Dal 2006 anche l´Alto Adige partecipa regolarmente ai bandi e figura annualmente tra i vincitori con un finanziamento ministeriale complessivo di quasi 3 milioni di euro. "Pur essendo una realtà relativamente piccola nei confronti di altri centri, l´Alto Adige risulta vincitore nei vari bandi di ricerca scientifica. Dal 2006 al 2012 abbiamo ottenuto il finanziamento di ben 10 progetti, tutti a favore della nostra sanità e della nostra popolazione per un ammontare che supera i 3 milioni di euro" con queste parole l´assessore provinciale alla sanità, famiglia e politiche sociali, Richard Theiner, ha espresso la propria soddisfazione per gli ottimi risultati conseguiti a livello nazionale ed internazionale dalla ricerca scientifica "made in South Tyrol". Analoga soddisfazione è stata espressa da parte di Veronika Rabensteiner, direttrice dell´Ufficio formazione del personale sanitario la quale ha sottolineato come "La ricerca scientifica è un lavoro d´equipe che oltre all´elevata preparazione del personale medico e dei ricercatori altoatesini ha potuto contare in questi anni su di un team all´interno dell´Assessorato che ha saputo sostenere appieno lo sforzo scientifico". Karl Kob, incaricato del settore ricerca da parte dell´Assessorato, che ha posto l´accento sul fatto che "10 progetti vincenti e 3 milioni di Euro di fondi ministeriali per la ricerca scientifica sono un grande successo: lo dobbiamo in primis alle nostre équipe di ricerca, poi alla Giunta provinciale dell´Alto Adige, che promuove fortemente la ricerca clinica, ed infine alla performance generale amministrativa e clinica della nostra provincia". Il coordinatore del settore ha quindi illustrato nel dettaglio i dieci progetti che hanno ottenuti i migliori risultati in campo medico scientifico nel corso degli ultimi anni. Alleghiamo al comunicato le schede che illustrano nel dettaglio i dieci progetti.  
   
   
OLTRE 120 MAMME HANNO DONATO IL CORDONE OMBELICALE PER LA CURA DELLE MALATTIE DEL SANGUE PRESSO L’ASL 11 DI EMPOLI NEL 2012, CONTRO LE 47 DELL´ANNO 2011  
 
Empoli, 23 gennaio 2013 - Il sangue del cordone ombelicale, detto anche “sangue placentare”, è quello che rimane nei vasi sanguigni del cordone ombelicale e della placenta al termine del parto. Il sangue del cordone ombelicale è ricco di cellule staminali del tutto simili a quelle del midollo osseo, che hanno un ruolo fondamentale nella cura di gravi malattie del sangue. In particolare, queste cellule sono utilizzate nel trapianto per curare leucemie e linfomi, malattie congenite e metaboliche. Ad oggi possono essere curate con il trapianto di cellule staminali del cordone ombelicale più di 70 malattie ma, in futuro, questo numero è destinato a crescere. Nell’asl 11 il sangue cordonale prelevato al momento del parto viene raccolto e conservato presso adeguate strutture regionali (Banche di Sangue del Cordone Ombelicale) rendendosi immediatamente disponibile per chi ne avesse bisogno e secondo procedure standardizzate per garantirne la qualità. Questo tipo di raccolta e di conservazione può essere effettuata a scopo solidaristico o dedicato, ma solo a fronte di una sottoscrizione di consenso informato da parte dei genitori e di una valutazione di idoneità alla donazione. È importante sapere che se il sangue donato non fosse idoneo per il trapianto, non sarà sprecata l’occasione di solidarietà, perché il sangue cordonale potrà essere utilizzato per la ricerca scientifica. La donazione del sangue cordonale è volontaria, sicura, non invasiva e non pregiudizievole per la mamma e per il neonato. La raccolta viene effettuata una volta che il cordone è stato reciso da personale sanitario professionalmente qualificato mediante formazione documentata, mentre altri sanitari prestano alla mamma e al neonato l’assistenza dovuta che è, in ogni caso, prioritaria. In alcuni Paesi è consentito conservare il sangue placentare per uso personale ed a spese dei genitori in banche private. Questa forma di conservazione non è, però, ritenuta utile dalla comunità scientifica. Da gennaio 2012, nei consultori dell’Asl 11 si sono già svolti numerosi incontri informativi con le future mamme. I colloqui hanno interessato 426 donne. Le attività connesse alla informazione, selezione e raccolta di sangue cordonale coinvolgono il personale del Coordinamento locale donazione organi, tessuti e cellule, del Servizio trasfusionale e dell’Ostetricia territoriale ed ospedaliera dell’Asl 11. Per informazioni è possibile rivolgersi ai consultori ostetrico-ginecologici e presso il Coordinamento locale donazione e trapianti della Asl 11 (Urp dell’Asl 11 tel. 0571 7051).  
   
   
MILANO, SAN RAFFAELE: BENE ACCORDO CHE EVITA LICENZIAMENTI COMUNE AVEVA LAVORATO PER SOLUZIONE. INTESA NON CANCELLA RESPONSABILITÀ DI CHI HA LASCIATO DEGENERARE LA SITUAZIONE  
 
 Milano, 23 gennaio 2013 - “Siamo molto soddisfatti per l’accordo raggiunto all´alba di oggi per i lavoratori del San Raffaele - ha dichiarato l´assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo economico Cristina Tajani -; se, come è auspicabile, l´ipotesi di accordo verrà confermata dal referendum tra i lavoratori, saranno evitati 244 licenziamenti. In un momento economicamente difficile come quello che stiamo vivendo, l’accordo siglato a Roma tra sindacati e proprietà è davvero una buona notizia. In questi mesi abbiamo sempre agito affinché il confronto tra le parti non si interrompesse. Dopo il mancato accordo di dicembre e lo spostamento del confronto a Roma, con una lettera al Ministro Fornero, l´8 gennaio, avevamo auspicato la ripresa della trattativa per salvare i posti di lavoro e garantire il buon funzionamento dell’ospedale milanese". “Siamo di fronte a una notizia positiva, dovuta in gran parte all’intelligenza delle parti e in particolare alla serietà mostrata dai lavoratori - ha dichiarato l’assessore alle Politiche sociali e Cultura della salute Pierfrancesco Majorino -; un risultato che, in un periodo come questo, indica una buona strada concreta, che abbiamo fiducia che possa essere accettata dai lavoratori attraverso un esito positivo del referendum. Tutto ciò, ovviamente, non cancella le gigantesche responsabilità di coloro che hanno lasciato che negli anni la scommessa del San Raffaele degenerasse”.  
   
   
DARUNAVIR 800 MG: LA COMMISSIONE EUROPEA APPROVA LA MONOSOMMINISTRAZIONE ORALE GIORNALIERA CON RIDUZIONE DEL NUMERO DI COMPRESSE  
 
Cork, Irlanda, 23 gennaio, 2013 – Janssen R&s Irlanda ha annunciato il 16 gennaio l’approvazione da parte della Commissione Europea (Ce) di Darunavir 800 mg che consente a coloro che convivono con l’Hiv di assumere il farmaco in monosomministrazione orale giornaliera riducendo a una il numero di compresse da assumere giornalmente. Darunavir è indicato, in combinazione con altri antiretrovirali, per il trattamento dell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (Hiv-1) in pazienti naïve al trattamento e già trattati, senza mutazioni associate a resistenza a Darunavir e che hanno livelli plasmatici di Hiv-1 Rna <100.000 copie/mL e conta Cd4+ ≥ 100 cellule x 106/L.[1].1 Darunavir viene sempre assunto in associazione a ritonavir e altri farmaci anti Hiv dopo il completamento di un pasto. La nuova compressa a dosaggio superiore è stata sviluppata per consentire ai pazienti che assumono Darunavir in monosomministrazione di dimezzare l’assunzione giornaliera di compresse . L’approvazione si basa sui risultati dello studio C17622 che ha messo a confronto la formulazione da 400 mg e quella da 800 mg. Lo studio ha arruolato 128 volontari sani che hanno assunto il farmaco a digiuno (n=83) o a stomaco pieno (n=45). I risultati dello studio mostrano che la compressa unica da 800 mg e le due da 400 mg di Darunavir hanno velocità ed entità di assorbimento simili.2 “La stretta aderenza al regime terapeutico è fondamentale per prevenire il fallimento virologico e lo sviluppo di resistenza ai farmaci nel trattamento dell’Hiv” ha commentato Brian Woodfall, Vice Presidente, Medical Affairs, Janssen Emea (Europa, Medio Oriente, Africa). “La compressa da 800 mg è il risultato del costante impegno di Janssen nello sviluppo di opzioni terapeutiche per coloro che convivono con l’Hiv. Con questa approvazione mettiamo a disposizione una soluzione alternativa che, riducendo il numero di compresse assunte giornalmente, dovrebbe semplificare la gestione quotidiana della terapia da parte dei pazienti e mantenere il virus a livelli non rilevabili”. Si stima che attualmente nel mondo 34,5 milioni di persone convivano con il virus dell’Hiv, con 2,5 milioni di nuovi casi d’infezione ogni anno.3 Grazie ai progressi importanti compiuti negli ultimi 30 anni nel trattamento della malattia, oggi la diagnosi non ha più esiti fatali. Tuttavia, i dati mostrano che dopo 8 mesi di trattamento, solo il 65% dei pazienti mantiene un’aderenza alla terapia del 100%.4 La mancata assunzione del trattamento farmacologico può far scendere i livelli del principio attivo in circolo e innescare la ripresa della replicazione virale, con forte aumento del rischio di sviluppare resistenze.5 Darunavir in co-somministrazione a ritonavir a basso dosaggio è indicato, in associazione ad altri antiretrovirali, per il trattamento dell’infezione da virus Hiv in pazienti adulti, oltre che in età pediatrica a partire dai 3 anni d’età e peso di almeno 15 kg, già trattati con terapia antiretrovirale (Art). Dalla sua prima approvazione nel 2007 Darunavir è stato indicato per l’uso in pazienti adulti con Hiv-1 naïve al trattamento e già trattati, compresi i politrattati, in terapia combinata con ritonavir e altre terapie antiretrovirali. Per i pazienti adulti già trattati, il dosaggio approvato di Darunavir è 600 mg associati a 100 mg di ritonavir, due volte al giorno, dopo il completamento di un pasto, o 800 mg di Darunavir assunti con 100 mg di ritonavir una volta al giorno a stomaco pieno per pazienti che non presentano Mutazioni Associate a Resistenza (Ram)[2] , e che hanno livelli plasmatici di Hiv-1 Rna <100.000 copie/mL e conta Cd4+ ≥ 100 cellule x 106/L. Per i pazienti adulti naïve al trattamento il dosaggio approvato di Darunavir è 800 mg assunti con 100 mg di ritonavir una volta al giorno dopo il completamento di un pasto.  
   
   
BOLZANO, GIUNTA APPROVA IL PIANO DI SETTORE DELLE DIPENDENZE: TRE PRIORITÀ  
 
 Bolzano, 23 gennaio 2013 - Prevenzione, terapia-riabilitazione, interventi sociali: sono le tre priorità operative su cui poggia il Piano di settore delle dipendenze 2013-2018, approvato il 21 gennaio dalla Giunta provinciale su proposta dell´assssore alle politiche sociali Richard Theiner. Il Piano delle dipendenze fissa i pilastri dell´azione nel settore delle dipendenze, i metodi di lavoro e i servizi per i prossimi cinque anni. Varato ieri dalla Giunta provinciale, si basa su tre priorità operative intrecciate: la prevenzione, la terapia-riabilitazione, gli interventi sociali. "Nel Piano di settore dipendenze sono state incorporate le esperienze di tutti i servizi in Alto Adige e le basi scientifiche del lavoro nazionale e internazionale", spiega l´assessore Theiner, sottolineando che il documento è frutto dell´intensa collaborazione tra Ufficio persone con disabilità, Ufficio distretti sanitari e tre gruppi di lavoro composti d´ esperti di enti pubblici e privati operanti nel settore. Il rettore della Libera Università di Bolzano Walter Lorenz ha accompagnato i lavori sul piano scientifico. Prima priorità del Piano è la prevenzione intesa come processo a lungo termine che mira direttamente e indirettamente alla promozione della salute: a questo scopo sarà perfezionata la campagna contro l´abuso di alcol e tabacco, ma sono previste anche iniziative selettive contro l´abbandono scolastico. Inoltre il Piano affronta la sicurezza sulle strade e sulle piste da sci e si occupa in modo specifico anche del tema attuale del gioco d´azzardo, prevedendo un finanziamento trasversale per potenziare gli interventi trattamentali, del sostegno di gruppi di mutuo aiuto e di una campagna informativa. La seconda priorità nella lotta contro le dipendenze si indirizza al campo della terapia e della riabilitazione. Si prevede di rafforzare la già esistente rete di servizi, ottimizzando i percorsi di trattamento, e di migliorare i trattamenti garantendo ad esempio un adeguato trattamento di disassuefazione in regime residenziale per le farmacodipendenze o potenziando il trattamento del gioco patologico d´azzardo. Infine come terza priorità il lavoro terapeutico viene integrato e sostenuto da interventi sociali per prevenire un´ uscita dal contesto sociale della persona dipendente. Per questo è importante il lavoro delle cooperative sociali nell´ ambito dell´inserimento lavorativo. Nel Piano si punta a predisporre anche un´offerta capillare di streetwork, l´ampliamento di strutture notturne e di forme residenziali assistite per persone socialmente emarginate. Indispensabile diventano la promozione dei gruppi di auto mutuo aiuto e di progetti innovativi per il tempo libero e l´incoraggiamento del volontariato. Per l´assessore provinciale Theiner "il Piano di settore delle dipendenze rappresenta una buona base, sulla quale costruire e lavorare: mette al centro la persona, evidenzia la prevenzione e descrive delle misure adatte per far fronti ai vari stadi della malattia. Le misure sociali inoltre servono a dare prospettive durante e dopo il superamento della patologia." Non sono previste delle misure repressive: "Nessuno è completamente esonerato dal fenomeno della dipendenza, può colpire tutte le fasce d´età e tutti i gruppi sociali. Il Piano di settore offre impulsi importanti per migliorare e ampliare il lavoro già avviato e costituisce un´ottima base per potenziare il lavoro di rete sul territorio e le risorse esistenti. L´obiettivo è quello di raggiungere chi ha bisogno nelle singole situazioni e di dare delle risposte flessibili", conclude l´assessore.  
   
   
FARMACI SALVAVITA; ACCORDO REGIONE BASILICATA, ASP, ASM E UFFICIO SCOLASTICO  
 
Potenza, 23 gennaio 2013 - Le terapie farmacologiche autorizzate dal medico e dai genitori, la cui somministrazione dovesse rendersi necessaria negli orari scolastici, saranno rese disponibili da operatori della scuola adeguatamente formati e autorizzati. Lo prevede un accordo firmato ieri al dipartimento della Salute dall’assessore Attilio Martorano, dal direttore dell’Ufficio scolastico regionale Franco Inglese e dai direttori generali di Asp e Asm, Mario Marra e Rocco Maglietta. L’intesa regola, in particolare, la somministrazione dei farmaci cosiddetti “salvavita” al fine di evitare o arrestare immediatamente gli effetti di “crisi convulsive”, “asma bronchiale”, “shock anafilattico” e “diabete giovanile”, patologie che possono colpire anche la popolazione giovane e per cui è necessario somministrare farmaci anche durante le ore scolastiche. Il protocollo prevede l’attivazione di percorsi di intervento e di formazione, da parte del personale segnalato in primis tra quelli addetti al primo soccorso, in tutti i casi in cui si dovesse registrare la necessità di un intervento programmato o non prevedibile, fermo e restante il ricorso al servizio di emergenza – urgenza 118 nei casi in cui non sia possibile applicare il protocollo terapeutico, o questo risulti inefficace, e in tutti quei casi che rivestono i caratteri d’emergenza. I dirigenti scolastici condivideranno prassi uniformi, affinché sia comune a tutte le scuole l’assistenza specifica agli alunni bisognosi. Le dirigenze saranno supportate, a cominciare da una conferenza di servizio e attraverso specifiche attività di formazione rivolte agli operatori selezionati, dalle aziende sanitarie di Potenza e di Matera, che assicureranno sostegno attraverso i propri medici. Il protocollo disciplina, inoltre, anche le modalità con cui dovrà essere attivata la richiesta dell’intervento di assistenza. Il primo momento prevede che il genitore o chi ne eserciti la potestà genitoriale presenti richiesta al dirigente scolastico, unitamente alla prescrizione alla somministrazione rilasciata dal medico curante, medico di medicina generale o specialista ospedaliero. Il dirigente scolastico, a fronte di tale richiesta, individua il personale da assegnare a tale servizio e provvede alla raccolta dati da inviare alle aziende sanitarie competenti per ogni provincia.  
   
   
“DEGENZA E CONOSCENZA: LA STORIA DI ROMA ENTRA NEGLI OSPEDALI” GIOVANI, FORMATI DALLA SOVRAINTENDENZA AI BENI CULTURALI, INTRATTENGONO E INCURIOSISCONO CON INCONTRI TEMATICI SU ARTE E CULTURA DALL’ANTICHITÀ AI NOSTRI GIORNI  
 
Roma, 23 gennaio 2013 – A partire da oggi si svolgeranno presso i nostri Istituti 6 incontri sulla storia dei monumenti e delle abitudini più significative della Roma antica e moderna con lo scopo di informare ed incuriosire pazienti, degenti e loro familiari, operatori e volontari. Il Progetto Pica (Percorsi di Cittadinanza Attiva) dal titolo “Degenza e Conoscenza: La Storia di Roma entra negli Ospedali” è a cura del Dipartimento Risorse umane e della Sovraintendenza Capitolina. Gli incontri sono realizzati da giovani tirocinanti, selezionati e formati dalla Sovraintendenza, che attraverso proiezioni di immagini racconteranno la storia dei monumenti più significativi della Roma antica e moderna. L’obiettivo è intrattenere, interessare, stimolare ed informare, in modo semplice e divulgativo, i nostri ospiti che trovano così un modo piacevole per distrarsi e partecipare a momenti di aggregazione all’interno dello struttura sanitaria. “Il nostro slogan La Persona prima di tutto – sottolinea la Direzione Strategica degli Istituti Fisioterapici Ospitalieri – sta a testimoniare il nostro approccio ad accogliere le esigenze della persona e rivolgere attenzione ai malati anche al di là della terapia medica. Nascono così le iniziative di umanizzazione promosse nei nostri Istituti come ad esempio gli incontri di yoga, il cinema serale e le escursioni nel Parco di Veio”. L’iniziativa avrà luogo presso il Centro Congressi “Raffaele Bastianelli” aula C, alle ore 15.00 secondo il seguente calendario: mercoledì 23 gennaio Essere ed apparire. I segreti di bellezza di un antico romano alla moda; mercoledì 6 febbraio La medicina nell´antichità: rimedi e cure naturali; mercoledì 20 febbraio Le abitudini alimentari dei romani antichi: pasti e vasellame da tavola; mercoledì 6 marzo Eros e amore nella Roma antica; mercoledì 20 marzo Roma che spettacolo! I divertimenti nell’antica Roma; mercoledì 10 aprile Religione nella Roma Antica: i culti locali e quelli importati grazie alle conquiste militari. Il progetto “Degenza e conoscenza” consentirà di “entrare” virtualmente in una realtà storica che, seppur lontana nel tempo, può risultare attualissima su molti aspetti ed inoltre contribuisce a far conoscere meglio la capitale italiana.  
   
   
PRESIDENTE REGIONE UMBRIA A CONVEGNO CGIL: “SANITÀ E WELFARE CENTRALI POLITICA PROSSIMO GOVERNO”  
 
Roma, 23 gennaio 2013 - "Spero che il prossimo Governo della Repubblica riterrà sanità e welfare non più un costo, ma un valore ed una opportunità anche per far ripartire la crescita in Italia". Lo ha affermato la presidente della Regione Umbria, intervenuta ieri mattina a Roma, all´assemblea nazionale organizzata dalla Cgil sul tema "una sanità di tutti", in rappresentanza della Conferenza delle Regioni italiane. La presidente ha quindi auspicato che con la prossima legislatura si possa riavviare il confronto tra Governo e Regioni per la definizione del nuovo Patto per la salute: "Un patto - ha affermato la presidente - che, così come le regioni lo hanno sempre ritenuto, rappresenta un importante momento di assunzione di responsabilità, con il quale ci si fa carico anche delle difficoltà della finanza pubblica, ma che non rinuncia alla natura universalistica e solidale del sistema sanitario nazionale". Per la presidente le Regioni hanno sempre contestato un approccio ragionieristico alla sanità che ha portato, con ben sette manovre governative, ad una riduzione complessiva negli ultimi due anni e mezzo di ben 30 miliardi di euro la spesa in sanità. "I pur necessari piani di rientro per le regioni con deficit in sanità, ad esempio - ha detto la Presidente -, non possono però tradursi in una riduzione del diritto del cittadino alla salute, principio fondamentale della nostra Costituzione. Così come i drastici tagli non possono però ridurre i livelli essenziali di assistenza. Cosa che invece sta avvenendo perché proprio a causa di questa enorme riduzione delle risorse è sempre più difficile erogare correttamente i servizi essenziali al cittadino a causa della diminuzione del personale a causa del blocco del turnover, dal fermo degli interventi di manutenzione, degli investimenti in nuove tecnologie, fino alla difficoltà a mantenere l´acquisizione di beni e servizi a livelli adeguati alle esigenze". "Al prossimo governo del Paese vogliamo lanciare una grande sfida per un vero cambiamento: tornare ad assumere la salute, e dunque l´offerta sanitaria, come un valore fondamentale della nostra società, guardando a ciò che vi è dietro, ai diritti di ogni cittadino, e a pensare che c´è una spesa, quella per la sanità, che oltre a garantire la salute delle persone, può anche far bene all’economia".  
   
   
CAMPIONATI DEL MONDO DI SCI NORDICO: LE NOVITA´ PER L´INAUGURAZIONE  
 
Trento, 23 gennaio 2013 - Manca meno di un mese a quel mercoledì 20 febbraio 2013 in cui luci magiche e colori scintillanti illumineranno il cuore pulsante della città di Trento per dare il benvenuto agli atleti provenienti da oltre cinquanta paesi di tutto il mondo. Scoccherà infatti esattamente alle 18 l’apertura ufficiale dei Campionati del Mondo di Sci nordico, la competizione iridita che per la terza volta torna in Trentino, e più precisamente in Val di Fiemme dal 20 febbraio al 3 marzo 2013. Sport, musica e solidarietà saranno le tre parole chiave della giornata inaugurale. S´inizierà con una suggestiva sfilata lungo via Belenzani, per offrire la possibilità alle atlete e agli atleti partecipanti alle gare di salutare con le loro bandiere multicolori la città di Trento, per raccogliersi poi in piazza Duomo, il salotto buono e "rinascimentale" della nostra città. I palazzi affrescati, l’imponente cattedrale di San Vigilio e l’alta Torre Civica saranno la cornice di un palcoscenico a cielo aperto che ospiterà le autorità e la popolazione intera. La canzone firmata e appositamente scritta dall’estroso musicista balcanico Goran Bregović risuonerà nell’aria grazie alla maestria e alla professionalità dei cori e delle bande del Trentino. Stupefacenti coreografie terranno per un’ora il pubblico a bocca aperta e col fiato sospeso grazie a un programma che è in fase di definizione: possiamo anticipare che ci sarà un pianista sospeso sopra la piazza assieme al suo pianoforte e un alpinista che darà l´assalto alla Torre Civica in ricordo della storia dell’alpinismo trentino sulle Dolomiti, patrimonio mondiale dell’umanità. Numerosi sono gli ospiti attesi, anche stranieri, che daranno un cenno di saluto, dagli organizzatori norvegesi della scorsa edizione dei Mondiali ai rappresentanti della Fisi e Fis per non dimenticare le autorità locali. La giornata proseguirà a ritmo di musica con un pensiero a chi ha bisogno di aiuto e cioè i bambini. Alle 21, presso l’Auditorium Santa Chiara di Trento, si potrà assistere al concerto dello Champagne for Gypsies tour con Goran Bregović e la Wedding and Funeral Band: saranno due ore intere di musica in cui la tradizione ritmica e melodica dei Balcani si coniugherà con i generi più vari, dal rock al jazz per passare al folk ed alla musica etno. L’intero ricavato dello spettacolo (50 euro a biglietto), per il tramite dell´associazione «Fondriest For children» fondata dal campione trentino Maurizio Fondriest, verrà devoluto interamente all’Associazione Italiana contro le Leucemie, linfomi e mieloma (Ail), che sostiene il reparto di oncoematologia pediatrica della Clinica universitaria di Padova. Inizio della prevendita dei biglietti cartacei è cominciata lunedì 21 gennaio 2013 presso le: - Casse Rurali Trentine convenzionate in orario di sportello - biglietteria del Teatro Auditorium, orario dal lunedì al sabato: 10 -19 - biglietteria del Teatro Sociale, orario dal lunedì al sabato: 16 -19 Ci si può anche prenotare on-line con un click: www.Primiallaprima.it