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Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Gennaio 2013
I GIOVANI E L´EDUCAZIONE - UNA PRIORITÀ PER L´EUROPA  
 
Bruxelles, 23 gennaio 2013 – Di seguito l’intervento di Androulla Vassiliou Membro della Commissione europea per l´istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù: “ E ´un grande piacere essere qui con voi questa mattina per l´evento di oggi sul Rifornimento dell´economia attraverso la gioventù . Vorrei ringraziare il nostro ospite, Microsoft, per aver organizzato questo incontro e per avermi invitato a parlare su un tema così importante: il ruolo vitale dei giovani nel guidare la crescita economica. Il titolo della manifestazione di oggi è "Un carburante per l´economia attraverso la gioventù". Il legame tra i giovani e la crescita economica dovrebbe essere un semplice uno: i giovani andare avanti nella vita, e l´economia cresce ad ogni passo che fanno. Al contrario, in molti paesi dell´Unione europea, uno su cinque sotto i 25 anni è disoccupato, in alcuni paesi, oltre la metà non riesce a trovare lavoro. I giovani di oggi sono i più istruiti in tutta la storia europea, eppure lo trovano difficile ottenere un lavoro stabile dopo la laurea a dispetto dei due milioni di posti vacanti in tutta Europa. L´istruzione può fornire alcune risposte. La crisi ha messo in luce gravi carenze nei sistemi di istruzione in Europa. Infatti, ha affinato ciò che ci aspettiamo dai nostri sistemi di istruzione. I nostri cittadini hanno bisogno di un aggiornamento nelle loro competenze per essere in grado di soddisfare le esigenze del mercato del lavoro e le imprese europee hanno bisogno le persone più altamente qualificati, al fine di competere a livello mondiale. La crisi ha anche messo in evidenza il valore di istruzione superiore, in quanto altamente qualificati individui sono stati più in grado di far fronte e di adattarsi in un ambiente di lavoro in evoluzione. È per questo che l´Ue vuole raggiungere l´obiettivo di almeno il 40% dei giovani in Europa con un livello di istruzione superiore, entro la fine del decennio. E dal momento che, ancora oggi, uno a sette studenti lascia prima della fine della scuola secondaria, si è fissato l´obiettivo di ridurre il tasso di abbandono scolastico a meno del 10% entro il 2020. Ma la quantità non è sufficiente. Futuro successo economico dell´Europa deve essere basata su pionieristico di ricerca e sviluppo, prodotti innovativi, tecnologia all´avanguardia e una forza lavoro ben formata e altamente produttivo. E questo sarà possibile solo se investiamo in educare le persone - che è ciò che il presidente Barroso ha detto chiaramente nel suo discorso sullo stato dell´Unione lo scorso settembre: "Dobbiamo essere molto più ambiziosi di istruzione, la ricerca, l´innovazione e la scienza". Dobbiamo comprendere appieno il ruolo dell´istruzione nell´economia della conoscenza. Entro la fine di questo decennio, avremo bisogno di altri 16 milioni di lavoratori in Europa, con capacità più elevate rispetto al 2000. E ´fondamentale che portiamo il mondo dell´istruzione e del lavoro più vicini se si vuole colmare il divario di competenze. Di recente ho presentato un´importante iniziativa volta a sostenere gli Stati membri nella riforma del sistema di istruzione. La nostra comunicazione sulla Ripensare l´istruzione prende un punto di vista a livello di sistema di istruzione e mira a liberare il potenziale dei sistemi di istruzione e di formazione per sostenere la crescita e l´occupazione. Essa sostiene che l´apprendimento dovrebbe essere più flessibile e pertinenti e sottolinea il ruolo fondamentale degli insegnanti e l´impatto delle nuove tecnologie. Toccando il potenziale delle Tic per la modernizzazione dell´istruzione e della formazione è diventata una priorità chiave per la Commissione. Aziende come Microsoft sono il primo a sapere che le tecnologie dell´informazione e della comunicazione hanno cambiato il nostro modo di lavorare, comunicare e vivere. E ´giunto il momento che avevano un tale impatto anche sul mondo della scuola. Nei prossimi mesi, in collaborazione con il mio collega Neelie Kroes, che lavorerà su una nuova iniziativa dell´Ue in materia di apertura di istruzione , grazie all´integrazione di Ict e Open Educational Resources in l´apprendimento e l´insegnamento nelle scuole e nelle università. Istruzione e delle imprese devono impegnarsi più decisamente in forme strutturate di cooperazione che possono arricchire il potenziale di innovazione delle organizzazioni coinvolte e sostanzialmente migliorare l´apprendimento e gli ambienti didattici. Questo è ciò che vogliamo incoraggiare con il nostro futuro programma di educazione Erasmus per tutti , che comprenderà un nuovo schema, le alleanze della conoscenza. Questi partenariati riunire partner del mondo imprenditoriale e mondo accademico impegnata a fornire metodi di insegnamento nuovi e innovativi e approcci, e alla promozione imprenditoriale mindset. Stiamo progettando di portare lo stesso approccio al mondo della formazione professionale, attraverso alleanze di competenze settoriali in cui i sistemi di istruzione e formazione professionale consegnerà ai laureati le competenze che le imprese hanno bisogno per rimanere competitivi. Continueremo anche, ovviamente, per sostenere la mobilità di apprendimento - un marchio di azione dell´Ue in materia di istruzione. La capacità di comprendere altre culture e di parlare le lingue straniere non è mai stato così importante. Per studiare, volontariato o lavorare in un altro paese è un modo ideale per sviluppare la loro, come dimostrato dai due milioni di europei che hanno partecipato a programmi di mobilità europei nel corso degli anni. Studenti in mobilità sono i futuri lavoratori mobili. Essi beneficiano di una carriera più gratificante e garantire il mercato del lavoro più flessibile che l´economia europea ancora manca in gran parte. La nostra ambizione è dunque quello di offrire opportunità di mobilità a circa 5 milioni di persone entro il 2020. Quando si parla di innovazione, l´Europa ha tutto quello che serve per essere tra i leader del mondo. Possiamo contare su fondamenta di ricerca di eccellenza e del mondo accademico, nonché le società dinamiche, grandi e piccole, ma ancora ci sono in calo rispetto ai suoi concorrenti in termini di capacità di innovazione. È per questo che chiedo un vero e proprio cambiamento di mentalità in Europa verso una cultura più imprenditoriale, dove si promuovono la creatività, la fiducia in se stessi e la capacità di assumere rischi calcolati e premiata. Fino ad ora, la dimensione educativa è stata spesso l´ingrediente mancante nell´ambito dei partenariati tra imprese e ricerca. Al contrario, le università e gli istituti di istruzione superiore deve essere posto al centro delle nostre politiche per l´innovazione. Questo è quello che stiamo facendo con l´Istituto europeo di innovazione e tecnologia - l´Iet. L´eit riunisce, all´interno di partenariati strutturati e governati - chiamato comunità della conoscenza e innovativi o Cci - tutti gli attori del ciclo dell´innovazione: imprese, centri di ricerca e per la prima volta, le università e le scuole di ingegneria. Il nostro obiettivo è quello di costruire in centri esistenti in Europa di eccellenza, per collegarli e per colmare il divario tra le idee e la creazione di imprese. L´esperimento si è rivelato più che utile. Abbiamo creato le prime tre Cci, lavoro sul cambiamento climatico, le Tic e l´energia sostenibile, in circa 17 centri di eccellenza europei. In soli due anni, 27 start-up sono state create, e più di 50 sono in fase di elaborazione e 35 brevetti. E ancora più importante 20 programmi educativi sono stati istituiti permettendo, entro la fine di questo anno più di 1000 studenti di laureati con una laurea tecnica con un forte accento messo su imprenditorialità e la creazione di imprese. Per il futuro, la Commissione ha proposto di scalare in modo significativo le attività dell´Eit, e aumentare il suo budget da € 300 a più di € 3 miliardi. Signore e signori, Il nostro obiettivo è quello di rendere più laureati occupabili, l´imprenditorialità e stimolando l´innovazione. Grazie alla combinazione di formazione imprenditoriale e l´interazione con le imprese, gli studenti possono sviluppare le abilità pratiche, conoscenze e atteggiamenti che consentono loro di innovare. Iniziative come nuovo programma Gioventù Microsoft Spark, intesa a porre i giovani a perseguire un futuro migliore sono buoni esempi di tali partenariati. E ´questa transizione dalla scuola al lavoro che deve essere colmato, e credo che il nuovo programma di Microsoft è un passo decisivo nella giusta direzione. C´è molto in gioco. Oggi, più che mai, è l´istruzione in grado di fornire il progresso sociale. Quando investiamo in formazione, ci impegniamo per lo sviluppo dei nostri cittadini e il benessere futuro della nostra società. La salute di una società dipende dalla qualità della formazione che impartisce ai suoi cittadini. Il tema scelto per la discussione di oggi è infatti di fondamentale importanza. Grazie.  
   
   
SESTA CONFERENZA IBERICA SUL RICONOSCIMENTO DELLE FORME E L´ANALISI DELLE IMMAGINI  
 
Madeira, 23 gennaio 2013 - La sesta conferenza iberica sul riconoscimento delle forme e l´analisi delle immagini (Ibpria 2013) si terrà dal 5 al 7 giugno 2013 a Madeira, in Portogallo. La capacità di riconoscere gli esseri umani e le loro attività tramite la vista è fondamentale perché una macchina possa interagire in modo intelligente e facile con un ambiente abitato da esseri umani. Poiché si stanno sviluppando molte applicazioni che si occupano di analisi delle immagini e che coinvolgono gli esseri umani, "guardare le persone" è attualmente uno dei campi di applicazione più attivi nella vista computerizzata. Uno degli obiettivi generali dell´intelligenza artificiale è progettare macchine in grado di agire in modo più intelligente o più simile agli esseri umani. Lo scopo di questa conferenza è esaminare nuovi risultati teorici, tecniche e principali applicazioni su tutti gli aspetti del riconoscimento delle forme e l´analisi delle immagini. Costituirà un forum per gruppi di ricerca, ingegneri e professionisti per presentare risultati recenti, miglioramenti algoritmici e promettenti direzioni future nel riconoscimento delle forme e l´analisi delle immagini. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www2.Inescporto.pt/ip-en/news-events/events/ibpria-2013-6a-conferencia-iberica-sobre-reconhecimento-de-padroes-e-analise-de-imagem  
   
   
UN SUPERCOMPUTER EUROPEO "SUPEREFFICIENTE" INSTALLATO AL CINECA  
 
 Casalecchio di Reno (Bo), 23 gennaio 2013 - Mercoledì 30 Gennaio 2013 ore 11,00 al Cineca sarà presentata un´importante novità nel campo del green computing: il supercomputer Eurora. Eurora è stato realizzato da Eurotech ed è installato presso il Cineca: grazie all´innovativo sistema di raffreddamento ad acqua e alle caratteristiche delle Gpu Nvidia Kepler con cui è equipaggiato, raggiungerà livelli di efficienza energetica da primato, assicurando ridotti costi di gestione con minore emissioni di Co2 ed ingombri contenuti. Eurora è un progetto per lo sviluppo di sistemi prototipo ad alta efficienza energetica cofinanziato dall´azione europea Prace 2Ip e dall´Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale di Trieste. L´intero sistema prototipo è stato co-disegnato in collaborazione tra Eurotech e Cineca. Nel corso della Conferenza Stampa verranno svelati tutti i dettagli di un importante traguardo nel campo del supercomputing. Interverranno: Sanzio Bassini, Direzione - Dipartimento Supercalcolo, Applicazioni ed Innovazione, Cineca, e Carlo Cavazzoni, Responsabile Tecnico Dip. Supercalcolo, Cineca - Giampietro Tecchiolli - Cto, Eurotech - Geof Ballew - Senior Manager, Gpu Accelerated Computing, Nvidia.  
   
   
ALLEANZA PER INTERNET: PRESENTATA A ROMA L’INIZIATIVA IN UNA SALA GREMITA DI PROMOTORI E SOSTENITORI VOGLIAMO UN’ITALIA DIGITALE LEADER IN EUROPA E NEL MONDO  
 
Roma, 23 gennaio 2013 - Sala gremita tra sostenitori, promotori e osservatori alla presentazione di Alleanza per Internet, l’iniziativa, presentata questa mattina a Roma, presso la Sala del Garante della Privacy a Montecitorio, che nasce con l’intento di fare dell’Italia “una società dell’innovazione ed un’economia digitale tra le più avanzate al mondo”. Moderati da Carlo Alberto Carnevale Maffè della Sda Bocconi, sono intervenuti tra gli altri: Francesco Pizzetti, Presidente di Alleanza per Internet; Antonello Soro, Garante per la Privacy; Maurizio Dècina, Commissario Agcom; Franco Bernabè, Presidente di Telecom Italia; Franco Bassanini, Presidente Cassa Depositi e Prestiti; Massimiliano Dona, Segretario Generale dell’Unione Nazionale Consumatori; Elisa Manna, Responsabile politiche culturali del Censis; Luigi Gambardella, Presidente di Puntoit; Cristiano Radaelli, Presidente Anitec-confindustria; Vincenzo Scotti, Presidente Link Campus University; Alberto Tripi, Presidente del Gruppo Almaviva; Gabriella Cims, Donne e Media; Raffaele Barberio, Direttore di Key4biz; Ennio Lucarelli, Presidente Confindustria Sit; Michele Vianello,direttore Generale di Vega Park di Venezia; Michele Ficara Manganelli, Presidente di Assodigitale; Gian Luca Petrillo, Government Affairs Manager di Microsoft; Francesco Vatalaro, Università Tor Vergata; Massimo Melica, Studio Melica & Partners; Linda Lanzillotta (Gruppo misto). Alleanza per Internet vuole essere un grande punto di incontro e di coinvolgimento dei cittadini, dei consumatori, delle università e dei centri di ricerca che si occupano della società dell´innovazione e sarà una piattaforma degli stakeholders del settore. In una lettera inviata a Mario Monti e a Silvio Berlusconi, Pierluigi Bersani, Oscar Giannino, Beppe Grillo e Antonio Ingroia, i promotori di Alleanza per Internet chiedono “…un impegno chiaro perché nella prossima legislatura sia data attuazione a tre proposte per favorire l’economia digitale in Italia: la prima, la nomina nella formazione del prossimo governo di un Ministro per la Società Digitale, dotato di competenze e risorse finanziarie adeguate alla sfida dell´innovazione, secondo le indicazioni della Commissione europea e sull´esempio di analoghe figure presenti nei governi dei principali Paesi dell´Unione. La seconda, una legge che preveda di rendere disponibile l’accesso e l’uso del wi-fi in tutti gli esercizi commerciali, stazioni ferroviarie ed aeroporti. La terza, una legge per sviluppare i pagamenti mobili e l’uso dei coupon elettronici in modo da permettere una diffusione più agevole degli sconti nelle transazioni commerciali”. Francesco Pizzetti, in apertura dell’iniziativa, ha dichiarato: “Vogliamo colmare il gap digitale dell’Italia rispetto ai paesi Ue. Internet è ormai una parte essenziale della società, è necessario parlare di società digitale”. Da parte nostra, ha continuato, “….Daremo da subito tutto l’aiuto possibile al nuovo direttore dell’Agenzia Digitale”. Raffaele Barberio e Luigi Gambardella hanno spiegato, inoltre, che Alleanza per Internet renderà pubblico l’appoggio delle coalizioni e delle forze politiche e l’impegno a presentare e portare avanti tali proposte in sede legislativa info@alleanzaperinternet.It    
   
   
AGENDA DIGITALE, LA SFIDA DELLE REGIONI. IN EMILIA-ROMAGNA INDIVIDUATI QUATTRO NUOVI DIRITTI DI CITTADINANZA DIGITALE PER RIDURRE IL ´DIGITAL DIVIDE´ E PROMUOVERE LE CONOSCENZE DELLE TECNOLOGIE INFORMATICHE E L´USO DELLA RETE.  
 
Bologna, 23 gennaio 2013 - Ridurre le disuguaglianze nella disponibilità e nell’uso delle nuove tecnologie. E’ la sfida a cui tutte le Regioni italiane sono chiamate a rispondere, dopo che il 13 dicembre scorso è stato convertito in legge il “Decreto Crescita 2.0”, il provvedimento sulla cosiddetta Agenda Digitale Italiana che rappresenta il collegamento finora mancante tra la strategia europea e le esperienze ad oggi maturate a livello nazionale e regionale. Se ne è parlato ieri mattina a Bologna, nel convegno “Agende digitali – Una sfida per le Regioni”, a cui hanno partecipato Alfredo Peri, assessore regionale alle Reti di infrastrutture materiali e immateriali, Patrizio Bianchi, assessore regionale a Scuola e Formazione, Gabriele Falciasecca, presidente di Lepida Spa, Oscar Cicchetti Strategy Telecom Italia Spa, Nicola Barone Strategy – Progetti Territoriali Telecom Italia Spa, Lorenzo Broccoli, direttore generale Regione Emilia-romagna, Gianluca Mazzini, direttore generale Lepida Spa, Agostino Ragosa, direttore generale Agenzia per l’Italia Digitale. Temi cardine delle agende digitali regionali, come peraltro previsto nell’agenda digitale europea, sono la lotta al “digital divide”, cioè la riduzione del divario nella disponibilità di connettività, nelle conoscenze delle nuove tecnologie informatiche e nella promozione e diffusione dell’uso della rete. “E’ arrivato il momento di costruire una nuova solidarietà tra i livelli di governo, che viva sulla complementarietà e dia fiducia ai cittadini, con risultati tangibili – ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture materiali e immateriali Alfredo Peri – L’agenda Digitale può diventare sinonimo di buona amministrazione, dove sia a livello centrale che locale si collabora per servizi univoci e usabili, con ruoli distinti e precisi. Per far questo le Regioni devono essere disponibili alla necessaria funzione di sintesi, portando visione e fabbisogno di tutti i territori e le Agende Digitali sono lo strumento raggiungere gli obiettivi condivisi”. La Regione Emilia-romagna ha maturato una vasta esperienza in ambito di Agenda Digitale e oggi si trova nel pieno della propria programmazione in ambito di società dell’informazione. Nel Piano Telematico dell’Emilia-romagna per la prima volta vengono definiti ed individuati, in coerenza con le indicazioni a livello europeo, quattro nuovi diritti di cittadinanza digitale. Il primo è il diritto di accesso alle reti tecnologiche, che prevede progetti e iniziative per contrastare il digital divide, attraverso la fornitura e la diffusione delle infrastrutture di rete e connettività, specie nei territori di montagna e nelle altre aree considerate non sufficientemente appetibili dagli operatori di mercato. Il secondo riguarda l’accesso all’informazione e alla conoscenza, con progetti e iniziative che contrastano il cosiddetto ‘knowledge divide’, ossia il divario di competenze e di saperi che limitano l’utilizzo delle nuove tecnologie, specie da parte di alcune categorie sociali, come i pensionati, le casalinghe, le persone disoccupate, i cittadini stranieri. Tra i diritti di cittadinanza digitale anche il diritto di accesso ai servizi alla persona e alle imprese, iniziative che puntano a creare un back office digitale integrato delle pubbliche amministrazioni emiliano-romagnole, e il diritto di accesso ai dati per favorire la piena affermazione dei principi di accesso e di trasparenza amministrativa, attraverso il rilascio da parte delle pubbliche amministrazioni di open data in formati aperti, immediatamente comprensibili, processabili e riusabili da parte di chiunque interessato a farlo. A questi quattro diritti digitali si aggiungono azioni in materia di intelligenza diffusa nel territorio urbano, progetti e iniziative per integrare le infrastrutture e i servizi già esistenti, o da realizzare, e creare nuovi sistemi, soluzioni e applicazioni che permettano di migliorare e rendere più sostenibile la qualità della vita nelle città. “Il mondo delle nuove tecnologie della comunicazione apre inedite possibilità non solo per creare nuove comunità virtuali, ma anche per rendere più efficaci e trasparenti le relazioni fra cittadini e amministrazioni, in un nuovo patto sociale in cui il territorio si rianima e nel contempo si consolida e si apre – ha spiegato l’assessore regionale alla Scuola e Formazione Patrizio Bianchi - La disponibilità di reti veloci rendono possibili interconnettività fra persone e gruppi, così da rendere disponibili modi innovativi di “fare scuola”. La Regione ha da tempo avviato una opera di infrastruttura intelligente del territorio e nel contempo di nuovi approcci didattici per superare rischi di esclusione e separazione sociale e per generare percorsi di apprendimento fra giovani che debbono vivere in un mondo tanto più complesso” Uno dei principali ambiti di intervento dell’innovazione digitale è quello legato alla disponibilità di accesso alla rete. La Regione Emilia-romagna lavora da tempo attraverso la sua società in-house Lepida Spa, e in alcuni casi con anche la collaborazione di Telecom Italia Spa, ad azioni di contrasto al “divario digitale”. L’agenda digitale europea pone come obiettivo quello di raggiungere nel 2013 il 100% della popolazione con 2 megabit per secondo (l’unità di misura che indica la velocità di trasmissione dei dati su una rete informatica), nel 2020 di dotare tutta la popolazione con una connessione di 30 Mbps per secondo, utilizzati da almeno il 50% delle persone. La Regione Emilia-romagna attraverso Lepidaspa ha definito un piano di azione, tecnologicamente neutrale, per l´azzeramento del digital divide entro il 2013 sul territorio regionale. Attualmente in Emilia-romagna vi è una copertura netta Adsl+radio superiore ai 2 Mbps per il 96,99% della popolazione. L’investimento complessivo sul nostro territorio per infrastrutture fibra e radio già realizzate è stato ad oggi di 27,6 milioni di euro. Altre due azioni sono in corso, una finanziata con i fondi Feasr per le aree rurali e una (Dorsale Sud Radio) con fondi regionali: arriveranno a portare la connettività a ulteriori 112 mila cittadini. La collaborazione tra Rer, Lepidaspa e Telecom Italia è formalizzata in un accordo alla sue seconda edizione, che tra l’altro ha lo scopo di programmare interventi per portare la banda larga in zone scoperte: è pianificata la realizzazione di 144 centrali entro il 2014, di cui 110 già realizzate. Lepidaspa in sinergia con le Province e Comuni Soci, opera per collegare in fibra gli istituti scolastici, offrendo connettività in Banda ultralarga da 1Gbps a 107 istituti scolastici, già connessi in fibra ed attivati. Altri 24 istituti scolastici sono già stati dotati dell´infrastruttura, e in corso di attivazione, mentre ad altri 100 istituti scolastici l´attivazione è prevista tra 2013 e 2014. Per completare efficacemente la realizzazione delle infrastrutture territoriali, anche a prova di futuro, saranno necessari ulteriori investimenti in fibra su ulteriori 80 aree, per un costo di circa 16 milioni, mentre per garantire l´accesso sarà necessario un ulteriore investimenti di 30 milioni di euro. Mise e Regione stanno predisponendo un piano congiunto di intervento, capace di porre a sistema: le risorse messe a disposizione da Regione, quelle messe a disposizione dal Dl 179/2012 (Crescita 2) e quelle acquisibili.  
   
   
"LA MIA CITTÀ SI MUOVE": VIAGGIO MULTIMEDIALE NELLA CALENZANO CHE CAMBIA PUBBLICATA SUL SITO LA MAPPA INTERATTIVA DELLE OPERE PUBBLICHE, I SERVIZI, LE POLITICHE AMBIENTALI E SOCIALI.  
 
Calenzano, 23 gennaio 2013 - E’ stato pubblicata il 18 gennaio sul sito "La mia città si muove", una mappa multimediale di Calenzano, che indica le cose fatte, quelle in corso d’opera e quelle ancora da fare: le opere pubbliche, i servizi, le infrastrutture, le politiche ambientali e quelle sociali, gli spazi per la cultura, i parchi e i luoghi di ritrovo. "E’ un modo per noi amministratori di condividere le scelte più importanti che segneranno il futuro della nostra città – scrive il Sindaco nella presentazione - tenendovi costantemente informati sullo stato di svolgimento dei lavori. Un percorso attraverso la nostra città in movimento, che vi darà la visione complessiva dello sviluppo di Calenzano, non più paese tra Firenze e Prato ma una cittadina con una sua identità, ritenuta attrattiva da chi sceglie di trasferirsi qui, per il decoro urbano, i servizi, le infrastrutture e la vitalità sociale che caratterizza la nostra comunità". Ogni intervento è contrassegnato con il simbolo di una stazione della metropolitana, ad indicare il raggiungimento di una meta. Cliccando sull’argomento che interessa si aprirà una scheda con i dettagli e le fotografie. Come in una vera metropolitana le stazioni sono collegate da linee diverse, suddivise in base all’area tematica. La linea unita indica un’opera già attiva, quella per metà tratteggiata indica gli interventi in corso d’opera e quella completamente tratteggiata i progetti futuri. La mappa era già stata presentata all’inaugurazione dell’università e alla fiera dell’olio, quando era consultabile su un grande touch screen. Ora diventa disponibile h24 sul sito internet del Comune e sarà implementata via via che prosegue lo stato avanzamento delle opere.  
   
   
BOLZANO: BANDA LARGA, SOSTEGNO DELLA PROVINCIA AI COMUNI PER LE INFRASTRUTTURE  
 
Bolzano, 23 gennaio 2013 - Il continuo ampliamento della rete provinciale di telecomunicazioni affronta sempre nuove sfide, anche nelle aree urbane. "Le città altoatesine - commenta l´assessore Florian Mussner - sono già coperte dalla banda larga in maniera più che soddisfacente, ma non mancano i problemi soprattutto per l´allacciamento delle aree periferiche. Abbiamo garantito il sostegno della Provincia ai Comuni di Bolzano, Merano, Laives e Bressanone. Entro la fine dell´anno, secondo quanto previsto dalla Giunta provinciale, tutti i 116 comuni dell´Alto Adige saranno serviti dalla rete in fibra ottica. Per sfruttare le potenzialità di quasi 500 km. Di cavi, però, bisogna fare in modo che tutte gli edifici abbiano la possibilità di allacciarsi alla banda larga, e qui entrano in scena i comuni. Entro metà maggio, infatti, le amministrazioni municipali devono presentare il Masterplan riguardante il proprio territorio con informazioni sulla attuale situazione infrastrutturale, sul numero dei potenziali utenti, sulla localizzazione e l´operatività delle centrali, sui costi degli interventi necessari e sulla tempistica dei lavori. Inoltre, sempre per rendere più agevole le opere di pianificazione, i comuni sono chiamati a individuare le condutture e le tubazioni che possono ospitare anche i cavi in fibra ottica. Sino ad oggi sono 32 le amministrazioni che hanno consegnato all´Ufficio provinciale infrastrutture il proprio Masterplan sulla banda larga. Una sfida particolare riguarda l´allacciamento alla rete provinciale di telecomunicazioni delle aree a più elevata densità urbana. "Un conto è cablare un paese di piccole dimensioni - sottolinea l´assessore ai lavori pubblici Florian Mussner - un conto è cablare una città da oltre 100mila abitanti come Bolzano. Le principali località della Provincia sono già ottimamente servite da collegamenti internet ad alta velocità, ma vi sono ancora alcune cose da migliorare in frazioni e quartieri periferici, ed è necessaria la collaborazione di tutte le parti in causa: dai Comuni alle municipalizzate, dai gestori della rete di teleriscaldamento a queli della rete telematica". Nei giorni scorsi, l´assessore Mussner e il direttore dell´Ufficio infrastrutture Marco Springhetti, hanno incontrato i responsabili dei comuni di Bolzano, Merano, Bressanone e Laives per fare il punto della situazione. "Vi sono già modelli positivi in tema di collaborazione - spiega Mussner - come ad esempio quello di Brunico, dove i lavori sulla rete a banda larga viaggiano di pari passo con quelli del teleriscaldamento, mentre nelle altre città di maggiori dimensioni la situazione necessita di qualche accorgimento prima di essere considerata ottimale. Penso ad esempio a Bressanone, dove alcune frazioni si trovano a notevole distanza dal centro. Proprio per questo motivo abbiamo garantito ai comuni il nostro sostegno nella fase di pianificazione e realizzazione degli interventi". L´elaborazione del Masterplan per la banda larga è già a buon punto a Bolzano, Bressanone e Merano, e anche a Laives sono stati fatti dei significativi passi in avanti. Una volta completato, il documento deve essere inviato dai Comuni alla Giunta provinciale, la quale è chiamata a esprimere il parere definitivo. Quello dei giorni scorsi è stato solo il primo di una serie di incontri fra Provincia e Comuni sull´argomento.  
   
   
TELECOM ITALIA: CON LE REGIONI PER UN CONTRIBUTO ALLO SVILUPPO DELL’ AGENDA DIGITALE  
 
 Bologna, 23 gennaio 2013 Promuovere la cultura dell’innovazione digitale nel Paese e favorire la realizzazione dell’Agenda Digitale nazionale riconoscendo il ruolo fondamentale delle Regioni come cerniera tra una programmazione che nasce dal basso, sulla base delle esigenze e delle caratteristiche del territorio, e i progetti nazionali e comunitari. Per questo motivo, Telecom Italia ha realizzato “Italia connessa – Agende Digitali Regionali”, una fotografia del livello digitale delle regioni italiane che raccoglie i più significativi indicatori sulle dotazioni infrastrutturali, sulla disponibilità e sull’uso dei servizi digitali da parte di cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni confrontandoli tra di loro e con gli obiettivi europei e italiani. Si tratta di un contributo che può essere utile alle Amministrazioni Regionali come base di partenza per un vero e proprio “Check Up Digitale” finalizzato a confrontarsi con altri territori italiani ed europei, ad analizzare il percorso di allineamento agli obiettivi indicati dalle Agende Digitali nazionali e comunitarie, a verificare la disponibilità di finanziamenti ed a rimodulare i piani di sviluppo digitale regionali. Gran parte degli obiettivi fissati dall’Agenda Digitale sono , infatti, raggiungibili solo attraverso il contributo fattivo degli enti territoriali, vicini alle esigenze dei cittadini e delle imprese e in grado di comprendere più facilmente, sulla base delle caratteristiche del proprio territorio, le difficoltà da superare e le azioni migliori da adottare. L’agenda Digitale Italia con il Decreto Crescita 2.0 pone a tutti gli attori presenti sul mercato delle sfide importanti da raccogliere per cercare di attuare e recuperare i gap digitali più rilevanti accumulati nel Paese in termini di cultura informatica, uso della rete, automazione dei servizi pubblici, investimenti delle imprese in Ict, diffusione dei servizi digitali, oltre al superamento del digital divide infrastrutturale nelle cosiddette aree a fallimento di mercato. Il documento sarà inviato ai governatori di tutte le Regioni ed i suoi contenuti sono stati illustrati ieri a Bologna da Oscar Cicchetti, Direttore Strategy di Telecom Italia, in occasione del convegno “Agende Digitali, una sfida per le regioni”, organizzato dalla Regione Emilia Romagna in collaborazione con Lepida. “Telecom Italia vuole contribuire in modo concreto ad accelerare il processo di digitalizzazione del Paese, coerentemente con gli obiettivi indicati dall’Agenda Digitale - dichiara Oscar Cicchetti, Direttore Strategy di Telecom Italia -. Siamo convinti che ciascuna Regione debba costruire la propria Agenda Digitale, partendo dalla piena consapevolezza delle proprie eccellenze e dei propri ritardi. “Italia Connessa” fornisce un quadro di riferimento e Telecom Italia intende proporsi alle Regioni come un partner credibile per lo sviluppo delle infrastrutture e dei servizi.”  
   
   
L´UE ASSEGNA 680 MILIONI DI EURO, UN 302 RICERCATORI DI ALTO LIVELLO  
 
Bruxelles, 23 gennaio 2013 - Il Consiglio Europeo della Ricerca (Cer) assegnerà 680 Milioni di euro un 302 Ricercatori di fama in Ventiquattro paesi Europei, nell´ambito dell´ultimo bando per l´assegnazione delle sovvenzioni per Sue prestigiose Ricercatori Esperti (Advanced Grants). Grazie a Fino sovvenzioni a 2,5 Milioni di euro per Progetto, il Finanziamento consente Agli scienziati e ai Loro collaboratori di sviluppare le proprie idee innovative, Spesso Alle Frontiere del Sapere. I progetti selezionati riguardano Una grande Varietà di Temi. In Francia Uno scienziato e il Suo gruppo svilupperanno Nuovi Modelli per spiegare alcuni Fenomeni Fisici venire la superconduttività. Un Gruppo di Ricercatori operante in Lettonia assocerà informatica, Fisica e Matematica per Valutare i Vantaggi Ei Limiti dei Dispositivi quantici. Un´altra Sovvenzione Sarà, assegnata una non ricercatore Che in Italia analizza venire Gli Operatori Economici formano e modificano le proprie convinzioni in Merito ai propri Contesti e ai propri omologhi, inserendo Elementi emotivi e psicologici nia Modelli esistenti. La commissaria Europea per la Ricerca, l´Innovazione e la Scienza Máire Geoghegan-quinn ha dichiarato: "Il Cer continua a selezionare i Migliori Ricercatori. I Finanziamenti del Cer consentono di aumentare il Numero di scoperte scientifiche e di Pubblicazioni do Riviste scientifiche riconosciute. La Promozione della Ricerca pioneristica ai Massimi livelli Locali è Le Fondamentale Per La Competitività dell´Europa elettronici per Questo Motivo abbiamo Proposto di aumentare Il Bilancio del Consiglio Europeo della Ricerca nell´ambito del Programma Orizzonte 2020 ". Nell´ultimo bando per l´assegnazione di sovvenzioni per Ricercatori Esperti, il Consiglio Europeo della Ricerca ha Ricevuto intorno al 2 300 Adware e, Ovvero il 4,5% in piu Rispetto allo scorso anno. Anché la Dotazione Finanziaria del bando, pari a 680 Milioni di Eur, E aumentata leggermente. Il Numero di Ricercatori selezionati per il Finanziamento E lievemente cresciuto, passando da 294 a 302, mentre la percentuale delle Adware e accolte rimane stabile al 13%. Queste sovvenzioni assegnate Sono una Ricercatori di alto Livello di chiara fama, di qualunque nazionalita ed Eta, scientificamente Indipendenti e con Un´esperienza Recente e Onu Profilo Nel campo della Ricerca Che li qualificano venire capo nda rispettivi Settori. Cfr. Memo/13/19 Contesto Le sovvenzioni del Cer Sono destinate a Ricercatori di punta di qualunque nazionalita, purche Siano stabiliti o disposti a stabilirsi in Europa. Nel present bando Che assegna sovvenzioni per Ricercatori Esperti, i Candidati selezionati Sono di 32 diverse nazionalita, principalmente britannici, Tedeschi, Francesi, Olandesi e italiani. I progetti di Ricerca Saranno realizzati a Oltre 160 Istituzioni di 24 paesi Europei diversificato. Regno Unito, Francia e Germania, Ovvero i paesi più grandi commenti dell´Unione, ospitano il Maggior Numero di Candidati selezionati. Tuttavia, Rispetto all´entità della popolazione, Sono i Paesi Bassi, la Danimarca, il Regno Unito e Cipro, per l´Ue, nonche Svizzera e Israele, per i paesi associati al Programma di Ricerca dell´Ue, a ospitare i Ricercatori di Successo maggiore. Cio riflette l´elevata Qualità della Ricerca in Detti paesi, Che in Genere derivato da una Investimenti Lungo Termine Nella news ricerca. Dei Ricercatori Esperti Che beneficeranno delle sovvenzioni stanziate, 11 Hanno presentato: domanda da paesi di esterni allo Spazio Europeo della Ricerca (statisti Membri online dell´Ue e paesi associati al Programma Quadro di Ricerca). Cio rappresenta Onu aumento Rispetto all´ultimo bando per l´assegnazione di sovvenzioni Avanzate. La Maggioranza E rappresentata da Ricercatori Europei Che Tornano nia propri paesi di origine. La Maggior Parte di Essi E Stabilita negligenza statisti Uniti, in Canada Uno e Uno in Libano. Tra i Ricercatori selezionati vi Sono tre Cittadini Americani Che Si trasferiranno Dagli statisti Uniti per svolgere le proprie Ricerche finanziate Dal Cer pressoterapia un´istituzione europaea ospitante. Inoltre, 21 Ricercatori selezionati non Sono Cittadini Europei, ma vivono in Europa. Poco Più del 15% dei Ricercatori Sono Donne, il Che rappresenta Onu aumento al 12% Rispetto Dell´anno scorso. L´età dei media dei Ricercatori Che riceveranno le sovvenzioni E 51 Anni. In this bando, il 45% delle Proposte selezionate Rientra Nel Settore delle Scienze Fisiche e ingegneristiche, il 37% Nelle scienze della vita e il 18% Nelle Scienze Sociali e Umane. Beneficiari I have been selezionati Mediante Una valutazione inter pares Effettuata da 25 Commissioni Composte da scienziati di fama Mondiale. Istituito Nel 2007 dall´Ue, il Consiglio Europeo della Ricerca rappresenta la prima Organizzazione paneuropea destinata a finanziare la Ricerca d´avanguardia. Il Cer, il Che rappresenta la Componente Più Nuova e pionieristica del Settimo Programma Quadro di Ricerca e Innovazione (programma Specifico "Idee "), dispone di Una Dotazione complessiva pari a 7,5 Miliardi di euro per il Periodo 2007-2013. La Commissione Europea ettari Proposto Onu Incremento significativo del Bilancio del Cer per giungere a Oltre 13 Miliardi di Eur Nel Nuovo Programma Quadro "2020 Orizzonte" (2014-2020). Http://erc.europa.eu    
   
   
VENETO: ANCHE PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE L’ISCRIZIONE E’ ON LINE  
 
 Venezia, 23 gennaio 2013 -La procedura di iscrizione ai percorsi di istruzione e formazione professionale realizzati dai Centri di formazione professionale accreditati (Cfp) è stata recentemente ufficializzata con un comunicato congiunto (del 18 gennaio 2013) a firma della Regione del Veneto e dell’Ufficio Scolastico Regionale. La Regione ha predisposto la possibilità di iscrizione on line attraverso il sito www.Orientamentoveneto.it  a cui potranno accedere le famiglie interessate ad iscrivere i propri figli a un percorso triennale di istruzione e formazione professionale realizzato presso un Cfp. L’applicativo per le iscrizioni on line ai percorsi di istruzione e formazione professionale realizzati dai Centri di formazione accreditati sarà disponibile a partire dal 1 febbraio 2013 fino al 28 febbraio 2013, termine fissato per le iscrizioni. Spetterà alla scuole medie presso cui i ragazzi stanno concludendo la frequenza del primo ciclo, offrire un servizio di supporto per le famiglie prive di strumentazione informatica, come previsto, del resto, anche dalla stessa circolare Miur sulle iscrizioni. Per agevolare le ricerche sui Centri di formazione che operano in Veneto e sulle qualifiche disponibili la Regione ha fornito alle Scuole secondarie di primo grado l’elenco aggiornato dei Centri di formazione professionale accreditati, completo delle qualifiche dei percorsi triennali di istruzione e formazione. Il medesimo elenco sarà pubblicato sul sito www.Orientamentoveneto.it. La Regione ha ottenuto inoltre dal Ministero dell’Istruzione la disponibilità a inserire nelle funzioni di ricerca dell’applicativo “Scuola in chiaro” anche i Centri di formazione professionale della regione Veneto, per consentire alle famiglie di selezionare, nella fase di ricerca della scuola, anche le sedi della formazione professionale regionale e acquisire tutte le informazioni direttamente dai siti dei Centri di formazione. Pertanto, accedendo alla sezione del sito ministeriale denominata “La scuola in chiaro” sarà possibile selezionare nel campo “tipo istruzione” la voce “Centri di formazione professionale”; una volta selezionato il Cfp desiderato, il sistema effettuerà la ricerca e aprirà la relativa scheda con denominazione, indirizzo, recapiti telefonici, mail e sito internet del singolo Centro.  
   
   
FORMAZIONE IN LIGURIA: IN ARRIVO I LICEI SPORTIVI VARATO IN CONSIGLIO REGIONALE COMPLETAMENTO PIANO OFFERTA FORMATIVA  
 
 Genova, 23 Gennaio 2013 - Potranno essere attivati anche in Liguria i tanto attesi licei sportivi, dopo la conclusione dell´iter ministeriale. È la novità più rilevante introdotta dal completamento del piano dell´offerta formativa approvato martedì 22 gennaio in consiglio, su proposta dell´assessore regionale al bilancio e alla formazione, Pippo Rossetti. Dopo l´approvazione del decreto da parte del Presidente della Repubblica, si attende ora la sua pubblicazione. "L´attivazione dei licei sportivi già nell´anno accademico 2013-2014 – ha spiegato l´assessore Rossetti – dipenderà dai tempi di pubblicazione del decreto di istituzione. Ci auguriamo che questo avvenga entro il 28 febbraio, data di chiusura delle iscrizioni. In caso contrario bisognerà aspettare l´anno accademico 2014-2015". In attesa comunque della pubblicazione del decreto la Regione Liguria ha esaurito le procedure necessarie alla loro istituzione prevedendo sul territorio ligure tre i licei sportivi che verranno collocati all´interno di altrettanti licei scientifici: a Genova presso il liceo scientifico Martin Luther King, a Savona presso il liceo Giordano Bruno e a Imperia presso il Liceo Colombo. Il nuovo indirizzo liceale completa la formazione a disposizione dei ragazzi liguri, avvicinandola sempre più al territorio e specializzandola sulla base delle esigenze del mondo economico. Il completamento del piano dell´offerta formativa, approvato martedì 22 gennaio, prevede inoltre un arricchimento delle opzioni per gli istituti tecnici e professionali che potranno dare vita a nuove articolazioni di grafica, comunicazione, telecomunicazioni, automazione, energia, relazioni internazionali per il marketing. Inoltre agli Istituti professionali alberghieri viene concessa l´opzione dei prodotti dolciari artigianali e industriali e agli Istituti professionali per l´Industria e l´artigianato, manutenzione e assistenza tecnica, produzioni industriali e artigianali, manutenzione dei mezzi di trasporto. Gli Istituti tecnologici potranno attivare l´opzione di trasporti e logistica, conduzione del mezzo aereo, conduzione del mezzo navale, conduzione di apparati e impianti marittimi, costruzioni aeronautiche e navali. Nuove specializzazioni sono previste anche per gli Istituti professionali per i servizi nel settore agricolo, per gli istituti tecnico e tecnologici, nel ramo ambiente e territorio, tecnologie del legno e costruzioni e per gli Istituti tecnico economici con l´opzione relazioni internazionali per il marketing. "Sono molto soddisfatto – ha sottolineato l´assessore alla formazione, Rossetti – perché tutto questo è il prodotto di un processo di confronto interistituzionale con le Province e l´Ufficio scolastico regionale che ci consente di offrire nuove opportunità ai ragazzi e andare incontro alle esigenze del territorio".  
   
   
QUANDO I FIGLI SI ISCRIVONO ALL’UNIVERSITÀ – EDIZIONE 2013 OPEN DAY DEDICATO AI GENITORI  
 
Milano, 23 gennaio 2013 - Non è raro oggi incontrare in Università i genitori: partecipano agli open day, contattano i servizi di orientamento, affiancano i figli e le figlie nelle iniziative dedicate agli studenti. L’università di Milano-bicocca apre le porte proprio a padri e madri per la seconda edizione dell’Open Day dedicato ai genitori, per riflettere su come accompagnare le scelte di studio dei proprio figli e sul valore della formazione universitaria in tempi di crisi. Nel corso dell’evento sarà possibile confrontarsi con docenti dei Dipartimenti di Scienze della Formazione, di Psicologia e di Medicina e Chirurgia sul modo più utile ed efficace di supportare i figli nelle scelte. Università degli Studi di Milano-bicocca Sabato 2 febbraio 2012, ore 10.00 – 12.30 Edificio U12, Auditorium – Via Vizzola, 5 – Milano. Programma Dalle ore 10.00 alle ore 11.30 interventi di: Loredana Garlati, Pro-rettore per l’orientamento; Elisabetta Camussi, Dipartimento di Psicologia; Laura Formenti, Dipartimento di Scienze della Formazione; Maria Grazia Strepparava, Scuola di Medicina e Chirurgia. Dalle ore 11.30 alle 12.30: Dubbi, domande e curiosità dei genitori: L’incontro è aperto a tutti gli interessati. Per informazioni è possibile contattare l’Ufficio Orientamento chiamando lo 02.6448.6448, scrivendo a orientamento@unimib.It  o visitando il sito www.Unimib.it    
   
   
PARMA: APPROVATO IL BANDO PER LE BORSE DI STUDIO SARÀ APERTO DAL 25 GENNAIO. ESTESA LA PLATEA DEI POSSIBILI BENEFICIARI.  
 
Parma, 23 gennaio 2013 – Si aprirà fra pochi giorni, il 25 gennaio, il bando per le borse di studio emanato dalla Provincia sulla base della legge regionale 26/2001 sul diritto allo studio e della delibera di giunta regionale 2028 del 2012. La giunta provinciale ha infatti approvato nei giorni scorsi il bando, che rimarrà aperto fino al prossimo 27 febbraio e che contiene una significativa novità: rispettando le indicazioni regionali in materia si è estesa la platea dei possibili destinatari del contributo, ammettendo anche gli studenti del secondo anno del Sistema regionale di istruzione e formazione professionale (Iefp). Le borse di studio sono dunque destinate agli alunni che risiedono sul territorio regionale, che frequentano i primi due anni delle scuole superiori del sistema nazionale d’istruzione o il secondo anno dell’Iefp in un organismo di formazione professionale accreditato per l’obbligo di istruzione, e che hanno una certificazione Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) con un valore non superiore a € 10.632,94 (riferita alla situazione economica del nucleo familiare di appartenenza per l’anno 2011). La certificazione Isee è rilasciata gratuitamente dai Centri di assistenza fiscale (Caaf) convenzionati con l’Inps e dagli Uffici Inps. Condizione necessaria per poter ottenere il contributo è il completamento dell’anno scolastico/formativo (la verifica verrà richiesta alla scuola/organismo di formazione professionale frequentati dall’alunno). Gli studenti che, oltre a possedere gli altri requisiti, nello scorso anno scolastico hanno ottenuto la media del sette avranno una borsa maggiorata del 25%. Borsa maggiorata anche per gli alunni in situazione di handicap certificato, ferma restando la condizione di aver completato l’anno scolastico. A partire dal 25 gennaio il bando e il modulo di domanda saranno disponibili nelle scuole o negli organismi di formazione professionale frequentati, al Servizio Scuola della Provincia di Parma, all’Urp della Provincia e sul sito www.Scuola.parma.it. Le domande possono essere presentate fino alle ore 13 del 27 febbraio 2013 alle segreterie delle scuole o degli organismi di formazione professionale frequentati. “Lo scorso anno abbiamo distribuito oltre 417mila euro a 834 ragazzi delle superiori: è un aiuto concreto con cui le istituzioni cercano di dare un sostegno agli alunni e alle famiglie a scuola. E di questi tempi, con la crisi e le difficoltà che le famiglie vivono quotidianamente, ce n’è sempre più bisogno. È un modo credo importante per garantire il diritto allo studio”, spiega l’assessore provinciale alle Politiche scolastiche Giuseppe Romanini, che rimarca l’allargamento della platea dei destinatari deciso dalla Regione: “L’estensione del bando anche al secondo anno dell’Iefp mi sembra significativa. Ci si è infatti concentrati sulle annualità ritenute più critiche per la prosecuzione degli studi, nell’ottica di favorire gli studenti nell’assolvimento dell’obbligo scolastico e nel completamento del percorso formativo: ecco dunque la scelta dell’Iefp accanto al biennio delle superiori”. Per informazioni ci si può rivolgere al Servizio Scuola della Provincia di Parma (viale Martiri della Libertà 15, tel. 0521 931822, e-mail a.Mariani@provincia.parma.it ) o all’Ufficio relazioni con il pubblico della Provincia (piazza della Pace, 1, tel. 0521 931931, e-mail urp@provincia.Parma.it ), aperti al pubblico dalle 9 alle 13 dal lunedì al venerdì e dalle 15 alle 17 il lunedì e giovedì. Info anche sul sito www.Scuola.parma.it    
   
   
"TRASFORMAZIONE IN UN CLIMA CHE CAMBIA"  
 
Oslo, 23 gennaio 2013 - Dal 19 al 21 giugno 2013 si svolgerà a Oslo, in Norvegia, una conferenza intitolata "Trasformazione in un clima che cambia" (Transformation in a Changing Climate). Il cambiamento climatico è considerato da molti come la più grande sfida mai affrontata dall´umanità, una "tempesta perfetta" che porterà a conseguenza sociali ed ecologiche senza precedenti, a meno che non venga affrontata in modo esauriente e urgente. Sta crescendo il riconoscimento che gli approcci tradizionali del "tutto come prima" per la riduzione e l´adattamento non sono sufficienti per affrontare la portata, le dimensioni e la complessità delle sfide associate al cambiamento climatico. Sono stati infatti molti gli inviti ad adottare nuovi modi di pensare. Processi, politiche e programmi multipli interagenti, e sia i discorsi scientifici che politici, evidenziano sempre di più la necessità di una trasformazione intenzionale in risposta al cambiamento climatico. La conferenza discuterà il concetto di trasformazione e ciò che implica. Essa esaminerà questioni come quella del ruolo della scienza nel processo di trasformazione e quali tipi di trasformazione sono necessari in campi quali economia, politica e sociologia. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Sv.uio.no/iss/forskning/aktuelt/arrangementer/konferanser-seminarer/2012/transformation-in-a-changing-climate.html    
   
   
LA REGIONE CALABRIA SOSTIENE LE "PRIMARIE" DEL FONDO AMBIENTE ITALIANO (FAI)  
 
Catanzaro, 23 gennaio 2013- L´assessorato regionale alla Cultura sosterrà le “Primarie della Cultura”, promosse a livello nazionale dal Fai-fondo per l’Ambiente Italiano. L´iniziativa prevede la possibilità di indicare “on line” a chi rappresenterà il prossimo Parlamento, le priorità di intervento nell’ambito della cultura, del paesaggio, dell’ambiente, per invertire una rotta che ha gravemente sottovalutato il patrimonio culturale italiano. Sul sito internet www.Primariedellacultura.it  ci sono quindici temi selezionati: dalla destinazione di una quota minima di denaro pubblico per la cultura alla difesa dei centri storici, dalla revisione delle norme che regolano il consumo del territorio alla tutela del diritto allo studio, dalla promozione delle biblioteche alla tutela dell’artigianato di qualità. Ogni votante fino al prossimo 28 gennaio puo´ indicare tre temi. "Anche questa iniziativa del Fai - ha dichiarato l´Assessore alla Cultura Mario Caligiuri - va nella direzione di porre la cultura al centro del dibattito politico e sociale del nostro Paese e della nostra Regione che ha posto proprio la cultura al centro dell´indispensabile processo di cambiamento. L´occasione delle "primarie della cultura" – ha concluso Caligiuri - potrà anche essere una bella occasione per offrire un punto di vista meridionale e calabrese a questa importante iniziativa".  
   
   
ALLUVIONI 2012: PRESIDENTE REGIONE “UMBRIA HA TRASMESSO TUTTO AL GOVERNO”  
 
Perugia, 23 gennaio 2013 - “La giunta regionale ha svolto tutti gli atti di sua competenza relativi al riconoscimento dello stato di emergenza in seguito agli eventi alluvionali dello scorso mese di novembre, collaborando positivamente con il dipartimento nazionale di Protezione civile anche nella definizione della ipotesi di ordinanza e nella individuazione dello stanziamento relativo agli interventi per far fronte alla emergenza ed alla messa in sicurezza del territorio interessato. Tutto il materiale è stato quindi trasmesso in data 3 gennaio alla Presidenza del Consiglio dei Ministri”. E’ quanto afferma la presidente della Regione Umbria, in riferimento alle interrogazioni presentate sull´argomento da diversi consiglieri regionali. “Abbiamo ripetutamente sollecitato il Governo, anche con colloqui diretti con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, affinché si proceda al più presto al riconoscimento dello stato di emergenza ed al relativo stanziamento delle risorse concordate, così come lo stesso Presidente del Consiglio aveva personalmente anticipato nella sua recente visita ad Orvieto. Da parte della giunta regionale, dunque, non è mai venuta meno l´attenzione e la sollecitazione affinché al più presto venga adottata l´ordinanza in questione, che peraltro condividiamo nella sua impostazione”. “Quanto alle affermazioni di un consigliere regionale, sottolinea la Presidente, gli vorrei ricordare che in una analoga circostanza, come il sisma che ha colpito Marsciano ed altri territori, in oltre due anni il Governo Berlusconi non è riuscito a garantire alcun provvedimento utile a far avviare la ricostruzione. Mentre ciò che di positivo è stato ottenuto per questa ricostruzione è stato possibile grazie al lavoro congiunto effettuato con spirito di collaborazione istituzionale tra Regione e Parlamentari umbri che ha consentito l´approvazione di un provvedimento da parte del Governo Monti che ci ha messo nella condizione di poter dare risposte alle famiglie ed alle imprese che erano state danneggiate dal sisma. Auspico, conclude la Presidente, che vi sia analogo spirito di leale collaborazione al fine di poter garantire, anche a tutti coloro che sono stati danneggiati dagli eventi alluvionali, altrettante opportunità di ripristino dei danni subiti e per tale ragione attendiamo che con sollecitudine il Governo approvi il riconoscimento di stato di emergenza per le zone dell´Umbria colpite dalle alluvioni”.  
   
   
CALABRIA: SCAVI DI SIBARI, OCCORRONO SUBITO INTERVENTI PER AFFRONTARE L’EMERGENZA “FANGO”  
 
 Catanzaro, 23 gennaio 2013 - L´assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri si e´ recato ieri mattina in visita al Parco archeologico di Sibari per verificare i danni provocati dall´alluvione di venerdì scorso che ha coperto interamente l´area archeologica con 20 mila metri cubi d´acqua. Caligiuri e´ stato ricevuto dal Sindaco di Cassano Gianni Papasso, insieme alla referente della Sovrintendenza Archeologica della Calabria Silvana Luppino e al Consigliere regionale Gianluca Gallo, che ha sollecitato l´incontro. Erano presenti, tra gli altri, i sindaci di Trebisacce Franco Mundo e di Francavilla Marittima Leonardo Valente. L´assessore Caligiuri si e´ complimentato con il Consorzio di bonifica di Trebisacce e le altre istituzioni del territorio per gli immediati interventi ed ha evidenziato l´impegno della Regione per affrontare l´emergenza. In particolare, Caligiuri incontrerà´ oggi stesso il Presidente Scopelliti per mettere a punto una serie di iniziative: l´attivazione dei fondi per Sibari del piano dei beni culturali recentemente approvato dalla Giunta Regionale, la sollecitazione al Ministro della Coesione Territoriale Fabrizio Barca per l´erogazione dei fondi del Piano di Azione e Coesione, che prevede un significativo intervento per diverse decine di milioni, l´invito all´Anas a realizzare al più presto le opere di propria pertinenza che riguardano proprio la prevenzione dalle alluvioni, la richiesta di attenzione al Ministro dei Beni Culturali Lorenzo Ornaghi. Domani Caligiuri presiederà la riunione della Commissione Cultura della Conferenza delle Regioni e chiederà agli altri assessori regionali di confermare l´attenzione della cultura italiana verso l´emergenza di Sibari. Inoltre, Caligiuri ha già contattato l´Assessore Regionale all´Agricoltura Michele Trematerra e il Sottosegretario alla Protezione Civile Franco Torchia per verificare la disponibilità di professionalità e mezzi nei prossimi giorni, una volta ultimate le azioni di prosciugamento, e rimuovere lo strato di fango che si sta depositando sui reperti archeologici. Caligiuri ha poi sollecitato numerose associazioni culturali di volontariato a voler offrire la propria disponibilità, cosi´ come il professore Giuseppe Roma del Dipartimento di Studi Umanistici dell´Universita´ della Calabria. Infine, Caligiuri si e´ dichiarato ottimista su un rapido recupero della normalità, in modo da prevedere nei prossimi mesi una serie di manifestazioni per valorizzare il Museo e l´area archeologica di Sibari, richiedendo anche l´attenzione del Direttore del Magna Grecia Teatro Festival Giorgio Albertazzi per rilanciare l´attenzione culturale nazionale sul sito anche attraverso le manifestazioni che si svolgeranno nel periodo estivo.  
   
   
MALTEMPO: DA RIVALUTARE PROGETTO PER FRAZIONE MONTALBANO COMUNE DELLA SPEZIA  
 
La Spezia, 23 Gennaio 2013 - Da rivalutare il progetto per la messa in sicurezza della frazione Montalbano, in comune della Spezia. “I recenti episodi di maltempo impongono una rivalutazione del progetto preliminare di Montalbano", spiegano gli assessori regionali alla Protezione Civile Renata Briano e alle infrastrutture Raffaella Paita, dopo aver sentito i tecnici del Comune della Spezia, incaricati di presentare il progetto agli uffici regionali a seguito dall’avvenuta delibera di finanziamento da parte della Regione. “Lo stanziamento è pari a un importo complessivo di 1,3 milioni di euro, che si aggiungono a un precedente finanziamento di circa 500 mila euro derivante da fondi della Difesa del suolo” – aggiungono Briano e Paita. “Lo studio preliminare ad oggi svolto – continuano i due assessori - ha individuato le priorità di messa in sicurezza delle frane, che hanno più volte compromesso la viabilità di collegamento nella frazione di Montalbano del Comune della Spezia, prevedendo la “regimazione” delle acque superficiali della zona e interventi strutturali sui versanti interessati dagli smottamenti.” “A seguito dei sopravvenuti episodi franosi, è necessario svolgere un’ulteriore verifica al fine di ridefinire ulteriori priorità. Appena svolte tali verifiche, il comune ci presenterà il progetto e potrà poi procedere con le procedure di espletamento della gara e l’affidamento dei lavori”.  
   
   
AMBIENTE, LOMBARDIA AL LAVORO CONTRO LE ECOMAFIE  
 
Milano, 23 gennaio 2013 - L´assessore regionale all´Ambiente ha ricevuto a Palazzo Lombardia sindaco e vicesindaco di Desio (Mi) per discutere di discariche abusive, delle conseguenti possibili contaminazioni delle aree comunali e valutare insieme, quindi, le azioni di bonifica da intraprendere. Un argomento tornato di grande attualità anche alla luce del Relazione della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti. Tutelare Il Territorio Dalle Infiltrazioni - "Vogliamo intervenire nella lotta alle ecomafie a tutela del patrimonio ambientale regionale con strumenti incisivi - ha detto l´assessore - soprattutto col lavoro quotidiano al fianco degli amministratori. Il controllo del territorio deve essere capillare e non bisogna chiudere gli occhi davanti alle attività criminose delle organizzazioni mafiose che pregiudicano in maniera seria l´ambiente e il patrimonio naturale che aggrediscono. Da parte regionale è in atto un lavoro quotidiano, fatto di incontri con le amministrazioni, di attente valutazioni, di studio approfondito delle priorità per sanare lo scempio che le attività criminose fanno sul nostro ambiente". Necessario Lavoro Comune - L´assessore ha anche spiegato che è necessario fare squadra, chiamando a raccolta e mobilitando tutte le forze positive e sane della società civile, dalle associazioni ambientaliste, grandi alleate delle istituzioni, agli investitori istituzionali fino alle amministrazioni locali per riuscire "da un lato a prevenire attività di sversamento illecito o di traffici pericolosi, e dall´altro a recuperare le aree ormai compromesse nella maniera più rapida e efficace possibile. La lotta alle infiltrazioni malavitose diviene efficace soltanto se condotta da tutte le istituzioni in maniera compatta e coordinata".  
   
   
MILANO RIFIUTI: IL LAVORO DELLA POLIZIA PROVINCIALE E LA RIORGANIZZAZIONE DEL SETTORE ALLA BASE DEI RISULTATI OTTENUTI DALL’AMMINISTRAZIONE  
 
Milano, 23 gennaio 2013 - «Considero imprescindibile una rivisitazione globale delle norme legate alla tutela dell’ambiente e, in particolare, alla gestione del ciclo dei rifiuti – ha dichiarato il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà, nella relazione scandita nell’ambito del convegno, tenutosi il 21 gennaio a Palazzo Marino, sul tema “La gestione dei rifiuti nella regione Lombardia” -. Tale razionalizzazione deve contemplare una rimodulazione dei ruoli degli Enti coinvolti. In tal senso, l’avvento della Città metropolitana costituirà un’opportunità per ripensare le politiche necessarie alla salvaguardia del territorio. Nel frattempo, in attesa del nuovo livello di governo, l’impegno dell’Amministrazione, alla quale sono assegnate importanti competenze, è risultato costante. Basti pensare ai “numeri” legati all’opera condotta dalla Polizia provinciale che, negli ultimi tre anni, ha ispezionato oltre 840 autotrasporti di rifiuti (137 le sanzioni amministrative) ed effettuato numerosi controlli (1.084) presso aziende o impianti. Nello stesso triennio, gli agenti hanno realizzato 7.356 interventi congiunti con forze dell’ordine o organi di vigilanza. Tali attività hanno consentito di contrastare vari illeciti, producendo oltre 210 comunicazioni di notizie di reato e l’esecuzione di 1.281 atti di indagine delegati dalle procure della Repubblica, oltre all’elevazione di 386 verbali per un importo di 2.497.853,44 euro. Mi piace, poi, sottolineare che Palazzo Isimbardi ha avviato, a partire dal 2009, una riorganizzazione del settore Rifiuti e Bonifiche nell’ottica di aumentarne la funzione di controllo e di rispondere adeguatamente alle esigenze di un’area fortemente industrializzata e in continuo mutamento. Il Milanese, almeno fino al 2015, sarà, infatti, interessato dalla realizzazione di infrastrutture del calibro di Pedemontana, Brebemi e Teem, dall’ampliamento dell’autostrada Milano-torino, dal prolungamento linea M1 e, infine, dall’apertura della M4 e della M5. Quanto alle grandi opere, la Provincia ha, infine, siglato un accordo con Arpa Lombardia allo scopo di verificare la qualità dei materiali utilizzati».  
   
   
DIFFERENZIATA, FINANZIATO PROGETTO AREA METROPOLITANA POTENZA UN ACCORDO TRA MINISTERO, REGIONE BASILICATA E CONAI GARANTIRÀ 6,8 MILIONI DI EURO, IL PO FESR 2007-2013 ALTRI 2 MILIONI DI EURO  
 
 Potenza, 23 gennaio 2013 - Nell’ambito dell’Accordo di Programma tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, la Regione Basilicata ed il Consorzio Nazionale Imballaggi – Conai, la Giunta regionale ha ammesso a finanziamento il progetto per lo sviluppo della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani dell’area metropolitana della città di Potenza. Oltre al capoluogo di regione sono coinvolti i Comuni di Anzi, Avigliano, Brindisi Montagna, Picerno, Pietragalla, Pignola, Ruoti, Tito e Vaglio di Basilicata. Con l’iniziativa, che prevede sia la fornitura cassonetti ed automezzi, sia la realizzazione di “centri di raccolta” (piattaforme ecologiche) dei rifiuti differenziati, si vuole favorire la corretta ed efficace gestione dei servizi e lo sviluppo della raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio. In particolare si vuole privilegiare l’avvio al riciclo e al recupero “di prossimità” per garantire una maggiore tutela ambientale e per ridurre la quantità dei rifiuti smaltiti. Il progetto, redatto dal Conai e integrato con gli elaborati della struttura commissariale delle soppresse Aato, è finanziato per 6,8 milioni di euro con i fondi dall’Accordo tra Ministero, Regione e Conai e per 2 milioni di euro attraverso le risorse del Po Fesr 2007-2013. Soggetto attuatore del progetto designato dalle Amministrazioni Comunali componenti l’Area Metropolitana è il Comune di Potenza. Con lo stesso provvedimento è stata costituita una cabina di regia composta dall’Ufficio regionale Prevenzione e Controllo Ambientale, dalla Provincia di Potenza – Ufficio Ambiente e dal Commissario del Servizio Gestione Integrata dei Rifiuti della Regione Basilicata (ex Aato Rifiuti) a cui è affidato il controllo, la sorveglianza ed il monitoraggio dello stato di attuazione del progetto. La Giunta regionale ha anche stabilito che l’esatta determinazione dei contributi previsti dal progetto è subordinata alla costituzione dell’associazione tra i Comuni che dovrà avvenire entro 30 giorni dalla notifica della delibera al Comune di Potenza. Solo dopo tale circostanza sarà infatti possibile evidenziare in maniera dettagliata la dotazione necessaria sia di automezzi e attrezzature, che dei lavori per l’implementazione del progetto. Il termine ultimo per la rendicontazione delle spese ammesse a finanziamento è fissato al 31 dicembre 2013. I Comuni aderenti all’iniziativa saranno poi tenuti a garantire uguali livelli di servizio in tutto il territorio del comprensorio. Il crono programma delle attività, fissato con il provvedimento della Giunta regionale, prevede inoltre che la struttura commissariale delle soppresse Aato rifiuti dovrà garantire il supporto tecnico-amministrativo al Comune di Potenza. Il controllo, la sorveglianza ed il monitoraggio dello stato di attuazione sarà invece affidato ad una cabina di regia composta dall’Ufficio regionale Prevenzione e Controllo Ambientale, dalla Provincia di Potenza – Ufficio Ambiente e dal Commissario del Servizio di Gestione Integrata dei Rifiuti della Regione Basilicata.