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Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Gennaio 2013
DEFICIT DI FINANZIAMENTO PER IL DISARMO NUCLEARE IN BULGARIA, LITUANIA E SLOVACCHIA  
 
Strasburgo, 23 gennaio 2013 - Difetti nei programmi dell´Ue di smantellamento degli impianti nucleari in Bulgaria, Lituania e Slovacchia includono superamento dei costi, i ritardi, la mancanza di coordinamento e di controllo, le responsabilità diffuse, troppi soldi che vanno ai progetti energetici indipendenti e male informati definizione delle priorità, I deputati si lamentano del fatto che dopo più di dieci anni di finanziamento Ue, nessuna delle tre centrali nucleari è stata irreversibilmente chiusa. Essi temono che gli Stati membri interessati potrebbero tentare di usare questo fatto come leva politica per ottenere un finanziamento supplementare dell´Ue. Bulgaria, Lituania e Slovacchia dovrebbero stabilire piani di disattivazione, compresi bilanci dettagliati, spiegando come la chiusura delle centrali nucleari sarà finanziato, dice il testo. La relazione di Marian-jean Marinescu (Ppe, Ro) sottolinea che la responsabilità finale per la chiusura delle centrali nucleari è in sicurezza con gli Stati membri stessi e avverte che il mancato rispetto di tale obbligo "mette i cittadini dell´Unione a rischio". Finanziamento comunitario a questi paesi per la disattivazione dovrebbe concludersi alla fine del 2020. La Corte dei conti dell´Ue ha stimato il deficit di finanziamento per la disattivazione in Bulgaria, Lituania e Slovacchia a € 2,5 miliardi. "Anche se l´Unione assiste con un altro 553.000.000 € fino al 2020, una carenza di finanziamenti di € 2 miliardi resti", dice il testo. I deputati sottolineano che la disattivazione sarà "un tema sempre più importante negli anni a venire, dato che un terzo dei 143 reattori in funzione in 14 Stati membri sono tenuti ad essere chiuso entro il 2025". Si invitano gli Stati membri a mettere da parte abbastanza soldi per prendere i reattori fuori uso. I programmi - gestite dalla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers) - trattano decommissioning (trattamento dei rifiuti e decontaminazione ad esempio carburante), l´energia (ad esempio il miglioramento dell´approvvigionamento energetico e il potenziamento delle infrastrutture) e le conseguenze sociali (ad esempio, la sicurezza e la riqualificazione del personale). Aiuti comunitari nell´ambito dell´attuale bilancio di lungo periodo (2007-2013), è stimato a 2850000000 €, di cui € 1367000000 è destinato Ignalina (Lituania), € 613.000.000 per Bohunice (Slovacchia) e € 868.000.000 per Kozloduy ( Bulgaria). Entro la fine del 2010, la Commissione ha impegnato un totale di € 1807000000 o 63,5% dell´importo disponibile.  
   
   
EMILIA ROMAGNA: ENERGIA, OPPORTUNITÀ E RISORSE A SOSTEGNO DELLE POLITICHE ENERGETICHE DI IMPRESE ED ENTI LOCALI EMILIANO ROMAGNOLI PER IL 2013. AI NASTRI DI PARTENZA IL NUOVO ´FONDO ENERGIA´ ( QUASI 24 MILIONI DI EURO) FINANZIATO CON FONDI EUROPEI E GESTITO DAI CONFIDI UNIFIDI-FIDINDUSTRIA, CHE SOSTERRÀ GLI INVESTIMENTI DELLE PMI EMILIANO-ROMAGNOLE IN EFFICIENZA ENERGETICA E FONTI RINNOVABILI  
 
Bologna, 23 gennaio 2013 – Quasi 24 milioni di euro per un fondo rotativo destinato agli investimenti delle imprese per migliorare l’efficienza energetica e per favorire lo sviluppo delle fonti rinnovabili. Contributi per 845 mila euro ai Comuni emiliano romagnoli per l’adesione al ‘Patto dei sindaci’ finalizzato alla redazione dei Piani d’azione locali per l’energia sostenibile. Inoltre interventi di 24 enti locali, con 6,6 milioni di contributi, per la realizzazione di opere e impianti per migliorare l’efficienza energetica, contenere i consumi di energia e produrre energia da fonti rinnovabili. Sono questi alcuni degli interventi, delle opportunità e delle risorse a disposizione per sostenere lo sviluppo delle politiche energetiche per imprese ed enti locali emiliano romagnoli. Nuovo Fondo energia. Incrementare gli investimenti delle imprese volti alla creazione di beni e servizi destinati a migliorare l’efficienza energetica e lo sviluppo delle fonti rinnovabili. Questo l’obiettivo del nuovo “fondo rotativo di finanza agevolata per il finanziamento della green economy”, approvato dalla Regione Emilia-romagna nell’ambito dell’Asse 3 del Por Fesr 2007-2013. Il fondo dispone di un plafond di risorse pubbliche pari a 9,5 milioni di euro ed è gestito dal raggruppamento temporaneo d’imprese formato dai Confidi regionali Unifidi-fidindustria, soggetto individuato dalla Regione Emilia-romagna in seguito a gara d’appalto ad evidenza pubblica. Il 40% del totale del finanziamento sarà tramite risorse pubbliche Por Fesr, il restante 60% tramite risorse di provvista messe a disposizione dagli istituti di credito. Le risorse complessive, pubbliche e private, ammontano pertanto a 23 milioni e 750 mila euro. Il fondo concede finanziamenti agevolati , al tasso del 3,25%, con provvista mista, della durata massima di 4 anni, nella misura minima di 75mila euro e nella misura massima di 300mila euro per progetto. «Vogliamo che le imprese – ha sottolineato l’assessore regionale alle attività produttive Gian Carlo Muzzarelli - possano investire nel risparmio energetico e nelle energie rinnovabili. Il fondo energia s’inserisce nella politiche d’intervento della Regione Emilia-romagna verso le Pmi del territorio in tema di green economy, uno dei settori con i più ampi margini di sviluppo e crescita per il prossimo futuro». Il nuovo fondo di finanza agevolata sostiene gli investimenti delle imprese in efficienza energetica e fonti rinnovabili– attraverso sia produzione sia autoconsumo – nonché le tecnologie che consentano la riduzione dei consumi energetici da fonti tradizionali Scopo ulteriore del fondo è promuovere la nascita di nuove imprese operanti nel campo della green economy, incentivare gli investimenti immateriali volti all’efficienza energetica dei processi o a ridurre i costi energetici dei prodotti. Possono fare ricorso al nuovo “fondo energia” le piccole e medie imprese operanti – in base alla classificazione delle attività economiche Ateco 2007 – nei settori dell’industria, dell’artigianato e dei servizi alla persona aventi localizzazione produttiva in Emilia-romagna. Tutte le informazioni sul fondo – che sarà operativo da marzo 2013 e fino ad esaurimento risorse – saranno rese disponibili sui siti http://fesr.Regione.emilia-romagna.it e http://www.Fondoenergia.eu. Progetti di qualificazione energetica enti locali. Con delibera di Giunta del dicembre scorso si è provveduto all’approvazione della graduatoria dei progetti ammissibili e all’assegnazione dei contributi disponibili per l’anno 2012 pari ad euro 6 milioni e 615 mila euro che mobiliteranno potranno mobilitare investimenti per complessivi 34 milioni di euro in un settore, quale quello pubblico, che per i noti problemi di “Patto di stabilità” e vincoli di indebitamento, versa in una situazione di particolare difficoltà e che necessita quindi di una decisa azione di sostegno. Con tale misura si provvede a sostenere interventi da parte di 24 enti locali per la realizzazione di opere e impianti volti a migliorare l’efficienza energetica, a contenere i consumi di energia e a produrre energia da fonti rinnovabili. Sono stati presentati nel periodo di apertura del bando 128 progetti per un investimento complessivo di circa 120 milioni di euro evidenziando il grande interesse da parte del sistema degli enti locali di contribuire alla costruzione del nuovo sviluppo in chiave sostenibile che è il motivo dominante della politica energetica regionale e del nuovo Piano triennale. Patto dei sindaci. Con delibera di Giunta del giugno scorso si è pubblicata la Manifestazione di interesse volta a raccogliere l’adesione da parte delle forme associative dei Comuni all’adesione al Patto dei Sindaci ai fini della redazione dei Piani d’Azione locali per l’Energia Sostenibile (Paes). Con successiva delibera del dicembre scorso si è provveduto all’approvazione della graduatoria dei beneficiari e alla assegnazione dei contributi disponibili per l’anno 2012, pari ad euro 845.500. Delle 41 domande pervenute da parte delle forme associative dei Comuni, 39 sono risultate ammesse.Con la predetta manifestazione di interesse la Regione è pertanto riuscita nell’intento di sensibilizzare 164 Comuni che non avevano ancora aderito al Patto dei Sindaci. La situazione attuale, tenuto conto dei Comuni che avevano aderito al Patto precedentemente alla manifestazione di interesse, vede 224 Comuni della Regione impegnati nella redazione dei Paes. Poiché circa 40 comuni hanno già provveduto a realizzare il Paes, restano ancora da coinvolgere circa 80 Comuni. Sistema di certificazione energetica. Al 1 gennaio 2012 in Emilia-romagna risultano emessi 376.261 Attestati di Certificazione Energetica, di questi 69.249 sono relativi ad edifici o unità immobiliari di nuova costruzione od oggetto di intervento edilizio (18,40 %). Gli edifici a destinazione residenziale certificati sono 305.163, di questi 61.580 sono di nuova costruzione od oggetto di intervento edilizio (20,18 %). La maggior parte degli attestati emessi di trova in classe G (34,87% pari a 107.517 attestati) mentre per le “nuove costruzioni” la maggior parte degli attestati si trova ancora in Classe C (28,08% pari a 17.334 attestati). Rispetto al passato, i rendimenti energetici delle nuove abitazioni stanno però migliorando sensibilmente, e aumentano gli edifici certificati in classe A e B. A seguito dell’entrata in vigore delle nuove disposizioni regionali per i permessi di costruire richiesti dopo il 1° giugno 2012, nei prossimi anni questo trend subirà una accelerazione, e praticamente tutti gli edifici di nuova costruzione saranno in classe A. In regione il numero di abitazioni in edifici ad uso abitativo è di quasi 2 milioni di unità: di questi sono stati certificati il 19,11%, al 31 dicembre 2012. Le abitazioni ad uso residenziale che ricadono in classi inferiori alla Classe C dell’Allegato 9 Dgr 1366/2011, con indice Ep minore di 90 kWh/m2anno, sono 67.688 pari al 21,95% degli attestati di certificazione emessi (il 67,90% delle abitazioni oggetto di intervento edilizio) ed al 3,44% del patrimonio abitativo regionale. Le abitazioni ad uso residenziale che ricadono in classi inferiori alla Classe B con indice Ep minore di 60 kWh/m2anno, sono 28.155 pari al 9,13% degli attestati di certificazione emessi (il 35,74% delle abitazioni oggetto di intervento edilizio) ed allo 1,12% del patrimonio abitativo regionale.  
   
   
VELOCIZZARE L’EDILIZIA: ORA È POSSIBILE GRAZIE AI PROCEDIMENTI TELEMATICI OGGI AL PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI DI EMPOLI UN CONVEGNO SULLA GESTIONE TELEMATICA DELLE PRATICHE EDILIZIE  
 
 Empoli, 23 gennaio 2013 - Snellire gli aspetti burocratici nel corso della redazione di un progetto edilizio da parte dei professionisti, soprattutto per quanto riguarda la pubblica amministrazione non mancano le difficoltà a garantire rapidità di comunicazione, efficienza nella trattazione, tracciabilità delle pratiche e adeguata consultabilità di quelle archiviate. Ritenendo che la gestione telematica possa migliorare notevolmente questi aspetti, i Consigli Nazionali di Architetti e Geometri hanno organizzato per domani mercoledì 23 gennaio al Palazzo delle Esposizioni di Empoli (piazza G.guerra, dalle ore 9.30) il convegno “Innovazione telematica nei procedimenti edilizi” che farà il punto sullo stato d’avanzamento di questo lavoro finalizzato alla gestione telematica delle pratiche edilizie. Tra i partecipanti all’incontro anche la Provincia di Firenze con l’Assessorato alla Pianificazione e Programmazione Territoriale che porterà l’esperienza del il Piano Territoriale di Coordinamento (Ptcp) approvato lo scorso 10 gennaio. "L´innovazione telematica nell´edilizia e nell´urbanistica è la vera frontiera del futuro – questo il commento della Provincia - La Provincia di Firenze infatti ha completamente digitalizzato il Piano Territoriale di Coordinamento approvato il 10 gennaio scorso rendendolo interamente open data, visibile ed implementabile con un click. Questo significa investire sulla trasparenza, sull´efficienza e sul futuro. I procedimenti urbanistici-edilizi devono essere lineari e chiari, e non soffocati dalla burocrazia. Partecipiamo molto volentieri all´iniziativa, visto che offrirà un confronto serio e concreto tra professionisti e istituzioni rispetto a temi così rilevanti". L’obiettivo del lavoro è la messa a punto di una soluzione altamente efficiente che riesca a far coesistere le esigenze e le tempistiche di chi redige i progetti e di chi li deve controllare ed archiviare. L’uso della telematica consente infatti di dematerializzare e far scorrere velocemente informazioni e dati. In tal modo ci sarebbero infatti immediati effetti positivi: da quelli ambientali per la riduzione nell’uso della carta, all’abbattimento degli spazi fisici di archiviazione, la limitazione degli spostamenti per spostare la documentazione cartacea ed il vantaggio economico che questo può comportare per tutti i cittadini. La Consulta sta proponendo inoltre un radicale ripensamento della regolamentazione edilizia, immaginando un sistema più razionale che riporti uniformità su alcuni temi che non sono di specifico ambito comunale. Oggi ogni confine amministrativo rappresenta una linea di forte discontinuità di procedure, regole, definizioni, modulistica e comportamenti oltre ogni logica e necessità.  
   
   
MILANO: NUOVA INCHIESTA SU ALER CONFERMA NECESSITÀ DI UNA SVOLTA  
 
 Milano, 23 gennaio 2013 - “Niente di nuovo sotto il sole. L’ennesima inchiesta che si abbatte su Aler è una nuova conferma del fatto che così non si può andare avanti. Bene ha fatto il Comune a chiedere chiarezza e trasparenza, prorogando di 6 mesi la decisione sul rinnovo della convenzione all’ente regionale. E ancor meglio ha fatto questa Amministrazione a non approvare il rendiconto dell’Aler del 2011, affidandone il controllo ad un audit esterno agli uffici comunali. In questo anno e mezzo, si è lavorato con grande difficoltà nel Settore Casa: dai problemi di natura operativa, come l’esecuzione e il controllo della manutenzione negli stabili, che in molti casi non sono risultati affatto soddisfacenti, a questioni complesse come i cambi alloggio, che Aler, nonostante le nostre insistenze, non ha mai risolto. Sono convinta che la gestione delle case popolari debba restare in mano ad un ente pubblico. Ma non così, non con questa dirigenza, non con questa governance. Serve una svolta, affinché il bene dei cittadini che vivono nei quartieri popolari, da quelli che attendono l’assegnazione di un alloggio a quelli che da anni chiedono interventi nei propri stabili, torni ad essere il solo obiettivo istituzionale di un ente che sembra invece aver dimenticato la propria missione sociale”. Così l’assessore alla Casa e Demanio Lucia Castellano a commento dell’inchiesta della Procura di Milano relativa a presunti appalti truccati.  
   
   
SISMA/EMILIA, VIA LIBERA AI CONTRIBUTI PER LA RICOSTRUZIONE DELLE ABITAZIONI AL 100%. LA SODDISFAZIONE DI ERRANI: "LAVOREREMO IN QUESTA DIREZIONE ANCHE PER LE IMPRESE"  
 
Bologna, 23 gennaio 2013 – “E’ un risultato importante”. Così il commissario delegato alla ricostruzione e presidente della Regione Vasco Errani commenta l’approvazione alla Camera dell’emendamento che modifica la legge 122 e porta al 100% il contributo per la ricostruzione delle abitazioni danneggiate dal sisma del maggio scorso. “Sono soddisfatto che il lavoro con il Governo abbia portato ad assicurare il 100% agli immobili a partire dalla prima casa. E’ un punto fondamentale. Lavoreremo in questa direzione anche per le imprese”, aggiunge Errani spiegando: “Per i cittadini l´iter già avviato resta garantito, non si deve ricominciare nulla”. Entro pochi giorni la Regione emanerà un´ordinanza per aggiornare e coordinare i diversi provvedimenti (riguardanti B, C ed E pesanti), per assicurare operatività alla luce del nuovo quadro e accelerare la ricostruzione.  
   
   
VARESE, UNO SPORTELLO PER SAPERE TUTTO SULLA CASA  
 
Varese, 23 gennaio 2013 - Anche Varese ha il suo ´Sportello Casa´. Si tratta di punto informativo che fornisce indicazione circa i provvedimenti e le misure messe in campo da Regione Lombardia. Inaugurato presso la Sede territoriale regionale, dall´assessore alla Casa, presente anche il prefetto, lo Sportello è realizzato in collaborazione con le Aler di Varese e di Busto Arsizio e con la partecipazione del Comune di Saronno. Un Tassello Strategico - "Lo Sportello - ha spiegato l´assessore alla Casa - è uno dei tasselli dell´azione regionale sul fronte del welfare abitativo. Un modo di agire fatto di misure concrete ed efficaci che possano avvicinare l´amministrazione pubblica ai cittadini, semplificando anche la ricerca delle informazioni". Tre Appuntamenti Settimanali - Quello di Varese è un punto informativo diverso dagli altri già inaugurati perché è itinerante. Sarà infatti aperto 3 mattine a settimana dalle 10 alle 12 in sedi diverse: il martedì presso il Comune di Saronno, il mercoledì presso la Sede territoriale di Varese e il giovedì presso l´Aler di Busto Arsizio. Per Varese Già Stanziati Oltre 69 Milioni - Per interventi a favore del welfare abitativo nella provincia di Varese, la Regione, negli ultimi anni, ha messo a disposizione, risorse pari a 69 milioni di euro. Sul fronte dell´acquisto della prima casa da parte delle giovani coppie, sono stati stanziati 7,5 milioni per 1.362 domande; 23,6 per il sostegno affitti con 27.053 richieste dal 2007 al 2011. Per quanto riguarda il Fondo sostegno disagio acuto (Fsda) sono state finanziate a fronte di 1.020 domande nel 2012 con 1,4 milioni; 761.500 euro sono serviti per rispondere, dal 2009 a oggi, alle 478 domande di contributo straordinario presentate da persone sfrattate o che hanno perso il posto di lavoro. La Regione ha poi approvato progetti per 5,6 milioni all´interno del ´Piano Casa´ per realizzare 55 alloggi a canoni sostenibili mentre altri 79 alloggi, sempre a canoni sostenibili, rientrano nel ´Piano Casa 2´ e prevedono un impiego di 2 milioni. A Saronno poi è in corso di realizzazione un Contratto di Quartiere che prevede la realizzazione di 194 alloggi a canoni sostenibili per un finanziamento di 15,2 milioni. Nell´ambito degli Accordi Quadro di Sviluppo Territoriale (Aqst) e del Programma regionale emergenza casa (Prec), in provincia di Varese sono stati realizzati 258 nuovi alloggi con un finanziamento di 13,5 milioni.  
   
   
MISE: LUCCHINI, DAL TAVOLO L’ IMPEGNO A DARE PROSPETTIVE A TUTTI I SITI COMMISSARIO STRAORDINARIO NARDI A CONFRONTO CON ISTITUZIONI LOCALI E SINDACATI  
 
Roma, 23 gennaio 2013 - Ad un mese dalla nomina del Commissario Straordinario, riunione al Mise del Tavolo Lucchini, per fare il punto della situazione e delineare le prossime tappe. All’incontro - presieduto dal Sottosegretario Claudio De Vincenti - hanno preso parte: il Commissario Straordinario Piero Nardi, le istituzioni locali (alti dirigenti della Regione Toscana, il Sindaco di Piombino Gianni Anselmi, il Presidente della Provincia di Livorno Giorgio Kutufà, l’Assessore alle Finanze della Regione Friuli Venezia Giulia Sandra Savino, l’Assessore alle Politiche del Lavoro della Provincia di Trieste Adele Pino, l’assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Trieste Fabio Omero), parlamentari, sindacati nazionali e territoriali. Il dottor Nardi, nel suo intervento, ha rassicurato i presenti su due questioni preliminari: l’unitarietà degli impianti Lucchini e la tenuta occupazionale. Su quest’ultimo punto, il Commissario Straordinario ha manifestato la propria disponibilità - pur ribadendo l’impossibilità di procedere ad assunzioni a tempo indeterminato - a trovare “soluzioni compatibili” dal punto di vista economico-finanziario. Il Sottosegretario De Vincenti- nel chiudere la riunione- ha apprezzato le modalità di un confronto che, con l’avvio dell’amministrazione straordinaria, ha fatto oggi registrare “novità nel contenuto e nei toni”. Quindi ha affermato che il Ministero seguirà la vertenza lungo due binari: da una parte il Tavolo Lucchini in quanto tale (che verrà riconvocato nell’arco di un mese, comunque prima della scadenza del Governo), dall’altra con confronti specifici dedicati a Piombino e Trieste, in attesa che sia pubblicato (data prevista, metà febbraio) il decreto che consentirà di incardinare questi siti come aree di crisi industriale complessa.  
   
   
LOMBARDIA: EXPO AL CENTRO DEL MARKETING TERRITORIALE  
 
 Milano, 23 gennaio 2013 - Expo 2015 al centro delle strategie del marketing territoriale della Lombardia, anche come occasione per valorizzare le ´eccellenze´ lombarde (dalla cultura all´arte, all´enogastronomia) e per completare il complesso delle nuove infrastrutture per la mobilità. Su queste prospettive si è verificata un´ampia convergenza nella giornata di dibattito e confronto, nell´auditorium Giovanni Testori di Palazzo Lombardia, degli Stati generali del marketing territoriale, organizzati dall´Assessorato al Turismo con interventi, tra gli altri, del presidente della Regione e degli assessori al Commercio, Turismo e Servizi, alle Infrastrutture e Mobilità e allo Sport e Giovani. Fare Sistema - "Gli Stati generali - ha spiegato l´assessore regionale al Commercio, Turismo e Servizi mettendo in rilievo una novità di metodo - sono un´occasione per un´analisi a 360 gradi sulle strategie da mettere in campo per valorizzare le eccellenze lombarde migliorando l´attrattività del nostro territorio anche in vista di Expo 2015. E´ indispensabile quindi fare sistema, abbandonare i campanilismi e fare rete, collaborare, tutti insieme, pubblico e privato, per rilanciare e far scoprire le bellezze, qualche volta anche nascoste, della nostra regione". Expo 2015 - Ad oggi sono 118 (l´ultima in ordine di tempo è la Croazia) le Nazioni partecipanti all´esposizione universale del 2015. Sono previsti oltre 20 milioni di visitatori che produrranno un giro d´affari di 5 miliardi di euro. Massimo impegno da parte di Regione Lombardia per l´Expo 2015 è stato confermato dal presidente della Regione e commissario generale di Expo, il quale ha annunciato a breve un piano d´intervento unitario sui principali fattori turistici, culturali e ambientali. A partire dal mese di novembre 2013, inoltre, sarà lanciato un programma di comunicazione globale. Valorizzazione Dei Navigli - Nel programma riservato all´Expo 2015 rientra la valorizzazione del sistema dei Navigli e delle vie d´acqua lombarde: si tratta di un asset strategico di attrattività che, in stretta sinergia con il progetto ´Via d´acqua, parco dell´Expo´, valorizzerà importanti eccellenze culturali e turistiche, dall´arte alla storia, al paesaggio, all´ambiente, alla filiera agroalimentare e alle tradizioni gastronomiche. Piano Di Comunicazione Globale - Nei 18 mesi precedenti l´Expo, infine, partirà un piano di comunicazione globale, mirato in particolare a quelle aree da cui ci si aspetta il maggior numero di visitatori. "Dalla Cina abbiamo avuto la conferma - ha specificato il presidente parlando del piano della durata di quasi 550 giorni - dell´arrivo di oltre un milioni di visitatori". Infrastrutture - Regione Lombardia è oggi in grado di garantire la realizzazione nei tempi programmati delle circa 60 infrastrutture avviate, per un valore di circa 20 miliardi. Pedemontana: pronta a fine 2013 la tratta A nelle province di Varese e Como, l´anno dopo pronti i primi lotti delle tangenziali dei due capoluoghi. Brebemi è al 60% della sua realizzazione ed entrerà in esercizio nei primi mesi del 2014. Anche la Tem sarà completata per l´avvio di Expo. Per quanto riguarda i treni, Trenord ha dato corso ad un piano di investimenti che garantirà 30 nuovi treni per il servizio suburbano. Expo Diffusa - "Il nostro impegno - ha sottolineato l´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità - è aprire non solo Milano e il suo sito espositivo di Expo ma anche tutto il territorio lombardo al mondo. Dobbiamo perciò lavorare per preparare un ´Expo diffusa´ basata sulla capacità di fare rete tra i soggetti del territorio". Sistemi Turistici - Regione Lombardia, in questi anni, ha dato vita a 13 Sistemi turistici che rappresentano l´intera regione, ha avviato, tramite i Progetti interregionali, una collaborazione con le altre Regioni vicine su diversi temi e prodotti turistici, permettendo lo sviluppo di progetti innovativi da promuovere congiuntamente sui mercati internazionali. Tra questi, la promozione del lago di Garda, del fiume Po e della via Francigena ma anche i bandi per lo sviluppo della competitività delle imprese turistiche e le risorse messe a disposizione per la valorizzazione e la promozione del territorio lombardo. Turismo Sportivo - Un capitolo a parte merita il turismo sportivo che, con oltre dieci milioni di spostamenti, 60 milioni di posti letto occupati e un giro di affari stimato, nel 2011, di 6,3 miliardi, "si conferma - come ha ricordato l´assessore regionale allo Sport e Giovani - una risorsa importante da impiegare al meglio in vista di Expo 2015". "Il turismo sportivo - ha sottolineato l´assessore - ha il pregio di essere destagionalizzato riuscendo ad inserirsi in tutto il territorio. Il nostro obiettivo è quello di portare ad Expo 2015 una parte importante dei 6 milioni di bikers dei Paesi limitrofi, soprattutto della Germania".  
   
   
BASILICATA: ATTUAZIONE PIANI SVILUPPO INDUSTRIALE, AUDIZIONE IN V CCP  
 
 Potenza, 23 gennaio 2013 - E’ tornata a riunirsi nel pomeriggio di ieri la V Commissione consiliare (Controllo – Verifica – Monitoraggio). L’organismo, presieduto da Michele Napoli (Pdl), ha audito l’assessore al dipartimento Attività produttive, Marcello Pittella e il dirigente dell’ufficio Industria ed Attività Manifatturiere, Mariano Tramutoli, sullo stato di attuazione dei piani e dei programmi riguardanti lo sviluppo industriale e manifatturiero e, in particolare, sulla delibera di Giunta regionale relativa al finanziamento del contributo in conto capitale alla ditta Eco Sun Power srl teso alla reindustriallizzazione del sito produttivo inattivo ex Mister Day, ubicato nell’area della Valle di Vitalba del comune di Atella. L’organismo, sulla base di una istanza presentata da cittadini che chiedevano una verifica della delibera di Giunta regionale e, specificatamente sulle garanzie fideiussorie presentate (fornite dalla Orkin Financial Service Ltd con sede a Londra), ha audito Tramutoli, in data 31 ottobre, per avere informazioni sullo stato della pratica. In quella sede la Commissione dopo aver fatto notare quanto previsto dallo schema di contratto di sviluppo e cioè che “la garanzia fideiussoria andava presentata in via esclusiva da istituti di credito o da imprese di assicurazioni autorizzate, nonché dagli intermediari finanziari iscritti nell’elenco speciale tenuto dalla Banca d’Italia” e considerato che la Orkin Financial Service Ltd non era in possesso del requisito di autorizzazione e non risultava iscritta nell’elenco della Banca d’Italia, ha deciso, all’unanimità dei presenti, di invitare la Giunta regionale e l’Assessore al dipartimento Attività Produttive a procedere alla immediata sospensione della efficacia della Dgr. Sulla base di queste considerazioni è stato avviato il procedimento di sospensione degli effetti della delibera, revocato successivamente rispetto ad un parere fornito dall’ufficio Legale della Regione che giudicava accoglibile l’integrazione del documento richiesto nel frattempo effettuata dalla società interessata. Durante la seduta o Tramutoli ha precisato che è prassi concedere il primo rimborso del contributo (il 30%) all’azienda beneficiaria solo dopo la realizzazione del primo step dell’investimento e il secondo saldo ad investimento ultimato. Per quanto riguarda l’affidabilità delle aziende che hanno partecipato all’avviso, Tramutoli ha informato i commissari che ci si è affidati a “Basilicata Innovazione”, la quale per la società in questione ha fornito indicazioni di affidabilità. La Commissione, questa sera, ha preso visione e contezza della proposta legale espressa dall’ufficio Legale della Regione, sollevando perplessità in fatto e in punto di diritto, giungendo alla conclusione che è necessario audire il responsabile dell’ufficio Legale al fine di chiarire alcuni aspetti rilevanti circa la legittimità del procedimento di reindustrializzazione ma anche sulle conclusioni cui è pervenuto l’ufficio. La V Commissione, all’unanimità, ha inteso voler, a sua volta, predisporre una propria risoluzione da porre all’attenzione del Presidente della Giunta regionale e degli assessorati interessati al Piano di sviluppo industriale.  
   
   
VOLONTARIATO D´IMPRESA: LA GUIDA PRATICA PER IMPRESE E NONPROFIT PRESENTATO A MILANO IL PRIMO TOOLKIT ITALIANO PER LE AZIENDE E LE ORGANIZZAZIONI NONPROFIT CHE VOGLIONO REALIZZARE INSIEME PROGETTI DI EMPLOYEE VOLUNTEERING.  
 
 Milano, 23 gennaio 2013 – Si intitola “Volontariato d’impresa: una guida pratica per la collaborazione tra profit e nonprofit” il toolkit realizzato da Fondazione Sodalitas, Ciessevi e Cergas Bocconi e presentato oggi nel corso dell´evento “Volontariato d´Impresa: come costruire una partnership vincente”. Il documento – scaricabile gratuitamente dal sito www.Sodalitas.it – è stato messo a punto grazie alle 11 imprese aderenti a Fondazione Sodalitas e alle 17 Organizzazioni Nonprofit (Onp) che dal 2011 lavorano insieme nel Laboratorio sul Volontariato d’impresa. Volontariato d´Impresa: le dimensioni del fenomeno - Mediamente, le imprese coinvolte nel volontariato d’impresa offrono ai propri dipendenti la possibilità di dedicare ogni anno 3 giornate lavorative alla comunità. 155.000 € il valore economico annuale dei programmi di volontariato aziendale, a cui concorre soprattutto il costo del lavoro delle 121 persone coinvolte in media da ogni azienda nell’anno. “In Italia il volontariato d’impresa è un fenomeno ancora emergente, ma in forte crescita - ha dichiarato Roberto Ramasco, Consigliere Delegato di Fondazione Sodalitas. Le aziende lo scelgono per dare concretezza alla propria politica di Responsabilità Sociale, le organizzazioni nonprofit per accedere a una gamma di competenze e a una rete di relazioni preziose per generare valore sociale”. Le linee guida per il Volontariato d´impresa - Fondazione Sodalitas è impegnata a promuovere il volontariato d’impresa in Italia come partner italiano della campagna internazionale Engage (www.Engageyouremployees.org), il network internazionale che ha l’obiettivo di diffondere il volontariato d’impresa in tutto il mondo. È proprio partendo dalle più avanzate esperienze internazionali, in particolare dal contesto anglosassone, che è stato possibile mettere a fuoco una definizione condivisa di volontariato d’impresa: “un progetto in cui l’impresa incoraggia, supporta o organizza la partecipazione attiva e concreta del proprio personale alla vita della comunità locale o a sostegno di organizzazioni nonprofit, durante l’orario di lavoro”. Definire in modo specifico il volontariato d’impresa è stato il primo passo per delineare vere e proprie Linee guida costruite partendo dall’esperienza sul campo delle 11 imprese e delle 17 Onp partecipanti al Laboratorio. Sono 5 le fasi da cui passa la realizzazione di un’iniziativa di volontariato d’impresa efficace e di successo: Pianificazione: la scelta di impegnarsi nel volontariato d’impresa deve essere inclusa nella strategia di Responsabilità Sociale dell’azienda, e i contenuti di ogni iniziativa concretamente realizzata devono esprimere un forte grado di coerenza con gli obiettivi strategici. Programmazione: azienda e Onp devono mettere a fuoco insieme e condividere l’impatto atteso dalla partnership di volontariato d’impresa, e definire accuratamente le risorse (economiche e umane) necessarie per il successo dell’iniziativa. Realizzazione: il monitoraggio deve essere continuo e tempestivo, per assicurare il rispetto dei tempi e il raggiungimento degli obiettivi, e decidere per tempo le correzioni opportune. Valutazione: valutare un’iniziativa di volontariato aziendale significa identificare i beneficiari dell’iniziativa e misurare il valore generato su di loro. Project management e Comunicazione: filo rosso di tutta l’attività, la comunicazione del progetto va indirizzata sia all’interno dell’impresa e dell’organizzazione che all’esterno, predisponendo il più possibile azioni congiunte di cui condividere risultati e feedback. La Guida analizza nel dettaglio ognuna di queste fasi, e accompagna la loro descrizione con le esperienze vissute sul campo dalle 11 imprese e dalle 17 Onp coinvolte. “Profit e Nonprofit a confronto”: la ricerca - Accanto ai contenuti di taglio metodologico, la Guida approfondisce, grazie alla sezione “Profit e Nonprofit a confronto” curata da Cergas Bocconi, le motivazioni che spingono aziende e organizzazioni nonprofit verso il volontariato d’impresa, e le criticità da superare per migliorare l’efficacia della collaborazione. Un approccio maturo al volontariato d’impresa richiede di evitare il rischio dell’asimmetria informativa, ovvero la mancata condivisione con il partner di informazioni importanti per il successo dell’iniziativa. Un altro aspetto critico è ad esempio la formazione dei volontari, che, quando insufficiente, rende difficile la collaborazione dell’impresa soprattutto con organizzazioni nonprofit che si occupano di bisogni sociali complessi. Sul fronte delle motivazioni verso il volontariato d’impresa, le imprese lo scelgono per aumentare il senso di coesione e di appartenenza dei propri dipendenti. Una tendenza confermata dal fatto che nella maggior parte dei casi esaminati le iniziative partono con un processo di tipo top-down, vengono formalizzate all´interno del piano strategico, sono attive mediamente da più di 5 anni e sono uno dei compiti affidati alla funzione Csr (dove questa funzione non esiste si fa riferimento al Direttore Generale e al relativo team o alle funzioni di Comunicazione, Marketing e Risorse Umane). Il reclutamento dei volontari avviene soprattutto attraverso campagne d´informazione interna. Ai dipendenti viene più frequentemente proposto - nell´ordine - di trascorrere del tempo presso l´Onp prescelta, di svolgere attività sociali in house, di mettere le proprie competenze a disposizione dell´Onp. La scelta del partner con cui collaborare avviene principalmente in base alle collaborazioni già in corso, a dimostrazione di come in queste tipologie di partnership la fidelizzazione costituisca un valore. Possono però giocare un ruolo altrettanto determinante il legame con il territorio, la presenza di elementi di coerenza con la propria mission, il grado di trasparenza e di affidabilità percepita dell’Onp, le indicazioni e i suggerimenti dei dipendenti. Una volta individuato, il partner nonprofit partecipa attivamente alla costruzione dell´iniziativa di volontariato aziendale, il che è reciprocamente arricchente ma rende tangibili, spesso, alcune criticità, dovute soprattutto alle divergenze di sensibilità e linguaggio, alle difficoltà di coinvolgimento, formazione, motivazione e gestione dei dipendenti, alla burocrazia da assolvere per la gestione amministrativa dell’accordo (donazione, pro bono, rinuncia al credito). Le organizzazioni nonprofit partecipano a iniziative di volontariato d’impresa soprattutto per vedere economicamente sostenute le proprie attività nonché, più in generale, per promuovere la cultura del volontariato e per favorire lo scambio di esperienze e competenze. La scelta del partner, nel caso delle Onp, avviene principalmente in base all´individuazione di elementi di vicinanza del business dell’impresa con la propria mission e all’analisi dell’impresa nel suo insieme (coerenza, reputazione, correttezza). Anche nel caso delle Onp il territorio gioca non di rado il ruolo di facilitatore di contatti e collaborazioni. Le tipologie utilizzate per le attività di volontariato d’impresa sono prevalentemente il distacco temporaneo di dipendenti dell’impresa presso l’organizzazione, il volontariato di competenza e pro-bono sia individuale che in team e il Community Day. Volontariato d´impresa: misurare l’impatto - Su un punto imprese e organizzazioni nonprofit concordano: la necessità di predisporre strumenti e metriche che consentano di rendicontare e misurare l´impatto del volontariato d’impresa. La guida è scaricabile gratuitamente dal sito www.Sodalitas.it    
   
   
ATTESTATO DI LIBERA VENDITA  
 
Roma, 23 gennaio 2013 - Richiesto da alcuni Stati (come la Thailandia, la Corea, il Perù, ecc.), il certificato di libera vendita attesta che la merce esportata dall´impresa italiana è liberamente commercializzata in Italia o in altri Paesi dichiarati dall’impresa. Tale attestazione è richiesta soprattutto quando si tratta di merci sottoposte a controlli specifici in quanto collegate al consumo o all’utilizzo sul genere umano, come ad esempio cosmetici, sanitari, alimentari, medicali. L´attestato di libera vendita non è comunque sostitutivo di certificazioni eventualmente previste da specifiche normative di settore e non assolve di per sé ai relativi obblighi di controllo previsti da legge, in quanto attesta la mera commercializzazione dei prodotti. L´impresa che richiede l´attestato deve avere sede nella provincia, essere regolarmente iscritta al Registro delle imprese ed aver dichiarato l´inizio di attività. Per ottenerlo occorre compilare una richiesta su carta intestata, corredata da un elenco completo o a campione dei propri clienti, comprensivo dei dati identificativi e da copia delle fatture di vendita in Italia dei prodotti per i quali si chiede il certificato; la richiesta va infine presentata all’Ufficio Commercio Estero della Camera competente. L’inoltro può avvenire anche via e-mail o fax, tenendo presente che gli originali di tutti i documenti devono essere consegnati all´ufficio al momento del ritiro dell´attestato. (ultima revisione gennaio 2013)  
   
   
RAPPORTO ASSOSIM ANNO 2012 PIAZZA AFFARI CHIUDE IL 2012 CON IL FTSE MIB A (+8%) BUONA ANCHE LA PERFORMANCE DEL MOT: VOLUMI SCAMBIATI (+58%) CONTRATTI CONCLUSI (+38%) IN CONTROTENDENZA IL MERCATO IDEM: DIMINUISCONO I VOLUMI SCAMBIATI E IL NUMERO DELLE OPERAZIONI CONCLUSE  
 
 Milano, 23 gennaio 2013 – Assosim, l’Associazione Italiana degli Intermediari Mobiliari, ha presentato  ieri i dati annuali sui volumi negoziati sui mercati gestiti da Borsa Italiana S.p.a., Eurotlx Sim S.p.a. E Hi-mtf Sim S.p.a. Nonché dagli Internalizzatori Sistematici italiani associati. Q Il controvalore totale degli scambi sul mercato azionario di Borsa Italiana, pari in valore assoluto a 506 miliardi di euro, è diminuito del 29% rispetto al medesimo periodo del 2011, mentre il numero dei contratti scambiati, pari a circa 58 milioni, è diminuito del 16%. Continua a diminuire il valore medio dei contratti, che è passato dai 11.617 euro del 2011 ai 10.347 euro del 2012. Relativamente all’andamento degli indici azionari, dall’inizio del 2012 l’indice Ftse Italia Mib Storico ha fatto registrare una crescita del 10,20%; l’indice Ftse Mib del 7,80% e l’indice Ftse Italia Star del 16,60%. Gli scambi hanno continuato a essere concentrati sui titoli principali: le azioni Ftse Mib hanno rappresentato circa il 78% del numero dei contratti scambiati sul mercato azionario di Borsa Italiana e oltre il 92% dei controvalori negoziati nel corso dell’anno 2012. Q In direzione opposta i dati relativi agli scambi sul mercato obbligazionario dove è continuato il trend ascendente del Mot: nel 2012 i controvalori scambiati sono cresciuti del 58%, mentre l’aumento del numero di operazioni è stato del 38%. Complessivamente sono stati scambiati 326 miliardi di euro di controvalore e 6,5 milioni di contratti; il valore medio dei contratti scambiati è passato dai 41.032 euro del 2011 ai 44.686 euro del 2012. E’ proseguita la crescita dell’attività di internalizzazione sistematica su titoli a reddito fisso, quotati e non quotati, realizzata da Banca Akros, Banca Imi, Bper e Mps Capital Services (vedi tabella a p. 11). Q Anche sul mercato gestito da Eurotlx Sim nel corso del 2012 è aumentato, sia il numero di contratti scambiati (+17% rispetto al 2011), sia il controvalore totale degli scambi (+25%), registrando in entrambi i casi il record storico del mercato. Come trend più marcati, rispetto al 2011 si segnalano la crescita dei contratti conclusi su Cert-x (+88%) e la crescita dei volumi sui titoli di stato esteri - in particolare su quelli dei paesi non Ue (+77%) - nonché sui corporate bond (+46%) e sulle obbligazioni finanziarie (+37%). Uniche asset class in calo rispetto all’anno precedente sono risultate le azioni e le obbligazioni dei mercati emergenti. Il numero degli strumenti finanziari negoziati su Eurotlx è aumentato del 14%, passando da 4.209 (31 dicembre 2011) a 4.787 (31 dicembre 2012). Q Il mercato gestito da Hi-mtf Sim ha aumentato, nel 2012, sia il controvalore totale degli scambi per conto terzi (+9,65%), sia il numero di operazioni per conto terzi (+9,77%) rispetto al 2011. La crescita registrata su Hi-mtf è dovuta in particolare ai maggiore scambi sui titoli governativi. Q Nel 2012 è rallentato il Mercato Etfplus gestito da Borsa Italiana: complessivamente sono stati scambiati 60 miliardi di controvalore (-30% rispetto all’anno 2011) per 2,8 milioni di contratti (-23% rispetto all’anno 2011). Q Chiusura negativa anche per il Mercato Idem; in valore assoluto sono stati scambiati 37 milioni di contratti (-23% rispetto all’anno 2011). Q Dalle classifiche riferite ai volumi intermediati in conto terzi nei vari mercati gestiti da Borsa Italiana S.p.a., si evidenzia la prima posizione di: Intermonte Sim su Mta con una quota del 13,30%; Banca Imi su Domestic Mot con il 22,32%, su Euromot con il 25,14% e su Etfplus con il 13,22%; Nuovi Investimenti Sim su Sedex con il 23,09%; Finecobank su Futures su Indice con il 10,48% e su Mini Futures su Indice con il 43,46%; Banca Intermobiliare su Opzioni su Azioni con il 7,32%; Iwbank su Opzioni su Indice con il 15,66%; Banca Akros su Futures su Azioni con il 2,58% e su Idex con il 59,22% del mercato. Q Dalla classifica riferita ai volumi intermediati in conto terzi nel mercato gestito da Eurotlx Sim S.p.a. Si evidenzia la prima posizione Banca Imi con una quota di mercato del 30,95%, seguita da Banca Akros con una quota di mercato del 17,95% e da Unicredit Bank con una quota di mercato del 15,36%. Q Dalla classifica riferita ai volumi intermediati in conto terzi nel mercato gestito da Hi-mtf Sim S.p.a., si evidenzia, per il 2012, la prima posizione di Banca Aletti & C con una quota di mercato del 37,69%, seguita da Iccrea Banca con una quota di mercato del 20,20% e da Icbpi con una quota di mercato del 15,37%. Q Dalle classifiche riferite ai volumi intermediati in conto proprio nei vari mercati gestiti da Borsa Italiana S.p.a., si evidenzia la prima posizione di: Societe Generale su Mta con una quota del 10,71%, su Sedex con il 36,47% e su Etfplus con il 4,84%; Banca Sella Holding su Domestic Mot con l’11,56%, su Euromot con il 36,16% e su Mini Futures su Indice con il 7,03%; Citadel Securities Europe su Futures su Indice con il 2,22%; Banca Imi su Opzioni su Azioni con il 10,58%, su Opzioni su Indice con il 6,48%, su Futures su Azioni con il 30,14% e su Idex con il 3,85%. Q Dalle classifiche riferite ai volumi totali intermediati (conto proprio e conto terzi) nei vari mercati gestiti da Borsa Italiana S.p.a., si evidenzia la prima posizione di: Intermonte Sim su Mta con il 6,51%; Banca Imi su Domestic Mot con il 13,85%, su Etfplus con il 5,56%, su Opzioni su Azioni con l’8,80%; su Opzioni su Indice con il 7,67% e su Futures su Azioni con il 24,23%; Banca Sella Holding su Euromot con il 18,64%; Societe Generale su Sedex con il 19,00%; Finecobank su Futures su Indice con una quota del 4,46%, Mini Futures su Indice con il 16,66% e Banca Akros su Idex con il 15,76% del mercato. Tenendo conto anche della loro operatività di Internalizzatori Sistematici (si veda la tabella a pag. 10 del comunicato), i volumi totali intermediati sull’azionario da Finecobank passerebbero dal 5,73% al 10,28% e quelli di Banca Imi dal 5,61% al 5,69%. Il rapporto completo è disponibile su www.Assosim.it nella sezione Assosim Informa - Dati Statistici. Di seguito sono riportate le tabelle con i dettagli relativi ai volumi negoziati dagli Associati. Borsa Italiana Spa Dati Negoziazione Anno 2012 Operativita´ In Conto Terzi Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nel mercato "Mta"
Società Anno 2012 Anno 2011 Variazione Assoluta Rank Anno 11
1 Intermonte Sim 13,30% 12,85% 0,45% 2
2 Iwbank 12,10% 11,98% 0,12% 3
3 Finecobank 11,39% 14,75% -3,36% 1
4 Banca Imi 7,75% 6,96% 0,79% 4
5 Banca Akros 6,47% 6,55% -0,08% 5
6 Morgan Stanley 3,81% 3,93% -0,12% 6
7 Banca Sella Holding 3,52% 3,14% 0,38% 9
8 Unicredit Bank Ag 3,42% 2,70% 0,72% 11
9 Banca Aletti & C 3,35% 3,23% 0,12% 8
10 Equita Sim 3,07% 3,66% -0,59% 7
fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S.p.a. Si prega di citare la fonte. Per il comparto azioni la quota è calcolata in riferimento al controvalore negoziato. Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nel comparto "Futures su Indice"
Società Anno 2012 Anno 2011 Variazione Assoluta Rank Anno 11
1 Finecobank 10,48% 12,89% -2,41% 1
2 Iwbank 9,04% 7,44% 1,60% 2
3 Banca Imi 5,14% 5,31% -0,17% 4
4 Equita Sim 4,56% 7,26% -2,70% 3
5 Banca Akros 4,36% 4,93% -0,57% 5
6 Morgan Stanley 3,92% 2,12% 1,80% 9
7 Ubs Limited 3,85% 4,24% -0,39% 7
8 Banca Sella Holding 3,79% 4,64% -0,85% 6
9 Deutsche Bank Ag Lnd 2,31% 2,63% -0,32% 8
10 Merrill Lynch 1,77% 1,38% 0,39% 11
fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S.p.a. Si prega di citare la fonte. Per il comparto S&p/mib Futures la quota è calcolata in riferimento al numero di contratti stipulati. Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nel segmento "Domestic Mot”
Società Anno 2012 Anno 2011 Variazione Assoluta Rank Anno 11
1 Banca Imi 22,32% 23,43% -1,11% 1
2 Banca Akros 15,70% 18,77% -3,07% 2
3 Iccrea Banca 9,85% 6,27% 3,58% 4
4 Iwbank 9,83% 10,97% -1,14% 3
5 Unicredit Bank Ag 5,75% 4,74% 1,01% 7
6 Intermonte Sim 5,49% 6,17% -0,68% 5
7 Finecobank 4,80% 5,32% -0,52% 6
8 Banca Sella Holding 4,17% 3,99% 0,18% 8
9 Icbpi 4,09% 3,56% 0,53% 9
10 Banca Aletti & C 3,45% 2,05% 1,40% 12
fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S.p.a. Si prega di citare la fonte. Per il segmento Domestic Mot la quota è calcolata in riferimento al controvalore negoziato. Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nel segmento "Euromot”
Società Anno 2012 Anno 2011 Variazione Assoluta Rank Anno 11
1 Banca Imi 25,14% 29,63% -4,49% 1
2 Unicredit Bank Ag 15,55% 6,39% 9,16% 5
3 Banca Akros 14,49% 18,83% -4,34% 2
4 Iccrea Banca 5,68% 4,55% 1,13% 8
5 Finecobank 5,33% 5,89% -0,56% 6
6 Nuovi Investimenti Sim 5,28% 0,69% 4,59% 15
7 Iwbank 5,25% 6,82% -1,57% 3
8 Intermonte Sim 4,48% 6,44% -1,96% 4
9 Banca Sella Holding 4,31% 4,93% -0,62% 7
10 Credito Emiliano 3,40% 3,68% -0,28% 10
fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S.p.a. Si prega di citare la fonte. Per il segmento Euro Mot la quota è calcolata in riferimento al controvalore negoziato. Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nel mercato "Etfplus”
Società Anno 2012 Anno 2011 Variazione Assoluta Rank Anno 11
1 Banca Imi 13,22% 12,38% 0,84% 1
2 Finecobank 8,69% 9,23% -0,54% 2
3 Intermonte Sim 7,81% 5,75% 2,06% 5
4 Iwbank 6,37% 8,28% -1,91% 3
5 Banca Akros 5,86% 6,95% -1,09% 4
6 Unicredit Bank Ag 5,37% 5,27% 0,10% 6
7 Icbpi 5,31% 4,81% 0,50% 8
8 Banca Sella Holding 4,17% 4,82% -0,65% 7
9 Banca Aletti & C 3,33% 4,05% -0,72% 9
10 Ca Cheuvreux Sa 2,77% 2,43% 0,34% 10
fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S.p.a. Si prega di citare la fonte. Per il segmento Etfplus la quota è calcolata in riferimento al controvalore negoziato. Classifica intermediari Assosim nel mercato "Idex”
Società Anno 2012 Anno 2011 Variazione Assoluta Rank Anno 11
1 Banca Akros 59,22% 54,45% 4,77% 1
2 Deutsche Bank Ag Lnd 0,01% 0,01% 0,00% 5
3 Banca Imi 0,01% 1,68% -1,67% 2
4
5
6
7
8
9
10
fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S.p.a. Si prega di citare la fonte. Operativita´ In Conto Proprio Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nel mercato "Mta"
Società Anno 2012 Anno 2011 Variazione Assoluta Rank Anno 11
1 Societe Generale 10,71% 12,79% -2,08% 1
2 Citadel Securities Europe 7,93% 4,55% 3,38% 4
3 Deutsche Bank Ag Lnd 5,08% 5,46% -0,38% 2
4 Morgan Stanley 4,93% 3,72% 1,21% 5
5 Merrill Lynch 4,52% 4,61% -0,09% 3
6 Banca Imi 3,68% 3,02% 0,66% 6
7 Ubs Limited 1,28% 1,24% 0,04% 7
8 Citigroup Global Ml 0,78% 0,81% -0,03% 10
9 Finecobank 0,61% 0,63% -0,02% 12
10 Equita Sim 0,55% 1,04% -0,49% 8
fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S.p.a. Si prega di citare la fonte Per il segmento azioni la quota è calcolata in riferimento al controvalore negoziato. Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nel comparto "Futures su Indice"
Società Anno 2012 Anno 2011 Variazione Assoluta Rank Anno 11
1 Citadel Securities Europe 2,22% 5,44% -3,22% 1
2 Banca Sella Holding 1,15% 2,37% -1,22% 2
3 Banca Imi 0,88% 0,61% 0,27% 4
4 Morgan Stanley 0,87% 1,22% -0,35% 3
5 Banca Aletti & C 0,40% 0,32% 0,08% 6
6 Unicredit Bank Ag 0,23% 0,46% -0,23% 5
7 Intermonte Sim 0,18% 0,14% 0,04% 13
8 Deutsche Bank Ag Lnd 0,17% 0,20% -0,03% 10
9 Citigroup Global Ml 0,16% 0,21% -0,05% 9
10 Equita Sim 0,13% 0,24% -0,11% 7
fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S.p.a. Si prega di citare la fonte. Per il comparto S&p/mib Futures la quota è calcolata in riferimento al numero di contratti stipulati. Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nel segmento "Domesticmot”"
Società Anno 2012 Anno 2011 Variazione Assoluta Rank Anno 11
1 Banca Sella Holding 11,56% 17,23% -5,67% 1
2 Banca Imi 7,25% 4,44% 2,81% 3
3 Unicredit Bank Ag 7,10% 3,97% 3,13% 4
4 Nuovi Investimenti Sim 5,68% 10,32% -4,64% 2
5 Mediobanca 3,79% 3,83% -0,04% 5
6 Bnl 3,50% 2,16% 1,34% 7
7 Banca Aletti & C 2,08% 3,13% -1,05% 6
8 Societe Generale 2,05% 1,88% 0,17% 8
9 Banca Akros 1,05% 1,64% -0,59% 9
10 Iccrea Banca 0,94% 0,14% 0,80% 11
fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S.p.a. Si prega di citare la fonte Per il segmento Domestic Mot la quota è calcolata in riferimento al controvalore negoziato. Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nel segmento "Euromotmot”"
Società Anno 2012 Anno 2011 Variazione Assoluta Rank Anno 11
1 Banca Sella Holding 36,16% 49,80% -13,64% 1
2 Centrobanca 26,48% 11,37% 15,11% 2
3 Bnl 8,13% 7,52% 0,61% 4
4 Banca Imi 4,98% 3,35% 1,63% 6
5 Meliorbanca 4,15% 3,69% 0,46% 5
6 Unicredit Bank Ag 3,97% 1,41% 2,56% 8
7 Gruppo Banca Leonardo 3,92% 9,76% -5,84% 3
8 Nuovi Investimenti Sim 1,81% 1,16% 0,65% 9
9 Mediobanca 1,31% 2,00% -0,69% 7
10 Banca Akros 0,99% 0,02% 0,97% 13
fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S.p.a. Si prega di citare la fonte Per il segmento Euro Mot la quota è calcolata in riferimento al controvalore negoziato. Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nel mercato "Etfplus”"
Società Anno 2012 Anno 2011 Variazione Assoluta Rank Anno 11
1 Societe Generale 4,84% 4,24% 0,60% 2
2 Deutsche Bank Ag Lnd 3,75% 5,01% -1,26% 1
3 Banca Imi 1,42% 1,67% -0,25% 4
4 Banca Sella Holding 1,15% 1,17% -0,02% 5
5 Merrill Lynch 0,61% 3,20% -2,59% 3
6 Ca Cheuvreux Sa 0,52% 0,79% -0,27% 6
7 Knight Capital Europe 0,31% / / /
8 Citigroup Global Ml 0,30% 0,35% -0,05% 8
9 Morgan Stanley 0,22% 0,18% 0,04% 9
10 Royal Bank Of Scotland 0,08% 0,35% -0,27% 7
fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S.p.a. Si prega di citare la fonte. Per il segmento Etfplus la quota è calcolata in riferimento al controvalore negoziato. Classifica intermediari Assosim nel mercato "Idex”"
Società Anno 2012 Anno 2011 Variazione Assoluta Rank Anno 11
1 Banca Imi 3,85% 2,66% 1,19% 1
2 Deutsche Bank Ag Lnd 3,38% 0,30% 3,08% 3
3 Banca Akros 0,01% 0,01% 0,00% 4
4
5
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fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S.p.a. Operativita´ Totale Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nel mercato "Mta" e "Futures su Indice”
Società Mta Società Futures su Indice
Intermonte Sim 6,51% 1 Finecobank 4,46%
Societe Generale 6,07% 2 Iwbank 3,85%
Iwbank 5,75% 3 Banca Imi 2,70%
Finecobank 5,73% 4 Banca Sella Holding 2,28%
Banca Imi 5,61% 5 Morgan Stanley 2,17%
Morgan Stanley 4,40% 6 Equita Sim 2,02%
Citadel Securities Europe 4,16% 7 Banca Akros 1,92%
Banca Akros 3,16% 8 Ubs Limited 1,65%
Deutsche Bank Ag Lnd 2,86% 9 Citadel Securities Europe 1,27%
Merrill Lynch 2,37% 10 Deutsche Bank Ag Lnd 1,08%
fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S.p.a. Si prega di citare la fonte. Per il comparto azioni la quota è calcolata in riferimento al controvalore negoziato. Per il comparto S&p/mib Futures la quota è calcolata in riferimento al numero di contratti stipulati. Classifica intermediari Assosim nel mercato "Idex”"
Società Anno 2012 Anno 2011 Variazione Assoluta Rank Anno 11
1 Banca Akros 15,76% 14,18% 1,58% 1
2 Banca Imi 2,82% 2,40% 0,42% 2
3 Deutsche Bank Ag Lnd 2,48% 0,22% 2,26% 4
4
5
6
7
8
9
10
fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S.p.a. Quote Di Mercato Per N° Di Transazioni Stipulate Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nei mercati "Mta" e "Futures su Indice"
Società Mta Società Futures su Indice
Finecobank 6,69% 1 Finecobank 5,41%
Intermonte Sim 6,02% 2 Iwbank 4,09%
Banca Imi 5,33% 3 Banca Sella Holding 2,86%
Iwbank 5,06% 4 Banca Imi 2,43%
Morgan Stanley 4,97% 5 Morgan Stanley 1,99%
Societe Generale 4,40% 6 Citadel Securities Europe 1,58%
Citadel Securities Europe 4,01% 7 Ubs Limited 1,08%
Deutsche Bank Ag Lnd 3,95% 8 Deutsche Bank Ag Lnd 1,06%
Unicredit Bank Ag 2,73% 9 Merrill Lynch 0,58%
Banca Akros 2,49% 10 Banca Akros 0,57%
fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S.p.a. Si prega di citare la fonte. La quota di mercato per entrambi i comparti è calcolata in riferimento al numero delle operazioni stipulate Eurotlx Sim Spa Dati Negoziazione Anno 2012 Classifica Operativita’ C/terzi: volumi scambiati
Società Anno 2012 Anno 2011 Variazione Assoluta Rank Anno 11
1 Banca Imi 30,95% 27,61% 3,34% 1
2 Banca Akros 17,95% 17,07% 0,88% 3
3 Unicredit Bank 15,36% 24,69% -9,33% 2
4 Iwbank 8,01% 9,06% -1,05% 4
5 Finecobank 4,47% 4,54% -0,07% 5
6 Nuovi Investimenti Sim 4,05% 0,54% 3,51% 12
7 Mps Capital Services 3,93% 3,57% 0,36% 6
8 Banca Sella Holding 3,05% 3,35% -0,30% 7
9 Icbpi 2,82% 2,69% 0,13% 8
10 Bnl 2,34% 2,04% 0,30% 9
11 Iccrea Banca 1,76% 1,55% 0,21% 10
12 Intermonte Sim 1,26% 0,80% 0,46% 11
13 Ubs Limited 0,59% 0,05% 0,54% 18
14 Banca Intermobiliare 0,55% 0,19% 0,36% 15
15 Banca Generali 0,48% 0,35% 0,13% 14
16 Banca Popolare Vicenza 0,46% 0,41% 0,05% 13
17 Mediobanca 0,33% 0,02% 0,31% 19
18 Banco Desio-brianza 0,11% 0,15% -0,04% 16
19 Banca Finnat Euramerica 0,06% 0,13% -0,07% 17
20 Hsbc 0,01% / 0,01% /
fonte: elaborazione Assosim su dati Euro Tlx Sim S.p.a. Si prega di citare la fonte. Classifica Operativita’ C/terzi: numero di operazioni
Società Anno 2012 Anno 2011 Variazione Assoluta Rank Anno 11
1 Banca Imi 32,88% 30,41% 2,47% 1
2 Unicredit Bank 16,70% 22,98% -6,28% 2
3 Banca Akros 13,83% 13,39% 0,44% 3
4 Iwbank 9,40% 11,00% -1,60% 4
5 Finecobank 6,45% 6,45% 0,00% 5
6 Banca Sella Holding 3,59% 3,79% -0,20% 6
7 Mps Capital Services 3,31% 2,68% 0,63% 7
8 Nuovi Investimenti Sim 2,97% 0,38% 2,59% 14
9 Icbpi 2,81% 2,58% 0,23% 8
10 Bnl 2,15% 1,55% 0,60% 10
11 Iccrea Banca 1,42% 1,66% -0,24% 9
12 Intermonte Sim 1,06% 0,69% 0,37% 11
13 Banca Generali 0,59% 0,47% 0,12% 12
14 Banca Popolare Vicenza 0,56% 0,44% 0,12% 13
15 Banca Intermobiliare 0,46% 0,18% 0,28% 15
16 Ubs Limeited 0,32% 0,04% 0,28% 18
17 Mediobanca 0,21% 0,03% 0,18% 19
18 Banco Desio-brianza 0,14% 0,16% -0,02% 16
19 Banca Finnat Euramerica 0,04% 0,10% -0,06% 17
20 Hsbc 0,01% / 0,01% /
fonte: elaborazione Assosim su dati Euro Tlx Sim S.p.a. Si prega di citare la fonte. Hi-mtf Sim Spa Dati Negoziazione Anno 2012 Classifica Operativita’ C/terzi: volumi scambiati
Società Anno 2012 Anno 2011 Variazione Assoluta Rank Anno 11
1 Banca Aletti & C. 37,69% 44,78% -7,09% 1
2 Iccrea Banca 20,20% 15,02% 5,18% 3
3 Icbpi 15,37% 16,08% -0,71% 2
4 Banca Akros 12,84% 11,18% 1,66% 4
5 Banca Sella Holding 8,43% 8,33% 0,10% 5
6 Invest Banca 2,54% 3,53% -0,99% 6
7 Iw Bank 1,94% 0,96% 0,98% 7
8 Banca Intermobiliare 1,00% 0,13% 0,87% 8
fonte: elaborazione Assosim su dati Hi-mtf Sim S.p.a. Si prega di citare la fonte. Classifica Operativita’ C/terzi: numero di operazioni
Società Anno 2012 Anno 2011 Variazione Assoluta Rank Anno 11
1 Banca Aletti & C. 42,23% 48,20% -5,97% 1
2 Iccrea Banca 19,50% 16,36% 3,14% 2
3 Icbpi 15,76% 15,77% -0,01% 3
4 Banca Akros 10,98% 9,36% 1,62% 4
5 Banca Sella Holding 8,67% 8,86% -0,19% 5
6 Iw Bank 1,26% 0,75% 0,51% 6
7 Banca Intermobiliare 0,85% 0,09% 0,76% 8
8 Invest Banca 0,76% 0,61% 0,15% 7
fonte: elaborazione Assosim su dati Hi-mtf Sim S.p.a. Si prega di citare la fonte. Internalizzatori Sistematici Dati Negoziazione Anno 2012 Internalizzatori Sistematici: volumi scambiati
Obbligazioni quotate Obbligazioni non quotate Titoli di Stato Strumenti Derivati Cartolarizzati Azioni (Altro) Etf
Banca Akros 24.988.827 968.432.223
Banca Imi 597.451.231 1.457.613.180 4.254.243.040 39.112.655(*)
Bper 607.534.089
Finecobank 57.806.110.555
Mps Cs 6.514.968 5.091.180.483 35.528.044 41.883.000
fonte: elaborazione Assosim su dati intermediari. Si prega di citare la fonte. (*) Banca Imi - Dati disponibili dal 28 novembre 2012 Internalizzatori Sistematici: numero di operazioni
Obbligazioni quotate Obbligazioni non quotate Titoli di Stato Strumenti Derivati Cartolarizzati Azioni (Altro) Etf
Banca Akros 1.525 47.368
Banca Imi 26.187 56.857 514.691 3.176(*)
Bper 24.114
Finecobank 3.868.448
Mps Cs 261 234.966 686 4.239
fonte: elaborazione Assosim su dati intermediari. Si prega di citare la fonte. (*) Banca Imi - Dati disponibili dal 28 novembre 2012
a1) Borsa Italiana: Classifiche Intermediari per operatività in Conto Terzi A2) Borsa Italiana: Classifiche Intermediari per operatività in Conto Proprio B1) Borsa Italiana: Classifica Intermediari per volumi totali di negoziazione B2) Borsa Italiana: Classifica Intermediari per n° contratti totali eseguiti C) Borsa Italiana: Classifiche Intermediari per numero di transazioni D) Eurotlx: Classifica Intermediari operatività Conto Terzi E) Hi-mtf: Classifica Intermediari operatività Conto Terzi
dalla elaborazione dei dati acquisiti da Borsa Italiana S.p.a. Sui volumi di negoziazione delle proprie associate, il Rapporto Assosim per il Anno 2012 si compone delle seguenti classifiche: A1) Borsa Italiana - Classifiche Intermediari per operatività in Conto Terzi q Mta: Intermonte Sim è prima con il 13,30%, Iwbank è seconda con il 12,10%, Finecobank è terza con l’11,39%. Il comparto fa registrare una diminuzione del 32,76% nei volumi intermediati e del 19,45% del numero di operazioni. Il taglio medio delle operazioni passa da 10.720 euro del 2011 a 9.795 euro del 2012. Q Domestic Mot: prima Banca Imi con il 22,32%; seconda Banca Akros con il 15,70%; terza Iccrea Banca con il 9,85%. Aumentano i volumi intermediati (+52,19%) e il numero di operazioni (+30,96%). Il taglio medio delle operazioni passa da 31.133 euro del 2011 a 34.065 euro del 2012. Q Euromot: Banca Imi è prima con il 25,14%; Unicredit Bank Ag è seconda con il 15,55%; Banca Akros è terza con il 14,49%. L’operatività del mercato mostra una aumento sia nei volumi (+16,30%) che nel numero di operazioni (+113%). Il taglio medio delle operazioni passa da 27.944 euro del 2011 a 12.888 euro del 2012. Q Mercato Sedex: Nuovi Investimenti Sim è prima con il 23,09%; Intermonte Sim è seconda con il 14,66%; Iwbank è terza con l’11,02%. Il mercato fa registrare una diminuzione del 20,03% dei volumi e del 20,11% del numero di operazioni. Il taglio medio delle operazioni passa da 15.377 euro del 2011 a 11.371 euro del 2012. Q Etfplus: Banca Imi è prima con il 13,22%; Finecobank è seconda con l’8,69%; terza è Intermonte Sim con il 7,81%. L’operatività del mercato mostra una diminuzione sia nei volumi (-28,45%) che del numero di operazioni (-26,82%). Il taglio medio delle operazioni passa da 9.993 euro del 2011 a 10.122 euro del 2012. Q Futures su Indice: Finecobank è prima con il 10,48% del mercato; Iwbank è seconda con il 9,04%; Banca Imi è terza con il 5,14%. La variazione del numero dei contratti scambiati è stata del +2,76%. Q Opzioni su Azioni: Banca Intermobiliare è prima con il 7,32%; Banca Sella Holding è seconda con il 7,19%; Banca Imi è terza con il 6,36%. La variazione del numero dei contratti scambiati è stata del -19,81%. Q Mini Futures su Indice: Finecobank è prima con il 43,46%; Iwbank è seconda con il 13,88%; Banca Sella Holding è terza con il 10,43%. La variazione dei contratti scambiati è stata del -14,53%. Q Opzioni su Indice: Iwbank è prima con una quota di mercato del 15,66%; Banca Sella Holding è seconda con il 15,13%; Banca Imi è terza con il 9,27%. La variazione del numero dei contratti scambiati è stata del -15,94%. Q Futures su Azioni: Banca Akros è prima con il 2,58% del mercato; Banca Imi è seconda con il 2,22%; Icbpi è terza con l’1,71%. La variazione del numero dei contratti scambiati è stata del -65,79%. Q Idex: Banca Akros è prima con il 59,22% del mercato seguita da Deutsche Bank Ag Lnd e Banca Imi con una quota di mercato <0,01%. La variazione del numero dei contratti scambiati è stata del +0,17%. A2) Borsa Italiana - Classifiche Intermediari per operatività in Conto Proprio q Mta: Societe Generale è prima con il 10,71%, Citadel Securities Europe è seconda con il 7,93%, Deutsche Bank Ag Lnd è terza con il 5,08%. Il mercato fa registrare un -24,21% dei volumi intermediati ed un -12,50% di operazioni. Q Domestic Mot: Banca Sella Holding è prima con l’11,56% del mercato; Banca Imi è seconda con il 7,25%; Unicredit Bank Ag è terza con il 7,10%. Aumentano volumi intermediati (+65,86%) e il numero di operazioni (+43,98%). Q Euromot: Banca Sella Holding è prima con il 36,16%; Centrobanca è seconda con il 26,48%; Bnl è terza con l’8,13%. Il segmento fa registrare un -4,54% dei volumi intermediati ed un +21,96% di operazioni. Q Mercato Sedex: prima Societe Generale con il 36,47%; seconda Unicredit Bank Ag con il 28,86%; terza Nuovi Investimenti Sim con l’11,39%. Il mercato fa registrare una diminuzione dei volumi intermediati (-9,61%) e del numero di operazioni (-17,98%). Q Etfplus: Societe Generale è prima con il 4,84% del mercato; Deutsche Bank Ag è seconda con il 3,75%; Banca Imi è terza con l’1,42%. Sul mercato diminuiscono sia i volumi intermediati (-30,07%) che il numero di operazioni (-17,83%). Q Futures su Indice: Citadel Securities Europe è prima con il 2,22%; Banca Sella Holding è seconda con l’1,15%; Banca Imi è terza con lo 0,88%. La variazione del numero dei contratti scambiati è stata del -7,05%. Q Opzioni su Azioni: prima Banca Imi con il 10,58%; seconda Unicredit Bank Ag con il 6,51%; terza Mediobanca con il 5,62%. La variazione del numero dei contratti scambiati e stata del -14,80%. Q Mini Futures su Indice: Banca Sella Holding è prima con il 7,03%; Banca Aletti & C è seconda con lo 0,42%; Banca Imi è terza con lo 0,08%. La variazione del numero dei contratti scambiati e stata del -7,02%. Q Opzioni su Indice: Banca Imi è prima con una quota del 6,48%; Morgan Stanley è seconda con il 4,49% del mercato; Intermonte Sim è terza con il 2,55%. La variazione del numero dei contratti scambiati è stata del -20,90%. Q Futures su Azioni: Banca Imi è prima con il 30,14%; Ubs Limited è seconda con il 20,74%; Morgan Stanley è terza con il 16,73%. La variazione del numero dei contratti scambiati è stata del -43,81%. Q Idex: Banca Imi è prima con una quota del 3,85%, Deutsche Bank Ag Lnd è seconda con una quota del 3,38%, Banca Akros è terza con una quota <0,01%. La variazione del numero dei contratti scambiati è stata del -2,74%. B1) Borsa Italiana - Classifica Intermediari per volumi totali di negoziazione q Mta: Intermonte Sim è prima con il 6,51%; Societe Generale è seconda con il 6,07%; Iwbank è terza con il 5,75%. L’operatività del mercato azionario fa registrare una diminuzione dei volumi intermediati del -28,52% e del numero di operazioni del -16,15%. Q Domestic Mot: Banca Imi è prima con il 13,85%; Banca Sella Holding è seconda con l’8,32%; Banca Akros è terza con il 7,47%. Aumentano i volumi intermediati (+59,58%) il numero delle operazioni (+35,21%). Q Euromot: Banca Sella Holding è prima con il 18,64% del mercato; Banca Imi è seconda con il 16,07%; Centrobanca è terza con l’11,91%. L’operatività del mercato mostra una crescita dei volumi (+5,91%) e del numero di operazioni (+84,12%). Q Mercato Sedex: Societe Generale è prima con il 19,00%; Unicredit Bank Ag è seconda con il 17,01%; Nuovi Investimenti Sim è terza con il 17,00%. Il mercato fa registrare un -14,92% dei volumi intermediati ed un -19,16% del numero delle operazioni. Q Etfplus: Banca Imi è prima con il 5,56%; Societe Generale è seconda con il 3,33%; Finecobank è terza con il 3,05%. Il mercato fa registrare un -29,51% dei volumi intermediati ed un -22,51% del numero delle operazioni. B2) Borsa Italiana - Classifica Intermediari per n° di contratti totali eseguiti q Futures su Indice: Finecobank è prima con il 4,46% del mercato; Iwbank è seconda con il 3,85%; Banca Imi è terza con il 2,70%. La variazione del numero dei contratti scambiati è stata del -3,11%. Q Opzioni su Azioni: Banca Imi prima con l’8,80%; Intermonte Sim è seconda con il 4,92%; Unicredit Bank Ag è terza con il 4,35%. La variazione del numero dei contratti scambiati è stata del -16,98%. Q Mini Futures su Indice: Finecobank è prima con il 16,66%; Banca Sella Holdin
 
   
   
PARTE BENE LA TRATTATIVA PER CESSIONE AREE SYNDIAL (ENI)  
 
Venezia, 23 gennaio 2013 - E’ partita in maniera positiva la trattativa per la cessione delle aree industriali Syndial (Eni) di Porto Marghera, svoltasi ieri a Palazzo Balbi presenti il sindaco di Venezia, l’assessore regionale alla Legge speciale, l’amministratore delegato della società Alberto Chiarini e rispettivi staff. Sono state chiarite le questioni metodologiche di base circa la valutazione delle aree oggetto di cessione pari ad oltre 110 ettari complessivi. Il prossimo appuntamento è stato già fissato per la prima metà di febbraio. Il clima è in ogni caso di moderato ottimismo e di piena reciproca collaborazione, con l’obiettivo comune di chiudere la partita nel più breve tempo possibile.  
   
   
LA CAMERA DI COMMERCIO DI FIRENZE PER IL FESTIVAL D´EUROPA. DAL 7 AL 12 MAGGIO FIRENZE CON QUESTO FESTIVAL SARÀ CAPITALE EUROPEA  
 
Firenze, 23 gennaio 2013 - Per questo, nell’ambito del Festival d’Europa 2013, la Camera di Commercio di Firenze, attraverso la sua Azienda Speciale Metropoli, membro della rete Enterprise Europe Network, si pone l’obbiettivo di avvicinare sempre di più il mondo universitario alla realtà imprenditoriale. Si vogliono organizzare tirocini all’estero per neo imprenditori/aspiranti imprenditori, che, grazie al coinvolgimento delle imprese ospitanti, possano trasmettere loro il know how e contribuire così alla loro formazione sul campo. Le iniziative che verranno realizzate saranno incentrate su forme di agevolazione per l´imprenditoria giovanile e femminile, su servizi erogati dal Servizio Nuove Imprese e sul programma Erasmus per giovani Imprenditori, che promuove l´imprenditorialità, l´internazionalizzazione e la crescita di imprese in fase di avviamento e di Pmi consolidate nell´Unione Europea, favorendo il trasferimento di know how e di competenze di gestione per la direzione di Pmi. “La Camera di Commercio di Firenze – commenta il Presidente della Camera di Commercio, – sostiene volentieri, anche attraverso azioni coordinate con la sua azienda speciale Metropoli, iniziative di ampio respiro, come il Festival d’Europa, perché tendono a rafforzare quella dimensione di capitale culturale europea, che Firenze non deve mai dimenticarsi di meritare.”  
   
   
TRENTO: D2T START CUP: 60 MILA EURO IN PALIO PER GIOVANI IMPRENDITORI  
 
Trento, 23 gennaio 2013 - In sei anni ha coinvolto oltre 400 giovani, spinte dai motori del suo “razzo” sono decollate una quindicina di imprese, quattro delle quali insediate presso i Bic di Rovereto. Torna il Premio Impresa Innovazione D2t Start Cup, concorso ideato da Trentino Sviluppo per scovare le migliori idee di impresa dei giovani (16-36 anni), accompagnarle con attività di coaching e formazione, sostenerle con un premio in denaro così da trasformare un sogno in realtà. Per partecipare al concorso c’è tempo fino al 22 marzo prossimo. Quattro i settori ammessi: Greentech, Agrofood, Biotech e Meccatronica. In palio premi per 60 mila euro e percorsi formativi sulle principali tematiche legate al fare impresa. «L’attuale congiuntura economica – osserva Antonietta Tomasulo, consigliere delegato di Trentino Sviluppo - ha fatto riscoprire l´importanza delle startup, del loro ruolo nel veicolare l´innovazione nel mercato, nel creare posti di lavoro qualificati e nello sviluppo di nuovi prodotti e servizi. Il Trentino sta investendo in maniera concreta in molte iniziative per stimolare la crescita in tal senso sul territorio. Il D2t Start Cup è stato tra le prime iniziative a partire, già nel 2006, ed in sei anni vi hanno partecipato quasi 400 giovani, presentando complessivamente 197 idee di impresa. Il concorso si è pertanto rivelato un’ottima palestra per motivare i giovani aiutandoli a credere nelle proprie idee. Certo, il gap tra la diffusione di cultura di impresa startup in Italia nei confronti di altri paesi è ancora alto ed è quindi oltremodo importante continuare ad investire in questa direzione, affinché possano nascere anche in Italia, ed in Trentino, startup di successo». L’edizione 2013 del Premio D2t è riservata a progetti d’impresa appartenenti ai settori Greentech, Agrofood, Biotech, Meccatronica. Saranno ammesse anche proposte attinenti il comparto Ict, ma solo se riguardanti applicazioni nei quattro settori target. Chi si aggiudicherà quindi i due premi da 50 mila euro e 10 mila euro messi in palio per il primo e secondo classificato? Dopo le case modulari in legno, i microrganismi per la bonifica dei terreni, la barca solare e i dossi energetici, quale altra idea riuscirà a convincere la Giuria? Lo si saprà tra qualche mese, al termine delle selezioni, con i giovani pronti a sfidarsi nella serata finale aperta al pubblico. Prima però c’è tutto il tempo per mettere “nero su bianco” la propria idea o progetto d’impresa: i termini per presentare la domanda di partecipazione al Premio Impresa Innovazione D2t Start Cup scadranno infatti il 22 marzo prossimo. La Commissione selezionerà i migliori progetti d’impresa ammettendoli alla serata finale, che si terrà entro giugno 2013, nella quale gli aspiranti imprenditori presenteranno la propria idea davanti ad un pubblico composto da imprenditori senior ed esperti del settore. Per dare un contributo concreto anche in termini di formazione, Trentino Sviluppo organizza un training formativo con lezioni d’aula e coaching personalizzati, utili per aiutare i giovani concorrenti a mettere a punto il progetto d’impresa e a presentarlo in modo efficace. Il concorso D2t Start Cup è promosso da Trentino Sviluppo in collaborazione con l’Università degli Studi di Trento, le Fondazioni Bruno Kessler ed Edmund Mach, Trento Rise, con il patrocinio della Provincia autonoma di Trento. Tra i partner figurano Iban, la rete italiana dei Business Angel, ed il Premio Nazionale per l’Innovazione Pni Cube. La partecipazione è gratuita e l’adesione aperta a tutti i cittadini europei in possesso dei requisiti previsti dal bando. Regolamento e moduli di adesione sono disponibili sul sito www.Premiod2t.it  dove si possono trovare anche video ed altri materiali che raccontano le tappe salienti delle passate edizioni.  
   
   
ZONA FRANCA SULCIS: NUOVO PROPULSORE PER ECONOMIA, IMPRESA E LAVORO  
 
 Cagliari, 23 Gennaio 2013 - "Un altro passo in avanti verso la realizzazione della zona franca del Sulcis, che rappresenta un nuovo propulsore per l’impresa, il lavoro e l’economia non solo del territorio, ma dell’intera Sardegna". Così il presidente della regione, Ugo Cappellacci e l´assessore dell´Industria Alessandra Zedda commentano i progressi compiuti durante l’odierna riunione al Ministero dello Sviluppo Economico, alla quale lo stesso assessore ha rappresentato la Giunta regionale. "Stiamo lavorando ad un’ipotesi progettuale - spiegano i due esponenti della Giunta - che, come dichiarato dal direttore generale Sapino, è la stessa contenuta nel decreto in corso di definizione per L’aquila, nel quale rientrerà anche l’area del Sulcis. Tale soluzione consentirebbe alle piccole e medie aziende già operanti nel territorio, così come a quelle di nuova istituzione, lo sgravio da tutti i contributi fiscali, esclusa l´Iva, per 14 anni con il sistema "de minimis". "Si tratta - evidenziano il presidente e l’assessore - di uno strumento snello, operativo ed efficace già nel corso del 2013". "Stiamo arrivando a un momento cruciale - concludono Cappellacci e Zedda - di un lavoro costante, concreto e determinato. Occorre l’unità di tutto il sistema istituzionale, politico e sociale per arrivare ad un obiettivo fondamentale per risollevare il Sulcis dalle difficoltà e condurlo verso una prospettiva che offra da subito nuove opportunità per l’impresa e per il lavoro".  
   
   
BILANCIO 2012 CONFARTIGIANATO FVG  
 
Trieste, 23 gennaio 2013 - Il presidente della Regione, Renzo Tondo, ha partecipato ieri a Trieste alla tradizionale conferenza stampa della Confartigianato del Friuli Venezia Giulia, nel corso della quale è stato tracciato un bilancio del settore nell´anno appena concluso. Come ha spiegato il presidente regionale dell´associazione di categoria, Graziano Tilatti, si è avuto un ulteriore calo delle imprese artigiane ( - 330 unità), con un aumento del ricorso alla cassa integrazione straordinaria e in deroga (+ 77 per cento rispetto al 2011). Particolarmente colpiti sono stati alcuni comparti, come l´edilizia e il manifatturiero, mentre tra i segnali positivi si è registrato un aumento delle nuove attività artigianali intraprese da giovani sotto i trent´anni. Per il presidente della Regione, nella prospettiva di superamento della crisi decisivo risulta il rafforzamento del tessuto di piccole e medie imprese del Friuli Venezia Giulia, migliorando la loro competitività e apertura ai mercati internazionali. Per arrivare a una semplificazione delle procedure burocratiche, secondo Tondo, non basta un sostegno generico delle categorie economiche, occorre una vera e propria collaborazione operativa, per individuare puntualmente leggi e soprattutto regolamenti da modificare. Il rapporto tra settore artigiano e Regione è positivo, come ha confermato Tilatti, che ha in particolare posto l´accento su provvedimenti quali la legge anticrisi e l´estensione degli ammortizzatori sociali in deroga, entrambi provvedimenti su cui vi stata è ampia convergenza in Consiglio regionale.