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Notiziario Marketpress di Mercoledì 22 Luglio 2015
TUMORE DEL POLMONE: ARRIVA IN EUROPA NIVOLUMAB, IL PRIMO FARMACO IMMUNO-ONCOLOGICO PER LA MALATTIA IN FASE AVANZATA, IL PIÙ SIGNIFICATIVO PASSO IN AVANTI DA PIÙ DI UN DECENNIO  
 
Roma, 22 luglio 2015 - La Commissione Europea ha approvato nivolumab, un inibitore del checkpoint immunitario Pd-1, per il trattamento del tumore del polmone non a piccole cellule (Nsclc) squamoso localmente avanzato o metastatico, precedentemente trattato con la chemioterapia. Questa approvazione segna il primo grande passo avanti in Europa nel trattamento di questa patologia in più di un decennio e rende possibile la commercializzazione di nivolumab in tutti i 28 Stati membri dell´Unione Europea. Nivolumab è il primo e unico inibitore di checkpoint immunitario Pd-1 che ha dimostrato un beneficio di sopravvivenza globale in pazienti con Nsclc squamoso metastatico precedentemente trattati. "Con l´approvazione di nivolumab nell´Unione Europea, i pazienti in Europa avranno accesso, per la prima volta in più di 10 anni, a una nuova modalità di trattamento per il tumore del polmone non a piccole cellule squamoso avanzato, che ha il potenziale di sostituire l´attuale standard di cura - ha affermato Emmanuel Blin, senior vice president, head of commercialization, policy and operations, Bristol-myers Squibb -. Questa approvazione sottolinea il nostro impegno per rispondere alla nostra promessa di cambiare le aspettative di sopravvivenza e migliorare la qualità di vita dei pazienti con tumori in stadio avanzato e rendere disponibili sempre nuove opzioni di trattamento, lavorando senza sosta e a tempo di record per raggiungere questi obiettivi". Lo studio di fase Iii Checkmate -017, uno dei due studi sui quali si è basata l´approvazione in Europa di nivolumab nel tumore del polmone in stadio avanzato, ha evidenziato un tasso di sopravvivenza a un anno del 42% e una riduzione del rischio di morte del 41% nei pazienti trattati con il farmaco rispetto alla terapia standard. In Europa, i tassi di incidenza e mortalità del tumore del polmone sono in aumento, con un quinto dei casi globali di morte per tumore dovuto a questa neoplasia. Il Nsclc è una delle forme più comuni di questa malattia che rappresenta circa l´85% dei casi di cancro del polmone, mentre il Nsclc squamoso è responsabile di circa il 25% - 30% di tutti i tumori polmonari. Nei pazienti con Nsclc, nei quali la malattia si ripresenta o progredisce con la chemioterapia, le opzioni di trattamento sono limitate e la prognosi è sfavorevole, con un tasso di sopravvivenza a cinque anni di circa il 2% globalmente. Checkmate -017 e Checkmate -063 L´approvazione della Commissione Europea si basa sui dati di due studi (Checkmate -017 di fase Iii e Checkmate -063 di fase Ii). In entrambi, il dosaggio di nivolumab era 3 mg/kg ogni due settimane, lo stesso utilizzato in tutti gli studi di fase Iii durante il programma di sviluppo clinico di nivolumab nei diversi tipi di tumori. Checkmate -017 è uno studio clinico randomizzato di landmark, di fase Iii, in aperto, che ha confrontato nivolumab (3 mg/kg in infusione endovenosa di 60 minuti ogni due settimane) con lo standard di cura, docetaxel (75 mg/m2 per via endovenosa ogni tre settimane), in pazienti con Nsclc squamoso avanzato in progressione durante o dopo un regime chemioterapico contenente platino. È il primo studio di fase Iii ad aver dimostrato un beneficio di sopravvivenza globale nel Nsclc avanzato, con un tasso di sopravvivenza a un anno del 42% con nivolumab vs 24% con docetaxel e una riduzione del rischio di morte del 41% nei pazienti trattati con nivolumab. Nivolumab ha anche dimostrato un miglioramento del tasso di risposta globale e di sopravvivenza libera da progressione. I risultati di Checkmate -017 sono stati recentemente pubblicati sulla rivista The New England Journal of Medicine e presentati in una sessione orale dell´ultimo congresso annuale dell´American Society of Clinical Oncology a maggio 2015. Checkmate -063 è uno studio di fase Ii, in singolo braccio, in aperto, che ha valutato nivolumab in pazienti con Nsclc squamoso metastatico in progressione dopo aver ricevuto due o più linee di terapia. In questo studio, il tasso di risposta obiettiva confermata da un comitato indipendente di revisione radiologica era l´endpoint primario dello studio ed è risultato pari al 14,5%, con una sopravvivenza a un anno del 41% e una sopravvivenza globale mediana di 8,21 mesi. Il profilo di sicurezza di nivolumab nello studio Checkmate -063 era simile a quanto osservato in studi clinici precedenti. Nivolumab Bristol-myers Squibb ha sottomesso per nivolumab due diverse richieste di autorizzazione all´immissione in commercio, una per il melanoma avanzato e una per il Nsclc squamoso, al fine di rendere disponibile al personale medico, più celermente, nivolumab in entrambe le indicazioni. Lo scopo è di ottenere che queste due autorizzazioni all´immissione in commercio "convergano" verso la fine del 2015 in un´unica autorizzazione sotto il nome commerciale della specialità medicinale attualmente autorizzata per il melanoma. Bristol-myers Squibb ha un vasto programma di sviluppo clinico con oltre 8.000 pazienti arruolati in tutto il mondo in più di 50 studi per valutare nivolumab in diversi tipi di tumore - in monoterapia o in combinazione con altre terapie. Nivolumab è stato il primo inibitore di checkpoint immunitario Pd-1 al mondo a ottenere l’approvazione; infatti, il 4 luglio 2014 Ono Pharmaceutical Co. Ha annunciato di aver ricevuto il via libera per la produzione e commercializzazione del farmaco in Giappone per il trattamento dei pazienti con melanoma inoperabile. Negli Stati Uniti, il 22 dicembre 2014 la Food and Drug Administration (Fda) ha approvato nivolumab per la prima volta per il trattamento dei pazienti con melanoma non operabile o metastatico in progressione dopo terapia con ipilimumab e, in caso di mutazione di Braf V600, anche con un inibitore di Braf. Nivolumab ha ottenuto la seconda approvazione dalla Fda, il 4 marzo 2015, per il trattamento dei pazienti con Nsclc squamoso metastatico in progressione durante o dopo chemioterapia a base di platino e la Commissione Europea ha annunciato, il 19 giugno 2015, l´approvazione di nivolumab per il trattamento del melanoma avanzato (non operabile o metastatico) nei pazienti adulti, indipendentemente dallo stato di Braf. Tumore del polmone Il tumore del polmone è la principale causa di morte per cancro al mondo e secondo l´Organizzazione Mondiale della Sanità è responsabile di più di 1,5 milioni di decessi ogni anno. Il Nsclc è una delle forme più frequenti di questa malattia con l’85% circa dei casi. La sopravvivenza varia a seconda dello stadio, istologia e sottotipo di tumore del polmone. La maggioranza dei pazienti con Nsclc riceve la diagnosi della malattia in stadio avanzato. Complessivamente, la sopravvivenza a 5 anni per questo tipo di tumore in stadio I è compresa tra il 47% e il 50%, mentre per lo stadio Iv sempre a 5 anni scende al 2%. Nell´unione Europea, il tumore del polmone rappresenta il peso economico più alto tra tutti i tipi di cancro e costa circa 18,8 miliardi Euro, cioè il 15% dei costi globali per tumore.  
   
   
HIV IL VIRUS REGREDISCE, NON ERA MAI SUCCESSO. IL CASO DI UNA RAGAZZINA FRANCESE CHE AVEVA SMESSO DI PRENDERE I FARMACI  
 
Lecce, 22 luglio 2015 - Una 18enne francese, nata sieropositiva, ha registrato un arretramento dell’Hiv, nonostante abbia smesso di usare i farmaci antiretrovirali per ben 12 anni. Si tratta del primo caso di remissione così prolungata senza l’aiuto di medicinali. L´annuncio, è stato reso pubblico dai medici dell’Istituto Pasteur di Parigi, dove la giovane era stata curata da bambina. Nata nel 1996, infettata dalla madre, a sei anni aveva smesso i tradizionali trattamenti. Sembra un miracolo, rileva Giovanni D´agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. La notizia è davvero importante se si pensa che questo potrebbe essere il primo caso efficace per uno studio in grado di inibire la diffusione dell’Hiv anche se i dottori parlano di un caso unico, ma rimangono prudenti. Solo due anni fa, un caso analogo aveva alimentato false speranze negli Stati Uniti. Una bimba, ribattezzata “Mississippi baby”, era stata in remissione per due anni e mezzo. Poi il virus era ritornato.  
   
   
SANITÀ: PER GORIZIA SCELTE BASATE SU QUALITÀ E SICUREZZA  
 
Trieste, 22 luglio 2015 - "Le decisioni sulla riorganizzazione del sistema sanitario di Gorizia sono state prese esclusivamente in base a criteri di qualità e sicurezza". Ad affermarlo è l´assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca, in riferimento ad alcune dichiarazioni del sindaco di Gorizia, Ettore Romoli, riprese dalla stampa. Il sindaco ha in particolare sollevato il problema degli orari di apertura dell´ambulatorio pediatrico."Né la presidente della Regione Debora Serracchiani né io - osserva Telesca - abbiamo mai promesso di estendere l´apertura dell´ambulatorio pediatrico di Gorizia sulle 24 ore, in quanto l´apertura dal lunedì al venerdì con orario dalle 8.30 alle 18 è sufficiente". A sostegno di queste affermazioni l´assessore alla Salute riporta i dati sull´attività dell´ambulatorio: dal 21 luglio 2014 al 21 luglio 2015 sono state eseguite 1.324 visite (in media quindi 5,17 visite al giorno), di cui 420 dopo le ore 15 (media 1,6 visite al giorno). "Giudichino i cittadini se questi dati possano giustificare l´apertura di un servizio sulle 24 ore", conclude Telesca. Per quanto riguarda le affermazioni del sindaco di Gorizia sui motivi delle eventuali dimissioni del direttore dell´Aas (Azienda per l´assistenza sanitaria) Bassa friulana-Isontina Giovanni Pilati, Telesca respinge le insinuazioni. "Non posso commentare - osserva l´assessore - perché la risposta andrebbe inevitabilmente a violare la sfera privata, campo molto delicato che rispetterò sempre".  
   
   
LOTTA CONTRO ZANZARE E DROSOPHILA SUZUKII  
 
Trento, 22 luglio 2015 - Combattere la presenza delle specie aliene invasive e la diffusione delle malattie da loro trasmesse. Giovedì 23 e venerdì 24 luglio, al Centro congressi di Riva del Garda, la Fondazione Mach organizza il workshop scientifico “Ecology of invasion”, dedicato alla lotta contro zanzare e Drosophila suzukii. L’iniziativa, che coinvolgerà, oltre ai partner provinciali, ricercatori di prestigiose università americane e di importanti istituzioni europee, è inserita nel progetto Lexem, avviato dalla Provincia autonoma di Trento per studiare parassiti e patogeni. Solo in Europa più di mille specie sono considerate invasive, ovvero trasportate dall’uomo al di fuori del loro areale biogeografico, provocando danni ecologici, economici e di salute pubblica. Tra queste specie ci sono la zanzara tigre, la zanzara coreana e la Drosophila suzukii. La Provincia autonoma di Trento ha finanziato il progetto Lexem per creare una task force in grado di affrontare il problema. La Fondazione Mach coordina questo gruppo formato da Fbk, Università di Trento, Istituto zooprofilattico delle Venezie e Università Bocconi, in collaborazione con il Muse, il Consorzio dei comuni, l’Azienda provinciale per i servizi sanitari e diverse cooperative agricole. Il 23 e il 24 luglio, al Centro congressi di Riva del Garda, ci sarà il primo workshop scientifico del progetto Lexem, con studiosi dalle università americane di Davis, Berkeley, Penn State, Emory ed Harvard, oltre al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e gli istituti zooprofilattici di Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte. Durante il workshop, intitolato “Ecologia delle invasioni: contrastare l’impatto delle specie aliene e dei patogeni da esse trasmessi nell’antropocene”, verrà analizzata la situazione a livello globale di zanzara tigre, zanzara coreana e Drosophila suzukii. Inoltre saranno presentati i risultati più recenti sulle malattie Dengue e Chikungunia, trasmesse da questi insetti, e su altre malattie tropicali che potenzialmente potrebbero interessare l’Europa. Infine si ragionerà sui modelli matematici per la prevenzione dei rischi e sui metodi di controllo, valutando il rapporto costi/benefici dei diversi tipi di intervento. Http://goo.gl/mwe2gy http://www.Fmach.it/comunicazione/ufficio-stampa/comunicati-stampa/lotta-contro-zanzare-e-drosophila-suzukii