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MERCOLEDI

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Notiziario Marketpress di Mercoledì 22 Luglio 2015
#UEVEROFALSO: C´È UN COMPLOTTO UE CONTRO LO SPAGHETTO ALLE VONGOLE. SARÀ VERO?  
 
La risposta è no! L´ue non vieta di certo questo piatto della tradizione culinaria italiana. Anzi, nel caso delle vongole, la normativa europea ha l´obiettivo di preservare la specie, particolarmente vulnerabile, e assicurare il mantenimento dello stock nel lungo periodo. Il tema delle dimensioni minime consentite per la pesca di vongole è tornato ad essere oggetto di critica sulla stampa nazionale. Molti articoli puntano il dito contro l´Unione europea, accusata di stabilire regole che hanno l´obiettivo di penalizzare l´Italia. Questo ovviamente non è vero. Le regole Ue in materia, basate su pareri scientifici condivisi, mirano a tutelare la specie e la sua sopravvivenza. Per sintetizzare: non vieta lo spaghetto alla vongole, ma rende possibile mangiarlo anche nel futuro! Con questo #Ueverofalso vorremmo fare alcune precisazioni sul caso. La taglia minima: una regola dettata dai "burocrati" europei Non è vero. La taglia minima attuale, fissata nell´allegato Iii del Regolamento Mediterraneo n. 1967/2006, è stata adottata dal Consiglio) nel dicembre 2006, al quale ovviamente partecipava il ministro Italiano, ed è in vigore da gennaio 2007. Essa è un´importante misura di conservazione, finalizzata a proteggere i giovanili e ad assicurare la riproduzione dello stock. È fissata sulla base del miglior parere scientifico disponibile e non esclusivamente sulla base della taglia di prima maturità sessuale della specie. Tiene conto di altri fattori, in particolare la resilienza a eventi esterni (inquinamento, temperatura e salinità dell´acqua…). Nel caso delle vongole questi aspetti sono particolarmente importanti, poiché si tratta di specie che non si possono spostare dal fondo marino e che quindi sono molto vulnerabili in caso di cambiamenti nell´ambiente esterno. Le sanzioni dell´Ue sono eccessive? Partiamo dalla considerazione che le sanzioni non arrivano dall´Unione europea. L´ue, infatti, si limita a un obbligo per gli Stati Membri di imporre sanzioni in caso di violazione di regole della Politica Comune della Pesca (Pcp), in accordo con alcuni criteri (Regolamento sul controllo 1224/2009 e Regolamento sulla lotta alla pesca Inn 1005/2008). Quale sia l´entità di queste sanzioni è di esclusiva competenza dello Stato membro. Il problema dunque della sproporzionalità delle sanzioni è un problema italiano non europeo. In Italia le sanzioni sono regolate dal decreto legislativo n. 4 del 9 gennaio 2012. Siamo informati che l´amministrazione italiana sta procedendo a una revisione di questa normativa, la proposta dovrebbe essere attualmente al vaglio delle Camere. L´ue impone unilateralmente le norme sul pescato? La nuova Politica Comune sulla Pesca (approvata dal Consiglio e dal Parlamento Ue, quindi da rappresentanti anche dell´Italia) offre un’ampia gamma di possibilità agli Stati membri per modificare alcune misure tecniche attualmente in vigore, incluse le taglie minime. Attraverso una collaborazione a livello regionale e con il contributo delle parti interessate, gli Stati membri possono infatti presentare alla Commissione raccomandazioni congiunte concernenti le misure tecniche volte a raggiungere gli obiettivi della Politica Comune sulla Pesca (principio della "regionalizzazione"). Se l´Italia o altri Paesi riterranno che ci siano evidenze scientifiche che sia mutata la situazione degli ambienti ittici sulla base dei quali sono state definite le correnti normative, potrà presentarle e richiedere una modifica. Tali raccomandazioni, basate su solidi pareri scientifici e soggette a riesame da parte del Comitato Scientifico, Tecnico ed Economico per la Pesca (Cstep), possono poi essere adottate dalla Commissione e quindi tradotte in normativa comunitaria. Quali conclusioni? L´ue non sta cercando, o per meglio dire, non ha cercato con il regolamento del 2006 di imporre all´Italia o ad altri Stati membri di adeguare le sue ricette culinarie a quelle del Nord Europa (come è stato ironizzato in alcuni articoli). Le misure previste dalla normativa europea sul pescato, oltre ad essere state pensate sulla base di pareri scientifici, hanno lo scopo di far sì che in futuro in Italia si possa ancora mangiare un buon piatto di spaghetti con le vongole. La pesca di vongole di dimensioni inferiori a 25 millimetri provocherebbe, infatti, nel lungo periodo, una penuria di vongole che inciderebbe ancor di più sulle tasche del settore della pesca. Infine, se il Governo italiano o altri saranno in grado di presentare prove scientifiche nelle prossime settimanale che provino come le vongole dell´Adriatico raggiungano la maturità a dimensioni inferiori, la Commissione potrà decidere una revisione della soglia, in base al principio di regionalizzazione previsto dalla recente riforma della Politica Comune della Pesca Ue.  
   
   
VATICANO, PISAPIA: "TANTI SINDACI, TANTE CITTÀ INSIEME A PAPA FRANCESCO PER COMBATTERE CAMBIAMENTI CLIMATICI E SCHIAVITÙ MODERNA" IL SINDACO: "ADESIONE DI TANTISSIMI SINDACI AL PATTO URBANO PER IL DIRITTO AL CIBO E LA LOTTA AGLI SPRECHI"  
 
Città del Vaticano - Oltre 60 Sindaci provenienti da ogni parte del mondo hanno risposto all´appello di Papa Francesco e hanno partecipato al Workshop Modern Slavery and Climate Change: The Commitment of the Cities, organizzato dalle Pontifice Accademie delle Scienze e delle Scienze Sociali. Milano, Roma, New York, Parigi, Madrid, Johannesburg, Vancouver, Medellin, Accra, Stoccolma e molte altre città si sono riunite per affrontare insieme due grandi emergenze mondiali fortemente connesse tra loro, quali i cambiamenti climatici e le schiavitù moderne. Il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia è intervenuto nel corso dell´iniziativa per portare l´esperienza milanese all´interno di questo dibattito, nella consapevolezza che solo unendo le forze e mettendo a disposizione della comunità mondiale le migliori pratiche urbane si possano raggiungere gli obiettivi, anche i più difficili. "Il tasso di urbanizzazione è sempre più elevato. Oggi nelle città vive il 50% della popolazione mondiale e nel 2050 questo dato salirà al 70%. È quindi dalle città che deve partire un impegno forte e concreto che permetta di invertire la rotta, su i due grandi problemi epocali che oggi siamo chiamati a governare, prima che sia troppo tardi; prima di superare il punto di non ritorno. Sono convinto che laddove gli Stati non riescono a raggiungere risultati, le sinergie tra le città possono invece consentire di vincere le sfide del contrasto ai cambiamenti climatici e alle moderne schiavitù. Se non vogliamo accontentarci del suono delle parole, dobbiamo essere onesti e ammettere che il tema che affrontiamo deve essere accompagnato da impegni realistici e fatti concreti". Lo ha affermato il Sindaco Pisapia nel suo intervento dal titolo Urban Food Policy Pact: The Commitment of Mayors for a Sustainable and Equitable Global Food System. "Ho ascoltato con interesse le esperienze dei tanti sindaci intervenuti oggi. Idee e progetti che possiamo condividere per un obiettivo comune. A Milano abbiamo compiuto tanti piccoli e grandi passi che oggi rappresentano già un vero cambiamento nella direzione dello sviluppo sostenibile e nella tutela della dignità umana. Proprio in queste settimane stiamo completando la sostituzione dell´intera illuminazione pubblica con la tecnologia led, che permetterà di ridurre di 23mila tonnellate all´anno la Co2 nell´aria. Dal 2011 a oggi abbiamo portato la percentuale di raccolta differenziata dal 36% al 54% grazie anche alla raccolta dell´umido. Oggi siamo insieme a Vienna la prima città in Europa sopra il milione di abitanti per raccolta differenziata. Penso poi alla lotta agli sprechi alimentari. Il cibo che avanza o che non viene utilizzato nelle scuole, viene portato alle mense dei poveri. E, infine, non voglio dimenticare l´impegno di Milano sullo sharing, a partire dalla mobilità". "L´incontro di oggi ha rafforzato l´adesione dei Sindaci di tutto il mondo all´Urban Food Policy Pact, il primo patto tra città in materia di politiche alimentari, per il diritto a una sana alimentazione e contro ogni spreco. Questo documento dopo la firma del 16 ottobre, sarà consegnato al Segretario delle Nazioni Unite Ban Ki Moon, quando visiterà Expo, in occasione della Giornata Mondiale dell´Alimentazione. Questo è l´impegno concreto di Milano e insieme ai tanti sindaci, alle tante città, il nostro impegno sarà sempre più forte, perché se si è in tanti è possibile raggiungere ogni obiettivo".  
   
   
LATTIERO-CASEARIO, IN SARDEGNA RIUNITA FILIERA DELL´OVINO  
 
Cagliari - "Il momento è favorevole per continuare sulla strada del dialogo e per costruire una strategia organizzativa dall´intera filiera, così da individuare uno strumento che permetta di governare il mercato lattiero-caseario". Lo ha detto l´assessore dell´Agricoltura, Elisabetta Falchi, al tavolo convocato ieri pomeriggio negli uffici di via Pessagno, a Cagliari. Presenti all’incontro sui temi nodali del comparto ovino, oltre Elisabetta Falchi, il direttore generale dell´assessorato, Sebastiano Piredda, il funzionario Loredana Melis, le Organizzazioni dei produttori, i Consorzi di tutela dei Pecorini (Romano e Sardo), le Organizzazioni professionali agricole, il mondo della Cooperazione, i rappresentanti di Confindustria e Confapi. "Siamo soddisfatti dell´andamento della campagna di quest´anno, soprattutto in termini di prezzo del latte, e lavoriamo affinché il suo valore resti stabile e non subisca preoccupanti flessioni al ribasso". Lo ha detto la titolare dell’Agricoltura, che ha aggiunto: “In quest’ottica abbiamo operato nei mesi scorsi, con i vari interlocutori, su programmazione e disciplinare delle produzioni, qualità latte e internazionalizzazione”. Per continuare a discutere di tali tematiche, in maniera organizzata con tutti gli attori della filiera, lo strumento proposto dalla Regione Sardegna potrebbe essere quello dell’Interprofessione, prevista dai regolamenti comunitari. Il recente recepimento a livello nazionale, legge del 2 luglio 2015, è nato sostanzialmente dall’esigenza di regolamentare il comparto del latte vaccino, dopo la fine del regime delle quote. “Vogliamo essere i primi ad adottarlo per il nostro settore ovino – ha proseguito Falchi – così da superare le criticità del passato”. Le proposte messe sul tavolo dall’esponente della Giunta Pigliaru sono state accolte favorevolmente dall’assemblea, a cui hanno partecipato oltre 50 rappresentanti. “Il bilancio dell’incontro è positivo – ha commentato Elisabetta Falchi – e proseguiremo con l’istituzione di un comitato tecnico rappresentativo, che ci permetterà di affrontare al meglio le proposte del Governo in Conferenza Stato Regioni”.  
   
   
AGRICOLTURA: TOSCANA IMPEGNATA A FAR PRESTO SUL PSR  
 
 Firenze – Calendario denso di riunioni per l´assessore all´agricoltura della Regione Toscana, Marco Remaschi. Insieme alle organizzazioni professionali dell´agricoltura è stato affrontato il tema dei criteri di selezione per i bandi del nuovo Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, che porterà in Toscana nell´arco di 7 anni 961 milioni di euro di soldi pubblici. L´assessore Remaschi ha ribadito che è sua intenzione arrivare alla riunione del prossimo Comitato di Sorveglianza, ovvero l´organismo che rappresenta tutti gli stakeholder interessati al Psr ed il cui insediamento è previsto per l´11 di settembre prossimo, con il massimo della condivisione sui criteri di selezione dei bandi. Tutto questo in vista della successiva approvazione da parte della Commissione Europea che darà il via ufficialmente alle varie misure previste dal Programma di Sviluppo Rurale, lo strumento attraverso il quale vengono gestite la maggior parte delle risorse destinate all´agricoltura, e che ha visto la Toscana nella top delle prime 4 Regioni che hanno avuto il Psr approvato dall´Unione. Stamani sono state presentate le specificità più rilevanti nelle varie misure che caratterizzano il Psr e le organizzazioni professionali agricole, oltre ad aver espresso a caldo le prime impressioni, si sono impegnate a trasmettere alla Regione le proprie osservazioni nei prossimi giorni. Remaschi in proposito ha annunciato che si terranno nelle prossime settimane altre due riunioni dedicate a queste tematiche nel corso delle quali le associazioni professionali potranno esprimere le loro opinioni e potranno essere trovati, nel caso, gli opportuni aggiustamenti. L´obiettivo è quello accorciare al massimo i tempi e di ottenere dalla Ue la luce verde per far partire prima possibile tutti i bandi, oltre i due "condizionati" che sono stati già resi pubblici (dedicati rispettivamente ai Pif – programmi integrati di filiera e al pacchetto Giovani) e alle misure in overbooking per il settore forestale, anche queste già avviate.  
   
   
FVG: TUTELA PRODUZIONI SAN DANIELE  
 
Udine - "Rispettando le indagini in corso e pur trattandosi di fatti risalenti al 2011, e, ed e´ bene sottolinearlo, di un´azienda che non appartiene al Consorzio del San Daniele, il mio sostegno va a chi a San Daniele ha fatto della qualità, della garanzia, e della tracciabilità dei prodotti un marchio riconosciuto. Sono la stragrande maggioranza, e devono diventare la totalità affinché l´errore di un singolo non offuschi il lavoro, quotidiano e convinto, di tutti gli altri". E´ quanto afferma l´assessore regionale alle Risorse agricole, Cristiano Shaurli, in merito alla recenti notizie inerenti la scoperta di un caso di presunta contraffazione e frode in commercio riguardo a prosciutti che, stando alle indagini, non avrebbero potuto essere venduti con il marchio di San Daniele. "Il Friuli Venezia Giulia è sinonimo di qualità, in Italia e nel mondo - prosegue Shaurli - e la Regione, che si è dotata anche dell´ulteriore autocertificazione Aqua, continuerà a sostenere percorsi che promuovano e puntino sull´innalzamento del valore aggiunto della riconoscibilità, a garanzia dei nostri prodotti, se servirà anche con controlli più severi e scelte conseguenti per chi dovesse essere coinvolto in situazioni come questa". "Per questo - soggiunge l´assessore - abbiamo stanziato risorse in assestamento per ulteriori controlli; per questo, il rapporto con il Consorzio è quotidiano, nella convinzione che, insieme, possiamo dimostrare che il sistema è il primo a reagire e a denunciare situazioni poco chiare". "Siamo una Regione piccola - conclude Shaurli - e non è certo con la massificazione o con la competizione al ribasso che manterremo competitivo il nostro comparto agricolo, e le sue eccellenze, bensì con il lavoro comune per la qualità certificata e riconosciuta".  
   
   
CALDO, CIA BASILICATA: AGRICOLTURA E ZOOTECNIA IN SOFFERENZA  
 
L´ondata di calore e in alcune aree l’insufficienza di acqua ad uso irriguo preoccupano seriamente gli imprenditori agricoli. Anche per gli allevatori, specie di bovini da latte e suini, la situazione è critica. Lo afferma la Cia regionale, spiegando che "nel mirino del caldo e della siccità ci sono soprattutto le produzioni ortofrutticole tra le maggiori fonti di reddito per molti coltivatori lucani". “A causa del gran caldo, nonostante gli impianti di ventilazione nelle stalle, la produzione di latte è calata di 5 o 6 litri al giorno -spiega la Cia-. Le alte temperature di questi giorni rischiano di anticipare di molto l´invaiatura, ovvero la maturazione dei vigneti, e se l´invaiatura parte prima, anche i tempi della raccolta rischiano di essere molto anticipati. Enologi ed esperti sono ancora prudenti nel dare un giudizio definitivo e molto dipenderà dal clima delle prossime settimane, soprattutto per quanto riguarda le temperature. Con la speranza che il caldo umido non sia veicolo di nuove malattie per i vitigni. In zootecnia criticità per gli allevamenti di maiali che mangiano solo se la temperatura ambiente non supera i 30 gradi altrimenti riducono di metà il loro nutrimento. Le uniche note positive vengono dal rialzo di consumi e prezzi per la frutta tipica di stagione, con pesche, percoche, susine, anguria e melone su tutti. Ma l’altra faccia della medaglia è che l’opprimente calura sta letteralmente “bruciando” la frutta e gli ortaggi, Per la Cia è presto quantificare i danni ma si profila un’ennesima “mazzata” sui redditi degli agricoltori già falcidiati da troppe calamità e crisi di mercato.  
   
   
ALLEANZA COOPERATIVE INCONTRA DELEGAZIONE COMMISSIONE PESCA PE EXPO: PRODOTTI ITTICI CHIAVE DI VOLTA PER NUTRIRE IL PIANETA DA PESCI, MOLLUSCHI, CROSTACEI ARRIVA IL 17% DEL CONSUMO UMANO MONDIALE DI PROTEINE  
 
Tra il 10 -12 per cento della popolazione mondiale vive di pesca e acquacoltura. Di questi, il 15% sono donne. I prodotti ittici rappresentano il 17% del consumo umano di proteine, che in alcuni paesi costieri ed insulari raggiunge il 70%. “Per questo la filiera ittica rappresenta una chiave di volta importante in merito al cibo, all’autonomia alimentare, alla sostenibilità e alla lotta contro gli sprechi”. E’ il quadro delineato dal coordinamento pesca dell’Alleanza delle Cooperative italiane ad Expo Milano dove ha incontrato una delegazione della Commissione pesca del Parlamento europeo, con il vicepresidente della Commissione pesca del Pe Renata Briano. “Apprezziamo la risoluzione del Parlamento europeo su “Expo Milano 2015: nutrire il pianeta, energie per la vita” perché riconosce alla pesca, al pari dell’agricoltura, un ruolo che va oltre quello della produzione di alimenti, ma di beni di pubblica utilità, per far valere il diritto ad una alimentazione sana, adeguata e consapevole. Dobbiamo puntare ad una sostenibilità economica, sociale e ambientale” sottolinea l’Alleanza. E proprio per affrontare al meglio le sfide legate alla Politica comune della pesca riformata, sono stati affrontati temi oggi all’attenzione del Parlamento europeo, come quello sulle reti derivanti e la strategia Adriatico-jonica, ma anche quelli che verranno trattati nei prossimi mesi, ad esempio il Piano di gestione dei piccoli pelagici in Adriatico. E’ stato dato spazio anche agli effetti legati all’obbligo di sbarco e alle norme sulla “condizionalità” al Feamp, che inaspriscono ancora di più il sistema sanzionatorio ideato per la lotta contro la pesca illegale.  
   
   
SICCITA´ FVG: ASSESSORE, INTERVENIRE SULLE STRUTTURE IRRIGUE  
 
 Udine- I primi segnali d´allarme che provengono dal mondo agricolo nazionale rispetto ai danni che il perdurare del caldo torrido e siccitoso potrebbe provocare alle colture e alle attività del settore primario ha indotto l´assessore regionale all´Agricoltura, Cristiano Shaurli a ribadire l´esigenza di dotare il mondo rurale del Friuli Venezia Giulia delle infrastrutture irrigue necessarie a consentire alle aziende di superare le difficoltà conseguenti all´eventuale ripetersi di condizioni climatiche particolari, come quelle che da alcune settimane interessano anche le nostra campagne. "E´ per questo - precisa l´assessore Shaurli - che nella manovra di assestamento di bilancio abbiamo previsto una prima dotazione finanziaria da destinare all´ammodernamento delle infrastrutture irrigue, e alla realizzazione di nuovi impianti dove, anche a seguito degli effetti del caldo di queste settimane, si potranno rivelare indispensabili, risorse che si collocano nel contesto di scelte fatte già in Finanziaria e che porteranno l´investimento regionale per il settore irriguo nel solo 2015 ad oltre il milione di euro". "Gli stanziamenti - puntualizza l´assessore, serviranno anche per la manutenzione degli impianti esistenti". "Occorrerà però - aggiunge Shaurli - programmare in prospettiva un´azione di vasta portata, che interessi le zone a vocazione agricola non ancora dotate di moderni sistemi di irrigazione; sistemi, che consentono peraltro un notevole risparmio dell´acqua utilizzata, e assicurano una maggiore efficacia a beneficio delle colture". La Regione, peraltro, sta già lavorando alla riorganizzazione della gestione del sistema irriguo del Friuli Venezia Giulia. "Un risultato davvero significativo - ha detto Shaurli - è infatti quello raggiunto con la creazione di un unico Consorzio della Pianura friulana, attraverso la fusione dei Consorzi di bonifica della Bassa friulana e Ledra Tagliamento". La situazione derivante dall´eccezionale ondata di calura che continua a investire anche la nostra regione è nel frattempo monitorata costantemente dalla direzione centrale delle Risorse Agricole e Forestali, che è in contatto costante con i consorzi di bonifica, mentre è già stata richiesta l´autorizzazione ad agire, se sarà necessario, sul ´deflusso minimo vitale´ dai corsi d´acqua delle zone maggiormente a rischio. Per ora, come segnala il presidente regionale della Coldiretti, Dario Ermacora, le colture hanno retto allo stress da carenza idrica, ma se le attuali condizioni si dovessero protrarre a lungo la situazione potrebbe cambiare. In particolare a danno delle coltivazioni viticole, orticole e frutticole. Le colture di mais stanno invece reggendo alla calura nelle zone interessate due settimane fa dalle precipitazioni.  
   
   
COLDIRETTI BASILICATA: PRIMO BILANCIO EFFETTI EXPO SU AGROALIMENTARE  
 
Non solo monumenti sfregiati dagli stranieri ma anche il patrimonio enogastronomico nazionale. Dallo sfruttamento di antipatici stereotipi per fare marketing sulla pelle degli italiani alle maldestre rivisitazioni di antiche ricette, dalla ridicolizzazione di storici processi produttivi ai nomi storpiati, dalla banalizzazione delle denominazioni fino a piatti tricolore inventati di sana pianta. Per la prima volta, rende noto Coldiretti, ad Expo saranno esposti i più aberranti e offensivi sfregi ai piatti e prodotti alimentari Made in Italy scovati in tutti i continenti per denunciare pubblicamente l’oltraggio che si realizza a danno dell’identità e della reputazione nazionale in molti Paesi presenti all’Esposizione Universale. Tante le imitazioni anche dei prodotti della Basilicata. L’appuntamento è per domani sabato 18 Luglio dalle ore 9,00 al Padiglione “No farmer’s no party” all’inizio del cardo sud all’Expo di Milano che può rappresentare un momento di svolta per la tutela del patrimonio alimentare e culinario italiano che è il più apprezzato ma anche il più “insultato” nel mondo. Insieme al presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo all’inaugurazione ci sarà il presidente del Comitato scientifico dell’Osservatorio su criminalità nell’agroalimentare Giancarlo Caselli. Una delegazione della Coldiretti di Basilicata parteciperà all’assemblea, composta dal Presidente e dal Direttore Regionale Piergiorgio Quarto e Angelo Milo, dal Presidente e dal Direttore Provinciale di Potenza Teodoro Palermo e Franco Carbone, e dal Direttore Provinciale di Matera Francesco Manzari. Il primo bilancio di metà percorso dell’Expo con una importante analisi degli effetti economici ed occupazionali nel settore agroalimentare sarà al centro dell’Assemblea nazionale della Coldiretti che avrà luogo a seguire nell’Auditorium di Palazzo Italia a partire dalle ore 10:30 con la partecipazione di agricoltori provenienti dalle campagne di tutte le regioni italiane. Ai lavori parteciperà tra gli altri il Ministro delle Politiche Maurizio Martina con le conclusioni del presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo con un focus particolare sulle opportunità di lavoro estive per i giovani nei campi.  
   
   
AGRICOLTURA IN ABRUZZO: 1,2 MLN PER INDENNITÀ COMPENSATIVA 2014  
 
Pescara - Via libera ai circa 1,2 milioni di euro relativi al pagamento delle domande di "indennità compensativa" per l´anno 2014. Sono state, infatti, liquidate 741 domande per le misure 211 e 212 del Psr 2007/2013, bando anno 2014. Soddisfatto l´assessore all´Agricoltura, Dino Pepe, che, oltre a ringraziare le comunità montane per la concreta collaborazione, ha sottolineato che "con queste risorse, andiamo incontro alle esigenze di agricoltori ed aziende agricole, che potranno disporre di liquidità indispensabile in questo momento di crisi".  
   
   
EXPO: SERRACCHIANI INAUGURA MOSTRA "IL GUSTO DI UNA CITTÀ" A TRIESTE  
 
Trieste - La presidente della Regione Debora Serracchiani ha tagliato il nastro della mostra "Il gusto di una città - Trieste capitale del caffè", insieme al sindaco di Trieste Roberto Cosolini, alla presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat, al presidente della Camera di commercio Antonio Paoletti, al presidente e amministrato delegato di Illycaffè, Andrea Illy, e al presidente di Trieste Coffee Cluster, Furio Suggi Liverani. Alla cerimonia d´inaugurazione ha partecipato anche il vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive, Sergio Bolzonello. L´esposizione, promossa da Regione Friuli Venezia Giulia, Comune e Camera di commercio di Trieste, Illycaffè e Ts Coffee Cluster, è stata allestita nel Salone degli Incanti del capoluogo regionale e sarà visitabile, a ingresso libero, da domani, 22 luglio, fino all´8 novembre. La mostra, collegato all´Expo di Milano, è costituita da percorsi interattivi, apparati multimediali, fotografie, "blob" filmici, ma anche eventi musicali, incontri e laboratori didattici curati dall´Università del Caffè, un bookshop a tema e, naturalmente, un bar dove degustare il meglio delle preparazioni a base di caffè. "Il caffè rappresenta un fattore importante della storia di Trieste" ha commentato Serracchiani, che ha sottolineato come "siamo riusciti a realizzare qualcosa che non sempre avviene: mettere insieme tutte le istituzioni con un partner privato, perseguendo una scelta ambiziosa come quella di definire Trieste capitale del caffè. Ci abbiamo creduto e abbiamo stretto un´alleanza forte con Expo: i risultati sono sotto gli occhi di tutti". "La Regione, grazie anche al grande lavoro del vicepresidente Bolzonello, ha scelto la strada di una partecipazione attiva a Expo - ha proseguito la presidente - anche per costruire una rete di relazioni e conoscenze che ci permettono di costruire il presente e il futuro. Mi auguro che questo lavoro prosegua in questa direzione perché è una missione collettiva che rappresenta un´opportunità per la città di Trieste e tutta la regione".  
   
   
EXPO, AGRINSIEME METTE IN VETRINA LE MARCHE DELL´AGRICOLTURA.  
 
Ci sono la birra agricola e la Filiera della pesca della Valdaso, i carciofi di Montelupone e la Vernaccia di Serrapetrona, olio, frutta e Giardini Mediterranei, convegni e seminari: le Marche del settore primario, grazie al progetto di Agrinsieme, associazione che riunisce Copagri, Cia, Confagricoltura, Fedagri-confocooperative, Legacoop Agroalimentare e Agci Agrital, raggiungono idealmente Expo 2015 attraverso un lungo elenco di iniziative previste a San Benedetto, città individuata, con il suo Centro Agrolimentare Piceno, come presidio per l´Esposizione Universale. Il progetto è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa in Regione alla quale erano presenti gli esponenti di tutte le sigle che concorrono a formare Agrinsieme, affiancati dalla vice presidente, Anna Casini. Presenti anche l´assessore Fabrizio Cesetti, i parlamentari Serenella Fucksia e Emanuele Lodolini, il presidente Unioncamere di Fermo Di Battista, l´amministratore delegato del Centro Valeria Senesi e il presidente nazionale di Anabio Federico Marchini. San Benedetto ospiterà una sorta di festival della produzione enogastronomica marchigiana concentrando in questi mesi - le iniziative sono partite già alla fine di giugno e dureranno sino ad inizio ottobre - il miglior mercato produttivo di cui le Marche sono artefici. "Il nostro obiettivo è quello di presentare i prodotti marchigiani, le aziende e la cultura agroalimentare che sta dietro la loro attività in una vetrina ampia, internazionale e di enorme valore, dimostrando inoltre come Expo abbia sì il proprio centro a Milano ma il sistema affondi le proprie radici in tutta Italia e il Centro di San Benedetto, grazie anche alle nostre iniziative, ne è un esempio evidente", ha spiegato Nevio Lavagnoli, coordinatore Agrinsieme Marche. "La sinergia creata da Agrinsieme tra organizzazioni agricole, cooperative e Regione è un modello di buone pratiche che portano risultati occasione importante anche per analizzare le questioni del settore primario dal punto di vista organizzativo ed associativo ma anche per massimizzare gli investimenti formare i protagonisti del comparto e permettere all´agricoltura marchigiana di continuare a distinguersi sugli scenari internazionali", ha specificato la vice presidente Casini. Come ricordato da Casini, l´Esposizione Universale, grazie al progetto sostenuto da Agrinsieme, rappresenta anche un´opportunità significativa per analizzare una serie di questioni di interesse diretto per il settore primario. Appare forte la necessità di definire infatti nuovi profili strategici di conduzioni agricola e gli appuntamenti di San Benedetto consentiranno, attraverso seminari e convegni, di preparare gli imprenditori, ad esempio, all’adozione di strumenti di razionale gestione economico finanziaria delle imprese agricole e forestali o di favorire la diversificazione delle fonti di reddito aziendale, preparandoli all’introduzione in azienda di nuove attività di trasformazione, commercializzazione e vendita diretta dei prodotti aziendali. Un momento formativo utile ad ampliare la visione e le prassi dell´agricoltura marchigiana, insistendo in particolare sulla realizzazione di filiere agroalimentare. Tutto concorre, niente si elude perché la "carta" Expo possa essere giocata nel migliore dei modi dal sistema agricolo regionale.  
   
   
SARDEGNA-EXPO, AI CHIOSTRI DI SAN BARNABA IN MOSTRA ECCELLENZE NATURALISTICHE E AGROALIMENTARE.  
 
Milano - Al via il primo appuntamento del calendario di iniziative all’Expo previsto dall’accordo Regione - Anci Sardegna. Ai Chiostri di via San Barnaba, dal 23 al 26 luglio, dalle 19 alle 23, quattro serate aperte al pubblico dedicate alla promozione turistica di territorio, eccellenze naturalistiche e agroalimentari del meridione dell’isola. Accordo Regione-anci. ‘Sud Sardegna, Gusto autentico’ è il titolo dell’evento che rientra nel protocollo d’intesa sottoscritto il primo luglio tra assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio e Associazione dei Comuni, nell’ambito del piano strategico regionale Expo 2015. Il tema della qualità della vita, tradotto attraverso immagini, suoni, profumi e sapori, sarà al centro dell’iniziativa. "Presentiamo una combinazione unica, fatta di storia millenaria, identità, bellezze naturalistiche, clima ottimale, innovazione e sostenibilità - dice l’assessore Francesco Morandi - la nostra attività a Milano, dentro e fuori Expo, continua ad animarsi mettendo ora in mostra uno ‘spaccato’ autentico del sud dell’isola”. Ospiti musicisti Tifu e Scaccia. Nelle quattro giornate i Chiostri di San Barnaba proporranno show-cooking e degustazioni, la galleria fotografica e le proiezioni ricreeranno suggestioni di attrazioni ambientali e culturali. Ospiti d’eccezione, la violinista Anna Tifu e il pianista Romeo Scaccia. Si inizierà con le bellezze cittadine di Cagliari, con il mare della costa meridionale da Chia a Villasimius e con i sapori del Campidano. Per proseguire con il Sulcis-iglesiente: campagne, spiagge e miniere che hanno segnato la vita di questo territorio. A proposito di prelibatezze, focus su Carloforte e i piatti a base di tonno. Tutti i giorni, dalle 10 alle 23, sarà possibile visitare la mostra fotografica e la video installazione ‘Cagliari, al mercato’.  
   
   
COMPARTO OVINO, INCONTRO CON ORGANIZZAZIONI PRODUTTORI. ASSESSORE SARDEGNA: "PROSSIMA PROGRAMMAZIONE, AL LAVORO PER MIGLIORARE COMPETITIVITÀ DELLE IMPRESE E QUALITÀ DELLE PRODUZIONI  
 
Cagliari - Programma di sviluppo rurale, qualità del prodotto e anagrafe degli animali. Sono questi alcuni dei temi affrontati, nella sede di Argea a Oristano, durante la riunione dell´assessore dell´Agricoltura Elisabetta Falchi con le organizzazioni di produttori riconosciute nel settore latte e lattiero caseario. Hanno inoltre partecipato il direttore generale dell’assessorato Sebastiano Piredda e la funzionaria Loredana Melis e Tonello Abis di Laore e Antonello Carta di Agris. Psr. In vista della prossima approvazione del Programma di sviluppo rurale (Psr), da parte della Commissione Europea, il tavolo odierno ha sostenuto la necessità di organizzare ulteriori incontri mirati alla redazione dei bandi di attuazione al fine di recepire, nel rispetto della norma, le esigenze dei produttori del comparto. “Come nostra prassi stiamo condividendo il processo per conoscere quali siano le reali necessità di chi produce – ha sottolineato la titolare all´Agricoltura – Un approccio che ci consentirà di aggredire e superare le criticità del passato costruendo bandi che siano in grado di recepire le esigenze delle imprese e che consentano di migliorarne la loro competitività sul mercato”. Imperativo della qualità. Nel confronto con i produttori, nell´ottica di una maggiore competitività della produzione, è stata condivisa l´esigenza di affrontare concretamente il tema della qualità nell´intera filiera, attraverso l´esame congiunto delle realtà che premiano la qualità e la conseguente definizione di sistemi validi per l´intero territorio. Per l´assessore Falchi va rivolta massima attenzione all´innalzamento dei parametri qualitativi nella fase di trasformazione. “Dobbiamo lavorare maggiormente su controllo e implementazione dei sistemi di tracciabilità al fine di valorizzare tutta la produzione. Un alto livello di qualità – ha proseguito l´esponente della giunta Pigliaru – è una condizione imprescindibile per la ricerca di nuovi mercati e l´internazionalizzazione delle nostre imprese”. Anagrafe animale. All´ordine del giorno anche i nuovi decreti attuativi della Politica agricola comunitaria (Pac) che richiedono un intervento urgente. Tra questi l´applicazione del Decreto ministeriale 1922 del 20 marzo 2015 (art. 4 comma 7), in base a cui - per accedere ai premi previsti dalla Pac per l´ovicaprino e per le misure del Psr 2014–2020 - risulta necessario aggiornare la Banca Dati Nazionale dell´Anagrafe Zootecnica, completando la registrazione individuale dei capi ovini entro il prossimo novembre.  
   
   
EXPO 2015: ULTERIORI RISORSE PER PROMUOVERE OFFERTA TURISTICA E CULTURALE DELL´UMBRIA  
 
Perugia - Ulteriori 130 mila euro andranno a sostenere le iniziative di promozione turistica e culturale dell´Umbria a Expo 2015: lo ha deciso la giunta regionale che, su proposta dell´assessore alle politiche agricole, Fernanda Cecchini, ha assegnato al Parco 3A-pta finanziamenti aggiuntivi finalizzati a sostenere iniziative di promozione del territorio umbro nell´ambito della esposizione internazionale, sia all´interno della Cascina Triulza che del Padiglione Italia. "Si tratta – ha spiegato l´assessore regionale - di risorse derivanti dalla misura 3.1.3 del Piano di sviluppo rurale per l´Umbria 2007-2013 che vanno a sommarsi a finanziamenti precedentemente erogati al Parco 3A per la gestione di analoghe finalità. Alle somme si aggiungono inoltre – ha detto Cecchini - altri 70 mila euro per progetti a regia regionale, finalizzati all´organizzazione di eventi sia in Umbria che fuori regione. La misura 3.1.3 del Psr per l´assessore "costituisce uno strumento importante per sostenere lo sviluppo socio economico delle aree rurali dell´Umbria. Qui il turismo, insieme alle risorse culturali e paesaggistiche e ambientali, è fattore di potenzialità e sviluppo per intere aree territoriali e per la promozione di nuove opportunità di occupazione e reddito. In questo quadro – ha concluso Cecchini - il palcoscenico di Expo 2015 costituisce una vetrina straordinaria per far conoscere al più vasto pubblico la variegata offerta turistica, culturale e paesaggistica dell´Umbria".  
   
   
SALAME PIEMONTE": LA COMMISSIONE EUROPEA LO AGGIUNGE AL REGISTRO DELLE INDICAZIONI GEOGRAFICHE PROTETTE (IGP).  
 
 Il 16 Luglio arriva dalla Commissione europea l´approvazione per l´inserimento del "Salame Piemonte" nel registro delle indicazioni geografiche protette (Igp), che conta già oltre 1200 prodotti. 2015/07/16 La presenza di vino rosso Dop del Piemonte ricavato unicamente da uve locali Nebbiolo, Barbera e Dolcetto conferiscono al prodotto un gusto e un aroma tipici, che uniti ad una consistenza morbida, dovuta soprattutto alla brevità del periodo di maturazione, lo rendono un prodotto unico sul panorama dei prodotti locali.  
   
   
STREET FOOD_ 24 COMMERCIANTI CON MEZZI ECO-FRIENDLY DICONO SÌ ALLO SVILUPPO DELLA CULTURA DEL CIBO DI STRADA  
 
 Milano – Sono 24 gli operatori, 19 uomini e 5 donne, che hanno aderito all’iniziativa del Comune per lo sviluppo della cultura dello street food a Milano. In totale, sono state assegnate 36 autorizzazioni per lo svolgimento, in via sperimentale per 8 mesi, dell´attività di vendita e somministrazione su aree pubbliche di cibi e bevande per consentire a milanesi e turisti di scoprire le più autentiche e gustose ricette da strada della tradizione gastronomica regionale italiana. “Grazie a questa iniziativa abbiamo portato le tematiche proposte da Expo 2015 al centro del commercio itinerante, perché il cibo è sempre cultura e valorizzazione del territorio” così l’assessore al Commercio, Attività produttive Franco D’alfonso che prosegue: ”Oggi lo street food rappresenta una modalità di commercio ampiamente diffusa nelle capitali europee e mondiali. Come Amministrazione – conclude l’assessore – abbiamo non solo favorito la scoperta dei gusti e dei sapori della nostra tradizione ma, soprattutto, sostenuto la nascita di nuove opportunità commerciali e occupazionali per i giovani”. I 24 operatori con i loro mezzi eco-friendly, che spaziano da tricicli a trazione e a pedalata assistita sino alle inconfondibili Api con motore elettrico, propongono a milanesi e turisti prodotti e peculiarità alimentari ma, soprattutto, i sapori Dop, Igp, Stg e Pat della tradizione e della cultura italiana, lombarda e milanese. Piacevoli pause dalla calura estiva grazie ai gusti tipici delle granite e degli irresistibili cannoli siciliani sino ai profumi e ai sapori delle spremute degli agrumi di Amalfi. Spazio anche agli amanti della tradizione più “saporita” con le sfiziose bruschette con pomodorini, pane d’Altamura e olio Dop sino alle mini capresi di mozzarella di bufalo Dop, ai panini con salumi Igp o alla tradizionale raspadura piacentina. I mezzi utilizzati costituiscono veri e propri punti vendita e di somministrazione itineranti ideali per girare tutta la città salvo che in alcune strade e piazze che, per il contesto urbano-monumentale sono escluse, come l’asse commerciale piazza San Babila/castello.