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Notiziario Marketpress di Mercoledì 06 Settembre 2006
Politica
UE: DAPHNE III CONTRO LA VIOLENZA SU DONNE E BAMBINI  
 
Bruxelles, 6 settembre 2006 - Il Parlamento europeo ha approvato la proposta della Commissione relativa a un nuovo programma comunitario sulla lotta alla violenza. I deputati, tuttavia, chiedono un aumento degli stanziamenti e propongono una serie di emendamenti volti soprattutto a chiarirne le finalità e la portata. Rivolgendo una particolare attenzione ai bambini, suggeriscono anche di dare priorità alla lotta contro la violenza domestica e le mutilazioni genitali femminili e di sviluppare azioni a favore delle minoranze etniche. Nell’ambito del programma quadro “Diritti fondamentali e giustizia”, la Commissione ha proposto un programma specifico - Daphne - sulla lotta alla violenza, in particolare contro i bambini e le donne. Originariamente “Daphne” figurava all’interno di un unico programma comune assieme a quello relativo alla “Prevenzione e informazione in materia di droga”. Su richiesta del Parlamento i due temi sono poi stati scissi in due nuove proposte mantenendo però inalterati i contenuti e adeguando la dotazione finanziaria all´accordo raggiunto nel frattempo sulle prospettive finanziarie 2007-2013. Con 552 voti favorevoli, 51 contrari e 64 astensioni, il Parlamento ha adottato in prima lettura della procedura di codecisione la relazione di Lissy Gröner (Pse, De), che anzitutto chiede di aumentare la dotazione del programma da 116,85 a 125 milioni di euro. Precisa poi come l´obiettivo generale dell´Unione europea contro la violenza sia «la prevenzione e la lotta contro tutte le forme di violenza» al fine di «eliminare completamente questo reato e le violazioni dei diritti umani». Afferma, inoltre, che per raggiungere questo scopo occorrono obiettivi «chiari e ragionevoli». Ma il Parlamento propone anche una serie di emendamenti volti, in particolare, a chiarire le finalità e la portata del programma specifico. Per sottolinearne la continuità con quelli realizzati in precedenza, il programma è ribattezzato Daphne Iii, mentre è anche puntualizzato che esso potrà essere ulteriormente prorogato. Più in particolare, il programma dovrà contribuire al mantenimento e allo sviluppo dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia nella Comunità europea, «combattendo e prevenendo la violenza nei confronti dei bambini, dei giovani e delle donne e garantendo la protezione delle vittime e dei gruppi a rischio». Violenza sui bambini Per precisare la portata del programma, un emendamento stabilisce che il termine "bambini" o "fanciulli" comprende le fasce di età dai neonati ai 18 anni, conformemente agli strumenti internazionali relativi ai diritti del bambino. Tuttavia i progetti che comportano azioni concepite specificamente per gruppi di destinatari quali ad esempio "adolescenti" (13-18 anni) o persone di età compresa tra i 12 e 25 anni, sono considerati azioni destinate ai soggetti indicati come "giovani". Il Parlamento chiede inoltre di sostenere la promozione e la creazione di un "telefono amico" a livello europeo per l´assistenza ai minori, che dovrebbe diventare un numero telefonico unico gratuito per i bambini. Si dovrà poi fornire una sovvenzione di funzionamento per cofinanziare le spese connesse con il programma di lavoro permanente della Federazione europea per i bambini scomparsi e sfruttati a scopo sessuale, la rete di difensori civici dei bambini (Enoc) e altre organizzazioni che lottano contro il rapimento di bambini e la pedofilia che perseguono uno scopo di interesse generale europeo nel settore dei diritti e della protezione dei bambini. Per i deputati, poi, il programma dovrà prestare particolare attenzione alla situazione dei bambini di strada che «non soltanto sono vittime di trafficanti di droga e di esseri umani, ma soffrono anche di violenze e di abusi sessuali». A loro parere, per reintegrare questi bambini nella società, è necessario un programma «che fornisca risposte ai problemi sociali e familiari». Un altro emendamento precisa inoltre che, ai sensi del programma, vanno considerati vittime della violenza non soltanto i bambini che vi sono esposti in maniera diretta, ma anche quelli «che vedono le loro madri aggredite». Violenza sulle donne I deputati ritengono che è necessario riconoscere che alcuni gruppi - in particolare le donne appartenenti a gruppi minoritari, le profughe, le donne migranti, le donne che vivono in stato di povertà in comunità rurali o periferiche, le donne che vivono in istituti o in prigione, le bambine, le lesbiche, le portatrici di handicap e le anziane - «sono particolarmente vulnerabili alla violenza». Chiedono pertanto che il programma promuova l´anno europeo contro la violenza nei confronti delle donne e sostenga le attività connesse a tale evento. Tra le priorità del programma, inoltre, il Parlamento ritiene che debba figurare anche la lotta contro la violenza domestica e le mutilazioni genitali femminili. E, in proposito, ricorda che le tradizioni e le prassi culturali che si ricollegano all´esercizio della violenza fisica a danno delle donne, come appunto le mutilazioni genitali e i delitti d´onore, «costituiscono una forma particolare attraverso cui si manifesta la violenza nei confronti delle donne, con ripercussioni negative a breve e a medio termine per la loro salute, e le cui vittime principali sono gli appartenenti a comunità minoritarie». Al riguardo, tra le azioni che dovranno essere realizzate nell´ambito del programma, i deputati ritengono necessario focalizzare il sostegno soprattutto nella lotta contro le violazioni dei diritti umani perpetrate nei confronti delle migranti e intraprendere azioni rivolte alle donne che fanno parte di comunità con peculiarità culturali o minoranze etniche, e riguardanti le particolari forme di violenza subite da queste donne. Assistenza alle Ong e azioni di sensibilizzazione Il Parlamento sottolinea l´importanza dell´assistenza alle Ong attive tanto a livello nazionale ed europeo quanto nei paesi terzi, in particolare per aiutarle ad elaborare progetti e ad entrare in contatto con altri partner. Il Programma dovrà inoltre promuovere azioni transnazionali volte, ad esempio, a costituire reti multidisciplinari per aiutare le vittime della violenza nei confronti dei bambini, dei giovani e delle donne e le vittime della tratta di esseri umani. Dovranno inoltre essere sviluppate azioni di sensibilizzazione e di formazione destinate a gruppi professionali particolari che possono venire in contatto con vittime di violenze, come i poliziotti, il personale giudiziario, i medici, gli insegnanti e gli assistenti sociali. Occorrerà anche realizzare azioni per il reinserimento delle vittime della violenza nel mercato del lavoro e nella vita sociale. Il Parlamento lascia immutate le tipologie di intervento proposte dalla Commissione. Il finanziamento comunitario potrà quindi assumere la forma di sovvenzioni o di contratti di appalto pubblico. Le sovvenzioni comunitarie - al funzionamento o alle azioni - sono concesse in seguito a inviti a presentare proposte, salvo in casi di urgenza eccezionali e debitamente giustificati o qualora le caratteristiche del beneficiario non lascino altra scelta per una determinata azione. Il tasso massimo di cofinanziamento sarà specificato nei programmi di lavoro annuali. Sono inoltre previste spese per misure di accompagnamento, tramite contratti di appalto pubblico. In tal caso i fondi comunitari finanzieranno l´acquisto di beni e servizi. In particolare saranno finanziate le spese di informazione e comunicazione, preparazione, attuazione, monitoraggio, controllo e valutazione dei progetti, delle politiche, dei programmi e della legislazione. Per quanto riguarda la partecipazione, i deputati chiedono che il programma sia esteso ad una gamma più ampia di paesi e, pertanto, anche a quelli che non sono membri dell´Ue o che non sono candidati, come quelli dell´Asia centrale e del Mediterraneo e i paesi Acp. Spetta ora la Consiglio valutare i suggerimenti del Parlamento e, qualora i Ministri volessero discostarsi da quanto proposto dai deputati, si dovrà procedere ad una seconda lettura. Ciò vale, in particolare, per la dotazione finanziaria. .  
   
   
IL MULTILINGUISMO APRE LE ISTITUZIONI UE AI CITTADINI  
 
Bruxelles, 6 settembre 2006 - I costi d’interpretazione sostenuti per i lavori delle Istituzioni europee sono più che giustificati, ma è anche possibile realizzare dei risparmi. E’ quanto sostiene una relazione approvata dal Parlamento europeo, sottolineando che la garanzia del multilinguismo assicura la legittimità e la diversità dell’Unione e permette ai cittadini di esercitare il diritto di controllo democratico. Il 14 novembre 2005 la Corte dei conti europea (Cce) ha presentato alla commissione per il controllo dei bilanci la propria relazione speciale n. 5/2005 concernente le spese per l’interpretazione sostenute dal Parlamento, dalla Commissione e dal Consiglio. Un calcolo effettuato dalla Corte mostra che, nel 2003, il costo totale dell’interpretazione è ammontato a 57 milioni di euro al Parlamento europeo e 106 milioni di euro presso Commissione europea, Consiglio, Comitati e alcune agenzie. Approvando la relazione di Alexander Stubb (Ppe/de, Fi) sui costi dell´interpretazione nelle Istituzioni europee, il Parlamento afferma innanzitutto che il multilinguismo è «una delle caratteristiche chiave dell´Unione europea . E garantisce parità di trattamento ai cittadini dell´Ue». Rileva inoltre che il multilinguismo «garantisce il diritto dei cittadini di comunicare con le istituzioni dell´Unione europea in ciascuna delle sue lingue ufficiali, consentendo loro in tal modo di esercitare il proprio diritto di controllo democratico». Pertanto, nel facilitare la comunicazione, i servizi linguistici delle istituzioni Ue fanno sì che «le istituzioni rimangano aperte ai cittadini d´Europa». Nel ritenere poi che il multilinguismo sia espressione della diversità culturale dell´Ue, «che deve essere preservata», i deputati sostengono che esso debba continuare ad essere garantito «per assicurare la legittimità e la diversità dell´Unione europea». In proposito, osservano poi che il costo totale di tutti i servizi linguistici delle istituzioni Ue, traduzione e interpretazione insieme, «rappresenta soltanto l´1% del bilancio totale dell´Unione europea» e constatano con soddisfazione l´alta qualità dell´interpretazione nelle istituzioni Ue. D’altra parte, nel prendere atto del costo totale dell´interpretazione nel 2003, i deputati si dichiarano estremamente preoccupati del fatto che circa il 16% (25. 900. 000 euro) del costo complessivo dell´interpretazione per tutte le Istituzioni «abbia rappresentato costi per servizi messi a disposizione ma non utilizzati e per accordi sulla disponibilità». Al riguardo ritengono che il Parlamento, il Consiglio e la Commissione dovrebbero cercare di ridurre la "disponibilità implicita o esplicita" e che gli interpreti di riserva dovrebbero essere disponibili per riunioni ad hoc con un preavviso breve. L’interpretazione al Parlamento europeo Il Regolamento del Parlamento europeo stabilisce che i deputati possono esprimersi nella lingua ufficiale di propria scelta e che l´interpretazione nelle altre lingue è assicurata. L´uso delle lingue ufficiali è disciplinato dal suo Codice di condotta sul multilinguismo, aggiornato nel 2004. Notando che il costo pieno di una giornata di interpretazione al Parlamento è circa il 30% più alto di quello al Consiglio e alla Commissione, i deputati spiegano che ciò è dovuto anche al fatto che durante le tornate a Strasburgo possono essere utilizzati pochissimi interpreti locali, comportando un aumento dei costi di interpretazione del Parlamento a Strasburgo pari al 13%. Il Parlamento, d´altra parte, invita la propria amministrazione a sensibilizzare i deputati sui costi dell´interpretazione e ad utilizzare al meglio il loro profilo linguistico nonché ad esaminare le possibilità di utilizzare per l´interpretazione al Parlamento il "sistema su richiesta" del Consiglio, il sistema di fatturazione interna del Consiglio d´Europa o il sistema di quote dell´Unesco. Il Parlamento europeo è il solo che lavora in 20 lingue e, come istituzione, è il maggiore datore di lavoro del mondo per gli interpreti. Attualmente, dispone di 398 posti di interpreti funzionari (di cui 350 assegnati) e gestisce, assieme alla Commissione e alla Corte di Giustizia, una lista comune di circa 2. 700 interpreti freelance che svolgono quasi il 50% del lavoro. Nel 2003 sono state fornite complessivamente 150. 000 giornate di interpretazione, di cui circa il 39% al Consiglio, il 26% alla Commissione a Bruxelles, il 4% alla Commissione a Lussemburgo e il 21% al Parlamento europeo. Nel 2005, primo esercizio completo che comprende i nuovi Stati membri, l’attività di interpretazione del Parlamento europeo ha battuto tutti i record: 85. 258 giorni di interpretazione realizzati dagli interpreti permanenti e dai freelance. La Corte dei Conti ha calcolato che il costo medio per giornata di interpretazione, al netto delle tasse e dei contributi pensionistici, ammonta a 1. 476 euro per il Parlamento europeo e a 1. 046 euro per la Commissione. Una riunione di un’intera giornata con interpretazione costava rispettivamente circa 40. 000 e 34. 500 euro prima dell’allargamento (11 lingue) e costa rispettivamente circa 88. 500 e 63. 000 euro dopo l’allargamento del 2004 (20 lingue) con tre interpreti per cabina. La presenza di un quarto interprete fa salire i costi a 118. 000 euro per il Parlamento europeo e a 84. 000 euro per la Commissione. .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: BOLLO MENO CARO PER LE AUTO MENO INQUINANTI  
 
 Bruxelles, 6 settembre 2006 - Il Parlamento europeo ha approvato la proposta di direttiva volta a definire una struttura comune a tutta l’Ue per le tasse sulle auto, senza però armonizzare le aliquote fiscali. I deputati accolgono con favore il sistema di calcolo basato sul livello di emissioni nocive e la progressiva abolizione della tassa di immatricolazione. Ma suggeriscono alcuni emendamenti tesi a tutelare di più l´ambiente e i consumatori e precisano che nulla vieta di esentare le auto storiche dalla tassa di circolazione. Lo scopo della proposta è di migliorare il funzionamento del mercato interno, sopprimendo gli ostacoli fiscali esistenti per il trasferimento delle autovetture da uno Stato membro all’altro. Mira inoltre a promuovere la sostenibilità attraverso una ristrutturazione della base imponibile - sia della tassa di immatricolazione sia della tassa annuale di circolazione - che introduce elementi direttamente connessi alle emissioni di biossido di carbonio da parte delle autovetture. Più in particolare, la proposta prevede la soppressione della tassa di immatricolazione nell’arco di un periodo transitorio, durante il quale si applicherà un sistema di rimborso parziale della tassa in caso di esportazione o trasferimento permanente di un´automobile da uno Stato membro ad un altro. Inoltre, sarebbe introdotto un elemento Co2 nella base imponibile sia della tassa annuale di circolazione sia della tassa di immatricolazione. L’intenzione è unicamente di adottare una struttura comune a tutta l’Ue per quanto riguarda le tasse sulle autovetture e non di armonizzare le aliquote fiscali o obbligare gli Stati membri a introdurre nuove tasse. Adottando la relazione di Karin Riis-jørgensen (Alde/adle, Dk), il Parlamento approva l´approccio generale della Commissione e precisa che la ristrutturazione delle tasse sulle autovetture deve essere «in linea con il principio della neutralità di bilancio». Accogliendo con 398 voti favorevoli, 197 contrari e 50 astensioni un emendamento proposto dal Ppe/de, precisa poi che - «ai fini della salvaguardia dei veicoli classici e d´epoca» - nulla nella direttiva «pregiudica il diritto degli Stati membri di esentare dalle tasse di circolazione i veicoli vecchi di almeno 20 anni. Per il 31 dicembre 2008 il gettito totale fornito dall´elemento delle tasse annuali di circolazione basato sul biossido di carbonio dovrà rappresentare almeno il 25% del gettito totale di tali tasse. Il Parlamento, tuttavia, chiede che entro il 31 dicembre 2006, la Commissione presenti uno studio sulla ponderazione da attribuire ad altri eventuali fattori per la determinazione della base imponibile delle tasse sulle autovetture. Al 31 dicembre 2010, quindi, il gettito totale calcolato sulle emissioni di biossido di carbonio, il consumo di carburante e le emissioni inquinanti, dovrà salire ad almeno il 50% del gettito totale di tali tasse. La proposta della Commissione prevede che, a decorrere dal 1° gennaio 2016, gli Stati membri non potranno mantenere in vigore nessuna tassa di immatricolazione. I deputati accolgono con favore questa proposta, poiché ritengono che tale abolizione possa avere effetti positivi sulla sicurezza stradale e sull´ambiente in quanto comporta un rinnovo più rapido del parco automobili. La riduzione dei costi di acquisto, inoltre, rappresenta un incentivo a sostituire i veicoli vecchi con veicoli più sicuri e meno inquinanti che consumano meno carburante. Fino al 31 dicembre 2015, se in uno Stato sono state pagate tasse di immatricolazione per un´autovettura che successivamente viene esportata fuori dal territorio comunitario o trasferita per essere usata a titolo permanente nel territorio di un altro Stato membro, il primo dovrà rimborsare l´importo residuale delle tasse, sulla base di calcoli definiti dal progetto di direttiva stesso. Al riguardo i deputati esortano gli Stati membri ad evitare di imporre una doppia tassazione per quanto riguarda la tassa d´immatricolazione di autovetture, e ad attribuire una particolare attenzione ai casi di cittadini dell´Ue che rientrano nel proprio paese dopo aver passato più di due anni in un altro Stato membro. Fino al 31 dicembre 2015, qualora le tasse di immatricolazione siano state mantenute in vigore, si dovrà applicare, «in misura progressiva e graduale», una differenziazione sulle singole autovetture. Il Parlamento chiede che tale differenziazione non sia realizzata unicamente sulla base delle emissioni di biossido di carbonio ma anche tenendo conto di altre sostanze inquinanti e del consumo di carburante. Per i deputati, inoltre, il costo delle operazioni connesse al versamento della tassa di immatricolazione andrebbe ridotto grazie alla messa a punto di soluzioni on-line a sportello unico per il calcolo, il rimborso e il versamento delle tasse di immatricolazione, in caso di trasferimento in un altro Stato membro. Analogamente a quanto previsto per la Tac, è definito il gettito minimo della tassazione differenziata. Pertanto, per il 31 dicembre 2008, il gettito totale fornito dall´elemento delle tasse di immatricolazione dovrà rappresentare almeno il 25% del gettito totale di tali tasse. Tale obiettivo andrà poi aumentato al 50% entro il 31 dicembre 2010. Il Parlamento, infine, ritiene che gli Stati membri dovrebbero essere incoraggiati ad applicare incentivi fiscali coordinati per le auto, al fine di accelerare la commercializzazione di autovetture e di attrezzature che rispondano alle esigenze di efficienza e risparmio sul piano energetico, utilizzando i combustibili fossili, quali benzina, diesel o gpl, o sfruttando i carburanti alternativi, quali biocarburanti, gas naturale o idrogeno, o impiegando l´energia elettrica, anche con motori ibridi. Nel settore automobilistico il corretto funzionamento del mercato interno incontra problemi considerevoli. Eccessivi livelli della tassa di immatricolazione (Ti, che corrisponde all´Imposta Provinciale di Trascrizione applicata in Italia) contribuiscono in misura considerevole alla differenziazione dei prezzi ante imposte tra i mercati degli Stati membri, mantengono alti i prezzi al dettaglio e rendono difficile per i cittadini con basso reddito sostituire la loro autovettura. Le aliquote della Ti e della tassa annuale di circolazione (Tac, che in Italia è denominata Tassa automobilistica di proprietà) possono variare considerevolmente tra uno Stato membro e un altro. Per quanto riguarda la tassa d´immatricolazione, le basi imponibili e le aliquote attualmente applicate sono molto diverse. Le aliquote vanno da un minimo dello 0% ad un massimo del 180% del prezzo ante imposte dell´autovettura. In termini assoluti, nel 1999 la Ti media era compresa tra 15. 659 e 267 euro. Anche le basi imponibili usate per la tassa annuale di circolazione sono molto diverse. In termini assoluti, sempre nel 1999, la Tac media variava da 30 a 463 euro per veicolo. Secondo i dati Acea relativi al 2005, in Italia, la tassa d´immatricolazione corrisponde ad un importo fisso che può essere aumentato a livello provinciale fino al 20%. L´importo medio varia da 150 a 180 euro. La tassa di proprietà è invece stabilita in base ai kilowatt e le aliquote possono essere differenziate a livello regionale. .  
   
   
MELIORBANCA APPROVA I RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE 2006: GESTIONE OPERATIVA IN LINEA CON LE PREVISIONI UTILE NETTO: 11,9 MILIONI DI EURO  
 
Milano, 6 settembre 2006 – Il Consiglio di Amministrazione di Meliorbanca S. P. A. , riunitosi ieri, ha approvato i risultati del primo semestre 2006 consolidati e della capogruppo. L’utile netto del Gruppo Meliorbanca nel primo semestre 2006 è stato pari a 11,9 milioni di euro; la comparazione con il risultato del primo semestre 2005, rielaborato in conformità ai principi contabili internazionali (Ias/ifrs) e pari a 18,7 milioni di euro*, deve essere sviluppata considerando che: il risultato 2006 è influenzato negativamente da una posta straordinaria di 4,2 milioni di euro relativa alla voce imposte dell’esercizio ed ascrivibile ad una recente interpretazione restrittiva di norme connesse con la deducibilità delle perdite fiscali ai fini Irap; i due esercizi hanno un differente perimetro di consolidamento, in particolare riguardo a Banca della Nuova Terra S. P. A. , che nel 2006 non è più consolidata integralmente, ed all’incorporazione di Arca Bim S. P. A. Ed Arca Merchant S. P. A. In Meliorbanca S. P. A. , che si riflette solo sui dati 2006. La capogruppo Meliorbanca S. P. A. , evidenzia un utile netto di 11,3 milioni di euro (12,5 milioni nel 2005*), influenzato per i 4,2 milioni di euro della sopra citata posta straordinaria. L’attività del Gruppo si è sviluppata nel segno della continuità rispetto al trend mostrato nell’esercizio 2005 ed in linea con la strategia della società; al netto delle componenti non ricorrenti, il risultato della gestione operativa è in linea con le previsioni. Le attività di Private banking hanno registrato buone performance reddituali con Assets under management che si sono attestati a 3,4 miliardi di euro. L’area Investment banking ha beneficiato della riorganizzazione dell’area finanza, in particolare grazie all’apporto del desk di negoziazione ex Arca Bim, mentre le attività di advisory hanno risentito dell’aumento di competitività sul mercato di riferimento. Il Corporate lending, in linea con la strategia delineata, ha evidenziato nuove erogazioni per circa 280 milioni di euro, con destinazioni di impiego in grado di soddisfare i prudenti profili di rischio/rendimento adottati nelle strategie del Gruppo. Il Consumer lending, in particolare il segmento mutui residenziali prima casa, ha visto nuove erogazioni per circa 490 milioni di euro. Per il secondo semestre si prevede un’evoluzione positiva dell’attività in linea con il piano strategico 2006-2008, presentato in data 20 luglio 2006; inoltre, nel terzo trimestre 2006 verrà contabilizzata la già conseguita plusvalenza di 15 milioni di euro relativa alla cessione del 10% Systema Holding S. P. A. , perfezionata il 3 agosto 2006, ed entro la fine dell’anno verrà posta in essere una cartolarizzazione di mutui residenziali, per un ammontare superiore ai 600 milioni di euro, che avrà un effetto positivo sul conto economico. Le componenti economiche - Gli interessi netti, comprensivi del risultato dell’attività di copertura, ammontano a 19,1 milioni di euro (meno 8,6 milioni di euro rispetto al 2005); tale flessione è da ricondurre al deconsolidamento, nel 2006, di Banca della Nuova Terra (impatto di circa 4,3 milioni) ed alla riduzione degli stock di impieghi creditizi. I non interest income, pari a 39,1 milioni di euro, aumentano di 10,3 milioni di euro; nel dettaglio, le commissioni nette, pari a 26,4 milioni di euro al 30 giugno 2006, hanno registrato una diminuzione del 4% riconducibile principalmente alle minori commissioni derivanti dall’attività di advisory. I dividendi, ammontanti a 9,5 milioni, sono in crescita principalmente per le maggiori cedole incassate sui titoli inclusi nel portafoglio di negoziazione. Il risultato dell’attività di negoziazione è positivo per 2,2 milioni di euro, grazie alle buone performance della controllata Banca Gesfid e dell’area finanza della capogruppo. Il margine di intermediazione consolidato a giugno 2006 è pari a 58,2 milioni di euro, in crescita del 3%. La voce riprese di valore nette su crediti si attesta a 10,7 milioni di euro, a seguito di riprese di valore su crediti per 17,2 milioni di euro e di rettifiche per 6,5 milioni di euro. Le rettifiche di valore sulle attività finanziarie disponibili per la vendita ammontano a 2,9 milioni, principalmente da riferirsi alla partecipata Euralcom Bv. Le spese amministrative, si attestano complessivamente a 38,1 milioni e mostrano un aumento di 2,6 milioni di euro, esclusivamente riconducibile all’incorporazione di Arca Bim ed Arca Merchant. La voce altri proventi ed oneri si attesta a 0,6 milioni di euro a seguito di oneri non ricorrenti per circa 3,2 milioni; al netto di questi ultimi il dato sarebbe in linea col primo semestre 2005. Il totale attivo del Gruppo Meliorbanca al 30 giugno 2006 è pari a 4. 107 milioni di euro, in crescita del 12 % rispetto ai 3. 655 milioni di euro del 31 dicembre 2005, mentre il patrimonio netto del Gruppo, senza considerare il risultato di periodo, ammonta a 354 milioni di euro, in flessione rispetto al 31 dicembre 2005 a seguito del pagamento dei dividendi da parte della capogruppo .  
   
   
BANCA LOMBARDA VUOLE HA CONFERMATO L’INTERESSE A RILEVARE ALCUNI SPORTELLI DAL GRUPPO BANCA INTESA-SAN PAOLO IMI  
 
Brescia, 6 settembre 2006 – Con riferimento alla richiesta inoltrata dalla Consob lo scorso 4 settembre, di informazioni in merito all’andamento delle quotazioni del titolo Banca Lombarda durante le ultime sedute di Borsa, nonché ad alcune agenzie di stampa che attribuiscono tale andamento, tra l’altro, anche al possibile interessamento da parte di questa Banca ad acquisire gli sportelli che il “Gruppo Banca Intesa-san Paolo Imi” dovesse cedere in futuro, Banca Lombarda rende noto che ha un potenziale interesse ad esaminare l’ipotesi di acquisizioni di sportelli in zone di proprio interesse. In ogni caso, allo stato, non è stata avviata in merito alcuna istruttoria né, ovviamente, sono stati espressi orientamenti dai competenti Organi della Banca. Inoltre, si comunica che nessun contatto su questo argomento è stato avviato, direttamente o indirettamente, con il predetto “Gruppo”. .  
   
   
ALLEANZA ASSICURAZIONI: CRESCE ANCORA IL VALORE DELLA NUOVA PRODUZIONE (+16,9%)  
 
Milano, 6 settembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Alleanza Assicurazioni S. P. A. , riunitosi ieri sotto la Presidenza di Amato Luigi Molinari, ha approvato la Relazione sulla Gestione al 30/06/2006 (primo semestre dell´esercizio). A livello consolidato il Valore della Nuova Produzione e´ cresciuto del 16,9% attestandosi a 133,6 milioni di euro (1° semestre 2005: 114,3 milioni di euro). Su base omogenea, in termini di tasso di sconto, salito nel semestre dal 5,46% al 5,75%, la crescita sarebbe stata pari al 23,8%. Nel dettaglio: la rete agenziale di Alleanza Assicurazioni (Alleanza core) ha contribuito all´ottimo risultato complessivo con una crescita del valore della nuova produzione del 20%, a 112,4 milioni di euro (1° semestre 2005: 93,7 milioni di euro), ottenuta in particolare accelerando la vendita dei prodotti a premio annuo, a maggior valore aggiunto, ed incrementando la loro durata da 17,3 a 18,6 anni. I premi unici ricorrenti e le polizze corporate sono stati sostituiti con i più redditizi premi unici, con un miglioramento significativo dei margini di produzione. Su base omogenea, in termini di tasso di sconto, la crescita sarebbe stata pari al 27,6% il valore della nuova produzione derivante da Intesa Vita è cresciuto del 2,9% raggiungendo i 21,2 milioni di euro (1° semestre 2005: 20,6 milioni di euro). Su base omogenea, in termini di tasso di sconto, la crescita sarebbe stata pari al 6,9%. In particolare si registra una buona crescita della vendita dei più redditizi prodotti index-linked e unit-linked, pari al 10,5%. L´utile Netto Consolidato del primo semestre 2006 di Alleanza Assicurazioni ha raggiunto i 323,1 milioni di euro, +28% rispetto all´analogo periodo del 2005 (1° semestre 2005: 252,5 milioni di euro). A questo risultato hanno contribuito, oltre ad un solido andamento industriale, il positivo risultato della gestione finanziaria di Intesa Vita, e componenti non ricorrenti per 59 milioni di euro. Prospettive per l´intero esercizio 2006 Sulla base dell´andamento dei primi sei mesi del 2006, ed in considerazione dell´impatto delle componenti non ricorrenti, il target di utile netto e´ stato incrementato da un range di 350-380 milioni di euro ad un range di 410-440 milioni di euro. Il target di valore della nuova produzione e´ stato mantenuto invariato nel range 253-265 milioni di euro, nonostante l´impatto negativo del rialzo dei tassi di interesse. Ugo Ruffolo, Amministratore Delegato di Alleanza Assicurazioni ha dichiarato: "Abbiamo messo a segno tassi di crescita del valore della nuova produzione ai massimi del mercato e raggiunto una rapidità di realizzazione del Piano Triennale superiore a quanto ipotizzato. Ciò significa che il processo di innovazione interno sta dando i primi frutti e che la capacità di interpretare le nuove esigenze del risparmio delle famiglie italiane sta premiando il lavoro che abbiamo avviato. " .  
   
   
ALLEANZA ASSICURAZIONI: I VERTICI DELLA COMPAGNIA MILANESE HANNO DECISO DI NON DISTRIBUIRE AGLI AZIONISTI IL CAPITALE IN ECCESSO  
 
Milano, 6 settembre 2006. - Su richiesta di Consob, Alleanza Assicurazioni S. P. A. Interviene per chiarire un punto toccato durante la conferenza stampa di presentazione della semestrale 2006. “L’operazione Intesa - San Paolo determina un nuovo scenario del quale Alleanza, azionista di Banca Intesa e di Intesa Vita, deve ovviamente tener conto. Entro questo nuovo scenario Alleanza ha perciò messo in “stand-by” il tema della distribuzione dell’excess capital, peraltro non ancora concretizzatosi in uno specifico progetto: ciò per avere disponibili tutte le risorse finanziarie a fronte di eventuali opportunità di investimento”. .  
   
   
ACE E’ STATA SELEZIONATA DAI LETTORI DI BUSINESS INSURANCE COME MIGLIORE SOCIETA’ DI RIASSICURAZIONE NEL SETTORE PROPERTY/CASUALTY PER IL 2006  
 
Milano, 6 Settembre 2006 - Ace Tempest Re, società del gruppo Ace specializzata in riassicurazione con sede a Londra, è stata nominata come migliore società di riassicurazione nei settori Property/casualty nel 2006 dai lettori del mensile inglese specializzato Business Insurance. La preferenza degli abbonati di Business Insurance è stata accordata in base a parametri legati alla qualità del servizio offerto, al valore, alla reputazione e all’ innovazione. Jacques Bonneau, presidente e Ceo di Ace Tempest Re, ha affermato che la società si distingue dagli altri riassicuratori per la solidità finanziaria, per l’approccio coerente all’underwriting e al pricing, oltre che per l’abilità nell’offrire un significativo livello di servizio e di capacità sottoscrittiva. “Non ci sono molte linee di business che non siamo disposti a trattare. Vorremmo essere riconosciuti come un “quoting market” ” ha aggiunto Jacques Bonneau. “Il property è la base della nostra attività, ma abbiamo una solida reputazione in altre linee di business” ha dichiarato Bonneau che ha aggiunto: “nel 2000 eravamo una società di riassicurazione concentrata su un’unica linea di business ed una raccolta premi di 217 milioni di dollari. Nel 2005 ci siamo trasformati in un riassicuratore attivo in diversi settori di business con quattro sedi e una raccolta premi di 1,6 miliardi di dollari”. .  
   
   
STEFANO AGOSTINI È IL NUOVO RESPONSABILE VENDITE ITALIA DI PROMETEO, SOCIETÀ DI MEDIAZIONE CREDITIZIA.  
 
Milano, 6 settembre 2006 – Stefano Agostini, 37 anni, laurea in Giurisprudenza e una lunga esperienza nell’area vendite, ha assunto la carica di Responsabile Vendite Italia con l’obiettivo di gestire una nuova fase di sviluppo della rete commerciale. Oltre a coordinare il front-office delle 51 sedi italiane, Agostini ha l’incarico di implementare una nuova forza vendita – composta sempre da dipendenti - ma “in movimento” sul territorio. Un progetto importante che ha richiesto un professionista esperto. Agostini ha infatti maturato le sue competenze nel settore commerciale lavorando in Pagine Utili dal 1996 all’inizio del 2005, dove ha partecipato a numerosi progetti arrivando ad assumere il ruolo di Responsabile nazionale grandi clienti. Da febbraio 2005 a giugno 2006 è stato in Cairo Directories come Sales manager nord-ovest. “La nomina di Stefano Agostini s’inserisce in un piano di forte crescita dell’azienda. ” – dichiara Giancarlo Cupane, Presidente di Prometeo – “Basti pensare che rispetto al primo semestre del 2005, quest’anno nello stesso periodo abbiamo registrato un aumento del 140% in termini di volumi d’erogato intermediato. Dati che confermano un trend favorevole che ci permette di pianificare ambiziosi progetti aziendali”. .  
   
   
VERSO BASILEA 2: LE ANALISI ECONOMICO-FINANZIARIE PER L´OTTENIMENTO DEL RATING E IL NUOVO BANDO DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI MILANO  
 
Milano, 6 settembre 2006 – Il 26 giugno 2004 è stato approvato il testo definitivo dell’accordo internazionale conosciuto come Basilea 2 che stabilisce i requisiti patrimoniali minimi per le banche in funzione dei rischi assunti. Il provvedimento, che ha un forte impatto sulle aziende che accedono al credito bancario, entrerà in vigore il 1 gennaio 2007. Con l´approssimarsi dell´entrata in vigore della normativa di Basilea 2, aumenta nelle imprese, in particolare in quelle di piccole e medie dimensioni, il timore di arrivare impreparate all´appuntamento e di subire, conseguentemente, gli effetti negativi che tale normativa può provocare tanto in termini di finanziamenti quanto di condizioni. Per questo motivo Assintel propone un incontro su questo tema che si terrà: Giovedì 14 settembre 2006, ore 10,00 presso Sala Commercio - Unione Ctsp – Corso Venezia 49, Milano Tutte le banche classificano la qualità del credito concesso mediante un indicatore: il rating, cioè la classe di merito creditizio che misura la probabilità di insolvenza dell’impresa. Più bassa è tale probabilità, maggiore sarà la possibilità di ottenere il finanziamento e minore il costo. Il calcolo del rating si basa sui bilanci degli ultimi 3 anni. Il nuovo modello di valutazione potrà cambiare molto i criteri di erogazione e gestione del credito e del rischio da parte delle banche; a un rischio più elevato corrisponderanno maggiori accantonamenti e costi a carico della banca che, inevitabilmente, li ribalterà sull’impresa cliente: le piccole e medie imprese, normalmente dotate di minor capitale di rischio, potranno quindi andare incontro ad una contrazione dei fidi disponibili dal sistema bancario oltre ad un aumento degli oneri finanziari. E’ evidente che le imprese che ricorrono all’indebitamento bancario dovranno dotarsi di strumenti di analisi e applicare soluzioni adeguate per ottenere un rating non penalizzante. Obiettivo del workshop è quindi quello di supportare le imprese ad affrontare la nuova normativa finanziaria nel modo più adeguato, aiutandole concretamente a identificare e a rimuovere i punti di maggiore debolezza e di più elevata rischiosità e a rafforzare, anche in proiezione futura, la solidità dell´impresa. Inoltre sarà presentato e spiegato alle aziende presenti il bando della Camera di Commercio di Milano, che stanzia per le Pmi con sede legale nella provincia di Milano 200. 000,000 euro di contributi a fondo perso, destinati alle spese sostenute per il check up economico-finanziario, che costituisce premessa indispensabile per programmare azioni di intervento utili ai fini della definizione del proprio rating. Agenda/programma
10,00 Registrazione partecipanti
10,30 Inizio lavori
10,40 Basilea 2: un quadro di sintesi. Che cosa cambia per le Pmi Giuseppe Dalla Costa – Consulente – Promoter / Club della Sicurezza, Ambiente e Qualità
11. 15 Il bando della Cciaa di Milano: Iniziativa a supporto delle Pmi della Provincia di Milano per la realizzazione di check up finanziari e di analisi per l’ottenimento del rating Andrea Ventura – Fidicomet
11,40 Basilea 2: quali strumenti per le Pmi? Paolo Carsetti – Responsabile Club della Sicurezza, Ambiente e Qualità
12,00 Domande & risposte
12,30 Dibattito e chiusura dei lavori
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CARLO BARBERA NEL TOP MANAGEMENT DI ERIF REAL ESTATE IL MANAGER ARRIVA DALLA VICEDIREZIONE GENERALE DEL GRUPPO ASSICURATIVO ARCA  
 
Milano, 6 settembre 2006 - Incrementare l’affidabilità della mediazione creditizia, scegliere partner affidabili e privilegiati, restare al passo con l’accelerazione costante del business immobiliare. Con questo spirito, Carlo Barbera, 42 anni, è entrato nel top management di Erif Real Estate, società di costruzioni di riferimento del Nord-ovest Lombardo, rispondendo direttamente alla proprietà e al presidente Luigi Barbato. Barbera approda alla Erif dopo una ventennale esperienza manageriale e aver lasciato la vicedirezione generale del Gruppo Assicurativo Arca. L’ingresso di Carlo Barbera rientra nel piano sviluppo del Gruppo Erif che prevede una forte crescita sia nel business immobiliare che nell’intermediazione creditizia (Gruppo Italfin). «Nell’ambito del business immobiliare -è il primo commento di Barbera-, le attività già pianificate prevedono una forte accelerazione degli affari, sia nel settore residenziale con progetti ambizioni, ad esempio il progetto Alessandria 2000, sia nel settore corporate, offrendo ad un mercato in ripresa le migliori soluzioni immobiliari. Nel settore dell’intermediazione creditizia, la nostra rete si sta sviluppando velocemente e potrà superare i brillanti risultati raggiunti fino ad adesso, affiancando ai prodotti tradizionali un’offerta finanziaria completa. A tal fine stiamo selezionando uno o due pater finanziari privilegiati che possano cogliere insieme a noi le opportunità offerte dal mercato». . .  
   
   
PREMIO INTERNAZIONALE DEDALO MINOSSE ALLA COMMITTENZA DI ARCHITETTURA 2005-2006 IN COLLABORAZIONE CON LA REGIONE DEL VENETO IL PREMIO APPRODA ALLA BIENNALE DI VENEZIA PADIGLIONE ITALIA, GIARDINI -10 SETTEMBRE / 19 NOVEMBRE 2006  
 
Venezia, 6 settembre 2006 - Il Premio Dedalo Minosse è promosso da Ala-assoarchitetti e dalla rivista internazionale di architettura l´Arca, con il sostegno di Caoduro Lucernari. Fondato nel 1997, è uno dei più importanti premi d’architettura nel mondo, forte dell’idea assolutamente originale di premiare il committente come attore fondamentale in tutte le fasi del processo costruttivo, dall’input iniziale alla realizzazione dell’opera. Una giuria internazionale costituita da critici e professionisti di grande prestigio premia ogni due anni committenti pubblici e privati che sostengono lo sviluppo e il progresso dell’architettura nel mondo. Solo un dialogo tra committenti e progettisti che può portare alla realizzazione di un’opera di pregio, di cui vengono valutati in particolare, i valori ambientali, l’uso attento delle risorse, la spinta alla ricerca. La Regione Veneto ha inserito il Dedalo Minosse tra le iniziative regionali dirette del 2005, nell’ambito delle manifestazioni per la valorizzazione dell’architettura contemporanea. Albo D’oro Dei Committenti Premiati - In sei edizioni hanno partecipato committenti pubblici e privati, diversi governi nazionali, ministeri, grandi e piccole amministrazioni pubbliche, aziende, fondazioni, istituzioni e privati. Le opere presentate hanno offerto un ampio panorama dei valori che l’architettura contempranea ha raggiunto. Tra i committenti: Ministero degli Affari Esteri Italiano - Vicariato di Roma – Foreign & Commonwealth Office – Frati Minori Conventuali di Assisi - città: Amsterdam, Berlino, Innsbruck, Vienna, Siracusa, Palermo, Hiroshima, Kahoku, Casalpusterlengo, Cosenza, Houten, Linz, Madrid, Nelson Mandela Municipality - enti pubblici: Aeroporto di Vienna, Aeroporto di Kuala Lumpur, Administrador de Infraestructuras Ferroviarias spagnolo, Metropolitana di Napoli, Eso, Asm Spa Brescia - Università: Baltimora, Tsinghua, Cordoba – musei e fondazioni: National Trust, Fondazione Idis città della scienza di Napoli, Red Location Museum, Homeboys Industries La, World Culture Museum di Gotheburg, Pueblo di Zuni - Aziende: Benetton, Porsche, Roche, Snaidero, Telwin, Ing Real Estate, Nardini, Vodafone, Frada srl, Derby Hotels, Terre da Vino in Barolo, Terra Moretti, Vignaioli Contrà Soarda, Cantine Mezzocorona – privati: J. & G. Swift, H. P. & J. H. C. T. Deys, Taniguchi Kouichi, Gordon Schachat, Paolo Piccin, A & L Liebst. Tra gli architetti dei committenti premiati: Gianni Arnaudo, Asymptote, Gae Aulenti, Dante O. Benini, Mario Botta, Brisac & Gonzalez, Gary Chang, Carlos Ferrater, Alberto Cecchetto, Dap Studio, Micha De Haas, Dhk Architects, Feilden Clegg Bradley Architects, Massimiliano Fuksas, Ernst Giselbrecht, Hans Hollein, Hideto Horiike, Waro Kishi, Katsufumi Kubota, Kisho Kurokawa, Vincenzo Latina, Lflarchitetti, Mecanoo, Richard Meier, Eric Owen Moss, Manfredi Nicoletti, Dominique Perrault, Massimo Pica Ciamarra, Philippe Samyn, Piero Sartogo, Francisco Serrano, Studio 65, D. Oscar Tusquets, Von Gerkan, Marg und Partner, Ryo Yamada… L’edizione Del Dedalo Minosse 2006 In Numeri - più di 500 le iscrizioni da 30 paesi; più di 600 gli spettatori alla premiazione e 1. 000 le presenze all’inaugurazione della mostra; più di 20. 000 le visite alla mostra (30-6/3-9 2006, Basilica Palladiana, Vicenza); 28 i progetti in mostra; più di 100. 000 i contatti attivati. I Prossimi Appuntamenti 2006/2007 - 1^ Biennale di Architettura del Guatemala – 2^ Biennale di Architettura di Pechino Mostra itinerante - Città candidate: San Francisco, Baltimora, Los Angeles, Londra, Parigi, Madrid, Mosca, Shangai, Hong Kong, Tokyo, Milano, Roma, Napoli, Courmayeur. 2007/2008 Vii Edizione - Manifestazione per il decennale: Iscrizioni in autunno 2007 La Giuria 2005/2006 - Stanislao Nievo, scrittore e ambientalista, presidente; Paolo Caoduro, main sponsor; Cesare Maria Casati, direttore della rivista internazionale d’architettura “l’Arca”; Bruno Gabbiani, presidente di Ala – Assoarchitetti; Kisho Kurokawa, progettista del committente premiato nel 2004; Richard Haslam, storico dell’architettura inglese; Pier Paolo Maggiora, architetto italiano; Adriano Rasi Caldogno, segretario generale per la programmazione della Regione Veneto; Frederick Samitaur Smith, urban developer statunitense; Roberto Tretti, presidente del Centro Studi per le Libere Professioni; Claude Vasconi, architetto francese. I Premiati Della Sesta Edizione 2005/2006 La giuria ha attribuito 4 premi: Premio Internazionale Dedalo Minosse alla Committenza di Architettura A Joji Aonuma per la “Galleria d’arte a Kiyosato” in Giappone - progetto Satoshi Okada architects. Premio Ala–assoarchitetti A Giuseppe Nardini per “Bolle”, spazio eventi e ricerca Distillerie Nardini - progetto Massimiliano Fuksas. Premio Internazionale Dedalo Minosse alla Committenza di Architettura Under 40 Allo Sweden National Property Board, per il “Museum of World Culture” - progetto Brisac & Gonzalez. Premio Ala - Assoarchitetti Under 40 Alla Provincia di Sondrio, per l’edificio scolastico per l´istruzione professionale - progetto Lflarchitetti 8 Premi Speciali, oltre ad altre segnalazioni, sono stati assegnati da sostenitori e patrocinatori per specifici valori del progetto: Premio Speciale l’Arca alla Selimex Gmbh. Progetto: Werner Tscholl - Opera: Uffici Selimex. Premio Speciale Caoduro al Comune di Houten. Progetto: Samyn and Partners - Opera: Fire Station in Houten. Premio Speciale Regione Veneto all’Administrador de Infraestructuras Ferroviarias. Progetto: Carlos Ferrater e José Mª Valero - Opera: Intermodal Station “Zaragoza-delicias. Premio Speciale Provincia di Vicenza alla Municipality of Amsterdam. Progetto: 3X Nielsen A/s Kim Herforth Nielsen - Opera: Het Muziekgebouw/bimhuis, Amsterdam. Premio Speciale Comune di Vicenza al Bundesbaugesellschaft Berlin mbH. Progetto: Stephan Braunfels Architekten - Opera: Marie Elisabeth Luders Haus. Premio Speciale Granitifiandre al Comune di Innsbruck e al Rathauspassage Gmbh. Progetto: Dominique Perrault - Opera: Municipio di Innsbruck. Premio Speciale Eurotherm alla Municipality of Linz. Progetto: Auer + Weber + Architekten /Stephan Suxdorf - Opera: Solarcity Center Linz Pichling. Premio Speciale Trend a Terra Moretti. Progetto: Studio Architetto Mario Botta - Opera: Azienda Agricola Petra. .  
   
   
FLORINDO BALDO NUOVO PRESIDENTE DI ANCISS IL COUNTRY MANAGER DI ADT ITALY NOMINATO PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA SICUREZZA ED AUTOMAZIONE EDIFICI  
 
Milano, 6 settembre 2006 – Florindo Baldo, Country Manager di Adt Italy, è diventato il nuovo Presidente di Anciss, l’Associazione Italiana Sicurezza ed Automazione Edifici aderente ad Anie, la Federazione Nazionale delle Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche. Nel corso della recente Assemblea dei Soci, infatti, Anciss ha rinnovato le cariche sociali per il biennio 2006-2008 e Florindo Baldo, già membro del Consiglio Direttivo di Anciss dal 2002, è stato eletto Presidente dell’Associazione. Al momento della nomina, Florindo Baldo, che vanta un’esperienza ventennale nel settore della sicurezza, ha dichiarato: “E’ per me un grande onore ed un grande impegno presiedere la più importante Associazione della Sicurezza in Italia. E in questo momento caratterizzato da forti aspettative da parte dell’intero mondo industriale, il lavoro che Anciss è chiamata a svolgere dovrà essere orientato allo sviluppo del comparto, in un’ottica di collaborazione con tutti gli attori che operano nella sicurezza, affinché l’Associazione possa diventare un sicuro punto di riferimento per gli utilizzatori e per gli addetti ai lavori. ” .  
   
   
IMMIGRAZIONE: AMMESSO L´INGRESSO DI ALTRI 30.000 LAVORATORI  
 
Roma, 6 settembre 2006 - A fronte delle numerose richieste di nulla osta al lavoro stagionale e della necessità di corrispondere al fabbisogno di manodopera nel settore agricolo e turistico-alberghiero, viene ammessa per l´anno 2006 una quota ulteriore - rispetto a quella già stabilita nel precedente D. P. C. M. Del 15. 02. 2006 - di 30. 000 ingressi nel territorio dello Stato italiano di cittadini extracomunitari, residenti all´estero per motivi di lavoro subordinato stagionale. Lo stabilisce il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14. 07. 2006 (G. U. N. 185 del 10. 08. 2006) concernente la "Programmazione aggiuntiva dei flussi di ingresso dei lavoratori stagionali extracomunitari nel territorio dello Stato per l´anno 2006". L´ulteriore quota di 30. 000 ingressi riguarda i cittadini stranieri extracomunitari di Serbia, Montenegro, Croazia, Bosnia e Herzegovina, Ex Repubblica Yugoslava di Macedonia, Bulgaria e Romania; i cittadini stranieri extracomunitari di Paesi che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere accordi di cooperazione in materia migratoria: Tunisia, Albania, Marocco, Moldavia ed Egitto; i cittadini stranieri extracomunitari già titolari di permesso di soggiorno per lavoro subordinato stagionale negli anni 2003, 2004 o 2005. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/aumento_flussi_ingresso/index. Html .  
   
   
AEM-ASM. PARTE LA COLLABORAZIONE TRA MILANO E BRESCIA IL SINDACO DI MILANO LETIZIA MORATTI E IL SINDACO DI BRESCIA PAOLO CORSINI SI SONO INCONTRATI IERI A PALAZZO MARINO PER AVVIARE LA POSSIBILE AGGREGAZIONE DI AEM AD ASM  
 
Milano, 6 settembre 2006 - “Abbiamo avviato oggi la collaborazione tra Milano e Brescia per studiare la possibile aggregazione tra Aem e Asm, un progetto condiviso, che ha l’obiettivo di dare ai cittadini di Milano, Bergamo, Como e Brescia i servizi migliori ai prezzi migliori, attraverso un’accresciuta competitività anche a livello europeo”. Soddisfazione al termine dell’incontro tenutosi ieri a Palazzo Marino tra il Sindaco di Milano Letizia Moratti e il Sindaco di Brescia Paolo Corsini per decidere della possibile aggregazione di Aem con Asm e della realizzazione di un’unica società per la fornitura di servizi energetici sui territori di Brescia, Bergamo Como e Milano. “L’incontro di oggi – ha dichiarato il Sindaco di Brescia Paolo Corsini – è stato occasione di una proficua e positiva valutazione da cui è emersa una sintonia di intenti nella possibile realizzazione dell’aggregazione tra Aem e Asm, che parte dal radicamento sul territorio delle due aziende per approdare all’erogazione di servizi competitivi per i cittadini”. Dall’incontro sono emersi anche i possibili vantaggi che comporterebbe l’unione tra Aem e Asm: 1) Aem e Asm operano su un territorio geografico contiguo con una base di clienti di oltre 2,2 milioni che vivono nelle province di Milano, Bergamo, Brescia e Como. Questa condizione è particolarmente favorevole per lo sviluppo del nuovo gruppo, poiché permette di estendere e migliorare la qualità dei servizi offerti alla clientela. 2) Le due società posseggono un parco impianti di generazione con efficienza superiore alla media nazionale, tutti localizzati nel Nord d´Italia; in particolare, Asm possiede un impianto di termovalorizzazione dei rifiuti all´avanguardia, mentre Aem, insieme a Asm, ha realizzato e gestisce l´impianto Ccgt di Cassano d´Adda con una capacità di 1 Gw. 3) Rafforzamento della nuova utility con un´offerta più competitiva con tariffe più basse, in termini di qualità e assistenza che potrebbero alimentare ulteriori sinergie. .  
   
   
EASYNET CONFERMA IL PROPRIO IMPEGNO PER IL RISPETTO AMBIENTALE E ANNUNCIA DI ESSERE “CARBONNEUTRAL”  
 
Milano, 6 settembre 2006 – Fornitore di servizi Internet a banda larga Easynet, azienda del gruppo British Sky Broadcasting (Sky) ha conseguito lo status di “Carbonneutral” come primo passo nell’affrontare la questione dell’impatto delle proprie attività sui cambiamenti climatici. Questo traguardo riflette l’impegno della società per aumentare l’efficienza energetica e ridurre le emissioni di andride carbonica (Co2). Easynet, tramite la casa madre Sky, ha collaborato con The Carbonneutral Company per arrivare a comprendere quale fosse la propria “carbon footprint” ovvero il totale di Co2 prodotto dall’azienda, che è stato calcolato per un totale di 8. 896 tonnellate ogni anno. Attualmente Easynet sta intraprendendo una serie di iniziative per ridurre tali emissioni, laddove possibile, direttamente alla fonte. Per quanto riguarda le emissioni di Co2 inevitabili, Easynet si è assunta la responsabilità supportando due progetti di compensazione di energia rinnovabile – un progetto di energia eolica in Nuova Zelanda e un sistema microidroelettrico in Bulgaria – che consentiranno il risparmio di una tonnellata di Co2 per ogni tonnellata emessa da Easynet. Attraverso la misurazione, la riduzione e la compensazione, ovvero la neutralizzazione, delle proprie emissioni Easynet ha potuto conseguire lo status di azienda Carbonneutral. Oltre alla collaborazione con Sky e The Carbonneutral Company per attuare questi cambiamenti, Easynet ha anche identificato quali sono le aree della propria attività in cui può effettuare altri cambiamenti positivi, con un impatto massimo ed immediato. Sta infatti riducendo il consumo di energia dei propri data center grazie al miglioramento della gestione dell’hardware, e ora utilizza server altamente efficienti dal punto di vista del consumo energetico che eliminano la necessità di unità di condizionamento dell’aria. Inoltre, Easynet ha investito in nuovi sistemi di storage utilizzando dischi che, a fronte dello stesso consumo di energia, hanno una capacità di memorizzazione dei dati ben dieci volte maggiore dei dischi precedentemente impiegati. David Rowe, chief executive officer di Easynet, dichiara: “I cambiamenti del clima sono oggi una problematica attuale e noi dobbiamo assumercene la responsabilità. Come azienda stiamo investendo in tecnologie che ci aiutano a prendere volontariamente delle contromisure per ridurre l’impatto ambientale sul mondo che ci circonda. Questi sono i primi passi di un percorso molto importante per la nostra organizzazione. Ridurre l’energia consumata dalle apparecchiature dei nostri data center diminuisce la necessità di condizionamento dell’aria. Risparmiare 1kW per computer può voler dire in realtà risparmiarne anche 3kW o più. E’ l’inizio di un processo continuativo di miglioramento dell’efficienza e di riduzione dello spreco di energia negli uffici e nei data center di Easynet in tutta Europa”. Jonathan Shopley, Ceo di The Carbonneutral Company, ha dichiarato: “Le emissioni globali devono essere ridotte del 60% entro il 2050 se vogliamo cominciare a stabilizzare i livelli di Co2 nell´atmosfera. È assolutamente cruciale che un numero maggiore di aziende traducano le intenzioni in fatti concreti”. .  
   
   
UNIVERSITÀ: ECCO LE FACOLTÀ PIÙ RICHIESTE PER TROVARE LAVORO 11 MILA POSTI PER I LAUREATI, QUASI 800 IN PIÙ IN UN ANNO PREFERITI ECONOMISTI (4.050 POSTI) E INGEGNERI (2.030) DIFFICILI DA TROVARE DOTTORI IN PSICOLOGIA E LETTERATURA PER UNO SU DUE IL POSTO È FISSO. A MILANO UN ASSUNTO SU CINQUE È LAUREATO  
 
 Milano, 6 settembre 2006 - Le lauree più richieste dalle imprese? Quelle a indirizzo economico (4. 050 posti) e ingegneria (3. 460 tra elettronica, industriale, civile e ambientale, altri). Insieme a chimica e farmacia (760). A Milano il titolo universitario è richiesto per il 19,6% delle assunzioni, pari a 11. 360 posti di lavoro, dato che supera quello nazionale, dove la laurea è necessaria solo per l’8,5% dei casi. In aumento dall’anno scorso le assunzioni: quasi 800 posti in più (erano 10. 580). Per oltre un laureato su due (58,3%) è necessaria un’ulteriore formazione, che per i medici raggiunge l’88,7%. Quasi un’assunzione di universitari su tre è di difficile reperimento (29,8%), a partire dalle lauree psicologiche (80%) e letterarie (73,3%). Il contratto? Gli psicologi al 100% vengono assunti a tempo indeterminato, gli architetti al 96%. In media oltre un laureato su due trova il posto fisso (65,5%). La conoscenza delle lingue è richiesta nel 72,7% dei casi e quella informatica nel 93,4%. La maggior parte delle assunzioni avviene in imprese grandi, con oltre 50 dipendenti (9. 020 su 11. 360). E nel settore dei servizi (7. 790 posti). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Excelsior con le richieste di assunzione delle imprese previste per l’anno 2006. "Le università sono fattori decisivi di competitività per Milano - ha detto Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano - il capitale umano, l´innovazione diffusa, la formazione sono oggi i migliori alleati delle imprese. I tanti giovani che vengono a studiare a Milano, dall´Italia e dall´estero, possono contare su un ambiente accademico e socio-economico internazionale e innovativo. L´impegno delle istituzioni - come la Camera di commercio - è quello di migliorare il rapporto università-imprese. Per una economia milanese sempre più all’avanguardia". Assunzioni previste dalle imprese per il 2006 secondo l´indirizzo di studio segnalato dalle imprese e secondo l´indirizzo formativo equivalente
Provincia di Milano Indirizzo di studio segnalato dalle imprese
Totale di cui (valori %):
assunzioni necessità difficile tempo
formaz. (1) reperim. indetermin.
Livello Universitario 11. 360 58,3 29,8 65,5
Indirizzo economico 4. 050 64,8 18,9 55,9
Indirizzo di ingegneria elettronica e dell´informazione 2. 030 57,7 32,1 75,1
Indirizzo di ingegneria industriale 850 57,3 49,7 79,1
Indirizzo chimico-farmaceutico 760 78,3 28,6 70,5
Indirizzo sanitario e paramedico 750 65,0 66,6 87,4
Indirizzo scientifico, matematico e fisico 440 71,6 20,6 63,1
Altri indirizzi di ingegneria 330 44,2 21,8 86,8
Indirizzo letterario, filosofico, storico e artistico 280 1,1 73,3 22,4
Indirizzo di ingegneria civile e ambientale 250 55,5 21,7 64,6
Indirizzo medico e odontoiatrico 180 88,7 8,5 47,5
Indirizzo geo-biologico e biotecnologie 170 47,1 12,4 78,2
Indirizzo insegnamento e formazione 140 51,7 25,2 17,5
Indirizzo linguistico, traduttori e interpreti 130 24,1 6,0 54,1
Indirizzo statistico 120 62,7 72,0 47,5
Indirizzo politico-sociale 100 15,8 12,9 53,5
Indirizzo giuridico 100 60,0 42,0 89,0
Indirizzo architettura, urbanistico e territoriale 50 16,0 22,0 96,0
Indirizzo psicologico 40 40,0 80,0 100,0
Indirizzo non specificato 580 22,1 25,0 66,8
Elaborazione Camera di Commercio di Milano su dati Excelsior 2006 Assunzioni previste dalle imprese per il 2006 per livelli di istruzione, per classe dimensionale e grandi settori - principali caratteristiche
Titolo universitario Provincia di Milano
Totale Classi dimensionali Grandi settori di attività
assunzioni economica
2006 1-49 50 dip. Industria Costruzioni Servizi
dipend. e oltre
Totale assunzioni 11. 360 2. 330 9. 020 3. 400 170 7. 790
Assunzioni di difficile reperimento (quota % sul totale delle assunzioni) 29,8 31,0 29,5 26,1 7,1 31,9
Motivi della difficoltà di reperimento (distribuz. %)
Mancanza di strutture formative 34,8 45,3 32,0 38,2 41,7 33,6
Ridotta presenza figura 5,9 24,7 0,8 1,5 0,0 7,4
Mancanza necessaria qualificazione 49,9 27,6 55,9 56,7 50,0 47,4
Altri motivi 9,5 2,5 11,3 3,6 8,3 11,5
Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Tempo necessario per la ricerca (quota % su tot. Assunz. Di diff. Reper. )
1-2 mesi 48,6 53,3 47,4 32,8 25,0 54,4
3 mesi 24,6 2,2 30,7 36,2 66,7 20,3
4-6 mesi 24,4 43,6 19,2 23,8 8,3 24,7
Oltre 6 mesi 2,3 0,8 2,7 7,2 0,0 0,6
Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Tempo medio di ricerca (mesi) 3,1 3,4 3,0 3,7 2,8 2,8
Assunzioni per cui non è richiesta esperienza (quota % sul tot. Assunz. ) 31,6 30,1 32,0 34,3 51,2 30,0
Assunzioni per cui è prevista ulteriore formazione (quota % sul tot. Assunz. ) 84,6 67,0 89,1 82,3 52,4 86,3
Modalità di formazione prevista (%)
Corsi interni all´azienda 55,6 15,2 66,1 53,5 27,4 57,2
Corsi esterni all´azienda 2,6 5,5 1,9 1,7 6,5 2,9
Affiancamento a personale interno 26,1 46,3 20,9 27,0 18,5 25,9
Altre modalità 0,2 0,0 0,3 0,1 0,0 0,3
Totale 84,6 67,0 89,1 82,3 52,4 86,3
Assunzioni per le quali è richiesta la conoscenza delle lingue (quota % sul tot. ) 72,7 76,1 71,8 81,8 73,8 68,7
Assunzioni per le quali è richiesta una conoscenza informatica (quota % sul tot. ) 93,4 89,8 94,4 98,9 99,4 90,9
Elaborazione Camera di Commercio di Milano su dati Excelsior 2006 .
 
   
   
CALENDARIO ANNO SCOLASTICO 2006-2007  
 
 Roma, 6 settembre 2006 - Sarà l´11 settembre 2006 il primo giorno di scuola dell´anno scolastico 2006-2007. Secondo i calendari scolastici regionali saranno infatti gli studenti del Friuli Venezia Giulia, della Lombardia, del Molise, del Piemonte, del Veneto e della Provincia autonoma di Bolzano i primi a cominciare l´anno scolastico. Il 12 settembre sarà invece il turno dei ragazzi dell´Abruzzo, il 13 di quelli della Provincia autonoma di Trento, mentre il 14 riapriranno i battenti le scuole della Basilicata, del Lazio (13 settembre per infanzia, primaria, secondaria I grado), della Liguria, delle Marche, della Sardegna, della Toscana, dell´Umbria e della Valle d´Aosta. A seguire tutte le altre Regioni. Diversificate anche le chiusure degli istituti. Si va infatti dall´8 giugno 2007 del Molise al 16 giugno 2007 della provincia autonoma di Bolzano. Nella maggior parte delle Regioni comunque le scuole chiuderanno il 9 giugno 2007. Il calendario scolastico nazionale, ordinanza del 31 luglio 2006 del Ministero della Pubblica Istruzione, fissa invece la data, 20 giugno 2007, dell´inizio degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore e il calendario delle festività a rilevanza nazionale. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/scuola_calendario2006/index. Html .