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Notiziario Marketpress di Mercoledì 24 Settembre 2008
INAUGURAZIONE RIGASSIFICATORE DI ROVIGO  
 
 Roma, 24 settembre 2008 - Partito da Algeciras – sullo Stretto di Gibilterra – 20 giorni fa, il rigassificatore Adriatic Lng è stato inaugurato, il 20 settembre 2008 presso il terminale di Porto Viro, a Rovigo, alla presenza del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Posizionato a 15 chilometri dalla costa veneta, il terminale è stato calato fino a toccare il fondo marino a 28 metri di profondità, immettendo acqua marina nella parte inferiore e nei compartimenti laterali della struttura e successivamente 300. 000 tonnellate di zavorra solida destinate a stabilizzarla. L’operatività dell’impianto è prevista per il 2009, dopo la realizzazione delle strutture di ormeggio e il collegamento con il metanodotto che porterà il gas sulla terraferma. L’impianto, che fa capo a Terminale Gnl Adriatico Srl - società partecipata da Qatar Terminal Limited (45%), Exxonmobil Italiana Gas (45%) e Edison (10%) - sarà la prima struttura offshore al mondo per la ricezione, stoccaggio e rigassificazione del gas naturale liquefatto. Il terminale Gnl sarà in grado di rigassificare 8 miliardi di metri cubi di gas l’anno, aumentando del 200% la capacità di rigassificazione dell’Italia e coprendo il 10% del fabbisogno nazionale di gas. L’impianto contribuirà quindi in maniera determinante a incrementare la sicurezza energetica del Paese, nonché la competitività sul mercato italiano del gas naturale. Il rigassificatore e le strutture connesse sono state realizzate nel rispetto dei più elevati standard internazionali di rispetto dell’ambiente e della sicurezza. Il progetto ha ottenuto parere favorevole in 4 diverse Valutazioni di Impatto Ambientale. Il gas liquefatto proverrà dal Qatar, il più grande giacimento al mondo di gas. .  
   
   
AGGIUDICATI ALLA ASTALDI 282 MILIONI DI DOLLARI PER LA REALIZZAZIONE DI UNA NUOVA CENTRALE IDROELETTRICA IN CILE FIRMATO ACCORDO CON PACIFIC HYDRO PER 600 MILIONI DI DOLLARI PER LO SVILUPPO DI ULTERIORI INIZIATIVE NELL’AREA  
 
 Roma, 24 settembre 2008 – Il Gruppo Astaldi si è aggiudicato il contratto del valore di 282 milioni di dollari (95% in quota Astaldi), per la realizzazione della diga di Chacayes, nella valle del fiume Cachapoal, in Cile. L’impianto avrà una potenza di 106Mw e comporterà la realizzazione di oltre 6 chilometri di gallerie e di un complesso sistema di adduzione delle acque. Il completamento delle opere è previsto entro il 2011. Committente dell’opera è il gruppo australiano Pacific Hydro, uno dei più importanti al mondo nel campo dello sviluppo di impianti di produzione energetica e delle energie rinnovabili, che si sta affermando in Cile come player di riferimento nel settore dello sviluppo energetico. Attualmente la Pacific Hydro è impegnata nello sviluppo del Progetto dell’Alto Cachapoal, il più grande ad oggi in corso di realizzazione in Cile nel campo idroelettrico, una iniziativa del valore complessivo di oltre 1 miliardo di dollari che porterà alla realizzazione di altre centrali idroelettriche. Oltre alla diga di Chacayes, il progetto di sviluppo prevede la costruzione di ulteriori centrali idroelettriche: Nido de Aguila, insieme a Las Leñas, avrà una potenza di 282Mw. Per queste nuove iniziative, del valore complessivo di 600 milioni di dollari, è già stato firmato un accordo di esclusività tra la Astaldi e la Pacific Hydro, che prelude alla firma di ulteriori contratti nel corso del 2009. .  
   
   
HARVARD: INCONTRO DEL DIRETTORE DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE ITALIANO CORRADO CLINI CON GLI ADVISOR SU ENERGIA E CAMBIAMENTI CLIMATICI DI MC CAIN E OBAMA  
 
 Roma, 24 settembre 2008 - L’università di Harvard ha ospitato di recente una conferenza dal tema “Agire in tempo sulla politica energetica” nel corso della quale il direttore generale del Ministero dell’Ambiente, Corrado Clini, ha presentato i nodi critici delle discussioni in corso sui cambiamenti climatici in ambito G8 ed ha segnalato l’urgenza di sviluppare una partnership efficace tra Ue e Usa per la promozione a livello globale delle tecnologie a basso contenuto di carbonio. A questo proposito, nel corso della conferenza è emersa con chiarezza la situazione di perdita di competitività degli Stati Uniti in materia di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie a basso contenuto di carbonio, e l’assenza di sforzi significativi per aumentare l’efficienza energetica. E la situazione non sembra poter cambiare a breve. La Presidenza americana entrante, infatti, avrà il compito di affrontare prioritariamente la congiuntura economica interna, e il tema dei cambiamenti climatici è percepito come un fattore di rallentamento della crescita, non come volano economico. Inoltre, secondo quanto espresso chiaramente dagli advisor dei due candidati alla Presidenza nel corso di un incontro bilaterale con Corrado Clini, è prevedibile che gli Usa non aderiranno ad un accordo globale sul modello del Protocollo Kyoto, preferendo un approccio bilaterale o trilaterale, con India e Cina, finalizzato allo sviluppo e trasferimento di nuove tecnologie e alla protezione della competitività delle imprese Usa. A proposito di questa attitudine degli Usa, Corrado Clini ha sottolineato che lo sforzo unilaterale di riduzione delle emissioni dei gas ad effetto serra dell’Unione Europea avrà efficacia solo se gli Usa assumeranno analoghi impegni: infatti, l’impegno operosissimo (1% del Pil) dell’Europa per modificare il sistema energetico avrà un effetto simbolico sulla riduzione delle emissioni globali (2%), e solo un’iniziativa congiunta delle più forti economie (Usa/europa/giappone) potrà avere effetti significativi. .  
   
   
VENTOTENE LA SCUOLA INTERNAZIONALE SUL FOTOVOLTAICO ORGANICO  
 
 Roma, 24 settembre 2008 - Dal 22 al 26 settembre, a Ventotene si terrà la seconda edizione di ‘Isophos’, (International School on Organic Photovoltaics), organizzata dal Polo per il Fotovoltaico a Celle Organiche del Lazio e dall’Università di Roma Tor Vergata. Insieme a un master internazionale (Mif - Master in Ingegneria del Fotovoltaico) proprio per creare una cultura tecnologica diffusa sul fotovoltaico e preparare capitale umano per le imprese. I corsi della scuola fanno parte integrante dell’attività scientifica svolta dal Polo Solare Tiburtino nato nel 2006 con un finanziamento della Regione Lazio di 6 milioni di euro e divenuto centro internazionale di riferimento nella ricerca sulle fonti energetiche rinnovabili. Attualmente il gruppo di ricerca del Polo Solare Organico, coordinato dai professori Aldo Di Carlo e Franco Giannini del dipartimento di Ingegneria Elettronica dell’Università Tor Vergata, è composto da oltre 30 ricercatori provenienti da varie parti del mondo, tra cui ‘cervelli ritornati in patria’ (dall’Inghilterra, Francia e Germania). “In un Paese in cui la ricerca scientifica è sempre stata la ‘cenerentola’ nell’agenda politica e negli investimenti in percentuale del Pil - spiega il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo - la Regione ha voluto dare un segno in netta controtendenza. Questo nuovo progetto è la riprova che, più che mai nelle politiche ambientali, il principio ‘agire localmente, pensare globalmente’ è, per la Regione Lazio, un punto fermo dell’azione di governo e di sviluppo per la nostra comunità. L’energia - rimarca Marrazzo - è una priorità di questa amministrazione che, attraverso la definizione di un Piano Energetico Regionale, punta a investire sulle nuove tecnologie, sul risparmio energetico, sullo sviluppo e sulla diffusione delle fonti alternative. L’obiettivo è raggiungere quota 20% per le rinnovabili, ma anche creare nuova occupazione con 18mila addetti previsti nel settore nel 2020”. La scelta di Ventotene come sede di questo incontro ha una motivazione specifica: è infatti proprio lì che si incardina il progetto innovativo e replicabile ‘Ventotene isola ad emissioni zero’, approvato dalla giunta regionale del Lazio con una delibera del 14 febbraio 2006 e parte del programma integrato di interventi per lo sviluppo del litorale del Lazio. Si tratta di un progetto pilota destinato a produrre energia eliminando le emissioni di anidride carbonica in atmosfera e riducendo progressivamente le emissioni legate all’uso di combustibili fossili. L’obiettivo è quello di promuovere l’utilizzo delle fonti di energia rinnovabili e prevede: chiusura al traffico veicolare, car-sharing ecologico, trasporto delle merci con mezzi elettrici, piano energetico sostenibile, programma di educazione ambientale, applicazione del solare termico. Il 7 giugno scorso il comune di Ventotene ha approvato la delibera con cui si dà avvio al progetto esecutivo di illuminazione pubblica a basso consumo in tutta l’isola (programma Greenlight) e alla realizzazione di tettoie e banchine portuali fotovoltaiche con pannelli organici derivati dal mirtillo, che permetterà un considerevole abbattimento dei costi. All’edizione dell’anno scorso hanno partecipato professori e scienziati provenienti da università e istituti di formazione italiani, svizzeri, australiani, belgi, tedeschi e danesi e di 50 studenti provenienti da Singapore, Australia, Danimarca, Germania, Belgio, Olanda, Svizzera e Italia. Quest’anno le lezioni verranno tenute da professori provenienti, oltre che da università italiane, anche da Germania, Stati Uniti, Spagna, Australia, Regno Unito e Polonia. .  
   
   
QUESTIONE EOLICO OFF SHORE IN PUGLIA  
 
Bari, 24 settembre 2008 – Di seguito una dichiarazione Assessore all’Ecologia Michele Losappio sugli impianti eolici off shore: “La convocazione da parte della Commissione Nazionale Via per il prossimo 25 settembre della riunione del gruppo istruttore della stessa Commissione in relazione ai tre impianti eolici off shore di Marina di Chieuti , di Brindisi, Zapponeta-m. Di Savoia presentati dalla Società Trevi non considera e contraddice la volontà della Regione che ha rivendicato con una nota del suo Presidente la titolarità esclusiva a svolgere la procedura di Via per gli impianti off shore”. Per Losappio “Lo stesso Ministero dell’Ambiente lo scorso giugno aveva affidato alla Conferenza Stato Regioni il compito di dirimere il contenzioso per stabilire “una condivisa prassi amministrativa e poi giungere alla formulazione di una eventuale proposta di intervento legislativo”. “Nell’attesa – precisa l’assessore - di tale autorevole sede di confronto l’iniziativa della Commissione Nazionale Via appare come intempestiva, con il rischio di prefigurare una situazione “di fatto” che determinerebbe un conflitto interistituzionale. La Regione si augura dunque una riflessione più equilibrata da parte della Via nazionale sulle competenze attinenti all’esame del procedimento, competenze che la Puglia eserciterà convocando una specifica Conferenza dei Servizi”. .  
   
   
POTENZA, APPROVATO ODG SU ESTRAZIONI PETROLIFERE  
 
 Potenza, 24 settembre 2008 - Petrolio in primo piano nella seduta del Consiglio provinciale, presieduta da Antonio Salicone, che si è svolta nella giornata di ieri. E’ quanto rende noto l’ufficio stampa della Provincia di Potenza. L’assemblea ha approvato a maggioranza dei presenti, con il voto contrario del consigliere Nicola Manfredelli (Lucania Viva), l’ordine del giorno presentato da Giuseppe Scelzo (Prc), Antonio Caivano (Psdi) e dall’assessore Carmine Rossi sulle estrazioni petrolifere in Basilicata. Con il deliberato – riferisce la nota provinciale - si impegna l’esecutivo a intervenire sugli organi di governo regionale e nazionale affinché il Consiglio provinciale sia informato periodicamente sulle attività di ricerca, estrazione, stoccaggio degli idrocarburi in regione e di rilevamento dei parametri ambientali e sanitari, sulla puntuale quantità dell’estratto e delle royalty percepite e sullo stato di avanzamento del piano energetico regionale. “Agli stessi organi – afferma Scelzo – si chiede la redazione di un bollettino trimestrale da inviare a tutti i comuni della provincia di Potenza, contenente le informazioni precedentemente illustrate”. Stralciato, su richiesta dei consiglieri Rosaria Vicino (Pd) e Vincenzo Giuliano (Udc), il terzo punto di questo odg riguardante la moratoria su nuovi permessi di ricerca e coltivazione di idrocarburi. Nel corso del dibattito, la consigliera Vicino ha sottolineato che “l’azione di monitoraggio svolta dall’Arpab è molto seria. In più, alcune comunità utilizzano una parte delle royalty per effettuare ulteriori controlli. Ciò non toglie che la Provincia debba essere tenuta in maggiore considerazione”. Giuliano – continua la nota - ha richiesto una più ampia pubblicizzazione delle attività di rilevamento, mentre il consigliere Raffaele Soave (Pdci) ha proposto con forza l’inserimento della Provincia di Potenza nel Piano operativo Val d’Agri per far in modo che l’Ente abbia voce in capitolo anche nella programmazione. Sulla questione è intervenuto anche il consigliere Vito Di Lascio (Pd) che ha individuato due tesi diverse sull’argomento da parte del centrosinistra, con partiti che condividono l’operato del governo regionale sull’utilizzazione delle royalty per il finanziamento dei programmi di sviluppo e altri che reclamano uno stop alle estrazioni petrolifere e una maggiore attenzione alla compensazione ambientale. “E’ importante una mediazione tra queste due parti”, ha detto Di Lascio. Critico sul provvedimento il consigliere Manfredelli, secondo cui sono “inutili odg che servono soltanto a farci sentire con la coscienza a posto. È necessario, invece, che la Provincia attivi prerogative proprie per pretendere, in un processo di concertazione e confronto, un ruolo da protagonista”. Un altro ordine del giorno – riferisce la nota - su un aumento della percentuale delle royalty del petrolio, presentato da Caivano, è stato rinviato in commissione per maggiori approfondimenti e l’elaborazione, così come sollecitato da Giuliano, di una proposta bipartisan. Rinviato anche l’odg sulla sicurezza dei consiglieri del Pd Nunzio Distefano, Di Lascio, Sandro Berardone e Raffaele Carretta, per un “confronto più ampio – dice Distefano – con i partiti della destra”. Approvato all’unanimità l’ordine del giorno di Giuliano contro la cristianofobia “che va combattuta – afferma Giuliano – con la stessa determinazione con cui ci si oppone all’antisemitismo e all’islamofobia, anche attraverso un’opera di sensibilizzazione delle istituzioni europee”. Infine, l’assessore al Bilancio Vito Summa ha comunicato una delibera di Giunta (n. 93 del 21 agosto scorso) sul prelevamento dal fondo di riserva dell’esercizio finanziario 2008 per un importo pari a 311 mila euro. .  
   
   
A SASSARI PER CONVEGNO SU ENERGIA  
 
Potenza, 24 settembre 2008 - È in programma per il 25 e 26 settembre, a Sassari, la seconda edizione del convegno nazionale “Ener. Loc. , energia, enti locali, ambiente”, organizzato dalla Fondazione Promo P. A. Il presidente della Provincia di Potenza, Sabino Altobello, sarà tra i relatori del convegno nella giornata di giovedì 25 settembre, in qualità di coordinatore delle Province del Mezzogiorno nel Programma Poi Energia, per portare il suo contributo in merito al “ruolo delle Istituzioni Locali nella politica energetica: piani energetici ed incentivi per il risparmio energetico ed energia rinnovabile”. Lo ha reso, in un comunicato, l’ufficio stampa della Giunta provinciale. “Si tratta dell’appuntamento annuale - è scritto nella nota - che si propone di fare il punto sull’evoluzione regolamentare, sulle esperienze e sulle innovazioni in materia di energia e ambiente, sull’azione istituzionale degli Enti Locali nel settore e di fornire ad operatori e imprese un’occasione di aggiornamento e di confronto su tematiche di grande attualità, focalizzando l’attenzione, oltre che al ruolo delle istituzioni nella politica energetica e alle iniziative per abbattere il costo dell’energia, anche sugli incentivi europei e nazionali, sull’edilizia biocompatibile e sulle nuove professioni legate allo sviluppo energetico”. Al convegno parteciperanno rappresentanti del mondo universitario, imprenditoriale e istituzionale italiano e internazionale, oltre ad essere invitati i ministri per l’Ambiente e per le Attività Produttive. Altobello porterà in quella sede sia l’esperienza della Provincia di Potenza, in particolare del progetto “Tetti fotovoltaici” su tutte le scuole di proprietà dell’ente, sia l’attività di coordinamento, per conto dell’Upi nazionale, delle 40 Province meridionali che hanno aderito al programma finalizzato all’intercettazione dei fondi comunitari 2007-2013, nell’ambito del Piano Operativo Interregionale sull’Energia. “Si tratta di un appuntamento annuale di grande rilevanza – ha spiegato il presidente Altobello – poiché mette in relazione gli aspetti scientifico e tecnologico con il ruolo di punto di riferimento e con il protagonismo che gli enti locali possono avere in un settore strategico per il futuro come quello delle politiche finalizzate al risparmio energetico”. .  
   
   
ROMANIA, ROMGAZ INTERESSATA A TERMOCENTRALI  
 
Bucarest, 24 settembre 2008 - La Romgaz, società che gestisce la maggior parte dei depositi di gas in Romania, sta esaminando la possibilità di un coinvolgimento, in partnership con altre società rumene e straniere, in vari progetti destinati alla costruzione di termocentrali. Lo rende noto l´Ice. In particolare la Romgaz è interessata alla produzione di energia elettrica nelle termocentrali operanti con gas. Il direttore Toth ha aggiunto che uno dei progetti sarà realizzato dalla Elcen presso la località di Fantanele. Contemporaneamente a questo progetto, la Romgaz sta valutando la possibilità di costruire, accanto ai propri depositi di gas, piccole centrali termiche di 10-20 Mw. .  
   
   
FESTIVAL DELL’ENERGIA 2009, RICOMINCIA L’AVVENTURA  
 
Milano, 24 settembre 2008 - Si è svolta il 18 settembre a Milano la riunione del Comitato Scientifico del Festival dell’Energia, il primo passo verso la seconda edizione, che si terrà ancora a Lecce, dal 14 al 17 maggio 2009. Il Comitato Scientifico, composto da esperti del mondo dell’energia e della divulgazione scientifica, era chiamato dagli organizzatori del Festival a tracciare il percorso entro il quale definire contenuti e programma della manifestazione, che, dopo il grande successo della prima edizione, punta a impreziosire il suo programma di eventi, mostre e dibattiti sui grandi temi dell’energia e del rapporto che questa ha con la vita quotidiana. La nuova edizione sarà orientata al tema del “governo dell’energia”, attraverso percorsi di lavoro e di confronto a livello scientifico e istituzionale per capire e far capire chi decide, chi stabilisce le regole e come cresce e si sviluppa il mercato energetico. Molta importanza sarà data anche al confronto internazionale, sia sul piano accademico, coinvolgendo le università del Mediterraneo, sia sul piano istituzionale e politico, attraverso interventi dei Paesi del bacino mediterraneo e dell’area balcanica. Un’occasione importante per affermare il ruolo strategico che la Puglia e il Paese potrebbero avere in questo contesto. “La scorsa edizione è stata un successo ‐ afferma Francesco De Luca, Direttore Generale di Assoelettrica ‐ e questo ci incoraggia a proseguire questa esperienza, arricchendola. Assoelettrica, che è profondamente convinta della necessità di un approccio nuovo alla divulgazione e all’informazione in materia energetica, sarà ancora al fianco di Aris per sostenere questo progetto”. Per Pippo Ranci (Istituto Universitario Europeo di Firenze)“occorre guardare all’energia in maniera nuova, trattare temi “alti” e complessi in maniera semplice e divulgativa, fare informazione attraverso i numeri, la visualizzazione dei processi, la dimostrazione delle esperienze. E anche stimolando la competizione nell’impegno a comprendere davvero: la prossima edizione del Festival dovrebbe prevedere premi per la migliore tesi, il miglior elaborato, il miglior brevetto. Insomma un’occasione per mostrare talento e buone idee”. Paolo Saraceno (Inaf – Istituto Nazionale di Astrofisica) chiarisce: “la questione chiave è il tempo. Ogni decisione presa oggi impatterà sulla realtà di domani, delle generazioni future. Questo è un elemento che va attentamente valutato e che spesso si perde di vista. Un evento come il Festival deve avere come obiettivo quello di mettere insieme le risorse migliori, sia sotto il profilo intellettuale e sia sotto il profilo imprenditoriale, per lavorare sul futuro della generazione e distribuzione di un bene primario e indispensabile come l’energia”. La seconda edizione del Festival si svilupperà su quattro giorni, uno in più rispetto al 2008, per dare più spazio agli eventi, ai dibattiti e permettere un maggiore coinvolgimento della scuola. Aris ‐ Via Benedetto Marcello 2 – 20124 Milano ‐ Tel. 02 20241715 – Fax 02 20403055 ‐ segreteria@festivaldellenergia. It ‐ www. Festivaldellenergia. It “Il Festival ha due anime ‐ spiega Alessandro Beulcke Presidente di Aris (Agenzia di Ricerca, Informazione e Società) ‐ è un luogo di incontro per le istituzioni e il mondo politico, per fare il punto, per confrontarsi, per definire strategie e interventi sul piano della programmazione. È inoltre un luogo di festa, uno spazio per capire e per avvicinarsi a temi complessi, ma fortemente presenti nella vita quotidiana, in modo innovativo, offrendo la possibilità al grande pubblico di incontrare esperti e scienziati e comprendere appieno la portata della ricerca e dell’innovazione. Coinvolgendo sempre di più i giovanissimi e il mondo della scuola”. Comitato Scientifico: Massimo Beccarello ‐ Università Bicocca di Milano; Giampio Bracchi ‐ Fondazione Politecnico di Milano; Alessandro Clerici ‐ Wec (World Energy Council); Gianluca Comin ‐ Ferpi (Federazione Relazioni Pubbliche Italiane); Emilio Conti ‐ Università Iulm di Milano; Edgardo Curcio ‐ Aiee (Associazione Italiana Economisti dell’Energia); Stefano Da Empoli ‐ I‐com (Istituto per la Competitività); Luigi De Paoli ‐Iefe Università Bocconi di Milano; Sergio Garribba ‐ Wec (World Energy Council); Diego Gavagnin ‐ Quotidiano Energia; Domenico Laforgia ‐ Università del Salento; Biagio Longo ‐ Casa dell’Energia; Angelo Moreno ‐ Enea (Ente per le Nuove Tecnologie l’Energia e l’Ambiente); Pippo Ranci ‐ Istituto Universitario Europeo di Firenze; Patrizia Ravaioli ‐ Associazione Pimby (Please In My Back Yard); Paolo Saraceno ‐ Inaf (Istituto Nazionale di Astrofisica); Pia Saraceno ‐ Ref (Ricerche per l’Economia e la Finanza); Carlo Stagnaro ‐ Istituto Bruno Leoni; Davide Tabarelli ‐ Nomisma Energia. .  
   
   
A ROMA IL 4 OTTOBRE LA PRESENTAZIONE DEL VOLUME "IL NUOVO FOTOVOLTAICO" DAL FILM SOTTILE ALLE CELLE A COLORANTE: COME LE NUOVE TECNOLOGIE FOTOVOLTAICHE CAMBIANO IL FUTURO DELL’ENERGIA  
 
Palermo 24 settembre 2008 - Il prossimo 4 ottobre Mario Pagliaro presenta alla Fiera di Roma il libro Il Nuovo Fotovoltaico edito da Dario Flaccovio. La presentazione fa parte degli Incontri con gli Autori organizzati in occasione della “Zero Emission Rome 2008” evento di riferimento per le aziende e gli operatori interessati allo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili (www. Zeroemissionrome. Eu). Tetti di capannoni ricoperti da una guaina flessibile e facilissima da installare: isolante ma che fornisce anche energia; eleganti moduli semitrasparenti applicati in siti archeologici resi così energeticamente autosufficienti; vetri che, invece che dissipare la luce incidente come calore, la trasformano in energia elettrica; intere centrali fotovoltaiche “al film sottile” che generano introiti per milioni di euro ogni anno. Sono queste alcune delle applicazioni delle nuove tecnologie fotovoltaiche (Pv) descritte in questo libro che stanno rapidamente diffondendosi in Italia a seguito dell’entrata in vigore degli incentivi per la produzione di elettricità solare (il “Conto Energia”) e l’esplosione dei prezzi dell’energia elettrica. Per primo in Italia, il libro descrive vantaggi, limiti, costi, produttori e prospettive delle nuove tecnologie Pv. I moduli flessibili in silicio amorfo e quelli in film sottile a base di composti inorganici policristallini; e ancora le celle solari polimeriche di imminente commercializzazione e quelle a colorante. Il Nuovo Fotovoltaico fornisce al lettore una visione sintetica e aggiornata delle nuove tecnologie fotovoltaiche e dele loro applicazioni. Con uno stile conciso e numerose illustrazioni, il volume contiene informazioni industriali e commerciali normalmente omesse e difficili da reperire. Oltre che ai tecnologi e ai progettisti, il libro è rivolto ai manager e agli imprenditori che desiderano far adottare alle loro imprese le nuove tecnologie fotovoltaiche, le uniche che consentono di integrare la produzione di energia al grande design italiano per la creazione di una nuova e vastissima classe di prodotti multifunzionali che troveranno presto posto negli ambienti e nei contesti più disparati. Dal primo ottbre sarà possibile acquistare il libro sul sito darioflaccovio. It e subito dopo nelle librerie di tutta Italia, incluse quelle online. Cosa: Presentazione del libro Il Nuovo Fotovoltaico (Dario Flaccovio Editore, Isbn 978-887-7588-258) Dove: Fiera di Roma, Sala Red, Centro Servizi 2 (Ingresso Porta Est, primo piano) Quando: 4 ottobre, dalle ore 10 alle ore 12. 30 .  
   
   
CON ENERGIT L’ENERGIA ELETTRICA PARLA CHIARO E TONDO! AL VIA LA CAMPAGNA PUBBLICITARIA NAZIONALE SU STAMPA, AFFISSIONI, RADIO E WEB  
 
Cagliari - Milano, 24 settembre 2008 - Nuova campagna pubblicitaria nazionale per Energit, l’operatore del Gruppo Atel specializzato nella fornitura di energia elettrica alle partite Iva e alle aziende. La campagna, firmata dall’agenzia Pg&w, sarà on air sino alla fine di novembre e vedrà l’utilizzo di affissioni, stampa quotidiana, radio e web, con particolare visibilità in città strategiche per Energit come Roma, Firenze, Palermo, Catania, Messina, Napoli, Salerno, Parma, Ancona. Il visual dell’annuncio per stampa e affissione, incisivo e diretto, punta su colori decisi - arancio, blu, bianco - e sulla massima chiarezza, raffigurando una spina elettrica con il cavo che racchiude in un cerchio l’headline “Parliamoci chiaro, il vantaggio è tondo”. Il gioco di parole è completato dalla presentazione delle offerte commerciali 10eLuce e Annoluce, che spiccano “tonde” con i loro vantaggi su pallini di energia di colore arancio. In un mercato come quello dell’energia, caratterizzato da un linguaggio troppo spesso per “addetti ai lavori”, Energit prende quindi posizione optando per una creatività che giocando la carta della semplicità e della trasparenza riesce a comunicare, parlando “chiaro e tondo” al cliente, l’affidabilità del brand e delle sue offerte. Il filo conduttore della rotondità - che viene mantenuto anche negli spot radiofonici e nell’advertising sul web - trae ispirazione dal caratteristico pallino arancio presente sul logo Energit che, in occasione della campagna, viene rinnovato con la fuoriuscita dal lettering dello stesso pallino, in un’ideale “liberazione” dell’energia. Forte dell’appartenenza al Gruppo Atel, da oltre 110 anni tra i principali produttori di energia elettrica in Europa, Energit fa sentire la sua voce inaugurando anche il nuovo rassicurante payoff “Fare luce è il nostro mestiere”. . .  
   
   
"COMPRAVENDITE E AFFITTI PIÙ TRASPARENTI" FIAIP PRESENTA IL CODICE DEONTOLOGICO PER AGENTI IMMOBILIARI E MEDIATORI CREDITIZI  
 
Roma, 24 settembre 2008 – Oggi Fiaip incontra la stampa a Roma per la presentazione del “Codice Deontologico Fiaip” per Agenti Immobiliari e Mediatori Creditizi. Dopo il recente crack dei principali istituti di credito statunitensi, e il clima di paura e sconforto ingenerato sui mercati internazionali, sono sempre più le famiglie e gli acquirenti che chiedono maggior trasparenza sul mercato immobiliare e dei mutui ipotecari, oltre a regole certe e condivise nei rapporti con le agenzie immobiliari e i mediatori creditizi. Per la prima volta in Italia, il Codice Deontologico si rivolge tanto agli agenti immobiliari, quanto agli intermediari creditizi. Il Codice interpreta in chiave moderna i principi etici e comportamentali, indice di maggiore professionalità, garanzia e trasparenza offerta ai clienti e ai consumatori nel pieno rispetto delle leggi vigenti in materia d’intermediazione immobiliare e creditizia, fissando per tutti gli associati Fiaip principi etici da adottare in ambito professionale verso la clientela e gli istituti di credito, le istituzioni e nei rapporti tra gli associati. Sarà presentato nell’occasione il Decalogo “Associati Fiaip – Cittadino Consumatore”. Parteciperà all’incontro con la stampa Lorenzo Tagliavanti, Vicepresidente Camera di Commercio di Roma; Franco Arosio, Presidente Nazionale Fiaip, Corrado Sforza Fogliani, Presidente Nazionale Confedilizia, Andrea Rubino Segretario Nazionale Fiaip, Paolo Righi, Vicepresidente Vicario Fiaip, il Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze On. Nicola Cosentino, .  
   
   
FIDUCIA E PRUDENZA: LE NUOVE CHIAVI DEL MERCATO IMMOBILIARE  
 
 Milano, 24 settembre 2008 - Nel primo semestre del 2008 il mercato immobiliare italiano registra segnali negativi, seppur contenuti, su tutto il territorio, confermando una tendenza già in atto nel precedente semestre. Secondo Tecnocasa, diversi gli elementi che hanno contribuito a determinare questa situazione: la crescita continua dei prezzi delle case dal 1998, il rialzo dei tassi di interesse sui mutui insieme alla selezione più attenta delle banche italiane nell’erogazione dei prestiti per l’acquisto delle abitazioni che ha inciso sulla capacità di spesa dei potenziali acquirenti, e in generale la situazione economica del Paese che, con un’inflazione in aumento ed una bassa crescita, ha determinato una maggiore prudenza nei processi decisionali di acquisto. I tratti che hanno caratterizzato il mercato immobiliare del primo semestre sono stati: la diminuzione della domanda, l’allungamento delle tempistiche di vendita, l’aumento dell’offerta, la presenza di un maggiore margine di trattativa per gli acquirenti. L’analisi in base al profilo dimensionale delle realtà urbane evidenzia un calo delle quotazioni del 2. 7% nelle grandi città, del 2. 3% nei capoluoghi di provincia e dell’1. 9% nei comuni dell’hinterland delle grandi città. Le realtà meno dinamiche si sono rivelate Genova (-4. 5%), Firenze (-3. 3%) e Bologna (-3%). Per la prima volta dal 1997 in questo semestre Torino e Palermo registrano variazioni negative, rispettivamente con -1. 7% e -2. 2%. Milano e Roma registrano una contrazione dei prezzi del 2. 2%. A seguire i capoluoghi di provincia con un ribasso dei prezzi del 2. 3% e segni negativi nella maggioranza delle città. Si riscontrano comunque alcune città con quotazioni stabili o debolmente positive. Spostando l’analisi all’hinterland, che ha messo a segno una riduzione delle quotazioni dell’1. 9%, i segnali più deboli si sono registrati nell’hinterland di Genova (-2. 9%), a seguire Firenze (-2. 8%), Bologna (-2. 4%) e Palermo (-2. 3%). L’analisi per aree geografiche rileva una contrazione delle quotazioni più sensibile nelle città del Centro Italia (-3. 7%), seguite dal Nord (-1. 9%) e, per la prima volta, dal Sud (-1. 6%), chiaro indice che il mercato immobiliare ha ormai invertito il trend. Un elemento interessante emerso in questo semestre è stata l’importanza, sempre maggiore, del prezzo dell’immobile nella decisione di acquisto. La quasi totalità dei nostri operatori ha evidenziato che il prezzo è stato l’aspetto più valutato dai potenziali acquirenti, soprattutto per chi ha acquistato la prima casa, ma anche per chi ha effettuato acquisti migliorativi, il raggiungimento del trade-off ottimale tra prezzo e qualità è stato determinante per la conclusione della compravendita. Gli effetti di questo comportamento sono stati l’allungamento delle tempistiche di vendita e gli sconti sempre più ampi sul prezzo iniziale richiesto dai venditori. Gli elementi dell’immobile maggiormente apprezzati sono la presenza del box o del posto auto, il posizionamento ai piani alti, la luminosità, la razionale disposizione degli ambienti, la presenza di spazi esterni, la qualità del contesto condominiale. Sempre più importante il riscaldamento autonomo. Il gap esistente tra le richieste dei proprietari e le esigenze della domanda è ancora accentuato a causa della minore disponibilità di spesa dei potenziali acquirenti, anche se in questo semestre, a differenza del precedente, si registra una maggiore propensione dei venditori a rivedere le proprie richieste iniziali, soprattutto se c’è necessità di rientrare del capitale investito, di realizzare un contestuale acquisto o la qualità degli immobili posti in vendita non è all’altezza degli standard richiesti dalla clientela. Il risultato è una riduzione più sensibile delle quotazioni degli immobili usati rispetto a quelli nuovi, in particolare se si devono sostenere lavori di ristrutturazione. Infatti il timore di non essere in grado di quantificarli, nelle tempistiche e negli importi definitivi, ha spostato la preferenza su tipologie usate ma in discreto stato di conservazione. La domanda immobiliare in questo primo semestre dell’anno ha visto prevalere le richieste di prima casa e della casa di sostituzione o migliorativa. Nella ricerca della prima casa si sono riscontrate maggiori difficoltà per i nuclei monoreddito, per le giovani coppie per le quali diventa sempre più importante l’aiuto delle famiglie di origine, e per gli stranieri, la cui domanda è in sensibile diminuzione. Nel caso di acquisti migliorativi o di sostituzione si sono registrate tempistiche di vendita più lunghe perché i potenziali acquirenti preferiscono (a meno di esigenze immediate) muoversi con cautela per trovare la casa più adatta alle loro esigenze. Ancora una volta si conferma un “raffreddamento” della domanda di immobili ad uso investimento, in posizione di “attesa” circa le future dinamiche del mercato immobiliare. I dati di luglio sulla domanda ci segnalano nelle grandi città una maggiore richiesta per i trilocali che raccolgono il 37. 1% delle preferenze, seguite dai bilocali con il 26. 7 %. A Milano, Napoli e Bari la tipologia più apprezzata è il bilocale. A Roma, per la prima volta, le richieste dei trilocali supera, di poco, quelle dei bilocali. L’analisi della domanda nei primi sei mesi dell’anno rileva nelle grandi città un aumento della domanda sui grandi tagli (quattro e cinque locali) e una diminuzione sui bilocali e i monolocali. Stabili i trilocali. Dal lato dell’offerta la tipologia più presente sul mercato è il trilocale con il 33. 8%, seguito dal bilocale con il 25. 0% e dal quattro locali con il 22. 3%. L’analisi della disponibilità di spesa nelle grandi città evidenzia a luglio una concentrazione delle richieste nella fascia di spesa superiore a 249 mila €, con una tendenza in aumento nel primo semestre dell’anno. Questo elemento comunque positivo va incrociato con il dato che vede nello stesso periodo dell’anno un aumento della domanda sulle tipologie più grandi. Segnali deboli continuano ad arrivare dal mercato delle locazioni. Nel primo semestre del 2008 nelle grandi città i canoni di locazione sono diminuiti dello 0. 8% per i bilocali e dell’1% per i trilocali. La conseguenza è stata una stabilità dei rendimenti immobiliari lordi al 3. 8% Per i prossimi mesi prevediamo ancora un trend al ribasso sia per le quotazioni immobiliari che per il numero delle compravendite. A soffrire maggiormente saranno le realtà più periferiche, in particolare quelle caratterizzate da immobili di bassa qualità, e le aree che sono state caratterizzate da un’intensa edificazione negli ultimi anni. Ci aspettiamo un comportamento migliore per le abitazioni situate nelle aree più prestigiose e, in generale, per le tipologie di qualità medio-alta. Gli acquirenti saranno ancora selettivi e prudenti nelle loro scelte di acquisto e presteranno sempre più attenzione al prezzo e alla qualità dell’immobile. Questo è il momento in cui riteniamo che i potenziali compratori possano affacciarsi sul mercato con rinnovata fiducia, alla ricerca di opportunità perché la maggiore offerta di immobili e la consapevolezza dei venditori che un cambiamento è in atto, permetterà loro di avere margini di trattativa maggiore. .  
   
   
TENDENZE DEL MERCATO DEI MUTUI ALLE FAMIGLIE  
 
Milano, 24 settembre 2008 - L’andamento dell’economia italiana potrebbe registrare nel 2008 una crescita di poco superiore allo zero, penalizzando in particolare le famiglie e condizionandone il clima di fiducia. I consumi delle famiglie continuano a risentire della dinamica contenuta del reddito reale disponibile, influenzati dai continui rincari dei beni energetici e alimentari. Esistono forti tensioni inflazionistiche: nel primo semestre 2008 l’indice dei prezzi al consumo è aumentato del 4%, che potrebbe proseguire anche nella seconda parte del 2008. In tale cornice economica il credito complessivo alle famiglie consumatrici ha registrato a marzo 2008 una crescita sostenuta, anche se in diminuzione rispetto al 2007 (+5,5 % rispetto a marzo 2007). Il rallentamento della crescita accomuna i principali Paesi dell’area Euro e arresta un ciclo di grande espansione del credito. Il valore delle consistenze dei mutui per le abitazioni e del credito al consumo è cresciuto a giugno 2008 dell’1,2% rispetto al 2007, per un valore complessivo di 311,2 miliardi di Euro. Il mercato dei mutui per le abitazioni registra un rallentamento delle erogazioni a causa dell’andamento del settore immobiliare e dei tassi di interesse. Nel primo trimestre 2008 il valore delle erogazioni è stato di 14,18 miliardi di Euro (-0,18% sul corrispondente trimestre 2007). Nel primo trimestre 2008 crescono l’area insulare (+41%) e l’area nord occidentale (+0,1%); sono negative l’area meridionale (-10%), l’area centrale (-6%) e l’area nord orientale (-0,1%). I dati comprendono i volumi dei mutui per sostituzione e surroga, il che ci fa presumere che il calo sia ben superiore. Nel nostro Paese il mercato dei mutui è inferiore rispetto al mercato internazionale, il rapporto tra Pil e il credito alle famiglie per l’acquisto delle abitazioni è del 16,6%, contro una media europea del 45,6%. L’italia si pone quindi tra gli ultimi paesi dell’Ue in questo indicatore. Il mercato italiano è meno evoluto rispetto agli altri Paesi, in particolare la quota finanziata del valore dell’immobile è tra le più contenute rispetto al mercato internazionale. Non sono infatti ancora disponibili i contratti che permettono di ottenere anticipazioni a fronte dell’investimento della ricchezza familiare di un immobile (equity extraction). Le innovazioni più recenti, come i mutui per sostituzione, permetteranno di rinegoziare anche l’importo del finanziamento; di fatto sono una modalità che permette un vantaggio per la famiglia da un aumento della quotazione dell’immobile nel tempo. L’andamento dei tassi di questi ultimi due anni ha determinato uno spostamento significativo verso il prodotto a tasso fisso, salito negli ultimi cinque mesi del 2008 a circa 2/3 delle erogazioni. Ciò nonostante l’elevata quota dei mutui a tasso variabile mantiene più alta rispetto alla media europea l’esposizione delle famiglie alle variazioni dei tassi. Le nuove norme in materia di estinzione anticipata, sulla portabilità, e la recente convenzione bancaria tra l’Abi e il Ministero dell’Economia, permetteranno la revisione delle condizioni contrattuali atte a stabilizzare i flussi di pagamento a carico delle famiglie in difficoltà. Si stima che nei primi mesi del 2008 l’ammontare dei mutui sostituiti sia pari al 20% delle erogazioni. Per quanto riguarda i tassi taeg sui mutui per importi superiori a 125 mila Euro, dopo i recenti interventi della Bce, sono cresciuti nel periodo marzo 2007-2008 di 1,29 bps. La crescita riflette il graduale adeguamento dei tassi bancari all’aumento di quelli ufficiali. Dalla fine del 2005, con l’avvio della fase restrittiva della politica monetaria della Bce, il tasso di riferimento è cresciuto di ben 2,5 punti percentuali, rendendo più difficile per le famiglie con contratti a tasso variabile la restituzione delle rate. Dobbiamo inoltre considerare che in Italia il costo dei mutui, sia a tasso variabile che a tasso fisso, è maggiore che nel resto dell’area Euro. Relativamente al tasso fisso, il differenziale ampliandosi fino a oltre 1 punto percentuale nell’agosto 2006, si è ridotto di 7/10 di punto alla fine del 2007. Tale situazione riflette in parte un aumento della concorrenza, crescono infatti tra il 2005 e il 2007 il numero delle banche che hanno erogato mutui a tasso fisso. Ulteriori riduzioni del differenziale potrebbero arrivare dall’emissione dei covered bonds, che permetterebbe alle banche di ridurre i costi della raccolta. Nonostante l’aumento dei tassi, la qualità del credito alle famiglie è rimasta buona. Il rapporto tra le nuove sofferenze e i prestiti in essere è stato pari allo 0,8% come nel periodo 2006. L’evoluzione del settore dei mutui immobiliari potrebbe però aver accresciuto il grado di fragilità finanziaria delle famiglie, in particolare nelle fasce di reddito più basse, senza tuttavia riflettersi in un eccessivo aumento dei prestiti in sofferenza. Nel confronto internazionale il tasso di indebitamento delle famiglie sul reddito disponibile rimane ancora inferiore, pari al 50%, contro il 90% dell’area Euro. La crescita dei prezzi degli immobili e del rapporto fra il valore del prestito e quello della garanzia si è tradotta in un aumento dell’importo medio dei nuovi mutui. Secondo la nostra indagine si è passati da un valore di 98. 000 Euro del 2003 a 123. 000 Euro nel primo semestre 2008. Aumenta la percentuale dei finanziamenti che superano l’80% del valore dell’immobile, il 7,7% dei mutui ha un valore superiore al 80% del prezzo di acquisto. Cresce la durata media dei finanziamenti, oltre il 41% delle operazioni ha una durata superiore ai 26 anni, complice il miglioramento dell’offerta e il peggioramento della situazione economica delle famiglie. Per quanto riguarda l’offerta, gli intermediari stanno promuovendo nuove soluzioni con durate protratte e maggiore flessibilità di rimborso. Alcune forme contrattuali prevedono rate di rimborso inalterate nel tempo, permettendo di ridurre l’effetto dell’incremento dei tassi aumentando però il periodo di rimborso. L’ampliamento dell’offerta attraverso proposte più complesse ed evolute è facilitata dall’introduzione del credit scoring, che impone agli intermediari cambiamenti a livello organizzativo; tale modello sarà determinante per migliorare la qualità dei flussi erogati ed incrementare la possibilità di credito delle famiglie. Secondo la Banca d’Italia, in media, le condizioni dei mutui concessi ha un rapporto della rata del 30% sul reddito della famiglia, in alcuni casi è concessa una percentuale più elevata a fronte ulteriori garanzie (fideiussione). Sempre secondo l’indagine della Banca d’Italia dopo la crisi dei mutui sub prime, sono cambiati i criteri per l’approvazione dei prestiti per le abitazioni e in particolare la tendenza per i prossimi 3 mesi determinerà di un moderato irrigidimento delle valutazioni. Il Mercato Del Credito Al Consumo Il mercato del credito al consumo è il settore più dinamico con un incremento del 2,5% nel primo semestre 2008. L’erogato è pari a 31,6 miliardi di Euro: sono aumentati i prestiti personali non finalizzati (+14,7%), le carte di credito (+7,1%), la cessione del quinto (+21,7%), diminuiscono i prestiti finalizzati (-10,3%) e le revolving (-2,9%). Il valore delle consistenze a giugno 2008 era di 54,9 miliardi di Euro (+3,9% rispetto a giugno 2007). La rinnovata attenzione verso il comparto, testimoniata dall’evoluzione dell’offerta in virtù del sostegno alle famiglie, ha favorito l’intensificarsi delle pressioni concorrenziali in un contesto di riduzione dei margini per effetto dei costi della raccolta. La domanda risulterà favorita dall’evoluzione delle politiche di offerta attraverso un’intensa attività di innovazione di prodotto, l’allargamento del bacino di clientela e la ricerca di soluzioni più flessibili per favorire la sostenibilità degli oneri. Il settore è in parte influenzato dall’andamento dei tassi di interesse. Il nostro Paese, come nel comparto dei mutui, ha tassi più elevati rispetto alla media dell’area euro: a maggio 2008 il costo di un prestito personale, rispetto ai tassi praticati nell’area euro era superiore di 1,28 punti percentuali. L’importo medio per tipologia di prestito evidenzia come nei primi sei mesi del 2008 i prestiti non finalizzati e i prestiti finalizzati crescono rispetto al 2007, mentre la cessione del quinto esprime un valore inferiore. In Italia il rapporto tra credito al consumo e Pil è di molto inferiore rispetto ai principali paesi dell’area Euro. Il valore per l’Italia è pari al 5,8%, contro il 9,4% della Spagna, il 9,9% della Germania, il 7,5% della Francia e il 16,5% del Regno Unito, questo quadro evidenzia che sono spazi di crescita interessanti nei prossimi anni. Analizzando il dato delle consistenze sul reddito pro-capite, notiamo come in Italia la situazione sia migliore: 1. 495 Euro pro-capite contro 2. 219 Euro della Spagna, 2. 769 Euro della Germania e 5. 275 Euro dell’Uk. Da una indagine Eurisko emerge che negli ultimi tre anni gli utilizzatori del credito al consumo sono soddisfatti nel 71% degli intervistati, il 9% non è soddisfatto, il 20% è abbastanza soddisfatto. Nei prossimi anni sarà importante che gli intermediari migliorino il livello di servizio e la trasparenza al fine di ridurre le criticità che ancora condizionano le famiglie nell’utilizzo di questo prodotto. Il credito al consumo è conosciuto dal 97% degli italiani, di cui il 47% lo ha utilizzato. Quanto alle motivazioni di utilizzo, il 34,4% degli intervistati lo ha fatto per convenienza, il 33,6% per comodità, il 17,6% per necessità, il 12% per consigli, il 2,4% per altro. Un’ulteriore analisi evidenzia come senza il credito al consumo nel 23% dei casi la famiglia avrebbe rimandato l’acquisto, il 41% avrebbe addirittura rinunciato. Da queste indicazioni emerge come il settore del credito al consumo sia un mercato importante perchè aiuta l’economia e le imprese a collocare i prodotti o i servizi. I principali motivi che determinano la crescita del settore sono: una maggiore flessibilità dei prodotti (prestiti non finalizzati), maggiore accessibilità al credito grazie allo sviluppo del credit scoring, aumento della concorrenza tra gli operatori specializzati attraverso l’incremento dei canali distributivi, miglioramento della trasparenza. Per quanto riguarda il consumatore la crescita è dovuta: al contenuto livello dei tassi, alla diversa composizione del risparmio famigliare, al cambiamento culturale delle famiglie verso il prodotto e all’indebitamento. Conclusioni L’andamento del mercato del credito alle famiglie nei prossimi anni sconterà la debolezza della crescita economica e le reazioni degli intermediari alle condizioni che si presenteranno relative al costo del funding. Secondo le nostre analisi il 2008 rappresenta un periodo di transizione tra una crescita contenuta, a causa delle varie tensioni sui mercati finanziari, e una ripresa graduale del settore nel biennio 2009-2010. Nel complesso, alla fine del 2008 la crescita dei finanziamenti alle famiglie dovrebbe attestarsi attorno al 2,5%-3%. Il rallentamento del ciclo immobiliare ed il graduale aumento del costo del credito comporteranno una diminuzione dei ritmi di crescita dei mutui a fronte di una maggiore vivacità del credito al consumo. L’adeguamento dell’offerta renderà la linea di demarcazione tra mutuo e credito al consumo sempre meno evidente, accompagnandosi ad una ricomposizione verso importi e scadenze sempre più lunghe. In tale contesto gli intermediari dovrebbero diventare maggiormente efficienti nella gestione dei crediti. In particolare nel settore dei mutui le politiche di offerta saranno influenzate dalla maggiore efficienza delle tecniche di credit scoring e di controllo prudenziale, che dovrebbero costituire un fattore di contenimento delle rischiosità anche in virtù degli interventi normativi sulla portabilità del debito da parte delle famiglie. Nel credito al consumo è particolarmente rilevante l’introduzione del diritto di recesso e la disciplina dei contratti di credito collegati. La direttiva amplia il mercato del credito ed interviene nelle fasi di affidamento, nella comunicazione commerciale e renderà necessaria una revisione dei rapporti fra gli intermediari finanziari e i dealer. Ufficio Studi Kìron .  
   
   
LA REGIONE CEDE IMMOBILI ALLA PROVINCIA DI ASCOLI PICENO.  
 
Ancona, 24 Settembre 2008 - Firmato l´accordo tra Regione e Provincia di Ascoli Piceno per la cessione a quest´ultima degli immobili regionali situati a Colle San Marco e in corso Mazzini ad Ascoli Piceno. La firma, avvenuta questo pomeriggio, tra gli assessori regionali Pietro Marcolini, Sandro Donati e il presidente dell´Amministrazione provinciale Massimo Rossi, chiude la vicenda legata al contenzioso dei crediti derivanti dalla mancata corresponsione dei contributi previsti alle Province attraverso la cessione alle stesse di immobili a compensazione dei crediti vantati. Un accordo transattivo in grado di consolidare la bonta` dei rapporti esistenti tra le due amministrazioni e che definisce qualsiasi controversia. L´acquisizione del centro sportivo ´Franchi´, immerso nel verde di Colle San Marco e l´ex sede dell´azienda di soggiorno ascolana, rientra in una strategia di collaborazione tra istituzioni per la valorizzazione di aree pregiate e per lo sviluppo dei siti del centro storico cittadino. ´Un accordo ´ ha dichiarato Marcolini - che non solo chiude una lunga fase del passato, ma mantenendo per almeno venti anni i vincoli urbanistici, storici e ambientali del complesso di Colle S. Marco, ha anche precise implicazioni per il futuro´. ´Un´intesa di notevole valore ´ ha sottolineato Donati ´ per il buon esito raggiunto e per la qualita` delle sinergie messe in campo. E´ importante che il Piceno si avvii su un sentiero nuovo di sviluppo, un sentiero che puo` essere percorso grazie alla politica attenta e consapevole, realizzata attraverso una concertazione a vari livelli istituzionali come in questo caso fatta con la Provincia di Ascoli Piceno´. ´L´accordo raggiunto con la Regione per chiudere un vecchio contenzioso senza attendere un lontano ed incerto pronunciamento del Consiglio di Stato ´ ha detto Rossi - e` certamente vantaggioso per entrambi gli Enti e soprattutto per le comunita` amministrate. I beni e le risorse economiche immediatamente acquisite dalla Provincia con l´intesa transattiva, che corrispondono a circa il 50% delle somme riconosciute dalla sentenza di primo grado impugnata dalla Regione, come avvenuto nelle altre Province marchigiane coinvolte in analoghi contenziosi, rappresentano una salutare boccata di ossigeno per il nostro bilancio ed un patrimonio spendibile per il territorio. Il vincolo di destinazione ambientale condiviso tra Provincia e Regione garantisce peraltro una valorizzazione virtuosa del Pianoro di Colle San Marco in linea con il nostro progetto di sviluppo sostenibile del Piceno´. .  
   
   
OSSERVAZIONI E PROPOSTE ON LINE SULLA QUALITÀ DELL’ARCHITETTURA E DEGLI SPAZI URBANI  
 
Roma, 24 settembre 2008 - Il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Sandro Bondi, ha predisposto una innovativa forma di consultazione on-line finalizzata ad assicurare una maggiore democraticità e trasparenza delle scelte legislative attraverso la partecipazione dei destinatari delle norme nella fase della loro predisposizione. È stato infatti pubblicato sul sito Internet del Ministero (www. Beniculturali. It) il disegno di legge sulla qualità architettonica approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri l’11 luglio 2008 ed attualmente all’esame della Conferenza Unificata. Ogni interessato potrà formulare osservazioni e proposte riguardo al disegno di legge inviando una e-mail all’Ufficio legislativo del Ministero. Questi i punti di maggior rilievo del disegno di legge: Con riferimento all’articolo 9 della Costituzione il Disegno di legge richiama il concetto di qualità della ideazione e realizzazione architettonica, specificando (art. 1) gli obiettivi delle Amministrazioni pubbliche: promuovere la qualità del progetto e dell´opera architettonica; promuovere lo strumento del concorso di architettura, (concorso di idee e concorso di progettazione), per la progettazione degli interventi; favorire la partecipazione dei giovani progettisti ai concorsi di architettura; sostenere l’ideazione e la progettazione di opere di rilevante interesse architettonico; riconoscere il particolare valore artistico delle opere di architettura contemporanea; promuovere la continuità del processo progettuale; promuovere l´alta formazione e la ricerca; tutelare e valorizzare gli archivi di architettura contemporanea. Nell’ambito di applicazione della legge sono compresi i progetti di trasformazione del territorio e, quindi, ogni atto riguardante l’inserimento di nuove opere nei diversi contesti naturali ed urbani, gli interventi sul patrimonio edilizio esistente, la tutela e la valorizzazione del paesaggio, la realizzazione e la modernizzazione delle infrastrutture (art. 2). È prevista l’attivazione di procedure di riconoscimento delle opere di architettura contemporanea, utilizzando lo strumento della dichiarazione di importante carattere artistico. Il riconoscimento consente di accedere ai contributi di cui agli articoli 35 e 37 del decreto legislativo 22 gennaio 2007, n. 42 e successive modificazioni (art. 4). Riconoscimenti di carattere non economico sono anche previsti a quegli enti pubblici e soggetti privati che si siano distinti nel commissionare, ideare o realizzare progetti e opere di particolare qualità architettonica e urbanistica (art. 5). Da parte del Ministero per i Beni e le attività culturali e del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, viene promossa l’alta formazione e la ricerca, allo scopo di diffondere la cultura architettonica, urbanistica e del paesaggio (art. 7). Viene delineato altresì il ruolo del “Centro nazionale per la documentazione e la valorizzazione delle arti contemporanee”, con riferimento al settore dell’architettura, mediante la promozione: a) della costituzione di centri territoriali di documentazione per l´architettura e per l´urbanistica moderna contemporanea; b) della conoscenza della cultura e del patrimonio architettonico e urbanistico (art. 8). È prevista la definizione e l’aggiornamento del “Piano per la qualità delle costruzioni pubbliche statali”, al fine di individuare le linee prioritarie di intervento (art. 9). Infine, le amministrazioni pubbliche destinano all’inserimento di opere d’arte nei nuovi edifici pubblici una quota, non inferiore al 2 % della spesa totale prevista per i lavori di costruzione dei medesimi, nonché di ristrutturazione edilizia ed urbanistica di quelli esistenti (at. 10). .  
   
   
ISTITUTO REGIONALE PER LE VILLE VENETE NEL GOTHA DELLA CULTURA  
 
 Vicenza, 24 settembre 2008 - L’istituto Regionale per le Ville Venete come Fenice e Biennale di Venezia o gli scrittori Mario Rigoni Stern, Andrea Zanzotto e Luigi Meneghello. Ad accomunarli il premio “Basilica Palladiana” che quest’anno è stato assegnato all’Ente che si occupa della tutela e salvaguardia del patrimonio di oltre 4mila ville disseminate tra Veneto e Friuli Venezia Giulia. Durante la cerimonia, svoltasi a Sandrigo nei giorni scorsi, l’ambito premio è stato consegnato nelle mani di Nadia Qualarsa, presidente dell’Istituto. «Questo è un ulteriore riconoscimento al lavoro dell’ente – ha sottolineato la presidente – che quest’anno festeggia i cinquant’anni dalla sua fondazione. Non solo. Arriva in concomitanza con il cinquecentenario della nascita di Andrea Palladio e in un momento cruciale per il futuro dell’immenso patrimonio artistico, culturale e architettonico rappresentato dalle nostre ville. Sfida che ci impone una profonda riflessione sul futuro e sulla funzione moderna che queste strutture devono assumere per avere nuova vita e sul loro ruolo come “prodotto culturale”, in grado di diventare un ulteriore fiore all’occhiello per il turismo veneto». Entrambi temi al centro della settimana dedicata al secondo Festival della Villa Veneta, in programma dal 27 settembre al 4 ottobre. E in effetti, come ha ricordato l’avvocato Michele Benetazzo, presidente della Pro Sandrigo e del premio, l’Istituto Regionale per le Ville Venete ha saputo distinguersi per la sua attiva presenza nella promozione e salvaguardia del patrimonio culturale regionale. Lo dimostrano anche le numerose attestazioni di stima giunte alla Qualarsa e lette durante la serata, tra cui quella del Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Sandro Bondi, e del Ministro per le Politiche Sociali, Maurizio Sacconi. Tra le autorità presenti, anche il consigliere regionale Roberto Ciambetti e il vice-presidente della provincia di Vicenza Dino Secco hanno voluto indirizzare parole di elogio a chi da sempre si preoccupa di “fare cultura”, preservando caratteri e peculiarità tipicamente veneti. La stessa presidente Qualarsa ha aggiunto che «si tratta di un riconoscimento ancora più coinvolgente ed emoziante per la sua “veneticità”. E che, in un certo senso, viene a premiare un esempio di federalismo culturale ante-litteram, che l’Istituto Regionale ha saputo portare al successo grazie all’impegno dei suoi collaboratori e alla qualità dei suoi interventi». L’obiettivo del riconoscimento da oltre 40 anni è in effetti quello di «onorare persone, enti e istituzioni venete» ed è organizzato con il patrocinio degli Enti pubblici veneti e in collaborazione con l’Unione nazionale delle Pro Loco. Nelle passate edizioni ha visto tra i vincitori alcuni dei nomi più importanti del panorama artistico e culturale del Veneto. Dal 1962 a oggi, il Premio "Basilica Palladiana" è stato assegnato, fra gli altri, a Cesco Baseggio, Gianni Ferrio, Pino Donaggio, Mario Del Monaco, Arnoldo Mondadori, Gigliola Cinquetti, Giorgio Gaber, Anna Proclemer, Walter Chiari, I Solisti Veneti, Pierre Cardin, Diego Valeri, Andrea Zanzotto, Neri Pozza, Alberto Lionello, Tono Zancanaro, Giulietta Masina, Ottavio Missoni, Uto Ughi, Bepi De Marzi, Bruno Giuranna, Ottavia Piccolo, Luigi Meneghello, Lelio Luttazzi, Renato Bruson, Ermanno Olmi, Mario Rigoni Stern, Renato Cevese, Beni Montresor, Gian Antonio Cibotto, Fernando Bandini, Diego Dalla Palma, Cecilia Gasdia, Carlo Mazzacurati, Claudio Magris e Marco Paolini. Fra gli enti, all´Arena di Verona, all´Accademia Olimpica di Vicenza, al Gran Teatro La Fenice, alla Biennale di Venezia. La cerimonia si è svolta presso la villa Sesso-schiavo di Sandrigo, eretta nel 1570 e attribuita al Palladio e allo Zamberlan, che all´interno conserva affreschi attribuiti a Giovanni Battista Zelotti (1526-78), ed è stata accompagnata da un concerto di musica da camera che ha introdotto gli ospiti in un’atmosfera tipicamente rinascimentale. In perfetta linea con l’ambiente della villa veneta. .  
   
   
DA REGIONE LAZIO MUTUI AGEVOLATI PER ACQUISTO CASE DA ENTI  
 
Roma, 24 settembre 2008 - La Giunta della Regione Lazio presieduta da Piero Marrazzo ha approvato una delibera che favorirà mutui agevolati per inquilini che vorranno acquistare alloggi in dismissione da parte degli enti proprietari come prima casa. ´´Abbiamo inserito l´innalzamento del tetto massimo del mutuo richiedibile a Sviluppo Lazio da 100mila a 200mila euro -ha spiegato l´assessore regionale alle Politiche per la casa Mario Di Carlo- di cui 100mila avranno un tasso dell´1% e gli altri un tasso normale. Questa agevolazione, che finora ha funzionato tramite bando, ora sarà attuabile tramite sportello´´. ´´Il cittadino che vorrà acquistare la propria casa da un ente in dismissione potrà rivolgersi a Sviluppo Lazio e attivare questo processo” -ha aggiunto Di Carlo- “l´Ater potrà acquistare le abitazioni che rimarranno invendute, e subentrare così agli enti alle stesse condizioni. Il fondo stanziato dalla Regione e´ di 160mln di euro per l´Ater e di 50mln per i singoli inquilini. Tra gli alloggi in dismissione se ne contano attualmente 47 in via dei Colli Portuensi, 271 in via delle Pincherle, a Roma e 138 a Latina´´. .  
   
   
EDILIZIA, CONSEGNATI GLI ALLOGGI DI EDILIZIA POPOLARE IN VIA AGLIETTO A SAVONA RECUPERO URBANO ANCHE PER L´ AREA DELL´EX FONDERIA BALBONTIN  
 
Genova, 24 Settembre 2008 - Sono stati consegnati il 22 settembre i 51 alloggi di edilizia residenziale popolare (Erp) del terzo e ultimo lotto di abitazioni del complesso di via Aglietto a Savona, alla presenza, tra gli altri, del presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, del sindaco Federico Berruti, dell´assessore regionale alle Politiche abitative e edilizia Bianca Maria Berruti, dell´assessore regionale all´Urbanistica Carlo Ruggeri e dell´amministratore unico di Arte (agenzia regionale territoriale per l´edilizia) Cesare Rè. I 51 alloggi, cinque dei quali per disabili, hanno una metratura che varia tra i 40 e gli 80 metri quadrati (due o tre camere, un disimpegno e un bagno). Il loro canone di affitto è in funzione del reddito del nucleo familiare e della metratura dell´alloggio assegnato. Le assegnazioni interessano i primi della graduatoria (redditi bassi) e gli alloggi sono di taglio contenuto, perciò il loro canone potrà variare, mediamente, tra i 30 ed i 70 euro mensili più le spese condominiali (contenute a causa del riscaldamento è autonomo). L´operazione di recupero del vecchio immobile si è sviluppata per lotti funzionali e attraverso un ampio arco temporale e rientra in un Programma Organico di Intervento (Poi), promosso dal Comune di Savona, e attuato oltre che da Arte Savona anche dalle Opere Sociali di N. S. Signora di Misericordia con la ristrutturazione di Villa Rossa e della Filanda. L´intervento è stato finanziato per un totale di Euro 6. 656. 538,60. L´immobile, denominato "Le Case Operaie", era stato costruito all´inizio del ´900 da Angelo Viglienzoni, industriale del vetro, per dare alloggio agli operai della propria fabbrica. Alla sua morte, l´industriale lasciò gran parte del suo patrimonio, compreso questo fabbricato, alle Opere Sociali di Ns di Misericordia che lo utilizzò per scopi sociali ed assistenziali. Si tratta di un caso, raro in Liguria, di casa a ballatoio che Arte ha acquistato dalle Opere Sociali. La struttura presentava un notevole stato di degrado e il suo il recupero è stato effettuato nel rigoroso rispetto architettonico dell´edificio storico migliorandone, inoltre, l´accesso con la costruzione di due nuovi impianti ascensore. I lavori sono stati eseguiti a lotti successivi in modo da organizzare la mobilità degli inquilini che sono stati spostati in alloggi disponibili di proprietà di Arte o in alloggi dello stesso fabbricato, una volta completati i lavori previsti. Complessivamente sono state recuperate 108 abitazioni di edilizia residenziale popolare e la sede attuale di Arte Savona. I 51 alloggi consegnati oggi costituiscono il terzo (e ultimo) lotto che completa l´intervento programmato. Precedentemente sono stati consegnati 33 alloggi (lotto 1) nell´aprile 1996 e 24 alloggi (lotto 2) nel marzo 1998. La notevole distanza temporale tra la consegna del secondo lotto ed il terzo è legata al fallimento consecutivo di ben due imprese appaltatrici. Il quartiere sarà oggetto anche di un altro importante recupero urbano da parte di Progetto Ponente, società pubblico - privata controllata da Arte Savona. Sul sedime dell´ ex Fonderia Balbontin (azienda nata agli inizi del ´900 e chiusa negli anni ´70) adiacente al fabbricato di Via Aglietto, sorgeranno 156 nuovi alloggi e nuovi spazi commerciali: Progetto Ponente metterà in vendita al mercato libero 56 alloggi; altri 50 alloggi saranno venduti a prezzi di edilizia convenzionata ed i restanti 50 alloggi verranno affittati a canone moderato. Le assegnazioni, esclusi gli alloggi in vendita a mercato libero, verranno effettuate sulla base di graduatorie redatte mediante bandi pubblici. Il progetto, allo stato attuale, è all´esame del Comune di Savona e si prevede che la Conferenza dei Servizi possa approvarlo in seduta deliberante nelle prossime settimane. Il cantiere dovrebbe essere aperto nei primi mesi del 2009. .  
   
   
REGIONE. VENETO “APPROVATO AVVISO PUBBLICO PER RICERCA IMMOBILE DA ADIBIRE A SEDE CENTRO REGIONALE EMERGENZE PROTEZIONE CIVILE”  
 
Venezia 24 settembre 2008 - La Giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale alle politiche del demanio patrimonio Flavio Silvestrin, di concerto con l’assessore alle politiche della protezione civile Elena Donazzan, ha approvato un avviso pubblico di ricerca di un immobile in locazione da adibire a sede del “Centro Regionale d’Emergenze di Protezione Civile” e ha incaricato la Direzione regionale Demanio Patrimonio e Sedi di attuare il provvedimento. L’avviso sarà pubblicato dall’Ufficio delle Pubblicazioni Ufficiali della Comunità Europea e sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. “Il provvedimento- spiega Silvestrin- si è reso necessario per l’attuale inadeguatezza della sede che ospita la protezione civile. Si tratta di spazi – attualmente locati a Mestre in via Paolucci - ormai insufficienti sia per gli uffici che per le superfici destinate a sala operativa del Corem (Coordinamento Regionale in Emergenza) e del Cfd (Centro funzionale decentrato). Ora le competenti strutture regionali (Servizio di protezione civile, Direzione Demanio e Patrimonio, Sistema Informatico, Sanità e Sociale, Servizio antincendio boschivo) in collaborazione con Arpav stanno procedendo alla redazione di un progetto per la costruzione di una nuova sede della “Centro Regionale di Emergenze di Protezione Civile” che, con il concorso delle risorse comunitarie potrebbe soddisfare le esigenze della nuova struttura. Tale processo, tuttavia- prosegue Silvestrin – richiederà almeno quattro o cinque anni per cui non è possibile mantenere la situazione attuale così a lungo bisogna quindi dotarsi di una nuova sede, sempre in locazione, per il tempo necessario alla realizzazione della nuova sede”. .  
   
   
LODI VECCHIO, POSA PRIMA PIETRA 12 ALLOGGI L´OPERA PREVISTA NELL´ACCORDO DA 5 MIL. FINANZIATO DALLA REGIONE  
 
Milano, 23 settembre 2008 - L´assessore regionale alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti, ha partecipato venerdì 19 settembre, alla cerimonia di posa della prima pietra del nuovo complesso residenziale di via Pandolfi a Lodi Vecchio. L´intervento - che lo stesso Scotti ha illustrato insieme al sindaco, Giovanni Carlo Cordoni presso la Sala consigliare di Piazza Vittorio Veneto - riguarda la realizzazione di 12 alloggi (10 da 36 mq e 2 da 42 mq) che andranno ad occupare un´area di 1. 600 mq e che dovranno essere terminati entro la fine del prossimo anno. Il costo complessivo ammonta a 876. 000 euro, 555. 000 dei quali finanziati direttamente da Regione Lombardia. L´intervento rientra nell´ambito degli Accordi Quadro di Sviluppo Territoriale sottoscritti lo scorso mese di gennaio dallo stesso assessore Scotti con i presidenti della Aler lombarde e i rappresentanti degli Enti locali coinvolti. Grazie ad uno stanziamento regionale di oltre 181 milioni di euro, infatti, il patrimonio di edilizia residenziale pubblica della Lombardia aumenterà di 2. 738 alloggi: 567 saranno ristrutturati, 2. 021 costruiti ex novo e 150 acquisiti. Di questi, 1. 814 saranno assegnati a canone sociale (e cioè a coloro che hanno un reddito Isee fino a 14 mila euro e che, dunque, pagheranno un canone calcolato in base alla nuova legge regionale) e i rimanenti 924 a canone moderato (circa 350 euro al mese per un alloggio di 80 mq). "L´accordo Quadro di Sviluppo Territoriale - spiega l´assessore Scotti - è lo strumento innovativo ed efficace, con il quale Regione Lombardia ha scelto di contribuire in maniera forte e decisa, ma soprattutto in stretto raccordo con gli Enti locali e territoriali, per affrontare il tema della casa". "Il metodo - prosegue l´assessore Scotti - è proprio quello che si è già rivelato vincente: il coinvolgimento degli Enti locali chiamati a rilevare i bisogni sul territorio e a precisarli nel dettaglio in dialogo con la Regione. Ciò garantirà tempi certi e rapidi di realizzazione. Entro novembre 2009 l´intero intervento dovrà essere concluso a tutto vantaggio di chi non può permettersi di pagare le cifre che il libero mercato immobiliare impone". Accordi Quadro Di Sviluppo Territoriale In Provincia Di Lodi – Scheda - Nel complesso, grazie al finanziamento regionale di 5 milioni di euro, saranno messi in locazione 83 alloggi: 1) Casalpusterlengo - Nuova costruzione di 32 alloggi (2 interventi da 16 alloggi l´uno) a canone sociale nei lotti 6 e 11 previsti nel piano di zona 4. Finanziamento regionale: 2. 562. 000 euro. 2) Lodi Vecchio - Realizzazione di 22 nuovi alloggi a canone sociale, 12 in via Pandolfi (finanziamento regionale: 555. 500 euro) e 10 in via Leopardi (finanziamento regionale: 509. 000 euro). 3) Massalengo - Costruzione di 15 nuovi alloggi a canone moderato in località Cascina Vigana. Finanziamento regionale: 573. 000 euro. 4) Somaglia - Recupero di 14 alloggi a canone sociale in via Vigoni e via Battisti. Finanziamento regionale: 890. 593 euro. .