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Notiziario Marketpress di Mercoledì 02 Maggio 2012
UE, MERCATO DELL´ENERGIA: LA LEGISLAZIONE NAZIONALE IN 5 STATI MEMBRI NON È ANCORA PIENAMENTE IN LINEA CON LE NORME  
 
 Ue Bruxelles, 2 maggio 2012 – L’ apertura dei mercati dell´energia alla concorrenza è la chiave per la competitività dell´economia europea nel suo complesso. Un efficiente, interconnesso e trasparente del mercato interno europeo dell´energia può anche offrire ai consumatori una scelta tra diverse aziende erogatrici di gas ed energia elettrica e renderà il mercato accessibile a tutti i fornitori. Le direttive elettricità e gas del Terzo pacchetto energia doveva essere recepita dagli Stati membri entro il 3 marzo 2011. Per quanto ad oggi la Finlandia, la Svezia e il Regno Unito non hanno informato la Commissione di tutte le misure di recepimento necessarie al pieno recepimento delle due direttive e Austria ed Estonia non lo hanno fatto per quanto riguarda la direttiva sull´energia elettrica. Di conseguenza, la Commissione ha inviato il 26 aprile 8 pareri motivati ​​a questi 5 Stati membri a chiedere loro di rispettare il loro obbligo giuridico. Gli Stati membri hanno ora due mesi per rispondere. Se non rispettano la Commissione può adire la Corte di giustizia dell´Unione europea. Questa azione completa dei pareri motivati ​​inviati nel mese di febbraio 2012 per 8 Stati membri che non hanno a quel tempo tutte le misure di recepimento notificate alla Commissione. Allo stesso tempo, la Commissione sta ancora analizzando le misure notificate dagli Stati membri che hanno solo parzialmente recepito le direttive, e deciderà su ulteriori iniziative nei prossimi mesi.  
   
   
BOLZANO: CONVEGNO ARGE ALP SULLE ENERGIE RINNOVABILI IL 3 E 4 MAGGIO "VERSO LA CITTÀ DELL´ENERGIA"  
 
Bolzano, 2 maggio 2012 - Giovedì 3 maggio 2012, alle ore 13.00, nelle Sale del Tribunale amministrativo regionale a San Gallo (Ch) saranno aperti i lavori del Convegno Arge Alp "Verso la città dell´energia" organizzato dal Contone San Gallo che attualmente esercita la presidente della Comunità di lavoro delle Regioni dell´arco alpino. Tra i comuni che presentano i loro progetti di utilizzo di fonti rinnovabili vi è quello altoatesino di Dobbiaco. Nelle Alpi l´energia viene tradizionalmente prodotta con legno e risorse idriche – ultimamente anche da sole, vento e geotermia, poiché le regioni alpine sfruttano in misura sempre maggiore le opportunità economiche offerte da un futuro di energie rinnovabili ed efficienti. La Comunità di Lavoro delle Regioni Alpine (Arge Alp) si occupa per questo da diverso tempo della tematica delle energie rinnovabili. Già oggi molti comuni delle regioni e dei cantoni Arge Alp occupano posizioni leader nel Benchmarking dell´European Energy Award (Eea). Qui risiedono infatti un quarto dei comuni europei premiati con il Eea-gold-award. Adesso si tratta di consolidare questa posizione di punta. Il Canton S. Gallo, che attualmente esercita la presidenza dell´Arge Alp, ha scelto come tema dell´anno: "Le Alpi: fonte di energia rinnovabile" e ha deciso di organizzare un convegno sul tema.  
   
   
SORGENIA (GRUPPO CIR): RICAVI A 602 MILIONI (+9,5%), ENERGIA ELETTRICA VENDUTA IN CRESCITA (+17,3%), EBITDA IN CALO A CIRCA 27 MILIONI DI EURO  
 
Milano, 2 maggio 2012 - Il Consiglio di Amministrazione di Sorgenia Spa, società controllata dal gruppo Cir e partecipata dal principale operatore elettrico austriaco Verbund, si è riunito il 23 aprile sotto la presidenza di Rodolfo De Benedetti e ha approvato i risultati del primo trimestre del 2012. I risultati di Sorgenia nel primo trimestre del 2012 sono in linea con le previsioni di rallentamento del settore elettrico nazionale alla luce della recessione in atto e degli alti costi del gas in Italia. Nel periodo, in particolare, la domanda nazionale di energia elettrica si è ridotta del 3,3% a parità di calendario. In questo contesto anche Sorgenia ha riportato risultati in calo rispetto al primo trimestre dello scorso anno, in quanto i margini della società sono stati penalizzati dalla minore redditività della generazione di energia elettrica (dovuta in particolare all’aumento del prezzo del gas in centrale), dai maggiori accantonamenti su crediti vantati verso clienti per effetto della recessione e dalla riduzione dei volumi di vendita di gas naturale. I ricavi del gruppo Sorgenia nel primo trimestre del 2012 sono ammontati a 601,9 milioni di euro, in crescita del 9,5% rispetto al dato del 2011 (549,7 milioni di euro). L´ebitda adjusted del trimestre è stato pari a 26,8 milioni di euro, in calo del 41,1% da 45,5 milioni di euro del primo trimestre del 2011. L’ebitda è ammontato a 27,5 milioni di euro rispetto a 51,5 milioni di euro del 2011. Il sensibile calo dei margini rispetto allo scorso anno è riconducibile essenzialmente a tre fattori: - la riduzione dei margini di generazione termoelettrica, penalizzati in particolare dal significativo rallentamento della domanda, dall’aumento del prezzo del gas in centrale, dalla sovraccapacità produttiva del sistema elettrico e dalla concorrenza delle fonti rinnovabili nelle ore di picco; - i maggiori accantonamenti effettuati sui crediti vantati verso i clienti a causa del deterioramento della situazione economica; - la diminuzione dei volumi di vendita di gas naturale e dei relativi margini. Il risultato netto di gruppo adjusted del trimestre è stato negativo per 16,7 milioni di euro rispetto a un utile di 2,9 milioni di euro del primo trimestre del 2011. Il risultato netto di gruppo è stato negativo per 14,7 milioni di euro rispetto a un utile di 6,8 milioni di euro dell’analogo periodo del 2011. L’indebitamento finanziario netto consolidato al 31 marzo 2012 è risultato pari a 1.794,4 milioni di euro, rispetto a 1.667,2 milioni al 31 dicembre 2011. La variazione è dovuta ai previsti investimenti in capacità produttiva e all’aumento del capitale circolante, legato anche a fattori stagionali. I dipendenti del gruppo al 31 marzo 2012 erano 474 (466 al 31 dicembre 2011). Per quanto riguarda l´avanzamento del Business Plan 2011-2016, nel corso del trimestre sono stati sostanzialmente completati i lavori di realizzazione della centrale di Aprilia (Latina), quarto e ultimo impianto a ciclo combinato (Ccgt) previsto nei piani di Sorgenia, la cui entrata in esercizio commerciale è prevista nel secondo trimestre del 2012. Proseguono inoltre le attività di costruzione di quattro nuovi parchi eolici in Italia per complessivi 40 Mw – la cui marcia commerciale è prevista entro la fine del 2012 – e di un nuovo impianto eolico in Francia di 12,5 Mw. Continuano anche le attività nell´area Ricerca e produzione di idrocarburi (E&p), attraverso le licenze di esplorazione in Colombia e Mare del Nord.  
   
   
CROAZIA, COSTRUZIONE CENTRALE TERMOELETTRICA A BIOMASSA  
 
Zagabria, 2 maggio 2012 - Il progetto innovativo è fra quelli privilegiati dalla città di Umago, in Croazia, ed è stato annunciato recentemente nel corso di una conferenza stampa: si tratta della futura centrale a biomassa, che sarà costruita su 17 ettari nella nuova zona industriale di Ungaria, e che potrebbe diventare estremamente utile per trasformare in energia anche gli scarti dell´olivicoltura, della potatura della vite e dei frantoi per la molitura dell´oliva: migliaia di tonnellate di scarti, che altrimenti andrebbero perduti. L´impianto - peraltro ancora in attesa dello studio di fattibilità - potrà avere una capacità di 20-30.000 tonnellate di residui, con una cinquantina di nuovi posti di lavoro. Il costo dell´impianto ammonta a 10 milioni di euro e potrebbe venire realizzato nell´arco di 3-4 anni.  
   
   
PIROGASSIFICATORE, ROSSI: “TOSCANA TERRA DELLA LEGALITÀ E DEL DIRITTO”  
 
Firenze, 2 maggio 2012 – “La Toscana è una terra dove un’impresa che rispetta le leggi, i regolamenti e i pareri tecnici vincolanti, ha diritto ad ottenere in tempi rapidi le autorizzazioni per le sue attività. Questo, fino a prova contraria, è quanto avvenuto per il pirogassificatore”. Così dichiara il presidente Enrico Rossi sulla contestata vicenda. “La Regione Toscana – prosegue – si è attenuta a questa linea: quella della legalità e del diritto, contrapposti all’arroganza e all’esercizio arbitrario del potere, da qualsiasi parte provengano. Infatti, l’articolo 1 della Costituzione italiana recita: “La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.  
   
   
SLOVENIA, "PETROL" ACQUISTA LA SERBA BEOGAS  
 
Lubiana, 2 maggio 2012 - La compagnia energetica slovena Petrol sta concludendo le trattative per l´acquisto della società serba Beogas. In particolare, Rok Vodnik, membro del consiglio di amministrazione della Petrol, avrebbe precisato che le trattative sarebbero oramai prossime a sancire il take-over dell´azienda serba entro pochissimo tempo.  
   
   
RENDIMENTO ENERGETICO DEGLI EDIFICI: LA COMMISSIONE EUROPEA DEFERISCE L´ITALIA ALLA CORTE DI GIUSTIZIA  
 
Bruxelles, 2 maggio 2012 – Gli edifici sono all´origine di circa il 40% del consumo energetico e del 36% delle emissioni di Co2 nell´Unione europea. La normativa europea mira a ridurre in misura significativa il consumo energetico degli edifici, contribuendo alla lotta contro il riscaldamento climatico e a rafforzare la sicurezza energetica dell´Ue. Importanti risparmi di energia possono consentire inoltre alle famiglie di ridurre drasticamente la spesa per questa voce. È quindi fondamentale che gli Stati membri applichino integralmente la suddetta normativa. La Commissione ha quindi deciso il 26 aprile di deferire l´Italia alla Corte di giustizia dell´Ue per non essersi pienamente conformata alla direttiva 2002/91/Ce sul rendimento energetico nell´edilizia. La normativa italiana infatti non è conforme alle disposizioni relative agli attestati di rendimento energetico. Inoltre, le autorità italiane non hanno ancora comunicato le misure di attuazione relative alle ispezioni dei sistemi di condizionamento d´aria. La direttiva prevede che, in fase di costruzione, compravendita o locazione di un edificio, l´attestato di certificazione energetica sia messo a disposizione del proprietario o che questi lo metta a disposizione del futuro acquirente o locatario. Si tratta di un elemento essenziale in quanto permette di avere un quadro chiaro della qualità dell´edificio sotto il profilo del risparmio energetico e dei relativi costi. Tali attestati e le relative ispezioni devono essere rispettivamente compilati ed eseguite da esperti qualificati e/o accreditati. Attualmente, la direttiva italiana non prevede questo requisito per tutti gli edifici e comprende deroghe all´obbligo di certificazione da parte di un esperto che non sono previste nella direttiva. Per quanto riguarda i sistemi di condizionamento d´aria, la direttiva prevede ispezioni periodiche che contemplino una valutazione dell´efficienza del sistema e del suo dimensionamento, corredata da raccomandazioni in merito ai possibili miglioramenti. Le autorità italiane finora non hanno notificato alcuna misura attuativa di questa disposizione. Contesto Il procedimento d´infrazione riguarda la direttiva 2002/91/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2002, sul rendimento energetico nell´edilizia (Gu L1 del 4.1.2003). A norma della direttiva, gli Stati membri applicano una metodologia di calcolo del rendimento energetico di tutti i tipi di edifici. Gli Stati membri devono inoltre assicurare la certificazione del rendimento energetico degli edifici e prevedere ispezioni periodiche di caldaie e sistemi di condizionamento d´aria. Nel 2006 è stato avviato un procedimento di infrazione nei confronti dell´Italia per recepimento incompleto e non corretto della direttiva. Nonostante diverse lettere di costituzione in mora e pareri motivati inviati alle autorità italiane, la normativa continua a non essere conforme alla direttiva. Ulteriori informazioni La direttiva sul rendimento energetico degli edifici è consultabile qui. Pagina web della Commissione dedicata al rendimento energetico degli edifici: http://ec.Europa.eu/energy/efficiency/buildings/buildings_en.htm  Delle informazioni concise sulle fasi di un procedimento di infrazione sono disponibili qui. Le statistiche aggiornate sulle infrazioni in generale sono disponibili al seguente indirizzo: http://ec.Europa.eu/eu_law/infringements/infringements_en.htm    
   
   
PUGLIA: FORMAZIONE PER I COMUNI SU RIGENERAZIONE URBANA  
 
Bari, 2 maggio 2012 - Oggi dalle ore 9.00 alle 14.00, nella Sala Conferenze del Cineporto all´interno della Fiera del Levante, l´assessore Angela Barbanente aprirà i lavori del seminario su "Norme regionali per la rigenerazione urbana (Lr n. 21/2008): le opportunità per i Comuni”. Il seminario è rivolto a tutti i responsabili tecnici di edilizia e urbanistica dei Comuni pugliesi ed è parte di un programma di attività formative organizzato dall’Area “Politiche per la Mobilità e la Qualità Urbana”, in collaborazione con l’Anci Puglia, al fine di potenziare la capacità di dare coerente e rapida attuazione alle più innovative leggi regionali in materia di assetto del territorio, urbanistica ed edilizia. L’interesse riscosso dall’iniziativa è dimostrato dalle richieste di iscrizione già pervenute da parte di 120 tecnici comunali. Questo ciclo di iniziative ha avuto inizio con il seminario del 18 ottobre 2011, dedicato alla legge 21 del 2011, al quale è seguito quello di aprile sulla legge regionale 13/2008 “Norme per l’abitare sostenibile”. Il secondo modulo del seminario si svolgerà mercoledì 9 maggio 2012 e verterà sulla promozione della rigenerazione, e in particolare sulle modalità e gli incentivi previsti dalla legge regionale n. 21/2008 per l’attivazione di rapporti sinergici e complementari tra operatore pubblico e operatore privato.  
   
   
EDILIZIA FVG:RIFORMA ATER PERCORSO APERTO E PARTECIPATO  
 
 Trieste, 2 aprile 2012 - "La riforma delle Ater-aziende Territoriali per l´Edilizia Residenziale in Friuli Venezia Giulia ha un solo obiettivo: rispondere al bisogno di alloggi dei cittadini, un bisogno che nel prossimo futuro si farà ancora più acuto". Lo ha detto l´assessore regionale ai Lavori pubblici Riccardo Riccardi che, il 26 aprile a Trieste, ha inaugurato un nuovo intervento dell´Ater: 180 appartamenti realizzati grazie alla riqualificazione dell´area dell´ex caserma Montebello di via Cumano, affacciata su piazzale De Gasperi. Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti, assieme a Riccardi, il vicepresidente dell´Ater di Trieste Tullio Pantaleo, l´assessore alle Politiche sociali del Comune di Trieste Laura Famulari, il presidente della Vi Commissione del Consiglio regionale Piero Camber. "La riforma - ha sottolineato Riccardi - è un percorso obbligato, per liberare risorse e garantire quindi una risposta ai bisogni. Da qui alla prossima legge Finanziaria sarà dunque avviato un percorso di approfondimento, coinvolgendo tutti i soggetti interessati, con equilibrio, senza soluzioni precostituite, meno che meno quella di un´Ater unica regionale". "Le Ater - ha voluto assicurare Riccardi - non sono Enti inutili da smontare, ma al contrario un patrimonio di professionalità da cui partire per attuare la riforma". Avviata nel 2006, la riqualificazione dell´area dell´ex caserma Montebello, da tempo abbandonata, ha permesso di realizzare quattro edifici di sette piani, suddivisi in due blocchi, con negozi, parcheggi, spazi verdi che si inseriscono nella vita del quartiere, con un investimento complessivo di 21 milioni di euro in parte reperiti grazie al Fondo unico regionale per l´Edilizia residenziale, in parte utilizzando risorse proprie dell´Ater di Trieste. Le metrature degli appartamenti variano da 38 a 95 metri quadri, per una spesa media di 108.000 euro per alloggio. Ciascun edificio è dotato di ascensore, posti macchina interrati (276 in tutto), con un´attenzione particolare al risparmio energetico. La corte interna, che ha caratteristiche di piazza alberata, è aperta a tutti i residenti del quartiere. "Oggi - ha detto Riccardi - regaliamo un futuro a 180 famiglie, che avranno finalmente una casa, realizzando il sogno di una vita".  
   
   
LOMBARDIA: PERMETTERE ALLE IMPRESE DI STARE SUL CAMPO  
 
Cantù/co, 2 maggio 2012 - "Come Regione Lombardia dobbiamo permettere alle nostre imprese di essere sempre sul campo e questo rientra nelle azioni che, seppur con mille difficoltà, proprio la Regione, con coerenza, ha voluto portare avanti in questi anni. Un´occasione come questa di Cantù non poteva sfuggire". E´ quanto detto dal vice presidente e assessore all´Industria e Artigianato di Regione Lombardia Andrea Gibelli, il 26 aprile nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto ´Helsinki-cantù-helsinki´, svoltasi nella città comasca nella sede di ´Qualità Cantù´. Iniziativa Per Far Scoprire Nostre Attività - L´iniziativa continua e sviluppa quanto già realizzato tra Cantù e Helsinki in occasione dell´evento promosso da ´Qualità Cantù´ durante il Salone Internazionale del Mobile 2011. Il progetto, che si è svolto durante il Salone del mobile e proseguirà fino a settembre 2012, vuole avvicinare un gruppo di giovani designers finlandesi alla conoscenza delle capacità produttive canturine e guidarli alla scoperta delle migliori attività artigiane, delle loro abilità e qualità. Nell´ambito di tale iniziativa è prevista la partecipazione di Regione Lombardia alla fiera ´Habitare 2012´, che si terrà a Helsinki dal 12 al 16 settembre 2012. Progetto Con Helsinki Punto Di Partenza E Di Idee - "Il progetto con Helsinki - ha proseguito il vice presidente Gibelli - costituisce un punto di continuità rispetto al passato, ma ci sono anche alcune novità e va visto con una prospettiva più ampia. Il ´Made in Cantù´ ha importanti elementi di quello che chiamo ´Made in Italy by Lombardia´ ed è autoreferenziale per quello che riguarda la qualità: Cantù è già sinonimo di qualità. E proprio a fronte di questo non può che essere accompagnato in queste esperienze". Attrattività E Caratterizzazione Territoriale - Il vice presidente della Regione ha voluto poi sottolineare quelle che sono le direzioni su cui l´istituzione si muoverà in futuro. "Il primo tema - ha detto Gibelli - è quello legato all´attrattività territoriale, è sempre più importante ´brandizzare´ il marchio con il territorio. Il Canturino si candida a essere un territorio con una forte caratterizzazione. A Cantù si creano prodotti non clonabili e si è capaci di coniugare tecnologia, maestranze qualificate e grandi inventività e creatività, insieme a un cultura che è un elemento di competitività. Qui a Cantù si è capaci di tradurre i sogni in realtà: prodotti non ripetibili e di grande qualità". Accedere Ad Altri Fondi Europei - Chiudendo il suo intervento, Gibelli ha spiegato che "bisogna sfruttare i nuovi strumenti anche economici e finanziari che l´Unione Europea ci mette a disposizione. Serve ottenere risorse aggiuntive per sostenere soprattutto quelle imprese che già si muove attorno all´Euroregione. Un lavoro, quello sull´Euroregione, assolutamente fondamentale. Questo progetto con Helsinki è la punta di un iceberg delle richieste che arrivano in Regione Lombardia. Quando ci sei vendi, quando non ci sei il mercato non decolla".  
   
   
PON RICERCA, PER LA PUGLIA DUE NUOVI DISTRETTI AD ALTA TECNOLOGIA  
 
Bari, 2 maggio 2012 - Il panorama dei distretti tecnologici pugliesi si completa, arricchendosi di due nuovi soggetti. Il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca ha, infatti, approvato nei giorni scorsi la graduatoria, nell’ambito del Pon Ricerca e Competitività, che riconosce il Distretto Aerospaziale Pugliese (Dta) e il Distretto delle Biotecnologie per la salute (H-bio), posizionati rispettivamente al primo e quarto posto delle 42 proposte di Studi di Fattibilità ammesse. Due le Azioni previste dal Bando, “Distretti tecnologici e relative reti” e “Laboratori pubblico-privati e relative reti”, rivolte sia al potenziamento e all’eventuale completamento di quanto avviato, d’intesa con le Regioni, in questi ultimi anni; sia alla creazione di nuovi Distretti ad Alta Tecnologia e/o nuove Aggregazioni Pubblico-private, secondo quanto concordato con le amministrazioni regionali, in modo da integrare le azioni con le linee di sviluppo strategico degli enti stessi. “La Regione Puglia – ha commentato il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola – si è guadagnata, grazie al lavoro di un distretto produttivo in grado di interloquire con il mondo intero, la titolarità ad essere uno dei poli italiani, insieme a Campania e Piemonte, che sul tema dell’aerospazio è in grado attrarre grandi commesse. Si tratta di una scommessa vinta che fa scorgere, in una logica di complementarietà, rilevanti ricadute di sviluppo del nostro territorio”. Anche sul tema delle biotecnologie per la salute, Vendola ha sottolineato che “le competenze presenti nel nostro territorio sono altrettanto significative e si poggiano su una feconda relazione con imprese locali. Ora, a questa eccellenza scientifica bisogna affiancare un sistema di imprese nazionali e internazionali che utilizzi i talenti presente nella nostra regione, in modo da attrarre nuovi grandi player industriali”. La graduatoria pubblicata dal Miur attiene all’Azione relativa alla creazione di nuovi "Distretti ad Alta Tecnologia e relative reti". I soggetti economici e scientifici hanno presentato, così come prevedeva il bando, Studi di Fattibilità volti alla definizione degli obiettivi, delle tematiche specifiche, degli aspetti istituzionali e organizzativi e delle linee di azione per la costituzione e relativa messa in rete nei settori ritenuti prioritari dagli Apq, di nuovi Distretti ad Alta Tecnologia. Tali studi hanno riguardato anche la costituzione di nuove Aggregazioni Pubblico/private, promosse da Università e/o enti pubblici di ricerca che presentino una spiccata vocazione internazionale, un interesse per il sistema delle imprese ed un elevato impatto economico sul territorio. In questo ambito la graduatoria approvata dal Ministero ha assegnato il primo posto all’Aggregazione Pubblico-privata Innovaal che ha come focus il cosiddetto Ambient Assisted Living, un sistema di tecnologie che migliorano la qualità della vita di persone disagiate o diversamente abili. L’impegno finanziario stanziato per la Puglia è di 80 milioni di euro. Per gli Studi di Fattibilità valutati positivamente il Miur e le Amministrazioni Regionali interessate procederanno alla stipula di specifici Accordi di Programma che definiscano gli interventi, gli obiettivi nonché gli impegni finanziari reciproci.  
   
   
CAMPANIA: PRESENTATO IL PROGETTO "TIROCINI IN AZIENDA"  
 
Napoli, 2 maggio 2012 - E’ stato presentato il 27 aprile in sala giunta "Tirocini in azienda", la misura inserita nel Piano di Azione Coesione, realizzata d’intesa tra il Governo nazionale e la Regione Campania. Alla conferenza stampa hanno preso parte l´assessore all´Istruzione Caterina Miraglia, l´assessore al Lavoro e alla Formazione Severino Nappi, il direttore dell´Ufficio Scolastico Regionale Diego Bouchè e il presidente di Unioncamere Campania Tommaso De Simone. Il “Piano d’Azione Coesione per il miglioramento dei servizi pubblici collettivi al Sud”, definito dal Governo Italiano con la Commissione Europea in base agli accordi intercorsi tra le Amministrazioni Capofila dei Fondi Strutturali, le Amministrazioni centrali e le Regioni dell’Obiettivo Convergenza, ha previsto la concentrazione delle risorse comunitarie su priorità considerate strategiche per lo sviluppo del territorio nazionale e già contenute nei singoli programmi regionali. Con il sostegno del Fse si è inteso attivare interventi che abbiano impatto sulle competenze di base degli studenti, che favoriscano il contrasto alla dispersione scolastica e che facilitino la transizione dalla scuola al lavoro. Il Piano individua quale soggetto attuatore il Miur, in quanto organismo in grado di realizzare, per la sua missione istituzionale, gli interventi attuativi del Piano in maniera organica e uniforme sul territorio nazionale. Per la Regione Campania, come per tutte le Regioni Convergenza, il Miur ricopre il ruolo di “organismo intermedio”. Al fine di realizzare le iniziative indicate nel Piano di Azione e di Coesione in maniera adeguata alle peculiarità e ai fabbisogni espressi dal contesto locale, la Regione Campania, con un’azione promossa dal presidente Caldoro e dagli assessori Nappi e Miraglia, ha ritenuto necessario promuovere un confronto con il Miur e le Parti Sociali all´esito del quale si è addivenuti ad una condivisione delle azioni da porre in essere con specifico riferimento alle iniziative “Residenza e studio in scuole all’estero” e “Raccordo scuola-lavoro”. In particolare, per l’azione scuola-lavoro, finalizzata a fornire un’esperienza orientativa e formativa per facilitare il proseguimento negli studi e/o l´ingresso nel mondo del lavoro mediante il raccordo fra il sistema dell’istruzione e la realtà produttiva, con l’attuazione di stage aziendali a supporto dei percorsi formativi istituzionali, sono state formulate specifiche richieste di adeguamento del documento proposto dal Miur, anche in considerazione del fatto che l’esperienza di stage deve, in sostanza, contribuire a superare il mismatch fra formazione scolastica e richiesta di competenze e abilità proveniente dal mondo del lavoro, soprattutto locale. Le indicazioni fornite sono state recepite dal Miur in una circolare attuativa, destinata a tutte le Regioni Convergenza, che prevede al suo interno una sezione dedicata espressamente alla Campania. Infatti, al fine di dare maggiore risalto alle iniziative mirate a favorire il raccordo tra il sistema scolastico e la realtà produttiva locale, gli stage/tirocini per la Campania si svolgeranno prioritariamente presso aziende ubicate ed operanti all’interno del territorio regionale e, solo per la quota di mancata adesione da parte del sistema produttivo territoriale, nelle altre regioni italiane e/o all’estero. Allo scopo di rendere più efficiente e veloce la selezione delle aziende che intendono aderire all´iniziativa è stato individuato nell’Unioncamere Campania l’organismo preposto all’attivazione della procedura per la definizione di un apposito elenco comprensivo delle aziende (classificate per settori merceologici coerenti con i diversi indirizzi di studio) disponibili ad accogliere gli studenti campani. Possono candidarsi ed ospitare tirocinanti le imprese individuali, le società di persone, le società di capitale, le cooperative, i consorzi e le società consortili, gli enti non commerciali e Onlus, che abbiano almeno una sede operativa in Regione Campania. Ciascuno stage/tirocinio potrà avere una durata minima di 120 ore (3 settimane), fino ad un massimo di 320 ore (8 settimane) e potrà coinvolgere per ciascun modulo sino ad un massimo di 15 studenti, iscritti al terzo, quarto e, prioritariamente, all’ultimo anno degli istituti scolastici superiori campani. Il periodo di effettuazione degli stage è fissato nell’arco di tempo compreso tra la fine del mese di maggio 2012 e quella del mese di ottobre 2012. Sarà cura degli Istituti scolastici interessati contattare le aziende presenti nel suddetto elenco, al fine di verificarne la disponibilità all’attivazione dell’intervento di stage/tirocinio. E’ inoltre data la possibilità di indicare sino ad un massimo di 4 tutor aziendali, affiancati da tutor scolastici, a supporto dello svolgimento del percorso di stage all’interno della struttura produttiva per i quali è previsto un compenso di 30 € l’ora a carico del progetto. Il percorso prevede altresì che gli oneri assicurativi restino ugualmente a carico del progetto. I moduli di stage garantiranno altresì il trasferimento, il vitto e ove necessario l’alloggio dei giovani durante l’intero periodo di stage, con oneri del pari a carico del progetto. Nella manifestazione di interesse è necessario richiedere alle aziende la disponibilità ad indicare un referente che possa tenere i contatti con gli istituti scolastici proponenti e definire il percorso formativo che descriva i tempi, le modalità di svolgimento del tirocinio (in termini di argomenti/esperienze da affrontare) e gli obiettivi formativi da raggiungere, da specificarsi anche in termini di competenze acquisite, nonché ad effettuare colloqui conoscitivi con gli aspiranti tirocinanti. Entro il 4 maggio, l’elenco delle aziende che hanno manifestato interesse ad ospitare stage/tirocini presso le proprie strutture dovrà essere trasmesso all’Autorità di Gestione del Fse Campania 2007/2013 che provvederà a renderlo disponibile sul portale istituzionale regionale - sezione Fse. Gli istituti scolastici titolari degli interventi provvederanno successivamente a contattare le aziende presenti nell’elenco pubblicato per verificarne la disponibilità e definire le modalità attuative del progetto. L’iniziativa messa in campo – che ha trovato piena condivisione da parte di tutte le associazioni datoriali e sindacali della Regione – rappresenta una significativa opportunità per l’intero sistema produttivo campano di sperimentare, nell’intero territorio regionale e su vasta scala, forme di incontro – sin dal tempo della scuola superiore - tra i nostri giovani e le nostre imprese utili a costruire un mercato del lavoro campano in grado di rispondere alle esigenze di professionalità e competenze delle aziende e a creare quindi stabile e buona occupazione. L’altra iniziativa che si prevede di attivare sul territorio campano sono gli “Interventi formativi per lo sviluppo delle competenze chiave – comunicazione nelle lingue straniere” L’azione relativa ai percorsi formativi realizzati all’estero intende offrire ai giovani l’opportunità di migliorare, consolidare e perfezionare la propria formazione scolastica attraverso la maturazione di una esperienza di apprendimento di una lingua straniera direttamente in uno dei Paesi europei, rafforzando, in tal modo, competenze altamente richieste ai fini dell’inserimento professionale. L’azione è rivolta agli studenti delle classi Iii, Iv e V della scuola secondaria di secondo grado del corrente anno scolastico 2011/2012 con priorità per gli allievi degli Istituti Professionali, degli Istituti Tecnici e dei Licei Linguistici. Il numero di destinatari è pari a 15 allievi per scuola ma, considerata la tipologia del percorso formativo, è possibile organizzare l’azione anche in presenza di un numero di allievi inferiore purché non minore di 8 (otto). La durata dei percorsi formativi è di 60 o 80 ore (circa 4 ore giornaliere), articolate rispettivamente in 3 o 4 settimane, da svolgersi nel periodo 15 maggio 2012 - 15 ottobre 2012. Alla fine dell’esperienza formativa è prevista l’acquisizione di una certificazione delle competenze linguistiche rilasciata da parte di Enti Certificatori riconosciuti a livello internazionale.  
   
   
MANUELA CASALI NUOVO PRESIDENTE DI UCIF/ANIMA E’ LA PRIMA NOMINA ROSA DELL’ASSOCIAZIONE  
 
 Milano, 2 maggio 2012 – La recente assemblea Ucif, Unione costruttori impianti di finitura, ha indicato come successore Manuela Casali che diventa la prima donna presidente dell’Associazione Ucif federata ad Anima. La dott.Sa Casali è torinese di nascita, milanese di adozione. Muove i suoi primi passi in Reni Cirillo, storica azienda del settore del trattamento delle superfici che suo padre Roberto ha contribuito a far crescere fin dagli anni ´70. Si laurea in scienze linguistiche e in scienze politiche. La sua esperienza associativa parte dalla partecipazione ai gruppi giovanili di Confindustria dove ha l´occasione di lavorare nella Commissione Marketing e Comunicazione. In Federazione Anima arriva nel 2004 quando, rappresentando Reni Cirillo, viene eletta primo consigliere donna in Ucif. Con la vendita di Reni Cirillo a Rösler nel 2007, Manuela Casali rappresenta la filiale italiana della multinazionale tedesca in Ucif e dal 2008 al 2012 ricopre l´incarico di Vice Presidente. “Desidero esprimere la mia più viva gratitudine al sig. Claudio Minelli che, durante la sua presidenza, si è assunto l’onere di condurre l’associazione in un momento di tempesta dei mercati. Nei prossimi due anni - dichiara il Presidente Manuela Casali - il lavoro del nuovo Consiglio Direttivo sarà incentrato sul raggiungimento di obiettivi già messi in campo dal Consiglio uscente, in un´ottica di continuità e rinnovamento: saranno confermati e implementati i Consigli itineranti - Cd che si svolgono presso le aziende associate, con il diretto coinvolgimento dei rappresentanti ospiti - verrà messo a punto un programma di formazione tecnico da affiancarsi ad un programma di più ampio respiro imprenditoriale, per dare l´opportunità agli associati di conoscere per tempo le date e gli argomenti che verranno affrontati nell´anno sia da un punto di vista strettamente normativo e tecnico sia da un punto di vista di gestione aziendale. - conclude il Presidente Casali - L´ultimo punto in programma è di visitare tutte le aziende socie, partendo da quelle geograficamente più lontane, per poter illustrare direttamente i servizi che oggi Ucif offre a tutti gli associati e che ancora non tutti conoscono. Tre punti: semplicissimi, concreti, efficaci”.  
   
   
MARCHE, 3,24 MILIONI PER LA PROMOZIONE DEI SISTEMI PRODUTTIVI LOCALI – APPROVATA LA GRADUATORIA PROGETTI.  
 
Ancona, 2 maggio 2012 - E’ stata approvata la graduatoria dei progetti ammessi a contributo per favorire lo sviluppo dei distretti produttivi marchigiani. Uno stanziamento di 3,24 milioni di euro che va a rafforzare il sistema organizzativo e l’integrazione tra filiere produttive, anche attraverso reti e aggregazioni d’impresa. “In base agli studi più recenti – osserva Sara Giannini, assessore alle Attività produttive – nelle imprese marchigiane c’è una propensione superiore alla media nazionale ad organizzarsi a rete per unire le forze, trovare soluzioni innovative e competere meglio sui mercati internazionali. Con il bando che abbiamo messo a punto vogliamo sostenere questa tendenza. I progetti approvati sono di alto livello, selezionati con il contributo di qualificati esperti e docenti universitari provenienti dagli atenei di tutto il Paese”. La graduatoria approvata prevede l’incentivazione di attività di sviluppo sperimentale, trasferimento tecnologico e innovazione, senza tralasciare banda larga e infrastrutture telematiche, risparmio energetico e internazionalizzazione. Fattori inerenti prevalentemente la fascia alta di competitività aziendale. Attraverso l’aggregazione d’impresa, questi fattori possono essere veicolati, nell’ambito della filiera, dalle imprese più strutturate a quelle di più piccole dimensioni. Una strada, quella scelta dalla Giunta, che mira sulle collaborazioni, per creare quella massa critica necessaria a investire proficuamente in ricerca e innovazione, per sviluppare maggiore competitività. La novità del bando prevede che accanto al contributo pubblico, ci sia anche un cofinanziamento privato. Una strategia, questa, che consente di attivare investimenti per 6,7 milioni di euro, che verranno realizzati da sedici raggruppamenti d’impresa. Altra novità è la spinta al contratto di rete, che a differenza dell’associazione temporanea d’impresa, finalizzata ad un unico progetto, mira a gettare le basi per una duratura e proficua forma di collaborazione tra imprese.  
   
   
IMPRESE: DALLA GIUNTA ABRUZZESE 4MLN PER CINQUE NUOVI POLI INNOVAZIONE  
 
Pescara, 2 maggio 2012 - Quattro milioni di euro, a valere sui fondi Por Fers, sono utilizzabili dalle imprese per la costituzione di cinque nuovi poli di innovazione, che andranno a completare gli otto giù esistenti. Il Bando per accedere alle risorse sarà pubblicato la prossima settimana sul Burat. Il provvedimento di Giunta è stato illustrato il 26 aprile dall´assessore allo Sviluppo economico, nel corso della conferenza stampa convocata per presentare una ulteriore misura destinata alle imprese, "Brevetti+", finanziata dal Ministero allo Sviluppo economico con una dotazione finanziaria di 30.5 milioni di euro. I nuovi cinque poli di innovazione sono stati così individuati: Chimico-farmaceutico; Energia; Mobili-arredamento; mentre i restanti due domini saranno proposti da altri comparti significati per il sistema produttivo regionale. Gli otto poli già in via di costituzione operano nei settori Automotive; Agroalimentare; Ict; Edilizia; Servizi Avanzati; Tessile Abbigliamento Calzaturiero; Turismo; Economia Sociale. Le domande per i nuovi cinque Poli di Innovazione potranno essere presentate dalla data di pubblicazione sul Burat, per una durata di 30 giorni. "Tra breve - ha annunciato l´Assessore - altri due bandi comunitari Por Fers saranno approvati per sostenere i progetti di ricerca e servizi proposti dei costituendi cinque nuovi Poli. L´impegno che la Regione Abruzzo sta profondendo sui Poli di Innovazione, riconosciutoci anche a livello nazionale, visto che l´Abruzzo è tra le prime otto regioni italiane che più credono nelle forme aggregative, dimostra la nostra volontà di puntare alle sinergie che intendiamo volano per la crescita. L´innovazione rappresenta un elemento fondamentale per accettare le sfide del futuro con ottimismo e sufficiente spirito costruttivo". Ha spiegato. Gli ulteriori cinque Poli aggregheranno 300 aziende mentre è pari a 700 il numero delle imprese già facenti parte delel aggregazioni esistenti. "I nuovi Poli di innovazione avranno successo dunque, così come mi auguro - ha concluso l´Assessore - nella misura in cui sapranno diventare luoghi dove il sapere ed il capitale sociale sapranno fare la differenza. Questa è la scommessa che ci apprestiamo a fare per il futuro, una scommessa difficile ma, se non siamo disposti ad ammettere la possibilità di fallire, non potremo mai creare le condizioni per nuovi modelli di crescita economica". Una dotazione finanziaria pari a 30,5 milioni euro è quella destinata dal Ministero dello Sviluppo economico alle immprese di tutto il territorio nazionale, per incentivare i brevetti. Si chiama "Brevetti+" ed è gestita da Invitalia, l´Agenzia nazionale per l´attrazione degli investimenti e lo sviluppo d´impresa. La misura è stata presentata a Pescara nel corso di una conferenza stampa dall´Assessore allo sviluppo economico, dal Responsabile Ricerca e Innovazione di Invitalia e dall´Assessore allo Sviluppo territoriale della Provincia di Pescara che ha anche curato i quattro workshop dell´Innovation day´s dedicati ai temi: brevetti (7 maggio), pubblica amministrazione (14 maggio), green economy (21 maggio) e cluster (28 maggio), da svolgersi nella sala Tinozzi della Provincia di Pescara, in Piazza Italia, alla presenza di uno staff di Invitalia per incontri "one to one", tecnici del Ministero e rapprentanti delle Istituzioni, allo scopo di favorire la massima divulgazione delle opportunità per le imprese. Intanto, la misura "Brevetti+" prende in considerazione due tipi di incentivi: i premi per la brevettazione e la registrazione di disegni e modelli e gli incentivi per la valorizzazione economica dei brevetti, disegni e modelli. "Nel primo caso - ha spiegato il Responsabile Ricera e Innovazione di Invitalia, si intende incrementare il numero dei depositi nazionali e internazionali dei titoli di proprietà industriale; il secondo intende potenziare la capacità competitiva delle imprese attraverso la valorizzazione economica dei titoli di prorietà industriale in termini di redditività, produttività e sviluppo di mercato". Pe quest´ultimo tipo, previsto un contributo in conto capitale massimo di 70 mila euro, le agevolazioni sono destinate all´acquisto di servizi specialistici per l´inserimento del brevetto all´interno del ciclo produttivo o alla sua valorizzazione sul mercato.I finaziamenti vengono erogati da Invitalia secondo la procedura "a sportello". Le domande sono valutare in base all´ordine cronologico di presentazione fino ad esaurimento dei fondi. Per l´Assessore allo Sviluppo economico "la politica industriale della Regione Abruzzo è in sintonia con lo spirito che animano misure come quella destinata alla valorizzazione dei brevetti. La ricera di nuovi modelli per favorire la crescita passa necessariamente attraverso nuove stimolazioni del mercato, che passano anche attraverso una forte rimodulazione dell´esistente. Comprendere la ineludibile necessità di innovazione vuol dire comprendere una via alternativa a questa crisi". Infine, per il Responsabile Ricerca e Innovazione di Inviatalia, "la valorizzazione dei brevetti è una leva importante per sostenere la competitività delle imprese e valorizzare il made in Italy in tutto il mondo". Per informazioni: www.Invitalia.it.  
   
   
CALABRIA, INTERNAZIONALIZZAZIONE  
 
 Catanzaro, 2 maggio 2012 - Il Presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, e l´ex assessore all´Internazionalizzazione, Fabrizio Capua, hanno tenuto, a Palazzo Alemanni, una conferenza stampa per formulare un bilancio dei risultati conseguiti nel settore al termine del suo impegno alla guida dell’Assessorato. “L’esperienza costruita insieme a Fabrizio Capua – ha affermato il Presidente Scopelliti - ha prodotto riscontri positivi e molto concreti offrendo un contributo fattivo per il rilancio delle aziende calabresi nei mercati europei ed internazionali. A nome di tutta la Giunta lo ringrazio per il lavoro svolto e il prezioso contributo apportato. In questo biennio abbiamo avuto la possibilità di avvalerci delle capacità e delle doti manageriali, già ampiamente apprezzate nell’ambito dei numerosi successi ottenuti in campo imprenditoriale. Politicamente ha realizzato una significativa collaborazione interassessorile, con Attività Produttive ed Agricoltura, fungendo da cabina di regia per le relazioni internazionali e comunitarie. Oggi salutiamo Fabrizio Capua – conclude il Presidente Scopelliti – nella convinzione che la strada da lui tracciata costituisca un capitale ed un percorso lungo il quale intendiamo proseguire. Ricordo, infatti, che al nostro insediamento il dato sull’export faceva registrare un esiguo 0,1%. In circa un biennio siamo arrivati al 3%.” “La mia decisione di accettare questo incarico – ha dichiarato Fabrizio Capua - su proposta del Presidente Scopelliti, mi ha lusingato perché si tratta di un ruolo importante, quasi una missione, un modo per spendersi per una causa significativa. Al Presidente Scopelliti il merito di aver avuto lungimiranza, di aver guardato ai mercati internazionali per tentare di uscire dalle maglie della crisi. In pochissimo tempo, infatti, la Giunta Scopelliti è riuscita ad approvare il Piano Programmatico Pluriennale, prevedendo una serie di interventi ed utilizzando in maniera proficua solo fondi comunitari senza pesare, in maniera alcuna, sul bilancio regionale. Per questo ringrazio, anche, per la fattiva collaborazione il Dirigente Generale della presidenza della Giunta, Francesco Zoccali, ed i dirigenti e collaboratori del mio assessorato".  
   
   
EX MABRO: IL PUNTO CON SINDACATI, ISTITUZIONI E AZIENDA  
 
Firenze, 2 maggio 2012 – La Regione valuterà la possibilità di utilizzare anche per l’azienda Abbigliamento Grosseto (ex Mabro) un provvedimento che consente di accedere, in particolari casi di crisi aziendali, ad una linea di credito finalizzata al pagamento degli stipendi arretrati. Ciò darebbe un po’ di respiro ai lavoratori che attualmente soffrono a causa dei gravi problemi finanziari dell’azienda, in attesa di nuove prospettive di rilancio. E’ questa una delle proposte avanzate il 26 aprile dall’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini che ha convocato in Regione un incontro con l’amministratore delegato dell’Abbigliamento Grosseto Andrea Barontini, le organizzazioni sindacali aziendali e di categoria (accompagnate da una delegazione che ha dato vita ad un presidio di fronte all’assessorato), le istituzioni grossetane e il presidente di Fidi Toscana Paolo Rafanelli. Dopo aver ascoltato le diverse valutazioni della vicenda (raccolte le preoccupazioni dei sindacati e preso atto della volontà dell’azienda di procedere, nonostante le difficoltà, con il piano a suo tempo annunciato) l’assessore Simoncini ha informato inoltre del fatto che, entro martedì prossimo, Fidi Toscana avrà completato tutti gli atti necessari alle banche per garantire gli anticipi della Cassa integrazione straordinaria richiesta dall’azienda per oltre 70 lavoratori. L’assessore ha chiesto inoltre a Fidi Toscana di valutare le possibilità che si possono determinare per accompagnare l’azienda nel confronto con le banche  
   
   
FHP-VILEDA CAMBIA I VERTICI: AL VIA LA NUOVA STRUTTURA ORGANIZZATIVA  
 
Milano, 2 maggio 2012 - Fhp-vileda annuncia importanti cambiamenti al vertice della Business Unit Consumer Italiana ed Europea, al fine di rafforzare la sua leadership nel mercato degli strumenti per la pulizia della casa. I cambiamenti dirigenziali riguardano tre figure professionali: Franco Giacomini che dal 2003 è alla guida della sede Italiana e che successivamente ha aggiunto alle sue responsabilità anche la conduzione della regione Sud Est Europa con Grecia e Turchia, si trasferisce nell’Head Quarter tedesco dove ricoprirà il ruolo di Vice Presidente Fhp Europe Consumer; Fiorello Bianchi, attuale Direttore Commerciale Italia, viene nominato Country Manager Italy ed avrà la responsabilità di tutta la Divisione Consumer della Fhp Italia; Marco Nuzzo, Marketing Manager Italy è stato nominato European Business Development Director, avrà nuove responsabilità tra cui la responsabilità Europea del Brand Vileda. Il nuovo assetto organizzativo è un passo fondamentale per la multinazionale tedesca, leader mondiale negli strumenti di pulizia della casa, che modifica la sua struttura organizzativa al fine di rafforzare la leadership europea, sviluppare una cultura di orientamento allo shopper e garantire al mercato un flusso di forti innovazioni in grado di far crescere il mercato stesso. La riorganizzazione appena annunciata è quindi funzionale alla mission dell’azienda che intende anche negli anni a venire continuare ad investire in innovazione per offrire le migliori soluzioni sia ai propri clienti che ai consumatori.  
   
   
RICHARD GINORI, INCONTRO IN REGIONE CON ISTITUZIONI E SINDACATI  
 
Firenze, 2 maggio 2012 – La vicenda della Richard Ginori è stata al centro di un incontro convocato il 26 aprile in Regione dall’assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini e al quale hanno partecipato il sindaco di Sesto Fiorentino Gianni Gianassi, l’assessore al lavoro della Provincia di Firenze Elisa Simoni, le organizzazioni sindacali e Fidi Toscana. Nel corso dell’incontro si è dato conto degli impegni assunti da parte dei ministeri dello sviluppo economico e dei beni ambientali per costruire, con la Regione, un percorso di valorizzazione del museo di Doccia e dei materiali di produzione. Il percorso – è stato detto – è arrivato a termine e si stanno attendendo chiarimenti da parte dell’azienda. Dall’incontro è stato espresso inoltre l’auspicio che gli azionisti possano procedere, nell’assemblea dell’8 e del 9 maggio, alla ricapitalizzazione dell’azienda. La riunione si è conclusa con la volontà di mantenere operativo il tavolo e di riconvocarlo dopo l’assemblea del 9 per una valutazione dei risultati e per proseguire l’impegno per il mantenimento dell’attività produttiva e occupazionale di uno stabilimento storico per la realtà fiorentina e toscana.  
   
   
CNH DI IMOLA, INCONTRO A ROMA SUL FUTURO DELL’AZIENDA  
 
Bologna, 2 Maggio 2012 – «Nessuna dismissione o riutilizzo dello stabilimento se non per investimenti legati alla reindustrializzazione ed alla occupazione».Così l’assessore regionale alle attività produttive Gian Carlo Muzzarelli, al termine dell’incontro Del 26 Aprile a Roma sulla sul futuro di Cnh di Imola tenutosi al ministero allo sviluppo economico tra i rappresentanti sindacali e dei lavoratori, l’azienda, la Regione Emilia-romagna, la Provincia di Bologna, il Comune di Imola e l’Aster. Al centro dell’incontro il sostegno al reddito dei lavoratori con un piano di attuativo di ricollocazione delle maestranze: l´azienda presenterà subito domanda per 100 unità, per un altro anno la cassa integrazione straordinaria per cessazione attività (il 30 aprile scade primo anno). L´azienda, inoltre, ha manifestato la disponibilità a occupare - senza forzature, con la collaborazione e l’accordo con il sindacato - circa 40 lavoratori sugli stabilimenti di Modena. Sul fronte della reindiustrailizzazione dell’area «è conferma la disponibilità di Regione e Governo - ha aggiunto Muzzarelli -a proseguire l’impegno per sviluppare una piattaforma del veicolo elettrico. Questo è l’unico vero contributo dal territorio con progetto realizzato dal Consorzio Aster. Ora occorre trovare imprese disponibili oltre che per la piattaforma di ricerca anche a sviluppare investimenti per newco necessaria per far partire l’operazione. Entro l’estate sarà fissato un nuovo appuntamento per analizzare gli ulteriori sviluppi.  
   
   
UN ACCORDO PER I LAVORATORI DELLA CERVE TRA PROVINCIA, SMTP E L’AZIENDA PER FAVORIRE IL RAGGIUNGIMENTO DELLA NUOVA SEDE DI LAVORO, A VEDOLE DI COLORNO, CON I MEZZI PUBBLICI.  
 
Parma, 2 maggio 2012 – Agevolare lo spostamento casa – lavoro di oltre un centinaio di dipendenti della Cerve, la ditta parmigiana che dalla prossima estate sposterà parte della produzione a Vedole di Colorno. È questo l’obiettivo dell’accordo siglato tra Provincia, Cerve e Smtp, che permetterà ai dipendenti dell’azienda di poter usufruire del trasporto extraurbano per raggiungere la nuova sede di lavoro: grazie all’intesa, a partire dal 1° settembre 2012, il servizio di trasporto pubblico locale tra Parma e Colorno sarà in parte adattato alle esigenze dei lavoratori della Cerve e di tutti gli addetti del comparto industriale di Vedole, deviando parzialmente alcune corse giornaliere già esistenti e istituendo corse specifiche nel primo mattino e in tarda serata. L’accordo è stato firmato il 24 aprile in Provincia dall’assessore provinciale Andrea Fellini, dal presidente di Smtp Pier Domenico Belli, dal presidente di Cerve Giovanni Bormioli e dal responsabile Risorse umane Marco Ferrari. “Questa intesa ha l’obiettivo non solo di permettere ai lavoratori della Cerve e del polo industriale di Vedole di raggiungere il posto di lavoro con il trasporto pubblico, ma anche di disincentivare l’uso del mezzo privato – ha detto l’assessore Andrea Fellini -. Un accordo che siamo riusciti a realizzare grazie alla fattiva collaborazione tra pubblico e privato: Provincia, Tep, Smtp, Comune di Colorno e Cerve, insieme alle organizzazioni sindacali”. Un lavoro di squadra necessario, come ha confermato anche Pier Domenico Belli: “In un periodo di tagli questi servizi possono essere resi solo grazie alla collaborazione e alla compartecipazione dei diversi soggetti coinvolti. Un accordo importante anche perché siamo riusciti a far partire il servizio proprio in concomitanza con il trasferimento delle maestranze”. La produzione della Cerve si sposterà infatti dalla sede di Parma, in via Paradigna, al comparto industriale di Vedole di Colorno entro la fine dell’anno, come ha spiegato il presidente della Cerve Giovanni Bormioli: “Siamo pronti per far partire la nostra seconda unità in una struttura di 25mila mq, che si aggiunge a quella di 20mila, in cui le attività sono iniziate da qualche anno. Un trasferimento che comporterà lo spostamento di gran parte delle maestranze di Parma, anche se la sede in città non verrà chiusa definitivamente”. “L’azienda ha voluto accogliere un’esigenza dei nostri dipendenti, attraverso le organizzazioni sindacali, e grazie all’impegno di tutti ci siamo riusciti - ha aggiunto il responsabile Risorse umane della Cerve Marco Ferrari -. Un’opportunità da cogliere anche perché in questo modo si incentiva l’uso del trasporto pubblico”. “È un orgoglio essere arrivati a questo risultato – ha sottolineato Germano Giraud della Cisl, affiancato da Simone Cavalieri della Cgil -. È la prima volta che si riesce a definire un accordo importante per tutta la provincia, un accordo che dovrebbe fare da modello per altre realtà”. Tutti potranno usufruire del nuovo servizio, con un normale titolo di viaggio valido sulla tratta Parma-colorno: il trasporto quindi non si differenzierà da quello attuale, se non per tragitto e orari. In particolare, saranno deviate alcune corse giornaliere, già esistenti, della linea urbana 2 (in transito a Vedole alle 7.45 proveniente da Parma per Colorno e in transito a Vedole alle 14.10 e alle 17.10 da Colorno a Parma) e della linea extraurbana Parma-colorno-mezzani (in transito a Vedole alle 13.22 da Parma per Colorno-mezzani), e saranno istituite nuove corse nel primo mattino (in transito a Vedole alle 5.30 con partenza da Parma) e in tarda serata (a Vedole alle 22.20 con arrivo a Parma). Il costo del servizio è per due terzi a carico della Provincia e per un terzo a carico di Cerve. Inoltre Cerve e Tep, grazie all’interessamento delle organizzazioni sindacali, stipuleranno particolari contratti di mobility management per contenere il costo dell’abbonamento dei lavoratori. “Poter aggiungere un servizio utile ci riempie di soddisfazione, soprattutto in un momento di difficoltà con tagli che hanno ridotto le potenzialità dell’azienda – ha affermato il presidente di Tep Antonio Tirelli -. Speriamo che questo accordo sia foriero di altre iniziative simili”. “Ogni occasione per potenziare il trasporto pubblico è fondamentale, per questo abbiamo deciso di andare avanti con questo progetto, intrapreso dalla precedente amministrazione – ha rimarcato il sindaco di Colorno Michela Canova -. Un servizio che potrà essere utilizzato anche dagli abitanti del quartiere residenziale che si trova vicino alla Cerve”. “Questo è un atto importante, non solo perché mette insieme pubblico e privato ma anche perché segna la volontà di superare questo periodo di difficoltà e di guardare avanti con fiducia”, ha concluso il vicepresidente della Provincia Pier Luigi Ferrari.