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Notiziario Marketpress di Mercoledì 14 Gennaio 2015
IN UMBRIA CAMBIA IL SISTEMA ISEE: PROROGATA LA SCADENZA DI DUE BANDI PER L´ACQUISTO DELLA PRIMA CASA  
 
Perugia, 14 gennaio 2015 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle politiche abitative Stefano Vinti, ha deciso di prorogare la scadenza di due bandi regionali, finalizzati a sostenere l´acquisto della prima casa, rivolti uno ai nuclei familiari composti da una sola persona e l´altro ai nuclei familiari monoparentali, che sono stati emanati nel 2014, la cui scadenza era fissata rispettivamente al 19 gennaio ed al 2 febbraio 2015. "Dal 1° gennaio 2015, è entrata in vigore una nuova normativa in materia di calcolo dell´Isee che contiene numerose novità nelle modalità di determinazione della capacità economica del nucleo familiare, profondamente diverse rispetto a quanto precedentemente stabilito, ha affermato l´assessore Vinti. La platea di coloro che usufruiscono di servizi e prestazioni legati alla situazione economica potrebbe così ridursi e variare in seguito all´introduzione del nuovo Isee che prevede nuove regole e maggiori controlli. Secondo i Caf (Centri di assistenza fiscale, attraverso i quali passa il 90% delle domande), in Umbria si verificherebbe una riduzione della platea delle famiglie beneficiarie da 65mila a 52mila, con una riduzione di 13 mila. Una riduzione del 20%, quindi, in linea con la media nazionale e tra le 52mila famiglie teoricamente beneficiarie potrebbero esserci variazioni sensibili nei dati inseriti. Questa situazione – ha sottolineato Vinti - crea problemi di non lieve entità per i due bandi regionali finalizzati a sostenere l´acquisto della prima casa, rivolti uno ai nuclei familiari composti da una sola persona e l´altro ai nuclei familiari monoparentali, che sono stati emanati nel 2014, e scadono nel 2015. Nel modello di domanda i richiedenti devono dichiarare il possesso di alcuni requisiti soggettivi obbligatori per accedere al contributo, tra i quali l´Isee posseduta, che, nei bandi, è indicata come Isee 2014 (redditi 2013 e situazione patrimoniale al 31.12.2013). Alcuni richiedenti hanno già presentato la domanda entro il 31 dicembre scorso, dichiarando, quindi, l´Isee 2014, come stabilito dal bando e determinato con le modalità non più in vigore, mentre altri, che sono ancora in procinto di inviare l´istanza, si trovano a dover obbligatoriamente calcolare il proprio Isee sulla base di parametri completamente nuovi e diversi. La nuova compilazione – ha continuato l´assessore - non sembra semplice per i contribuenti, che spesso ricorrono all´aiuto dei Centri di assistenza fiscale. Aiuto che, al momento, i Caf non possono fornire perché ancora non è stato rinnovato l´accordo con cui vengono fissate le tariffe che devono essere pagate per il servizio. Lo stallo è quindi dovuto a un problema economico, cioè alla richiesta dei Caf di incrementare l´onorario previsto dal vecchio contratto. Senza il Dsu, che i Centri di assistenza fiscale devono inviare all´Inps, è impossibile per l´Istituto di previdenza elaborare il valore Isee e, di conseguenza, le famiglie non possono accedere ai servizi agevolati. Chi vuole provare a compilare da solo il Dsu, lo può fare collegandosi ai sistemi dichiarativi dell´Inps. I Caf assicurano comunque il loro aiuto in caso di emergenza, cioè per quelle famiglie che rischiano di perdere i benefici collegati all´Isee. Si è creato dunque una specie di corto circuito – ha concluso Vinti - che necessita sicuramente di approfondimenti, per garantire uniformità di trattamento a tutti coloro che inoltrano la domanda per accedere al contributo. Nel frattempo, dunque, ha concluso Vinti, abbiamo ritenuto necessario prorogare la vigenza dei due bandi, in modo da poter effettuare tutte le opportune verifiche del caso ed adottare le conseguenti adeguate determinazioni". Pertanto, la scadenza del bando rivolto ai nuclei familiari composti da una sola persona viene prorogata al 20 febbraio e quella del bando rivolto ai nuclei familiari monoparentali al 2 marzo 2015.  
   
   
AFFITTI CASA, LOMBARDIA: 28,5 MILIONI AIUTO CONCRETO A CHI È IN DIFFICOLTÀ  
 
Milano, 14 gennaio 2015 - Si sono concentrate in particolare nell´area milanese le richieste di utilizzo delle risorse messe a disposizione da Regione Lombardia per il sostegno economico agli inquilini in difficoltà nel pagamento dell´affitto sul libero mercato. "Nel 2014 - ha spiegato l´assessore regionale alla Casa, Housing sociale, Expo e internazionalizzazione delle imprese Fabrizio Sala - Regione Lombardia, nonostante le penalizzazioni derivanti dai tagli del Governo nazionale, è riuscita a rendere disponibile risorse maggiori rispetto al più recente passato contribuendo così in modo sensibile a fronteggiare il problema dell´emergenza abitativa". Fondo Sostegno Affitti - "In particolare - è entrato nel merito l´Assesore Fabrizio Sala - per il sostegno economico agli inquilini è stato costituito un apposito fondo dell´ammontare complessivo di circa 28,5 mln di euro. Di questi, 23 mln provengono direttamente dal bilancio regionale mentre gli altri 5,5 mln sono stati garantiti dal cofinanziamento dei Comuni lombardi". A Milano Le Maggiori Richieste - A Milano le domande finanziate sono circa 4.400 a fronte di 3.400.000 euro di risorse impiegate. Di questi, 2.800.000 sono stati messi a disposizione da Regione Lombardia ed è di circa 600.000 euro il cofinanziamento da parte del Comune. Un Milione Per L´hinterland - Negli altri Comuni ad elevata densità abitativa della cintura milanese (Bresso, Cesano Boscone, Cinisello, Cologno, Corsico, Cusano, Sesto S. Giovanni), le domande finanziate sono state circa 1.300 a fronte di 1.000.000 di risorse disponibili di cui 830.000 euro stanziate da Regione Lombardia e integrate dalcofinanziamento dei Comuniinteressati per una somma pari a 200.000 euro. Anche A Brescia Forte Domanda - Tra le altre aree provinciali in cui si concentrano le situazioni di difficoltà spicca la città di Brescia con 1450 domande finanziate e quasi 1.100.000 euro impiegati (900.000 a carico della Regione e circa 200.000 di cofinanziamento da parte del Comune)".  
   
   
CAMPANIA: INQUILINI MOROSI INCOLPEVOLI, DA GIUNTA CALDORO 4,7 MILIONI PER COMUNI AD ALTA TENSIONE ABITATIVA.  
 
Napoli, 14 gennaio 2015 - Sono state pubblicate sull´edizione odierna del Bollettino Ufficiale della Regione Campania (Burc) le linee guida per l´accesso al fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli. Le risorse ammontano in totale a 4,7 milioni di euro, di cui 2,7 di provenienza statale e 2 milioni di euro di cofinanziamento regionale. Serviranno ad erogare contributi da 6mila e 3mila euro ai soggetti cosiddetti "morosi incolpevoli". Si tratta di inquilini che non hanno più provveduto al pagamento del canone locativo, ricevendo l´intimazione di sfratto per morosità, a causa della perdita o della riduzione della capacità reddituale del proprio nucleo familiare. "La Regione Campania ha appena emanato le linee guida che mettono i Comuni ad alta tensione abitativa nella condizione di effettuare i bandi di ricognizione per definire la platea dei beneficiari. Le risorse nazionali su questa misura erano e sono davvero esigue, per cui abbiamo provveduto ad integrare il Fondo con una quota di cofinanziamento regionale pari a 2 milioni di euro. Nel giro di un mese i Comuni dovranno espletare le procedure per l´individuazione degli aventi diritto e successivamente fornire ai nostri Uffici le indicazioni necessarie a provvedere al riparto delle risorse per l´erogazione del contributo. Si tratta di un provvedimento molto sentito dai territori perché va ad intervenire laddove gli effetti della crisi economica in questi ultimi anni si sono fatti sentire di più", ha dichiarato l´assessore all´Urbanistica e Governo del Territorio Ermanno Russo. Ai Comuni spetta verificare che i richiedenti abbiano tutti i requisiti necessari per poter beneficiare del contributo che prevede il Fondo. Si va da un reddito non superiore a 35mila euro alla presenza di un atto di intimazione di sfratto con citazione per la convalida, dalla residenza di almeno un anno nell´alloggio oggetto di rilascio all´attestazione che nessun´altro componente del nucleo familiare sia titolare di diritto di proprietà di altro immobile fruibile per esigenze abitative I Comuni dovranno inoltre verificare che il richiedente o uno dei componenti del nucleo familiare residente nell´alloggio sia un lavoratore dipendente, autonomo o precario colpito dagli effetti della crisi economica per la perdita del posto di lavoro, la riduzione dell´orario di lavoro, cassa integrazione ordinaria o straordinaria, mancato rinnovo di contratti a termine, malattia grave o cessazione di attività libero-professionale. La selezione dei beneficiari avverrà mediante la formulazione di una graduatoria da parte dei Comuni, in funzione crescente del valore Isee dell´anno precedente a quello di riferimento. A parità di punteggio sarà data priorità agli ultrasettantenni, ai minori presenti in casa, ad un´invalidità accertata per almeno il 74%, a casi in cui si sia in carico ai servizi sociali o alle Asl per progetti assistenziali individuali, ai nuclei familiari senza fonte di reddito.  
   
   
COME LE PMI POSSONO AVVALERSI DEGLI STRUMENTI FINANZIARI INNOVATIVI: VENERDÌ 16 GENNAIO INCONTRO ILLUSTRATIVO AD ALTAVILLA (VI)  
 
Venezia, 14 gennaio 2015 - “Come supportare la piccola media impresa veneta attraverso gli Strumenti Finanziari Innovativi”: è questo il tema dell’incontro che si terrà venerdì prossimo 16 gennaio, dalle ore 14.00, al Centro Congressi Fondazione Cuoa di Villa Valmarana Morosini ad Altavilla Vicentina (Vi). L’iniziativa, promossa nell’ambito di “Progetta! 2020”, ha lo scopo di informare in maniera dettagliata sulle possibilità europee di accesso al credito destinate alle Pmi. Nell’occasione verranno approfonditi gli Strumenti Finanziari e la loro integrazione con i Fondi europei come meccanismo per incrementare e migliorare il sostegno finanziario pubblico e privato per lo sviluppo economico del territorio. All’interno della nuova programmazione europea 2014-2020, è stata data grande rilevanza agli strumenti finanziari innovativi. L’obiettivo della Commissione Europea è quello di incentivare l’utilizzo di questo tipo di finanziamento, in modo tale da creare un’alternativa complementare alle classiche sovvenzioni e gare d’appalto. L’interesse della Regione del Veneto è quello di agevolare e facilitare l’accesso al credito delle Pmi, facendole crescere in maniera sostenibile, unendo i fondi a capitale perduto a quelli rimborsabili, in modo tale da ampliare significativamente le economie di scale e il bacino d’utenza degli investitori. A tal fine saranno illustrate le opportunità di finanziamento agevolato e le novità sugli strumenti finanziari offerti da Veneto Sviluppo Spa per migliorare l’accesso al credito delle Pmi: i fondi di rotazione, il fondo di garanzia e gli strumenti di equity. In aggiunta, verranno illustrate le possibilità di finanziamento a livello regionale offerte dal Fondo Europeo per gli Investimenti e dalla Banca Europea per gli Investimenti. Inoltre saranno presentati gli strumenti finanziari innovativi, lanciati con la nuova programmazione europea, di interesse per le Pmi. Infine, verrà presentato un caso di successo di un consorzio Vicentino e di come questo sia riuscito a ottenere credito. Si illustreranno dunque tutti i passaggi necessari che sono stati fatti i risultati conseguiti e le criticità incontrate.  
   
   
TRENTO: PROVINCIA E CAMERA DI COMMERCIO INSIEME PER RILANCIARE L’ECONOMIA  
 
Trento, 14 gennaio 2015 - La parola chiave è "sistema" - riassume così il presidente della Provincia Ugo Rossi al termine dell´incontro di questo pomeriggio con la giunta camerale, presente anche il vicepresidente Alessandro Olivi. E il "sistema", in un´epoca come questa, dove la competizione fa la differenza, è qualcosa che richiede innovazione e costante manutenzione a tutti i livelli". Dentro questa filosofia vanno calati gli impegni sul fronte dell´economia, del lavoro, della formazione e del credito che la Giunta provinciale ha previsto con la finanziaria 2015 e che sta mettendo a punto con specifici provvedimenti. "Vogliamo passare da politiche meramente contributive a politiche di contesto - ha detto Ugo Rossi - ricordando la possibilità di ridurre la pressione fiscale e l´impegno a rendere la pubblica amministrazione più efficiente e veloce, in un territorio che vuole essere sempre più amico delle imprese". "I tempi sono difficili - ha aggiunto Rossi - e richiedono un supplemento di impegno da parte di tutti, anche allargando, come stiamo facendo, la collaborazione in un contesto più ampio qual è quello della Regione e dell´Euroregione, pensando anche alle imprese che intendono venire qui per investire". L´incontro si è concluso con l´impegno ad approfondire i temi specifici, nel corso delle prossime settimane, all´interno di appositi tavoli tecnici.  
   
   
LIVORNO, IL PUNTO: PASSI AVANTI SUL PROGETTO DI REINDUSTRIALIZZAZIONE  
 
Firenze 14 gennaio 2015 – Passi avanti sul progetto per la reindustrializzazione di Livorno. A fare il punto sulle novità e sull´ulteriore messa a punto, da parte della giunta, di strumenti operativi a sostegno dello sviluppo dell´area, è stato l´assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini, che ha incontrato ieri pomeriggio a Livorno istituzioni sindacati e parti sociali. Confronto con il governo Per quanto riguarda il confronto che dovrà sfociare nella firma dell´accordo di programma con il governo, l´assessore ha fatto sapere che incontrerà domani a Roma il vice ministro per lo sviluppo economico Claudio De Vincenti con il quale concorderà una data per la partenza del tavolo tecnico. Nel frattempo, la giunta non è stata con le mani in mano, riempiendo di contenuti, precisando e approfondendo ulteriormente quanto già delineato nel corso dell´ultimo incontro, svoltosi a Firenze il 19 dicembre. Novità nella Finanziaria regionale "In particolare, nella legge finanziaria approvata il 29 dicembre - spiega l´assessore - abbiamo previsto lo stanziamento, per il 2015, di 170 milioni di euro per la realizzazione del progetto di potenziamento del porto ´Darsena Europa´. Abbiamo poi deciso di concedere un abbattimento dell´Irap di 1,5 punti percentuali alle piccole e medie imprese che si insediano ex novo in aree di crisi, fra cui appunto quella livornese. E ancora, nella Finanziaria si prevede uno stanziamento complessivo di 10 milioni in due anni, con i quali potremo finanziare gli interventi per attrarre nuovi investimenti con cui realizzare la reindustrializzazione dell´area ". All´interno della finanziaria regionale è stato approvato anche un provvedimento per finanziare, nelle tre aree di crisi (Livorno, Piombino, Massa Carrara,) l´avvio di Lavori socialmente utili (Lsu). Lo stanziamento complessivo per questo è di 1 milione di euro. Il provvedimento sarà operativo entro il prossimo aprile. Premialità e graduatorie riservate Nei giorni scorsi i tecnici della Regione hanno lavorato intensamente per rendere possibile l´inserimento, all´interno degli interventi ordinari attivi su tutto il territorio regionale, di premialità specifiche per l´area livornese, in modo da renderle operative nei prossimi mesi. Da aprile, in particolare, sarà possibile per le imprese con sede a Livorno, accedere con una sorta di corsia preferenziale a garanzie a titolo gratuito per finanziamenti bancari per progetti di investimento o liquidità. Priorità anche per chi accede al Fondo rotativo che garantisce finanziamenti a tasso zero fino al 60% dell´investimento. E ancora, per queste imprese, è stata reintrodotta e sarà attiva da maggio, la formula dell´aiuto in conto capitale, per investimenti di nuove imprese e per sostenere l´affitto di immobili, impianti, attrezzature. Una premialità sarà inoltre riconosciuta a programmi di investimenti in servizi avanzati da parte di imprese di servizi, commercio e terziario localizzate nella zona livornese, attraverso voucher fino ad un massimo del 50% della spesa ammissibile. Anche per l´avvio di start up, sia giovanili che femminili che composte da ultracinquantenni, saranno fissate quote di riserva per agevolare le imprese locali che saranno attive da marzo. Un milione per l´occupazione Tutti i bandi per gli incentivi a sostegno dell´occupazione in vigore nel 2014 saranno prorogati e finanziati anche per il 2015, per un importo complessivo di 8 milioni per assunzioni di giovani, donne, licenziati, laureati, soggetti prossimi alla pensione e svantaggiati. "In questo contesto valido per l´intera Toscana – precisa Simoncini – la Regione riserverà a Livorno 1 milione di euro. Inoltre potranno essere previste premialità specifiche per l´utilizzo di interventi di formazione continua (in base alla legge 236/93) per i lavoratori di aziende insediate nelle aree di crisi. "Grazie anche al contributo venuto dall´incontro di oggi – ha concluso Simoncini – possiamo presentarci al tavolo nazionale con un pacchetto organico di interventi, realizzato a tempo di record, che dovranno trovare posto nell´accordo di programma. Noi siamo pronti. Ci auguriamo che dal governo vengano risposte altrettanto tempestive, all´altezza della sfida che abbiamo di fronte: quella di far uscire Livorno dall´emergenza e di farla ripartire ".  
   
   
M5S: SERRACCHIANI, LA MOZIONE DI SFIDUCIA SULLE COOP È UN´AZIONE RIPUGNANTE  
 
Trieste, 14 gennaio 2015 - "È un´azione ripugnante, che rivela ignoranza e malafede". Questa la reazione della presidente della Regione Serracchiani all´annuncio della mozione di sfiducia verso la Giunta regionale da parte del gruppo M5s in Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia. "Invece di predicare il ´tutti a casa´ i grillini dovrebbero seriamente pensare di andarsene loro a casa, per manifesta incapacità. Il Paese e la nostra Regione hanno bisogno di una classe dirigente che non solo occupi scranni e faccia chiasso, ma che sia anche in grado di governare, di indicare una strada e di dare risposte: tutte cose che loro dimostrano continuamente di non saper fare". "Che credibilità può avere un partito che non ha nulla da dire e che quando parla ispirato dal suo guru ondeggia tra la Lega e Le Pen, mentre quando è lasciato a se stesso si occupa di scie chimiche, di moneta parallela, di complotti o del Nuovo Ordine Mondiale? È così che si difende il bene dei cittadini?". Serracchiani replica anche all´accusa che la condotta della Giunta regionale nella gestione delle crisi delle Coop in Friuli Venezia Giulia sia stata influenzata da un sostegno finanziario ricevuto durante la campagna elettorale. "Ho fatto della trasparenza il segno distintivo di tutta l´attività politica, mia personale e della Giunta, e le logiche di scambio non ci appartengono. È evidente che quando non si sa fare nulla, resta solo la bassa denigrazione per guadagnarsi uno spazio sui giornali o in Tv." "Sono vergognose insinuazioni senza nessun fondamento, che non devono essere spacciate per azione politica, e di fronte alle quali dovrò ricorrere alla legge, per difendere il mio buon nome e la dignità delle Istituzioni". "Dal momento che la loro mozione di sfiducia è completamente priva di senso e fondamento - conclude Serracchiani - rimane solo la miseria di un atto di sciacallaggio che si disinteressa della sorte dei lavoratori e dei risparmiatori delle Coop, per la cui salvezza invece siamo impegnati senza tregua".  
   
   
"A.P.R.I IMPRESA": AL VIA PROGETTO PER OCCUPAZIONE 200 IMMIGRATI DA PAESI TERZI SOGGIORNANTI IN UMBRIA  
 
Perugia, 14 gennaio 2015 - Promuovere l´occupazione di cittadini provenienti da Stati che non sono membri dell´Unione Europea grazie a percorsi individuali di orientamento finalizzati a favorire l´iniziativa imprenditoriale di chi intende aprire e gestire un´impresa in autonomia: è quanto si propone il progetto "A.p.r.i. Impresa" rivolto ad un totale di 200 cittadini immigrati da Paesi Terzi che versano in condizioni di disagio occupazionale e maggiore vulnerabilità, di cui 140 regolarmente soggiornanti nella provincia di Perugia e 60 regolarmente soggiornanti in quella di Terni. Il Progetto, cofinanziato dal Fondo Europeo per l´integrazione di cittadini di Paesi terzi (Fei Azione 2/2013), è attuato dalla Regione Umbria in partnership con le Province di Perugia e Terni, i Comuni di Terni e Spoleto e Sviluppumbria spa, con l´adesione di "Anci" Umbria. Ciascun percorso individuale avrà la durata complessiva di 41 ore nell´arco di circa due mesi e sarà possibile frequentare le attività nelle sedi di Perugia, Città di Castello, Spoleto, Foligno, Terni e Orvieto. Per partecipare al progetto è necessario essere cittadini immigrati da Paesi Terzi (non Ue) regolarmente soggiornanti in Umbria, con permesso di soggiorno valido almeno fino al 30 giugno 2015; essere iscritti ad uno dei Centri per l´impiego della Provincia di Perugia o della Provincia di Terni, con sottoscrizione Did (Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro) valida; avere una buona conoscenza della lingua italiana ed essere motivati ad acquisire competenze per l´avvio di un´impresa da gestire in autonomia. La domanda, scaricabile dal sito della Regione Umbria www.Formazionelavoro.regione.umbria.it, dovrà essere inviata per raccomandata al Centro per l´impiego di Perugia (via Palermo, 106 – 06124 Perugia) se iscritti ad uno dei ai Centri per l´impiego della Provincia di Perugia, o al Centro per l´impiego di Terni (via Anno Floriano n. 16, 05100 – Terni), se iscritti ad uno dei Centri per l´impiego della Provincia di Terni. Le domande saranno prese in considerazione fino al raggiungimento del numero massimo di partecipanti previsto. Per informazioni: 075 3681973-974 – Cpi Perugia, 0744 483854 Cpi Terni - lunedì e giovedì dalle ore 15.00 alle 18.00, 075-5046423 Regione Umbria.  
   
   
BOLZANO, GIUNTA SU IRAP: SGRAVI PER RILANCIARE IL LAVORO, ALTRI TAGLI NON NECESSARI  
 
Bolzano, 14 gennaio 2015 - Gli 88 milioni di euro che le imprese altoatesine pagheranno in meno nel 2015 sono minori entrate che però non richiedono tagli in altri settori del bilancio provinciale: "Avevamo già preventivato possibili minori introiti e li compensiamo con una maggiore dotazione del fondo di riserva", ha spiegato il presidente Arno Kompatscher dopo la seduta di Giunta. Come annunciato, le imprese altoatesine potranno contare quest´anno su ulteriori sgravi fiscali per 88 milioni di euro grazie alla rinuncia da parte della Giunta provinciale ad innalzare le aliquote a fronte della riduzione della base imponibile Irap decisa dal Governo. In futuro le imprese potranno quindi detrarre dall´imponibile i costi per l´assunzione di dipendenti a tempo indeterminato. Nella seduta odierna la Giunta ha ratificato questa misura e il presidente Kompatscher ha fornito un esempio concreto: un´impresa artigiana media con 4 dipendenti verserà automaticamente 5mila euro in meno di Irap rispetto al 2014, senza carichi burocratici. "Un intervento ancora più evidente se si pensa che il 40% dei contributi provinciali non supera la soglia dei 2mila euro." Per i bilanci pubblici questa agevolazione comporta minori entrate fiscali, solo in Alto Adige 88 milioni di euro in meno negli introiti dall´Irap. Alla luce di questo intervento a suo tempo annunciato dal Governo, nella legge finanziaria 2015 della Provincia era stata inserita la possibilità di compensare (anche in parte) queste minori entrate fiscali con un aumento delle aliquote. Ma poichè l´obiettivo primario della Giunta provinciale resta l´alleggerimento della pressione fiscale su cittadini e imprese, la Giunta ha deciso oggi di non avvalersi di questa possibilità di innalzamento delle aliquote. Al contrario: la delibera prevede il recepimento in toto per le imprese altoatesine degli sgravi previsti dallo Stato con la legge di stabilità. Nel 2015, pertanto, la "normale" aliquota Irap scende come previsto al 2,68%, in tal modo anche quest´anno le imprese altoatesine versano una quota Irap molto inferiore a quella applicata nelle altre aree d´Italia e a questa agevolazione si aggiunge ora la riduzione della base imponibile a seguito della detrazione dei costi per il personale assunto con contratto a tempo indeterminato. "Le imprese altoatesine potranno contare su ulteriori sgravi fiscali per 88 milioni di euro, dei quali approfitteranno soprattutto quelle che offrono o creano posti di lavoro stabili. È un altro stimolo al rilancio di economia e alla tutela dell´occupazione", ha sintetizzato Kompatscher, che ha rassicurato anche contro il timore di eventuali tagli in altri settori per fronteggiare i minori introiti: "In previsione di questa misura statale abbiamo garantito una buona dotazione al fondo di riserva, che ci garantisce comunque tutti i servizi e anche i maggiori fondi necessari ad esempio nel settore sociale".  
   
   
SANSEPOLCRO, FIRMATO ACCORDO PER RIQUALIFICAZIONE DELL´AREA INDUSTRIALE  
 
Firenze 14 gennaio 2015 - Riqualificare l´area industriale dell´Alto Tevere, a Sansepolcro (Ar), per contribuire a rilanciare l´industria manifatturiera in Toscana ed in particolare tutelare il complesso sistema di aziende e servizi che opere in quell´area, con elevati livelli di specializzazione nei settori del tessile e dell´abbigliamento. Con questo obiettivo Regione Toscana e Comune di Sansepolcro hanno firmato oggi un protocollo d´intesa che li impegna rispettivamente a portare avanti tutte le azioni necessarie per la riqualificazione dell´area, partendo dalla realizzazione di quanto previsto dal Comune nel proprio regolamento urbanistico (tra gli interventi da valutare aree attrezzate, nuove pavimentazioni stradali, reti antincendio, marciapiedi, sistemazione del verde, illuminazione pubblica e la realizzazione di una pista ciclabile a margine della carreggiata). "Il protocollo che firmiamo - ha detto l´assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli - definisce impegni reciproci che Regione Toscana e Comune di Sansepolcro si assumono al fine di creare condizioni favorevoli sia per lo sviluppo delle aziende che già si trovano sul territorio che per attrarne di nuove attraverso il miglioramento infrastrutturale. Si tratta di un´area industriale strategica per la Toscana, che ha le caratteristiche di un vero e proprio distretto, con la presenza di alcune eccellenze del settore manifatturiero". "L´attenzione della Regione Toscana per questo territorio - ha concluso Ceccarelli - già dimostrata con l´accordo di programma per la realizzazione del secondo ponte su fiume Tevere, viene confermata con questo nuovo importante atto, che getta le basi per una nuova fase di sviluppo dell´intera area". "Si tratta – ha dichiarato il sindaco di Sansepolcro Frullani – del raggiungimento di un obiettivo che faceva parte del programma dell´Amministrazione comunale e che è stato possibile cogliere grazie alla preziosa collaborazione con la Regione Toscana. In questo particolare periodo, diviene fondamentale investire in ammodernamento e miglioramento delle infrastrutture a servizio delle aziende, decisamente necessario per quanto riguarda la riqualificazione della zona industriale Altotevere".  
   
   
DISTRETTO LEGNO, MARONI: NOI VIRTUOSI, AVANTI CON INIZIATIVE PER LE AZIENDE  
 
Meda/Monza e Brianza, 14 gennaio 2015 - "Tutte queste eccellenze producono tante proposte e tante idee e quindi il mio compito principale, come presidente, è quello di trovare risorse per svilupparle anche se oggi non è facile a causa dei tagli della Legge di stabilità". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, rivolgendosi agli imprenditori del distretto del legno-arredo della Brianza, che ha visitato. Nonostante Tagli Regione Solida - "Abbiamo - ha spiegato Maroni - una spesa pubblica regionale che è la più bassa d´Italia. L´anno scorso grazie all´applicazione dei costi standard abbiamo avuto dal Governo 500 milioni che si sarebbero aggiunti quest´anno al budget per la sanità. Purtroppo a dicembre nella Legge di stabilità questi 500 milioni sono spariti e in più ce ne hanno tolti altri 700. Nonostante questo siamo una Regione molto solida, per cui abbiamo deciso di trovare questi soldi rendendo più efficiente il sistema". "Infatti - ha proseguito - non aumenteremo il ticket, non aumenteremo la pressione fiscale, anzi continueremo sulla strada di ridurla progressivamente. Nel Segno Dellla Concretezza - "Abbiamo messo in atto una serie di iniziative per i giovani che creano un´impresa innovativa: oltre a sostenerli con contributi abbiamo cancellato l´Irap: tutto questo va nel segno della concretezza. Come Regione non devo insegnare come si apprende il mestiere di imprenditore, ma consentire la vita più facile alle imprese eliminando la burocrazia", ha detto Maroni presentando alcune delle misure messe in campo dalla Regione Lombardia. Con Le Imprese E Contro La Burocrazia - "Abbiamo approvato una legge per ridurre la burocrazia e siamo partiti con l´esperimento degli Angeli antiburocrazia. Abbiamo assunto 30 giovani neolaureati dalle Università lombarde per metterli a disposizioni degli imprenditori col compito di risolvere i problemi. Vediamo se funziona, e poi la estenderemo. L´altro impegno - ha proseguito - è quello di trovare le risorse per finanziare attività che abbiano come scopo quello di rendere più facile la vita delle imprese e dare ai giovani la possibilità di proseguire la strada dei nostri imprenditori". Continuare Il Nostro Saper Fare - Prima di incontrare gli imprenditori, il presidente ha fatto visita ai ragazzi del Polo formativo del Legno arredo per la presentazione del progetto di sviluppo della sede, sostenuto da Regione Lombardia. "Ho visto la passione che mettono nel dire "Io voglio fare il falegname", che significa continuare il nostro saper fare, il nostro modo di vivere, e rappresenta una grande eccellenza fatta con la qualità che noi ci mettiamo. Sono molto contento di aver preso questa decisione, mi pare sia la strada giusta".  
   
   
DISTRETTO LEGNO, MARONI: POLO FORMATIVO DI FEDERLEGNOARREDO È FUTURO IMPRESE  
 
Lentate sul Seveso/mb, 14 gennaio 2015 - "Questo polo formativo, e i ragazzi che lo frequentano, ha una grande importanza per la nostra economia, perché rappresenta il futuro delle nostre imprese e rappresenta il continuare a saper fare, ovvero tramandare il valore dei nostri artigiani, che hanno creato la potenza economica lombarda". Lo ha dichiarato il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni nel corso della sua visita al Polo formativo di Federlegnoarredo. Il Polo formativo dei Mestieri del Legno Arredo è al suo secondo anno di attività e ha oltre 60 studenti già iscritti. Stanziato Per Its Lombardi Quanto Governo Per Tutta Italia - "Noi, come Regione Lombardia, - ha proseguito il presidente - crediamo nell´importanza della formazione, per il suo collegamento con l´attività che si andrà poi a svolgere una volta formati, e lo abbiamo dimostrato con i fatti, mettendoci molti soldi, stanziando 20 milioni di euro per un piano triennale per sostenere gli Its, gli Istituti tecnico-scientifici, mettendo, qui, in Lombardia, quanto il Governo ha messo per tutta l´Italia: 20 milioni per il triennio 2013-2015; e continueremo a farlo anche per il triennio successivo, perché crediamo nella formazione buona ed efficace e negli Its". 1 Milione Per Ampliamento - "Questo - ha aggiunto Maroni - è un modello di eccellenza in Lombardia, che vogliamo sostenere e la mia presenza oggi qui, con quattro assessori regionali, lo testimonia". "Abbiamo accolto la richiesta che ci è stata fatta - ha concluso - di contribuire per ampliare questo centro di formazione e infatti abbiamo messo 1 milione di euro nel Bilancio per il 2015, adesso bisogna procedere rapidamente all´Accordo di programma".