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Notiziario Marketpress di Mercoledì 03 Novembre 2010
ASIMO IL ROBOT UMANOIDE HONDA, CELEBRA IL SUO 10MO ANNIVERSARIO  
 
 Verona, 3 novembre 2010 - Asimo ha raggiunto una importante pietra miliare ed ha celebrato il suo 10mo anniversario il 31 di ottobre. Una decade fa, Honda ha creato un robot umanoide così avanzato da creare una vera e propria rivoluzione nella tecnologia dei robot umanoidi. Per segnare questa data vari siti e video dedicati sono stati lanciati oggi, con nuove foto, storie della sua evoluzione e applicazioni per smartphone. L’applicazione per iPhone a smartphone ‘Run with Asimo’ mostra Asimo e altri Robot Honda quali personaggi con cui l’utente può interagire. (Le applicazioni saranno pronte a breve). La ricerca Honda per i robot umanoidi è cominciata circa un quarto di secolo fa e 14 anni più tardi, il 31 Ottobre del 2000, fu creato Asimo. Sin dal suo debutto europeo alla Technical University di Darmstadt nel giugno del 2003, Asimo ha ispirato, educato e influenzato migliaia di persone in tutte le regioni e ha ricevuto il consenso da ingegneri e scienziati. In questi anni Asimo ha visitato diversi musei della scienza in Europa, incontrato reali e capi di stato e ha addirittura visitato il Parlamento Europeo. Asimo fa parte di un lungo e importante programma di ricerca e sviluppo nella robotica e nella mobilità umana. L’obiettivo di Honda è quello di sviluppare un robot in grado di aiutare le persone nella vita quotidiana; un robot in grado di assumersi alcuni compiti in modo da rendere la nostra vita più facile e rilassante. I benefici di un tale robot umanoide non sarebbero limitati all’ambiente familiare, ma potrebbero includere qualsiasi situazione in cui le persone hanno bisogno di supporto e di assistenza. Honda sta focalizzando ora la sua ricerca sullo sviluppo dell’intelligenza e al miglioramento della comprensione dell’interazione ideale tra persone e robot umanoidi. L’obiettivo finale del progetto di Asimo è quello di creare un robot umanoide effettivamente utilizzabile e continuare lo sviluppo dei sistemi di intelligenza per future applicazioni su altri prodotti Honda. In aggiunta a ciò, la collaborazione di Honda in molti progetti educazionali in Europa ha lo scopo di ispirare i bambini e gli studenti e renderli più coinvolti nelle materie scientifiche ed ingegneristiche. Http://world.honda.com/asimo/    
   
   
TELECOM ITALIA LANCIA TIM STORE ED ENTRA NEL MERCATO DELLE APPLICAZIONI GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE CON TELEFONICA NASCE IL “COMMON APPLICATION MARKETPLACE”, IL NUOVO MERCATO PAN-EUROPEO DELLE APPLICAZIONI  
 
Roma, 3 novembre 2010 - Telecom Italia entra nel mercato delle applicazioni con Tim Store, che permette di accedere in modo semplice e intuitivo ai contenuti e ai servizi preferiti. Tim Store rende disponibile su oltre 800 modelli di terminali le applicazioni e i servizi che il cliente può scaricare, gratuitamente o a pagamento, differenziandosi dai principali store proposti dal mercato per il fatto di essere una piattaforma “aperta”, cioè progettata su misura per il cliente e non sulla tecnologia del suo telefonino. L’obiettivo è di dare impulso allo sviluppo di un mercato italiano di applicazioni per le esigenze specifiche del pubblico italiano, favorendo nel contempo la crescita a livello internazionale del “Made in Italy” digitale. La caratteristica di Tim Store è infatti quella di rivolgersi non solo a chi possiede uno smartphone di nuova generazione ma anche a chi utilizza un terminale 2G, dando quindi la possibilità a un pubblico molto ampio di avvicinarsi al mondo delle applicazioni. Tim Store, infatti, è compatibile con tutti i principali sistemi come Java, Symbian, Android, Windows Mobile e Blackberry, rappresentando così l’offerta più completa in questo mercato. A breve sarà inoltre possibile scaricare le “apps” con Meego e altri sistemi operativi. A oggi sono circa 1.000 le applicazioni già disponibili su www.Timstore.tim.it/  suddivise per categorie: Social Network, Mappe, Giochi, Informazioni, Servizi di utilità, Sport e Salute. Le applicazioni si possono acquistare direttamente con il credito del telefonino senza necessità di carta di credito. Un altro elemento innovativo del prodotto è il fatto che, grazie alla collaborazione con il Gruppo Telefonica, Tim Store sarà successivamente integrato con gli application store europei di Movistar e O2, con l’obiettivo di lanciare il ”Common Application Marketplace”, il nuovo mercato pan-europeo delle applicazioni. Questo comporterà, da un lato, un’offerta più ricca per i consumatori italiani e, dall’altro, la possibilità per la community dei developer presenti nel nostro Paese di sviluppare applicazioni per un mercato europeo di quasi 70 milioni di clienti che hanno già un terminale abilitato all’utilizzo del servizio. “Vogliamo fare di Tim Store uno dei catalizzatori dei nuovi servizi customer centric a valore aggiunto - ha dichiarato Marco Patuano, Direttore Domestic Market Operations di Telecom Italia -. Questa iniziativa offre alla community dei developer nuove opportunità per valorizzare le potenzialità delle applicazioni grazie a un modello originale, aperto e trasversale rispetto alle tecnologie”.  
   
   
TELECOM ITALIA OPENS ITS TIM STORE AND JOINS THE APPLICATIONS MARKET NEW EUROPE-WIDE “COMMON APPLICATION MARKETPLACE” ROLLED OUT IN PARTNERSHIP WITH TELEFONICA  
 
Rome, 3 November 2010 - Telecom Italia is joining the applications market with its Tim Store, a marketplace that offers intuitive and straightforward access to content and favourite services. The Tim Store supplies applications and services to customers for download free of charge or for payment that work on more than 800 models of cellphone. The Tim Store differs from other stores on the market because it is an “open” platform tailored to the customer rather than the technology on customers’ phones. The Store has been conceived to boost the Italian market for applications designed specifically to meet the needs of Italian consumers, and to foster the international growth of Italian-made digital products and services. The Tim Store appeals not just to the owners of the latest smartphones; it also caters to people who still use 2G phones, to allow a much wider group of people to join the world of applications. The Tim Store offers the most comprehensive catalogue of applications on the market because it is compatible with all major operating systems, from Java to Symbian, Android, Windows Mobile and Blackberry. Meego and other operating system “apps” will soon be added to the Tim Store’s inventory. A thousand or so applications are already available at www.Timstore.tim.it/  Apps are divided into the following categories: Social Network, Maps, Games, Info, Useful services, Sport and Health. Customers can purchase applications by using their mobile phone credit rather than a credit card. Another groundbreaking feature of the Tim Store is that in partnership with the Telefonica Group, the Tim Store will be integrated with Movistar and O2’s application stores to establish a new pan-European “Common Application Marketplace”. Not only will this provide a broader range of offerings for Italian consumers, it will open up opportunities for the Italian developer community to develop applications for a European market of some 70 million customers with a mobile phone enabled to use the service. Marco Patuano, Telecom Italia’s Manager of Domestic Market Operations, said: “We want the Tim Store to become a catalyst of new value-added, customer-centric services. This venture opens up new opportunities for the developer community to exploit the potential of applications through an original, open, cross-platform model rather than a technology-based one.”  
   
   
POSTEMOBILE: PARTE LA CONCILIAZIONE CON I CLIENTI PER I SERVIZI DI TELEFONIA  
 
Roma, 3novembre 2010 – Prende il via la Procedura di Conciliazione per i clienti Postemobile, operatore di telefonia mobile del Gruppo Poste Italiane. La Procedura di Conciliazione è stata definita da Postemobile e dalle 18 Associazioni dei Consumatori firmatarie del Regolamento, al fine di risolvere in via extragiudiziale eventuali controversie relative ai servizi tradizionali di telefonia mobile, nell’ottica di soddisfare al meglio le esigenze del cliente. È gratuita e veloce e contribuisce a rendere il rapporto con il cliente trasparente e fiduciario. Possono chiedere di essere ammessi alla Procedura di Conciliazione tutti gli intestatari di una Sim Postemobile che abbiano già presentato reclamo e che non abbiano ricevuto risposta o non ne abbiano ricevuta una soddisfacente entro i termini indicati nel Regolamento, in relazione ai servizi tradizionali di telefonia mobile (ad esempio ricariche telefoniche; accrediti/addebiti di traffico telefonico; attività di vendita e post-vendita come sospensioni, Riattivazioni, Sostituzioni, Disattivazioni; etc) Il Cliente interessato a presentare Domanda di Conciliazione potrà scaricare il modulo di richiesta direttamente dal sito www.Postemobile.it/  dove sono inoltre a disposizione tutte le indicazioni e i dettagli relativi alla Procedura di Conciliazione e alle modalità di inoltro delle richieste. In alternativa è possibile rivolgersi a una delle 18 Associazioni firmatarie del Regolamento: Acu, Adiconsum, Adoc, Adusbef, Altroconsumo, Arco, Assoutenti, Casa del Consumatore, Centro Tutela Consumatori Utenti, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori Acli, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori.  
   
   
IL SENSORE PIÙ PRECISO? L’HA REALIZZATO L’INO-CNR È DELL’ISTITUTO NAZIONALE DI OTTICA DI POZZUOLI E DI FIRENZE UN NUOVO STRUMENTO IN FIBRA OTTICA, IN GRADO DI MISURARE DEFORMAZIONI O VARIAZIONI DI TEMPERATURA CON UNA PRECISIONE MAI RAGGIUNTA.  
 
Roma, 3 novembre 2010 - Un nuovo tipo di sensore in fibra ottica, in grado di misurare deformazioni o variazioni di temperatura con una precisione mai raggiunta prima d’ora, è stato realizzato dall’Istituto nazionale di ottica del Consiglio nazionale delle ricerche (Ino-cnr) di Pozzuoli e di Firenze. I risultati della ricerca sono stati pubblicati su Science e Scienceexpress (http://www.Sciencemag.org). Tra le possibili applicazioni di tale sensore, in vulcanologia, la misurazione di temperature e deformazioni del suolo a profondità mai toccate. “I livelli di sensibilità raggiunti dai nostri sensori hanno consentito, per la prima volta, di determinare con estrema precisione variazioni di temperatura di poche decine di miliardesimi di grado e variazioni di lunghezza molto inferiori al raggio di un atomo”, spiega Paolo De Natale, direttore dell’Ino-cnr e coautore della ricerca. “Siamo pertanto giunti a osservare i limiti ultimi imposti da quelli che gli studiosi definiscono le ‘imperfezioni’ della fibra ottica utilizzata come sensore. Per questo uso, la fibra viene inserita nel materiale da controllare”. Tra le applicazioni di tali sensori si segnalano, prosegue De Natale, “la possibilità di valutare con grande sensibilità e precisione le deformazioni delle rocce in aree sismiche, oppure eventuali deformazioni delle ali o di parti della fusoliera degli aeromobili, entro le quali vengono inserite le fibre”. Altre possibili applicazioni riguardano settori molto diversi, come il controllo di strumenti di precisione, ad esempio per realizzare nanostrutture, o la vulcanologia. “In particolare”, spiega il direttore dell’Ino-cnr, “nell’ambito di un esperimento di geofisica che avrà luogo a partire dalle prossime settimane nell’area dei Campi Flegrei (Napoli), in collaborazione con l’Osservatorio vesuviano dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) misureremo temperature di alcune centinaia di gradi e deformazioni delle rocce fino a profondità di alcuni chilometri. Si potranno così svelare le dinamiche di una delle aree vulcaniche più importanti al mondo”. Per raggiungere questo risultato i ricercatori di Ino-cnr hanno sviluppato, in collaborazione con l’European Laboratory for Non-linear Spectroscopy (Lens) di Firenze, nuovi strumenti e metodologie per la spettroscopia atomica e molecolare, che sono stati per la prima volta applicate ai sensori in fibra. “Per realizzare tale scoperta abbiamo sfruttato il cosiddetto ‘generatore di pettini ottici di frequenza’, l’invenzione che ha portato all’assegnazione del premio Nobel per la Fisica nel 2005 a T. W. Haensch e J. L. Hall e che consente di misurare grande precisione piccolissime variazioni di frequenza, cioè il ‘colore’ della luce laser, dalla regione delle microonde fino all’ultravioletto, passando per lo spettro visibile all’uomo”, prosegue De Natale. “Le fibre ottiche finora utilizzate per trasmettere informazioni nel settore delle telecomunicazioni possono pertanto essere usate anche per realizzare sensori capaci di misurare grandezze chimiche e fisiche, con performance prima inimmaginabili”. Questo primo risultato, conclude De Natale, “consentirà di sviluppare nuove tipologie di sensori ottici in grado di ridurre ulteriormente il limite raggiunto, determinato dalle imperfezioni della fibra, progredendo così verso misure ancora più sensibili”.  
   
   
MILIONI DI EURO PERSI DALLE IMPRESE PUGLIESI A CAUSA DELL’ATTUALE MODALITÀ DI FATTURAZIONE. L’ECONOMISTA CARMEN CICIRIELLO: “PER CAMBIARE PRASSI È NECESSARIO PRIMA CAMBIARE MENTALITÀ”. DALLA COMMISSIONE EUROPEA SOLUZIONI UTILI PER UN CAMBIO DI STRATEGIA ED UNA MAGGIORE COMPETITIVITÀ ANCHE A LIVELLO INTERNAZIONALE.  
 
Bari, 3 novembre 2010 - Le imprese pugliesi, da quelle metalmeccaniche, edili, dei trasporti, a quelle agroalimentari e di Information e Communication Technology (Ict) stanno perdendo soldi. Si parla di 666 milioni di Euro. Una cifra importante che corrisponde al capitale bloccato dalle lungaggini derivanti dal modo sbagliato di fatturare. Soprattutto se si pensa a quanto si potrebbe risparmiare in generale sui costi di gestione - in una parola il costo della carta, della manodopera, delle spese di consegna – che ammontano ad oltre 2 miliardi e 850 milioni di Euro. Ne ha dato notizia questa mattina Carmen Ciciriello, Presidente dell’European e-Business Lab (Ebl), la Società che ha promosso la convention tuttora in corso al Cineporto presso la Fiera del Levante sui temi della fatturazione elettronica e dell’e-Procurement. “Non è realtà virtuale ma reale deficit - ha spiegato Ciciriello – che si potrebbe risolvere se solo le aziende cominciassero a cambiare mentalità, a pensare in termini di migliore efficienza, di armonizzazione dei sistemi operativi, di fatturazione elettronica, sulla scia dell’esperienza europea, prima fra tutte quella della Danimarca”. Dati ottenuti grazie ad uno studio condotto dall’Ebl su una cinquantina di aziende pugliesi di vari settori, finanziato dalla Regione Puglia - 25.000 Euro a fondo perduto stanziati attraverso il programma di politiche giovanili Bollenti Spiriti avviato nel 2005 dall’attuale Assessore regionale alle Infrastrutture strategiche e mobilità, Guglielmo Minervini - unitamente al contributo di Sepa International, Società inglese di consulenza sull’e-Business. “Tale iniziativa rappresenta uno dei frutti più sapidi e più riusciti della politica pubblica”, ha commentato Minervini intervenuto oggi ad inizio lavori. “Un investimento quello sulla innovazione digitale che si deve soprattutto all’impegno delle nuove generazioni, alle risorse giovanili. Grazie a loro potremo essere in grado in breve tempo di ottenere risultati sul piano del recupero delle efficienze sia nel settore pubblico che in quello privato”. Carmen Ciciriello ha poi consegnato a Minervini una targa come riconoscimento dell’impegno preso nei confronti delle nuove generazioni e della fiducia riposta nelle loro capacità. Sempre nella mattinata è intervenuto anche Domenico Favuzzi, Presidente della Sezione Terziario Innovativo e Comunicazione di Confindustria Bari-bat, che ha sottolineato come ancora ci sia una sorta di difficoltà da parte delle Pmi ad affrontare l’argomento e a cogliere l’importanza dei benefici relativi alla fatturazione elettronica. Molto seguita la lezione di e-Business del danese Bergthor Skulason che ha illustrato in dettaglio il progetto Peppol (Pan-european Public Procurement Online), con cui la Ue spinge le aziende di tutti i Paesi membri verso una maggiore visibilità, competitività, verso il superamento delle frontiere, il completamento e l’integrazione nel mercato comune Europeo. “La nuova tecnologia – ha detto Skulason – non deve andare a sostituire le soluzioni esistenti ma deve integrare attraverso un’infrastruttura comune. Si devono cercare degli standard tecnici e legali che vadano bene per tutti e creino nuovi mercati transfrontalieri”.  
   
   
NOVITÀ DI SWISSCOM: HD-TV SENZA FILI E COLLEGAMENTO A INTERNET VELOCE IN TUTTA LA CASA  
 
Berna, 4 novembre 2010 - Con il nuovo kit di connessione Universal di Swisscom i clienti possono disporre di Hd-tv senza fili in più stanze e collegarsi comodamente a Internet da diversi dispositivi, come Pc o Mediaplayer. Questa soluzione semplice e senza fili è stata sviluppata da Swisscom in collaborazione con Quantenna e Netgear. Il kit Wlan sarà disponibile a partire dal 1° novembre 2010 per Chf 299 presso lo Swisscom Shop o lo Swisscom Online Shop. Swisscom lancia il nuovo kit di connessione Universal, che consente una rapida trasmissione dei dati in tutta la casa, senza alcuna installazione brigosa e con pochi cavi. Al kit di connessione possono essere collegati fino a quattro dispositivi, ad esempio Swisscom Tv Box, Pc, stampante, console di gioco e Mediaplayer. Se il kit di connessione è collegato a un router, tutti i dispositivi possono accedere immediatamente a Internet, a prescindere dall’ubicazione del router o della più vicina presa digitale. Grazie all’abile combinazione di diverse tecnologie di trasmissione, come l’impiego di più antenne per ogni dispositivo (la cosiddetta trasmissione multiple-input multiple-output) e l’invio mirato dei segnali in direzione del ricevitore, con questa nuova soluzione Wlan la copertura e la velocità di trasmissione risultano notevolmente migliorate. Pertanto, con il nuovo kit di connessione Universal è possibile utilizzare senza problemi anche servizi che richiedono una notevole larghezza di banda, ad esempio Hd-tv, in più stanze e senza troppi cavi in giro per casa. Innovazione firmata Swisscom, Quantenna e Netgear Il kit di connessione è frutto della stretta collaborazione tra Swisscom e i relativi partner Quantenna e Netgear. Swisscom ha contribuito in modo decisivo allo sviluppo del prodotto, riuscendo a convogliarvi sin dall’inizio tutte le esigenze dei clienti. Inoltre Swisscom ha giocato un ruolo importante a livello di assicurazione della qualità e, assieme a Quantenna e Netgear, ha conferito al prodotto il tocco finale. Il kit di connessione Universal con tre stazioni sarà disponibile a partire dal 1° novembre 2010 per Chf 299 presso lo Swisscom Shop o lo Swisscom Online Shop.  
   
   
BOLZANO: UFFICIO ESPROPRI: MENO COSTI E BUROCRAZIA PER MEZZO DI NUOVO SOFTWARE  
 
Bolzano, 3 novembre 2010 - Da poco più di un anno i dipendenti dell’Ufficio Espropri della Provincia utilizzano il sistema d’amministrazione “Gespy”, appositamente adattato alle esigenze dell’ufficio. “Per mezzo di quest’innovativo Software otteniamo un risparmio in denaro, di tempo e su ogni sorta di documentazione cartacea” commenta entusiasta l’Assessore Florian Mussner. “Con Gepsy l’Ufficio Espropri lavora attraverso un innovativo e flessibile sistema, che prossimamente verrà collegato anche a nuove tecnologie come Geobrowser e i protocolli Erpocs e Sap” spiega il direttore di ripartizione Roland Tröbinger che ha introdotto il sistema. Il sistema ha portato ogni sorta di miglioramento, sottolinea Tröbinger: quindi, per esempio, per i versamenti nel registro tasse nella registrazione dei decreti di espropriazione si raggiungerà un considerevole risparmio, questo perchè la lista dei proprietari verrà rielaborata e corretta costantemente. “Per fare un’esempio, per il decreto di espropriazione della strada provinciale per Acereto i costi raggiunti per mezzo del vecchio sistema sono ammontati a 42.336,06 Euro. Con il sistema Gespy si è raggiunto un costo totale di 18.648 Euro riuscendo quindi a risparmiare 23.688,06 Euro” continua Törbinger. Gespy permette ai dipendenti dell’Ufficio Espropri di salvare sotto forma di file in ogni atto qualsiasi documento, come per esempio i decreti, le corrispondenze, o ordini di pagamento. Questo dà la possibilità oltretutto di poterli prelevare in qualsiasi momento ce ne sia bisogno evitando perdite di tempo. Inoltre, la banca dati dell’ufficio verrà aggiornata con dati addizionali, come per esempio l’amministrazione degli affitti e la distribuzione del materiale dei lotti per mezzo di una suddivisione automatica degli indennizzi e delle quote di proprietà. Gespy offre ancora altre possibilità per i pagamenti degli indennizzi per i proprietari, gli affittuari ed eredi. Dopo ogni pagamento lo stato finanziario viene, infatti, aggiornato automaticamente (proprietari pagati e importo restante). Oltre a ciò il sistema semplifica la rielaborazione dei dati, come anche la ricerca degli atti e la trascrizione dei dati. “Introdurre il sistema ne è valsa la pena, in questo modo infatti si riduce in modo effettivo la burocrazia dando sollievo non solo ai dipendenti ma anche ai cittadini” conclude l’Assessore Mussner.  
   
   
THECUS PRESENTA DASHBOARD PER IPHONE TENETE LE VOSTRE SCHEDE OVUNQUE E SEMPRE SUL VOSTRO NAS THECUS  
 
Milano, 3 novembre 2010 – Thecus annuncia una nuova applicazione iPhone chiamata Thecus Dashboard. Questa applicazione, semplice da scaricare, consente agli utenti di controllare lo stato dei loro Nas Thecus dal proprio iPhone senza l’ausilio di un computer. Thecus Dashboard è una robusta applicazione per il monitoraggio dei dispositivi Nas Thecus. Una volta effettuato il download dall’Apple App Store, gli utenti possono facilmente accedere al proprio Nas Thecus per un controllo tramite il proprio iPhone. Una volta effettuato l’accesso, gli utenti hanno a disposizione una varietà di informazioni su dispositivi e servizi. Tramite Thecus Dashboard verranno visualizzate informazioni come versione firmware, tempi di attività, caricamento Cpu e persino lo stato della ventola. Gli utenti possono anche controllare lo stato dei vari servizi in esecuzione sul proprio Nas, incluso lo stato Ftp, lo stato del server file di rete, lo stato Nsync, lo stato uPnp e molto altro ancora. Con Thecus Dashboard, accertarsi che il proprio Nas stia svolgendo correttamente le sue funzioni non è stato mai più semplice.  
   
   
SEC SERVIZI AFFIDA AD ACCENTURE LO SVILUPPO DI UNA SOLUZIONE DI GESTIONE DEL RISCHIO SECONDO I PRINCIPI DI BASILEA IL CALCOLO DELLE “PROBABILITÀ DI DEFAULT” SARÀ BASATA SU TECNOLOGIA SAS  
 
 Milano, 3 novembre 2010 – Sec Servizi, consorzio di istituti bancari che fornisce servizi di operatività bancaria e tecnologica a istituzioni finanziarie, ha scelto Accenture (Nyse: Acn) per lo sviluppo e l´implementazione di una soluzione di calcolo del rischio di credito, realizzato per aiutare i propri soci e clienti a valutare la probabilità di inadempienza come richiesto dalla normativa internazionale in materia di adeguatezza patrimoniale. La soluzione sarà basata su tecnologia Sas, azienda leader nel settore del software e dei servizi di business analytics. La “probabilità di default” (Pd) è il parametro che misura la probabilità d´insolvenza, ovvero la probabilità che entro i 12 mesi successivi il prenditore non sia in grado di tener fede ai propri impegni nei confronti del creditore (es. Restituire un prestito secondo le scadenze prestabilite). Le banche calcolano la probabilità di default per ciascun debitore (o pool omogenei di debitori) in base a molteplici elementi, quali la storia creditizia, la solidità del patrimonio del debitore, la natura delle operazioni in essere, etc. La probabilità di default concorre - in caso di istituti autorizzati all’adozione delle metodologie interne - alla determinazione del requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito (in coerenza con gli standard prudenziali definiti in ambito Basilea 2), nonché alla determinazione del capitale economico gestionale. “La nostra nuova soluzione per la determinazione delle probabilità di default (Pd) aiuterà i nostri clienti e i nostri soci a migliorare la capacità di valutazione del rischio di credito, adeguandosi ai requisiti previsti del Comitato di Basilea rapidamente e a costi ridotti” ha dichiarato Luciano Dalla Riva, Direttore Generale di Sec Servizi. “Grazie alle nuove tecnologie analitiche, i nostri clienti saranno in grado di creare modelli di gestione del rischio più sofisticati e di tradurre dati eterognei e complessi in indicatori di rischio di semplice costruzione ed interpretazione. La grande esperienza globale di Accenture nella gestione del rischio e di programmi analitici di implementazione delle direttive del Basilea Ii, combinata con le soluzioni analitiche più avanzate di Sas, rende le due aziende i partner ideali per Sec Servizi.” “La recente crisi economica e il deterioramento della qualità del credito hanno evidenziato la crucialità di un´appropriata gestione del rischio”, ha affermato Andrea Dalla Vedova, Senior Executive Financial Services di Accenture. “Gli istituti di credito maggiormente virtuosi hanno compreso il nuovo ruolo richiesto al risk management al fine di garantirsi solidità patrimoniale e conservare la fiducia di clienti, degli organi di controllo, degli azionisti e delle altre istituzioni di credito. Per misurare meglio l´esposizione al rischio di credito, le banche devono adottare strumenti e modelli di analisi predittiva sempre più sofisticati. Questa nuova soluzione Sas per la determinazione della Probabilità di Default, può aiutare i clienti e i soci di Sec Servizi a comprendere i profili di rischio dei clienti e a misurare con maggiore efficacia il rischio del credito secondo i principi di Basilea.” Sas Credit Scoring for Banking, che combina un robusto motore di calcolo, un ambiente di sviluppo modelli flessibile e un ampio data model per il settore bancario a supporto di una migliore valutazione del rischio conforme ai requisiti normativi, costituirà la base del nuovo “Probability of default Engine”. “Grazie a Sec Servizi, le banche di piccole e medie dimensioni hanno ora l´opportunità di utilizzare il software Sas per gestire le problematiche connesse alla crisi finanziaria e attuare la conformità normativa,” ha dichiarato Marco Icardi, Country Manager di Sas Institute S.r.l. In Italia. “Questa relazione mette le banche in condizioni di essere più competitive – tanto oggi quanto in futuro, man mano che verranno varate nuove riforme, come Basilea Iii.”  
   
   
ATTIVITA´ TOPIX NEI MESI DI NOVEMBRE E DICEMBRE 2010  
 
Torino, 3 novembre 2010 - Gli ultimi mesi dell’anno si prannunciano densi di eventi e appuntamenti per Top-ix. Dagli Open Data al Turin Cloud Camp, passando per “Irealize – Lean Startup Hack”, il Consorzio mette in campo le sue molteplici competenze nell’intento di sostenere e promuovere l’innovazione a 360°. Il 17 novembre, nell’ambito della Global Entrepreneurship Week, ritorna l’appuntamento con Irealize, giunto al suo terzo episodio, “Lean Start Up Hack” (http://www.Irealize.eu/ep2/), ospitato negli spazi di Toolbox (www.Toolboxoffice.it), centro per il coworking pensato per una nuova generazione di professionisti. L’evento, realizzato in collaborazione con Google, prevede un panel in cui affrontare l´innovativo modello imprenditoriale denominato come Lean Start-up ed un site clinic dove imparare a conoscere le linee guida di Google per lo sviluppo dei siti web attraverso l´analisi di casi concreti. Le Startup candidate sul sito dell’evento (http://www.Irealize.eu/ep2/) saranno analizzate dal Google Search Quality Team nel corso della mattinata, mentre al pomeriggio gli imprenditori avranno la possibilità di partecipare a meeting one-to-one con il team di Google Adwords, per comprendere come incrementare il Roi (Return on investment), con una corretta campagna Adwords. Nel mese di dicembre sono due gli appuntamenti in calendario per il Consorzio Top-ix, tra loro correlati. Nel pomeriggio di giovedì 2 dicembre, all’interno dell’Environment Park, appuntamento col Cloud Camp, dove saranno i partecipanti a proporre gli argomenti da sviluppare, legati al tema del Cloud Computing. Guest star della giornata sarà Reuven Cohen, fondatore e Cto di Enomaly sviluppatore leader di prodotti e soluzioni per il Cloud Computing. Il Cloud Camp sarà inoltre l’occasione per raccogliere dati e suggerimenti utili in occasione della Conferenza di fine anno, organizzata per il giorno successivo (venerdì 3 dicembre), sempre all’Environment Park, che affronta il tema: “Open Data: dati, conoscenza, valore”. La scelta dell’argomento si basa su alcune semplici considerazioni: i dati sono il petrolio dell’economia della conoscenza e la produttività dei sistemi economici, tecnologici e sociali dipende sempre più dalla capacità di gestirli in modo efficace. Inoltre Open Data si basa su Internet e ne scruta tutte le potenzialità (interattività, partecipazione e possibilità di creare nuovi modelli di business). In quest’ottica il Consorzio Top-ix, che si occupa di favorire lo scambio di traffico Internet, si propone come strumento per lo sviluppo del modello: una piattaforma aperta e neutrale per l’innovazione. La giornata sarà articolata in quattro sessioni: in apertura i keynote internazionali tracceranno lo scenario di riferimento; quindi si approfondirà il caso italiano, con un focus dedicato a dati.Piemonte.it, primo sito open data nazionale; nel pomeriggio si affronterà il rapporto tra open data e informazione; e in chiusura, verranno proposti esempi innovativi e si lancerà una competizione a livello europeo per la miglior Open Data App. Http://www.top-ix.org/    
   
   
ALLO IAB FORUM MILANO 2010 UN’ANTEPRIMA DEL PRIMO RAPPORTO SUI SERVIZI SMS DI “MOBILE FINANCE” IN ITALIA  
 
Milano, 3 novembre 2010, Ubiquity, azienda che opera nel mercato dei new media nell’ambito della progettazione e realizzazione di strategie digitali multicanale, partecipa a Iab Forum Milano 2010. In occasione dell’importante appuntamento milanese, Ubiquity presenta in anteprima alcune statistiche estratte dal Primo Rapporto Ubiquitylab sui servizi Sms di “mobile finance” in Italia, uno dei primi contenuti di analisi, riflessione e approfondimento sui mercati digitali che verranno proposti dalla società milanese alla community italiana del settore attraverso il proprio blog Ubiquitylab a partire da dicembre 2010. Un blog che si pone l’obiettivo di offrire un proprio contributo e la propria voce alla diffusione di conoscenza in ambito digitale attraverso analisi quantitative e qualitative dei trend in atto nel mercato, in un ottica di condivisione e co-creazione. Il Rapporto si basa sul monitoraggio dei volumi generati dai servizi di messaggistica Sms offerti dalle 17 più importanti banche Italiane, un punto di osservazione privilegiato per tracciare statisticamente i trend in atto nell’adozione dei servizi mobile legati a conti correnti, carte di pagamento e non solo, da parte della popolazione italiana. Un punto di osservazione adottato da Ubiquity a fronte della sua storica posizione di leadership in Italia nella gestione dei servizi di messaggistica quali gli Alert Sms per i correntisti gestiti per conto di primari istituti di credito (es. Intesa Sanpaolo, Bancoposta, Fineco, …). Secondo il rapporto, nei primi 9 mesi del 2010 il volume di Sms inviati dal campione di banche Italiane monitorato, sia gratuiti che a pagamento per il consumatore (i cosiddetti servizi di messaggistica premium “etici”), ha registrato una crescita di circa il 40% rispetto allo stesso periodo 2009. Su questi volumi è stata effettuata un’analisi puntuale su quali siano le tipologie di servizi Sms utilizzati dai correntisti. L’analisi evidenzia la netta predominanza dei servizi Sms legati a carte di pagamento, che rappresentano il 75% dei volumi generati in crescita del 34% rispetto al 2009, e conto corrente, che segnano un notevole incremento (+78%). I volumi e la crescita rilevanti di queste tipologie di servizi sottolineano la sempre maggiore pervasività dei canali digitali di accesso ai dati del proprio conto, non solo del canale mobile ma anche dell’internet banking. E la familiarità degli utenti ad adottare i servizi Sms per tenere monitorati gli eventi sui propri strumenti di pagamento e movimentazione di denaro per una propria maggiore sicurezza contro le frodi. Inoltre, lo strumento Sms conferma la sua efficacia, grazie alla sua semplicità, tempestività e immediatezza, nei servizi di alerting. Il tema sicurezza si rileva anche nella crescita importante dei servizi di caring e service che nei primi 9 mesi del 2010 hanno registrato una crescita del 55% rispetto allo stesso periodo del 2009. Registrano, invece, una crescita più lenta i servizi Sms di trading, pari all’11%, servizi per i quali la piattaforma Sms verrà sempre più affiancata dal paradigma delle applicazioni mobile per smartphone (iPhone, Android, ecc.) e per tablet (iPad, Galaxy Tab, ecc.). Infine, il Rapporto fornisce anche una previsione di chiusura 2010, ipotizzando una crescita - rispetto al 2009 - del 40% dei volumi di Sms inviati dal campione di banche Italiane monitorato ai propri correntisti per un totale di circa 180 milioni di Sms, dati che colgono, seppur statisticamente e non in termini assoluti, il fenomeno digitale in atto nel nostro paese e l’attenzione strategica degli istituti di credito italiani per il canale Sms. La presenza a Iab Forum Milano 2010 di Ubiquity, legata in particolare al nuovo posizionamento strategico della società, e l’iniziativa Ubiquitylab rappresentano solo alcuni dei cambiamenti in atto. L’azienda è diventata, infatti, da quest’anno operatore telefonico (Olo) focalizzato sulla gestione delle numerazioni Sms “premium” (quelle relative a servizi a valore aggiunto) assegnate dal Ministero dello Sviluppo Economico - Dipartimento per le Comunicazioni. Inoltre, Ubiquity sta ampliando con successo il proprio profilo operativo a nuovi servizi in ambito digitale (dalle Mobile Application ai servizi di web design & implementation e web marketing) e potenziando la propria presenza in settori diversi dal mondo finance quali l’editoria, il turismo, il mercato del retailing online di beni e servizi e di contenuti mobile, il fashion, ecc. Dario Calogero, Ceo di Ubiquity, afferma: “Ubiquity nel corso del 2010 ha consolidato il proprio processo di cambiamento strategico e oggi si pone come un’agenzia in grado di progettare e realizzare le strategie digitali multicanale dei propri clienti, attingendo ad un vasto portafoglio di competenze in ambito mobile e web che coprono l’intera catena del valore, dal digital strategy design all’implementazione dei servizi, dall’outsourcing al digital marketing. Una realtà unica nel panorama italiano dei new media”. Ubiquity vi aspetta a Iab Forum Milano 2010 (3-4 Novembre 2010) presso il Milano Convention Centre, fieramilanocity di Via Gattamelata 5, allo stand L6 (Area Espositiva Livello 1) per discutere dei risultati del Primo Rapporto Ubiquitylab sui servizi Sms di mobile finance in Italia, del proprio nuovo posizionamento strategico e del proprio portafoglio di applicativi “mobile e web” per aziende e utenti finali. Il Primo Rapporto Ubiquitylab sui servizi Sms di mobile finance in Italia realizzato da Ubiquity si pone l’obiettivo di delineare statisticamente i trend in atto nell’adozione dei servizi mobile legati a conti correnti, carte di pagamento e non solo, da parte della popolazione italiana. L’analisi si basa sul monitoraggio dei volumi generati dai servizi di messaggistica Sms offerti dalle 17 più importanti banche Italiane che rappresentano un campione privilegiato del mercato finance in Italia. I servizi Sms monitorati sono stati classificati nel seguente modo: Servizi Sms relativi a carte di pagamento: sono tutti quei servizi informativi, dispositivi e di notifica legati all’uso delle carte di credito, debito e prepagate quali pagamenti su Pos negli esercizi commerciali, prelievi da Atm, acquisti via Internet, consultazione della disponibilità residua mese su carta, ecc.; Servizi Sms relativi a conto corrente: sono tutti quei servizi informativi, dispositivi e di notifica legati all’uso del proprio conto quali saldo, movimenti (bonifici e accrediti), ricariche telefoniche effettuate, alerting su conto in rosso e/o soglia minima raggiunta, ecc.; Servizi Sms di marketing: sono relativi alle iniziative di comunicazione e promozione delle banche; Servizi Sms di trading: sono tutti quei servizi informativi, dispositivi e di notifica relativi al trading quali consultazione di indici, rilevazione dei migliori e dei peggiori titoli del giorno, controvalore del portafoglio, analisi valute, ecc.; Servizi Sms di caring e service: sono servizi ancillari all’utilizzo degli altri canali di accesso alla banca (Internet Banking, Atm, ecc.) quali conferme di attivazione e disattivazione servizi e servizi legati alla sicurezza del proprio Internet banking e all’informazione del correntista. Il Rapporto Ubiquitylab, oltre a fornire viste aggregate e di periodo sui volumi e sulle diverse tipologie di servizi, offre informazioni secondo altri assi di classificazione (tipologie di interazione quali servizi push e pull, servizi informativi, dispositivi e di notifica, ecc.) offrendo una panoramica dettagliata sui trend in atto nell’adozione da parte delle popolazione italiana dei servizi di mobile finance. Il Rapporto Ubiquitylab avrà una frequenza di pubblicazione trimestrale a partire da gennaio 2011 e sarà consultabile gratuitamente attraverso il Blog Ubiquitylab sul sito www.Ubiquity.it/  I risultati del Primo Rapporto saranno consultabili a partire da dicembre 2010. Attraverso l’account twitter @Ubiquitylab sarà possibile, invece, ricevere periodicamente statistiche sui Rapporti Ubiquitylab, riflessioni e notizie sui mercati digitali.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA NOMINA EATON COME GARANTE DEL PROPRIO CODICE DI CONTROLLO PER DATA CENTERS  
 
 Rodano, 3 novembre 2010 - Ad Eaton Corporation, costruttrice di prodotti diversificati nella gestione dell’alimentazione, è stato conferito il titolo di Garante nel Codice di Condotta Europeo per l’Efficienza Energetica, redatto dal Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea. Il titolo è stato assegnato grazie al continuo impegno dell’azienda verso lo sviluppo di prodotti e soluzioni sostenibili quali le recentemente introdotte soluzioni Energy Advantage Architecture (Eaa), che incitano un’operatività sostenibile e consentono agli Ups Eaton di raggiungere un valore di efficienza fino al 99%, dato all’avanguardia nel settore. “Per noi di Eaton la sostenibilità è un elemento chiave. Da molti anni ormai abbiamo posto l’attenzione verso il miglioramento dell’efficienza energetica dei data center e verso lo sviluppo di prodotti che contribuiscano a raggiungere maggiori efficienze” dice Mathieu Verley, Manager del Product Management Ups Trifase di Eaton. “Il titolo di Garante è un’ulteriore prova del nostro impegno verso lo sviluppo di prodotti altamente efficienti specificamente progettati per i data center.” Creato in risposta al crescente consumo energetico dei data center, il Codice di Condotta Europeo fornisce una piattaforma che unisce le parti interessate nei data center - quali gli operatori, i rivenditori e le aziende fornitrici di servizi – al fine di incentivare le metodologie migliori per incrementare l’efficienza energetica. Fornisce inoltre un luogo comune per il dialogo e l’accordo verso azioni volontarie volte a migliorare l’efficienza globale del settore. Come Garante Eaton continuerà a sviluppare prodotti, soluzioni e programmi che consentano ai proprietari ed agli operatori dei data center di raggiungere gli standard indicati nel codice di condotta. “Unitamente alle nostre attuali soluzioni, quali gli innovativi Ups Eaton 9395, i bladeUps da rack, le tecnologie Eaa per il risparmio energetico ed il recentemente introdotto software cloud-compatible Intelligent Power per il monitoraggio e la gestione delle apparecchiature, continuiamo ad investire nello sviluppo di nuove soluzioni per data center più eco-compatibili,” dice Verley.  
   
   
DA ACTIVE PERISCOPE - SICUREZZA CON LA WEBCAM  
 
 Gorizia, 3 novembre 2010 - Active annuncia la versione italiana di Periscope di Freeverse. Finalmente, un programma per la webcam del Mac facile da usare e completo di tutto ciò che ti può servire! In abbinamento al Mac, Periscope è in grado di trasformare l´iSight in una telecamera di sicurezza: il software è in grado di immortalare l´attività che si svolge di fronte al tuo Mac per poi salvarla o condividerla in maniera semplice ed automatica. In pochi secondi è possibile configurare Periscope in modo che controlli i movimenti dentro una stanza, oppure che si attivi in presenza di un rumore o semplicemente che scatti ad una certa ora o ad intervalli predefiniti. Periscope invia le immagini scattate in tempo reale tramite email in qualunque parte del mondo, oppure carica le foto sulla pagina di Mobileme o su una pagina web tramite Ftp. Può anche caricare le foto drittamente su Flickr. Con Periscope si può controllare casa quando lontani, scoprire intrusi grazie al rilevatore di movimento, con la tecnica del time lapse realizzare simpatici filmati o semplicemente realizzare film divertenti. Il demo del programma è disponibile qui: www.Active-software.com/download  Il prezzo di vendita è di euro 24,90 Iva inclusa. Disponibile sia in versione download che in scatola. Www.active-software.com/    
   
   
IL NUOVO BLACKBERRY TORCH, LO SMARTPHONE PERFETTO PER METTERE IN LUCE LA TUA IMMAGINE SOCIAL. PERSONAL BRANDING E SOCIAL NETWORK: LE STORIE DI 4 PERSONAGGI CHE SONO DIVENTATI UN BRAND GRAZIE ALLA RETE  
 
Milano,  3 novembre   2010 – Non esiste Personal Branding, la promozione di sé stessi, senza Social Network, una rete sociale in cui accrescere la propria reputazione, qualunque sia l’epoca e l’ambito commerciale. Oggi, però, grazie all’uso di tecnologie always on, è possibile imprimere un’accelerazione a questo tipo di rapporti sociali e professionali. Il nuovo Blackberry Torch 9800, il primo smartphone di Research In Motion (Rim) che combina la nota tastiera Blackberry con l’esperienza di uno schermo full touch, è lo strumento ideale per accrescere in tempo reale il proprio Personal Branding all’interno di un Social Network realmente globale e potenzialmente infinito. Il fotografo Fulvio Maiani, lo chef Davide Oldani, il comico Frank Matano e l’editore online Robin Good sono degli esempi illustri di Personal Branding, diventati “personaggi + brand” grazie alla rete nell’era della comunicazione multicanale. Stimolati dal giornalista Giuseppe Brindisi raccontano come la tecnologia li ha aiutati a diffondere le loro big ideas trasformandole in eccellenze e raggiungendo un pubblico internazionale. A fare gli onori di casa, Alberto Acito, nuovo Managing Director di Rim Italia, che spiega come il nuovo sistema operativo Blackberry 6, che esordisce all’interno del Blackberry Torch, sarà il veicolo di un nuovo modo di valorizzare il proprio Personal Brand. La serata inizia con un viaggio virtuale attraverso le immagini di Fulvio Maiani, fotografo italiano di livello internazionale, specializzato nel settore moda e bellezza, famoso per aver immortalato, tra gli altri, Valentino Rossi e Francesca Neri e per aver curato le campagne di marchi come D&g, Diesel, Honda e Vodafone. La vista cede il passo al gusto, con il racconto del famoso ed eclettico chef milanese Davide Oldani. 5 sono gli ingredienti che Oldani utilizza in ogni piatto: amore, educazione, intraprendenza, obbedienza e umiltà. Da sempre attento alla comunicazione, ha scelto per il suo locale il nome D’o, veloce da condividere e immediato da ricordare. Davide, inoltre, ci introduce al gusto dell’esclusivo Risotto al Panettone, omaggio alla città di Milano e dedicato al suo Sindaco, Letizia Moratti. A rendere frizzante la serata ci pensa Frank Matano, diventato famoso grazie a Youtube per i suoi scherzi telefonici che hanno collezionato decine di migliaia di clic. Scoperto da Francesco Facchinetti, ha raggiunto la notorietà in tv grazie alla trasmissione "Sky Scherzando?“ in onda su Sky Uno. A chiudere l’incontro Robin Good, micro editore online, che utilizza le nuove tecnologie per dare valore a chi vuole trasformare la propria passione in un progetto di comunicazione sul web. Pubblica sul web la rivista “Masternewmedia” dedicata alla comunicazione efficace attraverso i nuovi media.  
   
   
CON FATTURIAMO.IT, CONFARTIGIANATO VICENZA OFFRE AI PROPRI SOCI UN SERVIZIO DI GESTIONE TRIBUTARIA E MOLTO ALTRO ANCORA.  
 
Vicenza, 3 novembre 2010 - Scambiare e gestire in maniera automatica documenti e registrazioni contabili utilizzando soluzioni di ultima generazione utili a risparmiare tempo, ridurre possibili errori e gestire emergenze in tempo reale grazie agli strumenti di collaboration integrati nelle applicazioni in uso. Non di un grande studio di commercialisti parliamo, ma di Confartigianato Vicenza e del servizio di gestione tributaria che l’associazione di categoria competente per il territorio di Vicenza e provincia eroga a circa 4000 soci di piccole e piccolissime dimensioni. Aziende artigiane appartenenti a svariati settori merceologici, che la più grande associazione di categoria d’Italia (sono quasi 18.000 gli associati) segue attraverso una sede principale e 30 sedi periferiche dislocate lungo tutto il territorio della provincia, per un totale di 450 dipendenti. Di questi circa un terzo lavora per erogare ai soci che ne fanno richiesta servizi di gestione tributaria concernenti aspetti amministrativi, contabili, fiscali e paghe a fini dichiarativi grazie a Fatturiamo.it, il software di gestione proposto dalla software house di Verona, Diamante spa. Installato presso gli utenti, Fatturiamo.it permette ai soci di gestire il ciclo attivo e passivo della propria azienda, in maniera semplice e immediata; questo perché Fatturiamo.it utilizza Microsoft Office Word per la gestione di tutti i documenti e questa semplicità, unita anche all’utilizzo di altre tecnologie abilitanti di Microsoft, è stata premiata da Microsoft Corporation assegnando a Diamante Spa la vittoria dell’Award 2010 per il miglior software nella categoria Information Worker, Office Business Application. Il plug-in Gateway24 installato sul pc dell’addetto in associazione consente di scambiare e gestire automaticamente documenti e registrazioni contabili senza che sia necessario reinserire i dati già predisposti dal socio. Ma non solo. Il programma è predisposto per correggere eventuali errori d’inserimento, come un numero di fattura non progressivo, mentre l’interfaccia utente consente all’addetto contabile di mappare i dati provenienti dall’azienda che li ha inseriti in un dialogo diretto e automatico con il software di contabilità interna. «Totalmente Windows-like, la tecnologia messa a punto da Diamante - afferma Andrea Egidati, responsabile dei sistemi informativi Confartigianato Vicenza - permette di rispondere a esigenze concrete e di carattere gestionale palesate dai nostri clienti. Le stesse che, per gli oltre 150 addetti contabili presenti in associazione, si traducono in un risparmio di tempo nell’ordine del 30-40% ovviamente riconvertibile in servizi di consulenza a valore aggiunto, mentre anche i soci non devono più preoccuparsi di recarsi fisicamente ai nostri sportelli per la contabilizzazione delle proprie fatture».  
   
   
IL GRUPPO DIGITAL BROS CHIUDE L’ESERCIZIO 2009-2010 CON RICAVI LORDI CONSOLIDATI PARI A 154,6 MILIONI DI EURO IN CALO DEL 12,2% RISPETTO ALL’ESERCIZIO 2008-2009  
 
Milano, 3 novembre 2010 – L’assemblea degli Azionisti del Gruppo Digital Bros riunitasi il 28 ottobre in prima convocazione, ha approvato il Bilancio dell’esercizio 2009-2010 (che va dal 1° luglio 2009 al 30 giugno 2010). Risultati Consolidati Al 30 Giugno 2010 - Il Gruppo Digital Bros ha chiuso l’esercizio fiscale 2009-2010 con Ricavi lordi consolidati pari a 154,6 milioni di Euro, in calo del 12,2% rispetto ai 176 milioni di Euro registrati nell’esercizio precedente. La riduzione dei Ricavi lordi è in linea con l’andamento di mercato. In controtendenza, il Gruppo registra un aumento di tutti i margini reddituali per effetto del contenimento dei costi operativi e del decremento degli oneri finanziari a seguito della diminuzione dei tassi d’interesse e dell’indebitamento medio. In particolare, il Gruppo chiude l’esercizio 2009-2010 con Margine Operativo Lordo (Ebitda) pari a 3.976 mila Euro, in crescita di 5.403 mila Euro rispetto al dato negativo di 1.427 mila Euro realizzato nell’esercizio precedente; Margine Operativo (Ebit) pari a 3.256 mila Euro, in aumento di 5.478 mila Euro rispetto al valore negativo di 2.222 mila Euro registrato nell’esercizio precedente; Utile Ante-imposte pari a 810 mila Euro, in aumento di 7.617 mila Euro rispetto al dato negativo di 6.807 mila Euro registrato nell’esercizio 2008-2009; Utile Netto negativo per 204 mila Euro, in forte miglioramento di 5.174 mila Euro rispetto al valore negativo di 5.378 mila Euro realizzato nell’esercizio precedente. Al 30 giugno 2010, l’Indebitamento Finanziario Netto del Gruppo Digital Bros è pari a 55,6 milioni di Euro, in diminuzione di 4.400 mila Euro rispetto ai 60 milioni di Euro registrati al 30 giugno 2009. La Capogruppo Digital Bros S.p.a. Ha chiuso l’esercizio 2009-2010 con Ricavi lordi per circa 99,5 milioni di Euro rispetto ai 110,4 milioni di Euro registrati nell’esercizio precedente. L’ebitda della Capogruppo è pari a 5.926 mila Euro, in calo del 15,6% rispetto ai 7.019 mila Euro dell’esercizio precedente; l’Ebit è pari a 3.090 mila Euro, in calo del 46,8% rispetto ai 5.806 mila Euro dell’esercizio precedente. Altre Delibere Rinnovo Autorizzazione Operazioni Di Buy-back - L’assemblea degli Azionisti ha rinnovato al Consiglio di Amministrazione l’autorizzazione ad effettuare, entro la data di approvazione del Bilancio al 30 giugno 2011, operazioni di compravendita di azioni proprie fino a un massimo di un milione di azioni ordinarie rappresentanti non più del 10% del capitale sociale attualmente esistente, secondo quanto previsto dall’art.144 bis del Regolamento Emittenti 11971/99. Gli eventuali acquisti dovranno essere effettuati sul Mercato Regolamentato ad un prezzo non superiore ai 10 Euro per azione e non inferiore a 0,40 Euro per azione, nel rispetto e nei limiti delle disposizioni di legge e dei regolamenti di Borsa Italiana, nonché delle disposizioni comunitarie in materia. Le motivazioni per le quali è stata richiesta l’autorizzazione sono: finalità aziendali quali, ad esempio, lo scambio e/o la permuta per realizzare partnership strategiche; finalità di investimento quali, ad esempio, la possibilità di realizzare operazioni di negoziazione, copertura e arbitraggio per intervenire in presenza di oscillazioni anomale del mercato azionario o operazioni d’investimento di liquidità; a servizio di eventuali piani di stock option che potranno essere deliberati in futuro. La Digital Bros S.p.a. Detiene n. 525.247 azioni proprie (pari al 3,72% del capitale sociale) ad un valore medio di carico pari a 2,99 Euro. Emolumenti Spettanti All’organo Amministrativo Per L’esercizio 2010-2011 - L’assemblea ha inoltre deliberato di confermare, come nei precedenti esercizi, in Euro 1.000.000, sino a nuova delibera, l’importo complessivo per la remunerazione di tutti gli Amministratori per l’esercizio 2010-2011.  
   
   
LA VIDEOSORVEGLIANZA SU IPAD, IPHONE E IPOD TOUCH  
 
Taipei, Taiwan, 3 Novembre, 2010 - Qnap annuncia la disponibilità della nuova App Vmobile in grado di trasformare il dispositivo mobile in una vera e propria stazione di videosorveglianza controllabile da remoto utilizzando connessioni Wi-fi o 3G “Con Vmobile, gli utenti saranno in grado di collegarsi a qualsiasi server Viostor Nvr e di monitorare e visualizzare le telecamere Ip collegate, utilizzando dispositivi Apple iPad, iPhone e iPod Touch. Nessun’altra applicazione al mondo permette di fare tutto questo eccetto ovviamente il nostro Vmobile” afferma Andrew Yu. Vmobile supporta inoltre la notifica istantanea in caso di accessi non autorizzati, ad esempio nel caso di telecamere che rivelano il movimento (motion detection) ecc...Gli utenti saranno inoltre in grado di scattare un’istantanea o riprodurre immediatamente il video sui propri terminali. Vmobile è compatibile con il nuovo firmware 3.3.0 per sistemi Viostor Nvr. L’applicativo supporta varie modalità di monitoraggio a 1, 2, 3, 4, 6, 8 e canali o visualizzazione sequenziale, controllo diretto della telecamera (Ptz), notifica immediata di allarmi multipli e foto istantanea. E’ possibile riprodurre le registrazioni delle varie telecamere e specificarne la notifica. Vmobile è stato sviluppato per i dispositivi mobile di Apple ed è in grado di sfruttare appieno le funzionalità touchscreen rendendo accessibili i sistemi di video sorveglianza di rete dovunque voi siate.  
   
   
EL.EN. S.P.A.: L’ASSEMBLEA AUTORIZZA L’ACQUISTO DI AZIONI PROPRIE  
 
Firenze, 3 novembre 2010 – L’assemblea di El.en. Spa, , quotata al Segmento Star di Borsa Italiana, si è riunita in data 28 ottobre ed ha autorizzato il consiglio di amministrazione all’acquisto di azioni proprie. L’acquisto di azioni proprie, così come proposto dal consiglio di amministrazione, verrà effettuato ai seguenti, concorrenti o alternativi, fini: di investimento, di stabilizzazione del titolo, di assegnazione a dipendenti e/o collaboratori, di scambio di partecipazioni in occasione di acquisizioni societarie. L’autorizzazione è stata concessa per l’acquisto, a fronte di un esborso massimo di euro 15.000.000,00 (quindicimilioni), in una o più tranches di un numero massimo di azioni ordinarie della società, unica categoria di strumenti finanziari attualmente emessi, che in ogni caso non superi la quinta parte del capitale sociale. Attualmente il 20% del capitale sottoscritto e versato di El.en. È pari a n. 964.873 azioni e la società alla data odierna detiene n. 103.148 azioni proprie pari al 2,138%. L’autorizzazione è stata concessa per il periodo massimo consentito dalla legge di 18 mesi dalla data della delibera assembleare. L’acquisto potrà avvenire sui mercati regolamentati ad un prezzo che non sia inferiore di oltre il 20% né superiore di oltre il 10% del prezzo ufficiale delle contrattazioni registrate il giorno precedente l’acquisto. Al consiglio è stata data anche facoltà di rimettere in circolazione entro dieci anni dall’acquisto le azioni detenute in portafoglio ad oggi e quelle che verranno acquistate, ad un prezzo non inferiore al 95% della media dei prezzi ufficiali delle contrattazioni registrati nei cinque giorni precedenti la vendita. Parte straordinaria L’assemblea in sede straordinaria ha approvato modifiche statutarie anche connesse al D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 27, D. Lgs. 27 gennaio 2010. N. 39 e Regolamento Consob 17221/2010. In particolare è stata deliberata la modifica degli articoli 6, 13, 14, 19, 22, 25.  
   
   
RESTA IN FORMA DANZANDO AL RITMO DI ZUMBA FITNESS ARRIVA A NOVEMBRE UN NUOVO ENTUSIASMANTE TITOLO DANCE FITNESS PER XBOX 360 KINECT - JOIN THE PARTY!  
 
Milano, 3 Novembre 2010 - Milton Keynes, Uk – 505 Games annuncia che il 26 di novembre uscirà il nuovo Zumba Fitness, videogioco ispirato al celebre programma fitness a ritmo di musica latino-americana che ha contribuito al dimagrimento in allegria di oltre 7,5 milioni di persone, in 105 Paesi in giro per il globo. All’esordio su Kinect per Xbox 360, l’esercizio tipico dello Zumba unisce il classico ritmo latino-americano ai passi di danza più hot del panorama internazionale. Zumba Fitness è il gioco perfetto per iniziare a scolpire il proprio corpo nel modo migliore, senza un controller di gioco. Nella modalità Zumba “exergame”,, il giocatore potrà imparare o perfezionare ben nove stili di danza diversi: Reggaeton, Merengue, Salsa, Cumbia, Hip-hop, Mambo, Rumba, Flamenco e Calypso. Il gioco include 30 tracce musicali coinvolgenti -alcune in esclusiva per il titolo - e incredibili passi di danza che potranno essere performati grazie alla supervisione del creatore dello Zumba, Beto ed ai celebri istruttori Gina Grant e Tanya Beardsley. Non ha importanza quale sia il livello di abilità, Zumba Fitness è accessibile a tutti grazie alla modalità ‘Impara i Passi’. Inoltre si potranno impostare diversi livelli di sfida, da Esordiente a Esperto in 5 ambientazioni dinamiche. Ad ogni passo di danza ben eseguito, l’intera pista da ballo si trasformerà presto in un vero e proprio party con effetti speciali e ballerini scatenati. “Il popolarissimo programma Zumba, ha catturato l’attenzione dei fitness club di tutto il mondo, così abbiamo colto al volo l’occasione di ispirarci ad un brand all’apice del suo successo”, commenta Ian Howe, Managing Director di 505 Games. “Siamo orgogliosi di offrire qualcosa di assolutamente nuovo per il lancio di Kinect e non vediamo l’ora di farlo provare ai giocatori.” I giocatori potranno collaborare con altri compagni ballerini per raggiungere il punteggio record o competere l’uno contro l’altro nell’apposita modalità multiplayer Zumba Attack. Inoltre, è possibile loggarsi al servizio Xbox Live e giocare con gli amici fino ad un massimo di 8 giocatori in contemporanea. Per il futuro, sono già previsti contenuti scaricabili per aggiungere nuove tracce e passi di danza per mantenere alta la temperatura del party. Zumba Fitness per Kinect sarà disponibile a partire dal 26 Novembre. Le versioni Wii e Playstationmove sono previste per i primi mesi del 2011. Clicca sul seguente link per il video dimostrativo: http://www.Youtube.com/watch?v=x5sxjxarviy    
   
   
MEF: PRECISAZIONE SU FINANZIAMENTO SCUOLE PARITARIE  
 
Roma, 3 novembre 2010 - In riferimento alla notizia pubblicata da alcuni giornali di presunti tagli a carico delle scuole pubbliche non statali, si precisa quanto segue:. Per prassi consolidata, negli anni il finanziamento statale alle scuole non statali (c.D. Scuole paritarie) è stato sistematicamente integrato con provvedimenti "ad hoc". Sarà così, è già previsto che sia così, anche sul 2011.  
   
   
BOLZANO: "GENITORI DIGITALI" PER SUPERARE IL GAP TRA EDUCAZIONE E NEW MEDIA  
 
 Bolzano, 3 novembre 2010 - Si è svolto martedí 19 ottobre il primo di una serie di incontri organizzati dall´Associazione Juvenes in collaborazione con l´Istituto Salesiano dal titolo "Genitori digitali: come superare senza timori il gap tra educazione e new media". Rainerum Il ciclo di conferenze dal titolo "Genitori digitali", aperte a tutta la cittadinanza, vuole sviluppare il delicato argomento del rapporto tra educazione e nuovi "media". Parlare di "media", sia come spazio comunicativo che come nuova sfera relazionale, è sicuramente un argomento molto attuale che interessa da vicino sia i genitori che i docenti. Ecco il calendario dei prossimi due incontri: 15 novembre, sul tema "Social network: le nuove frontiere della comunicazione" con il dott. Vincenzo Varagona ed il 24 novembre sul tema "Emergenza educativa all´epoca di Internet" con don Fortunato Di Noto. Tutti gli incontri si svolgono, a partire dalle ore 20.45, nella Sala Don Bosco dell´Istituto Rainerum di Bolzano.  
   
   
BANDO "FUTURO IN RICERCA 2010"  
 
Roma, 3 novembre 2010 - Favorire il ricambio generazionale presso atenei ed enti di ricerca pubblici collegati al Miur, destinando risorse al finanziamento di progetti di ricerca fondamentale proposti da giovani ricercatori e garantire sostegno economico alle eccellenze scientifiche emergenti e già presenti presso gli stessi: con questi obiettivi il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca pubblica il Bando “Futuro in Ricerca 2010” ( Decreto del 27 settembre 2010, pubblicato nella G.u. N.237 del 9 ottobre 2010). Il programma «Futuro in ricerca 2010» è rivolto: Linea d´intervento 1: a dottori di ricerca italiani o comunitari, non strutturati presso gli atenei italiani, statali o non statali, e gli enti pubblici di ricerca afferenti al Miur, che non abbiano compiuto il 32° anno di età alla data di scadenza del bando e che, alla stessa data, abbiano conseguito il dottorato di ricerca da più di 2 anni e da meno di 6 anni; Linea d´intervento 2: a dottori di ricerca italiani o comunitari, non strutturati presso gli atenei italiani, statali o non statali, e gli enti pubblici di ricerca afferenti al Miur, che non abbiano compiuto il 36° anno di età alla data di scadenza del bando e che, alla stessa data, abbiano conseguito il dottorato di ricerca da più di 6 anni e da meno di 10 anni; Linea d´intervento 3: a giovani docenti o ricercatori che non abbiano compiuto il 40° anno alla data di scadenza del bando, già strutturati presso gli atenei italiani, statali o non statali, e gli enti pubblici di ricerca afferenti al Miur. Il programma si concretizza nella presentazione, da parte dei soggetti in possesso dei requisiti indicati, in qualità di Responsabili di progetto (Principal Investigator) e secondo le modalità previste dal bando, di progetti di ricerca fondamentale, anche a rete, di durata almeno triennale. Tra i requisiti, il possesso, da parte dei dottori di ricerca rientranti nella Linea di intervento 1, di almeno tre pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali, e di almeno sei per la linea 2. Per i dottori di ricerca di linea 1 o di linea 2 già in possesso di specializzazione conseguita, precedentemente al dottorato, presso una scuola di specializzazione universitaria, i limiti di età anagrafica previsti sono incrementati di un numero di anni pari alla durata della scuola di specializzazione. Il costo relativo a ciascun progetto deve risultare compreso tra euro 300.000 ed euro 1.200.000. I progetti sono redatti utilizzando i modelli/domanda (A e B) appositamente predisposti dal Ministero, e disponibili in rete nello specifico sito http://futuroinricerca.Miur.it/   che fornisce tutte le informazioni sul bando. La scadenza per la presentazione delle domande di finanziamento è fissata al 23 novembre 2010, alle ore 17.00, per i coordinatori di progetto (modello A), e al 15 novembre 2010, alle ore 17.00, per i responsabili di unità (modello B).  
   
   
IL CNR APRE GLI ‘ORIZZONTI’ DELLA SCIENZA IL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE PARTECIPA, CON OLTRE CINQUANTA EVENTI, ANCHE QUEST’ANNO AL FESTIVAL DELLA SCIENZA A GENOVA  
 
Genova, 3 novembre 2010 - Il Consiglio nazionale delle ricerche partecipa anche quest’anno al Festival della Scienza, la manifestazione di divulgazione scientifica di cui è socio fondatore che aprirà per l’ottava volta i battenti a Genova domani 29 ottobre, con oltre 50 proposte. Gli eventi ‘targati Cnr’ arricchiranno un programma che conta, fino al 7 novembre, 350 appuntamenti all’insegna della parola chiave ‘Orizzonti’. Per l’area tematica ‘Orizzonti della luce e della materia’, si evidenzia in Palazzo Ducale la mostra interattiva “Laser. Luce oltre l’orizzonte”, progettata e realizzata dall’Ufficio promozione e sviluppo collaborazioni (Psc-cnr) in occasione del 50° anniversario dell’invenzione del laser: una panoramica sulle applicazioni di questa tecnologia, dalla lettura di cd, dvd, blu-ray alle telecomunicazioni, fino alla medicina e molto altro ancora. L’evento nasce dalla collaborazione di vari istituti dell’Ente, Università di Genova e Laboratorio Lens di Firenze, e prevede diverse conferenze di approfondimento a cura di studiosi tra cui Federico Capasso, Robert Wallace, Alessandro Farini e Massimo Inguscio. A cura del Psc-cnr anche la mostra “Odissea. Viaggio nella culla della matematica” in programma alla Loggia degli Abati di Palazzo Ducale. Un viaggio nella storia della scienza volto a far conoscere luoghi e protagonisti che hanno contribuito a formare le basi del pensiero logico-deduttivo e matematico occidentale. La mostra rientra nell’area tematica ‘Orizzonti delle idee’ e nella “Biennale del Mediterraneo” promossa dal ministero degli Affari Esteri. Il “Mediterranean Science Garden” è un progetto di ‘orto scientifico’ inserito nella sezione ‘Orizzonti della vita’ per far conoscere l’ambiente mediterraneo, le specie e varietà vegetali tipiche delle tradizioni e delle culture dei Paesi a noi più vicini, realizzato dal Dipartimento agroalimentare e dall’Ufficio relazioni internazionali del Cnr, con alcuni istituti, Polo botanico Hanbury e Università di Genova. Il risultato è uno spettacolare ‘ambiente di ambienti’ che occuperà il piazzale Delle Feste del Porto Antico, articolato in un percorso espositivo, tre laboratori (L´ambiente e l´uomo, Un mare di colture, Laboratolio del gusto), due eventi speciali (L’olio extravergine di oliva: quando il gusto incontra la scienza, Cercatartufi) e cinque conferenze. Per l’area tematica “Orizzonti dell’uomo” si segnala invece la mostra “Verso l´orizzonte. Viaggi di popoli e cose fra Vicino Oriente e Mediterraneo Antico”, dedicata all’antichità orientale e mediterranea, realizzata dall’Istituto di studi sulle civiltà dell´Egeo e del vicino Oriente del Cnr, Centro riabilitativo Tangram, cooperativa sociale Idea Prisma ´82, Università La Sapienza di Roma e Museo del mare e della navigazione antica ‘S. Severa’. Il tema è quello delle migrazioni, delle fughe e degli esodi che hanno caratterizzato la storia di molte popolazioni del bacino: una storia di incontri e scontri, di culture, saperi, arte. “La partecipazione del Cnr al Festival della Scienza cresce ogni anno, a testimonianza dell’enorme ricchezza di saperi del maggior ente di ricerca italiano”, afferma il presidente del Consiglio nazionale delle ricerche Luciano Maiani. “Il gran numero di eventi e appuntamenti in programma ben rappresenta il caleidoscopio di competenze e attività dei nostri ricercatori, che spaziano dalle nanoscienze alle frontiere della medicina, dall’informatica alla tutela dei beni culturali: un patrimonio strategico per il futuro e il benessere dell’Italia”. “La ricchezza della partecipazione Cnr al Festival della Scienza è nella grande valenza interdisciplinare che l´Ente riesce a mettere in campo: in questo risiede il grande valore aggiunto”, fa eco Manuela Arata, presidente del Festival della Scienza, che nel Cnr dirige l’Ufficio promozione e sviluppo di collaborazioni.  
   
   
SCUOLA E PRECARI, DALLA REGIONE LIGURIA 3 MILIONI DI EURO PER NUOVI PROGETTI DI LAVORO PER QUATTROCENTO LAVORATORI PRIMI POSITIVI RISULTATI DELL’’INIZIATIVA CONTRO L’EMERGENZA OCCUPAZIONALE  
 
Genova, 3 Novembre 2010 - Una buona notizia per i precari della scuola. Ha funzionato la misura del Fondo Sociale Europeo di 3 milioni di euro che la Regione Liguria, su iniziativa dell’assessore all’Istruzione Pippo Rossetti, due mesi fa, aveva messo sul tavolo per impiegare i precari riconosciuti dal decreto 68 del 2010 in diversi progetti di lavoro e per sviluppare e migliorare l’insieme di tutto il progetto formativo scolastico. Sono infatti circa 400 i lavoratori, fra docenti, amministrativi e tecnici che hanno dichiarato la loro disponibilità in tutta la Liguria. Tocca ora alla direzione regionale scolastica, insieme con le autonomie scolastiche, predisporre un progetto complessivo strettamente legato all’accordo Regione Liguria- Miur per la realizzazione di attività a carattere straordinario per innalzare la qualità dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche autonome. Fra questi, l’integrazione degli immigrati, il rapporto scuola-extrascuola, l’orientamento, il rafforzamento dei processi legati alle forme di alternanza scuola-lavoro e molti altri. Spiega l’assessore Pippo Rossetti: “ La disponibilità ricevuta conferma anche una forte sinergia fra le scuole, i comuni e i territori per avviare una iniziativa che viene incontro ai precari per migliorare i progetti formativi sotto il profilo della quantità e della qualità. Sotto il profilo politico, è un sostegno al mondo della scuola che vive una fase difficilissima per la riduzione del personale non insegnante e docente e segna un aumentano dei ragazzi nelle aule. Credo che poter offrire a un precario un lavoro non fine a se stesso ma a sostegno dell’attività formativa scolastica risponda alle emergenze del momento”  
   
   
SCUOLA: SICILIA PRIMA AD APPLICARE LEGGE SULLA DISLESSIA  
 
Palermo, 3 novembre 2010 - La Regione siciliana e´ fra le prime regioni, dopo una presa d´atto della giunta di governo, a dare concreta applicazione alla legge nazionale sulla dislessia. "La legge sul riconoscimento della dislessia, che sara´ completata, entro 2 mesi da 2 regolamenti alla cui stesura parteciperanno esperti siciliani, e´ da considerarsi una vittoria per la scuola - ha detto l´assessore regionale all´Istruzione e alla Formazione professionale, Mario Centorrino. "E´ una legge - spiega Centorrino - che viene dal basso, fortemente voluta da un enorme numero di operatori del settore e famiglie interessate al problema che, grazie alla sensibilita´ dei parlamentari, ha trovato piena realizzazione. E´ un grosso passo avanti - ha aggiunto Centorrino- in quanto viene riservato al problema maggiore attenzione sociale, con forte riscontro soprattutto nel mondo della scuola". Con la nuova legge, che sara´ seguita da una circolare dell´assessore competente, gli insegnanti dovranno elaborare piani didattici personalizzati, con forme flessibili di lavoro scolastico, agli alunni inoltre viene riconosciuto il diritto all´utilizzo di strumenti informatici e tempi supplementari nello svolgimento delle varie attivita´. Secondo Centorrino, " Questa legge tranquillizza le famiglie di soggetti dislessici, che da oggi non si sentiranno piu´ discriminati sul piano intellettivo, ma solo portatori di un disturbo che prevede una diagnosi ufficiale e uno specifico protocollo di cura". Alla concretizzazione dell´iniziativa si e´ fortemente impegnata la Fondazione Bonino Pulejo di Messina. Il presidente della fondazione no profit, Nino Calarco, nell´esprimere, apprezzamento per la sensibilita´ dimostrata dalla Regione Siciliana, ricorda anche l´impegno dimostrato dai vertici e dai componenti del Parlamento e dall´assessore regionale Mario Centorrino. "Si tratta - ha detto Calarco - di una vicenda che si conclude in maniera felice dopo oltre 10 anni di battaglie condotte dalla Fondazione Bonino Pulejo, che hanno avuto il loro culmine nella cerimonia di consegna del Premio internazionale Bonino, nel 2009, a una testimonial d´eccezione, Sua Altezza Reale la Principessa Vittoria di Svezia".  
   
   
PARMA, MONTAGNA: IL FUTURO DELLA SCUOLA TEMA VITALE  
 
 Parma, 3 novembre 2010 – “La chiave di volta della montagna passa per la scuola”. E’ una riflessione collettiva, da fare insieme tutti gli amministratori dell’Appennino emiliano romagnolo, la proposta che ha lanciato il 29 ottobre o a Parma in Provincia l’assessore regionale alla Scuola, Formazione e Università Patrizio Bianchi. Un momento corale per arrivare con “una voce unica” a dire che se le scuole sono il centro della comunità, se chiudono quelle di montagna anche le comunità si spopolano. Che la scuola in montagna è dunque una priorità da salvaguardare anche in tempi in cui le risorse vengono tagliate. A Parma in Provincia Patrizio Bianchi ha ascoltato dalla voce dei sindaci e dei due presidenti delle comunità montane parmensi le preoccupazioni per questa difficile fase, i racconti di come si sono affrontate le difficoltà, le proposte che degli amministratori riassunte in documento che questi amministratori gli hanno consegnato. L’incontro è stato aperto dal presidente Vincenzo Bernazzoli che ha ricordato la filosofia unitaria che segna l’azione della Provincia di Parma. “Vogliamo che tutte le zone abbiano le stesse opportunità perché ognuna possa giocare le proprie carte per farlo abbiamo investito in montagna cinque – sei volte di più rispetto ad altri luoghi. E oggi di fronte al taglio enorme di risorse non intendiamo veder naufragare i territori e con essi i progetti a cui abbiamo lavorato”. Quello che sta accadendo nella scuola lo riassume l’assessore provinciale Giuseppe Romanini: “Dopo due anni di tagli il sistema scolastico è stremato a tal punto da non poter sopportare un ulteriore impoverimento del servizio. Quello della montagna è un tema che ha proprie specificità e dobbiamo trovare risposte che diano tranquillità e stabilità ad una situazione ogni anno in discussione”. Complessivamente nelle due comunità montane ci sono 32 pluriclassi nella primaria, 40 nella secondaria; nelle elementari sono 134 classi per 2100 alunni, con una media di 15,5 per classe. Nelle medie invece sono 80 pari a 1380 ragazzi (17 la media). Anche se in montagna non si è chiusa nessuna scuola, il tema da affrontare è quello della qualità e di un numero di docenti adeguato “La montagna in questi anni è stata luogo di elaborazione e innovazione significativa – ha detto ancora il vicepresidente della Provincia Pier Luigi Ferrari, invitando a ragionare insieme di prospettiva e di soluzioni efficaci. Negli interventi dei sindaci e nelle stesse righe del documento ( negli allegati) illustrato dai presidenti delle Comunità montane Luigi Bassi (Valli Taro e Ceno) e Giordano Bricoli ( Appennino est) ci sono tanti spunti per guardare al futuro e anche per capire che i comuni non hanno esitato in una situazione così complessa a farsi carico dei problemi. La ragione che unisce è una sola: non rinunciare alla scuola. Lo ripetono il sindaco di Varsi Osvaldo Ghisoni, il vicesindaco di Bedonia Pier Luigi Granelli, il sindaco di Berceto Luigi Lucchi, il sindaco di Tornolo Maria Crtistina Cardinali, la consigliera comunale di Tizzano Federica Madureri, il sindaco di Monchio Claudio Moretti, il consigliere regionale Gabriele Ferrari. “Il 40”% delle scuole dell’Emilia Romagna sono in zone montuose Noi stiamo tentando di coinvolgere tutte le istituzioni in un piano che metta al centro la scuola di montagna, che le colleghi. Un piano che permetta a tutte le scuole di avere quegli strumenti che la tecnologia ci mette a disposizione, per avere dei presidi locali che siano forti, capaci di dialogare con tutti gli altri e di dare ai ragazzi quel livello di scuola che è necessario”– ha ricordato Bianchi. L’assessore regionale ha evidenziato in specifico due difficoltà: quella determinata dal taglio delle risorse, stimabili per le casse regionali in 380 milioni di euro in meno per il 2011, e della poca chiarezza di norme sull’affinamento delle competenze alle Regioni sull’istruzione. Da ultimo una buona notizia. La Regione è intervenuta rifinanziando la legge 12 sul diritto allo studio, in questo modo ieri la giunta provinciale ha potuto deliberare 220mila euro di sostegno alle scuole con i quali si darà risposta per tutte quelle sezioni di scuola dell’infanzia e statale sulle quali lo stato non ha messo gli insegnanti. “Possiamo dire che daremo risposta a tutte le situazioni, non poche – dice Romanini - nelle quali c’era bisogno di completamento in modo che la risposta sia piena. Con l’idea che la scuola dell’infanzia e statale sia un elemento fondamentale del percorso formativo e che lo stato quando si tratta di scuola dell’obbligo non possa sottrarsi al suo dovere”.  
   
   
UNIVERSITÀ, PREFERISCONO DI GRAN LUNGA CONFRONTARSI CON I GENITORI E GLI AMICI PIUTTOSTO CHE CON GLI INSEGNANTI. IL CAMPIONE: 871 STUDENTI DELL’ULTIMO ANNO DELLE SUPERIORI IN RAPPRESENTANZA DI UNA POPOLAZIONE DI OLTRE 22 MILA E 500 DIPLOMANDI DI MILANO E DELLA LOMBARDIA.  
 
Milano, 3 novembre 2010 – Sono stati presentati il 28 ottobre i dati dell’indagine “Come e quando i diplomandi scelgono l’università” (Scarica la ricerca completa), condotta dal dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Milano-bicocca su 24 scuole (12 milanesi, 12 lombarde) nei mesi di aprile e giugno 2010. Due rilevazioni effettuate a due mesi di distanza l’una dall’altra che misurano con accuratezza il processo di scelta degli studi universitari da parte degli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori. Si tratta di un progetto che rientra tra le iniziative programmate dalla Commissione di Orientamento dell’Ateneo e applica, per la prima volta in Italia, lo Study Choice Task Inventory (Scarica la scheda tecnica), uno strumento elaborato da Veerle Germeijs e Karine Verschueren, due studiose belghe che si sono ispirate ai modelli di analisi delle carriere lavorative. Ne emerge un quadro che mette in luce, dal punto di vista degli studenti, problemi e caratteristiche di un percorso di scelta che rivela alcune sorprese ed elementi non scontati. Anche perché la ricerca ha indagato in modo completo l’intero processo di scelta analizzando le tre fasi in cui si suddivide: disponibilità a scegliere, raccolta delle informazioni, scelta finale. Vediamo alcuni dati. Determinati ma poco informati - La maggioranza degli intervistati, il 55 per cento (è il dato della rilevazione di giugno, due punti percentuali in più rispetto ad aprile 2010), è molto consapevole di dover compiere una scelta importante per la propria vita. In particolare, le ragazze hanno maggior consapevolezza, 61 per cento contro il 40 dei maschi. Solo uno studente su cinque, però, dichiara di riflettere a fondo sulle proprie caratteristiche, capacità e vocazioni, mentre tre su quattro dichiarano di farlo con un impegno medio, senza variazioni sostanziali tra la prima e la seconda rilevazione. Passando alla capacità di raccogliere le informazioni sulle facoltà e i corsi di studio, decisive per effettuare la scelta, il dato che emerge non è molto incoraggiante. Il 49 per cento degli studenti ha una capacità media di informarsi sulla rosa delle opzioni disponibili; questo significa che le notizie raccolte sono generiche e poco utili a compiere una scelta consapevole. Non va meglio neanche per la capacità di sfruttare fino in fondo i canali informativi a disposizione. Tuttavia, nonostante le informazioni raccolte a monte siano, in moltissimi casi, generiche e sommarie, il 61 per cento del campione si sente determinato rispetto alla scelta compiuta (nella rilevazione di aprile era il 57). Questo risultato potrebbe suggerire la presenza di un attaccamento “fideistico” alla propria scelta finale. Ma con chi si confrontano gli studenti per decidere? In generale, tutti gli intervistati si confrontano con i genitori. In particolare, le donne riflettono sulle proprie caratteristiche personali con l’aiuto dei genitori più degli uomini (62 per cento contro 58). Per quanto riguarda, invece, il confronto con gli insegnati gli studenti maschi dimostrano una maggiore propensione rispetto alle donne, 27 per cento contro 23. In generale, però, sono gli studenti con nessuno dei due genitori laureati o diplomati ad avere maggiore propensione a confrontarsi con gli insegnanti. Forte propensione al confronto con gli insegnanti, invece, la dimostrano gli studenti degli istituti professionali (45 per cento) contro il 15 per cento dei liceali. Studio o lavoro? A giugno 2010, mese della seconda rilevazione, quella più vicina al momento della scelta, il 45 per cento degli intervistati è deciso a proseguire gli studi (percentuale che sale al 61 se si considerano anche quelli che dichiarano «probabilmente studierò»). Il 18 per cento dice, invece, che andrà a lavorare, con una crescita di 9 punti percentuali rispetto alla rilevazione di aprile. Gli indecisi calano dal 15 per cento (aprile) al 9 (giugno). La scelta se proseguire gli studi o andare a lavorare si differenzia in base alla collocazione geografica della scuola frequentata e al genere. Gli studenti delle scuole milanesi certi di andare all’università sono il 52 per cento contro il 42 di quelli delle altre città. Le studentesse sono le più sicure di proseguire negli studi (50 per cento contro il 36 dei maschi) e le meno propense ad andare al lavoro (16 per cento contro 21). Quale facoltà? Tra i corsi di laurea preferiti vi sono quelli del gruppo medico (22 per cento) seguiti, a 10 punti percentuali di distanza, dal gruppo economico-statistico (12 per cento), da quello letterario (11 per cento) e giuridico (8). Ingegneria è al 6 per cento e architettura al 5. Tra la prima e la seconda rilevazione risalta la crescita delle preferenze per i corsi del gruppo medico che passano dal 17 al 22 per cento delle opzioni e la contrazione delle preferenze per i corsi del gruppo economico-statistico, che passano dal 18 al 12 per cento. Non sorprende notare che le lauree del gruppo medico sono scelte in maggioranza dagli studenti dei licei con un 24 per cento, mentre gli studenti degli istituti tecnici si orientano verso i corsi del gruppo economico-statistico (26 per cento) e quelli degli istituti professionali si distribuiscono tra i gruppi economico-statistico (14 per cento), architettura e politico-sociale (12 per cento). Gli studenti con entrambi i genitori laureati esprimono una preferenza accentuata per le lauree mediche (24 per cento), mentre il 20 per cento degli studenti con nessun genitore laureato sceglie il gruppo economico-statistico. Se guardiamo alla collocazione geografica delle scuole osserviamo che a Milano è più alta la quota di chi sceglie lauree mediche (27 per cento), mentre gli studenti degli altri comuni preferiscono, nell’ordine, il gruppo economico-statistico (18 per cento), il gruppo medico (15) e quello letterario (12). Incuriosisce il fatto che, in complesso, il 13 per cento degli uomini rispetto al 10 delle donne dichiari la propria preferenza per il gruppo letterario. Brochure o Open day - Per quanto riguarda le fonti di informazione sugli atenei e sulle facoltà, i dati mostrano che il 60 per cento degli intervistati, in diverse occasioni, si consulta con gli amici, il 52 con i genitori, il 47 per cento con gli insegnanti e solo il 30 si informa attraverso un confronto fra le brochure delle diverse facoltà. Va un po’ meglio per le guide dello studente che sono consultate, almeno qualche volta, dal 52 per cento degli intervistati. Gli open day, uno dei principali canali di orientamento degli atenei, sono frequentati, complessivamente, dal 74 per cento degli studenti. «Questa ricerca – ha spiegato Paolo Trivellato, ordinario di Sociologia che da tempo si dedica ai sistemi educativi, che l’ha curata con la collaborazione di Valeria Glorioso – è nata con lo scopo di individuare tempi e modi della scelta del percorso di laurea da parte dei diplomandi. L’obiettivo è mettere a fuoco fasi e caratteristiche del processo di decisione per attivare azioni di orientamento efficaci, mettendosi nella prospettiva dello studente».  
   
   
BOLZANO, LINGUA E CULTURA: L’ITALIANO IN MOVIMENTO ED I LINGUAGGI GIOVANILI  
 
Bolzano, 3 novembre 2010 - “Lingua e cultura: l’Italiano in movimento” progetto pluriennale del Dipartimento alla Cultura italiana della Provincia Autonoma, nato dalla collaborazione tra l’Ufficio Cultura e l’Istituto pedagogico con l’Accademia della Crusca di Firenze è giunto al suo secondo anno di attività. Il prossimo appuntamento avrà luogo venerdì 5 novembre, alle ore 20,30, presso il Centro Trevi di Bolzano. Il progetto “Lingua e cultura: l’Italiano in movimento” si basa sulla considerazione che la lingua non solo sia veicolo per la trasmissione del patrimonio culturale, ma sia anche “testimone“ delle sedimentazioni e dell’evoluzione di questo patrimonio; uno spazio di approfondimento sulla storia e l’evoluzione della lingua italiana, vista da varie angolature, rappresenta quindi un’occasione importante di conoscenza e riflessione sul nostro presente. Obiettivo del progetto è agevolare la diffusione della conoscenza linguistica e promuovere la competenza comunicativa, sviluppando un approccio consapevole e critico alla comunicazione, attraverso una serie di iniziative rivolte ad un pubblico esteso e con un’attenzione particolare ai giovani e alle scuole “Lingua e cultura: l’italiano in movimento” è un progetto che indaga il rapporto tra lingua e cultura in alcune significative aree tematiche, quali i linguaggi artistici, i linguaggi giovanili e i linguaggi dei media. L’obiettivo è promuovere la diffusione della conoscenza linguistica e della competenza comunicativa, per sviluppare un approccio attivo, consapevole e critico alla comunicazione, attraverso una serie di iniziative rivolte ad un pubblico esteso e con un’attenzione speciale ai giovani e alle scuole. Christian Tommasini, assessore alla cultura italiana sottolinea che “La collaborazione che l’Accademia della Crusca ha stabilito con la Provincia Autonoma di Bolzano va, ad inserirsi in un percorso di crescente attenzione ai rapporti con le realtà esterne, al fine di realizzare iniziative per la diffusione e la valorizzazione della lingua italiana. Il progetto, che si rivolge in particolare ai giovani ed al mondo della scuola, ma che è aperto a tutta la cittadinanza, sottolinea il comune interesse per la storia della lingua nazionale, nella sua evoluzione e nella sua attualità”. Tutti gli incontri pomeridiani (ore 15.00 Eurac) sono rivolti, in particolare, ai docenti e si strutturano come laboratori didattici, in quanto prevedono esercitazioni e attività sui testi, attraverso proposte e suggerimenti di lavoro. Gli incontri serali con il pubblico, (ore 20.30 Centro Trevi) invece, si configurano quali momenti di dialogo sul tema con artisti, autori, esperti e protagonisti della cultura locale. Il Comitato scientifico è composto dalla prof.Ssa Nicoletta Maraschio, presidente dell’Accademia della Crusca, dalla prof.Ssa Stefania Stefanelli, coordinatrice del progetto, dalla prof.Ssa Valeria Saura, docente di Lettere comandata presso l’Accademia della Crusca. L’accademia della Crusca, referente scientifico del progetto, curerà come per lo scorso anno la produzione di un volume annuale con supporto digitale di documentazione e approfondimento dei temi affrontati negli incontri. I prossimi appuntamenti si svolgeranno nelle seguenti date: 5 novembre: “Socializzare in rete. Il lessico delle piazze telematiche” Vera Gheno, ricercatrice - Università di Firenze, Lorenzo Spreafico. 26 novembre: “Il parlato-scritto dei giovani autori”, Stefania Stefanelli, ricercatrice - Scuola Normale Superiore di Pisa, Valeria Saura, docente di Lettere comandata presso l’Accademia della Crusca, Luca Giuseppe D’andrea, scrittore. Per ulteriori informazioni: tel. 0471 411230, ufficio.Cultura.italiana@provincia.bz.it 0471 411440, ipi@scuola.Alto-adige.it    
   
   
PUGLIA A SETTIMANA UNESCO PER SVILUPPO SOSTENIBILE  
 
 Bari, 3 novembre 2010 - Promuovere nuovi modi di interpretare e vivere gli spazi collettivi che riescano a soddisfare le esigenze di mobilità delle società contemporanee senza compromettere la qualità della vita, la salute e le risorse vitali per l’umanità. È questo l’obiettivo dell’edizione 2010 della settimana Unesco di Educazione allo sviluppo sostenibile, che si terrà dall’8 al 14 novembre e sarà dedicata proprio al tema della mobilità, nell’ambito del “Decennio dell´educazione allo sviluppo sostenibile” proclamato per il periodo 2005-2014 dall´Assemblea generale dell´Onu. La Regione Puglia ha aderito alla settimana Unesco mettendo in rete diverse azioni per l’educazione alla sostenibilità che intersecano realtà istituzionali, associative e del mondo scolastico. Il programma sarà presentato nel corso di una conferenza stampa giovedì 4 novembre alle 10 nella sede dell’Arpa Bari (Corso Trieste, 27) alla quale interverranno l’assessore regionale Infrastrutture e Mobilità Guglielmo Minervini, l’assessore regionale alla Qualità dell’Ambiente Lorenzo Nicastro, l’assessore regionale al Diritto allo Studio Alba Sasso, il prof. Giorgio Assennato, direttore generale Arpa Puglia, Maria Pia Veronico (Ufficio Scolastico Regionale Puglia), Francesco Tarantini (presidente Legambiente Puglia).  
   
   
ASTRONOMI SVELANO RISULTATI DELLO SCONTRO TRA ASTEROIDI  
 
Bruxelles, 3 novembre 2010 - Astronomi hanno usato il telescopio spaziale Hubble per osservare ciò che accade dopo che gli asteroidi si scontrano. Per la prima volta degli scienziati hanno studiato le conseguenze di una collisione, visto che solitamente si affidavano a dei modelli per formulare previsioni circa la frequenza di questi scontri e la quantità di polvere che emettono. Essi affermano che queste scoperte aiuteranno a spiegare da dove proviene la polvere presente nel sistema solare e potrebbero fornire risposte ad altri misteri, ad esempio come si sono formati i dischi di detriti polverosi attorno ad altre stelle. Lo scorso gennaio gli astronomi hanno pensato di aver assistito a una nuova collisione tra due asteroidi quando immagini provenienti da Hubble hanno rivelato un oggetto a forma di X alla testa di una scia di materiale simile a una cometa. "Appena ho visto l´immagine, sapevo che si trattava di qualcosa di speciale," ha detto l´astronoma Jessica Agarwal dell´Agenzia spaziale europea (Esa) nei Paesi Bassi. "La testa della cometa sembrava quasi staccata dalla nuvola di polvere e vi erano intricate strutture all´interno della polvere stessa." Gli astronomi hanno supposto che la collisione fosse appena avvenuta, ma dopo aver usato Hubble per seguire l´insolito corpo per cinque mesi, sono rimasti stupiti nello scoprire di aver mancato di un anno la presunta catastrofe. "Noi ci aspettavamo che il campo di detriti si espandesse moltissimo, come le schegge da una bomba a mano," ha detto David Jewitt dalla University of California a Los Angeles (Ucla) negli Stati Uniti. "Ma...abbiamo scoperto che l´oggetto si sta espandendo molto, molto lentamente." Le immagini di Hubble, scattate da gennaio a maggio del 2010, hanno rivelato un oggetto largo circa 120 metri, descrivibile come un punto materiale, con una lunga coda fluttuante di polvere dietro a una sagoma a forma di X. Le osservazioni hanno anche mostrato che l´oggetto manteneva la sua forma a X anche mentre il campo di detriti lentamente si espandeva. Si stima che le dimensioni delle particelle nella coda varino tra circa 1 millimetro e 2,5 centimetri di diametro. L´oggetto nell´immagine di Hubble è il residuo di un corpo precursore leggermente più grande, e gli astronomi ritengono che una roccia più piccola abbia sbattuto contro una più grande. Questa coppia si è probabilmente scontrata ad alta velocità, circa 18.000 kilometri all´ora, fracassando e vaporizzando l´asteroide piccolo e staccando materiale da quello più grande. Il professor Jewitt ha stimato che lo scontro violento è stato potente quanto la detonazione di una piccola bomba atomica. La pressione delle radiazioni del sole ha quindi spazzato i detriti dietro all´asteroide residuo, formando una coda simile a quella delle comete. La coda contiene polvere sufficiente a formare una palla larga 20 metri, la maggior parte della polvere è stata fatta uscire dal corpo più grande dall´esplosione che ha seguito l´impatto. "Queste osservazioni sono importanti perché abbiamo bisogno di sapere da dove viene la polvere nel sistema solare, e quanta di essa proviene da collisioni tra asteroidi invece che dalle comete che rilasciano gas," ha spiegato il professor Jewitt. "Noi possiamo anche applicare questa conoscenza ai dischi di detriti polverosi attorno ad altre stelle, poiché si ritiene che questi siano prodotti da collisioni tra corpi nascosti nei dischi. Sapere come la polvere è stata prodotta fornirà indizi su questi corpi invisibili." Egli ha detto che questo studio è stato particolarmente importante perché "riuscire a fotografare degli asteroidi che si scontrano è difficile a causa della rarità dei grandi scontri, mentre quelli piccoli, come ad esempio questo...Sono eccessivamente deboli". Il professore della Ucla ha spiegato che "i due asteroidi i cui resti compongono [l´oggetto] erano sconosciuti prima della catastrofe poiché erano troppo deboli per poter essere notati", mentre "la collisione era impossibile da osservare poiché si è verificata quando gli asteroidi si trovavano sulla stessa direzione del sole". Gli astronomi intendono usare di nuovo Hubble nel 2011 per osservare l´asteroide residuo e sperano di vedere quanto lontano la polvere è stata spazzata dalla radiazione solare e come si è evoluta la misteriosa struttura a forma di X. I risultati dello studio sono pubblicati nella rivista Nature. Per maggiori informazioni, visitare: Esa: http://www.Esa.int/esacp/index.html  Nature: http://www.Nature.com/    
   
   
SCIENZIATI UE ALLO STUDIO DEL VULCANO MERAPI IN INDONESIA  
 
Bruxelles, 3 novembre 2010 - Un team di scienziati finanziati dall´Unione europea è impegnato a studiare il vulcano Merapi, in Indonesia, che ha ripreso ad eruttare il 26 ottobre, causando la morte di 30 persone. Oltre a monitorare l´eruzione, il team sta valutando le iniziative intraprese per proteggere la popolazione a livello regionale e analizzando l´impatto dell´attività vulcanica sull´economia locale e sulle comunità. Gli scienziati partecipano al progetto Mia-vita ("Mitigate and assess risk from volcanic impact on terrain and human activities"), che ha ricevuto 3,5 milioni di euro in riferimento al tema Ambiente del Settimo programma quadro (7° Pq). Sono circa 500 milioni le persone che, in tutto il mondo, sono esposte a rischi connessi con i vulcani: tutelarle è un compito arduo, anche nei paesi più ricchi. I paesi in via di sviluppo, naturalmente, hanno particolari difficoltà a proteggere la popolazione. Alla base di queste difficoltà potrebbero esserci alcune carenze a livello scientifico e finanziario che non consentono alle autorità di monitorare sufficientemente i vulcani attivi. Molte persone decidono di vivere sulle pendici dei vulcani, attratte da prezzi modici e fertilità del terreno. Se le eruzioni del vulcano sono molto rare, sia le autorità che i cittadini finiscono col sottovalutare il rischio. Il progetto Mia-vita sta sviluppando una serie di strumenti e metodologie integrati utili ai paesi in via di sviluppo per ridurre i rischi associati ai vulcani. Gli strumenti di protezione messi a punto sono stati sviluppati sulla base delle mappature del rischio e degli scenari dei possibili impatti. Tra le altre priorità del progetto figura la gestione delle crisi: l´obiettivo è creare sistemi di monitoraggio e preallarme da affiancare a reti di comunicazione sicure. Il progetto mira infine a ridurre la vulnerabilità della popolazione locale e aiutarla nel recupero post-eruzione. I partner del progetto stanno concentrando la propria attenzione su sei vulcani, selezionati in quanto associati a diversi rischi e potrebbero eruttare durante il progetto. Inoltre, le dinamiche socio-economiche e le pratiche di protezione civile differiscono da un vulcano all´altro. Il Merapi ("Montagna di fuoco" in indonesiano) é uno dei vulcani più attivi dell´Indonesia, caratterizzato da eruzioni a cadenza piuttosto regolare (dai due ai quattro anni). Nelle vicinanze del vulcano vive mezzo milione di persone: sono esposte a colate piroclastiche (ovvero ai gas ad alta temperatura, alle ceneri e alle rocce che scendono lungo i fianchi di un vulcano), lahar (colate di fango ad alta velocità) e alla caduta di cenere e rocce. L´ultima eruzione del Merapi risaliva al 2006, mentre i segnali di un´imminente eruzione hanno iniziato a manifestarsi qualche settimana fa, quando la strumentazione ha rilevato attività sismica e un rigonfiamento del terreno e le pareti del vulcano si sono espanse verso l´esterno. L´indonesiano Centre for Volcanology and Geological Hazard Mitigation (Cvghm) è uno dei partner del progetto e ha coordinato le manovre di evacuazione quando è stato chiaro che l´eruzione era ormai questione di ore. I membri francesi e britannici del team Mia-vita raggiungeranno i partner indonesiani nei prossimi giorni. Gli scienziati lavoreranno per integrare le informazioni rilevate dalle strumentazioni remote sui satelliti con i segnali della strumentazione a terra. Quando diminuirà l´attività vulcanica, il consorzio Mia-vita dare il via a un lavoro di valutazione delle misure di protezione civile adottate prima e durante l´eruzione e analizzerà l´impatto del vulcano su agricoltura, edifici e infrastrutture. Le scienze sociali hanno un ruolo primario nel progetto Mia-vita: lo scopo è comprendere in che modo la popolazione locale percepisce i rischi associati al vulcano a come valuta le decisioni delle autorità. Una questione particolarmente di rilievo a Merapi, dove in molti hanno ignorato l´ordine di evacuazione delle autorità e alcuni hanno poi perso la vita durante l´eruzione. Le eruzioni vulcaniche non sono l´unico fenomeno naturale ad aver colpito l´Indonesia negli ultimi anni; lo tsunami che spazzò le Isole Mentawai e la costa occidentale di Sumatra causò centinaia di morti e distrusse le abitazioni di migliaia di persone. La Commissione europea ha stanziato 1,5 milioni di euro in aiuti umanitari per i sopravvissuti di entrambi questi eventi. Per maggiori informazioni, visitare: Progetto Mia-vita: http://miavita.Brgm.fr/    
   
   
AMBIENTE ABRUZZO,CHIODI: NO A CENTRO OLI,RISPONDIAMO CON I FATTI APPROVATA LEGGE SU TUTELA TERRITORIO REGIONALE  
 
L´aquila, 3 novembre 2010 "Abbiamo risposto coi fatti. La nostra legge non è al ribasso come qualcuno ha sostenuto ma rispetta a pieno la legalità e la Costituzione. Questo vuol dire fare gli interessi dell´Abruzzo e della Costituzione. Il nostro non è un atteggiamento remissivo: non possiamo violare la Costituzione che regola le competenze in maniera energetica. Quindi non è una logica al ribasso ma è l´unica strada percorribile per salvaguardare il territorio e rispettare i dettami costituzionali. La verità è che questa amministrazione ha impedito che si realizzasse il Centro Oli nonostante le autorizzazioni ci fossero perché rilasciate in passato dal centro sinistra che oggi, invece sembra più ostile verso quel tipo di impianti. Questa è l´unica legge possibile per salvare il nostro territorio". Lo ha detto ieri Il Presidente della Regione, Gianni Chiodi, durante la seduta del consiglio regionale che ha portato all? approvazione della legge n.166/2010 di modifica della legge regionale n.32 /2009 su provvedimenti d´urgenza a tutela del territorio regionale. "Da quando siamo stati chiamati a governare - ha proseguito Chiodi - l´obiettivo è stato quello di difendere il territorio da una deriva petrolifera. Conoscendo bene sia gli svantaggi sia gli eventuali vantaggi che ne sarebbero derivati. Abbiamo ritenuto, però, che gli investimenti non avrebbero avuto la meglio sulla difesa sul territorio. Tengo a sottolineare che da quando c´è questo governo non è stata concessa nessuna autorizzazione per la realizzazione del Centro Oli di Ortona. Finché ci sarò io il Centro Oli non si farà. La legge approvata nasce proprio da un confronto e da una intesa tra Governo e Regione in materia".  
   
   
BOLZANO: CREATO DAL TIS IL NUOVO CLUSTER "PROTEZIONE CIVILE & SICUREZZA ALPINA"  
 
Bolzano, 3 novembre 2010 - La protezione civile e la sicurezza alpina rappresentano uno dei settori di punta delle imprese altoatesine ed in quest’ambito vi sono numerose imprese locali che operano con successo. Nei giorni scorsi è stata celebrata presso il Tis di Bolzano la nascita del nuovo cluster “Protezione civile & Sicurezza alpina” alla presenza del presidente della Provincia, Luis Durnwalder. Nel corso della cerimonia d’avvio dell’attività del nuovo Cluster “Protezione civile & Sicurezza alpina” il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, ha sottolineato che “Il nuovo raggruppamento d’imprese avrà il compito di stimolare il potenziale, l’innovazione, la ricerca e lo sviluppo nelle imprese altoatesine che, in parte, possiedono già tecnologie e servizi eccezionali in questi settori”. L’assessore provinciale all’innovazione, Roberto Bizzo, ha quindi posto l’accento sul fatto che in Alto Adige oltre alle notevoli potenzialità rappresentate dalla solidarietà è necessario potenziare ulteriormente l’aspetto della sicurezza che dipende da prodotti tecnologicamente all’avanguardia spesso prodotti in ambito provinciale. Il direttore del Tis, Hubert Hofer, ha quindi rilevato che “L’obiettivo di questo raggruppamento d’imprese è quello di riunire le energie aziendali, appoggiare la cooperazione, stimolare lo scambio di esperienze e dare l’avvio a progetti innovativi. Il nuovo Cluster attualmente è composto da 15 imprese locali che producono, tra l’altro, automezzi per la protezione civile e il soccorso.  
   
   
ELEVATO RISCONTRO DELLA CAMPAGNA ANTINCENDI 2010 IN SARDEGNA  
 
Cagliari, 3 novembre 2010 - La Campagna antincendi 2010 è stata sicuramente un successo. Lo ha dichiarato il direttore generale dell´Ente Foreste, Gilberto Murgia, nel corso del suo intervento al convegno per i 50 anni del vivaio forestale “Bagantinus” a Decimonannu. Dodicimila gli ettari (duemila di superficie boschiva) di superficie attraversati dal fuoco contro gli oltre 41 mila dell’anno precedente. Questo il risultato dell’attento controllo del territorio e dell’attività dei 3.200 operai dell’Ente Foreste inseriti nelle squadre antincendio. "Anche grazie all´approvazione in tempo utile del "Prai" (Piano regionale antincendio), fortemente voluto dall’assessore regionale dell’Ambiente e dal Presidente della Regione Ugo Cappellacci, siamo riusciti a limitare i danni al patrimonio ambientale della Sardegna - ha sottolineato il direttore Murgia - realizzando, solo nei mesi di luglio e agosto oltre 1800 interventi". Nel corso del convegno sono state inoltre consegnate delle menzioni speciali ai servizi e agli operai dell´Ente che si sono particolarmente distinti nel corso dell’ultima campagna antincendio. In particolare sono stati premiati il servizio territoriale di Cagliari e gli operai Antonello Cau, Fabio Mascia e Walter Bertolutti, del complesso forestale "Gerrei", per lo spegnimento del vasto incendio del 24 luglio scorso nelle campagne di Muravera. Premiati anche Arnaldo Garau, del complesso forestale "Monte Arci", colpito da un infarto durante lo spegnimento di un incendio nell’area protetta ed Angelo Mura del complesso forestale "Grighine", che ha riportato fratture multiple durante lo spegnimento di un rogo all’interno di una azienda agricola. Dentro il grande vivaio, verrà intitolata una via al botanico Siro Vannelli, grande studioso della flora sarda che con la sua vasta esperienza ha permesso la nascita e la crescita del vivaio "Bagantinus". Nella giornata di domani, il vivaio sarà aperto alla visite, con diverse iniziative dedicate ai bambini e alle famiglie.  
   
   
MILANO: STATI GENERALI DELLE AREE PROTETTE  
 
Milano, 3 novembre 2010 - Giovedì 4 novembre si svolge l´ultima tappa degli Stati generali dei parchi lombardi. Saranno interessati i parchi della cintura metropolitana milanese (Parco Agricolo Sud Milano, Parco Nord Milano , Parco Groane, Parco Montenetto e Parco Bosco delle Querce). Sarà anche l´occasione per fare il punto dopo il tour che ha visto coinvolti tutti i parchi e i territori della Regione. Gli Stati Generali vogliono essere un’occasione per lavorare insieme al raggiungimento di nuovi ed importanti obiettivi per: 1. Rafforzare il sistema delle Aree Protette migliorando le modalità di gestione delle stesse ed evitando che diventino isole di naturalità separate tra loro; 2. Favorire il coinvolgimento dei soggetti locali nella gestione delle Aree Protette per potenziare le buone pratiche ambientali e promuovere una fruizione, un turismo e uno sviluppo socioeconomico sostenibili; 3. Rilanciare il ruolo dell’agricoltura come risorsa in grado di contenere i consumi di suolo, valorizzare il territorio, garantire la fornitura dei servizi ecosistemici e portare alla riscoperta delle tradizioni e dei prodotti locali. Programma: 9.00 Registrazione partecipanti; 9.30 Introduzione: Alessandro Colucci, Assessore ai Sistemi Verdi e Paesaggio, Regione Lombardia; 9.45 Apertura dei lavori: Daniela Marforio, Direttore Dg Sistemi Verdi e Paesaggio, Regione Lombardia; 9.50 Politiche regionali per la valorizzazione del Sistema delle Aree Protette: obiettivi raggiunti e prospettive di sviluppo Anna Bonomo, Dirigente Uo Parchi e Rete Natura 2020, Regione Lombardia; 10.00 Confronto sulle politiche per la valorizzazione delle Aree Protette Interventi dei partecipanti previa iscrizione Modera gli interventi: Matteo Crovetto, Responsabile del Settore Aree Protette e Biodiversità, Fondazione Lombardia per l’Ambiente. 13.00 Conclusioni; 13.15 Conferenza stampa; 13.30 Buffet. 4 novembre 2010 ore 9.00 - 13.30 Auditorium “Giorgio Gaber”, Palazzo della Regione Lombardia, Piazza Duca d’Aosta, 3 – Milano. È gradita l’iscrizione: Fondazione Lombardia per l’Ambiente tel. 02 806161.97 fax 02 806161.80  
   
   
PARMA, MALTEMPO: ASPETTANDO LA PIENA DEL PO CONTINUA IL LAVORO E MONITORAGGIO DELLA PROVINCIA NELLE ZONE COLPITE. SOPRALLUOGO DI FELLINI NELLA BASSA. BERNAZZOLI: “CON LE RISORSE POSSIAMO INTERVENIRE NEL GIRO DI POCO TEMPO”  
 
Parma, 3 novembre 2010 – La Protezione civile regionale ha fatto sapere che il peggio è passato, ma anche in queste ore continua il monitoraggio della Provincia nelle zone colpite dal maltempo, sull’Appennino a causa di frane e smottamenti e nella Bassa dove si attende la piena del Po. E’ lì che si registrano diversi allagamenti come a San Rocco di Busseto, dove l´esondazione di un canale, ha allagato i campi circostanti e una abitazione. Nella zona è tornato ieri mattina l’assessore provinciale alla viabilità Andrea Fellini Fellini. Insieme ai tecnici della Protezione Civile delle Terre Verdiane ha esaminato diverse situazioni che hanno richiesto l’intervento dei Vigili del fuoco e del Consorzio di bonifica. “Non si sono evidenziate situazioni particolarmente critiche ma ci sono allagamenti in molte zone della Bassa – dice Fellini – La viabilità provinciale è tutta percorribile salvo la provinciale 112 al km 9 in zona Pessola dove stiamo lavorando per ripulire la carreggiata dal fango e dai detriti. Le cunette stradali e i fossi sono ancora pieni ma la situazione, salvo peggioramenti meteo, è in lento miglioramento”. L’iter purtroppo è sempre lo stesso: si tentano di gestire le criticità e si avvia la fase della raccolta danni. Ogni volta queste copiose e prolungate piogge vanno a compromettere ulteriormente il territorio Parmense, particolarmente fragile da questo punto di vista essendo la seconda provincia per frane in Italia. Come ha ripetuto anche oggi il presidente Vincenzo Bernazzoli, si combinano diversi fattori: in montagna le frane compromettono i collegamenti, nella città capoluogo, lungo l’asse della via Emilia, le piene arrivano velocemente mettendo a rischio l’abitato e nella Bassa dove ad andare in crisi è anche il reticolo idrico di scolo e gli allagamenti sono sempre più frequenti. “Abbiamo una progettazione in corso in particolare sulle casse di espansione del Baganza che possono mettere in sicurezza il nodo di Parma e Colorno. Esiste un problema a Fontanellato e anche lì stiamo lavorando per progettare una cassa di laminazione, così come nella zona di Busseto. – ha ricordato Bernazzoli - A tutto questo però devono seguire i fatti cioè le risorse tali per realizzare questi progetti. Siamo impegnati perché entro la fine dell’anno il ministro dell’Ambiente metta a disposizione della nostra Regione quindi della Provincia risorse importanti della Difesa del suolo che sono state accentrate e che, invece, devono tornare nella disponibilità degli enti locali. Noi potremo con queste risorse intervenire anche nel giro di poco tempo”. Del nodo Parma-colorno si è parlato qualche settimana fa in una riunione tenutasi nel centro della Bassa durante la quale l’assessore regionale alla Difesa del suolo Paola Gazzolo ha comunicato la disponibilità di 10 ml di euro (8 della Regione e 2 di Aipo) per avviare l’intervento più importante cioè le casse di espansione sul Baganza, oltre a altri due interventi sulla chiavica del canale Naviglio e il completamento delle arginature sul Po. Risorse per la messa in sicurezza del territorio che fanno pare di un piano che sarà attuato su scala regionale e sulla base di priorità condivise se si siglerà con il Ministero dell’Ambiente il relativo Accordo di Programma.  
   
   
MALTEMPO IN VENETO. ZAIA: STANZIATI DUE MILIONI DI EURO  
 
Venezia, 3 novembre 2010 - “Questa mattina abbiamo stanziato due milioni di euro per fronteggiare l’emergenza maltempo che ha colpito il Veneto. È un primo aiuto per dare una risposta immediata ai territori interessati e far sentire ai cittadini la vicinanza delle istituzioni”. Lo ha annunciato il presidente del Veneto Luca Zaia al termine della seduta di ieri della Giunta regionale, durante la quale si è prevalentemente parlato degli eventi calamitosi di questi giorni. “Stamani – ha aggiunto Zaia – ho anche firmato lo stato di crisi per attivare tutti gli strumenti che la Regione ha a disposizione per un pronto intervento in circostanze come questa. Il maltempo ha interessato 121 comuni del Veneto e ha provocato danni che, ad una prima stima approssimativa, abbiamo quantificato in non meno di 100 milioni. In questi giorni in alcune zone, come quelle del vicentino, sono caduti oltre 500 millimetri di pioggia, una quantità che ha messo in ginocchio i nostri territori. La Protezione Civile, come da procedura, aveva allertato i Comuni per tempo, ma l’intensità e la durata delle precipitazioni sono state assolutamente eccezionali. L’entità del fenomeno atmosferico di questi giorni si può annoverare tra le conseguenze dei cambiamenti climatici che stanno interessando il pianeta e che rendono difficile una previsione di tipo statistico. I dati storici, in particolare quelli su Vicenza, dimostrano che il maltempo che ha colpito in queste ore alcune zone del Veneto è più forte dell’alluvione del 1966 ”. “La Protezione Civile si è mossa già domenica scorsa – ha spiegato il presidente –e in questo momento sono impegnati sul campo oltre mille uomini, che insieme ai 300 soldati dell’Esercito stanno offrendo un supporto importante ai cittadini rimasti vittima del maltempo. A loro e a tutti i volontari, come ai 200 uomini e donne della Croce Rossa che in questo momento sono impegnati nel fronteggiare l’emergenza – ha concluso Zaia – va il mio ringraziamento”.  
   
   
PROTEZIONE CIVILE FVG: AVVIARE AL PIú PRESTO RISTORO DANNI  
 
Pordenone, 3 novembre 2010 - Quasi tutti i Comuni del Friuli Occidentale hanno subito danni a causa dell´ondata di maltempo di questi giorni. Per fare il punto della situazione il vicepresidente della Regione e assessore all´Ambiente e Protezione civile, Luca Ciriani, ha incontrato il 2 novembre i sindaci, che hanno illustrato la situazione dei singoli Comuni. All´incontro erano presenti anche il vicepresidente del Consiglio regionale, Maurizio Salvador, con i consiglieri Franco Dal Mas, Antonio Pedicini, Mara Piccin e Paolo Santin, l´assessore provinciale Antonio Consorti, il prefetto di Pordenone, Pierfrancesco Galante. Un dato comune rilevato dai sindaci ha riguardato i lavori eseguiti dalla Regione in difesa del territorio dopo l´alluvione del 2002: se quegli interventi non ci fossero stati, i danni oggi sarebbero stati ben più gravi; di contro i sindaci hanno richiesto che tali interventi continuino, che vengano risolti i problemi procedurali e che vi siano risorse a disposizione anche per la sistemazione della rete idraulica minore. Le situazioni più critiche - quelle dei comuni di Pordenone, Pasiano e Prata - sarebbero state disastrose se gli argini non fossero stati irrobustiti e diaframmati. Dopo che il direttore della Protezione civile, Guglielmo Berlasso, ha informato sulla situazione meteorologica e sullo stato dei fiumi - già da oggi pomeriggio e fino a sabato il tempo dovrebbe essere in miglioramento; la portata dei fiumi in diminuzione; il regime dei bacini montani sotto controllo - il vicepresidente Ciriani ha affermato che "oggi possiamo essere soddisfatti di come la situazione nel complesso non sia precipitata e ciò grazie, come rilevato, ai lavori eseguiti. La Protezione civile deve sempre di più agire sulla prevenzione più che sull´emergenza". Ciriani ha quindi assicurato i sindaci che "già in giornata sarà inviata a tutti i Comuni una richiesta di informazioni sui danni per poter così relazione la Giunta regionale sulle necessità di risorse per il ristorno dei danni e per le opere più urgenti. La Protezione civile ha già stanziato 500 mila euro per far fronte all´emergenza: un fondo che si arricchirà dei 100 mila euro che la Provincia di Pordenone ha stanziato proprio oggi. Poi si provvederà con apposito regolamento per l´accesso ai fondi per i danni subiti sia dal patrimonio pubblico che dai privati".  
   
   
FRANE A MASSA, DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA  
 
Firenze, 3 novembre 2010 - Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha dichiarato lo stato d’emergenza sui territori provinciali di Massa e Lucca. All’indomani degli eventi che hanno provocato le frane colpevoli delle tre vittime in provincia di Massa e stamani il crollo di una palazzina preventivamente evacuata a Carrara vicino al torrente Carrione, l’assessore all’ambiente Anna Rita Bramerini è intervenuta questa mattina alla riunione convocata nella sede della Protezione civile della città apuana. Erano presenti le autorità locali, i sindaci di Massa Roberto Pucci e di Carrara Angelo Zubbani, il prefetto di Massa, Giuseppe Merendino e la responsabile regionale de lla Protezione civile Maria Sargentini. “Stiamo seguendo costantemente la situazione – ha detto Bramerini &nda sh; sia dal punto di vista di protezione civile ma anche da quello di difesa del suolo. Le risorse che riusciremo a anticipare con la dichiarazione di stato di emergenza ci consentiranno di intervenire subito sulle situazioni più urgenti. Domani sarò a Roma al Ministero dell’Ambiente per firmare il verbale dell’accordo da 126 milioni di euro tra Regione e Ministero al quale stiamo lavorando da mesi e che finanzierà una serie di interventi strutturali per la difesa del suolo concordati con le Autorità di Bacino nazionali e regionali che insistono sul nostro territorio. Con questi fondi riusciremo purtroppo a far fronte solo alle priorità delle priorità, dovendo fare i conti con un quadro finanziario nazionale molto contratto”. Dei 126 milioni 67 sar anno statali e rientrano nel programma messo a punto dalla Finanziaria 2010 che prevede 1 miliardo di euro per tutta Italia in quattro anni, dunqu e 250 milioni l’anno per l’intero paese. Gli altri 59 saranno erogati dalla Regione Toscana, che nel 2010 ha già anticipato e impegnato 58 milioni di euro per i territori colpiti dall’alluvione di natale 2009. “La Regione cerca di fare la sua parte in un quadro nazionale comunque preoccupante” ha aggiunto Bramerini. La grande quantità di pioggia, soprattutto la violenza con la quale è caduta in certi momenti della giornata di ieri, ha provocato in tutto il territorio delle province di Massa, di Carrara e anche di Lucca diverse frane e dissesti oltre a causare allagamenti lungo la costa. Dalla mappatura effettuata su tutto il territorio è risultata una nuova frana nella Val di Magra, e alcune nella provincia di Lucca che hanno provocato la chiusura di diverse strade provinciali della zona. Le idrovore messe in funzione su tutta la costa stanno lavorando sugli allagamenti con esiti positivi. Dopo una valutazione dei tecnici, nella mattinata di oggi è stato deciso di evacuare altre 11 persone nel comune di Carrara, il numero totale degli sfollati è salito così a 75. “La situazione non è ancora stabilizzata – ha concluso l’assessore – perché dovremo fare i conti con gli effetti dell’onda lunga delle frane che, sul terreno saturo d’acqua e cedevole, potranno andare avanti ancora qualche giorno. Solo quando avremo chiaro il quadro degli interventi necessari confrontandoci costantemente anche con le amministrazioni locali, potremo stimare la quantità di risorse che riusciremo a mettere a disposizione per intervenire nell’emergenza. E’ anche vero che dovremo orientarsi maggiormente ad una attività di messa i n sicurezza preventiva e per questo è necessario collegare sempre più strettamente la programmazione della difesa idrogeologica con la pianificazione territoriale. Dopo la riunione l’assessore Bramerini è andata a fare un sopralluogo nelle zone di Lavacchio e Mirteto dove domenica notte l’ondata di fango venuto giù dalla collina si è portata via tre vite “Sono qui – ha detto – anche per portare il cordoglio mio e di tutta la giunta toscana alle famiglie e ai parenti delle vittime ai quali testimonio tutta la mia vicinanza”.  
   
   
BIODIVERSITA’, WWF PREMIA IN LIGURIA PARCO MONTE MARCELLO-MAGRA CON “PANDA D’ORO” PER PROGETTO “SALVIAMO L’ULULONE”  
 
Roma, 3 novembre 2010 - Premiato dal Wwf l’impegno della Regione Liguria che da anni porta avanti interventi per tutelare e valorizzare la biodiversità. L’ente Parco Naturale di Monte Marcello Magra, nello Spezzino, ha ricevuto il “Panda d’Oro 2010”, il prestigioso riconoscimento riservato ai difensori della natura italiana, per il progetto “Salviamo l’Ululone”, un piccolo rospo giallo e nero a rischio di estinzione, che anche grazie alla collaborazione degli agricoltori locali è tornato a gracidare nei suoi habitat preferiti. Il progetto del Parco di Monte Marcello-magra, che ha permesso la realizzazione di lavatoi in pietra e vasche speciali per i piccoli animali, è sostenuto dalla Regione Liguria da molti anni. I primi finanziamenti- 1,8 milioni di euro- per la tutela della biodiversità da parte dell’assessorato regionale all’Ambiente risalgono al dicembre 2003  
   
   
ANCI, COREVE E ANCITEL ENERGIA E AMBIENTE PROMUOVONO ALLA CAMERA DEI DEPUTATI IL CONVEGNO “L’ACCORDO ANCI-COREVE: RACCOLTA CONSAPEVOLE, VETRO DI QUALITÀ”  
 
 Roma, 3 novembre 2010 – Offrire un´opportunità ai Comuni di usufruire di incentivi per la raccolta differenziata del vetro con metodi innovativi. E’ questo l’obiettivo che Anci e Coreve, supportati nelle loro attività da Ancitel Energia e Ambiente, si sono proposti con la sottoscrizione di un accordo che vuole dare nuovo impulso alla raccolta differenziata dei rifiuti da imballaggi in vetro. Ne hanno discusso il 29 ottobre a Roma, presso la Sala delle Colonne della Camera dei Deputati, nel corso dell’incontro sul tema “L’accordo Anci-coreve: raccolta consapevole, vetro di qualità”, il Cons. Massimiliano Atelli, Capo dell’Ufficio Legislativo del Ministero dell’ Ambiente, l’On. Angelo Alessandri, Presidente della Commissione Ambiente presso la Camera dei Deputati, Filippo Bernocchi, Vicepresidente Anci e Delegato alle Politiche sui Rifiuti, Enzo Cavalli e Dante Benecchi, rispettivamente Presidente e Direttore Generale del Coreve, Paolo Dalla Vecchia e Nicola Nascosti, entrambi componenti del Comitato Tecnico Paritetico Anci-coreve. L’appuntamento è diretto a illustrare contenuti e ratio dell’accordo Anci-coreve il quale, a integrazione dell’Accordo Quadro sottoscritto tra Anci e Conai, si propone di migliorare la qualità del vetro inviato al riciclo, di concerto con le amministrazioni locali, ottimizzandone i metodi di raccolta. “L’accordo che oggi presentate”, afferma il Capo dell’Ufficio Legislativo del Ministero dell’Ambiente Massimiliano Atelli, “è di straordinaria importanza per lo sviluppo delle politiche ambientali del Paese e cade in un momento cruciale nel quale il Governo e il Parlamento, nel recepimento delle direttive europee, stanno adottando misure significative che si pongono l’obiettivo di incrementare le percentuali di riciclo di qualità, sottolineando la necessità di incentivare le modalità di raccolta monomateriale”. “Un incontro che sottolinea ancora una volta l’importanza di ideare sistemi efficaci per la raccolta differenziata”, precisa il Presidente Alessandri. “E’ fondamentale che le iniziative finalizzate a migliorare la raccolta differenziata coinvolgano in prima istanza i cittadini, affinché siano resi consapevoli della positiva valenza ambientale, sociale ed economica derivante da una corretto recupero e riciclo degli imballaggi". Nello specifico caso del vetro, un idoneo sistema di raccolta determina un significativo guadagno per la collettività, in quanto il vetro usato, materiale eco-compatibile per eccellenza, può essere riciclato infinite volte, dando vita a contenitori sempre nuovi e dalle proprietà originarie invariate; proprio per la possibilità di rigenerarsi, questo materiale costituisce un valido esempio della capacità dei rifiuti di trasformarsi in nuova risorsa per l’ambiente. “Le iniziative avviate sul territorio – spiega Filippo Bernocchi, Vicepresidente Anci e Delegato alle Politiche sui Rifiuti – sono finanziate mediante l’erogazione di un incentivo economico per lo sviluppo dei sistemi di raccolta, destinato a iniziative, studi, ricerche e progetti innovativi per migliorare il riciclaggio e il recupero dei rifiuti da imballaggi in vetro”. Tra gli obiettivi, quello di informare e sensibilizzare l’utenza alla raccolta consapevole del vetro, che in alcune realtà viene separato tra incolore e colorato. “Questa modalità di raccolta, già diffusa a livello europeo – prosegue Bernocchi – introduce un elemento di ulteriore efficienza nel ciclo produttivo”. La separazione per colore rappresenta infatti una sfida strategica per il settore del riciclo del vetro e un’opportunità concreta di incremento della qualità della raccolta. I progetti, che nell’anno 2009 hanno interessato i Comuni del Circondario Empolese Valdelsa, di Verona, di Latina e della Versilia, hanno contribuito a determinare un sensibile incremento nelle operazioni di raccolta. “Negli ultimi anni – racconta Enzo Cavalli, presidente Coreve – la raccolta del vetro è cresciuta in maniera costante, tanto che oggi si ricicla il 66% di tutto quello immesso nel mercato italiano. A fronte di un miglioramento della quantità, però, spesso si assiste a un peggioramento della qualità del materiale; per questo è opportuno incoraggiare tutte le iniziative volte a promuovere e incentivare la raccolta consapevole del vetro”. Il successo riscosso dalle iniziative avviate nello scorso anno ha evidenziato l’opportunità di proseguire con le attività di sensibilizzazione al recupero e alla differenziazione dei materiali; pertanto sono state sottoscritte, nei mesi scorsi, nuove convenzioni che interesseranno Venezia, La Spezia, Lecce e Arzano, nella prospettiva di ampliare la rete dei Comuni impegnati nei sistemi di raccolta di un vetro di qualità.  
   
   
PRESENTATA LA RICERCA “L’ ITALIA DEL RICICLO” : IL SETTORE TIENE ANCHE PER LA DOMANDA ESTERA CRESCONO GLI INDICI DI RICICLO DI TUTTI I MATERIALI A FRONTE, PERÒ, DI UN NETTO CALO DEI QUANTITATIVI TRATTATI, COME EFFETTO DIRETTO DELLA CRISI.  
 
Roma, 3 novembre 2010 – “Il settore del riciclo rifiuti risente della crisi registrando un calo in termini assoluti dei quantitativi gestiti, dovuto alla flessione della produzione e quindi anche della domanda di materie prime ricavate dai rifiuti, pur a fronte di un progressivo e continuo aumento dei tassi di riciclo in tutte le filiere anche per la contrazione dei consumi; aumentano le esportazioni di materiali riciclati, dirette soprattutto verso i Paesi in forte sviluppo economico (Cina su tutti) che offrono nuovi sbocchi al settore”. Sono queste le principali tendenze registrate nel 2009 dal settore del recupero rifiuti e che emergono dallo studio annuale “L’italia del Riciclo”, il Rapporto promosso quest’anno da Fise Unire (l’Associazione di Confindustria che rappresenta le aziende del recupero rifiuti) e dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e presentato stamani nel corso di un convegno tenutosi a Roma presso Palazzo Montecitorio. L’impatto della crisi negli ultimi due anni è stato rilevante anche nel comparto del riciclo, ma la sua buona strutturazione in Consorzi e altre organizzazioni di filiera ha consentito di attenuare gli effetti della congiuntura negativa e intravedere buone prospettive fin dall’inizio del 2010. Considerando i sei principali flussi di materiali (rottami ferrosi, alluminio, carta, legno plastica, vetro) destinati al riciclo, alla fine del 2009 si è registrata una consistente flessione dei quantitativi trattati, pari al 24,7% (dai 31 milioni di tonnellate del 2008 ai 24 mln di tonnellate del 2009): tale riduzione è dovuta principalmente al forte calo dell’industria siderurgica e quindi dell’impiego di rottami ferrosi che è diminuito di 6,7 milioni di tonnellate, pari al -34,4%. L’alluminio avviato al riciclo nel 2009 è calato del 27,9%, così come anche il riciclo di altri materiali: del 10% quello della carta, del 4,4% quello del legno, del 9,9% quello della plastica e del 3,2% quello del vetro. A fronte di questo evidente calo dei quantitativi trattati, tutti i settori (con la sola eccezione dell’alluminio, -8%) nel 2009 hanno visto aumentare le percentuali di riciclo sull’immesso al consumo con risultati, in alcuni casi, vicini all’80% (carta e acciaio). Il settore del recupero si conferma pilastro della green economy e prezioso supporto dell’industria nazionale. “Anche in un periodo di crisi economica – ha detto il Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, Edo Ronchi – un settore cruciale della green economy, come quello del riciclo dei rifiuti, non solo regge, ma riesce a fare passi in avanti significativi. Questo Rapporto sull´ Italia del riciclo, ci fa vedere che non c´è solo la crisi dei rifiuti di Napoli, ma che esiste ormai in questo Paese una vasta attività di riciclo dei rifiuti che, in non pochi settori, è fra le più avanzate d´Europa. Abbiamo intere Regioni dove le raccolte differenziate sono intorno al 50% e settori come quello degli imballaggi dove si ricicla il 64% dell´immesso al consumo." Fatta eccezione per la carta da macero, l’Italia nel 2009 ha importato 6 milioni di materiali da destinare al riciclo, registrando un ancor più evidente saldo negativo nel rapporto export-import, pari a 6,17 milioni di tonnellate contro i 2,44 milioni di tonnellate in negativo del 2008 (-60,5%). Le esportazioni soprattutto verso il Far East asiatico sono state favorite dai bassi costi di trasporto dei materiali, dall’effetto dumping (in particolar modo in Cina) e in alcuni casi dall’insufficienza dei mercati interni. “Il settore del recupero dei rifiuti, anche da un punto di vista strategico e di politica industriale, è sempre più un punto di forza dell’economia nazionale”, evidenzia Corrado Scapino, Presidente di Unire. “Nonostante la contrazione della produzione e della domanda interna, che ha avuto inevitabili riflessi negativi anche sui volumi riciclati, le raccolte sono in crescita e i tassi di riciclo (già elevati) si avvicinano sempre più ai picchi di eccellenza europei. Ma per poter compiere quel salto di qualità necessario ad uscire definitivamente dalla crisi le aziende devono vedere affiancati i propri sforzi da un reale impegno del Governo per un sistema davvero efficiente sotto diversi aspetti: quello della concorrenza nel mercato (in particolare tra soggetti pubblici e privati), quello della semplificazione delle norme e delle procedure, in una parola, quello della convenienza a investire in tecnologie e rimanere in Italia. Altrimenti si corre il rischio che, come è avvenuto per altri settori economici, anche il riciclo si sposti all’estero, in particolare nelle economie emergenti, sottraendo occupazione e risorse attualmente impiegate nel nostro Paese.” Va segnalato, infine, il decollo del sistema di raccolta e avvio al recupero dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee), la cui raccolta nel 2009 (primo vero anno di operatività completa del Sistema Raee domestico, salvo quello della distribuzione) ha fatto registrare una forte crescita. Se nel 2008 il totale raccolto ammontava a 126mila tonnellate, lo scorso anno si è toccato quota 193mila tonnellate. Lo studio, realizzato con il patrocinio del Ministero dell´Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e di Mse, Onr e Ispra e con il contributo di Cobat, Comieco, Ecopneus, Rilegno, Ecomondo (in programma quest’anno a Rimini dal 3 al 6 novembre), ha riguardato ben 15 filiere: carta, vetro, plastica, gomma e pneumatici fuori uso, legno, alluminio, acciaio, rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, pile e accumulatori, oli minerali esausti, oli e grassi vegetali ed animali esausti, frazione organica, rifiuti inerti da costruzione e demolizione, tessile, veicoli fuori uso. Il Rapporto è scaricabile sul sito www.Fise.org/  (rubrica “Studi e ricerche”) e sul sito www.Fondazionesvilupposostenibile.org/    
   
   
L’ACCORDO ANCI-COREVE: RACCOLTA CONSAPEVOLE, VETRO DI QUALITÀ  
 
Rimini, 3 novembre 2010 - L’accordo Quadro sottoscritto tra Anci e Conai, il cui obiettivo principale consiste nel dare nuovo impulso alla raccolta differenziata dei rifiuti urbani, ha previsto la costituzione di una Commissione Tecnica composta da esperti di Anci e Coreve, supportata nelle sue attività da Ancitel Energia & Ambiente. Tra le numerose attività realizzate dalla Commissione Tecnica, l’erogazione di un “incentivo economico per lo sviluppo dei sistemi di raccolta”, destinato a iniziative, studi, ricerche e progetti innovativi per migliorare il riciclaggio e il recupero dei rifiuti da imballaggi in vetro. A tal fine, è stata avviata una serie di progetti sul territorio, in collaborazione con i Comuni e le società di gestione dei rifiuti, finalizzati a informare e sensibilizzare l’utenza alla raccolta consapevole del vetro differenziato per colore. L’evento, promosso e realizzato da Ancitel Energia & Ambiente, intende illustrare contenuti e finalità dell’accordo Anci-coreve, nonché i progetti realizzati e in via di realizzazione. Rimini, 4 Novembre 2010 Ore 14.30 - 18.00 Ecomondo - Rimini Fierasala Cedro Hall Ovest(padiglione C7)