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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 03 Luglio 2013 |
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MILANO - START-UP VENTURE CONTEST |
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Milano, 3 luglio 2013 - Ventiquattro imprese dei
settori Web, Ict, produzione e commercio, media e comunicazione,
medico-scientifico. Una giuria selezionata ed un pubblico di investitori.
Questi i protagonisti dell´evento "Start-up venture contest", che
mercoledì 3 luglio, nella Sala Donzelli di Palazzo Affari ai Giureconsulti
(piazza Mercanti, 2 - Milano), darà la possibilità agli startupper della
provincia di Milano di presentare la propria impresa al mondo degli
investitori.
L´evento promosso da Camera di Commercio di
Milano e Provincia di Milano, in
collaborazione con il Consorzio camerale per il Credito e la Finanza, prevede
l’assegnazione di un voucher di 7.500 euro alle 11 migliori Start Up, che
avranno in questo modo la possibilità di assumere un manager qualificato. I
lavori inizieranno alle 14, dopo i saluti di Roberto Calugi, dirigente
dell´area Competitività delle imprese della Cdc di Milano e di Paolo Giovanni
del Nero, assessore allo Sviluppo economico, formazione e lavoro della
Provincia di Milano. Il moderatore sarà Emil Abirascid (Startup Business).
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AGENDA DIGITALE E BANDA LARGA: TRENTINO TRA I MIGLIORI CASI EUROPEI |
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Trento, 3 luglio 2013 - “È un onore per noi essere stati scelti come
esempio di buone pratiche di sviluppo digitale. La Provincia autonoma di Trento
ha impostato un progetto strategico con lungimiranza all’inizio degli anni
Duemila e ora i nostri risultati vengono riconosciuti a livello
internazionale”. A parlare è Sergio Bettotti, responsabile del Progetto
Speciale di Sviluppo delle Reti Telematiche, che accoglie con piacere
l’approvazione arrivata dall’Unione Europea. Oggi a Bruxelles, nell´ambito
della conferenza del Comitato delle Regioni intitolata "Agenda Digitale
per l’Europa; il ruolo delle regioni e delle città", il progetto trentino
- fra l´altro l´unico caso italiano scelto - è presente come uno dei migliori
casi di diffusione della banda larga a livello europeo.
Già nel 2010 il 52% delle famiglie trentine aveva
accesso a servizi a banda larga, ossia la percentuale più alta in Italia
secondo i dati Istat. L´obiettivo principale della Provincia autonoma di Trento
è stato quello di trasformare il Trentino in un´area di eccellenza
nell’innovazione guidata dal settore Ict. Secondo la Provincia, infatti, le
infrastrutture a banda larga sarebbero diventate la spina dorsale della futura
crescita economica: per questo motivo si sono adottate tutte le misure
necessarie affinché i cittadini e le imprese non fossero esclusi dallo sviluppo
economico, sociale e occupazionale derivante dalle innovazioni nel settore
delle nuove tecnologie.
Per raggiungere questo obiettivo è stato così messo in
atto un piano di medio-lungo termine tramite la società di sistema Trentino
Network basato su tre azioni principali: eliminare il digital divide di prima
generazione grazie al progetto Winet (creazione di una rete senza fili);
superare il digital divide di seconda generazione, vale a dire garantire una
velocità di connessione pari a 20Mbps a tutti i cittadini; attivare
un’iniziativa per la creazione di un’infrastruttura in fibra ottica che copra
il 100% della popolazione entro il 2018.
Tra il 2012 e il 2013, in linea con i tempi previsti,
Trentino Network realizza la dorsale in fibra ottica e porta avanti gli
allacciamenti in banda ultra larga delle principali aree industriali del
territorio favorendo la competitività imprenditoriale locale. Inoltre, entro il
primo semestre 2013, tutte le centrali telefoniche presenti nel territorio sono
connesse in fibra ottica garantendo così al 95% della popolazione trentina la
possibilità di navigare a una velocità fino a 20 Mbps. Infine si sono create
520 aree (piazze o parchi), dislocate in tutti i Comuni trentini, dove poter
utilizzare gratuitamente internet attraverso la rete Wi-fi Freeluna.
Un´iniziativa in linea con l’articolo 10 del recente decreto legge (21 giugno
2013) che prevede la liberalizzazione dell´allacciamento dei terminali di
comunicazione alle interfacce della rete pubblica
(http://www.Bn.camcom.it/news/2013/decreto_legge_69_2013.pdf). Non va
dimenticato che si è previsto un sistema di accreditamento alla rete unico per tutti
i siti presenti nel territorio provinciale.
Un modello, dunque, quello trentino che per la
Commissione Europea merita d’essere conosciuto e premiato a livello
internazionale.
Recenti dati, infatti, mostrano come a fronte di un
aumento del 10% del tasso di diffusione della banda larga si verifica una
crescita annua del prodotto interno lordo pro-capite di circa 1-1,5 %. Questo
ha come effetto diretto una crescita annua dell’offerta di lavoro di
professionisti nel campo dell’Information Communication Technology (Ict) pari
al 3%.
Se questo trend rimarrà stabile - riporta l’Unione
Europea - nel 2015 in Europea, si creeranno ben 900.000 nuovi posti di lavoro.
Su questo fronte la Provincia autonoma di Trento si trova in prima linea:
“Investire nelle tecnologie di internet – spiega Alessandro Zorer,
amministratore delegato di Trentino Network - significa investire nel futuro
delle nuove generazioni. Basta considerare che lavorare in rete è ormai
necessario per tutte le imprese, in primo luogo per il terziario ed il turismo;
gran parte delle nuove professioni e delle start-up innovative possono emergere
solo laddove sia presente un’infrastruttura avanzata di rete ed un ecosistema
che le valorizzi per stimolare l’innovazione”.
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DIRITTO ALLO STUDIO: LA REGIONE TOSCANA METTE A DISPOSIZIONE 3,5 MILIONI |
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Firenze, 3 luglio 2013 – Tre milioni e mezzo per il
diritto allo studio scolastico. Per l’anno scolastico 2013/2014 li mette a
disposizione la Regione Toscana approvando gli indirizzi necessari per la
concreta assegnazione alle famiglie bisognose. “La Toscana – commenta Stella
Targetti, vicepresidente con delega all’istruzione – conferma in pieno non solo
il senso degli indirizzi ma anche il peso delle sue risorse. Una scelta non
facile e non scontata ma inevitabile per chi, come noi, crede nella scuola”.
Devono ancora arrivare le risorse statali dedicate ai
contributi per i libri di testo scolastici. Lo scorso anno, dallo Stato,
arrivarono alla Toscana – per questa voce – circa 3,5 milioni.
Il sistema degli incentivi economici individuali per
il diritto allo studio si basa, in Toscana, sul cosiddetto “pacchetto scuola”:
è stato introdotto con l’anno scolastico 2012/2013 ed ha unificato i precedenti
incentivi (borse, ordinarie e per le isole minori, più rimborsi libro).
Il “pacchetto scuola” viene riconfermato anche per il
prossimo anno scolastico come unica forma di incentivo economico individuale:
destinato a studenti residenti in Toscana e iscritti a una scuola primaria o
secondaria di primo o secondo grado (statale, paritaria privata o di enti
locali), il “pacchetto” viene distribuito a nuclei familiari con Isee
(Indicatore economico equivalente) non superiore a 15 mila euro (20 mila per
gli studenti delle secondarie superiori residenti nelle isole minori).
Il “pacchetto scuola” è indirizzato a sostenere le
spese necessarie per la frequenza scolastica: libri, altro materiale didattico,
servizi scolastici. L’importo del “pacchetto” (i beneficiari lo ricevono dai
Comuni di residenza) varia in base a tre elementi: ordine e grado di scuola,
anno di corso, dislocazione geografica. Nella scuola primaria l’importo
standard è 120 euro. Nella secondaria di primo grado gli importi (sempre
standard) sono 210 euro per le prime classi e 150 euro per le seconde e terze
classi. Nella secondaria di secondo grado si passa, nei cinque anni di corso,
dai 280 del primo anno e dai 170 del secondo ai 190 del quinto anno (190 euro
anche per il terzo e il quarto anno) per un totale di 1.020 euro nei cinque
anni che diventano 1.500 per gli studenti, sempre della secondaria di secondo
grado, residenti nelle isole minori.
Queste sono le cifre “standard”: nei rispettivi bandi,
i singoli Comuni potranno cioè disporre, anche per ampliare il numero dei
beneficiari, una diminuzione che comunque non dovrà essere inferiore al 70%
dell’importo standard. Potranno, i Comuni, anche aumentare gli importi
standard: ma solo se riusciranno a integrare i fondi regionali con risorse
proprie e se sarà verificata la copertura di tutti gli aventi diritto.
Per accedere al “pacchetto scuola”, oltre a quelli
economici dovranno essere valutati – ma non per gli studenti diversamente abili
– anche altri requisiti: di merito e anagrafici (età non superiore ai 20 anni).
La delibera approvata dalla Giunta prevede anche i
meccanismi per ripartire le risorse fra le 10 Province e, successivamente, fra
tutti i Comuni toscani. Previsto inoltre uno scadenzario: i Comuni, ad esempio,
dovranno adottare entro il 30 settembre i bandi per l’erogazione dei benefici e
trasmettere alle Province, entro il successivo 20 dicembre, le graduatorie dei
soggetti idonei. Successivamente la Regione assegnerà i fondi definitivi alle
Province che poi li passeranno ai Comuni per il passaggio finale alle famiglie.
I controlli sulle veridicità delle dichiarazioni Isee
prodotte sono affidate ai Comuni e dovranno interessare almeno il 20% dei
soggetti (in caso di dichiarazioni non veritiere il soggetto decade e deve
restituire quanto eventualmente già erogato. Con l’applicazione di norme penali
per fatti costituenti reato). Gli elenchi dei beneficiari sono comunque inviati
alla Guardia di Finanza.
Per quanto riguarda i libri, i Comuni – sui fondi
statali – potranno decidere di destinarne una parte anche per progetti di
comodato gratuito (una formula scelta, nell’anno scolastico 2012/2013, solo in
due province: Pistoia e Pisa).
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POLITICHE LEGALITÀ, FIRMATO PROTOCOLLO D’INTESA REGIONE CAMPANIA - UFFICIO SCOLASTICO |
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Napoli, 3 luglio 2013 – Ieri mattina, presso la Sala
Giunta di Palazzo Santa Lucia, l´assessore regionale all´Istruzione Caterina
Miraglia e il direttore dell´Ufficio Scolastico Regionale Diego Bouché hanno sottoscritto
un protocollo di Intesa sulle politiche di legalità nelle scuole.
All´iniziativa erano presenti, tra gli altri, il
vicepresidente della Fondazione Polis per le vittime innocenti della
criminalità e i beni confiscati don Tonino Palmese, il referente regionale di
Libera Geppino Fiorenza con il referente provinciale di Napoli Antonio D´amore,
Tullio D´aponte del Centro Interuniversitario Life Long Learning e Domenico
Palmieri del Comitato Permanente per la Pace e i Diritti Umani.
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PARLAMENTO EUROPEO: DODICI NUOVE SOSTANZE SARANNO AGGIUNTE ALLA LISTA PRIORITARIA UE DEGLI ELEMENTI CHE RAPPRESENTANO UN RISCHIO D´INQUINAMENTO DELLE ACQUE DI SUPERFICIE, GRAZIE ALLE NORME APPROVATE DAI DEPUTATI MARTEDÌ. PER LA PRIMA VOLTA, TRE PRODOTTI FARMACEUTICI SARANNO INCLUSI IN UNA "WATCH LIST" DI SOSTANZE INQUINANTI "EMERGENTI", CHE POTREBBERO CIOÈ ESSERE PRESTO INCLUSE NELLA LISTA PRIORITARIA. |
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Strasburgo, 3 luglio 2013 - Secondo le nuove regole, sarà stabilità una
"watch list" di sostanze potenzialmente inquinanti, tra cui, per la
prima volta, tre prodotti farmaceutici. Gli effetti di queste sostanze saranno
monitorati, in vista della loro possibile inclusione nell´elenco delle sostanze
cosiddette prioritarie, che sono regolarmente sottoposte a controlli.
"La politica delle acque è una politica a lungo
termine. I nostri cittadini devono poter avere accesso all´acqua pulita, in
ogni forma (...). Purtroppo, gli studi dimostrano che abbiamo ancora lavoro da
fare per conseguire un buono stato ambientale per le sostanze chimiche, in
particolare nelle acque di superficie. Gli standard di qualità ambientale in
questa nuova direttiva si applicano alle 15 nuove sostanze, in base all´accordo
raggiunto a fatica con le parti interessate", ha dichiarato il relatore
Richard Seeber (Ppe, At). L´accordo, negoziato con il Consiglio, è stato
approvato con 646 voti favorevoli, 51 contrari e 14 astensioni.
Due ormoni e un antidolorifico -
Nel testo legislativo approvato, si riconoscono i
rischi presentati da tre farmaci ampiamente utilizzati (i preparati ormonali
17alphaethinylestradiol e 17-beta-estradiolo e l´antidolorifico Diclofenac) e
si chiede alla Commissione di sviluppare un approccio specifico per controlare
i rischi posti dai prodotti farmaceutici all´ambiente acquatico.
Standard di qualità ambientale (Sqa) -
Per le sostanze individuate di recente, le
concentrazioni massime consentite in acqua, fissate negli Sqa, entreranno in
vigore nel 2018. A tal fine, gli Stati membri dell´Ue sono tenuti a presentare
programmi di controllo alla Commissione entro il 2018.
Le Sqa determinano la concentrazione massima di un
particolare inquinante o gruppo d´inquinanti nelle acque, nei sedimenti
(qualsiasi materiale che è trasportato da acqua e si deposita sul fondo) o nel
"biota" (tutti gli organismi viventi in una zona).
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AMBIENTE: IN ABRUZZO TOLLERANZA ZERO VERSO CHI INQUINA |
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L´aquila, 3 luglio 2013 - Tolleranza zero a difesa del turismo verso
chi inquina e scarica abusivamente in modo da far partire una nuova stagione
che porti ad un graduale mutamento dei risultati raccolti da Goletta
verde". Lo ha affermato l´assessore al Turismo, Mauro Di Dalmazio, a
margine della conferenza stampa di presentazione dei dati sull´inquinamento dei
fiumi abruzzesi da parte di Legambiente. "Esiste un problema cronico e
antico relativo all´inquinamento fluviale per le eccessive antropizzazioni e
urbanizzazioni in zone delicate, ad inefficienze dei sistemi di depurazioni ed
alla inciviltá di tanti - ha spiegato Di Dalmazio-. Per affrontare questo
problema è stato predisposto dalla regione un programma che prevede
investimenti per 75 milioni di euro sulla depurazione. Occorre un vero e
proprio salto culturale che deve coinvolgere tutti ed il tavolo proposto da Legambiente
va in questo senso. Ciò detto, per difendere la nostra economia turistica
bisogna anche evitare l´inquinamento delle informazioni a causa di rilevamenti
non omogenei che generano messaggi assolutamente infondati, come è accaduto nei
giorni scorsi. In questo senso, correttamente, Legambiente ha spiegato di aver
monitorato solo le foci dei fiumi non balneabili, mentre rimane il dato
inconfutabile per l´anno 2012 a cui faceva riferimento il rapporto ministeriale
che il 97,3% delle acque del litorale abruzzese è balneabile con percentuali
dell´80% dichiarate di qualità eccellente".
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ALLUVIONE ELBA: LA REGIONE TOSCANA APRE SPORTELLO PER LA LIQUIDAZIONE DEI DANNI |
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Firenze, 3
luglio 2013 – Sviluppo Toscana (spa in house di Regione Toscana per la
concessione di finanziamenti, incentivi, agevolazioni, contributi) aprirà un
ufficio presso il Comune di Campo nell’Elba. Qui i titolari delle imprese
danneggiate dall’alluvione del novembre 2011 potranno rivolgersi, due giorni
alla settimana, per presentare la documentazione in modo che si possa
accelerare i pagamenti dei contributi.
E’ questa la decisione presa in un incontro che si è
svolto questo pomeriggio, negli uffici del presidente Enrico Rossi con la
partecipazione dello stesso Rossi, dei sindaci Vanno Signini (Campo) e Anna
Bulgaresi (Marciana) e con l’assessore alla Protezione Civile della Provincia di
Livorno Maria Teresa Sposito, insieme ad alcuni tecnici e dirigenti di Regione
ed enti locali.
Su quegli eventi alluvionali sono già pervenute da
parte delle imprese 171 domande, 10 delle quali sono state non ammesse, dopo la
verifica dei requisiti. Il totale degli importi sulle 161 richieste di
contributo ammesse – su cui adesso verranno effettuate altre verifiche in seguito alla presentazione
effettiva delle pezze d’appoggio – supera i 4,6 milioni di euro. Nel caso che,
dopo i controlli “Sviluppo Toscana “, le risorse a disposizione fossero
insufficienti, la Regione Toscana si impegna a integrarle con propri fondi.
“Non ci siamo dimenticati questa alluvione – è il
commento di Enrico Rossi – e crediamo giusto che gli imprenditori danneggiati,
una volta presentata la rendicontazione, si vedano liquidati in tempi
ragionevoli, abbattendo ogni inutile lungaggine”.
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TERREMOTO/EMILIA - EMANATA UN´ORDINANZA CHE PROROGA AL PROSSIMO 31 DICEMBRE I TERMINI PER PRESENTARE LE RICHIESTE DI CONTRIBUTI PER RIPARARE EDIFICI CON DANNI B E C. SPOSTATO ANCHE IL TERMINE PER LE DELOCALIZZAZIONI DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE |
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Bologna, 3 luglio 2013 - Prorogati, fino al prossimo
31 dicembre, i termini per la presentazione delle richieste di contributi per
chi ha avuto danni B e C alle abitazioni. Lo stabilisce l’ordinanza n. 75
emanata dal Commissario delegato per la ricostruzione e presidente della
Regione Emilia-romagna, Vasco Errani.
Il provvedimento prevede tra l’altro la modifica della
scadenza prevista nell’ordinanza n. 29 del 28 agosto 2012 sui “Criteri e
modalità di assegnazione di contributi per la riparazione e il ripristino
immediato di edifici e unità immobiliari ad uso abitativo danneggiati dagli
eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 e temporaneamente o parzialmente
inagibili”. Il termine, fissato per il 30 giugno, è stato prorogato al 31
dicembre 2013.
Viene fissato invece al 30 settembre 2013 il termine
per la presentazione delle domande per coloro che hanno iniziato i lavori prima
del 14 novembre 2012 e già effettuato pagamenti.
L’ordinanza contiene, inoltre, alcune misure che
integrano e specificano i criteri di applicazione delle ordinanze per la
ricostruzione. In particolare si specifica l’ammissibilità degli interventi per
edifici siti nel comune di Bologna, viene inoltre prevista una procedura per la
verifica e validazione delle istanze presentate nei comuni fuori dall’elenco
del decreto legge 74/2012.
Prorogato anche il termine per le delocalizzazioni
delle attività produttive, di cui all’ordinanza 3/2012 che è stato portato al
31 dicembre 2014.
L’ordinanza è consultabile sul sito
www.Regione.emilia-romagna.it/terremoto nella sezione “Atti per la
ricostruzione”, e sarà pubblicata sul Bollettino ufficiale telematico della
Regione Emilia-romagna (Burert).
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ECO INNOVATION, DALLA UE 31 MILIONI PER PROGETTI “VERDI”. OGGI INFO-DAY A FIRENZE |
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Firenze, 3 luglio 2013 – Finanziamenti per oltre 31
milioni di euro destinati alla realizzazione di progetti verdi: è l’opportunità
offerta da Eco-innovation, il bando europeo che, nell’ambito del Cip –
Competitiveness and Innovation Framework Programme – sostiene tutte le forme di
innovazione in grado di ridurre l’impatto ambientale e di ottimizzare l’uso delle
risorse.
Per informare e accompagnare le piccole e medie
imprese nel percorso di accesso al finanziamento, la Regione Toscana, in
collaborazione con il Ministero dell’ambiente organizza una giornata di
informazione sul nuovo bando, Eco-innovation 2013.
L’iniziativa è rivolta ad imprese, consorzi,
istituzioni, raggruppamenti di aziende, rappresentanti d’impresa, consulenti e
a tutti i soggetti interessati a presentare proposte progettuali inerenti a
cinque settori prioritari: riciclo dei materiali, acqua, prodotti sostenibili
per l’edilizia, imprese verdi, settore alimentare e delle bevande.
L’appuntamento è fissato per domani, 3 luglio, alle
9.30 presso la Sala Pegaso, Palazzo Strozzi Sacrati.
La giornata si articolerà in due momenti. Al mattino è
prevista la presentazione della call, con la partecipazione degli assessori
regionali Gianfranco Simoncini e Anna Rita Bramerini. Parteciperanno, inoltre,
i beneficiari delle precedenti edizioni del bando, che testimonieranno la loro
esperienza.
Nel pomeriggio, verrà offerta alle imprese la
possibilità di avere dei confronti bilaterali con gli esperti del ministero per
entrare nel merito delle idee progettuali.
L’evento ha registrato già il tutto esaurito. Sarà
però possibile seguirlo in streaming, sul sito www.Regione.toscana.it. Dalla
home page, dal riquadro della “diretta streaming”, cliccando su “Ingrandisci”,
oppure dalla pagina di presentazione dell’evento:
http://www.Regione.toscana.it/-/chiamata-progetti-eco-innovation-2013-giornata-di-approfondimento-il-3-luglio
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BUSSETO, SI LAVORA ALLA CASSA DI ESPANSIONE LA STRUTTURA DECONGESTIONERÀ LE PIENE DEL CAVO VIOLA. L’INTERVENTO DELLA PROVINCIA È FINANZIATO CON 635 MILA EURO DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE. |
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Parma, 3 luglio 2013 – La Provincia ha avviato l’intervento per la
realizzazione della cassa di laminazione sul cavo Viola, una vasca di circa
14.000 metri
cubi dove, in caso di piogge eccezionali, verranno
riversate le acque del canale che scorre lungo la strada provinciale per
Spigarolo. “ La
Provincia, dopo le esondazioni degli ultimi anni, ha redatto
una mappa delle criticità di tutta l’area a valle della Via Emilia – spiega
l’assessore alla Difesa del suolo Ugo Danni – un lavoro accurato, che
è stato discusso e approvato dal Consiglio provinciale, nell’ambito del quale
era inserito anche l’intervento sul cavo Viola. L’obiettivo è evitare la
fuoriuscita di acque e gli allagamenti degli abitati di Spigarolo e
Frascarolo. L’intervento – continua - si integra con quelli già
realizzati dalla Provincia sull’ Onginella, sempre a Busseto, e in prossimità
della casa natale di Giuseppe Verdi a Roncole”.
I lavori, aggiudicati con gara all´associazione temporanea d’impresa
Dallara-gabelli avranno una durata di 120 giorni e l´intervento è finanziato con
635mila euro dal Ministero dell´Ambiente.
La cassa di laminazione si estende dalla provinciale 11 di Busseto alla
provinciale 91 di Sanboseto, collocazione che permetterà anche di ridurre
notevolmente il rischio di esondazione dei canali di pertinenza della Bonifica.
Le fasi dell’opera prevedono lo scavo della vasca, la realizzazione di
locali rivestimenti delle scarpate della vasca e dei canali in prossimità dei
collegamenti vasca-canale, mediante pietrame, e la realizzazione di due impianti
di sollevamento presso il Torto e il Viola per svuotare completamente la
cassa.
In vasca entrano solo acque meteoriche e sono state previste anche reti e
griglie per evitare che le acque trasportino materiale solido all’interno.
Inoltre sarà adeguatamente recintata e, al fine di limitarne l´impatto
paesaggistico, sarà mitigata da siepi ed essenze arboree oltre che all´utilizzo
di materiali naturali. |
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TRASIMENO, LAVORI SISTEMA DEPURAZIONE: DA REGIONE UMBRIA 9,5 MLN EURO PER NON GRAVARE SU BOLLETTE |
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Castiglione del lago,
3 luglio 2013 - "Dalla primavera del 2015 sarà attivo il sistema di
collettamento e depurazione che raccoglierà i reflui della parte sud
occidentale del Trasimeno, finanziato con fondi regionali e statali per la
quasi totalità, con l´obiettivo di non gravare sulle tariffe per i
cittadini". Lo ha sottolineato l´assessore regionale all´Ambiente, Silvano
Rometti, intervenendo ieri alla
conferenza-stampa nella Sala Giunta del Comune di Castiglione del Lago sulla
consegna dei lavori per il primo lotto del sistema di depurazione intorno al
lago, che prevede la realizzazione di collettori fognari e l´adeguamento e
potenziamento dell´impianto di depurazione di Madonna del Soccorso (nel
territorio di Castiglione del Lago).
"La Regione Umbria - ha detto Rometti - ha
investito e sta investendo ingenti risorse per la tutela complessiva delle
risorse idriche del territorio regionale. Basti pensare che ben 44 milioni di
euro dei 213 ottenuti dalla ripartizione dei fondi Fas sono destinati alla
depurazione delle acque. Per quanto riguarda, in particolare, il comprensorio
del Trasimeno - ha aggiunto - abbiamo concentrato azioni e fondi per garantire
la disponibilità e la qualità delle risorse idriche consapevoli che qualsiasi
piano per lo sviluppo economico, turistico e sociale del territorio ha come
presupposto indispensabile la qualità e la quantità del bene acqua. In questa
direzione, va anche il completamento della condotta che, per usi irrigui,
rifornirà l´area del Trasimeno con le acque della diga di Montedoglio. Un´opera
che verrà presto inaugurata ed eviterà i prelievi idrici dal lago".
"Ora, con l´apertura del cantiere da parte
dell´associazione temporanea d´impresa che si è aggiudicata la gara bandita da
Umbra Acque - ha proseguito Rometti - prende avvio un´opera che, come previsto
dalla programmazione regionale, ci consentirà di completare tutte le attività
legate all´organizzazione e adeguamento del sistema di depurazione intorno al
lago, a salvaguardia del bacino idraulico del Trasimeno".
Intanto verrà realizzata tutta l´infrastruttura in
grado di raccogliere i reflui della parte sud occidentale della riva del Trasimeno,
sia in termini fognari che depurativi, convogliandoli verso gli impianti di
Montesperello (nel Comune di Magione, impianto già adeguato), che di Madonna
del Soccorso (che verrà adeguato e potenziato).
Il costo complessivo di questo primo lotto è di 10
milioni di euro. "Il finanziamento - ha detto Rometti - è assicurato da
contributi regionali e statali per circa 9,5 milioni di euro, di cui quasi 2
milioni da fondi regionali dell´emergenza idrica. La somma garantita attraverso
il sistema tariffario è limitata a mezzo milione di euro, con anticipazione da
parte di Umbra Acque".
"La Regione Umbria - ha ricordato l´assessore
all´Ambiente - ha ottenuto infatti una modifica dell´Accordo di programma
Quadro con il Ministero dell´Ambiente, sottoscritto insieme all´Ati n.2, con il
duplice obiettivo di rivedere la pianificazione complessiva per la depurazione
del Trasimeno con interventi sicuramente meno costosi e di utilizzare
finanziamenti pubblici in modo da portare la copertura dell´investimento al 95 per
cento, lasciando solo il 5 per cento alla quota che sarà calcolata nella
tariffa".
Con il successivo intervento, ha detto Rometti, con le
economie dei fondi Fas 2000-2006, saranno finanziati con 1 milione di euro i
lavori necessari per gli adeguamenti funzionali degli impianti di depurazione
di Passignano sul Trasimeno (Le Pedate) e Borghetto di Tuoro che rappresentano
i due impianti destinati al trattamento dei reflui sulla parte nord orientale
del lago. L´ultima parte della
programmazione regionale prevede gli adeguamenti del sistema fognario e
depurativo nel comune di Città della Pieve e sulla parte dell´alto Nestore. In
questo caso, gli interventi da realizzare sono in fase di definizione; verranno
inseriti nella pianificazione legata al programma Fas 2007-2013 ed i cui lavori
dovranno essere ultimati entro il 31 dicembre 2017.
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CONSULTAZIONE PUBBLICA UE SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI |
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Bruxelles, 3 luglio 2013 - “La Commissione europea ha aperto una
consultazione pubblica sulla gestione dei rifiuti in tutta Europa. I risultati
della consultazione pubblica contribuiranno all´elaborazione di una proposta
legislativa nell´ambito della revisione della politica in materia di rifiuti”.
Lo fa sapere Andrea Zanoni, eurodeputato Idv e membro della commissione Envi
Ambiente al Parlamento europeo. “L´italia è da sempre l´imputato numero uno in
Europa per la mala gestione dei rifiuti. Tra discariche illegali, conferimenti
di rifiuti pericolosi in siti non appropriati e l´incenerimento di rifiuti in
cementifici e inceneritori, stiamo avvelenando il nostro ambiente, la nostra
aria e la nostra stessa salute”.
“Invito cittadini, associazioni e autorità pubbliche
ad esprimere le proprie opinioni fino al 10 settembre 2013 – afferma Zanoni – I
risultati della consultazione pubblica contribuiranno all´elaborazione di una
proposta legislativa nell´ambito della revisione della politica in materia di
rifiuti. L´attuale normativa europea sui rifiuti definisce gli obiettivi sul
riutilizzo e di riciclaggio dei rifiuti e di riduzione dello smaltimento nelle
discariche, stabilendo che entro il 2020 debbano essere riciclati o
riutilizzati il 50% dei rifiuti urbani e domestici e il 70% dei rifiuti da
costruzioni e demolizioni. Ma a noi non basta. Bisogna intervenire alla base,
riducendo la produzione stessa di rifiuti, aumentare il riciclo e il
riutilizzo, abolire l´incenerimento e tutte le discariche entro il 2020”.
“La consultazione, disponibile Qui solo in inglese è
divisa in tre parti: singoli cittadini, Ong e associazioni, industrie e
accademici – continua Zanoni – Le
risposte dei cittadini verranno tenute in considerazione da Bruxelles nella
stesura della normativa riguardante questo delicatissimo argomento”.
Zanoni ricorda l´approvazione da parte del Parlamento
europeo della relazione “su un´Europa efficiente nell´impiego delle risorse”
nel maggio 2012 che invita la Commissione “a razionalizzare la normativa in
materia di rifiuti, tenendo conto della gerarchia dei rifiuti e della necessità
di ridurre i rifiuti residui fino a raggiungere l´obiettivo Rifiuti Zero
introducendo il divieto generale dello smaltimento in discarica a livello
europeo e l´incenerimento dei rifiuti riciclabili e compostabili”.
“A Bruxelles sto combattendo una dura battaglia contro
le discariche illegittime, le mancate bonifiche, il conferimento illegale di
rifiuti pericolosi, l´amianto e il continuo ricorso all´incenerimento.
Purtroppo mi trovo a combattere a 360 gradi contro i mulini a vento di un
Paese, l´Italia, che di ambiente e gestione virtuosa dei rifiuti non vuole
proprio sentir parlare – conclude l´eurodeputato – Per questo è importante dare
un forte segnale popolare affinché si prendano determinate misure a livello
europeo che vadano nel senso di una nuova concezione del rifiuto, da qualcosa
da nascondere o bruciare a una risorsa”.
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