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MERCOLEDI

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Notiziario Marketpress di Mercoledì 01 Aprile 2015
UMBRIA, FIBRA OTTICA: APPROVATO REGOLAMENTO REGIONALE CHE PREVEDE LA COSTRUZIONE DI CAVIDOTTI NELLE NUOVE OPERE STRADALI O CIVILI  
 
Perugia, 1 aprile 2015 - Le opere, le condutture e i manufatti idonei ad ospitare la rete a fibra ottica per telecomunicazioni dovranno essere previste fin dalla fase di progettazione, quando si costruiscono nuove opere stradali e altre opere civili. Lo prevede il nuovo Regolamento Regionale, che, accompagnato da un allegato tecnico, detta le indicazioni per realizzare le infrastrutture di posa (cavidotti) e che è stato definitivamente approvato dalla Giunta regionale, nella sua ultima seduta, su proposta dell´assessore Stefano Vinti ed è ora in via di pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Umbria. Per "nuove opere stradali" si intende la realizzazione e la manutenzione straordinaria di infrastrutture stradali, mentre con "altre opere civili" si intende realizzazione di impianti, servizi e infrastrutture a rete di interesse pubblico in materia di trasporti, telecomunicazioni, acque, energia e teleriscaldamento. Il regolamento prevede inoltre che, qualora si eseguano interventi di nuova costruzione o ristrutturazione, con demolizione e ricostruzione, di edifici pubblici, si dovrà prevedere la posa in opera di condotti, anche verticali, per il cablaggio della rete a banda larga e la realizzazione di locali per le apparecchiature telecomunicazioni. "La finalità di queste disposizioni, ha affermato l´assessore Vinti, è quella di dotare la pubblica amministrazione di reti di cavidotti orizzontali e verticali, che potrebbero anche rimanere temporaneamente vuoti, già nella fase di realizzazione di quelle opere pubbliche, ottenendo così un duplice effetto di risparmio di denaro pubblico. Da una parte, perché inserire in nuovo cavidotto mentre si sta costruendo una strada o un edificio pubblico costa solo poche decine di euro e, dall´altra, di evitare successivi lavori di adattamento di quelle strutture, con notevoli risparmi circa una loro inevitabile risistemazione definitiva". Queste opere, ha spiegato l´assessore, andranno a costituire gradualmente la distribuzione capillare di infrastrutture in fibra ottica sia a livello urbano (dorsali cittadine) che dei singoli edifici pubblici (cablaggi interni e locali di servizio); inoltre, la legge regionale 31 del 2013 estende questi obblighi anche alle nuove costruzioni, o profonde ristrutturazioni, eseguite dai privati che, in tal senso, hanno anche la possibilità di utilizzare l´allegato tecnico del Regolamento Regionale come concreto punto di riferimento per la realizzazione dei cablaggi negli edifici privati. Pur se la materia è già stata oggetto di molte riflessioni ed alcuni spunti progettuali da parte regionale, ha concluso Vinti, rimane ancora aperta la partita del catasto delle infrastrutture sottosuolo, per il quale lo Stato si è assunto l´onere di definirne i parametri tecnici ritenuti indispensabili, con uno specifico compito assegnato al Ministero dello Sviluppo Economico. In attesa di questa definizione, comunque, l´attività di studio e ricerca da parte della Regione Umbria continuerà".  
   
   
DA PISTOIA A SAINT LOUIS, STUDENTI TOSCANI ALLA FINALE DELLA LEGO LEAGUE  
 
Firenze 1 aprile 2015 - Combattere disagio e dispersione scolastica e poi volare a Saint Louis, negli States, per partecipare alla finale di un campionato internazionale di robotica. A Pistoia succede anche questo, grazie al progetto ´Scienza ludica´ presentato dal prof Riccardo Niccolai durante il convegno ´Un Pez tira l´altro´ che si è tenuto nell´auditrorium di Sant´apollonia a Firenze. Il progetto ´Scienza ludica´, portato avanti dall´istituto tecnico tecnologico statale Silvano Fedi ed Enrico Fermi di Pistoia, coinvolge bambini e ragazzi delle scuole primarie, medie e superiori e combina robotica educativa, didattica e scienza per coinvolgere gli studenti, mostrare loro nuove prospettive di apprendimento e rendere lo studio più interessante. Il progetto ha riscosso un notevole successo, sia a livello di adesioni e di gradimento, sia dal punto di vista dei risultati raggiunti. Quest´anno in particolare una classe di studenti pistoiesi di 15 anni ha partecipato alla First Lego League, un concorso internazionale di scienza robotica aperto ai ragazzi dai 10 ai 16 anni. Hanno vinto la selezione nazionale e sono stati invitati a partecipare alla finale mondiale, che si terrà a Saint louis negli Stati Uniti, il prossimo 22 aprile. Maggiori informazioni sul progetto sono disponibili sul sito www.Ibombi.it    
   
   
SMAU. OGGI A PADOVA GLI STATI GENERALI DELL’INNOVAZIONE IN VENETO  
 
 Venezia, 1 aprile 2015 - In occasione dell’ottava edizione di Smau, in programma l’1 e il 2 aprile in Fiera a Padova, la Regione ha convocato gli Stati Generali dell´Innovazione del Veneto, per fare il punto sulle politiche a supporto dell’innovazione, i risultati ottenuti e le strategie della nuova programmazione europea. Un punto di vista concreto e orientato al risultato, a beneficio delle Pmi, per facilitare la convergenza tra obiettivi europei, indirizzo regionale e fabbisogni di sviluppo delle Pmi venete. L’evento, con inizio alle ore 10:30 nella Sala 1 del Padiglione 11 di Padovafiere, sarà aperto da Pierantonio Macola amministratore delegato di Smau e dagli interventi di Gianni Potti, Presidente di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, Antonio Perdichizzi del Comitato Direttivo dell’Associazione Digital Champions, Giuseppe Tilia Responsabile Agenda Digitale Telecom Italia, Alberto Degradi, Senior Manager e Ioe Leader Cisco. In chiusura della mattinata si terrà il Premio Innovazione Digitale, un riconoscimento dedicato ai più innovativi progetti di adozione del digitale nelle imprese del Nordest. L’iniziativa è volta a condividere le esperienze virtuose delle imprese del territorio affinché possano diventare un esempio concreto per altre imprese e favorire, così, lo sviluppo digitale del territorio. Premierà e chiuderà i lavori l’Assessore regionale alle Attività Produttive, Ricerca e Innovazione. Nel corso della giornata di domani sono previsti altri eventi promossi dalla Regione e che si svolgeranno nell’Arena Regione Veneto. In particolare alle ore 14.00 è in programma il seminario “La Regione al servizio delle imprese venete”, presenterà quanto è stato stanziato nel corso degli ultimi cinque anni in tema di ricerca e innovazione nell’ambito delle imprese venete, mostrando le azioni sviluppate al fine di agevolare le Pmi del tessuto regionale e con l’obiettivo di stimolarne la competitività. Verranno presentate anche due best practices, ovvero due progetti innovativi finanziati positivamente con Bandi relativi alle aggregazioni di imprese: la casa passiva certificata e la prima stampante al mondo in grado di stampare con due dimensioni variabili. I relatori sono Antonio Bonaldo, Direttore della Sezione Ricerca e Innovazione della Regione, Alessandro Dal Col Chief Executive Officer di Bclever srls (Progetto Spider), Mauro Zennaro amministratore della Zennaro Giuseppe Legnami (progetto Habita) Alle ore 15.00 si terrò il workshop “Le sfide (e le opportunità) offerte dalla programmazione per un Veneto "innovativo"” per illustrare la strategia di specializzazione intelligente della Regione del Veneto, che ha come obiettivo potenziare, qualificare e rendere più efficace il sistema regionale. Tale Strategia si inserisce nell’ambito del nuovo ciclo di programmazione (Por 2014-2020) che prevede che le autorità nazioni mettano a punto strategie di ricerca e innovazione. La nuova programmazione è, infatti, uno degli strumenti principali di attuazione della Smart Specialisation del Veneto. Parteciperanno il dirigente regionale Antonio Bonaldo, Roberto Santolamazza Direttore di T2i e Stefano Miotto Direttore di Confindustria Veneto Siav S.p.a. Nel corso della giornata saranno proposti nello spazio della Regione anche racconti e testimonianze dei “Digital Champions” veneti. Il Digital Champion è una carica istituita dall’Unione Europea nel 2012. È sostanzialmente un ambasciatore dell’innovazione. Ogni Paese ne ha uno, con il compito di rendere i propri cittadini “digitali”. Inizialmente ce ne era uno solo per tutta l’Italia, Riccardo Luna, incaricato dal governo, che ha poi deciso di “moltiplicare” i Digital Champions che, ora, sono più di 900. Si punta ad averne uno per ogni comune per traghettare l’Italia e gli Italiani nell’era digitale.  
   
   
SMAU PADOVA: DUE GIORNI DI PREMI DEDICATI A STARTUP, IMPRESE E COMUNI VIRTUOSI  
 
Padova 1 aprile 2015 - Apre oggi l’8^ edizione di Smau Padova che, fino a giovedì 2 aprile al Pad 11 di Padovafiere presenterà l’intero ecosistema dell’innovazione ad un pubblico di oltre 3.500 imprese e pubbliche amministrazioni provenienti da tutto il Nordest. L’evento di apertura, in programma mercoledì 1 aprile, alle ore 10.30 presso la Sala 1 del Pad. 11 sarà l’occasione per fare il punto sugli “Stati Generali dell’Innovazione della Regione Veneto” in cui Regione del Veneto, assieme a Smau, Radio 24 e ai grandi player dell’industria digitale, farà il punto sulle politiche a supporto dell’innovazione, i risultati ottenuti e le strategie della nuova programmazione europea. Un punto di vista concreto e orientato al risultato, a beneficio delle Pmi, per facilitare la convergenza tra obiettivi europei, indirizzo regionale e fabbisogni di sviluppo delle Pmi venete. L’evento prevede la partecipazione, tra gli altri, di Pierantonio Macola, Amministratore Delegato di Smau, Marialuisa Coppola, Assessore alle Attività Produttive, Ricerca e Innovazione del Veneto, Gianni Potti, Presidente Cnct (Comitato Nazionale Coordinamento Territoriale) Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, Alberto Degradi, Senior Manager e Ioe Leader di Cisco Italia , Giuseppe Tilia, responsabile del Progetto Agenda Digitale di Telecom Italia, Antonio Perdichizzi, Comitato Direttivo Associazione Digital Champions. In chiusura si terrà il Premio Innovazione Digitale, un riconoscimento dedicato ai più innovativi progetti di adozione del digitale nelle imprese del Nordest. L’iniziativa è volta a condividere le esperienze virtuose delle imprese del territorio affinché possano diventare un esempio concreto per altre imprese e favorire, così, lo sviluppo digitale del territorio. Per fare qualche esempio dei progetti in finale, una nota azienda che realizza automazioni per ingressi residenziali ha realizzato un sistema di altissima affidabilità, basato sul disaster recovery e sulla business continuity per conoscere in tempo reale ciò che avviene nelle proprie sedi sparse per il mondo, un’azienda di produzione e vendita di arredamento ha abbandonato definitivamente la vecchia rete in rame, installando tre antenne che garantiscono una connessione affidabile e di qualità per la gestione delle diverse sedi aperte negli ultimi mesi, un’azienda che produce imballaggi in legno ha adottato un software di business intelligence che ha consentito all’azienda di monitorare i dati relativi alla produzione e di fornire informazioni utili per permettere all’azienda di progettare una centrale di energia a biomassa alimentata da scarti industriali, calcolando quanta energia sarebbe prodotta e la sostenibilità dell’investimento e, ancora, uno dei leader nel panorama della logistica integrata a livello italiano ed europeo ha adottato un nuovo gestionale allo scopo di mantenere competitività e supportare in modo efficace ed efficiente il cliente, un’azienda specializzata nella produzione di forni ha adottato un’app che permette ai rivenditori di avere a disposizione sul proprio smartphone informazioni aggiornate sui prodotti e di poter simulare l’utilizzo del forno. Ed ecco quindi i 15 progetti finalisti del premio Innovazione Digitale nelle 5 categorie del Premio. Per la categoria “Gestionali evoluti per migliorare le performance aziendali” sono finalisti: Arbi Arredobagno di Maron di Brugnera (Pn), A.t.e.r Padova, Ferretto Group (Vi), per un progetto realizzato con Alterna, business partner Microsoft. Per la categoria “Costruire comunità digitali” sono in finale: Fred (Pd), Modenese Gastone Group di Casale di Scodosia (Pd), per un progetto sviluppato da Redder. Per la categoria “Il digitale per fare business” sono in finale Goriziane Group (Go), My Menu (Pd), Came di Dosson di Casier (Tv) per un progetto realizzato con Information Consulting, Extendo Trebaseleghe (Pd). Per la categoria “Mobile e App che semplificano la vita” sono in finale Quokky (Ud), Unox Spa di Cadoneghe (Pd), per un progetto realizzato da Soluzioni Software, business partner di Sap, Etra (Pd). Per la categoria “Open Inovation” sono in finale 221e di Asolo (Tv), Cap Holding (Mi), Bedogna di Dosolo (Mn). Giovedì sarà la volta del Premio Smart Communities e del Premio Lamarck che si terrà a seguito della tavola rotonda “Smart Communities e Social Innovation come motore di sviluppo del territorio” in programma alle ore 11 presso la Sala 1 del pad.11 che vedrà coinvolti Antonella Galdi, Vice-segretario Anci, Eleonora Mosco, Vicesindaco di Padova, Maria Rosa Pavanello, Presidente Anci Veneto e Rodolfo Cetera, Presidente Giovani Imprenditori Confindustria Padova per il Premio Lamarck. 14 le realtà che si contenderanno il Premio Smart Communities, tra cui il Comune di Portogruaro, il Comune di Udine, il Comune di Torreglia, l’ Università di Padova -Human Inspired Technology Centre, il Comune di Tezze sul Brenta, il Comune di Trieste, la Soprintendenza Spsae del Polo Museale della città di Venezia, il Comune di Silea, il Comune di Trento, Cortina Turismo, Acegasapsamga, il Comune di Venezia - Osservatorio della Laguna e del territorio, Arsenàl.it, Centro Veneto Ricerca e Innovazione per la Sanità Digitale e il Comune di Padova. Per fare qualche esempio dei progetti presentati, la città di Trieste presenta il proprio progetto di utilizzo dei propri canali social per diramare tempestivamente le informazioni e le decisioni prese dalla base operativa attivata in occasione di situazioni d’emergenza, il Comune di Padova presenta il proprio progetto di digitalizzazione del patrimonio culturale della città. Il Comune di Venezia, attraverso l’Osservatorio della Laguna e del territorio presenta l’Atlante della Laguna, il geoportale che rende accessibili i dati ambientali della laguna di Venezia, Cortina Turismo che presenta il progetto che ha reso possibile la navigazione interattiva attraverso street view delle delle principali piste del comprensorio sciistico e di 10 rifugi alpini per permettere agli appassionati di scoprirne le caratteristiche, raccogliere informazioni e godere di meravigliosi paesaggi, normalmente accessibili solo con gli sci ai piedi. Il Premio Lamarck, il riconoscimento dedicato alle startup più innovative presenti, in programma al termine del Premio Smart Communities, vede tutte le 42 startup presenti a Smau Padova finaliste del premio. Una selezione di 10 startup specializzate in soluzioni in ambito Smart Communities, inoltre, si presenteranno in uno speed pitching che si terrà nell’ambito dell’evento di premiazione.  
   
   
DA REGIONE FVG GRANDE ATTENZIONE A SITUAZIONE ALCATEL  
 
Trieste, 1 aprile 2015 - "La Regione segue con grande attenzione la situazione della Alcatel: abbiamo già attivato verifiche sia a livello nazionale che locale sulle preoccupazioni espresse dai lavoratori". Lo affermano congiuntamente il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia Sergio Bolzonello e l´assessore regionale al Lavoro Loredana Panariti che, su indicazione della presidente Debora Serracchiani, hanno gia´ attivato verifiche a livello nazionale e locale in merito alle preoccupazioni espresse dai lavoratori. "Abbiamo preso in carico le preoccupazioni espresse dai lavoratori - proseguono Bolzonello e Panariti - anche se le dichiarazioni dell´azienda escludono il venire meno della strategicità del sito di Trieste, confermata solo pochi mesi fa, l´attenzione viene mantenuta alta e saranno prese tutte le iniziative necessarie per confermare la strategicità del sito di Trieste. Si tratta infatti di un´azienda che opera in un settore altamente tecnologico di grande importanza per l´economia regionale con un importante bacino di occupazione".  
   
   
A SIENA MUSICA E TWEETTERATURA, MODI NUOVI PER STIMOLARE GLI STUDENTI  
 
Firenze 1 aprile 2015 - Amore per la letteratura, creatività, ironia e innovazione si fondono a Siena nel progetto Twletteratura, presentato dall´istituto professionale Marconi-caselli-monna Agnese al convegno ´un Pez tira l´altro´ in collaborazione con l´associazione Tweetteratura del professor Edoardo Montenegro. "I ragazzi che arrivano da noi - ha spiegato Valeria Bertusi, dirigente scolastica del Marconi-caselli-monna Agnese - trovano una comunità educante che li accoglie e offre loro anche una gamma di attività raccolte sotto il nome di ´Creatività in città´. Tra queste anche laboratori di Tweetteratura, che diventano anche un modo per dare un nuovo approccio alla letteratura e mostrare che cultura e nuove tecnologie nonn sono in contrasto. Non manca poi la musica, infatti abbiamo anche una Street band". La street band del Marconi di Siena ha infatti allietato con tre brani la conclusione della mattinata di approfondimento dedicata ai Pez. Mentre il porf Montenegro insieme ad altri studenti ha coinvolto l´auditorium in un gioco di Tweetteratura sfidando i presente a riassumere o commentare una novella dell´autore senese Federigo Tozzi in 140 caratteri. Grazie a questo progetto gli studenti, ma non solo loro, posso scoprire, leggere e analizzare anche i testi più classici divertendosi e scambiandosi informazioni e impressioni tramite i social. Un modo per coniugare interazione, lettura, analisi, web e sensibilità giovanile in un progetto di grande attualità ed ironia.  
   
   
FINANZIAMENTI EUROPEI ALLA RICERCA, ALL’UNIVERSITÀ BICOCCA DUE GRANT ERC LO EUROPEAN RESEARCH COUNCIL HA ASSEGNATO TRE MILIONI DI EURO A DUE PROGETTI DI RICERCA DELL’UNIVERSITÀ DI MILANO-BICOCCA NEI CAMPI DELLA NANOMEDICINA E DELL’INFORMATICA.  
 
Milano, 1 aprile  2015 – L’european Reasearch Council ha finanziato con tre milioni di euro due progetti di ricerca dell’Università di Milano-bicocca nell’ambito dell’informatica e della nanomedicina. Si tratta di due Erc Consolidator, progetti di particolare rilevanza a cui possono accedere ricercatori con almeno 7 anni di esperienza dopo il dottorato e un eccellente curriculum scientifico, per dar loro l’opportunità di sviluppare carriere e attività di ricerca indipendenti. I progetti finanziati “Bioinohyb-smart Bioinorganic Hybrids for Nanomedicine” è stato proposto e coordinato da Cristiana Di Valentin, 41 anni, dottorato in Scienze Chimiche presso l´Università di Pavia in cotutela con il Politecnico di Monaco di Baviera, premio Medaglia Nasini dalla Società Chimica Italiana nel 2011 per le ricerche svolte sulle proprietà fotocatalitiche del biossido di titanio e attualmente professore associato di chimica generale e inorganica presso il Dipartimento di Scienza dei Materiali. Il progetto, che dura fino al 2020 e ha ricevuto 1.750.000 euro di finanziamento, svilupperà, grazie a simulazioni quantistiche avanzate, nanodispositivi che migliorano la tracciabilità dei nanofarmaci nell’organismo tramite la fluorescenza e rendono più preciso l’indirizzamento del farmaco verso le cellule bersaglio, aumentandone l’efficacia e la compatibilità con l’organismo e diminuendone la tossicità. I nanodispositivi attualmente in uso sono costituiti da nanoparticelle metalliche, mentre la ricerca punterà sull’utilizzo di nanoparticelle composte da ossidi metallici semiconduttori, dotati di proprietà fotochimiche e magnetiche non presenti nei metalli e ancora poco sfruttate nell’ambito della nanomedicina. A Bioinohyb lavorerà un team di otto ricercatori reclutati tramite bandi internazionali. “Learn-learning From Failing and Passing Executions At the Speed of Internet” è un progetto nell’area dell’ingegneria del software, coordinato da Leonardo Mariani, 38 anni, dottorato in Informatica in Bicocca e ora professore associato di sistemi di elaborazione delle informazioni presso il Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione. Il progetto di ricerca, che ha ricevuto 1.150.000 euro di finanziamento e che dura 48 mesi, svilupperà nuove soluzioni che consentiranno alle applicazioni di ripararsi in autonomia in caso di fallimenti. Il progetto prevede la realizzazione di sistemi software in grado di condividere informazioni relative alle esecuzioni effettuate, la definizione di tecniche di analisi che sfruttano la grande mole di informazioni condivise per distinguere automaticamente i fallimenti dalle esecuzioni corrette e lo studio di metodi di autoriparazione per la trasformazione dei fallimenti in esecuzioni corrette. Il progetto sarà realizzato da un team di sette ricercatori. «L’assegnazione all’Università di Milano-bicocca di questi due Erc Grant Consolidator - dice Gianfranco Pacchioni, pro-rettore alla ricerca dell’Università di Milano-bicocca – è un ottimo risultato e indica che le linee di ricerca sulle quali siamo impegnati rappresentano un contributo determinante allo sviluppo scientifico internazionale. Vorrei inoltre sottolineare che in tutta Italia i progetti Erc approvati sono solo 16, il che rafforza le dimensioni del successo della nostra Università. Se poi si analizza la distribuzione di questi 16 progetti selezionati, si scopre che ben 9, ossia più della metà, sono assegnati a Università milanesi: è un segno importante della vitalità del mondo universitario milanese che è ben nota all´estero ma è molto meno percepita a livello nazionale o cittadino».  
   
   
ARCHITETTURA, CONVENZIONE TRA UNIBAS E UNIVERSITÀ DI FIRENZE  
 
Potenza, 1 aprile 2015 - L’università degli studi della Basilicata ha sottoscritto una convenzione con l’Università degli studi di Firenze che amplia e qualifica i contenuti dell’offerta formativa relativi alle materie del corso di laurea in Architettura: la convenzione sarà presentata il 1 aprile a Matera (ore 12 - via San Rocco, aula Sassu), nel corso di una conferenza stampa a cui parteciperà la Rettrice dell’Ateneo lucano, Aurelia Sole, il direttore del Dicem, Ferdinando Mirizzi, il Direttore del Dipartimento di Architettura Dida dell´Università degli Studi di Firenze, Saverio Mecca, il coordinatore Cdlm Architettura e delegata Unibas per la convenzione, Antonella Guida, il delegato del Rettore Unifi per la Convenzione Flaviano Lorusso, il - responsabile della convenzione con l’Università di Firenze per il Cds in Operatore dei Beni Culturali, Francesco Sportelli, il coordinatore del Dottorato "Cities and Landscape", Antonio Conte, il coordinatore del Cds in Paesaggio, Ambiente e Verde Urbano, Paola D’antonio, il coordinatore del Cds in Operatore dei Beni Culturali, Luigi Stanzione, e il coordinatore del Cdlm in Scienze del turismo e dei Patrimoni culturali, Emmanuele Curti. Nel pomeriggio, poi (ore 15.30, aula magna San Rocco), è prevista la presentazione del libro "Versus heritage for tomorrow, Vernacular knowledge for sustainable architecture", Maria Correia, Letizia Dipasquale, Saverio Mecca, a cura di Saverio Mecca (direttore del Dipartimento di Architettura di Firenze).  
   
   
SCUOLA, ROSSI: "IN TOSCANA INVESTIMENTI IMPORTANTI MALGRADO I TAGLI"  
 
Firenze 1 aprile 2015 - "Investire nella scuola malgrado i pesantissimi tagli statali è stata una delle scelte più importanti che abbiamo fatto in questi anni. Una scelta di qualità e di civiltà. Sono convinto che su questo terreno dovremo ancora andare avanti, magari cercando altrove risorse, attraverso risparmi e razionalizzazioni". Con queste parole il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha portato il suo saluto agli amministratori, agli insegnanti, agli studenti che stamattina hanno affollato la sala di Sant´apollonia per l´iniziativa di presentazione dei Pez, ovvero dei Piani educativi zonali. "Dove lo Stato ha tagliato noi ci siamo stati con i nostri investimenti per il futuro - ha ribadito Rossi - Ed è quanto vogliamo continuare a fare assieme alle amministrazioni comunali che vivono direttamente i problemi delle famiglie e dei ragazzi". Il presidente si è anche detto preoccupato dei dati relativi alla dispersione scolastica. "E´ un problema che abbiamo anche in Toscana e rispetto al quale dobbiamo fornire risposte concrete", ha spiegato. "Per esempio intervenendo sugli istituti professionali, perché abbiano uno sbocco lavorativo più definito, un legame reale con il territorio e le attività economiche. Allo stesso modo dobbiamo occuparci dei cosiddetti Neet, cioé dei giovani che non lavorano e non si formano, per tentare di costruire un rapporto con il lavoro o magari fare in modo che sperimentino il nostro servizio civile". Nell´intervento del presidente anche una riflessione sul sostegno regionale alle famiglie che mandano i loro figli alle scuole per l´infanzia private. "Da un lato abbiamo sostenuto le classi Pegaso, ma dall´altro, a fronte di costi troppo alti, c´era il pericolo che diverse famiglie venissero tagliate fuori da questo servizio. Per questo siamo intervenuti, peraltro con risorse di gran lunga inferiori a quelle che abbiamo destinato alla scuola pubblica. Siamo per la scuola pubblica, ma l´ideologia non può prevalere sui bisogni delle persone". Tutto questo nella consapevolezza del ruolo ancora più centrale che la scuola e i progetti educativi avranno negli anni a venire: "Il disagio sociale sta aumentando - ha concluso Rossi - e ci vorrà tempo perché la ripresa economica ci faccia guarire dalle ferite prodotte dalla crisi. Per questo bisogna rafforzare il presidio della scuola, nel segno della qualità".  
   
   
TOSCANA: DAL NIDO ALLA SCUOLA SUPERIORE: 35,5 MILIONI PER I PROGETTI EDUCATIVI  
 
Firenze 1 aprile 2015 – In Valdera "nidi" che dialogano con l´arte (attraverso laboratori di pittura, musica, poesia, disegno); a Pistoia ("Insieme si può") robot fatti con i mattoncini di Lego per aiutare gli studenti, anche quelli con forme di disabilità, a credere meglio in se stessi; nel senese (con "tweetteratura") social media usati come nuovo metodo per appassionare gli studenti alle fatiche, ma anche alle gioie, dei libri; nelle scuole del Casentino (con "Camerablu") fiabe tradizionali di nazioni diverse per aiutare i più giovani, ma anche i loro genitori, nell´arte di star bene insieme senza paura per le differenze. Sono quattro dei diciotto "assaggi" presentati oggi a Firenze, con slides, video, racconti e diretta twitter, rispetto a un numero assai più alto ("significativo e bello - commenta soddisfatto l´assessore Emmanuele Bobbio – a dimostrazione di una scuola che può essere bella e significativa") di azioni realizzate in questi ultimi tre anni, nelle scuole toscane, grazie ai Progetti Educativi Zonali (Pez): lo strumento che, nelle politiche toscane per l´istruzione, dal 2012 sostiene la volontà di far crescere l´intero settore, dai nidi per l´infanzia agli ultimi anni degli istituti superiori. Una selezione di queste buone pratiche è stata presentata stamattina in Sant´apollonia all´interno di un affollato evento ("Un Pez tira l´altro. Racconti e testimonianze dalla Toscana dei progetti educativi zonali") voluto dalla Regione Toscana per fare il punto – commenta l´assessore all´Istruzione – "sul valore delle nostre politiche di supporto nella programmazione educativa zonale". Negli ultimi tre anni scolastici (dal 2012/2013 a quello che si sta concludendo), nelle 35 zone in cui è divisa la Toscana scolastica, sono stati distribuiti 35,5 milioni euro: 22,7 per sostenere le politiche nell´infanzia e 12,850 per gli interventi nell´età scolare. Nella parte "infanzia" del Pez, questi soldi sono serviti per affrontare le spese correnti di strutture e per aiutare gli enti locali nei rispettivi coordinamenti pedagogici, per ampliare gli orari di funzionamento, aiutare i bambini con specifiche difficoltà, sostenere le spese sul personale integrativo. Sono stati finanziati anche laboratori con presenza dei genitori, percorsi di educazione familiare, incontri di progettazione nonchè attività formative per educatori e insegnanti. Con il Pez riservato all´età scolare i finanziamenti sono andati in queste direzioni: la prevenzione e il contrasto della dispersione scolastica, l´inclusione di studenti con disabilità, l´inclusione degli studenti stranieri, il contrasto al disagio scolastico, le esperienze educative e socializzanti durante i periodi estivi: ciò attraverso laboratori, attività didattiche in aula, supporti alla genitorialità, formazione per docenti, soggiorni estivi.  
   
   
ISTRUZIONE FVG: APPROVATO PIANO SVILUPPO OFFERTA FORMATIVA 2015-16  
 
Trieste, 1 aprile 2015 - Su proposta dell´assessore regionale all´istruzione, Loredana Panariti, la Giunta regionale ha approvato il "Piano di interventi per lo sviluppo dell´offerta formativa delle istituzioni scolastiche statali e paritarie del Friuli Venezia Giulia per l´anno scolastico 2015-2016". Il documento, elaborato in collaborazione con l´Ufficio scolastico regionale e tenendo conto delle osservazioni e dei suggerimenti formulati dagli operatori della scuola durante le audizioni nella Commissione consiliare competente, in tavoli di lavoro tematici e in Focus group, persegue il costante miglioramento della qualità del sistema educativo e formativo. In questo senso, come spiega l´assessore Panariti, "intende sostenere l´arricchimento dell´offerta formativa delle istituzioni scolastiche e la loro integrazione con i soggetti del territorio, al fine di accompagnare il loro processo di crescita organizzativa e di favorire la costruzione di contesti educativi innovativi e in grado di generare processi attivi di apprendimento negli studenti". "L´obiettivo generale è quello di permettere ai giovani di sviluppare e maturare quelle competenze di tipo teorico e pratico che faciliteranno il più possibile il loro futuro inserimento nel mondo del lavoro e, più in generale, i processi di integrazione sociale in un contesto economico globalizzato e multietnico". Inoltre "le esigenze di crescita della persona - prosegue Panariti - devono essere armonizzate con le necessità e le strategie di sviluppo socio-economico, assicurando la collaborazione sia tra le istituzioni scolastiche sia con gli altri attori formativi presenti sul territorio". Il Piano sarà realizzato attraverso quattro diversi strumenti di intervento, che si tradurranno in altrettanti bandi. Uno è rivolto a "Progetti per l´arricchimento dell´offerta formativa delle istituzioni scolastiche - Pof", ed è finalizzato a supportare finanziariamente le iniziative proposte dalle singole istituzioni scolastiche. Un secondo bando riguarda l´"Insegnamento delle lingue e culture delle minoranze linguistiche storiche". Parallelamente il bando "Progetti speciali" è diretto a sostenere l´integrazione tra le istituzioni scolastiche e i soggetti del territorio, al fine di realizzare originali iniziative didattiche e formative, di particolare significato e rilevanza per il loro valore educativo. Infine il bando "Sezioni Primavera" vuol sostenere il servizio educativo per la primissima infanzia attraverso la concessione di contributi finalizzati all´ampliamento dell´offerta formativa mediante il contenimento delle rette poste a carico delle famiglie.  
   
   
RISCALDAMENTO DELL’ARTICO: “QUELLO CHE ACCADE NEI POLI NON RIMANE NEI POLI”  
 
Bruxelles, 1 aprile 2015 - Negli ultimi trent’anni l’Artico si è riscaldato più di ogni altra regione della Terra. Le temperature dell’aria dell’Artico infatti sono aumentate il doppio rispetto alla media globale. Il riscaldamento dell’Artico sta causando dei cambiamenti del ghiaccio marino, del manto nevoso e dell´estensione del permafrost nell’Artico. Il ghiaccio marino dell’Artico in settembre negli ultimi trent’anni è diminuito del 30 % e il terreno ghiacciato dell’Artico ha iniziato a scongelarsi. La regione dell’Artico è così importante perché funge da refrigeratore per il resto del mondo e i cambiamenti che avvengono lì possono creare forti effetti che causano un ulteriore riscaldamento. Non sorprende allora che la regione sia diventata il centro di un intensa attività di ricerca. Tre Stati membri dell’Ue – Danimarca (Groenlandia e Isole Faroe), Finlandia e Svezia – hanno territori nell’Artico e l’Ue è uno dei maggiori esponenti della ricerca sull´Artico. Attraverso il 7° Pq, l’Ue ha erogato circa 200 milioni di euro ad attività internazionali di ricerca nell’Artico. Nella sua comunicazione sull’Unione europea e la regione artica, la Commissione europea ha affermato che l’Ue dovrebbe “continuare a considerare l’Artico un settore prioritario della ricerca onde colmare le lacune in termini di conoscenza e valutare i futuri effetti antropogenici, specialmente in materia di cambiamenti climatici”. Anche l’ Ecra (European Climate Research Alliance) ha identificato la stabilità e il cambiamento del clima artico come un settore prioritario di interesse. All’assmeblea generale (Ag) dell’Ecra tenutasi a Bruxelles la settimana scorsa, il prof. Dr. Thomas Jung del programma collaborativo Arctic Ecra ha descritto il lavoro che il team sta svolgendo in questo settore. Con il coinvolgimento di 25 istituti di ricerca, compresi enti e centri operativi, in 10 paesi europei, Arctic Ecra si propone di informare su importanti sfide scientifiche, svolgere attività coordinate di ricerca usando le risorse esistenti e dare vita a progetti europei coordinati di ricerca polare e istruzione all’avanguardia. La rete comprende esperti di teoria, osservazioni, modellazione, previsione operativa e logistica e ha accesso a infrastrutture su ampia scala come navi rompighiaccio, stazioni polari, aerei e strutture di supercalcolo. All’ag dell’Ecra, il prof. Dr. Jung, che lavora presso l’Istituto Alfred Wegener in Germania, ha esaminato le questioni di cui Arctic Ecra, e i ricercatori dell’Artico in generale, si stanno occupando, e cioè: Perché il ghiaccio dell’Artico sta diminuendo tanto rapidamente? Quali sono le conseguenze locali e globali? Si può migliorare la previsione polare? È chiaro che l’estensione mensile media del ghiaccio marino nell’Artico è in diminuzione. È preoccupante anche che la composizione del ghiaccio stia cambiando. Secondo il prof. Dr. Jung, il ghiaccio del primo anno è adesso dominante rispetto al ghiaccio multi anno, e il ghiaccio più vecchio e più spesso (che ha più di cinque anni) continua a diminuire. L’nsidc (Centro nazionale per i dati su neve e ghiaccio) afferma che la diminuzione del ghiaccio più vecchio ha impedito qualsiasi recupero significativo dell’estensione minima estiva: “In pratica, quello che prima era un rifugio per il ghiaccio più antico è diventato un cimitero.” Quali saranno le conseguenze di questi e altri cambiamenti nell’Artico a livello locale e globale? Il prof. Dr. Jung ha menzionato una relazione della compagnia di assicurazione Lloyds sull’opportunità e il rischio del riscaldamento dell’Artico. L’“apertura” dell’Artico in conseguenza dello scioglimento del ghiaggio avrà conseguenze per i petrolio, il gas, le attività minerarie, la pesca, il trasporto marittimo, la logistica e il turismo nell’Artico. Abbiamo già visto che molti stati stanno adocchiando la regione man mano che si apre l’accesso per nuove rotte di navigazione e riserve di petrolio prima inaccessibili. Secondo il sondaggio geologico svolto negli Usa, l’Artico possiede il 13 % del petrolio non ancora scoperto e il 30 % del gas non ancora scoperto. Tuttavia, come ha fatto presente il prof. Dr. Jung, questo comporta anche nuovi dilemmi, perché i disastri nell’Artico possono essere “molto più dolorosi” di quelli che avvengono a latitudini più basse. Un osservatore all’Ag dell’Ecra ha insisito che l’opzione di trivellare nell’Artico non dovrebbe neanche essere presa in considerazione poiché “sappiamo che il petrolio deve restere nel terreno.” “Quello che accade nei poli non rimane nei poli”: Il prof. Dr. Jung ha preso in prestito una citazione per far capire che lo scioglimento dell’Artico ha conseguenze al di là della regione artica. L’agenzia europea per l’ambiente (Aea) infatti ci dice che un riscaldamento dell’Artico potrebbe portare a estati e inverni più estremi nell’emisfero settentrionale e ha le potenzialità per cambiare molti sistemi globali, dal clima alle correnti oceaniche alla distribuzione delle specie. Sfortunatamente, le capacità di previsione del clima nell’Artico non sono attualmente ai liveli di quelle per le latitudini più basse. Per esempio, non abbiamo un buon sistema di osservazione. Quello di cui abbiamo bisogno, ha concluso il prof. Dr. Jung nel suo intervento all’Ag dell’Ecra, sono migliori capacità di previsione per migliorare la ricerca nell’Artico. Per ulteriori informazioni, visitare: Arctic Ecra http://www.Ecra-climate.eu/index.php/collaborative-programmes/arctic-ecra  Agenzia europea dell´ambiente: The melting Arctic http://www.Eea.europa.eu/articles/the-melting-arctic  Servizio europeo per l´azione esterna: Politica artica dell’Ue http://eeas.Europa.eu/arctic_region/index_en.htm    
   
   
DEPOSITO SCORIE RADIOATTIVE, ASSESSORE SARDEGNA SCRIVE AI MINISTRI AMBIENTE E SVILUPPO: POSIZIONE FERMA E IRREVOCABILE  
 
Cagliari, 1 aprile 2015 - La Regione Sardegna si oppone con fermezza all´ipotesi di localizzare nel suo territorio la sede del deposito nazionale di rifiuti radioattivi a bassa e media attività. Lo scrive l´assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, nella lettera inviata ai Ministri dell´Ambiente e dello Sviluppo Economico, anticipando la pubblicazione della Carta Nazionale delle aree potenzialmente idonee prevista nei prossimi giorni. "È impensabile che la Sardegna, già gravemente penalizzata a causa degli oneri eccessivi rappresentati da Servitù Militari che occupano oltre 35 mila ettari di terreno, con compromissioni di tipo anche ambientale; per la già grave situazione di crisi economica e di difficoltà nei trasporti e per i pericoli legati al trasporto dei materiali radioattivi via mare, possa essere ritenuta sede del deposito. La Sardegna ha già dato fin troppo afferma l’assessore Donatella Spano. "La nostra posizione è decisa e irrevocabile" rafforza l´Assessore, che già in più occasioni ha espresso l´assoluta contrarietà a qualunque ipotesi di installazione del deposito nazionale di rifiuti radioattivi, ribadendo inoltre che sardi si sono espressi contro i siti per lo stoccaggio di scorie radioattive in maniera inequivocabile nel Referendum consultivo del maggio 2011 e ricordando l´Ordine del Giorno approvato dal Consiglio regionale nel maggio 2014 e la posizione dell´Anci Sardegna, dello scorso 19 gennaio. "Evidenzio inoltre che l’attuale Giunta regionale ha tra i suoi principi basilari la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio ambientale e naturalistico della Sardegna nella sua unicità e specificità, come elemento di crescita e sviluppo dell’economia, di allentamento delle tensioni sociali e di valorizzazione turistica del nostro territorio e ciò non sarebbe compatibile con l’ulteriore gravame di un deposito di scorie radioattive" conclude l’esponente della giunta Pigliaru.  
   
   
AMBIENTE: SERRACCHIANI, CENTRO COLIBRÌ ESPERIENZA STRAORDINARIA  
 
Torreano di Martignancco (Ud), 1 aprile 2015- "Una realtà importante e bella della nostra regione, un´esperienza straordinaria". Lo ha detto la presidente della Regione, Debora Serracchiani, visitando oggi a Torreano di Martignacco (Udine) il "Centro Colibrì di Margherita Hack", l´istituto fondato e diretto fino al 2013 dalla scienziata triestina d´adozione, recentemente scomparsa. La presidente, che ha ieri sottoscritto la tessera di socia onoraria per sostenere il "Centro Colibrì", ha voluto sottolineare come la visita rappresenti un´occasione unica di conoscenza della biodiversità. Quello di Torreano di Martignacco è infatti un centro di ricerca riconosciuto da diversi Governi, a cominciare dall´Italia, e dotato di una strumentazione scientifica d´avanguardia, che ha come missione lo studio e la conservazione di una specie in via di estinzione, fondamentale per l´equilibrio ecologico della foresta tropicale, un ambiente che nel "Centro Colibrì" è perfettamente riprodotto su un´area di 900 metri quadrati . "Ho avuto modo oggi di imparare - ha detto la presidente Serracchiani - quanto sia importante e delicato il colibrì, di come si possa davvero aiutare l´ambiente proteggendo le specie in via di estinzione. Qui a Torreano le condizioni ambientali in cui vive il colibrì sono state ricostruite in modo straordinario. Ma non c´è solo questo, alle spalle dell´attività del ´Centro Colibrì´ c´è un grande lavoro di studio e di ricerca scientifica".  
   
   
ROSSI INAUGURA LA CASSA DI ESPANSIONE DELLA QUERCIOLA (PT)  
 
Quarrata (Pt), 1 aprile 2015 - Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha inaugurato la cassa di espansione della Querciola nel comune di Quarrata. Costata 3,9 milioni di euro ha una capacità di 540.000 metri cubi, una superficie di 12 ettari mentre il perimetro delimitato dagli argini ha un´estensione di 1,6 chilometri. "I lavori - ha detto il presidente Rossi - hanno subito un´accelerazione negli ultimi due anni. Per questo ringrazio il Consorzio di bonifica che ci ha permesso di dare una risposta ai cittadini esasperati da anni di alluvioni. Non abbiamo intenzione di fermarci qui: vogliamo realizzare un´altra cassa di espansione e fare anche quella dei Laghi primavera a Pistoia". La cassa della Querciola é destinata a ricevere le acque del Fosso Quadrelli quando l´Ombrone in piena non è in grado di farlo. "Non voglio parlare di un intervento risolutivo - ha precisato Enrico Rossi - ma ogni intervento che operiamo sui nostri fiumi, ogni volta che realizziamo una cassa di espansione contribuiamo ad accrescere la sicurezza di questi territori. E la Regione ha intenzione di continuare ad investire ogni anno 50 milioni di euro per interventi di difesa e regimazione idraulica. Ma serve anche un intervento statale per finanziare la difesa del suolo". Il presidente ha ringraziato i molti cittadini presenti ("vedo volti più distesi e felici rispetto a quelli che ho visto un anno e mezzo fa sul ponte sull´Ombrone") e gli studenti delle scuole medie di Vignole e di Iolo che gli hanno illustrato l´intervento realizzato dal Consorzio di bonifica 3 medio Valdarno e la sua importanza.  
   
   
ROSSI: DAL PROSSIMO ANNO TUTTI COLORO CHE BENEFICIANO DELLE BONIFICHE DOVRANNO PAGARE  
 
 Quarrata (Pt), 1 aprile 2015 - "A partire dal prossimo anno tutti coloro che beneficiano delle opere idrauliche dovranno pagare il relativo tributo ai Consorzi di bonifica. Anche coloro che finora non l´hanno mai pagato". Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, nel suo saluto in occasione dell´inaugurazione della cassa di espansione della Querciola, nel comune di Quarrata. "Solo in questo modo - ha precisato il presidente - riusciremo a raddoppiare i ricavi, portandoli da 60 a circa 120 milioni di euro l´anno. Destineremo questa cifra alla tutela dei territori e alla regimazione delle acque, aggiungendoci i 50 milioni di euro che ogni anno la Regione ha deciso di destinare a questo scopo e i 20 che ci arrivano dai fondi europei. Si tratta di quasi 200 milioni di euro che investiremo per la sicurezza di tutti i toscani". Il presidente ha aggiunto poi che "le casse di esondazione vanno fatte, perché gli interessi di pochi non possono prevalere su quelli generali". E, riferendosi a quelle previste a Pistoia ai Laghi Primavera, ha detto: "non possiamo aspettare altri dieci anni per farle perché va bene discutere, ma poi occorre decidere" annunciando una riunione nel merito entro due o tre settimane "perché le casse di espansione dei Laghi Primavera vanno fatte così come ne fatta un´altra qui alla Querciola. I soldi ci sono e quindi non ci sono scuse".  
   
   
DIFESA DEL SUOLO: SBLOCCATI INTERVENTI A CIMOLAIS E CAVASSO NUOVO (PN)  
 
Trieste, 1 aprile 2015 - Opere di prevenzione da dissesto idrogeologico nei Comuni montani di Cavasso Nuovo e Cimolais, in provincia di Pordenone, sono state sbloccate dalla Giunta regionale con due delibere proposte dall´assessore all´Ambiente, Sara Vito. La Giunta ha infatti confermato l´interesse pubblico e rinnovato nello stesso tempo la delega al Comune di Cavasso Nuovo per realizzare alcune opere di prevenzione da calamità naturali in località Dreon e Grilli, per un importo di 300 mila euro. La Giunta regionale ha anche delegato il Comune di Cimolais (Pn) a progettare e realizzare un intervento per la difesa del centro abitato, di cui uno studio geologico in località Crep de Savath ha messo in evidenza la priorità assoluta. Proprio per questo potranno essere destinate a queste opere anche le risorse, pari a 300 mila euro, in un primo tempo destinate a un altro intervento in località Pian di Thaina.  
   
   
PROTEZIONE CIVILE IN LOMBARDIA, DISPONIBILE APP ALLERTAMENTO  
 
Milano, 1 aprile 2015 - "Mi fa piacere annunciare che è disponibile, gratuitamente sugli store di Android e di Apple, la nuova App per l´allertamento ´Protezione Civile Lombardia´. Questa applicazione è stata realizzata nell´ottica di diffondere tempestivamente e in modo capillare le informazioni relative alle allerte di Protezione civile della nostra regione". Con queste parole Simona Bordonali, assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione, ha annunciato il lancio della nuova applicazione. Avvisi Di Criticità In Tempo Reale - "La App - ha proseguito - permetterà di ricevere una notifica in tempo reale ogni volta che viene emesso un avviso di criticità regionale e di consultare l´avviso e le condizioni di rischio sul territorio lombardo. Questo programma non sostituisce i convenzionali canali di trasmissione delle allerte da parte del Centro funzionale regionale, ma risponde comunque all´esigenza di una comunicazione tempestiva e capillare alla popolazione delle condizioni di rischio previste sul territorio lombardo e della cultura di Protezione civile". Lombardia All´avanguardia - Anche in questa occasione Regione Lombardia è dunque all´avanguardia nell´offerta dei servizi e delle innovazioni tecnologiche. "Ho già provveduto a comunicare questa iniziativa ai sindaci lombardi - ha concluso Bordonali -, in modo tale che l´informazione possa giungere capillarmente a ogni singolo cittadino".  
   
   
ROMA: RIFIUTI “ONLINE ANAGRAFE DEI RIFIUTI. CITTADINI INFORMATI SONO CITTADINI PIU’ COINVOLTI”  
 
 Roma, 1 aprile 2015 - "Oggi, sulle pagine del Dipartimento Tutela Ambientale, è online l’anagrafe dei rifiuti che nasce dalla Delibera 1/2014 dell´Assemblea Capitolina e riporta i dati relativi alla gestione del ciclo dei rifiuti urbani di Roma”. Lo annuncia l´assessore all´Ambiente e Rifiuti di Roma Capitale, Estella Marino, che aggiunge: “L´anagrafe dei rifiuti verrà aggiornata ogni sei mesi e già da oggi vi sono riportati i dati di competenza di Roma Capitale ed Ama S.p.a., che verranno integrati con i dati relativi ad attività istituzionali e/o competenze di altri enti, sia pubblici che privati. I dati riportati nelle tabelle e nei grafici si riferiscono al 1° semestre 2014 e riportano informazioni sulla produzione totale dei rifiuti, sulla raccolta differenziata, sulla destinazione delle frazioni raccolte in modo differenziato e sulla chiusura della gestione del ciclo. Per la parte relativa al riciclaggio dei materiali, in virtù dell´adesione di Roma Capitale all´accordo Anci-conai, sono i consorzi di filiera garanti dell´effettivo riciclaggio delle frazioni a loro consegnate tramite le piattaforme e dei relativi dati. La trasparenza e la possibilità di offrire un luogo unico, in continuo aggiornamento ed evoluzione, in cui i cittadini possano trovare aggregati dati che precedentemente era più difficile reperire è un elemento importante e fa parte del grande cambiamento del ciclo della gestione dei rifiuti e di trasparenza ed efficienza che sta portando avanti Roma Capitale. Cittadini informati e consapevoli – aggiunge l’assessore Marino - saranno anche cittadini coinvolti e più responsabili. Per questo, anche grazie alla collaborazione con il consigliere Magi che è primo firmatario della proposta, a questa prima pubblicazione dell´anagrafe dei rifiuti, seguiranno, oltre all´aggiornamento semestrale previsto dalla delibera, anche evoluzioni e approfondimenti che potranno rendere ancora più chiara e trasparente la gestione dei nostri rifiuti agli occhi dei cittadini, interpretando lo spirito della delibera. Ritengo anche che poter mostrare la complessità del settore industriale legato al ciclo dei rifiuti che integra diverse fasi e diversi attori in campo tra aziende e istituzioni - conclude Estella Marino – l’anagrafe valorizzi ancora di più gli sforzi fatti dai cittadini romani e dall´amministrazione per rendere Roma una capitale sostenibile, a livello delle altre grandi capitali europee e mondiali cui si sta allineando, ad esempio, riguardo le percentuali di raccolta differenziata".  
   
   
RIFIUTI: DA COMIECO ATTESTAZIONE GRANDE IMPEGNO GIUNTA CALDORO, SINDACI E CITTADINI. MODELLO CAMPANIA EFFICACE"  
 
Napoli, 1 aprile 2015 - "I dati presentati dal Comieco certificano l´efficacia del modello Campania." Così l´assessore regionale all´Ambiente Giovanni Romano ha commentato i risultati della ricerca "Obiettivi di riciclaggio 2020: la raccolta differenziata di carta e cartone in quattro regioni nel Sud Italia", realizzata dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e da Comieco - Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli imballaggi a base cellulosica. "Dal confronto tra quattro regioni del Sud emerge che solo la Campania, nel 2013, ha superato la media nazionale del 42%, raggiungendo il 44% di raccolta differenziata, che solo la Campania ha abbattuto lo smaltimento in discarica arrivando al 19 per cento. "Si tratta di una performance - ha evidenziato l´assessore Romano - che è il risultato del grande impegno dei sindaci, dei cittadini e della Giunta Caldoro che, sulle macerie e sulle tonnellate di rifiuti abbandonati nelle strade dalla precedente gestione, ha saputo costruire, coordinare e sostenere un nuovo modello di gestione dei rifiuti centrato sulla differenziata e sulla riduzione dei rifiuti. Lo abbiamo fatto dal nostro insediamento, in maniera silenziosa e i risultati ci stanno dando ragione. Ad oggi possiamo dire che la media di raccolta differenziata raggiunta dalla Campania è pari al 50 per cento."  
   
   
GESTIONE RIFIUTI IN LOMBARDIA: 2 MILIONI A SOSTEGNO ENTI LOCALI  
 
Milano, 1 aprile 2015 - Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato con 51 voti favorevoli e 16 astenuti la legge Europea regionale 2015. Il provvedimento modifica di fatto alcune leggi regionali, con l´obiettivo di adeguare la normativa regionale alle direttive comunitarie ed evitare infrazioni e contestazioni. "La legge - spiega l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi - interviene in particolare sulla valutazione degli effetti di determinati piani e programmi ambientali (per esempio, piani cave e servizi idrico integrato), ma soprattutto attribuisce alla Regione il potere di finanziare eventuali progetti d´intervento adottati dai Comuni per i casi di rischi di fenomeno di inquinamento derivanti da attività di gestione di rifiuti cessate o non autorizzate". "A questo proposito -conclude l´assessore Terzi - un emendamento da me presentato e votato favorevolmente stanzia 2 milioni di euro a sostegno degli Enti locali".