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Notiziario Marketpress di Mercoledì 29 Novembre 2006
UN COLLIRIO CONTRO L’ALZHEIMER LA MOLECOLA NGF (IL FATTORE DI CRESCITA NERVOSO - NERVE GROWTH FACTOR), SOMMINISTRATA COME COLLIRIO RAGGIUNGE I NEURONI CEREBRALI, MIGLIORA LE CAPACITÀ COGNITIVE E PERMETTE UN NUOVO APPROCCIO TERAPEUTICO CONTRO L’ALZHEIMER.  
 
Roma, 29 novembre 2006 - Nuove e interessanti prospettive nella cura della malattia di Alzheimer, grazie a un collirio che contiene la molecola Ngf. Una goccia di questa sostanza è in grado di raggiungere i neuroni del prosencefalo basale e prevenirne la morte. E’ questo il risultato di studi clinici condotti da Luigi Aloe dell’Istituto di neurobiologia e medicina molecolare (Inmm) del Consiglio nazionale delle ricerche di Roma e da Alessandro Lambiase della Clinica oculistica dell’Università di Roma “Campus”. Negli ultimi anni il fattore di crescita nervoso (scoperto negli anni ’50 dal premio Nobel Rita Levi-montalcini) ha ricevuto molta attenzione come potenziale agente terapeutico nella malattia di Alzheimer e attualmente, l’uso di questa molecola nel trattamento della malattia richiede la somministrazione intracerebrale in prossimità delle aree cerebrali colpite dalla patologia, essendo incapace di attraversare la barriera ematoencefalica. “La somministrazione di Ngf per via oculare, resa possibile dall’esistenza di una connessione anatomica tra cervello e sistema oculare”, spiega Luigi Aloe dell’Inmm-cnr, “rappresenta una strategia nuova, non invasiva in grado di aggirare la barriera cerebrale”. “Fino ad oggi, per la somministrazione della molecola Ngf”, sottolineano gli autori della ricerca, “sono state utilizzate metodiche invasive con rischi e costi elevati, come l’infusione cerebro-ventricolare, il trapianto di cellule capaci di produrre Ngf e vettori virali. Lo sviluppo di metodi di somministrazione meno invasivi e costosi consentirebbe un potenziale impiego della molecola nella clinica per il trattamento di queste patologie degenerative”. In futuro la molecola potrà essere somministrata durante le prime fasi della malattia come semplice collirio, per ridurre e/o bloccare l’evoluzione di una patologia, che si stima, oggi nel mondo, colpisca circa 15 milioni di persone di cui circa 4 milioni americani. Nei prossimi 20-30 anni gli statunitensi affetti da morbo di Alzheimer saranno oltre 10 milioni e gli europei circa 15 milioni. Lo studio - finanziato dal Cnr, dal progetto Firs (Fondo integrativo speciale per la ricerca) e dalla Fondazione G. B. Bietti di Roma - rappresenta un interessante e valido potenziale di competitività nello sviluppo e utilizzo di nuovi farmaci per l’Alzheimer. I risultati ottenuti dai due ricercatori italiani fanno parte di una lunga e intensa collaborazione e attività di ricerca di base, pre-clinica e clinica, che ha portato in precedenza alla scoperta dell’efficacia terapeutica del Ngf su ulcere corneali e cutanee di varia origine, pubblicati nelle più importanti riviste scientifiche internazionali, tra cui il New England Journal of Medicine, Lancet, Annals of Internal Medicine, Ophthalmology, Archive’s of Ophthamolology. .  
   
   
PER LA COLONNA VERTEBRALE CHIRURGIA SENZA BISTURI DA OGGI A ROMA I GRANDI SPECIALISTI MONDIALI A CONFRONTO SULLE TECNICHE RIVOLUZIONARIE CHE CONSENTONO INTERVENTI MINI INVASIVI. IL RUOLO DELLA PREDIZIONE E DEI SUPERSCANNER  
 
Roma, 29 novembre 2006 - La chirurgia della colonna vertebrale ha ormai sviluppato tecniche mini invasive anche per interventi importanti. Al punto che trattamenti come l’ernia del disco si possono ormai fare regolarmente senza bisturi, grazie a nuovi potenti scanner elettronici e alla chirurgia laser. Questi e altri straordinari progressi della medicina sono al centro di Rome Spine 2006, il primo Congresso Internazionale Interdisciplinare dedicato alla Chirurgia mini-invasiva del rachide, in programma all’Hotel Ergife di Roma dal 29 al 30 novembre. Per la prima volta in Italia, ovvero, si confrontano sulla complessa materia ortopedici, neurochirurghi, anestesisti di terapia del dolore e radiologi. Gli organizzatori sono il professor Franco Postacchini franco. Postacchini@uniroma1. It direttore del Dipartimento di Ortopedia e Traumatologia dell’Università La Sapienza-roma, e il professor Pier Paolo Maria Menchetti, chirurgo ortopedico dell’Università di Firenze ppm. Menchetti@libero. It presidente della Islass, la Società Internazionale di Laserchirurgia Vertebrale www. Isslass. Org Protagonisti del simposio i maggiori specialisti italiani. In programma 50 relatori, di cui 20 stranieri (da Usa, Francia, Germania, Svizzera, Regno Unito, Svizzera). La lettura magistrale è affidata al professor John Chiu, presidente della Società Americana di Chirurgia Mininvasiva Spinale (Aamisms). Come corollario, il congresso svilupperà una serie di argomenti innovativi in tema di rieducazione motoria (energia vibratoria, hydro-elettroforesi, ossigeno e ozono terapia, eccetera). Ma le grandi novità scientifiche, quelle che rappresentano la nuova frontiera del settore, sono in sostanza tre: 1) La possibilità di trapiantare cellule cartilaginee all’interno del disco intervertebrale. Un metodo che consente di evitare la degenerazione del disco e il rischio di interventi chirurgici. 2) L’iniezione del nucleo, cioè la possibilità di sostituire il disco con iniezioni di nucleo polposo. 3) I superscanner e il metodo predittivo Premed View, un programma diagnostico per immagini, messo a punto negli Stati Uniti dalla University of California Los Angeles, che consente di verificare la predisposizione del paziente ad ammalarsi, offrendo dunque la possibilità di intervenire per tempo fin dalle fasi pre-cliniche (numero verde 800 039 799) “Questi superscanner”, spiega Menchetti, “forniscono in tempo reale un’immagine tridimensionale dettagliata dell’interno del corpo umano. Dunque non occorre più usare il bisturi per vedere e operare. Con la chirurgia laser siamo in grado di intervenire seguendo su un monitor la ricostruzione della colonna vertebrale. Tutto ciò garantisce al chirurgo una precisione e una rapidità altrimenti non conciliabili. E il paziente può essere dimesso in giornata con un veloce recupero dell´attività lavorativa e di relazione”. Lo stesso, aggiunge il professore, accade per gli interventi di vertebroplastica o di cifoplastica nelle fratture vertebrali. In passato questi interventi comportavano un’alta percentuale di complicanze. Oggi vengono invece eseguiti con assoluta accuratezza, grazie a una imaging che guida il chirurgo in un viaggio 3D all´interno della colonna vertebrale. I più potenti scanner oggi operativi in Italia sono capaci di 126 slides al secondo. La nuova generazione, in arrivo con il 2007, promette 252 slides al secondo, il doppio. Immagini già molto dettagliate diventeranno dunque quasi perfette. Sarà come vedere dentro il corpo umano a occhio nudo, con evidente vantaggio delle tecniche chirurgiche. Collaborano all’organizzazione di Rome Spine 2006: A-spine Holding Group, Akropolis, Abbot Spine, Amsgroup, Bioelcom, Biolitec, Biomedical Technology, Cosman, De Puy, Disc Dynamics, Euro Imaging, Hrr, Karl Storz, Lohmann Rauscher, Mikai, Multiossigen, Neuromax, Paradigm Spine, Prosperius, Siad, Smith&nephew, Spine Wave, Static, Stryker, Tekna, Toshiba, Tss, Uber Ros, Tecar, Utet, X Medica, Ziehm Imaging, Zimmer. .  
   
   
EUROPA DONNA 11° CONVEGNO NAZIONALE E SEMINARIO SUL LAVORO PER DISCUTERE DEI DIRITTI DELLE DONNE OPERATE AL SENO  
 
Milano, 29 novembre 2006 - Europa Donna prosegue il suo impegno per i diritti delle lavoratrici affette da tumore al seno con un seminario dedicato all’argomento, che si svolge dal 29 e al 30 novembre 2006 a Bologna in apertura delle due giornate dell’11° Convegno Nazionale Forum Italiano di Europa Donna. Nelle quattro giornate bolognesi, attraverso dibattiti, tavole rotonde e momenti di aggiornamento, verranno illustrate le ultime novità nella diagnosi e cura del tumore al seno, diritto al lavoro ed equità di diagnosi e cura su tutto il territorio. Durante il seminario “Tumore al seno e tutela della donna lavoratrice” (29-30 novembre) verranno affrontate le principali tematiche relative alla tutela delle lavoratrici affette da tumore al seno, dai diritti e bisogni delle donne agli aspetti psicologici legati al rientro al lavoro, all’invalidità civile, al ruolo delle Regioni nella riqualificazione professionale. L’11° Convegno Nazionale del Forum italiano di Europa Donna, in programma l’1 e 2 dicembre, è invece articolato su due sessioni: la prima di aggiornamento medico-scientifico sulle tematiche relative alla qualità della vita (particolare attenzione verrà data alle terapie mediche complementari); la seconda sull’attività di Europa Donna Parlamento con due tavole di discussione, a cui parteciperanno tecnici, medici e rappresentanti delle Istituzioni, sul lavoro e sull’equità di diagnosi e cura su tutto il territorio italiano, dove, ancor oggi, sussistono evidenti differenze fra regioni a discapito della salute della donna. Il programma completo è scaricabile dal sito www. Europadonna-italia. It .  
   
   
FRATTURE, UN SOLO CASO COSTA QUANTO LA PREVENZIONE IN UN’INTERA CITTÀ CON 100 MILA FEMORI ROTTI ALL’ANNO LA SANITÀ VA VERSO IL COLLASSO. UN SOLO PAZIENTE COSTA 20 MILA EURO, QUANTO DISTRIBUIRE LA PREZIOSA VITAMINA D A TUTTI GLI ANZIANI IN CENTRI COME PISA O VERONA  
 
Pisa, 29 novembre 2006 – Circa 20 mila euro. Distribuire agli anziani di una media città italiana la preziosa Vitamina D, che rinforza la muscolatura e abbassa quindi i rischi di cadere e di rompersi le ossa, costa esattamente quanto curare un solo caso di frattura al femore. Quanti sono questi casi in Italia? Quasi 100 mila all’anno. Costo per il servizio sanitario: 1,8 miliardi di euro. Il trend? In crescita costante parallelamente all’invecchiamento della popolazione. Le motivazioni economiche della campagna di prevenzione a base di Vitamina D varata in queste settimane dalle regioni Toscana e Veneto trovano fondamento in queste semplici cifre e nel fatto che un’esperienza pilota realizzata un anno fa, sempre nelle due regioni, per quanto assai più circoscritta ha clamorosamente abbassato di mille unità i ricoveri ospedalieri per fratture al femore. Il tema è stato dunque trattato con grande interesse e a più voci al congresso nazionale Siommms (Società italiana dell’Osteoporosi, del metabolismo minerale e delle malattie dello scheletro) svoltosi a Pisa. E oggi è stata appunto presentata una nuova ricerca su incidenza e costi delle fratture al femore condotta in collaborazione dalle Università di Pisa, Napoli, Torino e Verona (professori Piscitelli, Iolascon, Gimigliano, Guida, Angeli, Rossini, Adami, Distante), che al Ministero della Salute hanno analizzato le schede di dimissione ospedaliera degli ultimi cinque anni (1999 – 2003) per cui i dati sono disponibili. Risultato: tra gli uomini le fratture sono passate da 17. 795 a 23. 081, tra le donne da 61. 039 a 74. 125, con un massimo nella fascia degli ultra settantacinquenni (da 11. 702 a 15. 613 per gli uomini e da 47. 552 a 59173 per le donne). Aumenti sensibilissimi a fronte di una degenza ospedaliera media che si è invece abbassata di pochissimo, dai 15,9 giorni del 1999 ai 15,4 del 2003. I costi ospedalieri sono dunque esplosi da 417 milioni di euro a 572, ai quali vanno poi aggiunte le spese per i farmaci e la riabilitazione spesso molto lunga e difficile. Per i soli ultrassessantacinquenni la ricerca parla di costi per 489 milioni. Un dato che fa riflettere considerato che questa fascia di età si ingrossa ogni anno. Fra 20 anni, si stima, le fratture al femore aumenteranno del 70%. Da qui, sottolinea la ricerca, il valore strategico della prevenzione, tanto più che la metà dei soggetti fratturati non recupera il precedente stato di validità motoria, e solo il 30% riesce a farlo completamente, con costi che per le famiglie diventano sempre più onerosi. Ed è noto che una prima frattura aumenta di quattro volte il rischio di andare incontro ad un´altra, soprattutto nel primo anno dopo l´evento. “La distribuzione di Vitamina D in corso in Toscana e in Veneto”, spiega la professoressa Ombretta Di Munno, presidente del congresso Siommms, “non può che essere il primo passo di una campagna generalizzata rivolta a tutta la popolazione anziana d’Italia. A costi contenuti corrispondono risparmi ingenti di danaro e di sofferenze. Oltretutto si tratta di un’operazione semplice da realizzare perché viene fatta coincidere con il ciclo autunnale di vaccinazioni”.  
   
   
BRESCIA,3 GIORNI DI LAVORO SU INTEGRAZIONE DISABILI  
 
Milano, 29 novembre 2006 - La vicepresidente della Regione Lombardia, Viviana Beccalossi, inaugura oggi alle ore 14. 30, alla Sede Territoriale della Regione (Ster) di Brescia (via Dalmazia, 94), l´iniziativa "Un Posto per Me. L´integrazione delle persone con disabilità nella scuola, nel lavoro e nel sociale". La manifestazione, organizzata da Regione Lombardia e dall´Ufficio Scolastico Provinciale, si svilupperà in tre giorni attraverso un denso programma che prevede l´allestimento di una mostra fotografica di un giovane ipovedente, la realizzazione di 15 workshop dedicati a esperienze specifiche, la premiazione di aziende che hanno affrontato con successo l´inserimento lavorativo di persone disabili. Tutti gli eventi si terranno presso lo Ster di Brescia. "L´obiettivo - dice la vicepresidente Beccalossi - è quello di testimoniare le proficue esperienze che la città e il territorio bresciano sanno esprimere per l´inserimento dei disabili nel tessuto scolastico, produttivo e sociale". Uno dei momenti più importanti sarà venerdì 1 dicembre, alle ore 15. 00, con l´avvio del Tavolo Territoriale di Confronto, presieduto da Viviana Beccalossi, che affronterà i temi della disabilità e le risposte possibili che istituzioni e tessuto sociale possono fornire per migliorare la qualità della vita di queste persone. Saranno presenti Alberto Cavalli, presidente della Provincia di Brescia, Paolo Corsini, sindaco di Brescia e Francesco Bettoni, presidente della Camera di Commercio. Il Programma: Mercoledì 29 novembre, dalle 16. 30 alle 18. 30. Il progetto di vita: la scuola: Workshop "Centro non vedenti. Crescere insieme"; Workshop "Sportello Horientamento. Presentazione delle attività"; Workshop "Università Cattolica e Università Statale. Università: una scelta possibile" Il progetto di vita: il lavoro: Workshop "Asl Brescia. L´inserimento lavorativo dei disabili nelle aziende: il valore delle risorse umane". Giovedì 30 novembre, dalle 9. 00 alle 11. 00, Il progetto di vita: la famiglia e le associazioni: Workshop "Unione Italiana Ciechi. Presentazione del libro Voci Fuori Campo di Tina Gazzella"; Workshop "Centro Bresciano Down. Voglia di lavorare. Percorso di avvicinamento alle abilità lavorative"; Workshop "Anffas Brescia Onlus. Il processo di presa in carico della persona con disabilità"; Workshop "Direzione Didattica e Comune di Sarezzo. Laboratorio ludico espressivo:Cric,crac,bum". Giovedì 30 novembre, dalle 11. 00 alle 13. 00: Workshop "Lega Cooperative. Un lavoro anche per noi"; Workshop "Ens. Comunicare con le persone sorde"; Workshop " Cooperativa Futura. Il dispositivo di mediazione linguistica culturale per i disabili stranieri"; Workshop "Cooperativa Azzurra, Darfo Boario Oltre noi, pensare il futuro". Giovedì 30 novembre, dalle 14. 30 alle 17. 30, Il progetto di vita: tra formazione e lavoro: Workshop "Centro di Formazione Professionale G. Zanardelli, sedi di Chiari e Villanuova, Consorzio Garda Formazione di Toscolano Maderno, Scuola delle Arti e della Formazione Professionale "R. Vantini" di Rezzato. Tra scuola e lavoro. I protagonisti si raccontano. Storie ed esperienze presentate da genitori, ex allievi e tutor aziendali". Giovedì 30 novembre, dalle 14. 30 alle 16. 30: Workshop "Progetto Calamaio. Incontri con la diversità"; Workshop "Provincia di Brescia. Quando mediare significa collocare. La Provincia al servizio dei disabili". Venerdì 1 dicembre, dalle 9. 00 alle 13. 00, Il progetto di vita: tra scuola e territorio: Workshop "Comune di Brescia, Iis Antonietti di Iseo, Ips Falcone di Palazzolo, Ips Sraffa di Brescia, Iis Dandolo di Corzano, Iis Perlasca di Idro, Ipssar Mantegna di Brescia, Istituto Statale d´Arte di Gargnano. Scuola - territorio - lavoro: ponte per l´integrazione". Venerdì 1 dicembre, dalle ore 15. 00: Tavolo Territoriale di Confronto, "Un posto per me L´integrazione delle persone con disabilità nella scuola, nel lavoro, nel sociale" Intervengono Viviana Beccalossi (vicepresidente Regione Lombardia), Alberto Cavalli (Presidente della Provincia di Brescia), Paolo Corsini (Sindaco di Brescia), Francesco Bettoni (Presidente della Camera di Commercio), Giuseppe Colosio (Direttore Ufficio Scolastico Provinciale). .  
   
   
OSPEDALE MATERA, IN ARRIVO LA CARTELLA CLINICA INFORMATICA  
 
Matera, 29 novembre 2006 - Partirà il primo gennaio 2007 il processo di informatizzazione delle cartelle cliniche all’ospedale “Madonna delle Grazie”. Lo hanno annunciato ieri i direttori generale e sanitario dell’Asl n. 4, Domenico Maroscia e Vito Gaudiano, che con il direttore del Centro Studi, ente formativo dell’Azienda, Giuseppe Di Taranto, hanno incontrato gli operatori sanitari del nosocomio, per spiegare come avverrà il passaggio dal documento cartaceo a quello telematico. “Entro la fine del 2007 – ha detto Maroscia – tutte le Unità Operative avranno completato il percorso di informatizzazione, e gradualmente spariranno le cartelle cliniche scritte. Crediamo molto nella tecnologia e nel ruolo di snellimento dei tempi e delle pratiche amministrative che essa può garantire”. Dall’anno prossimo, dunque, tutti i percorsi di diagnosi e terapia saranno fissati su supporto informatico, comprese le analisi di laboratorio, gli esami radiologici, gli elettrocardiogrammi. In ogni reparto il medico potrà visualizzare i risultati di questi controlli tramite computer. “L’obiettivo – ha affermato Maroscia – è fare sintesi di tutte le informazioni sanitarie, usando un modello comune di cartella clinica informatica, che sia però flessibile per le diverse esigenze di tutti i medici”. Anche se nell’elaborazione delle cartelle, come ha puntualizzato il dr. Di Taranto, “vanno seguite linee di indirizzo aziendali, con requisiti minimi formali e sostanziali, che assicurino la qualità della cartella stessa”. I tecnici de “La Traccia” che hanno preparato il software di gestione delle cartelle hanno fatto riferimento ad un modello preciso. “Il modello di riferimento – ha spiegato il dr. Gaudiano – è quello della “cartella clinica integrata” cartacea, che comprende tutte le informazioni relative sia alla cartella medica che a quella infermieristica. Il risultato è uno strumento prezioso, di supporto alla governance clinica, con il quale si potrà creare un fascicolo sanitario personale, completo in ogni sua parte, per ogni paziente”. .  
   
   
PET-THERAPY, PRESENTATO PDL TERAPIE ASSISTITE  
 
Trieste, 29 novembre 2006 - Promuovere la conoscenza, lo studio, e soprattutto l´utilizzo concreto di nuovi trattamenti di supporto e integrazione delle cure clinico terapeutiche in Friuli Venezia Giulia. E´ lo scopo di una serie di iniziative di legge che il gruppo consiliare regionale della Lega Nord intende presentare incentivando e promuovendo le terapie alternative scientificamente riconosciute. La prima proposta di legge è stata presentata ieri in Consiglio dalla prima firmataria, Alessandra Guerra, nel corso di una conferenza stampa, ed è incentrata sulla promozione della pet-therapy, cioè la terapia di supporto ai malati con gli animali, già ampiamente diffusa e apprezzata in molti Paesi europei. Se la proposta diventerà legge, la Regione promuoverà la realizzazione di progetti sperimentali di pet-therapy di concerto e con la supervisione delle Aziende sanitarie. Tali progetti saranno elaborati da organizzazioni che operano nel sociale. E´ previsto anche il finanziamento di progetti di formazione per personale e operatori che vorranno specializzarsi nel settore. .  
   
   
LA GIUNTA ACCOGLIE LA DONAZIONE PFIZER: 4 MILIONI PER L´ONCOLOGIA SARÀ FINALIZZATA ALL´ACQUISTO DI DUE ACCELERATORI LINEARI PER CAREGGI E L´AOU DI PISA  
 
 Firenze, 29 novembre, 2006 - E´ stata accolta dalla Giunta regionale la donazione di 4 milioni di euro da parte di Pfizer Italia. L´atto segna la conclusione di una vicenda che ha opposto Regione e Pfizer sul piano giudiziario, fino alla remissione della querela per diffamazione a suo tempo presentata da parte del presidente della Regione Claudio Martini e dell´assessore per il diritto alla salute Enrico Rossi, nei confronti dei dirigenti dell´azienda. Ciò in relazione a un ravvisato piano della multinazionale farmaceutica avverso alla politica sanitaria della Regione, e in particolare alla politica del farmaco. Era stata quindi trattata la definizione bonaria della controversia. I 4 milioni di euro che ne sono il frutto sono finalizzati all´acquisto di due acceleratori lineari tipo Sinergy S, apparecchiatura per la radioterapia. Le procedure di acquisto sono affidate all´Estav dell´Area Nord Ovest. Le due sofisticate apparecchiature saranno installate presso l´Azienda Ospedaliera universitaria di Careggi e presso l´Azienda Ospedaliera Universitaria di Pisa. .  
   
   
ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI: "GRAZIE ALL´IMPEGNO DELLA GIUNTA PIEMONTESE AUMENTANO LE RISORSE E I POSTI LETTO"  
 
 Torino, 29 novembre 2006 - Sono numerosi i provvedimenti che la Giunta regionale del Piemonte sta portando avanti per migliorare la situazione degli anziani non autosufficienti e delle loro famiglie. L´argomento è stato affrontato nel corso della seduta straordinaria del Consiglio regionale che si è tenuta oggi a Palazzo Lascaris. "Abbiamo approvato - ha affermato l´assessore al Welfare, Angela Migliasso - una delibera che stanzia 20 milioni di euro per le Asl, vincolati all´inserimento in strutture di anziani cronici non autosufficienti non assistibili a domicilio. Inoltre abbiamo provveduto a ripartire le risorse destinate agli enti gestori delle funzioni socio-assistenziali, che hanno potuto contare quest´anno su maggiori risorse dal fondo sociale nazionale e su un incremento di 3 milioni di euro dalle risorse proprie della Regione. Sono stati ripartiti in tutto 94 milioni e 205 mila euro tra i 59 enti gestori piemontesi, per un totale di quasi cinque milioni in più rispetto al passato". Anche l´assistenza domiciliare è stata potenziata: "Nel 2006 - ha proseguito Migliasso - abbiamo stanziato 12 milioni di euro per la domiciliarità, dei quali due milioni per le famiglie con anziani particolarmente in difficoltà, totalmente immobili e con necessità di assistenza continuativa". "L´impegno della Giunta su questo tema, - aggiunge la Presidente Mercedes Bresso - che era centrale nel nostro programma di governo e resta centrale nella nostra azione, é già stato concreto e molto significativo: per gli anni 2006 e 2007 abbiamo pianificato l´aumento di 2. 500 posti letto a disposizione degli anziani non autosufficienti, a fronte di una lista di attesa, che ci era stata lasciata dall´amministrazione di centrodestra, pari a 7. 000 posti. Significa quindi una riduzione della lista almeno del 35 per cento, un intervento che incide in maniera sostanziale su una problematica rispetto alla quale garantiamo continuo impegno e attenzione. E tutto ciò malgrado il problema complessivo di risorse disponibili, che - per inciso - il Governo Berlusconi l´anno scorso aveva praticamente dimezzato". "Per quanto riguarda la parte più squisitamente sanitaria - conclude l´assessore alla Sanità, Mario Valpreda - l´Assessorato alla Tutela della salute e Sanità è costantemente impegnato in un´azione che miri al miglioramento non solo quantitativo, ma anche qualitativo dei livelli di prestazione erogati alle persone anziane non autosufficienti. In particolare, la programmazione regionale vuole garantire prioritariamente la possibilità per gli anziani di vivere autonomamente nella propria casa, fornendo i necessari supporti a favore della persona e della famiglia medianti i servizi di domiciliarità di tipo sanitario, socio-sanitario e socio-assistenziale". Il modello della domiciliarità integrata è in costante crescita sul territorio: "Si è passati da 90. 800 casi seguiti nel 2004 ai 129. 000 del 2005 ai 156. 098 del 2006. La relativa spesa a carico del Servizio sanitario regionale è passata dai 63 milioni di euro a consuntivo 2004 agli oltre 92 milioni della previsione 2006". In aumento anche la quota degli anziani presi in carico e seguiti con progetti di cure domiciliari in lungoassistenza, con compartecipazione del Servizio sanitario regionale al 50% sulla spesa sociale: da 6. 734 casi seguiti nel 2004 si è saliti nel 2006 a 9. 664. E, sempre a favore degli anziani, Valpreda ricorda l´allargamento della fascia di esenzione per i ticket sui farmaci, la distribuzione alle Asl di 6 milioni di euro per la sperimentazione di percorsi di continuità assistenziale per gli ultrasessantacinquenni non autosufficienti e, in alcune aziende sanitarie del Piemonte, l´avvio di progetti di presa in carico congiunta sanità-assistenza, attraverso la creazione di sportelli unici a livello distrettuale. .  
   
   
NUMERO VERDE PER LE NEO MAMME DEL LAZIO  
 
Roma, 29 novembre 2006 - Arriva un numero verde dedicato alle neo mamme, creato dalla Cooperativa Sociale Pandora arl Onlus di Roma con il Patrocinio e il contributo dell´Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Lazio. Lo sportello telefonico (800. 91. 24. 51), a partire dal 27 novembre, sarà attivo dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13. Nasce con l´intento di dare sostegno emotivo a tutte quelle donne che stanno vivendo la gravidanza e i primi mesi di vita del bambino. L´obiettivo è quello di creare un vero spazio di ascolto nel quale trovare accoglienza e supporto grazie all´esperienza di un´altra mamma. E sono mamme debitamente formate, le volontarie di Pandora che rispondono al numero verde, perché solo chi ha vissuto in prima persona un´esperienza così fondamentale come la maternità, è in grado di capire ed aiutare. Essere accolta ed ascoltata può costituire un modo per sentirsi meno sola, anche soltanto per superare un malessere momentaneo o per avere risposta alle mille domande e paure che naturalmente sorgono in questo periodo. Inoltre per la gestione di problematiche di ordine pratico le volontarie si avvalgono dell´aiuto fornito da un equipe di esperti. Per questa prima fase di sperimentazione lo sportello telefonico è rivolto esclusivamente alle gestanti e neomamme residenti a Roma e nel Lazio. .  
   
   
HUMANA ITALIA LANCIA SUL MERCATO IL LATTE PER NEONATI INTEGRATO CON GOS E GLI ALIMENTI MEDICI PER ADULTI E BAMBINI  
 
 Milano 29 Novembre 2006 - Humana Italia, azienda attiva nello studio, sviluppo e produzione d’alimenti per l’infanzia, ha creato una nuova linea di latti. I nuovi prodotti, per bambini dal 4°-6° mese di vita compiuto, possono da oggi avvalersi dell’integrazione dei Gos(galattooligosaccaridi). I Gos sono ingredienti funzionali che producono effetti benefici atti a mantenere il buon stato di salute, stimolano lo sviluppo e la crescita della microflora batterica intestinale buona (il cosidetto “effetto bifidogeno”). Tra le ulteriori novità di Humana Italia ci sono un ampia gamma di alimenti destinati a fini medici speciali. Humana Italia per essere più vicina alle esigenze di adulti e bambini ha creato la nuova divisione di nutrizione clinica, Humana Special, dedicata agli alimenti dietetici specifici per pazienti affetti da patologie nutrizionali. E’ nata da questa nuova divisione la Linea Phelics per la terapia dietetica della Fenilchetonuria, malattia genetica ereditaria del metabolismo proteico. Phelics è caratterizzato dalla presenza tra i suoi ingredienti di una proteina intatta estratta dal latte vaccino e tuttavia priva di fenilalanina, l’aminoacido che i pazienti fenilchetonurici non sono in grado di metabolizzare. Phelics è il primo alimento specifico per la fenilchetonuria arricchito con il Gmp che oltre ad essere una fonte nobile di azoto proteico svolge altre interessanti funzioni a livello intestinale. .  
   
   
LA MADONNA LIA. FRANCESCO NAPOLETANO NELLA BOTTEGA DI LEONARDO A MILANO LA SPEZIA, MUSEO LIA, DAL 2 DICEMBRE 2006 AL 25 FEBBRAIO 2007  
 
 La spezia, 29 novembre 2006 - Il 3 dicembre di 10 anni fa, veniva inaugurato il nuovo Museo Amedeo Lia, realizzato nel solo spazio di un anno, per accogliere la collezione donata alla Spezia dall´ ingegner Amedeo Lia. E proprio la nascita del Museo Civico Amedeo Lia ha segnato l’inizio di una più generale rinascita del centro storico della città e dello sviluppo della sua rete museale. La collezione comprende una grande varietà dì opere che documentano il gusto e la cultura dell´ arte in Italia (ma non solo) dall´ epoca classica, al tardo antico, al medioevo per finire all’ età moderna. Dipinti, miniature, sculture in bronzo, argento, rame, avorio, legno, vetri, maioliche, objets d´ art di tutti i generi, reperti archeologici raccolti con passione ed acume nell’ arco di mezzo secolo dall´industriale pugliese naturalizzato spezzino. La raccolta costituisce un unicum per la qualità dei pezzi e per la finissima capacità di scelta operata dal collezionista, capacità tesa a costituire all´ interno della vastità delle sezioni, nuclei omogenei ben definiti e di rara completezza. Tra questi, i cosiddetti "primitivi" sono una vera gemma, con oltre settanta tavole di Pietro Lorenzetti, Bernardo Daddi, Lippo Memmi, Lippo di Benivieni, Lorenzo di Bicci, Barnaba da Modena, del Maestro di Città di Castello, Paolo di Giovanni Fei, Giovanni Bonsi, Il Sassetta; e molte tempere e tele di Vincenzo Foppa, Antonio Vivarini, il Bergognone, Ludovico Mazzolino, un probabile Raffaello giovane, Pontormo, Tiziano, Tintoretto, Sebastiano del Piombo, Giovanni Cariani, Giovanni Bellini, il Romanino, Alessandro Magnasco, Bernardo Bellotto, Pietro Longhi, Michele Marieschi. Secondo Federico Zeri è la collezione privata più importante d´Europa per i dipinti tra Duecento e Quattrocento, confrontabile per gusto e raffinatezza a quella veneziana del Conte Cini. In occasione del decennale dell’inaugurazione del Museo a lui intitolato, Amedeo Lia presterà un altro dei suoi gioielli, La Madonna Lia, importantissimo dipinto facente parte della sua collezione privata, dipinto che è stato acutamente studiato da David Alan Brown della National Gallery di Washington. L’opera, ascritta alla bottega di Leonardo, resterà esposta dal 2 dicembre 2006 al 25 febbraio 2007. “La Madonna Lia - afferma il direttore del Museo, Andrea Marmori - al pari di altri dipinti di piccole dimensioni e soggetto analogo, conservati tanto in importanti collezioni pubbliche e che private, fa parte di un gruppo di opere eseguite nello studio milanese di Leonardo negli anni novanta del Xv secolo. Appena giunto a Milano da Firenze Leonardo viene impiegato in numerosi incarichi per la corte, dal monumento equestre a Francesco alla decorazione della Sala delle Asse in Castello, dai ritratti delle amanti del duca ai costumi e scenari per le feste, dalla costruzione di canali alle opere militari. Resta facile pertanto comprendere come al maestro restasse poco tempo da dedicare all’esecuzione di piccoli dipinti devozionali, tanto che questa sua incapacità di esaudire le pressanti richieste venne in parte colmata dalla presenza di numerosi allievi presenti nel suo studio. Il successo di questo tipo di produzione pone alcuni interrogativi: il maestro fu direttamente impegnato nella creazione di queste opere, fornendo i disegni, se non partecipando in prima persona alla loro esecuzione? O, al contrario, gli allievi ne furono gli unici ed esclusivi responsabili, sia pur sotto la sua direzione? La risposta più convincente è che questo gruppo di dipinti nascano come diretta filiazione di disegni precedentemente eseguiti da Leonardo e quindi condotti a Milano, e, sia pur compiuti sotto la sua direzione, siano state portate a compimento senza grandi interventi diretti da parte del maestro. Gli allievi presenti nella bottega di Leonardo erano organizzati in due gruppi distinti: gli apprendisti Salaì e Melzi che, come principianti, erano vincolati al maestro e rimasero al suo servizio più a lungo del normale periodo di tutela, e un gran numero si assistenti che, a giudicare dall’età e dalle capacità, dovevano essere più o meno formati. Di questo ultimo gruppo facevano parte Marco d’Oggiono e Giovanni Boltraffio, autori di numerose opere compiute a contatto con Leonardo, e anche un pittore per noi anonimo chiamato convenzionalmente il Maestro della Pala Sforzesca per via della sua opera più celebre. E’ stato notato che per tutti questi artisti l’ingresso e la permanenza nello studio di Leonardo costituiscono il momento di maggiore qualità, come se il contatto con il maestro annullasse qualsiasi esperienza maturata prima di allora. Nel 1483 Leonardo aveva ricevuto l’incarico da parte della Confraternita dell’Immacolata Concezione di dipingere una pala d’altare per la propria cappella nella chiesa di San Francesco Grande a Milano. Leonardo fornì nel 1486 la Vergine delle rocce, oggi al Louvre, suscitando un certo disappunto nei suoi committenti abituati ad un tipo tradizionale di Sacra Conversazione. Ne conseguì che il dipinto, non accettato, venne trattenuto da Leonardo per poterlo vendere altrove, con l’impegno di realizzare in sua sostituzione una seconda versione. Per l’esecuzione di questa seconda pala, che è la Vergine delle rocce oggi alla National Gallery di Londra, Leonardo si avvalse della collaborazione di almeno uno dei suoi allievi, per il quale in genere si è fatto il nome di Ambrogio de Predis, già coinvolto in qualche modo nella redazione della prima stesura, ma pare ormai certo l’intervento di un altro allievo, la cui figura resta per molti versi enigmatica: Francesco Galli, detto Napoletano, dalla sua città di origine. La sua unica opera firmata e datata, la Vergine con il Bambino in trono tra i santi Giovanni Battista e Sebastiano, alla Kunsthaus di Zurigo, rivela quell’intima conoscenza di Leonardo che solo un discepolo poteva avere. In particolare ambedue le figure dei santi derivano da Leonardo: il Battista, chinato in avanti, riprende il San Girolamo Vaticano, mentre Sebastiano appare desunto dal disegno di un giovane nudo in piedi, con le gambe nella stessa posizione, ma speculare, conservato al castello di Windsor. Oltre a questo dipinto alla Kunsthaus di Zurigo è conservata un’altra opera firmata da Francesco Napoletano raffigurante, guarda caso, una Madonna con il Bambino a mezza figura, fortemente debitrice della Vergine delle rocce di Londra. La conoscenza da parte di Francesco della pala di Leonardo è certo evidente in alcuni particolari, come il paesaggio in lontananza e le gambe incrociate del Bambino, ma in special modo nell’impiego del colore e del chiaroscuro. La Madonna Lia risulta fortemente vicina all’opera di Zurigo, non solo per la composizione, ma anche per lo stile e la tecnica: si confrontino il primo piano delle figure, le finestre ai lati, la testa della Vergine, inclinata, ripresa dalla Vergine delle rocce, la posizione del Bambino che si gira nella braccia della madre guardando sopra la spalla, il parapetto in pietra grigia, la posizione frontale dell’aureola e del nimbo e, soprattutto, il ruolo del chiaroscuro che esalta il contenuto del dipinto. Nella Madonna Lia il paesaggio che si intravede attraverso le finestre costituisce un indizio molto significativo, che forse arriva a suggerire il committente del dipinto stesso. La finestra di sinistra, posta alle spalle della Vergine, mostra difatti una veduta obliqua del Castello Sforzesco, che, come è noto, era stato costruito da Francesco Sforza a metà del Xv secolo in sostituzione del distrutto castello dei Visconti. Proprio nel momento in cui Francesco Napoletano esegue la Madonna Lia, vale a dire tra la fine del 1494 e i primi mesi dell’anno successivo, Ludovico Sforza è impegnato in una precisa operazione di legittimazione della presa del potere, avvenuta in realtà in maniera illecita, attraverso una campagna di propaganda mirata a celebrare la dinastia. In particolare la sua attenzione si concentrava su Santa Maria delle Grazie, e dal 1494, dopo l’investitura da parte dell’imperatore Massimiliano, che finalmente lo convalidava, sul castello, che per lui aveva un enorme valore come simbolo del suo potere e della sua autorità. Sembra pertanto del tutto probabile che il castello sullo sfondo della Madonna Lia alluda non solo all’egemonia degli Sforza in generale, ma a Ludovico in particolare e che ciò identifichi in lui l’augusto committente del dipinto”. .  
   
   
IBM ACQUISISCE VALLENT  
 
 Armonk, Ny - 29 novembre 2006 - Ibm ha annunciato di aver raggiunto un accordo per l´acquisizione di Vallent Corporation, società privata di oltre 400 dipendenti con sede a Bellevue, nello Stato di Washington. I dettagli finanziari dell´operazione non sono stati resi noti. L´acquisizione è soggetta all’approvazione degli enti di controllo e delle autorità competenti e si prevede che possa essere perfezionata entro il primo trimestre del 2007. Vallent è un produttore di software per la gestione dei servizi e il monitoraggio delle performance di rete destinato ai service provider di reti wireless di tutto il mondo. Il software Vallent aiuta a gestire le prestazioni delle infrastrutture di rete wireless per mezzo del monitoraggio e del reporting delle aree problematiche; inoltre assiste gli operatori a migliorare la qualità dei servizi wireless e identificare i problemi prima che possano avere conseguenze sull´utenza. La combinazione tra il software Vallent e le capacità di gestione fornite da Ibm consentirà ai service provider di proporre e gestire servizi end-to-end di alta qualità su infrastrutture di rete cablate, wireless, Ip e convergenti fisso/mobile. L´aggiunta dei prodotti Vallent al portafoglio Netcool di Ibm Tivoli Software dà vita a una ricca serie di funzionalità di service assurance che abbracciano la gestione dei guasti, delle performance di rete e della qualità del servizio su una vasta gamma di tecnologie, apparecchiature e applicazioni di terze parti. Vallent accrescerà la capacità di Ibm nell´assistere i provider di servizi di comunicazione a gestire le loro reti e attivare servizi innovativi, migrando dalle infrastrutture legacy a quelle di nuova generazione. .  
   
   
SCRIGNO TESORI D’ITALIA ROMA, SPAZIO ETOILE E PALAZZO RUSPOLI DAL 16 AL 18 MARZO 2007  
 
Roma, 29 novembre 2006 - E’ L’italia del bello quella che si annuncia nello Spazio Etoile e Palazzo Ruspoli dal 16 al 18 marzo 2007. L’occasione è offerta da “Scrigno Tesori d’Italia”, la rassegna creata da Luigi Michielon e Carlo d’Amelio che, alla sua entrata in scena lo scorso anno, ha immediatamente focalizzato l’interesse di quel pubblico che sa amare il lusso quando questo è opera di raffinato ingegno, inventiva e qualità. “Scrigno Tesori d’Italia” riunirà così nella elegante ambientazione dello Spazio Etoile e Palazzo Ruspoli, nel cuore di Roma, il meglio dell’artigianato “Made in Italy”, dalla moda alle arti applicate, ai complementi d’arredo ma anche auto, profumi, strumenti musicali. Tutti con una cifra precisa: sono pezzi unici, fatti esclusivamente a mano, per destinatari che sappiano goderli nella loro meravigliosa unicità. Così sono le auto prodotte da Pagani Automobili: 25 pezzi unici escono ogni anno con il marchio “Zonda” da questa officina del modenese, così sono le statue da presepio, ovviamente da alta collezione, dei Pinfildi, o le cravatte, pezzi tutti unici, della napoletana Ulturale. Solo a mano, uno per uno, sono realizzati gli orologi di Riccardo Zanetti, così come pezzi unici, anche per raffinata eleganza, sono le scarpe maschili, ovviamente su misura, della fiorentina Vivian Saskia, o le borse di Eriberto Pupo delle Pelletterie di Tolentino, o i pianoforti realizzati nel vicentino da Luigi Borgato unico artigiano in Europa e persino Carthusia i profumi artigianali di Capri presentati da Celso Fadelli. Dai grandi abiti sartoriali del genovese Daniele Arcaio, ai biliardi di Armando Raponi ai prodotti cosmetici naturali del modenese Scaglietti; gli argenti di Foglia e i preziosi gioielli di Diego Percossi Papi e Penko. Un elenco piuttosto ampio di nomi che, naturalmente in un ambito ristretto, sono ricercatissimi oltre che ben noti. Firme di supernicchia, ma consolidate che, in questa seconda edizione, si confronteranno con una attentissima selezione di giovani, nuovi artigiani-artisti: visuali diverse ma unica la scelta, quella della raffinatezza, del gusto, dell’esclusività, dell’originalità. Una creatività, quella riunita a Roma, che è contesa da una clientela internazionale assolutamente esigente e altrettanto competente. Una mostra mercato che sarà una sontuosa, imperdibile vetrina, quindi, del talento italiano dove talento non è espressione, forse anche un po’ retorica, ma evidenza di una nuova, vigorosa, genialità e di un gusto che sa attingere dal passato per proporsi, in forme ancora superbamente emozionanti, per il futuro. .  
   
   
I LOVE WRITERS. SGARBI: “I GRAFFITI: LE MOSTRE PIU VISITATE A MILANO”  
 
Milano, 29 novembre 2006 - L’assessore alla Cultura Vittorio Sgarbi ha presentato ieri mattina, presso la Sala Stampa del Comune, “I Love Writers”, una rassegna sulla street art con i diversi protagonisti del panorama milanese. La rassegna, promossa da istituzioni e privati, ha lo scopo di riconoscere, come già avviene in molte città del mondo, la Street Art locale come espressione di arte contemporanea e forma di creatività. “Con questa iniziativa intendiamo legittimare il valore estetico del graffito attraverso un programma di eventi che raccoglie la vasta produzione dei writers locali”, ha detto Sgarbi. “Quella dei graffiti è una realtà estetica notevole, certamente tale da essere riconosciuta. Si tratta infatti delle mostre d’arte più visitate a Milano perché, girando per le strade, le vedi anche se non le vuoi vedere”, ha concluso l’assessore Sgarbi. Art Kitchen www. Artkitchen. It .  
   
   
SAISON CULTURELLE 2006/2007: IL BALLETTO “LO SCHIACCIANOCI” A SAINT-VINCENT  
 
Aosta, 29 novembre 2006 - La Saison Culturelle 2006/2007, organizzata dall’Assessorato dell’Istruzione e Cultura, propone per sabato 9 dicembre prossimo, alle ore 21, al Palais di Saint-vincent, il balletto “Lo Schiaccianoci”, prodotto dal Centre Choréographique National-ballet Biarritz, sotto la direzione artistica di Thierry Malandain. “Lo Schiaccianoci”, balletto in due atti, tratto da un racconto di E. T. A. Hoffmann e composto sulle musiche di Cajkovskij, fu rappresentato nel 1892, con le coreografie di Ivanov e Petipa. Dal balletto fu tratta anche la suite sinfonica, divenuta subito celebre in tutto il mondo. Pietra miliare nella storia del balletto moderno, “Lo Schiaccianoci” narra una magica storia natalizia che prende l’avvio dal dono alla bambina protagonista di uno schiaccianoci. L’atmosfera onirica che pervade i deliri “hoffmaniani” si trasforma nel gesto dei danzatori come una sorta di lanterna magica dove lei, bambina illuminata, cammina verso la pace interiore. L’amore di Marie per Schiaccianoci, personaggio inizialmente poco attraente, lo rende messaggero della felicità che ognuno di noi prima o poi aspetta dalla vita. La coreografia di Thierry Malandain, direttore del Centre Chorégraphique National-ballet Biarritz, torna alle origini della trama “hoffmaniana”, con l’aggiunta di un racconto nel racconto che permette allo spettatore di capire che Schiaccianoci è in effetti il nipote di Drosselmeyer (l’autore del dono dello schiaccianoci), vittima di un sortilegio che solo l’amore può liberare. Il Centre Chorégraphique National-ballet Biarritz è stato inaugurato nel settembre del 1998, grazie all’iniziativa della Città di Biarritz, del Ministère de la Culture et de la Communication-drac Aquitaine, del Conseil régional d’Aquitaine e del Conseil général des Pyrénées Atlantiques. Oltre alla missione creativa di diffusione e sensibilizzazione, il Centro invita altri coreografi, accoglie compagnie e promuove scambi con i protagonisti della cultura del luogo. Verde 800141151 .  
   
   
PRIMISSIMO… PIANO. I RECITAL DI SOFYA GULYAK E EVGHENY BRAKHMAN TORNANO SUL TITANO I PRIMI CLASSIFICATI (SEZIONE SOLISTI) DELLE EDIZIONI 2004 E 2006 DEL CONCORSO PIANISTICO INTERNAZIONALE REPUBBLICA DI SAN MARINO ORGANIZZATO DALL’ASSOCIAZIONE MUSICALE ALLEGRO VIVO  
 
 San Marino, 29 novembre 2006 - Due appuntamenti di primissimo… piano (è proprio il caso di dire) per gli appassionati di musica classica e del suo strumento cardine, il pianoforte. Tornano infatti in Repubblica i primi classificati (sezione solisti) delle edizioni 2004 e 2006 del Concorso Pianistico Internazionale San Marino, organizzato dalla Associazione Musicale Allegro Vivo con il contributo (in qualità di sponsor ufficiali) della Fondazione San Marino Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino e dell’ Ente Cassa di Faetano. Si tratta rispettivamente dei pianisti russi Sofya Gulyak ed Evgheny Brakhman, ai quali la San Marino dei grandi eventi riapre il sipario per un puntuale tributo. Una circostanza che si preannuncia invitante non solo per i cultori del genere ma anche per chi, più semplicemente, non ha avuto ancora la fortuna di apprezzare le capacità tecniche ed espressive di questi musicisti, premiati anche per il loro “spettacolare” livello artistico. Sofya Gulyak si esibirà in un recital pianistico venerdì prossimo 1 dicembre, alle 21, presso il Teatro Concordia di Borgo Maggiore, nell’ambito della Stagione Concertistica organizzata dall’Istituto Musicale Sammarinese. Organizzatori del Concorso e pubblico la accoglieranno con gli onori che merita, anche per la recente notizia che la conferma matura pianista, conferendo ulteriore prestigio al Concorso che l’ha messa in luce due anni fa. La Gulyak infatti, è nella rosa dei 24 concorrenti del prestigiosissimo Concorso Busoni di Bolzano 2007, che si svolgerà la prossima estate: un successo ottenuto eseguendo, fra l’altro, La Valse di Ravel E proprio questo ultimo componimento (“un omaggio a Johann Strass: apoteosi del valzer viennese”, come ha scritto lo stesso autore) rientra nel programma di venerdì prossimo! Oltre a sonate di Mozart e Schumann, il programma del concerto sammarinese proseguirà con l’Elegia Op. 3 n. 3 di Rachmaninoff, e la celeberrima Campanella di Liszt. Un recital, dunque, che spazierà dallo stile classico alle timbriche impressioniste di inizio ‘900. Sarà poi la volta del vincitore di quest’anno: Evgheny Brakhman, che sarà a San Marino il 19 dicembre per il Concerto di Natale della Reggenza. Il giorno successivo, a coronamento del suo gradito ritorno, spazio a un intero concerto che avrà luogo la sera del 20 dicembre presso il Teatro degli Atti di Rimini: una specialissima serata organizzata dal Consolato di San Marino a Rimini. .  
   
   
GOLF – I DILETTANTI LORENZO GAGLI E MATTEO DELPODIO ALLA QUALIFYING SCHOOL DELL’ALPS TOUR IN FRANCIA  
 
 Milano, 29 novembre 2006 - Diciotto giocatori italiani, tredici professionisti e cinque dilettanti, prendono parte alla finale della Qualifying School dell’Alps Tour che si disputa sui due percorsi del Cap d’Agde Gc e del Saint-thomas Gc nei pressi di Montpellier in Francia. Tra costoro Andrea Zanini, Nicolò Gaggero, Andrea Zani e Stefano Reale e gli amateur Lorenzo Gagli e Matteo Delpodio. Il torneo si disputa sulla distanza di 54 buche. Dopo due giri il taglio lascerà in gara i primi 70 classificati e i pari merito al 70° posto che nel terzo e ultimo turno si contenderanno le 35 carte in palio. Golf E Ambiente: Dibattito A Milano – Sabato 2 dicembre, alle ore 10, presso il Golf Club Milano si terrà un dibattito sul tema Golf e Ambiente “Studio sulla interazione della struttura golfistica con l’ambiente e il territorio” . Lo studio, primo del genere in Italia, è stato commissionato dal Golf Club Milano in collaborazione con il Comitato Regionale Lombardo a otto docenti universitari, esperti e ricercatori, ed è stato effettuato nel circolo che, come noto, si estende nel Parco di Monza. Il lavoro è stato impostato secondo la rigorosa metodologia imposta dalle vigenti normative europee e italiane per gli Studi di Impatto Ambientale, che normalmente sono associati all’iter di valutazione ambientale di nuove opere di rilevante importanza. Le conclusioni degli studiosi hanno portato a stabilire che il campo da golf non altera vegetazione, fauna locale e biodiversità, non comporta effetti sul paesaggio e sulla qualità delle acque di falda. Consiglio Federale A Roma – Mercoledì 29 novembre, alle ore 9 presso il Palazzo delle Federazioni a Roma, si terrà il Consiglio Federale. All’ ordine del giorno: Approvazione verbale precedente riunione; comunicazioni del Presidente; quote affiliazione e aggregazione e tesseramento libero; campo pubblico di Roma e campo pratica pubblico di Torino; stampa e promozione; decentramento; carte federali; Settore Tecnico; manifestazioni attività professionistiche; affari amministrativi; affiliazioni ed aggregazioni; varie. .  
   
   
IL COMUNE DI GALZIGNANO INVESTE SULLA FORMAZIONE DEL MANAGER DEL GOLF  
 
Milano, 29 novembre 2006 - Quello del golf è senza dubbio un fenomeno in forte espansione nel territorio e per questa ragione il Comune di Galzignano ha deciso di cogliere l’invito della Federazione Italiana Golf ad investire nell’ organizzazione di un Master per manager e professionisti del settore interessati ad affrontare in modo più competente le sfide del mercato e del turismo golfistico. L’iniziativa è stata presentata a Galzignano (Pd) nel corso di una conferenza stampa. “Abbiamo deciso di dare la nostra adesione – ha commentato il Sindaco di Galzignano, Riccardo Roman – in quanto rappresenta la naturale prosecuzione della decisione, assunta la scorsa primavera, di cambiare la nostra denominazione comunale in “paese del golf”. E’ una strada che abbiamo intrapreso con convinzione perché crediamo fortemente che abbinare il suffisso Terme con Golf sia una strategia vincente per il nostro territorio. Le nostre peculiarità devono essere conosciute per dare impulso all’intero sistema termale euganeo che non sta certo passando un momento d’oro. Il golf è un preziosissimo plus che qualifica noi ed i Colli Euganei. ” Tra i 60 partecipanti al Master anche alcuni rappresentanti di differenti realtà venete. In particolare i direttori del Golf Club di Albarella, di Asiago, Jesolo e Montecchia. “Il Master - ha spiegato Donato Di Ponziano, coordinatore della Scuola Nazionale di golf - ha una durata biennale e prevede un programma con parti teoriche ed esercitazioni pratiche, per un totale di circa 200 ore di lezione. I temi trattati sono fra loro anche molto diversi e coprono settori differenti”. “E’ ormai diffusa la consapevolezza – ha commentato infatti Fulvio Badetti, direttore generale Ifa Hotels Terme di Galzignano – che il turismo del golf debba offrire un pacchetto che includa un’insieme molto ampio di servizi”. Per quanto concerne il marketing, i manager si troveranno a studiare le dinamiche e le evoluzioni del modo di utilizzare il tempo libero, i nuovi modelli di consumo, le diverse tipologie di prodotti turistici legati al golf, mentre sul fronte della gestione delle strutture i corsi si concentreranno sull’efficienza nell’utilizzo delle risorse idriche, la manutenzione del campo e il livello dell’offerta, la tutela dell’ambiente e lo sviluppo eco-compatibile, l’architettura e la costruzione di un nuovo campo, il suo restyling, la sua preparazione e le infrastrutture necessarie. In ambito economico le lezioni riguarderanno la gestione finanziaria di un golf resort, il trend del turismo golfistico, la sua importanza in ambito nazionale e locale, la pianificazione finanziaria dei primi anni di attività, l’accesso al credito sportivo e la migliore gestione delle risorse umane. “Il golf – ha concluso Paolo Casati in qualità di consigliere della Federazione Italiana Golf – ormai rappresenta un elemento determinante per l ’economia a livello mondiale e l’Italia di certo è coinvolta in questo processo”. . .  
   
   
SKI WORLD CUP: PAOLINI, LA FISI INDICHI UNA DATA CERTA  
 
L´aquila, 29 novembre 2006 - La Federazione italiana sport invernali ufficializzi la data e noi saremo pronti ad allestire la tappa abruzzese dello Ski World Cup". Lo ha detto l´assessore al Turismo, Enrico Paolini, intervenendo al convegno organizzato dalla Camera di commercio dell´Aquila su "Lo sviluppo turistico del territorio montano". Paolini ha ribadito che "la vicenda dello Ski World Cup non può andare avanti in questo modo. I responsabili della Federazione italiana devono capire che sono cambiati gli interlocutori rispetto al passato e che questi interlocutori non vogliono intermediari. Detto questo - ha proseguito l´assessore allo Sport -, bisogna che la Federazione indichi la data della gara di Roccaraso. A quel punto, sarà nostra cura riunire intorno ad un tavolo tutti i soggetti pubblici e privati per l´allestimento e l´organizzazione della tappa dello Ski World Cup che, è bene chiarire, non è cosa da poco perché è necessario investire e impegnare una serie di somme di denaro pubblico, coinvolgere gli operatori del settore e confrontarsi con gli operatori dell´ambiente. Come si vede, dunque, si tratta di avviare un lavoro di concertazione che richiede certezze, la prima della quale è proprio la data di svolgimento della gara". Nel corso del convegno, Paolini ha affrontato anche il problema dei dati dei flussi turistici "sui quali si rischia di fare molta confusione". "E´ indispensabile studiare insieme regole certe - ha detto - perché per dare credibilità ai dati dei flussi turistici c´è bisogno di criteri scientifici unanimemente riconosciuti e soprattutto indicare un periodo prestabilito nel quale renderli pubblici. I dati - ha concluso Paolini - comunicati in qualsiasi momento dell´anno fanno male al turismo". .