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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Ottobre 2009
IL CONSIGLIO DEL PIEMONTE APPROVA LA LEGGE SULL´EMITTENZA RADIOTV E INFORMATICA  
 
Torino, 21 ottobre 2009 - “La legge in tema di comunicazione approvata dal Consiglio regionale rappresenta uno dei successi della nostra attività di Governo: la precedente normativa risaliva al 1990 e denunciava i segni del tempo, tanto più visibili in una materia in così rapida trasformazione. Abbiamo sostituito radicalmente un impianto che risaliva a quasi vent’anni fa. ” Così la presidente Bresso valuta l’approvazione da parte del Consiglio regionale della legge che regola gli interventi a favore dell’informazione e della comunicazione radiotelevisiva e informatica sul territorio regionale. Sono destinatari degli interventi di sostegno le emittenti radiotelevisive locali e le testate giornalistiche edite unicamente sulla rete Internet che abbiano sede legale e operativa in Piemonte. Tali soggetti devono inoltre dimostrare di produrre e diffondere informazione e format giornalistici di carattere locale con frequenza quotidiana. “La legge – aggiunge la presidente Bresso – riveste due caratteristiche: da un lato rappresenta una normativa di sistema, diretta a favorire la nascita e lo sviluppo delle nuove forme di comunicazione, e di informazione; dall’altro punta a sostenere il sistema dell’emittenza radiotelevisiva locale nell’attuale fase, assai delicata, di transizione al digitale terrestre. ” L’approvazione della legge affronta infatti i disagi legati alla transizione al segnale digitale. “Per questo - sottolinea Bresso - abbiamo fatto introdurre le modifiche necessarie a finanziare la legge con due milioni di euro fra il 2010 e il 2011”. Nell’immediato si tratta soprattutto di affrontare due problemi: la mancata ricezione del segnale Rai in alcune zone montane, e le difficoltà finanziarie incontrate dalle piccole emittenti locali, che non hanno risorse sufficienti per adeguarsi al cambiamento. Sul fronte montano, la Regione spenderà circa 400 mila euro, destinati all´adeguamento dei ripetitori che non rientrano fra quelli oggetti di interventi da parte della Rai o fra quelli che ricevono finanziamenti ministeriali. Sono circa il 40% del totale, e per ognuno si prevede una spesa di circa diecimila euro. Per aiutare le emittenti locali nel sostenere gli investimenti necessari, la Regione ipotizza inoltre l´apertura di un bando da finanziare con fondi europei. Le somme messe in campo, hanno spiegato Bresso e l´assessore all´Industria Andrea Bairati, serviranno anche per facilitare il passaggio al digitale nel Piemonte Orientale, previsto per l´autunno 2010. In quest´area infatti si prevede già il rischio che la potenza dei ripetitori Rai nazionali possa oscurare tutte le emittenze locali, inclusa Rai3. .  
   
   
IL CONSIGLIO DIRETTIVO DI ASSOCOMUNICAZIONE STIGMATIZZA IL COMPORTAMENTO DI MCCANN. NOMINATA UNA COMMISSIONE PER LA REVISIONE DEI CRITERI PER LA COMPOSIZIONE DELLE CLASSIFICHE E DELLE QUOTE ASSOCIATIVE  
 
 Milano, 20 ottobre 2009 - Il Consiglio direttivo riunitosi il 20 ottobre, ha stigmatizzato il comportamento di Mccann Erickson Italia che, nello stesso giorno della conferenza stampa di Assocomunicazione per la presentazione della classifica delle agenzie di Pubblicità e dei ricavi d’agenzia di ogni settore, ha comunicato i dati di ricavo netto di Mccann Worldgroup. La vicenda, per essere compresa in tutti i suoi aspetti, occorre venga ripercorsa nel suo iter. - Ottobre 2007: recesso di Mccann Worldgroup e iscrizione ad Assocomunicazione della sola Mccann Erickson Italia a partire dal 2008. L’operazione porta a una diminuzione del 44% della quota associativa. - Maggio 2009 : ricevimento delle dichiarazioni con richiesta di non pubblicazione dei dati ai fini di classifiche. - 23 settembre 2009: richiesta da parte di Willi Proto di pubblicazione dei dati strutturali di Mccann Worldgroup nella convinzione che il gruppo sia ancora associato ad Assocomunicazione. La richiesta non è accolta per le ragioni espresse al primo punto. - 30 settembre 2009: nuova richiesta di pubblicazione dei dati di gruppo e preannuncio di una memoria di uno studio legale a sostegno della richiesta. - 30 settembre 2009: nello stesso giorno, ultimo utile per le dimissioni, Mccann Erickson Italia si dimette con effetto dal 1° gennaio 2010. Le dimissioni sono state date senza motivazioni e con richiesta formale di non darne notizia. L’associazione ha tenuto fede a questa richiesta solo per rispetto nei confronti di un socio ultraquarantennale. - 2 ottobre: l’Associazione riceve due lettere, una del Chairman e Chief Executive Officer Emea Mccann Worldgroup Giuseppe Usuelli nella quale si rinnova la richiesta di pubblicazione dei dati strutturali dell’intero gruppo e si precisa che qualora l’associazione decida di non accettare non si autorizza la pubblicazione di alcun dato; l’altra dello studio legale Montanari Brescia & Associati che argomenta a sostegno delle legittimità della richiesta dei dati della Mccann Worldgroup. - 5 ottobre: risposta di Assocomunicazione che ribadisce l’impossibilità ai fini statutari di pubblicazione dei dati strutturali in quanto l’associata è Mccann Erickson Italia e non Mccann Worldgroup. - 7 ottobre: Assocomunicazione presenta i dati strutturali delle associate e la classifica delle agenzie di Pubblicità e Comunicazione Globale. Nelle stesse ore Mccann Worldgroup divulga, attraverso un comunicato stampa, i propri dati di ricavo netto. - 13 ottobre: Mccann Erickson Italia comunica e motiva le proprie dimissioni con una nota stampa, sottolineando che non intende “partecipare ad un contesto che, malgrado gli sforzi e le intenzioni dell’Associazione, subisce lo sfaldamento dei compensi ed i criteri di scelta delle agenzie”. - Mccann è socia dal 1962 e ha dato all’Associazione molti dirigenti, tra cui due Presidenti. Dai fatti elencati non è possibile ricostruire un filo logico di cause ed effetti. Rimangono incontestabili le dimissioni senza motivazione, le richieste di pubblicazione dei dati di gruppo irricevibili ai fini statutari e la mancanza di dialogo. Il Consiglio direttivo ha inoltre ribadito che l’Associazione è il luogo della rappresentanza della nostra industry ed è pronta a prendere in considerazione le richieste di qualunque associata. Assocomunicazione è aperta al dialogo, ma questo deve avvenire nel perimetro associativo, non attraverso rotture immotivate, siano esse dettate da questioni di principio, da ragioni economiche, da linee politiche differenti o da un semplice disaccordo. Infine il Consiglio direttivo ha deciso la costituzione di una commissione per definire le nuove regole della presentazione dei dati strutturali con l’obiettivo di fornire classifiche separate per gruppi, per networks e per agenzie di comparto e di fissare un tetto alle quote associative. .  
   
   
UE: "WOMEN IN SCIENCE" - ORA DISPONIBILE IL LIBRO E L´AUDIOLIBRO  
 
Bruxelles, 21 ottobre 2009 - La direzione generale della Ricerca della Commissione europea ha pubblicato un libro intitolato "Women in science" (ovvero "Donne nella scienza"). Il libro - disponibile online, anche come audiolibro - narra le affascinanti storie e i successi raggiunti da donne scienziate eccezionali, come ad esempio Marie Curie-sklodowska and Hildegard Von Bingen. "Durante gran parte della storia umana le donne sono rimaste ufficialmente escluse dal reame scientifico", dice il commissario europeo Janez Potocnik. "Tuttavia, malgrado la loro invisibilità nella narrazione della storia, il campo della scienza non era un mondo esclusivamente maschile. Attraverso i secoli, molte donne sono riuscite a superare la loro marginalizzazione e a eccellere nel loro campo, contribuendo in modo significativo al sapere umano". "Con questo libro intendiamo celebrare le donne scienziate europee di tutti i secoli", aggiunge il commissario Potocnik. "Il libro narra le storie avvincenti di alcune delle eroine della scienza europea - alcune narrate, altre no - e va ad arricchire e a completare, attraverso la narrazione, la storia del sapere scientifico mettendone in luce il volto femminile". Il libro (in formato pdf) e l´audiolibro (in formato mp3) sono disponibili su: http://ec. Europa. Eu/research/index. Cfm?lg=it&pg=wisaudiobook&cat=x .  
   
   
IPERPORTI - SCALI INTERNAZIONALI DI LETTERATURA SECONDA EDIZIONE TRIESTE 29-31 OTTOBRE 2009  
 
Trieste, 21 ottobre 2009 - Dal 29 al 31 ottobre avrà luogo a Trieste la seconda edizione di Iperporti, scali internazionali di letteratura, organizzato dall´associazione Casa della Letteratura di Trieste e realizzato con il contributo dell’ Assessorato alla Cultura della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Nato con l’intento di approfondire i legami fra la produzione culturale contemporanea e la città di Trieste, le sue attività produttive e i suoi centri di conoscenza, Iperporti è una vera e propria festa della letteratura e, in linea con l’apertura al mondo connaturata alla vocazione cosmopolita di Trieste, della traduzione letteraria. Dislocato su più spazi (Antico Caffè San Marco e Scuola superiore di lingue moderne per interpreti e traduttori - Biblioteca nazionale slovena e degli studi - Trieste), Iperporti realizzerà, nell’arco di tre giornate, incontri con autori, dibattiti, presentazioni di libri e letture. La sfida che questo particolarissimo festival si appresta ad affrontare è la stessa di una città, Trieste, che mira a diventare un importante punto di riferimento economico e sociale per il territorio che la circonda. In quest´ottica il porto, uno degli elementi cardine del tessuto economico cittadino, rappresenta l´immagine più immediata di un ideale luogo di incontro, zona di approdo e di scambio di conoscenze ed esperienze letterarie, punto di partenza di innumerevoli viaggi, reali e immaginari. Tra gli appuntamenti più importanti di Iperporti che si svolgeranno all’Antico caffè San Marco: Porti di confine, sezione che giovedì 29 ottobre alle 17. 30 sarà dedicata alla presentazione di “Irredenti – Redenti”, un libro di Renate Lunzer, presente all’incontro, che traccia un ritratto dei maggiori intellettuali giuliani del Novecento, da Claudio Magris a Biagio Marin, grazie ai quali l´Austria e il "mito" dell´Austria si sono introdotti nella coscienza culturale degli italiani; modera l’incontro Alessandro Mezzena Lona. Il giorno successivo, alle ore 21, è in programma Porti di arrivo e partenza: un curioso esperimento letterario, che vedrà lo scrittore e giornalista Pietro Spirito, autore del romanzo “Il bene che resta”, pubblicato di recente, discutere con il personaggio del suo libro, impersonato da Alessandro Mizzi. A chiudere il festival, il 31 ottobre alle 18. 30, sarà la sezione Rotte del pensiero, che vedrà la conversazione sul saggio “L´angelo necessario” alla presenza dell’autore, il filosofo e politico Massimo Cacciari, intervistato da Christian Sinicco, che con Reinhard Kacianka, traduttore del libro in lingua tedesca, discuterà dell´attraversamento dei linguaggi tra letteratura, filosofia e teologia. Una sezione a parte, Porti della traduzione, che si terrà alla Biblioteca Slovena presso la Scuola Superiore di lingue moderne per interpreti e traduttori, in via Filzi 14, sarà dedicata alla traduzione letteraria, esaminata durante cinque diversi appuntamenti. Il primo, che aprirà la manifestazione giovedì 29 alle ore 10, sarà incentrato sulla traduzione di “La moglie del mondo” di Carol Ann Duffy, prima donna “poet laureate”, con la traduttrice Giorgia Sensi. Si proseguirà alle 11 con “Tradurre idee. Taduzione di poesie. Riviste a confronto”, incentrato sulle esperienze di due riviste e due workshop di letteratura: a presentare i rispettivi lavori saranno per l’Almanacco del Ramo d’Oro Mary Barbara Tolusso e Marko Kravos mentre per Poetikon Nadja e Ivan Dobnik, per i workshop invece Orlando Uršic e Cvetka Bevc. Venerdì 30 ottobre alle 9. 30 appuntamento invece con la traduzione di Calvino in sloveno: con Alenka Jovanoski si discuterà di “Palomar”, opera tradotta in sloveno per la prima volta, e di “Fiabe italiane”, nella traduzione di Tea Štoka. Alle 10. 30 si proseguirà con “Traducendo… Corporea, il corpo nella poesia femminile contemporanea di lingua inglese”, conversazione con Loredana Magazzeni e Brenda Porster, poetesse, saggiste e traduttrici che in questo testo raccolgono alcune tra le maggiori scrittrici di poesie in lingua inglese. L’ultimo incontro su questo tema sarà alle 11. 30 con l’analisi della traduzione in romeno di alcuni libri di Claudio Magris con Afrodita Cionchin, traduttrice d‘innumerevoli scrittori italiani del Novecento tra cui Umberto Eco, Umberto Saba, Italo Svevo, Scipio Slataper, Carolus Cergoly, Primo Levi ed altri. Altra sezione da non perdere sarà la presentazione dei libri sulle “Città della santità, città della perdizione”, da Varsavia, in “Via Zamenhof” un’anteprima italiana, edizioni Giuntina di Firenze, di Roman Dobrzyński, a Shanghai e Medellin, raccontate in “Nuvole di drago. Otto itinerari asiatici” di Luciano Troisio e “Non è un gioco” di Carlo Bordini, e infine a Gerusalemme, attraverso un’ulteriore anteprima edita Scheiwiller narrata da Sebastien de Fooz in “A piedi a Gerusalemme”, dialogando con Luigi Nacci. Per la già citata sezione Rotte del Pensiero sabato 31 alle 16 “Haiku di Frontiera”, per una poesia senza frontiere: l’incontro ruoterà intorno alla forma classica dei testi di Gontran Peer e quelli del poeta triestino Toni Piccini, più vicini al Modern Haiku. Inoltre alle 17 dello stesso giorno, ci sarà la presentazione del libro “In verità non so nemmeno raccontare, memorie ed oblio nella narrativa di Franz Kafka” con l’autrice Barbara di Noi, l’editore dott. Aulo Chiesa, e con l’intervento di Roberto Dedenaro. Particolarmente interessanti e suggestive saranno le letture all’Antico Caffè San Marco giovedì sera alle ore 21 in Lettere Da Trieste con la partecipazione delle componenti culturali croata, greca e francese di Trieste, e venerdì 30 ottobre alle 15. 30 con Brenda Porster e Loredana Magazzeni. Tutti gli appuntamenti in programma a Iperporti sono a ingresso libero. . .  
   
   
NOTTE SHAKESPEARE IN TRE MOSSE LA MARATONA TEATRALE PER IL FESTIVAL VERDI DI TEATRO DELLE BRICIOLE SOLARES FONDAZIONE DELLE ARTI  
 
 Parma, 21 ottobre 2009 - «Egli mi ha avvinto fin dalla giovinezza, lo leggevo e lo rileggevo continuamente», così scrive Giuseppe Verdi di William Shakespeare e l’intreccio tra la parola di Shakespeare e la musica di Verdi offre spunti di interesse inediti anche al teatro di prosa contemporaneo. Ecco il filo che lega i tre spettacoli presentati del Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti per il Festival Verdi, che aprono la stagione teatrale Serata al Parco. Fango, una produzione di straordinario successo ispirata a Macbeth eccezionalmente riallestita, Un bacio… un bacio ancor…un altro bacio, toccante riscrittura ispirata a Otello, Macbeth all’improvviso raffinata e sorprendente creazione per burattini firmata da Gigio Brunello e Gyula Molnar che mescola Shakespeare, Goldoni e la commedia dell’arte. Tre spettacoli per una maratona teatrale, una Notte Shakespeare in tre mosse in programma sabato 24 ottobre al Teatro al Parco di Parma a partire dalle ore 21. 00. Al centro c’è dunque uno Shakespeare venerato, amato, ma al tempo stesso derubato, rimescolato, reinventato. Una notte teatrale, quella del 24 ottobre, che si sviluppa in tre mosse d’amore infedele, in tre gesti di sintonia, distanza e scavo. Nella prima, che si ispira a Macbeth, dramma simbolo della brama illimitata di potere, il fango è metafora ma è anche materia viva e vera che domina la scena, che segna e sporca gli interpreti. Diretto da Letizia Quintavalla, che ne firma anche la drammaturgia con Bruno Stori, Jean-pierre Ostende e Gianfranco Tondini, interpretato da Salvatore Arena, Paola Crecchi, Claudio Guain e Bernardo Lanzetti, Fango racconta non una storia, ma un clima: il teatro diventa il luogo dove si concretizzano atmosfere e metafore, un clima appunto nel quale ci si immerge fino al collo per uscirne cambiati, “…per imparare a leggere sulla faccia ciò che la mente costruisce”. La musica di Verdi, rubata da Alessandro Nidi e affidata alla voce dalla potente estensione di Bernardo Lanzetti, già cantante della Pfm, porta con sé l’amarezza ironica del delitto senza attenuanti, la sfinitezza del dolore collettivo del coro “patria oppressa”, l’aria da circo dismesso della “marcetta del re” o della “danza delle streghe”. La seconda mossa, Macbeth all’improvviso, interpretata da uno dei maggiori burattinai italiani, Gigio Brunello, dimostra come la grandezza di Shakespeare trovi freschezza e vivacità nuovi grazie ai burattini e a una riscrittura drammaturgica che intreccia piste testuali e tradizioni linguistiche diverse, dalla commedia dell’arte a Goldoni, fino a Shakespeare con cui gli stessi burattini, un forsennato Arlecchino in primis, vogliono riscattare la loro posizione e affermarsi come interpreti drammatici. Il confronto e scontro col burattinaio e le diverse suggestioni drammatugirche, grazie anche alla regia di Gyula Molnar, che firma il testo a quattro mani con Brunello, compongono quadri metateatrali che hanno meritato allo spettacolo il premio dell’Associazione dei critici di teatro. La terza mossa, Un bacio…un bacio ancor… un altro bacio è una produzione del Teatro delle Briciole che ha avuto molta fortuna e una gloriosa tournée in Italia e all’estero, che continua ancora. Lodato al suo debutto da un poeta tra i maggiori del ‘900 come Giovanni Raboni e da un intellettuale di spicco come Guido Almansi, lo spettacolo, diretto da Letizia Quintavalla e Bruno Stori, interpretato da Paola Crecchi, Claudio Guain e Morello Rinaldi, deve il suo successo alla particolare formula drammaturgica, che vede tre derelitti, un cieco, un sordo e una muta, raccontare la storia così grande di Otello. La tragedia classica si coniuga in una forma minore, quasi una pantomima dialogata. La musica di Giuseppe Verdi incita i tre attori ad esprimere le emozioni dei loro personaggi come nei tableaux del mélodrame. .  
   
   
“PINOCCHIO”, IL GRANDE MUSICAL TUTTO ITALIANO, TORNA A GRANDE RICHIESTA!  
 
Milano, 21 ottobre 2009 - Pinocchio, uno dei più grandi musical mai realizzati in Italia, torna nei teatri nella stagione 2009/10 dopo il tour internazionale in Corea. Lo spettacolo che ha già incantato spettatori di ogni età con un allestimento colossale in stile Broadway ripartirà il 4 novembre dall’Allianz Teatro di Milano - il primo esempio in Italia di teatro nato appositamente per ospitare grandi musical, inaugurato nel 2003 proprio con Pinocchio – e sarà in tour fino a dicembre 2009 toccando anche Bari, Brescia, Torino e altri teatri italiani. Nel ruolo di Pinocchio, Riccardo Simone Berdini, attore-cantante triestino, appassionato di musical, cinema, rock e fumetti, che raccoglie il testimone da Manuel Frattini: “Sono onorato che Saverio Marconi mi abbia scelto per questo ruolo che ritengo uno dei più difficili nel panorama del musical italiano odierno e ci tengo tantissimo a ringraziarlo. L’interpretazione di questo personaggio da parte di Manuel Frattini è memorabile. Mi attende un compito arduo e non vedo l’ora di affrontarlo. Avendo delle caratteristiche diverse da Manuel dovrò sviluppare un personaggio differente ma ce la metterò tutta per cercare di essere all’altezza del suo incredibile lavoro. ” La stampa ha accolto con entusiasmo lo spettacolo sin dal suo debutto nel marzo 2003, definendolo come la più grande produzione italiana di sempre; una grande occasione, quindi, per chi ancora non l’ha visto e per i tanti fan, di tuffarsi nel magico mondo del burattino più famoso e scoprire, così, la poesia del teatrino di Mangiafuoco, le gag di Gatto e Volpe, la magia di Turchina, il ritmo esplosivo del paese dei Balocchi e tutti i personaggi che animano questa meravigliosa storia. Pinocchio è un musical che diverte e commuove, sorprende con grandiosi effetti speciali, spettacolari cambi scena e coloratissimi costumi, trascina con coreografie e canzoni che restano nel cuore, per oltre due ore di spettacolo dal ritmo travolgente. Nella primavera del 2010, Pinocchio tornerà in scena al Teatro Augusteo di Napoli e al Sistina di Roma: sarà di nuovo Manuel Frattini a interpretare il ruolo del burattino più famoso del mondo; Manuel sarà comunque presente al debutto milanese e riserverà al pubblico dell’Allianz Teatro una sorpresa.
Data Citta´ Teatro
Tour 2009
4-15 novembre 2009 Milano Allianz Teatro
18-19 novembre 2009 Recanati Teatro Persiani
21-22 novembre 2009 Bari Teatroteam
24 novembre 2009 Piano Di Sorrento Teatro Delle Rose
28-29 novembre 2009 Vigevano Teatro Cagnoni
5-6 dicembre 2009 Brescia Palabrescia
10-13 dicembre 2009 Torino Alfieri
Tour 2010 con Manuel Frattini
23 aprile-2 maggio 2010 Napoli Teatro Augusteo
4-23 maggio 2010 Roma Teatro Sistina
www. Pinocchio. Musical. It .
 
   
   
MILANO: 12 VIP IN MOSTRA A PALAZZO CLERICI CONTRO CECITÀ. DA PALMERI E LANDI MESSAGGIO DI SENSIBILIZZAZIONE  
 
Milano, 21 ottobre 2009 - La conduttrice Mara Venier, gli stilisti Chiara Boni, Elio Fiorucci e Romeo Gigli, il fotografo Bob Krieger, lo scrittore e musicista Moni Ovadia, il Presidente della Camera nazionale della Moda Mario Boselli, l’assessore alla Cultura di Bologna Nicoletta Mantovani Pavarotti: sono alcuni dei 12 personaggi famosi ritratti dall’obiettivo di Graziella Vigo per ‘Live your vision – ritratti in chiaro e scuro’, in mostra a Palazzo Clerici dal 21 al 23 ottobre per sostenere la prevenzione e la cura della cecità nel mondo. Fino al 25 ottobre, inoltre, mandando un sms al numero 48582, è possibile donare un euro necessario per l’acquisto di una dose di vitamina A e prevenire la cecità infantile nei Paesi in via di Sviluppo. L’iniziativa, promossa da Cbm Italia Onlus e patrocinata dal Comune di Milano, è stata presentata a Palazzo Marino dal Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri e dall’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna. “A Milano la solidarietà oltrepassa i confini della città – ha detto il Presidente Palmeri – e si apre al mondo grazie a Cbm, associazione Benemerita dal 7 dicembre 2008, capace di coniugare organizzazione professionale e impegno sociale per la prevenzione di cecità e altre forme di disabilità. Istituzioni, personaggi famosi e tutti i milanesi possono contribuire alla salute di uomini, donne e bambini che vivono nelle zone più povere del Pianeta”. “Secondo l’Istat – ha spiegato l’assessore Landi di Chiavenna – la Lombardia è la prima Regione italiana per numero di ciechi, e si stima che gli ipovedenti siano il triplo. L’azione di sensibilizzazione sulla necessità di controlli regolari della vista ad ogni età e la diffusione di una cultura della prevenzione precoce delle malattie oculari devono quindi essere incessanti. L’impegno deve però varcare i confini della nostra Regione e dell’Italia per raggiungere quei Paesi in via di sviluppo dove la cecità vuol dire anche povertà ed emarginazione”. .  
   
   
EMILIA ROMAGNA: NOMINA ISTITUTO BENI ARTISTICI, CULTURALI E NATURALI  
 
Bologna, 21 ottobre 2009 - La Regione comunica l´intenzione di procedere alla nomina di un componente in seno al Consiglio direttivo dell´Istituto dei beni artistici, culturali e naturali, in sostituzione di un membro dimissionario. La nomina è di competenza della Giunta regionale e la scadenza dell´incarico è ottobre 2011. .  
   
   
CULTURA. A PALAZZO REALE LA MOSTRA “SHUNGA. ARTE ED EROS NEL GIAPPONE DEL PERIODO EDO”  
 
Milano, 21 ottobre 2009 - L’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory ha presentato ieri la mostra “Shunga. Arte ed Eros nel Giappone del periodo Edo”, in programma a Palazzo Reale dal 21 ottobre, al 31 gennaio 2010. “Un’occasione per conoscere un differente risvolto della cultura del Giappone – ha spiegato l’assessore - e comprendere, con le cifre della sessualità e della sensualità dei romanzi del mondo fluttuante, una spiritualità individuale e collettiva, appartenente a una comunità inconfessabile. La comunità degli amanti che, in altro contesto, lo scrittore Maurice Blanchot rilegge sull’esperienza-limite di una nuova forma di oscillazione fra l’eccesso e l’abbandono per cui ‘gli amanti eternamente separati, come se la morte fosse in loro, non sono separati né divisi, inaccessibili e, nell’inaccessibile, sotto un rapporto infinito’”. Dopo il grande successo della mostra “Samurai”, Palazzo Reale e la Fondazione Antonio Mazzotta affrontano nuovamente un’epoca d’oro della storia giapponese, il periodo Edo (1603-1867), presentando la più grande esposizione mai realizzata di stampe giapponesi di soggetto erotico, gli Shunga, assieme a una selezione di preziosi kimono e una altrettanto significativa scelta di antiche pitture anch’esse di soggetto erotico. Come già avviene per la mostra che Palazzo Reale dedica a Edward Hopper, sia il giovedì che il sabato l’esposizione degli Shunga sarà aperta al pubblico sino alle 22. 30. La mostra, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune, è il risultato di un lungo lavoro condotto dal Museo delle Culture di Lugano, che ha ideato l’esposizione e coordinato la ricerca scientifica. La sua realizzazione è il frutto della collaborazione tra il capoluogo lombardo e la città svizzera, dove la mostra si sposterà nell’autunno del 2010 e rientra nel programma “Milano-mondo”, che mira a evidenziare le dimensioni internazionali della città e ad elaborare nuove proposte per la sua crescita nel panorama artistico globale in previsione di Expo 2015. Gli Shunga, termine giapponese che letteralmente significa «immagini della primavera», sono opere a soggetto erotico considerate tra le più significative espressioni della corrente artistica dell’ukiyo-e. Create con la tecnica della stampa xilografica (dal 1791 anche policroma), esse raggiunsero la loro massima fioritura nel periodo dello shogunato dei Tokugawa, tra il 1603 e il 1867. Gli Shunga esprimono i valori del nuovo ceto borghese delle grandi città - composto da mercanti, artigiani e artisti, escluso dal potere politico, ma economicamente fiorente - con il quale si affermò in quegli anni una concezione edonistica dell’esistenza, in contrasto con la rigida morale neoconfuciana, sostenuta dalla classe guerriera dei Samurai che reggeva il governo centrale del Giappone. Questi cittadini offrivano un esempio di vita raffinata, ostentando il lusso, organizzando feste, frequentando i teatri e le case di piacere: così il termine ukiyo-e, che designava l’arte ispirata a tale genere di vita, diventa sinonimo di “moderno”, alla moda, esprimendo una sorta di filosofia incentrata sul gusto di un’esistenza piacevole e, per quanto possibile, appagante dei desideri personali. Superando i divieti e gli ostacoli del potere politico, gli Shunga si affermarono come componente fondamentale della produzione dei più importanti artisti del tempo come Harunobu, Koryusai, Kiyonaga, Utamaro e Hokusai. Furono molto apprezzati sia come stampe a se stanti, pubblicate generalmente in album di 12 fogli e destinate a un pubblico di amatori d’arte, sia come illustrazioni per libri erotici fruiti soprattutto attraverso le librerie ambulanti a prestito. I libri Shunga inoltre erano destinati all’educazione delle cortigiane e delle fanciulle che andavano spose, come utile vademecum per l´avviamento alla vita sessuale, oppure inseriti nei bauli dei guerrieri, per il loro potere di preservare dalla distruzione e di condurre alla vittoria. Gli Shunga furono espressione di un’ideologia che fece da contraltare visivo a una produzione letteraria piena di sensualità che si affermò con i cosiddetti “romanzi del mondo fluttuante”, opere di scrittori come Ihara Saikaku e Ejima Kiseki. Collezionate segretamente in Europa a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, dopo che il Giappone fu costretto ad aprire le sue isole alle navi straniere e agli scambi commerciali col mondo occidentale, esse furono motivo di ispirazione diretta di letterati e artisti della levatura di Zola, di Van Gogh, di Toulouse-lautrec e di Klimt, e influirono in modo significativo sulla riflessione artistica nell´ambito dell´Orientalismo della fine del Xix e dell´inizio del Xx secolo. Considerati per molto tempo immagini di carattere pornografico, nonostante il loro altissimo valore artistico, gli Shunga sono stati da più di venti anni rivalutati sia come espressione «alta» della cultura giapponese e specchio raffinato dei costumi del loro tempo, sia come uno dei vertici assoluti dell´espressione dell´eros nell´arte. .