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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 14 Ottobre 2011
MORBEGNO: 104 EDIZIONE MOSTRA DEL BITTO – 14, 15 E 16 OTTOBRE  
 
Alla Mostra del Bitto grandi degustazioni per grandi vini: eleganti abbinamenti per Sforzato e Valtellina Superiore docg nella stagione della raccolta delle uve sui terrazzamenti immortalati da Ermanno Olmi. Esperienze slow, a numero chiuso, che si possono prenotare on line. Solo il maestro Ermanno Olmi, con la poesia delle immagini, è riuscito a catturare il vero senso del lavoro sui terrazzamenti vitati della Valtellina, incastonati tra le Alpi Retiche: la passione e l’amore che animano i viticoltori, la preziosità del vitigno Nebbiolo Chiavennasca sono racchiusi nel documentario Rupi del Vino. La vendemmia tardiva in Valtellina quest’anno è illuminata da sole: dalle uve nasceranno i prestigiosi vini rossi Sforzato e Valtellina Superiore docg premiati e pluridecorati. La 104^ Mostra del Bitto celebra i grandi ambasciatori dell’eccellenza agroalimentare della provincia di Sondrio con grandi degustazioni organizzate dal Consorzio di tutela dei vini di Valtellina e guidate dai sommelier dell’Ais. Momenti da vivere intensamente, ad un ritmo slow, per assaporare tutto quanto è racchiuso in un bicchiere di rosso: un tradizione antica e uomini veri che la tramandano di generazione in generazione con immutata passione. Per gli appassionati del buon bere il cadeau è rappresentato da una novità assoluta: la degustazione guidata “Valtellina: grandi vini incontrano grandi formaggi” che propone seducenti abbinamenti tra le esclusive Riserve e le migliori forme della tradizione casearia locale. Ciascuna delle sei sessioni (venerdì ore 19.30; sabato ore 16, 19 e 21; domenica ore 14.30 e 17.30) sarà ristretta alla partecipazione di 30 persone, per un costo di 10 euro. Prenotazioni direttamente alla Mostra del Bitto oppure on line su http://www.storevaltellina.it/ . E se non fosse abbastanza, 27 ore di degustazioni presso il Banco d’Assaggio che offrirà una panoramica completa della produzione vitivinicola valtellinese: vini, etichette e annate diverse per scoprirne tutte le sfaccettature. Da vedere e ammirare le botti di barrique che hanno protetto l’affinamento dello Sforzato trasformate in creazioni artistiche dai maestri artigiani  
   
   
SAPORI BOEMI IN UN ANGOLO DEL TRENTINO - DAL 29 AL 31 OTTOBRE RITORNANO IN VALLE DI LEDRO I PIATTI TIPICI DELL’ESODO IN BOEMIA DURANTE LA PRIMA GUERRA MONDIALE  
 
Maggio 1915: alla vigilia dell’entrata in guerra dell’Italia tutte le popolazioni del Trentino (allora parte dell’impero austro-ungarico) a ridosso del confine italiano vengono evacuate con la forza dai loro villaggi e trasferite in massa nelle terre della Bassa Austria e soprattutto della Boemia (l’attuale Repubblica Ceca). Tra queste anche gli abitanti della Valle di Ledro, territorio di confine tra il Garda e la provincia di Brescia, che dopo quattro anni d’esilio forzato, al momento del ritorno in patria nel 1919 portarono con sé anche alcune ricette della cucina boema che successivamente, di generazione in generazione, vengono tramandate fino ai giorni nostri entrando stabilmente nei menù della ristorazione ledrense. A questi piatti che ricordano una delle pagine più vivide e toccanti della storia trentina, quattro ristoranti della Valle di Ledro dedicano un speciale weekend, quello dal 29 al 31 ottobre prossimi, durante il quale sarà possibile gustare gnocchi boemi e goulash, polenta di patate e livanze, ovvero alcune delle ricette più tipiche della tradizione boema tramandate e rivisitate dagli chef della Valle di Ledro Per assaporare al meglio la cucina boema, anche una proposta vacanza “Cucina dell’esodo” che comprende: tre notti in hotel, B&b o camping, una cena con specialità tipiche boeme, un’ escursione guidata di mezza giornata in Valle di Ledro e un cesto di prodotti locali a partire da 140 euro. Per maggiori informazioni www.Vallediledro.com /sapori -  info@vallediledro.Com  – www.Vallediledro.com  
   
   
MISINTO (PIAZZA MOSCA 9): “BOLLICINE IN FESTA” - OTTAVA EDIZIONE DELL’EVENTO PROMOSSO DA AIS MONZA E BRIANZA DOMENICA - 16 OTTOBRE  
 
Dopo il grande successo ottenuto nelle precedenti edizioni, ritorna nel Municipio di Misinto (Mb) “Bollicine in Festa”, rassegna dedicata alla degustazione dei principali spumanti a metodo classico italiani, con particolare attenzione a quelli prodotti in Lombardia. Novità di questa edizione, una sessione aperta ai piccoli vigneron produttori di Champagne meno conosciuti al grande pubblico. “Arrivare all’ottava edizione di una manifestazione di questo genere è indubbiamente una bella soddisfazione – sottolinea l’organizzatore Fabio Mondini direttore dei corsi dell’Associazione Italiana Sommelier Mb – via via la rassegna è cresciuta toccando lo scorso anno ben 400 visitatori che hanno preso parte alla manifestazione nella bella cornice del Comune di Misinto. Quest’anno circa 40 produttori provenienti in particolare dalla nostra regione proporranno al pubblico i loro prodotti migliori serviti dai nostri sommelier. Abbiamo aggiunto, inoltre, alcuni piccoli produttori di Champagne per dare un valore aggiunto alla manifestazione”. L’evento vede il patrocinio del Comune di Misinto  
   
   
STRASSOLDO: IN AUTUNNO, FRUTTI, ACQUE, CASTELLI – 22/23 OTTOBRE 2011  
 
Ritorna il 22 e 23 ottobre 2011 (orario continuato 9 – 19) la bellissima manifestazione “In Autunno: Frutti, Acque e Castelli” proposta per rendere visitabili i castelli di Strassoldo di Sopra e di Sotto in un magico intreccio tra storia, fantasia, creatività ed ambiente naturale. L’evento è molto atteso dalle persone romantiche che desiderano immergersi in un’atmosfera suggestiva per assaporare l’antica storia del luogo e scoprire le novità proposte da espositori selezionatissimi (artigiani, antiquari, decoratori ed artisti d’eccellenza) inseriti armoniosamente negli interni dei due castelli, nella cancelleria, nel foledôr, nella pileria del riso e nella vicinìa. I tanti visitatori affezionati sanno bene che si tratta di un momento ideale per pensare ad acquisti natalizi unici ed originali senza per questo avere un prezzo esoso. Essendo l’autunno il momento giusto per piantare arbusti e piante, nel parco del Castello di Sopra ci saranno anche eccellenti vivaisti con piante insolite, perenni, aromatiche, succulente, rose di ogni genere, agrumi di Sicilia ed antiche specie da frutto. Non mancheranno nemmeno romantici mobili da giardino. Il programma sarà arricchito da visite guidate al parco del castello di Sotto in compagnia della proprietaria ed borgo castrense con una guida autorizzata, mini concerti di musica antica, visite a siti limitrofi, conferenze di giardinaggio, gite in fuoristrada tra i vigneti ed angoli enogastronomici curati. L’atmosfera dei castelli d’acqua, così chiamati perché localizzati sulla linea delle risorgive, tra il Tagliamento e l’Isonzo, dà luogo ad una magia quasi surreale: la natura ed i parchi sono splendidi e le antiche mura del borgo medievale sono intrise delle vicende storiche che qui si sono susseguite a partire dall’epoca romana. L’entrata alla manifestazione è a pagamento: biglietto unico di € 10 per entrare negli interni dei due castelli, nel Foledôr, nella Cancelleria, nella Pileria e nel brolo/area vivaisti/parco castello di Sopra (il parco del castello di Sotto non é compreso). Bimbi fino a 5 anni gratis / 6-12 anni = € 4. Riduzioni per gruppi di almeno 25 pax. Nota: per le persone interessate solamente alle piante è previsto anche un biglietto per la sola zona brolo/area vivaisti – prezzo: Euro 4 adulti ed Euro 2 bimbi. Note & consigli: * Per trovare meno pubblico si consiglia di privilegiare la giornata del sabato o la mattina della domenica. * Parcheggio consigliato: quello del Palmanova Outlet Village di Aiello, cittadella dello shopping con 90 spacci aziendali di marca, che metterà gentilmente a disposizione anche un bus navetta che collegherà l’Outlet (ingresso principale) con Strassoldo (per Joannis) sabato e domenica dalle 08.30 alle 19.00. * Altre attrattive della zona da inserire nella gita a Strassoldo: Aquileia (antica colonia romana), Grado (antica cittadina costiera), Palmanova (fortezza rinascimentale), Villa Manin (dimora ultimo doge di Venezia) ed molte altre. Per consigli scrivere ad: info@castellodistrassoldo.It L’evento si terrà anche in caso di pioggia in quanto organizzato negli interni Ristoranti locali (*quelli che offrono anche alloggio): -Trattoria “Al Cavallino”, Strassoldo, t.0431-93100 - - Agriturismo “San Gallo” *, Strassoldo, t.0431-93039 - ”Rainbow-sapori alla piastra”, Strassoldo, t.3395753886 - Agriturismo “Casabianca” *, Ss Cervignano- Palmanova, t.0432-924723 - Ristorante “Forum Julii” *, Strassoldo, t.0431-93397/8 - Ristorante “La Rotonda” *, Cervignano d.Fr., t.0431-30751 - Pizzeria “Chichibio”, Cervignano d.Fr, t.0431- 32704 - Ristorante “Cina” *, Strassoldo, t.0431-93354 - Trattoria “Il Quadrifoglio”, Privano, t.0432-928591 - "Dok dall´Ava", Palmanova Outlet Village, t. 0432-836488 Iniziative Collaterali che si terranno il week-end della manifestazione: Sabato 22 ottobre 2011: * Conferenza di giardinaggio ”Luoghi con un´anima: piante e persone nei giardini francesi” del dott. Daniele Altieri - h. 18 sede della Pro Loco (ingresso libero). Sabato 22 ottobre 2011 e domenica 23 ottobre 2011: * Visite parco castello di Sotto, guidate dalla co. Ombretta Strassoldo. Prezzo € 4 (non comprese nel biglietto manifestazione). Sabato h.16 e domenica h.11-15-16-17. * Visite guidate gratuite esterne al borgo dei castelli, con guida turistica autorizzata. Partenza: Porta Cisis (vicino ufficio Pro Loco) - h. 11 - 15 e 17. * Angoli gastronomici nella corte castello di Sopra ed in vari punti del paese a cura di associazioni locali. Domenica 23 ottobre 2011: * Musica antica ispirata all’autunno * Visite in fuoristrada/degustazioni vino alla Tenuta Ca’ Bolani, Molin di Ponte – ore 10.00 – 12.00 e 16.00 – 18.00. T.335 7262404. Iniziativa Collaterale che si terrà il week-end successivo a quello della manifestazione: Sabato e domenica 29 e 30 ottobre 2011 Nel Parco di Villa Kechler de Asarta di Fraforeano (Ronchis di Latisana) Evento giapponese, con visite guidate al parco romantico ottocentesco della villa, conferenza, corsi introduttivi di ikebana, vivai specializzati, crisantemi, presentazione di un libro dedicata al parco. Ingresso Eur 6. Per info: www.Parcodifraforeano.it  - info@parcodifraforeano.It . Organizzato e promosso dall’Associazione Europea Valorizzazione Castelli, Palazzi e Giardini Storici info@castellodistrassoldo.It - www.Castellodistrassoldo.it  
   
   
A DOMODOSSOLA LA QUARTA MOSTRA POMOLOGICA DEL VERBANO CUSIO OSSOLA  
 
Una vetrina per mele e pere di antiche varietà, recuperate in questi anni grazie a un progetto sostenuto dall’Assessorato Provinciale all’Agricoltura del Vco e realizzato dalla Cooperativa Sociale “Il Sogno”: è quanto prevede la quarta Mostra Pomologica del Verbano Cusio Ossola, che si terrà a Domodossola al Collegio Rosmini fino a sabato 15 ottobre. Alle 9 di sabato spazio alla vendita dei prodotti agro-alimentari del territorio nel cortile del collegio e alla distribuzione di frittelle di mele. In programma anche una dimostrazione pratica di potatura. La mostra si conclude con un incontro dibattito dal tema “la valorizzazione delle antiche varietà di mele quale contributo allo sviluppo della frutticoltura”. Www.provincia.verbania.it    
   
   
UNA DOMENICA A SPASSO TRA I GIOIELLI DEL BAROCCO PIEMONTESE - VISITE GUIDATE GRATUITE NELL’AMBITO DI “OTTOBRE MUSEI”  
 
Nel mese dedicato ai beni culturali braidesi, non poteva mancare un appuntamento per approfondire le numerose testimonianze di età barocca nella città della Zizzola. Così, domenica 16 ottobre, nell’ambito dell’iniziativa “Ottobre Musei”, partiranno da piazza Caduti per la Libertà - cuore pulsante del centro storico - due visite guidate alla scoperta de “I gioielli del Barocco piemontese”, con partenza alle ore 10 e alle ore 16 e durata di circa due ore. Il Seicento e il Settecento furono per la città epoche di ampio respiro, nel corso delle quali il fervore religioso ed il fiorire di interessi non comuni per le arti favorirono, grazie anche alla florida situazione finanziaria di parecchie famiglie, la nascita di edifici consacrati al culto e palazzi di notevole interesse architettonico. Dalla chiesa barocca di Sant’andrea eretta nel 1682 su disegno del Bernini sotto la guida di Guarino Guarini alla tondeggiante facciata del Palazzo Municipale; dalla Chiesa di Santa Chiara - meraviglioso capolavoro dell’architetto regio Bernardo Antonio Vittone - a via Cavour e via Vittorio Emanuele, arterie principali della città fiancheggiate da splendidi palazzi, è un trionfo di gusto e bellezza, a celebrare ed esaltare la classica architettura piemontese del periodo. Notevoli anche gli esempi di architettura civile, da palazzo Garrone a palazzo Mathis, senza dimenticare le settecentesche chiese di San Giovanni e di Santa Maria degli Angeli. Per ultimo, è d’obbligo la visita alla Chiesa della Trinità, comunemente detta “dei Battuti Bianchi”, eretta nel 1624 e mirabilmente restaurata nel 1832 con sfarzosi stucchi e dipinti. La visita guidata “I gioielli del Barocco Piemontese” è gratuita e aperta a tutti, previa prenotazione all’Ufficio turismo e manifestazioni del Comune di Bra, al numero 0172/430185 o all’indirizzo e-mail: turismo@comune.Bra.cn.it. L’iniziativa “Ottobre Musei” è promossa dal Comune e dai Musei di Bra con il sostegno della Regione Piemonte. Info: Città di Bra – Ufficio turismo e manifestazioni - tel. 0172.430185 – turismo@comune.Bra.cn.it  - infopoint@comune.Bra.cn.it - www.Turismoinbra.it  - www.Comune.bra.cn.it  
   
   
ANDAR PER CANTINE: BRESCIA E VERONA UNITE NEL SEGNO DEL LAGO  
 
Il 16 ottobre la manifestazione sarà dedicata a Bardolino, Custoza e Lugana. Tre denominazioni coinvolte, dieci comuni, due province, accoglieranno i visitatori gourmet. Il 16 ottobre Andar per Cantine unirà la sponda veronese e quella bresciana del lago di Garda. La manifestazione itinerante, organizzata dall’associazione Lagodigarda tutto l’Anno con il sostegno di Unicredit, dedicherà la seconda tappa a Bardolino, Custoza e Lugana. Tre vini molti diversi fra loro, che si potranno degustare nelle cantine aderenti e nei dieci comuni coinvolti: Brenzone, Castelnuovo del Garda, Cavaion Veronese, Desenzano del Garda, Garda, Malcesine, Peschiera del Garda, Pozzolengo, Sirmione, Torri del Benaco. Nella piazza principale di queste cittadine sarà allestita un’“Oasi”, banco d’assaggio dove si potranno degustare una selezione di vini delle tre denominazioni. Nelle cantine aderenti, invece, si incontreranno personalmente i produttori che offriranno, in ciascuna, un vino abbinato ad un prodotto del territorio. Spazio particolare sarà dedicato all’olio extravergine d’oliva, altra eccellenza del lago. Ogni visitatore potrà scegliere il proprio percorso grazie ad una mappa che indicherà i Comuni e le cantine aderenti. Per una giornata, quindi, dalle 11 alle 18, si potranno alternare la visita ai centri storici gardesani agli incontri con chi ha fatto del vino una scelta di vita. Filo conduttore saranno le tre denominazioni Bardolino, Custoza, e Lugana. Il Bardolino è prodotto da uve Corvina e Rondinella. La tradizionale versione “in rosso” è affiancata dal Chiaretto (anche Spumante), che negli ultimi anni ha registrato un vero e proprio record di consensi, soprattutto tra i giovani. Il Custoza è un vino bianco ottenuto principalmente da uve Garganega e Trebbianello sulle colline tra Verona e il Garda. Il Lugana, infine, è un vino bianco longevo, ottenuto da uve Turbiana, prodotto nell’area a cavallo tra il Garda bresciano e quello veronese. Il 23 Andar per Cantine si sposterà a nord del lago per fare conoscere le doc Valdadige, Terra dei Forti e Trentino. Come per il 16 l’evento affiancherà le “Oasi” alla visita alle cantine. Si completerà così il “tour” dei profumi e dei sapori del Garda. Andar per Cantine diverrà quindi un’originale proposta che unisce pubblico e privato per la promozione turistica in una stagione in cui, finalmente, il Lago torna ad essere meno affollato e più vivibile. Per informazioni: info@lagodigardatuttolanno.It  tel. 045 7238003  
   
   
GIORNATA MONDIALE DELL´ALIMENTAZIONE - LA REGIONE EMILIA ROMAGNA INVITA A TRASCORRERE UNA DOMENICA IN FATTORIA.  
 
Bologna - Una domenica in campagna, per riscoprire il valore etico, ambientale, sociale del cibo e l’importanza delle nostre scelte alimentari. E’ la proposta che arriva dalla Regione Emilia-romagna in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, in programma il prossimo 16 ottobre: 80 le aziende agricole che aderiscono al progetto in tutto il territorio regionale, accomunate dalla scelta di tecniche di coltivazione rispettose del’ambiente e dalla vendita diretta dei prodotti. Con il tema “Prezzi degli alimenti. Dalla crisi alla stabilità” l’edizione 2011 della Giornata dell’Alimentazione punta l’attenzione proprio sugli squilibri e le contraddizioni che caratterizzano a livello mondiale il comparto agroalimentare e sottolinea l’esigenza di ripensare l’attuale modello di agricoltura. Proprio in questa prospettiva la Regione in collaborazione con le Province invita i cittadini a trascorrere una giornata in fattoria per toccare con mano le opportunità offerte dall’agricoltura locale, attenta all’ambiente e al territorio, presidio essa stessa della biodiversità e delle tradizioni rurali. “Un’ agricoltura – spiega l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni – in grado di coniugare tre obiettivi importanti: qualità ai cittadini con prodotti freschi e genuini, qualità all’ambiente grazie a tecniche di coltivazione sempre più sostenibili e varietà tipiche del territorio, giusto reddito agli agricoltori che oggi costituiscono l’anello debole di tutta la filiera agroalimentare”. Le Fattorie che aderiscono alla Giornata dell’Alimentazione fanno parte della Rete regionale delle Fattorie Didattiche e Fattorie Aperte. Dalle 10 alle 18 offriranno ai visitatori percorsi didattici e informativi, degustazioni e possibilità di acquisto di prodotti a chilometro zero.  
   
   
FIERA DEL MAIS E DEI CAVALLI A VIGONE  
 
Dal 13 al 16 ottobre a Vigone è protagonista la Fiera del mais e dei cavalli, che celebra ogni anno la tradizione contadina del luogo. Il territorio di Vigone e del pinerolese è conosciuto infatti da sempre per la sua fertilità, che permette di ottenere le migliori produzioni di mais d´Italia e d´Europa e sulle stesse terre si allevano i cavalli destinati a diventare i campioni del trotto mondiale. Proprio a Vigone ha trovato casa anche il cavallo più noto a tutti gli appassionati di ippica e non, Varenne. Nel ricco programma della manifestazione figurano laboratori del gusto, appuntamenti enogastronomici, mostre, spettacoli equestri e la fiera agricola. Www.terredelmais.it  
   
   
LA FIERA DEL MARRONE DI CUNEO FA 13  
 
La Fiera nazionale del Marrone rappresenta una delle vetrine più prestigiose delle produzioni tipiche del territorio piemontese. Per quattro giorni Cuneo si riempie di golosi sapori, inebrianti profumi e splendidi colori con centinaia di espositori provenienti da ogni parte del Piemonte, dall’Italia e da alcuni paesi europei. Il marrone rappresenta il fulcro della manifestazione. La manifestazione qualifica e promuove sempre di più il castagno da frutto e da legno, tutelandone e incentivando la commercializzazione. Al contempo rappresenta anche un’imperdibile occasione per incentivare il turismo locale cuneese valorizzando la bellezza della città di Cuneo e delle vallate circostanti e pubblicizzandone le specificità territoriali enogastronomiche. La sua tredicesima edizione si svolge dal 13 al 16 ottobre 2011, come di consueto, nel centro storico del capoluogo su una superficie che supera i 12 mila metri quadrati. Nel 2005 la manifestazione ha ottenuto la qualifica di mostra mercato regionale e nel 2009 nazionale. La collaborazione con le associazioni di categoria è garanzia per la promozione del territorio, la valorizzazione delle produzioni locali e la crescita qualitativa degli espositori. Da quattro anni la sinergia con le associazioni di categoria interessate, Slow Food e l’Atl del Cuneese, ha portato alla creazione di un disciplinare per la selezione delle aziende che premia le produzioni locali di qualità e tradizione garantendo così un continuo miglioramento degli spazi espositivi e creando le migliori condizioni commerciali per le aziende espositrici. Accanto ai momenti esclusivamente enogastronomici gli organizzatori hanno pensato a proposte turistiche, iniziative culturali, didattiche e di intrattenimento per creare un evento capace di attrarre non solo gli appassionati del gusto, ma chiunque desideri vivere un fine settimana a stretto contatto con la genuinità, l’artigianato, le tipicità e il folklore delle valli cuneesi, abbinate ai migliori prodotti d’Italia e d’Europa. La fiera, iniziata giovedì 13 ottobre, si tiene in via Roma, nelle piazze Torino, Virginio e Galimberti e in largo Audifredi, nelle giornate di venerdì 14 e sabato 15 (dalle ore 10 alle 23) e domenica 16 (dalle ore 10 alle 21). L’ingresso è libero. Www.marrone.net    
   
   
SAPORI ANTICHI E PRODOTTI DI QUALITÀ IMBANDISCONO LE TAVOLE DI BRISIGHELLA (RA)  
 
Alla fine di ottobre un doppio appuntamento per degustare Mora Romagnola, Agnellone e Castrato Qc Mora Romagnola, Agnellone e Castrato saranno i protagonisti di due eventi golosi in programma a Brisighella (Ra) sul finire del mese di ottobre. Domenica 23 ottobre, le carni e i prodotti che si potranno assaporare sono saranno quelli dell’Agnellone e del Castrato Qc cui è dedicata una propria sagra. Il programma della sagra prevede: dalle ore 9 l’esposizione di ovini e caprini e dalle ore 10 l’apertura della mostra-mercato Copaf dei prodotti tipici e dell´artigianato locale. Alle ore 11.30 si aprirà lo stand gastronomico dove sarà possibile degustare prelibate pietanze e grigliate con le carni di agnellone e di castrato. Nel pomeriggio prenderà il via un ricco programma con intrattenimenti musicali e culturali. Alla Mora Romagnola, pregiato suino nero autoctono di questo spicchio di regione che solo pochi anni fa rischiava l’estinzione, è dedicata la “Fiera delle biodiversità animali”, in programma tutta la giornata di domenica 30 ottobre. Qui sarà possibile degustare i pregiati salumi e le saporite carni di Mora e fare acquisti nel mercatino dei prodotti Copaf, il Consorzio per la valorizzazione dei prodotti tipici dell´Appennino faentino e forlivese, tra cui appunto la Mora Romagnola. Mora Romagnola 335.000 “suini neri” popolavano agli inizi del ‘900 le valli e le colline dell’Appennino romagnolo. Solo nel 1942, a Faenza, un convegno di zootecnici ne definì con precisione i caratteri di razza e ne codificò la denominazione: Mora Romagnola. Maiale antico, di diretta derivazione dal progenitore di molti maiali europei, il sus celticus, che arrivò da queste parti con le invasioni barbariche nel Iv e V secolo d.C adattandosi perfettamente ai nostri habitat, per secoli ha rappresentato un fondamento dell’economia agricola rurale. Basti pensare che le dimensioni dei boschi si misuravano con il numero di suini che erano in grado di nutrire. Nel secondo ‘900 condizioni socio-economiche e soprattutto nuove domande produttive, contestualmente alla progressiva intensificazione dell’allevamento suino, portarono a un crescente e continuo calo della popolazione di Mora Romagnola. Nel 1949 se ne contavano 22.000 capi, per lo più concentrati nell’area del comprensorio dell’appennino faentino, ove resistevano in quanto utilizzate per ottenere quello splendido incrocio da carne che per molti anni fu il “Fumato di Romagna”. Purtroppo la richiesta di carni sempre più magre e di razze sempre più precoci portò la Mora Romagnola all’oblio e quasi alla sua estinzione. Agli inizi degli anni ’70 se ne sentiva molto raramente parlare in sperduti allevamenti dell’appennino faentino dove rappresentava, per romantici allevatori, quasi una reliquia del tempo che fu. Comunque il fascino di questa razza e il ricordo della gran qualità e gusto degli insaccati da essa ricavati non cessò mai di battere nel cuore degli uomini di Romagna. Uno di questi, Mario Lazzari di Faenza, all’alba degli anni ’80 si mise in testa di recuperare questa razza e quindi iniziò con passione la ricerca degli ultimi esemplari sperduti. Oggi, grazie a lui, all’Apa di Ravenna, al Copaf e agli altri allevatori che hanno saputo apprezzare il valore delle carni e la sua ragione di vita nel contesto territoriale e culturale, la Mora Romagnola è salva e comincia ad essere conosciuta e diffusa. Sono una quarantina gli allevamenti in Romagna (una trentina solo nella provincia di Ravenna) e circa 1.500 i capi esistenti Agnellone e Castrato Qc Le carni a Qualità Controllata (Qc) sono ottenute da agnelloni e castrati prodotti tipici della tradizione contadina locale che oggi sono allevati secondo un Disciplinare di Produzione con regole ben precise. Per quanto riguarda l’agnellone, gli animali devono avere un’età compresa tra i 70 e i 180 giorni con peso vivo tra i 25 e i 50 kg. Le carni devono avere un colore rosa o rosa scuro. Il colore del grasso deve essere bianco o bianco crema senza tendere al giallo. Il castrato, invece, ha un’età di macellazione compresa tra i 5 e i 12 mesi di vita, con il peso vivo compreso tra i 40 e i 100 kg. Le carni devono avere un colore rosa scuro, senza colorazioni anomale. Anche in questo caso il colore del grasso deve essere bianco o bianco crema senza tendere al giallo. La Regione Emilia-romagna ha coniato il marchio Qc a favore dei prodotti agroalimentari ottenuti nel territorio regionale con le tecniche di produzione integrata, rispettose della salute e dell’ambiente. I prodotti contrassegnati col marchio Qualità Controllata garantiscono il consumatore perché adeguati controlli assicurano il rispetto di standard di qualità definiti da appositi disciplinari di produzione. La garanzia, in questo caso, si estende anche alla fase successiva e all’allevamento, cioè alle operazioni di conservazione e trasformazione della materia prima. I prodotti Qc sono: frutta fresca e conservata, verdura fresca e conservata, cereali (farina e pane), vino, olio, miele, oltre alle carni. Info. Per il pubblico 0546 81166 www.Terredifaenza.it  
   
   
“FUORI DI ZUCCA” A SANTA MARIA MAGGIORE  
 
A Santa Maria Maggiore torna, sabato 15 e domenica 16 ottobre, “Fuori di Zucca”, manifestazione che unisce enogastronomia e divertimento per piccoli e grandi, musica e degustazioni. Si inizia sabato a partire dalle 10:30, quando tutto il paese si vestirà d’arancio, grazie ai numerosi allestimenti scenografici dedicati alla zucca, ospitati negli angoli più suggestivi del centro storico e nelle vetrine dei negozi. Domenica a partire dalle 11 aperitivo in piazza a base di zucca. In programma anche la prova dello “zuccometro”, che si concluderà con l’individuazione della zucca più grande. Www.distrettolaghi.it/    
   
   
CALESTANO: UN MESE ALL’INSEGNA DEL TARTUFO  
 
A Calestano per cinque domeniche, dal 16 ottobre al 13 novembre, la 21esima edizione della Fiera nazionale del Tartufo nero di Fragno. Saranno cinque domeniche all?insegna della buona gastronomia, della tradizione, dello sport e del divertimento. Compie 21 anni la Fiera nazionale del Tartufo nero di Fragno che torna a Calestano e dintorni dal 16 ottobre al 13 novembre con un programma denso di eventi, legati ovviamente al prezioso tubero. L?iniziativa è realizzata dalla Pro Loco e dal Comune di Calestano, con il sostegno della Regione Emilia Romagna, della Provincia e della Comunità Montana Unione dei Comuni Parma Est, e la collaborazione di: Strada del Prosciutto e dei Vini dei Colli di Parma, Consorzio Qualità tipica Val Baganza, Camera di Commercio di Parma, Cariparma Credit Agricole, Confesercenti e Ascom. "Non si tratta di una fiera che riguarda solo Calestano ma di un evento di carattere nazionale e internazionale, reso possibile grazie agli Enti, ai volontari, a tutti quelli che si sono adoperati per valorizzare il tartufo: un prodotto di grande eccellenza del nostro territorio - ha detto il vicepresidente della Provincia Pier Luigi Ferrari, presentando l´iniziativa questa mattina al Parma Point -. Una kermesse che riveste un ruolo importante anche dal punto di vista economico e turistico: l´anno scorso si sono registrate circa 100mila presenze". "Questa è una tappa fondamentale di un lungo percorso legato alla valorizzazione del tartufo, un percorso iniziato diversi anni fa che ci ha portato già a risultati importanti, come la piantumazione del tartufo, la registrazione del marchio e la messa in opera del Borsino del tartufo", ha affermato il sindaco di Calestano Maria Grazia Conciatori. In programma cinque giornate ricche di iniziative, a partire da quelle enogastronomiche. Nel borgo medievale si terrà il Mercatino del tartufo: bancarelle di prodotti tipici, artigianato e hobbistica, ma anche degustazioni e vendita di prodotti enogastronomici, dalle focaccine al tartufo alle caldarroste, dalle frittelle al vin brulé. Inoltre, nei ristoranti, trattorie e agriturismi di Calestano e dintorni saranno proposti tutte le domeniche menù a tema. In occasione del mercato sarà anche istituito un Borsino del Tartufo, come ha spiegato il presidente del Consorzio Qualità Tipica Val Baganza Giuseppe Maghenzani: "Il borsino fissa settimanalmente i prezzi minimi e massimi di vendita del tartufo, regolamentando quindi il mercato. In questo modo gli acquirenti potranno essere certi che il prezzo corrisponda effettivamente alle caratteristiche del prodotto". La Fiera, come detto, non propone però solo eventi enogastronomici. Venerdì 28 ottobre, all´Auditorium Banca del Monte di Parma, si terrà il convegno internazionale di studi dedicato al tema Il genoma del tartufo: conservazione e valorizzazione, a cui interverranno studiosi italiani e stranieri. E ancora, i visitatori potranno cogliere l?occasione per partecipare a eventi sportivi, organizzati con la collaborazione di Uisp Parma, Asd Kinomana e Mtb Alta Val Baganza. Si parte domenica 16 ottobre con la quarta edizione della Tartufo Trail Running, la corsa a piedi in ambiente naturale su una distanza di 50 o 26 km. "È una delle gare più titolate a livello regionale che richiama atleti anche da fuori Italia, l?ultimo appuntamento del calendario provinciale di trail" ha spiegato Bruno Orlandini di Uisp -. "Una gara che si caratterizza anche per la sua sostenibilità e l´attenzione all´ambiente: finita la manifestazione non rimane infatti alcuna traccia del nostro passaggio". Domenica 30 ottobre l´appuntamento è invece con la Tartufo Bike, l´escursione non competitiva in mtb, uno tra più importanti appuntamenti per gli appassionati di questa disciplina nel territorio provinciale e regionale. Infine, per gli amanti del trekking e della natura, ogni domenica si terranno escursioni guidate a cura dell´Associazione di guide ambientali Terre Emerse. Non mancheranno iniziative per gli amanti della ricerca del tartufo: si potrà infatti assistere all´annuale Trofeo Gino Tanzi, che premia il tartufo più grosso raccolto in zona durante le settimane della fiera; e al Trofeo cinofilo Giuseppe Coruzzi, per il migliore cane in una gara di ricerca. Inoltre, per conoscere da vicino le tecniche di ricerca e condividere insieme a esperti l?emozione di esplorare i boschi dove è più frequente il Tartufo nero, la Pro Loco organizza, in collaborazione con alcuni tartufai locali, visite su prenotazione in tartufaia: escursioni con i tartufinie i loro cani. Spazio infine a bande e majorette, gruppi strumentali, musica nei borghi, artisti di strada, pittori e diverse esibizioni di antichi mestieri. "Siamo alla 21esima edizione della Fiera ma in realtà questa festa esiste dal 1984 - ha osservato Vittorio Bertani, presidente della Pro Loco di Calestano -. Siamo partiti con l?idea di far conoscere alla gente questo strano prodotto e di allargare la cultura del tartufo oltre i nostri confini. Dopo 28 anni possiamo dire di essere riusciti nel nostro intento: basti pensare che all?inizio le persone non sapevano neanche come cucinare il tartufo". La Fiera sarà inaugurata ufficialmente domenica 16 ottobre alle 11.15, nella Sala Borri di Calestano (via Mazzini 1). Sempre domenica alle 15 nella Sala Avis di Calestano, si terrà il convegno dedicato all?alimentazione Alla scoperta dei gioielli dell?Appennino Parmense (Tartufo, Parmigiano di Montagna, Prosciutto), organizzato dal responsabile di Diabetologia dell?Ospedale di Parma Leone Arsenio, che ha sottolineato: "Il Tartufo fa parte di quei prodotti della nostra biodiversità che abbiamo il dovere di preservare. Prodotti non indispensabili per la sopravvivenza dell?uomo ma che rivestono comunque un ruolo fondamentale: quello di rendere gustosi i piatti e quindi gradevole la nostra alimentazione". La Fiera del Tartufo nero di Fragno è inserita nel cartellone Wine Food Festival Emilia Romagna 2011 (www.Winefoodfestival.it ) Per info: Fiera nazionale del Tartufo - www.Tartufonerofragno.it  - Pro Loco di Calestano - 0525520114/327 7476467 - info@tartufonerofragno.It ; Tartufo Trail running - www.Tartufotrail.it  - info@tartufotrail.It    
   
   
APPIGNANO (MC): LEGUMINARIA - 14, 15, 16 OTTOBRE  
 
Più sapore a Leguminaria 2011 col Suino della Marca La rassegna che riscopre e valorizza i legumi, il vino, l´olio e le ceramiche – tutti rigorosamente “fatti in casa” – torna il 14, 15 e 16 ottobre ad Appignano di Macerata ancora più appetitosa: ad arricchire i suoi piatti arriva la carne della nuova razza suina allevata allo stato semi brado, gestita dall’Associazione regionale allevatori delle Marche. Merito della Provincia di Macerata che, con il progetto itinerante “...Assaggi di Raci”, apre una finestra sulle eccellenze agroalimentari del territorio e le mette in rete a fianco della Raci, la maggiore manifestazione fieristica del settore. Leguminaria c´è. E, per il nono anno consecutivo, grazie all´impegno del Comune di Appignano, della Provincia di Macerata e della Regione Marche, ci invita a scoperchiare la buona tradizione: ceci al rosmarino, fagioli con le cotiche, lenticchie con la salsiccia impreziositi dall´olio monovarietale di Mignola, a cura dell´Assam, serviti nelle ciotole di terracotta realizzate dai Maestri Vasai Appignanesi - da portare a casa con sé a fine pasto - e accompagnati dal Rosso Piceno dell´Azienda agricola Villa Forano. Quando si mangia? Venerdì e sabato a cena, dalle 19, e domenica sia a pranzo, dalle 12, sia a cena, nelle osterie allestite in centro storico dalla Pro Loco. Convegni, momenti di educazione alimentare, mercatino di prodotti tipici e bio, incontro tra produttori e consumatori, assaggi di fagiolo Solfì e cece Quercia, musica e spettacoli vanno ad arricchire la manifestazione, che domenica ospita la 1ª Mostra mercato della terracotta e della ceramica artistica, sostenuta dalla Regione nella linea intrapresa dall’assessorato per le Attività produttive a tutela dell’artigianato artistico. E se i prodotti di qualità sono un elemento fondamentale, oggi, per attrarre turisti che cercano nelle tipicità una chiave di lettura del territorio, Leguminaria è un richiamo irresistibile per chi va alla ricerca di elementi unici e esclusivi. Info: www.Leguminaria.it.  
   
   
A NOVOLI DI LECCE, IL 16 GENNAIO, SI RINNOVA UNA SUGGESTIVA TRADIZIONE POPOLARE CHE OGNI ANNO SI CONSUMA ATTORNO AD UN FALÒ DI 25 METRI DI ALTEZZA E 20 METRI DI DIAMETRO - ROY PACI, MIMMO PALADINO, MARIO CRESCI, ULIANO LUCAS PER LA MAGICA NOTTE DE LA “FÒCARA  
 
E per la tutela della festa salentina nasce la Fondazione Fòcara di Novoli con un comitato scientifico dall’alto profilo creativo e professionale Che cosa ci fanno Roy Paci e Antonio Romano in un’aula dell’Università Cattolica a Milano? Presentano la magica notte de La “Fòcara”, il fuoco più grande del bacino del Mediterraneo di cui a titolo diverso saranno protagonisti con Mimmo Paladino, Mario Cresci, Uliano Lucas e tanti altri. Un falò di 25 metri di altezza e 20 metri di diametro che viene costruito ed acceso a Novoli (Lecce), nel cuore del Salento nella magica notte della “Fòcara”. Realizzato con circa 80mila fascine di tralci di vite secchi provenienti dai feudi del Parco del Negroamaro sapientemente legate e posate con tecniche tramandate gelosamente di padre in figlio, la “Fòcara” tornerà a bruciare il prossimo 16 gennaio in occasione delle celebrazioni della festa di Sant’antonio Abate, patrono della città. Una tradizione secolare che si ripete ogni anno e che vede una lunga preparazione: dall’8 dicembre, a Novoli, inizia la costruzione del grandissimo falò che si chiude con la sua accensione la sera del 16 gennaio, vigilia della festa del Patrono e giorno in cui la “Fòcara” è la vera e unica protagonista: La mattina del 16 gennaio si compie il rito antichissimo della bardatura che vede una catena umana issare sulla cima del falò l’immagine di Sant’antonio. Nel primo pomeriggio della stessa giornata si celebra la benedizione degli animali e appena scende la sera un avvolgente fuoco pirotecnico accompagnato da musica, innesca l’accensione della “Fòcara”. Quindi, mentre il fuoco brucia ininterrottamente , anche per più giorni, nella notte intorno alla Fòcara si balla e si degustano specialità tipiche ai ritmi di un concerto che anima la piazza. E quest’anno sarà il rock festaiolo di Roy Paci e la sua energia ad entusiasmare il pubblico in uno spettacolo unico pensato solo per questa speciale occasione. La festa racconta l’identità culturale di questa terra con un evento carico di simboli legati alla cultura popolare e contadina del territorio, che si muove tra sacro e profano. Promossa da Regione Puglia, Provincia di Lecce e Comune di Novoli in collaborazione con numerosi partner pubblico-privati, “La Fòcara” è stata inserita tra i beni della cultura immateriale della Regione Puglia e partecipa alla catalogazione Ministeriale per il riconoscimento dell’Unesco quale Patrimonio Intangibile dell’Umanità, da valorizzare e tutelare. Proprio per la promozione di questo patrimonio della tradizione popolare novolese è nata la Fondazione Fòcara di Novoli con gli obiettivi di tutelare, conservare e tramandare nei valori e nei significati più profondi lo spirito della festa. La festa del fuoco è diventata ormai da anni occasione di incontro tra culture e religioni diverse che si riuniscono idealmente intorno al “fuoco buono di Puglia, messaggero di pace nel mondo”, diventato un simbolo universale di pace e di solidarietà nell’area mediterranea. E, come ogni anno, saranno tanti gli eventi che renderanno questo appuntamento davvero imperdibile che si avvale di nuovi e importanti testimonial quali l’artista Mimmo Paladino che per l’edizione 2012 ha realizzato il “manifesto d’autore”, il designer Antonio Romano che ha realizzato il logo della Fondazione Fòcara di Novoli e Mario Cresci Premio Fòcara Fotografia 2012. Il nuovo portale dedicato alla festa salentina, consultabile all’indirizzo www.Fondazionefocara.com è stato realizzato da Cliocom, fornitore qualificato Rupar Spc e partner tecnologico della Fondazione Fòcara di Novoli. Cultura@comune.novoli.le.it  
   
   
A STRESA LA QUARTA EDIZIONE DI NEBBIOLO GRAPES  
 
Dal 28 al 30 ottobre, si terrà a Stresa la quarta edizione di Nebbiolo Grapes, la convention internazionale che rende omaggio al nobile vitigno. Questa edizione prevede due parti. La prima, di carattere congressuale - i Forum di Nebbiolo Grapes – sarà dedicata alle relazioni di carattere viticolo, enologico e di marketing e comunicazione, ad accesso libero. La seconda, invece, prevede la degustazioni dei vini, con momenti rivolti a stampa e operatori (venerdì pomeriggio e sabato mattina) e altri aperti al pubblico (sabato pomeriggio e domenica). Www.nebbiolograpes.com    
   
   
UNA TRIPPA DA GUINNESS A MONCALIERI  
 
Sabato 15 e domenica 16 ottobre, nel quadro delle manifestazioni Un Po in tavola, a Moncalieri è in programma la terza edizione della Festa Nazionale della Trippa. Un appuntamento per degustare uno dei più rinomati piatti della tradizione locale, organizzato dall´Associazione per la valorizzazione della Trippa di Moncalieri. Sabato, a partire dalle 15, apriranno gli stand allestiti al Foro Boario e alle 20,30 si terrà il Gran Galà dei prodotti Un Po in Tavola: ciapinabò, trippa e bollito. Domenica 15 fin dal mattino inizierà la cottura della trippa nella maxipentola, per entrare nel Guiness dei Primati, con la preparazione di oltre 25 quintali di trippa alla Savoiarda. Www.comune.moncalieri.to.it