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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 03 Ottobre 2008
VIAGGIANDO NEL DOLCE MUGELLO: BERLINGOZZO, TI VOGLIO BENE SUCCESSO DELLA MOSTRA SU GIOTTO, BEATO ANGELICO, DONATELLO E I MEDICI  
 
Firenze - Prosegue fino al 30 novembre “Mugello culla del Rinascimento”, mostra allestita con il contributo di Regione Toscana in quattro centri della provincia di Firenze (Borgo San Lorenzo, San Piero a Sieve, Scarperia, Vicchio). Fino ad oggi - nel segno di Giotto, Beato Angelico, Donatello e della dinastia dei Medici - sono stati complessivamente 27. 340 i visitatori di una mostra che questa mattina, in Palazzo Sacrati Strozzi a Firenze, ha fatto da sfondo a una iniziativa, decisamente dolce, voluta dalla Comunità Montana del Mugello (“Turismo in Mugello: fra arte e gastronomia”). E´ stata presentata una guida tascabile turistica bilingue (“Un viaggio nel dolce Mugello”) che esamina il territorio sotto il particolare aspetto dolciario: sono infatti presenti, in zona, pasticcerie e forni a elevata qualità artigianale che tramandano, professionalizzandole, anti! che tradizioni soprattutto di famiglia. La guida, in ita! liano e inglese, informa sulla storia della tradizione dolciaria locale, fornisce un elenco di pasticcerie, bar, forni e laboratori artigianali, indica le specialità prodotte nonché ricette legate alle stagioni, dà il quadro degli eventi organizzati nel territorio in cui è possibile assaggiare i dolci. Curata dall´Ufficio Turismo della Comunità Montana del Mugello, la guida è stata particolarmente apprezzata da Paolo Cocchi, assessore al Turismo e alla Cultura di Regione Toscana (“Un esempio positivo di buone pratiche a servizio di un territorio che merita di essere conosciuto ancora meglio”). Per la Comunità Montana sono intervenuti il presidente Stefano Tagliaferri e l´assessore Alessandro Marchi (Cultura e Turismo) presentando anche un altro strumento di conoscenza: il rinnovato sito turistico (www. Mugellotoscana. It) della Comunità Montana arricchito da nuov! e sezioni proprio nel settore della gastronomia (“I prodotti, dove comprare – Cosa visitare – I dolci del Mugello”). Ogni prodotto è descritto con una scheda e vengono anche evidenziati i nominativi dei produttori. Si passa dalla carne al latte, dal marrone Igp all´olio extravergine d´oliva, dal miele al suino di cinto toscano, dalla patata allo zafferano, dalla finocchiona briciolona alla Gemma d´Abeto (il liquore dei frati di Monte Senario). Immancabile fra i dolci la Torta in Balconata, una ricetta (spezie, frutta secca, canditi . ) tipica della Corte Medicea, riscoperta nel 1992. E immancabili gli zuccherini (venivano messi nelle calze della Befana) o i berlingozzi (risalgono al Rinascimento) o le fusaie delle monache domenicane (biscotti rotondi e secchi, di colore bianco o rosso, utilizzati per la ricorrenza dei Morti e per la Quaresima). Per non parlare delle lavorazioni a base di castagne (castagnaccio, torta di marroni, b! allotte, frittelle). E poi le bruciate: castagne zuccherate e ! cosparse di grappa, erano utilizzate per accogliere in casa il primo ingresso del fidanzato della figlia. Tanti, in ottobre, gli appuntamenti proprio dedicati al marrone che nel Mugello ha ottenuto l´Indicazione Geografica Protetta (Igp): tutti i venerdì, per esempio, Marradi e Palazzuolo sul Senio ospitano rispettivamente la “sagra delle castagne” (edizione 45) e la “sagra del marrone e dei frutti del sottobosco”. Vicchio riapre (11 ottobre) la Casa di Giotto inaugurando un nuovo allestimento. Firenzuola (12,19,26 ottobre) propone una rassegna (“Dal bosco e dalla pietra”) con manufatti in pietra serena, pavimentazioni, marroni, miele, giuggiole e spettacoli teatrali. “Festa dei marroni” anche a Vicchio (12 e 19 ottobre) mentre Barberino (25 e 26 ottobre) punta sul tartufo bianco e nero con una mostra mercato in piazza. Non mancano escursioni trekking. .  
   
   
TURISMO 2009 IN CAMPANIA, IN PROGRAMMA "SEI VIAGGI"  
 
Si è svolta in sala giunta la conferenza stampa di presentazione del programma 2009 per il turismo in Campania. Erano presenti il presidente della Regione Campania Antonio Bassolino e l’assessore al Turismo Claudio Velardi. Alla conferenza hanno preso parte gli assessori della provincia di Napoli Giovanna Martano e del Comune di Napoli Valeria Valente. "Arricchite il vostro bagaglio". Con questo claim la Campania si propone in largo anticipo sui mercati nazionali ed internazionali con un programma per il 2009: "sei viaggi" pensati per offrire ai viaggiatori uno spaccato inedito di località famose e per promuovere aree meno conosciute nel solco della memoria, delle emozioni, della storia, dell´arte, della creatività e della tradizione. Un programma denso di avvenimenti per accogliere e stupire chi sceglie la regione come meta di soggiorno. Una molteplicità di opportunità per rendere la visita interessante, indimenticabile e consigliabile ad altri visitatori. Si lancia una campagna di comunicazione sui sei viaggi e sugli eventi. Si mettono a disposizione degli operatori del settore una serie di facilities: campania>artecard, ingressi gratuiti alle iniziative che compongono i sei viaggi, facilitazioni per il trasporto pubblico locale, scontistica su spettacoli, mostre e ristoranti. Il primo è il "viaggio nella memoria" che inizia il 6 dicembre, ricopre tutto il periodo delle festività natalizie fino al 6 gennaio e attraversa le radici delle grandi eccellenze della nostra terra: la musica, l´arte antica, i grandi musei, la cucina, l´artigianato, le feste. La memoria della musica con la mostra "La città cantante" e con un programma di concerti in luoghi storici e suggestivi e opere in dialetto del ´600, orchestrate dal Maestro De Simone. La memoria dell´arte, antica e moderna, con due grandi esposizioni internazionali, le grandi statue in bronzo di Ercolano e la retrospettiva su Louise Bourgeois, e con le due mostre alla Reggia di Caserta di arredi sacri e tesori dimenticati. La memoria dei sapori con i menù della memoria, un itinerario gastronomico che raccoglie venti ristoranti e che farà scoprire oltre a piatti antichi e pietanze della tradizione, anche luoghi e paesi della regione sconosciuti ai più ma che spesso riservano bellezze artistiche e naturalistiche. La memoria della leggerezza con la grande festa del Capodanno in piazza Plebiscito, lo spettacolo pirotecnico a Castel dell´Ovo e il café chantant nelle vie del centro di Napoli e tante iniziative legate allo shopping. Il secondo è il "viaggio delle emozioni" che copre l´intero periodo delle festività pasquali dal 4 al 13 aprile, con quattro straordinari itinerari: l´itinerario archeologico da Cuma fino a Punta della Campanella e Villa Damecuta a Capri con il ripristino dei giardini e degli antichi sentieri, l´itinerario dell´arte e dell´architettura dedicato alle opere vanvitelliane di Caserta e della provincia di Napoli, l´itinerario selvaggio con le escursioni nei parchi e nelle oasi del Wwf del beneventano e le mostre dedicate alla natura, ed infine il grande itinerario del mare con le minicrociere che faranno scalo in tanti paesi della costa per assistere ai riti e alle processioni più note e coinvolgenti della Pasqua campana. Ed infine un quinto itinerario interamente dedicato al benessere con particolari iniziative sul turismo termale dell´isola d´Ischia. Il terzo è il "viaggio nella storia" che a maggio propone un format innovativo per la valorizzazione dei monumenti della regione con il coinvolgimento di attori campani. Il quarto, a giugno, è il "viaggio nelle arti" che punterà sul grande festival internazionale del Teatro e sulla programmazione del Madre, a cui si affiancheranno altre iniziative su tutto il territorio. Il quinto è il "viaggio nella creatività" a luglio: una vera e propria festa dedicata ai giovani e ai talenti emergenti della musica e delle arti visive. Il sesto è a settembre il "viaggio nella tradizione" con la festa della Piedigrotta a Napoli e il coinvolgimento di tutti i paesi che si affacciano sui due golfi per il più grande spettacolo pirotecnico mai visto prima. .  
   
   
AL CASTELLO I BRONZETTI DEL RICCIO  
 
 Dipinti, disegni, incisioni, marmi, bronzi, terrecotte, cristalli e oreficerie fanno rivivere a Trento uno spezzone di Rinascimento Italiano. La mostra, allestita fino al 2 novembre al Museo del Castello del Buonconsiglio e al Museo Diocesano Tridentino, mette in luce una selezione di opere di Andrea Brioso, detto Riccio per via della sua capigliatura, uno degli scultori più attivi di quel periodo, ma ancora poco conosciuto dal grande pubblico. Si potrà quindi ammirare la sua produzione in bronzo e in terracotta, con pezzi provenienti dall’Italia e dalle più prestigiose gallerie straniere, come la Ca’ d’Oro di Venezia, il Museo del Bargello di Firenze, la National Gallery di Washington e il Louvre di Parigi. Riccio, che nacque a Trento nel 1479 e poi si trasferì a Padova, è uno dei personaggi di spicco dell’incontro fra gli ambienti artistici che si è creato fra Padova, Venezia e Trento a cavallo del 1500, proprio quando i modelli elaborati da personalità come Donatello, Mantegna e Bellini hanno ceduto gradualmente il passo alle nuove tendenze portate dal Giorgione e dal Tiziano. Cresciuto quindi in una Padova dove gli insegnamenti di Donatello e Mantegna erano ancora vivissimi, Riccio operò con passione a un continuo confronto con i grandi modelli dell’antichità. Proprio per questo impiegava solamente la terracotta e il bronzo, due materiali “poveri” ma molto apprezzati nel periodo classico. La mostra «Rinascimento e Passione per l’antico. Andrea Riccio e il suo tempo» si divide in sezioni. La prima offre uno spaccato della personalità artistica di Bartolomeo Bellano, primo maestro del Riccio. La seconda pone i riflettori sulla tecnica della fusione in bronzo, nel quale il Riccio era una maestro. Tra le opere più note vi è il bronzetto raffigurante il “Pastore con la capra”, oggi custodito al Bargello di Firenze. La terza sezione vuole mettere in luce i rapporti tra Umanesimo Cristiano e Cultura Classica: in questo contesto si inseriscono i rilievi del Riccio con la “Leggenda della Croce”, e quelli provenienti dal monumento della Torre di San Fermo a Verona. La quarta parte è dedicata alle preziose sculture realizzate da molti artisti tra la fine del Quattrocento e il primo quarto del Cinquecento tra Padova e Venezia. Alcuni di essi si adoperarono anche alla Corte di Bernardo Clesio a Trento, negli anni che precedettero l’apertura del Concilio Ecumenico. Infine, al Museo Diocesano Tridentino, la formazione del Riccio viene studiata in relazione alla cultura umanistica di Giovanni Hinderbach, principe vescovo di Trento dal 1465 al 1486, e dei successori fino a Bernardo Clesio. Info: www. Buonconsiglio. It .  
   
   
TUTTI IN CAMPER A SAN LEO CHE IL 4 E 5 OTTOBRE ACCOGLIE I TURISTI DEL PLEIN AIR  
 
San Leo si prepara ad accogliere una "carovana" di camperisti e altri appassionati del turismo in libertà per la Festa del Plein Air, il 4 e 5 Ottobre prossimi, nel grande evento che coinvolge all´unisono 104 località Bandiere Arancione Italiane, dal Piemonte alla Sicilia, Lanciata con successo alla scorsa edizione di Mondonatura, presenti l´Assessore al Turismo della Città di San Leo Carla Bonvicini, Raffaele Iannucci, direttore della rivista Plein Air e Fulvio Gazzola, Presidente dei Paesi Bandiera Arancione, la festa del Plein Air entra nel vivo e San Leo offre a 30 equipaggi di camperisti la possibilità di una visita personalizzata per la Capitale del Montefeltro, alla scoperta di tutte le sfaccettature e di tutti gli aspetti anche meno noti. L´iniziativa è rivolta ai cultori del turismo ambientale: ai protagonisti del turismo dell´ "andar per luoghi" che amano partecipare agli aspetti storici, culturali, della tradizione, artigianato e gastronomia. Non si tratterà di un semplice raduno, ma di un incontro libero nel quale ognuno entrerà in contatto con San Leo e la sua magia, sperimentando percorsi e aspetti che vale la pena conoscere per scoprire veramente "l´anima" della città. I 30 equipaggi in camper attesi per Sabato 4 Ottobre saranno accolti nei parcheggi della città appositamente predisposti. Dopo essere stati ricevuti in Comune ed essere stati accompagnati per una visita guidata, avranno a disposizione due giorni interi per godere appieno di San Leo e del suo affascinante circondario. Come sostiene il Presidente dei Paesi Bandiera Arancione Fulvio Gazzola "I Paesi Bandiera Arancione offrono un´ospitalità fatta di cose semplici e spontanee, di natura che ancora sorprende, di saperi antichi da ritrovare nell´artigianato tipico e di sapori che hanno ancora il gusto della buona tradizione". Sono ancora disponibili alcuni posti per iscriversi con il proprio camper. I partecipanti devono comunicare la propria adesione inviando richiesta al Comune di San Leo, Fax 0541/916184 oppure una e-mail all´indirizzo bonvicinicarla@libero. It, per contattare la Referente di Territorio dell´Associazione Paesi Bandiera Arancione, Assessore al Turismo Carla Bonvicini, .  
   
   
MATERA, SUCCESSO PER PROGETTO “PROVINCIA IN BUS”  
 
“Il Progetto ‘Provincia in bus’ si è rivelato un successo, sia in termini quantitativi che qualitativi. A conclusione della fase estiva dell’evento, che ha delocalizzato oltre mille turisti in un mese dalle strutture alberghiere della fascia jonica verso i Comuni della provincia, il consuntivo consegna dati esaltanti, a testimonianza della bontà dell’iniziativa e dell’entusiasmo che i tanti visitatori hanno segnalato dopo aver conosciuto le bellezze del territorio materano”. Lo ha reso noto, in un comunicato, l’assessorato Turismo, Internazionalizzazione, Politiche Comunitarie e Programmazione della Provincia di Matera. “Questi dati e l’ottimo riscontro emotivo suscitato fra i turisti – ha spiegato il vice presidente Giovanni Ianuzziello – inducono l’Amministrazione provinciale a consolidare l’esperienza, predisponendone, innanzitutto, la fase autunnale, e, soprattutto, programmando degli incontri specifici con gli operatori turistici del meta pontino per la sottoscrizione di un protocollo d’intesa mirante a strutturare al meglio la prossima stagione estiva, offrendo loro, sin da ora, la possibilità di inserire la seconda annualità del progetto quale evento stabile dei pacchetti turistici. Essere riusciti a esaltare le bellezze e le specificità dei nostri paesi è, senza alcun dubbio, il dato più significativo – ha concluso – che fornisce un ulteriore elemento per promuovere il territorio provinciale e, in definitiva, per farlo crescere dal punto di vista economico e occupazionale”. .  
   
   
GLORIOSE ROCCHE E ANTICHE ROCCE  
 
Domenica 5 ottobre escursione dedicata alle rocche matildiche e al territorio canossano, ricco di storia, cultura e natura. Ritrovo al parcheggio del Castello di Canossa (Re) alle 8. 45: visita al castello, cuore del Regno Matildico, celebre per l´incontro avvenuto nel 1077 tra Papa Gregorio Vii e l´imperatore Enrico Iv. Percorrendo il Sentiero Matilde, sarà la volta del Castello di Rossena e della Riserva "Rupe di Campotrera", caratterizzata da versanti dirupati dove risaltano le caratteristiche lave a cuscino, testimonianza di antiche eruzioni sottomarine, con la presenza di minerali rarissimi. Info: Roberto Montanari 348. 7915178 - Fabio Simonazzi 347. 7079453 - www. Escursioniemiliaromagna. It .  
   
   
TREKKING ARCHEOLOGICO AL COL DELL’OMO NEL BOSCO DI MONTICOLO  
 
Bolzano - Sabato 4 ottobre il Museo Archeologico dell’Alto Adige organizza un trekking archeologico di mezza giornata al Col dell’Omo nel bosco di Monticolo, con partenza alle ore 9 dal parcheggio della zona sportiva Rungg a Cornaiano. Il Col dell’Omo si trova sopra il lago piccolo di Monticolo, immerso nel bosco. In tedesco la collina si chiama “Wilder-mann-bühl”, nome che deriva da leggende su un uomo selvaggio che si aggirava per quelle zone. Come documenta l’iscrizione autografa “P. W. Geb. 1824”, nel Xix secolo nei boschi di Monticolo visse come eremita Peter Weth, il quale era stato nell’America settentrionale come cercatore d’oro e aveva passato parecchio tempo insieme a popolazioni indiane. Il Col dell’Omo è una collina creata artificialmente con frammenti di roccia nella preistoria. Nella confusione di pietra è difficile distinguere i terrazzamenti e la recinzione originale. Alcuni reperti della tarda età del bronzo (Xiii sec. A. C. ) e della media età del ferro (V sec. A. C. ) facilitano un po’ la datazione ed ossa bruciate e frantumate lasciano supporre che si trattasse di un rogo votivo. In cima alla collina si possono anche distinguere piante di capanne più recenti. L’escursione sarà guidata da Günther Kaufmann, archeologo, conservatore presso il Museo Archeologico. È necessaria la prenotazione entro il 2 ottobre, tel. 0471 320112. .  
   
   
A SACILE PER "PROFUMI E SAPORI"  
 
Sacile (Pn) - "Iniziative come questa di Sacile sono un modo efficace e concreto per rivitalizzare i nostri centri storici e la Regione non può che essere vicina e sostenerle, anche per la valenza di promozione turistica che esse rivestono. Stiamo lavorando per trovare un equilibrio tra grande distribuzione e commercio nei centri cittadini. Tale piccolo commercio deve imparare, come accade qui a Sacile, a fare squadra, a lavorare assieme per offrire proposte che richiamino i cittadini, che impareranno ad apprezzare un modo diverso e meno convulso di fare i loro acquisti". Così si è espresso il vicepresidente della Giunta regionale e assessore alle Attività produttive, Luca Ciriani, intervenuto stamani a Sacile alla presentazione della quarta edizione di "Profumi e Sapori nel giardino della Serenissima", in programma dal 3 al 5 ottobre. Nell´occasione Ciriani - che ha ringraziato gli organismi e le associazioni che rendono possibile la manifestazione e rivolto un saluto agli ospiti del vicino Veneto "perché fra le nostre due regioni serve una collaborazione contante in tutti i settori" - ha sottolineato come "in un momento di difficoltà per l´economia in generale e per il commercio in particolare, la Regione stia lavorando per sostenere il settore. Con una legge in discussione in Consiglio regionale cercheremo di aiutare i Comuni per valorizzare i centri storici; con le variazioni di bilancio abbiamo aggiunto una quota di fondi regionali a quelli statali previsti dalla legge nazionale 266 sempre per i centri storici. A breve emaneremo il bando per la presentazione dei progetti. " Alla presentazione di "Profumi e Sapori" è intervenuto anche il sindaco di Sacile, Roberto Cappuzzo, con l´assessore al Commercio, Bruno Manfè: egli ha posto l´accento sugli investimenti che il Comune sta facendo per il nuovo arredo urbano della piazza principale, "un fatto concreto, che dopo gli inevitabili disagi, offrirà un´immagine rinnovata della Città del Livenza, favorendo così anche il commercio". I contenuti della manifestazione ottobrina sono stati quindi illustrati dal presidente del Consorzio Commercianti per Sacile, Andrea De Filippo, capofila di una lunga serie di organismi che operano assieme per dar vita alla rassegna: oltre a Regione, Comune di Sacile, Provincia di Pordenone e Camera di Commercio, Confartigianato, Coldiretti, Confcommercio, Primacommfvg, Pro Sacile, Confidi Pordenone, Terranostra Fvg, "Classe 44", Agrifidi Livenza. .  
   
   
E’ UFFICIALE: BJORN DAEHLIE AL VIA DELLA SGAMBEDA 2008 IL PIÙ FORTE FONDISTA DI TUTTI I TEMPI, HA CONFERMATO LA PROPRIA PARTECIPAZIONE ALLA SGAMBEDA DI LIVIGNO  
 
Livigno – Era nell’aria e finalmente è arrivata la conferma ufficiale: il norvegese Bjorn Daehlie, dominatore dello sci di fondo negli anni 90 con ben 12 medaglie olimpiche, di cui 8 d’oro, sarà ai blocchi di partenza della Sgambeda. Lo scandinavo darà lustro alla manifestazione che, il prossimo 14 dicembre festeggerà la 19esima edizione e che richiamerà a Livigno oltre mille fondisti. Nonostante si sia ritirato nel 1999 a soli 32 anni, Bjorn Daehlie è sempre rimasto vicino al mondo dello sci nordico, e, come succede a molti campioni scandinavi, non ha mai appeso gli sci al chiodo. Ed è per questa ragione che, pur non finendo sul podio, Daehlie conclude le sue granfondo “nella prima pagina delle classifiche finali” come lui stesso ci tiene a sottolineare, aggiungendo che: “l’importante per me è restare vicino al mondo nordico che mi ha consentito di essere quello che sono”. Il palmares di Daehlie è qualcosa di impressionante: agli 8 ori olimpici ha sommato 9 titoli iridati, 6 volte vincitore della Coppa del Mondo e 47 successi in competizioni della World Cup. Insomma, nessuno come lui. “E riaverlo a Livigno sarà per noi una piacevole occasione di dargli il nostro benvenuto” ha sottolineato Cinzia Confortola, direttore dell’Azienda di Promozione Turistica “nonostante Daehlie conosca molto bene Livigno per averci trascorso numerosi ritiri con la nazionale norvegese”. Apertura della Fis Marathon Cup - La presenza del fondista di Elverum consentirà al “piccolo Tibet” di conquistarsi una volta di più una vetrina verso i Paesi scandinavi: grazie al doppio successo consecutivo nel 2006 e 2007 dello svedese Jerry Ahrlin che lo scorso anno sconfisse allo sprint il norvegese Anders Aukland, l’Alta Valtellina sta conquistando sempre più visibilità nell’ambiente internazionale dello sci di fondo, avvalorata dalla presenza della Sgambeda nel calendario della Fis Marathon Cup, ovvero il più importante challenge internazionale riservato agli sci stretti sulla distanza superiore ai 42 chilometri. La riconferma della competizione nel circuito mondiale consentirà di avere ai blocchi di partenza gli specialisti delle granfondo, per la prima delle dieci tappe della rassegna internazionale. La Fis Marathon Cup è il risultato della cooperazione tra la Federazione Internazionale dello Sci e la Worldloppet Ski Federation: al sito www. Worldloppet. Com tutte le informazioni del circuito. Non solo grandi. Il fondo a Livigno non è solo per i grandi ma anche per i campioni di domani. Infatti, come da consuetudine, la vigilia della gara, sabato pomeriggio, si terrà la Minisgambeda che vedrà scendere sulla neve bambini e ragazzi (non ancora maggiorenni) impegnati in competizioni di diverso chilometraggio in base alla categoria di età. Iscrizioni Il percorso è riconfermato con 42 chilometri da percorrere su due anelli di 21 chilometri e consolidata è anche la tecnica, libera ovviamente. Per chi invece a metà dicembre non si sentirà in grado di affrontare la distanza di maratona, gli organizzatori hanno previsto una classifica per chi conclude solo uno dei due giri. Iscrizioni già aperte: la prima scadenza è fissata al 31 ottobre con la quota di 40 Euro, dopo tale data fino al 9 dicembre si sale a 55 Euro. Le iscrizioni si possono effettuare anche on-line al sito www. Lasgambeda. It dove i fondisti potranno trovare tutte le informazioni aggiornate in tempo reale. .  
   
   
LEMMEN: LUOGO DI LEGGENDE E NATURA  
 
Una proposta di itinerario escursionistico in un luogo magico e immerso nei colori della macchia mediterranea, alla scoperta dei sentieri alti del Parco Cinque Terre: tra leggende, resti di cultura contadina e suggestivi affacci sul mare, per un tuffo nella natura e nel passato. Camminare nella macchia mediterranea, percepirne profumi, colori e suoni è un modo per sentirsi parte di un paesaggio secolare, per abbandonare, anche solo un giorno, la frenesia cittadina. Sensazioni che rappresentano una risorsa vitale per l´uomo moderno e che si possono sperimentare grazie ad una bella passeggiata lungo alcuni dei sentieri alti delle Cinque Terre. Ecco una proposta di itinerario escursionistico scandito dall´incontro con bellezze naturali, resti di civiltà contadina, su cui aleggiano leggende e racconti: la discesa a Lemmen partendo dal Colle del Telegrafo. Ma non finisce qui. Chi è sufficentemente allenato da proseguire può guadagnarsi i panorami “a 360 gradi” offerti dal Santuario della Madonna di Montenero per catturare tutte le Cinque Terre in uno sguardo. Il percorso - Dopo aver affrontato una discesa abbastanza ripida tra lecci, erica arborea ed elicrisi odorosi, lasciandosi alle spalle il colle del Telegrafo dal sentiero n. 3 del Cai, si giunge inaspettatamente difronte ad un gruppo di case coloniche dominanti la spiaggia del Canneto, a 408 m di altezza sul livello del mare. Si tratta di Lemmen, un luogo in cui il tempo sembra sospeso, in cui il segno umano è raccolto e misurato, quasi a non voler disturbare la quiete e la magia che albergano tutt’intorno: la chiesetta dedicata a San Bernardo, le terrazze che come piccoli fazzoletti di terra accolgono l’uva bisognosa di sole, le casette dalle minuscole finestre per ripararsi dai venti di scirocco, libeccio e maestrale. Insomma tutti elementi che invitano ad indossare scarpe da trekking e abbigliamento adeguato, per partire alla scoperta di Lemmen: piccolo angolo di paradiso, dove ogni segno, sia umano che naturale, sembra contemplare il mare lontano, in attesa. Durata del percorso circa 40 minuti. Verso il Santuario della Madonna di Montenero - Per chi volesse proseguire la passeggiata e godere ancora di splendidi affacci sul mare, ma anche gustare un pranzetto a base di specialità delle Cinque Terre, si consiglia di camminare per altri trenta minuti, sempre sul sentiero n. 3 del Cai, raggiungendo il Santuario della Madonna di Montenero: un luogo spirituale, immerso nel verde, che domina il paese di Riomaggiore, dove è presente un punto ristoro del Parco Cinque Terre, con proposte di menù tipici della zona (per prenotazioni, telefonare al numero 0187. 760528). Una storia che arriva da lontano - Secondo la leggenda un gruppo di Achei, in fuga dalla persecuzione dell’imperatore bizantino Leone Iii l’Isaurico, avverso al culto delle immagini sacre (iconoclasta), avrebbe lasciato il proprio paese per approdare nella riviera delle Cinque Terre, precisamente a Lemmen. Una leggenda simile si racconta anche per il piccolo borgo di Monesteroli, situato in un suggestivo tratto di costa a cui si accede mediante il sentiero 4b del Cai da Campiglia (e 4d da S. Antonio). Anche in questo caso si racconta che una nave di Greci in fuga, comandati da Menesteus, avvrebbe approdato nell’insenatura fondando il borgo che ancora reca il suo nome. Non esistono documenti storici al riguardo, tuttavia un dato interessante da segnalare è che le località di Monesteroli, Lemmen e Madonna di Montenero sono in vista tra di loro e comprese in un tratto di costa di 3 Km circa. Info: Presso il Santuario della Madonna di Montenero si trova un Centro Accoglienza del Parco Nazionale delle Cinque Terre, che offre possibilità di ristoro, affitto mountain bike e pernottamento nella ex canonica e in rustici ristrutturati, tel. 0187. 760528. .  
   
   
OTTOBRE MUSICALE FRANCESCANO 2008 DA FRANCESCO A JOHN DUNS SCOTO” CHIESA DI SANTA LUCIA – VICENZA  
 
 “Da Francesco al Beato Giovanni Duns Scoto”. Questo il tema dell’Ottobre Musicale Francescano 2008, nel quale attraverso incontri di musica e teatro si riscopre il pensiero filosofico e teologico del frate scozzese, in occasione del settimo centenario della sua morte (1265 – 1308). Come da tradizione, gli appuntamenti culturali organizzati dalla Comunità dei Frati di Santa Lucia, sotto la direzione artistica del M° P. Antonio Cozza, si tengono nelle domeniche del mese, con inizio alle 18,30 e ad ingresso libero. Attraverso le quattro date del cartellone (5 – 12 – 19 e 26 ottobre) si crea un filo conduttore che parte dal Santo di Assisi e porta poi ad altre figure, contemporanei di Francesco che nel basso medioevo svilupparono il suo pensiero e applicarono il suo modo di vivere e di concepire il cristianesimo. Santa Elisabetta d’Ungheria, oggi patrona dei terziari per il suo grande operato a beneficio dei più poveri della sua società, e John Duns Scoto, il teologo cui si deve, tra gli altri, il pensiero sull’Immacolata Concezione come supremo atto di amore di Dio verso l’uomo, e un’idea di Umanesimo come valore dell’uomo nella riscoperta del divino, che si dimostra modernamente aperta a comprendere l’esistenza di oggi. La spiritualità francescana si propone dunque con diversi lavori: domenica 5 ottobre si rappresenta la pièce teatrale “Francesco 2000”, una rilettura della figura del Santo in chiave moderna, su testo di Antonio Baldo con musiche di Antonio Cozza. Si tratta di un Francesco ambientato in una città dei nostri giorni, attualizzando alcune situazioni che si rifanno ad episodi reali della vita del Santo. Così, ad esempio, l’incontro con il sultano, avvenuto nel 1214, viene sostituito da un colloquio con un odierno Imam musulmano, durante il quale vengono evidenziate le comuni ispirazioni religiose, la spinta alla preghiera e la necessità di mitigare le tendenze più integraliste. Ritroviamo così il contrasto fra la richiesta delle autorità ecclesiastiche di un’istituzionalizzazione dell’Ordine e il desiderio di Francesco alla “laicità” del movimento; i dubbi sulla propria missione con le conseguenti tensioni all’interno della comunità, fino alla decisione di mettersi da parte e lasciare il comando ad un altro frate; il messaggio di una povertà rigida che incontrò resistenze tra i confratelli, mentre trovava risposta ancor più spinta in S. Chiara. Lo spettacolo è prodotto dall’Associazione “Città di Vicenza” che da tempo dedica parte dei propri lavori alle tematiche religiose o pre – religiose. Con il coordinamento scenico di Liliana Boni, vede protagonisti Andrea Dellai (Francesco), Marcello De Boni (il Vescovo), Antonia Bianciardi (la madre), Bortolo Tomba (l’Imam), Ermanno Caneva (frate Leone), Paolo Maneschi (il “Lupo”), Liliana Boni (Chiara), Loris Zarantonello e Alberto Galla (i poliziotti). Il soprano Aurora Paz interpreterà il Cantico di Frate Sole composto dal M°. Cozza, autore ed esecutore di tutte le musiche all’organo. Domenica 12 ottobre si potrà rivisitare il personaggio di Santa Elisabetta d’Ungheria, patrona dei terziari francescani, nell’Oratorio “Erzsebet”. L’intreccio di parola declamata e canto rende un pregnante ritratto della “Principessa dei poveri”, nell’interpretazione del poeta mons. Giovanni Costantini, con musiche di Antonio Cozza. Degli stessi autori è l’oratorio“John Duns Scoto Beato”, che debutta domenica 19 ottobre (con replica domenica 26 ottobre), e si snoda tra interventi dei Maestri e dei discepoli, rappresentati dalle voci recitanti, e le parti liriche affidati a solisti e al coro dei Laudesi. La musica ancora una volta è chiamata a valorizzare la parola, pregnante centro del messaggio del Beato, con soluzioni armoniche, cromatiche e ritmiche ogni volta diverse, a rappresentare le sensazioni e le atmosfere che circondano l’ascoltatore. Tra gli altri appuntamenti di questo ricco mese di ottobre, venerdì 10 (ore 16,30) è prevista una visita del complesso monastico in compagnia del prof. Franco Barbieri, un’occasione unica per toccare con mano i segni della storia, addentrandosi nell’affascinante passato di un angolo prezioso della città. Venerdì 17 ottobre, sempre alle ore 16,30 in chiesa, si svolgerà un incontro a cura dell’Avv. Bortolo Brogliato sul tema “La presenza francescana a S. Lucia”. .  
   
   
NORDIC WALKING LUNGO IL TORRENTE IDICE  
 
Nordic walking alla scoperta delle bellezze naturali del Parco Dei Gessi, un´occasione per divertirsi e allenare tutti i muscoli del corpo. Il percorso è la proposta di Promappennino per domenica 5 ottobre. Ritrovo previsto alle 9. 30 al parcheggio dell´area di sosta di Ca´ de´ Mandorli. Il sentiero si snoda per la maggior parte lungo le sponde dell´Idice, a partire dall´area attrezzata dell´ex cava, e permette l´osservazione di formazioni geologiche formatesi all´incirca tra i 7 e 1 milione di anni fa. Info: Parco Dei Gessi Bolognesi (Bo) 051. 6254821 - info@parcodessibolognesi. It .  
   
   
LA ZANZARA TORNA A PUNGERE  
 
Al castello di Riomaggiore, sabato 4 ottobre alle 16, sarà presentata al pubblico la Zanzara, storica rivista del Liceo Classico Parini di Milano, diventata famosa nel 1966 per aver pubblicato l´inchiesta “Cosa pensano le ragazze d´oggi?”. Saranno presenti: Marco De Poli, Milly Moratti e Mario Bobba. Era il febbraio del 1966 quando La Zanzara, il giornalino del Liceo Classico Parini di Milano, divenne celebre a livello nazionale per la pubblicazione di un´inchiesta sul sesso che suscitò scalpore. L´articolo, oggi ancora attualissimo, titolava Cosa pensano le ragazze d´oggi?, dibattito tra studenti sulla sessualità coordinato da Marco Sessano, che poi diventerà un brillante giornalista, Claudia Beltramo Ceppi e Marco De Poli, all´epoca direttore de La Zanzara. A quarant´anni dalla pubblicazione dell´inchiesta condotta sotto forma di dibattito, la Zanzara torna a pungere. Un gruppo di ex studenti del Liceo Classico Parini, insieme al Preside dell´Istituto e ai pariniani di oggi, ha deciso di ripubblicare l´inchiesta che nel ´66 divise in due l´Italia, anticipando i fermenti e le intuizioni che porteranno due anni dopo all´esplosione della contestazione giovanile. Di questa vicenda, delle grandi trasformazioni sociali che sempre ci vedono in bilico tra vecchio e nuovo, e dell´attuale impegno di solidarietà della zanzara e del Liceo Parini, ne discuteranno al castello di Riomaggiore, sabato 4 ottobre alle 16, gli ex studenti Marco De Poli, allora incriminato per corruzione di minorenni a mezzo stampa in quanto direttore del giornalino, Milly Moratti e Mario Bobba, coordinatore del progetto East Parini School. A Riomaggiore dunque si ripercorreranno quelle pagine che, in qualche modo, hanno segnato la storia dell´Italia moderna - con riflessioni e commenti su “come eravamo” – e sarà occasione per presentare un progetto concreto di solidarietà, che potrebbe essere un modello per gli studenti di oggi, come la costruzione di una scuola in India. «Nell´incontro di sabato - spiega Marco De Poli - presenteremo il giornalino, la sua lunga e storica attività, racconteremo la vicenda legata all´inchiesta del 1966, la rinascita della rivista e i nuovi progetti del Liceo Parini. Discuteremo della società di oggi e della nostra di allora, di come si viveva prima delle grandi trasformazioni e di come si vive oggi, parleremo inoltre di come le stesse tematiche siano ancora attualissime e richiedano ancora impegno, dibattito, discussione e forte senso di partecipazione e solidarietà». .