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Notiziario Marketpress di Venerdì 03 Ottobre 2008
LA REPUBBLICA CECA SI PRESENTA  
 
Sarà pure tra gli stati più giovani dell’Unione Europea (è nato il 1° gennaio 1993 dalla divisione pacifica della Cecoslovacchia), eppure la Repubblica Ceca vanta una storia millenaria. Posizionata nel cuore della Vecchia Europa, dopo la caduta del regime comunista il Paese è diventato un’importante e nota destinazione turistica grazie alle sue ricchezze naturali e culturali. Un risultato quasi scontato, se si pensa alla sorprendente concentrazione di mete turistiche su un territorio di dimensioni medio-piccole. Non solo la capitale Praga ma anche un’eccezionale varietà paesaggistica e un grande numero di castelli, località termali, città storiche e siti Unesco attraggono ogni anno milioni di visitatori da tutto il mondo. Suddivisa geograficamente nelle tre regioni della Boemia a ovest e della Moravia e Slesia a est, la Repubblica Ceca è quasi interamente circondata da catene montuose. Nel cuore della Boemia sorge Praga, una delle città storiche meglio conservate d’Europa. Dominata dall’imponente Castello, il più grande complesso del mondo, la capitale ceca raccoglie preziose architetture, dal gotico al liberty fino al modernismo, che ne fanno una delle più belle città d’Europa. La parte settentrionale della Boemia è ricca di sorgenti termali ed è percorsa dal fiume Elba (Labe in ceco), che riceve le acque di numerosi affluenti, come la Moldava (Vltava in ceco), mentre il sud boemo è punteggiato da stagni e laghi artificiali. Nella parte orientale del Paese le catene montuose della Moravia settentrionale e Slesia sono ricoperte di fitte foreste che gradualmente cedono il passo ai vigneti ondulati delle verdeggianti regioni della Moravia meridionale. Alle bellezze naturali della Repubblica Ceca, che caratterizzano le diverse regioni turistiche del Paese, si aggiungono i numerosi monumenti culturali, storici e architettonici. Ben 12 siti monumentali boemi e moravi, tra cui il centro storico di Praga, sono stati dichiarati dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Un record, dato che nessun altro paese al mondo può vantare una così alta concentrazione di siti targati Unesco. Accanto a 12 siti Unesco, il Paese conta oltre 200 tra castelli e fortezze, più di 40 centri cittadini protetti come beni monumentali, 36 località termali e di cura, 4 parchi nazionali e 24 aree naturali protette, 72 campi da golf, una rete di oltre 40. 000 km di sentieri escursionistici, quasi 30. 000 km di piste ciclabili e oltre 2. 240 km di piste da sci. A completare l’offerta turistica del Paese, si sommano una fitta rete di alberghi, ristoranti e un sistema di trasporti ben funzionante, che uniscono servizi di qualità a prezzi convenienti. Le oltre 7. 600 strutture ricettive si dividono in più di 4. 300 tra hotel di diversa categoria e B&b e in circa 3. 300 alloggi collettivi come campeggi, chalet, agriturismo e ostelli. I numeri del turismo ceco - Il settore turistico gioca un ruolo di rilievo nell’economia ceca. Nel 2007 le entrate derivate da questo settore hanno coperto il 3% circa dell’intero Pil e l’occupazione nel turismo ha raggiunto complessivamente i 240. 000 posti di lavoro. Nel primo semestre del 2008 sono stati registrati 3. 127. 615 turisti stranieri in Repubblica Ceca. La meta più visitata resta Praga (1. 867. 396 presenze), seguita dalla regione di Karlovy Vary (233. 745 presenze), dalla Moravia Meridionale (206. 531 presenze) e dalle altre regioni turistiche. Per quanto riguarda l’Italia, nel 2007, 412. 698 italiani hanno visitato il Paese per un totale di 1. 200. 668 pernottamenti. Da gennaio a giugno 2008, con 191. 625 presenze e 560. 404 pernottamenti, per soggiorni in media di 3,9 giorni, i turisti italiani si posizionano al quarto posto, dopo tedeschi, inglesi e russi nella classifica dei turisti internazionali in Repubblica Ceca. La Repubblica Ceca punta sul Mice - La ricchezza storico-culturale della Repubblica Ceca unita a un’attenzione all’ospite fatta di alta qualità, professionalità e prezzi convenienti non attira solo il turismo leisure. Nel primo semestre 2008 con il 20% delle presenze per business travel, la Repubblica Ceca si posiziona come meta ormai consolidata del segmento Mice. A conferma di ciò, è arrivato anche il primo riconoscimento internazionale. La rivista inglese „The Business Destination“ ha assegnato a Czechtourism il primo premio quale miglior dipartimento Mice in Europa centro-orientale. La sola capitale Praga attualmente offre quasi 75. 000 posti letto. Nel 2008 sono stati inaugurati nuovi alberghi come Kempinksi e Clarion Congress Hotel a cui seguiranno le aperture di Rocco Forte, Sheraton Prague e Royal Meridien per un aumento di posti letto pari a 5. 800 unità. Czechtourism Italia verso il 2009 - Aperto nel giugno del 2007, sotto la guida del direttore Lubos Rosenberg, l’Ente Nazionale Ceco per il Turismo – Czechtourism Italia si occupa della promozione turistica del Paese sul mercato italiano. A tale scopo, si avvale della collaborazione di partner ufficiali, quali regioni turistiche, città e comuni e diverse realtà private. Con il rinnovamento e l’ampliamento della propria sede italiana, Czechtourism punta nel 2009 a una promozione mirata di diversi segmenti del turismo. Il segmento Mice, tra le priorità del prossimo anno, si affianca all‘immancabile turismo culturale e al benessere termale, con un occhio di riguardo al turismo scolastico e alle nicchie di mercato come le vacanze attive, in camper e in agriturismo. Su tutto la parola d’ordine resta diversificazione. Perchè la Repubblica Ceca non è solo Praga ma anche e soprattutto le diverse regioni turistiche con le proprie proposte e offerte, come la Boemia Meridionale che, insieme alla capitale e alla Moravia Meridionale, è tra le mete ceche più apprezzate dagli italiani. .  
   
   
IN GERMANIA SI PREPARA LA STAGIONE DEI MERCATINI DI NATALE  
 
Da qualche anno c’è un proliferare di mercatini natalizi in tutta l’Europa. Quella che un tempo era una tradizione circoscritta all’area alpina e mitteleuropea ha preso piede anche altrove e richiama folte schiere di visitatori. Eppure è in Germania che il fenomeno dei mercatini vanta le radici più salde; per immergersi nella magica atmosfera del Christkindlesmarkt di Norimberga, quello più grande e più antico, c’è persino chi arriva ogni anno dall’America e dall’Oriente. L’elenco dei mercatini tedeschi è fittissimo e sono molte anche le curiosità e le manifestazioni che li accompagnano, come testimonia la brochure “Benvenuti ai nostri mercatini di Natale” appena pubblicata dall’Ente Nazionale Germanico per il Turismo. E sebbene siano tutti accomunati dall’atmosfera caratteristica, dal periodo (l’Avvento), dal profumo di vin brûlé e dall’offerta di decorazioni natalizie, presepi, giocattoli e dolci, ogni Weihnachtsmarkt è diverso dall’altro: tradizionale e intimo quello sulla Marienplatz di Monaco, originale il Lucia Weihnachtsmarkt che a Berlino si tiene in una fabbrica di birra a Prenzlauer Berg, la Kulturbrauerei. L’anno scorso c’era una sauna mobile per scaldarsi tra un acquisto e l’altro, quest’anno sono annunciate visite quotidiane di Babbo Natale, un bungee trampolino e spettacoli con il fuoco. Per i patiti delle automobili c’è il mercato tradizionale con spettacoli sul ghiaccio all’interno dell’Autostadt della Volkswagen a Wolfsburg, mentre Dresda vanta la piramide natalizia più alta del mondo (14 m), creata dagli artigiani dei Monti Metalliferi. Sempre a Dresda si organizzano tour guidati in pasticcerie per carpire i segreti del Christstollen, il dolce natalizio tedesco che equivale al nostro panettone, ma è assai più sostanzioso. Molti tra i mercatini più accattivanti si trovano nelle regioni orientali, come quello nella fortezza Wartburg di Eisenach o il mercatino di Seiffen, la città dei giocattoli; è qui che abili artigiani fabbricano gli addobbi natalizi più originali, dalle piramidi agli omini fumanti, e nostalgici balocchi che sembrano usciti da una fiaba. A Lauscha c’è il mercato delle sfere natalizie di vetro soffiato, a Colonia un mercato galleggiante allestito in un battello sul Reno, Costanza a sua volta schiera una “nave di Natale” in riva al lago. Il mercato natalizio di Brema quest’anno è accompagnato da una performance di artisti che in un padiglione creeranno con il ghiaccio lo scenario del “Canto di Natale” di Charles Dickens, mentre sul porto verrà allestito un calendario natalizio gigante con apertura quotidiana di una porticina. Durante l’Avvento, infine, riapre i battenti anche l’Europa-park di Rust (www. Europapark. De), il famoso parco di divertimenti nella Foresta Nera, per stupire i visitatori con i suoi “Magical Moments”. Oltre a un mercatino natalizio in piena regola e a migliaia di abeti decorati, i bambini vi troveranno un circo invernale, la pista di ghiaccio, una scuola di sci e altre attrazioni. Www. Vacanzeingermania. Com. .  
   
   
BUDAPEST, GRANDI PAGINE DI CULTURA IN VIALE ANDRASSY  
 
Scoprire grandi pagine di cultura e storia ungherese al ritmo di una distesa passeggiata in una delle zone più eleganti di Budapest: il centralissimo Viale Andrassy e le sue aree attigue. Ecco una formula meno abituale ma molto piacevole per conoscere più a fondo la nostra capitale. Il sec. Xix fu epoca di grandi cambiamenti in Ungheria e anche Budapest assunse una nuova fisionomia: Pest, grazie al suo dinamico sviluppo, divenne il centro amministrativo, politico, commerciale e culturale di tutta l’Ungheria, mentre la Fortezza di Buda continuò a custodire le preziose memorie della storia del Paese, nella nostalgica atmosfera d’altri tempi. Per collegare il centro di Pest con il bosco (Parco Civico) che circondava la capitale, un piano urbanistico anch’esso ottocentesco stabilì la creazione dell’attuale Viale Andrassy, che parte dalla centralissima piazza Deak e arriva fino alla Piazza degli Eroi. I lavori iniziarono nel 1872 e portarono alla creazione di una rete di vie che si intersecano perpendicolarmente, tanto che l´immagine di Terezvaros mutò definitivamente e il quartiere divenne talmente di moda che nel 1896 vi abitava circa un terzo dell´intera popolazione della capitale. Patrimonio Unesco, il tratto di Viale Andrassy più vicino al centro è caratterizzato da palazzi eclettici in stile neorinascimentale a 3-4 piani, mentre la sezione centrale è più larga, con due corsie di servizio laterali, originariamente ricoperte di sampietrini in legno per il transito dei nobili. Sul terzo tratto, infine, sorgono palazzi con piccoli giardini o grandi ville in mezzo a parchi. Oltre alla Basilica di Santo Stefano, Teatro dell’Opera, Palazzo Dreschler e Accademia della Musica, Viale Andrassy e i suoi dintorni custodiscono anche altre perle ancora poco conosciute al grande pubblico. Le segnaliamo di seguito. Il Museo del Commercio e il Museo della Posta Punto di partenza dell’itinerario di visita è piazza Szent Istvan ter, a due passi dalla Basilica dedicata a Santo Stefano, dove in un prestigioso palazzo si trova il Museo del Commercio e dell’Industria alberghiera. La collezione presenta storia e memorie del commercio e dell’industria alberghiera ungherese, mentre l’edificio, oltre a ospitare mostre di diverso genere, si presta molto bene anche come moderna location per varie manifestazioni. Per arrivarvi: M1 fermata Bajcsy-zsilinszky ut www. Mkvm. Hu All’inizio vero e proprio di Viale Andrassy, in un bell’edificio decorato con splendidi affreschi all´ingresso e sulle scale si trova il Museo della Posta, straordinaria testimonianza dell´evoluzione della posta ungherese, con antiche uniformi di servizio, corni di ottone, carri postali e documenti d´epoca. Tra gli oggetti esposti, anche un tubo per la posta pneumatica, antichi veicoli usati per le consegne e una sezione dedicata all’inventore Tivadar Puskas, collega di Thomas Edison, che realizzò a Budapest, nei primi del Novecento, il primo centralino al mondo e un servizio di informazioni telefoniche. Indirizzo: Andrassy ut 3, M1 fermata Bajcsy Zs. Ut – www. Postamuzeum. Hu La Casa dei Fotografi Ungheresi Nella zona più vivace di Pest, poco dopo l’edificio dell’Opera, all’angolo di Andrássy út si trova la Casa di Mai Manó, realizzata nel 1893-94 dal fotografo della Corte Imperiale e Reale Mai Manó (1855-1917). L’edificio, in stile squisitamente neorinascimentale, doveva essere all’altezza dei suoi illustri clienti e richiamare l’importanza e il valore espressivo della fotografia, all’epoca relativamente giovane e da nessuno ancora considerata arte. L´ungheria, peraltro, vanta illustri primati tra i Paesi che hanno dato i natali a fotografi di fama mondiale, come i fratelli Robert e Cornell Capa, André Kertész, Lászlo Moholy-nagy, Brassaï, Martin Munkácsi. La Casa di Mai Manó, nota anche come Casa dei Fotografi Ungheresi (Mai Manó Ház), evidenzia già all’esterno la sua finalità istituzionale di promuovere la fotografia come arte: ceramiche gialle decorano la facciata fra piano terra e primo piano, mentre in posizione più elevata alcuni putti impugnano macchine fotografiche, e sul muro del balcone al terzo piano sei pitture, non ancora restaurate, riproducono la scritta «Museo della fotografia». Grazie al suo singolare stile, all’alta qualità degli ornamenti e alla sua importanza nella storia della fotografia, nel 1996 il Museo venne dichiarato monumento nazionale. Missione odierna della Casa dei Fotografi Ungheresi è promuovere la cultura fotografica in Ungheria e, insieme, far conoscere questa tradizione espressiva anche all’estero, organizzando mostre di contemporanei e retrospettive storiche, sessioni di lettura e altri eventi. Nella Galleria è inoltre possibile acquistare lavori originali di alcuni dei maggiori fotografi ungheresi e stranieri, insieme a cartoline pregiate e memorie di valore storico (macchine fotografiche, photoalbum ecc. ). La libreria offre la più vasta gamma di album fotografici prodotti in Ungheria, pubblicazioni per lo più non reperibili nelle comuni librerie. Per arrivarvi: M1 fermata Opera (www. Maimano. Hu) La Casa del Terrore Dopo piazza Oktogon, il nostro itinerario di visita ci conduce alla Casa del Terrore, allestita e inaugurata nel 2002 proprio nel palazzo che, fra il 1944 e il 1956, ospitò il carcere comunista o, per dirla più appropriatamente, un vero e proprio centro di tortura. Il palazzo sito al numero 60 di Viale Andrássy, costruito in stile neo-rinascimentale nel 1880, fu sede negli anni ‘40 del Partito delle Croci Frecciate (stretti collaboratori della Germania nazista) e successivamente, fino al 1956, dei Servizi segreti ungheresi. L’idea portante del progetto del Museo è quella di ricordare le vittime delle due dittature che hanno segnato la storia ungherese del Xx secolo: Nazismo e Comunismo. Le sale espositive si trovano al pianoterra, al 1° e al 2° piano, nonché nelle celle dei sotterranei. Sono stati ricostruiti e arredati fedelmente anche alcuni ambienti dedicati all’esposizione di numerosi oggetti e memorie dell’epoca. Filmati, documenti visivi e sonori interattivi offrono un ulteriore contributo di conoscenza (www. Terrorhaza. Hu). Palazzo Kogart e la Prima Metropolitana Ultima tappa tra i musei della zona, Palazzo Kogart, al numero 112 di Viale Andrassy, è ideale anche per una piacevole sosta gastronomica,. Centro culturale, museo delle esposizioni di artisti contemporanei ungheresi e internazionali, Palazzo Kogart è dotato anche di un rinomato ristorante e di una grande terrazza che, a richiesta, può trasformarsi in sala conferenze. Si tratta di un ambiente davvero particolare che, tra quadri e opere d’arte, è in grado di ospitare qualsiasi tipo di evento. Per informazioni: www. Kogart. Hu Il ritorno in centro città ci permette di vedere un altro gioiello di Budapest: la Prima Metropolitana dell’Europa continentale, inaugurata nel 1896 e già all’epoca capace di trasportare i passeggeri, in meno di dieci minuti da un capolinea all´altro su un tratto di 4 chilometri. La metropolitana effettua oggi servizio con carrozze nuove, mentre gallerie e fermate sono state ristrutturate riproducendo fedelmente stile e arredo originari. Raccomandate sosta e visita ad ogni singola fermata. .  
   
   
LE PRIME OPERE DI LUCIEN FREUD ALLA HAZLITT HOLLAND-HIBBERT DI LONDRA  
 
Dal 9 ottobre al 12 dicembre la Holland-hibbert Gallery di Londra ospiterà una particolare mostra che raccoglie le opere giovanili di Lucien Freud, dipinte dal 1939 e completate quando l’artista aveva solo 16 anni. La mostra è curata da David Dawson, assistente di Freud e suo modello per gli ultimi 15 anni, che, con l´aiuto dell’artista e di Catherine Lambert, vuole ripercorrere l’evoluzione dell’estetica del maestro, che partito dall’idea di "massima osservazione e vicinanza", giunse nel 1954 al totale distacco dal concetto di partenza. La maggior parte dei lavori provengono da collezioni private. La mostra è aperta dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 17,30, e dalle 11,00 alle 16,00 il Sabato. Ingresso libero. Www. Hh-h. Com .  
   
   
DANIMARCA: MUSEO D’ARTE MODERNA ARKEN  
 
Quest’autunno il museo di arte moderna Arken ha in programma due mostre 6 settembre 2008 – 1 gennaio 2009 “Il trionfo del desiderio” 27 settembre 2008 – 4 gennaio 2009 “Picasso e le donne” La prima intitolata “Il trionfo del desiderio” reinterpreta il surrealismo danese in una prospettiva internazionale, mostrando come questo abbia partecipato alle correnti europee dell’epoca, stabilendo però allo stesso tempo una posizione indipendente, dalle forme fluide e gli espliciti motivi sessuali degli anni 1930 alla creazione del movimento Cobra negli anni 1940. In mostra più di 130 opere di artisti danesi come Henry Heerup e Asger Jorn e di padri del movimento surrealista come Salvador Dalì, Renè Magritte, Man Ray, Max Ernst, Joan Mirò e Jean Arp. La seconda è intitolata “Picasso e le donne” e mostra 81 intense e intime opere grafiche che permettono di analizzare l’uomo e l’artista Picasso. Le opere sono come le pagine di un diario che permettono di seguire la vita, i pensieri, le sensazioni, gli interessi e la creatività dell’artista. Dietro ai vari stili e linguaggi delle opere è possibile intravedere la successione di amanti, mogli, modelle e muse. La mostra copre l’intera carriera artistica di Picasso con opere dal 1905 al 1970 ed esempi di tutte le più importanti tecniche grafiche in cui si è dilettato. Www. Arken. Dk .  
   
   
SAN MARTINO IN FESTA CON I VINI DELLA PANNONIA. ECCO GLI APPUNTAMENTI  
 
Valori culturali di grande pregio e ambienti naturali di intensa suggestione caratterizzano la regione del Transdanubio occidentale, denominata anche Pannonia e nota tra l’altro per le sue eccellenti produzioni vinicole. Il secondo weekend di novembre è dedicato a festeggiare il vino novello, con degustazioni e piatti tipici serviti lungo le strade del vino. Vengono così riprese e attualizzate le tradizioni, qui particolarmente vive, legate al giorno di San Martino (11 novembre), che proprio in questa regione vide i natali nel 316, divenendo uno dei santi più popolari dell´Europa occidentale, come la dedicazione di numerose chiese e comuni a questo santo attesta. Del resto, questo periodo dell’anno era una ricorrenza particolare anche per il mondo contadino: il mese di novembre segnava infatti la fine dei lavori nei campi, festeggiava la trasformazione del mosto in vino novello (pronto per essere gustato), e vedeva le oche nate in primavera raggiungere il giusto peso per essere cucinate e servite a tavola. Un grande evento collettivo che veniva festeggiato in numerose località con tipiche fiere. Anche oggi, nel secondo weekend di novembre, numerose cantine lungo le strade del vino preparano per i visitatori gustosi piatti tipici rigorosamente a base di carne e fegato d’oca, accompagnati da vino novello e dalle produzioni delle annate precedenti. .  
   
   
A PHILADELPHIA THE WORLD TOURISM DAY 2008  
 
Durante quest´ultimo week-end a Philadelphia si è celebrato il World Tourism Day - il giorno dedicato al turismo promosso dal World Tourism Organization, l´organismo delle Nazioni Unite che monitora e promuove l´industria del turismo a livello mondiale. Il World Tourism Day viene celebrato in America ed in tutto il mondo il 27 settembre per sottolineare l´importanza dell´industria del turismo sotto il profilo economico e sociale. Venerdì 26 settembre i visitatori dell´ Indipendence Visitors Center hanno ricevuto, dalle mani di George Washington a del generale Lafayette, interpretati in costume da attori di Philadelphia, lo stendardo della città. Il Philadelphia Convention and Visitors Bureau e l´Indipendence Visitors Center hanno organizzato l´evento per ringraziare i turisti intenazionali per aver scelto la città come meta del loro viaggio e per illustrare alcune novità introdotte per facilitarne la visita: - nuove insegne per promuovere la pubblicazione Essential Philadelphia la guida internazionale pubblicata dal Philadelphia Cvb disponibile in francese, tedesco, italiano,spagnolo, russo, giapponese , cinese ed a breve in coreano; - il nuovo Gps Ranger multilingua, un apparecchio a noleggio per passeggiate auto-guidate del centro storico di Philadelphia in inglese, francese, tedesco, italiano e spagnolo; - il servizio di concierge multilingua in grado di assistere e consigliare i turisti internazionali e di prenotare guide in tutte le lingue. Philadelphia ha raggiunto il numero record di 550. 000 visitatori internazionali nel 2007 con un incremento superiore ai 100. 000 turisti rispetto all´anno precedente. L´independence Visitors Center accoglie due milioni e mezzo di visitatori all´anno ed un crescente numero di turisti internazionali. .  
   
   
ANCHE MAURITIUS HA LA SUA MISS! LA STORICA FORTEZZA DE LA CITADELLE INCORONA MISS E MISTER MAURITIUS 2008  
 
 Nell’atmosfera storica de La Citadelle – fortezza arroccata sulla collina che domina la capitale Port Louis – Mauritius ha incoronato i suoi nuovi Miss e Mister nella notte stellata mauriziana. Si chiama Anais Veerapatren, ha 22 anni, studia Legge ed è originaria di Curepipe, cittadina nel cuore dell’isola che di recente ha firmato un Trattato di Amicizia tra i Popoli con la città italiana di Castel Gandolfo. Anais è una bellissima ragazza alta 1. 83 cm che da sabato scorso porta la brillate corona di Miss Mauritius 2008. Importanti impegni aspettano la giovane e bella Anais, rappresenterà infatti l’Isola del Sorriso alle prossime edizioni di Miss Universo e Miss Turismo Internazionale 2009. Senza contare che il suo nuovo incarico ufficiale la vedrà impegnata a rappresentare la bellezza dell’isola in tutti i più importanti eventi e manifestazioni di Mauritius, primo fra tutti il Festival Internazionale Creolo in programma dal 6 al 13 dicembre 2008. Venti finaliste si sono contese l’ambita fascia ed ognuna di loro interpretava la bellezza mauriziana secondo le proprie origini etniche. Il colore dei capelli, il taglio degli occhi e le diverse sfumature ambrate della pelle rivelavano le loro lontane radici e quel fascino in più per il pezzetto di Mauritius che ognuna di loro rappresenta. L’unicità di Mauritius viene appunto da lontano, affiora nelle diverse lingue che si parlano sull’isola, nella diversità dei sapori della sua cucina, nei colori degli abiti, nella molteplicità dei riti religiosi. E nella bellezza delle sue donne. Ma le bellezze mauriziane non finiscono qui; a La Citadelle, è stato incoronato anche Mister Mauritius. Si chiama Asvin Chummoo, ha 19 anni e anche per lui c’è un concorso internazionale in vista, Mister Universo. Sogna di dirigere una propria agenzia fashion, settore in cui già lavora tra un passo e l’altro di Salsa, altra sua grande passione. .  
   
   
DRESDA RICORDA LA CADUTA DEL MURO  
 
Nel 2009 la Germania ricorderà con un ricco programma di manifestazioni uno degli eventi più importanti che hanno segnato la sua storia nel Xx secolo. La caduta del Muro di Berlino, avvenuta il 9 novembre del 1989, non ha sancito soltanto la fine della divisione della Germania, ma ha ridisegnato la vita di molti popoli europei e creato nuovi equilibri nello scacchiere politico ed economico mondiale. Mentre si danno gli ultimi ritocchi alle decine di appuntamenti che coinvolgeranno tutta la Germania, Dresda ha giocato d’anticipo e propone sin da ora la mostra “Aufbruch aus der Gleichheit” (L’uscita dall’uguaglianza) che resterà aperta fino al 31 gennaio del 2009. Organizzata dal Museo del libro della Slub, la biblioteca regionale e universitaria della Sassonia, la rassegna è divisa in tre sezioni e analizza diversi aspetti della storia della Ddr che hanno preparato la caduta del sistema comunista. La prima sezione della mostra si occupa degli avvenimenti del 1968, in particolare della Primavera di Praga, e racconta come essi vennero recepiti nella Germania Est. Seguono la conferenza di Helsinki (1973-1975), primo tentativo di avvicinamento tra il blocco occidentale e quello orientale, e infine gli avvenimenti salienti degli anni 1980. In mostra documenti della Stasi, atti ufficiali del partito comunista Sed, giornali, libri d’arte, fotografie e videoregistrazioni. Dopo Dresda sarà la volta di altre iniziative in ricordo della caduta del Muro, tra cui le mostre allestite a Lipsia e Berlino. Nella capitale, a partire dal 7 maggio, installazioni luminose segnaleranno i luoghi storici di maggiore rilievo, mentre per il 9 novembre, l’anniversario vero e proprio della caduta del Muro, sono previste feste di strada, fuochi d’artificio e un grande concerto presso la Porta di Brandeburgo. Sempre a Berlino, infine, sarà d’obbligo la visita di due musei. Lo storico Mauermuseum nella Friedrichstrasse, dove sorgeva il Checkpoint Charlie, documenta le rocambolesche fughe tentate da cittadini della Ddr per varcare il Muro e raggiungere l’Occidente. Mentre il recente Ddr-museum in Karl-liebknecht-strasse 1 racconta, attraverso postazioni interattive e centinaia di reperti, come si svolgeva la vita quotidiana nell’“altra” Germania. .  
   
   
“BRUSSELS BIENNIAL” - LO SPIRITO DI CONTEMPORANEITÀ A 50 ANNI DA EXPO ‘58  
 
Inaugura ufficialmente il 19 ottobre Brussels Biennial, nuova e attesa esposizione internazionale d’arte contemporanea; nella stessa data, cinquant’anni fa, terminava Expo ’58. La biennale nasce con la missione d’invitare gli artisti contemporanei a riflettere sullo spirito di modernità e di ottimismo che caratterizzò il glorioso evento degli anni ’50. Le loro opere saranno in mostra presso spazi e istituzioni che rappresentano i meccanismi organizzativi della società contemporanea: la National Bank, la Royal Library, il Centro amministrativo nazionale, Bruxelles X (il principale fulcro nazionale di smistamento postale) e presso le stazioni ferroviarie utilizzate giornalmente da migliaia di pendolari. Anche molte istituzioni culturali e gallerie d’arte localizzate sull’asse cittadino “nord-sud” ospiteranno mostre ed eventi paralleli. Complessivamente, il progetto Brussels Biennial comprende 50 mostre di oltre 100 artisti internazionali. Www. Brusselsbiennial. Be .  
   
   
PER I SET JETTERS IN ARRIVO UN ALTRO GRANDE SUCCESSO BRITANNICO  
 
Il 23 dicembre uscirà nelle sale italiane La Duchessa, che narra la storia dell´aristocratica Georgiana, Duchessa del Devonshire, conosciuta da tutti per la sua bellezza, la politica stravagante e le ombre nella vita privata. La donna, intrappolata in un triangolo infelice con il marito e la sua dama di compagnia, inizia una travolgente ma pericolosa relazione con un giovane ed ambizioso politico che rischierà di tramutarsi in uno scandalo. Il film, che si ambienta nell´Inghilterra del 1700, ha come protagonisti Keira Knightley, che veste i panni di Georgiana, Ralph Fiennes, nel ruolo del Duca del Devonshire e Charlotte Rampling, che impersona Lady Spencer. A fare da cornice a questa entusiasmante avventura i panorami del Peak District, uno dei più suggestivi parchi nazionali della Gran Bretagna, nelle East Midlands, e due antiche dimore, entrambe aperte al pubblico. Kedleston Hall è una magione settecentesca progettata da Robert Adam immersa in un parco di 820 ettari. Al suo interno sono conservati pregevoli collezioni di dipinti e sculture. Chatsworth House, già nota al pubblico per essere stata una delle locations del remake di Orgoglio e Pregiudizio, è la dimora del Duca e la Duchessa del Devonshire, e ospita una delle più pregevoli collezioni d´arte private d´Europa. Www. Chatsworth. Org .  
   
   
CANTINE D’EPOCA E TRADIZIONI CONTADINE SULLA STRADA DEL VINO DI VILLANY  
 
Nell’area più meridionale del Transdanubio, a sud della bella città di Pecs, si trova la rinomata regione vinicola di Villany e Siklos, nota per il suo clima submediterraneo molto soleggiato e gli eccellenti vini rossi delle sue 14 località di produzione. Il vitigno qui prevalentemente coltivato è il Kekfrankos, il cui vino è diventato famoso con la denominazione Villany burgundi. La strada del vino Villany-siklos – la prima del genere istituita in Ungheria – si propone di far conoscere ai visitatori le tradizioni e la vita rurale di questa splendida regione, attraverso la degustazione dei vini e piatti tipici. Diverse le tappe meritevoli di essere segnalate, ad iniziare da Palkonya, villaggio pieno di coloratissimi fiori e noto per le fitte file parallele di cantine (del Xix secolo) che coprono tutto il pendio della collina con piccole casette bianche addossate l’una all’altra. A Villany, località in cui la coltivazione della vite risale al tempo dei Celti, lungo i due lati della via principale si trovano graziose cantine d’epoca dove si possono degustare corposi vini rossi, il più noto dei quali è il Blu Portoghese. Il villaggio di Villanykovesd ha conservato le antiche tradizioni di viticoltura e vinificazione: la sua doppia fila di cantine è una delle strutture più spettacolari del patrimonio architettonico ungherese; qui, fra l’altro, si tiene ogni anno il Festival Europeo di ditirambi (canti tradizionali ispirati al mondo del vino). Kisharsany è un tipico villaggio antico ungherese con file di cantine lungo la linea di confine dei territori di produzione di vini rossi e vini bianchi, mentre Kistotfalu si presenta come uno dei villaggi più graziosi della contea Baranya, ai piedi delle colline Tenkes: poco trafficato, gode di un’aria particolarmente fresca e pulita. Arriviamo poi a Vokany, villaggio la cui storia è strettamente legata all’antica Abbazia Benedettina della Trinità (1183), mentre Nagytotfalu vanta una bellissima Casa con portico settecentesca, utilizzata come scuola e come residenza per gli insegnanti; oggi ospita un museo della scuola, dove sono custoditi anche oggetti di arte popolare e attrezzi della civiltà contadina. La strada del vino si conclude a Silos, famosa per il suo pregiato bianco e per la sua fortezza a difesa della pianura della Drava. Per informazioni: Villany-siklos Wine Route Association, .  
   
   
NASCE UN NUOVO CONTINENTE  
 
Si chiama Gondwanaland e sarà il sesto continente del nostro pianeta. O almeno lo definiscono così a Lipsia, in Sassonia, dove sta nascendo lo “zoo del futuro”. Grazie a un’imponente ristrutturazione avviata nel 2007, il giardino zoologico della città tedesca si arricchirà entro il 2010 di un enorme padiglione con una superficie di oltre 15. 000 mq, pari a un campo e mezzo di calcio. Qui ci si potrà immergere nella magia di una foresta tropicale e compiere con l’ausilio di tecniche multimediali un emozionante viaggio a ritroso fino ai primordi del mondo. Il nome Gondwana deriva dal supercontinente che fino a circa 150 milioni di anni fa, quando scomparve, collegava Asia e Africa. In attesa della nuova attrazione, lo zoo di Lipsia ha già da offrire curiosità come il Pongoland, dove si compiono safari in camionetta tra gorilla e oranghi, e la valle degli orsi. .  
   
   
ARTE CONTEMPORANEA AL FESTIVAL AUTUNNALE DI BUDAPEST (10-19 OTTOBRE)  
 
Il Festival delle arti contemporanee, in programma a Budapest dal 10 al 19 ottobre, è un’importante occasione offerta alle nuove tendenze artistiche di farsi conoscere da un ampio pubblico, con uno spazio particolare riservato anche alle più recenti opere e alle maggiori produzioni di arte contemporanea ungherese ed europea. In programma, per tutta la durata di questa importante manifestazione di grande richiamo, eventi musicali, spettacoli di teatro e danza, arte figurativa, film, letteratura. Affermati artisti, provenienti da molti Paesi di tutto il mondo, partecipano a questo festival, offrendo una preziosa occasione di conoscere le più recenti espressioni della cultura contemporanea. Per informazioni: info@fesztivalvaros. Hu .  
   
   
MUSEO D’ARTE MODERNA LOUISIANA IN DANIMARCA  
 
Tre le mostre in programma al suggestivo Louisiana immerso nella natura poco fuori dalla capitale. 2 settembre 2008 – 25 gennaio 2009 “Per Kirkeby” 8 ottobre 2008 – 8 febbraio 2009 “Manga” 8 novembre 2008 – 15 febbraio 2009 “Louisiana Contemporary” Per celebrare i 70 anni dell’artista Per Kirkeby, il Louisiana gli dedica una mostra. Figura di spicco nel panorama artistico danese, Kirkeby spazia tra tutti i settori della creatività, dalla poesia al cinema, dalla prosa alla scenografia, dall’architettura alla grafica, alla scultura e alla pittura. Non a caso Kirkeby viene considerato “L’ Artista degli Artisti”, e questa mostra è l’occasione per ammirare il variopinto estro creativo dell’artista. Dalla Scandinavia si passa all’estremo oriente con una mostra interamente dedicata al Manga, che ne delinea lo sviluppo storico e artistico. Dagli intagli nel legno e illustrazioni del 1800 agli onnipresenti fumetti, videogiochi e film dei giorni nostri. Una riflessione caleidoscopica su una speciale tradizione pittorica giapponese che è divenuta un cult nella maggior parte del mondo. La storia dell’arte acquista una nuova dimensione grazie all’artista Eve Sussman che nelle sue installazioni video risveglia opere classiche da secoli di sonno. La mostra “Louisiana Contemporary” mostra due delle più recenti opere della Sussman. La prima, intitolata “89 seconds at Alcazar”, è una parafrasi dell’opera “Las Meninas” celebre quadro del 1656 del pittore Diego de Velázquez sulla famiglia reale spagnola. La seconda installazione, “The rape of the Sabine Women” prende spunto dall’omonimo quadro del pittore francese Jacques-louis David, risalente al 1796-99. Www. Louisiana. Dk .  
   
   
BREMA E AMBURGO IN FESTA  
 
L’autunno in Germania è la stagione delle grandi feste popolari. Dopo l’Oktoberfest di Monaco, che si svolge tradizionalmente nelle due settimane a cavallo tra settembre e ottobre, e la quasi contemporanea Cannstatter Volksfest di Stoccarda, il divertimento si sposta a nord per altri due appuntamenti di grande richiamo: il Freimarkt di Brema (quest’anno dal 17 novembre al 2 dicembre) e il Winterdom di Amburgo (dal 7 novembre al 7 dicembre). Nata 970 anni fa per celebrare lo status di libera città mercantile, la festa di Brema è una delle manifestazioni più antiche della Germania settentrionale, ma si è adattata ai tempi moderni con l’introduzione di giostre e divertimenti dell’ultima generazione. A metà tra sagra e carnevale, il Freimarkt richiama nei suoi 17 giorni di apertura almeno 4 milioni di visitatori. Quest’anno propone circa 320 attrazioni su un’area di 100. 000 mq, incluse decine di ristoranti e bancarelle. Il programma prevede tra l’altro una grande sfilata in costumi sgargianti ispirata al Carnevale di Rio. In alternativa alla chiassosa festa sul prato Bürgerweide ce n’è un’altra più tranquilla, detta Kleiner Freimarkt, che si tiene contemporaneamente nella bella piazza del mercato. Anche il Winterdom di Amburgo, città anseatica come Brema, vanta una lunga storia. Nell’xi secolo l’arcivescovo Burchard decise di allontanare dal cortile del duomo lo stuolo di mercanti, artigiani, saltimbanchi e guaritori che era solito cercarvi riparo. Ma i fedeli la presero male e il vescovo fu costretto a fare marcia indietro, organizzando addirittura una festa che è diventata una tradizione ben radicata. Tanto che l’Hamburger Dom si tiene tre volte l’anno (in primavera, estate e inverno) nell’area semicentrale dell’Heiligengeistfeld e sfiora puntualmente i 9 milioni di visitatori. Gli amburghesi ne amano l’atmosfera un po’ nostalgica e l’ampia scelta di giostre e attrazioni come il Mäusezirkus (circo dei topi) e la ruota gigante. Al n. 47 della vicina Feldstrasse si può anche curiosare nella trattoria Feldkeller dove da decenni si rifocillano giostrai e venditori impegnati nella festa. Le pareti del locale sono decorate con immagini storiche del Dom e una ricca collezione di oggetti curiosi. .  
   
   
BOZART – COREA, PALESTINA E UN OMAGGIO A COBRA  
 
Decisamente ricca di eventi originali e artisticamente rilevanti la stagione autunnale del Bozart. Nell’ambito di Festival “Made in Korea”, la mostra “The smile of Buddha” conduce in Europa 130 opere d’arte connesse allo sviluppo della religione buddista in Corea nell’arco di 1600 anni. In contrapposizione, un’intera esposizione dedicata ai quattro artisti coreani contemporanei più acclamati: Nam June Paik, Kimsooja, Bien-u Bae, Young-jae Lee. Ognuno diverso nella scelta delle tecniche espressive, con le loro opere raccontano l’evoluzione dei “new media”, l’incontro tra fotografia, performance e filmografia, la necessità di armonia tra uomo e ambiente, il rapporto quotidiano con l’arte che migliora la vita… Anche La Palestina sarà protagonista al Bozart per due mesi. Il programma “Masarat Palestina 2008”, in stretta collaborazione con la Biennale di Bruxelles, presenta due mostre e un’istallazione particolarmente suggestive. “Never part” è una mostra basata sulla letteratura che trae ispirazione dall’arte palestinese contemporanea; l’architettura che può influire positivamente sul futuro e la pace in Medio oriente è il tema di Decolonizing Architecture - Scenarios for the transformation of Israeli settlements. La mostra nasce dall’intesa artistica tra Sandi Hillal, Alessando Petti e Eyal Weizman, sicuramente tra i più brillanti architetti e filosofi dell’arte contemporanea, che da Londra e da Betlemme operano con valori e obbiettivi comuni. “Crossing Surda”, è l’istallazione multimediale di Emily Jacir. L’artista propone testimonianze filmate segretamente durante i suoi tentativi di attraversare le numerose barriere che rendono incredibilmente lontani 30 villaggi palestinesi geograficamente prossimi. In aggiunta alla retrospettiva Cobra organizzata dal Royal Museums of Fine Arts, Bozar Expo inaugura “Cobra & Cie”. E’ un caloroso omaggio a una selezionata rappresentanza di questo importante movimento artistico. Alechinsky, Dotremont, Asger Jorn, Corneille, Karel Appel sono alcuni tra gli artisti in mostra con dipinti, elaborazioni grafiche e bassorilievi che, a cinquant’anni dallo “scioglimento” ufficiale di Cobra, continuano a suscitare un enorme interesse. Www. Bozar. Be .  
   
   
IN INGHILTERRA PER IL TORNEO MONDIALE DI CRICKET  
 
The Icc World Twenty20 2009, il torneo mondiale di cricket, si terrà in Inghilterra il prossimo giugno. Twenty20 è un´eccitante e veloce variazione del gioco, nella quale ogni squadra effettua battute per un massimo di 20 overs. Introdotto per la prima volta nel 2003 dall´English Cricket Board, si è subito imposto diventando famoso in tutto il mondo. Dodici squadre si sfideranno presso il Lord´s (London north), il Trent Bridge di Nottingham, e al The Oval (south London). Al Lord´s, conosciuto come The Home of Cricket, il 5 giugno si terrà la cerimonia di apertura dei giochi. Ci sarà anche un torneo femminile: otto squadre giocheranno il loro primo round a Taunton, nel Somerset, e le semifinali al Trent Bridge e The Oval. Il 21 giugno entrambi i tornei si chiuderanno al Lord´s. Www. Ecb. Co. Uk .  
   
   
BUFALI IN FATTORIA  
 
In tempi remoti i bufali d’acqua, una razza largamente diffusa in Asia, erano presenti anche in Germania. Da tre anni alcuni allevatori dell’Alpe Sveva, nel Baden-württemberg, li hanno reintrodotti con successo, importandone alcuni esemplari dalla Romania. Ora la fattoria di Willi Wolf a Hohenstein-meidelstetten, dalle parti di Reutlingen, ne possiede più di 150 e produce carne biologica di ottima qualità, mentre nella vicina latteria Hohensteiner Hofkäserei (www. Albkaes. De) della famiglia Rauscher a Hohenstein-ödenwaldstetten si trovano gustosi formaggi come l’Albzarella e persino saponette cosmetiche. Non solo: i bufali sono diventati un’attrazione turistica e richiamano molti curiosi. Dopo la visita dell’allevamento Wolf, dove Willi effettua tour guidati su richiesta e a maggio organizza una grande festa, è possibile assaggiare carne di bufalo al ristorante Failenschmid di St. Johann-gächingen (www. Failenschmid. De) e acquistare insoliti salumi nell’annessa macelleria. Più saporita di quella di manzo, la carne di bufalo contiene il 40 % in meno di colesterolo e la metà delle calorie, mentre è ricca di proteine e minerali. .  
   
   
XI’AN’S TERRACOTTA ARMY. I TESORI DEI PRIMI IMPERATORI CINESI  
 
Una rara occasione di ammirare in Europa i famosi guerrieri di terracotta e altre originali meraviglie provenienti dalle tombe delle dinastie Qin e Han. Centinaia di fanti, cavalieri, arcieri: l’esercito di terracotta, una delle principali scoperte archeologiche del ventesimo secolo, è considerato dall’Unesco patrimonio dell’umanità e costituisce una delle attrazioni più famose del mondo. Insieme ai soldati, altre figure di terracotta rappresentano principi, principesse e i devoti che presidiavano la tomba dell’Imperatore Qin Shi Huang Di. Queste preziose testimonianze di culto cimiteriale, parte integrante della cultura Qin, hanno fortemente influenzato tutte le ricerche sulle successive dinastie contribuendo a rivelare numerosi misteri sull’imponente sviluppo culturale e artistico dell’antico Impero cinese. Dove: Maaseik, Friar Minors’ Church (Minderbroederskerk) dal 1 ottobre al 31 marzo 2009 www. Maaseik. Be .  
   
   
FESTIVAL DEL VINO NOVELLO AL MUSEO ETNOGRAFICO DI SZENTENDRE (8-9 NOVEMBRE)  
 
A Szentendre, deliziosa cittadina d’arte vicino a Budapest, sull’Ansa del Danubio, il locale Museo etnografico all’aperto ospita, l’8 e 9 novembre, la festa di San Martino e del vino novello in un ambiente di grande suggestione. In questo museo, infatti, il più grande dell’Ungheria nel suo genere, fedeli ricostruzioni realizzate da esperti falegnami e artigiani del luogo riproducono esterni e interni delle abitazioni popolari di diverse regioni ungheresi: case con tetto di paglia, pavimenti in legno, mulini d’acqua, chiese, scuole e anche i resti di una villa d’epoca romana, al cui interno sono stati allestiti micro-musei, botteghe di artigianato e un forno che prepara il pane seguendo rigorosamente il metodo tradizionale. Nel museo, aperto da aprile ad ottobre, ogni fine settimana e nelle principali festività si tengono programmi folcloristici e gastronomici nel corso dei quali il visitatore può assistere alla realizzazione di oggetti di artigianato e piatti tradizionali o visitare una delle mostre permanenti o temporanee. Tra questi eventi, l’8 e 9 novembre, degustazioni e piatti tipici in occasione della colorata festa di San Martino. .  
   
   
GALLERIA D’ARTE NAZIONALE DANESE - STATENS MUSEUM FOR KUNST  
 
Due le mostre contemporanee alla Galleria d’arte nazionale, dove è inoltre possibile ammirare 700 anni di arte gratuitamente. 14 giugno 2008 – 8 marzo 2009 Kirsten Ortwed. Full Length 6 settembre 2008 – 4 gennaio 2009 Reality Check Catene di ferro, grate, carrelli e pesantissime sculture di bronzo lunghe 13 metri… questi alcuni esempi delle opere che occupano i 2000m del “viale della Scultura” nella mostra intitolata “Full Length”. Tutte creazioni della danese Kirsten Ortwed, alla quale, in quanto vincitrice del titolo di migliore scultrice dell’anno, è dedicata questa monumentale retrospettiva. La mostra su larga scala “Reality check” è la più esaustiva rappresentazione di arte contemporanea del museo a oggi. 39 famosi artisti internazionali ribaltano sia il museo sia la realtà in questa mostra che copre una area di oltre 3000m. Le numerose opere spaziano fra tutti i generi, dalla pittura alle sculture alle installazioni, fotografia e video o addirittura combinazioni delle arti. Il pubblico si troverà di fronte una gran serie di esperienze destabilizzanti tra cui a minuziose ricostruzioni di ambienti, autoritratti e installazioni che mineranno ogni certezza. Www. Smk. Dk .