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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 03 Ottobre 2008
DA CANALETTO A TIEPOLO PITTURA VENEZIANA DEL SETTECENTO, MOBILI E PORCELLANE DALLA COLLEZIONE TERRUZZI PALAZZO REALE MILANO, PIAZZA DUOMO 12 3 OTTOBRE 2008 – 11 GENNAIO 2009  
 
 Da venerdì 3 ottobre 2008 a domenica 11 gennaio 2009 Palazzo Reale ospita la mostra “Da Canaletto a Tiepolo. Pittura veneziana del Settecento, mobili e porcellane dalla collezione Terruzzi”. La mostra, promossa dal Comune di Milano – Cultura e prodotta da Palazzo Reale, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, è a cura di Annalisa Scarpa e rappresenta un’occasione unica per ammirare una delle collezioni private più importanti in Italia. Della vastità e poliedricità della collezione, di cui si è avuto un saggio a Roma nella primavera del 2007 al Vittoriano, l’esposizione milanese privilegia la sezione più preziosa e caratteristica della raccolta, focalizzando la selezione di opere sulla pittura veneziana del Settecento. Si tratta di un nucleo cronologicamente compatto, passione d’elezione di questi collezionisti, che offre al visitatore un vademecum di questa scuola, un dizionario pressoché completo delle potenzialità espressive degli artisti lagunari di quel secolo esposti a Palazzo Rale con opere di qualità elevatissima e nomi di fama internazionale: tra i lavori in mostra spiccano i cinque Canaletto e le due sale dedicate ai Tiepolo. La collezione Terruzzi si è formata negli ultimi cinquant’anni sull’onda di una grande passione per l’arte in tutte le sue forme ed espressioni. Al di là infatti di taluni nuclei fondamentali – la pittura veneziana del Settecento esposta a Palazzo Reale, in primis – la raccolta si compone di un florilegio di testimonianze artistiche che spazia dalle tavole a fondo oro e dai fronti di cassone rinascimentali alle tormentate espressioni paesaggistiche di Magnasco, a quelle trionfali di Giovanni Paolo Panini, via via fino alla produzione moderna di Guttuso, De Chirico o Severini. Il nucleo pittorico si integra con una delle più consistenti – per qualità e quantità – raccolte di mobili settecenteschi in mano privata, molti dei quali di qualità assolutamente museale. Porcellane, argenti ed arazzi completano l’insieme della collezione, che nella sua globalità comprende più di 5000 pezzi. Il Percorso Della Mostra - Il nucleo centrale della mostra è suddiviso in due sezioni dedicate rispettivamente alla Pittura di paesaggio e veduta e alla Pittura di figura. Nella sezione Pittura di paesaggio e veduta Marco Ricci è presente con otto tempere, Francesco Zuccarelli con diciassette opere, Giuseppe Zais con sette, Canaletto con cinque e con altrettante Bernardo Bellotto; la presenza di Luca Carlevarijs emerge con sette capricci e due vedute di Venezia che sono considerate tra le pietre miliari dell’artista. Accanto a quest’ultimo, Johann Richter si esprime con tre eccezionali vedute di Venezia. Interessante è anche la presenza della raccolta di un grande dipinto di Bernardo Canal, padre del Canaletto, come pure di due luminose, metalliche vedute veneziane di Hendrick van Lint. Non manca il maestro di questi, Gaspar van Wittel, con tre delicate vedute di Roma. Tra i pittori non autoctoni, spicca Antonio Joli e il gardesano importato Giambattista Cimaroli. Impossibile non soffermarsi poi sulle opere di due tra gli artisti protagonisti della collezione Teruzzi: Michele Marieschi con la sua Veduta del Molo con il Palazzo Ducale e Francesco Guardi con le due vedute Bacino di San Marco verso San Giorgio e quella con l’Incendio a San Marcuola. La sezione Pittura di figura ripercorre il Xviii secolo con analoga dovizia di opere: per primo Sebastiano Ricci, chiave di volta del passaggio conflittuale tra Seicento e Settecento e del riscatto quindi della pittura veneziana da uno stile che si era chiuso in se stesso verso aperture culturali nuove ed approdi internazionali. Sospeso tra Ricci e Tiepolo troviamo Francesco Fontebasso il cui trionfale Banchetto di Cleopatra ripercorre i fasti neo-veronesiani con un atteggiamento meno aulico e un linguaggio più quotidiano. Dello stesso autore un piccolo gioiello, di sottile, tenero erotismo – Giove e Antiope – ci testimonia una grande eleganza formale. Un cenno particolare meritano poi artisti come Gian Antonio Guardi e Pietro Longhi. Del primo, portatore di uno stile totalmente autonomo, I due Amorini esposti a Palazzo Reale fanno parte di un ciclo di sette tele che decorava Palazzo Mocenigo a Venezia e che venne rimosso nel primo Novecento: smembrate, le altre cinque vennero acquisite dallo Stato Italiano e decorano ora l’Ambasciata di Parigi. Pietro Longhi è, di contro, narratore puro, cronista di una società autoreferenziale, che non ammette il proprio disfacimento e che vive e perpetua i propri riti sotto l’occhio disincantato, affettuoso ma critico, dell’artista. Nelle due sale dedicate ai Tiepolo saranno esposti due cicli il cui possesso è fonte d’orgoglio per la collezione: le tele provenienti dal veneziano Palazzo Sandi, di un Giambattista Tiepolo poco più che ventenne accanto a Nicolò Bambini, e parte degli affreschi, già tutti intrisi di sensibilità pre-neoclassica, realizzati da Giandomenico Tiepolo per Palazzo Valmarana Franco a Vicenza, quest’ultimi di recente acquisizione e mai esposti al pubblico. Cinquant’anni esatti trascorrono tra le date di questi due gruppi di opere, cinquant’anni che hanno visto il delinearsi dello stile tiepolesco, la sua evoluzione e l’esplosione europea della sua fama. Giandomenico non era ancora nato quando il padre eseguì le tele per Palazzo Veneziano, ma sarà appena adolescente quando prenderà il pennello in mano per collaborare con lui. A completamento di quest’importante sezione in ciascuna di queste due sale sarà approntata una ricostruzione grafica e fotografica della disposizione originaria dei due cicli. Un capitolo a parte riguarda Jacopo Amigoni. Ritrattista della famiglia reale inglese come di quella spagnola, scenografo, incisore, egli seppe coniugare la seduzione del colorismo veneto con una interpretazione calda e vibrante della lezione rococò europea. I Terruzzi hanno acquisito negli anni più di trenta opere di questo artista il cui corpus non contiene più di duecento lavori. Il nucleo compatto che ne risulta consente di allestire una “mostra nella mostra” che assolve alla duplice funzione di poter meglio assaporare le sfumature stilistiche di questo grande artista e contemporaneamente di sottolineare una delle passioni più intense dei collezionisti di cui si espone la raccolta. La mostra è arricchita inoltre da una campionatura di arredi estremamente selettiva, proprio per sottolineare la compresenza essenziale di questi settori nelle predilezioni dei collezionisti. Mobili, porcellane, argenti, arazzi, arti decorative sono spesso considerati nell’accezione comune normalissimi, quand’anche preziosi, elementi d’arredo; ma oramai è chiaro che gli ebanisti, come i cesellatori o i ceramisti sono artisti a tutti gli effetti; non solo, ma spesso la creatività di pittori, così come di incisori o di architetti si metteva al servizio di questa specialità. La commode romana esposta in mostra è una delle prove più alte di collaborazione tra artisti di differenti discipline: la perizia dell’esecutore materiale si sposa alla perfezione con l’inventiva del progettista – identificato nella fattispecie in Gian Battista Piranesi – con una risultante armonia parificabile a quella di una scultura. Analogamente può dirsi per la coppia di piani realizzati dal carpinate Carlo Gibertoni, uno dei più noti scagliolisti del Seicento che, con la loro precoce datazione, segnano l’inizio di un genere a trompe l’oeil del tutto inedito per quegli anni; così come per i due tavoli intarsiati di Herni van Soest, che ad un’anima in rovere e noce uniscono intarsi in ottone inciso, peltro, corno dipinto, rame applicato su tartaruga, cuoio e bronzi dorati. In mostra anche un sécrètaire di Francesco Abbiati, ebanista comasco attivo prevalentemente a Milano almeno fino al 1828, con una ricchezza di intarsi in legni orientali degna di un bassorilievo antico o di un affresco neoclassico. Un´intera sala sarà dedicata alle porcellane sia occidentali (Sèvres, Meissen e Napoli) che orientali: una carrellata di circa un centinaio di pezzi, tra i duemila appartenenti alla collezione, che si mostrano come una rara campionatura di periodi e stili. .  
   
   
IL VA’, PENSIERO DALLE TERRE DI VERDI UNA NUOVA PRODUZIONE DI NABUCCO L’OMAGGIO DI REGGIO EMILIA AL GRANDE COMPOSITORE PER IL FESTIVAL VERDI 2008  
 
 Una nuova produzione di Nabucco di Giuseppe Verdi debutterà al Valli di Reggio il prossimo 4 ottobre alle ore 20 (repliche 8, 12, 14, 18 ottobre), in un allestimento realizzato in coproduzione con il Teatro Regio di Parma per il Festival Verdi 2008 di cui è il terzo titolo in programma. Prosegue, con questa prestigiosa produzione, il percorso di collaborazione già avviato lo scorso anno tra la Fondazione I Teatri e la Fondazione Teatro Regio di Parma. Già nel 2007, infatti, il cartellone del Festival Verdi si era arricchito con Il tempo sospeso del volo, opera composta da Nicola Sani su libretto di Franco Ripa di Meana, che ne aveva curato anche la regia, e incentrata sulla tragica vicenda del giudice Falcone. Dopo il grande favore del pubblico e della critica per quest´opera che ha rappresentato una decisa apertura del cartellone alla produzione di teatro musicale del nostro tempo, la collaborazione con il Teatro Regio di Parma e il Festival Verdi continua e si rafforza con Nabucco. L´opera che ha segnato la prima e folgorante affermazione verdiana, sarà proposta nell´allestimento con la regia di Daniele Abbado, le scene e i costumi di Luigi Perego e le luci di Valerio Alfieri. A dirigere l´Orchestra e il Coro del Teatro Regio di Parma (maestro del Coro Martino Faggiani) sarà Michele Mariotti, giovanissimo direttore d´orchestra, impostosi, per personalità e talento, tra le realtà più importanti del panaroma musicale non solo italiano. Sotto la sua bacchetta, un cast di assoluto livello di specialisti verdiani a cominciare dal Nabucco di Anthony Michaels-moore, l´Abigaille di Dimitra Theodossiou e lo Zaccaria di Carlo Colombara. Con loro, Mickael Spadaccini, Daniela Innammorati, Luciano Montanaro, Francesco Piccoli e Maria Assunta Sartori. Ecco ora che con questa nuova produzione si riafferma e accresce il programma del Festival Verdi, una realtà che, per ricchezza e qualità delle proposte, per la capacità di esaltare le forze produttive di un territorio la cui civiltà operistica è senza confronti - considerata di assoluto livello internazionale. Dal punto di vista musicale e drammaturgico, Nabucco, terza opera del catalogo verdiano, già presenta alcune delle caratteristiche distintive del Maestro: la capacità di estrarre originalità fulminanti, il sanguigno vigore della musica la teatralissima attitudine a tagliar corto e ad andare senza mediazioni al nocciolo delle cose. Sullo sfondo dei conflitti individuali, si staglia, spesso in primo piano, un dramma dal taglio corale. Ed è proprio il coro degli ebrei a diventare esso stesso personaggio, a lui, Giuseppe Verdi non a caso assegna il momento forse culminante – certamente il più amato e celebre – dell´opera: il "Va’, pensiero", un canto che è insieme sospesa contemplazione della terra amata e sconfortata constatazione del proprio amaro destino. Il Festival Verdi è realizzato dal Teatro Regio di Parma - soci fondatori Comune di Parma, Provincia di Parma, Fondazione Cariparma, Fondazione Monte Parma - con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Major partner Fondazione Cariparma; main sponsor Cariparma Crédit Agricole, Barilla; media partner Mediaset. Il Festival Verdi è realizzato anche grazie al sostegno e alla collaborazione di: Enìa, Mercedes Benz Agricar Group, Radio Italia, Arcus, Reggio Parma Festival, Traiettorie, Teatro Verdi di Busseto, Teatro Comunale di Modena, iTeatri di Reggio Emilia. .  
   
   
DOMENICA 5 OTTOBRE SI CHIUDE LA STAGIONE DI “CASA GRANPARADISO” CON LA CONSEGNA DEL PREMIO “AMICO DEL GRAN PARADISO”  
 
Torino - Una delle “colonne sonore” più apprezzate e famose non solo in campo nazionale, sarà l´indiscussa protagonista della giornata di chiusura della stagione estiva di Casa Granparadiso a Ceresole Reale: domenica 5 ottobre la Fanfara della Brigata alpina Taurinense si esibirà nella “capitale” del versante torinese del Parco del Gran Paradiso. Alle 11 la fanfara animerà un aperitivo musicale davanti a Casa Granparadiso, mentre alle 15 terrà un concerto al rifugio Massimo Mila. Sempre al “Mila”, il pranzo del mezzogiorno vedrà la partecipazione dell´associazione Comitato della Croazia Polenta e Merluzzo di Ivrea, i celebri polentari dello storico carnevale eporediese, che cucineranno la polenta preparata con la farina del Pignoletto rosso, una delle farine di antichi mais piemontesi tutelate dal “Paniere dei prodotti tipici della Provincia di Torino”. Il concerto del pomeriggio sarà preceduto dalla cerimonia dell´alzabandiera che coinciderà con l´inaugurazione dei tre nuovi pennoni del rifugio Mila. Durante il pomeriggio saranno consegnati i Premi Amici del Gran Paradiso 2008 ad Antonio Saitta, Presidente della Provincia di Torino, e ad Alessandro Gotta, giovane imprenditore agricolo che da Torino si è trasferito a Pont Canavese, dando vita ad una nuova azienda di agricoltura di montagna. Infine sarà presentato il primo Concorso nazionale di composizione originale per banda ispirato alle bellezze paesaggistiche del Gran Paradiso intitolato “Inno al Gran Paradiso”. La Fanfara della Brigata Alpina Taurinese Nasce dalla fusione dei preesistenti complessi bandistici del 4° Reggimento Alpini e del 1° Reggimento Artiglieria da Montagna. Nel 1965 con sede nella Caserma "Monte Grappa" in Torino. Inizialmente composta da militari di leva, con l´attuale riforma dell´Esercito è composta da Sottufficiali e Volontari in Servizio Permanente ed in Ferma Breve e militari di leva. Ha partecipato a numerose manifestazioni all´estero fra cui i festival di Albertville, Bad Reichenall, Chambery, La Chaux de Fonds, Losanne, Huesca. Ha suonato in tutte le regioni d´Italia partecipando anche a programmi televisivi. Ha suonato in Piazza San Pietro al cospetto del Santo Padre, a Mostar e Sarajevo per il Natale del 1997, ed ancora in Bosnia nel 2000. Si è esibita in Albania presso il Comando Internazionale Commz W ed a Pristina presso il comando Kfor. .  
   
   
IL GENIO DI DELLEANI, NEL CENTENARIO DELLA SCOMPARSA, APPRODA A PALAZZO BRICHERASIO E AL CASTELLO DI MIRADOLO  
 
Torino - Dopo il successo della mostra dedicata nell’autunno del 2007 ai Longobardi, un’altra importante iniziativa espositiva della Fondazione Palazzo Bricherasio approda contemporaneamente a Torino e nel territorio provinciale, con un’importante operazione di decentramento culturale voluta e sostenuta dalla Provincia di Torino. La mostra “Lorenzo Delleani e il suo tempo” è visitabile a Palazzo Bricherasio fino al 18 gennaio 2009, ma, per iniziativa della Provincia e delle Fondazioni Palazzo Bricherasio e Cosso (quest’ultima con sede a Pinerolo), una sezione espositiva approderà dall’11 ottobre all’11 gennaio al Castello di Miradolo, nel territorio del Comune di San Secondo di Pinerolo. Nei sabati e nelle domeniche del periodo di apertura dell’esposizione, bus-navetta gratuiti (su prenotazione al numero 0121-376545) collegheranno Palazzo Bricherasio con il Castello di Miradolo, con partenza alle 11 da Torino. “Sostendendo l’iniziativa, la Provincia di Torino compie un’operazione importante di valorizazione del suo territorio, evidenziando nel ricordo vicende e persone che hanno segnato epoche e contesti culturali fondamentali nella storia nazionale. - sottolinea il Presidente, Antonio Saitta - Il successo, nel 2007, dell’operazione di decentramento della mostra dei Longobardi a Novalesa (10. 000 visitatori), ci ha convinto dell’opportunità di costruire intorno all’evento dedicato a Delleani un vero e proprio prodotto di turismo culturale, che abbini la visita alla mostra torinese con quella allestita al Castello di Miradolo”. Nel centenario della morte di Lorenzo Delleani, l’esposizione curata dall’architetto Giuseppe Luigi Marini intende sottolineare attraverso una selezione di oltre cento dipinti il percorso e l’originalità di una produzione assai feconda: dai soggetti del primo periodo storico-romanico a quelli della “conversione” al paesaggio; dalle grandi tele alle assicelle. Una sezione dell’esposizione è dedicata alla presentazione di opere di molti allievi e allieve che ne replicarono l’approccio al vero. Un’ulteriore sezione raccoglie le opere di quegli artisti che, proprio dal riferimento a Delleani, con maggiore o minore originalità, avviarono il proprio percorso artistico. Gli allestimenti di Torino, Miradolo e Biella offrono l’occasione per una ampia rilettura del tempo e del contesto in cui Delleani operò, attraverso l’analisi dei linguaggi e delle maggiori personalità artistiche attive sulla scena piemontese tra il 1860 e il 1908: un cinquantennio fondamentale per la storia d’Italia, attraverso il quale si passa all’Unità, alla crescita sociale e culturale, al progressivo, talvolta lento e contraddittorio, inserimento nel mondo europeo. In questo scenario si articola un percorso che parte da Rivara e arriva alla rivoluzione divisionistica di fine 800 aprendo la via al futurismo e all’arte del ‘900. Si tratta dunque di un viaggio in un´epoca attraverso la luce dell’arte, espressione della sensibilità individuale dell’artista, del “suo” genio diremmo, riflessa dal contesto umano, sociale e culturale in un cui lo stesso viveva. La particolarità della mostra “Delleani e il cenacolo di Sofia Cacherano di Bricherasio”, allestita al Castello di Miradolo, sta proprio nel delineare il contesto e l’ambiente, focalizzando la sua analisi su di una donna intelligente e sensibile, figura di spicco di quel “dilettantismo aristocratico” diffuso nel Piemonte ottocentesco. Il termine “cenacolo” delinea in modo preciso un contesto culturalmente variegato e di ampio respiro in cui accanto agli artisti, operavano altri protagonisti della storia del Piemonte di quell’epoca, sospesa ancora tra l’antico e la modernità. .  
   
   
A SZOLNOK (UNGHERIA) CON GLI SBANDIERATORI DI ASTI  
 
Asti - Il Vice Presidente e Assessore alle Politiche Giovanili Giuseppe Cardona ha partecipato a Szolnok dal 18 al 21 settembre al "Folkdancenet" festival internazionale dedicato alla danza folk, nell´ambito delle azioni di collaborazione ormai tradizionali avviate con la Provincia di Szolnok in Ungheria. In delegazione con il Vice Presidente anche funzionari della Provincia e il gruppo degli sbandieratori "San Jorio" di Asti. Positiva l´esperienza del festival al quale hanno partecipato otto Paesi: Dordogne (Francia), Durtham (Gran Bretagna), Hardhita (Romania), Maramures (Romania), Somme (Francia), Tarnow (Polonia), Szolnok (Ungheria), Asti (Italia). L´evento internazionale ha dimostrato che la danza, comune patrimonio europeo, è un efficace mezzo di comunicazione. Il Vice Presidente Cardona ha confermato l´attenzione della Provincia sui temi del partenariato e del turismo scolastico con la collaborazione fra comunità in ambito non solo europeo. .  
   
   
OLIO DEL VENETO AD ASSISI PER S. FRANCESCO PATRONO D’ITALIA  
 
Quest’anno è il Veneto ad offrire l’olio - a nome dell’intera nazione - per la lampada votiva che arde ad Assisi presso la tomba di S. Francesco, patrono d’Italia. Venerdì e sabato sono previste le celebrazioni nazionali nelle basiliche di S. Maria degli Angeli e in quelle Superiore e Inferiore del Sacro Convento. E’ dal 1939 che il 4 ottobre si ripete questo gesto simbolico in occasione del quale ogni anno una regione italiana è chiamata ad offrire l’olio che alimenta la lampada votiva posta nella cripta del santo nella Basilica d’Assisi. Il Veneto ha già assolto questo compito nel 1950, nel 1970 e nel 1988. Sarà il presidente della Regione Giancarlo Galan, insieme alle delegazioni delle Province e dei Comuni, a rappresentare il Veneto in occasione della consegna dell’olio sacro. Saranno i vescovi veneti, guidati dal Patriarca di Venezia card. Angelo Scola, a presiedere le cerimonie in programma. La celebrazione solenne di sabato (ore 9) nella Basilica superiore sarà teletrasmessa in diretta su Rai Uno. Il programma prevede venerdì pomeriggio in Piazza Garibaldi l’incontro tra le autorità e le delegazioni del Veneto con quelle dell’Umbria e di Assisi. Sarà l’assessore Elena Donazzan a rappresentare la Regione. Seguirà nella Basilica della Porziuncola la solenne commemorazione del transito di San Francesco presieduta dal vescovo di Padova mons. Antonio Mattiazzo. Sabato mattina solenne concelebrazione nella Cappella Papale della Basilica di S. Francesco, presieduta dal Patriarca di Venezia Angelo Scola. Durante il rito, il presidente Galan porrà simbolicamente ai piedi dell’altare una caraffa d’olio e il sindaco di Venezia Massimo Cacciari riaccenderà la lampada votiva dei Comuni d’Italia con l’olio offerto dal Veneto. Successivamente nella Loggia del Sacro Convento ci sarà il discorso ufficiale del presidente Galan e il messaggio all’Italia da parte del Ministro del welfare Maurizio Sacconi. Nel pomeriggio è prevista la benedizione all’Italia e al mondo con l’Autografo della benedizione di San Francesco. La Regione del Veneto promuoverà ad Assisi in queste giornate anche iniziative di carattere culturale e agroalimentare. Venerdì sera sarà rappresentata la commedia musicale “Frate Francesco”, proposta dalla Compagnia Luna Buona della Parrocchia del Duomo di S. Nicola di Motta di Livenza. Sabato pomeriggio si esibirà il coro Edelweiss A. N. A. Monte Grappa della sezione Alpini di Bassano del Grappa. Ad Assisi saranno allestiti anche punti di incontro per far conoscere prodotti tipici regionali del Veneto. .  
   
   
DAL CORPO ALLA CITTÀ CINQUE PAROLE PER IL VIDEO D´AUTORE BIBLIOTECA CIVICA –VERONA 3 – 26 OTTOBRE 2008  
 
Gli artisti, con la loro sensibilità, da sempre partono da loro stessi, dalla loro identità, dalle loro emozioni, dalle loro e nostre condizioni, per riflettere e farci riflettere su quello che ci accade. Il corpo è dunque un punto di partenza imprescindibile, per giungere in modo via via allargato all’universo. Immaginando un percorso di cinque “stazioni”, a partire dalle problematiche legate all’individuo, si analizza il domestico quotidiano, la comunicazione con gli altri, la memoria e il paesaggio culturale che ci circonda, fino all’ambiente e alle relazioni sociali. 5 le parole chiave: il corpo, il domestico, il linguaggio, la cultura, la città. Dal Corpo alla città - Inaugurazione sabato 4 ottobre ore 12 – cinque parole per il video d’autore è un progetto a cura di Mario Gorni, direttore di Careof//docva di Milano, promosso da Artverona in collaborazione con la Biblioteca Civica e l’Assessorato alla Cultura di Verona, che segna il primo passo verso la costituzione a Verona di un archivio di videoarte. Verona è stata infatti deputata dalla Regione Veneto, ai sensi della nuova normativa sul deposito legale, quale sede provinciale per la raccolta e consultazione di materiali oltre che librari anche video. Da questa mostra e dalla collaborazione con Artverona, con Careof//docva di Milano e con il Dipartimento Arti Visive dell’Università di Bologna diretto da Renato Barilli, nasce un primo fondo di video d’arte che, grazie alla liberatoria degli artisti, presto sarà disponibile per lo studio e la consultazione. A suggellare il progetto la donazione da parte di Artverona di una copia del video di Victor Alimpiev Whose is this exhalation? presentato per il concorso Icona 2008 dallo Studio La Città e selezionato per rappresentare la Fiera nel 2009.
il corpo tot 21´30" Marzia Migliora: 59 passi, 2001, 2,40’ Sabrina Muzi, Big, 2002, 6´ Alessandra Arnò, Corpo, I. C. K. , 2000, 4’ Claudia Maina, Miss Maina Magic, 2006, 4’30 Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini, Hurt so good, 1999, 4’ Alberto Guidato, Fratelli d´Italia, 2002, 1,20
il domestico tot 13´30" Alessandra Spranzi, Petit déjeuner, 2006, 1´ Luisa Rabbia, Tears and blood, 2002, 1´45" Massimo Bartolini, Il frutto, 1990, 2´40" Sara Donati, Ego, 2003, 3´ Meri Gorni, Vocabolario alla voce: Casa, 2006, 5,30
il linguaggio tot 13´ Puccio Chiesa, Rebus, 2005, 2´ Annamaria martena, Pianosequenza, 2001, 1´ Annamaria martena, Convergence, 2001, 3´20" Brian Mckenna, "stereophonic Lp", 2002, 1´ Brian Mckenna, Clapping 2002, 1´ Brian Mckenna, 3 pan 1, 2002, 4,25
la cultura tot 23´30" Ra Di Martino, Not 360, 2003, 7,20´ Michela Formenti, Senza respiro e voce, 2005, 7´13" Dario Bellini, set, 1993, 5´ Alice Cattaneo, The Singer, 2004, 1´30" Silvia Cini, Penelope addio, 2005, 2´
la città tot 28´15" Graw & Bockler, Because, 2002, 4´ Lucia Uni, Preghiera a mio padre, 2005, 5´ Semiconductor, The sound of microclimates, 2004, 8´12" Eva Marisaldi - Enrico Serotti, Legenda, 2002, 6´ Christian Niccoli, Planschen, 2008, 5´
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PORTE APERTE: TRENI STORICI IN MOSTRA AL DEPOSITO LOCOMOTIVE DI TARANTO IL 4 E IL 5 OTTOBRE VISITE GUIDATE PER SCOLARESCHE E CITTADINI  
 
Seconda edizione di “Porte Aperte”. Sabato 4 e domenica 5 ottobre il deposito locomotive di Taranto sarà aperto a scolaresche e visitatori, dalle ore 10 alle 18. La manifestazione, unica nel Centro-sud d’Italia, è promossa dall’ A. T. S. P. - Onlus (Associazione Treni Storici Puglia) di Taranto, in collaborazione con Trenitalia (Gruppo Fs), Regione Puglia, Provincia e Comune di Taranto. Per l’occasione, Trenitalia (Gruppo Fs) metterà a disposizione un servizio di navetta gratuito che collegherà la stazione ferroviaria di Taranto al deposito, con i seguenti orari: • dalla stazione 09. 30-10. 00-10. 30-13. 30-14. 30-15. 30-16. 30; • dal deposito locomotive 13. 30-14. 00-15. 00-16. 00-18. 30-19. 30. Il deposito locomotive (Officina Manutenzioni e Riparazioni) di Taranto, ha segnato la storia della trazione a vapore - sopratutto della trazione Diesel - negli anni ‘50 e ancora oggi riveste nel panorama dei depositi italiani un ruolo primario. Al suo interno sono custoditi treni storici degli anni 30’ e 60’ che Trenitalia ha dato in concessione all’Astp. I treni sono stati fedelmente restaurati e attualmente sono utilizzati come convogli speciali per percorsi turistico/culturali e come location cinematografiche. A bordo delle carrozze del treno storico “cento porte” i visitatori potranno ammirare un’ampia rassegna nazionale di modellismo ferroviario e due rassegne fotografiche: una dedicata alla ferrovia militare del Mar Piccolo di Taranto e l’altra sulla storia del deposito di Taranto e delle Ferrovie dello Stato in Puglia curate dall’Atsp. Domenica 5 ottobre, sarà presentata per la prima volta al pubblico la locomotiva a vapore Gruppo 835 327, da poco restaurata, che negli anni ’30 prestava servizio sul raccordo ferroviario militare del Mar Piccolo di Taranto. Per l’occasione sarà emesso uno speciale francobollo in ricordo della manifestazione. .  
   
   
SOLE, VENTO E MARE PER LE ISOLE MINORI ENERGIE RINNOVABILI E PAESAGGIO  
 
Marevivo lancia le isole minori come ‘laboratori’ per promuovere lo sviluppo delle fonti rinnovabili: sole, vento, mare. L’obiettivo e’ quello di trasformare le isole minori in realtà pilota per l’autosufficienza energetica delle comunità e del sistema delle piccole e medie imprese presenti sul territorio. Il progetto è al centro di una campagna che vedrà l’associazione ambientalista, guidata da Rosalba Giugni, impegnata nei prossimi mesi. E si inserisce in un momento importante per la programmazione energetica del Paese considerato che il Governo ha recentemente annunciato, per la prossima primavera, la definizione di un Nuovo Piano Energetico Nazionale. La campagna prende ufficialmente il via a Capri venerdì 3 ottobre 2008 presso la Certosa San Giacomo, con l’apertura di una mostra sul tema. Mostra allestita a margine del Convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria che quest’anno avrà proprio l’Energia come tema principale, alla luce della nuove sfide del futuro, e visitata da tutti i partecipanti al convegno in attesa dell’inizio dei lavori. La mostra si chiuderà il 12 ottobre in occasione del Convegno che Marevivo ha organizzato sul tema delle energie rinnovabili e le isole minori sempre a Capri, l’11 e 12 ottobre, alla presenza di autorevoli esperti e rappresentanti istituzionali. La mostra “Sole, Vento e Mare per le Isole Minori’’ e’ un grande affresco delle possibilità che il pianeta Terra offre all’uomo per attingere energia dalla natura. Un’esposizione didattica sugli elementi primordiali, aria, acqua e fuoco in cui siamo immersi, che costituiscono fonti di energia rinnovabile e sostenibile, il cui utilizzo non ne pregiudica la disponibilità nel futuro. Un percorso ideato per presentare, in maniera immediata, gli argomenti che verranno affrontati durante la campagna dell’associazione. In occasione della mostra sarà inoltre aperto al pubblico l’originale “Rossodoro” un progetto di Arte Energetica, a cura della galleria caprese Blue Lizard: un prodotto naturale, il pomodoro frutto dell’energia del sole, che nelle mani degli artisti Sergio Fermariello, Patrizia Giambi ed Eugenio Giliberti diventa un singolare oggetto d’arte da collezionare. Entrambe le esposizioni saranno visitate dalle scolaresche dell’arcipelago campano e della regione Campania e resteranno aperte fino al 12 ottobre. Sono state coinvolte nel progetto anche tutte le associazioni capresi di volontariato. .  
   
   
ALL’ACQUARIO CIVICO DI MILANO SI INAUGURA LA MOSTRA “AVVENIRISMO 3535 – MAKING LIFE AN ART”  
 
 Sabato 4 ottobre, alle 18. 00, all’Acquario e Stazione idrobiologica di Milano,, si inaugura “Avvenirismo 3535 – Making Life An Art” una mostra ‘open air’ che presenta, fino al 10 novembre, le opere di 18 artisti contemporanei. Nel corso della serata, si terrà il concerto del gruppo vocale Karakorum, diretto da Anna Pavan, con la partecipazione del Gabriele Clima - basso - e di Maria Massimini - pianoforte. Nata da un’idea di Luisa Del Mestre, curata da Anna Lucia Maria Fraschetti in collaborazione con Simona Nava, organizzata dall’Associazione culturale senza scopo di lucro “Avvenirismo 3535 – making Life an Art”, in collaborazione con l’Acquario e Civica Stazione Idrobiologica di Milano e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, col patrocinio del Corpo Consolare di Milano e il contributo della Fondazione Cariplo, della Provincia di Milano e Noesis Comunicazione, l’esposizione si propone di promuovere la cooperazione internazionale in campo artistico e culturale e la sperimentazione artistica, scientifica e tecnologica, attraverso l’interazione fra il secolare Museo dell’Acquario e l’Arte di domani. In mostra opere di artisti quali Alex Bombardieri, Andrea Cereda, Alfredo Matacotta Cordella, Luisa Del Mestre, Francesca di Robilant, Ximena Hernandez & Rugile Norkute, Alejandro Fernandez, Luca Ferraglia, Fukushi Ito, Maria Teresa Gonzalez Ramirez, Guido Lodigiani, Flavio Lucchini, Ricardo Macias, Daniele Nitti Sotres, Daniela Novello, Aldo Pavan, Luca Pozzi, Isabella Ramondini. .  
   
   
BOLZANO: CENTRALI DI TELERISCALDAMENTO A BIOMASSA APERTE AL PUBBLICO IL 4 OTTOBRE  
 
Su iniziativa del Dipartimento ambiente ed energia della Provincia, sabato prossimo, 4 ottobre, nell´ambito di una Giornata delle porte aperte, potranno essere visitate dagli interessati 33 centrali di teleriscaldamento a biomassa in tutta la provincia di Bolzano. Con l´occasione saranno poste in funzione due nuove centrali a Terlano e Luson. In Alto Adige grazie alle centralik di teleriscaldamento a biomassa, come spiega l´assessore provinciale all´energia, vengono risparmiati 45 milioni di litri di gasolio e 125. 000 tonnellate di anidride carbonica Co2. I vantaggi della biomassa consistono nel fatto che si tratta di fonte d´energia rinnovabile, vantaggiosa, facile da impiegare, di provenienza locale, e sostenibile. Queste considerazioni fanno si che sempre più abitazioni si avvalgano dell´energia prodotta con biomassa per il riscaldamento e che a livello provinciale aumenti in numero delle centrali di teleriscaldamento a biomassa. Sabato possimo, 4 ottobre, su iniziativa del Dipartimento ambiente ed energia della Provincia, 33 centrali di teleriscaldamento a biomassa apriranno i battenti al pubblico nell´ambito di una Giornata delle porte aperte. Tutte le persone interessate protranno farsi un´idea sul loro funzionamento. In occasione della Giornata delle porte aperte l´assessore provinciale competente porrà in funzione due nuove centrali di teleriscaldamento a biomassa a Terlano (alle ore 12. 45) e a Luson (alle ore 17. 00). .  
   
   
“ELEMENTI PRIMARI – SEGNI ZODIACALI” SABATO 4 OTTOBRE SFILATA DI MODA CON AMBRA FABBRI E LA TRIBÙ DI CHI BURDEL IN PIAZZA MATTEOTTI A SOGLIANO AL RUBICONE  
 
 Un prêt-à-porter dedicato all’arte del riuso, che vedrà sfilare in passerella abiti e capi esclusivi fatti di plastica, carta, lattine e di altro materiale di scarto. In occasione di Mongarte, a Sogliano al Rubicone tornano i Racconti Plurimi del Riciclaggio, una serie di eventi collaterali che accompagneranno per tutta la sua durata la mostra dell’artista egiziano Medhat Shafik, a cui è dedicata la terza edizione della rassegna, allestita fino all’8 dicembre a Palazzo Ripa-marcosanti, Palazzo Nardini, nella Cappella Paolotti, nella Chiesa del Suffragio e nel borgo cittadino. Sabato 4 ottobre, alle ore 20. 30, in Piazza Matteotti, l’appuntamento è con la sfilata di moda della stilista Ambra Fabbri che presenterà, insieme alla “Tribù di Chi Burdèl”, le sue creazioni interamente realizzate con materiale di scarto: piatti e bicchieri di plastica, carta, lattine e tutto quello che abitualmente viene cestinato senza troppa attenzione, che diviene “alta moda” nelle mani della stilista, per il terzo anno consecutivo a Mongarte. Quest’anno il tema della sfilata è l’astrologia e tutti i capi indossati saranno ispirati ai 12 segni zodiacali. Dopo “Poesia di materiali” del 2006 e “Cocktail di stili” del 2007, la proposta 2008 “Elementi Primari - Segni zodiacali”, si lega profondamente al simbolismo di cui Medhat Shafik - e la sua terra d’origine, l’Egitto - è portatore. I 4 elementi, Aria, Terra, Fuoco e Acqua si mescolano insieme agli arcani per una sfilata di grande suggestione e magia. Protagoniste sono le stelle, i pianeti, l’influenza di questi sulle persone, proprio come un abito é capace di influenzare il modo d’essere e le relazioni di ciascuno. Come sempre, tutto l’allestimento scenico, dalle luci, ai fiori (rigorosamente di carta), alla preparazione delle modelle, sarà compito della “Tribù di Chi Burdèl”. Mongarte, connubio fra Arte & Riciclaggio, per questo 2008, propone le opere dell’Artista Medhat Shafik (El Badari, Assiut, 1956). La rassegna si intitola “Scarabeo”, animale sacro in Egitto, patria dell’artista. Amuleto di straordinaria bellezza, simbolo di immortalità, sacro e positivo insieme, contrapposto allo scarafaggio, i cui colori funesti sono invece presagio di morte e negatività. Intitolare una mostra Scarabeo, sa di magia: una volontà di cambiamento che si realizza attraverso il pensiero, l’azione, l’arte. Le opere, appositamente pensate per i luoghi che le ospitano, sono realizzate dall’artista utilizzando materiali diversi come il ferro, il vetro, la carta nepalese, il sale, il fuoco, quali simboli di rinascita, spiritualità, cammino. La suggestione di questi assemblaggi unici, composti da materiale di “scarto” e di recupero, sarà per il visitatore un viaggio ideale, fra la cultura occidentale e quella orientale, millenaria, dell’artista, accomunate da un identico “sentire” attraverso l’effetto di materiali “universali”, utilizzati come magico e alchemico veicolo di comunicazione. Sei le installazioni introdotte dal video proiettato presso il Teatro Comunale “Elisabetta Turroni”, e collocate negli spazi della Chiesa del Suffragio, della Cappella Paolotti, di Palazzo Ripa, di Palazzo Nardini e per le strade del Borgo cittadino. .  
   
   
DOMENICA 5 OTTOBRE 2008 FIDENZA NEL MEDIOEVO PERCORSI DI TREKKING URBANO  
 
Domenica 5 ottobre alle ore 15. 30 a Fidenza in Piazza Grandi è fissato il ritrovo per un’escursione di trekking urbano: un nuovo modo di scoprire la città e di fare turismo in modo meno strutturato e lontano dai circuiti famosi. Un turismo più libero e ricco di sorprese che privilegia i panorami, i monumenti meno conosciuti, i luoghi dove avviene la vita quotidiana dei cittadini. Il trekking urbano è un turismo sostenibile che decongestiona i centri monumentali, rallenta i passaggi turistici, e si sviluppa in città che si propongono a residenti e visitatori come luoghi salubri, dove coltivare il benessere della mente e del fisico anche attraverso il ritorno alla velocità del passo umano. La guida condurrà i partecipanti nella Fidenza del Medioevo, in un importante percorso alla riscoperta delle radici più antiche della città, attraverso la visita alla cattedrale per ammirare gli splendidi bassorilievi antelamici e apprezzare il “tesoro del Duomo” esposto all’interno del Museo Diocesano. L’iniziativa fa parte di “Sulla via Francigena… lungo la storia di Borgo San Donnino”, ricco calendario di iniziative, ideato da Comune di Fidenza e Parma Turismi che da aprile a dicembre offre più di 25 eventi rivolti a differenti target di utenti, ma legati da un comune filo conduttore: la valorizzazione del territorio e della diversità culturale. L’ingresso al Museo Diocesano a carico del partecipante € 3,00. E’ necessaria la prenotazione. .  
   
   
IL 3 OTTOBRE A NAPOLI LA PRESENTAZIONE DI “TU DOVE SEI? NOI SIAMO QUI!” L’EVENTO PROMOSSO DA NETCAM, IL NETWORK DEGLI ATENEI CAMPANI E CITTÀ DELLA SCIENZA S.P.A.  
 
Giurisprudenza o Biologia? Ingegneria o filosofia? Scegliere fra le tante facoltà universitarie, non è affatto semplice. Ma ora, per le aspiranti matricole universitarie, c’è “Tu dove sei? Noi siamo qui!”, percorsi interattivi per l’orientamento universitario in programma a Napoli a Città della Scienza dal 7 al 24 ottobre. Per la prima volta, in quest’occasione, cinque Atenei campani presentano insieme anche la propria offerta formativa. L’evento, organizzato nell’ambito del progetto Netcam (www. Netcam. It), network di orientamento universitario regionale che vede coinvolte le Università Federico Ii, L’orientale, Salerno, Sannio e Suor Orsola Benincasa, in collaborazione con Città della Scienza S. P. A. , ha l’obiettivo di promuovere un modo diverso di fare orientamento, che non si limiti a operazioni di semplice marketing universitario, ma, coordinando e armonizzando le strategie dei singoli atenei partner, metta al centro gli interessi, le passioni e le esigenze degli studenti. Il programma degli eventi e i percorsi espositivi interattivi, assoluta novità nel campo dell’orientamento, saranno presentati domattina a Napoli alle 11 e 30 nella sede del Sof-tel dell’Università di Napoli Federico Ii (Via Partenope 36 ex Facoltà di Economia) dal Luciano De Menna responsabile del progetto. Saranno presenti, inoltre, i delegati dell’Orientamento di ciascun Ateneo coinvolto e il Presidente di Città della Scienza S. P. A. Alberto Di Donato. L’iniziativa, che è la più lunga e complessa fra le manifestazioni di orientamento organizzate in Italia, prevede percorsi espositivi, incontri e dibattiti ai quali sono già prenotati migliaia di studenti. .  
   
   
LA SARDEGNA ENOGASTRONOMICA PROTAGONISTA A ROMA  
 
La Sardegna enogastronomica protagonista per due week-end alla Città del Gusto di Roma. Il 4 e il 5 ottobre e il 13 e il 14 dicembre i prodotti di qualità saranno i protagonisti di degustazioni e seminari a tema nella sede principale del Gambero Rosso. Questo prestigioso marchio, conosciuto in tutto il mondo, da più di vent’anni valorizza l´immenso patrimonio agroalimentare e della ristorazione italiana, individuandone il valore culturale e la capacità di inserirsi sulle grandi linee di tendenza del gusto. La manifestazione, curata in collaborazione con l’Assessorato dell’Agricoltura della Regione Sardegna, rientra nel progetto di promozione del paniere dei prodotti di qualità dell’Isola: i due week-end saranno l’occasione per scoprire i vini, i formaggi, le carni che da millenni imbandiscono le tavole delle case dei sardi ma non solo. Il primo appuntamento (sabato 4 e 5 ottobre) si snoderà tra degustazioni, brunch mediterranei e un seminario sul tema "Le denominazioni d´origine in Sardegna", incentrato sui vini più rappresentativi delle migliori denominazioni d’origine e sui prodotti Dop dell´Isola. Inoltre, sempre sabato alle 11, è prevista la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa, alla quale parteciperà anche l’assessore regionale dell’Agricoltura, Francesco Foddis. .  
   
   
EDIZIONE 2008 DI "SALVALARTE"  
 
Bari - Salvalarte 2008, la storica campagna di Legambiente per la difesa e la valorizzazione dei beni artistici dimenticati, che quest’anno unisce alla salvaguardia del patrimonio culturale il turismo sostenibile, è stata presentata il 2 ottobre in conferenza stampa a Bari. Hanno parlato della tappa pugliese di Salvalarte 2008: Federica Sacco, responsabile nazionale Salvalarte; Francesco Tarantini, Presidente di Legambiente Puglia; Domenico Lomelo, Assessore ai Beni Culturali della Regione Puglia. La campagna itinerante del Cigno Verde sarà in Puglia fino a martedì 7 ottobre. Per la tredicesima edizione di Salvalarte, Legambiente ha scelto di attraversare l’Italia in bicicletta e in treno insieme alla Fiab, la Federazione Italiana Amici della Bicicletta, alla volta di 39 opere d’arte da sottrarre all’abbandono. Un viaggio lungo due mesi e 3. 460 chilometri, partito lo scorso 31 agosto da Tramonti di Sopra (Pn), che sta attraversando il Paese coinvolgendo cittadini, ragazzi, istituzioni e tutti coloro che desiderano pedalare per individuare e segnalare monumenti degradati, paesaggi dimenticati e siti archeologici abbandonati all´oblio. “Per l’edizione 2008 della campagna – ha spiegato Federica Sacco - sono trentanove le tappe dell’itinerario, tutte segnalate nella guida Gioielli ritrovati, per valorizzare le opere poco note, ma anche per promuovere un turismo sostenibile che permetta di riscoprire percorsi e territori lontani dalle ordinarie rotte vacanziere e non per questo meno ricchi di storia e tradizioni. Un viaggio lento, con una modalità di trasporto a bassa emissione, che coniuga il rapporto con il territorio e le sue tradizioni con il rispetto della sostenibilità ambientale e culturale dei luoghi”. Proprio in quest’ottica, per la Puglia, Salvalarte segnala la chiesa della Madonna della Scala a Oria, Santa Marina a Muro Leccese e San Pietro dei Samari a Gallipoli. “Capolavori d´arte e di natura unici - ha dichiarato Francesco Tarantini - sono spesso nascosti in centri minori, collocati fuori dai grandi circuiti turistici e rischiano frequentemente di cadere nell´oblio e nel degrado. Legambiente con il viaggio di Salvalarte intende restituire a questi luoghi il protagonismo che meritano. Tutelare i nostri beni artistici, rispettare i vincoli paesaggistici e la gestione sostenibile delle città d’arte e dei flussi turistici rappresenta, infatti, un importante fattore di sviluppo, benessere e cultura”. “Questa iniziativa – dichiara Domenico Lomelo – non solo è recepita, ma si sposa fortemente con quelle che l’Assessorato ai Beni Culturali ha in animo, cioè valorizzare tutte le opere d’arte e le bellezze dei piccoli centri che a volte nascondono veri tesori d’arte, in tutta la regione: dal Gargano al Salento. L’assessorato intende muoversi attivamente per far riscoprire agli ospiti che visitano la Puglia queste perle racchiuse in quel grande museo a cielo aperto che è la nostra regione”. Un’occasione che diventa ancor più reale se agli itinerari alternativi si accompagna anche la scelta di privilegiare il turismo dolce, e quindi la scelta di mezzi di trasporto a basso impatto ambientale. E’ questa la strada intrapresa da Salvalarte 2008. Oggi la Carovana di Salvalarte è partita da Matera per raggiungere Castellaneta; l’arrivo dei ciclo-attivisti sarà l’occasione per effettuare una visita guidata al centro storico. L’appuntamento per tutti è alle 16,00 in piazza Umberto I. Prima tappa del tour castellanetano sarà la Chiesa dell´Assunta di epoca tardo romanica, posta sul ciglio della Gravina ed eretta nei primi anni del ´300 accanto alla quale si trova l’originale chiesa rupestre. Si proseguirà poi lungo la gravina per raggiungere la cattedrale di S. Nicola. Seguiranno la chiesa e convento di San Domenico, per finire a Santa Chiara. Qui alle 19. 30 è previsto l’incontro pubblico dal titolo “Il Centro Storico e la Gravina di Castellaneta: criticità e proposte”. Gli Altri Appuntamenti Pugliesi Di Salvalarte: Venerdì 3 ottobre da Castellaneta ad Alberobello: i ciclo-attivisti di Salvalarte partiranno in mattinata per raggiungere la città dei Trulli. L’itinerario prevede anche una tappa nella splendida cittadina di Noci. L’arrivo ad Alberobello è previsto nelle prime ore del pomeriggio, per una visita alla città. Sabato 4 ottobre da Alberobello ad Oria: la carovana continuerà il suo viaggio verso il Salento e dopo aver attraversato Fasano ed Ostuni giungerà fino ad Oria Domenica 5 ottobre Oria: il programma della giornata prevede una visita in bicicletta alla Chiesa della Madonna della Scala. Dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17. 30, infatti, ci sarà un’apertura straordinaria della Chiesa, sita nella campagna oritana, dove sarà possibile assaggiare i prodotti tipici ed assistere al volo degli aquiloni. Alle 18. 30, presso il Palazzo Martini di Oria, si svolgerà un incontro pubblico con le autorità, associazioni e cittadini, per illustrare le finalità dell´iniziativa e le proposte di valorizzazione della Chiesa. Martedì 7 ottobre Gallipoli: il programma della giornata prevede una visita su due ruote alle bellezze più e meno note della città. Partenza la mattina alle 9. 30 per un tour della città vecchia, seguito da una passeggiata lungo il circuito esterno del centro storico, alla volta di chiesette rupestri, ad esempio quella di San Pietro dei Samari e sentieri del Parco Regionale Isola di Sant’andrea e Litorale di Punta Pizzo. Le iniziative organizzate da Legambiente per la tappa pugliese sono naturalmente aperte a tutti i cittadini che vorranno partecipare, prendendo parte alle visite guidate previste oppure inforcando la bici e seguendo la squadra di Legambiente nel suo viaggio lungo la Regione. È possibile seguire il viaggio di Salvalarte non solo pedalando, ma anche navigando, dal sito www. Legambiente. Eu o www. Legambientepuglia. It. .  
   
   
PRATO: ERICAILCANE DAVIDE ZUCCO BACK TO SCHOOL  
 
Si inaugura sabato 4 ottobre alle ore 15,00 presso l’Istituto Comprensivo Statale Don Milani Back To School, la grande opera murale degli artisti Ericailcane e Davide Zucco la cui realizzazione, a cura di Lorenzo Giusti dell’Associazione Spaziorazmataz e voluta dall’assessorato alla cultura e politiche giovanili del Comune di Prato, si situa tra le azioni per lo spazio di formazione all’interno di Territoria #3. Lo spazio del contemporaneo, progetto promosso dalla Provincia di Prato con il contributo della Regione Toscana. La strada è lo spazio pubblico per eccellenza. Il suo potenziale comunicativo – come dimostra la miriade di cartelloni pubblicitari che invadono le superfici libere della città – è enorme. Consapevoli di questa forza, alcuni artisti dell’ultima generazione – sulla scia di quanto era già stato fatto in passato in seno a esperienze come il muralismo, il graffitismo o il situazionismo debordiano, - sono tornati a guardare alla strada come ad un luogo privilegiato per una creazione artistica alternativa al ristretto, e spesso elitario, circuito delle gallerie e dei musei. Provenienti da esperienze di ambito urbano, Ericailcane e Davide Zucco intervengono su una grande parete esterna delle scuole Don Milani, nel cuore del Villaggio Gescal, facendo proprie alcune delle istanze sociali che hanno mosso le prime forme di muralismo. Il progetto richiama nel titolo non soltanto il primo giorno di scuola, prossimo alla data di apertura del lavoro, ma anche la recente rivalutazione, all´interno della scena "street", di alcune delle tecniche tradizionali della pittura murale. Da qualche anno Ericailcane e Davide Zucco hanno infatti abbandonato la bomboletta spray per il pennello, riscoprendo il potere evocativo della figurazione rispetto al limitato apparato iconografico - fatto di scritte, marchi, stencil, - della pratica graffitista. Il giorno dell’inaugurazione gli artisti condurranno un workshop con alcuni studenti della scuola, che, sperimentando direttamente la tecnica del murales, saranno guidati nella realizzazione di una loro opera. Inoltre, nei locali della scuola, sarà proiettato un video che documenta la realizzazione dell’opera di Ericailcane e Davide Zucco. .  
   
   
ROCCA DI VIGNOLA: STAGIONE CULTURALE 2008 – 2009 DELLA FONDAZIONE DI VIGNOLA. COME OGNI ANNO RICCA DI AVVENIMENTI ED APPUNTAMENTI LA STAGIONE DI CULTURA, ARTE E MUSICA DELLA FONDAZIONE DI VIGNOLA.  
 
Modena - Con attenzione alla Valorizzazione Culturale, la Fondazione di Vignola collabora con i principali enti di promozione culturale del territorio e propone progetti propri. Sostiene appuntamenti culturali ormai diventati tradizione per il territorio, come Grandezze & Meraviglie, l’Xi Festival Musicale Estense, che si svolge in sedi diverse, fra cui Vignola, a partire dal 19 settembre fino al 30 novembre. Gli appuntamenti di Vignola si caratterizzano per la particolare spettacolarità e bellezza delle musiche. Anche la musica cosiddetta colta può offrire grandissime suggestioni che conquistano anche il pubblico non esperto, senza per questo perdere in ricchezza qualitativa. Il 6 novembre l’Orchestra Barocca Zefiro, fra le più importanti del mondo, presenta un concerto di speciale bellezza. Oltre al virtuosismo strumentale, Zefiro tende al coinvolgimento del pubblico grazie alla particolare vivacità esecutiva. Si ascoltano quindi le musiche di produzione veneziana (Vivaldi, Albinoni, Galuppi…), repertorio che ha reso celebre Venezia in tutta l’Europa del Settecento. Il 14 novembre è la volta invece di “Fandango”, travolgente spettacolo di luci e colori, dove Elisabetta Bracchi, con i suoi coloratissimi costumi, porta una serie di danze spagnole, evocate dallo splendido Clavicembalo “Maxi”, copia di uno strumento antico dalla dimensione orchestrale di metri 3,50. La musica di Scarlatti e Soler grazie agli influssi delle danze popolari spagnole scateneranno l’emersione della loro natura popolare danzante. Le luci aggiungeranno una speciale atmosfera di grande intimità e coinvolgimento. Dal 27 settembre al 5 ottobre si svolge I castelli delle Fiabe, una rassegna di giochi, spettacoli e momenti divertenti per bambini e famiglie. Anche quest’anno la Fondazione di Vignola collabora alla promozione dell’iniziativa e ospiterà domenica 5 ottobre Ogni passo, una fiaba, visita animata a cura del Teatro L’attesa, all’interno delle atmosfere incantate di un altro tempo e di un altro luogo, percorrendo gli spazi del castello come se fossero pagine di un libro, portando il pubblico a una riscoperta creativa della propria realtà e dei secoli di vita della Rocca. Dal 25 al 28 settembre, si è tenuto Poesia Festival, programmato dall’Unione Terre di Castelli, in collaborazione con Regione Emilia Romagna, Provincia di Modena, Fondazione di Vignola e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Il cuore pulsante della quarta edizione a Vignola è stata la Piazza dei Contrari, antistante la Rocca. Sempre col sostegno della Fondazione di Vignola, al via dal 10 ottobre la quarta edizione di Vie Scena Contemporanea Festival, kermesse di teatro contemporaneo che dispenserà fino al 18 ottobre, spettacoli e performance che a Vignola si terranno in luoghi insoliti come la Rocca ed il Parcheggio in Via Zenzano. Alcune delle performance in programma saranno in prima nazionale, come La pièce avec les légumes, della giapponese Uiko Watanabe e Obludarium dei fratelli Forman, figli del cineasta Milos Forman. Lo spettacolo di Uiko Watanabe fa parte del progetto Food Story che racchiude tre lavori sul tema del cibo. Un tendone simile a quelli dei vecchi circhi dell’est europeo ospita invece l’antica arte della marionetta cecoslovacca, che si rinnova grazie alla maestria dei fratelli Forman. I personaggi dei fratelli Forman si trovano nei cabaret, nei circhi, nelle fiere, tra le persone segnate da malformazioni, “freaks” alla Tod Browning, vittime della natura, che devono lottare per ottenere un posto nel mondo a causa delle loro diversità. La Rocca di Vignola offre ormai da cinque anni la rassegna di concerti di musica classica Suoni entro le Mura, caratterizzati dalla formula che prevede un’esecuzione domenicale e di breve durata . Dal 19 ottobre al 14 dicembre per nove domeniche consecutive, altrettanti ensemble propongono concerti di mezz’ora, alle 16 il primo, ripetuto alle 17. La formula del successo della manifestazione promossa dalla Fondazione di Vignola è dovuta alla freschezza e qualità delle proposte dei giovani musicisti, dalla facilità di fruizione e dal contesto architettonico: un’occasione per apprezzare in modo diverso gli spazi storici, oltre la dimensione strettamente monumentale, ritrovandone anche una vitale funzione d’uso. Con il coordinamento di Enrico Bellei, ideatore della manifestazione assieme alla Fondazione, a questa iniziativa partecipano alcune prestigiose scuole di musica ed enti musicali. L’istituto di Musica Antica dell’Accademia Internazionale della Musica di Milano ha selezionato i migliori allievi diplomati, tutti ormai concertisti nei gruppi di musica antica europei. L’istituto di Studi Superiori Musicali Vecchi/tonelli è la più importante istituzione didattica della provincia e propone i suoi migliori allievi dalle sedi di Modena e Carpi. L’associazione Ars et Labor, il Circolo Musicale G. Bononcini e Musica e Servizio Coop Sociale contribuiscono a loro volta con tre concerti di qualità e fornendo la collaborazione organizzativa. Il largo ventaglio di proposte musicali rispecchia la ricchezza del mondo musicale classico, e ai più tradizionali repertori operistico e strumentale di tradizione ottocentesco-novecentesca, associa musiche meno note appartenenti all’epoca rinascimentale e barocca, eseguite su strumenti d’epoca o copie fedeli. In particolare quest’anno vi saranno diverse occasioni per ascoltare musiche molto diverse fra loro, innanzitutto tanti flauti, antichi e moderni, voci liriche, voci barocche, arpa, archi, clarinetti, clavicembalo, chitarrone. Apre la rassegna il 19 ottobre Dall’inghilterra all’Europa, un breve excursus che prende le mosse della tradizione cameristica inglese per flauto e Basso Continuo. Sia l’ingresso alla Rocca, sia la partecipazione ai concerti sono gratuiti. A supporto delle attività editoriali della Fondazione, quest’anno verrà presentata l’opera Archivio Boncompagni Ludovisi Inventario a cura di Gianni Venditti, Collectanea Archivi Vaticani. L’evento si terrà presso l’Aula absidale di Santa Lucia, nell’ambito della Festa della Storia, promossa dall’Università degli Studi di Bologna. Interverranno S. E. Mons. Sergio Pagano, Prefetto dell’Archivio Segreto Vaticano, Achille Lodovisi, Angelo Spaggiari e Anna Laura Trombetti. L’opera costituisce il frutto di un lavoro pluriennale svolto dagli archivisti vaticani in collaborazione con i ricercatori del Centro di Documentazione della Fondazione. Questo impegno ha avuto come esito scientifico di grande rilievo l’inventariazione analitica delle migliaia di documenti facenti parte dell’archivio della famiglia Boncompagni Ludovisi, una delle più importanti nel panorama politico e culturale italiano tra il Cinquecento e il Novecento. Il ricchissimo fondo archivistico, conservato dall’Archivio Segreto Vaticano, comprende un numero cospicuo di documenti riguardanti Vignola e il territorio circostante, ma anche fonti inedite di eccezionale interesse per la storia d’Italia e d’Europa. Grazie all’impegno della Fondazione di Vignola e dell’Archivio Segreto Vaticano tale patrimonio è oggi pienamente fruibile e consultabile. La Fondazione di Vignola e l’Amministrazione Comunale ripropongono inoltre nel 2009, in collaborazione con Emilia Romagna Teatro, I Grandi Interpreti del Teatro, una rassegna di spettacoli teatrali in forma di monologo, diventati una forma di espressione cara agli spettatori, tanto da raggiungere il “tutto esaurito” nel corso della scorsa edizione. Anche quest’anno attori di altissimo livello si succederanno da gennaio a marzo sul palcoscenico della Sala dei Contrari: Sandro Lombardi, La signorina Carla di Elio Pagliarani il 14 gennaio; Manuela Mandracchia, Enoch Arden con Giulia Manicardi al pianoforte il 28 gennaio; Mascia Musy, Ascoltami Bene il 19 febbraio; Paolo Rossi, Sulla strada ancora il 2 marzo. Come ultimo evento in programma, l’appuntamento teatrale Accadde in Rocca basato sulla storia di Vignola. Dopo il successo di pubblico delle precedenti edizioni che ha registrato il lavoro della compagnia teatrale Koinè ambientato al di fuori degli spazi teatrali, nella Rocca e nella scenografica piazza dei Contrari, la Fondazione di Vignola ha deciso di affidargli, anche nel 2009, l’allestimento di uno spettacolo originale su un episodio di assedio alla Rocca, prodotto da un’idea originale del Centro di documentazione della Fondazione stessa, che andrà in scena in aprile. “La tutela del patrimonio artistico e culturale, ”- ha dichiarato il Presidente della Fondazione di Vignola, Avv. Giovanni Zanasi – “sono i settori a cui la Fondazione dedica maggiori risorse ed impegno. L’intendimento è quello di offrire ai cittadini occasioni di avvicinamento ad attività musicali, teatrali, letterarie e contemporaneamente di valorizzare la Rocca quale contenitore di tali attività. Principale caratteristica di tutte le iniziative è il taglio divulgativo che intende garantire il maggior coinvolgimento possibile di pubblico”. .  
   
   
A BIBBIANO (REGGIO EMILIA) DOMENICA 5 OTTOBRE 2008 SI INAUGURA IL PRIMO MONUMENTO DEDICATO AL PARMIGGIANO REGGIANO  
 
 Domenica 5 ottobre, alle ore 9. 30, si inaugura a Bibbiano /Reggio Emilia, il primo monumento dedicato al Parmiggiano Reggiano. L’opera, realizzata da Michelangelo Galliani (artista trentaduenne di Montecchio Emilia), sarà collocata sulla rotonda nella strada provinciale 28 a Barco, crocevia importante per Cavriago, Reggio e la provincia di Parma. Siamo nel territorio che ha dato i natali a questo formaggio: si narra che il Parmigiano Reggiano sia nato otto secoli fa nei possedimenti benedettini, tra Bibbiano e l’Appennino, in una terra ricca d’acqua e di foraggi. Il Parmigiano Reggiano, derivando come gli altri formaggi dalla trasformazione di un’unica materia prima, ha però caratteristiche proprie, uniche e irripetibili, che dipendono soprattutto dalla lavorazione del prodotto e dal foraggio con cui sono alimentate le bovine che producono il latte che, a Bibbiano, ha fatto nascere un formaggio premiato dall’Ottocento fino a questi giorni. Fu di Alberto Savinio, noto pittore, scrittore ed anche compositore, la similitudine secondo cui il Parmigiano Reggiano è per il mondo dei formaggi ciò che il contrabbasso è per gli strumenti ad arco: quello che, nell’orchestra, sorregge tutti gli altri. Racconta Michelangelo Galliani: “Ho inteso riunire, in un’opera di grande impatto, i tre elementi caratterizzanti la produzione e l’uso del formaggio – spiega lo scultore che ha ideato l’opera –: la punta di formaggio, il coltellino a ‘mandorla’, una parete di un antico caseificio, emblema della più bella architettura rurale dell’Ottocento. Per raffigurare il Parmigiano Reggiano, in uno spicchio di 3 metri e mezzo e 20 tonnellate di peso, la scelta è caduta sul marmo di Carrara, perché, frammentato, ha una grana molto simile. E’ posato su un prato verde, simbolo dei secolari prati stabili bibbianesi. Accanto il caratteristico coltellino a goccia, in simil-legno e acciaio, alto… tre metri, con le immancabili scaglie, in questo caso marmoree e dal peso di qualche quintale. Sullo sfondo una parete, con le caratteristiche gelosie a file sfalsate in cotto degli antichi caseifici poligonali neogotici. Perché queste dimensioni? Le strade sono luogo di transito ed era importante che fosse un’opera leggibile immediatamente, anche per chi non sa che qui siamo nella culla del Parmigiano Reggiano. Ho svolto il ruolo di scenografo pensando a un’opera semplice e di grande impatto, da qui la scelta delle grandi dimensioni”. Dopo la cerimonia, verrà eseguito l’inno del Parmigiano Reggiano di Bibbiano dal titolo “Re dei Re” (valzer Battagliero di Tienno Pattaccini, testo di Adelmo Sassi, adattamento musicale di Glauco Caminati). Fisarmonica G. Caminati; sax F. Gualerzi, chitarra e voce Johnny e Adelmo. .  
   
   
PARAPENDIO IN LAZIO PER LA COPPA DELLE REGIONI  
 
Per i prossimi 4 e 5 ottobre, condizioni meteo permettendo, a Norma (Latina) il club di volo libero Paranormali ha organizzato la Coppa delle Regioni, manifestazione nazionale riservata ai piloti di parapendio meglio classificati nei vari campionati regionali. Si prevede una partecipazione di circa 150 atleti. In caso di cattivo tempo sono previste come date alternative l´11 e 12 ottobre. Norma sorge tra i monti Lepini e il Mar Tirreno ed è situata su un altopiano di 400 m che guarda la piana Pontina con una falesia alta fino a 300 m. Gode di un clima particolarmente mite e favorevole al volo libero grazie alla vicinanza del mare e di questa catena montana. Si possono toccare quote normalmente attorno ai 1000/1500 m, con record di 3560 metri! Il decollo è situato nella preziosa area archeologica dell´antica città di Norba, esposto a sud-ovest a 430 m. D´altezza. Un costone di 25 km facilita il veleggiamento di questi mezzi privi di motore che si reggono in cielo sfruttando le correnti d´aria ascensionali. I maggiori rilievi della zona sono il monte Semprevisa (1500 m) e il monte Lupone (1350 m), Nel campo di gara sono compresi i centri di Sermoneta, Sezze, Cori, Bassiano, estendendosi verso sud fino a Terracina. Si prevedono percorsi di gara tra i 30 e gli 80 km, da decidere dopo attenta valutazione delle condizioni del tempo. Infatti, le gare di volo libero, in parapendio o deltaplano, assomigliano alle regate veliche: il direttore di gara assegna alcuni punti salienti del territorio, detti "boe", che il pilota deve aggirare e confermare tramite il Gps in dotazione. Vince chi impiega meno tempo a raggiungere l´atterraggio, in questo caso quello di Norma, a fianco dei Giardini di Ninfa, nota oasi protetta del Wwf. .  
   
   
CAPIRE L’ARTE DI FRATEL VENZO SABATO 4 OTTOBRE A VILLA OLIVA LA LEZIONE DEL PROF. BELLINI SULL’ARTISTA  
 
Cassano Magnago - Cinquantasette le opere di Fratel Venzo per spiegare come “l’unico modo di cogliere l’invisibile è il mondo visibile”. Questo il contenuto della conferenza che si terrà sabato 4 ottobre, ore 21. 00, a Villa Oliva (Cassano Magnago). Durante la serata, aperta gratuitamente al pubblico, il Prof. Paolo Bellini -docente dell’Università Cattolica di Milano ed esperto dell’arte del frate- illustrerà in quattro fasi l’arte di Fratel Venzo. In primo luogo verrà approfondita la scelta di organizzare l’esposizione proprio in provincia di Varese:il frate infatti è particolarmente apprezzato dai collezionisti del territorio. Verranno poi esaminati i motivi che rendono Venzo un grande artista e gli effetti che la sua arte è in grado di produrre nello spettatore. Analizzando la critica mossa al Frate durante gli anni ’70-’80 e ’90 è possibile capire perché le opere dell’artista siano state a lungo trascurate suscitando invece il vivo interesse di collezionisti privati. Infine la lezione si concluderà con un’analisi delle caratteristiche artistiche e stilistiche dei soggetti di Venzo in esposizione a Villa Oliva. Si ricorda che la mostra è accompagnata dal catalogo in cui sono pubblicate le opere esposte e presentati due testi critici dedicati uno alla pittura di Venzo e l’altro, inedito, allo studio di disegni e bozzetti. La mostra, con ingresso gratuito, avrà i seguenti orari di apertura: dal lunedì al venerdì: 10. 00 - 12. 30 e 14. 30 - 19. 30, sabato e la domenica: 10. 00 - 13. 00 e 15. 00 - 20. 00, sabato 4 ottobre : 08. 00 - 13. 00; 15. 00 - 24. 00. .  
   
   
SOLISTI VENETI: PRESENTATE LE CELEBRAZIONI PER I CINQUANT´ANNI DI ATTIVITA´  
 
Padova - Sono state presentate a Palazzo Santo, dall’assessore provinciale alla Cultura Massimo Giorgetti, dal maestro Claudio Scimone e dall’assessore Monica Balbinot le celebrazione per la 50ª stagione concertistica de “I Solisti Veneti”. “Con grande onore – ha detto l’assessore Giorgetti – in collaborazione con il Comune di Padova, la Provincia partecipa alle manifestazioni per i cinquant’anni dei Solisti Veneti. Si tratta di una delle istituzioni culturali più prestigiose della nostra città e i concerti in programma nel corso di quest’anno e del prossimo rappresentano un appuntamento impedibile per tutti coloro che amano la grande musica”. Dopo che è stato assegnato a Claudio Scimone e a "I Solisti Veneti" il premio "Una vita per la musica", per festeggiare il proprio cinquantenario, la grande orchestra ha approntato un programma di altissimo profilo artistico e spettacolare. Il primo concerto in programma si terrà venerdì 26 settembre nella storica Chiesa degli Eremitani a Padova dove, con un cast di eccezione il tenore Andrea Bocelli, il baritono Gianfranco Montresor ed il grande coro viennese "Wiener Singakademie" diretto da Heinz Ferlesch, verrà eseguito il massimo capolavoro sacro di Giacomo Puccini: la Messa di Gloria per soli, coro e orchestra. I "Concerti della Domenica", la serie dei Concerti domenicali che "I Solisti Veneti" hanno iniziato già nell’anno 1967, cominceranno domenica 21 settembre, per proseguire domenica 5, 12, 19 ottobre e domenica 16, 23 e 30 novembre e si terranno all’Auditorium Pollini e al Teatro Mpx. “Accompagneranno i Solisti Veneti – ha detto il maestro Scimone – alcuni tra i più grandi musicisti viventi, tra gli altri il "virtuoso" di tromba russo Sergej Nakariakov, il violinista Uto Ughi, il violoncellista Mario Brunello e la più grande solista vivente di flauto dolce, la danese Michala Petri”. Elemento del tutto straordinario di novità, sempre all’interno de "I Concerti della Domenica", sarà la partecipazione del giovane ma già popolarissimo pianista e compositore Giovanni Allevi, che eseguirà estratti della sua creazione "Evolution", sempre accompagnato da "I Solisti Veneti" diretti da Claudio Scimone. È comunque questo solo un primo assaggio degli straordinari appuntamenti artistici e culturali che lungo i prossimi mesi e per tutto l’anno 2009 celebreranno ancora e con splendore il mezzo secolo di vita de "I Solisti Veneti". Per la serie di concerti realizzati dall’Amministrazione Provinciale di Padova, all’interno di "Cultura In Scena", si annuncia un avvenimento dal richiamo assolutamente unico: ritorna con "I Solisti Veneti" Lucio Dalla. La sera del 16 novembre a Padova, sarà protagonista di uno spettacolo nel cui programma rientrano, oltre ad alcune delle sue più celebri canzoni, alcune di quelle geniali pagine musicali che rivisitano il genio di Antonio Vivaldi come il fantasioso ed irresistibile assolo che Lucio Dalla ha elaborato sulla base di uno dei più celebri concerti strumentali del "Prete Rosso". .  
   
   
4 OTTOBRE 2008 QUARTA GIORNATA DEL CONTEMPORANEO  
 
 La Galleria d’Arte Moderna Palazzo Forti, membro di Amaci, partecipa anche quest’anno alla Giornata del Contemporaneo con alcune iniziative: la mostra Fermi tutti dedicata a Roberto Barni, l’artista toscano di fama internazionale, del quale sono esposte circa settanta opere tra dipinti e sculture, rimarrà aperta gratuitamente al pubblico. Ingresso gratuito alla collezione permanente della Galleria, rinnovata di recente nella sua veste espositiva. Confininfranti -questo il titolo del nuovo allestimento- è un percorso nel mondo contraddittorio dell’arte contemporanea, dove la molteplicità dei linguaggi - dal digitale di Debora Hirsch e Nicola Vinci alla scultura di John Isaacs e Quentin Garel alla più tradizionale tecnica pittorica di Massimo Kaufmann e Matteo Sbaragli alle installazioni di Fabrizio Plessi e molti altri – si esprime con un gioco di assonanze e contrappunti in un circuito aperto tra spazio, opera e fruitore. Alle ore 11. 00 e alle ore 16. 00 sono state organizzate delle visite guidate gratuite alla mostra di Roberto Barni e alla collezione permanente. Orario apertura Galleria d’Arte Moderna Palazzo Forti, sabato 4 ottobre, 10. 30-19. 00 (chiusura biglietteria ore 18. 00). 4 Ottobre 2008 Quarta Giornata Del Contemporaneo I musei di Amaci e 800 luoghi dell’arte contemporanea aprono al pubblico le loro collezioni per un’iniziativa unica nello scenario internazionale 24 musei e 800 luoghi in Italia dedicati all’arte contemporanea si apriranno gratuitamente per un giorno al pubblico: questi i numeri della Quarta Giornata del Contemporaneo che si terrà sabato 4 ottobre 2008. L’iniziativa, promossa da Amaci (Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani) con il sostegno della Parc – Direzione Generale per la qualità e la tutela del Paesaggio, l’Architettura e l’Arte Contemporanee - del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ha visto crescere negli anni il numero degli aderenti passando dai 160 del 2005 agli 800 dell’edizione di ottobre. L’elenco completo degli eventi sarà presto scaricabile dal sito www. Amaci. Org. Attraverso eventi, mostre, conferenze e laboratori, il pubblico è invitato anche quest’anno a partecipare alla dinamicità, vivacità e ricchezza culturale del nostro Paese, per riconoscere all’arte del nostro tempo l’importante ruolo che costantemente svolge nello sviluppo culturale, sociale ed economico. Prosegue inoltre con successo il progetto di Amaci di affidare l’immagine guida della Giornata a un artista italiano di fama internazionale. Per questa quarta edizione Amaci ha chiamato in scena Paola Pivi che ha scelto a simbolo dell’evento l’opera “One cup of cappuccino, then I go”. Anche l’edizione 2008 impegna Amaci in un’importante missione sociale. L’associazione, in partnership con Unicef, si schiera dalla parte dei bambini, per combattere il problema della discriminazione razziale che ancora affligge molti Paesi del mondo. Amaci lancerà anche quest’anno un forte messaggio di responsabilità sociale e lo farà proprio grazie all’energia dell’arte del nostro tempo. Amaci - Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani è un’associazione non profit che oggi riunisce 24 tra i più importanti musei d’arte contemporanea del nostro Paese. Nata nel 2003 con lo scopo di sostenere l’arte contemporanea e le politiche istituzionali legate alla contemporaneità, Amaci si propone di consolidare, ogni anno di più, il suo ruolo di realtà istituzionale e di punto di riferimento per la diffusione dello studio e della ricerca artistica contemporanea in Italia e all’estero. Www. Palazzoforti. It www. Comune. Verona. It www. Amaci. Org www. Didamusei. It . .  
   
   
“GIORNATA DEL CONTEMPORANEO” SABATO 4 OTTOBRE 2008 GALLERIA D´ARTE "EUSTACHI MILANO  
 
Programma eventi: 4 Ottobre 2008 | dalle 10. 00 fino a tarda serata | ingresso libero - Tecnica E Colore Degli Artisti | Esposizione opere di M. Canzi, B. Coen, G. Grandi, T. Del Negro, L. Mella - A. Arecco In occasione della giornata del contemporaneo la Galleria d’Arte Eustachi di Milano presenta, all’interno della rassegna “Tecnica e Colore degli Artisti”, una performance “live” di acquerelli - un’esecuzione “live” di grafica e incisione – e uno spettacolo di ecliografia con performance “live” di Stefano Marangon, oppure un video in caso di pioggia. – Dalle 10. 00 fino a tarda serata. 4 Ottobre 2008 | dalle 10. 00 fino a tarda serata | ingresso libero - Dizione Poetica. Letture poetiche di vari autori che collaborano con la Galleria d’Arte Eustachi alla quale seguirà un intermezzo musicale di Giuseppe Celia (solista). All´interno della Rassegna "Tecnica e Colore - Dal 27 settembre al 10 ottobre 2008). 4 Ottobre 2008 | dalle 10. 00 fino a tarda serata | ingresso libero - Aerografia, Tatoo E Body Painting. Performance di aerografia di Dipo, Tatoo di Danilo Pini e sfilata body painting della Accademia Nazionale Unasas. (all´interno della Rassegna "Tecnica e Colore - Dal 27 settembre al 10 ottobre 2008). 4 Ottobre 2008 | dalle 10. 00 fino a tarda serata | ingresso libero - Un Anno Di . Il sito Internet culturale www. Ilcaffeorientale,com compie un anno di attività. La manifestazione si sviluppa nell’arco di un’ora circa e consta di tre filmati dal titolo “Milano e la Mitteleuropa – Connessione remota”, “Storia del Caffè – Tradizione e leggenda” e “Il Caffè Orientale – Un viaggio senza tempo (Happy birthday Edition”. Presenta Fabio Ferrarini. (all´interno della Rassegna "Tecnica e Colore - Dal 27 settembre al 10 ottobre 2008). 4 Ottobre 2008 | dalle 10. 00 fino a tarda serata | ingresso libero - Chiusura Musicale Con Gli Amici Dell´arte Contemporanea. Esibizione di vari musicisti che collaborano con la Galleria d’Arte Eustachi. (all´interno della Rassegna "Tecnica e colore" - Dal 27 settembre al 10 ottobre 2008). .  
   
   
PAOLO PARISI. OBSERVATORIUM (MUSEUM) PROGETTO A CURA DI STEFANO PEZZATO LOUNGE / PROJECT ROOM / WALL DRAWING #736 BY SOL LEWITT FINO AL 15 FEBBRAIO 2009  
 
 Prato - In occasione della Iv Giornata del Contemporaneo promossa dall’Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani Amaci, sabato 4 ottobre 2008 il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato presenta il catalogo della mostra di Paolo Parisi, Observatorium (Museum). La pubblicazione, edita dal Centro Pecci ed elaborata dallo stesso Parisi, documenta l’esposizione dell’artista introdotta da una presentazione del curatore Stefano Pezzato. Include inoltre un vasto repertorio iconografico di opere, installazioni e mostre realizzate da Parisi, incentrate sul tema dell’osservazione e accompagnate da un testo critico di Saretto Cincinelli e da una speciale “lettera” all’artista di Salvatore Lacagnina. Parisi parte dall’astrazione della realtà, interpretata attraverso codici di segni che la riproducono in immagini, come rilievi orografici, carte nautiche o profili costieri, per approdare alla dimensione fisica della pittura, alla tautologia della sua essenza: una forma visiva che si offre alla percezione soggettiva del visitatore, alla sua mobilità ed arbitrarietà. In questo modo l’opera d’arte non appare mai uguale a se stessa perché dipende dalla posizione dell’osservatore che la definisce col suo sguardo. A Prato l’artista ha concepito un articolato progetto site specific per l’area della Lounge / Project Room al piano terra del Centro Pecci, dove ha inserito sculture praticabili di cartone, dipinti monocromi su tela e realizzato un’originale installazione ambientale, proponendo nello spazio circolare d’ingresso, quale punto di partenza per una riflessione sulla struttura e sull’esperienza dell’opera d’arte, un confronto diretto fra l’Observatorium (2004) che da il titolo alla mostra e l’installazione permanente di Sol Lewitt, Wall Drawing #736 Rectangles of Color (1993). Observatorium, il modello architettonico presentato alla Galleria Fornello di Prato recentemente entrato a far parte della collezione del museo, agisce come un dispositivo per introdurre letteralmente il visitatore al percorso espositivo e al suo ruolo di osservatore. Invitato a penetrare nella cavità intagliata nei fogli di cartone che compongono il lavoro, egli è delegato a stabilire il punto di vista possibile sulle aperture laterali: inquadrature di particolari architettonici del museo, scorci dell’installazione ambientale realizzata nella Lounge o campiture monocrome del Wall Drawing di Sol Lewitt. Observatorium attiva infatti rapporti sul piano visivo fra l’interno e l’esterno, nell’introduzione di immagini attraverso l’architettura e, reciprocamente, nella direzione degli sguardi alla realtà circostante. La relazione fra l’installazione di Lewitt e l’opera di Parisi si gioca sull’assonanza geometrica fra la combinazione modulare dei “rettangoli di colore” a inchiostro dell’artista americano e la serialità meccanica dei quadrati di cartone sovrapposti dell’italiano, sulla corrispondenza fra la logica impersonale del “disegno a parete” del primo e la schematicità minimale del volume cubico del secondo. In modo analogo a Observatorium anche Benches for Everybody (2006), panchine in serie composte da fogli di cartone intagliati e sovrapposti, invitano il visitatore a praticarle sedendosi ad ammirare lo spettacolo di colore proposto da Parisi nell’installazione ideata appositamente per la Lounge. Qui le vetrate sono coperte da lastre rosse fluorescenti che lasciano trasparire il paesaggio esterno e, con esso, il variare delle condizioni atmosferiche e le diverse gradazioni luminose nell’arco della giornata. Alla luce rossa si rivelano, come nel procedimento di stampa in camera oscura, le immagini del contesto urbano che filtrano e si imprimono sulle lastre. Contestualmente tutto l’ambiente interno risulta immerso nell’intensità variabile del colore che assume una consistenza fisica anziché l’aspetto virtuale della proiezione luminosa. In questo caso, dunque, Parisi sovverte sia l’esperienza del mondo reale, riducendola ad una rappresentazione dinamica sulla superficie, perdipiù alterata dalla luce fluorescente, sia la percezione del colore monocromo che si espande dallo schermo bidimensionale allo spazio reale in cui si trova il visitatore. Al bagno nel rosso esteso ad ogni oggetto presente nell’ambiente reagiscono con riflessi vibranti anche le tracce d’argento sparse sulla parete sinuosa davanti alle vetrate. L’insieme compone l’installazione Come raggiungere la costa (2008). Realizzate attraverso un complesso procedimento di mascheratura e riproduzione del disegno prodotto dall’artista sulla base di mappe e tracciati cartografici, queste tracce sono l’evoluzione delle ricerche sperimentate in passato da Parisi in opere e installazioni ora documentate in catalogo. Il Wall Painting apparentemente casuale di Parisi rappresenta l’ulteriore tentativo dell’artista di scomporre e ricomporre una rappresentazione di informazioni geografiche per attivare nuove relazioni fra lo spazio dell’opera e l’osservatore. Il “rilievo” sul muro annuncia il manifestarsi della pittura nell’atto stesso della sua percezione e l’immediata sparizione nella relatività della sua interpretazione. Nelle grandi tele monocrome della serie Coast to Coast (2006), l’attenzione è posta sui contorni di derivazione cartografica, i margini verso i quali fa rotta la nostra osservazione. Nei bordi sottili lasciati a incorniciare i quadri Parisi rivela la presenza originaria di colori a olio, le cui forme modellate, corrugate e trasudate riaffiorano sullo strato superficiale ad acrilico, percepito come sfondo uniforme al centro della scena. Come aveva già fatto nella serie precedente di Inversi (2000-2004), l’artista nasconde la rappresentazione dietro all’ultimo velo di colore sommergendo le forme nella dominante monocroma. Il grigio rivolto verso l’interno del museo si potrebbe intendere come modalità per visualizzare il vuoto, il nulla, “ne visibile ne invisibile” (Gerhard Richter). Il verde rivolto al giardino esterno sembra invece voler riflettere il paesaggio naturale, lo spazio aperto che si trova lì davanti. Ancora una volta Parisi capovolge l’ordine delle cose, fa apparire la realtà diversamente da come è, sostituisce il paradosso dell’arte al senso comune. L’approdo finale di questa esperienza sensoriale e cognitiva è la sua opera. .  
   
   
MATERA, RASSEGNA "I RICORDI DEL PASSATO"  
 
 Avrà inizio sabato 4 ottobre, presso il Caffè Borghese a Matera, la rassegna intitolata “I Ricordi del Passato”, che fa parte della serie di eventi promossi dall’Ente Parco della Murgia Materana ed inserita nel Parcomurgia Festival. Tale rassegna consiste in una serie di incontri con personaggi che sono i testimoni veri della nostra cultura ed avrà luogo nelal città dei "Sassi" in locali del centro storico e del rione Sassi: il Caffè Borghese, Caffètiamo e la Creperia Vienna. Tutti gli incontri si terranno nel pomeriggio, con inizio alle 17,30. Il primo incontro del 4 ottobre, è con Angelo Sarra e Tonino D’ercole nei locali del caffè Borghese in via Lucana. Il secondo si svolgerà sabato 11 ottobre presso Caffetiamo: l’invitato è Tommaso Niglio, artigiano di Matera, famoso in tutto il mondo per i suoi cuccù in terracotta ed iniziatore di una tradizione artigianale più che mai viva nel nostro territorio. Infine, sabato 18 il terzo ed ultimo incontro con i rappresentanti dell’Associazione Museo della Civiltà Contadina di Montescaglioso, un’associazione di persone anziane che ha avuto l’idea di allestire in un’ala dell’abbazia di Montescaglioso. Non è un caso che il sottotitolo della manifestazione sia “Un tè con. ”. Non si tratta, infatti, del classico convegno o seminario presieduto da “studiosi” e rivolto ad un’elite di persone, che a volte può risultare noioso, ma di un incontro dal carattere colloquiale ed amichevole, dove sono invitati a raccontarci della storia, delle tradizioni gente comune ma vera, testimoni sinceri che senza alcuna prosopopea ci avvicineranno ai ritmi di una città che ancora negli anni “50 contava i ¾ dell’intera popolazione residente nei Rioni Sassi. Degustando un tè caldo i presenti colloquieranno con i nostri ospiti, ponendo tutte le domande che desiderano, nell’intimità e nell’accoglienza di luoghi nati per questo scopo. L’evento rappresenta l’ideale prosecuzione di un percorso progettuale intrapreso alcuni mesi fa dall’Ente Parco della Murgia Materana e che ha visto la pubblicazione sul suo sito delle interviste fatte a Rita D’amato, Belisario Paolicelli ed Eustachio Cinepra. Tale progetto si propone il recupero di testimonianze riguardanti avvenimenti della storia locale, racconti di luoghi, persone, tradizioni narrate dai depositari della memoria che, altrimenti, andrebbe perduta. .  
   
   
A PIACENZA RIAPRONO AL PUBBLICO LE SALE D´ARTE DELL´ALBERONI  
 
 Dopo oltre due anni di complessi e delicati lavori, vengono ufficialmente riaperte e restituite alla città e ai visitatori italiani e stranieri la rinnovata Galleria Alberoni e la Sala Arazzi, con le preziose collezioni artistiche ivi presenti. L’inaugurazione ufficiale, che svelerà al pubblico il nuovo volto di questo importante spazio, si terrà sabato 4 ottobre 2008, alle ore 10. 30, alla presenza di importanti personalità del mondo civile, ecclesiale e culturale. Al saluto delle Autorità locali seguiranno gli interventi di Padre Mario Di Carlo, Superiore del Collegio Alberoni, Anna Braghieri, Presidente dell’Opera Pia Alberoni, Lucia Fornari Schianchi, Soprintendente al Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico di Parma e Piacenza, Giorgio Graviani, progettista e direttore dei lavori, Davide Gasparotto, direttore coordinatore della Soprintendenza al Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico di Parma e Piacenza. La riflessione centrale sulle potenzialità formative dell’arte e della bellezza è affidata a Mons. Pierangelo Sequeri, docente di Teologia Fondamentale presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale e di Estetica Teologica presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Il pubblico potrà quindi visitare i nuovi allestimenti espositivi. Saranno disponibili in Galleria per illustraree presentare le collezioni artistiche le guide del Collegio Alberoni e un gruppo di studenti del Liceo Artistico (vedi scheda allegata). Seguirà buffet. Una prima informaizone su come sono state rinnovate le sale che ospitano le collezioni d´arte del Collegio è stata formita martedì 30 settembre, in conferenza stampa nella Biblioteca del Collegio, presenti Mario Dii Carlo, Superiore dell´Istituto religioso, Anna Braghieri, Presidente dell´Opera Pia Alberoni, Mario Magnelli, Assessore alla Cultura della Provincia, Paolo Dosi, Assessore alla Cultura del Comune di Piacenza, Giorgio Graviani, l´Architetto progettista e responsabile dei lavori, Davide Gasparotto, della Soprintendenza per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico di Parma e Piacenza, Marco Sciammarella, responsabile dell´Orchestra sinfonica Esagramma, Luisella Peirano, Docente del Liceo artistico Bruno Cassinari, e Giovanni Pagani, Vicepreside del Liceo San Vincenzo. "E´ un intervento di grande portata - ha tenuto tra l´altro a sottolineare la prof. Ssa Braghieri - che ha richiesto all´Opera Pia impegno e sacrifici notevoli, affrontati di buon grado perché sono risorse spese per il futuro della nostra comunità". L´assessore Magnelli ha, da parte sua, ribadito l´impegno della Provincia ad operare per promuovere sempre più la conoscenza di questo straordinario contenitore d´arte anche al di fuori dei nostri confini. Un Concerto In Occasione Della Riapertura Domenica 5 ottobre alle ore 21 nella stessa Sala Arazzi, a chiusura degli eventi previsti per la riapertura del museo, si terrà il concerto dell’Orchestra Sinfonica Esagramma, fondata nel 1999 da Mons. Pierangelo Sequeri, originalissima ensemble musicale, unica in Europa ad affiancare venti musicisti professionisti e venti musicisti con disabilità psichiche e fisiche. Il programma musicale è il seguente: Due canti dalla Messa Giubilare di Pierangelo Sequeri, Suite Orchestrale n. 1 op. 46 dal Peer Gynt di E. Grieg, Fantasia Corale. Op. 80 di L. V. Beethoven, Inno alla gioia dalla Ix sinfonia op. 125 di L. V. Beethoven La Galleria Alberoni, Cenni Storici Le collezioni storico artistiche alberoniane hanno avuto sedi differenti nell’arco del ‘900 e sono state oggetto, nel secolo scorso, di numerosi dibattiti relativi alla loro più opportuna collocazione. Dal 1903 e fino al settembre 1929, i pezzi più preziosi e rilevanti della raccolta furono ospitati presso il Museo Civico di Piacenza, allora situato nei locali dell’Istituto Gazzola, in via San Tommaso 14, dove rimasero fino al settembre 1929 allorchè l’Amministrazione alberoniana ritenne di ritirare tutte le opere concesse in deposito al Museo Civico e di allestire le sue collezioni negli ambienti un tempo sede dei Pupilli della Patria, impegnandosi a garantire una parziale apertura al pubblico dei visitatori (la prima e la terza domenica di ogni mese). Questa sede venne aperta nel mese di aprile del 1933, a poco più di due secoli dall’acquisizione dell’ospedale di San Lazzaro da parte del Cardinale. In questi ambienti, non ritenuti definitivi, la collezione d’arte alberoniana restò fino al 21 maggio 1964, quando venne ufficialmente inaugurata, in occasione del terzo centenario della nascita del Cardinale, la nuova e attuale sede della Galleria Alberoni, all’uopo progettata dall’arch Vittorio Gandolfi e costruita dall’Amministrazione alberoniana nel parco del Collegio. Gravi problemi di gestione del clima interno all’edificio obbligarono gli Amministratori a spostare nelle sale del Collegio, conosciute come l’Appartamento del Cardinale, i dipinti su tavola più delicati, fra i quali l’Ecce Homo di Antonello da Messina. Gli stessi problemi di climatizzazione ridussero ampliamente le possibilità di utilizzo di questo edificio ai soli mesi primaverili comportando inoltre delicati problemi di conservazione per l’intera collezione alberoniana in esso esposta. A causa di queste difficoltà i due arazzi fiamminghi di primo Cinquecento, dopo un lungo restauro, sono stati esposti in questi ultimi anni nelle sale di Palazzo Farnese e non nella Sala Arazzi. Questi due stupendi esemplari di arazzeria fiamminga, insieme a due degli otto arazzi della serie di Alessandro Magno, restaurati negli anni scorsi con finanziamento della Soprintendenza al Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico di Parma e Piacenza e dell’Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia Romagna, e mai più esposti al pubblico, fanno ritorno nella Galleria Alberoni solo ora, in occasione di questa riapertura. Viene così ricomposta nella sua completezza e bellezza l’arazzeria del Cardinale. I Lavori Di Ristrutturazione E’ per superare definitivamente le difficoltà conservative e microclimatiche della Sala Arazzi e della Pinacoteca, progettata dall’Arch. Gandolfi negli anni ’60, che nell’ultimo biennio l’Amministrazione, in accordo con i Padri del Collegio Alberoni e con un notevolissimo sforzo finanziario, ha avviato un impegnativo progetto di radicale ristrutturazione. Questo spazio, ora completamente rinnovato, torna a ospitare una porzione davvero importante delle collezioni lasciate dal Cardinale Alberoni al suo Collegio, e che, successivamente integrate da numerose donazioni, costituiscono oggi un patrimonio culturale di primissimo piano del quale fanno parte i diciotto arazzi, fra i più antichi ed importanti non solo in Italia, e il nucleo centrale della vasta pinacoteca alberoniana, con opere Gian Paolo Panini, Domenico Viani, Zenone Veronese, Gian Battista Lenardi, numerosi quadri di genere, opere a soggetto sacro e dipinti di storia, ed altre sezioni delle collezioni alberoniane. Gli ingenti lavori, progettati dall’Arch. Giorgio Graviani, sono consistiti nel rifacimento di tutta la copertura esterna, nella realizzazione di un complesso sistema di controllo costante della temperatura e dell’umidità, costituito da impianto di aria condizionata con alto filtraggio, raffrescamento estivo e riscaldamento invernale e possibilità di umidificazione. Tale impianto assicurerà la perfetta conservazione di tutte le opere esposte e una disponibilità dell’edificio durante l’intero anno solare. Si è inoltre proceduto alla realizzazione di nuovi servizi, al rifacimento di tutti gli impianti e al potenziamento della sicurezza antintrusiva. Con una sensibile attenzione alla salvaguardia dello stile originario dell’architetto Gandolfi, è stata realizzata la totale tinteggiatura degli ambienti, prediligendo gradazioni eleganti di verde, alternate con alcuni toni dei grigi di più recente concezione. E stato realizzato un nuovo sistema di illuminazione con uno specifico progetto illuminotecnico dedicato esclusivamente alle collezioni artistiche. Sono stati disegnati e rinnovati tutti gli arredi, abbinando alle finiture in legno, materiale privilegiato dall’architetto Gandolfi, l’acciaio corten, scelto dall’architetto Giorgio Graviani quale complemento decorativo di tutti i nuovi apparati al fine di creare un interessante dialogo fra storico e moderno. Nuove Sezioni Espositive Riqualificato e ampliato tutto il percorso espositivo che si presenta inoltre arricchito di due nuove autonome sezioni: quella che espone i più antichi e preziosi paramenti alberoniani e quella che presenta le sculture, sezioni alle quali sono dedicate due sale interamente ripensate e allestite. Non manca inoltre una sezione biografica dedicata al Cardinale Alberoni, con nuove vetrine che custodiscono oggetti, abiti, suppellettili dell’alto prelato, che ci restituiscono tracce della sua vita, dei costumi e gusti del tempo; ricordiamo, a titolo esemplificativo, la raffinata coperta di seta indiana ora esposta in una elegante teca esclusivamente ad essa dedicata. La Nuova Didattica Interamente nuova la didattica. Le didascalie di tutte le opere, in una nuova veste grafica ed estetica, sono ora affiancate da pannelli didattici che presentano e introducono ogni sezione del Museo. I testi, grazie alla preziosa collaborazione degli studenti e degli insegnanti del Liceo San Vincenzo, sono stati tradotti anche in lingua inglese e in lingua francese, per permettere ai visitatori stranieri una piena accoglienza e un’ottima fruizione dell’importante patrimonio artistico esposto. Il Nuovo Palco Nella Sala Arazzi, esattamente sotto i due pezzi più antichi della collezione, i visitatori troveranno inoltre un palco ridisegnato e ampliato, accompagnato a un tavolo conferenze nuovo e dotato della più moderna strumentazione audiovisiva. Questo intervento permetterà l’utilizzo di questo importante spazio anche per prestigiosi convegni e concerti, recuperando così anche la vocazione originaria di aula magna di questo ambiente. A tal fine è stata messa in opera una controsoffittatura fonoassorbente dell’edificio che, insieme ad altri accorgimenti tecnologici studiati da ingegneri del suono, garantirà una perfetta idoneità della Sala Arazzi anche per eventi di musica classica. Nuove Sale La redistribuzione e la razionalizzazione degli spazi interni ha permesso inoltre di ricavare una piccola nuova sala per esposizioni e una sala polifunzionale utilizzabile sia come aula didattica che per mostre temporanee, arricchendo pertanto le potenzialità dell’intero cmplesso museale alberoniano. Anche l’ampio spazio verde esterno, che incornicia la Galleria Alberoni, è stato oggetto di un importante lavoro di restyling. Modi E Tempi Di Apertura Della Nuova Galleria Alberoni Con la realizzazione di questo impegnativo progetto, l’Opera Pia Alberoni riapre un museo perfettamente adeguato all’importanza delle sue opere, riunisce l’intera collezione degli arazzi, con il ritorno dei due pezzi fiamminghi più preziosi da Palazzo Farnese, e arricchisce pertanto l’offerta culturale della città, mettendo il suo patrimonio a disposizione del più ampio turismo italiano e straniero e ponendosi infine quale punto di attrazione di visitatori e come prestigioso spazio per eventi espositivi e culturali. Se negli scorsi anni la Galleria Alberoni risultava visitabile solo alcuni mesi all’anno, dalla riapertura diverranno numerose le occasioni per visitare il patrimonio storico artistico alberoniano. La nuova Galleria Alberoni infatti sarà aperta tutte le domeniche da ottobre a giugno. Resterà chiusa nei mesi estivi di luglio e agosto per riaprire l’ultima domenica di settembre. Per informazioni inerenti le iniziative programmate per l’inaugurazione della Galleria Alberoni: 0523 322635 - 349 6090887 - opalberoni@libero. It .  
   
   
ALLE CINQUE TERRE CON LA POESIA SI PARLA DI AREE PROTETTE  
 
 A Riomaggiore, alcuni artisti catalani e una delegazione della Provincia di Barcellona sono stati i protagonisti della giornata poetica, per presentare, attraverso l´arte, il progetto di sviluppo economico, politico e ambientale promosso dalla Federazione delle Aree Protette del Mediterraneo. La sperimentazione e l´emozione della poesia per discutere il rapporto fra uomo e natura. Al castello di Riomaggiore, sabato 27 settembre, è andata in scena Poesia ai Parchi, serata all´insegna di poesia e musica che ha visto protagonisti alcuni artisti catalani recitare 15 liriche dedicate alla natura, ai parchi, al Mediterraneo, all´uomo e al paesaggio. «Nel portare avanti questo progetto di collaborazione fra la rete dei parchi del Mediterraneo, crediamo che l´arte abbia una capacità di comunicare immediata e importante, e sia così uno strumento efficace per sensibilizzare sempre di più verso la tutela di quei territori e ambienti che costruiti dall´uomo vivono una forte relazione fra natura e cultura. – spiega Xavier Roget, Direttore Territoriale Occidentale Rete dei Parchi della Provincia di Barcellona – Per queste ragioni, il rapporto uomo–natura letto attraverso l´arte, sarà uno dei temi principali che discuteremo anche al Congresso Mondiale della Natura che si terrà a Barcellona fra qualche giorno. In quella sede presenteremo il nostro modello di sviluppo che forte della compartecipazione delle varie discipline umane, può aiutarci a promuovere una crescita costante e razionale dello sviluppo economico e ambientale, nel quale la buona combinazione dei settori agricolo e turistico sappia fornire crescita economica stabile». L´arte quindi per raccontare la “natura umanizzata” che accomuna molti territori di pregio del Mediterraneo come le Cinque Terre, i parchi della Provincia di Barcellona e altre aree italiane. Il progetto di collaborazione fra Catalogna e Cinque Terre - attivato nel 2004 grazie all´impegno di Federparchi, Legambiente e Symbola con l´intenzione di dar vita ad una Federazione di Parchi Naturali del Mediterraneo - oggi vanta l´inclusione di alcune aree francesi, come il Parco di Cevennes e italiane come il vicino Parco Regionale di Montemarcello Magra, il Parco di Porto Conte ad Alghero e il Parco Geominerario della Sardegna. .  
   
   
VENTURINO VENTURI: OPERE IN VOLUME E INEDITI IN MOSTRA UNA TESTIMONIANZA SULLA LUNGA PARABOLA CREATIVA DELL´ARTISTA TOSCANO  
 
Firenze - Circa trecento tra sculture, mosaici, dipinti, disegni, incisioni di Venturino Venturi sono raccolte in un volume (“Venturino Venturi. Opere selezionate 1938-1996”) che viene presentato al museo Marino Marini di Firenze domani, venerdì 3 ottobre 2008, alle ore 17. Intervengono Paolo Cocchi, assessore alla Cultura della Regione Toscana e Carlo Sisi, presidente del museo Marino Marini. Il progetto è stato realizzato grazie al contributo di Regione Toscana, Provincia, Comune e Fiera Antiquaria di Arezzo, Fondazione Mps con il patrocinio del comune di Loro Ciuffenna e della Fondazione Carlo Collodi. Curato da Lucia Fiaschi e Alfonso Panzetta, promosso dall´Archivio Venturino Venturi di Loro Ciuffenna, il volume (Silvana Editoriale) testimonia la lunga parabola creativa del grande artista toscano e anticipa la catalogazione generale dell´opera di Venturi, oggi presente in grandi mus! ei (Uffizi, Palazzo Pitti, Vaticano) e in prestigiose collezio! ni. Una selezione di opere inedite del Maestro (35, eseguite fra il 1947 e il 1948) sarà presentata, prossimamente, dalla Galleria Pananti di Firenze. .  
   
   
LA LUNA DI PULCINELLA DA DOMENICA 5 AL SABATO 11 OTTOBRE AL CASTELLO DEI CAVALIERI DEL TEMPIO, ALLA MAGIONE DI POGGIBONSI, ERNESTO DI GIACOMO ESPONE UNA VENTINA DI OPERE RECENTI, ISPIRATE ALLA CELEBRE MASCHERA NAPOLETANA  
 
Per gli amanti dell’arte e del colore, per gli amici e gli appassionati di pittura, arriva la nuova personale del pittore Ernesto Di Giacomo curata da Martina Corgnati. La mostra, dal titolo “La Luna di Pulcinella”, sarà ospitata nell’incantevole sito Alla Magione di Poggibonsi dal 5 all’11 ottobre e colorerà il Castello dei Cavalieri del Tempio, creando un indimenticabile effetto. Le ventitre opere, realizzate appositamente per questa personale, raffigurano momenti, sensazioni ed esperienze ritratte sulla tela in composizioni piene di armonia e sono realizzate con una tecnica del tutto singolare, messa a punto da Ernesto Di Giacomo in anni di ricerca e grazie a una sensibilità per i toni cromatici particolarmente intensa: l’artista infatti non realizza alcun disegno preparatorio ma sfrutta la densità delle paste cromatiche scaraventandole direttamente sulle tele e poi tirandole a spatola. Le sue pennellate sono corpose, evocano vitalità e passione, caratteristiche tipiche di una cultura mediterranea fatta di luce, sole, colori, da cui scaturisce la splendente Napoli dove l’artista è nato e di cui rivendica la dimensione aperta e generosa, colta e vitale, che problemi e disavventure sociali e d’immagine non riusciranno mai a sommergere. Lo stile di Di Giacomo inoltre è la manifestazione di una vita personale e professionale trascorsa tra le bellezze europee, Nord America e Australia. È questa dinamicità di espressione che consente alle sue opere di colpirci generando emozioni specifiche per poi attrarci in direzione di un altro scenario, un´altra opera. L’artista esprime così la sua autonomia rispetto a canoni artistici e formali tipici delle accademie di pittura; ogni lavoro per lui è un’avventura diversa, un viaggio verso quel nuovo ancora da scoprire. E un paesaggio, un interno o un mazzo di fiori resta uno strumento capace di far risuonare le vibrazioni della “vera” pittura, quell’antico e insostituibile modo di trasmettere libertà e felicità. Queste opere recenti sono tutte caratterizzate dalla mancanza di un vero e proprio soggetto così come di uno sfondo: ogni singolo elemento ha pari importanza all’interno della composizione, così come in un brano musicale ogni nota riveste un’importanza essenziale nell’insieme. Inoltre dappertutto emerge l’idea della presenza di un uomo (noi stessi) che in realtà non appare mai, ma c’è, muto osservatore della bellezza della natura o dell’accoglienza della casa: un rapporto intimo generato da colori e forme, lo stesso rapporto che l’artista vuole intrattenere con le sue creazioni. Pittura per Ernesto Di Giacomo vuol dire sintesi. Teatralità, musica e colore diventano un tutt’uno all’interno del quadro. Ed è proprio per questo che in occasione dell’inaugurazione, il 4 ottobre, queste tre forme d’arte diventeranno le protagoniste della giornata. Sarà possibile, infatti, assistere ad un’interessante rappresentazione teatrale Il dialogo tra Pulcinella e la Luna tratto da “Una Marionetta sulla Luna” realizzato dalla compagnia del Teatro delle Marionette degli Accettella di Roma. Seguirà l’esibizione del quintetto Brass Around The World di Torino composto da Enrico Negro, Federico Alotto, Florin Bodnarescul, Diego Bruno e Alessandro Faccin. Sfruttando al massimo le potenzialità dei singoli strumenti, il gruppo presenterà un repertorio che spazia dalle più grandi composizioni napoletane ai ritmi della patria del musical, Broadway, con arrangiamenti del tutto originali. La vita è bella, Per un pugno di dollari, Volare, My way sono solo alcuni dei brani presenti in repertorio. Milano, Roma, Torino, Venezia, Napoli, Lugano: alcune delle città che dal 1993 hanno ospitato personali di Ernesto Di Giacomo. Dal 2000 è la volta delle grandi metropoli europee: due esposizioni a Parigi – Hotel Sofitel arc du Trionphe (2001) e Mairi du Xiv Arrondissement (2001) – e nelle città di Bruxelles (Esposition Tecno 2000) e Charleroi (Salle del Pas Perdue de la Ville de Martinelle 2000) hanno costituito importanti tappe sul sentiero di un’affermazione importante e indiscutibile. Prossimamente lo vedremo protagonista di altre due importanti personali che si terranno a Madrid e Santander (Spagna). Colori, forme, passione, ritmo, fascino. Questi gli elementi che rispecchiano il pittore: un uomo e un artista che ha fatto della pittura una fondamentale componente del suo modo di essere. .  
   
   
IL VINO “VIGNA DELLA PACE” ALL’ASTA CONTRO LA GUERRA NEL CAUCASO PROVENTI DELLA VENDITA PER PROGETTI DI SENSIBILIZZAZIONE E SOLIDARIETÀ PER LA PACE.  
 
 Bottiglie speciali inviate ad ambasciatori e autorità italiani e stranieri Siena, - Un numero limitato di magnum di vino numerate e firmate da mettere poi all’asta in un’iniziativa di sensibilizzazione per la guerra nel Caucaso. Sarà questo il frutto della vendemmia che si è tenuta quest’oggi a San Piero in Barca (Castelnuovo Berardenga – Si) grazie alla collaborazione tra Consorzio Agrario di Siena e l’associazione Rondine Cittadella della Pace di Arezzo. Un vino igt Toscano dal nome “Vigna della Pace” che prende il suo aroma ed il suo valore dal fatto che nasce da una vendemmia realizzata da 20 studenti di diversi Paesi del mondo afflitti dalla guerra, dal Caucaso al Medio Oriente passando per i Balcani e la Sierra Leone. Le bottiglie saranno oggetto di un’asta che si terrà nei primi di marzo a Siena. I proventi supporteranno i progetti di sensibilizzazione e solidarietà che l’associazione Rondine sta portando avanti per la pace nel Caucaso dopo l’ultimo conflitto scoppiato ad agosto. «Questa iniziativa – ha affermato Pietro Pagliuca, direttore del Consorzio Agrario di Siena – si pone l’obiettivo di diffondere quei profondi valori di pace e amicizia tra i popoli che vengono coltivati ogni giorno nei campi insieme ai prodotti della nostra terra. Si consolida così quel ruolo di forte attenzione alle tematiche sociali che il Consorzio Agrario di Siena da sempre persegue». «L’uva vendemmiata in poche ore dalle mani degli studenti di Rondine darà il frutto del vino “Vigna della pace” – ha sottolineato Franco Vaccari, presidente dell’Associazione Rondine Cittadella della Pace – così come le stesse mani, cuori e menti per 365 giorni all’anno danno il frutto dell’amicizia». Non solo, affinché il messaggio di pace arrivi ancora più forte nelle terre colpite dai conflitti, alcune bottiglie dello stesso vino saranno inviate ad ambasciatori e autorità italiane e straniere. “Vigna della Pace” del 2008 è dedicata alla regione del Caucaso. Gli studenti caucasici che vivono a Rondine provengono da Russia, Georgia, Abcasia, Ossezia, Inguscezia, Cecenia. Dopo l’ultimo conflitto, scoppiato in agosto, la Cittadella della Pace si è impegnata in azioni di sensibilizzazione e solidarietà con queste terre, da troppi secoli al centro di tensioni e lutti. A loro è dedicato questo vino, vendemmiato, riposato e imbottigliato con la stessa cura, impegno e generosità con cui a Rondine, ogni giorno, col dialogo, si costruisce il futuro. Alla Cittadella della Pace i giovani di paesi in conflitto convivono e studiano sperimentando una quotidianità fatta di confronti, dibattiti, crescita. Selezionati da una rete di partner internazionali nei paesi con cui collabora l’Associazione Rondine, gli studenti seguono il programma di formazione della Cittadella grazie a borse di studio erogate dal Ministero Italiano degli Affari Esteri e da tanti sostenitori pubblici e privati che condividono le finalità del progetto. Tra questi, il Consorzio Agrario di Siena è il principale partner nella realizzazione di questo vino assieme a ‘Imprenditori per la Pace’, associazione formatasi nel 2008 a cui aderiscono imprenditori e liberi professionisti che mettono la propria esperienza, rete di contatti e supporto a disposizione della Cittadella della Pace, nella ferma convinzione che lo sviluppo economico abbia bisogno della pace così come per costruire una pace duratura sia necessario l’impegno di tutte le categorie economiche. Www. Rondine. Org .  
   
   
FENOMENO SKIMAGIC SULLE RIVE DEL PIAVE  
 
La “pista senza fine” continua la sua marcia, di fiera in fiera, per portare lo sci e lo snowboard sulla soglia di casa di centinaia di potenziali nuovi appassionati, bambini, giovani e adulti, attratti dallʼinconsueta possibilità di provare gli sport della neve fuori stagione nella propria città. A Longarone, lʼimpianto è stato installato davanti agli ingressi della Fiera e, nella giornata di domenica, è stato letteralmente preso dʼassalto soprattutto dai più giovani. Oltre il 70% dei partecipanti, infatti, è “under 18” e, sul totale degli oltre 300 utilizzatori nel corso della fiera, il 40% è stato costituito da assoluti principianti. Un dato interessante che dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, lʼintatto potenziale di attrattività che sci e snowboard esercitano sul grande pubblico. Gli ormai classici “minicorsi” di sci e snowboard sono stati condotti dagli istruttori Skimagic Nico Milanese e Ernesto Furetti, coadiuvati dai maestri della Scuola Sci e Snowboard Cortina, delle scuole Fanny Ski e Alleghe (comprensorio Ski Civetta) e Aviano-piancavallo. Skimagic Tour 2008-2009 continua. Gli appuntamenti di ottobre: 25/26 ottobre - Mantova Outlet; 30 ottobre/2 novembre – Skipass Modena. .  
   
   
PROGRAMMA EVENTI | AUTUNNO 08 MILANO-TORINO-VENEZIA-TIRANA  
 
Containerart continua il suo viaggio e i suoi esperimenti di arte pubblica in giro per l´Italia e per il Mondo. Dal 24 ottobre al 16 novembre saranno decine le installazioni di arte contemporanea sparse in 4 città: Milano, Torino, Tirana, Venezia (Albania). Container grandi e piccoli posizionati sia in vicinanza di festival, fiere, musei e biennali, sia in luoghi ben lontani dalle tradizionali mete dei pellegrini dell´arte. L´intento è quello che dai suoi esordi anima Ronald Lewis Facchinetti, ideatore e curatore dell´iniziativa: sperimentare sul terreno strumenti espositivi e rituali nascosti che facilitino l´esperienza estetica al fruitore. Uno dei numerosi corollari degli esperimenti di fruizione di Containerart è il collegamento che si crea fra luoghi diversi: da città a città, da centro a periferia, da nazione a nazione. Collegamenti allacciati attraverso mappe, reti wireless, eventi, shuttle e media partnership per stimolare fruitori ad esplorare luoghi anche vicini, ma sconosciuti. Fra i più ambiziosi collegamenti di questa stagione autunnale di Containerart va menzionato quello fra Torino e Tirana. Non una semplice installazione interattiva che collega due container lontani (come già fatto nel dicembre 07 fra Roma e Gerusalemme), ma due installazioni di due artisti diversi che dialogano insieme ai fruitori. I due artisti Leonard Sherifi e Artan Shabani, il primo a Torino e il secondo a Tirana, costruiscono le loro installazioni attorno al momento di interattività preparando il fruitore a un proficuo e profondo scambio emotivo permesso dalle apparecchiature multimediali nei container. Operazione in collaborazione con il consolato d´Albania. Altri esperimenti interessanti introdotti su Milano, Torino e Venezia includono un nuovo modello di esposizione d´arte contemporanea battezzato Vroom (Mobile Videoart Room) in collaborazione con Mini Italia. Autovetture parcheggiate in giro per la città e opportunamente modificate per alloggiare al loro interno schermi sui quali si proiettano opere di videoarte. Un modo semplice per raggiungere luoghi e situazioni insolite, per fruire arte contemporanea in momenti e contesti inaspettati. Tante media partnership con operatori globali e content partnership con giovani curatori e organizzazioni di alto profilo di settore. Preziosa la collaborazione di Culturalia, agenzia attiva nell’ambito della promozione e dell’organizzazione di eventi culturali. Date 24 ottobre - 2 novembre: Milano, 31 ottobre - 9 novembre: Torino –Tirana, 6 -16 novembre: Venezia. Www. Containerart. Org a partire dal 22 novembre. .  
   
   
FAMIGLIE IN FESTA ALLA COLLEZIONE PEGGY GUGGENHEIM.  
 
Sabato 4 ottobre 2008 la Collezione Peggy Guggenheim invita genitori e bambini alla Festa delle Famiglie, un appuntamento annuale dedicato a celebrare l’inizio del nuovo anno scolastico, la ripresa delle attività didattiche e il successo dell’Art4family, il nuovo progetto formativo realizzato grazie al supporto della Fondazione di Venezia. Durante la giornata, alle 11. 00 e alle 15. 00, verranno offerti alle famiglie laboratori gratuiti, introdotti da una breve visita a Palazzo Venier dei Leoni. Tutte le attività avranno come tema principale l’idea della casa quale luogo abitativo, reale o immaginario, e il concetto del cibo, quale fonte quotidiana di convivialità e piacere. I visitatori verranno invitati ad esplorare il Palazzo di Peggy Guggenheim, prima casa e ora museo, dove potranno riconoscere le stanze abitate dalla collezionista e confrontare i cambiamenti avvenuti nel corso del tempo. L’edificio, il cui aspetto “incompleto” si distingue sul Canal Grande per il fatto di non essere stato ultimato secondo il progetto architettonico originario, fornirà lo spunto per un legame con l’attuale Biennale di Architettura e i progetti in mostra. Attraverso il celebre racconto dei fratelli Grimm “Hansel e Gretel”, la discussione verrà allargata al tema del cibo e al suo ruolo nell’arte moderna e contemporanea. Durante l’attività laboratoriale, dagli stimoli emersi durante la visita, le famiglie potranno progettare e realizzare la propria casa ideale utilizzando lastre di biscotto e collanti alimentari. Caramelle, scaglie di cioccolato e vari tipi di dolci saranno a disposizione per completare e decorare le opere. I due laboratori rappresenteranno un momento di creatività, condivisione e divertimento, elementi essenziali nell’arte visiva, architettonica e culinaria. I lavori creati verranno esposti durante la Festa delle Famiglie, che si terrà presso la Collezione Peggy Guggenheim alle 18. 30. Il museo resterà aperto durante l’intera durata dell’evento per permettere a genitori e bambini di visitare insieme la collezione di Peggy Guggenheim. Nel giardino sarà poi possibile fare merenda tutti insieme osservando e assaggiando gli edifici fantastici realizzati durante la giornata. Sabato 4 ottobre, la partecipazione ai laboratori è gratuita fino all’esaurimento dei posti disponibili, pertanto è necessaria la prenotazione. Si ricorda, infine, l’appuntamento con Art4family, tutte le domeniche alla ore 15. 00 presso la Collezione Peggy Guggenheim. .  
   
   
IL FESTIVAL NAZIONALE DEL BIOLOGICO , URBINO 3 – 4 - 5 OTTOBRE 2008  
 
 Urbino – Attesa ad Urbino, la città ducale del Montefeltro nelle Marche, per il Biosalus Festival 2008 , l’appuntamento bio naturalistico dove i professionisti di questo settore in pieno sviluppo, incontrano un pubblico sempre piu’ attento ed interessato. Attesi ad Urbino, per la tre giorni di Biosalus , oltre 30. 000 visitatori. Con 60 tra conferenze, seminari e dibattiti specialistici, approfondimenti scientifici sui disturbi alimentari, sulla naturopatia e sui prodotti naturali nell’uso comune, Biosalus Festival attira non solo gli addetti del settore e coloro che hanno gia’ spiccata attenzione alla naturopatia, ed al biologico, ma anche coloro che vogliono avvicinarsi ad uno stile di vita meno stressogeno e piu’ salutare. Al Biosalus , evento interamente gratuito, e’ possibile provare massaggi, assaggiare prodotti al 100% biologici, conoscere il wellness e le cure estetiche naturali. In un arcipelago multicolore di sapori, aromaterapia, conferenze e prodotti alla portata di tutti, Biosalus Festival regala ai bambini le magie del Mago ed i burattini di Madama Dore’, il fascino delle esibizioni dei veri Monaci Guerrieri dello Shaolin Kung Fu, i fondatori di questa antichissima arte. Biosalus Festival 2008 di Urbino, e’ organizzato dall’ Istituto di Medicina Naturale www. Istitutomedicinanaturale. It. Biosalus e’ un’esperienza per tutti, da coniugare alla scoperta di un territorio magico come quello del Montefeltro, accolto in una citta’ Urbino, tra le piu’ belle d’Italia. E cosi’ sara’ piacevole perdersi tutti i giorni, dalla mattina fino a tarda sera, nell’ antico Palazzo del Collegio di Raffaello, o tra i caratteristici banchi del mercato del biologico o passeggiando tra gli stand del “Mercatino del Benessere”, la suggestiva area espositiva allestita per le aziende ed i consorzi del biologico. Da segnalare il percorso delle sperimentazioni, con l´area dedicata alle dimostrazioni e dove i visitatori potranno rilassarsi e provare gratuitamente massaggi shiatsu, massaggi di riflessologia plantare, l´antica tecnica manuale cinese Tuina Iridologia, Shiatsu, Tuina, Kinesiologia Applicata, Feldenkrais, Riflessologia ma anche Ayurveda, yoga e prendere lezioni di autotrucco con prodotti naturali. Biosalus di Urbino presenta anche momenti di spettacolo con la seducente Danza del Ventre e la Danza orientale. Paese ospite 2008 sara’ il Tibet: In collaborazione con l’Associazione Italia-tibet sono stati organizzati eventi di rilievo internazionale come la realizzazione di un Mandala, a cura dei monaci tibetani del monastero di Gaden Jangtse, l’esposizione di preziosissime Thangka buddhiste (antichi dipinti simbolici) e meditazioni condivise. Un appuntamento di qualita’ e di altissimo valore culturale, quello del Biosalus Festival di Urbino, e che vede nei suoi fondatori e direttori, Antimo Zazzaroni e Florido Venturi, un punto di riferimento nazionale per gli esperti del settore e per tutti coloro che hanno consapevolezza nell’importanza di condurre una vita maggiormente armonica ed equilibrata, attenta al biologico, alla natura ed ai suoi prodotti. Biosalus Festival di Urbino rappresenta ormai in tutta in Italia, la rassegna sull´importanza di uno stile di vita che concili corpo, mente, spirito e ambiente, il cosiddetto benessere olistico Biosalus di Urbino, Festival nazionale del Biologico e del Benessere Olistico e’ organizzato dall´Istituto di Medicina Naturale di Urbino in collaborazione con il Comune di Urbino, l´Accademia per il Risveglio e lo Sviluppo della Consapevolezza (A. R. I. S. C. O) di Marco Columbro (che sarà presente al Festival) e con il patrocinio della Provincia di Pesaro e Urbino e della Regione Marche. Un motivo in più per trascorrere un weekend ricco di intensi profumi e colori nel Montefeltro, nelle Marche, unendo cultura della salute, alla scoperta di bellezze naturali, paesaggistiche ed artistiche ineguagliabili. .  
   
   
VIIII EDIZIONE BIODOMENICA 2008 PER LA LOTTA AI CAMBIAMENTI CLIMATICI  
 
Arriva la “Biodomenica” numero 9: si svilupperà il 5 ottobre con mercati bio a Perugia in Piazza Italia, all’interno di “Umbria Terra Viva”) e Amelia (in Piazzale Boccarini). L’appuntamento, promosso da Aiab, Legambiente, Coldiretti e, per la prima volta, da Ctm - Altromercato, quest’anno porterà in 100 piazze italiane tutto l’universo del bio e dell’equo solidale e costituirà un contributo al protocollo di Kyoto e al suo valore sociale la cui non considerazione ha portato a un Piano di Sviluppo Rurale pieno di contraddizioni e punitivo per il bio. Il tema centrale di Biodomenica 2008 sarà la lotta ai cambiamenti climatici provocati dall’inquinamento dell’uomo e vedrà i produttori biologici italiani non solo presentare i sapori, gli odori e i colori delle loro produzioni ma anche comunicare che dentro a quei prodotti c’è il valore indispensabile della tutela ambientale. Un appuntamento, Biodomenica 2008, che ha avuto il suo prologo a Montecastrilli, dove la seconda edizione di “Umbria Bio Expo 2008” ha richiamato circa 5000 persone in visita richiamate dalle “Idee sostenibili per l´agricoltura e la vita quotidiana” proposte da una quarantina di espositori (agricoltura, energie rinnovabili, servizi). Promotore dell´iniziativa è stata l´Amministrazione comunale con la collaborazione tecnica e scientifica di Aiab Umbria. In tre giorni di manifestazione il centro fieristico ha richiamato - oltre al pubblico fatto di operatori e imprenditori agricoli - anche le 23 scolaresche delle sei scuole del comprensorio (550 bambine e bambini) che si sono cimentate nella gara "Io mangio Bio e me lo cucino". Tra gli incontri in calendario da segnalare quello sul progetto europeo Simbioveg: con quella di Pisa capofila varie università italiane hanno valutato i risultati delle colture erbacee o orticole di pieno campo che, grazie alle tecniche bio, hanno ottimizzato la gestione tecnico-economica delle aziende. .  
   
   
VISITE GUIDATE ALLA MOSTRA "REFLEXIONS DANS LES CHAMBRES D’ANDRÉ VILLERS IL FOTOGRAFO DI PICASSO, I VOLTI DELLA CULTURA DEL NOVECENTO"  
 
L’assessorato istruzione e cultura della Regione Autonoma Valle d’Aosta organizza le ultime visite guidate di approfondimento alla mostra « Reflexions dans les chambres d’André Villers », visitabile con ingresso gratuito tutti i giorni, dalle ore 9 alle 19, fino al 5 ottobre 2008, alla sala espositiva Hôtel des États, in piazza Chanoux, ad Aosta, per permettere al pubblico di incontrare l’arte fotografica e artistica del maestro André Villers. Gli appuntamenti sono i seguenti:sabato 4 ottobre alle ore 17 verrà proposto l’argomento “Gli chansonniers di André” domenica 5 ottobre alle ore 17 verrà analizzato l’argomento “Villers, i musicisti e i compositori”. La curatrice della mostra e del catalogo Debora Ferrari accompagnerà i visitatori proponendo una parte introduttiva, storico-artistica e di spiegazione tecnico-fotografica del lavoro dell’artista, mentre Luca Traini, scrittore, prosattore e coautore dei testi del catalogo proporrà un intervento recitato in mostra. Le conferenze hanno il patrocinio dell’Alliance Française di Aosta. A questi ultimi e straordinari incontri partecipano anche il cantante-pianista Carlo Benvenuto e il compositore aostano Christian Thoma. Carlo Benvenuto giocherà tra una spiegazione e l’altra con le musiche degli chansonniers francesi per restituire un’atmosfera popolare come quella che esce dalle foto di Leo Ferré, scambiando battute coi testi delle poesie, lette da Traini. Christian Thoma, invece, interverrà con delle “improvvisazioni fotomelodiche”, ovvero performance musicali ispirate ai musicisti e agli artisti fotografati da Villers con uno strumento per ogni sala (l’oboe, il corno inglese, il clarinetto basso) in una unica osmosi e in un gioco di rimandi con le spiegazioni e le letture. Un ulteriore omaggio a André Villers, che in questa mostra, da lui creata insieme ai curatori, ha potuto rivelare la sua arte direttamente, la sua tecnica surreale capace di indicare al pubblico una impronta personale e una fotografia “non telefonata” - come sostiene il maestro - , portando un po’ del suo mondo e del suo atelier ad Aosta. Christian Thoma oboe, corno inglese, clarinetto basso, composizione - Dopo i primi studi classici al pianoforte e dopo aver suonato il basso in gruppi rock, Christian Thoma studia composizione e oboe all’Istituto Musicale di Aosta e si diploma in oboe presso il Conservatorio di Alessandria e in Jazz presso il Conservatorio di Torino. In seguito a diverse esperienze nell’ambito della musica classica si avvicina alla “musica di confine” che maggiormente lo rappresenta e nella quale può esprimersi sia come esecutore in generi poco praticati con il suo strumento, sia come compositore. Fa parte dell’“Oplab”, orchestra laboratorio della provincia di Biella, del “Silvia Bolognesi Xilo Music Ensemble” di Siena ed è impegnato come esecutore nella tournée italiana e francese dello spettacolo “Mucche Ballerine” del quale ha scritto le musiche di scena. Ha composto musica per formazioni dal duo all´orchestra sinfonica, colonne sonore di cortometraggi e documentari, musicazioni di film, musiche di scena per spettacoli teatrali, arrangiamenti di canzoni e ha realizzato performance in collettive multimediali. In molti di questi progetti è anche esecutore e direttore. Le sue musiche sono state eseguite in importanti rassegne in Italia ed Europa e incise in diversi Cd. Carlo Benvenuto Cantante, compositore, pianista - La sua attività artistica ha attraversato e si sviluppa su vari rami dello spettacolo. È stato ospite in numerosissime trasmissioni Tv e programmi. Ha inventato lo spettacolo de la france, chansons d´amour, in occasione del lancio sul mercato italiano ed estero del suo Cd. Punto forte del lavoro rimane l’interpretazione decisamente personale delle canzoni contenute nel Cd. In alcuni spettacoli tenuti fuori Valle traduce anche le canzoni stesse, per portare realmente il pubblico dentro le emozioni proposte. Ha inaugurato la Settimana francofona 2006 con un concerto all’auditorium di Morgex, organizzato dalla Presidenza della Giunta e dall’Alliance Française. .  
   
   
MONTEMURLO PASSATO, PRESENTE, FUTURO?  
 
Si apre con la collettiva degli artisti del gruppo L’artelier, l’intervento che coinvolge il Comune di Montemurlo all’interno di Territoria #3. Lo spazio del contemporaneo, uno straordinario progetto di rete sulla cultura contemporanea della Provincia di Prato. La collettiva curata da Annalisa Margheri che inaugura sabato 4 ottobre alle ore 17,30 nei locali della Confartiginanato in Via Fratelli Cervi prevede l’esposizione di opere di pittura e scultura rappresentative di ciascun artista e opere realizzate con interventi su elementi industriali tessili dismessi visti come elementi simbolici con valore altamente comunicativo sulla trasformazione in atto, individuati da ciascun artista in base alle caratteristiche del proprio fare arte. Ad essa farà seguito domenica 30 novembre alle ore 10,00, in concomitanza con la Festa della Toscana, l’inaugurazione dell’opera monumentale Macchina del Tempo, presso la rotatoria stradale d’ingresso alla città, ubicata fra la nuova provinciale Montalese e via Scarpettini. Una grande cisterna dismessa di un’industria tessile, oggetto di inserimenti artistici da parte della neonata associazione culturale L’artelier, composta da Antonio Bruno, Mauro Gazzara, Annalisa Margheri, Nadia Neri e Leonardo Taddei. Accanto alla cisterna verrà collocato anche un vecchio telaio tessile meccanico, opportunamente coperto e protetto, progettualmente congiunto all’opera monumentale. Finalità del progetto, curato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Montemurlo e da L’artelier, in collaborazione con l’Assessorato ai Lavori Pubblici, è la ricerca e l’intervento artistico su macchinari tessili oramai dismessi, parti di essi, o altri elementi industriali, un tempo elementi fondamentali del ciclo produttivo ora ricordo per coloro che di quel periodo sono stati protagonisti. La rotonda con il suo spazio sono trasformate in una sorta di “museo per caso” in cui va a collocarsi una parte ormai simbolo della storia del paese. Gli occhi degli artisti, essi stessi cittadini, protagonisti e testimoni della trasformazione del proprio territorio, il filtro privilegiato di questa ricerca. Questo spazio museale diviene, in virtù della sua collocazione, uno spazio fruibile in cui imbattersi in modo casuale, in qualunque momento ed da chiunque: cittadini, vecchie e nuove generazioni, senza distinzione di sesso, di età, di status sociale, barriere. Uno spazio all’aperto in cui imbattersi per caso così come ci si imbatte nella storia, creandola, attraverso la ripetizione di gesti quotidiani, agendo nello spazio della vita. A fianco e a corollario dell’evento principale del progetto, si colloca la mostra fotografica e artistica sull’archeologia tessile-industriale Montemurlo passato, presente, futuro?, che si inaugurerà giovedì 30 novembre alle ore 11,30 presso la Galleria espositiva della Sala polivalente Cristiano Banti. Realizzata in collaborazione con il gruppo fotografico Zoom-zoom di Montemurlo, quale risultato di un laboratorio di ricerca di immagini del territorio (scatto di foto attuali e reperimento di foto d´epoca) la rassegna oltre a cogliere gli elementi caratteristici, le curiosità ed i cambiamenti che si sono verificati nel tempo cerca di stimolare la riflessione sulla trasformazione in atto nel nostro territorio, con particolare attenzione al settore tessile-industriale. Lo scopo finale di tutto il progetto è quello di stimolare una riflessione sui cambiamenti socio-culturali determinati dalla rapida trasformazione economica di Montemurlo con il passaggio da un´economia di tipo rurale a quella industriale, fino all´attuale crisi del settore tessile attraverso un´attività di ricerca e di intervento artistico su macchinari, strumenti e elementi industriali tessili oramai dismessi, simbolici della fine di un ciclo storico. Www. Comune. Montemurli. Po. It/servizi/cultura .  
   
   
PRESENTAZIONE A MATERA SCUOLA CONSERVAZIONE E RESTAURO  
 
Domenica 5 alle 10,00 nell’Auditorium del Conservatorio “Egidio Romualdo Duni” di Matera verrà presentato il progetto per la realizzazione della sede distaccata della Scuola di Alta Formazione e Studio dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro. E’ quanto s’apprende da una nota della Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Basilicata. Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Mibac), dal 2006, nell’ambito del più vasto e complesso progetto di riassetto degli Istituti centrali e scuole di restauro, ha avviato il progetto di creazione di una sede distaccata della Scuola dell’allora Istituto centrale per il Restauro da realizzarsi in una zona baricentrica del sud Italia. È stata individuata - riferisce la nota- la città di Matera, sia per il ruolo culturale nazionale e internazionale rivestito nonché per avere nel suo territorio e nella contigua regione Puglia una serie di Istituzioni culturali impegnate in vari settori di ricerca relativi alla conservazione e restauro dei beni culturali. L´istituzione della Scuola – continua la nota della direzione regionale - risponde all’esigenza di potenziare in Basilicata il bacino di risorse e competenze nel settore culturale e in quello della formazione ad alto livello, creando i presupposti per un’ulteriore crescita del territorio nel suo insieme. Dal 5 ottobre al 2 novembre nell’Ipogeo di Piazza San Francesco a Matera rimarrà aperto un ufficio informativo sul progetto. (Orario: 10,30-13,00 / 17,00-20,00). .  
   
   
IL CIRCUITO KART PLANET DI BUSCA TORNA AD OSPITARE UNA PROVA DEL MONDIALE SUPERMOTO, IL 4 E 5 OTTOBRE  
 
Busca (Cn) - Non c´è tempo per spegnere i riflettori sul mondiale Supermoto 2008 e dopo l´ultima prova spagnola di Andorra di pochi giorni fa, si torna a parlare di un grande evento stavolta dentro i confini nazionali, esattamente al Kart Planet di Busca, il "Pantheon" della specialità, il circuito che sta diventando la casa degli Dei del motard. Prenderà il via il 4 ottobre l´edizione autunnale del Mondiale Supermoto, valida per l´assegnazione del Gp "Le Alpi del Mare – Les Alpes de la Mer" della specialità, la più importante manifestazione motociclistica del weekend in Italia, in scena sulla bella pista cuneese dove i motarder hanno già avuto due importanti occasioni per provare il circuito, come lo scorso 7 settembre e anche l´11 maggio scorso in occasione delle due prove internazionali e nell´ultima delle quali sono stati assegnati anche i titoli tricolori a Davide Gozzini e Ivan Lazzarini. La starting list è di quelle delle più grandi occasioni, con tutti i big pronti a misurarsi su un circuito dallo sviluppo complessivo di 1. 420 metri, dei quali 1. 200 su asfalto e 220 su sterrato, senza dislivelli ma su un´area ben visibile dalle ampie tribune già allestite dalla gestione del Kart Planet, che vede a capo l´intraprendente Signora Lilia Imani e il manager Bruno Rovera, che presentano sempre un circuito molto ben curato offrendo ogni volta la massima disponibilità e accoglienza. Ad organizzare l´evento mondiale Piemontese sarà come sempre la Dbo, società torinese a cui è stata affidata da Youthstream una parte della gestione organizzativa dell´intero mondiale Supermoto 2008, oltre ai mondiali di motocross Mx1, Mx2 e Mx3 che si svolgono in Italia. Arriverà a Busca da leader della classe S2 il transalpino del Team Ch Racing Azzalin, Adrien Chareyre (Husqvarna), che lo scorso anno festeggiò proprio al Kart Planet la vittoria della sua seconda gara stagionale, vantaggio che lo portò poi a vincere il titolo mondiale della classe S1. A seguirlo è il nostro azzurro in sella alla ufficiale Tm, Davide Gozzini, a soli sei punti di distacco e per questo in cerca di un risultato risolutivo che in Italia potrebbe trovare con il sostegno della tifoseria di casa. Terzo è l´imprevedibile belga Gerald Delepine (Husqvarna-ch Racing) che precede un altro nostro forte azzurro come Attilio Pignotti (Ktm-team Miglio) in cerca però del risultato mirabile che ne determini il vero potenziale dopo l´infortunio al polso rimediato a Castelletto. Dietro all´albense troviamo in graduatoria il terracinese Luca Minutilli (Aprilia-pmr-h2o), il bolognese Massimo Beltrami (Aprilia-drc) assente alla prova del Principato di Andorra per un infortunio in prova all´ultima gara tricolore, e poi ancora il pesarese Lorenzo Mariani (Tm-mrc) e il vincitore della prova mondiale S2 di Busca dello scorso anno, il britannico Christian Iddon (Aprilia-pmr-h2o), che precede il modenese Emanuele Giovanelli (Husaberg-action Rz) e l´astigiano Paolo Gaspardone (Husaberg-brt). In classe S1, nonostante la vittoria dell´ultimo Gp dei Pirenei di Thomas Chareyre (Husqvarna-ch Azzalin) ora quarto in classifica, a comandare la graduatoria provvisoria di campionato quando mancano ancora due prove alla fine della stagione, è ancora il tedesco del Ktm Italia Team Miglio grazie a gare regolari che gli permettono di precedere dall´alto della sua posizione l´avversario più ostico come il primatista francese Thierry Van Den Bosch (Aprilia-team Drc) e il già citato Chareyre. In quinta posizione il britannico Matthew Winstanley (Ktm) davanti ai francesi Sylvain Bidart (Husqvarna) e Boris Chambon , e al bolognese del Team Lux Perfomance, Fabio Balducci (Suzuki) che anticipa nell´ordine dei top ten i transalpini Jerome Giraudo (Hm Honda Monticelli) e Maxime Testu (Kawasaki-nastedo). Sotto i riflettori del grande palcoscenico cuneese non vi saranno solo i contendenti al titolo mondiale ma anche un´altra prova dell´Uem European Supermoto Championship, che dopo l´ultima prova dei Pirenei vede al comando in classe S3 il britannico Oliver Pope (Ktm) davanti all´azzurro Alessandro Asnicar (Yamaha) e al belga Olivier Scheen (Suzuki). Tra i migliori 10 in graduatoria anche il nostro Alfredo Manfredi (Ktm) presente però alla sola prova pavese dello scorso 25 maggio. In classe Open è invece l´austriaco Heino Meusburger (Yamaha) a comandare in classifica davanti al nostro Luca D´addato (Honda) vincitore della prova di Andorra. Terzo posto per un altro valido azzurro come Alberto Dall´era (Ktm) che guida il trenino dei nostri rappresentanti, da Edgardo Borella (Ktm), Alessandro Tognaccini (Aprilia), Luca De Angelis (Husaberg), Matteo Vannini (Suzuki) e Graziano Rispoli (Suzuki). Il Gp "Le Alpi del Mare-les Alpes de la Mer" è patrocinato dalla Regione Piemonte, Provincia e Comune di Cuneo, Comune di Busca, ma gli organizzatori intendono rivolgere un particolare ringraziamento anche alla locale Atl, alla Camera di Commercio di Cuneo, alla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, così come ad Eurocin, Lpr, Merlo Industries, Rcm e alla Vinci di Lodi.  
   
   
INCONTRI CON LO SCRITTORE MARCO MANCASSOLA IL 3 OTTOBRE A BOLZANO  
 
 Con questa iniziativa il Servizio Giovani, avvalendosi dell´organizzazione a cura delle associazioni "Arci Ragazzi" e "La Strada - Der Weg" e della collaborazione della rete dei centri giovanili e del Sistema biblioteche della Ripartizione cultura italiana, offre alle ragazze e ai ragazzi della provincia di Bolzano l’opportunità di incontrare personalmente i migliori scrittori emergenti del panorama letterario nazionale. Tutti giovanissimi, gli scrittori invitati racconteranno ai loro coetanei il proprio percorso letterario e come scrivere possa essere un mestiere vero e proprio. La serie di incontri è a cura di Vincent Raynaud, editor della narrativa italiana per la casa editrice francese "Gallimard". Dopo il primo appuntamento in programma, il 20 settembre, con uno scrittore già molto conosciuto, Paolo Giordano, autore de "La solitudine dei numeri primi" che quest’anno ha ottenuto il Premio Strega e il Campiello Opera Prima, il Frignano opera prima e l’Alassio Cento libri – Un autore per l’Europa. È la volta dell’incontro "Il romanzo dei supereroi" con Marco Mancassola venerdì prossimo, 3 ottobre 2008, alle ore 15. 30 presso il Centro Giovani Villa delle Rose in via Resia 90b e alle 21. 00 presso la Biblioteca Civica C. Battisti sempre a Bolzano. Mancassola è del 1973, il suo primo romanzo “Il mondo senza di me” è del 2001. L´ingresso è libero. Alla rassegna è abbinato un concorso letterario al quale si può partecipare iscrivendosi dal 21 novembre 2008 al 16 gennaio 2009. Info e iscrizioni: tel. 0471 323648 o 0471 323655 - arci@arci-uisp. It , vedi anche http://www. Ilcantieredelleparole. It/ Il Sistema biblioteche della Ripartizione cultura italiana partecipa al progetto „Cantiere delle parole“ promosso dal Servizio giovani con l’iniziativa „Libri da leggere“. In pratica a tutti coloro che partecipano ad almeno cinque degli incontri con l’autore vengono dati in omaggio i libri degli autori presentati. Su un apposito coupon ad ogni incontro sarà apposto un timbro. Il coupon provvisto dei cinque timbri può essere consegnato all’Ufficio educazione permanente, biblioteche e audiovisivi, in via del Ronco 2 a Bolzano, lunedì-venerdì 9. 00-12. 00 e giovedì anche 14. 30-17. 00. Per informazioni rivolgersi a Alessandra Sorsoli (tel. 0471 411246) e Lorena Disarò (tel. 0471 411242). .  
   
   
TORNANO GLI AQUILONI NEL PARCO DELLA MURGIA MATERANA  
 
Domenica 5 ottobre ritorna l’atteso appuntamento con gli aquiloni presso Jazzo Gattini a Murgia Timone. La Festa degli aquiloni, giunta alla sesta edizione, è organizzata, come ogni anno, dal Centro di Educazione Ambientale di Matera (Cea) e si svolge nel Parco della Murgia Materana. Per la giornata del 5 ottobre, verrà proposta la sperimentazione di una molteplicità di attività ludico-ricreative in grado di facilitare naturalmente la socializzazione e di forme di divertimento sano: Laboratorio degli aquiloni; Volo degli aquiloni; Percorsi in mountain bike nel Parco; Passeggiate a cavallo; Torneo di mini volley (11-14 anni); Arrampicata (11-14 anni); Tombola a sorpresa con Saverio Pepe; Gruppo break dance. In occasione della Festa degli Aquiloni, l’area di Murgia Timone sarà chiusa al traffico. Saranno disponibili autobus di linea (Casam), in andata e ritorno, dalle 9. 30 alle 17. 00 presso le seguenti fermate:Piazza Matteotti, Stazione Di Villa Longo, Piazzale Del Cimitero Nuovo. Per chi lo desiderasse è possibile prenotare il pranzo (primo piatto € 5; pranzo completo € 12) presso il Centro di Educazione Ambientale entro sabato 4 ottobre alle 19. 00. . .  
   
   
BOLZANO.MATRIMONIO E DOTE: UNA MOSTRA DAL 3 OTTOBRE  
 
La storia e l´evoluzione del matrimonio, della dote e degli usi collegati sono al centro della mostra ospitata in ottobre al Museo della frutticoltura di Lana, organizzata a cura dell´Archivio provinciale. L´esposizione viene inaugurata il 3 ottobre. Quali ragioni stavano un tempo alla base del matrimonio? Come sono cambiate nei secoli le tradizioni e le regole delle nozze? Di questo e altri aspetti si occupa la mostra "Dote e controdote. Matrimonio ieri e oggi", che si apre venerdì 3 ottobre alle ore 18 al Museo della frutticoltura a Lana Residenza Larchgut, via Brandis 4. Saranno presenti l´Assessora provinciale ai beni culturali, la direttrice dell´Archivio provinciale Christine Roilo, gli amministratori locali. La mostra è curata da Marlene Huber, archivista all´Ufficio provinciale Audiovisivi, e da Margot Pizzini, storica dell´Archivio provinciale. La mostra resta aperta fino al 31 ottobre prossimo, da martedì a sabato, orari 10-12. 30 e 14-17. La domenica la mostra resta aperta anche la domenica dalle 11 alle 17. .  
   
   
A PAVIA UN CONVEGNO PER CONOSCERE LA SINDROME DI MARFAN  
 
 La Sindrome di Marfan è un disordine genetico che colpisce i tessuti connettivi e che presenta una serie di problematiche correlate tra loro che possono riguardare il sistema cardiovascolare (dilatazione aneurismatica dell´aorta), il sistema scheletrico (deformità della gabbia toracica, scoliosi e lordosi di gravità variabile) e il sistema oculare (deformazione del cristallino). Nel nostro Paese affligge fra le 12 e le 20 mila persone con un’incidenza stimata di una persona ogni 5000. I pazienti affetti da Marfan hanno il 50 per cento di probabilità di trasmettere la malattia ai propri figli indipendentemente dal sesso maschile o femminile. Si tratta di una malattia difficilmente diagnosticabile se non per gli aspetti somatici che sono caratterizzati da una crescita degli arti molto elevata e disarticolata, per questo è stata spesso associata ad alcuni atleti che praticano la pallacanestro o ad alcuni musicisti particolarmente talentuosi. La sua diagnosi e la sua cura comportano l´impegno di più specialisti quali: l´ortopedico, il chirurgo maxillo facciale, il cardiologo e il cardiochirurgo. Un paziente diagnosticato dovrà essere seguito durante tutta l´evoluzione della malattia e quindi monitorato circa le sue eventuali dilatazioni aortiche che possono comportare, se non monitorate, il rischio di una dissecazione dell´aorta cioè una lacerazione interna dell’arteria che può portare anche alla morte del paziente. Il Gruppo Interdisciplinare per la Sindrome di Marfan (Gism) dell´Ospedale Irccs San Matteo di Pavia è uno dei più avanzati centri specializzati sul territorio italiano, svolge diagnosi e si occupa del trattamento di tutti i problemi clinici dei pazienti e delle famiglie. Coordinato dalla dr. Ssa Eloisa Arbustini, oltre a svolgere ricerca, il Gism svolge attività di sensibilizzazione e informazione. E’ indispensabile infatti diffondere la conoscenza sia per facilitare l’identificazione e l’insorgenza il prima possibile, sia per guidare e seguire i pazienti nella convivenza con essa. Il programma del San Matteo per la Sindrome di Marfan è un modello di interazione multispecialistica con trasferimento immediato dei risultati della ricerca di base alla pratica clinica a beneficio del paziente e della famiglia. Perseguendo con questo impegno, la Fondazione Irccs Policlinico San Matteo, il Gism e il Centro per le malattie genetiche organizzano per sabato 4 ottobre a Pavia il Convegno “La Sindrome Di Marfan E Le Sindromi Correlate: Lotta Alla Dissecazione Aortica”. La giornata di studio si svolgerà, il 4 ottobre, presso il Collegio Nuovo Fondazione Sandra Bruni ed Enea Mattei, di Via Abbiategrasso n. 404. Dalle ore 9 alle ore 17. Nel corso della mattinata interverranno i chirurghi Attilio Odero e Mario Viganò che faranno il punto della situazione sulla ricerca e sul trattamento chirurgico delle patologie cardiovascolari causate dalla sindrome. Nel pomeriggio dalle ore 15 si terrà una tavola rotonda aperta a cui parteciperanno anche le associazioni di pazienti Marfan. Gli specialisti risponderanno alle domande del pubblico, facendo chiarezza su dubbi riguardanti la diagnosi, la cura e la prevenzione. Sarà un’occasione di approfondimento e anche di confronto tra varie realtà associative che si occupano di questa realtà, per l’occasione infatti molti pazienti verranno ospitati a Pavia a spese del Centro per le malattie genetiche. Ma l’intenzione è anche quella di diffondere a tutti i cittadini, pazienti e non pazienti, medici e non medici, la conoscenza di questa sindrome e le sue implicazioni. Telefono 0382/501206, 501317 Fax 0382/501893 .  
   
   
SUPPORTI TECNOLOGICI PER PERSONE CON DISABILITA` PLURIME E INTELLETTIVE.  
 
Sabato 4 ottobre 2008, a Loreto, presso l´Ostello della Gioventu` (Viale Aldo Moro, 46), si svolgera` il convegno internazionale di studi sul tema:´Supporti tecnologici per lo sviluppo delle attivita` e partecipazione in persone con disabilita` plurime e intellettive´. Il convegno, promosso dalla Regione Marche in collaborazione con il Centro regionale di ricerca e documentazione sulle disabilita` (Crrdd), si prefigge lo scopo ´ sottolinea Marco Amagliani, assessore regionale alle Politiche Sociali - di ´ottimizzare la progettazione e l´attuazione di interventi tecnologici in favore delle persone con disabilita` intellettive anche gravi o con pluriminorazioni, in modo da migliorarne la qualita` di vita e la relazione con l´ambiente´. Il crescente sviluppo nel campo delle tecnologie informatiche ha aperto prospettive di utilizzazione inimmaginabili, tanto che sottolineano gli organizzatori - sono ormai molte le persone con disabilita` che, a vario titolo e con diversi scopi, utilizzano le tecnologie, migliorando cosi` la propria qualita` di vita. I piu` significativi successi riguardano le persone che, pur avendo limitazioni nella scelta di attivita` e restrizioni nelle possibilita` di partecipazione, dispongono del pieno funzionamento delle capacita` cognitive complesse e, proprio grazie a questa risorsa, sono in grado di ottimizzare l´utilizzo della tecnologia. Diversa, invece, l´utilizzazione delle tecnologie da parte di persone con disabilita` in situazione di particolare gravita` (disabilita` grave e intellettiva); ma e` proprio in questa popolazione che si esprime il massimo potenziale di uso dei sussidi tecnologici: in particolare di ´sistemi di interfacciamento´ tra la persona e il suo ambiente circostante che favoriscono la partecipazione attiva promuovendo di fatto la qualita` della vita. Al convegno partecipano autorevoli studiosi nazionali e internazionali provenienti da ambiti di ricerca psico-educativi, riabilitativi, informatici, ingegneristici: Giulio Lancioni, docente di Psicologia dell´handicap e della riabilitazione presso l´Universita` degli studi di Bari e direttore scientifico del Centro di ricerca della Lega del Filo d´Oro di Osimo; Orazio Miglino, docente di Psicologia generale all´Universita` degli studi ´Federico Ii´ di Napoli, tra i responsabili scientifici dell´Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Cnr di Roma; Lucio Cottini, docente di Didattica e pedagogia speciale presso le Universita` degli Studi di Udine e di Urbino, membro del Comitato tecnico-scientifico del Crrdd della Regione Marche; Henrik Lund, professore ordinario, direttore del Adap tronics group presso il Maersk Mc-kinney Moller Institute dell´Universita` della Danimarca del Sud e fondatore del Center for playware; Patrizia Ceccarani, direttore del Centro riabilitazione della Lega del Filo d´Oro di Osimo. Previsti anche interventi e comunicazioni sulla diffusione delle cosiddette ´buone pratiche´ nel territorio marchigiano. Durante i lavori sara` anche annunciata la costituzione di un Centro risorse tecnologiche per la progettazione, realizzazione e personalizzazione di tecnologie per persone con disabilita` grave e intellettiva. Il nuovo organismo, gestito dal Centro regionale di ricerca e documentazione sulle disabilita` della Regione Marche, offre ´ assicurano gli organizzatori - ´un´opportunita` concreta e tecnologicamente avanzata per migliorare la qualita` della vita delle persone con disabilita` gravi e intellettive´. .