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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 18 Settembre 2009
CONSEGNATA LA "CARNIVAL DREAM" A MONFALCONE  
 
Monfalcone - Il presidente della Regione Renzo Tondo ha partecipato il 17 settembre sera, nello stabilimento Fincantieri di Monfalcone, alla cerimonia di consegna all´armatore della nave da crociera "Carnival Dream", da 130 mila tonnellate di stazza, la più grande unità passeggeri mai costruita in Italia e una delle più grandi del mondo. Alla cerimonia era presente anche l´assessore regionale Federica Seganti. "La consegna di una nave nel cantiere di Monfalcone - ha detto Tondo a margine della cerimonia - è prima di tutto una festa del lavoro, un riconoscimento per gli operai, i tecnici e gli ingegneri che hanno contribuito a progettarla e a costruirla. Ed è anche una festa per la città, che con il cantiere ha un rapporto speciale, cementato da un secolo di storia". "La Regione - ha aggiunto il presidente - ritiene fondamentale la presenza in Friuli Venezia Giulia di Fincantieri, che non solo ha qui il suo cantiere di punta e il suo più grande centro di progettazione, ma che è anche in grado di coinvolgere un vasto indotto di piccole e medie imprese nella realizzazione di queste straordinarie navi da crociera". "La Fincantieri - ha proseguito - è impegnata, proprio in questa fase critica per l´economia, in un notevole sforzo per migliorare la competitività in modo da poter mantenere la leadership nel settore delle navi da crociera. E la Regione è la suo fianco con Ditenave, il nuovo distretto tecnologico della cantieristica e della nautica, che ha sede proprio a Monfalcone nello storico edificio dell´ex Albergo Impiegati". "Ditenave - ha concluso - parte con una dotazione finanziaria di oltre 12 milioni di euro, tra risorse europee e regionali, per promuovere iniziative nel campo dell´innovazione e della formazione, oltre che per migliorare l´integrazione con i fornitori. Ditenave è un esempio concreto di quella coesione di cui la comunità regionale ha bisogno nei momenti difficili. E questo vale anche all´interno delle singole realtà produttive, dove azienda e lavoratori devono trovare un punto di convergenza attorno all´obiettivo di migliorare la competitività". .  
   
   
DOMENICA 20 SETTEMBRE 2009 APPUNTAMENTO AI GIARDINI DI VILLA REALE DI VIA PALESTRO A MILANO PER LA SECONDA EDIZIONE DI GIOCOFESTA, GIORNATA DI INFORMAZIONE E INTRATTENIMENTO PROMOSSA DALLA FONDAZIONE LUCA BARBARESCHI ONLUS - DALLA PARTE DEI BAMBINI PER DIFFONDERE LA CONOSCENZA DEL FENOMENO DEGLI ABUSI SUI MINORI. TRA GLI OSPITI, OLTRE A LUCA BARBARESCHI, ALESSANDRO (BILLY) COSTACURTA E TIBERIO TIMPERI.  
 
La Fondazione Luca Barbareschi Onlus - Dalla parte dei bambini promuove per il secondo anno consecutivo “Giocofesta”, l’iniziativa ludico-informativa ideata per sensibilizzare le famiglie e l’opinione pubblica sul tema dell’abuso dei minori attraverso una giornata di giochi e spettacoli per bambini. Alla luce del successo della prima edizione nel 2008, che ha riscosso la calorosa partecipazione di centinaia di famiglie e una grande solidarietà in termini di contributi spontanei per la realizzazione dei numerosi progetti della Fondazione, si è deciso di dare seguito all’iniziativa con l’obiettivo principale di diffondere la conoscenza della gravità e dell’ampiezza del fenomeno delle violenze sui minori. Violenze diverse che vanno dalla trascuratezza ai maltrattamenti fisici e psicologici, fino agli abusi sessuali e alla pedopornografia su Internet e creano danni indelebili, ma fortunatamente alleviabili, sulle potenzialità evolutive del bambino. Per approfondire questi argomenti con i genitori e gli interessati, alle ore 15. 45 il presidente della Fondazione Luca Barbareschi si confronterà con l’Assessore alla Famiglia-scuola e Politiche Sociali, Mariolina Moioli, il Vice Questore Aggiunto della Questura di Milano Alessandra Simone e il Neuropsichiatra infantile professor Francesco Montecchi. I bambini potranno vivere una giornata all’aria aperta (dalle ore 10. 30 alle ore 18. 30) tra giochi di gruppo, laboratori e incontri ravvicinati con ospiti speciali quali il calciatore Billy Costacurta affiancato da due allenatori messi a disposizione dall’Inter, e il Mago Alan. La Onlus Dalla parte dei bambini ha visto la luce nel 2007 per iniziativa di Luca Barbareschi, noto per le sue attività di attore, imprenditore e più recentemente politico. La sua discesa in campo su questo drammatico fronte nasce dalla ferma volontà di contrastare il fenomeno della pedofilia che dilaga nel mondo e nel web, portando a testa alta la testimonianza della sua esperienza diretta per aiutare la gente a spezzare il muro della vergogna e denunciare i gravissimi reati ai danni dei più piccoli. La Fondazione che porta il suo nome ha due obiettivi concreti da portare avanti: sostegno al centro clinico “Il Girasole” di Roma (www. Lacuradelgirasole. It), diretto dal Prof. Montecchi: promozione di campagne di sensibilizzazione culturale volte a creare un fronte comune contro la pedofilia attraverso interventi nelle scuole, convegni, rappresentazioni teatrali o libri. Un concreto esempio di questo impegno è l’istituzione della Giornata Nazionale contro la pedofilia (5 maggio). La manifestazione Giocofesta si avvale del Patrocinio del Comune di Milano-assessorato alla Famiglia, Scuola e Politiche Sociali, del sostegno di Fastweb e Pepsico e della collaborazione organizzativa di Wellchome e Spot a’ Porter. Grazie alla collaborazione di Tramezzino. It saranno inoltre disponibili cestini-picnic e merende, mentre i genitori potranno fruire di piacevoli trattamenti distensivi per collo e nuca offerti dagli Operatori membri dell’ Associazione Italiana Operatori del Metodo Grinberg (info: www. Metodogrinbergmilano. Com - www. Grinbergmethod. Com). Www. Fondazionelucabarbareschionlus. It .  
   
   
INAUGURATA FRIULI DOC A UDINE  
 
Udine - Anche se velata dal lutto per la morte dei militari italiani in Afganistan, la cerimonia inaugurale di Friuli Doc 2009, sotto la loggia del Lionello, nel cuore di Udine, ha segnato un momento importante per il rilancio della manifestazione. Alla quale la Regione, come ha detto nel suo intervento l´assessore alle Risorse Agricole, Naturali e Forestali, Claudio Violino, assegna molta importanza. Violino, presente assieme all´assessore regionale all´Istruzione e Cultura, Roberto Molinaro, e ai consiglieri regionali, Asquini, Blasoni, Franz e Iacop, nel portare il saluto del Presidente, Renzo Tondo, ha ricordato che la città di Udine è stata per secoli l´emporio del Friuli Venezia Giulia. Tale ruolo viene perpetuato dall´efficace vetrina delle produzioni agroalimentari di pregio qual è Friuli Doc; che grazie all´intervento dell´Amministrazione e dell´Ersa gode di una presenza arricchita delle realtà peculiari del mondo rurale: consorzi, rappresentanze del mondo della cooperazione e delle aziende. Il motivo conduttore della manifestazione, come ha sostenuto l´assessore Violino, è quello di favorire la comunicazione e la proposta della connessione tra le produzioni, la qualità dei prodotti e delle lavorazioni e il territorio. "In una Regione come la nostra - ha aggiunto l´assessore - che è di piccole dimensioni, risulta essenziale proprio legare le produzioni al territorio, per contrastare con successo i processi di globalizzazione che interessano anche l´agroalimentare". "Friuli Doc - per Violino - è dunque l´occasione per rilanciare le nostre produzioni anche nell´area dove sono state prodotte, perché è giusto che anche i nostri consumatori sappiano scegliere i prodotti nostrani, tutelati da una attenta ricerca della genuinità e della qualità". Nel corso della cerimonia inaugurale, che ha avuto per testimonial il capitano dell´Udinese Calcio, Antonio Di Natale, sono intervenuti il sindaco di Udine, Furio Honsell, il quale ha sostenuto che Friuli Doc, rappresentando le tradizioni e le lavorazioni tradizionali della nostra gente, costituisce anche un momento di proposta culturale. E il presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini, per ricordare che il motivo conduttore di questa edizione dell´evento, la quindicesima, alla quale partecipa anche l´amministrazione provinciale, è dedicata alla Riviera Friulana. .  
   
   
ECOTRAVERSATA DELLA LIGURIA PER PROMUOVERE I CENTRI DI EDUCAZIONE AMBIENTALE  
 
Un bus ecologico, elettrico, che da giovedì 17 al 30 ottobre attraverserà tutta la Liguria per promuovere le attività dei 21 centri del Sistema ligure di educazione ambientale. Un´ecotraversata dell´intera regione per diffondere attività educative, con alla base il rispetto dell´ambiente e il risparmio energetico. L´iniziativa presentata il 17 settembre è stata promossa dall´assessorato ambiente della Regione Liguria, in collaborazione con l´Arpal, l´agenzia regionale di protezione ambientale, dove opera il centro regionale di educazione ambientale. In ogni tappa dell´ecotraversata i Centri di Educazione Ambientale (Cea) organizzeranno attività rivolte alle scuole ed alla cittadinanza, dedicate al tema dei comportamenti sostenibili. I partecipanti verranno convolti in attività di riflessione sul proprio stile di vita da cui scaturiranno idee e suggerimenti da tradurre in messaggi che il Bus porterà in giro nel territorio Ligure. Inoltre verranno coinvolti amministratori e tecnici di enti locali, per cui i Cea possono rappresentare un supporto rilevante nel perseguimento di politiche ambientalmente virtuose e nel necessario coinvolgimento della cittadinanza. "Nell´ambito delle singole iniziative locali - ha spiegato l´assessore all´Ambiente, Franco Zunino - verranno offerti suggerimenti per non lasciare in stand-by computer o tv, utilizzare lampadine a basso consumo, evitare che i rubinetti perdano anche solo poche gocce d´acqua, utilizzare i vecchi elettrodomestici con quelli ad elevata efficienza". Gli operatori dei Cea accompagneranno il cammino del bus con attività informative ed educative di vario tipo, diverse nelle varie località, quali: giochi e laboratori didattici (es. "cacce al rifiuto", giochi popolari costruiti con materiali di recupero); degustazioni e merende a base di prodotti del circuito locale a Km Zero; escursioni naturalistiche a piedi e/o in bicicletta; momenti di "baratto" in cui sarà possibile consegnare un rifiuto informatico o elettronico (cartucce per stampanti, pile o cellulari) che verrà "scambiato" con un dispositivo per la riduzione del flusso idraulico, lampadine a basso consumo, brocche in vetro riciclato per stimolare il consumo di acqua dal rubinetto (progetto "imbroccala giusta"); distribuzione opuscoli informativi e gadgets in tema. Il passaggio del bus e gli eventi correlati costituiranno una divertente occasione per scoprire i servizi e le funzioni svolte dalla rete istituzionale dei centri di educazione ambientale e per riflettere su ambiente e sostenibilità. Durante l´ecotraversata, il giorno 15 ottobre, si terrà a Genova, presso il Teatro della Gioventù di via Cesarea, il Convegno Regionale Eco-municare, volto ad illustrare le potenzialità dei Cea a soggetti interessati quali enti locali, mondo della scuola, operatori economici, associazionismo, terzo settore. Informazioni più dettagliate e sempre aggiornate sulle varie iniziative saranno riportate sul portale ambientale regionale www. Ambienteinliguria. It .  
   
   
MOBILITA’. MILANO PREMIA I GIOVANI IMPEGNATI A PROMUOVERE LA CULTURA DELLA BICICLETTA  
 
In occasione della “Settimana Europea della Mobilità”, è stata presentata il 17 settembre a Palazzo Marino l’iniziativa “Milano a ruota libera”, una rassegna di video sull’uso della bici a Milano realizzati dagli studenti della Facoltà del Design del Politecnico. Una giuria composta dall’assessore alla Mobilità, Trasporti e Ambiente Edorado Croci, Eugenio Galli, presidente Ciclobby, Marisa Galbiati, professore del Politecnico, Pasquale Barbella, docente di comunicazione e Stefano Riazzola Mobility manager del Comune di Milano ha premiato i tre migliori filmati. “Lo sviluppo della mobilità ciclistica, insieme all’incremento della pedonalità e dell’uso del trasporto pubblico, fa parte dell’obiettivo più generale dell’Amministrazione che è impegnata a promuovere una mobilità sostenibile – ha detto l’assessore Croci –. Oggi il 5% dei milanesi sceglie la bici come mezzo per muoversi in città, una percentuale che puntiamo a raddoppiare nei prossimi anni visto il successo del bikesharing e il potenziale di crescita nell’uso della bicicletta”. “L’evento di stamattina rappresenta l’esito felice di un lavoro congiunto tra la Facoltà del Design del Politecnico di Milano e il Comune - ha aggiunto la professoressa Galbiati, docente del corso da cui sono nati gli spot –. E’ un momento di visibilità per i ragazzi e una grande opportunità per mostrare al pubblico i loro lavori, uscendo così dall’ambito accademico per comunicare ai cittadini”. La collaborazione tra l’Assessorato alla Mobilità e la facoltà di Design è nata in occasione del workshop “Promuovere la cultura della bicicletta” organizzato dal Politecnico, che ha coinvolto gli studenti del primo anno della laurea specialistica nella produzione di 11 brevi spot con l’obiettivo di promuovere e incentivare l’uso della bicicletta in città. I primi tre video premiati a parimerito sono “Autocrazia” di Mario Porpora, Pietro Righi Riva, Luca Francesco Rossi, Maddalena Vismara e Nicolò Sala; “La scelta” di Leonardo Domanico, Simone Magini, Davide Mandelli e Steve Mezzadri e “Drin Drin” di Federico Cauro, Bice Dantona, Tommaso De Preto, Emanuele Galluzzo e Giulia Libro. I lavori si sono distinti, in particolare, per la creatività e la non convenzionalità del linguaggio e per l’ironia con cui i messaggi sono stati veicolati. I vincitori hanno ricevuto in premio una tessera di abbonamento annuale a Bikemi. I video sono scaricabili dal sito del Comune all’indirizzo www. Comune. Milano. It/muovitisostenibile e saranno proiettati per una settimana nello stand allestito dal Comune presso il Salone del Ciclo alla Fiera di Rho e sull’ Urban Screen di piazza Duomo. Durante la premiazione l’assessore Croci ha ricordato l’impegno del Comune a favore della mobilità ciclistica, attraverso una politica integrata di interventi: la realizzazione di nuove piste ciclabili, la messa in sicurezza e la riqualificazione degli itinerari esistenti, lo sviluppo dei “raggi verdi” e l’estensione del servizio di bikesharing. Croci ha inoltre fornito alcuni dati sugli investimenti in corso e quelli in pianificati: 15,6 milioni di euro per la realizzazione degli itinerari nel centro storico, 6,5 milioni per gli interventi di ciclabilità diffusa (tratti di collegamento, attraversamenti sicuri, rastrelliere, ecc. ) e 5 milioni per il primo raggio verde. “Muoversi in bicicletta fa bene sia a chi la utilizza, che all’ambiente – ha concluso l’assessore –. A Milano le due ruote stanno diventando un fenomeno di tendenza come dimostrano gli oltre undicimila iscritti a Bikemi”. .  
   
   
ROMA, L’ALCA IMPENNE INAUGURA IL NUOVO INGRESSO DEL MUSEO CIVICO DI ZOOLOGIA IL 23 SETTEMBRE ALLE 18.00 SARÀ SCOPERTA LA SCULTURA CHE RAPPRESENTA UN UCCELLO ESTINTO NEL 1844. A SEGUIRE, LO SPETTACOLO “IL SENSO DEL VIVENTE” SCRITTO E NARRATO DA SISTA BRAMINI  
 
 L’alca impenne sarà il simbolo del nuovo ingresso del Museo Civico di Zoologia che verrà inaugurato il 23 settembre alle 18. 00 dall’Assessore alle Politiche Culturali e della Comunicazione Umberto Croppi, dal Direttore del Museo Civico di Zoologia Claudio Manicastri e da Todd V. Mcgrain, Associate Professor presso la Cornell University, Ithaca, N. Y (Usa). L’inaugurazione sarà seguita dallo spettacolo Il senso del vivente, un racconto teatrale per voce narrante e musica da S. Giuliano Ospedaliere di Gustave Flaubert scritto e narrato da Sista Bramini (O Thiasos Teatro Natura). In attesa del 2010 – Anno Internazionale della Biodiversità – il Museo Civico di Zoologia ha scelto di collocare all’ingresso una scultura in bronzo, alta circa 2 metri, che rappresenta l’Alca impenne, una specie estinta nel 1844 a causa dell’uomo. L’opera, dell’americano Todd Mcgrain, è simbolo di tutte le forme viventi, animali o vegetali, di grandi o piccole dimensioni, che l’uomo con le sue azioni ha eliminato per sempre dalla Terra. Il Museo vuole inoltre rimarcare il ruolo che riveste nel conservare reperti di questi animali, come in un archivio, e nel contribuire alla conservazione della biodiversità aumentando le conoscenze scientifiche ed educando il pubblico al rispetto verso tutte le forme di vita. La storia di questa scultura parte nel 2005 quando Todd Mcgrain, artista statunitense che insegna arte presso la prestigiosa Cornell University di Ithaca (New York), approda al Museo Civico di Zoologia per lavorare al suo “Lost Bird Project”, una ricerca artistica sulle specie di uccelli estinti in Nord America come il Parrocchetto della Carolina, l’Anatra del Labrador, la Colomba migratrice, il Tetraone maggiore delle praterie e, ovviamente, l’Alca impenne. Durante il suo semestre di insegnamento a Roma, Mcgrain ha lavorato a lungo sull’esemplare di Alca impenne, donato dal Re Vittorio Emanuele Iii nei primi anni del Novecento, ottimamente conservato nel museo. E da questa collaborazione è nata la scultura che si potrà finalmente ammirare all’ingresso. Sono stato spinto verso il progetto dalle loro storie, e sono rimasto impigliato nel progetto per la bellezza di queste creature. Come scultore avevo l’opportunità di conservare la memoria di queste specie. Sia a livello personale che artistico, sono sempre stato interessato alla memoria, e lavoro da un punto di vista emozionale – queste le parole di Todd Mcgrain, che ha anche dichiarato – di voler evitare una seconda estinzione: l’estinzione della memoria. Lo spettacolo che accompagnerà l’inaugurazione del nuovo ingresso del Museo, Il senso del vivente, racconto teatrale per voce narrante e musica scritto e narrato da Sista Bramini, è tratto dal S. Giuliano Ospedaliere di Gustave Flaubert. La storia racconta l’anomala conversione di Giuliano, spietato cacciatore che uccide inconsapevolmente i suoi genitori così come gli aveva predetto un cervo miracoloso dopo essere stato trafitto. Nel percorso di espiazione che lo porterà alla santità, è centrale la sua presa di coscienza del ‘senso del vivente’ nato dall’esperienza diretta con la natura e con i suoi esseri viventi. Www. Museodizoologia. It; www. Museiincomuneroma. It .  
   
   
INAUGURATA A TRENTO LA QUINTA EDIZIONE DEGLI ITALIAN DOC SCREENINGS DOCUMENTARI, IL FUTURO E’ NELLA CONVERGENZA DEI MEDIA  
 
I documentaristi possono cogliere le nuove e importanti opportunità che scaturiscono dai cambiamenti in atto nel mondo dei media e delle tv in particolare. Le nuove parole chiave che tracceranno la road map del futuro sono “convergenza” e “multipiattaforme televisive” in grado di offrire nuovi prodotti, a misura dell’utente e interattivi. Questo il panorama scaturito dalla prima giornata degli Italian Doc Screenings 2009, in corso a Trento, veri e propri “Stati Generali” del documentario internazionale, il più importante evento dedicato a questo ambito in Italia e uno dei più accreditati in Europa. Dopo il saluto portato a tutti gli operatori giunti a Trento da Alessandro Signetto Presidente di Doc. It, l’Associazione dei Documentaristi Italiani e da Marijke Rawie, consulente e moderatrice degli Ids, i lavori sono stati aperti dalla prima tavola rotonda dedicata al tema delle multi-piattaforme condotta da Mark Atkin e alla quale hanno partecipato Adam Gee dell’inglese Channel Four, Leena Pasanen della radio tv finlandese, Bruno Felix dell’olandese Submarine e Dave Eccles co-fondatore di Numiko che fornisce servizi tv on line per la Bbc. Fondamentale, è stato detto, è la qualità del prodotto che si va a proporre, poiché il pubblico non è più generalista, ma è on demand, quindi sa esprimere un giudizio immediato sulla qualità di una produzione. Altrettanto importante è riuscire a conoscere bene il proprio pubblico. In questo panorama ecco che anche i documentaristi devono trasformarsi in figure nuove e professionalmente preparate ad operare con le nuove multipiattaforme. Nella sessione pomeridiana si è parlato invece di Doc. 3, un programma interamente dedicato al documentario. “In Italia - ha detto Raffaele Brunetti direttore di Doc. It - la tv ha un ruolo importante come dimostrano le vicende di questi giorni, ma produrre documentari è ancora difficile e la tv pubblica, tranne rari casi, non li vuole neppure coprodurre; Doc 3 è in questo senso un alieno, ma è un segnale incoraggiante per ottenere spazi più sostanziosi . ” Annamaria Catricalà, responsabile per la produzione, ha sottolineato quanto, in questo momento, i documentaristi abbiano in mano un’arma forte, la possibilità cioè di raccontare realtà sconosciute o poco note, realtà che talvolta i giornalisti non riescono a coprire. Il 18 settembre, nella seconda giornata degli Ids, si parlerà di vari argomenti: dal rapporto tra Festival di Cinema e mercato, alle produzioni di National Geographic, dalle alternative possibili nella distribuzione alle dinamiche del mercato del documentario negli Stati Uniti. Gli Ids 2009 sono promossi e organizzati da Doc/it - l’Associazione dei Documentaristi Italiani, in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento attraverso Format - Centro audiovisivi, Trentofilmfestival, l’Apt di Trento Monte Bondone Valle dei Laghi, Zelig Scuola di documentario, televisione e nuovi media di Bolzano, il Ministero per lo sviluppo economico e l’Istituto per il Commercio Estero. Www. Italiandocscreenings. It .  
   
   
ECOVISION FESTIVAL INSIEME A PEACE ONE DAY PER CELEBRARE LA GIORNATA MONDIALE PER LA PACE – 21 SETTEMBRE 2009  
 
L’ecovision Festival, Festival Internazionale di Ambiente e Cinema, a supporto dell’Associazione no-profit Peace One Day, proietterà al cinema Rouge et Noir di Palermo il documentario “The day after peace (Il Giorno dopo la Pace)”, in occasione della Giornata Mondiale per la Pace, giorno 21 settembre, in esclusiva per l’Italia ed in contemporanea con oltre 192 Stati Membri delle Nazioni Unite. Già proiettato in anteprima italiana nel mese di giugno durante il festival allo Steri, il documentario “The day after peace” è stato realizzato dal regista inglese Jeremy Gilley, fondatore con il supporto dell’Onu della Giornata Mondiale per la Pace del 21 settembre, nonché dell’associazione Peace One Day, con il contributo di egregie personalità impegnate nel sociale quali il Dalai Lama, Kofi Annan, Angelina Jolie, Jude Law ed Annie Lennox. Il documentario di 90’, in lingua originale con sottotitoli in italiano, descrive l’eccezionale viaggio decennale del premiato regista Jeremy Gilley per stabilire una Giornata per la Pace annuale. La videocamera segue Gilley mentre stimola i paesi del mondo a riconoscere una giornata ufficiale di tregua e non violenza, concludendosi con il sensazionale viaggio in Afghanistan affiancato dall’attore Jude Law, per provare a condurre un’imponente vaccinazione contro la poliomelite nel Giorno della Pace. In occasione della Giornata della Pace 2009, il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha lanciato una campagna globale, tramite Twitter e social network quali Facebook e Myspace intitolata “Wmd – Wemustdisarm (Dobbiamo Disarmarci)” per segnalare il conto alla rovescia di 100 giorni (a partire dal 12 giugno u. S. ) che ci condurrà alla Giornata internazionale della Pace il 21 settembre. Il Segretario Generale ha preso parte alla campagna tramite il messaggero di pace delle Nazioni Unite Michael Douglas, per sensibilizzare riguardo i grandi pericoli delle armi nucleari ed il disarmo, tematica principale per la Giornata di quest’anno. Www. Ecovisionfestival. Com .  
   
   
I CANTORI GREGORIANI E FULVIO RAMPI APRONO IL FESTIVAL MUSICALE ESTENSE VENERDÌ 18 SETTEMBRE A MODENA  
 
 Anche quest’anno il festival Grandezze & Meraviglie ha inizio in collaborazione con il festivalflosofia a Modena, proponendo il concerto Et Incarnatus Est alle ore 21. 00, presso il Duomo di Modena. I Cantori Gregoriani, diretti da Fulvio Rampi, tra i più accreditati ensemble italiani specializzati, ci accompagnano attraverso un percorso religioso legato al tema Comunità. Dal vasto repertorio della tradizione, hanno selezionato un percorso ritmato dalle tappe dell’Incarnazione di Cristo - Nascita, Passione, Resurrezione – il cui punto di arrivo è Communio, la comunione dei santi. Alcuni brani da Sant’agostino si inseriranno fra gruppi di canti, letti da Mario Bistoletti. L’ingresso è libero; gli abbonati hanno il posto riservato. Non si sa se sia stato proprio Gregorio Magno a raccogliere nel suo perduto Antifoniario i canti della tradizione liturgica o, due secoli dopo, il risultato della politica carolingia nell’intento di unificare i riti franco e romano. In ogni caso il canto detto “gregoriano” è l’esito del lungo lavoro anonimo e collettivo delle Scholae cantorum e dei primi secoli cristiani. Legato strettamente alla liturgia romana, il gregoriano prende origine dal testo sacro ed è concepito per favorirne la comprensione, ripetendo col suono il senso che la Chiesa gli ha assegnato. Eseguito da un coro o dal celebrante con tutta l’assemblea liturgica, è un canto monodico e solenne, in cui ogni voce canta all’unisono. I Cantori Gregoriani sono un gruppo vocale a voci virili che si dedica in modo esclusivo allo studio e alla diffusione del canto gregoriano. Costituito interamente da specialisti, l’ensemble fonda la propria proposta esecutiva sullo studio delle antiche fonti manoscritte risalenti ai secoli X-xi. Sul luogo del concerto è possibile inoltre acquistare il catalogo illustrato del festival di 192 pagine, con i testi completi della serata, ricco come sempre di articoli, di informazioni dettagliate su tutti gli altri concerti e di immagini. Sarà possibile abbonarsi al festival direttamente presso il tavolo informativo presente nel luogo del concerto poco prima dell’inizio, presso la libreria Feltrinelli di Modena in via Cesare Battisti e presso la Casa del disco Fangareggi in Largo Muratori a Modena. Eccezionalmente per questa serata, tutti coloro che si presenteranno con l’abbonamento potranno comprare il catalogo a prezzo scontato e ricevere in omaggio la praticissima “shopper bag” dell’associazione. Www. Grandezzemeraviglie. It .  
   
   
LA VALLE D´AOSTA PRESENTE A AUTUNNO ITALIANO IN GIAPPONE 2009  
 
In occasione dell’apertura della manifestazione Autunno italiano in Giappone 2009, venerdì 18 settembre 2009, verrà inaugurata al Museo Nazionale d’Arte Occidentale di Tokyo la mostra L’eredità dell’impero romano, alla presenza delle massime autorità italiane e giapponesi, la famiglia imperiale giapponese e il Presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano. Promosso dal Governo Italiano e coordinato dall’Ambasciata italiana a Tokyo, l’evento Autunno italiano si propone di dare continuità alle iniziative già intraprese per rilanciare l’immagine dell’Italia in Giappone e di favorire e sviluppare rapporti commerciali e scambi culturali tra le due realtà. La mostra L’eredità dell’impero romano, che rappresenta l’evento cardine della rassegna Autunno italiano, avrà anche una sezione dedicata ad Augusta Praetoria quale esempio tangibile ed unico – per ricchezza e stato di conservazione dei reperti – della Roma imperiale. In tale contesto, saranno esposte le opere Giove dolicheno e Balteo provenienti dal Museo Archeologico Regionale di Aosta e sarà allestita una riproduzione virtuale del Criptoportico forense. Tale sezione è stata curata dall’Assessorato regionale dell’istruzione e cultura. La mostra, della durata di circa un anno (fino ad agosto 2010), si trasferirà poi, a partire dal mese di gennaio 2010, da Tokyo a Nagoya, quindi a Aomori e infine a Sapporo. In tutte le sedi espositive sarà in distribuzione materiale turistico informativo della Regione e sarà possibile organizzare eventi di promozione in collaborazione con gli operatori giapponesi che propongono la destinazione “Valle d’Aosta”. La Regione, che prende parte a questa importante iniziativa con altre nove Regioni italiane, sarà rappresentata all’inaugurazione di domani dall’Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti Aurelio Marguerettaz. Per presentare al meglio sul mercato giapponese la Valle d’Aosta nella molteplicità delle sue risorse, sono state sviluppate proficue sinergie tra gli Assessorati del turismo, dell’agricoltura e della cultura. Oltre alla presenza all’interno della mostra L’eredità dell’impero romano, la Valle d’Aosta parteciperà al salone turistico “Jata” (Tokyo, 17-20 settembre) nell’ambito dello stand Italia per la promozione dell’offerta turistica e collaborerà all’allestimento del buffet inaugurale con la presentazione delle produzioni tipiche dell’enogastronomia valdostana, a cui sarà inoltre dedicato un appuntamento specifico con gli operatori commerciali giapponesi il prossimo 20 novembre. .  
   
   
BASILICATA A BRIENZA LA MOSTRA "CENTO ANNI DEL CORRIERE DEI PICCOLI"  
 
Brienza (Pz) - Sarà visitabile fino a martedì 22, la mostra documentaria "Cento anni del Corriere dei Piccoli". Allestita presso il Chiostro Ex Convento Frati Minori Osservanti (Palazzo Municipale), la rassegna è stata inaugurata nel pomeriggio di mercoledì 16, con una cerimonia alla quale hanno presenziato, tra gli altri, il sindaco Pasquale Scelza, Santino G. Bonsera, presidente del Circolo "Silvio Spaventa Filippi", Prospero De Franchi presidente consiglio regionale della Basilicata. Materiale espositivo di rilevante valore quello che è contenuto in questa esposizione documentaria. Infatti è possibile ammirare oggetti storici che sono di proprietà dell´archivio del Circolo Culturale "Silvio Spaventa Filippi" di Potenza, dell´Archivio della Famiglia Spaventa Filippi di Varese, della Biblioteca prof. Livio Sossi di Trieste ed infine della Fondazione Corriere della Sera di Milano. Ancora, l’esposizione di alcuni numeri della rivista del periodo, la riproduzione integrale in gigantografia del primo numero pubblicato il 27 dicembre 1908, la riproduzione delle tavole più significative del Corrierino dal 1908 al 1934. Inoltre gli artisti (Francesca Assirelli, Brunella Baldi, Agnese Baruzzi, Andreina Parpajola, Lucio Schiavon, Lucia Sforza, Fabrizio Silei, Sara Stefanini, Andrea Valente, Alessandra Vitielli), provenienti da tutta Italia, hanno realizzato appositamente per Ia mostra tavole illustrate che rivisitano i più famosi personaggi del Corriere dei Piccoli. .  
   
   
ROMA: DAL 20 SETTEMBRE TORNANO LE DOMENICHE DEI PICNIC TORNANO I PICNIC NEI MERAVIGLIOSI PARCHI DELLA CAPITALI.  
 
Si riparte il 20 settembre, alle ore 11, da Villa Torlonia con Le Domeniche dei Picnic: esibizioni, spettacoli, mostre, prove di abilità, giochi, sport, letture e laboratori didattici per l’educazione ambientale. Tante e differenti attività per imparare divertendosi. Tutto all’aria aperta, in famiglia, con gli amici, per riscoprire il gusto di vivere la natura e mangiare sull’erba proprio come si faceva, con grande eleganza, agli inizi del Novecento o con lo stesso divertimento e spensieratezza dei picnic degli anni Sessanta. Si riparte, dunque, da Villa Torlonia (il 27 settembre sarà la volta di Villa Gordiani e il 4 ottobre del Parco della Caffarella) per questa seconda edizione de Le Domeniche dei Picnic, tour dei parchi storici di Roma - per uno sviluppo responsabile ed ecosostenibile. Una manifestazione promossa dell’Assessorato alle Politiche Ambientali e del Verde Urbano del Comune di Roma, in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Educative Scolastiche della Famiglia e della Gioventù, per sensibilizzare sui temi che riguardano la tutela e il rispetto dell’ambiente e per recuperare la tradizione della visita domenicale ai parchi delle ville storiche di Roma. “Il successo della scorsa edizione (oltre 8 mila partecipanti nelle 3 domeniche a Villa Borghese, Villa Ada e Villa Pamphili) ci ha spinto a rinnovare questo appuntamento - spiega l´assessore all´Ambiente Fabio De Lillo - che punta a utilizzare il picnic come strumento per riappropriarsi della vita all´aria aperta. Conoscere le ville e i parchi del territorio significa iniziare un percorso di tutela ambientale e di rispetto civile. Per trasformare i problemi ambientali in opportunità e risorse è necessario portare avanti un nuovo progetto culturale che si basa su tre punti cardine: promuovere, sensibilizzare ed educare. Principi che si ritrovano perfettamente ne Le Domeniche dei Picnic che questa volta abbiamo deciso di organizzare in ville più decentrate. Il 20 settembre, inoltre, inaugureremo 4 nuove postazioni di bike sharing in Iii Municipio, di cui una proprio in via Nomentana a pochi metri di distanza da Villa Torlonia. Desidero ringraziare l’Atac che, in occasione delle manifestazioni, ha potenziato del 50% le principali linee di bus che transitano nei pressi dei parchi”. “L’iniziativa rappresenta un’importante occasione di aggregazione e di incontro per le famiglie – spiega l’assessore alle Politiche Educative Scolastiche della Famiglia e della Gioventù Laura Marsilio - Un modo per trascorrere, genitori e figli, delle giornate a contatto con la natura e alla riscoperta dei parchi della città di Roma. Proprio perché le aree verdi rivestono un ruolo centrale all’interno del tessuto sociale, si è ritenuto fondamentale promuovere una manifestazione in cui i bambini assieme ai genitori possano trascorrere dei momenti di sano divertimento, e che consentono di favorire, tramite giochi ed attività motoria, stili di vita sani”. “Nelle manifestazioni del 27 settembre e del 4 ottobre – spiega Federico Coccia, consulente tecnico dell’assessorato all’Ambiente – saranno allestiti degli appositi spazi per sensibilizzare i cittadini sull’importante tema delle adozioni degli animali. Chi vuole potrà adottare uno dei cani che si trovano all’interno del canile della Muratella”. Madrina della manifestazione la bella Ramona Badescu. L’ingresso è gratuito e il programma ricchissimo. Si comincia con una parata di pupazzi animali giganti per proseguire con giochi, spettacoli e letture. Esibizioni freestyler calcio e frisbee con il coinvolgimento del pubblico, tornei e giochi di squadre, arrampicate e percorsi sugli alberi. Da non perdere: il concorso per il miglior cestino da picnic con premiazione dei vincitori nel primo pomeriggio. La Fondazione Bioparco di Roma organizzerà il laboratorio interattivo La biodiversità è vita, con attività di “A tu per tu” con animali insoliti, che spesso generano paura o ribrezzo, come il pitone reale, gli insetti stecco e le blatte del Madagascar, mentre la compagnia teatrale dell’Aquila www. Ildraghetto. It metterà in scena una spettacolo invitando a una donazione spontanea per ricostruire il teatro de l’Aquila. Appuntamento a Villa Torlonia domenica 20 settembre alle ore 11: voi portate cestino e tovaglia, al resto pensiamo noi. Www. Ledomenichedeipicnic. It . .  
   
   
VAL D’AOSTA: PROSEGUONO LE INIZIATIVE PER LA SETTIMANA DELLA RICERCA  
 
La Presidenza della Regione informa che le iniziative previste per la settimana per la ricerca e la creatività proseguono sabato e domenica 19 e 20 settembre 2009, presso l’Osservatorio Astronomico di St. Barthelemy con molti appuntamenti per ragazzi, famiglie ed appassionati di astronomia. Le diverse iniziative, che culmineranno con la Notte dei ricercatori del 25 settembre, uniscono creatività, scienza ed astronomia nello Start Party. Due giornate ricche che vedranno l’apertura alle 10,00 presso l’Ostello e proseguiranno con spettacoli per bambini, visite al planetario, gare e arrampicate all’insegna della creatività nella scienza. Dalle 15,00 alle 18,00 si susseguiranno gli interventi di diversi ricercatori tra cui Andrea Bernagozzi, dell’Osservatorio Astronomico, Annalisa Calamida, ricercatrice del E-elt Science e Attilio Ferrari, dell’Università di Torino. Lunedì 21 settembre vedrà l’avvio ufficiale la settimana della ricerca con la conferenza presso il salone di Palazzo regionale dal titolo La rivolta di Gaia, cui seguirà la proiezione del film Una scomoda verità; il 22 settembre presso il Museo Archeologico la conferenza su percorsi artistici del 900 sino al Xxi secolo unirà i misteri della scienza all’arte. Mercoledì 23 e giovedì 24 settembre molte attività si sposteranno nelle scuole, là dove ricerca e creatività possono accendersi, trovare accoglienza ed indirizzo ed esprimersi al meglio. Due giornate quindi in cui diversi docenti universitari e ricercatori del politecnico porteranno la ricerca a scuola. Nelle stesse giornate due interessanti conferenze serali di archeoastronomia , quale relazione tra cielo e terra, e quali problematiche etiche emergono con la ricerca ed i progressi della scienza e delle tecnologia. Aspettando la Notte, presso il Museo Archeologico Valdostano vedrà protagonisti ricercatori di ieri e di oggi attraverso interviste e racconti di vita. La preparazione alla notte dei ricercatori del 25 settembre 2009 si esaurisce quindi con due protagonisti valdostani che racconteranno al pubblico i loro percorsi di ricerca. .  
   
   
IL FASCINO DELLE TRADIZIONI DI MONTAGNA E’ L’ORA DE “LA DESMONTEGADA” ANCHE IN TUTTE LE VALLI DI DOLOMITI STARS  
 
 Alleghe (Bl) - A settembre nelle valli di Dolomiti Stars, così come in tutte le valli dell’arco alpino, si festeggia“La Desmontegada", ossia il rientro del bestiame e dei pastori dalle malghe dell´alpeggio estivo in alta quota. Una tradizione centenaria che ha da sempre accompagnato e scandito il ciclo delle stagioni nelle valli di montagna. Un momento importante, che segna idealmente il passaggio dall’estate verso l’autunno che presto andrà a dipingere con i suoi magnifici colori dalle sfumature mozzafiato i prati e i boschi delle Dolomiti. Come vuole il folklore della tradizione prima di farle entrare nei paesi e farle sfilare per le vie e le strade dei borghi, le mucche vengono adornate e infiorate come un tempo, sulla fronte e tra le corna, con fiori intrecciati, con rami di abete e nocciolo. Al collo vengono appesi i campanacci più grossi e rumorosi, preziosi e finemente decorati. Il corteo, annunciato da lontano dai campanacci, riempie i paesi di scampanii e muggiti. Ci sono i malgari che tornano in famiglia, c´è la banda, il parroco che benedice gli animali, tutto la gente in strada a parlare della stagione passata, del tempo che verrà, se quest’anno cadrà tanta neve o meno, del fieno, delle patate e dei funghi, degli ultimi lavori da fare prima del freddo. Una manifestazione davvero pittoresca, per certi aspetti unica nel suo genere. La “Desmontegada de le vache e de le caore” (che tradotta in italiano sarebbe la discesa a valle delle mucche e delle capre) è un momento atteso dai valligiani ma anche un’occasione unica per i turisti e tutti i visitatori della montagna bellunese di imparare a conoscere e apprezzare le tradizioni della vita in montagna. Quella de “La Desmotegada” è una tradizione di tutte le valli di Dolomiti Stars. Per esempio per chiudere in bellezza la stagione estiva a Falcade nella Val Biois dal 17 al 20 settembre “La Desmontegada” rivive in una grande rassegna con, oltre alla sfilata delle mandrie, dei greggi e dei pastori in costume, anche musica dal vivo e balli, una festa campestre per tutti e tanto folklore. Una grande manifestazione gemellata con la "Fiera del Bestiame" che si svolge ogni anno ad Agordo (Bl) il secondo sabato di ottobre. Inoltre a Falcade presso il tendone allestito al parco giochi ci sarà la possibilità di assaporare i sapori tipici della cucina tradizionale di montagna. A riprendere l’evento ci saranno anche le telecamere della tv tedesca "Saarländischer Rundfunk", presenti sul territorio per la realizzazione di un documentario di più ampio respiro sulle Dolomiti, in collaborazione con la Regione Veneto, il Consorzio Dolomiti e Dolomiti Turismo, che toccherà anche l’area Marmolada con i suoi laboratori della tradizione del ferro battuto. .  
   
   
LA RECONQUISTA, SABATO 26 SETTEMBRE 2009  
 
Sabato 26 settembre 2009, con inizio alle ore 17,30, alla Libreria Feltrinelli di Via Manzoni, 12 a Milano l’Associazione Culturale Italia Medievale è lieta di invitarvi alla presentazione dell´ultima fatica di Alessandro Vanoli, "La reconquista" (Il Mulino, 2009) con la partecipazione dell´autore e del Dott. Emilio Fernández-castaño, Console Generale di Spagna a Milano. Il Libro Tra l´Viii e il Xv secolo si è consumato nella Penisola iberica un lungo conflitto fra cristianità e islam. Di questo complesso fenomeno durato sette secoli molto si è scritto: battaglie, incursioni e assedi sono stati al centro di ricostruzioni accurate. Il volume offre una sintesi che va oltre la storia politica e militare, e tratta il tema dell´espansione musulmana e della lenta reconquista cristiana anche in termini di storia culturale. Col supporto di fonti sia latine sia arabe l´autore, accantonando contrapposizioni rigide, illustra tutta la fitta rete di relazioni quotidiane, scambi commerciali, rapporti culturali che caratterizzarono il periodo in questione, nel quale le identità religiose e politiche si confusero notevolmente. L’autore Alessandro Vanoli è docente presso il Dipartimento di Conservazione dei beni culturali dell´Università di Bologna. E´ autore fra l´altro di "Alle origini della reconquista" (Aragno, 2003) e "La Spagna delle tre culture" (Viella, 2006). Durante la conferenza saranno proiettate immagini e mappe dei luoghi nei quiali si svolge la narrazione. Ingresso libero e gratuito. .  
   
   
MODENA, CARPI, SASSUOLO: AL VIA IL FESTIVALFILOSOFIA SULLA COMUNITá  
 
Dal 18 a domenica 20 settembre Modena, Carpi e Sassuolo propongono lezioni magistrali, mostre, concerti, film, giochi e cene filosofiche. Tra i filosofi protagonisti della giornata di apertura Givone, Shiva, Cacciari e Bodei. Spettacoli e performance di David Riondino, Vinicio Capossela, Giorgio Comaschi Lezioni magistrali, mostre, spettacoli, rassegne di film, letture, giochi per bambini e cene filosofiche. Sono quasi 200, e tutti gratuiti, gli appuntamenti del nono festivalfilosofia di Modena, Carpi e Sassuolo, dedicato quest’anno al tema della comunità e in programma da venerdì 18 a domenica 20 settembre in 40 luoghi diversi delle tre città. Il festival si apre venerdì con grandi nomi: Sergio Givone, Vandana Shiva, Massimo Cacciari, Remo Bodei, Michelangelo Bovero sono alcuni dei filosofi che propongono le loro lezioni magistrali. Ricco anche il programma di eventi collaterali: il calendario appuntamenti con artisti importanti come David Riondino, Vinicio Capossela, Giorgio Comaschi. Programma filosofico - Venerdì mattina sono previste cinque lezioni magistrali: Sergio Givone, professore di Estetica, affronta il tema della libertà come diritto fondamentale (Modena, Piazza Grande, 11. 30); Enrico Berti, autorevole studioso di Aristotele, discute delle radici classiche dell’amicizia e mostra come questa fosse per i greci una sorta di virtù politica su cui costruire il bene comune (Carpi, Piazzale Re Astolfo, 10. 00); lo storico delle religioni Giovanni Filoramo approfondisce il ruolo della “religio” nel mondo romano (Carpi, Piazza Garibaldi, 11. 30); Mario Vegetti parla di “comunanza” e di variazioni della comunità fra Platone e Aristotele (Sassuolo, Piazzale Avanzini, 10. 00); ai princìpi e alle regole della democrazia è dedicata la lezione di Michelangelo Bovero, erede del magistero di Norberto Bobbio (Sassuolo, Piazzale Avanzini, 11. 30)! . Il programma filosofico del festival si arricchisce quest’anno della nuova sezione “la lezione dei Classici”: eminenti esperti commentano i testi che hanno maggiormente segnato la riflessione sulla questione della comunità, da Agostino a Derrida, da Schmitt a Marx, da Hobbes a Arendt. Comincia Wolfgang Schluchter approfondendo alcuni passi di “Comunità e società” di Ferdinand Tönnies, l’opera che ha segnato uno spartiacque nella discussione novecentesca su questi temi (Modena, Chiesa di S. Carlo, 10. 00). Nel pomeriggio Roberto Esposito esamina l’opera che ha inaugurato la riflessione moderna sulla politica, cioè il “Leviatano” di Thomas Hobbes (Carpi, Biblioteca Loria, 18. 30), mentre Maurizio Ferraris commenta le “Politiche dell’amicizia” di Jacques Derrida, una della più avanzate istanze sul ruolo del dono nelle culture (Sassuolo, Palazzo Ducale, 18. 30). Letture, teatro e performance - Non poteva mancare un omaggio ad Antonio Delfini, scrittore modenese, che dal suo angolo di provincia ha tratteggiato i costumi del tempo in un modo tutto speciale, che insiste sulla “vita idiota di tutti i giorni”, sugli umori e le pose insensate e comuni. Gianni Celati, narratore a sua volta dei “costumi degli italiani”, alle 21. 30 nel chiostro di Palazzo Santa Margherita a Modena dà voce ai Diari delfiniani, che definisce come “montaggi di reliquie, il cui valore non sta nell’essere cose speciali, ma nell’essere il niente di speciale, il qualsiasi in disuso”. Ma messe insieme queste reliquie fanno affiorare la “transitorietà di tutto il disponibile quotidiano” (Modena, Palazzo Santa Margherita, 21. 30). Comunità fa rima con epica. Un luogo in cui convergono i grandi miti, le narrazioni collettive affidate alla tradizione orale, che si sono sedimentate nella memoria comune e anche gli eroi della storia nazionale. Qui ritroviamo Giuseppe Garibaldi, il popolarissimo “eroe dei due mondi”, che fu generale e anche poeta. Ferito all’Aspromonte, ebbe una lunga convalescenza che utilizzò infatti per scrivere un poema autobiografico dove racconta le proprie gesta, tutta l’impresa americana e tutta l’impresa dei Mille. Integrando i versi del poema con brani dell’autobiografia in prosa, David Riondino recita il “Poema di Garibaldi”, alle 21. 30 a Modena, in Piazza Sant’agostino. Accompagnato dalla banda cittadina che intona opere e marcette, Riondino dà voce ad alcuni momenti sentimentali, come nei versi che raccontano la morte di Anita, oppure accompagna gli spettatori tra i bagliori delle battaglie. “Le musiche - spiega Riondino - saranno le arie che Garibaldi aveva in mente e nel cuore: la fanfara, la banda, e i temi d’opera che accompagnano il viaggio di Garibaldi. Temi ampiamente presenti nei repertori delle bande popolari, e non a caso: il dna della musica nazionale, che si ritrova nelle bande, ha radici anch’esso risorgimentali” (Modena, Piazza Sant’agostino, 21. 30). A Carpi, a partire dalle 22. 00, Vinicio Capossela presenta il suo reading musicale “Comunità ri-conosciute”, ideato appositamente per il festival e ispirato alla vita di provincia, alla quotidianità nelle piccole cittadine. “Mi ha sempre attirato la letteratura della piccola comunità - spiega Capossela - Le Spoon River dei vivi, come per esempio i “Racconti dell’Ohio” di Sherwood Anderson, o “Il bosco di latte” di Dylan Thomas. Storie che definiscono una comunità partendo dalle individualità che la compongono. La comunità definisce l’individualità e la delimita, ma al tempo stesso la riconosce, non l’annulla come accade nella dimensione di anonimato della metropoli (…). Io sono cresciuto all’ombra di una torre di fornace, in una frazione di Scandiano che, con la sua miniera di gesso e la fabbrica di laterizi, ricordava, nella mia immaginazione, quei villaggi di minatori inglesi (…). Su questo senso di Comunità, vissuta e narrata, verterà il mio intervento al festivalfilosofia di quest’anno” (Carpi, Piazza Garibaldi, 22. 00). La storia di un altro uomo che ha cambiato il mondo viene raccontata dal giornalista e performer Giorgio Comaschi nello spettacolo “Quello della radio”, in occasione del centenario del premio Nobel per la fisica a Guglielmo Marconi. Un’antenna, un coherer e un campanello elettrico. Tutto iniziò così. Sua l’idea di collegare un sistema radiotelegrafico con una macchina Morse scrivente. Sua anche l’idea delle trasmissioni a fascio di onde corte e la creazione di ricetrasmittenti per le navi, gli aerei e per le operazioni di terra in tempo di guerra. Ma non c’era solo quel Marconi, quello che ha cambiato la nostra vita. “C’era anche un Marconi diverso, sconosciuto, con i difetti degli umani”. Giorgio Comaschi lo racconta al pubblico, come in un reportage giornalistico, con immagini e filmati recuperati al meraviglioso Archivio della Fondazione Marconi (Sassuolo, Teatro Carani, 21. 00). Musica - Sono i Cantori Gregoriani, uno tra i migliori ensemble italiani, ad aprire i grandi appuntamenti musicali del festivalfilosofia, nel Duomo di Modena. Proprio della liturgia romana, il gregoriano è un canto sacro e solenne che affonda le radici nei primi secoli cristiani e in cui ogni voce canta all’unisono. Dal vasto repertorio della tradizione, i Cantori hanno selezionato un percorso ritmato dalle tappe dell’incarnazione di Cristo – nascita, passione, resurrezione – il cui punto di arrivo è la communio, la comunione dei santi (Modena, Duomo, 21. 00). Esistono melodie che accomunano ormai tutto il mondo e che accompagnano, o perseguitano, le persone per tutta la vita, come una perpetua colonna sonora. Difficile liberarsi da questi stereotipi, veri e propri non-luoghi musicali in cui è facile imbattersi anche in luoghi o paesi lontani dalla nostra cultura. Il concerto “Happybirthday!”, alle 21. 00 a Carpi, nella Sala delle Vedute di Palazzo dei Pio, è una rielaborazione di temi musicali, jingle o melodie condivise da ogni paese del globo. Una rilettura in chiave etnica può trasformare un banale tema in una sorprendente traslazione, mediata dalla cultura musicale orientale o comunque da un gusto musicale lontano dalla sensibilità occidentale (Carpi, Sala delle Vedute di Palazzo dei Pio, 21. 00). Cinema - Comunità è libertà o costrizione? Dove comincia e dove finisce la libertà del singolo all’interno di una collettività? Due rassegne cinematografiche, a Modena e Sassuolo, affrontano da vicino questa tematica portando sullo schermo pellicole di ieri e di oggi. “L’analisi minuziosa dei meccanismi di funzionamento di realtà chiuse, delle logiche che governano la vita di comunità isolate o separate rispetto a un contesto sociale più vasto” questo, come ha scritto il filosofo Umberto Curi, è il fulcro attorno al quale ruota tutto il cinema di Peter Weir. In collaborazione con curata l’Associazione Circuito Cinema, il festivalfilosofia ne presenta una retrospettiva quasi completa, curata da Alberto Morsiani: 8 delle 13 pellicole girate, fra cui alcune inedite in Italia, saranno proiettate nelle tre serate a Modena, all’Ex Ospedale Sant’agostino e al Cinema Truffaut. Venerdì sera sono in programma Le macchine che distrussero Parigi del 1974 (ore 22. 00) e The Plumber del 1980 (ore 23. 45). Sassuolo dà il proprio contributo cinematografico al nono festivalfilosofia, attraverso la rassegna “Cinecomunità”, curata anch’essa da Alberto Morsiani: sei film che approfondiscono realtà sociali molto diverse tra loro ma ben caratterizzate al loro interno. Nella Casa nel Parco di Sassuolo la rassegna si apre venerdì sera con Furore del 1940 (ore 20. 30) di John Ford: travolta dalla Grande Depressione degli anni ’30, una piccola comunità di agricoltori dell’Oklahoma è costretta ad abbandonare la vecchia casa e a fuggire verso la fertile California, “terra promessa”, per trovare lavoro e un posto dove stare. Si prosegue con Gangs of New York del 2002 (ore 23. 00) di Martin Scorsese: nella New York di metà 800, una cruenta battaglia tra gang sancisce il trionfo di Billy the Butcher (Daniel Day-lewis), capo dei nativi americani, e la morte di Padre Vallon, protettore degli emigrati. A distanza di anni, il figlio di questi, Amsterdam (Leonardo Di Caprio), esce dal riformatorio con l’intenzione di vendicare il padre. Mostre e installazioni - Con il festivalfilosofia inaugurano ben 27 esposizioni che mettono in mostra la comunità, fotografano le epoche, catalogano gli umani, rendono omaggio agli eroi: sono tutte gratuite e aperte nei tre giorni della manifestazione. Ecco le mostre proposte dagli istituti culturali di Modena, Carpi e Sassuolo. Cinque silenziose statue di bronzo accolgono il visitatore che si affaccia all’Atrio del Palazzo dei Musei di Modena. Il loro profilo arcaico e intemporale, lo sguardo privo di soggettività, l’enigmatica fissità dei gesti, l’ordine composto come in una rappresentazione cerimoniale ne segnalano subito il carattere simbolico e corale. Sono i “Testimoni”, fra le opere più alte di Mimmo Paladino che il festival ha voluto convocare come icona della comunità, rinnovando e arricchendo l’amicizia che lega questo artista con la città di Modena. La collocazione dei “testimoni” nell’Atrio del Palazzo dei Musei, in dialogo straordinariamente espressivo con i resti classici del Lapidario, è stata resa possibile dalla collaborazione con Confindustria Modena. Un viaggio per immagini partendo dalle piccole città, teatri dove si mettono in scena parole, gesti e valori comuni, in una sorta di etnologia del passato prossimo della provincia italiana. E’ questa la nota ispiratrice di un trittico di mostre fotografiche allestite nella sede di Modena in occasione del festivalfilosofia. La prima “Modena, dagli anni Venti al Dopoguerra”, presso la Biblioteca Civica d’Arte Luigi Poletti, raccoglie gli scatti d’epoca della collezione Umberto Tonini: testimoni e attori sono qui le piazze e i muri della città su cui sfilano - come su uno schermo - parole, messaggi, immagini dipinte e incollate che segnalano e commentano gli eventi della grande e piccola storia collettiva. Il decennio successivo è raccontato nella mostra “Anni ‘50: Modena e l’Italia della rinascita”, realizzata dal Fotomuseo Giuseppe Panini di Modena in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e allestita nei rinnovati locali dell’Ex Ospedale Sant’agostino. Oltre 100 scatti in cui tute e divise, Vespe e Lambrette, le mitiche utilitarie Fiat, balere, corriere e cucine economiche si mostrano come veri e propri emblemi di una rinascita che non fu solo di Modena, ma dell’intero Paese. Con un balzo verso il presente, la mostra di Olivo Barbieri “Site specific_Modena 08”, presso la Galleria Civica, misura tutta la distanza percorsa: con uno sguardo eccentrico, già intriso degli sky-lines delle metropoli e delle global cities, l’autore osserva la città da un elicottero e ne restituisce un paesaggio a doppio fuoco: i quartieri edificati risultano virati come modelli disegnati a china, mentre affondi quasi pittorici vi catturano il gesto e la presenza di una umanità varia e nuova per provenienza e per costumi. Lo sguardo eccentrico e alieno da ogni intento pittoresco caratterizza anche le opere fotografiche di Andreoni, Campigotto, Ferrero Merlino, Pirito, Rivetti, Thorimbert, esposte in “Due”, la mostra dedicata al secondo nucleo di acquisizioni della Collezione di fotografia contemporanea della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Il percorso espositivo – oltre 80 opere collocate negli spazi dell’Ex Ospedale Sant’agostino – presenta paesaggi naturali resi come artifici, algide indagini in luoghi di tradizione, scarti di vite ordinarie e individui che osservano il deserto del reale chiusi nella loro particolare bolla protettiva. Non la società italiana, ma quella americana con i suoi paradossi, miti e ideologie è il campo d’indagine della mostra “Christian Holstad. I Confess”, prima personale italiana dell´artista americano che alla Galleria Civica di Modena si “confessa” in una ideale via crucis dove scultura, disegno, collage e assemblage si sommano in un personalissimo riciclo di icone, ideologie e oggetti del recente passato statunitense. La Galleria Civica propone anche la mostra di Ana Maria Bresciani “Omnia Vincit Labor”. Uno strumento di animazione dal nome tanto complicato quanto evocativo, il fenachistoscopio, una sorta di lanterna magica da cui è discesa l’invenzione del cinematografo, consente ai visitatori di interagire con una serie di immagini, tra cui la riproduzione di un quadro anonimo rinvenuto dall’artista nell’archivio del Patronato dei Figli del Popolo: una figura femminile, icona della Patria italiana, che accoglie al suo cospetto alcuni ragazzi in divisa, segno della dignità del lavoro (Omnia Vincit Labor) e del ruolo educativo e disciplinare che esso rivestiva nella cultura post-unitaria. Misurazioni antropometriche, rappresentazioni “segnaletiche” fondate sulla fisiognomica, assimilazione dei tratti somatici a caratteristiche razziali portatrici di un giudizio di valore: nelle figurine tra ‘800 e ‘900 si visualizzano le trasformazioni di una cultura scientifica che stava includendo la razza nella cornice dell’evoluzionismo e gli usi di un pensiero sociale che assumeva connotati spesso apertamente razzisti. Quasi 800 se ne possono ammirare al Museo della figurina, dove la mostra People. Il catalogo degli umani fra ‘800 e ‘900 ripercorre come in una vera e propria enciclopedia il catalogo delle popolazioni allora conosciute, secondo piste di lettura che sottolineano la geografia delle razze, la specificità dei costumi e i paradigmi della classificazione (Modena, Museo della Figurina e Museo Civico Etnologico). La mostra “Recto – Verso”, presso la Biblioteca Estense Universitaria, riflette la storia della Biblioteca e del suo patrimonio dall’apertura al pubblico (1764) fino ai giorni nostri. Documenti dell’archivio della Biblioteca, lettere, ritratti di bibliotecari, opere a stampa costituiscono un breve excursus sull’origine della raccolte e sul percorso compiuto per giungere alla maturazione del concetto di “apertura”. I Musei Civici di Modena rendono omaggio a Garibaldi con la mostra “La stanza dell’eroe” che raccoglie come in una camera delle meraviglie le sue “reliquie laiche”: oggetti toccati o appartenuti al Generale, cimeli sorprendenti come quelli che costellarono la penisola di piccoli sacrari devozionali, portatori della nuova religiosità patriottica (Palazzo dei Musei - Musei Civici). A Carpi Ascanio Celestini è l’autore dell’installazione “Oggetti smarriti”, presso il Museo del Deportato di Carpi: premendo un tasto, i poveri oggetti raccontano al visitatore la propria storia. “Il dilettevole giuoco dell’oca e la sua storia” è la mostra allestita a Palazzo dei Pio e presso la Torre dell´Uccelliera, sempre a Carpi: preziose tavole originali della Raccolta Bertarelli di Milano e del collezionista Piergiuseppe Piersanti documentano la storia di questo gioco antichissimo, le figure e i temi delle diverse caselle, il legame con la storia e col costume e anche la correlazione con altri giochi moderni di percorso. A Sassuolo presso la Galleria Paggeriarte la videoinstallazione di Daria Menozzi “Moltitudine pubblica#1” allestisce i volti dei singoli che formano la comunità e, specificamente, quella di Spilamberto, in un montaggio che attraversa generazioni e culture. Ogni anno il festivalfilosofia ha prodotto un’immagine ufficiale che ha interpretato in modo creativo il tema dell’edizione. Diffusa sul sito web e sui muri delle città nei giganteschi manifesti 6x3, questa immagine ha rappresentato il festival e la sua volontà di comunicare il sapere in forme inconsuete e popolari. La mostra “Manifestival” che arreda le pareti del grande corridoio dell’Ospedale di Sassuolo riunisce tutte queste immagini e porta il segno del festival anche a chi non può ritrovarsi quest’anno assieme agli altri nelle piazze della città. Alle mostre proposte dagli istituti culturali di Modena, Carpi e Sassuolo, si affiancano 15 esposizioni ideate dalle gallerie d’arte private delle tre città. Per consultare l’elenco completo delle gallerie d’arte private che espongono per il festivalfilosofia e le schede relative a ciascuna mostra basta andare sul sito www. Festivalfilosofia. It nella sezione “mostre e installazioni” e di qui cliccare in fondo alla pagina sul link “Le gallerie d’arte per il festivalfilosofia”. Tra queste segnaliamo, a Modena, “Community Face”, proposta da Betta Frigieri Arte Contemporanea è la riflessione di Antonio Riello sul tema della comunità cittadina: due maschere in cartone raffigurano i volti di due emiliani “medi”, i cui tratti somatici si sono fusi con quelli di varie comunità etniche presenti a Modena, africane e orientali. I visitatori, durante le tre giornate del festival, sono invitati a indossare la riproduzione di queste maschere come segno di appartenenza, seppur temporanea, alla città Modena. I “Piccoli Ulisse” dell’artista argentina Silvia Levenson, proposti nell’Open space della Galleria San Salvatore viaggiano con canotti neri e remi di vetro: rappresentano alcuni dei tanti clandestini fatti sbarcare in un paese sconosciuto o prima ancora persi per mare e fanno riflettere sulla fragilità stessa del viaggio e dei nostri strumenti di salvezza. Nella stessa galleria anche “Doppio gioco” di Mauro Ghiglione. Esistono luoghi in cui la comunità ha depositato, conserva e tramanda le proprie memorie. Alla Galleria D406, nella mostra personale del modenese Andrea Chiesi “Comunità di memoria. I luoghi”, l’artista rappresenta con pitture a olio gli archivi storici e le biblioteche della città, colti nella suggestione di spazi vuoti, essenziali. Completano la mostra un centinaio di disegni che ritraggono la comunità come insieme indistinto di tante figure umane. Alla Galleria Studio Vetusta l’artista Gilda Scaglioni partecipa alla riflessione sulla sulla memoria con la mostra "77: maramures, sapànta, cimitirul, vesel" curata da Patrizia Silingardi e Sonia Schiavone, con la consulenza di Adriana Jebeleanu. Il titolo dell’esposizione deriva da un remoto distretto della Romania: Maramures, dove si trova il Cimitirul Vesel della cittadina di Sãpanta, creato tra il 1934 e il 1977 dall’artista Joan Stan Patras: un cimitero fuori dell’ordinario in cui, attraverso la profusione cromatica e l’ironia degli epitaffi, vengono celebrate l’allegrezza e la gioia. Numerose le personali: Sabrina Miconi espone i suoi coloratissimi “Pinocchi and Friends” presso la Galleria Punto Arte; i collages e i diapo-collages di Dominique Vaccaro sono in mostra alla Galleria Amphisbaena; le tele di Mattia Scappini, dedicate ai “Confini passanti” sono esposte nella Galleria di Francesca Castelli. Non mancano anche originali proposte “collettive”: la Galleria 42 Contemporaneo presenta Ottomani (Mattia Barbieri, Jorg Nittenwilm, Adriana Jebeleanu e Stefano Pasquini), un collettivo che lavora in sito a un’opera comune, mentre la Galleria Art Eqyp propone unità. Com (Mauro Barbieri, Grazia Sarcina, Arnaldo Vignali, Francesca Pasquali e Bruno Pegoretti), una simultanea di artisti che incrociano diversi orientamenti stilistici. A indirizzo storico ricostruttivo è infine la mostra “Le comunità spontanee. Modena 1969 – 1999”, che la Galleria Spazio fisico dedica ai tempi mitici dell’Osteria Tondelli. A Carpi, presso la Galleria Abitart, Barbara Uccelli propone una riflessione sull’undicesimo comandamento, ossia la necessità dell’amore. E’ il tema dell’esposizione “11th commandment”: la mostra fotografica ne indaga l´istinto, la forza, la disperazione e la semplicità. Sempre l’amore, ma quello per il nostro pianeta, è al centro delle fotografie di Aldo Meschiari, esposte presso la Galleria d’Arte Soho di Carpi nella mostra “Obiettivo Terra”. Il pianeta è un bene comune, una risorsa da preservare a uso delle generazioni future, ma anche un patrimonio visuale. A Sassuolo, presso i Magazzini Criminali in piazzale Gazzadi, il fotografo Fabio Boni espone "Dentro le case con le persone" a cura di Luiza Samanda Turbini. La mostra riporta alla vista ritratti familiari normalmente presenti nelle case di ciascuno di noi: alcune di queste fotografie sono esposte e visibili tutti i giorni, sui mobili, accanto al letto, sulle vetrine, nei soggiorni. Container Art Gallery propone “Connections” mostra di Stefano Fioresi e Patrizia Giacobazzi: i soggetti delle opere esposte sono tratti da foto scattate durante viaggi di ricerca, nel caso di Fioresi, e a Sassuolo, suo paese natale, nel caso della Giacobazzi. In mostra anche l’installazione “Sogno di un Avatar”, di Alessandro Zannier, ispirato al suo nuovo album “Le Notti Di Oz”. Giochi e laboratori per tutti - Al festivalfilosofia sono previsti momenti dedicati a grandi giochi di gruppo, non solo nelle piazze e lungo le strade delle tre città, ma anche in rete. E’ il caso di “I Fric Son Chic”: caccia al tesoro online per gli under 35 in programma venerdì 18, sabato 19 e domenica 20 settembre dalle 21. 00 alle 23. 00, appuntamento ormai immancabile di ogni edizione del festivalfilosofia. Quest’anno i riflettori sono puntati su coloro che vengono additati, scherniti e spesso allontanati dalla comunità: i freak, come il titolo della pellicola di Todd Browning in cui i protagonisti erano proprio persone “fuori dalla norma”. Ogni sera i partecipanti potranno testare le proprie conoscenze e abilità di navigatori informatici rispondendo a domande curiose e divertenti, tutte riguardanti il folle mondo dei maccheronicamente ribattezzati “Fric”. Il gioco è virtuale, ma mette in palio premi reali: un viaggio di sette giorni in Grecia, un fine settimana per due persone in una città a scelta tra Parigi, Londra o Barcellona, weekend per due in una città d´arte italiana. Ma anche iPod, cd e gadget. Le iscrizioni sono già aperte sul sito www. Fricsonchic. Carpidiem. It Non manca neppure un laboratorio di tatuaggi: i simboli Adinkra derivano dalla antica tradizione africana di decorazione delle stoffe del popolo Ashanti. Ad essi sono dedicate le installazioni realizzate da un gruppo di studenti dell´Istituto d´Arte Venturi per il Museo della Figurina in occasione della mostra People. Il catalogo degli umani tra ´800 e ´900: un contrappunto creativo ai contenuti delle immagini dedicate ai popoli. Venerdì sera a Modena chi lo desidera può scegliere un simbolo con il quale farsi fare un tatuaggio temporaneo (Modena, Palazzo Santa Margherita, dalle 18. 30 alle 20. 30). Per i più piccoli - La cultura pellerossa insegna che la vita di ogni comunità è legata a nove animali totem che assistono e aiutano le persone donando loro il proprio potere. “Totem e tribù” è un’animazione teatrale e laboratorio per bambini da 6 ai 10 anni, a cura di Nicoletta Rinaldi e Stefano Cardillo, che venerdì 18 e domenica 20 settembre dalle 15. 30 alle 17. 00 fa rivivere i miti e le leggende dei nativi d’America a Modena, nel cortile Berengario presso l’ex Ospedale Sant´agostino. La leggenda del grande bisonte bianco viene teatralizzata davanti al pubblico come durante un rito sacro della comunità pellerossa. All’animazione teatrale segue un laboratorio dove ogni bambino costruisce con la creta il proprio animale totemico. Dipinti con i segni distintivi della comunità, i ragazzi allestiscono quindi il grande albero totem, lo decorano e, con giochi di percussione e strumenti elementari, danno vita ai ritmi e alla danza rituale per salutarlo e ringraziarlo. L’esperienza si conclude con l’accoglienza dei genitori, l’esecuzione davanti a loro della lettura dei divieti che la tribù dei bambini decreta alla comunità degli adulti (Modena, ex Ospedale Sant´agostino, 15. 30). Al festivalfilosofia i personaggi importanti dei libri di storia diventano più simpatici: “Garibaldi…sei un mito!” è una narrazione per ragazzi dai 7 ai 12 anni in cui Marco Bertarini racconta gli episodi più avventurosi della vita di Garibaldi. L’appuntamento è a Modena, presso il Palazzo dei Musei, venerdì 18 settembre a partire dalle 20. 30 e prosegue sabato 19 settembre, con i laboratori su prenotazione, dalle 15. 00 alle 16. 30 e dalle 17. 30 alle 19. 00 per costruire i due soldatini “di piombo” raffiguranti Garibaldi e la sua Anita (Modena, Palazzo dei Musei, 15. 00). Nel caso in cui le previsioni del tempo emesse oggi pomeriggio indichino pioggia, verrà inviato un comunicato stampa sugli eventuali spostamenti degli appuntamenti in strutture coperte. Infoline: Consorzio per il festivalfilosofia, tel. 059/2033382 e www. Festivalfilosofia. It .  
   
   
MILANO: DOMENICA 20 SETTEMBRE GIORNATA NAZIONALE PER RICERCA SLA CON PALMERI, LANDI E CANTANTE RON IN PIAZZA SAN BABILA  
 
Domenica 20 settembre Milano scende in piazza San Babila per sostenere la ricerca sulla Sla, la sclerosi laterale amiotrofica: una malattia neurodegenerativa che interessa oltre 5. 000 persone in Italia (700 nella sola Lombardia) e si diffonde con una media di 3 nuovi casi al giorno. In occasione della Giornata nazionale per la lotta alla Sla promossa dall’Associazione Aisla, i milanesi potranno inviare un sms solidale al numero 48589 o fare un’offerta presso lo stand in piazza San Babila ricevendo una bottiglia di vino pregiato. Queste iniziative sono state presentate a Palazzo Marino dal Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri, dall’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna, dal Presidente di Aisla Onlus Mario Melazzini e dal cantante Ron testimonial dell’associazione. “La Sla è una malattia che può rallentare, al massimo fermarsi, ma non può migliorare, perché intacca i neuroni in modo irreversibile – spiega l’assessore Landi di Chiavenna -. Questo la rende particolarmente grave e per questo il sostegno alla ricerca risulta strategico. Il Comune di Milano, anche in questa occasione, si mostra sensibile e sostiene l’Aisla in questa iniziativa lodevole di sensibilizzazione della popolazione su una malattia ancora in gran parte sconosciuta. Non solo, in questa occasione le istituzioni possono mostrarsi più che mai attive nel contribuire, sulla base delle risorse e delle competenze disponibili, al continuo miglioramento dei servizi di sostegno per chi viene colpito da questa malattia e chi gli vive accanto”. “Accanto all’affermazione di eccellenze in campo sanitario – ha detto il Presidente Palmeri – la nostra città sviluppa iniziative di conoscenza e di sensibilizzazione sulla salute, attivate direttamente da associazioni e cittadini, cui i milanesi rispondono sempre positivamente. Grazie al lavoro dell’Aisla, domenica 20 settembre potremo essere protagonisti di un progetto concreto di solidarietà che trasmette un messaggio di amore per la vita: sostenendo la ricerca combattiamo la malattia e diamo speranza di futuro migliore ai pazienti e alle loro famiglie. Ricordo che, già lo scorso 7 dicembre, abbiamo voluto conferire la Medaglia d’Oro del Comune a Mario Melazzini, che testimonia un impegno quotidiano non solo scientifico e a Stefano Borgonovo che, dopo anni sui campi di calcio, sta giocando adesso la sua partita più importante”. .  
   
   
CIVIDALE, CONVEGNO "CESARE PRECURSORE O VISIONARIO?"  
 
Una full immersion nel mondo classico alla quale partecipano studiosi di chiara fama italiani e stranieri, si tiene questo fine settimana a Cividale, dove si è svolta il 17 settembre la cerimonia di apertura dei lavori del 11. Convegno internazionale dal titolo "Cesare: precursore o visionario?", organizzato dalla Fondazione Niccolò Canussio. Il seminario, altamente specialistico, al quale intervengono ricercatori provenienti dalle più prestigiose università europee, è organizzato da una delle realtà intellettuali e scientifiche più interessanti del panorama nazionale e non solo, con il contributo dei Ministeri dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca e per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Friuli Venezia Giulia, del Comune di Cividale ed altri. Nel corso dei tre giorni del simposio di quest´anno verrà sottoposta ad una articolata disamina una delle più complesse personalità della storia. Di Cesare parleranno Jean-louis Ferrary (Parigi), Andrea Giardina (Firenze), Giuseppe Zecchini (Milano), Martin Jehne (Dresden), Luciano Canfora (Bari), Michael Von Albrecht (Heidelberg), Pierre Gros (Aix-en-provence), Jean-michel Roddaz (Bordeaux) ed altri. L´attualità dei temi scelti dagli organizzatori è stata sottolineata, in un messaggio di saluto, dal presidente della Regione, Renzo Tondo, che ha ricordato come il mondo classico continui "a fornire stimoli, riflessioni ed interrogativi sul potere, la politica, la società, la cultura, sulle nostre radici e la nostra identità". "E´ particolarmente significativo che il convegno sia dedicato a Giulio Cesare proprio in una città come Cividale, che da egli fu fondata, e proprio in una regione che di Cesare richiama il nome in entrambe le sue componenti storiche: Friuli-forum Iulii e Venezia Giulia", ha scritto il presidente Tondo. L´inizio del ciclo dei convegni della Fondazione Canussio risale al 1999: fino ad oggi hanno partecipato a questi seminari riguardanti diverse discipline dell´antichità (storia romana, storia militare, letteratura latina, diritto romano, storia delle religioni, archeologia e storia dell´arte) 130 studiosi, provenienti da 16 Paesi. Il ruolo che la fondazione stessa ha conquistato nel contesto europeo dei centri di ricerca storica è stato messo in rilievo dal capo della segreteria politica del Ministero per i Beni e le Attività culturali, Enrico Hüllweck. All´inaugurazione sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco di Cividale, Attilio Vuga, e l´assessore provinciale alla Formazione professionale, Daniele Macorig. .  
   
   
BOLZANO."IL RITORNO DEL LUPO" - MOSTRA AL CENTRO VISITE MONTE CORNO DAL 22 SETTEMBRE  
 
Da martedì prossimo 22 settembre 2009 il Centro visite del parco naturale Monte Corno a Trodena ospita la mostra "Il ritorno del lupo". L´esposizione consente di farsi un´idea della vita di uno dei predatori più conosciuti, protagonista di miti e leggende, temuto e cacciato. Come ricorda Günther Ventir, assistente aree protete nel parco naturale Monte Corno, i lupi hanno sempre affascinato gli uomini che già nell´età della pietra imitarono la loro tecnica di caccia adoperando poi i primi lupi addomesticati per l´attività di caccia. In seguito i primi lupi addomesticati furono messi a guardia degli animali domestici. Dal lupo, capostipite di tutti i cani, discendono oggi oltre 400 razze canine. Il lupo, però, è sempre stato temuto e cacciato; in territorio altoatesino l´ultimo lupo venne ucciso nel 1896. Oggi il lupo sta riconquistando i suoi vecchi territori. Basti pensare al recente ritrovamento di una carcassa di lupo in Trentino, vicino a Passo Oclini. La mostra "Il ritorno del lupo" sarà ospitata presso il Centro visite Monte Corno, a Trodena, Am Kofl 2, dal 22 settembre al 7 novembre 2009; sarà visitabile in settembre da martedì a domenica, mentre in ottobre da martedì a sabato, con i seguente orario: 9. 00-12. 00 e 15. 00-18. 30. Per informazioni sulla mostra è possibile rivolgersi al numero di tel. 0471869247. .  
   
   
BASILICATA: 3 GIORNI DI CONVEGNO SULL’AGROALIMENTARE, PARTECIPA LA COLDIRETTI  
 
Tre giornate per promuovere l’agroalimentare lucano di qualità, per discutere del comparto agricolo e programmare una linea comune di sviluppo. Anche la Coldiretti Basilicata sarà presente agli incontri promossi dall’Eni nell’area della Val Camastra (Calvello, Laurenzana, Anzi, Abriola). Dal 17 settembre e fino a sabato 19 ciascun comune della Valle ospiterà un convegno durante il quale condividere esperienze e punti di vista relativamente ai temi legati allo sviluppo del territorio, con particolare attenzione alla sostenibilità della filiera agroalimentare. A Laurenzana, questo pomeriggio (ore 18. 00) si parlerà di “Sostenibilità nella filiera agroalimentare”. “Il territorio come fattore strategico di sviluppo - ha detto il direttore della Coldiretti Basilicata, Giuseppe Brillante che parteciperà ai lavori - è l’elemento cardine su cui puntare perché, in particolare la filiera agroalimentare, diventi occasione di aggregazione di interessi, di investimenti e di occupazione. Le produzioni agricole lucane possono vantare su un valore aggiunto offerto dal sistema territoriale in termini di sostenibilità ambientale e di sicurezza alimentare. Elementi che vanno evidenziati attraverso l’impegno a costruire una filiera agricola tutta lucana e firmata dagli agricoltori di Basilicata, permettendo di consumare prodotti genuini e di qualità direttamente in loco accorciando la filiera e rapportandosi direttamente con il cittadino-consumatore che in tal modo è chiamato ad usufruire anche dei servizi turistici ed ambientali che una rete territoriale di imprese e di comunità locali può offrire”. .