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Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Giugno 2004
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I MINISTRI DELL'OCSE RICONOSCONO CHE LA VALUTAZIONE DELLE POLITICHE È FONDAMENTALE PER SOSTENERE LE PMI INNOVATIVE  
 
Istambl, 9 giugno 2004 - Il 4 e 5 giugno, i ministri e i rappresentanti di 64 paesi si sono riuniti ad Istanbul, in Turchia, per una conferenza ministeriale dell'Ocse (Organizzazione per lo sviluppo e la cooperazione economica), allo scopo di dare una risposta ad un'unica domanda: quali sono gli strumenti che funzionano veramente in termini di incentivazione della crescita di Pmi innovative? Le delegazioni hanno naturalmente tratto vantaggio dall'ascolto dei mezzi di successo reperiti da altri paesi: cluster, esenzioni fiscali, offerta di capitale di rischio da parte del governo, assistenza nell'ottenimento del primo contratto d'esportazione, incoraggiamento delle visite da parte delle nuove imprese alle fiere commerciali. Anche se i presenti hanno indubbiamente beneficiato di queste dimostrazioni aneddotiche dei mezzi rivelatisi utili per altri, è l'idea che la chiave per reperire i giusti strumenti politici sia un'efficace procedura di valutazione di quelli già in uso che ha ricevuto un ampio sostegno. Per questo la dichiarazione ministeriale di Istanbul, adottata alla conclusione delle deliberazioni, riconosce che 'un importante tema che trascende questa discussione è la necessità di costruire una cultura della valutazione, in cui programmi e politiche siano sistematicamente esaminati allo scopo di rafforzare e migliorare quelli da privilegiare'. La dichiarazione è stata descritta dal vice segretario generale dell'Ocse Herwig Schlögl come un 'documento di consenso'. 'Sono perfettamente consapevole del fatto che alcune delegazioni ritengono che le loro priorità non siano state incluse, ma questo è un documento di consenso e, come ben saprete, consenso sottende compromesso'. Il documento è un sunto delle idee e dei casi di studio discussi nel corso della conferenza. Esso delinea il miglior gruppo di politiche pubbliche suscettibili di incentivare la creazione e la rapida crescita di Pmi, ossia: politiche macroeconomiche stabili; quadri regolamentari che tengano conto dei bisogni delle Pmi e della loro integrazione nel settore formale; un sistema che appoggi lo sviluppo e la diffusione delle nuove tecnologie, in particolar modo rafforzando l'interfaccia tra scienza e innovazione. Tra gli altri strumenti ritenuti efficaci vi sono i programmi di assistenza e sviluppo per le Pmi, e le politiche che contribuiscono alla mobilitazione delle risorse umane. I partecipanti hanno riconosciuto che le priorità variano in base al livello di sviluppo del paese, alle disposizioni nazionali ed al contesto politico. Tuttavia hanno identificato un certo numero di temi che hanno ritenuto della massima importanza. Tra questi, la necessità di abbassare le barriere che ostacolano l'accesso delle Pmi ai mercati globali; il miglioramento dell'accesso al finanziamento da parte delle Pmi; lo sviluppo di una cultura della valutazione e l'assicurazione che i politici siano capaci di prendere decisioni basate su prove empiriche. Molti partecipanti hanno sottolineato che, anche se l'accesso alle finanze è importante, spesso non costituisce l'ostacolo principale alla crescita delle Pmi. Alcuni dei presenti, tra cui Jonathon Ortmans, direttore della commissione della Fondazione Kauffmann sull'imprenditorialità globale, ha parlato dell'accettazione del fallimento come di 'uno dei vantaggi culturali degli Stati Uniti rispetto a noi', ed ha aggiunto: 'Non vi sono dubbi in proposito, l'imprenditorialità comporta anche il fallimento'. David Storey, direttore dello Small Business Centre presso l'università di Warwick (Regno Unito), ha espresso alcuni pareri all'intenzione dei politici, pareri basati su anni d'osservazione delle politiche destinate a sostenere le Pmi. 'I ministri hanno politiche per tutto, ma quel che conta è che funzionino', ha detto. La sua raccomandazione è che dovrebbero 'fare di meno e meglio piuttosto che di più e peggio'. I politici dovrebbero essere capaci di rispondere a quattro domande sulle politiche che fanno, ha aggiunto: sono chiare e coerenti? Hanno obiettivi chiari? A chi sono destinate? Sono state valutate? 'Senza valutazione, è pura illusione pensare di poter raggiungere gli obiettivi', ha dichiarato il Dr Storey. Infolink: http://www.Oecd-istanbul.sme2004.org  
   
   
LA GLOBALIZZAZIONE OFFRE OPPORTUNITÀ ALLE PMI, MA NON IN PARI MISURA, DICHIARA LA CONFERENZA MINISTERIALE DELL'OCSE  
 
Istambul, 9 giugno 2004 - I ministri riuniti ad Istanbul, il 4 e 5 giugno, alla Conferenza ministeriale dell'Ocse (Organizzazione per lo sviluppo e la cooperazione economica) sulle Pmi (piccole e medie imprese) erano coscienti del fatto che la situazione delle Pmi è cambiata negli ultimi anni, e che quindi occorrono nuovi approcci. Che cosa è cambiato? La globalizzazione, resa possibile dallo sviluppo delle Tic, le tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni, ha permesso anche alle più piccole aziende di cooperare in tempo reale con entità dall'altro lato del mondo. Improvvisamente per le Pmi si è spalancato l'accesso ai mercati globali e in tutto il mondo i governi sono ansiosi non solo di garantire che le loro Pmi, spesso il cardine dell'innovazione, siano capaci di entrare in questi mercati su un piede di parità con le altre, ma di creare per loro le condizioni in cui possano competere con successo. I governi hanno buoni motivi di farne una priorità: le Pmi formano tra il 96 e il 99% delle aziende nella maggior parte degli stati membri dell'Ocse, afferma il suo segretario generale Donald Johnston. Johnston ha chiesto 'un più ampio raggio d'accesso delle Pmi ai mercati globali', affermando che 'le Pmi saranno una delle principali forze trainanti della crescita nel Xxi secolo'. 'I governi non possono più permettersi di considerare in modo tradizionale le politiche per le Pmi', gli ha fatto eco Herwig Schlögl, vice segretario generale dell'Ocse. Molti paesi in via di sviluppo si preoccupano che le loro Pmi innovative non abbiano le stesse opportunità di quelle dei paesi sviluppati. Il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan ha dato il suo appoggio alla globalizzazione, ma ha dichiarato che tutti i paesi dovrebbero trarre vantaggio dalle sue opportunità e incertezze'. Anche Peter Fritz, copresidente del simposio sull'economia che ha preceduto la conferenza ministeriale, ha respinto gli inviti a rallentare la globalizzazione: 'L'opportunità per l'economia è fare le cose in un contesto molto più ampio', ha dichiarato. 'Se la usiamo bene, la tecnologia ci dà questa opportunità. E non dimentichiamo che anche il pesce grosso è stato ad un certo momento un pesce piccolo, e che un giorno ciascun pesce grosso ridiventerà un pesciolino'. Indipendentemente dai loro punti di vista sulla globalizzazione, tutti i 64 paesi rappresentati alla conferenza si sono impegnati a 'valutare gli effetti della globalizzazione sulle Pmi' e a 'esaminare le questioni legate all'accesso delle Pmi al finanziamento ed al sostegno all'innovazione'.  
   
   
PER AUMENTARE LA PARTECIPAZIONE DELLE PMI, IL MINISTRO IRLANDESE AUSPICA LA RIFORMA DEI PROGRAMMI QUADRO COMUNITARI  
 
Istambul, 9 giugno 2004 - Intervenendo il 3 giugno alla conferenza della presidenza dell'Ue su 'Ricerca, Innovazione e Pmi', inauguratasi a Dublino, Michael Ahern, ministro irlandese per le Imprese, il commercio e l'occupazione, ha sottolineato i benefici che i programmi quadro dell'Ue offrono alle piccole e medie imprese, ma ha chiesto che siano migliorati rendendo il sistema più semplice. La conferenza è stata organizzata da Enterprise Ireland, con il sostegno finanziario dell'Ue, per proporre all'Europa nuovi mezzi con cui incoraggiare le Pmi a introdurre l'innovazione guidata dalla ricerca. In questa ottica, la conferenza ha riesaminato la loro partecipazione ai programmi quadro e, pensando in prospettiva al Settimo programma quadro (7Pq), ha indagato le possibilità di futuro sostegno alle Pmi. 'Le Pmi svolgeranno un ruolo fondamentale nella realizzazione dell'obiettivo di Lisbona: rendere entro il 2010 l'Unione europea la più competitiva e dinamica economia basata sulla conoscenza', ha detto Ahern. 'Tuttavia', ha poi aggiunto, 'le Pmi debbono affrontare molte sfide. Prima tra tutte, la necessità di essere tecnologicamente innovative per proteggere la propria competitività nel mercato globale. È ben noto che le economie avanzate non saranno in grado di competere sui costi, ma piuttosto sui prodotti e processi consentiti dall'innovazione'. Ahern ha spiegato che l'Irlanda ha 'collocato ricerca e sviluppo [R&s] al centro della sua strategia di sviluppo economico. Nell'attuale piano nazionale di sviluppo, siamo quasi arrivati a quintuplicare gl'investimenti in tecnologia, innovazione e ricerca scientifica. Per il periodo 2000-2006 è prevista una spesa di 2,5 miliardi di euro, in confronto agli 0,5 miliardi nel periodo 1994-1999'. Ahern ha continuato spiegando che la decisione dell'Irlanda d'investire in R&s aveva giocato un ruolo importante nella capacità del paese di 'attrarre ricercatori importanti e progetti industriali più sofisticati'. Il ministro ha elogiato i programmi quadro dell'Ue per il contributo che hanno dato alle spese di ricerca e per l'opportunità offerta alle aziende, università e istituzioni irlandesi di 'prender parte a ricerche di alto livello in collaborazione con le controparti europee'. Ha però ricordato che la partecipazione delle Pmi nel 6Pq è stata relativamente scarsa 'a causa dell'eccesso di burocrazia e dei costi elevati, in termini di tempo e danaro'. Ahern ha sottolineato che si tratta di una preoccupazione condivisa da altri paesi europei. D'altra parte, ha ricordato ai partecipanti, le conclusioni del Consiglio di primavera hanno ribadito che 'il programma quadro dev'essere semplificato per renderlo di più facile uso, in particolare per le Pmi e le start-up. La priorità dovrebbe essere l'incoraggiamento della cooperazione tra industria e ricerca'. 'I programmi quadro sono troppo complessi', ha detto Ahern, 'in particolare i 'nuovi strumenti' introdotti nel 6Pq creano progetti più grandi e meno maneggevoli rispetto agli strumenti tradizionali'. È ora di affrontare il problema, ha aggiunto il ministro, ribadendo che le raccomandazioni adottate alla conferenza 'verranno prese in conto nello sviluppo del 7Pq'.  
   
   
E-GOVERNMENT: PUBBLICATO AVVISO PER LA SECONDA FASE  
 
Roma, 9 giugno 2004 - Con la pubblicazione dell’avviso sulla Gazzetta Ufficiale del 1° giugno 2004 è partita ufficialmente la seconda fase del programma di e-government. L’avviso si rivolge a tutte le Regioni e alle due Province Autonome di Trento e Bolzano. La scadenza per presentare i progetti è il 31 luglio prossimo. L’obiettivo che i progetti devono perseguire è quello di consentire, in tutti i territori regionali, la disponibilità di infrastrutture necessarie per l’erogazione di servizi finali a cittadini e imprese. Per servizi infrastrutturali si intendono tutti quei servizi che le Amministrazioni regionali e le Province Autonome mettono a disposizione nei loro territori di riferimento e la cui disponibilità è necessaria per la realizzazione dei progetti di e-government. Tra gli altri, vanno menzionati i servizi di connettività delle reti regionali e/o provinciali, la gestione delle carte di servizi a livello regionale, i servizi per la gestione documentale, i servizi per la riservatezza dei dati, i servizi per la certificazione dei fornitori, i servizi di rete, i servizi applicativi di base. Http://www.governo.it/governoinforma/dossier/e-gov_avviso/index.html  
   
   
DEMOCRAZIA E ECONOMIA GLOBALI  
 
Milano, 9 giugno 2004 - Oggi alle ore 18.30, a Palazzo Clerici, via Clerici 5 - Milano, si tiene l’incontro “Democrazia e Economia globali”, in cui verrà dibattuto il grande tema della interdipendenza globale economica e tecnologica, l’interconnessione sociale e informativa a fronte della eterogeneità culturale e della frammentazione politica. Coordinato da Carlo Secchi, Rettore dell’Università Bocconi, all’incontro intervengono Piero Ignazi, Docente di Scienze Politiche, Università di Bologna; Alberto Martinelli, Docente di Scienza della Politica,università degli Studi di Milano e Angelo Maria Petroni, Direttore Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione e Docente di Epistemologia delle Scienze Umane, Università di Bologna. Si conclude il ciclo di incontri “Pagine d’Europa: voci alle idee” organizzato da Egea e promosso dalla Commissione Europea Rappresentanza di Milano, dall’Ispi e dal Comune di Milano-relazioni Internazionali, nell’ambito delle manifestazioni della Festa dell’Europa.  
   
   
APPROVATO IL BILANCIO CONSUNTIVO 2003. DE CORATO: "MILANO SI CONFERMA IL PRIMO COMUNE IN ITALIA PER INVESTIMENTI IN OPERE PUBBLICHE SENZA AUMENTARE LA PRESSIONE FISCALE"  
 
Milano, 9 giugno 2004 - “Sul fronte degli investimenti fatti nel 2003 – dichiara il Vice Sindaco e assessore ai lavori pubblici Riccardo De Corato – Milano si conferma il primo Comune in Italia nella graduatoria degli investimenti per la realizzazione di opere pubbliche. Infatti, abbiamo registrato un forte incremento passando dai 536,4 milioni di euro del 2002 a 821,1 milioni di euro del 2003 con una percentuale di crescita del 53% e questo nonostante non abbiamo avuto proventi da entrate straordinarie come dismissioni e privatizzazioni. Non a caso il Comune di Milano è stato posto al vertice della graduatoria stilata qualche giorno fa dal Cresme, l’Osservatorio Nazionale del Sole 24 Ore sugli appalti delle opere pubbliche”. “Con le semplici entrate ordinarie – continua De Corato - provenienti da mutui, oneri di urbanizzazioni e una parziale vendita del patrimonio immobiliare abbiamo mantenuto un importo totale di spesa per opere pubbliche pari a 631 euro pro capite per milanese rispetto ai 411 euro del 2002, con un trend di crescita molto positivo del 53%. E questo mentre il volume medio della spesa per investimento dei Comuni italiani si attesta intorno ai 263 euro pro capite. In particolare tra gli investimenti fatti nell’ambito del Bilancio 2003 ricordo 84,3 milioni di euro per l’adeguamento degli edifici scolastici e 13,7 milioni di euro per diversi interventi nel settore dei Servizi Sociali”. “Inoltre questi risultati positivi – prosegue il Vice Sindaco - sono stati realizzati senza aumentare la pressione tributaria. Noi abbiamo lasciato l’aliquota Ici invariata rispetto al ’97 mentre molti altri Comuni l’hanno aumentata. Mentre la sinistra usa slogan che invitano all’indebitamento, questa Amministrazione comunale ha lavorato in questi anni per rientrare dall’indebitamento ereditato utilizzando tutti gli strumenti necessari a far crescere Milano nel rispetto di un necessario rigore economico-finanziario”.  
   
   
COMUNE DI MILANO CONTO CONSUNTIVO 2003  
 
Milano, 9 giugno 2004 - Il rendiconto della gestione 2003 si presenta secondo i seguenti schemi:
Accertamenti 2003 2002
Entrate Tributarie 1.019,10 894,70
Proventi Da Patrimonio E Servizi 576,70 533,70
Totale Entrate proprie 1.595,80 1.428,40
Trasferimenti 221,80 374,40
Totale Entrate Ordinarie 1.817,60 1.802,80
Trasferimenti Di Capitale E
Movimenti Patrimoniali 548,90 291,70
Credito Di Finanziamento 228,40 254,90
Totale Entrate da Capitale 777,30 546,60
Totale Entrate 2.594,90 2.349,40
Impegni 2003 2002
1730.3 536,40
Spesa corrente 1.712,40
Spesa d’investimento 821,10
Totale Spesa 2.533,50 2266.7
Quota capitale mutui 181,40 165,10 51,60
Estinzione anticipata di mutui passivi 0,00
Totale 181,40 216,7
Totale Uscite 2.714,90 2483,40
Per quanto riguarda le entrate è da rilevare che l’aumento delle entrate tributarie nel 2003 è da attribuire alla compartecipazione all’irpef e non ad una aumento della pressione tributaria; a tale valore infatti corrisponde una riduzione della voce trasferimenti. L’analisi delle serie storiche della spesa corrente per il periodo 1998-2003, evidenzia una riduzione degli oneri di ammortamento del debito pari al 39 % , passando da 409,4 milioni di euro nel 1998 a 294,1 milioni di euro nel 2003, dato che conferma la dinamicità dell’amministrazione nel rimborso dei mutui e nella rinegoziazione degli stessi a condizioni particolarmente favorevoli. La riduzione della spesa corrente è da imputare all’esternalizzazione del servizio idrico integrato avvenuta nel 2003. Sul fronte degli investimenti nel 2003 si evidenzia un forte incremento da 536,4 milioni di euro del 2002 a 821,1 milioni di euro del 2003. In particolare sono stati finanziati nell’ambito del Bilancio 2003: 148,4 milioni di euro per il prolungamento della linea metropolitana 1 al Polo Fieristico Pero-rho; 51,2 milioni di euro prolungamento della Linea M3 Maciachini- Comasina, acquisto materiale rotabile; 16,9 milioni di euro per l’ acquisto tram Sirio; 67,7 milioni di euro prolungamento della linea Mm2 Famagosta- Assago; 84,3 milioni di euro per adeguamento degli edifici scolastici; 13,7 milioni di euro per interventi diversi nel settore Servizi Sociali. Per quanto riguarda la spesa per investimenti si conferma l’elevato standard pari a 821,1 milioni di euro. L’importo totale di spese in conto capitale corrisponde ad una quota di ben 631 euro per abitante rispetto ai 411 euro del 2002. Inoltre si ricorda che il volume medio della spesa per investimento dei Comuni italiani si attesta intorno ai 263 euro pro capite, come risulta dalla Relazione Generale sulla Situazione Economica del Paese per il 2003 approvata recentemente dal Governo.
Consuntivo 2003 Consuntivo 2002
Investimenti totali in milioni di € 821,1 536,4
pro-capite Milano Euro 631,0 411,0
media nazionale Euro 263,0 251,0
1. Il conto consuntivo dell’esercizio 2003 chiude con un avanzo di amministrazione disponibile pari 7,3 milioni di euro dopo aver già applicato al bilancio di previsione 2004 una quota di avanzo presunto pari a 16, 6 milioni di euro. Il dato che ha influito favorevolmente sugli esiti della gestione è costituito oltre che dalla dinamica delle entrate e delle spese, dalla rivisitazione dei residui, specialmente di quelli passivi che hanno generato nuove disponibilità di spesa, in particolare per quanto riguarda gli investimenti, che potranno beneficiare della quota vincolata per 43,4 milioni di euro. Il fondo svalutazione per 30,6 milioni di euro è costituito a presidio di eventuali insussistenze o inesigibilità di crediti. 2. Sulla base dei parametri fissati dal Ministero dell’Interno, il Comune di Milano Non è in condizioni di deficitarietà strutturale, infatti il nuovo ordinamento contabile e finanziario degli Enti Locali, prevede, tra l’altro, l’obbligo del rispetto di una serie di indicatori generali sufficientemente validi per valutare le condizioni di equilibrio strutturale del bilancio dell’ente. 3. Nel corso dell’esercizio 2003 sono stati rispettati i vincoli del patto di stabilità interno realizzando discreti margini di miglioramento quali: a) il contenimento del rapporto indebitamento/Pil, nei limiti del Piano approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 32 del 22.4.99, ha registrato una riduzione rispetto al 1998 del 10,63 %, con un incremento del 3,2 % rispetto al piano approvato b) il contenimento del “saldo” di competenza nei limiti del disavanzo risultante dal consuntivo 2001; il disavanzo di competenza ha registrato una riduzione, a fine esercizio, del 16,2% rispetto ai limiti stabiliti dalla legge c) il contenimento del “saldo” di cassa nei limiti del disavanzo risultante dal consuntivo 2001; per quanto concerne il saldo programmatico di cassa che era stato fissato in –116,8 milioni di € alla fine dell’anno 2003, a consuntivo è stato raggiunto un disavanzo di 96,5 milioni di €, con un miglioramento di 20,3 milioni di €, pari al 17,4%.
 
   
   
BENETTON FESTEGGIA 15 ANNI ALLA BORSA DI NEW YORK  
 
New York, 9 giugno 2004 - La campanella di chiusura delle quotazioni di martedì 8 giugno al New York Stock Exchange ha avuto le note multicolori di Benetton: per festeggiare i 15 anni di quotazione oltreoceano, Silvano Cassano, amministratore delegato di Benetton Group, è stato protagonista della cerimonia di closing bell a Wall Street. Benetton Group -tra le prime aziende italiane a entrare nel Nyse- è quotata a New York dal 1989. Da allora il titolo Benetton ha registrato un rendimento medio, in termini di andamento della quotazione e dividendi distribuiti, dell’otto per cento circa all’anno. «Per Benetton Group la quotazione alla Borsa di New York ha rappresentato, e rappresenta tuttora, una conferma della propria identità internazionale e una significativa operazione di trasparenza, ha dichiarato Cassano, oltre che un’importante opportunità per assicurare liquidità al titolo e diversificare la base dell’azionariato.»  
   
   
OPA RISANAMENTO  
 
Milano, 9 giugno 2004 - Offerta pubblica di acquisto promossa da Risanamento S.p.a. Avente ad oggetto € 175.000.000 Guaranteed Notes 7,25% due 2005 emesse da Bonaparte Finance S.a. (durata dell’offerta dal 2 giugno 2004 al 23 giugno 2004 inclusi) Risanamento rende noto che a tutto il giorno 4 giugno 2004 sono state portante in adesione obbligazioni corrispondenti a nominali Euro 1.930.000,00  
   
   
IT HOLDING: PRECISAZIONE SU NOTIZIE STAMPA  
 
Milano, 9 giugno 2004 - In merito a quanto riportato ieri da un quotidiano economico-finanziario, It Holding S.p.a. Precisa che in nessun caso le richieste del sig. Remo Perna , al di là dell'infondatezza delle ragioni addotte, hanno a oggetto pretese idonee a incidere sull'assetto societario e di controllo della It Holding S.p.a.. Inoltre, Pa Investments S.a., azionista di controllo di It Holding S.p.a., sottolinea come il Tribunale del Lussemburgo abbia respinto ogni richiesta del sig. Remo Perna in merito alla Pa Investments S.a. Stessa. Per quanto attiene al contratto di vendita delle quote della Git International S.a., citato nel medesimo articolo, Pa Investments S.a. Precisa di non essere parte del contratto dichiarato nullo, e che, per quanto consta, lo stesso contratto riguarda Amf S.a., che ha dichiarato di far capo al sig. Remo Perna, e One Finance S.a., rispetto alla quale Pa Investments S.a. Ha assunto la posizione di terzo estraneo, trovando conferma nella citata sentenza del Tribunale del Lussemburgo. It Holding S.p.a. Precisa che One Finance S.a. Non si è difesa in primo grado, ma risulta si sia costituita in grado di appello per far dichiarare l'erroneità della sentenza di primo grado. Non è noto a Pa Investments S.a. Il calendario delle fasi successive del procedimento di appello.  
   
   
PRECISAZIONI DELL’ AUTORITÀ PORTUALE DI GENOVA SU NOTIZIE STAMPA DI COSTA CROCIERE  
 
Genova, 9 giugno 2004 - Con riferimento alle notizie apparse il 7 giugno sulla stampa in relazione al ritorno di Costa Crociere a Genova precisiamo che: L’autorità Portuale di Genova non ha mai cercato di sottrarre traffico all’Autorità Portuale di Savona. I porti liguri sono legati peraltro da un proficuo rapporto di collaborazione all’interno di Ligurian Ports, strumento di marketing che promuove i servizi della portualità ligure nel suo complesso; Sono tuttora in corso contatti con la Direzione di Costa Crociere relativamente alla disponibilità dell’Autorità Portuale di Genova nel mettere a disposizione terminal e spazi per le nuove unità della Compagnia ma che nessun accordo è stato sino ad ora raggiunto; Che i rapporti tra Autorità Portuale di Genova e Costa Crociere sono improntati alla massima collaborazione e che la città tutta auspica di continuare a vedere con regolarità le navi Costa nel nostro porto. Circa il costruendo bacino di carenaggio per le navi grandi, l’Autorità Portuale di Genova ritiene di fondamentale importanza di poter usufruire di un bacino di grandi dimensioni e che la sua disponibilità non toglie lavoro ad altri bacini di carenaggio esistenti, considerando tra l’altro il recente trend di crescita del settore.  
   
   
GRUPPO UNICREDITO : FLUSSI NETTI RECORD PER PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENTS, VENDITE POSITIVE IN FRANCIA E GERMANIA  
 
Milano, 9 giugno 2004 - L'incertezza dei mercati si riflette sulla raccolta netta complessiva (-131 milioni di euro) Nel corso del mese di maggio, Pioneer Investments riporta flussi netti per -131 milioni di euro, in un contesto di generale debolezza dei mercati; dall'inizio dell'anno la raccolta è positiva per 2.202 milioni di euro. Il patrimonio gestito pari a 123,8 miliardi di euro, scende dell'1% rispetto al mese precedente (effetto mercato -0,9%). L'italia chiude il mese con una raccolta netta pari a -156 milioni di euro; (+520 milioni dall'inizio dell'anno). Segnaliamo comunque il buon andamento del segmento "terze parti" (+34 milioni di euro), dei fondi hedge (+78 milioni) e dei prodotti assicurativi (Unit Linked +297 milioni di euro). In leggera discesa i fondi comuni (perimetro Assogestioni) per 47,6 milioni di euro in un contesto fortemente deludente per l'industria italiana (-1,511 milioni di euro). Patrimonio gestito in Italia a fine mese: 90.819 milioni di euro (+1,9% dall'inizio dell'anno). Particolarmente positivo l'apporto della divisione International (ex Italia) con flussi netti per 272 milioni di euro (1.044 milioni di euro nei primi cinque mesi dell'anno) grazie al buon andamento della vendite in Francia (94 milioni) e Germania (45 milioni), nonchà al contributo della divisione Alternative Investment (+172 milioni). Il patrimonio gestito è cresciuto dell'1,8% rispetto al mese precedente (+20,8% dall'inizio dell'anno) e raggiunge i 7.102 milioni di euro. Raccolta netta negativa per 273 milioni di euro per la divisione americana. I timori generalizzati di un rialzo dei tassi d'interesse hanno penalizzato il segmento obbligazionario. Il dato complessivo di raccolta della divisione dall'inizio dell'anno rimane positivo per 406 milioni di euro. Il patrimonio risulta pari a 23.009 milioni di euro, in crescita del 5,2% rispetto all'inizio dell'anno; in dollari invece risulta pari a 28.068 milioni. La divisione New Europe ottiene flussi netti positivi per 25 milioni di euro con un progressivo dall'inizio dell'anno di 234 milioni di euro. Significativo nel corso del mese l'apporto di Croazia, Bulgaria e Slovacchia. Il patrimonio complessivo cresce dell'1,3% rispetto al valore di fine aprile (+11,1% dall'inizio dell'anno) è risulta pari a 2.864 milioni di euro. La divisione Alternative Investments (i dati di raccolta e di Aum sono già compresi in quelli delle diverse aree di business) ha riportato flussi netti record per 250 milioni di euro; il dato dall'inizio dell'anno supera i 900 milioni di euro con un incremento del 251% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Il patrimonio complessivo in Hedge Funds, pari a 3.409 milioni di euro, è cresciuto del 6,1% rispetto al mese precedente e del 39,2% dall'inizio dell'anno raggiungendo il nuovo massimo storico.  
   
   
DIRECTA SIM: CORSI A CENTO E A BOLOGNA  
 
Torino, 8 giugno 2004. Si terranno nei giorni 15 e 16 giugno a Cento e a Bologna i prossimi incontri sull'utilizzo delle piattaforme di trading Directa organizzati dalla sim torinese. Relatori sono Riccardo Bolgia, studioso di analisi tecnica da circa quindici anni e responsabile del sito Traderlab.com, e Davide Biocchi, trader professionista e fondatore del sito Tradingweek.net. Il primo appuntamento, organizzato in collaborazione con la Bcc Cento Crevalcore, è fissato per il 15 giugno presso il Grand Hotel Bologna e dei Congressi, Via Ponte Nuovo 42, a Pieve di Cento (Bo). Il 16 giugno il corso si ripete a Bologna presso l'Hotel Tre Vecchi, in via Indipendenza 47. Durante il corso verranno illustrati il trading con la versione base, con il Multibook in tecnologia push, con la Flashboard per il trading a un solo click, con il Flashbook per lo scalping sui titoli molto liquidi, con Visual Trader per l'analisi tecnica e i trading systems e con Pen Trader, la soluzione di Directa per il trading su palmare a penna, tramite dimostrazione a mercati aperti. La partecipazione è gratuita. Per iscriversi è sufficiente contattare l'help-desk Directa al numero 011.530101 oppure via e-mail: directa@directa.It  
   
   
CREDITO COOPERATIVO: IL PROGETTO MICROFINANZA CAMPESINA IN ECUADOR FINALISTA DEL WORLD BUSINESS AWARD (NAZIONI UNITE – ICC)  
 
Roma, 9 giugno 2004 - Il Credito Cooperativo italiano, con il progetto “Microfinanza Campesina in Ecuador” è – unica aziende italiana - tra i 10 finalisti del prestigioso “World Business Awards” riconoscimento del Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (Unpd) e dell' International Chamber of Commerce (Icc). La selezione è avvenuta tra 64 progetti di 27 nazioni. La consegna dei riconoscimenti avverrà a Marrakesh l' 8 giugno prossimo nell'ambito del 35° Congresso Mondiale dell'Icc, al quale parteciperanno – tra gli altri – il Commissario Europeo per la politica commerciale Pascal Lamy, il Direttore generale del Wto Supachai Panitchpakdi ed il presidente della Convenzione Europea Valéry Giscard D'estaing. Il “World Business Awards” è un premio internazionale indetto per valorizzare il lavoro di aziende o istituzioni che si sono distinte in progetti di sostegno agli otto Obiettivi di sviluppo del Millennio promossi dalle Nazioni Unite. Tali Obiettivi, da realizzare entro il 2015, sono: lo sradicamento della fame e della estrema povertà; la diffusione della scolarizzazione primaria; la definizione di processi di sviluppo e crescita sociale delle donne; la riduzione della mortalità infantile; la diminuzione della mortalità materna; la lotta all'Aids, alla malaria ed alle altre malattie endemiche; la diffusione di processi di sviluppo sostenibile; la creazione di partnership globali per lo sviluppo. Il progetto “Microfinanza Campesina in Ecuador” (che ha già avuto importanti riconoscimenti come il Sodalitas Social Award 2002 o più di recente il premio “Takunda” del Cesvi) si articola in una serie di interventi sostenuti dalla rete delle Banche di Credito Cooperativo italiane atti a favorire la nascita e lo sviluppo di centinaia di Casse Rurali in Ecuador, attraverso le quali i contadini (campesinos) riescono ad innescare processi virtuosi di sviluppo sociale ed economico, affrancandosi dai vincoli della povertà, del latifondo e dell'usura. Attraverso la leva dell'educazione al risparmio e la promozione di banche locali di villaggio – è questa l'esperienza di fondo del progetto “Microfinanza Campesina in Ecuador” – per la prima volta migliaia di contadini riescono in tal modo ad innescare “economie circolari” che mantengono in loco il risparmio che viene prodotto, reinvestendolo in attività agricole e di crescita collettiva (cooperative agricole; caseifici sociali; lanifici, ecc.). Lo sviluppo del progetto, in soli tre anni di attività e grazie al contributo delle Banche di Credito Cooperativo, ha consentito di mettere a disposizione del programma 10 milioni di dollari in finanziamenti, erogati direttamente ai contadini attraverso la rete delle Casse Rurali. A tutt'oggi oltre 65 mila famiglie di campesinos ne hanno beneficiato, con un tasso di sofferenza dei prestiti attorno all' 1 per cento.  
   
   
BANCAETRURIA APRE A RIMINI PROSEGUE IL PIANO DI SVILUPPO DELL'ISTITUTO ARETINO, CHE FA IL SUO INGRESSO IN EMILIA ROMAGNA  
 
Rimini, 9 giugno 2004 - Dall'inizio del mese Bancaetruria è operativa a Rimini con la filiale di via Andrea Doria n.3, zona Grand Hotel. Il Gruppo aretino prosegue il progetto di sviluppo intrapreso con il Piano Industriale 2003-2005 puntando a espandersi nelle aree limitrofe. "L'apertura della filiale di Rimini rappresenta un passo importante. Per la prima volta Bancaetruria entra in una regione di grande vivacità, caratterizzata da un tessuto economico con molti elementi di coerenza con i territori dove siamo storicamente presenti" ha dichiarato il Direttore Generale Luca Simoni. La crescita di Banca Etruria non finisce qui. "Manteniamo una logica di espansione trasversale, per cui rafforzeremo la nostra presenza in Emilia Romagna per chiudere le maglie della nostra rete commerciale e creare uno stretto collegamento tra il distretto industriale emiliano romagnolo e quello toscano - ha precisato Simoni -e la crescita riguarderà anche altre aree limitrofe a quella di riferimento, portando a un ulteriore sviluppo entro la fine dell'anno". I valori tipici di un'autentica banca popolare, basati sulla centralità del cliente, sull'attenzione alle famiglie e alle piccole e medie imprese, rafforzati dall'esperienza maturata nei territori di riferimento, consentono a Bancaetruria di proporsi alla clientela di Rimini con prodotti e servizi ad elevato valore aggiunto, pensati per soddisfare le più diverse esigenze e realizzati in collaborazione con primari partners nazionali e internazionali.  
   
   
ACCORDO FRA POSTE ITALIANE E CENTAX PER IL PAGAMENTO SICURO CON GLI ASSEGNI POSTALI  
 
Roma, 9 giugno 2004 - Poste Italiane e Centax hanno firmato un accordo che favorisce l'utilizzo degli assegni postali come strumento di pagamento presso tutti gli esercizi commerciali che espongono il marchio Centax. Con questa collaborazione Centax e Poste Italiane mettono a disposizione dei consumatori e degli operatori commerciali un servizio che facilita una maggiore circolazione degli assegni in assoluta sicurezza. In Italia gli assegni sono ancora la prima alternativa al denaro contante e può capitare che non sempre siano accettati come strumento di pagamento, per timore di truffe. Centax è società leader nel settore della garanzia assegni; oltre ad essere iscritta all'Ufficio Italiano Cambi è iscritta presso l'albo Speciale degli Intermediari Finanziari della Banca d'Italia. Con la sempre maggiore diffusione di Conto Bancoposta (oltre 3.600.000 conti aperti) e dei suoi strumenti di pagamento, fra i quali l'assegno, Poste Italiane svolge un ruolo di primo piano in Italia nel sistema dei pagamenti. Gli assegni postali hanno le stesse caratteristiche, funzionalità e norme degli assegni bancari, compresa quella del "protesto". Oltre agli assegni postali "ordinari" sono disponibili assegni postali "vidimati" con funzionalità analoghe a quelle degli assegni bancari circolari.  
   
   
GUALTIERO TAMBURINI, PRESIDENTE DI ASSOIMMOBILIARE NOMINATO PRESIDENTE DELL’AREA "SERVIZI INTEGRATI AGLI IMMOBILI E ALLE INFRASTRUTTURE” DI FITA  
 
Roma, 9 giugno 2004 - Gualtiero Tamburini, Presidente di Assoimmobiliare – Associazione dell’Industria Immobiliare – è stato nominato Presidente dell’Area "Servizi Integrati agli Immobili e alle Infrastrutture” di Fita – Confindustria, la Federazione Italiana del Terziario Avanzato per i Servizi Innovativi e Professionali. L’area affronta problematiche comuni alle singole rappresentanze della filiera, cui fanno riferimento – oltre che Assoimmobiliare – anche: Acif - Associazione delle Società dei Consulenti di Informazione Finanziario-immobiliari; Agesi - Associazione Nazionale Imprese Gestione Servizi Tecnici Integrati; Aici - Associazione Italiana Consulenti Immobiliari; Ali - Associazione Laboratori di Ingegneria per Esperienze sui Materiali da Costruzione; Anasin - Associazione Nazionale Aziende Servizi Informatica e Telematica; Anisgea - Associazione Nazionale Imprese Servizi Gas Elettricità Acqua; Assoconsult - Associazione fra Società e Studi di Consulenza di Direzione e Organizzazione Aziendale; Assotec - Associazione delle Industrie Produttrici Beni e Servizi in Outsourcing ad Alto Contenuto Tecnologico; Fiaip - Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali; Fna - Federazione Nazionale Amministratori Immobiliari; Oice - Associazione Italiana delle Organizzazioni di Ingegneria e di Cons.tecnico-economica; le sezioni del T.a. Di alcune Associazioni industriali territoriali interessate. Inoltre, il prof. Gualtiero Tamburini assume, di conseguenza, anche la carica di Vice Presidente di Fita-confindustria, ruolo che consentirà una maggiore rappresentanza dell’industria immobiliare nel sistema associativo di Confindustria.  
   
   
JOLLY HOTELS S.P.A. : FATTURATO CONSOLIDATO DEL PRIMO QUADRIMESTRE A 71,0 MILIONI DI EURO, (+7,1%)  
 
Milano, 9 giugno 2004 - Il Consiglio di Amministrazione della Jolly Hotels S.p.a., riunitosi il giorno 8 giugno 2004, ha esaminato la situazione economica ad aprile 2004, il fatturato di maggio e la previsione del fatturato del mese di giugno 2004. Fatturato consolidato del primo quadrimestre a 71,0 milioni di euro, (+7,1%), Ebitda 8,3 milioni di euro (+49,5%), Ebit -2,5 milioni di euro (+56,9%). Il Consiglio di Amministrazione della Jolly Hotels si è riunito per esaminare la situazione economica infrannuale relativa al primo quadrimestre 2004. Con l’occasione sono stati vagliati i risultati in termini di fatturato del mese di maggio, nonché le previsioni a finire del primo semestre. In occasione dell’incontro con gli analisti previsto per domani, verranno presentati i dati discussi nel presente consiglio; si ricorda che, al fine di consentire una migliore interpretazione degli stessi, l’ attività della Jolly Hotels è caratterizzata da una forte stagionalità: il fatturato è, infatti, maggiormente concentrato nel secondo e quarto trimestre con i relativi effetti sul risultato. I dati del primo quadrimestre 2004, a livello consolidato (confrontati con il pari periodo del 2003) sono così riassunti: l’utile operativo lordo (Ebitda) passa da 5,6 milioni di euro a 8,3 milioni di euro (+49,5%); la perdita operativa (Ebit) si riduce del 56,9% passando da 5,7 milioni di euro al 30 aprile 2003 a 2,5 milioni di euro. Il fatturato del mese di maggio passa da 21,7 milioni di euro del 2003 a 24,1 milioni di euro (+11,3%) ed anche il mese di giugno conferma la favorevole tendenza. I risultati ottenuti e l’andamento del fatturato dopo la chiusura del quadrimestre evidenziano un significativo miglioramento rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente, pur tuttavia il quadro economico/politico generale rimane ancora incerto.  
   
   
UN DIFFICILE 2003 PER L’ARREDAMENTO ITALIANO  
 
Milano, 9 giugno 2004 - Sono tutti caratterizzati dal segno meno i valori percentuale che mettono a confronto l’andamento del settore arredamento nello scorso anno con quello del 2002. Un 2003 particolarmente difficile che potremo ben presto lasciarci alle spalle se saranno confermati i segnali positivi di una svolta già a partire dalla seconda metà del 2004. E’ quanto emerge dal discorso di Rosario Messina, presidente di Cosmit, sull’ analisi dei dati preconsuntivi per il 2003 e sull’indagine congiunturale per i primi mesi del 2004, entrambe elaborate dal Centro studi Cosmit/federlegno-arredo. Nel legno-arredamento che comprende sia i settori a monte (industria del legno per i mobili e l'edilizia, semilavorati e componenti dell'arredamento), sia i settori a valle dell'industria dell'arredamento (mobili per uso domestico e non, apparecchi per l'illuminazione e complementi d’ arredo) il fatturato è diminuito nel 2003 del 2,9%, raggiungendo quota 37,2 miliardi di euro, perdendo così oltre un miliardo di euro rispetto al 2002. La filiera ha sofferto la crisi internazionale, gli shock legati allo scoppio della bolla speculativa azionaria, gli eventi bellici e quelli legati al terrorismo che hanno condizionato il mercato e i consumatori. La crisi internazionale si è sentita soprattutto nelle vendite all’estero che hanno accusato il contraccolpo della stagnazione economica: le esportazioni sono state complessivamente pari a 11,8 miliardi di euro, registrando un decremento del 7% rispetto al 2002. Le stesse importazioni sono diminuite, seppure non proporzionalmente, dello 0,5%. Nonostante la difficile congiuntura, il settore nel suo complesso chiude dunque l’anno con un saldo commerciale attivo di oltre 6,5 miliardi di euro. Meno negativi i dati sul fronte interno: i consumi sono diminuiti dello 0,8%, per un totale di 30,7 miliardi di euro, a fronte di una tenuta soprattutto del settore a monte, sostenuto ancora una volta dall’edilizia strutturale e dall’architettura per interni. Se si guarda invece ai dati del solo settore arredamento, il bilancio 2003 appare più negativo. Qui, il decremento del fatturato, pari a 22,4 miliardi di euro, è superiore a quello dell’intera filiera, arrivando al 4,1%. Il dato si spiega con l’effetto combinato del rincaro dei prezzi delle materie prime con la svalutazione del dollaro, effetto che ha impedito ai produttori di ritoccare sostanzialmente i listini. Il mercato interno ha ceduto solo dell’1,3% rispetto a decrementi ben più consistenti delle vendite all’estero (-6,5%). Tuttavia mobili, apparecchi di illuminazione e complementi di arredo made in Italy continuano a essere apprezzati all’estero, le esportazioni sono infatti pari a oltre 10,5 miliardi di euro, mentre il saldo commerciale attivo ammonta a circa 9 miliardi di euro. Le aziende italiane guardano con molto interesse ai mercati esteri, basta pensare che per ogni euro prodotto in Italia, circa 47 centesimi vengono venduti oltre frontiera. I dati preconsuntivi presentano poi un andamento differenziato per i singoli comparti: più penalizzati i mobili per ufficio con un decremento del fatturato pari al 12,5%, a fronte di una diminuzione del 13% delle vendite in Italia. Si tratta peraltro di un fenomeno anche legato alla cessazione delle agevolazioni fiscali per gli investimenti previsti dalla legge Tremonti. Resta invece nella media il decremento del fatturato degli apparecchi per illuminazione, -3,4%. Positivi i comparti del bagno, supportato dal buon andamento del mercato interno che chiude con +0,7% e la cucina, +0,9%, forte dell’andamento delle esportazioni. Peraltro proprio la cucina è l’unico comparto a poter vantare nel 2003 un andamento positivo delle vendite all’estero. Tra i paesi tradizionalmente clienti dell’arredo italiano, nel 2003 sono stati soprattutto Stati Uniti, Germania e Francia a deludere maggiormente. Gli Usa, rimasti il primo paese cliente, hanno ridotto le importazioni di mobili del 16,8% in valore, la Francia del 3,4%, mentre la Germania (diventato il quarto paese cliente, con 972 milioni di euro) del 16,1%. Cali significativi delle importazioni di prodotti made in Italy negli stessi tre paesi si registrano anche nel comparto degli apparecchi per l’illuminazione: Francia -12,9%, Germania -13% e Stati Uniti -2,5%. A preoccupare i produttori sono soprattutto le tensioni valutarie che hanno portato a una rivalutazione dell’euro nei confronti del dollaro, oltre al fatto che l’ancoraggio, più o meno formale, delle monete asiatiche al dollaro sta facendo apprezzare l’euro anche rispetto a valute di mercati molto interessanti che potrebbero compensare le perdite negli Usa. “E’ bene tener presente – ha ricordato il presidente Messina - che tutti i settori del “made-in-Italy”, non soltanto l’arredamento, hanno in Asia i più aggressivi concorrenti ai quali, con un euro forte, si darebbe un ulteriore vantaggio competitivo. Sullo sfondo del quadro descritto dai dati economici del Centro studi Cosmit/federlegno-arredo si inserisce anche l’andamento del settore legno che, nel 2003, ha raggiunto 14,8 miliardi di euro di fatturato, circa lo 0,9% in meno rispetto all’anno precedente a fronte di un forte decremento dell’export. Tiene sostanzialmente il mercato italiano con -0,3%. Un cauto ottimismo si respira tra le imprese del campione di aziende sentite per elaborare l’indagine congiunturale. Per la maggior parte di esse la situazione della raccolta ordini dovrebbe migliorare già a partire dai primi mesi del 2004. Per il periodo ottobre-dicembre il macro-settore arredamento ha fatto registrare incrementi nella produzione (2,8%) e nel fatturato (2,5%), oltre a un aumento nell’occupazione e nei listini prezzi. “Pur considerando con prudenza questi risultati e valutando con attenzione la dimensione degli incrementi – ha commentato Rosario Messina - l’aspetto positivo che si può cogliere è l’inversione di segno, confermata da tutti gli indicatori”.  
   
   
TREND IN CRESCITA PER CONFCOOPERAVITE FORLÌ CESENA NEL 2003 L'AUMENTO DI SOCI E ADDETTI. +14,19 L'AUMENTO PERCENTUALE DEL VALORE DELLA PRODUZIONE RELATIVO ALLE 216 COOPERATIVE ASSOCIATE  
 
Cesena, 9 giugno 2004 - Nel corso del 2003, nonostante la situazione economica difficile e la profonda riforma in atto sul diritto societario e su quello cooperativo in particolare, la Confcooperative Forlì-cesena non ha esaurito la spinta all’incremento. Il trend positivo, per la associazione provinciale, è costante da diversi anni e sta premiando l’azione promozionale portata avanti con iniziative originali, grazie all’impegno di tutta l’organizzazione. Nuove adesioni - Pur in un anno così difficile 19 sono le nuove cooperative che hanno scelto di associarsi alla Confcooperative. Il saldo fra le nuove adesioni e scioglimenti porta un aumento rispetto all’anno scorso del 3,35% per un totale di 216 cooperative. Delle nuove adesioni 7 si registrano nel settore agricolo ed agroalimentare, 6 nel sociale, 3 nei servizi, 1 in quello culturale e 1 nel settore mutue. I soci - In costante aumento, superando così le 44.200 unità, è il numero dei soci aderenti alle cooperative ed agli enti associati a Confcooperative Forlì-cesena nell’anno 2003. L’aumento percentuale rispetto al 2002 è superiore al 10%. Di questi circa 31.350 appartengono al comparto extra agricolo mentre circa 12.850 appartengono ai settori dell’agroalimentare. L’occupazione nel 2003 nel sistema di imprese aderenti a Confcooperative complessivamente tiene e si attesta sui 12.700 addetti. Sensibili aumenti di occupati si rilevano nei settori Sociale, Culturale, Vitivinicolo e Agricolo. Registrano alcune flessioni l’Avicunicolo, il Forestale, la Distribuzione, il Turistico, il Lattiero caseario e l’Industriale. Suddivisa per genere, la forza lavoro femminile impiegata nelle aziende di Confcooperative è pari a circa 6.000 unità e costituisce il 47% di tutti gli addetti. I lavoratori immigrati - Sono complessivamente oltre 1.730 unità e rappresentano circa il 13,7% di tutti gli addetti di Confcooperative; nel comparto agroalimentare tale percentuale sale al 19,9%. Si tratta di un dato che, se ulteriormente analizzato, evidenzia come l’apporto di tale manodopera nel settore avicunicolo sia fondamentale, risultando col 25,1% pari ad oltre un quarto di tutti gli addetti. Negli altri settori la presenza di immigrati è significativa nell’ortofrutta, nel settore sociale e nei servizi. Il quarto indicatore preso in considerazione, anche quest’anno, è il valore della produzione. Complessivamente la produzione fatta registrare nel 2003 dall’imprenditoria di Confcooperative è risultata 2.547 milioni di euro. Poiché nel 2002 era stata di 2.231 milioni di euro, l’incremento registrato è in percentuale pari a + 14,19%. L’aumento, abbondantemente superiore al tasso di inflazione, denuncia una crescita effettiva che si aggiunge come ulteriore dato ad un trend sempre positivo da oltre cinque anni a questa parte. Nello specifico gli aumenti più consistenti vengono registrati dal settore delle Cooperative Culturali, dall’Ortofrutticolo, dal Forestale e dalle Costruzioni. Ancora sopra ad un aumento percentuale del 15% sono il settore Sociale e quello Agricolo e segni positivi sono evidenziati nel settore Industriale dei Servizi ed in quello Vitivinicolo. Flessioni invece si sono registrate nel settore Lattiero caseario, nell’Abitativo, nel Turistico e nei Trasporti. Discorso a parte merita il settore Avicunicolo che resta il settore cardine dell’agroalimentare di Confcooperative. Nonostante i timori che ciclicamente investono tale comparto, e nell’anno di riferimento anche il nostro Paese ha patito gli influssi negativi dell’influenza aviare sviluppatasi in estremo oriente, il settore ha complessivamente tenuto in termini di occupazione, sviluppando il valore della produzione. “Pur in un anno difficile Confcooperative Forlì-cesena rimane fra i protagonisti dell’economia del nostro territorio - commenta il presidente di Confcooperative Forlì Cesena Amedeo Scozzoli - con risultati anche in contro-tendenza rispetto alle situazioni denunciate da altri operatori economici. Questi dati danno ragione a chi crede che la cooperazione abbia in sé la capacità di resistere, più e meglio di altri, nei momenti di maggior difficoltà”. Credito cooperativo - Anche quest’anno nel conto delle cooperative associate si annoverano le Bcc che in numero di 5 su 8 hanno dato l’adesione diretta alla Unione Provinciale di Confcooperative. I dati rilevati presso la Federcasse Regionale indicano per il 2003 un incremento degli sportelli di n. 6 unità (da 71 a 77), del numero dei soci di 572 unità, (da 9.445 a 10.017); i depositi sono passati da 1.951 milioni di Euro a 2.207 milioni di Euro e gli impieghi da 1.673 milioni di euro a 1.969 milioni di euro. Il settore del Credito Cooperativo continua dunque a dare segnali positivi e dopo gli accorpamenti degli anni trascorsi è quanto mai vivo e vitale nel nostro territorio.  
   
   
INVESTIRE A BARBADOS  
 
Milano, 9 giugno 2004 - “Ci sono nuove opportunità di investimento e di sviluppo per le imprese italiane a Barbados,” dice Stefano Cosma, di Fedcamest, federazione delle camere di commercio estere, ”oltre al settore del turismo, le aziende possono investire a Barbados e trovare nuovi partner, insediarsi nel territorio, essere presenti in settori diversificati quali agricoltura, settore manifatturiero, settore dei componenti elettronici”. La Fedcamest di recente ha organizzato una missione manageriale a Barbados . “Periodicamente” spiega Stefano Cosma,” organizziamo, come Federazione, dei seminari informativi, delle giornate e anche dei business trip per agevolare gli imprenditori al contatto diretto con realtà nuove quali Barbados, prefissiamo degli incontri con manager di vari ambiti a seconda delle richieste di chi ci contatta e diamo supporto con interpreti e assistenza tecnica specifica ”. Quali i punti di forza di Barbados? L’ambiente e i servizi legali, assicurativi, finanziari di telecomunicazioni di alto livello offerti, i centri congressuali e alberghieri di supporto ad aziende che vogliano presentare i propri prodotti di elevato livello qualitativo al mercato internazionale di Barbados. Le Barbados non sono solo turismo, si stanno aprendo ai vari settori del business, molto si sta anche sviluppando in termini di location e centri servizi per le imprese. Inoltre il governo ha varato numerosi incentivi fiscali, fondi , mutui e una tassazione favorevole regolamentata da accordi bilaterali , ad esempio con l’Italia, il Canada, la Germania che agevolano chi, imprenditore oculato, abbia un occhio di riguardo per l’export e la qualità dell’impatto che I propri prodotti possono avere sul mercato internazionale. A Barbados oltre 14mila sono le società operanti e molte sono del settore tessile, dell’abbigliamento, della moda. Per il Made in Italy a Barbados c’è ancora molto da fare in termini di promozione, di insediamento strutturale. Interessanti sono soprattutto per quanto riguarda modalità e somme elargite, gli incentivi fiscali per le aziende manifatturiere e quelli per le aziende esportatrici, le opportunità di duty free access. “Non tutti sanno,” dice Stefano Cosma,” che , a Barbados , si sta sviluppando molto anche il settore industriale, sono facilitati gli investimenti diretti di società e aziende estere, le joint ventures e gli accordi di subfornitura. Non dimentichiamo che Barbados, la più orientale delle isole caraibiche, è chiamata la Piccola Inghilterra dei Caraibi. Certo il turismo rimane una delle principali risorse economiche di Barbados, ma nuove opportunità e finestre si sono aperte e sta alle imprese anche italiane non rimanere a guardare ma utilizzare risorse e spazi disponibili all’espanzione del proprio business”. Infolink: http://www.Fedcamest.it  
   
   
ART’E’: IN CRESCITA DEL 59% LA RACCOLTA DEGLI ORDINI DELLA RETE NEL MESE DI MAGGIO RISPETTO ALLA MEDIA MENSILE DEL PRIMO TRIMESTRE. IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA SOCIETÀ HA CONVOCATO PER IL PROSSIMO 22 LUGLIO L’ASSEMBLEA ORDINARIA E STRAORDINARIA DEI SOCI  
 
Bologna, 9 giugno 2004 - Art’è – Società Internazionale di Arte e Cultura quotata al Nuovo Mercato e leader in Italia nel mercato dei beni e servizi culturali di alta gamma – ha registrato nel mese di maggio un incremento degli ordini raccolti dalla rete degli Artpromoter che conferma la ripresa rispetto ai dati dei primi mesi dell’anno. La raccolta ordini del mese di maggio, pari a 3,6 milioni di Euro, è in crescita del 59% rispetto alla media mensile del primo trimestre 2004. Il piano di riorganizzazione territoriale della rete di vendita ha avuto successo: la rete è cresciuta fino a contare attualmente su circa 265 unità (rispetto alla media di circa 220 unità di gennaio e febbraio). L’andamento crescente degli ordini – che comunque compenserà ancora solo parzialmente il calo del fatturato registrato nel primo trimestre 2004 - avrà effetti positivi sul fatturato consolidato della società nel secondo trimestre, atteso in sensibile miglioramento rispetto al primo trimestre 2004. Procede inoltre positivamente il piano di riduzione dei costi con risultati in linea agli obiettivi di periodo. Il Consiglio di Amministrazione di Art’è - riunitosi oggi a Bologna sotto la presidenza di Marilena Ferrari - ha fissato per il prossimo 22 luglio 2004 la data in prima convocazione dell’Assemblea dei Soci, che sarà chiamata a deliberare in merito alla proposta di modifica di alcuni articoli dello statuto in seguito all’adeguamento previsto dalla recente modifica della normativa in materia di diritto societario, al rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto delle azioni proprie da parte della società in scadenza ad ottobre 2004 e alla nomina dei membri del Collegio Sindacale, in scadenza di mandato. L’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie, con obiettivi di stabilizzazione e sostegno del titolo e utilizzo al servizio di piani di stock option, prevede un numero massimo di azioni acquistabili pari alla decima parte del capitale sociale, con prezzo minimo e massimo di acquisto che non potrà essere rispettivamente inferiore al 50% e superiore ad oltre il 20% del prezzo ufficiale delle contrattazioni registrate il giorno precedente all’acquisto. Il prezzo minimo e massimo di vendita non potrà essere rispettivamente inferiore ad oltre il 15% in meno e superiore ad oltre il 100% in più del prezzo ufficiale delle contrattazioni registrate il giorno precedente alla vendita. Tale autorizzazione è richiesta fino alla prossima Assemblea che approverà il bilancio al 31 dicembre 2004. Tra le altre delibere il Consiglio di Amministrazione ha inoltre proposto per la prossima Assemblea la nomina di nuovi membri del Consiglio di Amministrazione, tra i quali alcuni indipendenti. “Il deciso miglioramento dell’andamento degli ordini – afferma Marilena Ferrari, Presidente di Art’è - è un segnale importante che conferma come la società abbia adottato le strategie corrette per riuscire in tempi brevi a ridurre la flessione del fatturato evidenziata nei primi tre mesi e come Art’è stia recuperando in modo rapido la propria efficienza operativa.” “Attraverso l’effetto combinato dell’incremento del fatturato e del contenimento dei costi - conclude Marilena Ferrari – prevediamo un significativo miglioramento delle capacità reddituali per fine anno.” Con una forza vendita composta circa 265 Artpromoter, Art’è commissiona e distribuisce opere d’arte, ed editoria di pregio realizzati da artisti ed autori contemporanei di fama internazionale. Presente in Italia, Francia e Spagna, il Gruppo opera attraverso i marchi: Ta Matete che qualifica il business legato all’arte contemporanea ed Fmr (di cui recentemente è stata presentata a Roma la nuova edizione della rivista) per l’editoria di pregio. Art’è ha chiuso il 2003 con un fatturato consolidato pari a 59,7 milioni di Euro, un Ebitda pari a 8,9 milioni di Euro e un utile netto pari a 1,1 milione di Euro.  
   
   
LOTTOMATICA: INCASSATI 838,5 MILIONI DI EURO PER IL GIOCO DEL LOTTO NEL MESE DI MAGGIO  
 
Roma, 9 giugno 2004 - Gli incassi dei concorsi del gioco del Lotto nel mese di maggio 2004 sono stati di 838,5 milioni di Euro, a fronte dei 579,7 milioni di Euro registrati nello stesso periodo del 2003. In particolare, nel mese di maggio 2004, la raccolta di giocate “ base” (al netto dei ritardatari) è stata pari a 502,0 milioni di Euro (479,4 milioni di Euro nel maggio 2003), mentre la raccolta di giocate sui “ritardatari” è stata di 336,5 milioni di Euro (100,3 milioni di Euro nell’analogo periodo dell’anno scorso). Le vincite di maggio 2004 sono state di 296,6 milioni di Euro a fronte dei 499,7 milioni di Euro del maggio 2003.  
   
   
NASCE L’OSSERVATORIO POPAI ITALIA: SOTTO ESAME IL FENOMENO DELL’INDUSTRIA CHE “METTE SU BOTTEGA”  
 
Milano, 9 Giugno 2004 - Popai Europe-italia, associazione che promuove la diffusione in Italia della cultura Retail, annuncia l’istituzione di un Osservatorio che avrà il compito di documentare, analizzare ed inquadrare, in tutte le sue implicazioni, il fenomeno delle aziende produttrici che scelgono di integrare la propria attività produttiva con il controllo della sua vendita al dettaglio. Partita dal lusso e dalle griffe del prêt a porter, la tendenza dell’industria a “metter su bottega” sta diffondendosi rapidamente e in modo trasversale, come testimonia il sorgere continuo di flagship store, negozi monomarca, catene in franchising, corner shop e factory outlet. I timidi e spartani spacci interni di un tempo hanno lasciato il passo a nuove formule di dettaglio specializzato studiate in ogni dettaglio per amplificare gli elementi “forti” del marchio e per trasformare la visita del cliente da mero shopping in una “brand experience” totalizzante, seducente e coinvolgente. Proprio le nuove politiche di marca e il ruolo delle componenti comunicative ed emozionali di flagship store, negozi monomarca e franchising saranno oggetto di esame da parte dell’Osservatorio Popai. Le attività di ricerca ad un team di ricercatori diretto dal Prof. Edoardo Sabbadin, già docente alla Sda-bocconi e oggi alla Facoltà di Economia dell’Università di Parma. Trattandosi di un lavoro d’analisi ad ampio spettro, la ricerca sarà condotta separatamente per i settori Food e Non Food e verterà su tre obiettivi principali: 1. Individuare le motivazioni che stanno spingendo gruppi industriali leader ad estendere a valle il controllo sulla filiera e ad evolversi da produttori di marca a distributori di marca; 2. Definire il ruolo assunto dall’organizzazione dei punti vendita della distribuzione specializzata nella costruzione della brand equity; 3. Isolare ed esaminare le esperienze più significative di flagship store, negozi monomarca, factory outlet e franchising format sviluppatesi nel nostro Paese, in Europa e negli U.s.a, valutandone l’inserimento nell’ambito del contesto urbano e cittadino, con riferimento alle scelte strategiche e manageriali sia architettoniche che di store design e comunicazione. L’osservatorio affronterà il processo d’integrazione tra industria e distribuzione da più punti di vista, acquisendo informazioni e spunti attraverso interviste ad opinion leader e focus group con i maggiori protagonisti di questa attività. Il lavoro di documentazione e di analisi svolto dall’Osservatorio Popai confluirà nella stesura di un Rapporto finale che sarà presentato e discusso in occasione di un convegno che avrà luogo nel mese di Novembre 2004 presso lo Iulm di Milano.  
   
   
SECONDO QUADRO REGIONALE DI VALUTAZIONE DELL’INNOVAZIONE LAZIO, LOMBARDIA, PIEMONTE PRIME NELLA SFIDA ALL’INNOVAZIONE  
 
Milano, 9 giugno 2004 - Il Lazio è la regione più innovativa d’Italia, seguita dalla Lombardia, il Piemonte, il Friuli Venezia Giulia e l’Emilia Romagna. Questo è il risultato raggiunto dal Secondo Quadro di Valutazione dell’Innovazione, realizzato dall’Osservatorio Filas sulla base di quello Europeo ed ampliato rispetto a quello regionale precedente. Il maggior numero di indicatori istituzionali regionali e comunitari, i dati aggiornati dell’Istat ed Eurostat, cinque nuovi indici di performance regionale, ulteriori confronti con i valori europei, statunitensi e giapponesi, per un totale di trentatre indicatori: queste sono le novità apportate al nuovo studio. Il Lazio è prima dinanzi alle altre regioni italiane in vari indicatori tra i quali: il numero degli occupati nel settore dei servizi ad alta tecnologia, la spesa pubblica per R&s, il numero di persone che hanno un sito web, l’informatizzazione dei comuni; debole, invece, la performance relativa al numero di brevetti ad alta tecnologia depositati all’Ufficio Europeo dei Brevetti così come per quelli depositati all’Ufficio Statunitense.  
   
   
IL PONTE DELLE SIGNORE: METAFORA TRA PASSATO E FUTURO  
 
Milano, 9 giugno 2004 - Un ponte di luce e un ponte fatto di speranze e di un ritrovo tra presente e passato. “Abbiamo partecipato” dice Rosanna Acunzo, di International Cartel Sign , azienda italiana, ” a creare un percorso , il fine? Progettare un nuovo ponte là dove si ergeva l‘antico a Biella , forte e massiccio, distrutto da una inondazione il 5 giugno del 2002, che convergeva la sponda di un monastero femminile di monache cistercensi, le Signore del Ponte, ancora prima del 1150” . L’archivio Pria e il Comune di Biella hanno di recente consegnato nella suggestiva cornice dello Spazio Pria ( www.Archiviopria.it ) i riconoscimenti alle architette provenienti da tutta Italia , che hanno preso parte al concorso “Il ponte delle signore” organizzato dalla Associazione Archivio Pria a cui Ics ha preso parte per la segnaletica dell’evento e delle mostre annesse. Hanno vinto ex-equo due progetti architettonici per il nuovo ponte da realizzarsi: quello di Doriana Mandrelli Fuksas e quello di Guya Bertelli. Guya Bertelli, con il suo team del Politecnico di Milano , ha realizzato un progetto che si innesta sulle specificità del territorio e sulla sua storia, caratterizzandone l’intera area come spazio pubblico integrato e assegnandogli il ruolo di polo culturale con una architettura in cristallo, un volume puro, una soluzione tecnologica dal valore multiplo , una passerella pedonale trasparente, un pilone centrale e una linea slanciata che richiama le circostanti ciminieire del territorio. Doriana Mandrelli ha studiato una struttura principale , le centine in acciaio, una membrana in rete metallica che filtra la luce, una soluzione progettuale che evoca il tema della distruzione, all’insegna della leggerezza e della sicurezza, una struttura di ponte libera, che non intralcia la lettura del contesto, delle vallate e degli edifici di archeologia industriale che lo contornano, sostenuta solo da due trasversali pilastri in acciaio che non invadono neppure il greto del torrente Due nomi di fama. Si è trattato di reinventare un ponte più che di progettarlo, il concorso di idee ha chiamato a raccolta un ragguardevole numero di “Signore progettiste”, donne architetto già di chiara fama. Anty Pansera, critico e storica del disegno industriale e Mariateresa Chirico hanno dato vita a questo concorso e , tra le architette invitate a partecipare , nomi quali Tilde Marra di Palermo, Etra Occhialini di Milano, Natasha Pulitzer di Vicenza, Rita Rava di Faenza, Dida Spano di Ferrara, Gigetta Tamaro di Trieste, Laura Thermes di Roma, Luisa Bocchietto di Biella. Sono state coinvolte, fuori concorso anche cinque artiste/designer che hanno presentato un’interpretazione del ponte attraverso l’utilizzo di diverse tipologie di materiale: Antonia Campi per la ceramica, Alda Casal con fili di lana, Laura Castagno con un’installazione, Olga Finzi Baldi con un’opera in argento, Giulia Marabini e Federica Marangoni con un’opera in vetro. In occasione del secondo anniversario del crollo del ponte , tutti i progetti , disegni e maquettes sono esposti nel Teatro della luce del Lanificio Pria e pubblicati in un catalogo bilingue richiedibile presso l’Archivio Pria. “Ogni percorso ha la sua storia ,” dice Rosanna Acunzo Papetti, amministratore delegato di International Cartel Sign (www.Cartelsign.it) ,” è con piacere abbiamo contribuito alla realizzazione della segnaletica a supporto dell’Iniziativa Il ponte delle signore. Siamo testimoni di un passaggio, da un crollo a una ricostruzione e di un abbraccio di ingegni al femminile . Il fine? Creare un ponte tra presente , passato e futuro, una condivisione di intenti e di valori. Ecco perchè sia come donna che come imprenditrice mi sento fortemente coinvolta in questa iniziativa”. International Cartel Sign ha prodotto la segnaletica necessaria alla manifestazione , è un’azienda certificata Uni En Iso 9001:Vision 2000, che attualmente realizza in Italia e all’estero, progetti, design, studi di immagine coordinata per grandi spazi ed opera in primo piano nel settore anche in collaborazione con architetti di fama. “ La mia attività nasce dalla passione per la comunicazione visiva e ambientale“ sottolinea Rosanna Acunzo Papetti,, ”…..Alla base di ogni segnaletica, logica di percorsi, posizionamento delle indicazioni, dimensione delle scritture, tipologia di messaggio, c’è l’uomo con la sua essenza. Questo ponte , questo concorso , questi progetti, tutti elaborati da valenti architette professioniste, sono nel mio cuore. Immagino che sia stato difficile vagliarli per la qualità intrinseca di ognuno di essi. Il mio contributo è da donna a donna” Rosanna Acunzo Papetti crede nella cooperazione al femminile, è socia di Aidda, associazione donne imprenditrici e dirigenti d’azienda dal 1984 , e tesoriera di Aidda Delegazione Lombardia dal 2002. Nel corso del 2004 ha ricevuto un riconoscimento in occasione del Premio “Angelo dell’Anno” 2004 da parte della Provincia di Milano , il Premio “Donna dell’Anno 2004” per il settore Imprenditoria conferito da A.m.a.l, Associazione Milanese Amici della Lirica ed è stata citata tra i profili importanti del libro, voluto dalla Provincia di Milano, “40 e più donne per Milano”. “Mi confronto spesso con altre donne,” dice Rosanna Acunzo, fondatrice e amministratore di International Cartel Sign Srl, ”in quanto credo nello scambio di sinergie e nella forza dell’associazionismo al femminile. Aidda, è stata fondata nel 1961 e fa parte delle Fcem, (Les Femmes d’Entreprises Mondiales), associazione mondiale, network che conta più di 300.000 imprenditrici presenti in 50 Paesi dei 5 continenti”. International Cartel Sign , insignita del premio Grandesign 2003 per la qualità dei suoi prodotti, realizza sistemi segnaletici intercambiabili per interni, esterni, di sicurezza, arredo urbano e disponibili per ogni esigenza. Le attività dell’azienda partono dal servizio di realizzazione progettuale unitamente allo studio delle ambientazioni, comprendendo processi di studio e produzione della commessa per arrivare sino all’assistenza finale al cliente e concretizzare opere “chiavi in mano”.“Il valore del ponte”, spiega Rosanna Acunzo, “sta nell’allacciare un legame tra ciò che la natura ha distrutto e quanto l’ impegno tra donne offre per il rilancio di Biella, a cui il sorriso e l’inventiva al femminile , a partire da Anna Azario, presidente dell’Associazione Archivio Pria , che ringrazio per avermi sollecitata all’adesione, sono tassello imprescindibile per un futuro migliore”. Infolink: www.Cartelsign.it  
   
   
1° ANNO DI AIR BOURBON: RISULTATI POSITIVI E UN NUOVO PIANO DI SVILUPPO DOPO SOLO UN ANNO DI ATTIVITÀ LA COMPAGNIA AEREA REUNIONESE CONTA GIÀ SEI SCALI E PER FINE ANNO IN PISTA ANCHE IL SECONDO AEROMOBILE  
 
Milano, 9 giugno 2004 - Air Bourbon, la compagnia di bandiera reunionese, ha compiuto il 7 giugno 2004, un anno dal suo primo collegamento Parigi/isola della Reunion, nel segno dell’ottimismo e di nuove prospettive per il futuro. Fiero di questo primo anno di attività, il Presidente di Air Bourbon, Erick Lazarus, commenta: “Nel contesto mondiale dei trasporti aerei, i risultati di una giovane compagnia privata come la nostra, in così poco tempo, sono unici, eccezionali e molto incoraggianti”. Un ringraziamento particolare per questo successo va ad un’equipe di professionisti che ha saputo unire competenza, cordialità e disponibilità ogni giorno al fine di soddisfare al meglio la clientela. Con l’obiettivo di partecipare attivamente allo sviluppo di Reunion e delle sue zone limitrofe, Air Bourbon ha dato il via ad un progetto di espansione verso nuovi mercati: primo fra tutti l’apertura della nuova rotta settimanale Milano Malpensa/reunion, che sfrutta inoltre importanti accordi di feederaggio con Alitalia e Volare. In soli due mesi dall’attivazione del nuovo collegamento Air Bourbon registra già una piena copertura delle sue spese di scalo, una continua crescita delle prenotazioni ed un traffico di 1247 passeggeri. Molto attesa è stata l’autorizzazione dello scorso 19 maggio da parte del Ministro dei Trasporti francese che ha dato il via libera ai nuovi collegamenti dalla Francia verso Mayotte e Moroni, nell’arcipelago delle Comore. Dal prossimo 22 giugno Air Bourbon inaugurerà il volo per Moroni con una rotazione settimanale il martedì da Parigi, e a seguire dal 6 luglio verrà attivato il collegamento per Mayotte, molto atteso anche dalla comunità locale. Il piano di sviluppo non riguarda solo le nuove rotte, ma anche l’affiancamento di un secondo aeromobile per potenziare e ottimizzare il traffico del 2005. Infolink: www.Airbourbon.com  
   
   
INAUGURAZIONE DEL NUOVO AEROPORTO E DELLA TORRE DI CONTROLLO DI OLBIA COSTA SMERALDA  
 
Roma, 9 giugno 2004 - Si è svolta il 6 giugno alla presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri l’On. Silvio Berlusconi e di Sua Altezza il Principe Karim Aga Khan, la cerimonia di inaugurazione del nuovo Aeroporto Costa Smeralda e della nuova torre di controllo di Olbia, organizzata dall’Enac, Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, dalla Geasar S.p.a., società di gestione dell’Aeroporto di Olbia Costa Smeralda, e dall’Enav S.p.a., Società per l’Assistenza alla Navigazione Aerea. Presenti alla cerimonia alte autorità delle Istituzioni centrali e regionali, oltre al Presidente ed al Direttore Generale dell’Enac, On. Prof. Vito Riggio e Com.te Silvano Manera, al Presidente e all’Amministratore Delegato della Geasar, Dott. Franco Trivi e Dott.ssa Susanna Zucchelli, al Presidente ed all’Amministratore Delegato dell’Enav, Gen. Bruno Nieddu e Dott. Guido Pugliesi. L’evento celebra il completamento delle opere di ampliamento e di riqualificazione dell’aeroporto per le quali sono stati già investiti, in interventi infrastrutturali e di sicurezza, 68 milioni di Euro, mentre altri 35 milioni di investimenti verranno realizzati nei prossimi 3 anni. Gli interventi infrastrutturali rientrano nel programma dell’Enac di ammodernamento degli aeroporti finalizzato al miglioramento dei parametri di sicurezza (safety e security), all’elevazione degli standard di qualità dei servizi resi al passeggero e, più in generale, allo sviluppo del sistema dell’aviazione civile nazionale. A tal fine, infatti, la Geasar, rispondendo alle richieste dell’Enac, ha progettato il nuovo aeroporto secondo i parametri necessari ad ottenere, entro novembre 2004, il “Certificato di Aeroporto” in conformità al “Regolamento per la costruzione e l’esercizio degli aeroporti” secondo quanto previsto dall’Annesso 14 dell’Icao (International Civil Aviation Organization). Il regolamento, adottato dall’Enac nell’ottobre del 2003, determina i requisiti per la costruzione delle infrastrutture, dei sistemi e degli impianti degli aeroporti ed introduce, per la prima volta, la certificazione del gestore aeroportuale, relativamente alla gestione in sicurezza delle infrastrutture, impianti ed operazioni aeroportuali, individuando le relative responsabilità e la ripartizione delle risorse finalizzate alla sicurezza. L’aeroporto di Olbia, aperto 24 ore su 24, ha una pista lunga 2.445 metri e larga 45 metri ed è gestito dal 1989 dalla Geasar S.p.a.. La nuova aerostazione ha una capacità di 4,5 milioni di passeggeri all’anno. L’aeroporto è libero da ogni tipo di vincolo e barriere ambientali. La nuova aerostazione, progettata con particolare attenzione all’armonizzazione con il territorio, occupa 42.000 mq, il triplo della superficie della vecchia struttura; è dotata di 40 banchi check-in, 15 uscite, 5 pontili mobili (fingers), un centro commerciale di 2.200 mq ed ospita, al piano rialzato, la nuova Università del Turismo di Olbia. Contestualmente al nuovo aeroporto, è stato inaugurato oggi il nuovo Blocco Tecnico-amministrativo-operativo dell’Enav, per il quale sono stati investiti 24 milioni di Euro e che occupa una superficie globale di circa 1.700 mq. Il blocco è composto da parte Tecnica e Amministrativa (realizzata ex-novo e dotata di nuovi impianti tecnologici), e da Parte Operativa, composta da una nuova Torre di Controllo (Twr) e da una nuova sala Aro-met per le informazioni meteorologiche. La nuova Torre di controllo (Twr) Enav è alta circa 42 metri ed ospita, su una superficie di 120 metri quadrati, la terza sala operativa più grande d’Italia dopo quelle di Malpensa e Bologna. L’enav, sull’Aeroporto di Olbia Costa Smeralda, gestisce 32.000 movimenti circa l’anno, tra decolli, atterraggi e sorvoli, con punte di 340 movimenti al giorno, durante il periodo estivo. Le nuove strutture Enav consentiranno rilevanti vantaggi operativi traducibili in incremento delle capacità complessiva dello scalo, e quindi della sicurezza, maggiore integrazione dei dati di sistema aeroportuale, e miglioramento delle condizioni ambientali di lavoro.  
   
   
AIR LIQUIDE SIGLA ACCORDO CON DALMED PER LA FORNITURA DI BIFOCAL  
 
Milano, 9 giugno 2004. Air Liquide Italia, leader nella produzione e distribuzione di gas industriali e medicinali, ha recentemente siglato con Dalmed, azienda del vicentino specializzata nella lavorazione della lamiera medio-leggera, un accordo annuale per la fornitura dell’innovativa tecnologia Bifocal, brevetto di Air Liquide. Tale servizio è dedicato agli utilizzatori di impianti di taglio laser della lamiera. Grazie alla presenza di due punti di focalizzazione posizionati sullo stesso asse, la lente bifocale permette di ottenere numerosi vantaggi rispetto alla lente tradizionale: Incremento della velocità di taglio e dunque di produttività; Maggiore facilità di innesco nel taglio; Migliore qualità del bordo di taglio; Riduzione del consumo di gas; Possibilità di tagliare spessori che richiederebbero una potenza maggiore del laser. Dalmed, prima società italiana ad usufruire della tecnologia Bifocal, ha potuto registrare un incremento di produttività fino al 30% e una riduzione del consumo di gas per metro tagliato anche del 40%. “Air Liquide” - dichiara Enrico Colombo, Direttore Air Liquide Italia Service - : ”è da sempre impegnata nella ricerca e nello sviluppo di servizi altamente tecnologici, volti a soddisfare le esigenze di qualità e di produttività dei propri clienti. La firma di questo nuovo contratto rappresenta un segnale tangibile dell’impegno che Air Liquide ha da sempre dimostrato nel campo della ricerca dell’innovazione”. Marco Salvoni, Direttore Marketing e Sviluppo Mercati di Air Liquide Italia Service, sottolinea: “Il contratto firmato con il gruppo Dalmed rappresenta un chiaro esempio dell’impegno di Air Liquide nei settori in cui opera, con particolare attenzione al mercato della saldatura, nell’intento di sviluppare tecnologie sempre più innovative e competitive, in grado di migliorare la produttività e la produzione dei partner con cui collabora”.  
   
   
GENIALLOYD: NUOVE POLIZZE AUTO CON FORMULE SU MISURA L’INTRODUZIONE DELLA GARANZIA “BONUS PROTETTO” PERMETTE AGLI ASSICURATI ENTRO LE PRIME QUATTRO CLASSI DI BONUS DI NON PERDERE POSIZIONI IN CASO DI INCIDENTE.  
 
Milano, 9 giugno 2004 – Al via le nuove polizze auto Genialloyd, la compagnia di assicurazione diretta del gruppo Ras. Le novità contenute nel prodotto realizzato da Genialloyd vanno nella direzione di aumentare il grado di servizio tailor made per i propri clienti. Con “Bonus Protetto” viene infatti introdotta una garanzia per gli assicurati che sono nelle prime quattro classi di Bonus e che negli ultimi due anni non abbiano avuto sinistri. Grazie all’acquisto della copertura assicurativa, con un costo compreso tra i 15 ed i 30 euro, rimane invariata la classe di assegnazione Genialloyd, anche nel caso di un sinistro che preveda l’applicazione del Malus. La seconda innovazione, studiata in base alle caratteristiche di chi guida, riguarda la possibilità di scegliere tra tre formule personalizzate: “Guida Libera” è la formula che si adatta a tutti i profili ed è necessaria nel caso in cui l’auto sia guidata anche da conducenti con età inferiori ai 23 anni e/o patentati da meno di due anni; “Guida Esperta” è una formula vantaggiosa, ideale quando l’auto viene utilizzata, oltre che dall’intestatario, esclusivamente da altri guidatori esperti (età superiore ai 23 anni e patentati da almeno due anni). Prevede una formula tariffaria inferiore, in media, di oltre il 30% rispetto alla precedente; “Guidatore Unico” è invece la formula più innovativa e conveniente, riservata a chi è conducente, in maniera esclusiva, della propria auto. Questa iniziativa offre un ulteriore agevolazione pari a circa il 3% che si somma ai risparmi previsti per guida esperta. Inoltre, al rinnovo, verrà applicato uno sconto collegato al mantenimento dei 20 punti sulla patente.  
   
   
FIRMATO ACCORDO GIUSTIZIA-AMBIENTE: PARCHI “LABORATORIO” PER IL RECUPERO DEI DETENUTI  
 
Roma, 9 giugno 2004 - Il sistema della aree protette italiane diventa un laboratorio per il reinserimento sociale dei detenuti. Il Ministro della Giustizia, Roberto Castelli e il Ministro dell' Ambiente e della Tutela del Territorio, Altero Matteoli, hanno sottoscritto oggi un Protocollo d' intesa per promuovere l'attività lavorativa dei detenuti a favore della valorizzazione e dello sviluppo della natura protetta italiana. Tre gli obiettivi primari del Protocollo: offrire uno strumento per il reinserimento nella società civile dei detenuti o dei condannati ammessi a misure alternative alla detenzione; avviare un processo di valorizzazione del sistema delle aree protette attraverso attività a valenza ambientale; rendere fruibili per queste attività quelle aree un tempo sedi di carceri e oggi trasferite al Ministero dell' Ambiente e della Tutela del Territorio (Asinara e Pianosa). “Questa importante iniziativa – ha affermato il Ministro Castelli – offre nuove opportunità reali di lavoro ai detenuti, collocandosi lungo un percorso da tempo intrapreso da questo ministero e che sta dando buoni risultati nei penitenziari di tutta Italia dove è possibile promuovere attività lavorative. Ora è possibile puntare anche alla valorizzazione delle aree protette, anche quelle che ospitavano strutture penitenziarie chiuse in modo prematuro per motivi puramente ideologici”. “L' accordo – ha dichiarato il Ministro Matteoli - ha un' alta valenza sociale ed ambientale: si offre ai detenuti la possibilità di un reinserimento nella società grazie a professioni nuove che servono a proteggere l' ambiente. Penso all' agricoltura biologica, all' eco-turismo, allo sviluppo dei prodotti tipici. In questo modo chi sconta una pena detentiva non interrompe il legame con l' ambiente esterno in vista di una progressiva reintegrazione nel tessuto sociale e produttivo”. L' accordo darà l' opportunità, attraverso un circuito produttivo virtuoso, di costituire cooperative ed iniziative imprenditoriali, anche di carattere privato, che serviranno da volano economico sul territorio, in particolare su quello delle aree naturali protette. Nello stesso tempo si offrirà ai detenuti in esecuzione di pena e agli ex detenuti la possibilità, dopo un percorso di formazione professionale, di attivare esperienze pilota particolarmente innovative. Esperienze che saranno monitorate per valutarne i risultati e che potranno diffondere le cosiddette “buone prassi” all' interno del sistema delle aree protette.  
   
   
EUROPASS PER CERTIFICARE LA FORMAZIONE  
 
Bruxelles, 9 giugno 2004 - Nasce Europass, un sistema di certificazione dei percorsi europei di formazione per la trasparenza delle qualifiche ed esperienze maturate all’estero dei cittadini che cercano lavoro nel settore della cultura. I ministri della Cultura dell’Ue hanno infatti trovato l’ accordo. Europass, che dovrebbe entrare in vigore dal 2005, permetterà inoltre di agevolare la mobilità degli impiegati sul mercato europeo del lavoro. Infolink: http://europa.Eu.int/comm/education/index_en.html  
   
   
RAPPORTO 2003 SULLA FORMAZIONE CONTINUA IN ITALIA  
 
Roma, 9 giugno 2004 - Lo stato dell'arte della formazione continua nel nostro paese, le strategie, l'attuazione, lo stato di sviluppo. E' questo in sintesi il contenuto del rapporto "La Formazione Continua in Italia". Il rapporto giunge in un momento in cui il sistema nazionale di formazione continua è soggetto ad un ridisegno dei suoi assetti, attraverso l'introduzione di importanti novità normative e di nuove priorità, con una rivisitazione dei ruoli istituzionali, degli snodi organizzativi e delle finalità di intervento. Il processo evolutivo in atto, indirizzato alla costruzione di un sistema coerente e integrato di policy, può essere compreso e analizzato attraverso diverse chiavi di lettura, ed in particolare: l'adozione progressiva degli obiettivi strategici di Lisbona in materia di Lifelong Learning; l'inserimento, tra gli strumenti diretti al finanziamento, dei nuovi Fondi Paritetici Interprofessionali per la formazione continua; la rapida evoluzione della quota di interventi formativi che seguono la modalità della formazione a domanda individuale. Http://www.governo.it/governoinforma/dossier/formazione_continua_03/index.html  
   
   
IL MONDO DEL LAVORO E DELLE PROFESSIONI CONDIVIDE LA RIFORMA DEL SISTEMA EDUCATIVO  
 
Roma, 9 giugno 2004 - Si è svolto ieri un primo incontro del Miur, alla presenza dei Sottosegretari Valentina Aprea e Maria Grazia Siliquini, con i rappresentanti del mondo del lavoro e delle professioni (Associazioni, Confederazioni, Ordini e Collegi professionali), sull'attuazione della legge delega 53 del 2003 di riforma del sistema educativo. L'incontro è stato motivato dalla esigenza del Miur di raccogliere le indicazioni del mondo produttivo circa i percorsi rivolti ai giovani, in particolare a quelle dai 14 ai 18 anni, e per avere suggerimenti sulle caratteristiche dei detti percorsi ai fini della prosecuzione degli studi e/o dell'inserimento nel mondo del lavoro. Particolare attenzione è stata riservata alle proposte di definizione dei livelli di professionalità da garantire al termine dei percorsi formativi in un quadro europeo, che nel contempo valorizzi le vocazioni territoriali. Il dibattito ha evidenziato l'apprezzamento per il tempestivo coinvolgimento del mondo del lavoro e delle professioni, la condivisione dell'impianto e degli obiettivi della riforma, la necessità di valorizzare l'istruzione tecnica nel nuovo sistema dei licei e la formazione professionale nel nuovo sistema dell'istruzione e formazione professionale e la piena disponibilità di tutte le Associazioni, Confederazioni, Ordini e Collegi professionali a dare il proprio contributo alla costruzione e realizzazione dei nuovi percorsi formativi. Il Miur ha assicurato uno sviluppo del dialogo, anche attraverso l'acquisizione di specifica documentazione ed eventuali ulteriori incontri, per accompagnare sin dalla prossima settimana la definizione dei provvedimenti legislativi attuativi della delega.  
   
   
FORMAZIONE GRATUITA CON I BONUS FORMATIVI DELLA PROVINCIA DI TERNI  
 
Terni, 9 giugno 2004 - La Provincia di Terni ha pubblicato il bando per la presentazione di bonus formativi per tutti gli occupati. Tra i corsi finanziabili ci sono quelli inseriti nel catalogo dell’offerta formativa della Tekna www.Teknainformatica.com e della Expert www.Expertinformatica.it Questa opportunità è offerta a tutti gli occupati residenti nella provincia di Terni che presenteranno richiesta di bonus formativo alla Provincia di Terni (entro il 20 Luglio 2004), che valuterà ed eventualmente assegnerà il finanziamento. La Tekna e la Expert forniscono un servizio di assistenza alla compilazione del formulario da presentare alla Provincia di Terni per ottenere un bonus formativo che consentirà di frequentare gratuitamente un corso di specializzazione informatica. Tutti coloro che desiderano assistenza per la compilazione del formulario potranno recarsi direttamente preso la nostra segreteria in Via dei Chiodaioli, 16 e rivolgersi direttamente al responsabile del servizio Sig. Albucci Ubaldo. Per maggiori informazioni tel numero 0744 423118 o inviare una e-mail all’indirizzo info@teknainformatica.It    
   
   
CASSINI PRONTA A SVELARE I SEGRETI DI SATURNO  
 
 Roma, 9 giugno 2004 - La missione inetrnazionale Cassini-huygens è in procinto di cominciare il suo periodo di orbita di Saturno, dei suoi maestosi anelli e delle sue 31 lune conosciute. Infatti dopo circa sette anni di viaggio Cassini-huygens si prepara ad entrare nell’orbita del pianeta degli anelli il prossimo 30 giugno alle 10.30 Gmt. "Il sistema di Saturno rappresenta un inimmaginale laboratorio dal quale possiamo avere importanti risposte per molti fondamentali quesiti riguardanti la fisica, la chimica, l’evoluzione dei pianeti e le condizioni necessarie a che su essi si formi la vita”, dice il dr. Ed Weiler Associated Administrator della Nasa per il settore della scienza spaziale. Cassini è stato lanciato il 15 ottobre 1997 ed ha compiuto un viaggio di 3.5 miliardi di chilometri. La sonda Cassini-huygens rappresenta uno dei più avanzati strumenti di esplorazione planetaria mai realizzati. Vi sono ben 12 strumenti scinetifici sul satellite cassini e sei sulla sonda Huygens. La missione rappresenta il migliore sforzo da parte di 260 scienziati provenienti dagli Stati niti e dall’Europa e in particolare dall’Italia, con un impegno finanziario di 3 miliardi di dollari. La missione Cassini/huygens studierà il pianeta Saturno per quattro anni. I 18 avantissimi e sofisticati strumenti studieranno gli anelli del pianeta, il ghiaccio presente sui suoi satelliti, il suo campo magnetico e Titano, la più grande delle sue lune. La sonda accenderà il suo motore principale durante i 96 minuti necessari all’entrata nell0orbita di saturno. Infatti funzionerà come riduttore di velocità così da permettere alla Cassini-huygens di essere “catturata” dall’attrazioen gravitazionale di Saturno. Cassini si posizionerà tra gli anelli F e G del pianeta e comincerà la prima delle sue 76 orbite attorno al sistema di Saturno durante le quali avrà 52 incontri ravvicinati con sette delle 31 lune del pianeta degli anelli. La fase di intersezione nell’orbita di saturno è molto rischiosa, ma tutto è stato preparato per tale momento. E’ stato previsto un motore di emergenza nel caso il motore non funzionasse e lo spazio di intersezione tra gli anelli essendo troppo stretto per essere visto con sicura determinazione con telescopi terrestri verrà verificato con la High Antenna per scongiurare pericoli che potrebbero essere fatali per la missione. Saturno è il sesto pianeta dal Sole e il secondo più grande dopo Giove. Saturno e I suoi anelli rappresentano un modello in miniatura dei dischi di gas e polveri che circondavano il sole prima che formassero il nostro sistema solare. Lo studio degli anelli, così come delle lune di Saturno ci permetterà di comprendere i meccanismi alla base della formazione del nostro sistema solare. Lo studio di Titano, la più grande delle sue lune, è uno dei principali obiettivi della missione. Titano potrebbe infatti conservare nel suo profondo freddo molti dei componenti chimici che furono alla base della vita sulla Terra. Cassini compirà 45 flybys di Titano entro approssimativamente 950 chilometri la sua superficie. Ciò permetterà una mappatura ad alta risoluzione della luna Titano con la strumentazione per immagini-radar Il radr sarà infatti in grado di vedere sotto l’opca atmosfera di Titano. "Titano è come una macchina del tempo che ci darà la possibilità di vedere come sarebbe potuta essere la Terra ai suoi primordi” afferma Dr. Dennis Matson, Cassini project scientist al Nasa's Jet Propulsion Laboratory (Jpl), Pasadena, Calif. "Sotto le sue nuvole potrebbe infatti nascondersi la verità di come la vita si sia formata sulla Terra”. Il 24 dicembre Cassini rilascerà la sonda Huygens su Titano. Huygens è la prima sonda realizzata per discendere sulla superficie di una luna di un altro pianeta e rappresentarà l’oggetto più lontano che l’uomo sia riuscito a far discendere su un corpo celeste, (almeno fino a che non arriverà il Rosetta lander nda). Il 14 gennaio dopo tre “spari” balistici, la sonda Huygens entrerà nell’atmosfera di Titano. Spigherà il suo paracadute e comicerà le 2 ore e mezza di intensa osservazione scientifica per la quale è stata costruita. La sonda Huygens trasmetterà i dati raccolti al satellite madre Cassini che provvederà a inviarli a Terra per essere analizzati. Il Jpl ha progettato, sviluppato e assemblato il satellite Cassini. Un team allo European Space Technology and Research Center a Noordwijk, in Olanda ha gestito lo sviluppo della sonda Huygens. L’agenzia Spaziale Italiana ha fornito la High Gain Antenna, molti dei sistemi radio e elementi di molti degli strumenti scientifici della sonda Cassini-huygens.