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Notiziario Marketpress di Lunedì 29 Novembre 2004
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SIGLATO ACCORDO ITALIA-CINA SU MASTER IN MEDICINA TRADIZIONALE  
 
Roma, 29 novembre 2004 - Il Ministro della Salute Girolamo Sirchia e il vice Ministro della Sanità della Repubblica popolare cinese She Jing hanno siglato oggi a Roma un Piano di azione nel campo della medicina tradizionale cinese. Scopo dell’Accordo la “Promozione dell’insegnamento e della pratica di alta qualità della Medicina Tradizionale Cinese in Italia” e la sua integrazione con la medicina occidentale per ridurre il rischio che in Italia vengano praticati trattamenti clinici inappropriati nel settore della medicina tradizionale cinese. A tal fine è stata definita l’istituzione in Italia di un Master universitario in Tcm, con docenti italiani e cinesi, rivolto a medici italiani, che partirà a novembre 2005 e avrà durata di un anno con l’acquisizione di 60 crediti formativi. Il programma del Corso sarà definito congiuntamente da un Comitato formato da sette membri cinesi e sette italiani e prevederà anche stage e attività di training in Cina. Al termine del Master sarà rilasciato ai partecipanti dall’Università italiana competente un certificato in Tcm. Il Ministero della Salute in stretta collaborazione con le autorità cinesi concorderà i criteri e le metodologie per identificare uno o più Organizzazioni di Riferimento per la pratica della Tcm di alta qualità in Italia. Il Piano di Azione siglato oggi prevede, inoltre, la promozione dell’accesso dei prodotti medicinali tradizionali vegetali cinesi sul mercato europeo. E’ stato, infatti, concordato un programma congiunto per rendere possibile la registrazione di numerosi prodotti vegetali tradizionali cinesi come medicinali vegetali in Italia e, successivamente, attraverso l’Italia in altri Stati membri dell’Unione Europea. A tal fine entro dicembre 2004 sarà costituito un Comitato congiunto composto da sei membri cinesi e da sei membri italiani che provvederà a identificare un primo gruppo di prodotti medicinali già registrati in Cina che abbiano come requisito di essere prodotti medicinali tradizionali da usarsi senza prescrizione medica, indicati per uso orale, esterno o per inalazione, utilizzati da almeno trenta anni, dei quali quindici all’interno della Comunità europea e di non essere tossici. Il Comitato, inoltre, incoraggerà la realizzazione di accordi tra le aziende italiane e cinesi interessate alla produzione in Cina o in Italia dei prodotti medicinali tradizionali, effettuerà la supervisione del lavoro realizzato dalle aziende al fine di elaborare monografie o fascicoli di registrazione in conformità ai requisiti previsti dalla legislazione europea, promuoverà programmi congiunti di ricerca sui prodotti medicinali di origine vegetale e l’utilizzazione in Cina di prodotti medicinali registrati in Italia.  
   
   
VI SIMPOSIO INTERNAZIONALE SULLA "CHIRURGIA CONSERVATIVA PERI TUMORI DEL RETTO" . 27 - 30 NOVEMBRE 2004 MILAN MARRIOTT HOTEL MILANO  
 
Milano, 29 novembre 2004 - Il Prefetto di Milano e Presidente del Comitato d'Onore del "Vi Simposio internazionale sulla Chirurgia conservativa dei tumori del retto": dott. Bruno Ferrante, i Membri dello stesso Comitato e il prof. Ermanno Leo, Presidente dell'Associazione per la Ricerca Europea in Chirurgia Oncologica hanno presentato alla stampa il programma dei lavori a cui parteciperanno oltre 1000 chirurghi italiani e stranieri e dove interverranno, come relatori e docenti, i maggiori esperti in campo internazionale. I temi del Simposio, che è posto sotto l'Alto patrocinio del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, interessano direttamente, in Italia, oltre 45 mila persone, con 5 mila nuovi casi l'anno, solo per i tumori del retto. Il tumore dell'intestino è il secondo per incidenza, subito dopo il tumore del polmone. Non solo provoca decessi, ma se non è diffusa la cultura della chirurgia conservativa provoca invalidità permanente. E'una malattia che colpisce anche i giovani e le persone nel pieno della vita, dell'attività lavorativa e familiare. E' un grave problema non solo medico ma anche sociale. Sabato 27, all'apertura del simposio, prima del dibattito scientifico, è stata invitata la cittadinanza a cui verrà illustrato un programma che si propone di eliminare 18 mila decessi l'anno grazie alla diagnosi precoce di questo tumore e soprattutto, spiegare ai cittadini che l'Italia ha grande affidabilità: non c'è più bisogno di fare "viaggi della speranza" all'estero per farsi operare. Anzi, sta diventando il contrario: i chirurghi stranieri vengono qui per imparare la chirurgia conservativa. L'italia sta andando avanti in più di una direzione. A questo proposito il Ministro della Salute, Girolamo Sirchia, ha istituito tre gruppi di lavoro per lo screening dei tumori, che possono contare su un finanziamento di rilievo: 10 milioni di euro, vale a dire circa 20 miliardi di vecchie lire, e riguardano: la cervice dell'utero, Y la mammella, il colon retto. "Sono stato chiamato a coordinare questo terzo gruppo – haV dichiarato il prof. Ermanno Leo - e devo dire di essere molto contento perché ho visto realizzato il sogno, che coltivo da trent'anni all'Istituto dei Tumori, di vedere realizzata una grande campagna di prevenzione, che possa incidere veramente, in modo concreto, sul livello'di salute della popolazione". L'associazione per la Ricerca Europea in Oncologia (Areco) è una società scientifica, assolutamente senza fini di lucro, che si è proposta di diffondere in tutti gli ospedali la metodica della chirurgia conservativa. Di tutti i pazienti costretti all'uso del famigerato "sacchetto", più dell'80 per cento ne potrebbero fare a meno se fossero stati operati secondo la nuova metodica. Diffondere questa cultura in Italia, ma anche all'estero, è uno dei nostri obiettivi. In occasione dell'apertura del congresso sarà annunciato che grazie a tre borse di studio verranno invitati all'Istituto dei Tumori, tre chirurghi iracheni. Questi tre colleghi iracheni verranno ad imparare la metodica presso quello che è ormai riconosciuto come il centro europeo più "esperto", testimoniato anche dall'accordo di collaborazione recentemente sottoscritto con l'Università di Tokio. Sarà anche presentato un suggestivo libretto di disegni, dedicati ai gatti. Sono testi e illustrazioni di un gruppo di bravissimi artisti, per i quali I'areco ha la gioia e l'onore di farsi editore. Per ora ne sono state stampate 5mila copie, che verranno consegnati ai reparti di pediatria degli ospedali. Il giorno dell'inaugurazione del simposio ne verranno regalati ad una rappresentanza di scolaretti: due copie per ciascuno, una per il bambino e un'altra da regalare ad un amichetto malato. Con questa pubblicazione Areco si propone di dare il via ad una collana dedicata ai piccoli, perché l'attenzione verso i bambini qualifica il grado di civiltà di una società. E' per loro che bisogna creare condizioni socio-culturali ed anche sanitarie ottimali, perché il mondo in cui viviamo e vivranno, sia sempre meno amaro e doloroso. "lo e miei colleghi oncologi – ha concluso Ermanno Leo - dedichiamo a loro il nostro lavoro, affinché non abbiano a conoscere la parola cancro ".  
   
   
UN VACCINO PER I TUMORI DEL COLON RETTO  
 
Milano, 29 novembre 2004 - Da studi immunobiologici condotti in collaborazione tra l'unità operativa di Immunoterapia dei tumori umani diretta da Giorgio Parmiani e l'Unità operativa di chirurgia colo-rettale diretta da Ermanno Leo, emerge una notizia di grande importanza. Da una casistica dell'Istituto dei Tumori, si è evidenziato un possibile ruolo del sistema immunitario nel ridurre la progressione dei tumori del colon retto. La presenza di linfociti (globuli bianchi specializzati a reagire contro le malattie) all'interno del tumore primario (asportato chirurgicamente) è risultata essere un fattore prognostico positivo. Nel corso degli ultimi tre anni è stato anche dimostrato che nel sangue dei pazienti affetti da questo tumore sono presenti dei linfociti capaci di vedere e distruggere in vitro le cellule tumorali che presentano determinate proteine, dette antigeni. In particolare il lavoro dei due gruppi ha consentito di individuare un nuovo bersaglio che le difese naturali (immuni) dei pazienti possono aggredire sulle cellule neoplastiche: la proteina detta survivina. Questa proteina è abbondantemente presente nelle cellule dei carcinomi colo-rettali, ma non nelle cellule normali, e rappresenta quindi un bersaglio specifico di terapia. E' infatti la survivina, come indica il nome, a permettere alle cellule di sopravvivere e proliferare. E' stato dimostrato che i linfociti dei pazienti possono riconoscere questa proteina e distruggere in vitro le cellule neoplastiche. A questo punto – ed è la novità di questo congresso – è stato deciso di passare alla fase clinica: non più in vitro, ma sui pazienti. E' stato perciò programmato uno studio clinico di vaccinazione nei pazienti con recidive localizzate non curabili con i farmaci tradizionali. A questi soggetti sarà somministrato un vaccino consistente in peptidi (frammenti di proteine) di survivina e di un altro antigene, il Cea (o antigene carcinoembrionale espresso dalle cellule tumorali) già in precedenza utilizzato. Il protocollo, approvato dal Comitato scientifico e dal Comitato etico dell'Istituto, verrà attivato tra poche settimane. Inizialmente prevede il trattamento di un piccolo gruppo di malati (15). Se i risultati saranno positivi, la vaccinazione verrà estesa ad un numero maggiore di pazienti.  
   
   
1° SETTIMANA NAZIONALE CONTRO L’IPERTENSIONE A TORINO UN CONVEGNO FA IL PUNTO LE STATISTICHE DICONO CHE IN PIEMONTE E A TORINO L’IPERTENSIONE REGISTRA PERCENTUALI RECORD E UNA PIÙ ALTA INCIDENZA DI ICTUS RISPETTO AL RESTO DEL PAESE  
 
Torino, 29 Novembre 2004 - Nell’ambito delle iniziative programmate per celebrare la Prima Settimana Nazionale contro l’Ipertensione, ha animato Torino sabato 27 Novembre, il Convegno: “Ipertensione Arteriosa e Decadimento Cognitivo”. L’incontro, che prevedeva la partecipazione di ca. 250 medici ed esperti, é stato organizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino, il Dipartimento di Medicina e Oncologia Sperimentale, il Centro Ipertensione Arteriosa dell’Ospedale San Vito, l’Azienda Sanitaria Ospedaliera San Giovanni di Torino e grazie all’incondizionato sostegno di Pfizer Italia. La campagna nazionale promossa quest’anno da Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa, Croce Rossa Italiana e Lega Italiana contro l’Ipertensione, vuole sensibilizzare classe medica e opinione pubblica sui più ricorrenti problemi legati all’ipertensione arteriosa e mettere in luce l’aspetto poco discusso, ma proprio per questo ancora più importante, del decadimento cognitivo e della demenza vascolare nei soggetti ipertesi. L’ipertensione arteriosa è una malattia cronica che determina danni a livello di diversi organi; in generale gli ipertesi hanno performance cognitive peggiori rispetto ai loro coetanei normotesi, principalmente nelle prove di memoria, attenzione e ragionamento astratto, e, anche se non tutti gli studi concordano, in quelle di percezione, abilità costruttive, flessibilità mentale e velocità psicomotoria. Numerosi studi longitudinali hanno dimostrato che l’ipertensione arteriosa in età adulta è un fattore predittivo di declino cognitivo in età avanzata e, grazie alla risonanza magnetica, è possibile già oggi rilevare i microinfarti riportati dalla sostanza bianca cerebrale in seguito agli scompensi arteriosi. Il deterioramento cognitivo non riguarda soltanto le alterazioni di memoria ma coinvolge: il linguaggio, la percezione, il pensiero astratto, la capacità di giudizio, l’attenzione e la pianificazione. Fra i dati discussi al Convegno, particolarmente significativo appare l’infausto primato registrato dal Piemonte, dove l’ipertensione riguarda ca. Il 40% degli individui fra i 30 e i 40 anni, con punte di oltre il 65% di soggetti con pressione a 140/90 e una più elevata incidenza di ictus nella città di Torino. Anche nel resto d’Italia però la percentuale degli ipertesi fra i 30 e i 40 anni è pericolosamente alta e in linea con quella degli altri Paesi europei, con ca. Il 30% di individui interessati dal fenomeno, e ben lontana dal quasi invidiabile 10-20% fatto registrare dagli Stati Uniti. Nel nostro Paese poi, il 38% degli individui (ca. 20 milioni di persone) soffre di ipertensione arteriosa, in oltre il 50% dei casi senza saperlo, che provoca ogni anno 216.000 casi di ictus, 90.000 casi di infarto e 183.000 casi di scompenso cardiaco. Le ricerche e gli studi presentati e discussi sabato a Torino con il folto simposio medico accreditato al Convegno, hanno avuto un seguito rivolto alla cittadinanza il giorno successivo, con un incontro aperto al pubblico. Segreteria Scientifica: Centro Ipertensione Arteriosa Prof. Franco Veglio T.011 6336937  
   
   
L'EUROPA COMBATTE LE NUOVE FORME DI TBC CHE SI STANNO DIFFONDENDO NELL'EX UNIONE SOVIETICA  
 
Bruxelles, 29 novembre 2004 - Il 22 novembre è stato inaugurato a Riga il primo centro antitubercolare europeo, destinato a combattere i nuovi ceppi della malattia resistenti ai farmaci. All'inaugurazione ufficiale della struttura, creata congiuntamente dalla Lettonia e dall'Oms (Organizzazione mondiale della Sanità), ha fatto seguito un seminario sulla situazione della tubercolosi nell'area baltica, in Russia e nel mondo. L'oms afferma che i casi di Tbc resistente ai farmaci stanno aumentando in modo preoccupante in molte aree del mondo, e in particolare nell'ex Unione sovietica. Estonia, Kazakistan, Lettonia, Lituania, Federazione russa e Usbekistan si collocano ora tra le prime dieci 'zone calde' mondiali della malattia, afferma l'Oms. Mentre la Tbc normale può essere curata con medicine che costano 7,50 euro, le medicine per i ceppi resistenti ai farmaci possono costare centinaia o anche migliaia di euro, e il trattamento può durare fino a 20 mesi invece dei normali 6. I nuovi ceppi di Tbc resistenti ai farmaci possono inoltre essere fatali, se al paziente non viene somministrata la giusta medicina. Secondo l'Oms, ogni anno circa 300.000 persone contraggono in tutto il mondo forme di Tbc resistenti ai farmaci, in particolare nell'Europa orientale e nell'Asia centrale; queste regioni sono inoltre in buona parte caratterizzate da elevati livelli di Hiv/aids, e i malati di Hiv/aids sono particolarmente esposti alla Tbc. 'C'è una grossa preoccupazione a proposito della Tbc e dell'Hiv. Il numero di persone colpite dalle due infezioni crescerà sensibilmente nell'Africa sub-sahariana, in Russia e nell'Europa dell'est, se [trattamenti più complessi non] diventano [più] largamente disponibili', ha spiegato il dottor Jack Chow, assistente del direttore generale per l'Hiv/aids nella Oms. 'E la Tbc resistente ai farmaci è anche estremamente grave se infetta persone già sieropositive'.  
   
   
VALUTATE DA UNA TAVOLA ROTONDA LE SFIDE DELLA RICERCA SULL'AIDS  
 
Bruxelles, 29 novembre 2004 - Abbiamo bisogno di una terapia spicciola per l'Hiv/aids: ben nota, alla portata di tutti e disponibile in ogni angolo del globo, ha detto il rappresentante di Médecins Sans Frontières (Msf), Ronny Zachariah, parlando ad una tavola rotonda della Commissione europea sulle sfide della ricerca su Hiv/aids. Tutti gli esperti presenti alla tavola rotonda, che si è svolta a Bruxelles il 24 novembre ed anticipava la giornata mondiale dell'Aids del 1° dicembre, hanno convenuto che la difficoltà di sviluppare un vaccino per l'Hiv resta una sfida enorme, ed è quindi vitale concentrarsi su strategie di prevenzione e di cura. 'Di certo l'Aids non è solo un grave problema, ma è anche un problema molto complesso', ha commentato il Dr Octavio Quintana-trias, direttore della direzione Sanità della Dg Ricerca. 'Delle soluzioni semplicistiche non funzionano e non esistono. Per cui anche nella ricerca dobbiamo sviluppare un approccio integrato. E questo significa fare ricerca sulle terapie e la prevenzione'. 'La sola soluzione del problema dell'Hiv/aids sta nella ricerca', ha aggiunto il Dr Quintana-trias. 'Ne sappiamo molto sulla malattia, ma ancora non abbastanza, e quello che abbiamo bisogno di imparare possiamo farlo solo attraverso la ricerca'. Secondo il Dr Quintana-trias, l'unica risposta è riunire in un grande consorzio tutti quelli che, nel mondo, stanno lavorando sull'Hiv/aids. Anche Michael Hoelscher, della cattedra di malattie infettive e medicina tropicale dell'università di Monaco, in Germania, ha convenuto che la lotta all'Hiv/aids richiede un approccio concertato. 'Tuttavia', ha aggiunto, 'la ricerca non è tutto. È importante non concentrare tutti gli sforzi sulla terapia, perché alla lunga non aiuta. Non dimenticate la prevenzione: è questo il messaggio che voglio trasmettere'. Secondo i dati delle Nazioni Unite, ogni minuto muoiono di Aids cinque persone, e si calcola che, attualmente, 40 milioni di persone convivano con il virus dell'Hiv/aids, di cui l'80% nell'Africa sub-sahariana. In Africa continuano a mancare i mezzi per proteggere le popolazioni ed evitare che contraggano la malattia. Specie nel caso delle donne della fascia d'età tra i 15 e i 24 anni. Secondo la Commissione, in certi paesi africani una donna incinta su quattro è sieropositiva. 'L'africa ha un bisogno disperato di strumenti di prevenzione contro l'Hiv/aids', ha detto Stefano Vella, direttore della ricerca e valutazione farmacologica presso l'istituto italiano della Sanità a Roma. 'L'hiv/aids non è solo un problema di sanità, ma anche un problema di sviluppo. I paesi africani sono economicamente devastati da questa malattia. Perfino la Cia ha descritto il virus dell'Aids come una minaccia per la sicurezza', ha aggiunto il Dr Vella. La Commissione europea è in prima linea nella lotta contro l'Hiv/aids, con progetti comuni di ricerca in Europa e in Africa finanziati nell'ambito sia del Quinto che del Sesto programma quadro. La strategia della Commissione è quella di sostenere programmi di ricerca pluriennali e concentrarsi sullo sviluppo di farmaci più sicuri o nuovi e sulle strategie preventive, come microbicidi e vaccini. I microbicidi sembrano essere il più promettente strumento potenziale per le donne, in quanto il loro uso non richiede che il partner ricorra a mezzi di protezione. Con il numero crescente di donne per le quali viene fatta una diagnosi di sieropositività, e visto che l'infezione si diffonde predominantemente per contatto sessuale, i microbicidi offriranno alle donne i mezzi per controllare la loro propria salute sessuale. I microbicidi sono gel o creme da applicare nella vagina o nel retto per neutralizzare il virus dell'Hiv durante i rapporti non protetti. Il Dr Vella ha tuttavia fatto notare che, come con i preservativi, il problema nel caso dei microbicidi è la loro accettazione. 'Avere gli strumenti non è abbastanza, abbiamo bisogno di informazione', ha detto, sottolineando che una delle aree chiave assenti nella prevenzione è la commercializzazione. Il Dr Zachariah si è detto d'accordo, dichiarando che oltre a condurre ricerche sulle strategie di mercato, l'Ue deve concentrarsi sulla ricerca operativa e la creazione di infrastrutture. 'Distribuire cure su vasta scala è una delle sfide principali. Inoltre, a breve, abbiamo anche bisogno di sviluppare nuovi e adattati strumenti di diagnosi e medicinali di facile assunzione, specie per i bambini, in quanto le terapie attuali sono troppo complesse', ha aggiunto. Finora non è stato sviluppato alcun vaccino per arrestare il progredire della malattia, e dei 15 trattamenti farmaceutici disponibili nemmeno uno è in grado di eliminare il virus dall'organismo. La terapia inoltre è costosa e complicata da somministrare, creando forti difficoltà nei paesi in via di sviluppo. La Commissione finanzierà la ricerca sulla resistenza ai farmaci, le terapie adeguate per i bambini, nuove classi di farmaci antiretrovirali, nuovi approcci e nuove strategie potenziali per progetti di ricerca altamente innovativi. La Commissione ripone anche forti speranze nel programma Edctp (European and Developing Countries Clinical Trials Partnership), il più vasto programma di trial clinici che si sia concentrato fino ad ora sull'Africa. Pur riconoscendo che ci vorrà molto tempo prima di scoprire un vaccino efficace contro l'Hiv/aids, ammesso che ci si arrivi, il Dr Vella ha plaudito all'impresa dell'Edctp. 'L'edctp è il primo esempio di azione multilaterale', ha detto. 'Siamo di fronte ad una fusione degli sforzi. È anche la prima volta che la ricerca sull'Hiv/aids è pilotata dagli africani: è una rivoluzione'. 'Tutti gli scienziati sanno quanti sforzi restano ancora da fare per dei futuri vaccini e microbicidi alla portata di tutti', ha concluso il Dr Quintana-trias. 'Lavorando fianco a fianco, concentrandosi sugli stessi obiettivi, la ricerca sarà la chiave del successo'. Infolink: http://www.Edctp.org  
   
   
BIOCHANNEL 2004 - ASHFORD (REGNO UNITO)  
 
Bruxelles, 29 novembre 2004 - Oltre 130 aziende dei settori farmaceutico, biotecnologico e agroalimentare parteciperanno a Biochannel 2004, che si svolgerà il 2 dicembre ad Ashford (Regno Unito). L'evento offrirà alle Pmi (Piccole e medie imprese) del Kent, Sussex, Surrey, Nord-pas-de-calais, Haute-normandie e Picardie la possibilità di incontrare le grandi multinazionali che stanno attivamente cercando nuovi fornitori e partner. Il programma di Biochannel 2004 prevede inoltre vari seminari, tra l'altro su: nuove tendenze nel finanziamento della biotecnologia; networking efficace; progetti con le grandi aziende farmaceutiche; protezione della proprietà intellettuale. Per ulteriori dettagli: Matt Baldwin Coast Communications Tel: +44 1233 721 597 Gsm: +44 7930 439 739 E-mail: matt@coastcommunications.Co.uk  
   
   
PUBBLICO E PRIVATO SOCIALE INSIEME PER LA SALUTE DI UN’ITALIA MULTIETNICA  
 
Milano, 29 Novembre 2004 – Oltre un milione e mezzo di stranieri, secondo i dati forniti dal Ministero degli Interni, risiede regolarmente in Italia. Di questi ben il 23% vive in Lombardia. Si tratta, in realta’, di cifre sottostimate, considerata la presenza nel nostro Paese di immigrati clandestini non registrati. E le conseguenze non possono che avere dei risvolti importanti dal punto di vista del sociale e sanitario se si pensa alle condizioni di scarsa igiene, promiscuita’ e marginalita’ sociale in cui queste persone si trovano costrette a vivere, insieme all’impossibilita’ di accedere alle strutture sanitarie pubbliche, che possono causare precarie condizioni di salute. Al fine di fornire un’assistenza adeguata, sul piano sanitario ma anche sociale, ai numerosi immigrati che vivono in Italia, presso il Centro Culturale Francescano Rosetum di Milano si e’ svolta la tavola rotonda “Medicina e societa’ multietnica: voci dalle istituzioni e dal privato sociale” promossa da Opera San Francesco (Osf) che dal 1959 rappresenta un punto di riferimento materiale e spirituale per chi ha bisogno di aiuto. Obiettivo dell’incontro: creare un confronto costruttivo e per sottolineare la necessita’ di una maggiore collaborazione tra pubblico e privato, per offrire risposte concrete in campo sanitario al mondo multietnico. All’appello lanciato da Padre Maurizio Annoni, Presidente Associazione Opera San Francesco per i Poveri, hanno risposto importanti Istituzioni locali e altre realta’ del mondo non profit. Da Bruno Ferrante, Prefetto di Milano a Marco Tosi, Direttore settore Esclusioni Sociali, Direzione generale Famiglia e solidarieta’ Sociale della Regione Lombardia. Da don Virginio Colmegna; Direttore Caritas Ambrosiana a Rosaria Rotondi, Assessore ai Servizi Sociali della Provincia di Milano. Presenti pure Roberto Calia, Responsabile Servizio Famiglia Asl Citta’ di Milano; Antonietta Cargnel, Direttore U.o. Ii divisione Malattie infettive Az. Osp. Luigi Sacco di Milano; Nicola Pasini, Responsabile settore Sanita’ Fondazione Ismu e Gian Guido Vecchi, giornalista del Corriere della Sera. L’opera San Francesco, che garantisce accoglienza e assistenza gratuite a tutti coloro che, indipendentemente da razza o nazionalita’, necessitano di pasti caldi, docce, cambi d’abito e biancheria, ma anche di visite mediche e dentistiche e in generale di assistenza sociale, si e’ fatta promotrice di fattive collaborazioni come quella condotta con la Asl Citta’ di Milano e l’azienda ospedaliera Luigi Sacco, nel settore delicato delle malattie sessualmente trasmesse. “Nel quadro generale di assistenza realizzato da Osf si inserisce con forza il fenomeno dell’immigrazione che e’ in costante aumento e influisce sulla realta’ socio-demografica del nostro Paese – afferma Padre Maurizio Annoni - Questa realta’, in parte governata da appositi meccanismi legislativi, chiede di dare risposte concrete a diversi bisogni, tra i quali, di primaria importanza, quello sanitario. E’ in questo campo che il privato sociale sa dimostrare spesso dinamismo e capacita’ di fronteggiare, a volte anche di prevenire, le richieste. E’ qui che deve entrare in atto un programma di cooperazione tra istituzioni e privato sociale, capace di dimostrarsi efficiente ed efficace nella effettiva soluzione dei problemi legati alla salute della popolazione immigrata”. E’ nato in questa direzione il progetto “sensibilizzazione e prevenzione dell’infezione da Hiv in immigrati clandestini extracomunitari non assistiti dal Sistema Sanitario Nazionale ed afferenti ad ambulatori assistenziali dell’area milanese”. La ricerca e’ stata condotta dalla Ii Divisione Malattie Infettive dell’az. Osp. “Luigi Sacco” su pazienti del Poliambulatorio Opera San Francesco, nell’ambito del “programma territoriale di prevenzione dell’Hiv” promosso dalla Asl Citta’ di Milano. “L’italia negli ultimi anni e’ sempre piu’ interessata da flussi migratori di popolazioni provenienti da Paesi in Via di Sviluppo, in particolare Africa subsahariana, America Latina e Sud-est asiatico, caratterizzati da un’elevata endemia di malattie a trasmissione sessuale (Mst). In questo scenario – ha sottolineato la dottoressa Antonietta Cargnel – l’obiettivo del progetto era quello di raccogliere dati epidemiologici riguardanti le malattie sessualmente trasmissibili e di raggiungere, con un intervento di educazione sanitaria mirato alla loro prevenzione, un campione di immigrati irregolari. Il programma, nell’arco di tre anni, ha arruolato 1041 soggetti (47% femmine, 53% uomini) provenienti da: Africa (56.2%), America Latina (19.1%), Est Europa (19.0%) ed Asia (5.7 %). Dallo studio, condotto tra il gennaio 2001 e giugno 2003, emerge che il fattore di rischio piu’ rappresentato e’ costituito dai rapporti sessuali non protetti. Infatti, la popolazione sessualmente attiva e’ l’86,5%, mentre la percentuale di chi fa uso abituale del condom e’ solo del 17,2%. Si e’ osservata una differente prevalenza complessiva di Mst nei due sessi (M>>f) e la maggior parte delle infezioni e’ risultata acquisita nel Paese d’origine. La prevalenza complessiva delle patologie valutate non e’ elevata (13,8%, con una prevalenza delle singole patologie compresa tra l’1 ed il 5%) anche se esistono delle importanti differenze nella distribuzione geografica delle varie infezioni, infatti, la maggior parte dei soggetti risultati positivi per Hivab, Hbsag o Hcvab e’ originaria dell’Africa occidentale; l’infezione luetica, invece, e’ piu’ frequente tra i soggetti provenienti dall’America Latina”. E ad intervenire sul tema immigrazione e’ anche il Prefetto di Milano, Bruno Ferrante: “bisogna cercare di comprendere il fenomeno dell’immigrazione non come fatto emergenziale ma strutturale quindi esistente nel mondo occidentale. Bisogna eludere le due utopie esistenti nella nostra cultura: la prima che basta erigere un muro per risolvere il problema immigrati, la seconda di chi ritiene che siamo tutti cittadini del mondo. Entrambe sono irrealizzabili. Coltivo pero’ alcune illusioni: che si possa parlare di immigrazione senza farne un problema di contrapposizione politica e che se ne possa parlarne come fatto non solo di pertinenza della polizia. In ogni caso c’e’ bisogno di integrazione non di assimilazione dello straniero. Gia’ dalla scuola c’e’ la necessita’ che ci siano docenti piu’ preparati ad accogliere i bambini stranieri ed integrarli con quelli italiani”. La scuola rappresenta solo il primo passaggio - sottolinea Nicola Pasini, settore Sanità Fondazione Ismu - bisogna sempre tener presente che cambia l’utenza perche’ gli immigrati hanno culture differenti tra loro, quindi esigenze diverse in termini di cultura, religione e stili di vita. Deve cambiare l’offerta dal punto di vista sia operativo che concettuale. La soluzione è rendere più stabile il network di diversi attori, affinche’ si prendano decisioni più efficaci, dove ci sia più cooperazione e meno conflitto”. Uno scenario che non si limita pero’ ai soli immigrati, ma che coinvolge direttamente la popolazione italiana, come conclude Don Virginio Colmegna, Direttore Caritas Ambrosiana: “si tratta di una problematica sempre piu’ urgente, come emerge dall’Osservatorio Regionale per l’integrazione e la multietnicita’ che abbiamo creato. Al fianco delle problematiche socio sanitarie legate all’immigrazione, che rappresenta un fenomeno in continua evoluzione, con una sempre piu’ forte presenza femminile, non dobbiamo dimenticare che la marginalita’ riguarda tutti. Valutare le condizioni di salute degli emarginati e’ importante per tutti i cittadini senza considerare il fatto che gli homeless non sono soltanto gli stranieri. Nei senza fissa dimora e’ in aumento la parte di italiani in eta’ adulta (soprattutto persona di mezza eta’). Cause principali di questa condizione sono perdita del lavoro, abbandono della famiglia e perdita dell’alloggio. Le malattie piu’ riscontrate in queste persone sono problemi respiratori, problemi legati all’alcol e alla droga e problemi legati alla salute mentale (psichiatria di confine), e disagio sociale. La domanda di salute del popolo della marginalita’ e’ un problema molto forte che riguarda la dignita’ della persona”. Ed e’ in questo scenario che si rende necessaria una maggiore sinergia tra istituzioni e privato sociale, al fine di ottimizzare le risorse disponibili nonché inutili dispendi di energie e di mezzi per assicurare a tutti il diritto alla salute.  
   
   
1500 TAXI E OLTRE 3000 AUTOMEZZI DECORATI DA 3M PER LA GIORNATA NAZIONALE DELLA COLLETTA ALIMENTARE  
 
Segrate, 29 novembre 2004 - A Milano e Roma l’iniziativa promossa dalla Fondazione Banco Alimentare viaggerà per le strade grazie alla partnership con 3M Italia. Oltre 4.500 mezzi (1.500 taxi e più di 3.000 furgoni che trasporteranno quanto raccolto) sono stati personalizzati, grazie all’applicazione di grafiche 3M Scotchprint Graphics, con la formichina simbolo della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare e il suo claim "Contro lo spreco, Contro la fame". Scopo dell’iniziativa "veicolata da 3M" è infatti quello di raccogliere, nella giornata del 27 di novembre, le eccedenze alimentari a favore dei poveri e degli emarginati del nostro Paese che, secondo alcune recenti rilevazioni, raggiungono quasi il 12% della popolazione italiana. 3M ha deciso di sostenere la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare mettendo a disposizione la propria tecnologia Scotchprint Graphics, una delle soluzioni più impattanti nel settore della grafica pubblicitaria e della comunicazione visiva. La possibilità, infatti, che Scotchprint Graphics offre di personalizzare i più svariati supporti (dai pavimenti alle pareti, dalle vetrate alle insegne, dagli aerei alle flotte, autobus e tram) con immagini e messaggi creativi, permette di amplificare ogni comunicazione con un benefico potenziamento di visibilità e riconoscibilità. "Anche quest’anno abbiamo deciso di appoggiare l’iniziativa promossa da Fondazione Banco Alimentare" dichiara Gianfranco De Gregorio – Direttore Comunicazione 3M Italia - "Abbiamo voluto però dare un sostegno concreto alla Giornata mettendo a disposizione la nostra speciale tecnologia che permette di sensibilizzare in maniera impattante e allargata anche un pubblico molto vasto. Scotchprint Graphics è un nuovo sistema di comunicazione che consente di essere creativi ed efficienti nello stesso tempo, amplificando al meglio ogni messaggio, sia quelli commerciali – come le campagna adv e gli slogan, sia quelli relativi a campagne di sensibilizzazione, come in questo caso ".  
   
   
SE LA SENTENZA DI TORINO ESAUTORA IL MEDICO DEL CALCIO  
 
 Firenze, 29 novembre 2004 - Il Tribunale di Torino ha condannato  a 1 anno e 10 mesi con la condizionale il collega della Juventus, dottor Riccardo Agricola, per “abuso di farmaci”, assolvendo l’amministratore delegato Antonio Giraudo. Senza alcun spirito polemico nei confronti della Magistratura e senza alcuna intenzione di entrare nel merito della sentenza di cui occorre peraltro attendere le motivazioni, la Libera Associazione dei Medici Italiani del Calcio (Lamica) ricorda tuttavia che si tratta soltanto di un giudizio di primo grado, suscettibile di essere corretto in appello. Esprime pertanto piena solidarietà al collega Agricola, professionista stimato e noto per la preparazione, la correttezza e il rispetto degli atleti. L’associazione ricorda inoltre il ruolo di avanguardia assunto nella battaglia contro il doping e l’azione condotta in questi anni in particolare per l’adozione di più severe procedure di controllo (test a sorpresa, analisi incrociate sangue/urine), poi effettivamente adottate dalla Federazione Italiana Gioco Calcio. Per quanto riguarda la problematica dell’“abuso di farmaci”, la formula, com’è del tutto evidente, non stabilisce alcun limite quantitativo al quale fare sicuro riferimento e nella sua apparente genericità compromette di fatto il potere discrezionale del medico, il solo a poter giudicare se in un determinato momento si possano o meno assumere certe sostanze e in quali dosi. In caso contrario, il medico si troverebbe paradossalmente esautorato e messo nell’impossibilità di esprimersi proprio sul terreno specialistico del quale è titolare. La Libera Associazione dei Medici Italiani del Calcio non può dunque che mettere in guardia da questa palese incongruenza che rischia, oltretutto, di rendere inefficace la stessa azione di vigilanza che il medico del calcio si è assunto.  
   
   
AL MOTORSHOW DI BOLOGNA TUTTI IN PISTA CON QUATTRORUOTE! QUATTRO GRANDI INIZIATIVE  
 
Rozzano, 29 novembre 2004 - Ancora più forte la presenza di Quattroruote al Motor Show per l'edizione 2004: per onorare il grande Salone bolognese, che si svolgerà dal 4 al 12 dicembre, la testata ha messo in cantiere quattro grandi iniziative. 1. Si chiama "Reality Drive" la prova di guida che si svolgerà sulla pista dell'ampio stand di Quattroruote, presso l'Area 44. Sugli 8.000 mq che ospiteranno il percorso di test, i visitatori potranno provare gratuitamente modelli recentissimi di vetture appena approdate nelle concessionarie: dal restyling della "147" alla concorrente bavarese "serie 1", dalla quinta generazione della "Golf" all'innovativa "C4", dalle piccole e pepate "C2", Modus" e "forfour" alla rinnovata "classe A" Mercedes. Affiancati dagli esperti del Centro di Guida Sicura Quattroruote, gli appassionati impareranno a controllare vetture potenti su un tracciato impegnativo perfezionando la tecnica di guida e riceveranno in omaggio il filmato della propria prova. Mentre a bordo della "Stilo Schumacher" guidata dai collaudatori della rivista, sarà possibile toccare con mano l'efficacia dell'Esp Bosch di ultima generazione. 2. Come immaginano l'auto di fine decennio i nostri migliori stilisti? Quattroruote getta uno sguardo al futuro collaborando con Promotor International all'allestimento de "L'auto che Verrà", un'importante rassegna che si svolgerà al Padiglione 21, in fianco all'Area 44. La mostra offrirà una visione d'insieme delle vetture del prossimo futuro, declinate dai più importanti designers secondo le più diverse filosofie. 3. Per garantire un costante aggiornamento sugli avvenimenti, come ogni anno la Redazione di Quattroruote si sposta sul campo per l'edizione di "Quattroruote Daily", quotidiano distribuito gratuitamente all'ingresso della manifestazione bolognese, che conterrà tutte le attività, le iniziative e le informazioni in diretta dal mondo del Motorshow. Notizie e novità in tempo reale saranno in linea anche su www.Quattroruote.it  4. Puntuale anche l'edizione di "Quattroruote Speciale Motorshow", 192 pagine di informazioni, approfondimenti ed emozioni, in edicola dal 30 novembre. Nella prima parte una vera e propria guida per non perdersi nulla della kermesse. Nella seconda lo show in senso più generale, con emozionanti impressioni di guida su Aston Martin "Vanquish S", Ferrari "F430", Ford "Tg", Lamborghini "Murciélago Roadster", Mercedes "Slr", Porsche "Carrera Gt", Saleen "S7". Con altre novità tra cui la storia della "Golf Gti" e un inedito ritratto di Valentino Rossi.  
   
   
CHEVROLET AL 29° MOTOR SHOW DI BOLOGNA AL SECONDO SALONE EUROPEO PER IMPORTANZA, IN MOSTRA LA GAMMA COMPLETA  
 
Bologna, 29 novembre 2004 - Al Motor Show di Bologna 2004 (4 – 12 Dicembre), secondo salone dell’auto europeo per importanza, Gm Daewoo Europe (Stand 5 – Padiglione 28) presenterà la gamma completa di modelli a marchio Chevrolet. Con più di 1,2 milioni di visitatori nel 2003, l’evento bolognese ha registrato la maggiore partecipazione di pubblico tra le analoghe manifestazioni annuali europee. Solo il Mondial de l’Automobile parigino, che si tiene ogni due anni, attira più visitatori. Bologna è particolarmente importante per Chevrolet in quanto l’Italia anche quest’anno rappresenta il principale mercato del marchio con oltre 26.000 veicoli immatricolati tra Gennaio ed Ottobre. Il quadro d’insieme dell’Europa dopo dieci mesi è davvero molto positivo: Gm Daewoo Europe si è confermata nuovamente tra le Case che sono cresciute maggiormente nel mercato del vecchio continente attestandosi a +45%, con immatricolazioni prossime alle 160.000 unità. E la tendenza positiva è confermata dalla previsione di raggiungere a fine anno le 190.000 unità. A conforto delle aspettative il fatto che una serie di fattori utili per la crescita hanno avuto bisogno di un po’ di tempo per maturare e dare i loro frutti. Ad esempio, il marchio è stato lanciato in alcuni importanti mercati – come la Turchia –all’inizio di quest’anno ed i nuovi prodotti sono stati introdotti solo nel corso del 2004. Infatti, la compatta Lacetti ha raggiunto gli showroom in primavera mentre per la Nubira Station Wagon si è dovuto attendere l’autunno. La Casa prevede un’ulteriore accelerazione con la presentazione di nuovi modelli, come la sportiva Kalos 3 porte, che verrà lanciata a Gennaio. Ulteriori opportunità di crescita, inoltre, deriveranno dall’introduzione a livello paneuropeo del marchio Chevrolet, a partire da Gennaio 2005. Paesi come la Turchia e l’Ucraina, nei quali Gm Daewoo ha commercializzato i propri prodotti con il marchio Chevrolet fin dall’inizio, sono oggi i mercati in cui si è registrata la più veloce crescita nei volumi di vendita.  
   
   
ALSTOM TRANSPORT ITALIA A BINARIA 2004  
 
Padova, 29 novembre 2004 - Dall’1 al 3 dicembre, presso Padovafiere, si svolgerà Binaria 2004, prima edizione dell’esposizione di tecnologie e infrastrutture dedicate alle strade ferrate e al trasporto urbano su rotaia (metropolitane e tram). Una vetrina ideale per Alstom per presentare al pubblico e alla stampa tutta la propria offerta in tema di soluzioni integrate per il trasporto ferroviario. Allo stand Alstom Italia (Pad. 5, corsia H, stand n. 260) sarà possibile infatti conoscere in dettaglio l’offerta del Gruppo in tema di: Sistemi di radio-telecomunicazioni; Sistemi di segnalamento e controllo; Sistemi di sicurezza; Infrastrutture. Lo stand, progettato con criteri che coniugano stile, tecnologia ed attenzione ai particolari, permetterà di avere una visione di dettaglio delle soluzioni tecnologiche globali che Alstom progetta e installa, e delle quali segue la costante gestione. Sistemi per il segnalamento e la diagnostica, soluzioni nel settore Safety & Security, una selezione dei sistemi progettati per le comunicazioni bordo treno e treno/terra e l’innovativa Smartway Met (Manovra Elettrica in Traversa) saranno i protagonisti dello stand. Completa la partecipazione Alstom a questa prima edizione di Binaria 2004 la presenza al convegno “Tecnologie innovative delle infrastrutture ferroviarie Av/ac e tradizionali”, organizzato da Rfi – Rete Ferroviaria Italiana in collaborazione con Cifi – Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani (sezione di Venezia), con un intervento dal titolo “Il blocco concentrato ed il bordo Ertms”, giovedì 2 dicembre (Sala convegni 8A – ore 10.00). Gli indirizzi della ricerca nel settore del trasporto su rotaia si stanno focalizzando da tempo sullo studio di dispositivi, tecnologie e sistemi completi a supporto di tutte le infrastrutture che ruotano attorno al treno: segnalamento, diagnostica, sicurezza e comunicazione. Alstom risponde a queste istanze con una gamma completa di prodotti e soluzioni tecnologicamente avanzati per la gestione ottimale e sicura del trasporto su rotaia. Particolare attenzione è posta alle soluzioni per la sicurezza. Alstom integra soluzioni per la sicurezza del trasporto, intesa come garanzia di funzionalità degli impianti (safety), e per la sicurezza del passeggero, intesa come protezione personale (security) in stazione, a bordo e in galleria. Le soluzioni Alstom nei settori safety e security si integrano per rispondere alle criticità attraverso il coordinamento del controllore di stazione multimediale (station media center) con la centrale di controllo. La sede bolognese di Alstom ha contribuito allo sviluppo di “Urbalis 300”, esclusivo sistema di segnalamento e controllo automatizzato dei treni. Il sistema controlla il movimento dei treni, ne garantisce la sicurezza e dirige le operazioni su tutta la linea, ottimizzando le risorse della rete e permettendo maggiore sicurezza nella gestione di più treni contemporaneamente. Alstom Transport ha tra i propri punti di eccellenza l’implementazione del sistema di segnalamento europeo Ertms (European Railway Traffic Management System) su alcune linee ad Alta Velocità europee, che garantisce l’interoperabilità dei sistemi su standard comuni europei. Il Centro Operativo di Controllo si avvale di dispositivi di controllo e monitoraggio in grado di verificare in tempo reale l'efficienza e la sicurezza degli impianti ferroviari. Il customer service Alstom può collegarsi in remoto agli impianti e fornire supporto in tempo reale agli operatori di manutenzione nella gestione di guasti ed emergenze. La nuova Smartway Met, Manovra Elettrica in Traversa, progettata da Alstom, fornisce un totale controllo del sistema deviatoio e grazie alla propria struttura può essere utilizzata su qualsiasi tipo di linea ferroviaria, comprese le nuove linee ad alta velocità di recente realizzazione. La struttura della nuova Met Alstom permette un ingombro assolutamente contenuto poiché rientra nella geometria di posa del binario, con notevoli vantaggi nei casi di spazio scarso quali gallerie, viadotti o stazioni. La cassa di manovra Alstom è progettata in modo tale da ridurre sensibilmente l’impatto sull’ambiente. Alstom ha firmato un accordo quadro con Banverket, divisione infrastrutture della rete ferroviaria svedese, per la fornitura continua di casse di manovra fino al 2011. Presso lo stand sarà possibile verificare il funzionamento della Smartway Met Alstom grazie ad un esemplare esposto, un video illustrativo e a un pannello informativo, con le caratteristiche tecniche.  
   
   
UNA FIERA A 5 STELLE PER IL QUINTO ANNO CONSECUTIVO SI CONCLUDONO POSITIVAMENTE LE MANIFESTAZIONI TERMOIDRAULICA CLIMA BARI E BAGNO SHOW  
 
Bari, 29 novembre 2004 - Si sono concluse domenica 21 novembre le fiere specializzate Termoidraulica Clima Bari e Bagno Show, che, replicando il successo delle precedenti edizioni, hanno richiamato alla Fiera del Levante migliaia di visitatori desiderosi di conoscere le ultime novità di un settore che si rivela sempre più vivace. “L’edizione 2004 – dichiara Emilio Bianchi, Project Manager dell’evento - si è chiusa con due importanti risultati: la soddisfazione degli espositori, che hanno potuto constatare la crescita professionale del pubblico, e la soddisfazione dei visitatori, che hanno potuto trovare in fiera le risposte alle loro quotidiane necessità oltre alle novità proposte dalle principali aziende del settore.” La quinta edizione delle due manifestazioni specializzate ha raccolto consensi unanimi da parte degli espositori: “Siamo molto soddisfatti dell’esito della fiera – afferma Marco Rossi, Responsabile ufficio eventi di Immergas, espositore - abbiamo investito molto in questa manifestazione e siamo contenti di aver ottenuto un grande ritorno. I contatti sono stati ottimi sia dal punto di vista quantitativo - il secondo giorno hanno visitato il nostro stand più di 1600 persone - sia da quello qualitativo. Direi che questa edizione è stata migliore delle precedenti e si è rivelata un’ottima occasione per fidelizzare contatti già in essere e per trovarne di nuovi” Gli fa eco Massimo Lucchese, Responsabile commerciale di Idea Group, espositore di Bagno Show: “Siamo soddisfatti dell’esito della fiera, la qualità dei visitatori ci sembra più alta rispetto alle precedenti edizioni, soprattutto perché è aumentato il numero degli installatori, un pubblico che, dal nostro punto di vista, è di maggior interesse. Anche la parte espositiva ha mantenuto un livello piuttosto elevato dato che si sono presentati anche i grandi nomi del settore.” Gli oltre 12.000 professionisti che hanno popolato i padiglioni della fiera – numerosi i gruppi di installatori provenienti da varie località del Sud Italia, quali Cosenza, Benevento, Napoli, Matera, Taranto - sono stati stimolati da diverse iniziative didattico - formative, quali convegni tecnici, incontri tecnico-culturali, mostre e rappresentazioni. “La necessità di aggiornamento e informazione – continua Emilio Bianchi - è sempre più sentita da parte dei professionisti del settore e viene interpretata, a ragione, come uno strumento per potenziare il proprio business. La fiera Termoidraulica Clima Bari e Bagno Show diventa un contenitore di informazioni da cui attingere a proprio piacimento e bisogno”. I professionisti del settore possono già segnare in calendario la prossima edizione dell’evento – 18/20 novembre 2005 – a cui Senaf sta già lavorando con la promessa di replicare gli ottimi risultati di quest’anno. Termoidraulica Clima Bari e Bagno Show Bari 2005.  
   
   
ELECTRONICA2004 SI E’ CHIUSA CON SUCCESSO: OLTRE 3MILA ESPOSITORI E 75MILA VISITATORI. BUONA ANCHE LA PRESENZA DELL’ITALIA CON 102 AZIENDE  
 
Verona, 29 novembre 2004 – Ha chiuso i battenti con successo il 12 novembre scorso la Xxi edizione di Electronica2004, il salone internazionale per componenti e assiemi elettronici di Monaco di Baviera. Anche quest’anno durante i quattro giorni della manifestazione, Electronica si è confermata come il luogo privilegiato d’incontro per gli operatori dell’industria elettronica internazionale, registrando 3.017 espositori (+0,4% rispetto al 2002), provenienti da 48 Paesi e 75mila visitatori. L’italia è stata rappresentata da 102 aziende, attestandosi all’ottavo posto nella classifica degli espositori, dopo la Svizzera (117), Hong Kong (118), gli Stati Uniti (179), la Gran Bretagna (181), la Cina (183), Taiwan (301) e la Germania (al primo posto con 1.281 espositori). A fronte di un lieve calo dei visitatori (-2,5% rispetto al 2002), Electronica 2004 si è distinta per la maggiore internazionalità e qualità di espositori e di pubblico. <­<­I risultati che abbiamo raggiunto – afferma Klaus Dittrich, Amministratore Delegato di Messe München Gmbh – hanno superato le nostre aspettative. Il 57,5% degli espositori e il 42% dei visitatori era, infatti, straniero. Quest’anno, inoltre, particolarmente numerosa è stata l’affluenza di visitatori provenienti dall’Europa dell’Est, dalla Russia e dagli Stati Uniti>>. Espositori e visitatori si sono dimostrati molto soddisfatti della qualità di questa edizione di Electronica: i dati raccolti parlano, infatti, di un target di pubblico quanto mai centrato, rappresentato per il 99% da visitatori qualificati provenienti dal settore dell’elettronica. Di questi, l’86% (51% nel 2002) risulta occupare posizioni manageriali all’interno dell’azienda e il 55% (21% nel 2002) ricopre un ruolo dirigenziale. Risulta, inoltre, cresciuto il numero di visitatori provenienti dall’elettronica industriale, che ha costituito il 49% del totale rispetto al 39% nel 2002. Anche l’affluenza di visitatori provenienti dall’elettronica applicata al settore automotive è nettamente aumentata, attestandosi intorno all’11%. L’arma vincente di Electronica 2004 è stato il focus sulle applicazioni. Particolare successo hanno riscosso lo User Forum “Automotive Innovation” e il congresso “Intelligent software management for error free automotive electronics”, che hanno registrato una grande affluenza di pubblico. Il mercato dell’elettronica applicata all’automotive, infatti, si è rivelato in forte crescita, specialmente per i semiconduttori. Anche lo User Forum sui sistemi microelettromeccanici (Mems) e l’Embedded in Munich Arena hanno ricevuto un’attenzione particolare. Molto seguita è stata anche la “Embedded in Munich Conference”, la conferenza tecnica sui sistemi integrati tenutasi presso l’International Congress Munich (Icm). Infine, grande interesse hanno suscitato anche le applicazioni legate alle tecnologie wireless, che sono state oggetto del “Wireless Congress 2004: Systems and Applications” (tenutosi, per la sua seconda edizione, presso l’International Congress Munich) e dello User Forum “Wireless Commmunications”. Durante il Wireless Congress sono state presentate, infatti, le ultime novità tecniche e le tendenze di mercato relative alle aree Bluetooth, Zigbee, Rfid, Wimax, Uwb e 3G/4g. In particolare, si è parlato delle tecnologie amiche e della “home awareness”, ovvero del controllo a distanza di ciò che succede nella nostra abitazione. Tra i vari sistemi di trasmissione wireless la radio tecnologia denominata Zigbee è risultata essere quella che, più di ogni altra, si presta a un utilizzo di questo tipo, proponendosi come aiuto concreto per la gestione della casa: attraverso una rete di sensori e attuatori Zigbee è possibile, infatti, controllare e monitorare a distanza particolari funzioni all’interno di abitazioni o di interi edifici. Le sue funzioni permettono, per esempio, di controllare l’accensione della luce e degli elettrodomestici, l’apertura o chiusura di infissi e porte di sicurezza, il monitoraggio in tempo reale di pazienti che necessitano di un’assistenza continua. Questa tecnologia verrà sperimentata ufficialmente nel 2005, con l’implementazione del primo progetto pilota. Per 2006 si prevede una crescita del mercato Zigbee proprio nel settore delle applicazioni automatiche per le abitazioni e per il 2008 si prevede una vendita di 150milioni di chipset per Zigbee. A Elecronica2004 va, infine, il merito di aver dedicato un’ampia discussione sulle direttive europee rivolte al settore dell’elettronica per la salvaguardia dell’ambiente, argomento che coinvolge trasversalmente tutte le categorie che hanno partecipato a questo grande evento. Gli esperti del mondo industriale e le associazioni si sono riunite per discutere l’attuabilità della richiesta di eliminare le sostanze nocive dai prodotti elettronici. Entro luglio 2006, infatti, dovranno essere improrogabilmente attuate le regole anticipate a gennaio 2003 con la Direttiva Europea denominata Rohs (2002/95/Ec ), sulla limitazione dell’uso di alcune sostanze pericolose in apparecchiature elettriche ed elettroniche. A questo tema importante è stato dedicato il dibattito “The Rohs Directive and Its Effects on the Electronic Supply Chain”, che si è tenuto il 10 novembre scorso presso l’International Congress Munich (Icm). La prossima edizione di Electronica avrà luogo dal 14 al 17 novembre 2006 presso il Centro Fieristico di Monaco di Baviera.  
   
   
CHIUSO A GENOVA ABCD: SUCCESSO DI PUBBLICO E APPREZZAMENTO PER LA NUOVA FORMULA FIERISTICA ANNUNCIATA LA CREAZIONE DI UN GRUPPO DI LAVORO DA PARTE DI CRUI, AICA E SIEL PER MONITORARE COSTANTEMENTE LA QUALITÀ DELL’E-LEARNING UNIVERSITARIO  
 
Genova, 29 Novembre 2004 - Didattica e ricerca, offerta formativa, viaggi d’istruzione, editoria e ristorazione scolastica: oltre 16.000 visitatori hanno affollato dal 25 novembre per tre giorni i padiglioni della Fiera di Genova per visitare Abcd - Scuola, Formazione, Ricerca e Impresa, la prima edizione di una manifestazione che ha inteso riunire, per la prima volta in Italia, tutti i protagonisti del mondo dell’education presentando, in un unico appuntamento, l’intera offerta di strumenti, tecnologie, servizi, metodologie e opportunità per il mondo della scuola. Circa 8mila (con un incremento di oltre il 30% rispetto all’ultima edizione)i visitatori di Ted, il Salone delle tecnologie multimediali ad ingresso riservato esclusivamente agli operatori professionali, e più di ottomila gli studenti che hanno visitatoIn-formazione – Il Salone di Orientamento per la scuola superiore, stimate in circa settemila le presenze a Bts, la Borsa del Turismo Scolastico. Numeri che fotografano il successo di un format fieristico molto apprezzato da espositori e visitatori. Nella giornata di oggi, nell’ambito della Borsa del Turismo Scolasticosi è svolto un convegno patrocinato dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e organizzato dal Touring Club Italiano, dal titolo “La classe in viaggio. Scelte di qualità per il turismo scolastico”. Iltouring Club Italiano ha diffuso i risultati di un’indagine sul livello di qualità dell’offerta nel mercato del turismo scolastico; la ricerca ha preso in esame un campione di circa 100 tra tour operator e agenzie di viaggio specializzati sparsi sul territorio nazionale, con il duplice obiettivo di verificare il ruolo del fattore qualità (possibilmente certificata) nella scelta dei fornitori (strutture ricettive e vettori) e di definire le linee guida per un’offerta di turismo scolastico di qualità . Solo il 25% del campione ha affermato di essersi dotato di almeno un sistema di certificazione(lo standard di gestione di qualità Iso 9001). Il dato più rilevante, tuttavia, è rappresentato dal 75% di aziende non certificate le quali, quasi in tre casi su quattro, hanno assicurato di non avere alcuna intenzione di intraprendere un qualunque percorso di certificazione. I soggetti interpellati hanno cioè manifestato uno scarso interesse verso l’argomento e, quanto ai sistemi di gestione, hanno dichiarato di affidarsi all’esperienza maturata attraverso anni di attività, piuttosto che adeguarsi a standard predefiniti. Per quanto riguarda la scelta dei fornitori, una piccolissima minoranza ha dichiarato di utilizzare il criterio della certificazione come elemento di selezione (5%). La restante parte del campione è risultata più orientata a privilegiare un conveniente rapporto qualità/prezzo (29%), oppure ad affidarsi alla serietà degli interlocutori, fondata su rapporti di lavoro consolidati e verificati nel tempo (66%). In sintesi è stata dunque riscontrata una sensibilità ancora poco orientata a creare una catena del valore, che sappia coinvolgere nel processo di miglioramento tutti i segmenti della filiera. Anche se nel 75% dei casi le istituzioni scolastiche dimostrano di riconoscere e apprezzare un’offerta qualitativamente elevata, poi agli effetti pratici la scelta di un viaggio d’istruzione non ricade su soluzioni di medio-alto livello; intervengono infatti 2 fattori che più di tutti condizionano: il prezzo e la sicurezza, connessa cioè al problema delle responsabilità degli insegnanti accompagnatori. Nel tentativo di individuare dei criteri minimi per un sistema di qualità del turismo scolastico, il Touring Club Italiano ha avanzato delle proposte indirizzate all’integrazione degli attori sul territorio: occorre far seder ad un unico tavolo tutti gli attori locali del settore turistico (enti locali, Camere di Commercio, associazioni di categoria, operatori, etc…) per lavorare sulla costituzione del sistema, definendo ruoli, strategie, obiettivi, azioni, visione comune per il turismo scolastico. Se gli albergatori o i vettori di trasporto si impegnano nella costituzione di sistemi di gestione ambientale, le istituzioni locali devono agire per produrre dei vantaggi a chi si certifica o registra. In quest’ottica assume allora un ruolo rilevante la sostenibilità della destinazione turistica, che si manifesta non solo attraverso il livello più elevato di qualità del territorio, ma attraverso l’applicazione di una serie di strumenti per la promozione e la valorizzazione di esperienze sostenibili. Particolarmente apprezzati in questi giorni i workshop della Fondazione Crui per celebrare i successi delle iniziative avviate con Campusone, il progetto sperimentale triennale (2001-2004) rivolto in modo specifico ai nuovi corsi di laurea per sostenere e diffondere l’innovazione tecnologica e formativa conseguente alla riforma didattica universitaria. Tali workshop hanno voluto coprire tre aree chiave per il successo del sistema universitario: l’uso della didattica per una maggiore conoscenza informatica, l’uso delle tecnologie per una nuova didattica, l’uso delle tecnologie di supporto per il miglioramento della stessa università. E’ stato infine sottolineato il contributo che le università possono dare alla progettazione di un’offerta formativa che unisca allo stesso tempo cultura informatica e competenze utili per migliorare la competitività individuale sul mercato del lavoro. Crui (Conferenza dei Rettori), Aica (Associazione per il Calocol,o Automatico) e Siel (Società Italiana E-learning) hanno poi annunciato la creazione di un gruppo di lavoro congiunto per monitorare costantemente la qualità dell’e-learning universitario. “Educare alla sostenibilità”è stato il tema di un convegno organizzato dalla Fondazione Eni Enrico Mattei. I diversi interventi hanno cercato di estrapolare il problema dello sviluppo sostenibile dall’ambito ambientale per rapportarlo anche a dimensioni sociali, culturali, politiche ed economiche. Lo scrittore Carlo Grande ha parlato di comunicazione sostenibile, stigmatizzando la tendenza ad “umanizzare” gli eventi climatici o la stessa natura e invitando ad utilizzare film e romanzi per una più efficace divulgazione scientifica. Daniela Minetta, Dirigente della Regione Liguria, ha sottolineato la necessità di evitare il lancio di allarmi eccessivi e di lavorare invece su stili di vita che “si imparano facendo”. Valeria Magrini di Unicoop ha sottolineato il ruolo strategico delle imprese nel disegnare i confini di uno sviluppo eco-sostenibile mentre Boris Zobel, del Consorzio Pracatinat ha posto l’accento sul bisogno di rivoluzionare il nostro approccio culturale alla sostenibilità . Antonio Navarra ha infine paragonato la sostenibilità ad un laboratorio permanente per fare i conti sulla convivenza, un luogo in cui valori e virtù siano tentativamente realizzati. I 350 ragazzi provenienti da 25 Nazioni riuniti a Gemun 2004, la simulazione dell’assemblea Onu hanno votato, dopo tre intense giornate di lavori, quattro risoluzioni finali. Tra le richieste più interessanti la costituzione di una nuova commissione delle Nazioni Unite per il controllo delle misure di sicurezza poste in essere dai diversi Paesi contro il terrorismo, la condanna dei Paesi che si rifiutano di distruggere le coltivazioni di piante destinate al mercato degli stupefacenti, l’appello per una collaborazione internazionale nelle aree interessate da conflitti per assicurare ad ogni bambino l’assistenza medica, l’istruzione primaria, un’adeguata alimentazione e i sistemi di prevenzione e cura dell’Aids.  
   
   
CON IL VIA LIBERA ALL’INIZIO DEI LAVORI DI AMPLIAMENTO DI MARINA PARTE LO SVILUPPO DEL QUARTIERE FIERISTICO GENOVESE E DEL SALONE NAUTICO INTERNAZIONALE  
 
 Genova, 29 novembre 2004 - “Con l’affidamento dei lavori di ampliamento della Marina annunciato oggi dall’Autorità Portuale – hanno dichiarato Franco Gattorno, presidente di Fiera di Genova Spa e Roberto Urbani, amministratore delegato - si realizza un’opera indispensabile per il potenziamento del quartiere fieristico e per la leadership del Salone Nautico Internazionale. Siamo consapevoli della complessità dell’opera e della corsa contro il tempo che ha consentito in soli tre anni – un record rispetto alla media nazionale - di completare l’iter dalla progettazione all’inizio dei lavori. Il Ministero delle Infrastrutture, come ha più volte dichiarato a Genova lo stesso Ministro Lunardi, l’Autorità Portuale e tutte le istituzioni cittadine hanno compreso la strategicità dell’ampliamento e la sua assoluta necessità per qualificare il Salone e rispondere alle esigenze di un comparto industriale del Paese che merita una straordinaria attenzione ”. Già dal prossimo Salone Nautico si potrà disporre infatti di un maggior numero di posti barca – destinati ad ospitare maxi-yacht - rispetto ai 150 attuali predisponendo delle soluzioni ad hoc per quanto riguarda i pontili e gli allestimenti, per l’edizione 2006 saranno completate le opere marittime e si potrà partire con l’infrastrutturazione definitiva che porterà a 600 l’offerta complessiva di posti barca . Con una dotazione di questa rilevanza il quartiere fieristico genovese sarà l’unico al mondo a poter offrire senza soluzioni di continuità una superficie di oltre trecentomila metri quadrati in un contesto scenografico unico e con una diversificazione tipologica di aree - padiglioni al coperto, aree all’aperto, una tensostruttura da novemila metri quadrati e una marina da 600 posti – che consentirà una molteplicità di funzioni e di allestimenti diversi. A due anni di distanza dalla trasformazione in società per azioni e a poco più di un anno e mezzo dall’approvazione del piano industriale, per la Fiera di Genova si apre così una stagione intensa con l’apertura di diversi e importanti cantieri. Si partirà in primavera con i lavori di riqualificazione di piazzale Kennedy per proseguire con l’affidamento dei lavori, la demolizione e la ricostruzione del padiglione B e con le opere di riconversione dell’edificio Ansaldo che sarà trasformato in albergo a quattro stelle con centro congressi.  
   
   
GRANDE INTERESSE PER IL VINITALY CHINA, A SHANGHAI VINO E PRODOTTI MADE IN ITALY, E’ L’ANNO DEL DRAGONE  
 
Shanghai, 29 novembre 2004 - Un mercato del vino in crescita del 20-30% annuo, di dimensioni ridotte, per ora, in quantità, ma interessanti in valore, soprattutto nelle aree metropolitane, dove si può ipotizzare ragionevolmente che vi sarà un boom nei prossimi anni. Turismo, cultura, territorio, gastronomia e prodotti tipici made in Italy sono gli ambasciatori a cui spetta il ruolo di potenziare un appeal per l’Italia già consolidato. E’ la fotografia che emerge valutando i dati e ascoltando i pareri degli espositori - oltre 160 in totale - della sesta edizione di Vinitaly China, che ha chiuso il 26 novembre, con una grande degustazione di Brunello di Montalcino, la sei giorni dedicata al wine & food tricolore a Pechino e Shanghai, organizzata da Veronafiere in collaborazione con l’Ice (Istituto nazionale per il commercio estero), Progetto Origine e lo Shanghai International Exhibition Corporation. Ne è convinto Massimo Tuzzi, export manager della Zonin, azienda leader che detiene il 6% del mercato del vino italiano in Cina (circa 1.5 milioni di bottiglie e un valore difficilmente quantificabile per i complessi sistemi di statistica in uso nella Repubblica Popolare Cinese, ma ben al di sopra comunque dei 3 milioni di euro), che ora, dopo avere già tre qualificati importatori sia su Pechino che nella zona di Shanghai, sta «iniziando a prendere in considerazione l’idea di una joint-venture a livello distributivo». Un modo per prepararsi al meglio nella previsione che la middle class cinese elevi il proprio reddito e quindi nel paniere delle famiglie entri anche la bottiglia di vino. Un dato significativo, secondo la ricerca Nomisma-vinitaly del 2003 sul mercato del vino nel mondo, è rappresentata dai canali distributivi. Il 37% delle vendite complessive di vino in Cina passa infatti dai super-ipermercati, il 13,4% dai negozi alimentari e il 9% dai negozi specializzati, mentre il 40% dalla ristorazione e wine bar. Sulle tipologie il produttore Carlo Pasqua ha le idee chiare: «Presentiamo la linea dei vini autoctoni, quali Valpolicella, Sangiovese in purezza, Amarone. L’area di Shanghai», sottolinea, «grazie anche al grande porto industriale, rappresenta per noi un mercato molto interessante, da conoscere e valutare con attenzione per gli sviluppi che si possono creare». L’azienda toscana Guicciardini Strozzi, che festeggia i mille e dieci anni di attività (984 – 2004), ha partecipato alla prima edizione del ’98 e a quella di quest’anno di Vinitaly China trovando, come afferma la produttrice Natalia Strozzi, «una notevole differenza nella conoscenza dei vini da parte delle persone presenti alla manifestazione, anche se per ora non vi è un pubblico numeroso ancora informato. La Cina, attualmente, è nella situazione nella quale si trovava il mercato russo sei anni fa. Ora, la Russia ha una grande ed importante cultura del vino che difficilmente era ipotizzabile dieci anni or sono». Non solo vino, per conquistare il gusto dei cinesi. Lo hanno compreso bene all’Ersac della Campania, l’ente per la promozione del settore agroalimentare, presieduto da Raffaele Beato, sempre presente con Veronafiere-vinitaly in Cina, che nella giornata odierna ha proposto, innaffiandoli con Fiano di Avellino e Greco di Tufo, i migliori prodotti delle 40 aziende espositrici, provenienti dall’ampio «paniere di qualità» che conta ben 311 prodotti certificati. «Abbiamo riscosso un grande successo ed avuto una grande attenzione», evidenzia Beato, «anche legandoci molto ai nostri più caratteristici luoghi del turismo, da Pompei ad Amalfi, dei quali i cinesi subiscono il grande fascino». Che l’abbinamento col turismo sia una carta vincente, lo sottolinea l’assessore al Turismo della Regione Veneto, Floriano Prà, intervenuto alla degustazione di pregiati vini veneti. «Vinitaly ci sta aprendo mercati molto interessanti ed i prodotti agroalimentari rappresentano ormai una grande opportunità per attrarre i flussi qualificati del turismo internazionale», afferma l’assessore. «La Regione Veneto ha da tempo diversificato l’offerta turistica, puntando proprio sulla valorizzazione delle singole peculiarità, dal congressuale al turismo enogastronomico». «La visita dell’assessore Prà è particolarmente significativa, perché rappresenta un rapporto con la Regione Veneto che rafforza e avvalora il legame istituzionale con la Cina», commenta Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere. «Siamo anche noi convinti che promuovere il made in Italy sia un lavoro da interconnettere sempre di più col sistema regione e paese sui mercati mondiali».  
   
   
CONVEGNO IN VIDEOSTREAMING LUNEDI' 29 AL SIA DI RIMINI “IL CAMERIERE DI RISTORANTE, IL CAMERIERE D’ALBERGO : IL CUORE DELL’OSPITALITÀ” AL SALONE INTERNAZIONALE DELL’ATTREZZATURA ALBERGHIERA  
 
Rimini, 29 novembre 2004 - “E’ il momento di cominciare a formare un nuovo esercito di camerieri moderni, di persone che non solo “portano i piatti” ma capaci, per cultura e formazione, di suggerire, commentare e servire sapori, prodotti e vini. Camerieri che consigliano, descrivono, decidono, … prendono la comanda. Camerieri parlanti”. Il cameriere è la figura più importante per il settore della ristorazione, il servizio è il cuore dell’ospitalità. Nella tavola rotonda si cercherà di dare risposte al paradigma del cameriere muto e del cameriere parlante; alla distinzione tra i diversi tipi di ristorazione, il cameriere di ristorante e il cameriere di albergo; alla necessità di una nuova definizione, di un nuovo nome per il cameriere. Verrà inoltre presentato il “Il Manuale del cameriere parlante”, realizzato da Trademark Italia per la Scuola Regionale di Ristorazione della Romagna. Programma dei lavori : ore 14,30 – 17,30 : Prima parte : il manuale del cameriere parlante Presentazione di : Aureliano Bonini, presidente Trademark Italia, Lubiano Montaguti, resp. Scuola Regionale di Ristorazione della Romagna Commento di : Umberto Girando, Ristorante La Pergola Cavalieri Hilton, Roma, Luciano Racca, Grand Hotel Villa Serbelloni, Bellagio, Andrea Bertelli, Hotel Michelangelo, Riccione. Seconda parte : il cameriere cuore dell’ ospitalità Modera e conduce: Carlo Cambi, giornalista “Viaggi La Repubblica”. Comunicazioni di: Giuseppe Pezzotti, docente Cornell University, Usa, Marco Mussoni, direttore Confcommercio Rimini, Massimo Fossati, segretario Ust-cisl Rimini, Iole Pelliccioni, preside Ipssar Riccione, Giovanna Ubalducci, Assessore alla Formazione del Comune di Cattolica, Massimo Pironi, Assessore alla Formazione Provincia di Rimini. Conclusioni : Andrea Gnassi, presidente Commissione Cultura, Turismo della Regione Emilia Romagna Durante la Tavola Rotonda, verrà presentato il videoricettario ed il collegamento in videostreaming sul sito www.Scuolaturismo.org  alla Cornell University- Ithaca (N.y.) Usa, alle Scuole Regionali di Ristorazione di Cesenatico e di Serramazzoni, agli Ipssar di Riccione, Forlimpopoli, Cervia e Castel S.pietro Terme.  
   
   
MACEF, LA GRANDE MOSTRA INTERNAZIONALE DELLA CASA, SI TERRÀ A GENNAIO DAL 21 AL 24 SETTEMBRE  
 
Milano, 29 novembre 2004 - Macef, la grande mostra internazionale della casa, si terrà a Milano dal 21 al 24 Gennaio 2005. Attesi in fiera non meno di 3.500 espositori, il 25% dei quali esteri. Per quattro giorni dentro Fiera Milano si incontreranno il meglio dell'offerta di oggettistica per lo scenario domestico - prodotti per la tavola e la cucina, la decorazione, il tessile; gioielleria, bigiotteria e accessori moda, regalo e complementi d'arredo - con il meglio in fatto di attori della filiera della distribuzione (grossisti, buyer, grande distribuzione, dettaglio specializzato) ai quali come di consueto si aggiunge la community del progetto, e cioè architetti, interior designer, arredatori e giornalisti. Clou di Macef Gennaio 2005 sarà il progetto legato alla sostenibilità ambientale, cioè all'uso intelligente dei materiali. L'argomento è da anni all'ordine del giorno delle forze politiche ed economiche dei paesi occidentali. In Italia, in particolare, con la finalità di perseguire il recupero e il riciclaggio dei rifiuti, è stato emanato dal ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio, di concerto con il ministero delle Attività produttive e con il ministero della Salute, il Decreto 8 maggio 3003 n. 2003 ("Norme affinché gli uffici pubblici e le società a prevalente capitale pubblico coprano il fabbisogno annuale di manufatti e beni con una quota di prodotti ottenuti dal materiale riciclato nella misura non inferiore al 30% del fabbisogno medesimo"). In questo Decreto è istituito il Repertorio del Riciclaggio all'interno del quale sono presenti diverse categorie di prodotti, ottenuti con materiale riciclato, tra cui arredo per interno, complementi d'arredo, accessori bagno, articoli per l'igiene e cancelleria. Le aziende presenti a Macef, la cui offerta merceologica spazia in larga misura dentro queste categorie, sono quindi fra i soggetti che possono contribuire al miglioramento della qualità ambientale, progettando prodotti più efficienti sotto questo aspetto. Macef interviene su questa tematica in tre distinti momenti, fra loro coordinati, che formano un vero e proprio progetto-ambiente: Un convegno dedicato alla produzione con materiali di riciclo, in collaborazione con l'Adi, Associazione per il disegno industriale. Un evento espositivo e promozionale organizzato in collaborazione con Matrec (prima banca dati di eco-design online) e Material Connexion (primo centro italiano di documentazione e ricerca sui materiali innovativi), con la partecipazione dei consorzi Co.re.pla, Comieco e Cial. Il Premio internazionale Macef Design "Massimo Martini" (dedicato al fondatore del Macef) sarà rivolto in questa edizione al complemento d'arredo realizzato con materiale di riciclo (plastica, vetro, legno e metallo). Quella che si sta preparando per Gennaio, ad ogni modo, è una edizione particolarmente ricca di eventi e di suggestioni. Si parte da Getti & Oggetti, l'area all'interno della quale espone il mondo del bagno (biancheria, accessori, complementi d'arredo); una presenza tradizionale dentro Macef che adesso, proprio grazie all'accorpamento all'interno di uno spazio dedicato, avrà maggiore visibilità e valore. "Già a Settembre avevamo effettuato un focus sul mondo del bagno - commenta Marisa Corso, exhibition director della mostra milanese - anticipando il progetto Zodiac, un originale concorso internazionale di progettazione che ha riunito per la prima volta architettura e astrologia in modo univoco e originale; un evento attraverso il quale un migliaio di designer avevano provato ad ambientare la stanza da bagno facendo riferimento alle caratteristiche tipiche di ciascun segno zodiacale". Getti & Oggetti accoglie adesso come ospite speciale la mostra conclusiva del progetto Zodiac (bandito e organizzato dallo Studio Quid di Pesaro) e anche grazie a questa presenza indica che qualsiasi oggetto può funzionalmente diventare complemento d'arredo e ha la possibilità di trasformare e rinnovare il mondo della stanza da bagno. Il target che Getti & Oggetti intende raggiungere è composto da importatori, negozianti e decoratori di interior design, buyer di grandi gruppi, operatori del settore dell'oggettistica. All'interno di Macef tornano anche in primissimo piano, come ad ogni edizione di Gennaio, la Tavola e la Cucina. L'evento destinato a promuoverne e stimolarne prodotti e accessori si chiama Food Time e si terrà al padiglione 16/2°, organizzato in collaborazione con il prestigioso team del Gambero Rosso, universalmente noto, fondato nel 1987 come casa editrice specializzata. Gambero Rosso esordisce pubblicando la Guida Vini d'Italia, si evolve due anni dopo attraverso la Guida dei ristoranti d'Italia e continua a svilupparsi come progetto fino alla fondazione della Città del gusto, un edificio/città articolato su cinque piani interamente cablati dove si può mangiare, bere ma anche studiare, partecipare ad eventi, conferenze e degustazioni, incontrarsi e discutere di cibo, vino e cultura enogastronomica. Gambero rosso ha come obiettivo dichiarato quello di valorizzare l'immenso patrimonio agroalimentare e della ristorazione italiana, individuarne il valore culturale e la capacità di inserirsi sulle grandi linee di tendenza del gusto; ciò considerando l'abbinata con Macef - che tende da sempre a valorizzare e promuovere il design e la creatività italiani all'interno dell'ambiente cucina - il collegamento è stato immediato e sinergico. Il programma di Food Time è in via di formazione e si dipanerà attraverso tre giornate dedicate ciascuna all'abbinata fra un famoso cuoco, personaggi dello spettacolo e aziende produttrici. L'evento - come era già accaduto l'anno scorso per Cucina live, presentata da Marisa Laurito - sarà molto seguito dai mezzi di comunicazione, soprattutto dalle reti televisive. Macef Gennaio 2005 ha in serbo anche altre sorprese più direttamente collegate al mondo del progetto. Per esempio la sponsorizzazione della grande mostra monografica su Gaetano Pesce, versatile architetto e designer spezzino. Si tratta di un vero e proprio evento in quanto Pesce fino a oggi non aveva mai accettato l'idea di una grande monografica pur se era comparso in numerose mostre antologiche in Italia e all'estero (opere di Pesce sono presenti nelle collezioni permanenti di molti importanti musei d'arte contemporanea: il Museum of Modern Art e il Metropolitan Museum di New York, il Victoria & Albert Museum di Londra, il Museum of Modern Art di San Francisco, il Centro Georges Pompidou e il museo delle Arti Decorative di Parigi, il Museo delle Arti decorative di Montreal e il Museo d´Arte Moderna di Torino). Pesce, che è stato anche regista cinematografico, è personalità poliedrica e inquieta; ha vissuto a lungo a Helsinki, poi a Londra e a Parigi (attualmente vive a New York); difficile inquadrarlo in una "scuola", anche se negli anni Settanta è stato esponente di punta del cosiddetto Radical Design. Certamente Pesce ha sempre mostrato uno interesse per il nuovo del tutto particolare: sia che si trattasse di forme sia di materiali sia di concetti architettonici esso è visto sempre all'interno di una forte "storicizzazione"; per lui architettura e design dovrebbero essere lo specchio della realtà. "Lavoro con materiali che sono quelli del nostro tempo, del nostro periodo storico - ha detto -. Penso che sia giusto perché testimoniano il legame che abbiamo con la nostra epoca". L'attività di Pesce nel campo del design va sottobraccio con le sue attività in architettura; a partire dal 1962, infatti, Pesce ha disegnato mobili e oggetti (soprattutto sedie e lampade) per C&b Italia, Cassina, Bernini, Venini. La mostra dedicata a Gaetano Pesce sarà inaugurata in Triennale il 21 gennaio, giorno di apertura di Macef, e rimarrà aperta al pubblico fino ad aprile, in coincidenza con il Salone del Mobile. All'interno di Macef sarà allestita una "demo", cioè una selezione di prodotti, che informerà i visitatori della mostra e li indirizzerà verso la Triennale. Sempre nel campo del design Macef Gennaio 2005 ripropone l'area Segni, al padiglione 12, rassegna-selezione delle aziende più creative sullo scenario del progetto italiano; ed Experience 21 al padiglione 21 dove sempre di più, con il trascorrere delle edizioni, si concentra l'oggettistica di tendenza. In modo particolare si segnala il collegamento con la rivista Altrelementi, dietro la quale è organizzato un gruppo di giovani designer neolaureati desiderosi di far conoscere alle aziende la loro progettualità giovane e moderna, anche fuori dagli schemi però certamente innovativa e quindi degna di attenzione. All'interno di Experience 21, quindi, prenderà le mosse a Gennaio un'area dedicata al progetto giovane, orientata anche agli espositori oltre che ai visitatori di Macef, ma che parlerà anche a questi ultimi, operando in modo da creare gusti e sensibilità per i prodotti giovani e innovativi. Il settore Regalo e Cartoleria avrà un suo momento di visibilità speciale all'interno di Macef. Si chiamerà Cart Plus e avrà lo scopo di far emergere le innovazioni del mercato per quanto concerne oggetti da scrittura, organisers, borse e cartelle da lavoro, carte regalo, decorative e da decoupage, piccoli accessori per il business. Cart Plus consiste in una selezione di prodotti "top" ambientata in un "negozio del futuro", un'area gestita da esperti di Visual Merchandising che diverrà utile strumento di rappresentazione di come uno store deve presentare i suoi prodotti. Cart Plus sarà ospitato nel padiglione 3, già sede di numerosi eventi internazionali di grande richiamo. Le aziende aderenti riceveranno, oltre alla possibilità di esporre i prodotti, una pagina all'interno dello speciale Book, pubblicazione raffinata e a tiratura limitata, da utilizzare come omaggio per gli ospiti di riguardo, e un particolare invito (potranno invitare fino a 100 clienti ciascuna) che dà diritto all'ingresso gratuito in mostra. Proseguono, naturalmente i progetti di promozione e direct marketing di Macef: il Progetto Buyer (che ha portato a Milano lo scorso settembre circa 2mila grandi buyer da tutto il mondo), il Progetto Sud, che si propone l'obiettivo di facilitare la visita della mostra agli operatori commerciali delle regioni meridionali, e la campagna di promozione internazionale di Macef, legata principalmente - ma non esclusivamente - alla mostra itinerante Italian Living by Macef, che nel 2004 ha fatto tappa in ottobre a New York e a Tokyo e che si ripromette di organizzare ancora alcune significativi "passaggi" - si pensa agli Usa, alla Russia e alla Cina - nel 2005. Www.macef.it  www.Fmi.it  
   
   
AFTER SALES E FINANCIAL SERVICES DI FIAT AUTO PARTECIPANO AL DEALERS' SHOW DI BOLOGNA  
 
Torino 25 novembre 2004 - Dal 3 al 5 dicembre, in concomitanza con il 29esimo Motor Show di Bologna, Fiat Auto con “Financial Services” e “After Sales” partecipa al Dealers' Show, il Salone dei servizi per le Concessionarie di Automobili, Aftermarket e Ricambi. Dedicato ai professionisti del mercato delle quattro ruote, l’evento prevede un fitto calendario d’incontri ai quali sono invitati 5.000 operatori della rete distributiva italiana dell’automobile e circa 18.000 professionisti dell’autoriparazione. Fiat Auto After Sales presenta i suoi numerosi prodotti tra i quali “In più” (relativo all’estensione delle garanzie), “In Tempo” (il servizio dei tagliandi) e “Ricambi ricondizionati”. Inoltre, gli ospiti dello stand potranno ritirare l’ultima edizione di “After Sales, notiziario dell’autoriparatore”, un vero e proprio strumento di comunicazione fra il mondo After Sales di Fiat Auto ed i professionisti. A disposizione del pubblico, poi, ci saranno degli esperti che illustreranno gli ultimi sviluppi nel campo degli strumenti di gestione in Concessionaria (eService), oltre a fornire indicazioni sulla formazione e sugli strumenti di diagnosi (Examiner). Infine, all’evento bolognese sarà presentato, in anteprima, la nuova veste del packaging dei Ricambi Originali del Gruppo Fiat Auto. Al Dealers' Show di Bologna Fiat Auto Financial Services propone alla rete dei Concessionari italiani i servizi finanziari e di mobilità che arricchiscono l'offerta dei marchi del Gruppo Fiat: si va dai più tradizionali servizi di finanziamento alle più recenti forme di noleggio a lungo e a breve termine, dai servizi di infomobilità ai servizi di compravendita via internet di auto usate. In particolare, il pubblico potrà conoscere le nuove forme di finanziamento di Sava, l'offerta di Savarent per il noleggio a lungo termine per aziende e liberi professionisti, i servizi di localizzazione satellitare di bConnect e quelli di Clickar, il portale dell'automercato on-line. Infine, grazie al supporto di personale specializzato, per i servizi più innovativi sarà anche possibile provarne via web le potenzialità.  
   
   
C5 E C4, 5 STELLE NEI TEST EURONCAP C5, IL VEICOLO PIÙ SICURO DEL MERCATO C4, VEICOLO DI RIFERIMENTO NEI TEST PER GLI “URTI AI PEDONI”  
 
Parigi, 29 novembre 2004 - Citroën C5 e C4 hanno superato brillantemente i crash test effettuati da Euroncap, ottenendo 5 stelle, con 36 e 35 punti rispettivamente, su un massimo di 37 punti da assegnare. Citroën C5 ottiene la valutazione più alta mai segnata, che la rende il veicolo più sicuro del mercato tra tutti i segmenti insieme. Per quanto riguarda i test sugli « urti ai pedoni », C4 si distingue e diventa un veicolo di riferimento, riportando il miglior risultato del mercato con 3 stelle (su un massimo possibile di 4 stelle) e 22 punti. Per quanto riguarda la protezione dei bambini, C4 ottiene un risultato notevole con 4 stelle (su un massimo possibile di 5). Questi risultati confortano la strategia della Marca in tema di innovazioni tecnologiche, e confermano il lavoro mirato allo studio delle nuove piattaforme intrapreso da molti anni dalle squadre del gruppo Psa Peugeot Citroën. In termini di sicurezza, i veicoli della gamma Citroën si collocano nel « plotone di testa » nel rispettivo segmento: C2, C3, C3 Pluriel, C8, C4 e C5, che si aggiudica il titolo di leader del mercato. I test evidenziano l’omogeneità e l’opportunità dei sistemi di protezione, in particolare per quanto riguarda gli urti frontali, con una menzione speciale per C5 che ottiene il punteggio massimo di 16/16. La concezione delle piattaforme, l’ubicazione degli elementi del blocco anteriore, i pezzi della struttura e gli Airbag contribuiscono naturalmente a questi risultati. La sicurezza prevede una serie di prestazioni che devono : Favorire la serenità e la concentrazione del conducente sulla strada; Evitare per quanto possibile gli incidenti; Limitare le conseguenze degli urti. C5 e C4 pongono una nuova pietra miliare in ognuno di questi ambiti proponendo una serie di equipaggiamenti innovativi e completi. Evitare gli incidenti C5 e C4 offrono un altissimo livello di sicurezza attiva, con un comportamento su strada particolarmente sicuro e un sistema di frenata performante. In situazioni critiche, entra in azione una serie completa di sistemi elettronici di assistenza alla guida. L'abs e il ripartitore elettronico di frenata (Ref) sono completati dall'assistenza alla frenata d'emergenza (Afu) e dall'accensione automatica del segnale d'emergenza. In caso di perdita d'aderenza, l'Esp (controllo dinamico di stabilità) corregge automaticamente la traiettoria, limitando lo slittamento delle ruote grazie al sistema antipattinamento Asr. L'esp di nuova generazione previsto su C5 è dotato di un calcolatore più potente, che comanda le correzioni in funzione dello stato di sotto-sovrasterzo, dosando la frenata sulle singole ruote. C5 e C4 propongono anche numerosi equipaggiamenti moderni ed efficaci in termini di confort di guida, che favoriscono il controllo del veicolo. Le più recenti evoluzioni tecnologiche sono state applicate sistematicamente, per offrire prestazioni di livello inedito che permettono al conducente di avere sempre tutte le informazioni che gli servono, pur rimanendo perfettamente concentrato sulla guida. Tra gli elementi di sicurezza troviamo il limitatore e il regolatore di velocità, il rilevatore di bassa pressione dei pneumatici, i fari bi-xeno ad orientamento intelligente. Citroën propone inoltre, in esclusiva su alcune versioni, il sistema di avviso di superamento involontario della linea di carreggiata (Asl). Limitare l’impatto in caso di incidente Da molti anni sui veicoli Citroën sono state applicate innovazioni considerevoli, per limitare l’impatto conseguenza di un urto. Una delle priorità nello sviluppo di C5 e C4 è stata ancora una volta quella di inserire le migliori tecnologie, per proporre una serie di equipaggiamenti di sicurezza passiva completa e sicura. Le strutture sono composte, nella parte anteriore, da longheroni a deformazione programmata sulla quale sono fissati degli assorbitori e una traversa in lamiera Hle (ad alto limite elastico). Nella parte centrale, il sottoscocca e i montanti del parabrezza sono stati studiati per assorbire e disperdere l’energia. Un terzo della struttura totale è composta da lamiere ad alto limite elastico. Situata al centro della vettura, un arco di sicurezza gioca un ruolo importante in caso di urto laterale. E’ costituita da montanti collegati nella parte superiore da una traversa centrale del tetto, e che alla base poggiano su dei longheroni. Le porte anteriori fanno parte del dispositivo e prevedono delle barre di rinforzo per garantire un miglior irrigidimento dell’insieme. In termini di equipaggiamenti, C5 è dotata di sette Airbag, tra cui un nuovo Airbag « ginocchia », che assicura, in caso d’urto, la protezione delle ginocchia e delle tibie del conducente, riducendo l’impatto contro il piantone dello sterzo. C4 è invece dotata di sei Airbag e può vantare, in anteprima mondiale, un Airbag lato guida dalla forma ottimizzata, grazie alla parte centrale fissa del volante, per una maggiore protezione del torace del conducente. Limitare le conseguenze degli urti ai pedoni C4 è concepita in modo da ridurre le conseguenze di un eventuale urto ad un pedone. C4 è quindi dotata di due assorbitori (uno nella parte superiore del blocco anteriore, l’altro nella parte inferiore), per limitare le conseguenze sugli arti inferiori. Il frontale è stato quindi specificamente studiato con un design non aggressivo. Ad esempio, la forma del cofano, bombata nella parte anteriore, prevede uno spazio notevole rispetto agli elementi del vano motore, per permettere la loro deformazione senza incontrare « punti di resistenza ». Anche il cofano è in alluminio, con struttura traforata nella parte centrale per un miglior assorbimento dell’energia.  
   
   
UN NUOVO RENAULT MAGNUM NEL 2005 !  
 
Milano, 29 novembre 2004 - Il nuovo Renault Magnum proseguirà il rinnovamento delle gamme di Renault Trucks. L'ottimizzazione delle prestazioni su strada è stata motivo di attenzioni particolari, con miglioramenti significativi del compromesso coppia/consumi/pesi. La nuova gamma Renault Magnum, attraverso l'adozione di una nuova catena cinematica, sarà dotata di nuovi motori e da un'ampia scelta di cambi meccanici o automatici. Questo garantirà, per ciascun livello di potenza motore, la briosità richiesta dai trasportatori che amano disporre di un veicolo pesante dalle prestazioni eccezionali. L'offerta dei sistemi di frenatura e di rallentamento è stata completata attraverso l'integrazione delle tecnologie più avanzate per rendere la massima sicurezza al conducente e al carico trasportato. Ii concetto della cabina, infine, viene arricchito da novità per fornire un livello di confort eccezionale che fa del Renault Magnum un veicolo unico nella sua categoria. Ii nuovo Renault Magnum consoliderà la sua posizione di veicolo di riferimento riconosciuto dal trasporto su lunghe distanze.  
   
   
MILANO E IL TEATRO ALLA SCALA TUTTI GLI EVENTI PER CELEBRARE LA RIAPETURA  
 
 Milano, 29 novembre 2004- Una città in festa. Un programma di eventi che faranno di Milano la capitale mondiale della cultura. La riapertura della sede storica del Teatro alla Scala, con la Prima del 7 dicembre in cui nell'edificio del Piermarini l'Europa riconosciuta di Salieri diretta dal Maestro Muti riporterà la musica nel teatro lirico più famoso al mondo, sarà accompagnata da un calendario di iniziative in molti luoghi di Milano. Il programma è stato presentato oggi a Palazzo Marino dal Sindaco Gabriele Albertini, dal Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, dal Sovrintendente del Teatro alla Scala Carlo Fontana, dal Vice Sindaco Riccardo De Corato, dall'assessore alla Cultura e Musei Salvatore Carrubba e dall'assessore alla Moda, Turismo e Grandi Eventi Giovanni Bozzetti. In questi giorni tutto il mondo guarda alla Scala. La scommessa di riaprirlo il 7 dicembre 2004 è stata vinta rispettando i tempi: due anni di intenso lavoro, 61 milioni di curo finanziati interamente dal Comune di Milano, un palcoscenico di 1.600 mq. E una macchina scenica unica al mondo, un intervento di restauro che ha permesso di riportare alla luce parti del teatro via via nascosti negli anni, come il prezioso marmorino, il seminato alla veneziana, gli ornamenti. La storia del teatro, le vicende storiche dei personaggi che l'hanno fatta grande, le opere indimenticabili, fino all'ultimo atto di questo affascinante tempio della cultura, la riapertura dopo la ristrutturazione, è al centro di mostre, concerti, proiezioni, conferenze che non si esauriranno in occasione della prima, ma che animeranno per diversi mesi l'intera città. Gli Eventi - Il 7 dicembre. Mai come in questa occasione tante persone potranno assistere alla Prima. Alle ore 18.00 il Teatro Arcimboldi, l'Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele Ii, il Teatro dal Verme, i Teatri Lombardi del Circuito Lirico Regionale — Teatro Ponchielli di Cremona, Teatro Sociale di Como, Teatro Fraschini di Pavia, Teatro Grande di Brescia, Teatro Donizetti di Bergamo, il Teatro Salieri di Legnago (Vr), città natale di Salieri, ed eccezionalmente il carcere di San Vittore saranno tutti collegati con il Teatro alla Scala. Il Maestro Muti alla Statale. I primi a scoprire segreti e rarità dell'Europa riconosciuta di Salieri saranno gli studenti dell'Università Statale dove il 29 novembre alle ore 19.30 il Maestro Muti terrà una lezione. Il Museo Teatrale. Anche il Museo Teatrale alla Scala, il 5 dicembre tornerà, nell'edificio storico. Visite Guidate al Teatro alla Scala e ai laboratori Scala Ansaldo. Un programma di visite gratuite per conoscere il Teatro rinnovato, il nuovo Palcoscenico, la nuova sistemazione del Museo e scoprire la vera e propria fabbrica del Teatro, i laboratori Scala Ansaldo dove nascono scenografie e costumi e dove si fanno le prove e dove sono custoditi migliaia di costumi storici. Le mostre. Due a Palazzo Reale, dedicate una a Salieri e al suo rapporto con Mozart con manoscritti e oggetti rari dell'epoca e l'altra alla Scala e l'Oriente, con gli allestimenti e i costumi delle opere più spettacolari legate a questo tema. Due mostre anche alla Triennale di Milano: una sui progetti più significativi eseguiti da architetti contemporanei in Italia e in Europa per la riqualificazione di teatri all'italiana; l'altra dedicata al rito collettivo della Prima della Scala con una galleria di oltre trecento immagini lungo un quarto di secolo dai primi Anni'50 agli Anni '70. Al Museo Teatrale alla Scala, anche questa sul Salieri, con documenti originali dell'artista e una» carrellata di ritratti delle maggiori personalità del tempo tra cui Verri, Piermarini e Beccaria In Galleria Vittorio Emanuele Ii - Ottagono, una mostra dedicata proprio al restauro e alla ristrutturazione del Teatro. Tema affrontato anche al Ridotto dei Palchi del Teatro alla Scala con la mostra che racconta le differenti fasi del progetto di rinnovo dell'edificio, presentando in particolare il nuovo palcoscenico e le straordinarie potenzialità della torre scenica.Al Museo della Scienza e della Tecnologia, per ammirare una parte della vecchia macchina scenica. Al Museo Poldi Pezzoli, con scenografie dei secoli Xvii-xix appartenute al collezionista milanese Riccardo Lampugnani. Agli Amici del Loggione, un'anteprima delle medaglie ufficiali della Zecca di Stato dedicate ad Antonio Salieri e a Riccardo Muti, del foglietto celebrativo di Franco Filanci, che la Repubblica di San Marino dedica all'inaugurazione della Scala. A Palazzo Trussardi Marino alla Scala, un omaggio al Teatro alla Scala e al Maestro Muti, con fotografie di Graziella Vigo. Alla Pinacoteca Ambrosiana con l'esposizione dei suoi principali manoscritti miniati di argomento musicale e tre disegni di soggetto musicale contenuti nel "Codice Atlantico" di Leonardo. Alla Rinascente di Piazza Duomo, una mostra che racconta come nasce, prende forma e si realizza una produzione della Scala. Conferenze concerto. A Palazzo Reale, incontri a cura di Giuseppe Di Leva che accompagnano la mostra La Scala e l'Oriente 1778-2004 illustrando momenti del mito e del sogno dell'Oriente. Tra i relatori Sergio Romano, Flavio Caroli, Stefano Zecchi, Fausto Malcovati. I Concerti. Dal 3 all'8 dicembre in vari luoghi della città si terranno numerosi concerti: al Teatro Dal Verme, con "Inediti di Salieri e Mendelssohn in prima mondiale". E poi in Piazza San Carlodove, tra gli altri sarà eseguito "Porgy and Bess", suite per tromba e orchestra jazz dall'opera di Gorge Gershwin nello storico arrangiamento di Gil Evans. E in piazza San Fedele nella Chiesa di Santa Maria della Scala in San Fedele con il concerto per flauto e pianoforte "Un flauto all'Opera", all'Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele e in piazza San Carlo e in piazzetta Reale dove è anche prevista l'installazione di megaschermi, che proietteranno le immagini di repertorio della Scala e quelle dei lavori di restauro, oltre a diffondere musica lirica o classica. I libri sulla Scala. La riapertura della Scala e la storia del suo restauro sono documentati da alcune nuove pubblicazioni: La nuova Scala. Il Cantiere, il restauro e l'architettura edito da Marsilio; Il Teatro alla Scala. 1778-2004. La magnifica Fabbrica, Edito da Electa; e altri che saranno successivamente annunciati. Per avere informazioni dettagliate e aggiornate su tutte le iniziative programmate per celebrare l'apertura del Teatro alla Scala (conferma date, orari, modalità di prenotazione e di accesso, costi, indirizzi) è attivo dal 1° dicembre 2004 un servizio di info-line in italiano e in inglese. Da lunedì a venerdì dalle ore 9.00 alle 19.00 — Sabato dalle ore 9.00 alle ore 13.00 Infoline numero verde : 800643643 Sito: www.Teatroallascala.org  (a partire dal 1 ° dicembre)  
   
   
MATERIALE VEGETALE, FORBICI E IL TOCCO DI DONNA BROWN PER LA PRIMA DEL TEATRO ALLA SCALA  
 
Milano, 29 novembre 2004 - Dopo due anni e mezzo di lavori per il restauro, durante i quali Milano ha atteso con apprensione che la Scala ritornasse a essere il cuore della musica e l’anima della città, la sera del 7 dicembre si alzerà il sipario sull’evento più importante nel panorama meneghino. L’inaugurazione della stagione scaligera 2004 si preannuncia ancora più emozionante perché si celebra la rinascita della Scala. In centinaia stanno lavorando a questa prima, il fermento è tangibile e ogni dettaglio è in fase di conclusione come la realizzazione degli allestimenti floreali del Teatro su progetto di Donna Brown. Basandosi come sempre su una rigorosa ricerca iconografica e ispirandosi alle note dell’Europa Riconosciuta, per l’occasione l’Orchestra della Scala eseguirà sotto la direzione del maestro Riccardo Muti l’opera di Antonio Salieri, scritta nel 1778 proprio per la nascita del Teatro, Donna Brown ricreerà con il “materiale vegetale” lo spirito della descrizione di Stendhal del teatro come un grande salotto. Il foyer e i ridotti ripercorreranno l’iconologia del mito d’Europa di Cesare Ripa con ghirlande di fiori, strumenti musicali, scettri, tavolozze. I palchi saranno adornati di festoni che, dalle linee più morbide per ben coniugarsi con i decori del 1830, riproducono tre mazzi di fiori con 15.000 rose: Vendela, Bianca, Anna, Milva, Sara, Renate. Per sottolineare l’architettura orizzontale della facciata, l’esterno si presenterà con decori verdi realizzati con Edera, Alloro, Molucella, Asparago e Felci e con 2.000 rose rosse Scala, le First red. Anche nella scorsa stagione il progetto per la decorazione del Teatro in occasione della prima è stato affidato a Donna Brown, 12.000 rose oltre a 2.000 foglie di palma hanno adornato la platea e le balconate degli Arcimboldi per ricreare le atmosfere del Moise et Pharaon di Rossini. Donna Brown è famosa per le sue creazioni floreali per decorare grandi spazi interni. Progettazione e realizzazione di aree verdi sono attività nelle quali vive il connubio tra senso estetico e senso pratico di Donna Brown. Donna Brown paesaggista, decoratrice e interior designer si ispira alla bellezza della natura creando nuovi percorsi sensoriali negli ambienti in cui va a operare. Eclettismo, rigorosa ricerca dei materiali, rispetto totale del contesto in cui le sue composizioni prendono forma: queste le peculiarità della sua cifra stilistica. Stile e creatività che si fondano sulla forza di un’anima camaleontica che l’ha portata negli anni a misurarsi in ambiti diversi: dalla musica alla moda, al design. Laureatasi in flauto traverso – University of Western Ontario, Canada – si trasferisce in Italia dove lavora in prestigiose Case di Moda dapprima come buyer, poi come assistente nella produzione di collezioni e successivamente come stilista. In seguito, consulente stilistica nei settore casa e completi d’arredo, realizza una linea di ceramiche. Di sicuro esperienze che ha riversato nella sua passione per l’arredamento e la decorazione, passione che, coltivata negli anni con studi e corsi di perfezionamento – laureata in restauro e conservazione di parchi e giardini antichi all’Università Internazionale d’Arte di Firenze – è divenuta la sua professione e che oggi la vede impegnata in progetti di riqualificazione paesaggistica, realizzazione di giardini, insegnante di decorazione floreale Siaf (Società Italiani Arti Floreali).  
   
   
PRENDE AVVIO IN LOMBARDIA “PROGETTO LETTURA ALESSANDRO MANZONI”.  
 
Milano, 29 novembre 2004 - Promosso dal Miur, “Progetto Lettura” intende proporre nuove riflessioni intorno al pensiero e all’opera dei grandi autori classici della nostra letteratura e, in particolare, sollecitare alla lettura, intesa quale occasione di scambio di esperienze tra diverse generazioni. In Lombardia il Progetto, curato dall’Ufficio Scolastico Regionale, consiste nella realizzazione di eventi, attività e iniziative legati alla figura e all’opera di Alessandro Manzoni e si sviluppa in varie fasi nel periodo novembre 2004 - maggio 2005. Si inizia dunque con l’evento culturale di carattere teatrale che l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia offre dirigenti scolastici, docenti, studenti e famiglie Adelchi con intervista impossibile ad Alessandro Manzoni ideato e curato da Massimiliano Finazzer Flory lunedì 29 novembre 2004, ore 20 Auditorium San Fedele – via Hoepli 3/b, Milano. L’evento si articola in due livelli che toccano, integrandosi vicendevolmente, la vita e l’opera di Manzoni. Da un lato, infatti, la rappresentazione muoverà da un’intervista impossibile ad Alessandro Manzoni, provocata da Massimiliano Finazzer Flory – a cui si deve la regia dell’intera serata – e con il prof. Pietro Gibellini, ordinario di Letteratura Italiana all’Università Ca’ Foscari di Venezia e responsabile scientifico di “Progetto Lettura Alessandro Manzoni”, che per l’occasione impersonerà il grande scrittore. Verrà qui posta attenzione sull’uomo Manzoni, anche affrontandone, con ironia, aspetti privati e psicologici ed inserendo la sua opera nel contesto che la influenzò dal punto di vista culturale, storico, religioso e socio-politico. Dall’altro, i passaggi più significativi di Adelchi, selezionati ad hoc, saranno letti da Franco Branciaroli, che darà voce ai protagonisti della tragedia, Desiderio, Carlo, Adelchi e al famoso coro, che in uno dei momenti più toccanti della vicenda, racconta la morte di Ermengarda. L’idea è infatti quella di proporre brani che stimolino un ascolto profondo, focalizzando i temi della pietas e dell’identità del popolo. Ad alimentare il ricordo dello scrittore che si muove tra i suoi libri immaginandosi i personaggi di cui sta narrando, preziosi elementi di scena saranno gli oggetti appartenuti a Manzoni, gentilmente concessi dal Centro Nazionale di Studi Manzoniani, tra cui un ritratto che porterà lo spirito dell’autore sul palco. La sceneggiatura dello spettacolo offre inoltre un punto di vista inedito sulla tragedia, grazie alla performance di danza contemporanea di Chiara Olivieri, con una coreografia appositamente ideata per l’evento su elaborazione sonora ad effetto su musiche di Philip Glass, Federico Mantovani, Arvo Pärt, Gioacchino Rossini, Ryuichi Sakamoto, Franz Schubert. L’obiettivo è di superare le interpretazioni stereotipate, per guardare all’opera manzoniana con l’occhio del contemporaneo, per suggerire visioni critiche di carattere filosofico ed etico capaci di rinnovare il messaggio letterario e di proporre accostamenti nuovi alla lettura del testo. Lo spettacolo avrà carattere itinerante e verrà riproposto nei mesi di febbraio e marzo 2005 in due luoghi simbolo legati alla tragedia dell’Adelchi: il Castello visconteo di Pavia e il Monastero di San Salvatore in Santa Giulia a Brescia. Per informazioni: Studio Progetti Culturali Mo.ma. 349.0908883  
   
   
AL FESTIVAL DEL MEDITERRANEO DA GIOVEDI’ 9 DICEMBRE LA CANTATA DEI PASTORI DI PEPPE BARRA  
 
 Milano, 29 novembre 2004 - Da giovedì 9 dicembre, alle ore 20.30, al Teatro Strehler, La cantata dei pastori, di Peppe Barra e Paolo Memoli, regia di Peppe Barra, musiche originali di Lino Cannavacciuolo, scene di Emanuele Luzzati con la partecipazione di Roberto Rebaudengo. Costumi di Annalisa Giacci. Peppe Barra alle prese con un grande classico della tradizione partenopea, una “cantata” nata dalla riscrittura – e dalle progressive contaminazioni – di un’opera sacra teatrale in versi, composta da Andrea Perucci alla fine del ‘600 e intitolata originariamente “Il vero Lume tra l’Ombre, ovvero la Spelonca Arricchita per la Nascita del Verbo Umanato”. Del dramma originale, dagli spiccati accenti moraleggianti, poco è sopravvissuto nelle innumerevoli rielaborazioni che hanno fatto la storia del teatro popolare napoletano: molteplici gli inserimenti di personaggi popolari, come Razzullo lo scrivano afflitto da una fame inestinguibile (impersonato dallo stesso Barra), Sarchiapone, barbiere pazzo, ricercato dalle autorità per aver commesso due omicidi, e altri ancora, vere e proprie incarnazioni delle statuine del presepe. Tali personaggi accentuano le caratteristiche popolari della rappresentazione, non più “sacra”, ma anzi così poco “decente” da essere proibita alla fine dell’Ottocento, come lamenta Benedetto Croce: “Debbo segnalare la fine di questa secolare tradizione perché in questo Natale 1899 il prefetto di Napoli conte Cadronchi, l’ha spezzata, proibendo d’ora innanzi la recita natalizia per ragioni d’ordine e di decenza pubblica”. La Cantata che vediamo in scena al Festival del Mediterraneo è il risultato di un lungo lavoro di revisione e riscrittura di Peppe Barra e Paolo Memoli. Le scene sacre sono state riviste per rendere più brevi e scorrevoli alcuni dialoghi e più efficace la rappresentazione, rispettandone però lo spirito e la sequenza. La parte “profana” è stata arricchita di spunti comici con l’accentuazione del carattere grottesco di Sarchiapone. Per dare forma a questa favola, Barra si è affidato ad Emanuele Luzzati che ha pensato ad uno sfondo di acquarello dove prendono vita paesaggi marini e cieli azzurri, colline boscose e antri tenebrosi. A far da contrappunto alla vicenda le musiche di Lino Cannavacciuolo che ha rielaborato temi tipici della canzone popolare napoletana. Infolink: www.Piccoloteatro.org    
   
   
OGGI, AL TEATRO STUDIO, PER IL CICLO “LE ROTTE DELLA CONOSCENZA” MONICA CENTANNI E LUCIO RUSSO  
 
Milano, 29 novembre 2004 - Nell’ambito del Festival del Mediterraneo, oggi, al Teatro Studio, alle ore 17, per il ciclo di incontri Le rotte della conoscenza curato da Giulio Giorello, Monica Centanni e Lucio Russo intervengono sul tema La rivoluzione di Alessandro. Scienze ed Arti: epicentro Alessandria. Alessandria, capitale del Mediterraneo ed epicentro di una rivoluzione intellettuale che dalla politica si estese alle scienze e alle arti è al centro di una analisi che, da una doppia prospettiva – quella della filologa classica e antichista Monica Centanni e dello storico del pensiero scientifico Lucio Russo - illumina l’eccezionale occorrenza e densità di forme di pensiero di una città che si identifica con il suo mitico fondatore, Alessandro Magno. In occasione dell’incontro, negli spazi del Café Dionys verranno proiettate immagini di papiri, manoscritti e volumi rari provenienti dalla Biblioteca di Alessandria, altro luogo mitico della città, “rinato” nell’ottobre 2002. Un’ istituzione prestigiosa con la quale il Piccolo Teatro ha firmato recentemente un accordo di collaborazione che prevede da parte della biblioteca alessandrina l’acquisizione di documenti iconografici appartenenti alla storia del Piccolo, che entra così ufficialmente a far parte del leggendario catalogo della Biblioteca più famosa del mondo. Infolink: www.Piccoloteatro.org    
   
   
AL FESTIVAL DEL MEDITERRANEO DA GIOVEDI’ 2 DICEMBRE, MONI OVADIA E CANTI PER LA PACE  
 
Milano, 29 novembre 2004 - Da giovedì 2 dicembre, al Teatro Strehler, ore 20.30, Canti per la pace – Shir del Essalem con Moni Ovaia, il Theatrum Instrumentorum diretto da Alexandar Sasha Karlic e la partecipazione del cantante palestinese Faisal Taher. Progetto musicale di Alexandar Sasha Karlic, mise en espace Moni Ovadia. Tre artisti appartenenti a tre culture diverse, Moni Ovadia, erede della tradizione ebrea sefardita, Alexandar Sasha Karlic, musicista serbo-croato fondatore di Theatrum Instrumentorum, formazione dedicata alla diffusione della musica medievale e rinascimentale e Faisal Taher, interprete palestinese. Tre voci per cantare la pace attraverso un “viaggio musicale” che sceglie come punto di partenza la Spagna del Xv secolo, crocevia di razze, culture e religioni, dove cristiani, ebrei e musulmani hanno dato vita ad uno scambio linguistico e culturale che ha prodotto altissimi risultati in campo artistico. Per Moni Ovadia riproporre, con un linguaggio universale come la musica, quell’atteggiamento di reciproca accoglienza è indispensabile per costruire un futuro di pace. “L’europa ha urgenza di ritrovare le radici profonde della propria identità, l’occidente deve riaccogliere il proprio oriente”, è la convinzione di Ovadia che aggiunge “Noi uomini di musica abbiamo uno strumento assai disarmato: il canto. Il canto dei popoli attraversa lo spazio ed il tempo e comunica al di là delle differenze”. Commistione di lingue già dal titolo, che unisce il termine “shir”, ebraico, per “canti”, la preposizione “del” italiana (a significare il mondo cattolico) ed “essalem” (arabo) per “pace”, lo spettacolo riflette queste tre componenti culturali in un programma che presenta, per la parte cristiana, le Cantigas de Santa Maria, la più importante raccolta di monodia cortese dell'Europa medievale, prodotto della corte cosmopolita di Alfonso X il Saggio, noto per essersi circondato di scienziati, letterati e musicisti cristiani, arabi ed ebrei. Dalle Cantigas, la musica fluisce senza soluzione di continuità nella cantilazione di alcune sure del Corano.il repertorio musulmano della serata comprende, oltre alle cantilazioni coraniche, alcuni brani della musica classica araba muwashah, nata nel medioevo in seno alla scuola arabo-andalusa e più tardi diffusasi anche in Medio Oriente. Moni Ovadia associa a momenti di esibizione corale, letture sceniche accompagnate da un commento musicale dal sapore mediterraneo. Alla sua voce sono affidati Una matica de Ruda, Dos Amantes, il salmo Avram Avinu, Ashira l’Adonai, Mi Pi El, tutti brani appartenenti alla tradizione dei canti degli ebrei sefarditi, nonché l'interpretazione di alcune cantigas di Santa Maria e di canti arabi. Infolink: www.Piccoloteatro.org    
   
   
PARTE DA MILANO LA TOURNĖE DEL GRIGIO CON TRE REPLICHE STRAORDINARIE  
 
Milano, 29 novembre 2004 - Da lunedì 6, ore 20.30, a mercoledì 8 dicembre, nel retropalco del Teatro Strehler, dopo il successo della scorsa stagione, tre repliche straordinarie a posti limitati de Il Grigio di Gaber -Luporini, regia di Serena Sinigaglia, con Fausto Russo Alesi, apertura di una lunga tournée in trenta piazze italiane che si concluderà a Roma il giugno prossimo. Nato nel 1988 dal sodalizio artistico con Sandro Luporini, Il Grigio “è la storia di un uomo che decide di ritirarsi da tutto, dalla melmosa contemporaneità dove non esistono più i nemici (e dunque nemmeno gli amici) per vivere in totale distacco dal mondo. Ben presto però il protagonista si accorge di non essere solo. C’è un topo che lo spia. Falliti i tentativi di catturare l’intruso con metodi tradizionali, egli comincia un lungo duello con l’invisibile nemico. E in questa battaglia si trova a dover riflettere su tutte le sue scelte affettive e morali”. Così Gaber in un’intervista al suo debutto. In un crescendo in cui si alternano una folle “tensione agonistica”, sarcastica lucidità, momenti di abbandono e di irresistibile comicità, il protagonista supera il suo egocentrismo iniziale per raggiungere i toni di pietas laica su cui si conclude la storia de Il Grigio: “bisognerebbe essere capaci di trovare la consapevolezza e l’amore che dovrebbe avere un Dio che guarda”. Infolink: www.Piccoloteatro.org    
   
   
A FOLIGNO (PERUGIA) CHIUDE L’8 DICEMBRE LA MOSTRA NICOLAUS PICTOR – NICOLÒ DI LIBERATORE DETTO L’ALUNNO  
 

 Foligno, 29 novembre 2004 - Ancora pochi giorni per visitare, a Palazzo Trinci di Foligno, la mostra “Nicolaus Pictor - Nicolò di Liberatore detto l’Alunno. Artisti e botteghe a Foligno nel Quattrocento” viene, che ha registrato, nei mesi di apertura, un crescente interesse di pubblico e di critica. L’esposizione - aperta fino all’8 dicembre - offre l’occasione unica per approfondire la figura di Nicolò di Liberatore (1433-1502), il maggiore artista folignate del Rinascimento, che Giorgio Vasari nominò come “Alunno di Foligno”, attraverso una serie di opere conservate nelle chiese e nei musei dell’Umbria, e che vengono presentate per la prima volta in un’unica sede. l’iniziativa, curata da Giordana Benazzi ed Elvio Lunghi, è organizzata dal Comune di Foligno-assessorato ai Beni Attività e Servizi Culturali, Regione dell’Umbria, Provincia di Perugia, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza per i Beni A.p.p.s.a.d. Dell’umbria (che ha supervisionato i recenti restauri delle opere), Soprintendenza Archivistica dell’Umbria, Archivio di Stato di Perugia, Comunità Europea, Diocesi di Foligno, Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, Cassa di Risparmio di Foligno s.P.a. Infolink: www.Comune.foligno.pg.it/cultura/alunno

 

 
   
   
LA PROMOTRICE DI BELLE ARTI, AL PARCO DEL VALENTINO, A CONCLUSIONE DI UN COMPLETO RESTAURO OSPITA LA SUGGESTIVA MOSTRA “GLI IMPRESSIONISTI E LA NEVE – LA FRANCIA E L’EUROPA”, MOSTRA SIMBOLO DI UNA TORINO RINNOVATA  
 
 Milano, 29 novembre 2004 - La grande mostra, promossa in vista delle Olimpiadi del 2006, è curata da Marco Goldin e organizzata, congiuntamente, da Linea d’ombra, la Città di Torino, la Regione Piemonte, il Toroc e la Fondazione Torino Musei. Il principale sostenitore non istituzionale della mostra è la Compagnia di San Paolo. Ad ospitarla sarà la Promotrice di Belle Arti, al Parco del Valentino, a conclusione di un completo restauro dello storico spazio espositivo. La spettacolare esposizione consentirà al pubblico di apprezzare a Torino circa 150 capolavori sul tema della neve. Si potranno ammirare dipinti di Gustave Courbet, Edouard Manet, Claude Monet, Camille Pissarro, Alfred Sisley, Gustave Caillebotte, Paul Gauguin, Vincent Van Gogh e Armand Guillaumin tra gli impressionisti, unitamente a circa 100 dipinti dei pittori europei contemporanei degli impressionisti stessi, sempre sul tema della neve. Questo confronto serrato sarà la grande novità dell’esposizione. L’affascinante esposizione torinese si presenterà come un suggestivo viaggio, in due sezioni, attraverso uno dei temi più luminosi e fiabeschi con i quali si sia misurata la grande pittura di paesaggio del Xix secolo: l’inverno e la neve. La prima avrà come tema la pittura di neve in Europa, al di fuori della Francia. Circa cento opere, suddivise per aree geografiche (Scandinavia, Russia, Est Europa, Germania, Svizzera, Paesi Bassi, Gran Bretagna, Italia), delineeranno l’ampia storia tematica della pittura del secondo Ottocento, con autori più o meno noti, fino ai paesaggi di neve dipinti da Edvard Munch a cavallo tra Xix e Xx secolo. Varrà comunque tener presente, nella comprensione di questa prima parte della mostra, che non si vuole offrire al pubblico italiano l’immagine di improbabili scuole “regionali” forti di una loro unità interna, quanto piuttosto, seguendo il tema unificante della neve, portare il visitatore a riflettere su quanto e come l’arte europea, fin dentro la Russia e le terre dell’Est, abbia risentito con accenti diversi del novità impressionista. Riuscendo così a misurarne affinità evidenti e altrettanto forti distanze. Con la seconda sezione, si entrerà invece in territorio francese, per accostare l’altro nucleo della mostra. All’inizio le opere di Gustave Courbet, l’importante figura di riferimento per i giovani pittori che si affacciavano sulla scena di Parigi. Courbet che più di ogni altro, prima degli impressionisti, dipinse la neve, costituendo per loro un modello non prescindibile. Monet sarà poi certamente l’artista più rappresentato, con opere che ne delineano il percorso pittorico nel suo svolgimento più completo: da alcune delle prime negli anni settanta del suo tempo fondamentale di Argenteuil, che è anche quello delle mostre impressioniste a Parigi, fino ai disgeli del 1880-1881; quindi i celeberrimi covoni invernali attorno alla proprietà di Giverny e la seconda serie dei disgeli nel 1893. Infine, la serie con i paesaggi di neve del monte Kolsaas e del villaggio di Sandviken in Norvegia nel 1895, realizzati durante il viaggio di tre mesi ad Oslo, l’antica Cristiania, e dintorni. Accanto a Monet, molte tra le figure più prestigiose che abbiano animato la pittura impressionista nel secondo Ottocento. Camille Pissarro, Alfred Sisley, Gustave Caillebotte, Paul Gauguin, Vincent Van Gogh. L’eccezionalità di questa rassegna, in grado di poter proporre, grazie al credito dei più importanti musei internazionali, opere segrete, è data anche dal fatto che sarà presente l’unico dipinto del grande Manet sul tema della neve. Autentico padre di tutti gli impressionisti, Manet, con il suo Petit-montrouge, effetto di neve incredibilmente prestato dal museo di Cardiff, chiude questa galleria di opere quasi irrintracciabili. In tutto circa cinquanta dipinti che renderanno preziosissima l’esposizione, in modo particolare nel suo capitolo centrale riservato agli anni settanta, il tempo più vero dell’impressionismo. Perché anche dipingendo l’inverno e la neve gli impressionisti segnano quel passaggio mirabilmente avvenuto, solo in parte anticipato dagli artisti di Barbizon, dalla natura come scenografia alla natura descritta in quanto vera luce del mondo. Certo la neve ben si adatta alla spettacolarizzazione del medium luminoso, alla resa di quella trama del colore che non aveva fino ad allora eguali nell’ambito della pittura.  
   
   
A TORINO LA MOSTRA “I COLORI DELLA SPERANZA” – AUTATECI A SALVARE I BAMBINI  
 
Milano, 29 novembre 2004 - Si inaugura il 2 Dicembre alle ore 18.00 presso gli ampi locali del ristorante San Pietroburgo di Torino la mostra “I colori della speranza” progettata dall’Associazione “Aiutateci a Salvare i Bambini Onlus” di Rovereto (Tn) in collaborazione con l’Associazione Culturale “Russkij Mir” di Torino, e che presenta i lavori dei bambini dell’Ospedale Pediatrico Oncologico di Mosca. I bambini in ospedale disegnano per distrarsi dal dolore e per dominare lo stress di sentirsi esclusi dalla vita, costretti alle rigide restrizioni dell’ospedale se non, addirittura, all’immobilità. Disegnare aiuta il bambino ammalato a crescere, ad affermarsi nell’unico modo in cui gli è possibile. E quando vede il risultato del proprio lavoro sente che è riuscito in qualcosa, ha provato il sapore della sfida ed il gusto del fare. Il percorso della mostra si snoda attraverso sgargianti farfalle, curiosi animali, fantastici castelli, incantevoli albe e tramonti… I lavori sono realizzati con le più diverse tecniche: acquerello, carboncino, pastello, gessetto, matita e sono frutto dell’impegno dei bambini e dell’aiuto prezioso di artisti, membri del Gruppo di volontariato moscovita. Esposta a Rovereto presso la Biblioteca del Mart nell’ottobre del 2003, ora la Mostra “I Colori della Speranza”, viene proposta a Torino grazie alla collaborazione tra le Associazioni “Aiutateci a Salvare i Bambini Onlus” e “Russkij Mir”, con la partecipazione del ristorante “San Pietroburgo”. L’associazione “Aiutateci a Salvare i Bambini Onlus” si è costituita nel 2001 a Rovereto (Tn) allo scopo di pubblicizzare e sostenere in Italia l’attività del Gruppo di volontariato moscovita «Padre Aleksandr Men’» che opera presso la Clinica Pediatrica Oncologica (R.d.k.b.) di Mosca. L’associazione Culturale “Russkij Mir” di Torino dal 1991 diffonde la lingua e la cultura russa e dei paesi dell’Est attraverso l’organizzazione di corsi, mostre, conferenze, convegni, spettacoli, presentazioni editoriali, rassegne cinematografiche, d’artigianato, gastronomiche ecc. Il ristorante russo “San Pietroburgo” ha aperto i battenti un anno fa e si sta distinguendo nel panorama gastronomico torinese non solo per la qualità del cibo, ma anche per la ricca proposta di eventi culturali. I fondi raccolti durante l’esposizione della mostra saranno devoluti al progetto “La casa dell’accoglienza” che prevede la donazione e l’allestimento di una foresteria per offrire ai bambini russi e ai loro congiunti un ambiente non ospedaliero, ma familiare, ricco di tutti i comfort psico-fisici al fine di ridurre al minimo l’impatto della malattia e di una struttura, quale quella ospedaliera, che inevitabilmente provoca dolore ed esperienze non positive. La Mostra è visitabile dal 2 Dicembre al 15 Dicembre tutti i giorni dalle ore 18 alle 21, martedì escluso. Nel periodo dell’esposizione il ristorante proporrà un menù speciale e devolverà parte del ricavato al progetto “La Casa dell’Accoglienza”. Infolink: Www.aiutateciasalvareibambini.org   www.Arpnet.it/russkij  www.Ristorantesanpietroburgo.com  
   
   
PRESENTATA A MILANO LA NUOVA EDIZIONE DI COUNTRY LIFE  
 
Milano, 29 novembre 2004 - Mister Country, al secolo Giancarlo Fabbi, e il Conte Gelasio Gaetani d’Aragona Lovatelli hanno presentato a Milano la nuova edizione di Country Life, quest'anno ancora più ricca di appuntamenti ed iniziative itineranti con il progetto "Vivere Country per un anno". La mostra mercato Country Life, ideata 10 anni fa dal pensatore modenese Giancarlo Fabbi e giunta con successo alla dodicesima edizione, ha registrato nel 2003, un incremento di visitatori pari al 15% rispetto all’anno precedente, dove si era toccata la cifra di 100mila presenze, arrivando a 115mila visitatori. Country Life contribuisce, sempre più concretamente, all'affermarsi di uno stile di vita in grado di coniugare semplicità, calore e forza della tradizione abbinati ad una sobria eleganza, il "Country Chic". Dallo stesso ideatore, anche il progetto “Vivere Country per un anno”, accanto all'ormai tradizionale Mostra Mercato, un programma di nuovi appuntamenti durante l'anno a Genova dal 24 al 27 febbraio 2005, a Parma dal 16 al 25 aprile, a Modena dal 12 al 15 maggio, a Firenze dall'8 all'11 settembre. Spazi dedicati alla casa e al giardino, oggettistica, tessuti, soluzioni per l'arredo del proprio spazio verde; spunti creativi e tante tecniche nuove e curiose per dare sfogo a fantasia e abilità manuali. Un nuovo anno dunque, all'insegna del country living e del piacere del buon vivere. Gli abili artigiani che saranno presenti negli appuntamenti previsti, presenteranno abiti e accessori confezionati con maestria: giacche, maglioni, foulard, scarpe, stivali, gioielli, e tessuti realizzati con materiali di pregio. Modelli esclusivi strappati alle “catene di montaggio” che rispolverano il gusto del pezzo unico e della ricercatezza nella lavorazione su misura. Il risultato è sempre una piccola opera d’arte senza tempo, che va al di là di mode volubili.  
   
   
“LA SCALA NEL CUORE DI MILANO E DEL MONDO. VOLTI NUOVI DI ANTICHI TEATRI” ALLA TRIENNALE DI MILANO  
 
Milano, 29 novembre 2004 - Si inaugura oggi la mostra con cui la Triennale di Milano festeggia la riapertura del Teatro alla Scala dopo due anni di lavori di restauro e ristrutturazione. La mostra inedita, curata da Luca Molinari, è dedicata ai progetti più significativi portati avanti da architetti contemporanei in Italia ed Europa per la riqualificazione di teatri all’italiana o come spunto progettuale per un nuovo edificio per la musica. La ristrutturazione del Teatro alla Scala di Mario Botta sta dimostrando come sia possibile costruire un confronto vitale tra architettura antica e opera contemporanea, insieme il teatro, e in particolare il teatro all’italiana, come tipologia architettonica continua a mantenere una forza e una riconoscibilità pubblica straordinaria che conosce una continua metamorfosi nei secoli senza mai perdere la sua identità. Il modello del Teatro alla Scala di Mario Botta introduce la sequenza dei modelli dei progetti di Aldo Rossi per il Teatro della Fenice di Venezia e del teatro Carlo Felice a Genova, l’intervento di Danilo Guerri per il Teatro delle Muse ad Ancona, il provocatorio progetto di Dominique Perrault per il raddoppiamento del teatro Marinskij a San Pietroburgo, l’intervento di Jean Nouvel per la ristrutturazione del Teatro dell’opera di Lione, il progetto del giovane francese Rudi Ricciotti per il teatro di Postdam e i nuovi interventi per teatri di nuova fondazione di Renzo Piano all’interno del Lingotto a Torino e di Vittorio Gregotti per il Teatro degli Arcimboldi a Milano. I modelli sono presentati scenograficamente lungo lo scalone d’onore del Palazzo della Triennale. Una mostra concepita per comunicare direttamente e con facilità la ricchezza e complessità del progetto architettonico. Infolink: www.Triennale.it    
   
   
L'ARTE HA FATTO CENTRO NEL CUORE DI MILANO DA SABATO 27 NOVEMBRE A LUNEDÌ 29 NOVEMBRE 2004 NEGLI SPAZI ESPOSITIVI DI 6A MONTENAPOLEONE  
 
 Milano, 29 novembre 2004 - Swish Art, una fiera d’arte di nuova concezione, è nata a Milano alla presenza di oltre 2.000 persone, nella prestigiosa cornice di Montenapoleone e si propone come evento artistico e mediatico polivalente, riunendo in sé le caratteristiche della rassegna d'arte, della mostra collettiva, del forum culturale e dell'evento mondano. Swish Art è promossa, con il patrocino del Comune di Milano, dall’associazione di via Montenapoleone presieduta da Claudia Buccellati (main sponsor, Pratesi), con la direzione artistica di Vilma Redis, Direttrice di Montenapoleone Congress Centre, di Bianucci Cinelli studio, specializzato in comunicazione ed organizzazione di eventi d’arte, Domenico Montalto, critico d’arte dell’Avvenire, Gabriele Manzoni, Art director ed editore: Swish è un momento di incontro e di dibattito, in Milano e per Milano. “Questo evento straordinario – ha affermato Claudia Buccellati - è davvero l’esemplificazione di una perfetta fusione tra tradizione, storia, cultura e nuove tendenze, mercato e mondanità. Un modo nuovissimo di "fare sistema" e di uscire da una settorialità geografica con artisti di tutto il mondo in una effervescenza di idee e di stimoli che l'Associazione di via Montenapoleone ha subito condiviso. Ci voleva qualcosa di speciale per rompere il grigio che troppo spesso ci avvolge, e siamo sicuri che questa manifestazione aprirà una nuova strada di "colore" non solo per la nostra strada, ma per Milano, per poter far girare verso l'Europa e verso il mondo una città che possiede la mente, l'anima e la fantasia per ritrovare la funzione di leader che storicamente le e' propria”. “La nostra politica – ha aggiunto Roberto Predolin , assessore al Commercio del Comune - è volta ad incoraggiare ed incentivare le iniziative proposte dalle associazioni di categoria, che hanno lo scopo di rivitalizzare, anche con una portata culturale e sociale, il mondo del commercio, specie nell’attuale fase di penalizzazione. In tale quadro, Swish, nella giusta cornice di via Montenapoleone, e’ sicuramente un’idea innovativa, stimolante ed unica nel suo genere e sono certo che si rivelerà una scommessa vincente per Milano ed anche un modello per altre città”. Ieri sera è stata presentata al pubblico un'accurata selezione di autori e linguaggi dell'odierno panorama artistico internazionale, dando conto di generi e tendenze significative: gli espositori, provenienti da tutto il mondo, attivi nel campo della pittura, della scultura, della fotografia, del video e del design, daranno vita ad un interessante evento di interazione linguistica, in cui i diversi autori si confronteranno sul comune terreno della comunicazione artistica e del suo valore nella società d’oggi. I circa 200 artisti in rassegna, per la maggior parte presenti all'evento, sono stati i protagonisti di un forum culturale, interessante e vitale momento di comunicazione diretta, all'interno di una realtà fortemente mediatica. La struttura di 6A Montenapoleone rispecchia nella sua versatilità la natura polivalente di Swish: i 2.000 metri quadri, distribuiti su quattro piani, al centro della shopping street più famosa al mondo, ospiteranno ancora per i prossimi giorni perfomance di artisti, dibattiti, serate musicali, incontri con il pubblico, coinvolgendo l'intera via, nonché l'intera città. Tre, in definitiva, gli obiettivi programmatici dell'evento: 1) Swish come evento artistico di qualità: un comitato direttivo, promotore e responsabile dell'evento in ogni suo aspetto, garantisce la presenza di proposte artistiche d'alto livello, innovative e internazionali. 2) Swish come momento di incontro e di dibattito: l'evento prevede vari spazi deputati al forum culturale, durante i quali i partecipanti avranno la possibilità di discutere con i galleristi e gli artisti presenti i temi della comunicazione artistica, dei suoi segni e della sua integrazione nel più vasto contesto culturale odierno. Esperti del settore, intellettuali e critici guideranno la discussione, le singole individualità dei presenti le daranno corpo e sostanza. 3) Swish come evento in Milano e per Milano: l'Arte vuole abitare nel cuore storico e commerciale di Milano, vuole "esserci " rendendosi il più possibile visibile. Swish dialogherà con Milano, facendosi specchio dei mille volti di una città ricca di risorse, di potenzialità e sempre pronta a trasformarsi e a rigenerarsi. Milano è arte, cultura, moda, pubblicità, mondanità, commercio e tanto altro ancora; Swish cercherà di essere tutto questo.  
   
   
NASCE IL FIAT FREESTYLE TEAM, UNA SOLA SQUADRA PER DUE DISCIPLINE: SNOWBOARD E SCI FREESTYLE  
 
Milano, 29 novembre 2004 - Cinque rider, due discipline, una sola squadra: nasce il Fiat Freestyle Team, che unisce i più forti freestyler italiani di snowboard e di sci in un progetto esclusivo, spettacolare e di tendenza, rivolto alle nuove frontiere dello sport e del lifestyle. Fiat entra così nell’universo giovane sposando la filosofia freestyle, una libera combinazione di elementi quali creatività, abilità tecnica, immaginazione, espressione artistica, divertimento, stile e originalità. I cinque rider del Fiat Freestyle Team sono Giacomo Kratter, Simone Malusà, Tania Detomas, Claudio Bosia e Mattia Pegorari, personalità e stili che hanno già prodotto risultati eccellenti e che Fiat desidera unire per raggiungere il massimo risultato alle Olimpiadi di Torino 2006. In questo arduo e affascinante cammino i rider saranno affiancati da Fiat e, in collaborazione con Fisi, supportati in un percorso costruttivo rivolto alla crescita e alla valorizzazioni di potenziali sportivi d’eccellenza. Il marchio Fiat Freestyle Team sarà presente sui caschi e sui cappellini dei rider, così come su giacche, snowboard e sci. La vettura per eccellenza del team sarà la Panda 4x4, punto di partenza di una strategia che coinvolge tutti i modelli del marchio Fiat, inclusi Multipla, Punto, Stilo, Doblò, Idea e i nuovi lanci 2005/2006. I rider saranno incentivati non solo dai premi che riceveranno in seguito alle loro prestazioni ma anche attraverso quella cura particolare prestata da Fiat agli aspetti complementari della performance sportiva, con l’affiancamento di due agenzie che li seguiranno passo passo negli ambiti della comunicazione e dello sport marketing. Il Fiat Freestyle Team è supportato da un sito web all’indirizzo www.Fiatfreestyleteam.com  che conterrà numerose informazioni tra cui i risultati, gli appuntamenti del team e una community dove scambiarsi non solo file, video e foto ma anche esperienze e sensazioni. Il Fiat Freestyle Team è il naturale complemento della nuova strategia di Fiat Auto in qualità di Sponsor Ufficiale delle Olimpiadi di Torino 2006: i rider del Fiat Freestyle Team saranno gli atleti per cui tifare, saranno gli artisti di scena nelle due discipline nuove e spettacolari, a metà tra esibizione e gesto atletico. Insieme a loro le discipline stesse, grazie a Fiat, saranno conosciute e apprezzate da qui all’evento olimpico, attraverso una serie di appuntamenti, come il Fiat Snowpark all’Arena di Milano, nei quali i giovani potranno appassionarsi al freestyle, non solo dal punto di vista sportivo ma anche come vero e proprio stile di vita ideale per dare libero sfogo alla creatività. E di creatività i ragazzi del team ne hanno da vendere: Giacomo Kratter, 22 anni, Campione Italiano Halfpipe in carica, è stato il miglior rider europeo alle Olimpiadi Invernali 2002 a Salt Lake City, classificandosi al 4° posto, a un passo dal podio. Tania Detomas, 19 anni, salta più in alto della maggior parte dei ragazzi ed è duplice Campionessa Italiana sia in Halfpipe sia nel Big Air. Simone Malusà, 30 anni, il veterano del Team, è Campione Italiano Snowboardcross, secondo classificato ai Campionati Mondiali 2003. Promette di ripetersi questa stagione grazie al terzo posto conquistato nella prima prova del Campionato Mondiale 2004 a settembre in Cile. Claudio Bosia, 21 anni, Campione Italiano Moguls in carica, e Mattia Pegorari, 21 anni, Vicecampione Italiano Moguls, entrambi talentuosi, promettenti e determinati, completano un team che parteciperà a tutti gli appuntamenti di Coppa del Mondo e ai Campionati Italiani Assoluti, per raggiungere l’obiettivo finale delle Olimpiadi.  
   
   
ASIAGO: C’E’ LA MATEMATICA CERTEZZA PER LA COPPA DEL MONDO DI DICEMBRE  
 
Asiago, 29 novembre 2004 - Gli organizzatori del doppio appuntamento di Coppa del Mondo di fondo sprint, in programma ad Asiago il 14 e 15 dicembre, stanno attendendo la giornata di lunedì con ansia. Le previsioni meteo annunciano neve ed in particolare sopra gli 800 metri. La pista della gara sprint in tecnica classica, annuncia il presidente del comitato Sergio Vellar, è già innevata per metà. Negli ultimi due giorni le temperature non sono state favorevoli e così è stata sospesa la produzione di neve. La zona di partenza, l’area di cambio per la staffetta sprint e la pista nelle zone limitrofe sono già pronte, allestite anche le strutture, insomma tutto sta seguendo scrupolosamente il programma dei lavori di avvicinamento. Nel frattempo si sta lavorando anche sulle piste di Campomulo, area di riserva per la gara di Asiago, dove si sta sciando già da diversi giorni. Se le condizioni meteo non consentissero di produrre neve a sufficienza, è già pronto il programma di riserva che prevede il trasporto della neve dalle zone in quota o, nella peggiore delle ipotesi, lo spostamento delle gare a Campomulo, una delle sette aree sciistiche di fondo dell’Altopiano di Asiago - 7 Comuni. Intanto la segreteria di gara affidata alla Iat (Ufficio Turistico di Asiago della Provincia di Vicenza) è sotto pressione per tutto quello che concerne la parte organizzativa. Sono già molte le nazioni che hanno inviato la propria iscrizione, tra cui Sud Africa, Giappone, Bielorussia, Francia, Ungheria, Germania, Australia, Svezia, Canada, Estonia, Israele (1 atleta), Russia ed ovviamente Italia. Ci saranno anche atleti della Grecia – con una particolare autorizzazione - mentre si sta attendendo ancora la conferma della Mongolia, che ha problemi di visti. Per l’Italia sono stati iscritti Pietro Piller Cottrer, Christian Zorzi, Giorgio Di Centa, Fulvio Valbusa, Freddy Schwienbacher, Christian Saracco, Fabio Santus, Valerio Checchi, Biagio Di Santo, Florian Kostner, Bruno Carrara, Roland Clara, Federico Clementi, Loris Frasnelli, David Hoferthomas Moriggl, per la squadra femminile Gabriella Paruzzi, Sabina Valbusa, Antonella Confortola, Arianna Follis, Magda Genuin, Marianna Longa, Anna Santer, Veronica Cavallar, Barbara Moriggl, Marina Piller, Stephanie Santer. Le gare di Asiago, una sprint in tecnica classica (martedì 14) ed una gara Team sprint pure in tecnica classica (mercoledì 15 dicembre), offriranno una novità assoluta, vera anteprima della prossima stagione. Infatti, viste le generose dimensioni delle piste, saranno 30 i concorrenti qualificati per la fase di gara, anziché i classici 16. Un motivo in più di spettacolo, giacchè ci saranno 5 batterie da sei atleti, due semifinali da cinque, finale e finalina con quattro atleti. Infolink: www.Asiagoski.com  
   
   
DOLOMITI NORDIC WORDS 2004 GLI STATI GENERALI DELLO SCI DI FONDO CENTRO CULTURALE GRAND HOTEL DOBBIACO 4 DICEMBRE 2004  
 
 Milano, 29 novembre 2004 - L ' appeal che lo sci di fondo esercita sul popolo degli sportivi " praticanti " è rimasto inalterato in tutti questi anni: disciplina tra le più aerobiche, il fondo è in grado di rappresentare un ' opportunità straordinaria per riscoprire il rapporto con l ' ambiente che ci circonda. Natura si, ma anche tanta tecnologia: un ' evoluzione costante. E per parlare di questa straordinaria attività e fotografare la situazione del mondo degli " sci stretti " i più grandi esperti si riuniranno a Dobbiaco il 4 dicembre per il primo forum dedicato allo sci di fondo: Dolomiti Nordic Words, ovvero gli stati generali dello sci di fondo. L ' incontro sarà strutturato in tre sessioni. Si inizia con la parte dedicata al turismo, sviluppando il tema dell ' accoglienza presso centri fondo e impianti sportivi dedicati alla pratica dello sci nordico. Ma non solo, perché saranno presenti anche organizzatori di eventi e giornalisti che hanno maturato esperienze nel campo del " turismo da fondo " . Abbondante spazio verrà riservato ai materiali, con le novità in fatto di attrezzature e accessori, grazie alla presenza dei rappresentati delle più importanti aziende produttrici di sci, attacchi, scarpe, abbigliamento, scioline, trattamento solette. Infine la tecnica, o meglio la pratica dello sci di fondo oggetto da molti anni di studi scientifici che hanno l ' obiettivo di sviluppare metodologie di applicazione sempre più efficaci. Come già detto, ad aprire il convegno lo spazio dedicato all ' offerta turistica che vedrà l ' intervento di Alfred Trenn, in rappresentanza del Consorzio Turistico Alta Val Punteria, e Claudio De Monte, direttore del Consorzio Turistico Sappada Complico, che illustreranno il progetto Dolomiti Nordic Ski all ' interno del quale si colloca il convegno. Infine, da segnalare la partecipazione di Nicola Schena che parlerà del progetto Montagna & Scuola e di come lo sci di fondo possa rappresentare uno strumento di marketing territoriale. Numerosi e qualificati i relatori attesi al convegno tra i quali Giuseppe Gazzotti, da anni nel team dello sci di fondo azzurro, che illustrerà il Dvd messo punto dalla Fisi per proporre forme nuove di approccio al fondo in età giovanile. Per restare nell ' ambito tecnico è atteso l ' intervento di Marcello Signorelli, giornalista che cura la rubrica " Materiali " della testata Scifondo, che descriverà lo stato dell ' arte di scioline di tenuta e paraffine di scorrimento per la stagione in corso. Per approfondire le ultime novità dal fronte delle aziende saliranno in cattedra alcuni nomi illustri del mercato dello sci nordico, tra cui Alfredo Valle, direttore vendite Salomon, Stefano Saltari, responsabile commerciale Snowline distributore di Madshus e Swix, e Carlo Crestani, titolare di Skiskett, azienda leader nel campo dello skiroll. Moderatore dell ' incontro sarà Carlo Brena da oltre dieci anni alla guida di Scifondo, la testata dedicata al mondo degli sci stretti. L ' elenco dei relatori potrebbe allungarsi perché l ' organizzazione, affidata a Dolomiting, è in attesa di conferme anche dall ' estero. A chi è rivolto? Il meeting Dolomiti Nordic Words è una proposta rivolta a tutti gli operatori professionali del fondo (negozianti specializzati, albergatori e operatori turistici, maestri di fondo e preparatori tecnici) e a quei praticanti evoluti (atleti amatori, granfondisti) che hanno da sempre grande passione verso lo sci di fondo, dimostrando di voler restare aggiornati sulle ultime novità. Il convegno Dolomiti Nordic Words è organizzato da Dolomiting, giovane realtà che si propone come interlocutore per lo sviluppo di progetti legati allo sviluppo del turismo in stretto connubio con la pratica sportiva in montagna. L ' incontro congressuale si terrà grazie al contributo del progetto Interreg " Langlauf Dolomitilive " e in collaborazione con la testata Scifondo. L ' inizio del convegno è previsto per le ore 16.00. L ' ingresso è gratuito ed è prevista la traduzione simultanea. Per informazioni Dolomiting Tel: +39 0474 740105 - E-mail: info@italybike.Info  
   
   
IN VAL DI FIEMME PISTE “IMBIANCATE” PER IL CLASSICAL RESORT DI DICEMBRE APPUNTAMENTO L'11 E 12 DICEMBRE CONTINUA LA PRODUZIONE DI NEVE  
 
Trento, 29 novembre 2004 - In Val di Fiemme gli organizzatori del Classical Resort stanno lavorando per allestire al meglio le sei gare di Coppa del Mondo in programma nel week-end dell’11 e 12 dicembre. E’ noto infatti che la Coppa del Mondo di combinata nordica fa tappa in Val di Fiemme con una gara sprint ed una mass start, mentre la Coppa del Mondo di fondo prevede la gara double pursuit e la staffetta, maschile e femminile. Le temperature favorevoli hanno consentito negli ultimi giorni di produrre neve sufficiente per innevare il trampolino K95 di Predazzo, ed ora se ne sta producendo altra per il trampolino maggiore. Nel frattempo a Lago di Tesero è già stato preparato il percorso di 1,5 km per la gara sprint (combinata nordica) ed una parte del percorso di 2,5 km dove è in programma la frazione in tecnica libera della double pursuit e della staffetta. Per allestire le due piste complete (2,5 Est e 2,5 Ovest) sono sufficienti ancora cinque notti di temperature favorevoli. In questo momento insomma gli organizzatori della Val di Fiemme sono fiduciosi nel regolare svolgimento delle gare. In emergenza, si sta lavorando anche sulle piste di riserva di Passo Lavazè, dove le temperature sono più rigide e l'innevamento è già quasi sufficiente. Lunedì 29 novembre inizierà il montaggio della tensostruttura riscaldata che ospiterà i team e gli atleti, e che prevede anche uno spazio comune utile per ritrovi ed altro. Questa è una situazione che la Fis sta sperimentando in prima assoluta in Coppa del Mondo per evitare la soluzione dei “tristi” ed impersonali containers per skimen e tecnici. Con tutta probabilità, la squadra italiana al rientro da Kuusamo raggiungerà la Val di Fiemme la settimana prima del Classical Resort, per uno stage di allenamento. Infolink: www.Valdifiemme2003.com  
   
   
DOPO ALAIN MENU, NICOLA LARINI NEL CHEVROLET EUROPE RACING TEAM PILOTA CON ESPERIENZA IN FORMULA 1 E TITOLI IN VARI CAMPIONATI TURISMO  
 
Roma, 29 novembre 2004 - Chevrolet Europe ha ingaggiato Nicola Larini come secondo pilota di provata esperienza per il team che prenderà parte al Campionato Mondiale Turismo (Wtcc) 2005. Il 40enne pilota italiano di Camaiore (Lucca) nel corso della sua carriera ha disputato più di 30 Gran Premi in Formula 1, ha vinto il Dtm (Deutsche Tourenwagen Meisterschaft) nel 1993, il Campionato Italiano Superturismo nel 1992 e, tra il 2001 e il 2003, anche otto prove dell’Etcc (European Touring Car Championship), che dal 2005 sarà rimpiazzato proprio dal Wtcc. “Non potevo mancare l’opportunità di entrare a far parte del team di un marchio noto a livello mondiale come Chevrolet, che ha vinto su piste come Indianapolis e Le Mans”, ha dichiarato Larini aggiungendo: “Chevrolet sta sviluppando un progetto di primo piano per il nuovo Campionato del Mondo che sarà ancora più competitivo con le nuove squadre che vi prenderanno parte. Sono estremamente concentrato su questa sfida e sono sicuro che la mia esperienza di pilota di sviluppo sarà importante per il programma”. Chevrolet prenderà parte al Wtcc con tre Lacetti 4 porte (commercializzata in Italia come Nubira) preparate dal Ray Mallock Racing, che ha sede in Gran Bretagna. Eric Néve, responsabile dei programmi sportivi di Chevrolet Europe, dice: “Siamo felici di avere due piloti esperti come Nicola Larini e Alain Menu. Ora abbiamo in animo di offrire la terza vettura ad un giovane che abbia già fatto esperienza con le trazioni anteriori da corsa”. “È un vero piacere per noi avere un pilota italiano nel team Chevrolet per il Wtcc”, ha detto John Passadis, presidente di recente nomina di Gm Daewoo Italia. “Le sue inconfutabili qualità di pilota daranno un notevole impulso al team. A lui il nostro più caloroso benvenuto e un grande in bocca al lupo!”.  
   
   
RENAULT TRUCKS PARTENAIRE DEL RALLYE DAKAR  
 
Milano, 29 novembre 2004 - Presente fin dalle prime edizioni del mitico Rallye, Renault Trucks avanza di un passo, oggi, diventando partenaire di Aso per l'edizione 2005 della manifestazione. Una prima tappa, questa, per poi diventare partenaire ufficiale, nel 2006, con la fornitura, naturalmente, di veicoli Renault Kerax per l'insieme della logistica di Aso. L'organizzatore di questa avventura, sempre così apprezzata, equipaggerà, in effetti, il suo parco veicoli destinati alla logistica con una flotta di Renault Kerax mettendo così a profitto la professionalità e il savoir-faire di Renault Trucks nella sua attività fondamentale di fornitore di soluzioni per il trasporto. Renault Trucks, con una ventina di veicoli impegnati nel prossimo mese di gennaio sia direttamente in corsa che per l'assistenza o l'assistenza in corsa, prosegue la tradizione che si perpetua per il 27° anno consecutivo. Saviem, Berliet, Sonacome... Tanti sono stati i veicoli che hanno partecipato al rallye. Renault Trucks ritrova, così, con il Renault Kerax, le sue terre di predilezione in Africa Occidentale. Renault Trucks, essendo presente in tutti i paesi che verranno attraversati, Spagna, Marocco, Mauritania, Mali, Senegal conforta, in questo modo, l'immagine del suo prodotto innovativo e robusto. Le prossime edizioni del Rallye Dakar saranno, senza dubbio, ancor più appassionanti delle precedenti.  
   
   
CHE COS’È UN UOMO PERCHÉ TE NE CURI? LA CENTRALITÀ DELLA PERSONA NELLO SPORT  
 
Assisi, 29 novembre 2004 - Alcune centinaia di dirigenti e soci del Csi provenienti da tutta Italia, parteciperanno dal 3 al 5 dicembre alla conferenza nazionale in programma ad Assisi. Tema dell’incontro la centralità della persona nello sport. Tra gli ospiti: Pierluigi Castagnetti, Gianpaolo Montali e don Mazzi “Che cos’è un uomo perché te ne curi?”: questo interrogativo, che troviamo nel Salmo 144, farà da tema conduttore per la tradizionale conferenza nazionale del Csi (Centro Sportivo Italiano), in programma ad Assisi dal 3 al 5 dicembre. Protagonisti della tre giorni di riflessione saranno centinaia di quadri associativi, ma anche semplici soci, che al teatro “Le Stuoie” della Domus Pacis, in piazza Porziuncola a S. Maria degli Angeli, approfondiranno uno dei punti cardine del progetto culturale e sportivo del Csi: la centralità della persona umana nello sport. Il programma della conferenza propone 48 ore molto dense di appuntamenti. Si aprirà venerdì 3, nel pomeriggio, quando don Nazzareno Marconi, docente di Sacra Scrittura all'Istituto Teologico di Assisi, proporrà una meditazione sul tema dell’evento. Quindi toccherà a Paola Bignardi, presidente dell’Azione Cattolica, che, dando seguito al percorso congiunto fatto da Csi e Ac per costruire l’evento-pellegrinaggio di Loreto dello scorso settembre, interverrà per fare sintesi su quell’esperienza dandone testimonianza. In tarda serata si chiuderà con "Chiara di Dio", musical della compagnia teatrale di Carlo Tedeschi, in scena al Lyric Theatre. Due gli eventi centrali del giorno successivo. Alla mattina si svolgerà la tavola rotonda su “La società sportiva. Sartoria di impegno civile”, con la partecipazione tra gli altri dell’onorevole Pierluigi Castagnetti, in cui si cercherà di esplorare i percorsi attraverso i quali la società sportiva può collaborare alla crescita della società civile. Nel pomeriggio avrà luogo il talk show “Perché l’hai fatto sportivo”, con la partecipazione di don Mazzi, l’allenatore della nazionale di volley Gianpaolo Montali e il giornalista Pierpaolo Cattozzi. In serata tutti in pellegrinaggio dalla basilica della Porziuncola alla basilica di San Francesco. Domenica 5 si concluderà con una riflessione su “Educare: una questione di cuore”, incontro con monsignor Francesco Lambiasi, assistente centrale dell’Ac; monsignor Carlo Mazza, direttore dell’ufficio Cei per la pastorale di turismo e sport; Luigi Lacagnina, presidente dell’Agesci; Mariolina Moioli, direttore generale del Miur. Si tratta, una volta di più, di approfondire la questione educativa, vero nocciolo della proposta Csi, questa volta soffermandosi più che sull’analisi dei bisogni educativi, sulle metodologie pedagogiche o sugli strumenti della progettazione educativa sulle motivazioni che devono ispirare l’operatore Csi. Toccherà infine al presidente nazionale del Csi, Edio Costantini, tirare le somme della conferenza di Assisi. Ed essendo la conferenza l’ultimo evento nazionale del Csi per il 2004, l’intervento del presidente sarà anche l’occasione per tirare un primo bilancio di sintesi del percorso compiuto dall’associazione durante tutto l’arco dell’anno, che è stato particolarmente denso di eventi, a cominciare dall’incontro con Giovanni Paolo Ii in occasione della celebrazione del 60° Csi.