Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


GIOVEDì

Pagina1  Pagina2  Pagina3  Pagina4  Pagina5  Web alimentazione e benessere 
Notiziario Marketpress di Giovedì 23 Dicembre 2004
Pagina3
TROFEO TOPOLINO SCI DI FONDO LA VERA CULLA DEI CAMPIONI. IL 22-23 GENNAIO "TOPOLINI" IN VAL DI FIEMME. LA STORIA DI TANTI CAMPIONI AL "TOPOLINO". A CASTELLO LE MANIFESTAZIONI COLLATERALI. ANCHE NEL 2005 ATTESI OLTRE 1000 ATLETI  
 
Il "Trofeo Topolino" di sci di fondo è sempre stato il primo severo banco di prova per tanti campioni degli sci stretti, ed ora è pronto a proporre il 22 e 23 gennaio sulle piste di Lago di Tesero la sua ventiduesima edizione; ha costituito davvero il debutto agonistico ed il primo appuntamento con la vittoria per tanti campioni dello sci di fondo, giovani protagonisti delle sue diverse ed appassionanti edizioni. Scorrendo l’albo d’oro della manifestazione - organizzata con la consueta maestria e competenza dal GS Castello di Fiemme, ben appoggiato dall’amministrazione locale - troviamo infatti i nomi degli azzurri Valerio Checchi, Bruno Debertolis, Loris Frasnelli, Magda Genuin, Lara Peyrot, Anna Rosa e Veronica Cavallar. Tra i nomi più importanti del fondismo nazionale e internazionale in grado di imporsi nel Trofeo Topolino va sicuramente ricordata Lara Peyrot, vincitrice della FIS Marathon Cup e di un’edizione della Marcialonga di Fiemme e Fassa, la quale si aggiudicò la categoria "Allieve" nel 1989 a Passo Lavazè. Anche l’azzurra Magda Genuin salì per ben tre volte sul gradino più alto del podio del "Topolino" nelle varie categorie ed edizioni del 1989, 1990 e 1992. Altri due nomi noti nobilitarono la dodicesima edizione, disputata il 22 gennaio ‘95 a Lago di Tesero, con gli azzurri Valerio Checchi e Veronica Cavallar che si aggiudicarono le categorie "Allievi". Una manifestazione che sin dalle prime edizioni ha saputo assumere un importante significato internazionale, riuscendo a coinvolgere e portare in gara centinaia di piccoli fondisti provenienti sia dalle nazioni dell’arco alpino (Austria, Germania, Svizzera, Francia), dalla Spagna, dalla Croazia, dalla Slovenia, dalla Jugoslavia che dominò il medagliere per ben cinque edizioni, e da altri paesi dell’Europa dell’Est (come Bulgaria, Romania, Ungheria), sia infine da nazioni solitamente non inserite nei circuiti classici delle discipline nordiche come Argentina e Grecia. Tutto è pronto ora per dar vita, sabato e domenica 22 e 23 gennaio 2005, alla ventiduesima edizione di una gara che ha sempre mantenuto un fascino particolare riuscendo a coinvolgere ed animare intere famiglie. L’edizione 2005 potrà contare su un affiatato comitato organizzatore e su un nuovo ed esperto coordinatore, Mauro Dezulian. Come da tradizione, ad aprire le "ostilità" sulle piste di Lago di Tesero saranno i fondisti più piccoli con le categorie "Baby" e "Cuccioli", che scenderanno in gara sabato 22 gennaio alle 14.30 in spettacolari e divertenti prove a tecnica classica, su tracciati adatti alle loro caratteristiche fisiche e tecniche. Spettacolo ed agonismo che non mancheranno nemmeno nella seconda giornata di gare, domenica 23, quando a partire dalle 9.30 si affronteranno le categorie "Ragazzi" ed "Allievi", con avvincenti prove a tecnica libera, sempre nel centro del fondo di Lago di Tesero. Il Trofeo Topolino sarà come sempre accompagnato da diversi momenti di spettacolo e divertimento, all’insegna della migliore tradizione dei personaggi di Walt Disney, ad iniziare dalla sfilata d’apertura delle varie rappresentative nelle vie di Castello di Fiemme con il concerto della banda di Molina di Fiemme, nel pomeriggio di sabato 22 gennaio alle 17.30, cui seguirà l’atteso spettacolo pirotecnico dopo l’accensione del tripode. Castello di Fiemme ospiterà domenica alle 15.00 anche la manifestazione conclusiva di premiazione, salutando e dando l’appuntamento ad una nuova edizione a tutti i piccoli e grandi "Topolini" dello sci di fondo. Infolink: www.trofeotopolino.it  
   
   
TOSCANA / IL MAL DI VIVERE? LO GESTISCO IN COOPERATIVA. NASCE A CORTONA UN RIVOLUZIONARIO CENTRO ANTISTRESS. SUPER LUX, SUPER PROFESSIONALE, SUPER AVANZATO. OBIETTIVO: INSEGNARE A PRENDERE LA VITA PER IL VERSO GIUSTO  
 
Nel mondo dei centri benessere e della lotta al logorio della vita moderna si materializza la rivoluzione Villa Aurea. Mentre altrove ci si concentra sul corpo con massaggi, ginnastiche, fanghi e bagni di ogni tipo, nella convinzione di anestetizzare per via muscolare il mal di vivere, qui si lavora sulla mente. E il direttore scientifico Marco Bertelli (38 anni, psichiatra, libero docente all’Università di Firenze e membro del consiglio direttivo della sezione Salute Mentale dell’Organizzazione Mondiale di Psichiatria) insiste sulla differenza tra “qualità di vita” e “qualità della vita” per enunciare il concetto eterno, ed eternamente riscoperto, che ben spiega il segreto del suo metodo: “Non c’è ansia, disagio o logorio se impariamo a conoscere noi stessi e a prendere la vita per il verso giusto”. Siamo ai confini tra Toscana e Umbria, tra colline boscose, vigneti e ulivi, lungo la strada che da Cortona conduce a Mercatale. La settecentesca Villa Aurea, con parco ombroso e sequoia centenaria stile Via col vento, ha aperto ufficialmente i battenti domenica 19 dicembre in versione Hotel de Luxe a 4 stelle. Con molte autorità (il sottosegretario al welfare Grazia Sestini, i parlamentari Rosi Bindi e Giuseppe Fanfani, il prefetto di Arezzo Anna Maria Sorge, il sindaco di Cortona Andrea Vignini) e molte novità anche nella gestione, essendo la prima volta che la cooperazione si cimenta con il wellness e con i suoi piacevoli misteri. E’ una sfida che ha comportato fin qui 3,5 milioni d’investimenti, ma che ha intanto assicurato all’area un progetto economico/culturale d’alto profilo e numerosi posti di lavoro assai qualificati. La coop in questione è l’Ante Laborem di Castiglion Fiorentino (fa capo all’Unci, Unione Nazionale Cooperative Italiane) e al presidente Marcello Roggi preme sottolineare l’aspetto innovativo della new entry insieme ai benefici per il territorio. “Tralasciando le cifre dell’indotto –spiega–, l’iniziativa è importante, perché offre a Cortona e un inedito soggetto economico di bella immagine e prestigio e ai soci cooperatori posti di lavoro stabili e di grande qualità professionale”. In totale 25 addetti (psicologi e terapeuti vari, oltre agli specializzati alberghieri, tutti multilingue). La struttura è invece immersa in un parco di 3 ettari ed è composta dalla villa padronale con due dependance (ospitano 20 camere, 13 già operative), ristorante, piscina con vasca idromassaggio e talassoterapia, solarium, campo da tennis, giardino aromatico, percorsi defaticanti con laghetti e grotta naturale. In altre parole, l’ambiente ideale per imparare ad affrontare, con ritrovate energie, le non sempre facili vie dell’esistenza.“Lo stress di per sé non ha colore –ricorda, tornando al metodo, Bertelli–. Non è negativo, ne’ positivo. Tutto dipende da come il soggetto interpreta l’evento. Quindi è al soggetto, alla personalità, al carattere che occorre rivolgersi quando entra in crisi il rapporto con il sé e l’ambiente. Ovviamente Villa Aurea non è una clinica, né tratta casi gravi quanto, piuttosto, il generico malessere che colpisce molti e che altera in negativo la visione del mondo, induce al pessimismo, spinge a sospettare inesistenti pericoli dovunque e costringe perciò il corpo in perenne posizione di combattimento. Ecco lo stress cattivo, il di-stress che causa palpitazioni, sudorazioni, rinuncia al cibo o rifugio nel cibo, nel fumo e in una moltitudine di analoghi illusori sollievi”. A Villa Aurea l’equipe di Bertelli affronta di petto la questione e, per prima cosa, conduce per mano l’ospite/paziente in approfonditi esami di coscienza. “Individuare l’origine del di-stress e capire come si sviluppa –dice lo psichiatra– è l’inizio di un percorso che si può poi continuar da soli. La seconda tappa è imparare a gestire il disagio, a trasformare il di-stress in eu-stress, cioè in energia utile e positiva”. E’ un metodo che si applica tanto a chi si sente frustrato in ufficio, quanto ai rapporti d’amore o familiari, e che si allarga, ovviamente, alla cura del corpo, in virtù delle molte tecniche che anche Villa Aurea schiera (terapie con fango, ossigeno, piante, del respiro, oltre a quelle rigorosamente in lingua inglese: cardiofitness, bio feedback, healing music, fitness and so on). Infolink: www.villaaurea.it  
   
   
ALTO ADIGE / TUTTO IL MONDO È… PRESEPE! IN VALLE AURINA (BZ) CI SI PREPARA ALL’AVVENTO CON TANTE E BELLISSIME INIZIATIVE: IL MUSEO DEI PRESEPI, PER IMMERGERSI IN UN’ATMOSFERA MISTICA CHE IN QUESTO PERIODO AVVOLGE TUTTO IL MONDO, LO SKIPASS GRATUITO (FINO AL 25 DICEMBRE) PER GLI APPASSIONATI DELLO SCI, IL MERCATINO DI NATALE CON LE COSE BUONE E BELLE DELLA TRADIZIONE  
 
Un’aura mistica sembra avvolgere le 80 cime (che superano i 3000 metri)  della Valle Aurina (Bz), un luogo in cui l’atmosfera sacra del Natale è ancora intatta. E’ qui che sorge il Museo dei Presepi e dell’arte popolare, la più fantastica esposizione (nel genere) di tutta Europa. Un’emozionante passeggiata attraverso il mondo delle rappresentazioni dell’Avvento, lungo il quale si possono ammirare splendide opere che giungono da tutto il Globo: da quelle tradizionali tirolesi, all’antica natività orientale, fino alle rappresentazioni di famosi artisti contemporanei. Sono esposte statue di tutti i tipi, anche a grandezza naturale, in cui trionfano l’arte dell’intaglio del legno e dell’artigianato, immerse in giochi di suoni e di luci. La sera invece, i mille bagliori che scintillano sono quelli della festa più attesa dell’anno: il Mercatino di Natale più a nord d’Italia che dura fino il 31 dicembre 2004 (è aperto nei fine settimana). Vi aspettano le bancarelle con le cose buone e belle della tradizione, i capolavori dell’artigianato locale (introvabili altrove) e i canti nostalgici delle vallate. Qui sono i bambini che vanno di casa in casa a fare gli auguri intonando "Nois Jou, Glick und Segn". Inoltre sulle piste e sugli impianti di risalita che fanno la gioia di tutti i discesisti degni di questo nome, fino al 25 dicembre 2004 è valida la promozione “Special Season Opening”, vale a dire skipass gratuito settimanale sullo spettacolare comprensorio per chi prenota una settimana di soggiorno in uno dei tanti alberghi delle Valli di Tures e Aurina (Alto Adige – Südtirol). La formula è prenotabile rivolgendosi direttamente agli hotel che aderiscono all’iniziativa, di cui si trova l’elenco completo sul catalogo invernale, da richiedere gratuitamente al Consorzio Turistico Area Vacanze Valli di Tures e Aurina, oppure sul sito web della stessa associazione. Un pacchetto comprensivo di skipass gratuito per una settimana in hotel quattro stelle superior parte da 420 euro a persona in 3/4 pensione (pernottamento, colazione, buffet con dolci e caffè al pomeriggio e cena), in quattro stelle da 350 euro, in tre stelle da 250 euro; in garni o bed & breakfast da 169 euro e in appartamento/residence da 299 euro per due persone. Infolink: www.tures-aurina.com  
   
   
FRIULI VENEZIA GIULIA / UN’EPIFANIA RICCA DI RITI E DI STORIA. LE CERIMONIE DELLA MESSA DELLO SPADONE A CIVIDALE, DEL TALLERO A GEMONA, I PIGNARÛI, ANTICHISSIMI FUOCHI PROPIZIATORI CHE ILLUMINANO LA NOTTE: IL 5 E IL 6 GENNAIO RIVIVONO IN TUTTA LA REGIONE ANTICHISSIME E SUGGESTIVE USANZE  
 
Il Friuli Venezia Giulia festeggia l’Epifania con cerimonie e tradizioni che affondano le radici in riti celtici e precristiani. In tutte le località grandi e piccole della regione, al calare della dodicesima notte, quella dell’Epifania, appunto, l’ultima del periodo natalizio, si organizzano altissimi falò propiziatori (detti "pignarûi" o "foghere"), si bruciano feticci, si fanno previsioni sull’andamento dell’anno che sta per iniziare, traendo gli auspici dall’andamento del fumo e delle faville. Ma in alcune storiche cittadine della regione il fascino di questa ricorrenza va oltre, riproponendo, anno dopo anno, gesti millenari che ricordano i fasti del passato. LA MESSA DELLO SPADONE A CIVIDALE - La cerimonia che si svolge a Cividale del Friuli risale al periodo più fiorente della vita di questa antica città, che si stende lungo il corso del fiume Natisone, all’imbocco delle omonime Valli.Porta di antichi traffici con il Centro Europa, fu fondata nel 50 a. C. da Cesare, che le diede il nome di Forum Iulii (da cui deriva Friuli, definizione che si è estesa poi a tutto il territorio). Nel VI secolo d. C. i Longobardi ne fecero la capitale del loro primo Ducato in Italia, e durante il Medioevo, il Patriarca, feudatario del Friuli, vi riceveva l’investitura dell’Imperatore. È proprio questo l’evento che viene riproposto ogni 6 gennaio, nel Duomo di Cividale: in un contesto di grande solennità si celebra in latino la Messa dello Spadone, durante la quale il Diacono si presenta con l’elmo piumato in testa, la spada sguainata nella mano destra e nella sinistra un antichissimo e prezioso Evangelario. La spada è ancora quella originale appartenuta al Patriarca Marquardo von Randeck, che fece il suo ingresso in città nel 1366, l’evento che si ricorda appunto nel giorno dell’Epifania. Il significato della sua presenza in una cerimonia religiosa è da attribuire al doppio potere del feudatario: temporale (l’arma, appunto) e spirituale (l’evangelario). Con la spada il Diacono di Cividale esegue dei segni di saluto e benedizione, sollevandola e fendendo l’aria. Anche l’elmo piumato sta a significare che il Patriarca era contemporaneamente responsabile di un territorio e delle sue anime. Il fascino di questa ricorrenza prosegue anche dopo la messa con una spettacolare rievocazione storica dell’evento e il corteo di personaggi in costume, che si snoda per le vie della città: nobili, dame, armigeri, cavalieri, notabili, ancelle, falconieri, paggi, frati, eremiti, il gastaldo, l’araldo, il boia, il capitano, che indossano preziosi abiti riprodotti fedelmente dai costumi dell’epoca, ricostruiscono alla perfezione quell’atmosfera, immersa nei suoni e nelle melodie tipiche del Medioevo. Infolink: www.epifaniainfriuli.com LA MESSA DEL TALLERO A GEMONA - Storia e tradizioni epifaniche accomunano a Cividale la cittadina pedemontana di Gemona del Friuli. Situata sulla sinistra del fiume Tagliamento, inerpicata a mezza costa sulle prime pendici dei monti Glemine, Chiampon e Cuarnan, la località è menzionata per la prima volta dallo storico cividalese Paolo Diacono, che nella sua ‘Historia Longobardorum’ la cita come ‘Castrum Glemonae’, una fortificazione longobarda del 611 d.C. Ma la sua origine è ancor più antica: fin dall’epoca preistorica fu uno dei passaggi obbligati verso il Nord Europa. Paleoveneti, Celti e Carni lasciarono il posto ai Romani prima e alle invasioni ungariche dopo. Il periodo di maggior splendore iniziò, però, più tardi e Gemona fu feudo ministeriale nel XI secolo, libera comunità con statuti propri e sede di mercato nel XII, capitale di uno dei cinque distretti amministrativi difensivi del Friuli durante il Trecento. Fu proprio in questo secolo che conobbe il suo maggiore splendore. E all’epoca si rifanno le cerimonie della Messa epifanica del Tallero, che si svolge tradizionalmente il 6 gennaio: nella medievale via Bini, i cui antichissimi palazzi sono stati perfettamente restaurati dopo il terremoto del 1976, il corteo storico di dame e cavalieri, al suono dei tamburi, accompagna il sindaco fino al Duomo di Santa Maria Assunta, dove ha luogo la Messa. Durante la funzione il primo cittadino, a nome della comunità, offre in dono all’Arciprete, rappresentante della Chiesa, un tallero d'argento, come segno di sottomissione del potere temporale a quello spirituale. Anche in questo caso i gesti, i rituali, i cerimoniali sono rimasti immutati nei secoli. Poi, per tutta la giornata, Gemona si anima con spettacoli, musiche e danze di ambientazione rinascimentale, con una spettacolare Rievocazione storica a cui danno vita centinaia di comparse in ricchi costumi. Infolink: www.gemona.fvg.it PIGNARÛL GRANT A TARCENTO - Il 6 gennaio viene acceso tra i ruderi di un castello medievale il Pignarûl Grant di Tarcento, incantevole cittadina ai piedi delle Prealpi Giulie. Chiamata la Perla del Friuli, poiché nella seconda metà dell’Ottocento era diventata il paradiso della villeggiatura dei cittadini di Udine, ha radici antichissime, preistoriche, celtiche e romane. Nell’Alto Medioevo, Tarcento diventa feudo di una famiglia austriaca, che vi costruisce due castelli: di quello di Coia è conservato ancora oggi l’angolo del torrione su cui rimangono le tracce dei piani e ormai quasi invisibili affreschi. Proprio il "Cjscjelàt" (letteralmente "castellaccio") che venne assegnato, assieme al feudo, al nobile friulano Artico di Castel Porpetto, nel 1281, dal patriarca di Aquileia Raimondo della Torre, è la sede del falò epifanico. L’accensione del fuoco è preceduta, alla vigilia, da una serie di riti: i "Pignarulârs", gli uomini che accenderanno la catasta maggiore e quelle minori, dislocate nelle frazioni di tutta la conca tarcentina, riceveranno dal "Vecchio venerando" - figura a metà tra il druido e il sacerdote che trarrà gli auspici dall’andamento del fumo - il fuoco per l'accensione. La fiaccolata che ne nascerà, si concluderà con la spettacolare Corsa dei carri infuocati, durante la quale i rappresentanti delle varie borgate cercheranno di conquistare il "Palio dei Pignarulârs". Verso l’imbrunire, un corteo di centinaia di figuranti in costumi medievali attraverserà vie e piazze fino a ritrovarsi ai piedi del colle di Coia, dove il Vecchio Venerando racconterà ancora una volta la storia della solenne investitura feudale di Artico di Castello. Poi, inviterà i presenti, muniti di fiaccole, a seguirlo fino al Cjscjelàt e lassù accenderà il "Pignarûl Grant", attendendo di vedere quale direzione prenderà il fumo: oriente rappresenta la buona annata; occidente cattivi presagi, e quindi un tempo significava la necessità di emigrare per cercare lavoro e fortuna. Informazioni: Comune di Tarcento tel. 0432.780630; Pro Loco Tarcento 0432.783343. I FALÒ EPIFANICI - I fuochi epifanici vengono accesi in molti paesi del Friuli Venezia Giulia: nel Medio Friuli, a Cassacco (dove da alcuni anni si tenta di battere il  record della realizzazione del falò più alto) e a Tricesimo; nella Bassa, a Latisana, in una vera e propria sfida tra capoluogo e frazioni; nel Pordenonese, a San Vito al Tagliamento (dove l’anno scorso ne sono stati accesi 11), a Sesto Al Reghena e Cordenons, dove gli anziani ancor oggi  traggono gli auspici per l’imminente annata agricola. In queste ultime località, le cataste vengono chiamate foghere o "pan e vin" e spesso sulla loro cima viene posto un fantoccio con le fattezze di una strega. Attorno al fuoco si mangia la pinza (un pane tipico, speziato, con uvetta e fichi) e si beve vin brulè, vino rosso caldo insaporito dai chiodi di garofano. E ha sempre uno scopo propiziatorio il Lancio das Cidulas che tra il 5 e il 6 gennaio si tiene a Comeglians, sulle montagne della Carnia: rotelle infuocate vengono lanciate nella notte lungo i pendii e la loro corsa indicherà buona o cattiva sorte. A Piancavallo, nota località sciistica del pordenonese, il 5 gennaio, dalle ore 17 in poi, si terrà una grande fiaccolata dei maestri di sci. A seguire, falò, pinza e vin brulè con musica dal vivo, mentre nei locali verrà servito come aperitivo un bicchiere di vino. Nei comuni della pedemontana pordenonese i fuochi vengono accesi anche la sera del 5 gennaio. Nel Tarvisiano, alla vigilia dell’Epifania, le befane scendono nelle piazze di Tarvisio, mentre a Stolvizza di Resia è in programma la  rappresentazione della discesa della Stella cometa, con l’arrivo dei Re Magi nel presepe vivente. Sempre sulle montagne del Tarvisiano e della Val Canale-Canal del Ferro, il 6 gennaio, una fiaccolata, a Fusine, accanto agli omonimi laghi, preannuncia l’arrivo della Befana; per le strade di Pontebba si snoda la sfilata dei Re Magi e a Moggio Udinese la Befana anticipa l’accensione del Pignarûl. Infolink: www.regione.fvg.it  
   
   
TOSCANA / A LUCCA L'ALBERO DELL'EMIGRAZIONE. PERCORSI NATALIZI TRA EMIGRAZIONE E IMMIGRAZIONE  
 
Valorizzare e riconoscere le "migrazioni" dei popoli e delle genti e in particolare celebrare al contempo l'emigrazione toscana come simbolo della storia degli italiani nel mondo e l'immigrazione in Toscana come rappresentazione della cultura dell'accoglienza. È questo l'obiettivo dell'iniziativa realizzata dalla Provincia di Lucca e dalla Fondazione Paolo Cresci per la storia dell'emigrazione italiana in collaborazione con l'Associazione Lucchesi nel Mondo e il patrocinio della Regione Toscana, dal titolo "L'albero dell'emigrazione. Percorsi natalizi tra emigrazione e immigrazione" che si terrà per il primo anno nella nostra città. L'iniziativa è stata presentata questa mattina in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il Presidente della Provincia di Lucca e della Fondazione Cresci, Andrea Tagliasacchi, il Direttore della Fondazione Cresci, Giuseppe Bartelloni, e il Presidente dell'Associazione Lucchesi nel mondo, Valerio Cecchetti. "L'albero dell'emigrazione", inaugurata lo scorso 16 dicembre l’iniziativa proseguirà fino al 6 gennaio, prevede, oltre all'allestimento di un grande albero di Natale nel Cortile degli Svizzeri, anche un'esposizione di presepi storici lucchesi di gesso e una raccolta di lettere e cartoline d'epoca con gli auguri di Natale degli emigrati. Un percorso fotografico tra il Cortile degli Svizzeri e la sede della Fondazione Cresci illustrerà l'emigrazione e l'immigrazione lucchese con splendide immagini. L'albero, di circa 10-11 metri, sarà collocato all'ingresso del Cortile degli Svizzeri in posizione centrale. Intorno all'abete saranno collocati 29 globi luminosi a rappresentare i 29 Paesi verso i quali ci sono stati nella storia i maggiori flussi migratori dalla città di Lucca. Da qui i visitatori seguiranno il percorso storico sulle migrazioni: da una parte le immagini d'archivio sull'emigrazione, dall'altra gli scatti di celebri fotografi contemporanei sul fenomeno dell'immigrazione. Il percorso si concluderà nella sede della Fondazione Cresci dove sono raccolti i caratteristici doni natalizi che la Fondazione Cresci ha ricevuto negli ultimi mesi da numerose Associazioni di emigrati lucchesi e toscani nel mondo come adesione all'iniziativa dell'"Albero dell'emigrazione". Nella Cappella Santa Maria Rotonda della Fondazione sarà esposta una selezione di presepi storici di gesso realizzati da figurinai lucchesi in oltre un secolo di attività. L'esposizione è realizzata anche con la collaborazione del Museo delle Figurine e dell'Emigrazione di Coreglia Antelminelli e il laboratorio artigiano Arte Barsanti di Bagni di Lucca. La professione del figurinaio è profondamente legata alla storia dell'emigrazione lucchese, essendo stati numerossimi - da oltre due secoli - i figurinai che da Lucca partirono in cerca di fortuna. Saranno anche esposte lettere e cartoline d'auguri scritte da emigrati a parenti e amici da fine Ottocento ad oggi, giunte da Stati Uniti, Australia, Brasile, Uruguay, Perù, Colombia, Cina, Tunisia, Germania, Scozia... L'accensione dell'albero e l'inaugurazione della mostra (16 dicembre) sono state accompagnate da cori natalizi di tutto il mondo realizzati del gruppo vocale lucchese "Baluardo" diretto da Elio Antichi. Nella stessa giornata è stato presentato anche il volume "L'avventura dei Lucchesi nel Mondo. Ricordi di una vita passata con i nostri connazionali all'estero", scritto da Valerio Cecchetti ed edito dalla Casa Editrice Maria Pacini Fazzi. L'evento è stato anche l'occasione per un momento di solidarietà. I bambini della città, infatti, potranno lasciare sotto "L'albero dell'emigrazione" doni e offerte natalizie per i bambini del Brasile nell'ambito del progetto della Provincia di Lucca "Vida Nova", partito quest'anno con l'obiettivo di dare un aiuto concreto ai bambini e agli adolescenti di strada di quel Paese, in particolare per il loro recupero e la loro formazione. I regali saranno raccolti e inviati ai destinatari dalla Fondazione Cresci. Sempre nell'ambito del progetto, Provincia di Lucca e Fondazione Cresci realizzeranno quest'anno un gadget di Natale molto speciale, ovvero un presepe di gesso in miniatura dei primi del Novecento, accompagnato da una pergamena con la sua storia.  
   
   
TRENTINO / VACANZE ATTENTE AL PORTAFOGLIO. DISPONIBILI SULLA HOMEPAGE DEL SITO I PACCHETTI-VACANZA PIÙ CONVENIENTI PER CHI DECIDE DI SOGGIORNARE A CONTATTO CON LA NATURA ALPINA  
 
Avete mai pensato di regalarvi qualche giorno di riposo in una baita all’interno di un parco naturale? Un’esperienza di certo indimenticabile immersi nella pace della natura, che il Trentino oggi vi offre a partire da soli 190 euro. Un prezzo speciale che comprende un soggiorno di sette notti con trattamento di solo pernottamento (il prezzo si intende per persona in una baita da quattro fino a otto posti letto), una cena in agriturismo con menu a base di prodotti tipici trentini, un’escursione con le ciaspole (le racchette da neve) e tanto altro ancora. Questo è solo uno dei tantissimi pacchetti-vacanza disponibili, pensati per soddisfare le aspettative degli amanti dello sci e degli altri sport invernali, o per chi vuole visitare i mercatini di Natale e i presepi artigianali che animano molti centri cittadini. E ancora soggiorni riservati a chi desidera scoprire il sapore dei prodotti tipici e della cucina tradizionale, a chi ama dedicarsi all’arte e alla cultura, oppure a chi sente il bisogno di pensare alla cura del proprio benessere psico-fisico, magari affidandosi alle acque benefiche dei centri termali o alle beauty farm e ai centri benessere degli alberghi del wellness. Promozioni irripetibili, come quella che prevede un fine settimana in hotel (con due pernottamenti e trattamento di mezza pensione) a partire da 105 euro. Il costo, che si intende per persona in camera doppia, include anche una cena tipica, una visita guidata alla scoperta del territorio e un’escursione guidata ciaspole ai piedi, con la possibilità di noleggiare l’attrezzatura in loco. Per visionare l’ampio ventaglio di promozioni disponibili è sufficiente cliccare sulla sezione “offerte speciali” nella homepage del sito www.trentino.to  Più comodo di così…  
   
   
TRENTINO / L’ARTE DI SCOLPIRE LA NEVE. A CAVALESE TORNA IL CONCORSO CHE VEDE ALCUNI ARTISTI IMPEGNATI A REALIZZARE GRANDI SCULTURE DI NEVE SOTTO GLI OCCHI DEI CURIOSI. LE OPERE ADORNERANNO IL PAESE FINO AL DISGELO  
 
Il centro di Cavalese, in Valle di Fiemme, ospita come di consueto l’originale competizione che mette l’uno di fronte all’altro sette abili scultori della neve. Sette blocchi di neve, della larghezza e della profondità di due metri e alti due metri e mezzo, posizionati in altrettanti luoghi del paese e, a partire dalle 9 di lunedì 20 dicembre, hanno iniziato ad essere lavorati dai concorrenti, che avranno a disposizione tre giorni di tempo per portare a termine la propria opera. Dopo i presepi, le capanne e gli angeli di neve della passata stagione, quando il concorso aveva per tema il Natale, quest’anno tutte le sculture in gara dovranno sviluppare in modo libero, curioso ed estroso il motivo dell'inverno. Passeggiando per le vie e le piazze di Cavalese dunque, fino alle 17 di giovedì 23 si potranno ammirare all’opera questi insoliti e fantasiosi artisti, che lavoreranno alle loro creazioni seguendo ognuno un orario proprio. La competizione delle statue di neve è stata promossa anche quest’anno dal Comune di Cavalese tramite un bando di concorso istituito durante l’autunno. Coloro che si sono iscritti hanno dovuto presentare in allegato alla richiesta di partecipazione anche un bozzetto in scala della scultura che avrebbero realizzato in gara. Tra i progetti illustrati la commissione giudicatrice ne ha selezionati sette, che si sfideranno sul campo tra qualche giorno. Per il giorno di Santo Stefano è prevista la cerimonia di premiazione, che si svolgerà alle 18 in piazza Verdi e assegnerà ai vincitori dei premi in denaro. Le sculture rimarranno in esposizione nei luoghi di realizzazione fino a quando la temperatura atmosferica lo consentirà.  
   
   
TRENTINO / CAPODANNO TRA FESTE E NATURA: FUOCHI D’ARTIFICIO, MUSICHE, BALLI E CUCINA ETNICA PER SALUTARE L’ARRIVO DEL 2005. IN MONTAGNA L’ANNO NUOVO SI ACCOGLIE SULLA NEVE, MENTRE PER CHI RIFUGGE LA MONDANITÀ C’È UNA CAMMINATA DI RIFLESSIONE E PREGHIERA  
 
Infinite luci illumineranno l’ultima notte dell’anno in Trentino, e musica, balli, giochi pirotecnici e spettacoli sulla neve ci porteranno fino all’alba del 2005. A Trento si comincia alle 19.30 al Teatro Sociale con il concerto dell’orchestra Haydn. Dopo la musica il cenone di San Silvestro sempre nella splendida cornice del teatro (per prenotare 0461/213834). Ancora musica, ma di altro genere, in piazza Fiera dove dalle 21 comincia una grande festa, protagonista l’incontro tra culture diverse. Nelle casette di legno si potranno assaporare i piatti della cucina etnica, mentre a scaldare l’atmosfera ci peseranno deejay e la Big Band “I Ducktail”. L’arrivo del nuovo anno sarà salutato da spettacolari fuochi d’artificio. Per i più giovani l’appuntamento è al Palazzetto dello Sport alle 22 con il World Music Party. Scenari incantevoli, invece, sul Monte Bondone dove il 2005 verrà accolto con una ciaspolata notturna nella conca delle Viote. Alla fine del percorso, si comincia a mezzanotte e mezzo, si brinda con spumante e panettone (per informazioni e prenotazioni 0461/983880). In Val di Fiemme il 2005 sarà salutato sulle piste da sci. Dalle 18 lunghi serpentoni di fiaccole tenute in mano dai maestri di sci illumineranno l’Alpe Cermìs, Pampeago e Varena. Ad Andalo, invece, la fiaccolata dei maestri di sci partirà alle 17 per concludersi in piazza Dolomiti con l’accensione di un grande falò seguito da un brindisi a base di vin brulè. A Fiera di Primiero oltre a canti, balli e musica ad accompagnare il passaggio dal nuovo al vecchio anno sarà ancora una suggestiva fiaccolata; alla fine del percorso le fiaccole accenderanno un grande falò in segno di buona auspicio per l’anno che arriva. La magia dei giochi pirotecnici sarà protagonista del Capodanno di Riva del Garda, con “Mezzanotte di Fiaba”, uno spettacolo di giochi di luci e colori in piazza 3 Novembre, mentre a partire dalle ore 22 si aspetta la fine del 2004 con una grande veglia all'aperto, tra brindisi, musica e ballo. Per chi, invece, vuole regalarsi una notte di San Silvestro diversa, all’insegna della riflessione più che della mondanità, l’appuntamento è sul monte Calisio per una camminata a cui parteciperà anche l’Arcivescovo di Trento, Luigi Bressan. (Informazioni e prenotazioni 0461.858274 oppure 0461.858683, solo il martedì dalle 20.30 alle 22.30)Infolink: www.apt.trento.it  - www.gardaqui.com  - www.sanmartino.com  - www.aptdolomitipaganella.com  - www.valdifiemme.info  
   
   
TRENTINO / DAGLI AEROPORTI ALLE PISTE DA SCI. GLI SCALI DI VERONA E BRESCIA COLLEGATI CON UN PULLMAN DIRETTO ALLE LOCALITÀ TURISTICHE DELLE VALLI DI SOLE, FASSA, FIEMME E A MADONNA DI CAMPIGLIO  
 
Scendere dall’aereo, salire in pullman e ritrovarsi tranquillamente davanti all’albergo in montagna, senza inseguire treni, corriere o autobus e senza impazzire al volante: in Trentino si può. Durante la stagione invernale un servizio di transfer collega direttamente gli scali di Verona, Brescia e Milano ad alcune delle località trentine più gettonate dai vacanzieri. Ogni sabato, fino al 2 aprile, un pullman parte dall’aeroporto di Montichiari (Brescia) e, dopo aver fatto tappa al Valerio Catullo di Verona, porta i turisti direttamente nella Valli di Sole, Fassa e Fiemme. Sono previste due corse con partenza alle 12 e alle 17 e con arrivo a Passo del Tonale e Alba di Canazei. I pullman sono due con posti da 25 a 50, a seconda della richiesta. Il biglietto costa 40 euro (con il ritorno in aeroporto al termine della vacanza) oppure 25 solo andata, ed è possibile anche acquistarlo all’ultimo minuto in aeroporto. Per le prenotazioni (obbligatorie) c’è il call center: Trentino Welcome, tel. 0461.391111, www.trentinoviaggi.net  info@trentinowelcome.com  Anche Madonna di Campiglio, Pinzolo e la Val Rendena offrono un analogo sistema di trasferimento con partenza dagli aeroporti di Milano (Linate e Malpensa) e di Verona. Ogni domenica alle 2 del pomeriggio da Verona e all’una da Milano un pullman gran turismo porta gli ospiti direttamente nel cuore delle Dolomiti di Brenta, destinazione Pinzolo e Madonna di Campiglio. Da Verona in tre ore e da Milano in cinque. L’orario per il ritorno è alle 6.30 da Campiglio e 6.50 da Pinzolo ogni domenica, con arrivo a Verona alle 9.30 e a Milano alle 11.30. Il costo va da 28 a 51 euro, a seconda che si parta da Verona o da Milano e che si tratti di biglietto semplice oppure di andata/ritorno. Per gruppi di almeno 30 persone si possono organizzare trasferimenti anche dagli aeroporti di Brescia e Venezia. Infolink: www.campiglio.net  
   
   
TRENTINO / L’ANTICA TRADIZIONE DEL PRESEPIO. A MIOLA, ALBIANO, RUFFRÈ, CLOZ, COREDO E TESERO SONO ESPOSTE LE OPERE ARTIGIANALI DEDICATE ALLA NATIVITÀ  
 
In Trentino ogni Natale si riscoprono antiche tradizioni. In molte valli e paesi si celebra il rito della costruzione dei presepi, simboli autentici della festa del Natale. Sono lavorati a mano e realizzati con ogni tipo di materiale gli artistici presepi di Albiano che, per il settimo anno, fanno bella mostra fino al 6 gennaio nelle sale della Casa della Cultura, aperta dalle 15 alle 18 nei giorni feriali e dalle 14.30 alle 19 nei festivi e prefestivi. “En presepio vizin a casa” è la manifestazione che fa cambiare volto a Miola di Pinè. Qui, dal 24 dicembre al 6 gennaio, negli antichi antri del centro storico ogni famiglia predispone il proprio presepe che, al calar della sera, viene illuminato ad hoc tra le melodie natalizie cantate dai bambini del paese. Altrettanto emozionante è l’atmosfera che si respira a Ruffrè, in Valle di Non, dove fino al 31 gennaio 2005 i caratteristici Masi ospitano presepi pittoreschi, interamente artigianali. Un percorso suggestivo come quello proposto dalle associazioni di Cloz, piccolo centro della medesima valle, che allestiscono lungo le vie cittadine le proprie opere destinate alla Natività (fino al 6 gennaio). A Coredo invece, da non perdere la mostra che raccoglie settanta presepi provenienti da diverse parti del mondo, realizzati con i materiali più diversi: Casa Marta, sede dell’esposizione, è aperta al pubblico ogni giorno fino al 6 gennaio dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.30 (i giorni di Natale e Capodanno apertura solo pomeridiana). Anche le vie, le cantine e i cortili di Tesero, piccolo centro della Val di Fiemme, si trasformano per ospitare l’incanto dei presepi, creando un itinerario suggestivo tra tradizione e leggenda. È "Tesero e i suoi presepi" che fino al 9 gennaio, dalle 10 alle 23, espone più di cento presepi nati dall’abilità della gente del luogo oltre ad un presepe a grandezza naturale.  
   
   
“TIPICITÀ, FESTIVAL DEI PRODOTTI TIPICI DELLE MARCHE”: LA PIÙ COMPLETA ESPOSIZIONE DI VINI, OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA E SPECIALITÀ GASTRONOMICHE TIPICHE MARCHIGIANE  
 
“Abbiamo fatto 13, con i sapori, i profumi, i colori e la cultura della buona tavola delle Marche!” è questo il ‘grido di battaglia’ degli organizzatori di “Tipicità”. Celebra infatti il suo 13° compleanno “TIPICITÀ: Festival dei prodotti tipici delle Marche” (Fermo, località Campiglione, 12/14 marzo 2005), rassegna a tema enogastronomico che propone una completa panoramica delle specialità tipiche marchigiane: vini, olio extravergine d’oliva, salumi, formaggi, legumi e cereali biologici, dolci tradizionali, frutta e ortaggi, pasta, miele, conserve artigianali, distillati. All’interno di un padiglione espositivo (superficie coperta di 5.000 mq.) dell’AREA SADAM, il programma della 13a edizione offre tre giorni di invitanti degustazioni, abbinamenti cibo-vino e appetitosi eventi. Ricchissimo il cartellone di iniziative collaterali: banchi d’assaggio di vini e olio extravergine d’oliva, degustazioni guidate di piatti e prodotti tipici, eventi gestiti dai professionisti del settore (sommelier, pasticceri, gelatieri, cuochi, pizzaioli e panificatori), una densa agenda di convegni e tavole rotonde su tematiche riguardanti il settore agroalimentare, talk show con volti noti legati al mondo dell’enogastronomia. La concomitante “TipicitàMarcheTUR: Salone del turismo enogastronomico marchigiano” (4a edizione), esplorando la nuova frontiera di un movimento turistico attento ai valori della cultura di territorio, chiude il cerchio su un sistema integrato di filiera che vede le più significative produzioni tipiche della regione a fianco di prodotti turistici appositamente concepiti. Organizzata dal Comune di Fermo, in collaborazione con la Camera di Commercio di Ascoli Piceno, la Regione Marche ed altri Enti, “TIPICITÀ” si colloca ormai a pieno titolo nel panorama nazionale degli eventi di settore, rappresentando un fondamentale punto d’incontro tra produttori e relativo mercato di riferimento (ristoratori, albergatori, operatori commerciali all’export, enoteche e negozi specializzati, grossisti e dettaglianti di prodotti enogastronomici…). La particolare struttura della rassegna marchigiana, caratterizzata da una formula multitarget, rivolge tuttavia grande attenzione al consumatore finale, invitato a percorrere uno stimolante itinerario dei buoni sapori marchigiani. Un’ala del padiglione espositivo, infatti, ospita il MERCATINO, area riservata alla vendita diretta dal produttore al consumatore, dove i visitatori potranno degustare e acquistare le pregiate e rare specialità tipiche di questa splendida regione: olive ascolane, formaggio di Fossa, ciauscolo, maccheroncini di Campofilone, lonza di fico, vino cotto… Secondo una tradizione ormai consolidata la manifestazione prevede incontri con l’enogastronomia di un territorio italiano e di un Paese straniero. Nel 2005 è la volta del Veneto, rappresentato dalla “Strada del riso vialone nano veronese” e della Slovenia, che scenderà nelle Marche per festeggiare il suo ingresso nell’U.E.LA CARTA D’IDENTITÀ – “TIPICITÀ: Festival dei prodotti tipici delle Marche” (Fermo - Area Sadam, 12, 13 e 14 marzo 2005) è una manifestazione che nasce allo scopo di promuovere le produzioni enogastronomiche tipiche delle Marche, configurandosi come manifestazione multitarget, destinata ad operatori di settore, stampa, decisori pubblici e pubblico finale. Dalle singole produzioni di qualità all’offerta turistica di territorio, “TIPICITÀ” è momento privilegiato di incontro per tutti coloro che a vario titolo sono interessati al fenomeno enogastronomico, caratterizzandosi come grande contenitore di eventi, tra i quali: “Tipicità Marche Expo”, punto d’incontro domanda-offerta delle produzioni tipiche marchigiane; “MERCATINO”, mostra-mercato delle specialità enogastronomiche marchigiane di nicchia; “GUSTAItaly: l’angolo delle denominazioni d’origine”, un percorso formativo e informativo –realizzato in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali– caratterizzato da un itinerario che si snoda attraverso alcune tra le più interessanti denominazioni d’origine della Penisola (DOC, DOP, IGP, STG); “TipicitàMarcheTUR: Salone del turismo enogastronomico marchigiano”; “Le Marche in cantina”, enoteca allestita in collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelieres; “Fucina della tradizione” area di animazione dotata di cucina attrezzata "a vista" per l’esibizione di rinomati chef; “Le Marche dell’olio” selezione dell’olio extravergine dei cultivars delle Marche; “Tavole sapienti” proposte di degustazioni condotte da esperti; “Signori in verde”.  incontro tra vini verdi d’Europa, con degustazioni incrociate di vini italiani, spagnoli e sloveni, rigorosamente verdi! Completano il programma una serie di iniziative collaterali organizzate anche in collaborazione con le associazioni di categoria, un intenso programma congressuale e il premio “Autori di marca”, assegnato a realtà del settore enogastronomico che si sono distinte per aver contribuito a qualificare l’immagine delle Marche.  
   
   
MARCHE / “TIPICITÀMARCHETUR”, 4° SALONE DEL TURISMO ENOGASTRONOMICO MARCHIGIANO  
 
Le Marche? Rappresentano la nuova frontiera di un movimento turistico sensibile e attento ai valori della cultura di territorio. Questa splendida regione, infatti, dispone di un autentico scrigno ricolmo di tesori storico-artistici, naturalistici e paesaggistici: palazzo ducale di Urbino, grotte di Frasassi, luoghi leopardiani a Recanati, piazza del popolo ad Ascoli Piceno, cisterne romane a Fermo, riviera del Cònero, Parco nazionale dei Monti Sibillini…, ma possiede altri preziosi gioielli, come il formaggio di fossa, il prosciutto di Carpegna, il Verdicchio dei Castelli di Jesi, l’oliva tenera ascolana, i maccheroncini di Campofilone, i tartufi bianchi e neri, il pesce dell’Adriatico, la lonza di fico della Vallesina e una miriade di altre prelibate ghiottonerie. L’enogastronomia marchigiana costituisce sicuramente un forte elemento di attrazione capace di produrre positivi riflessi anche sul turismo. “TipicitàMarcheTUR: Salone del turismo enogastronomico marchigiano” è un evento concepito per realizzare un sistema integrato di filiera che vede le più significative produzioni tipiche marchigiane a fianco di prodotti turistici appositamente concepiti. Non a caso si tiene in concomitanza e nella stessa location di “TIPICITÀ: Festival dei prodotti tipici delle Marche” (Fermo-località Campiglione, 12/14 marzo 2005), della quale rappresenta una naturale evoluzione. “TipicitàMarcheTUR”, che proporrà il meglio dell’offerta turistico-enoga-stronomica regionale, consentirà a operatori pubblici e privati di presentare proposte turistiche studiate per vivere il territorio marchigiano all’insegna del gusto e del rispetto dell’ambiente.Orario di apertura: sabato 12 e domenica 13, ore 9,30/23. Lunedì 14: ore 10/21. Informazioni: Segreteria di Tipicità, Loc. Campiglione 20, 63023 Fermo, tel: 0734.628810-628351, fax 0734.605081. Prezzo del biglietto d’ingresso: 6 euro (valido anche per Tipicità).  
   
   
TOSCANA / IN ARRIVO LA PIÙ GRANDE ESPOSIZIONE DI ARTISTI AFRICANI CONTEMPORANEI “AFRICANI INAFRICA, ARTE CONTEMPORANEA AFRICANA DALLE ORIGINI TRIBALI AL NUOVO GRAFITISMOEALL’ARTE POPOLARE”. FIRENZE, PALAZZO PAZZI-AMMANNATI, 29 DICEMBRE 2004 – 6 MARZO 2005  
 
Si apre il 29 dicembre (ore 15) a Firenze la mostra “Africani inAfrica”, 130 opere di oltre 20 artisti contemporanei che vivono nei Paesi della fascia equatoriale del continente nero. Nel suo genere, in Italia è l’evento più importante degli ultimi 40 anni. Allestita in Palazzo Pazzi Ammannati, nel salone mostre del Museo di Storia Naturale (Borgo degli Albizi 28, fino al 6 marzo 2005, ore 10-13 e 15-19, ingresso libero), la mostra offre un panorama straordinariamente ricco e vario dei fermenti culturali e artistici che agitano l’Africa Nera. Curata da due affermati specialisti di arte etnica, Luca Faccenda e Marco Parri, “Africani inAfrica” nasce con il patrocinio del Comune di Firenze e della Regione Toscana (assessorati alla Cultura), la collaborazione della storica dell’arte Lara Vinca Masini e dell’antropologo Brunetto Chiarelli (Università di Firenze), e con il prezioso contributo di Trevi Trust & Co., Credit Suisse, La Fondiaria – Sai, Unione Cinque, Doney. Il catalogo è dell’editore Giunti (pagine 216, 45 euro). Africani inAfrica: Palazzo Pazzi Ammanti, Borgo degli Albizi 28, 50122 Firenze. Orario: 10/13 e 15/19; Ingresso: libero; Info:Tel. 055.240277.  
   
   
7 MOTIVI PER TRASCORRERE UNA SETTIMANA BIANCA A PILA  
 
Uno. Pila è vicina alle grandi città del nord e la si raggiunge velocemente in autostrada. Due. A Pila ci si dimentica dell’auto, tutto è a portata di sci o del mini-bus che collega gratuitamente tutti i punti importanti della stazione. Tre. Ci sono impianti moderni e le code sono state messe al bando. Quattro. I bimbi se la spassano da re presso al Baby-club Biancaneve. In più possono imparare a sciare sotto la guida di esperti maestri al campo scuola dove tutto è pensato per rendere piacevole l’approccio allo sci. E quando hanno imparato, per loro ci sono i percorsi Kid’s adventure: basta seguire il gufo o il coniglio per vivere meravigliose esperienze nel bosco. Cinque. I bambini fino a 6 anni mangiano gratis se mamma o papà consumano un pasto nei ristornati in quota. Fino a 8 anni ricevono invece gratuitamente uno skipass analogo a quello acquistato dall’adulto che li accompagna. Sei. A Pila la notte è tutta da vivere. Tra una salita in motoslitta, per una cena nei graziosi ristoranti in quota alla scoperta della vera cucina valdostana, con discesa al chiaror delle stelle, quattro salti in discoteca, vien subito l’alba. E se non basta, si può scendere ad Aosta ed avere tutta una città a disposizione. Sette. Nei periodi 8-30 gennaio, 5-27 marzo, 2-17 aprile 2005 sono proposti i pacchetti soggiorno a tariffe speciali: Hotel 3 stelle 7 giorni in camera doppia con trattamento mezza pensione + 6 giorni skipass adulti a partire da 376,20 euro a persona, Meublé 2 stelle 7 giorni in camera doppia con prima colazione + 6 giorni skipass adulti a partire da 310,50 euro a persona; Residence monolocale per 4 persone + skipass 6 giorni adulti a partire da 175,50 € a settimana a persona. Ai pacchetti è abbinabile un corso collettivo di sci di 5 giorni per 20 ore a 130 euro a persona e il noleggio attrezzatura sci e snowboard scontate del 10%. In tutti gli alberghi si applica il piano famiglia: due adulti e due ragazzi (al di sotto dei 14 anni) pagano solo tre quote, se alloggiano nella stessa camera. Ovviamente vi sono molti altri motivi per trascorrere la propria vacanza invernale a Pila, ma lasciamo a voi il piacere di scoprirli. Infolink: Società Impianti a fune di Pila www.pila.it - Consorzio turistico L’Espace de Pila www.pilaturismo.it  
   
   
PARCHI / NATALE NELLE AREE PROTETTE ITALIANE  
 
Il 24 dicembre NOTTE DI NATALE ALLA BADIA DI TIGLIETO con la Messa di Natale al Parco Naturale Regionale del Beigua (Liguria). La Provincia di Genova, con la collaborazione della Congregazione Cistercense e del Comune di Tiglieto, organizza la Messa di Natale presso la Badia di Tiglieto, recentemente restaurata. L'iniziativa è riservata a 300 persone, che dovranno prenotarsi telefonando allo Sportello del Cittadino della Provincia di Genova, Tel. 800.509420 (Numero Verde dal lunedì al giovedì dalle ore 8,30 alle ore 12,30 e dalle ore 14,30 alle ore 16,30; al venerdì dalla ore 8,30 alle ore 12,30). Infolink: www.provincia.genova.it/informa/natale_tiglieto.pdf - altre info sul Parco del Beigua www.parks.it/parco.beigua Il 26 dicembre IL "PANETTONE" DELL'AVENA, notturna al Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi (Veneto): escursione notturna di media difficoltà (dislivello: 250 m), con itinerario Casere dei Boschi - Malga Campon - Casere dei Boschi, alla scoperta dei giochi di luce nella notte di Luna piena. Ritrovo alla stazione ferroviaria di Feltre (BL) alle ore 19.30. Occorre prenotarsi entro le ore 18 di venerdì 24 dicembre alla Cooperativa MAZAROL, tel. 0439/42723 oppure 329/0040808 (giovedì e venerdì 9/13 e 15/18), e-mail: guide.pndb@libero.it. Infolink: www.parks.it/parco.nazionale.dol.bellunesi Il 26 dicembre CASPOLATA con le racchette al Parco Nazionale dello Stelvio (Lombardia, Trentino Alto Adige). Escursione diurna di intera giornata con le racchette da neve a Santa Caterina Valfurva (SO). La partenza è prevista da Bormio (piazza V Alpini) con auto propria alle ore 9. Rientro nel primo pomeriggio. Le iscrizioni dovranno essere effettuate entro le ore 17 del 25 dicembre presso: Punto informazioni "Torre Alberti", via Roma 24, Bormio (SO), tel. 0342.901654 o Ufficio Informazioni Turistiche, via Roma 131/b, Bormio (SO), tel. 0342903300. Infolink: www.parks.it/parco.nazionale.stelvio Il 23 dicembre, a piedi nel Parco Nazionale della Majella (Abruzzo) per un’ESCURSIONE ALLA GOLA DELLA VALLE DELL'ORFENTO. Facile escursione a piedi di circa 2 ore (soste escluse) con partenza dal Centro di Visita di Caramanico Terme (PE) alle ore 15. Prenotazione obbligatoria presso il Centro di Visita del Parco di Caramanico Terme, via del Vivaio (Loc. S. Croce), tel. e fax 085922343, e-mail: majambiente@tin.it. Infolink: http://www.parks.it/parco.nazionale.majella Il 24 dicembre, VALDIERI - LE CAVE DELL'INFERNOTTO del Parco delle Alpi Marittime (Piemonte). Escursione ad anello adatta a tutti (dislivello in salita: 200 m; tempo di salita: 2,5 ore) nel Vallone dell'Infernotto, sito estrattivo di ardesia per la copertura dei tetti attivo sino agli anni Cinquanta del secolo scorso. Ritrovo a Valdieri (CN), sede Parco Naturale Alpi Marittime in piazza Regina Elena. Prenotazione entro le ore 13 di giovedì 23 dicembre (tel. 0171/97397). Infolink: www.parks.it/parco.alpi.marittime Il 24 dicembre IL PRESEPE DI MANAROLA, presepi al Parco Nazionale delle Cinque Terre (Liguria). La sera della Vigilia, nelle chiesette abbarbicate sugli scogli, ci saranno le cerimonie in chiesa. Particolarmente folkloristica e affascinante Vernazza. Inoltre fino alla fine di gennaio sarà possibile vedere il presepe di Manarola, che è stato riconosciuto come il presepe luminoso più grande del mondo. Per ulteriori informazioni, contattare l'Ente Parco: tel. 0187.760000, fax 0187.760061, e-mail: parconazionale5terre@libero.it. Infolink: www.parks.it/parco.nazionale.cinque.terre Il 24 dicembre IL FUOCO DI NATALE al Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga (Abruzzo, Marche e Lazio). Lo Spettacolo del Fuoco, che rischiarerà, dalla notte di Natale fino al giorno dell'Epifania, la piazza del piccolo paese di montagna di Nerito di Crognaleto (TE), rievoca, in un intenso momento collettivo, suggestioni arcaiche e rimanda a credenze e riti antichissimi. Dalle ore 17. Per ulteriori informazioni, contattare l'Ente Parco, tel. 0862.60521, e-mail: ente@gransassolagapark.it. Infolink: www.parks.it/parco.nazionale.gran.sasso Il 23 dicembre - Natività al Parco Nazionale del Gargano (Puglia) con il PRESEPE VIVENTE DI RIGNANO GARGANICO. Nel più piccolo comune del Gargano la più grande Natività della Puglia, alla sua settima edizione. Nel percorso obbligato si entra gratuitamente dalle ore 17 alle 21.30. Ulteriori informazioni: www.preseperignano.com, e-mail: preseperignano@supereva.it. Infolink: www.parks.it/parco.nazionale.gargano Il 24 dicembre NATALE NEL PARCO al Parco Naturale Regionale di Portofino (Liguria). Escursione impegnativa per trascorrere la notte di Natale nella splendida cornice del promontorio e della baia di San Fruttuoso. Appuntamento alle ore 21 presso il parcheggio di Portofino Vetta (GE), alle ore 24 Santa Messa di Natale, visita dell'Abbazia e brindisi natalizio. Partecipazione: 15 euro. La prenotazione è obbligatoria e va comunicata all'Ente Parco, tel. 0185.283480, fax 0185.285706, e-mail: labter@parcoportofino.it. Infolink: www.parks.it/parco.portofino Il 26 dicembre GIORNATA SULLA NEVE al Parco Naturale Regionale delle Dolomiti Friulane (Friuli Venezia Giulia). Escursione di 8 ore in Val di Suola. Ritrovo alle ore 9 presso il Centro Visite del Parco a Forni di Sopra (UD). Pranzo al sacco. Prenotazione obbligatoria entro le ore 12 del 25 dicembre. Informazioni e prenotazioni: Centro visite Forni di Sopra (UD), tel. 0433.88080 (venerdì 17/19.30; sabato e domenica 10/12 e 17/19.30) o Sede amministrativa, tel. 0427.87333, fax 0427.877900 (orario e giornate d'ufficio), e-mail: info@parcodolomitifriulane.it. Infolink: www.parks.it/parco.dolomiti.friulane  
   
   
LOMBARDIA / CASA VALTELLINA, UNA FINESTRA SULLA VALLE NEL CUORE DI BORMIO PER I MONDIALI DI SCI 2005  
 
Per far conoscere la bellezza dei suoi paesaggi, la tipicità delle specialità enogastronomiche e delle produzioni locali, e la varietà della propria offerta turistica, la Valtellina accoglierà i visitatori e gli sportivi che affolleranno i Mondiali di Sci fino al 13 febbraio 2005 grazie a Casa Valtellina, una finestra sulla Valle nel cuore di Bormio. Casa Valtellina è un punto d'incontro tra tradizioni e futuro: un percorso sensoriale che, attraverso degustazioni di prodotti DOP, dimostrazioni di lavorazioni che ancora oggi sopravvivono, ma anche stimoli olfattivi (i profumi della montagna) e tattili (come potrà essere camminare sull’erba di uno dei tanti alpeggi della Valle?), visivi (informazioni su dove alloggiare, su quali ristoranti provare, che attività sportive poter praticare, quali borghi montani visitare), offrirà al turista un assaggio di Valtellina… in tutti i sensi! Ecco perché, ideata dalla camera di Commercio e dalla Provincia di Sondrio, Casa Valtellina attende appassionati non solo dello sci, ma anche del gusto e del buon vivere, che desiderino sperimentare dal vivo e avere una visione d'insieme del come, quando e dove programmare una semplice gita o una vera vacanza in Valtellina. La Valtellina sponsor ai Mondiali di Sci della prima edizione del Nation World Championship. Gran finale per i Mondiali di Sci BORMIO 2005: domenica 13 febbraio 2005 la Valtellina -rappresentata dalla Camera di Commercio e dalla Provincia di Sondrio- sponsorizzerà l’esordiente e inedita gara a squadre “Nations world championship”, una prima mondiale assoluta. Gli atleti – due donne e due uomini per ogni squadra-, dovranno dimostrare grande versatilità visto che si cimenteranno in due manche: uno Slalom –che richiede notevole capacità tecnica- e un Super G, disciplina in cui conta invece soprattutto la velocità.