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VENERDì

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Notiziario Marketpress di Venerdì 28 Gennaio 2005
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LOMBARDIA / I MONDIALI DI SCI 2005 AI NASTRI DI PARTENZA  
 
A 20 anni di distanza dall’esperienza del 1985, la Valtellina è pronta a ospitare i Campionati Mondiali di Sci alpino che si disputeranno a Bormio e Santa Caterina Valfurva dal 28 gennaio al 13 febbraio 2005. I Mondiali di Bormio segnano una tappa importante nella storia dello sci alpino, perché per la prima volta in un campionato del mondo si assegnerà il titolo a squadre. Le gare maschili si disputeranno sullo Stelvio, mentre quelle femminili si svolgeranno tutte sulla nuova pista di Santa Caterina Valfurva, appositamente studiata per i Mondiali 2005 e dedicata a Deborah Compagnoni. È una pista che promette esibizioni spettacolari, disegnata ricalcando solo in parte il vecchio tracciato della “Edelweiss”, considerando i più rigorosi standard di sicurezza per atleti e sciatori. Si caratterizza per la varietà del suo terreno e il percorso estremamente impegnativo. L’impianto di illuminazione nella parte conclusiva del pendio consentirà, inoltre, lo svolgimento in notturna dello Slalom Combinata, secondo una tradizione ormai consolidata nelle prove olimpiche e mondiali. Per la manifestazione sono attesi 450 atleti provenienti da 60 federazioni nazionali e 120 mila spettatori. Il numero globale degli accreditati previsti si aggira intorno ai 10 mila, mentre 1.500 saranno i rappresentati dei media: giornalisti, fotografi, commentatori e tecnici televisivi. I Mondiali di Bormio 2005 lasceranno un’eredità consistente a tutta la montagna della Lombardia e regalano alla Valtellina l’occasione per rafforzare l’immagine positiva di cui gode già da tempo.  
   
   
VENETO / LA CITTA' DI VENEZIA E IL SUO CARNEVALE  
 
Più di trecento eventi che coinvolgono 158 associazioni cittadine nell'ideazione, organizzazione, gestione del Carnevale della Musica, della Tradizione, dei Bambini, dei Teatri. Una svolta che evidenzia la vitalità sul piano della produzione culturale della città. Così l'assessore comunale al Turismo, Cultura, Comunicazione, Armando Peres, ha sintetizzato l'articolato programma del Carnevale veneziano, considerato secondo nel mondo dopo quello di Rio de Janeiro, illustrato (lo scorso 21 gennaio) a Ca' Farsetti alla stampa e agli operatori. All'incontro hanno partecipato, inoltre, il presidente della Provincia di Venezia, Davide Zoggia, il presidente dell'Apt, Renato Morandina, il presidente di VeneziaFiere, Marino Cortese, il regista Maurizio Scaparro, l'organizzatore di eventi, Maurizio Cecconi. Un Carnevale dei veneziani, dunque, non solo a parole ma nei fatti (anche con sconti e posti riservati per i residenti), un Carnevale dei bambini, con finalmente la pista di pattinaggio su ghiaccio in campo San Polo, un Carnevale della tradizione, Piazza San Marco (peraltro notevolmente alleggerita dalla programmazione) ospiterà la Festa delle Marie, il Volo dell'Angelo, le sfilate delle maschere, il Palio dei Sestieri (torneo di calcio in costume), un Carnevale dei teatri con l'epilogo finale di una maratona teatrale ideata da Maurizio Scaparro “Canti di vita in tempo di peste” negli ultimi tre giorni della festa e sconfinando nel Mercoledì delle Ceneri all'Ateneo Veneto, un Carnevale della musica in vari campi di Venezia. A questo proposito Peres ha ribadito la decisione di dimezzare il numero di concerti previsti in campo Santa Margherita per venire incontro alle richieste dei residenti, una misura estemporanea in attesa di trovare una soluzione ben ponderata. Dei trecento eventi, centocinquanta si tengono nella città storica, 98 nelle isole e solo 97 in terraferma vista che la scarsa risposta di pubblico ottenuta l'anno scorso. Anche questa edizione, seppur gestita dall'Assessorato al Turismo, è stata resa possibile dalla collaborazione di enti quali Provincia di Venezia, Apt, Ava, Venezia Fiere, Vela e sponsor tra cui Mazda Motor Italia, Ricoh, Cassa di Risparmio di Venezia. Ringraziamenti sono andati a quanti hanno collaborato a vario titolo alla realizzazione di questa complessa operazione, a partire da coloro che lavorano nell'ambito dei servizi, dei trasporti, della sicurezza, anche sanitaria, per rendere più facile e piacevole la fruizione della festa. Sarà assicurata una presenza capillare di forze dell'ordine coordinate da un'unica centrale operativa, con presidi dei vigili urbani nella città storica, un'informazione unica e puntuale, aggiornata in tempo reale su tabelloni luminosi ai varchi della città. “L'edizione 2005 del Carnevale di Venezia rappresenta una svolta di grande importanza per la città -ha affermato Armando Peres, assessore alla Cultura, Turismo e Comunicazione- perché torna ad essere rivolta, in primis, alla comunità locale. Un Carnevale che si rapporta con una città intesa non come contenitore ma come insieme complesso di realtà culturali, sociali ed economiche capaci di generare vitalità, di produrre progetti di qualità e, proprio per questo, di esercitare un grande potere d'attrazione. Questa la scelta dell'Amministrazione comunale a cui spetta quest'anno - con i tanti partner che hanno voluto essere al nostro fianco - l'organizzazione generale ed il compito di valorizzare le numerose realtà locali coinvolte, dal teatro alla musica, dalla danza alle tradizioni. Un grande sforzo organizzativo ed economico teso a far sì che il Carnevale 2005 sia l'occasione per la città di tracciare una nuova strada, una strada sostenibile per il nostro futuro. Oltre 250 eventi in 12 giorni di programmazione, distribuiti su tutto il territorio comunale, per coinvolgere più di 150 realtà culturali veneziane tra associazioni, compagnie teatrali, gruppi musicali. Un'impostazione che è il frutto della nostra attenzione alle richieste della città e dei numerosi incontri, nei mesi precedenti, con operatori culturali, istituzioni pubbliche e private, con i quartieri e le municipalità. La città chiedeva di tornare a essere protagonista, di poter avere la possibilità di esprimere se stessa, di dimostrare di saper produrre un'offerta culturale di qualità. Quindi proprio le diverse realtà territoriali svolgono in questa edizione un ruolo determinante nella programmazione generale in tutto il Comune. Basti pensare che in Terraferma ci saranno decine di spettacoli in più di 15 luoghi tra teatri, piazze, parchi, auditorium… Ed in questo contesto di “programmazione partecipata e diffusa” Piazza S. Marco non può che assumere un forte significato simbolico, divenendo luogo di una venezianità che si esprime attraverso la prosecuzione delle tradizioni ma anche esprimendo i tanti suoni della propria contemporaneità in nove giorni di concerti di gruppi provenienti dalla città e da tutta l'area metropolitana. Ed ancora sede di un “palio dei sestieri” in cui alcune realtà urbane si confronteranno in un torneo di calcio in costume d'epoca”. Ha proseguito poi l'assessore: “In questa articolata programmazione il ruolo centrale sarà svolto dall'attività teatrale per due motivi. Il primo assomma alla rievocazione della rilevanza dell'arte teatrale nella storia di Venezia, l'idea di tracciare un percorso per il futuro: nell'offerta culturale metropolitana il teatro ha raggiunto livelli qualitativi e quantitativi tali da immaginare un salto di qualità nella produzione e soprattutto nella formazione. La seconda motivazione per una “festa dei teatri” è il periodo nel quale questo Carnevale si svolgerà, in pieno inverno, ed è quindi parso opportuno ideare un Carnevale che potesse svolgersi a prescindere da condizioni climatiche avverse. E il fiore all'occhiello, a chiusura del Carnevale, sarà la manifestazione organizzata dal maestro Scaparro ambientata presso l'Ateneo Veneto Canti di vita in tempo di peste. Quindi i teatri di Terraferma, della Città storica e dell'Estuario saranno i protagonisti ed inoltre sarà inaugurato un nuovo teatro in Giudecca. Il risultato è dunque un Carnevale ideato, pensato e realizzato da chi vive e abita il ricco e complesso territorio comunale. Un'occasione unica per “svelare” con i fatti un progetto per Venezia cioè quella di una città caratterizzata da una offerta culturale basata su produzioni locali senza ovviamente chiudersi in visioni localistiche non solo irrealizzabili ma anche antistoriche: la Civiltà Veneziana si è sempre contraddistinta nell'assorbire le sollecitazione esterne per ricreare sintesi originali, capaci di incidere nelle diverse contemporaneità susseguitesi. Quindi il nostro augurio è che questo Carnevale sia l'occasione perché i molti ospiti che affluiranno nel Comune possano comprendere la vitalità e la ricchezza di un territorio così composito e vivace”.  
   
   
EMILIA ROMAGNA / CONTINUA CON SUCCESSO LA RASSEGNA GASTRONOMICA NELLA VALLE PARMENSE DEL CENO. FINO AL 27 FEBBRAIO 2005 IL RE DEI BANCHETTI INVITA A UN GUSTOSO VIAGGIO ALLA SCOPERTA DELLE VECCHIE TRADIZIONI CULINARIE. VERA PROTAGONISTA DELL’11ª EDIZIONE DI “SUA MAESTà IL MAIALE” LA RAZZA NERA  
 
Razzisti in Valceno? Non sia mai! Qui agli uomini piacciono… le more! Quelle dalle carni morbide e profumate, delicate e gustose al tempo stesso: le carni delle more parmigiane che, a scanso di equivoci, non sono giovani fanciulle, ma razze di suino particolarmente pregiate e di più antico e nobile lignaggio rispetto alle conosciute specie bianche. A loro, in particolare, viene dedicata l’undicesima edizione di “Sua Maestà il Maiale”, un’attraente rassegna gastronomica e culturale alla scoperta delle vecchie tradizioni contadine, organizzata dalla Pro Loco di Varano de’ Melegari, in collaborazione con la Comunità Montana delle Valli del Taro e del Ceno, la Provincia di Parma, la Regione Emilia Romagna e alcuni Comuni di questa suggestiva vallata bagnata dal torrente Ceno. Fino al 27 febbraio 2005 si potranno assaporare, sulle tavole dei ristoranti che hanno aderito all’iniziativa, genuine prelibatezze realizzate con le carni del maialino nero, anticamente presente in questo scampolo dell’Emilia celebre per altre eccellenze culinarie. Oltre che per le bellezze naturalistiche e i gioielli architettonici dell’Associazione Castelli del Ducato di Parma e Piacenza (www.castellidelducato.it). Sapori e profumi ormai dimenticati cattureranno i sensi con insoliti e accattivanti abbinamenti che gli chef sapranno proporre in mille modi diversi. Volete qualche esempio? Fra gli antipasti, la frittata abbinata al salame di maiale nero oppure l’assiette di salumi misti con cicciolata, lardo rosa-nero, lonza essiccata e goletta. I primi piatti propongono la minestra di cavolo nero, fagioli cannellini e costine di maiale e i tortelli neri ai profumi del bosco ripieni di maiale al tartufo e noci. Ma si possono degustare anche i tagliolini alla pasta di salame e le penne con pasta di maialino nero con verze e patate. A seguire ci sono le costine di maiale nero con crema di porri e patate o la lonza di maialino al latte. Bricioline, salsicce, bistecche e coppa saranno cucinate sui carboni per una saporitissima grigliata di maiale nero, mentre la lingua e i piedini di porco saranno accompagnati dalla polenta. Per chi ama mescolare il sapore salato al dolce, l’arista ha il gusto dell’ananas e la frittura di maiale risulta insuperabile se abbinata a zabaione all’erba cipollina e purè di mele, così come le costine di maialino nero in agrodolce servite insieme alle pere mostardate. Dopo aver degustato tanta bontà saprete resistere alla tentazione del dessert? Vi aspettano un semifreddo al miele di castagno e il fondente di cioccolato al peperoncino, annaffiati da Rosso di Montepulciano e Sauvignon dei colli bolognesi. O, ancora, le torte di mandorle e noci e il caffè e nocino. In verità vi abbiamo anticipato solo alcuni dei piatti proposti dai locandieri di Varano de’ Melegari, Solignano, Compiano e Bardi. Per conoscere tutti i menu e scegliere quello che fa per voi vi suggeriamo di richiedere a Parma Turismi la mini-guida alla manifestazione “Sua Maestà il Maiale”. Vi sarà inviata gratuitamente. Con il caloroso invito a perdervi fra i peccati di gola della Valceno! Per informazioni: Parma Turismi, tel. 0521/228152, e-mail: parma.turismi@tin.it  Ufficio IAT Fornovo, tel. 0525/2599, e-mail: proloco@fornovo-di-taro.pr.it  
   
   
MARCHE / AL FESTIVAL ITALIANO DI TOKYO, ROCCHI: “GRANDE INTERESSE PER LA NOSTRA REGIONE”  
 
È stato un vero e proprio “Marche Day”, quello che si è svolto giovedì 17 febbraio a Tokyo, nell’ambito del Festival italiano promosso dallo Yomiuri Shimbun, il più diffuso quotidiano giapponese e del mondo, con 14 milioni di lettori. Tredicimila metri quadrati per raccontare l’Italia, un Paese sempre più vicino e di moda in Giappone. L’Italia delle tradizioni regionali è stata proposta al pubblico giapponese in occasione del 50° anniversario dell’accordo culturale tra le due nazioni. Uno spaccato suggestivo del nostro Paese, allestito nello stadio Tokyo Dome, dal 9 al 25 gennaio e che, secondo gli organizzatori, dovrebbe richiamare 500 mila visitatori. Le Marche partecipano all’evento insieme ad altre otto regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Campania, Calabria, Lazio, Umbria) e hanno curato uno stand di 60 metri quadrati, con spazi espositivi, punti informativi e per degustazioni. I Sistemi turistici partecipanti e il Consorzio Italy by Marche hanno presentato i loro prodotti attraverso la dimostrazione di un cuoco, di una merlettaia di Offida e di un maestro calzaturiero, che hanno attratto numerosi visitatori allo stand delle Marche. Spazio è stato riservato anche ai prodotti biologici della Marche, già presenti sul mercato nipponico. Il festival italiano di Tokyo ha dedicato, il 17 gennaio, una giornata alle Marche, nel corso della quale l’assessore al Turismo Lidio Rocchi ha incontrato la stampa, gli operatori turistici e gli opinion leader del Sol Levante. Un incontro servito per presentare la nostra regione attraverso una pubblicazione, in lingua giapponese, che racconta le Marche e le sue attrattive turistiche, naturalistiche, culturali e gastronomiche. Grande interesse ha suscitato il portale, sempre in giapponese, recentemente allestito dal servizio Turismo. “Quello nipponico –sottolinea Rocchi– è un turismo che, in parte, sfugge ai pacchetti di viaggio organizzati. I giovani utilizzano molto internet per programmare una vacanza e per scoprire nuove destinazioni. Il flusso turistico giapponese è prevalentemente individuale, attento ai prezzi e alle opportunità offerte. Attraverso internet puntiamo a intercettare una quota di questa domanda, proponendo un sito che non è la traduzione in giapponese di quelli operativi in lingua inglese e tedesca, ma un prodotto informatico nuovo, costruito sulla base delle sensibilità e dei gusti dei paesi orientali”. L’assessore ha registrato molta attenzione attorno alle Marche e grande partecipazione alle manifestazioni promosse dalla Regione. “Un buon segnale, per iniziare un discorso turistico proficuo, con uno dei mercati più promettenti”.  
   
   
TRENTINO / PARASUB 2005  
 
Si è svolta al Lago di Serraia a Baselga di Pinè l'ormai tradizionale "Parasub". Mentre i parapandii volteggiavano nel cielo e atterravano sulla superficie ghiacciata del lago, i subacquei cercavano l'emozione di un'immersione sottoghiaccio. Impeccabile l'organizzazione del Team Braidosub di Trento: 9 fori perfettamente in squadra a distanza di circa 30 metri l'uno dall'altro sono stati ricavati segando la spessa coltre di ghiaccio e aprendo su un'acqua scura che faceva quasi paura, ma la fune di sicurezza per le immersioni e la presenza costante di due operatori al controllo ad ogni foro, faceva capire che l'emozione era in totale affidabilità e sotto controllo. 148 subacquei provenienti da tutta Italia si sono iscritti (tutto gratuito) per una immersione insolita: breafing sul bordo della buca e poi via a ficcare il naso, la testa, i piedi, insomma tutto, sotto la superficie di un lago ghiacciato! La curiosità è tanta! Chissà che cosa si prova là sotto? Chissà se farà freddo? E tutta 'sta roba che si portano appresso congelerà? Intanto dichiarano un caldo pazzesco dentro la stagna… I primi a scendere sono un gruppo di romani (un paio con la muta umida!) e poi via via, vicentini, veronesi, piemontesi, emiliani, lombardi, insomma la passione unisce molte regioni italiane. Le dichiarazioni di chi esce dal primo foro di controllo (i sub del Bacqueo): "La cima stesa si perde nell'oscurità dell'acqua. La poca luce che filtra dal ghiaccio rende l'atmosfera irreale, sembra di fare una notturna. Temperatura dell'acqua 2°. Le bolle d'aria emesse dagli erogatori si incollano al soffitto formato delle strane figure in chiaro/scuro. Il fondale non si vede e la visibilità non supera i 5 metri, ma è un'esperienza unica, da provare. 310 metri il percorso complessivo. Poco più in là altri sub provano il percorso a navigazione: entrata da un foro con ancoraggio ad un solo punto e tramite navigazione a bussola uscita dal secondo foro: tutti dichiarano più difficile di quanto pensavano. Provvidenziale la presenza del gruppo OPSA della Croce Rossa Italiana con il tendone riscaldato… vista la temperatura esterna di –2°. Emozione anche per il numeroso pubblico presente per tutta la giornata che sulla superficie ghiacciata seguiva le insolite imprese con grandi applausi ai temerari. Appuntamento a gennaio 2006.Infolink: www.braidosub.it  
   
   
EMILIA ROMAGNA / AMARCORD… CON IL MAIALE. NELL’AMBITO DELLA RASSEGNA GASTRONOMICA INTITOLATA AL SUINO, A VARANO DE’ MELEGARI, IN PROVINCIA DI PARMA, DOMENICA 30 GENNAIO 2005 SI RIEVOCA L’ANTICA ARTE DELLA LAVORAZIONE DEL MAIALE  
 
Coppe, prosciutti, salami, pancetta, gola, salsiccia, strutto, ciccioli, cicciolata… Un’intera giornata fra i peccati di gola della Valceno, in provincia di Parma, per rendere onore ad un Re generoso e quanto mai… trasformista: il maiale. Che, per la gioia dei buongustai, si propone in mille versioni di irresistibile bontà, un elenco infinito di genuine leccornie da far venire l’acquolina in bocca solo a parlarne. Protagonista assoluto dei piatti più gustosi della tradizione culinaria parmense e parmigiana (la distinzione fra città e provincia è d’obbligo), Sua Maestà il Maiale viene celebrato a Varano de’ Melegari domenica 30 gennaio 2005 con un’insolita rievocazione che, dal primo mattino fino a sera, terrà impegnati non solo i nostri occhi e le nostre ganasce, ma anche le nostre orecchie, attente a carpire i trucchi non svelati dell’antico mestiere della macellazione. Una vera e propria arte che determina la riuscita o meno di autentici capolavori culinari. Perché, diciamocelo in tutta sincerità, non tutti i salami sono uguali e se ci sono prosciutti da hit parade, sui banchi della spesa si trovano, ahimé, anche prodotti meno rispettabili. E questo non dipende solo dall’ambiente e dai metodi di conservazione o stagionatura delle carni suine, ma soprattutto dalla “maialatura”, la lavorazione del maiale da parte degli esperti norcini. Siete curiosi di conoscere i segreti di un’arte tutta italiana? Che vanta origini antichissime e viene gelosamente tramandata di generazione in generazione? Domenica 30 gennaio al parco Cordani di Varano andrà in scena “Amarcord, quando as masäva al gozen”. Saranno lavorati due maiali, uno di razza bianca e uno di razza nera (di più nobile lignaggio), proprio come si faceva un tempo nelle campagne, con metodi assolutamente artigianali. Assisterete alla pelatura, al taglio e alla selezione delle carni da destinare a ghiottonerie diverse: se volete fare un salame dovrete, per esempio, usare la carne più fine, mentre salamini e salsicce si accontentano di pezzi meno pregiati. Le carni più innervate, insieme alle cotenne, vi serviranno per fare un buon cotechino. Del maiale non si scarta proprio nulla, neanche il grasso! Fatto bollire per oltre quattro ore, forma lo strutto e permette di realizzare degli stuzzicanti ciccioli. Nel pomeriggio li potrete gustare insieme alle altre squisitezze preparate sotto i vostri occhi. E, dopo avere soddisfatto i piaceri della gola, potrete riempirvi della bellezza della storia. La valle del torrente Ceno è ricca di splendidi gioielli architettonici che fanno parte dell’Associazione Castelli del Ducato di Parma e Piacenza  www.castellidelducato.it  come lo stesso castello medievale di Varano de’ Melegari, quello di Bardi o la Rocca di Sala Baganza. Se preferite il contatto con la natura, le escursioni in queste vallate, lungo i sentieri dell’antica Via Francigena e nei boschi dove crescono fra i migliori funghi d’Italia, sono sempre fonte di continue sorprese. Per informazioni: Parma Turismi, tel. 0521.228152, email parma.turismi@tin.it  Ufficio IAT Fornovo, tel. 0525 2599, e-mail proloco@fornovo-di-taro.pr.it  
   
   
ALTO ADIGE / BENESSERE E GUSTO PROTAGONISTI DELLE FESTE PRIMAVERILI NEL MERANER LAND. SI INIZIA CON LA FESTA DELLA FIORITURA A LANA (3/17 APRILE 2005) PER PASSARE ALLE SETTIMANE DEGLI ASPARAGI A NALLES (9 APRILE/1 MAGGIO 2005) E ALLE SETTIMANE DEL DENTE DI LEONE IN ALTA VAL DI NON (23 APRILE/8 MAGGIO 2005)  
 
Per risvegliare il corpo dall’indolenza invernale, non c’è niente di meglio che fare più sport all’aria aperta e curare la dieta, magari prediligendo alimenti disintossicanti che l’arrivo della bella stagione porta in abbondanza. A questo proposito, le feste gastronomiche che si svolgono ogni primavera nel Meraner Land, in Alto Adige, sembrano fatte apposta per chi desidera conciliare lo svago al benessere: dalla Festa della Fioritura, che propone gite a piedi e in bicicletta tra i frutteti in fiore, alle Settimane degli Asparagi e del Dente di Leone, che mettono in tavola pietanze prelibate e, soprattutto, salutari. FESTA DELLA FIORITURA A LANA - Spettacoli musicali con stand gastronomici, gite a piedi e in bicicletta tra i frutteti in fiore, escursioni guidate ai castelli della zona, grigliate e fiaccolate, cottura del pane nell’antico forno a legna del paese, mercatini delle pulci e di modernariato, sagra del canederlo: sono tantissime le occasioni di divertimento che si avvicenderanno durante la Festa della Fioritura, che si svolgerà a Lana e nelle località limitrofe dal 3 al 17 aprile 2005. Novità di quest’anno, le lezioni di nordic walking, attività sportiva che, grazie all’uso di appositi bastoncini, impegna fino al 90% dei muscoli del corpo (lunedì 4 e 11 aprile e giovedì 7 e 14 aprile, dalle 15.30 per un’ora e mezza circa, costo 12 euro a persona, attrezzatura compresa, su prenotazione). LE SETTIMANE DEGLI ASPARAGI A NALLES -  Nelle tre settimane della manifestazione (dal 9 aprile al 1 maggio 2005), i ristoratori di Nalles faranno a gara per servire agli ospiti la pietanza più buona a base di asparagi che, non dimentichiamo, sono ottimi per chi soffre di ritenzione idrica e vuole eliminare liquidi in eccesso. Gli asparagi altoatesini sono di un bel colore bianco, teneri e dolci nel gusto, vengono serviti solitamente con la Bozner Sauce, la salsa preferita dai bolzanini e si prestano particolarmente alla preparazione di mousse, risotti e involtini. LE SETTIMANE DEL DENTE DI LEONE - Tra le erbe è forse quella più diffusa e conosciuta nella cultura popolare. Ha proprietà diuretiche, digestive e disintossicanti. Stiamo parlando del tarassaco, le cui molteplici virtù saranno messe in piazza e a tavola in occasione delle “Settimane del dente di leone”, che si svolgeranno tra Senale, San Felice, Lauregno e Proves, in Alta Val di Non, dal 23 aprile all’8 maggio 2005. Quest’anno, ricorre il decennale della manifestazione. Particolarmente numerose saranno dunque le iniziative in programma per festeggiarlo: dai menu degustazione offerti dai ristoratori, alle passeggiate nei prati in compagnia di erboristi, alle feste di piazza con mercatini di prodotti agricoli e artigianato locale, bande musicali  e stand gastronomici, agli spettacoli di animazione per bambini. SOGGIORNO - Numerose le possibilità di soggiorno alberghiero, dal maso agli hotel di lusso. Indicativamente, i prezzi in hotel 3 stelle vanno da 35 a 105 euro a persona al giorno, trattamento mezza pensione. NOVITÀ 2005 - Veloce, silenzioso, climatizzato, con servizio di trasporto biciclette: è il nuovo treno della Val Venosta in funzione dalla primavera 2005. Per coloro che provengono dal sud Italia, sempre validi i voli diretti Air Alps in partenza da Roma per l’aeroporto di Bolzano. Infolink: www.meranerland.com    
   
   
VENETO / LE DOLOMITI VENETE INVESTONO SUL GIRO D’ITALIA: LA CORSA ROSA SALIRÀ PER QUATTRO ANNI SULLE MONTAGNE DEL CONSORZIO DOLOMITI STARS  
 
Damiano Cunego, Ivan Basso, Gilberto Simoni, Stefano Garzelli e Joseba Beloki presto si “lanceranno all’inseguimento” delle centinaia di migliaia di turisti che ogni anno raggiungono le Dolomiti Venete per viverne il fascino invernale ed estivo. L’abbraccio tra il Giro d’Italia e uno tra i comprensori dolomitici più incantevoli è stato favorito dall’investimento pianificato dal consorzio Dolomiti Stars, che ha deciso di puntare tutto sulla corsa rosa. Dolomiti Stars comprende le aree di SkiCivetta, Falcade, Arabba e Marmolada, dove saranno individuati arrivi e partenze di tappa nelle prossime quattro edizioni del Giro. Quest’anno sono in programma l’arrivo di giovedì 19 maggio (11ª tappa) a Zoldo Alto, e la partenza del giorno seguente da Alleghe. «Le Dolomiti Venete rappresentano una meta ideale per gli amanti delle due ruote –osserva Sergio Pra, presidente di Dolomiti Stars–. La varietà dei percorsi, il fascino dei territori e il livello delle strutture ricettive fanno di quest’area un paradiso per cicloamatori e cicloturisti». Il Giro d’Italia enfatizzerà la vocazione ciclistica del territorio racchiuso nella provincia di Belluno, che nei mesi invernali attrae centinaia di migliaia di sciatori. Renzo Minella, responsabile marketing di Dolomiti Stars, ricorda che «sci e ciclismo sono da sempre sport complementari. Lo stanno dimostrando, quest’inverno, i numerosi campioni del pedale che frequentano fedelmente le nostre piste. In estate i protagonisti dello sci “ricambieranno il favore”, avventurandosi sui percorsi strada e fuoristrada in bici da corsa o in mountain bike». Tra gli eventi più significativi, a inizio gennaio si è disputata la prima edizione della Coppa Ciclo-Sciatori, che nella categoria VIP ha visto il successo dell’ex campione del mondo Moreno Argentin, consulente e testimonial del Dolomiti Stars. LE RAGIONI CHE HANNO CONVINTO DOLOMITI STARS A SCEGLIERE LA CORSA ROSA - Da quest’anno, e sino al 2008, le Dolomiti Venete svilupperanno un’operazione di marketing che ha pochi precedenti. L’organizzazione promozionale Dolomiti Stars comparirà, infatti, tra i partner del Giro d’Italia. L’accordo include il passaggio della corsa rosa nell’incantevole comprensorio che comprende la Marmolada, il Civetta, Falcade e Arabba: partenze ed arrivi porteranno nelle case di milioni di telespettatori bellezze paesaggistiche e percorsi di grande spessore tecnico.Alla base dell’operazione c’è anzitutto una grande passione: passione per la bicicletta, perché il Veneto è tra le aree più “ciclistiche” del mondo. Ma anche passione e competenza nell’accogliere gli ospiti e nella capacità di adeguare le strutture ricettive alle aspettative di una clientela sempre più esigente. Se d’inverno l’area Dolomiti Stars rappresenta una tra le mete più apprezzate dagli sciatori, il Giro – l’evento sportivo “solare” per eccellenza – contribuirà a consolidare l’immagine delle montagne bellunesi come destinazione ideale anche per gli amanti degli sport estivi. In attesa dei “girini” e delle comitive di cicloamatori che li seguiranno (lo scorso dicembre giungevano già le prime richieste di prenotazione persino dagli Stati Uniti…) gli albergatori si stanno attrezzando per fornire un ventaglio di servizi ad hoc all’esigente clientela interessata agli sport estivi. Non è un caso che la catena dei Bike Hotels in questo periodo stia raccogliendo un gran numero di adesioni proprio nelle località delle Dolomiti Venete. «Crediamo che i valori del Giro d’Italia, ed il potenziale comunicativo di questo evento, giustifichino il considerevole investimento sostenuto dal nostro consorzio –commenta Renzo Minella, responsabile marketing di Dolomiti Stars–. Anche la concomitanza con l’introduzione del Pro Tour (la riforma del calendario ciclistico) non è casuale. Il Giro sta recuperando un rinnovato appeal internazionale, e il mercato estero c’interessa quanto quello interno». Italo Mazzonelli, coordinatore di SkiCivetta e convinto promotore della sponsorizzazione del Giro, ammette che la trattativa con RCS Sport è stata laboriosa: «Alla fine, però, è prevalso l’interesse comune, perché la nostra presenza al Giro d’Italia ha una duplice valenza: promozionale e tecnico-sportiva». DOLOMITI STARS: 400 CHILOMETRI DI PISTE SULLE MONTAGNE PIÙ BELLE DEL MONDO - Dolomiti Stars è una tra le principali organizzazioni promozionali italiane costituite da gestori degli impianti, consorzi turistici, consorzi alberghieri e scuole sci. Vi partecipano Arabba, Marmolada, il comprensorio del Civetta e Falcade: un bacino sciistico che comprende oltre 400 chilometri di piste nel cuore del Dolomiti Superski, intorno a cime fra le più belle del mondo e a poche decine di chilometri dagli aeroporti di Venezia e Treviso. La zona del Dolomiti Stars è caratterizzata da alcuni tra i “caroselli” più famosi d’Europa. Come il ‘Tour dell’Amore’ che deve il suo nome ai paesaggi incantevoli e romantici. Partendo da Falcade, si raggiunge il Col Margherita (2500 metri): una terrazza naturale sulle Dolomiti, da cui si possono ammirare la catena dei Monzoni, la Marmolada, il Monte Pelmo, il Civetta, l’Agner, le Torri del Vajolet ed il gruppo delle Pale di San Martino. Da qui si snoda un itinerario all’insegna di tentazioni irresistibili, non ultimi i “peccati di gola” promessi dalla tradizione gastronomica ladina. Il ‘Giro della Grande Guerra’ unisce in un anello di 100 chilometri le località che furono teatro della Prima Guerra Mondiale, dalla Marmolada a Cortina. Il percorso si sviluppa intorno al Col Di Lana ed attraversa due volte l’antico confine italo–austriaco. Ovunque si possono notare reperti bellici, camminamenti nella roccia, gallerie, fortini e tutto ciò che i soldati italiani ed austriaci costruirono per far fronte al nemico ed alle intemperie. Il ‘Tour della Marmolada’: sci oltre i tremila, si parte da Arabba e, attraverso il Padon, si sale a Punta Rocca per affrontare i dodici chilometri di discesa della pista bellunese. Da alcune settimane questo tour è reso ancora più attraente dall’adeguamento degli impianti con funivie e seggiovie che ne hanno raddoppiato la portata. Il ‘Giro del Civetta’: ottanta chilometri di piste collegate “sci ai piedi” e tre affascinanti piste illuminate per discese notturne a Zoldo. Il Civetta viene frequentato regolarmente, per gli allenamenti, dalla campionessa croata Janica Kostelic e dalle sciatrici della nazionale italiana. Il ‘Tre Valli’: cento chilometri di piste che collegano Falcade, il San Pellegrino e Moena. Il ‘Giro dei Quattro Passi’ (o “Sella Ronda”) vede in Arabba il punto di partenza. Questa località è collegata, sci ai piedi, con la Marmolada attraverso Passo Padon.Infolink: www.dolomitstars.com    
   
   
ALTO ADIGE / NESSUN DORMA: SCI NONSTOP DI 24 ORE. IL 28 E IL 29 GENNAIO 2005, SI SVOLGERà PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA UNA VENTIQUATTR’ORE DI SCI A CASTELROTTO SULL’ALPE DI SIUSI – ALTIPIANO DELLO SCILIAR  
 
Per gli appassionati dello sci, l’occasione è davvero unica. Venerdì 28 e sabato 29 gennaio 2005, si svolgerà a Castelrotto (Alpe di Siusi – Altipiano dello Sciliar, Alto Adige-Sudtirolo) una “due giorni” dedicata allo sci nonstop. Una gara di 24 ore, aperta a coppie e a sciatori singoli che aggiudicherà la vittoria a chi si lascerà alle spalle il maggior numero di chilometri di pista (la mitica Marinzen). Il tutto, immersi in un paesaggio mozzafiato sotto la vigile sorveglianza del Sassolungo, del Sassopiatto, dei Denti di Terrarossa e dello Sciliar. Venerdì 28 gennario, alle ore 20, avrà inizio per la prima volta in Italia una gara di sci che durerà 24 ore. Il tutto si svolgerà sulla mitica pista Marinzen, a Castelrotto, dove ogni anno si sfidano atleti internazionali. Padrino e madrina di questo evento speciale saranno due eccellenti abitanti di Castelrotto, campioni dello sci internazionale che su questa pista hanno sceso le loro prime curve: il ventiduenne Peter Fill, sciatore di gare della coppa del mondo e la cugina ventitreenne Denise Carbon, gigantista azzurra e vicecampionessa del mondo di questa disciplina. Venerdì la competizione sarà affiancata da un party con musica live dove si avvicenderanno diversi dj. Per le 20 del giorno seguente è fissata la conclusione della gara, a cui farà seguito la premiazione con spettacolari fuochi d’artificio in uno scenario fiabesco, dalla natura ancora inviolata. L’Alpe di Siusi – Altipiano dello Sciliar è il posto ideale dove scoprire il fascino di sciare tra i 1700 e i 3000 metri sotto un cielo “sempre più blu”. Con lo sci o lo snowboard si può scegliere tra le migliaia di chilometri di piste, da quelle più facili a quelle indicate per sciatori provetti, appartenenti al Dolomiti Superski, uno dei caroselli sciistici più grandi del mondo. Per chi non volesse raggiungere altezze troppo elevate, anche a Castelrotto sono presenti due impianti nei pressi dell’abitato. La vacanza invernale qui è veramente alla portata di tutte le tasche: tra le molteplici strutture ricettive, è facile scegliere la proposta che più interessa: dal maso con prezzi a partire da 21 euro al giorno, per la camera con la prima colazione. Per un appartamento per due persone circa 48 euro. Sino ad arrivare agli alberghi a quattro stelle 70 euro al giorno per la mezza pensione. Inoltre i bambini sono particolarmente benvenuti: oltre alle agevolazioni praticate dagli albergatori, particolari condizioni sono applicate anche sui prezzi degli skipass e della scuola di sci. E’ inoltre attivo il servizio Sci Nido, dove è possibile affidare i bimbi a personale qualificato che insegnerà l’abc dello sci accompagnato al gioco, per imparare divertendosi.Infolink: www.sciliar.com    
   
   
LOMBARDIA / DALLA ROMANTICA VIGEVANO LA FRECCIA (DI CUPIDO) CONDUCE A ROSASCO PER IL SAN VALENTINO DAY  
 
Il 12 e 13 febbraio concedetevi un weekend da innamorati a Vigevano, città del Pavese che fu delle Signorie Visconti e Sforza, dove la fantasia – aiutata dalla mole imponente di un magnifico castello e dalle eleganti facciate rinascimentali dei palazzi che si affacciano sulla piazza bramantesca - vola ai tempi di dame e cavalieri. All’ombra di alte torri fortificate, di portici dalle colonne snelle e di possenti mura merlate sembra di sentir frusciare sull’acciottolato lunghe e ampie gonne di gentili donzelle, condotte a passeggio con fare cortese dai pretendenti agghindati in abiti di broccato. Ma non basta. Domenica da Vigevano seguite la freccia (di Cupido) per Rosasco, piccolo borgo murato dell’antico contado il cui patrono è niente meno che… San Valentino. Una manciata di chilometri da Vigevano ed ecco che il romantico viaggio nel passato continua. Dai fasti e i gran palazzi della città si passa a vicoli stretti, scorci pittoreschi e angoli segreti. All’atmosfera intima insomma di un recetto medievale. Su cui vegliano la Torre del Rivellino, la Torre del Maschio e quella oggi inglobata nel campanile della Parrocchia, svettanti testimoni dell’antica fortificazione. Domenica 13 febbraio qui è stato indetto il San Valentino Day, un’intera giornata dedicata al santo patrono ma soprattutto agli innamorati. Che cadranno inesorabilmente in tentazione, sedotti ora dopo ora da un incalzante programma di momenti di poesia, degustazioni gastronomiche, contemplazione delle stelle e romantiche citazioni. Si comincia al mattino, nella chiesa di San Valentino alle ore 10, con “Amore… batticuore”. Ovvero una suggestiva funzione cantata, con tanto di scambio di promesse d’amore tra fidanzati. Quindi presentazione del Santo e dei suoi antichi vincoli con Rosasco e lettura guidata del Cantico dei Cantici. Tra le 12 e le 17 sono in programma escursioni guidate nell’antico borgo con le tre torri, la medievale Sala del Capitolo e l’architettura “rovesciata” (una curiosità di fine Ottocento). Se la fantasia vi fa difetto, poi, ecco che a calarvi in epoche lontane vi aiuterà la “Casa del 1400”, fedele ricostruzione di un ambiente domestico di ieri allestita tra le mura di un edificio medievale. E se è vero che la seduzione passa attraverso il cibo, nel borgo a partire dalle 12.30 sono aperte le “Degustazioni lomelline” per scoprire insospettabili doti “afrodisiache” persino nei robusti eppur raffinati piatti padani. In menu risotto allo champagne, prelibatezze di messer Porco, gorgonzola e dintorni, biscotti di Rosasco, Acqua Mulsa (aromatizzata ai petali di rosa) e vino speziato. All’imbrunire, infine, ci si sposta nella Sala Visconti per una rievocazione in musica del tempo che fu e per le iniziative di “Cuore cielo e amore”. In attesa che la volta celeste si popoli delle lucenti sentinelle dell’amore, si impara a indagare il cielo e le stelle. Per arrivare infine a concedersi “Due passi nel cielo”, con l’ausilio dei telescopi e di abili astrofili. Per gli innamorati di lunga data, infine, c’è persino lo Junior Club dove intrattenere la prole. Tutto questo vi costerà meno di un mazzo di rose, di una bottiglia di buon spumante, di una cena in pizzeria, di una scatola di cioccolatini o di una scorta di belle candele… A Rosasco la San Valentino Card costa soltanto 12 euro, tutto compreso. Per informazioni e prenotazioni: Touring Club Vigevano, Aldo Ferraris cell. 348.3988361. Informazioni: Ufficio del Turismo di Vigevano 0381.299269, Pro Loco Vigevano 0381.312624.Infolink: www.comune.vigevano.pv.it  
   
   
ALTO ADIGE / CON LO SLITTINO SI TORNA TUTTI BAMBINI. 36 PISTE IN VALLE ISARCO! MASSIMO DEL DIVERTIMENTO FINO AD APRILE  
 
Non c’è nulla di più divertente che una slittata giù per una pista che sembra non finire mai. E’ come tornare bambini: risate e strilli irrefrenabili! Fra una curva che non si sa come prendere, una cunetta inaspettata, un’innocua uscita di pista… E che soddisfazione quando con il semplice spostamento del peso del corpo si riesce a guidare la slitta con precisione, curva dopo curva, senza perdere velocità… Ebbene, in Valle Isarco, in Alto Adige  (dove lo slittino è uno sport ‘nazionale’, che regolarmente regala medaglie azzurre alle Olimpiadi), di piste per slittino ne esistono ben 36! Perfettamente battute, a volte illuminate (in 8 casi), e quasi sempre attrezzate con ‘doverosa’ baita, in cima o in fondo, per una bella cena finale o semplicemente una bevanda per riscaldarsi. Ovviamente non è necessario avere la propria slitta o bob: ci pensano le baite a fornire i mezzi di trasporto, cioè le velocissime slitte ‘made in Alto Adige’. Le piste sono naturali (di solito, stradine forestali) con opportune protezioni o anche parzialmente artificiali. Per tutti i gusti e per tutti i livelli (ma niente paura, se una pista è un po’ più difficile basta ‘andar di freno’, con i piedi): la più lunga è la Gampenalm, in Val di Funes: misura ben 7 km di lunghezza e 600 m di dislivello, e nel suo percorso si trovano ben 3 rifugi aperti (nonostante non vi siano impianti sciistici); quasi la stessa lunghezza per la Moarerbergalm, pista naturale dalla malga di Velturno fino al paesino di Garn, che richiede una salita a piedi di 2,5 ore e si snoda in un ambiente severo e selvaggio pieno di neve. A Racines ce ne sono alcune illuminate, come la Blosegg; in questo caso si può evitare la salita a piedi grazie alla seggiovia. Bella anche la pista proprio al confine, ai Bagni di Brennero: la Zirog, lunga 6,5 km. In ambiente fiabesco le tre piste dell’Alpe di Rodengo-Luson. Straordinaria la pista di Valles: parte da Malga Fane, ove si trova a 1750 m un insediamento di antichissime baite e malghe in legno. Ma a Valles c’è  perfino una pista vietata ai maggiori: è riservata ai bambini, sicura e protetta, lunga 200 metri. In alcune zone della Valle Isarco sono stati predisposti pacchetti ad hoc ove lo slittino, insieme alle altre attività sportive ‘non solo sci’, è protagonista. Mezza pensione da 30 euro al giorno in 2 stelle.Info: Consorzio Turistico Valle Isarco, Bastioni Maggiori 26/a, 39042 Bressanone (BZ), tel. 0472.802232, fax 0472.801315, ; info@valleisarco.info Infolink: www.valleisarco.info   
   
   
SCORRIBANDE TRA MASCHERE E AVVENTURE: BUSSETO, MALTA AL CORYNTHIA, BEST WESTERN DI MILANO, VIAGGI DI QUARK DI TURISANDA  
 
Gli itinerari di febbraio non potranno dimenticare l’appuntamento centrale del mese: il carnevale. Che sia romano o ambrosiano, sarà un’occasione di divertimento e di trasgressione. O anche solo di evasione dal tran tran invernale. A Busseto ci attende un Carnevale “verdiano”, “Lo sballo in maschera” giunto alla sua 124a edizione. I temi di fondo, Verdi e la buona tavola, si uniscono nello sfondo musicale di bande, quelle “classiche” con ottoni e majorette e quelle più moderne posizionate sui carri. E non poteva che essere così in questa città che vide i primi passi artistici del mitico maestro, che scrisse tantissime musiche per bande. A proposito di tradizioni, ogni anno un carro celebra le specialità gastronomiche della zona, e in piazza si può fare il tiro al salame. Già, perché questa è la terra dove si produce il Culatello di Zibello (la Dop che è il re dei salumi europei), ma anche Parmigiano reggiano, Strolghino, Spalla (cotta e cruda) e, fra i dolci, la Spongata. Delizia per grandi e bambini che hanno a disposizione intrattenimenti gratuiti, da grandi gonfiabili a truccatori e animatori, a giochi di gruppo. Il Carnevale di Busseto è organizzato dall’Associazione Amici della Cartapesta, dal Comune e dalla Pro Loco. Per informazioni IAT: 0524 92487. Un Carnevale originale è anche quello che ci attende a Malta, appena entrata nell’Unione Europea. Sono ormai 450 anni che l'Arcipelago mette in scena la festa più dissacrante e calda del calendario, esattamente dal 1565, data in cui la popolazione locale sgominò la minaccia turca. Una settimana di divertimento e colore dal 3 all'8 febbraio a Malta per il Carnevale mediterraneo si potrà godere al massimo  con un soggiorno e un pacchetto speciale presso il Corinthia Jerma Palace Hotel. Una struttura dal servizio eccellente con vista sul mare, nel villaggio dei pescatori Marsascala, e una breve distanza dal centro animato per immergersi nel folklore e nella gioia di vivere. E se “melita”, come la chiamavano i romani, è un paese attraente e caldo sempre, il carnevale dà il valore aggiunto di cortei e dance macabre, di carri e carrozzini in sfilata a Valletta, di battaglie allegoriche, maschere e banderuole. www.corinthiahotels.com o www.srs-worldhotels.comSe poi vogliamo tornare in città per approfittare della lunghezza insolita del Carnevale meneghino, ecco l’idea proposta dall’Hotel Galles del gruppo  Best Western. A Milano. il momento clou è rappresentato dalla sfilata di carri allegorici circondati da persone di tutte le età, mascherate e vestite di colori sgargianti, che percorrono le strade principali della città sotto una pioggia di coriandoli. E la città assume in questa occasione una fisionomia tutta particolare. Proprio il Carnevale dunque può rappresentare un motivo in più per una visita nel capoluogo lombardo, di grande appeal sotto l’aspetto culturale, storico, artistico e del divertimento. Il Best Western Hotel Galles di Milano, situato in Corso Buenos Aires, via dello shopping per eccellenza, per soggiorni brevi o week-end propone i pacchetti "Cultura & relax"  e "Shopping & feste" con tariffe molto allettanti,  prenotabili anche on line nel sito www.galles.it  Senza dimenticare le settimane enogastronomiche, La Pasta & Basta in calendario subito dopo Carnevale dal 15 al 28 febbraio.  Best Western Hotel Galles. tel. 02 204841, reception@galles.it, www.galles.it  Per passare poi alla seconda metà del mese, una volta smaltita la sbornia di maschere e balli, ecco un’idea intrigante. Turisanda lancia  i Viaggi di Quark per avventurosi viaggiatori che vogliano scoprire un paese con occhi diversi. Molti gli itinerari in tutti i continenti. Uno tra tutti: “Racconto berbero” in Marocco é un viaggio in fuoristrada alla scoperta dei diversi aspetti del sud, una regione fortemente caratterizzata dalla cultura berbera, accompagnati da un esperto archeologo. Si vedranno città fortificate, villaggi di montagna mimetizzati nel paesaggio, gli ampi spazi del deserto e le testimonianze sulle rocce degli antichi abitanti di queste terre, con in più, un pernottamento nel deserto. www.turisanda.it   
   
   
IL VIAGGIO DELLA FIAMMA OLIMPICA DI TORINO 2006  
 
Il Viaggio della Fiamma Olimpica (Olympic Torch Relay in inglese) è il percorso che la Fiamma Olimpica compie da Olimpia, luogo mitico dove viene accesa, fino allo stadio della città ospitante dove si tiene la Cerimonia d’Apertura. La Fiamma, che passa di tedoforo in tedoforo e di torcia in torcia, è universalmente riconosciuta per i simboli e i valori a cui è legata. La Fiamma è: Spirito ed essenza dell’Olimpismo; Emozione senza tempo e senza parole; Continuità tra le edizioni dei Giochi; Incontro tra passato e presente. La Fiamma rappresenta: Unione e pace tra i popoli; Solidarietà; Fratellanza; Lealtà; Nobile competizione. Il Viaggio della Fiamma Olimpica di Torino 2006 vuole essere un grande evento che riunisce tutta l’Italia sotto la bandiera dei 5 cerchi Olimpici: una festa popolare che promuove l’incontro tra generazioni e culture diverse, esaltando la piazza come luogo d’incontro, spettacolo e coinvolgimento. Questo grande evento ha l’obiettivo di promuovere i Giochi Olimpici di Torino 2006 su tutto il territorio nazionale, stimolando un’ampia e intensa partecipazione popolare. Grazie alla Fiamma Olimpica, inoltre, i Giochi potranno illuminare il patrimonio storico e culturale italiano, rinnovando l’eredità dei Giochi di Cortina 1956 e Roma 1960. Il Viaggio della Fiamma Olimpica di Torino 2006 coniuga tre concetti fondamentali: la Fiamma, il Viaggio e il calore italiano. Il logo, che rappresenta il tedoforo mentre porta la Fiamma Olimpica, incarna il simbolo universale dei Valori Olimpici e la passione sempre accesa. Il nome, rigorosamente in italiano, trasforma questo grande evento in un viaggio alla riscoperta del fascino del nostro Paese in un ideale proseguimento dei Viaggi della Fiamma Olimpica di Cortina 1956 e Roma 1960. “Segui la Fiamma. Incontra il calore italiano”, è ciò che il Viaggio della Fiamma Olimpica di Torino 2006 vuole esprimere, coinvolgendo e promuovendo la partecipazione di tutta la nazione. ‘La Fiamma e la torcia’ - Il fuoco è un simbolo sacro, giunto a noi dalla preistoria, che simboleggiava, nell’antica Grecia, la creazione del mondo, il rinnovamento e la luce. Si narra che sia stato portato agli uomini da Prometeo che l’aveva rubato a Zeus. Durante i Giochi Olimpici dell’antichità, che si tenevano intorno al 776 AC, la Fiamma accesa ad Olimpia non veniva mai spenta. Gli antichi greci tenevano la “lampadedromia” (parola greca per il Viaggio della Fiamma) nella quale gli atleti si confrontavano passandosi la Fiamma fino a superare la linea d’arrivo. La tradizione di far precedere i Giochi dal Viaggio della Fiamma Olimpica, si deve all’edizione delle Olimpiadi di Berlino del 1936. In quell’occasione la Fiamma, partita da Olimpia nelle mani del primo Tedoforo - l’atleta greco Konstantinos Kondylis, viaggiò, per la prima volta, di mano in mano fino allo Stadio Olimpico di Berlino. Da allora, il Viaggio della Fiamma ha contraddistinto l’inizio di tutte le edizioni dei Giochi, identificandosi strettamente con loro. La Fiamma Olimpica, viaggiando per il paese ospitante, vuole portare a tutti i Valori Olimpici, coinvolgendo il maggior numero di persone nell’evento più importante che precede i Giochi stessi. La torcia è lo strumento che, mantenendo viva la Fiamma, permette ai Tedofori di passarsela per farle percorrere il tragitto previsto. La torcia Olimpica è uno strumento tecnologicamente avanzato, che deve rispettare alcuni requisiti tecnici. Infatti, non si può, infatti, riaccendere, non deve spegnersi, anche in condizioni climatiche avverse come pioggia, neve e vento fino a circa 100 km/h e il fuoco che sprigiona, libero all’aria, non deve superare un’altezza di 10 cm e deve avere un’autonomia di circa 15 minuti. Infine, per consentirne la visibilità in TV in ore diurne e notturne, la fiamma generata dalla combustione deve essere di colore giallo-rosso; il fumo deve essere atossico e inodore. Il design e la produzione della torcia del Viaggio della Fiamma dei Giochi Olimpici di Torino 2006 è a cura di Pininfarina che ha realizzato un oggetto coerente con il posizionamento e con la vision di Torino 2006 e compatibile con i principali elementi di comunicazione dei XX Giochi Olimpici Invernali: il marchio, il concetto di passione, il format grafico. Il progetto è espressione del primato del design italiano nel mondo e nello stesso tempo dei Valori universali promossi dal Movimento Olimpico. Si distingue dalle torce precedenti e possiede una completezza artistica e di progettazione. IL PERCORSO E LE CITTÀ DI TAPPA - Il percorso del Viaggio della Fiamma Olimpica di Torino 2006 è stato studiato per coinvolgere tutte le regioni e le province italiane in quest’evento unico, promuovendo la partecipazione popolare e, contemporaneamente, le bellezze storiche e culturali dell’Italia. La Fiamma Olimpica di Torino 2006, dopo essere stata accesa ad Olimpia, raggiungerà Roma su un aereo messo a disposizione dal Ministero della Difesa, sarà accolta con una cerimonia ufficiale ed usata per accendere la torcia di Stefano Baldini, in qualità di primo tedoforo, la mattina dell’8 dicembre 2005, a Roma. Dalla partenza, la Fiamma Olimpica di Torino 2006, girerà tutta l’Italia percorrendo più di 11.000 km in 64 giorni, toccando tutte le regioni e le province italiane e passando tra le mani di 10.000 tedofori. Nel suo viaggio, la Fiamma illuminerà i luoghi più caratteristici del nostro territorio: dalla Torre di Pisa al Canal Grande, dal Teatro di Taormina a Piazza della Signoria a Firenze, dal Monte Bianco all’isola di Lampedusa fino alla Valle dei Templi di Agrigento. Farà tappa in tutti i capoluoghi di regione e in numerose città all’interno d’ogni provincia; in alcune città la Fiamma giungerà in date particolari: • nei giorni di Natale 2005 a Palermo • Capodanno 2006 a Napoli • 26 gennaio 2006 a Cortina d’Ampezzo (nel 50° anniversario della Cerimonia d’Apertura dei Giochi Olimpici Invernali di Cortina 1956) La Fiamma Olimpica passerà anche da Maranello dove sarà accolta dalla Ferrari su una delle macchine della prestigiosa casa italiana. La Fiamma Olimpica percorrerà le strade d’Italia passando tra le mani dei tedofori selezionati fra coloro che si saranno iscritti al sito www.fiammaolimpica.it o individuati da Coca-Cola e Samsung in qualità di Presenting Sponsor e dagli altri Sponsor dei Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006. In tutte le località coinvolte nell’evento, l’arrivo della Fiamma Olimpica di Torino 2006 sarà l’occasione per valorizzare, con il sostegno e la collaborazione delle Istituzioni locali, le peculiarità geografiche e storiche del luogo, trasformandosi in una festa di celebrazione delle bellezze, delle eccellenze e dei primati italiani. Circa una settimana prima dei Giochi, la Fiamma Olimpica raggiungerà il Sistema Olimpico (facendo tappa a Pinerolo il 3 febbraio, a Bardonecchia il 4 e a Sestriere il 5), per arrivare a Torino e, il 10 febbraio 2006, giorno della Cerimonia d’Apertura dei Giochi, accendervi il Braciere. Il Viaggio della Fiamma Olimpica di Torino 2006 farà tappa in tutti i capoluoghi di regione e in numerose altre città, secondo il seguente calendario: • Roma 8-9 dicembre 2005 • Perugia 13 dicembre 2005 • Firenze 14 dicembre 2005 • Genova 18 dicembre 2005 • Cagliari 20 dicembre 2005 • Palermo 23 dicembre 2005 • Catanzaro 28 dicembre 2005 • Potenza 30 dicembre 2005 • Napoli 31 dicembre 2005 • Bari 5 gennaio 2006 • Campobasso 7 gennaio 2006 • L’Aquila 9 gennaio 2006 • Ancona 10 gennaio 2006 • Bologna 13 gennaio 2006 • Venezia 17 gennaio 2006 • Trieste 18 gennaio 2006 • Trento 23 gennaio 2006 • Bolzano 24 gennaio 2006 • Milano 29 gennaio 2006 • Aosta 7 febbraio 2006 • Torino 9-10 febbraio 2006 Tedofori Il tedoforo è il simbolo vivente del Viaggio della Fiamma Olimpica e, al contempo, illegame tra un evento globale e il territorio di cui egli stesso è espressione. Portare la Fiamma Olimpica tra le strade della propria città è un’esperienza unica che permette a chi lo fa di essere coinvolto nel più grande evento sportivo del mondo, i Giochi Olimpici. Il primo dei 10.000 tedofori sarà Stefano Baldini, medaglia d’oro nella maratona ad Atene 2004. Dopo di lui, 10.000 persone si passeranno la Fiamma, facendole toccare tutte le regioni e le province d’Italia, fino al suo arrivo a Torino. I tedofori saranno espressione di diversi mondi: persone comuni, ma anche sportivi, grazie al supporto del CONI, e personalità della cultura, dell’arte e dello spettacolo. Tra questi ricordiamo: • Andrea Benelli - medaglia d'oro nel tiro a volo - Atene 2004 - correrà a Firenze • Aldo Montano - medaglia d'oro individuale e argento a squadre nella sciabola - Atene 2004 - correrà a Firenze • Juri Checi - medaglia di bronzo - Atene 2004 - oro - Atlanta 1996 - negli anelli - correrà a Firenze • Eraldo Pizzo - medaglia d'oro nella pallanuoto - Roma 1960 - correrà a Genova • Fernando Atzori - medaglia d'oro nel pugilato (categoria mosca) - Tokyo 1964 - correrà a Cagliari • Gianfranco Zola - Capitano del Cagliari - correrà a Nuoro • Candido Cannavò - storico Direttore della Gazzetta - correrà a Palermo • Alexandra Araujo - medaglia d'oro nella pallanuoto - Atene 2004 - correrà a Palermo • Francesco Paolantoni - attore - correrà a Napoli • Lilli Allucci - medaglia d'oro nella pallanuoto - Atene 2004 - correrà a Napoli • Emilio Solfrizzi - attore - correrà a Bari • Carmela Vincenti - attrice - correrà a Bari • Francesco Attolico - medaglia d'oro nella pallanuoto - Barcellona 1992 - correrà a Bari • Gianluca Basile - medaglia d'argento nella pallacanestro - Atene 2004 - correrà a Bologna • Gianmarco Pozzecco - medaglia d'argento nella pallacanestro - Atene 2004 - correrà a Bologna • Lino Toffolo - attore - correrà a Venezia • Federica Pellegrini - medaglia d'argento nei 200m stile libero - Atene 2004 - correrà a Venezia • Denis Marconato - medaglia d'argento nella pallacanestro - Atene 2004 - correrà a Treviso • Kristian Ghedina - campione di discesa libera - correrà a Cortina, sua città natale, esattamente 50 anni dopo l'apertura ufficiale dei Giochi di Cortina 56 (il 26 gennaio 2006) • Maurizio Margaglio e Barbara Fusar Poli – disciplina pattinaggio di figura - campioni europei e mondiali 2001 e medaglia di bronzo alle olimpiadi 2002 – correranno a Milano • Giorgio Armani – stilista – correrà a Milano • Linus – deejay di radio DeeJay – correrà in Lombardia • Cristina Parodi – giornalista e conduttrice – correrà in Lombardia • Giorgio Pasotti – attore – correrà in Lombardia • Roby Facchinetti – cantante dei Pooh – correrà in Lombardia. Assieme a loro la gente comune. Chiunque infatti può aspirare a diventare tedoforo: uomini e donne, giovani e meno giovani, studenti, impiegati, professionisti, atleti, dilettanti, persone diversamente abili, che “sentano” di incarnare i Valori Olimpici. I tedofori di Torino 2006 dovranno avere più di dieci anni e non essere – come previsto dalle regole olimpiche – membri di un’assemblea elettiva. Sarà possibile candidarsi grazie a diversi canali: TOROC Candidatura pubblica tramite WEB (www.fiammaolimpica.it). Sul sito si potrà scaricare il modulo con cui candidarsi, proponendo le motivazioni per cui si ritiene di essere adatti al ruolo. Tra tutte le candidature saranno scelti i tedofori che porteranno, nella loro regione, la Fiamma Olimpica di Torino 2006. PRESENTING SPONSOR - Coca-Cola e Samsung, in qualità di Presenting Sponsor, potranno scegliere, attraverso programmi di reclutamento rivolti al pubblico, una quota di tedofori. ALTRI SPONSOR - Gli altri Sponsor avranno il diritto di nominare una quota di tedofori unicamente attraverso programmi di reclutamento interni alla loro organizzazione. PARTNER E INTERLOCUTORI - Il Viaggio della Fiamma Olimpica di Torino 2006 è possibile grazie al coinvolgimento di soggetti di primaria importanza a livello locale, nazionale e internazionale: • Le Istituzioni locali (Regioni, Province e Comuni) daranno la piena disponibilità al passaggio della Fiamma nel territorio di loro competenza, valorizzando l’evento con momenti spettacolari e di festa • I Vertici Istituzionali dello Stato e le “forze” messe da loro in campo, che permetteranno lo svolgimento effettivo dell’evento e il suo successo • Il CONI e il mondo sportivo nazionale e internazionale • I Presenting Sponsor, Coca Cola e Samsung che, oltre a selezionare buona parte dei tedofori, faranno da cassa di risonanza dell’evento con progetti di comunicazione e promozione dedicati, così come accaduto nelle loro precedenti esperienze olimpiche In particolare: Ministero per i Beni e le Attività Culturali • Concessione del Patrocinio al Viaggio della Fiamma di Torino 2006 Ministero della Difesa • Aereo per il trasporto della Fiamma Olimpica da Atene a Roma il giorno 7 dicembre 2005. • Navi per il trasporto dello staff e dei mezzi (circa 100 persone e 40 veicoli) del Viaggio della Fiamma Olimpica dalla Liguria alla Sardegna e dalla Sardegna alla Sicilia. • Elicottero per poter raggiungere l'isola di Lampedusa • Uscita spettacolare dal Porto di Genova su una delle Navi Scuola, vanto della Marina Militare Italiana • Spettacolo delle Frecce Tricolori    
   
   
EXCLUSIVE TOUR IN LOMBARDIA  
 
Il modo migliore per conoscere affascinanti angoli di Lombardia nascosta in compagnia di esperti d’arte, gastronomi, guide naturali e nel massimo confort di strutture di altissima qualità e della formula “tutto compreso”. Stiamo parlando degli Exclusive Tour in Lombardia. Ecco due proposte, la prima ci porta alla scoperta dei tesori della Valtellina, mentre la seconda ci guida a Varese, con visita alla mostra dedicata ai Celti, e al Sacro Monte. DALLA FERTILE VALTELLINA AI GHIACCIAI PERENNI (3, 4 e 5 marzo 2005) – Il programma prevede la partenza alla ore 8 di giovedì da Voghera (viale Repubblica 85) in bus GT verso la Valtellina. Ore 12.30: arrivo a Teglio. Pranzo all’accademia del Pizzocchero. Nel pomeriggio visita di Teglio e salita agli impianti di sci. Ore 17: trasferimenti negli agriturismi. Ore 20: cena tipica in agriturismo. Degustazione di vini delle Cantine Associate. Venerdì 4 marzo, ore 9, partenza per Tirano per affrontare la meravigliosa esperienza del Bernina Express o meglio conosciuto come il trenino dei ghiacciai. Partendo dallo storico crocevia di Tirano posto a 429 m s.l.m., in meno di 30 km, copre un dislivello di 1824 m. Attraverso l'amena Val Poschiavo, con il suo pittoresco capoluogo ricco di nobili palazzi dai differenti stili architettonici, giunge alle nevi eterne del gruppo del Bernina. Pranzo in quota. Nel pomeriggio sosta e visita di Postschiavo: centro storico, museo, lago. Rientro negli agriturismi per la cena. Passeggiata notturna con il gatto delle nevi. Sabato 5 marzo, ore 10, partenza per la Val Chiavenna. Visita guidata di Chiavenna e dei suoi crotti e di Palazzo Vertemate Franchi. Pranzo tipico. Costo pacchetto: 250 euro all inclusive. MOSTRA DEI CELTI A VARESE E SACRO MONTE (16/17 marzo 2005) – Mercoledì 16 marzo, ore 8, partenza da Voghera (viale Repubblica, 85) in bus GT verso Varese. Ore 11: arrivo ad Angera situata sul bacino meridionale del Lago Maggiore, visita della Rocca e dell’esposizione di bambole d’epoca. Ore 13: trasferimento a Ranco e pranzo in ristorante tipico. Ore 14.30: trasferimento a Varese per la visita della grande mostra dei Celti. Ore 17.30: durante il trasferimento a Laveno, che fu la sede della Società Ceramica Italiana Richard Ginori, sosta a Cerro per una visita al Museo delle Terraglia. Cena e pernottamento a Laveno. Giovedì 17 marzo, ore 9.30, partenza per il Sacro Monte situato alle spalle di Varese, per una visita al borgo medioevale di Santa Maria del Monte (880 mt) e del suo santuario. Pranzo in ristorante tipico. Tempo libero per una breve passeggiata nel borgo e partenza per il rientro. Costo pacchetto: 135 euro all inclusive. Posti limitati. Informazioni e prenotazioni  presso: Thema srl Voghera, tel. 0383.640498, mail themapavia@yahoo.com