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Notiziario Marketpress di Venerdì 28 Gennaio 2005
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GRAN BRETAGNA / UN WEEKEND IN UNA CITTA’ BRITANNICA? UN’OCCASIONE DA PRENDERE… AL VOLO!  
 
Con i voli diretti delle principali compagnie low cost, le città britanniche sono ora più vicine che mai. Trascorrere un weekend o una breve vacanza in una delle bellissime città della Gran Bretagna è e sarà ancora più facile e veloce grazie ai nuovi voli diretti che le collegano alle principali città italiane. Dallo scorso 31 ottobre la compagnia aerea low cost easyJet  www.easyjet.com  ha inaugurato 2 rotte che, dall’aeroporto di Roma Ciampino, collegano con voli diretti giornalieri Newcastle, la città delle arti del Nord d’Inghilterra, e Bristol, attraente e giovane città del Sud Ovest già raggiungibile da Venezia. La compagnia vola già da Roma e Venezia sulla vivace Nottingham nelle East Midlands. La tariffa minima per un volo di sola andata è di 26,99 euro tasse incluse. Dal 25 febbraio Ryan Air (www.ryanair.com) collegherà con voli giornalieri Liverpool e Newcastle dall’aeroporto di Milano/Orio al Serio e, da Roma Campino, Liverpool e Nottingham East Midlands. La compagnia vola già dallo scorso febbraio sulla città scozzese di Glasgow sia da Milano sia da Roma. Il costo di un volo di sola andata parte da 5,99 euro, con tasse e spese amministrative non superiori a 10,50 euro. Da Venezia invece opera la compagnia low cost Jet2.com  www.jet2.com  che collega le città di Leeds/Bradford e dal prossimo 19 marzo anche Manchester con voli giornalieri con tariffe a partire da 14 euro a tratta tasse escluse. Sempre la compagnia Jet2.com dal 26 maggio opererà la tratta su Manchester da Pisa a partire da 29 euro a tratta, tasse escluse. Glasgow, Manchester, Newcastle, Liverpool, Leeds e Bradford, Bristol e Nottingham sono città che negli ultimi anni si sono letteralmente rinnovate attraverso grandi progetti di restauro e riconversione del patrimonio architettonico, soprattutto quello di archeologia industriale, per il quale la Gran Bretagna non ha eguali, e si propongono al pubblico in una veste nuova, sorprendente ed entusiasmante. Zone come i lungofiume, nel caso di Newcastle, o fronti del porto che fino a pochi anni fa erano aree dimesse, oggi sono diventate mete alla moda e ospitano eccellenti ristoranti, design bar, club e bellissimi negozi. Accanto al recupero e la riconversione c’è l’innovazione; nuovi e avveniristici edifici adibiti a musei, music hall e hotel a firma dei più grandi architetti del mondo sono sorti nei centri e nelle periferie di queste città, rendendo il connubio tra passato e presente ancora più accattivante ed invitante.GLASGOW - Sebbene il suo nome celtico Glas Cu significhi “caro luogo verde”, Glasgow è famosa per essere, da un punto di vista architettonico, la più bella città vittoriana della Scozia. Il XIX secolo fu infatti un periodo prospero, legato alla produzione industriale, e la sua architettura riflette questo momento. Lungi dall’essere un retaggio oscuro e poco attraente, questo patrimonio architettonico è al contrario unico al mondo e carico di fascino. Ma non solo, Rennie Machintosh, uno dei più eleganti e sensuali designer e architetto art noveau ha impresso un’impronta indelebile sulla città: la House for an Art Lover, the Galsgow School of Art e la Willow Tea Rooms, sono alcuni dei sui progetti da non perdere. Non sorprende per cui che sia stata dichiarata “UK City of Architecture and Design” nel 1999, e Capitale Europea della Cultura nel 1990, e oggi la città vanta anche un patrimonio artistico museale tra i migliori d’Europa: la Burrel Collection, che vanta opere di tutti i periodi, dall’antico Egitto passando per il Medioevo fino ai giorni nostri, tra cui anche dipinti di Cézanne e Degas, sculture di Epstein e Rodin, e la Gallery of Modern Art, ospitata nell’edificio che un tempo era il Royal Exchange, un elegante esempio di architettura neoclassica, è la galleria d’arte contemporanea più visitata fuori Londra. Altra gemma della città è la Kelvingrove Art Gallery and Museum, chiusa per lavori di restauro fino al 2006, ospita una delle più belle collezioni civiche d’Europa il cui “cuore” è in mostra presso le McLellan Galleries, che espongono opere di Botticelli, Turner, Rembtandt, Rubens, Mackintosh e Whistler. Per una lista completa dei musei di Glasgow consultare il sito: www.glasgowmuseums.com. La città ospita anche una bella cattedrale medievale e molti particolari edifici contemporanei, tra cui il Clyde Auditorium, simpaticamente ribattezzato l’Armadillo e l’altissima Glasgow Tower, dalla cui sommità (127 metri) è possibile godere di vedute mozzafiato sull’intera città. Nella Glasgow Tower si trovano un centro scientifico interattivo e un IMAX (www.glasgowsciencecentre.org). Anche la scena teatrale è quanto mai varia e importante; Glasgow è la casa dello Scottish Ballet, della Scottish Opera e della Royal Scottish National Orchestra. Lo Shopping e la ristorazione sono altri 2 punti forti della città. Il centro cittadino è infatti molto compatto e facile da girare, in cui si trovano molti “malls” tra cui le Buchanan Galleries e il St Enoch Centre, e tantissimi ristoranti che propongono diverse e ottime cucine, da quella tradizionale a quella etnica e contemporanea. E per finire la vita notturna: Glasgow è un night-life paradise in continua evoluzione con discoteche, club e bar aperti fino a tarda notte. Infolink: www.seeglasgow.com LIVERPOOL - Dopo essersi aggiudicata il titolo di Capitale Europea della Cultura del 2008, Liverpool, la città portuale inglese famosa in tutto il mondo per aver dato i natali ai Beatles, è stata recentemente dichiarata Sito Mondiale dell’Umanità dell’Unesco, andando così ad aggiungersi a Bath ed Edimburgo. Questo titolo vuole essere un riconoscimento all’importanza che Liverpool ebbe per secoli nel commercio marittimo. L’area interessata comprende gli storici docks, recentemente restaurati e tutto il fronte del porto, che ospita importanti edifici come il Royal Liver Bird. Liverpool è stata anche dichiarata Capitale Mondiale del Pop da Guinnes Book of Hit Singles. La città ospita musei come la TATE (www.tate.org.uk), o  la Walker Art Gallery  www.liverpoolmuseums.org.uk/walker/  the Beatles Story  www.beatlesstory.com  e il Maritime Museum  http://www.liverpoolmuseums.org.uk/maritime/index.asp  Ogni anno nel mese di agosto si tiene l’International Beatles Week Festival durante la quale Liverpool si trasforma in una grande festa di strada, con concerti, tour guidati alla scoperta dei luoghi legati alla vita di una delle band più amate del mondo, proiezioni di film e molto altro ancora. Il richiamo sportivo non è da sottovalutare, due sono le grandi squadre di calcio della città: il Liverpool e l’Everton; inoltre tutti gli anni qui si tiene il Gran National, evento ippico di fama mondiale. Infolink: www.visitliverpool.com oppure www.merseyside.org.uk MANCHESTER - Cosmopolita, dinamica e vivace, Manchester è la città simbolo dello shopping e del divertimento del Nord d’Inghilterra. Splendido esempio di rinascita urbanistica e di armoniosa convivenza di architettura Neo Gotica, Vittoriana e moderna, Manchester vanta oggi un patrimonio architettonico tra i migliori d’Europa. Tra le nuove architetture da non perdere sono l’Imperial War Museum North  www.iwm.org.uk/north  uno sbalorditivo edificio progettato da Daniel Libeskind inaugurato nel luglio 2002, che simbolizza il mondo sconvolto dalla guerra; The Lowry www.thelowry.com  un’avveniristica costruzione in acciaio e vetro dedicata all’opera dell’artista LS Lowry, che ospita 2 teatri e gallerie d’arte d’avanguardia e Urbis, un’iridescente costruzione di 6 piani con mostre interattive sull’evoluzione delle città moderne e un ristorante, Le Mont, che offre impareggiabili vedute della città e del Millennium Quarter. The Museum of Science and Industry www.msim.org.uk  si trova nella più antica stazione ferroviaria del mondo, costruita nel 1830. Le gallerie interattive del museo raccontano la storia di quando Manchester era la più importante città industriale del mondo. Deansgate Locks è una delle zone più alla moda, un must per il divertimento con molti locali, café e club. Non lontano da Deansgate si trova Canal Street, area nota come Gay Village, uno dei più grandi e famosi d’Europa. Il quartiere più alternativo è The Northern Quarter, storicamente associato all’industria tessile e la vendita all’ingrosso. L’area subì un forte degrado durante l’ultimo secolo dovuto principalmente alla crisi del settore tessile, diventando il quartiere dei piccoli imprenditori esclusi dai grossi traffici del centro cittadino. Negli ultimi anni l’area è ritornata a essere una delle più interessanti di tutta la città, fulcro dei fermenti imprenditoriali più creativi, riaffermando il suo ruolo di centro commerciale e culturale alternativo di Manchester. Un altro aspetto che conferisce a Manchester un carattere inconfondibile è la sua multietnicità. Wilmslow Road nota anche come “Curry Mile”, è un caledoscopio di colori e profumi con i suoi mercatini asiatici, le gioiellerie e i negozi di sari, mentre la zona di Faulkener Street costituisce la Chinatown più estesa di tutta la Gran Bretagna. Molte altre comunità risiedono a Manchester offrendo ai visitatori le loro tradizioni, prodotti tipici e tentazioni gastromiche. Manchester è la mecca dello shopping. Con i suoi 700 negozi, molti aperti anche di domenica, soddisfa qualsiasi tipo di esigenza. Presso il Designer Outlet è possibile acquistare creazioni di grandi stilisti a prezzi davvero vantaggiosi, e lo scorso agosto Harvey Nichols ha inaugurato un grande magazzino nel Millennium Quarter, che dispone anche di un bellissimo ristorante. Un’antica corte d’epoca vittoriana, un tempo sede del Corn Exchange è diventata The Triangle, un’oasi dello shopping con boutique, bar e ristoranti. Qui si trovano alcune delle migliori marche nazionali come Molton Brown, Jigshaw, Giant e Muji. Nel Northern Quarter invece si trovano i capi disegnati da giovani stilisti, Vintage e negozi che vendono abbigliamento di seconda mano. Infine per lo shopping serale l’indirizzo è Trafford Centre, aperto fino alle 22. Infolink: www.visitmanchester.com NEWCASTLE - La prima cosa che si percepisce quando si arriva a Newcastle è l’energia e la vitalità che sprizza letteralmente da ogni “poro” di questa incredibile città. Molte sono le ragioni; prima di tutto il mix tra antico e moderno, che a Newcastle ha raggiunto un esito davvero superlativo, seguito dalla presenza di grandi talenti creativi e una concezione dell’arte tra le più innovative e ambiziose d’Europa. NewcastleGateshead, una città che fino a pochi anni fa era dedita principalmente al commercio e all’industria ha coraggiosamente cambiato vocazione mutando filosofia a 360°, e da città industriale è diventata città d’arte, con risultati che farebbero invidia a una grande capitale. Per non parlare poi della vita notturna; design bar, club, ristoranti alla moda, cucina etnica… c’è solo l’imbarazzo della scelta. I lavori di riconversione e di arricchimento della città sono avvenuti principalmente lungo il fiume Tyne che divide Newcastle da Gateshead, fino a pochi anni fa un’area dismessa e poco raccomandabile. Tra luglio e settembre 2001 sono state inaugurate le prime due grandi opere della città rinata; il Gateshead Millennuim Bridge  http://www.gateshead.gov.uk/bridge/bridged.htm  un avveniristico ponte mobile, e il Baltic  www.balticmill.com  non un museo, ma una fabbrica d’arte dove è possibile vedere gli artisti che creano le loro opere, in seguito indirizzate ai musei di tutto il mondo. L’edifico che la ospita, molto amato dagli abitanti di Newcastle, era la vecchia fabbrica di farina della città. Dal 2001 ad oggi sono stati inaugurati molti altri spazi, l’ultimo dei quali lo scorso 17 dicembre. Si tratta del “The Sage Gateshead”  www.thesagegateshead.org  uno spettacolare Music Hall in vetro e acciaio progettato da Norman Foster. Altra grande attrattiva della città è The Biscuit Factory  www.thebiscuitfactory.com  una vecchia fabbrica di biscotti riconvertita nella più grande galleria d’arte della Gran Bretagna. Newcastle vanta anche un bellissimo centro storico in stile georgiano, Grainger Town, secondo solo a quello di Bath, in cui fare shopping, altro punto forte della città. In Elston Square si trovano più di 140 negozi, mentre al Metro Centre a Gateshead è stato appena aperto il nuovo Red Mall, uno dei più grandi shopping centre d’Europa. Simbolo della città è “The Angel of the North”  www.gateshead.gov.uk/angel  un’enorme scultura appena fuori città. Infolink: www.visitnewcastlegateshead.com LEEDS/BRADFORD - Sebbene distanti solo 15 minuti l’una dall’altra, entrambe con un carattere cosmopolita e servite dal medesimo aeroporto, Leeds e Bradford hanno oggi diverse identità culturali, e offrono sorprendenti contrasti. The Yorkshire Dales, The Pennine Hills, le selvagge brughiere che ispirarono il celeberrimo romanzo “Cime tempestose” di Emily Bronte, sono facilmente raggiungibili da entrambe le città, che offrono diverse opportunità di effettuare escursioni giornaliere. Grazie alla loro storia, le due città vantano un patrimonio architettonico davvero interessante e molti edifici, pur conservando le loro originali strutture sono stati magnificamente restaurati e riconvertiti. Leeds è oggi più che mai una città dinamica e vivace, con una vita notturna davvero entusiasmante, bei negozi, teatri, musei e gallerie d’arte. Anche Leeds, come molte altre città della Gran Bretagna ha intrapreso grandi opere di rigenerazione urbana, soprattutto restauri al patrimonio di archeologia industriale. Il glorioso passato imprenditoriale della città rivive nei quartieri vittoriani e negli edifici pubblici in cui avvenivano scambi commerciali e prodotte le merci destinate poi a essere esportate in tutta Europa. I più significativi sono la Town Hall, simbolo del successo della città durante il XIX secolo e superbo esempio di orgoglio civico e fiducia nel futuro; il Corn Exchange (www.cornx.net), completato nel 1864, uno dei migliori esempi di architettura vittoriana del paese, di forma ovale e con un soffitto in vetro per illuminare al meglio le merci esposte. Restaurato nel 1990 è stato riconvertito in uno straordinario shopping centre; the Kirkgate Market, splendido esempio di architettura edoardiana che ospita uno dei più frequentati Shopping Centre della città, e The White Cloth Hall, primo mercato di stoffe del West Riding costruito nel 1770, oggi sede di un ristorante. Da non perdere il lungo fiume di Leeds, testimone negli ultimi anni di una vera e propria rinascita. I vecchi magazzini sono stati abilmente riportati agli antichi splendori, e oggi l’area di Clarence Dock è una tappa obbligata per chiunque decida di visitare Leeds. Lungo il fiume Aire si trova the Royal Armouries Museum  www.armouries.org.uk che con la sua unica collezione di armi e armature provenienti dalla Torre di Londra ripercorre 3000 anni di storia. Il museo si articola in 5 gallerie che illustrano, attraverso una suggestiva combinazione di rievocazioni in costume, filmati e tecnologia interattiva i seguenti temi: la guerra, il torneo, l’Oriente, la difesa personale e la caccia. In mostra pezzi davvero unici tra cui l’armatura da torneo di Enrico VIII e una imponente armatura per elefante risalente alla dinastia Mughal del 1500. Altro edificio degno di nota è Armley Mills  www.leeds.gov.uk/armleymills  un tempo la più grande fabbrica di lana del mondo e ora sede dell’Industrial Museum. Oltrepassato il lungo fiume si trova il centro vittoriano di Leeds, interamente isola pedonale con molte altre attrazioni tra cui la Leeds Art Gallery www.leeds.gov.uk/artgallery che offre una panoramica sull’arte britannica del 1900 e l’adiacente Henry Moore Insitute www.henry-moore-fdn.co.uk  che ripercorre l’evoluzione della scultura dal 1850 al 1950. Ospitato in un complesso vittoriano che un tempo era sede di uffici e magazzini, espone opere di Henry Moore e Holman Hunt. Presso il Leeds Grand Theatre  www.leeds.gov.uk/grandtheatre  si esibiscono l’Opera North e il Northern Ballet Theatre, e per gli amanti del dramma l’indirizzo è West Yorkshire Playhouse www.wyplayhouse.com  Ciò che accomuna il lavoro di queste compagnie è l’approccio innovativo e sperimentale. Ma Leeds significa anche e soprattutto divertimento. Shopping Centres, bars, ristoranti e club, c’è solo l’imbarazzo della scelta. L’offerta gastronomica rispecchia la multietnicità della città; dalla cucina Fusion passando da quella orientale e araba per finire al tradizionale Fish & Chips un comune denominatore le unisce: standard elevati, prezzi ragionevoli e ottima atmosfera. Anche la clubbing scene non ha nulla da invidiare a quella londinese. I clubs in città suonano ogni tipo di musica, dalla “funky-progressive-break-tech-trance” alla “African bongos e French Groove”. A pochi kilometri dal centro, nel nuovo complesso di Cardigan Fields a Kirkstall si trova Evolution, un club ricavato da una vecchia fabbrica di birra che può contenere quasi 3000 persone. Nei dintorni si trovano alcune delle più belle dimore storiche della Gran Bretagna tra cui Harewood House  www.harewood.org  a circa 14 Km da Leeds e facilmente raggiungibile sia in automobile sia con i mezzi pubblici. In questo meraviglioso palazzo settecentesco, progettato da John Carr of York con interni di Robert Adam e arredo Chippendale, risiedono da generazioni il Conte e la Contessa di Harewood. Degno di nota il parco, progettato da Capability Brown, uno dei più importanti designer di giardini del paese. Temple Newsam www.leeds.gov.uk/templenewsam  costruita nel 1521 su ordine di Thomas Lord Darcy, un ricco cortigiano e amico intimo del Cardinale Wolsey, divenne famosa per avere dato i natali a Lord Darnley, che sposò Mary Queen of Scots. Darnley fu assassinato nel 1566, dopo che un anno prima aveva a sua volta ucciso David Rizzio, l’amante della sua sposa. Come per Harewood House, Capability Brown progettò il parco della dimora nel 1700. Nella Wharfe Valley si trova Ilkley, un villaggio che costituisce un’ottima base per esplorare la natura incontaminata e i meravigliosi panorami dello Yorkshire. Infolink: www.leeds.gov.uk BRADFORD - Bradford ha mantenuto il suo carattere cosmopolita, ed è il perfetto esempio di come diverse culture convivano da tempo non solo nel reciproco rispetto, ma riuscendo anche a far riguadagnare alla città il titolo di Capitale... ma non più della lana, ma di qualcosa di più… esotico: il Curry! Ciò che l’ha sempre contraddistinta dalle altre città, che come Bradford hanno dovuto assorbire grandi flussi di immigrati in cerca di lavoro, è stata una maggiore apertura e disponibilità all’integrazione armoniosa delle culture e tradizioni che provengono dai paesi più lontani, come l’india, e quello che vediamo oggi è il risultato di quel che si dice… fare di necessità virtù. Gli operai asiatici e indiani avevano lasciato il loro paese e con esso anche le mogli che pensavavo alla cucina. In città cominciarono ad aprire piccoli ristoranti che servivano cucina Sud Asiatica, Kasmiri e Moghul, e oggi a Bradfrod esisono più di 200 curry houses e ristoranti etnici, alcuni dei quali rinomati a livello nazionale, come Sahib e Omar Khan’s. Per una lista dettagliata dei ristoranti etnici della città consultare il sito: http://website.lineone.net/~bradfordcurryguide  Bradford è anche la mecca dei tessuti orientali e lo shopping etnico, e presso il Bombay Store si possono acquistare le migliori sete e cotoni indiani del paese. Bradford è oggi una città vitale e colorata, dedita al commercio e alle nuove tecnologie. Il suo passato di Capitale della lana è rintracciabile nei bellissimi edifici del centro storico, molti dei quali sono annoverati nel patrimonio architettonico nazionale. L’edificio più significativo della città è il Wool Exchange oggi riconvertito in uno shopping centre che ospita anche il Waterstone Bookshop Da visitare anche Little Germany  www.bradford.gov.uk/little-germany  un’area del centro città che nel 1999 è stata dichiarata villaggio urbano per la sua unicità e importanza storica. Little Germany comprende 85 edifici costruiti tra il 1885 e il 1890, il periodo di maggiore espansione della città, quando i mercanti decisero di centralizzare la produzione. Da visitare anche la Cartwright Art Gallery, ospitata in un palazzo in stile Barocco costruito nel 1904. Il museo espone opere di artisti britannici del 1800 e 1900 ed è specializzata in arte contemporanea Sud Asiatica. Di notevole interesse le collezioni di argenti indiani e tessuti islamici. Altre attrazioni della città includono The National Museum of Photography Film & Television (www.nmpft.org.uk). Fondato nel 1983, è il museo nazionale più visitato fuori Londra. I pezzi più importanti del museo sono: il primo negativo del mondo, il primo filmato televisivo e il primo film d’animazione, Louis Le Prince del 1888. Da non perdere l’Alhambra Theatre, uno dei più importanti teatri del nord d’Inghilterra. Costrutito nel 1914, l’edificio è un elegante esempio di Art Deco. Gli spettacoli messi in scena dalle più importanti compagnie britanniche come the Royal Shakespeare Company, Birmingham Royal Ballet, Northern Ballet Theatre and the Royal National Theatre, spaziano dal balletto, opera, varietà, musical e commedia. Presso Salt Mill, nel villaggio di Saltaire, a breve distanza dalla città, è possibile ammirare la più grande collezione d’arte dell’artista David Hockney, originario di Bradford. Saltaire è un villaggio operaio splendidamente conservato risalente alla Rivoluzione Industriale e realizzazione dell’utopistico sogno di Sir Titus Salt. L’intero villaggio è stato dichiarato patrimonio mondiale dell’Umanità dell’UNESCO. Sempre nei dintorni di Bradford si trovano i luoghi in cui hanno vissuto le sorelle Bronte e che hanno ispirato i loro famosi romanzi. A Thornton si trova la loro casa natale  www.brontebirthplace.org.uk  mentre a Haworth, un piccolo villaggio situato nella Worth Valley, si trova la dimora in cui le sorelle Bronte scrissero le loro opere più famose, come “Cime Tempestose” e “Jane Eyre”. Oggi la casa è diventata un museo, il Bronte Parsonage  www.bronte.org.uk  Altre attrazioni sono la Keighley and Worth Valley Railway www.bronte-country.com  un’antica ferrovia a vapore, e la Railway Children. Ifolink: www.visitbradford.com BRISTOL -  Bristol è una città dinamica e vivace, in cui passato e presente convivono armonisamente. Ubicata sulla foce dell’Avon, Bristol fu il punto d’imbarco per le terre d’oltreoceano per secoli, e con i viaggi si sviluppò anche il commercio di vino, tabacco e, nel XVII secolo, la tratta degli schiavi africani. Bristol fu gravemente danneggiata durante la seconda guerra mondiale, e il centro cittadino che ammiriamo oggi è il frutto della ricostruzine postbellica, durante la quale vennero apportate diverse migliorie e cambiamenti. Per esempio i vecchi bacini portuali abilmente riconvertiti, ospitano bar, gallerie d’arte, negozi e ristoranti. Il grande ingegnere vittoriano Isambard Kingdom Brunel costruì due dei simboli della città. Nel 1864 fu costruito l’incredibile Clifton Suspension Bridge, che offre viste mozzafiato sul fiume Avon e la SS Great Britain, la prima nave passeggeri in ferro, considerata il prototipo dei moderni transatlantici, varata nel 1843. La nave fece il giro del mondo 32 volte e fu abbandonata nel 1886 al largo delle isole Falkland. Recuperata e ricondotta Bristol nel 1970, la SS Great Britain fu sottoposta a un accuratissimo restauro e oggi è esposta nel cantiere dove era stata costruita. Una delle zone più interessanti del centro cittadino è quella che si sviluppa attorno a Broad Street, King Street e Corn Street, che ospita interessanti edifici, tra cui la locanda Llandoger Trow del 1600, dove lo scrittore Daniel Defoe avrebbe incontrato Alexander Selkirk, un esiliato, la cui esperienza gli fornì l’ispirazione per il celeberrimo romanzo “Robinson Crusoe”. Degno di nota è il Corn Exchange progettato da John Wood il Vecchio nel 1743. Nelle vicinanze di Colsotn Street si trova la Christmas Steps, un vicolo a scalinate che ospita bellissimi negozi d’antiquariato e di libri usati. Ma è l’Harbourside la zona più vivace e che ospita le attrazioni più moderne e che ha rivitalizzato tutto il panorama cittadino. Da segnalare la Arnolfini Art Gallery (www.arnolfini.org.uk), uno dei più importanti centri per le arti contemporanee che presenta innovativi progetti sperimentali di visual arts, live art e performances, danza cinema, e occasionalmente ospita eventi musicali. Al momento sono in corso dei lavori di ampliamento che proseguiranno fino all’estate. Altre attrazioni lungo il porto sono: The Watershed Media Centre’s  www.watershed.co.uk   il primo Media Centre della Gran Bretagna, aperto nel 1982, l’affascinate centro interattivo At Bristol (www.at-bristol.org.uk) e The Bristol Industrial Museum, che offre una panoramica della produzione industriale di Bristol negli ultimi tre secoli. Ma Bristol è anche una delle tappe cult per gli amanti della scena musicale giovanile. L’acclamata e trasgressiva band “Massive Attack”, continua a vivere e a lavorare a Bristol, mentre nuovi gruppi, DJ e tendenze fanno il loro ingresso nella nightlife di Bristol; Tricky, Roni Size, Portishead e Kosheen sono nomi che non diranno nulla ai più, ma che non lasceranno indifferente gli appassionati del genere. Infolink: www.VisitBristol.co.uk NOTTINGHAM - Immersa nella splendida campagna delle East Midlands, Nottingham richiama immediatamente alla mente uno degli eroi più leggendari del mondo, Robin Hood. Questo personaggio, che con ogni probabilità appartiene al regno della fantasia, è legato ad una delle meraviglie naturali della regione, la Foresta di Sherwood, all’interno della quale, presso lo Sherwood Visitor Centre è allestita una mostra permanente che racconta le sue imprese. La città di Nottingham è oggi una città giovane e dinamica, con un bel centro storico che ospita bar e ristoranti, e anche attrazioni davvero interessanti, tra le quali Nottingham Castle, che svetta su un roccione solcato da un labirinto di passaggi sotterranei. Fatto erigere da Guglielmo il Conquistatore nel 1068 subito dopo l’invasione Normanna. Leggendaria dimora del perfido sceriffo di Nottingham, fu smantellato nel XVII secolo alla fine della Guerra Civile, in seguito ricostruito in stile rinascimentale e restaurato nel 1875. Oggi ospita un museo di storia locale, oltre alla prima pinacoteca municipale britannica, in cui sono conservate opere di Sir Stanley Spencer (1891/1959) e Dante Gabriele Rossetti (1828/1882). Ai piedi del castello, si trova il Trip to Jerusalem (1189), la più antica locanda d'Inghilterra. Il suo nome deriva dalle crociate del XII e del XIII, anche se gran parte dell'edificio attuale risale al XVIII secolo. Tra i vari musei nei pressi del castello, vi sono il Tales of Robin Hood, che narra con effetti speciali la storia del leggendario eroe, e il Museum of Costume and Textile, dedicato alla locale e antica produzione di merletti, arazzi e tessuti. A circa 24 km a nord della città si trova Newstead Abbey  www.newsteadabbey.org.uk  un tempo dimora del poeta romantico Lord Byron, è una splendida country house fondata di monaci nel 1100 immersa nel verde di un parco, i cui giardini sono considerati tra i più belli d’Inghilterra. Infolink: www.nottinghamshiretourism.co.uk
 
   
   
CONOSCETE IL GIAPPONE? UN SONDAGGIO TRA GLI ITALIANI  
 
Il Giappone è un Paese misterioso, ma proprio per questo, pieno di fascino. Purtroppo, finora non si è fatto conoscere in tutte le sue bellezze e curiosità, ma qualcosa si sta movendo a livello governativo dando maggiore importanza al settore turismo quale fattore economico trainante. Questo Paese, infatti, è un misto di modernità e tecnologia avanzata e tradizioni centenarie, una cultura affascinante e robot innovativi, un cibo che ha conquistato anche gli italiani con il sushi e il sashimi. Certo, rimane il problema della lingua, ma soprattutto tra i giovani l’inglese inizia a essere utilizzato. Japanitaly.com ha deciso, pertanto, di lanciare un primo sondaggio per comprendere lo stato della conoscenza e l’interesse degli italiani verso questo Paese, ancora molto tranquillo e sicuro rispetto a tante altre aree geografiche. Va segnalato doverosamente, inoltre, che l’immagine di un Paese molto costoso è attualmente profondamente errata, sia perché la recessione degli ultimi anni ha fatto abbassare notevolmente i prezzi e sia in quanto l’euro è forte anche sullo Yen. In molti articoli apparsi sul portale www.japanitaly.com/it  si è parlato, ad esempio, dei prezzi dei ristoranti in Giappone che sono mediamente più bassi di quelli italiani, al punto che i turisti giapponesi che visitano il nostro Paese rimangono alquanto sconcertati dal conto. La JALPAK ha deciso di offrire un biglietto aereo da estrarre a sorte tra tutti coloro che invieranno il questionario entro il 4 febbraio prossimo, mentre l’Ente turistico giapponese, la JNTO di Tokyo, offrirà dei libri sul Giappone in lingua inglese in omaggio. Inoltre, a tutti coloro che risponderanno verrà inviata una documentazione cartacea sulle offerte disponibili. Per rispondere al questionario, entrare nel portale www.japanitaly.com/it  e cliccare sul banner JALPAK  
   
   
MESSICO / LA MAGIA DEL CHIAPAS  
 
Il Chiapas costituisce l’estrema regione meridionale del Messico, al confine con il Guatemala, e come tutti i profondi sud si differenzia nettamente dal resto del paese. Innanzi tutto rappresenta il tratto più stretto del Messico, dove il continente nordamericano si riduce a una lingua di terra, affacciato con enormi spiagge deserte sul Pacifico. In basso predomina l’esuberante foresta tropicale, di cui un ampio tratto risulta occupata dalla Selva Lacandona, seconda per estensione nell’intero continente americano solo a quella amazzonica, ma al centro le montagne si alzano fino a 2.700 metri con bellissime foreste di conifere punteggiate da canyon, torrenti, cascate e laghi. Assieme alla vicina penisola dello Yucatan, di cui il Chiapas costituisce la base, questo territorio estremamente vario è stato la culla di una delle più grandi civiltà antiche, quella dei Maya, un popolo di grande fascino e cultura ma dalle notevoli contraddizioni, che dette vita ad enormi agglomerati urbani, ma non seppe mai creare uno stato unitario, che arrivò prima di noi al concetto dello zero, a suddividere l’anno in 365 giorni e a prevedere le eclissi, ma non conosceva la ruota, che sapeva tanto di astronomia, ma era incapace di forgiare i metalli, che ha lasciato stupefacenti costruzioni pubbliche, ma nessuna abitazione privata, che costruiva strade, canali e fognature, ma non usava animali da soma. Unitamente ad importanti tesori naturalistici, le foreste del Chiapas nascondono pregevoli siti archeologi, alcuni ancora poco noti, altri ancora da scavare, ma la cui visita assume il fascino delle scoperte del secolo scorso, così come nei luoghi più reconditi della regione hanno trovato rifugio gli indios, discendenti degli antichi maya, quando la loro civiltà si dissolse, mantenendo intatte lingua, cultura, tradizioni e cosmogonia, che nemmeno i conquistadores spagnoli riuscirono ad annientare. L’operatore milanese “Drive Out Viaggi”  www.driveout.it  specializzato in viaggi a valenza culturale e specialista sulla destinazione Messico, propone in Chiapas un singolare viaggio in fuoristrada di 9 giorni interamente dedicato alla scoperta di località di interesse archeologico e naturalistico poco note e poco frequentate in quanto ubicate in luoghi di difficile accesso, nel pieno della giungla o sulle montagne. Alcune notti vengono trascorse in campi gestiti da comunità dei Lacandoni, indios discendenti dai maya che vivono isolati nella Selva Lancadona, la stessa che protegge da anni il celebre subcomandante Marcos e i suoi guerriglieri. L’itinerario parte da Villahermosa e tocca Palenque, una delle più importanti città maya, estesa su una superficie di 10 chilometri quadrati ma in gran parte ancora ricoperta dalla vegetazione. Risalendo in piroga il rio Usumacinta, che segna il confine tra Messico e Guatemala, si raggiunge quindi Yaxchilan, altro pregevole insediamento maya nascosto nella foresta, tuttora usato dai lacandoni come centro cerimoniale, e poi la riserva naturale di Montes Azules, caratterizzata da una ricchissima flora e dalla presenza di varie specie di animali, soprattutto uccelli, in una delle zone più incontaminate dell’America centrale.  Lasciata la pianura si affrontano le montagne centrali, abitate da indios con vestiti dai colori sgargianti, per visitare le lagune di Montebello, laghi alpini incastonati tra foreste di conifere, e poi San Cristobal de las Casas, antico capoluogo del Chiapas ad oltre 2000 metri di altezza e vero gioiello di architettura coloniale, dove oltre ai monumenti merita una visita l’animato mercato, con gli indios che presentano gli stessi caratteri somatici che si trovano nelle sculture maya.  La discesa su Villahermosa offre, in un dislivello di quasi 2 chilometri, una panoramica sui diversi tipi di vegetazione che spazia dalle conifere alle palme. Partenze settimanali individuali, minimo due persone, o per piccoli gruppi per tutto l’anno con voli di linea Iberia dai principali aeroporti italiani su Città del Messico, quote da 2.280 euro in mezza pensione con la miglior sistemazione alberghiera possibile e accompagnatore-autista italiano.  
   
   
MAURITANIA / NEL REGNO DEI MAURI  
 
La Mauritania, estrema propaggine occidentale del Sahara a sud del Marocco, risulta una destinazione praticamente ancora sconosciuta anche ai grandi viaggiatori e agli appassionati di deserto. E’ un vero peccato, in quanto si tratta di una meta di notevole bellezza, piuttosto varia e di rilevante interesse, anche se un po’ costosa e con poche strutture turistiche. A colpire i rari visitatori sono in particolare la diversità ambientale tra la fascia costiera atlantica e l’interno desertico, le tribù maure che ancora popolano numerose il deserto con le loro mandrie di capre e di dromedari, il dualismo tra pastori nomadi e agricoltori sedentari, presenti soprattutto al sud fino alle rive del fiume Senegal, gli abbondanti insediamenti preistorici risalenti fino al Paleolitico, i numerosi villaggi di epoca medievale, un tempo importanti nodi carovanieri e rilevanti centri culturali, oggi purtroppo in procinto di essere inghiottiti e cancellati dalla sabbia del deserto che avanza implacabile e inarrestabile. Gli operatori milanesi “Drive Out Viaggi”  www.driveout.it  e “I Viaggi di Maurizio Levi” (www.deserti-viaggilevi.it)  propongono in Mauritania un itinerario di 11 giorni in fuoristrada che dalle coste atlantiche ricche di pesci e di uccelli marini si addentra fino agli sterminati campi di dune, ai grandi canyon, alle oasi e alle antiche città carovaniere dell’interno. Il percorso parte dalla capitale Nouakchott e si sviluppa verso nord camminando sempre sulla battigia, tra le onde dell’oceano, spettrali relitti di navi arenate e dune che si smorzano in mare, fino a raggiungere il parco nazionale del Banc d’Arguin, una serie di isolotti di sabbia dove si concentra un numero elevatissimo di uccelli e di mammiferi marini, che verrà visitato su piccole barche anche per assistere alla tradizionale pesca compiuta dalla popolazione Imraghen con l’ausilio dei delfini. Lasciato l’oceano si affronta il deserto seguendo per centinaia di chilometri la più incredibile delle strade ferrate, percorsa dal treno più lungo del mondo, duecento vagoni di minerale ferroso trainati da otto locomotive, con sosta a Ben Amera, un monolite alto 400 m e secondo al mondo solo a quello australiano di Ayers Rock, fino a raggiungere la colossale miniera di ferro a cielo aperto di Zouerate. Dopo le sabbie bianche di Aftassa, il labirinto roccioso di Barkane e le pitture preistoriche di El Meddahiiya, si arriva a Guelb el Richat, un cratere di 38 km di diametro che costituisce uno dei maggiori enigmi geologici africani, e quindi ad Ouadane, oggi una città fantasma in pietra a secco su uno sperone, ma che tra il 1300 e il 1700 rappresentò uno dei più importanti nodi carovanieri del Sahara, con stretti rapporti commerciali con Marocco e Mali, distanti entrambi un mese di cammello. E’ poi la volta di Chinguetti, una delle sette città sante dell’Islam, sede nel Medioevo di una famosa università coranica e capitale culturale della Mauritania, del cui glorioso passato – oggi protetto dall’Unesco – restano gli edifici in pietra grezza tipici dell’architettura sahariana e preziose biblioteche con rari manoscritti. Attraverso gli spettacolari canyon e le imponenti falesie del passo dell’Amogjiar si scende dall’altopiano e dopo un bagno nelle benefiche sorgenti termali della lussureggiante oasi di Terjit si rientra nella capitale. Partenze settimanali individuali o di gruppo, minimo 4 persone, con voli di linea Royal Air Marocc da Milano e Roma fino al 17.4.2005,  pernottamenti in alberghi, campi tendati e tende, guide di lingua italiana, quote da 2.400 euro in pensione completa. In Mauritania Drive Out e Viaggi Levi propongono anche itinerari di 8 e 14 giorni in fuoristrada che si sviluppano nel centro del paese lungo carovaniere locali ancora attive, tra dune, gole, montagne, guelte, pozzi, oasi, mandrie in transumanza e carovane di sale, fino a raggiungere la mitica Chinguetti.    
   
   
SVEZIA / IL BELLISSIMO INVERNO NELLA LAPPONIA SVEDESE  
 
La stagione invernale continua e in un weekend lungo si possono provare tante attività indimenticabili: gite in motoslitta o in slitta trainata dai simpatici cani husky attraverso le grandi foreste piene di neve o sui laghi o sul mare ghiacciati con pranzo in una capanna lappone attorno al fuoco, escursioni con una nave rompighiaccio, pesca artica, sci di fondo su chilometri e chilometri di piste, “ice driving”– in macchina sul mare ghiacciato-, incontri con i Sami, più noti come “Lapponi”, e le loro renne… E perché non provare una notte in una camera di ghiaccio? Sono tante le emozioni che aspettano i visitatori. I tour operator italiani vendono pacchetti per diverse località nella Lapponia svedese, qui ne nominiamo alcune: a Jukkasjärvi vicino a Kiruna, la città più settentrionale del Paese, si trova il famoso Icehotel, un luogo unico e assolutamente da non perdere: 5.000 m2 di superficie totale, 30.000 tonnellate di neve e 4.000 di ghiaccio, 60 camere, l’Absolute icebar e in più un bellissimo teatro all’aperto per spettacoli emozionanti. Sia a Kiruna sia a Gällivare, a un’ora più a sud, gli sciatori trovano tante piste belle per lo sci di fondo: i campioni nazionali italiani vengono qui ad allenarsi! Nell’entroterra merita una visita la cittadina di Jokkmokk, un centro abitato dai Sami con il loro interessantissimo museo Àjtte. È qui che ha luogo ogni primo weekend di febbraio il grande mercato lappone: nel 2005 si festeggia il 400esimo anniversario (3-6/2). Vicino a Haparanda sul confine finlandese si può provare a guidare slitte trainate da renne, un grande divertimento. Le città di Luleå e Piteå sul mar Baltico offrono buone occasioni per provare il rally sul mare ghiacciato o gite con il rompighiaccio con la possibilità di galleggiare in tute di gomma nelle acque aperte dalla nave. E perché non organizzare una vera cena in una tenda sullo spesso strato di ghiaccio, tutto illuminato da tantissime torce? Nei mesi di marzo e aprile il sole si alza presto e si può godere della luce più a lungo. Le temperature durante l’inverno variano da -5 a -35 gradi, ma è sempre un freddo secco. Naturalmente vengono forniti in loco le tute termiche e gli stivali adatti.Per informazioni e prenotazioni:  Il Diamante, www.ildiamante.com  - Giver Viaggi, www.giverviaggi.com  - Arctic Team Seiviaggi www.seiviaggi.it   Agamare www.agamare.it  - www.norrbottenlappland.se  - www.icehotel.com  - www.jokkmokksmarknad.com    
   
   
SVEZIA / E’ L’ANNO DEL DESIGN  
 
Il 2005 è stato proclamato Anno del Design in Svezia e Stoccolma, la capitale, ne porta tutti i segni. L'offerta già ricca di progetti di design della città fiorirà in un susseguirsi di mostre, esposizioni ed eventi. L'Anno del Design 2005 mostrerà le grandi potenzialità del design a tutti noi, individui, culture, economie e tutta la società.  È qui che giovani, artisti e stilisti vengono a vivere e a lavorare, dando all'area un'impronta particolare. In nessun altro posto della capitale reale l'offerta di design, arte e artigianato è così ampia. In nessun altro posto l'atmosfera è così estroversa. Un continuo avvicendarsi di negozietti, ristoranti e caffè caratterizza una zona cittadina dominata da edifici antichi. Passeggiando per le vie scoprirete tutte le piazze e i parchi che contraddistinguono questa parte della città. Tenete a mente Nytorget, dove ci si riposa circondati dal verde e si può mangiare un boccone in uno dei ristoranti che costeggiano il parco. Caffè, ristoranti e negozietti li trovate strada facendo. In più, per la gioia di tutti, i negozi a SoFo rimangono aperti fino alle 21 l'ultimo giovedì di ogni mese. Ecco una lista di indirizzi e informazioni per aiutarvi ad orientarvi nella zona. Tutti, stilisti, architetti, designer, artigiani, artisti, centri culturali, biblioteche, ricercatori, ingegneri, economi, aziende, scuole, stampa e media, sono invitati a partecipare e offrire così un'ampia e creativa offerta di progetti pubblici di design a Stoccolma per il 2005. Un centinaio di progetti sono già stati iscritti per partecipare. Stoccolma ha realizzato alcune installazioni completamente nuove, altre già esistenti e consolidate hanno rinnovato il proprio aspetto per dare nuovo risalto all'Anno del Design 2005.  Il design è importante per Stoccolma per varie ragioni, non solo da un punto di vista culturale ma anche economico. Stoccolma conta il maggior numero di stilisti in Svezia, le migliori università/scuole superiori e il maggior numero di aziende internazionali.C'è grande riservatezza sull'Anno del Design 2005 ma in anteprima possiamo offrire uno spaccato di quanto le tradizionali esposizioni offriranno. Il Salone di primavera di Liljevalchs a Djurgården dal 28 gennaio al 20 marzo è uno dei segnali più sicuri della primavera. Il primo salone di primavera è stato inaugurato nel 1921. Quest'anno la consueta esposizione è stata battezzata FORMBART 2005. Stilisti famosi e meno conosciuti sono invitati a presentare le proprie creazioni. Una giuria professionista molto critica e seria sceglierà le migliori. Gli anni precedenti ci si è solamente rivolti ad artisti e scultori, ma in vista dell'Anno del Design 2005, il Salone di primavera di quest'anno è dedicato allo stile, alla moda, all'artigianato artistico, al design, ai prodotti artigianali e ad altri oggetti che caratterizzano la vita di tutti i giorni. La visita a Liljevalchs non può che concludersi con una pausa alla caffetteria Blå Porten, nello stesso stabile. Se ti trovi a Stoccolma proprio il 13 febbraio, non puoi perderti la Stockholm Furniture Fair a Stockholmsmässan. La fiera, la più grande al mondo dedicata al design scandinavo, è aperta dal 9 al 13 febbraio ma è aperta al pubblico solo la domenica. Passeggiando tra le tantissime novità per la casa e per l'ufficio si potrà scoprire tutto il meglio del design scandinavo e internazionale. Per la terza volta sarà inaugurata la famosa "Greenhouse", una sala con designer indipendenti e scuole di design internazionali accuratamente selezionati. L'Ospite d'onore di quest'anno sono i fratelli francesi Bouroullec, che allestiranno un'esposizione sulla piazza d'entrata. Sarà inoltre presente una grande mostra sui tessuti architettonici. Stockholm Kulturhus è spesso descritta come un salotto in centro città. Qui giovani e anziani possono trovare l'ispirazione che cercavano. Le gallerie della Kulturhuset espongono sempre nuove mostre di foto, arte, multimedia, moda e design. Durante l'Anno del Design 2005 la Kulturhuset esporrà diverse mostre di design: il progetto di design/arte "Vintage Characters" di William Wilson dall'Olanda, un "Form-bar" dove i visitatori potranno ordinare soluzioni di design agli allievi di una delle più rinomate scuole di arredamento di Stoccolma, ”Extra ordinario" con design e artisti di livello internazionale che espongono le loro creazioni in un ambiente stile appartamento, "Content" un'esposizione sulla borsa nell'arte contemporanea e "INSPIRED 2050" che guarda al futuro e immagina la vita e il design nell'anno 2050, in un'esposizione interattiva nella quale spicca la fiducia nel futuro. Durante la primavera 2005 sarà inoltre inaugurata la cultura giovanile "LAVA". È un luogo dove i giovani potranno esporre la loro arte, girare filmati o lavorare in una bottega artigiana. Alla Kulturhuset si trova anche l'Ufficio Turistico di Stoccolma, il Teatro cittadino e al piano inferiore il negozio Designtorget, che già da solo è un mercato del design. Qui stilisti affermati e talenti sconosciuti si raccolgono per vendere le proprie creazioni per una settimana o più. Designtorget è presente in diversi punti di Stoccolma. L'edificio che ospita il Museo Nazionale ha le caratteristiche di un palazzo rinascimentale italiano e queste mura racchiudono la più grande collezione dello stato Svedese di design industriale e artigianato artistico. Durante l'Anno del Design 2005 ospiterà tra gli altri sei artisti famosi a livello internazionale, che esporranno le loro creazioni in esclusiva, dando all'esposizione il nome "Craft in Dialogue". Collaboreranno i seguenti artisti: Ineke Hans, Olanda (1/2-3/4), Norman Weber, Germania (5/4-29/5) Emma Woffenden, Regno Unito (31/5-31/7), Sigurd Bronger, Norvegia (2/8-25/9), Maria van Kesteren, Olanda (27/9-27/11), Ann Tophøj, Danimarca (29/11-29/1). Ma la più importante esposizione di design dell'anno s'intitola ”Konceptdesign - tankens form” ("Design concettuale, la forma del pensiero" 28 aprile – 2 ottobre) dove saranno poste anche le domande: chi decide cosa è bello? Una panca può diminuire la segregazione? I topi possono essere stilisti? Come viviamo gli scontri culturali? Come mischiare il design pulito scandinavo con il design esotico e colorato dell'India? Il Museo di Arte Moderna a Skeppsholmen ha registrato un record di visite all'indomani dell'inaugurazione dell'inverno 2004. La collezione del museo è annoverata tra le più importanti d'Europa. Troviamo classici come Donne alla fontana di Pablo Picasso, Monogram di Robert Rauschenberg e L'enigma di Guglielmo Tell di Salvador Dalì. Oltre alla collezione saranno esposte diverse mostre provvisorie, una di queste durante il 2005 sarà "Edvard Munch, me stesso" (19/2 – 15/5), un'esposizione unica di ritratti dell'artista norvegese, dai primi anni fino alla sua morte sopraggiunta nel 1944. Un'esposizione che è una specie di autobiografia visiva. E se nonostante tutto non hai trovato un souvenir di Stoccolma da portare a casa, fai un salto al Museo di Arte Moderna, dove si trova uno dei migliori negozietti con oggetti del museo di Stoccolma. Se non vuoi rimanere in città, puoi recarti al porto di Gustavsberg, un centro nazionale per l'arte e il design. A soli 20 minuti da Slussen si trova l'area di Gustavsberg, che vanta una lunga storia di produzione industriale, fin dal 1600. Qui è stata scritta la storia del design svedese! Molti dei più famosi stilisti svedesi hanno lavorato qui. Caffetterie, ristoranti e un'interessante scelta di eventi come mostre d'arte, negozi di artigianato artistico, botteghe artigiane con vendita di porcellane, un mercato d'arte che offre creazioni di artisti non famosi, il museo della porcellana e vari ateliér d'arte dove lavorano una settantina di artisti. Tutto da scoprire. Da Slussen partono pullman regolari per Gustavsberg. D'estate è possibile recarsi al porto di Gustavsberg via nave, partendo da Slussen. Dal porto di Gustavsberg è facile fare una piccola deviazione per scoprire l'arcipelago, che si estende proprio davanti a te. Infolink: www.designaret.se  
   
   
UNGHERIA / FOLCLORE VIVO: CARNEVALE CON LE MASCHERE «BUSó» A MOHACS  
 
Prende il nome dalla città in cui ha luogo ed è il più importante e spettacolare evento del Carnevale in Ungheria: è il Carnevale di Mohács (3/8 febbraio 2005), cittadina nel sud del Paese che si segnala anche come uno dei principali porti commerciali sul Danubio. Notevole lo sfondo storico di questa manifestazione, chiamata busójárás (o anche poklada), antica festa popolare di origine serba, con maschere terrificanti di significato propiziatorio. Questa antica festa oggi è diventata anche un’attrazione turistica. In piazza Kóló si radunano i busó, uomini mascherati che raggiungono la piazza principale di Mohács al colpo del cannone. I gruppi di busó sono divisi secondo la rispettiva «arma» posseduta: il cannone, la ruota del diavolo, il carro, il corno, il trogolo, la barca ecc. Con gran frastuono queste maschere festeggiano il Carnevale lungo la riva del Danubio e nelle vie adiacenti; poi, all’imbrunire, tornano sulla piazza principale e, attorno a un gran falò, improvvisano giochi e scherzi per i presenti. La domenica grassa si conclude così. Ma il popolo di Mohàcs festeggia anche il martedì grasso: sulla piazza principale della cittadina si fa un gran falò e si brucia la bara che simboleggia la stagione invernale; in questo modo si dà anche il benvenuto alla primavera. L’origine di questa festa popolare risale al periodo della dominazione turca. Secondo la leggenda, gli antichi abitanti di Mohács, costretti a ritirarsi nella palude, a un certo punto si ribellarono: indossarono maschere terrificanti, attraversarono il Danubio e a notte fonda, con strumenti improvvisati, fecero un gran baccano che mise in fuga i turchi. Questo simpatico racconto, però, è purtroppo privo di qualsiasi fondamento. Vero è, piuttosto, che la cittadina di Mohács si liberò dal giogo turco nel 1687 e numerosi serbi si stabilirono in questa zona soltanto dieci anni dopo. Molto probabilmente furono proprio i serbi a introdurre questa usanza derivata dai Balcani, loro terra di origine. In ogni caso, le prime notizie e menzioni del carnevale risalgono alla fine del XVIII secolo. Le maschere di un tempo erano molto simili a quelle dei nostri giorni, costituite da una pelle di montone chiusa con una cintura e un campanaccio penzolante, calzoni larghi imbottiti di paglia, ciocie come scarpe. Per fare baccano viene usata una raganella o una clava di legno. La maschera è invece intagliata nel salice, dipinta come da tradizione con sangue di animali e con un cappuccio di pelle di montone. I mascherati, detti appunto busó, sono scortati dai jankele, che tengono lontani da loro curiosi e bambini; hanno sacchi pieni di cenere o farina, oppure di stracci o segatura. Anticamente i busó visitavano tutte le case di Mohács, facendo auguri e praticando magie. Non poteva mancare - ovvio ricambio per la circostanza - l’invito da parte del padrone di casa a mangiare e a bere. Infolink: www.mohacs.hu    
   
   
LA SLOVENIA ALLA BIT 2005  
 
La Slovenia sarà come sempre presente alla BIT 2005, la grande kermesse milanese del turismo in programma dal 12 al 15 febbraio alla fiera di Milno, con uno stand di 240 metri quadrati al secondo piano, corsie D25 C28, del padiglione 16. A fianco ci sarà lo stand della HIT Uneverse of Fun, nuova ragione sociale della maggiore società di gestione di casinò in Slovenia.  Assieme all’ente turistico nazionale lo spazio sarà condiviso con la Casinò Portorose, altra importante società di case da gioco, nonché ad una ventina di operatori ricettivisti locali, in rappresentanza di tutti i tradizionali prodotti turistici di questa giovane nazione: la capitale e le città storiche, le terme e il fitness, montagna e laghi, il mare, l’agriturismo, il congressuale, sport, natura, sci, grotte, castelli, enogastronomia e altro. Ospite clou di questa edizione saranno le terme e il benessere, settore che in Slovenia rappresenta poco meno di un terzo di tutti i pernottamenti alberghieri avvenuti nel paese, con incrementi da parte dell’Italia su numeri a due cifre. Questo grazie all’ottimo rapporto prezzo-qualità intercorrente in quasi tutte le strutture, decisamente competitive ad esempio rispetto all’Italia. Su una superfice inferiore a quella della Lombardia, la Slovenia annovera ben 15 stazioni termali che attingono ad 87 diverse sorgenti, distribuite sul territorio dalla riviera adriatica fino alle Alpi e alla pianura pannonica ad est, con una disponibilità complessiva di 15 mila posti letto e di 37.000 m2 di superfici acquatiche.  
   
   
TOURISM AUSTRALIA LANCIA UNA NUOVA CAMPAGNA ADVERTISING IN ITALIA  
 
È partita in questi giorni in Italia la campagna advertising di Tourism Australia “Tutta un’altra luce”, del valore di 800 mila euro. Si tratta della seconda fase della campagna marketing di 1.2 milioni di euro, lanciata a livello globale lo scorso maggio, e finalizzata ad aumentare la visibilità della destinazione e richiamare potenziali viaggiatori. La pianificazione italiana, che include carta stampata, online, cinema, affissioni a Milano e due tram a Roma, durerà fino al prossimo 30 aprile. Due nuovi soggetti, la cui creatività è stata curata da Grey Europe, caratterizzano la pianificazione pubblicitaria sulle principali testate italiane di viaggi, lifestyle, e viaggi di nozze. I due nuovi adv si basano sul concept che in Australia le cose sono diverse da come appaiono a prima vista. Emma Bradley, Marketing Director di Tourism Australia Europa afferma: “Questa seconda fase della campagna marketing “Australia. Tutta un’altra luce” si incentra sugli aspetti che offrono sorprendenti esperienze ai visitatori. Il concetto chiave della luce diversa, che contraddistingue il nostro brand, ha riscontrato un enorme successo. La luce australiana non è solo diversa in senso fisico, ma anche in senso figurato, e il modo in cui colpisce la terra e la gente australiana modifica la percezione delle cose, che appaiono diverse da come uno se le aspetta. Ad esempio, uno dei due nuovi soggetti della campagna utilizza l’icona australiana dell’Outback presentata in modo completamente diverso, con un turista che si rilassa facendo un picnic e bevendo un bicchiere di vino australiano”. Lo spot cinematografico, già parte della precedente campagna, sarà proiettato dal 1 al 28 febbraio nei principali circuiti cinematografici (Warner, Cipra, Opusa) in cui saranno trasmessi i film The Aviator e Neverland. Tema principale sono i colori dell’Australia e la protagonista è la cantautrice australiana Delta Goodrem. I banner on-line sono stati pianificati in alcuni siti di viaggi, news e lifestyle. Tourism Australia proporrà nel corso dell’anno una campagna advertising in collaborazione con Qantas Airways. Fino al 30 novembre 2004, si sono recati in Australia 46.700 turisti italiani, registrando un incremento del 30% rispetto allo stesso periodo del 2003. (Fonte: Australian Bureau of Statistics).  
   
   
ORA QATAR AIRWAYS APRE ANCHE IN MYANMAR E SUD AFRICA  
 
Il Myanmar (Birmania) e il Sud Africa sono i due nuovi Paesi raggiunti in questi giorni dai collegamenti aerei della Qatar Airways. A gennaio la Compagnia aerea del Qatar ha iniziato un collegamento quadrisettimanale diretto tra Doha e Yangoon, capitale del Myanmar. Il grande interesse del mercato turistico italiano per questa destinazione apre nuove e interessanti prospettive che sono state immediatamente raccolte dal molti operatori. Il nuovo servizio si presenta particolarmente interessante anche per la comodità delle coincidenze (sosta a Doha per il transito di h 1,50) che facilitano gli spostamenti verso questo paese del sud est asiatico, che è stato risparmiato dalla tragedia dello tsunami e che conserva intatte tutte le sue attrezzature turistiche e ricettive. Qatar Airways ha inoltre ampliato la sua rete verso il continente africano e ora anche il paradiso turistico e naturalistico del Sud Africa viene raggiunto dai suoi aerei. La nuova tratta collega con un unico volo collega Doha prima a Johannesburg e successivamente alla vicina Capetown tre volte per settimana. Anche in questo caso la sosta a Doha per il cambio d’aereo è brevissima (h 2,10). Si tratta di una rotta che può offrire opportunità di sviluppo inedite anche per la possibilità di costruire itinerari e programmi – soprattutto per il segmento business - a cavallo dei crescenti legami commerciali tra Medio Oriente e Paesi emergenti in Africa. Con queste nuove rotte la Qatar Airways ha bruciato le tappe della sua espansione internazionale e collega oggi 59 destinazioni nel mondo. Le prossime – entro l’estate 2005 – saranno Osaka in Giappone, Algeri e Tunisi, Quota 70 è l’obiettivo di fine 2005.  
   
   
CON CALEIDOSCOPIO ALLA SCOPERTA DEL CAPODANNO CINESE A PECHINO  
 
La più grande, ricca e popolosa metropoli del mondo, così la descrisse Marco Polo quando ancora l’Europa ne ignorava l’esistenza. Si chiamava allora Khanbaliq, la città del Signore, ed era la residenza del Gran Khan dei mongoli; in seguito fu definita Beijing, capitale del Nord, ma oggi è nota come Pechino, uno dei poli culturali più dinamici al mondo, che mantiene intatto il fascino della tradizione orientale, pur essendo una delle città orientali più avveniristiche. Pechino si trasforma in un immenso teatro proprio in questo periodo, quando il Capodanno Cinese investe le sue strade e anima la sua popolazione. E’ l’evento più importante nella tradizione cinese, la festa è celebrata attraverso un grande show, fatto di suoni, musica, luci, maschere, con fuochi d’artificio, danze, scambio di doni e dolci. I colori predominanti sono il rosso, simbolo di fortuna e l’oro per simboleggiare il desiderio e la prosperità. Il capodanno cinese può cadere tra il 21 gennaio e il 21 febbraio ed è anche chiamato festa di primavera, poiché segna la fine dell’inverno. Caleidoscopio propone 6 notti a Pechino per poter brindare al Capodanno Cinese che quest’anno cade il 9 febbraio, offrendo un’occasione insolita per potersi confrontare con tradizioni per noi inusuali e scoprire il fascino millenario della città di Pechino. Caleidoscopio consiglia un viaggio alla scoperta di Pechino. Grand View Garden. Circondato dai leggendari Giardini di Daguanyuanl, Caleidoscopio propone L’hotel Grand View Garden che combina l’architettura classica cinese ai comfort più moderni. La struttura dispone di 384 camere dotate di tutti i comfort. A disposizione dei clienti diversi servizi: ristorante, piscina, centro fitness con sauna, campo tennis e centro congressi.  www.ventaglio.com    
   
   
STAGIONE DI IMPERDIBILI PROMOZIONI SWISS: PICCOLI PREZZI PER GRANDI EMOZIONI  
 
Swiss International Air Lines lancia sul mercato italiano le offerte promozionali per la stagione invernale: quasi 40 destinazioni con partenza da Roma, Milano, Bologna e Venezia. Il mondo ‘a portata di volo’ a tariffa ridotta, fino alla metà di marzo 2005. Tariffe speciali anche per chi vola in Business. Swiss International Air Lines propone 40 destinazioni a tariffe scontatissime per le offerte della stagione invernale. Per gioco, per compere o per amore, non mancano i motivi per partire entro il 18 marzo 2005: basta scegliere una data e volare in occasione del Carnevale, di San Valentino o, approfittando dell'euro forte, dello shopping vantaggioso dall'altra parte dell'emisfero. Realizzare il sogno americano sarà possibile volando a New York a soli 249 euro, una spesa che assicura la Grande Mela: la Manhattan di Woody Allen, i gospel di Harlem, le location televisive, il verde del Central Park e l'Empire State Building di King Kong, i negozi d'alta moda e i sobborghi etnici, la Little Italy e la Statua della Libertà. Coast to coast, Swiss passa anche dall'altra parte degli Stati Uniti, proponendo Los Angeles a soli 324 Euro, la città degli angeli di celluloide, di Hollywood e dei grandi spazi, della terra ancora poco calpestata, così giovane rispetto al nostro Vecchio Continente. E ancora 299 euro è il prezzo da pagare per il 'gioiello del Nilo', un viaggio a Il Cairo, la città più grande dell'Africa e del mondo arabo, il cuore della civiltà egizia, mixata con tracce greche e latine di passaggio attraverso i secoli. Tariffe speciali anche per chi vola in Business Class verso Boston, Chicago, Miami, New york, Washington, Il Cairo, Jeddah, Riyadh, Bombay, Tokyo, Yaoundè e Malabo.Infolink: www.swiss.it    
   
   
L’ENTE DEL TURISMO DELLO SRI LANKA RIVELA IL PIANO DI RILANCIO DEL PAESE  
 
In data 20 gennaio 2004 le autorità dell’Ente del Turismo dello Sri Lanka hanno annunciato una campagna aggressiva per rilanciare l’industria del turismo nel paese. La campagna, dal titolo “Bounce Back Sri Lanka”, può contare su un budget di 320 milioni di dollari. Un progetto che combina operazioni di marketing e promozione internazionale delle zone non colpite dallo Tsunami, con un programma di riabilitazione e costruzione studiato per velocizzare lo sviluppo di strutture turistiche nelle zone balneari. MARKETING E PROMOZIONE - La campagna di marketing e promozione sarà sostenuta da un intensivo programma di educazione e formazione per viaggiatori, tour operator e mass media. In occasione dell’annuncio del nuovo piano di rilancio, il presidente dell’Ente del Turismo dello Sri Lanka, Sig. Udaya Nanayakkara, ha dichiarato:“Nel tentativo di ridare fiducia e ricreare interesse per il nostro paese, chiediamo agli opinion leader di visitare lo Sri Lanka e di valutare di persona la situazione, per ammirare e “vivere” la grande varietà e bellezza dello Sri Lanka: i nostri fantastici siti archeologici che riportano magicamente i visitatori indietro di circa 2.500 anni, le splendide strutture in collina, le famosissime piantagioni di tè e più di 5.000 Km quadri di splendidi e selvaggi parchi naturali. Vogliamo attrarre in Sri Lanka turisti da tutto il mondo per mostrare “alla grande” che il paese è aperto al turismo!”. Nei prossimi 6 mesi più di 350 persone appartenenti al mondo dell’industria turistica e ai mass media verranno invitati a visitare lo Sri Lanka come ospiti dell’Ente del Turismo. Inoltre verranno condotte delle promozioni trade e consumer specificatamente mirate a key target del mercato con la partecipazione e il supporto degli Ambasciatori. Si stanno progettando eventi speciali, tra cui partite di cricket e concerti musicali con star internazionali. Contemporaneamente alla comunicazione del piano di rilancio è stato attivato un nuovo sito internet www.bouncebacksrilanka.org  in cui è possibile trovare tutti gli ultimi aggiornamenti sulle nuove iniziative, eventi ed attività di “Bounce Back Sri Lanka”. A tutti gli srilankesi viene richiesta una partecipazione alla campagna. Una prima iniziativa immediata del progetto sarà una campagna internazionale di diffusione di cartoline. Con il supporto dell’Ente del Turismo dello Sri Lanka e delle Autorità postali srilankesi, circa 600.000 cartoline verranno distribuite in strutture turistiche, in outlet delle multinazionali, scuole, banche e tramite giornali sotto forma di inserti e anche tramite missioni straniere a Colombo. Le cartoline, che rappresentano 6 differenti immagini delle più belle attrazioni turistiche, recheranno un invito esplicito, rivolto a tutti gli stranieri, a visitare il paese. RIPRESA E RICOSTRUZIONE - La priorità principale della campagna “Bounce Back Sri Lanka” è quella di donare degli alloggi alla popolazione sfollata e di ricostruire il prima possibile i resort lungo la costa del paese. 15 zone lungo la costa sud-orientale beneficeranno di questo piano:Wadduwa, Beruwela, Bentota, Hikkaduwa, Galle, Unawatuna, Koggala, Matara, Hambantota, Tangalle, Yala, Arugam Bay, Passekudah, Nilaveli e Kalpitiya. Il presidente Nanayakkara ha aggiunto: “Il turismo è la linfa vitale di tutte le città che ruotano intorno a un resort. Circa il 70% della comunità srilankese è infatti coinvolto direttamente o indirettamente nell’industria del turismo e al momento è imperativo ricostruire queste comunità il prima possibile”. Il costo stimato per la ripresa delle comunità della costa è di circa 120 milioni di dollari. Il costo per la ricostruzione dei resort si aggira invece intorno a 195 milioni di dollari. Verranno inoltre applicate delle riduzioni di imposte agli alberghi e a tutta l’industria turistica. Sono previste persino riduzioni sulle tasse di importazione di tutti i materiali utili per la ricostruzione dei resort e degli hotel e per la sostituzione dei veicoli utilizzati per fini turistici.  
   
   
GERMANIA / NEL SEGNO DEL PALLONE E SCIARE IN CITTà  
 
E’ già iniziato il conto alla rovescia per i Campionati mondiali di cal¬cio che si terranno in Germania nel 2006. Per i tifosi e i turisti che vogliono approfittare dell'occasione per scoprire le principali città tedesche, l'Ente Nazionale Germanico per il Turismo ha appena pubblicato un'interessante brochure a colori intitolata "La Germania nel segno del pallone". Oltre al calendario delle partite e a molte informazioni pratiche, la pubblicazione dedica ampio spazio alle città che le ospiteranno. Per ciascuna vengono indicate le principali cose da fare e da vedere prima e dopo i match, brevi notizie su stadi, monumenti e musei, suggerimenti per la buona tavola e lo shopping e vantaggiosi pacchetti di soggiorno per i tifosi che oltre all'albergo comprendono il biglietto d'ingresso e il trasporto in bus allo stadio. La pubblicazione è gratuita e va richiesta a: Germania Turismo, tel. 02.84744444, fax 02.2891449, e-mail: gntomil@d-z-t.com  SCIARE... IN CITTÀ - Non nevica spesso dalle parti di Colonia e Düsseldorf, ma non per questo chi vi risiede o visita le due città deve rinunciare ai piaceri dello sci. Nella vicina Neuss c'è infatti il maggiore centro europeo di sport invernali indoor. La Jever Skihalle offre una pista lunga 300 m, 3 skilift, tappeto magico e toboggan. Bottrop, a un'ora d'auto, possiede a sua volta una pista indoor lunga ben 640 m, con baita alpina e birreria all'aperto per i giorni più caldi. Info: Germania Turi¬smo, tel. 02.84744444, fax 02.2891449, e-mail: gntomil@d-z-t.com